L'autobus di Rosa - Scelte di classe

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Il primo dicembre del 1955 Rosa Parks fece la storia. Rosa rifiutò di cedere il suo posto ad un passeggero bianco su un autobus della città di Montgomery in Alabama. Un gesto, semplice e coraggioso, che diede il via al boicottaggio dei bus che durò per 381 giorni. Il suo NO segnò il campo alla disobbedienza civile e alle proteste pacifiche di Martin Luther King. Una giornata che cambiò la storia. Il bellissimo libro di Fabrizio Silei illustrato da Maurizio A.C. Quarello, inaugura un nuovo percorso che le Scelte di classe dedicano alle storie ispirate ai valori e alla difesa dei diritti umani. Ogni anno daremo attenzione ad un libro speciale, al quale verrà dedicato un sedicesimo arricchito da percorsi di lettura ed una bibliografia che apra alle grandi domande che questi libri portano con sé. Simbolo di questo primo viaggio sarà un bus, come quello di Rosa Parks, che si trasformerà in una biblioteca itinerante che, arricchita dal sostegno e dalla collaborazione con Amnesty International, attraverserà la città dal 21 al 29 Maggio, con l’auspicio che ciascun lettore, ogni singola scuola o circolo letterario, libreria o biblioteca si faccia testimone partecipe del progetto.


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FABRIZIO SILEI · MAURIZIO A.C.QUARELLO

ORECCHIO ACERBO

L’autobus di Rosa L A

T R A M A

C’ è sempre un autobus che passa nella vita di ognuno di noi: io l’ho perso tanti anni fa. Tu tieni gli occhi aperti e non perdere il tuo. Così si conclude il racconto del nonno di Ben, davanti a quell’autobus giallo conservato nel museo di Detroit. Hanno fatto insieme chilometri per vederlo, perché il nonno vuole mostrarglielo e raccontargli una storia di cui fu testimone tanti anni fa. Nel 1955, quando l’America bianca discriminava i neri, su quell’autobus Rosa Parks, una sarta di colore di ritorno a casa, si rifiutò di cedere il suo posto a un bianco, nonostante la legge glielo imponesse. E per questo fu fatta scendere, e quindi arrestata. Nessuno dei testimoni ebbe tuttavia il coraggio di reagire, di difenderla di fronte a quella grande ingiustizia. Il nonno di Ben su quell’autobus c’era ed era seduto proprio accanto a quella minuta donna nera. Lui però cedette il suo posto a un bianco, Rosa Parks invece con quel suo piccolo gesto, con quel suo NO, riuscì a cambiare la storia americana.


DAGLI 8 AI 10 ANNI

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Rosa rimase immobile, seduta al suo posto. L’autista accostò al marciapiede e fermò l’autobus. Imprecando lasciò il posto di guida e raggiunse Rosa. ‘Che c’è? Sei sorda oltre che negra? Non lo vedi che c’è un signore in piedi?’ Preoccupato guardai quella donna che non conoscevo: ‘Signora, deve alzarsi altrimenti finirà nei guai’. Lei mi fissò e il suo sguardo penetrò nel pozzo nero dei miei occhi, e vide la mia paura.»


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L E

G R A N D I

D O M A N D E

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L’unico NO! Il nonno di Ben fu testimone muto di una grande ingiustizia. Davanti all’inaspettata forza di Rosa Parks che era stanca di vedere calpestati i più elementari diritti di un essere umano, lui seppe solo tacere. Rosa Parks quel giorno trovò la forza per opporsi. Ci vuole coraggio a difendere qualcuno da un sopruso o da un’ingiustizia se sei solo contro tutti. A te è mai capitato

L I B R O

di trovarti in una situazione del genere? Il no di Rosa Parks risvegliò le coscienze di molti. Pensi che l’esempio del singolo abbia valore ed efficacia sugli altri? Alla memoria Ben al Museo Ford di Detroit conosce la storia di Rosa Parks e capisce che la Storia con la S maiuscola ti può passare accanto senza che tu te ne accorga. Ma lo scopo principale di quella gita


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COMMENTO

T utto accadde in un autobus. L’autobus, a ben guardare, è una sorta di microcosmo chiuso, all’interno del quale molte persone più o meno sconosciute tra loro, convivono per un breve lasso di tempo, gomito a gomito. Singoli che diventano per un tempo definito una comunità. E dove si può toccare con mano quanto possa essere varia la disponibilità di ciascuno ad entrare in contatto con l’altro e a riconoscerne l’identità. Provare per credere. Un autobus come metafora dell’umanità, ma anche un autobus che è diventato un simbolo per l’affermazione di un diritto fondamentale di ogni uomo, quello all’uguaglianza. Ed è un autobus l’insolito ma significativo punto di osservazione di questo grande libro. La storia americana ebbe un fondamentale scossone, all’interno di quell’autobus diretto a Cleveland Av. E nulla fu più come prima. Rosa Parks, non cedendo il posto, affermò quel giorno di dicembre il suo diritto ad essere considerata uguale a l’uomo bianco cui quel posto sarebbe spettato per legge, una legge che oggi è considerata nella sua assurda iniquità, ma che a quel tempo era giudicata del tutto normale. Rosa Parks ha trovato la forza di affidarsi alla ragione per opporsi a una ingiustizia, è stata capace di individuare un limite oltre il quale la sua coscienza di essere umano non poteva spingersi. In quell’autobus fu sola. Prevalse in tutti gli afroamericani che, come lei, viaggiavano al suo fianco il senso della propria impotenza, la paura di reagire. E con questa incapacità di reazione, la coscienza del nonno di Ben, che quell’autobus lo prese, ha dovuto fare i conti per molto tempo. Ora però ha chiaro un messaggio da passare al nipote, come un testimone in una gara di staffetta: Figliolo, non perdere mai l’occasione di reagire di fronte a un’ingiustizia, ad una prevaricazione. Abbi il coraggio di affermare, secondo la tua coscienza, i principi in cui credi. Anche se sarai solo, non te ne dovrai mai pentire. Gli Stati Uniti di oggi, in altre parole la Storia, così come ce li raccontano i disegni evocativi ed emblematici di Quarello, sono figli della coscienza di persone dal grande coraggio.

è di non dimenticare un passato che ci appartiene. Per questa stessa ragione, l’autobus di Rosa Parks aprì il corteo per l’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca. Che modi conosci tu per conservare la memoria di un fatto, di una persona, di un oggetto? Tutti giù dall’autobus. Rosa Parks diventò subito un simbolo per il movimento dei diritti civili. Intorno a lei si coagulò una significativa

azione comune non violenta: il boicottaggio da parte della popolazione afro-americana del trasporto pubblico durato oltre un anno, sortì come effetto l’abolizione da parte della Corte Suprema della segregazione razziale sui mezzi di trasporto. Cosa fa nascere la presa di coscienza di un intero gruppo? Cosa dà efficacia ad un’azione di protesta non violenta?




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DELLO STESSO AUTORE

P R O L U N G A M E N T I

· Bernardo e l’angelo nero, Salani 2010 · Il bambino di vetro, Einaudi ragazzi 2011

· Per leggere altre storie di piccole donne coraggiose: Véronique Beerli, Belle astute e coraggiose, Einaudi 2001 Rita Murphy, La ragazza che toccò le nuvole, Buena Vista 2001 Angela Nanetti, Cristina Belgioioso: una principessa italiana, EL 2002 · Per leggere storie americane in bianco e nero: Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn, BUR 2011 · Per leggere storie In Pace Valérie Zenatti, Un bottiglia nel mare di Gaza, Giunti 2009

DELLO STESSO ILLUSTRATORE

· Irène Cohen-Janca, Il grande cavallo blu, orecchio acerbo, 2012 · Irène Cohen-Janca, L’albero di Anne, orecchio acerbo, 2010

D I C O N O

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Q U E S T O

L I B R O

Walter Fochesato | in Liber n.94 | aprile 2012 I l testo preciso, incisivo e delicato di Silei dialoga perfettamente con le immagini forti e decise di Maurizio Quarello, uno degli illustratori più interessanti degli ultimi anni. Nel ricostruire la vicenda della Parks abbandona il colore del presente per far ricorso a un aggressivo bianco e nero, ricco di grigi e panna. Perfetto per dar corpo ad un’epoca.



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Invertire la rotta

è possibile

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di Alessandro Gassman

Negli ultimi tre anni ho portato in scena lo spettacolo “Roman e il suo Cucciolo” (che sta per diventare un film) in tutta l’Italia, insieme ad Amnesty International. “Roman e il suo Cucciolo” parla del nostro presente, dove la discriminazione è ancora una realtà. Leggete la formazione di una qualsiasi squadra di calcio argentina o brasiliana e fate caso a quanti nomi sono italiani! O a quanti calciatori stranieri che giocano nei campionati italiani hanno il cognome italiano e non mancano mai, nelle interviste, di spiegare che “i nonni venivano dal vostro paese”. È un fatto normale e pacifico che i popoli si muovano, si mescolino. Sfiducia e sospetto sono invece nell’aria che respiriamo, negli sguardi frenetici con cui scrutiamo “il diverso”, creando un circolo vizioso che alimenta la discriminazione e che si alimenta con la discriminazione, con un impatto profondo sulla vita e sui diritti di milioni di persone in Europa, e anche in Italia. A seconda del colore della tua pelle, della lingua che parli, del modo in cui ti vesti, della religione che professi, delle tue origini, persino delle persone per cui provi attrazione, le leggi ti discriminano e ti tolgono diritti. Nel corso della tournée di “Roman e il suo Cucciolo”, insieme ad Amnesty International ho incontrato persone convinte che davvero “gli stranieri in Italia sono 10 milioni”, che “gli zingari rubano i bambini”, che “gli immigrati vengono qui a portarci via le donne e il lavoro”. Se senti dire queste cose dai politici e dai giornali, alla fine ti convinci che dev’essere vero. Proprio come nella storia di Rosa Parks, quando a causa del sistema dell’apartheid la segregazione tra “bianchi e neri” sembrava scontata e “normale”, ancora oggi in Europa molte persone subiscono l’emarginazione, in particolar modo i rom. Ma proprio come nella storia di Rosa Parks è possibile invertire la rotta, includere e non escludere. Fare un gesto, ad esempio quello di leggere un libro come “L’autobus di Rosa”, è già un passo importante per cambiare questo stato di cose.


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Il diario di

Marek

Dagli Stati Uniti degli anni Cinquanta all’Europa dei nostri giorni: la segregazione di alunne e alunni rom in Slovacchia.

Martedi 27 agosto Il mio nome è Marek. Vivo con il mio papà, la mia mamma, mio fratello e le mie due sorelle in un villaggio nella periferia della città. Non abbiamo molti soldi, ma i miei genitori lavorano molto. Mi dicono sempre che andare a scuola è importante per il mio futuro.

Lunedì 27 novembre Oggi a scuola mi hanno messo in un’altra classe, insieme ai bambini di un altro villaggio rom. Il maestro ha detto che è una classe speciale per bambini che sono “lenti” a imparare, ma la mia mamma dice che in realtà è una classe per bambini rom. Infatti ora ci sono solo bambini rom in classe con me. Io voglio tornare con i miei compagni. Mia mamma è andata a protestare dal preside. Le ha detto che non posso tornare nella classe di prima. Ma io avevo buoni voti ed ero uno degli alunni più bravi della classe.

Mercoledì 6 dicembre La mia nuova classe è veramente noiosa. Quando ero in prima ho fatto le stesse lezioni che sto facendo adesso, in terza. Ci insegnano molte meno cose e molto più lentamente. Non sto imparando niente di nuovo. Gli altri bambini slovacchi studiano inglese, ma noi no. All’ora di pranzo i nostri tavoli sono messi nel corridoio, fuori dalla mensa. Ci tengono chiusi

a chiave nelle aule speciali, lontani dagli altri bambini slovacchi per non avere nulla a che fare con loro.

Giovedì 8 maggio La scuola è quasi finita. Mio fratello maggiore ha finito la classe speciale l’anno scorso. Ha detto che dopo la scuola speciale puoi fare solo il muratore, il macellaio o l’uomo delle pulizie. Ma io non voglio diventare un muratore. Io voglio fare l’ingegnere.

H ai letto alcune pagine del diario di Marek, un bambino rom che vive in Slovacchia. Marek é un nome di fantasia, ma la sua storia si ispira a testimonianze ed esperienze vere di bambini rom intervistati da Amnesty International tra il febbraio e l’aprile 2010. In Slovacchia, i bambini e le bambine rom sono molto spesso segregati in classi e scuole “speciali”, solo perché sono rom. In alcune scuole sono chiusi a chiave nelle aule in modo che gli altri bambini non possano vederli. Il governo sta cercando di combattere la discriminazione, ma non basta. In molte scuole i bambini rom sono ancora separati dai bambini slovacchi. Amnesty International lavora per porre fine alla segregazione nel sistema scolastico dei bambini rom in Slovacchia e, più in generale, affinché i bambini rom e le loro famiglie possano ambire a un futuro diverso!


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suggerimenti di lettura sui diritti D I R I T T O

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E S S E R E

· Gli Snicci e altre storie, Dr. Seuss, Giunti, 6-8 anni · Il grande grosso libro delle famiglie, M. Hoffmann, Stampatello, 6-8 anni · Che cos’è un bambino?, B. Alemagna, Donzelli, 5-10 anni · Pezzettino, L. Lionni, Babalibri, 3-5 anni · Il paese dei quadrati, F. Tonucci, Orecchio acerbo, 4-7 anni · Nei panni di Zaff, M. Salvi, Fatatrac, 3-5 anni · Un pesce è un pesce, L. Lionni, Babalibri, 3-5 anni · Il pinguino verde, V. Muzzi, Sinnos, 3-5 anni · Rosaconfetto, A. Turin, Mottajunior, 7-10 anni · Nasredin, O. Weulersse, Donzelli, 7-10 anni · Nina e i diritti delle donne, C. D’Elia, Sinnos, 7-12 anni · Il carrello di Madama Miseria, L. Mélinand, Orecchio acerbo, 7-12 anni · Clara va al mare, Guido Quarzo, Salani, 7-12 anni · Migrando, M. Chiesa Mateos, Orecchio acerbo, 10-12 anni · Siamo nati tutti liberi, aa.vv, Paoline Editoriale Libri, 8-10 anni · Quando imparai ad addomesticare i ragni, J. Richter, Salani, 10-12 anni · L’isola, A. Greder, Orecchio acerbo, 11-13 anni

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S T E S S I

· Com’è difficile essere un leone, U. Orlev, Salani, 9-11 anni · Giulio e i diritti umani, F. Quartieri, Sinnos, 7-12 anni · Una giornata particolare, R. Fantini, A. Marchesi, Sinnos, 11-13 anni · 1989, aa.vv, Orecchio acerbo, 11-13 anni · Un campione in gonnella, D. Walliams, Giunti, 10-13 anni · Adelaide, T. Ungerer, Donzelli, 6-8 anni · L’evoluzione di Calpurnia, J. Kelly, Salani, 10-13 anni · Lafcadio, S. Silverstein, Orecchio acerbo, 8-12 anni · Le streghe, R. Dahl, Salani, 7-10 anni · Ranocchio è un ranocchio, M. Velthuijs, Bohempress, 5-7 anni · L’elefante non dimentica, A. Ravishankar, Corraini, 6-9 anni · Gago, G. Zoppoli, Orecchio acerbo, 6-8 anni


suggerimenti di lettura

D I R I T T O

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V I V E R E

F E L I C I

· Urlo di mamma, J. Bauer, Salani, 4-7 anni · Io non sono come gli altri, C. Janik, La Margherita, 4-7 anni · Faccia buffa, N. Smee, Ape Junior, 2-4 anni · E per colazione? R. La Cocq, Sinnos, 2-4 anni · I bambini e le case del mondo, E. Damon, La nuova frontiera, 5-8 anni · Hubert Orazio Boldi Barozzi Del Duca, L. Child, Ape Junior, 5-8 anni · Olle Pappamolle, K. Hagerup, Salani, 10-12 anni · La bambina in fondo al mare, S. Gandolfi, Salani, 10-12 anni · Bambini nel bosco, B. Masini, Fanucci, 11-13 anni · Oh, boy!, M.-A. Murail, Giunti, 11-13 anni · Piccolo uovo, F. Pardi, Lo Stampatello, 5-8 anni · Il bambino oceano, J.-C. Mourlevat, Rizzoli, 10-12 anni · Matilde, R. Dahl, Salani, 8-10 anni · Toni Mannaro, M. Salvi, Orecchio acerbo, 6-8 anni · Buchi nel deserto, L. Sachar, Piemme, 10-12 anni · Storia di Ouiah che era un leopardo, F. D’Adamo, BUR, 9-11 anni

D I R I T T O

sui diritti

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C R E S C E R E

B E N E

· Cornelio, L. Lionni, Babalibri, 4-7 anni · Un leone in biblioteca, K. Hawkes, Nord-Sud, 5-7 anni · Ina la formica, M. Terzaghi, Aer, 6-10 anni · Adrian vuole andare a scuola, I. Bochicchio, Coccole e Caccole, 6-10 anni · Tina e i diritti dei bambini, F. Quartieri, Sinnos, 7-12 anni · Tema in classe, A. Skarmeta, Mondadori, 7-10 anni · Ultime notizie dagli uccelli, E. Orsenna, Salani, 8-11 anni · Bambini di farina, A. Fine, Salani, 11-13 anni · La straordinaria invenzione di Hugo Cabret, B. Selznick, Mondadori, 10-12 anni · Il libro di tutte le cose, G. Kujier, Salani, 10-13 anni · Bambino di colore, Arka, 3-6 anni · Io dentro gli spari, S. Gandolfi, Salani, 11-13 anni · Bambina affittasi, J. Wilson, Salani, 9-12 anni · Le lacrime dell’assassino, A. L. Bondoux, San Paolo, 11-13 anni · Storia di Iqbal, F. D’Adamo, Einaudi, 11-13 anni · Be safe, X.-L. Petit, Rizzoli, 11-13 anni · Un angelo, probabilmente, M. Milani, Einaudi, 10-12 anni

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Promosso da

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A DEI DI Scelte di Classe è un progetto della Tribù dei lettori Prodotta ed organizzata da Associazione Culturale PlayTown Roma in collaborazione con Alice nella città www.tribudeilettori.it segreteria@tribudeilettori.it

Scelte di classe per la difesa dei diritti umani è realizzato in collaborazione con Amnesty International e Orecchio acerbo editore

Testi Alessandro Gassman Carla Ghisalberti Illustrazioni Maurizio A.C. Quarello da “L’autobus di Rosa” L’illustrazione di pag. 13 è di Maja Celija da “Gago” di Giovanni Zoppoli (orecchio acerbo, 2007)

Stampa Futura Grafica ‘70 · Roma Si ringrazia Ottimomassimo Libreria itinerante per bambini e ragazzi



“C’è sempre un autobus che passa nella vita di ognuno di noi. Tu tieni gli occhi aperti: non perdere il tuo.”


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