ENERGIA colore, energia non c’è Quando non c’è c’è vita on non c’è forma, n Caravaggio
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L’OFFERTA E LA DOMANDA DI ENERGIA I bilanci energetici regionali sono il principale strumento conoscitivo della realtà energetica di una regione, in quanto forniscono una conoscenza quantitativa della produzione, della distribuzione e dell’utilizzo dell’energia che avviene sul territorio. L’analisi dell’ultimo bilancio energetico regionale disponibile, predisposto dall’Enea per l’anno 2007, conferma il trend negativo, in atto da quasi un decennio, della produzione da fonti energetiche primarie quali petrolio (-22,9% rispetto al 2006) e gas naturale (-21,7%), mentre l’energia prodotta con l’impiego di fonti rinnovabili, essenzialmente idroelettrico e biomassa, costituisce la maggior parte della produzione primaria ed è l’unica a mostrare un trend di crescita (+11,7 % rispetto al dato 2006). Da questo incremento deriva un crescita del 6,2% sul totale del dato di produzione interna. FIGURA 1
Il totale del saldo import-export, nel 2007, diminuisce del 4,7% rispetto al 2006, dovuto ad una minore importazione di gas naturale (-3,3%) e di fonti rinnovabili (-10,8%). La produzione di energia elettrica, pari a 20.358 GWh (Gigawattora), è ottenuta per il 70% circa da gas naturale, per il 27,7% da fonti rinnovabili e per il 2,4% da prodotti petroliferi. FIGURA 2 Consumi finali di energia per tipologia di utenza (2007) Incidenze percentuali
I consumi finali totali di energia, pari nel 2007 a 11.127 tep (tonnellata equivalente di petrolio), hanno subito una contrazione del 2% rispetto al dato registrato nel 2006. Il 39,4% del consumo totale regionale è riconducibile all’industria, il 25,2% al sistema dei trasporti, il 21% ai consumi residenziali, il 12,6% al terziario. Il comparto industriale fa registrare, nel 2007, una riduzione complessiva del 2% dei consumi rispetto all’anno precedente.
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e la domanda di energia
Il comparto terziario presenta un’importante flessione, sul dato 2006, pari al 13,3%, così come il settore dei trasporti, ma in misura molto più contenuta (- 0,5%). I consumi residenziali, invece, fanno registrare un incremento del 4,6%. Un’analisi sintetica dei consumi finali per fonte evidenzia la predominanza dell’utilizzo di gas naturale e di petrolio, rispettivamente nella misura del 41% e del 36%, mentre l’energia elettrica rappresenta il 20,2% del totale dei consumi. Notevole l’aumento dei consumi finali da rinnovabili (+ 64%), ma per una percentuale del 2,1% sul totale.
LE POLITICHE AMBIENTALI Gli impianti fotovoltaici A fronte della necessità di salvaguardare alcune parti del territorio piemontese, con l’articolo 27 della L. R. n. 18 del 5 agosto 2010, il Consiglio regionale ha disposto la sospensione delle procedure autorizzative relative agli impianti fotovoltaici cosiddetti “a terra”, ossia non integrati, da realizzare su terreni ricompresi nelle aree per le quali la Relazione Programmatica sull’Energia, approvata con la deliberazione della Giunta regionale n. 30-12221 del 28 settembre 2009, aveva previsto un’esclusione da questo tipo di installazioni. La proliferazione incontrollata di tale tipologia di impianti, benché alimentata da fonte energetica rinnovabile, implica, infatti, impatti di carattere ambientale ed un consumo di territorio di spiccato rilievo.
FIGURA 3
La moratoria ha avuto efficacia sino all’entrata in vigore, avvenuta il 17 dicembre 2010, di un nuovo provvedimento regionale (Deliberazione della Giunta regionale n. 3-1183 del 14 dicembre 2010) che, in applicazione delle Linee Guida nazionali (vedi paragrafo 17.3 delle “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili di cui al decreto ministeriale del 10 settembre 2010”), individua le aree e i siti non idonei all’installazione di impianti fotovoltaici a terra. Le Linee Guida nazionali hanno posto finalmente la Regione nelle condizioni di adottare i provvedimenti necessari a tutelare i territori piemontesi di pregio, evitando la compromissione delle loro caratteristiche peculiari, tra le quali vanno evidenziate in particolare quelle estetiche, naturalistiche ed agricole. Le Linee Guida stabiliscono, infatti, le condizioni per assicurare il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili e determinano, tra l’altro, i criteri e le condizioni sulla base dei quali le Regioni possono individuare le aree e i siti non idonei all’installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili.
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FIGURA 4
Conseguentemente, la citata deliberazione n. 3-1183 del 14 dicembre 2010, ha individuato come non idonei all’installazione di impianti fotovoltaici a terra i siti e le aree seguenti: • aree sottoposte a tutela del paesaggio e del patrimonio storico, artistico e culturale e specificamente i siti inseriti nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, le aree interessate dai progetti di candidatura a siti UNESCO, i beni culturali e paesaggistici, le vette e crinali montani e pedemontani, i tenimenti dell’Ordine Mauriziano; • Aree protette nazionali di cui alla legge n. 394 del 6 dicembre 1991 e Aree protette regionali di cui alla L.R. n. 12 del 22 marzo 1990 e alla L. R. 19 del 29 giugno 2009, Siti di Importanza Comunitaria nell’ambito della Rete Natura 2000; • aree agricole e specificamente i terreni agricoli e naturali ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo, le aree agricole destinate alla produzione di prodotti D.O.C.G. e D.O.C. e i terreni agricoli irrigati con impianti irrigui a basso consumo idrico realizzati con finanziamento pubblico; • aree in dissesto idraulico e idrogeologico.
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FIGURA 5
Il rendimento energetico nell’edilizia: le ispezioni La L. R. n. 13 del 28 maggio 2007, recante “Disposizioni in materia di rendimento energetico nell’edilizia”, prevede che vengano effettuate ispezioni volte a verificare il rispetto delle disposizioni vigenti in materia di impianti termici, prestazioni dei sistemi energetici a servizio degli edifici e certificazione energetica. Nel corso dell’anno 2010, sono state avviate ispezioni, effettuate da Arpa Piemonte, dirette a verificare l’operato delle imprese di manutenzione qualificate al rilascio del bollino verde, il nuovo sistema di certificazione degli impianti termici è entrato in vigore in Piemonte il 15 ottobre 2009. La Regione Piemonte, con la suddetta legge regionale, ha disciplinato la certificazione energetica e con Deliberazione n. 43-11965 del 4 agosto 2009 ha approvato le disposizioni attuative per gli edifici. La norma, entrata in vigore il 1° ottobre 2009, nello specifico prevede: • la redazione obbligatoria dell’attestato di certificazione energetica, nei casi di nuova costruzione e di ristrutturazione degli edifici da redigere all’atto di chiusura dei lavori; • l’attestato di certificazione energetica obbligatorio nel caso di compravendita di edifici da allegarsi al contratto, in originale o in copia autenticata, a cura del venditore; • l’attestato di certificazione energetica obbligatorio anche nel caso di locazione degli edifici che deve essere messo a disposizione del locatario. Alla fine del 2010 sono stati intrapresi da Arpa anche i primi controlli a campione sulla regolarità degli attestati di certificazione energetica rilasciati dai professionisti abilitati.
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LE AZIONI I bandi regionali in materia energetica Nel corso del 2010 è proseguita l’attività di gestione delle misure di incentivazione in campo energetico nell’ambito del POR (Programma Operativo Regionale) 2007-2013, cofinanziato dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), che viene documentata nelle sue azioni e risultati principali nelle schede informative qui di seguito riportate. I bandi sono gestiti dalla Direzione Attività Produttive della Regione o da Finpiemonte S.p.A. che si avvalgono, per l’istruttoria, dei funzionari del Settore Politiche Energetiche. 1. POR FESR 2007-2013 Asse II - Attività II.1.3 “Incentivazione alla razionalizzazione dei consumi energetici nel patrimonio immobiliare degli Enti pubblici” – 2° sportello Beneficiari: Comuni, Province, Comunità montane/collinari, Unioni di Comuni Tipologia di intervento agevolabile: per gli edifici esistenti, interventi sull’involucro edilizio che dimezzino il fabbisogno energetico dell’edificio; per gli edifici nuovi, edifici a basso consumo energetico di carattere “dimostrativo” Tipologia di bando: a sportello Data di apertura: 1° settembre 2010. Data di chiusura: 30 aprile 2011, per sopraggiunto esaurimento della dotazione finanziaria. Dotazione finanziaria 2° sportello: 20 milioni di Euro Il primo sportello del bando, avviato nel maggio 2009, aveva una dotazione finanziaria di 15 milioni di Euro, ed è stato chiuso nel marzo 2010 a causa del sopravvenuto esaurimento delle risorse disponibili (nell’ambito del primo sportello sono state ammesse a contributo circa 70 domande) Tipologia di agevolazione: contributo in conto capitale pari al 60% dei costi ammissibili (70% se intervento inserito in un Programma Territoriale Integrato - PTI).
2. POR FESR 2007-2013 Asse II – Attività II.1.2 “Incentivazione all’insediamento di linee di produzione di sistemi e componenti nel campo dell’efficienza energetica e dello sfruttamento delle fonti rinnovabili” Edizione 2010 Beneficiari: PMI e loro consorzi aventi determinati codici ATECO Tipologia di intervento agevolabile: avviamento di linee di produzione di sistemi relativi alle tecnologie per l’utilizzo delle fonti rinnovabili e alle tecnologie per l’efficienza energetica (es. materiali isolanti, pannelli solari, etc…) attraverso la creazione di un nuovo stabilimento, l’estensione di uno stabilimento esistente, la diversificazione della produzione, la trasformazione fondamentale del processo produttivo di uno stabilimento esistente Tipologia di bando: a sportello Data di apertura: aprile 2010 Dotazione finanziaria “Edizione 2010”: 20 milioni di Euro (somma residua dell’iniziale dotazione dell’ “Edizione 2008”, pari a 40 milioni di Euro). Attualmente sono pervenute sull’ “Edizione 2010” 22 domande per un totale di risorse impegnate pari a circa 10 milioni di Euro. La precedente “Edizione 2008”, avviata nel 2008, era stata chiusa nell’aprile 2010 per adeguare il Bando ai più recenti regolamenti comunitari in materia di aiuti di Stato Tipologia di agevolazione: finanziamento agevolato, integrato da un contributo a fondo perduto.
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le azioni
3. POR FESR 2007-2013 Asse II – Misura 3 “Incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonte solare su discariche esaurite ed in fase di gestione post-operativa” Beneficiari: enti locali (singoli e associati) ed imprese (piccole, medie, grandi) Tipologia di intervento agevolabile: avviamento o potenziamento della produzione di energia elettrica da fonte solare (mediante impianti fotovoltaici o solari termodinamici) utilizzando le superfici delle discariche di rifiuti inerti o di rifiuti non pericolosi, attualmente esaurite ed in fase di gestione post-operativa Tipologia di bando: a sportello Data di apertura: dicembre 2008. Il bando è attualmente aperto Dotazione finanziaria: 10 milioni di Euro. Ad oggi sono pervenute 8 domande di finanziamento, di cui 5 ammesse a finanziamento pubblico ed una ancora in istruttoria, per un totale di risorse potenzialmente impegnate pari a circa 15 milioni di Euro Tipologia di agevolazione: finanziamento agevolato, integrato da un contributo a fondo perduto.
4. POR FESR 2007-2013 Asse II - Attività II.1.3 “Riqualificazione energetica di edifici di proprietà pubblica in disponibilità delle Agenzie Territoriali per la Casa (A.T.C.)” Beneficiari: Agenzie Territoriali per la Casa del Piemonte Tipologia di intervento agevolabile: riqualificazione energetica di edifici esistenti, mediante l’incremento dell’efficienza energetica dell’involucro edilizio o dell’impiantistica a servizio dell’edificio Tipologia di bando: a graduatoria per “ambiti temporali” Data di apertura: aprile 2010. Data di chiusura: dicembre 2010. Le domande pervenute sono attualmente in fase di istruttoria. Dotazione finanziaria: 30 milioni di Euro (il bando è stato recentemente chiuso). Sono complessivamente pervenute 8 domande, delle quali 2 finora ammesse e 6 attualmente in fase di istruttoria, per un contributo totale ad oggi concesso pari a circa 10 milioni di Euro Tipologia di agevolazione: contributo in conto capitale pari al 70% dei costi ammissibili.
5. POR FESR 2007-2013 Asse II - Attività II.1.3 “Disciplinare per il cofinanziamento di interventi di riqualificazione energetica di edifici pubblici del Comune di Torino” Beneficiario: Comune di Torino Tipologia di intervento agevolabile: Riqualificazione energetica di edifici scolastici esistenti, mediante l’incremento dell’efficienza energetica dell’involucro edilizio o dell’impiantistica a servizio dell’edificio e l’utilizzo di fonti rinnovabili Tipologia di bando: a regia regionale a sportello (8 progetti complessivi, individuati prima dell’apertura della Misura, di cui 7 edifici scolastici e l’edificio del Conservatorio) Data di apertura: dicembre 2009. Data di chiusura: dicembre 2010. Le domande pervenute sono attualmente in fase di istruttoria Dotazione finanziaria: 11,4 milioni di Euro Tipologia di agevolazione: contributo in conto capitale pari al 70% dei costi ammissibili.
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GLI INDICATORI REGIONALI DI EFFICIENZA ENERGETICA Gli indicatori di efficienza energetica costituiscono degli indici di carattere generale, rappresentati dall’intensità energetica e dall’intensità elettrica. Si tratta di rapporti che esprimono l’incidenza del consumo di energia e di elettricità rispetto all’indice economico che rappresenta lo sviluppo della ricchezza, ossia il Prodotto Interno Lordo – PIL della Regione, e che permettono di determinare la tendenza temporale dei consumi in relazione alla crescita del PIL. FIGURA 6 Intensità energetica ed elettrica in Piemonte
RIFERIMENTI Si segnala che nella sezione Energia del portale regionale sono disponibili informazioni concernenti le politiche energetiche e le azioni messe in atto dalla Regione Piemonte per il conseguimento degli obiettivi stabiliti: http://www.regione.piemonte.it/innovazione/innovazione/energia.html
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gli indicatori regionali di efficienza energetica
APPROFONDIMENTO
NUOVO INSEDIAMENTO RESIDENZIALE CON GEOTERMIA L’area oggetto dell’intervento è posta nel Comune di Riva Valdobbia, in Valsesia, ad una quota di circa 1.070 metri. Il territorio presenta caratteristiche oro-topografiche tipiche dell’alta montagna, con cime elevate, valli strette e profondamente incise, con fianchi molto ripidi. Dato il contesto paesaggistico di pregio, la società che ha promosso l’intervento ha voluto creare una soluzione architettonica che si integrasse il più possibile con l’ambiente circostante. Così è stato realizzato un Villaggio in stile “walser”, architettura tipica delle Valli del Monte Rosa, reinterpretando un’antica frazione, con le case formate da elementi caratteristici di provenienza locale quali il legno e la pietra. L’impianto di riscaldamento è costituito da un sistema geotermico con sonde a captazione verticali, che bene si integra con lo specifico contesto architettonico–ambientale. L’impianto termico serve 13 fabbricati con 26 abitazioni monofamiliari. L’impianto fornisce inoltre energia termica ad una piscina coperta, alla rampa di accesso ai garage interrati e ad alcuni altri servizi di uso condominiale. La produzione di energia è affidata ad un impianto centralizzato misto: le fonti energetiche sono costituite da una pompa di calore geotermica con funzione di zoccolo e da una caldaia a gasolio integrativa per le punte di fabbisogno termico. Complessivamente sono state costruite 27 sonde geotermiche a doppia “U” lunghe 200 metri cadauna. Ciascuna sonda è stata collegata indipendentemente in centrale termica, ove si trova il collettore e il distributore. La pompa di calore, a 4 stadi, è alimentata ad energia elettrica e riversa il calore su un accumulo da 3 m3. In termini di emissioni di anidride carbonica, l’impianto geotermico permette di risparmiare circa 139 tonnellate annue di CO2, rispetto ad un impianto di riscaldamento tradizionale.
approfondimento
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EDIFICIO UNIFAMILIARE AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA L’edificio unifamiliare di nuova costruzione, con superficie utile pari a circa 180 m2 calpestabili, è stato realizzato nel Comune di Ronco Biellese (BI), 460 m. slm. L’area è nelle vicinanze della Riserva Naturale Regionale del Brich di Zumaglia e del Monte Prève, per cui la scelta di costruire un edificio ad alta efficienza energetica risponde anche al criterio di un “armonioso inserimento nel contesto naturale”, prescritto dal Piano Regolatore. Il progetto dell’abitazione nasce dalla precisa volontà della committenza, particolarmente sensibile alle problematiche ambientali, che ha scelto di ricorrere a tecniche progettuali e costruttive tipiche della bioarchitettura e dell’edilizia sostenibile, con una particolare attenzione rivolta all’uso di materiali e tecnologie rispettose del contesto o da esso stesso mutuate. L’intervento riguarda la realizzazione di un edificio ad alta efficienza energetica, in cui sono messe in atto, a scopo dimostrativo, tutte le strategie progettuali disponibili per ottenere un involucro a bassa dispersione, che sfrutti al massimo gli apporti solari gratuiti. L’obiettivo del progetto è stato di arrivare ad una costruzione che si sostenga nel tempo solamente grazie a poca energia proveniente da fonti rinnovabili e che quindi abbia un’ ”impronta ecologica” sia locale sia globale pressoché nulla. In particolare gli accorgimenti progettuali adottati sono i seguenti: • Facciata principale orientata a S-SE per massimizzare gli apporti solari gratuiti; • Forma compatta dell’edificio per limitare la superficie disperdente; • Disposizione degli ambienti di servizio (scala, ripostiglio, stireria, bagno piano terreno) sul lato nord e degli ambienti abitati sul lato sud, sempre al fine di sfruttare il più possibile gli apporti solari; • Isolamento delle pareti opache verticali, realizzate in laterizio portante porizzato (30 cm) ad incastro, di produzione locale, mediante cappotto isolante da 10 cm in pannelli in polistirene espanso addittivati con grafite e microforati per garantire una buona traspirazione. Tutti gli accorgimenti progettuali sopradescritti hanno come risultato che il fabbisogno energetico annuo (di progetto) per il riscaldamento dell’edificio, in base ai calcoli effettuati utilizzando un software conforme alla metodologia della norma UNI-EN 832, si attesta su un valore di 12,9 kWh/m2, tipico delle case passive.
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