Amoena Life Autunno 2016 - IT

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For you, like no other

amoenalife amoena.it

Autunno 2016

LA SCIENZA INVITA A DORMIRE La privazione potrebbe essere la rovina della società moderna

ESERCITARSI CON AUDACIA Andare sempre più in alto potrebbe essere la tua ispirazione

MERAVIGLIOSAMENTE CORAGGIOSE Le nostre #RealModels ispirano il pubblico lungo la passarella

Andare oltre i Limiti della propria

Comfort Zone


IL BELLO DELLE STORIE Maggiori contenuti negli articoli di Amoena LIFE e con maggiore frequenza.

Come il buon cibo, le storie significative ci nutrono. Accogliamo con entusiasmo quando un amico ha una storia da raccontare. Desideriamo condividere risate, sorpresa, mistero o commozione; questi fili emotivi comuni che le storie usano per farci sentire in sintonia come esseri umani. Nelle pagine di Amoena LIFE, nel corso degli anni, è stato un nostro privilegio raccontare le vostre storie, sia quelle quotidiane sia quelle straordinarie. E’ gratificante che vengano lette e noi ci teniamo a darvi di più. Sappiamo che le donne oggi passano sempre più tempo a leggere le versioni digitali online, ed è per questo che stiamo lavorando per rendere il nostro sito internet disponibile a tutte voi. Possiamo quindi anticiparvi che presto avremo anche una versione italiana del sito Amoena con il quale rimanere in contatto. Il nostro nuovo sito sarà dedicato a voi! Non solo troverete tutte le informazioni sui prodotti e sulle novità, ma saremo in grado di fornirvi più contenuti e articoli informativi, oltre alle storie che da sempre ci dimostrate di apprezzare. E ci terremo in contatto con maggiore frequenza, disponibili ogni giorno.

Rimani in contatto con noi su amoena.it


[ storia di copertina ]

Fare un passo oltre la propria Zona di Comfort

Le nostre abitudini ci tengono istintivamente al sicuro, ma il non avventurarsi oltre i nostri confini potrebbe voler dire lasciarsi sfuggire grandi opportunità? di Beth Leibson Heidi Floyd era incinta del suo secondo bambino quando le fu diagnosticato un tumore al seno. Un tempo, una diagnosi del genere avrebbe messo Heidi davanti alla decisione di porre termine alla gravidanza o di mettere a repentaglio la sua stessa vita, ma grazie ai progressi compiuti nei metodi di trattamento, il suo dottore aveva affermato che sarebbe stato in grado di prendersi cura sia della madre che del nascituro. In preda a una sensazione di paura, ma anche di speranza, Heidi iniziò un trattamento di chemioterapia. Dopo una o due sedute di chemio, l’oncologo di Heidi la prese da parte e le chiese un favore. “Ti dispiacerebbe parlare a questa donna della tua esperienza? È incinta e le è stato appena diagnosticato un tumore al seno”. Per molte persone questa potrebbe sembrare una semplice richiesta: parlare semplicemente della propria esperienza ad un pubblico molto interessato e ricettivo. Ma Heidi è estremamente introversa e non è abituata a condividere le sue storie personali con dei perfetti sconosciuti. In ambito lavorativo, occupava una posizione

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[ storia di copertina ]

poco in vista estrapolando dati dai server dei computer. “Trascorrevo gran parte del mio tempo nel mio posticino tranquillo al piano interrato” dice. Il pensiero di avere una conversazione così intima con qualcuno che non conosceva la “terrorizzava”. Allo stesso tempo, Heidi si ricordava di quanto fosse stato difficile per lei il momento della diagnosi. “Mi sono sentita così sola, non avevo nessuno con cui parlare” afferma. “Ero in un tale stato di disperazione e dolore”. Perciò fece appello a tutta la sua forza interiore, si sedette insieme alla coppia alla quale era stata da poco fatta la diagnosi e fece un primo prudente passo oltre la sua zona di comfort. Quella prima conversazione fu un vero successo per Heidi, tanto che a distanza di diversi anni, lei continua a parlare a persone singole, coppie, piccoli gruppi e persino a un vasto pubblico. “Credo che il mio gruppo più grande fosse composto da 800 persone” afferma scherzando. “Ogni volta ho paura. Ho imparato a non mangiare troppo prima di salire sul palco, altrimenti mi sento male. Ma ogni volta penso che forse riuscirò ad aiutare almeno una persona del pubblico, magari anche una sola persona ha bisogno di sentire quello che ho da dire. Lo dico anche durante il mio discorso. Ogni volta”. E ogni volta, alla fine, qualcuno le si avvicina e le dice: “Sono io quella persona. La persona che cercavi di raggiungere. Grazie”.

includevano il parlare agli sconosciuti. Lisa Brody, al contrario, si sente completamente a suo agio a parlare in pubblico, che si tratti di uno o di mille sconosciuti. “Ma” chiarisce “ho il terrore degli aghi”. Da bambina Lisa ebbe bisogno di sottoporsi a una puntura lombare per un test sulla meningite. Emerse che non aveva alcuna infezione, ma ricorda ancora il trauma della procedura. “Urlavo e mi dimenavo” ricorda. “Hanno dovuto chiamare qualcuno per tenermi ferma”. Il terrore la pervade ancora. “Ancora oggi il dottore ha bisogno di qualcuno che lo aiuti quando deve iniettarmi o prelevarmi qualcosa con un ago”. Perciò, quando si trovò di fronte a un problema debilitante alla spalla, che non aveva trattato per più di un anno a causa della sua paura dei dottori, Lisa aveva tre scelte. “Avrei potuto sottopormi ad un’operazione, e tale scelta comporta sempre dei rischi. Oppure avrei potuto non far nulla, ma non aveva funzionato poi così bene fino a quel momento. Oppure avrei potuto provare l’agopuntura” afferma. “Ma ci pensate? Una dozzina di aghi inseriti nel mio corpo per 20 o 30 minuti. Il mio peggior incubo”. Dopo un lungo conflitto interiore, decise di arrischiarsi oltre la sua zona di comfort. Dopo essersi sottoposta ad un unico trattamento, Lisa riesce ad alzare il braccio ad un angolo superiore di 45 gradi per la prima volta dopo mesi. “Se penso che tutto quello che dovevo fare per stare meglio era affrontare le mie paure” dice. Sa che avrà bisogno di più trattamenti, ma non va in iperventilazione prima di ogni seduta. Ciò non vuol dire che faccia i salti di gioia al pensiero della seduta successiva. “Ma la cosa mi entusiasma” sostiene. “Il fatto che mi senta molto meglio dopo appena un trattamento, mi sbalordisce”. Quella di Lisa è un’esperienza tipica. Generalmente rimaniamo all’interno della nostra zona di comfort per paura: paura del dolore, paura dell’imbarazzo, paura di cosa penseranno gli altri. Magari credere in noi stessi ci intimorisce. Oppure a volte abbiamo semplicemente paura di ciò che non conosciamo.

Fare un passo oltre la nostra zona di comfort può esporci a quel sentimento dirompente di gioia, amore e felicità che è parte dell’esperienza umana.

Cos’è una zona di comfort?

Viene chiamata “zona di comfort” (una zona sicura) per un motivo valido, afferma Lisa Pachence, life e leadership coach. Si tratta di uno spazio comportamentale, una serie di abitudini, che contribuiscono a mantenere le nostre vite prevedibili e sicure, dandoci la sensazione di averne il controllo. Siamo creature abitudinarie, programmate per mantenere lo status quo perché ciò ci fa sentire felici e soddisfatti e ci consente di mantenere un livello di ansia stabile, basso abbastanza da incoraggiare azioni senza causare stress. “Restiamo all’interno della nostra zona di comfort per un istinto di conservazione, così da poter vivere, riprodurci e dare seguito alla razza umana” afferma la Pachence. I parametri esatti della zona di comfort variano da persona a persona. Per Heidi tali parametri non 4 Autunno 2016

Perché abbandonare quella zona?

Se il mantenimento dello status quo ci tiene al sicuro e tiene bassi i livelli di ansia, perché mai dovremmo provare a cambiare tutto questo?


Il modo migliore per cominciare il tuo cammino verso “una vita al meglio” inizia col porsi una serie di domande. Ann suggerisce di iniziare da qui. • Cosa desideri? • Dove ti trovi sulla scala “Status quo”? • Cos’è che ti fa stare bene? • Cos’è che costituirebbe una vera e propria rottura degli schemi per te? Abbi il coraggio di esplorare queste domande e molto altro con gli appunti di Ann scaricabili su amoena.it/amoenalife

Perché fare un passo oltre la nostra zona di comfort, seppure con tutte le esitazioni che ciò comporta, può procurare enormi vantaggi, afferma Lisa Pachence. Può aiutarci a crescere ed evolvere. Può aumentare la nostra produttività, aiutarci a imparare, permetterci di rimanere lucidi di mente con l’avanzare dell’età e porta ad avere meno rimpianti nel lungo termine. Ci può permettere di aiutare gli altri, come ha avuto modo di vedere Heidi, e può migliorare le nostre stesse vite, come ha avuto modo di sperimentare Lisa. Ma soprattutto, fare un passo oltre la nostra zona di comfort, sostiene Lisa Pachence, può esporci a “quella gioia, quell’amore e quella felicità dirompente che fanno parte dell’esperienza umana”. La paura di varcare la zona di comfort, chiarisce la consulente, ci forza a “non vivere una vita al meglio”, a continuare lavori, amicizie e persino matrimoni che sono inappaganti. “Pensate al modo in cui aumentiamo la muscolatura” afferma Lisa Pachence. Se ci alleniamo intensamente,

procuriamo dei micro-strappi nella nostra muscolatura. Nel riparare questi strappi, i nostri corpi fondono le nostre fibre, generando una muscolatura maggiore in dimensioni e forza. “Allo stesso modo, usciamo più forti dalla sfida di fare un passo oltre la nostra zona di comfort. Talvolta dovremo patire un piccolo dolore mentale o emozionale, altre volte dovremo allungare i nostri muscoli mentali, ma la ricompensa che ci attende dall’altra parte è tale che vale la pena sopportare quel dolore. È l’evoluzione a renderci umani”.

Scegliere di cambiare

Talvolta siamo costretti a cambiare, magari patendo una vera e propria sofferenza fisica, altre volte siamo noi a scegliere. “Ho continuato un matrimonio inappagante per dieci anni in più di quello che avrei dovuto perché ero spaventata” afferma Ann Fry, life coach che aiuta persone amoena.it 5


[ storia di copertina ]

e organizzazioni a capire cosa fare quando vogliono che le cose cambino. Alle volte il richiamo ad abbandonare la zona di comfort giunge quando ci si rende conto che non si sta vivendo la vita al meglio, si desidera quella “gioia dirompente” e si è preparati a fare dei passi per arrivarvi. Ma come?

Devi dare a te stessa il permesso di fare ciò che è necessario fare, di qualunque cosa si tratti. Per iniziare, bisogna mettersi in gioco, afferma Ann. Pensare a cosa funziona e a cosa non funziona nella propria vita. (Vedere la barra laterale per domande da prendere in considerazione). Determinare cos’è che si desidera portare avanti e cosa semplicemente non serve più, suggerisce. Bisogna essere in grado di confessare la verità a se stessi e di avere la volontà di pensare a che punto della propria vita ci si trova e dove si desidera essere. “Prima di chiedere il divorzio” sostiene Ann “avevo bisogno di ammettere con me stessa che non ero felice”. Ha dovuto affrontare le sue paure: situazione finanziaria, solitudine, ansia generalizzata. Potresti ritrovarti a dover chiedere a te stessa un permesso esplicito per agire. Quando Ann ha capito che 6 Autunno 2016

voleva chiedere il divorzio, ad esempio, esitava a fare qualcosa a riguardo. “Devi dare il permesso a te stessa di fare ciò che è necessario fare, di qualunque cosa si tratti.” Oggi vive da sola e sta bene così.

Coraggio, pianificazione e sostegno

Una volta che sai che direzione prendere, pianificala e ripensa a tutte quelle parti del programma che ti spaventano. Un punto di vista esterno può essere d’aiuto, affermano sia Lisa Pachence che Ann Fry. Un terapista o un life coach, ad esempio, possono fare da cassa di risonanza e possono “tenere in vita quell’onestà verso te stessa” con dei controlli periodici. Inizia con poco. “Fai due chiacchiere con qualcuno” sostiene Ann. “Chiacchiera con un’amica, cerca un terapista o un esperto, fai semplicemente un primo passo che esprima pubblicamente il desiderio di fare qualcosa che va oltre il tuo status quo e che ti aiuti a raccogliere informazioni su cosa fare”. Se, ad esempio, desideri esplorare l’Asia, chiama un’agenzia di viaggi; se stai pensando all’adozione, un assistente sociale potrebbe essere un buon inizio. I passi che potresti fare sono individuali tanto quanto lo sono i limiti della tua zona di comfort. “Devi cominciare dando un’occhiata al tuo percorso” sostiene Lisa Pachence. “Cosa potrebbero scoprire gli altri sul tuo conto che ti spaventa così tanto? Usa la curiosità come strumento”. Heidi, ad esempio, ha iniziato parlando a una donna, per poi avanzare parlando ad un numero sempre maggiore di persone singole e coppie. Ha continuato quindi parlando a dei piccoli gruppi, e infine ha fatto in modo di arrivare a tenere conferenze per finanziatori societari sulle tematiche più svariate come “Mastectomia per i più negati” e “Tumore e Bambini”. Parlare pubblicamente la rende ancora nervosa, ma si ritrova ad avere più coraggio nel provare cose nuove. Una volta rafforzata la “muscolatura che spinge oltre la zona di comfort”, potresti ritrovarti ad avere più risorse anche in altri ambiti della tua vita. “Durante un cambiamento radicale, tutto subisce un leggero movimento” afferma Lisa Pachence. Ann ad esempio ha riscontrato negli anni successivi al suo divorzio, che era stata in grado di vendere tutto ciò che aveva e di trasferirsi da Austin (Texas) a New York City solo “per una nuova avventura”. Di recente Ann ha fatto un’altra scelta radicale, per essere più vicina a suo figlio. Se capisci che il desiderare fortemente qualcosa non ti dà ciò che vuoi, talvolta devi solo farti coraggio e fare quel passo oltre la tua zona di comfort. E da quel momento in poi, i vantaggi non tarderanno ad arrivare. Fonti: Lisa Pechance: www.accomplishmentcoaching.com/author/lpachence Ann Fry: www.annfry.com


[ #realmodels ]

Meravigliosamente

coraggiose

Le stelle dello show (da sinistra a destra): Marie Aude, Nathalie, Sandra, Colette, Geneviève, Christelle, Janice, Ysa, Nicole e Patricia.

Immagina un auditorium pieno zeppo di professionisti della moda, dei media, magari qualche celebrità... e tu. Ti trovi dietro le quinte, dietro alle luci e al sipario, tutto intorno a te è un fermento di trucco, musica e tecnici al lavoro, per non parlare poi del turbinio di modelle professioniste per altri marchi. Sei pronta ad andare lì fuori e sfilare con indosso un completino intimo e dei bei tacchi alti? Ricordati di sorridere! Non è una provocazione, è stato davvero così per 10 donne come te all’inizio di quest’anno. Nientemeno che a Parigi, presso il Salon International de la Lingerie 2016, queste donne coraggiose si sono offerte di sfilare in passerella per Amoena. E una cosa è certa: si sono fatte valere. Le nostre #RealModels hanno ispirato il pubblico ad applaudire per tutto il tempo della sfilata, non solo perché il loro coraggio di donne operate al seno è inconfutabile oggi come allora, ma anche perché erano radiose con indosso la lingerie Amoena e l’abbigliamento provvisto di taschine interne che permetteva loro di muoversi liberamente.

Siamo orgogliosi di queste donne e desiderosi di proporti ancora più #RealModels, mentre scopriamo con sicurezza e mosse coraggiose la nostra collezione autunnale. Seguici sui social media e facci sapere quanto sei coraggiosa, taggaci: #amoenadares amoena.it 7


[ moda ]

Combina stili diversi ... e osa essere

Ir - re - si - sti - bi - le 1. amabile, affascinante, che anima in particolare sentimenti d’amore; 2. attraente; qualcosa di allettante da possedere. Affascina tutti oggi e osa con qualche accessorio. Top Amoena Valletta (con reggiseno incorporato), taglie italiane 42-54 Reggiseno senza ferretto Amoena Bridget, taglie 70-95 in coppe AA, A, B, C; slip Bridget, taglie italiane 40-52

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E PER SEDURRE In nero e nudo

oppure in rosa cipria

AU - DA - CE 1. Atteggiamento di colui che osa con coraggio e sfrontatezza ; 2. Chi dimostra sicurezza e intraprendenza. Non perdete mai l’occasione di essere al meglio e incantare le persone che incontrate tutti i giorni. Raddoppiate la vostra audacia con qualche accessorio. Reggiseno Amoena Valentina Nero/Nudo senza ferretto, in taglie dalla 70 alla 90 in coppe A, B, C, D; Slip Valentina nero/nudo in taglie italiane dalla 40 alla 52 Reggiseno Amoena Rosie Nero/Rosa cipria senza ferretto, in taglie dalla 70 alla 90 in coppe A, B, C, D, E; Slip Rosie Nero/Rosa cipria in taglie italiane dalla 40 alla 52. amoena.it 9


[ report ]

La scienza invita a

dormire. La privazione potrebbe essere la rovina della società moderna

Non è solo l’azienda che vende materassi a desiderare che si dorma di più. Stampa e medici, ovunque, segnalano di continuo che il divertimento costante e l’iperconnettività, in breve la nostra cultura del “dormire meno”, stanno avendo ripercussioni nel mondo sulla salute fisica e mentale. La privazione del sonno è collegata oggi a malesseri e rischi quali malattie cardiache, diabete, obesità e perfino tumore. Il nuovo libro della regina dei media Arianna Huffington,The Sleep Revolution (aprile 2016), definisce giustamente il problema come la “nostra attuale crisi del sonno”. Arianna svela: “Esistono quasi cinquemila app che appaiono se si cerca la parola “sonno” nell’App Store di Apple, più di 15 milioni di foto con l’hashtag #sleep (sonno) su Instagram, altre 14 milioni con l’hashtag #sleepy (assonnato) e più di 24 milioni per #tired (stanco). Una ricerca rapida della parola “sonno” su Google fornirà più di 800 milioni di risultati. Il sonno non è sepolto soltanto nel nostro subconscio; è vivo nelle nostre menti e nella stampa come non mai”. Dunque non dormiamo abbastanza, è deleterio e lo sappiamo. Qual è dunque la soluzione al problema?

I numeri non mentono Che si infilino dei fili sotto le lenzuola, che si agganci un apparecchietto come FitBit o si faccia affidamento sullo smartphone, con ogni probabilità avrai monitorato il tuo sonno. Solitamente, i rilevatori di movimento notano movimenti notturni e te li mostrano in un grafico colorato il mattino seguente. Se desideri approfondire l’argomento, abbiamo riportato di seguito tre dei migliori rilevatori di 10 Autunno 2016

sonno proposti su Wareable.com: • Withings Aura – un sistema completo dotato di lampada da comodino, sensore da collocare sotto il materasso e una sveglia intelligente che ti sveglia dolcemente durante la fase di sonno più leggera. • Beddit Smart 2.0 – il sensore da inserire sotto le lenzuola si collega via Bluetooth allo smartphone e fornisce dati, tra cui la frequenza cardiaca e quella respiratoria, all’istante. • Sense – si aggancia al cuscino e rileva non solo i movimenti, ma anche i livelli di temperatura, di luce e rumori nella stanza per un quadro completo dell’ambiente in cui si dorme e dei percorsi del sonno.

Attenzione ai blu Una delle tematiche che intriga i ricercatori è lo studio di come la luce interrompe il sonno. Qualsiasi luce notturna può diminuire la secrezione di melatonina, ma la luce peggiore rientra nello spettro dei colori compresi tra blu e verde. La buona notizia è che è possibile scaricare un software per il computer in grado di bloccare il blu o acquistare occhiali che bloccano il blu. Per saperne di più, visita:www.health.harvard.edu/staying-healthy/blue-lighthas-a-dark-side


[ intestazione ]

5 consigli per i vostri ​​​​​​​​​​sogni d’oro 1. Passa un po’ di tempo all’aperto durante la giornata, anche solo 10 minuti aiutano il tuo orologio biologico a rimanere calibrato e a farti dormire la notte. 2. Attieniti alla routine. Andare a letto sempre alla stessa ora (sì, anche nel fine settimana) guida il cervello a sapere quando è ora di andare a letto. 3. Stretching dolce prima di andare a letto: delle semplici flessioni in avanti ti portano a concentrarti verso te stessa, calmando mente e corpo. Respira. 4. Quiete, fresco e buio. Le condizioni presenti nella stanza in cui si dorme sono importanti. Fai in modo che la temperatura sia fresca e piacevole, spegni le luci (utilizza tende schermanti se necessario) e shhhhhhhh. 5. Indossa qualcosa di morbido per muoverti liberamente. La linea Home di Amoena propone pigiami e camicie da notte per ogni stagione. Visita www.amoena.it per dare uno sguardo ai nuovi modelli.

dalle 9 alle 11 ore

Lo sapevi?

Il bisogno di dormire diminuisce nell’arco della tua vita Tutti sappiamo che sono i neonati ad aver bisogno di dormire per più tempo (loro sì che sono fortunati!). E questo bisogno varia da persona a persona, naturalmente, ma in generale il corpo umano richiede meno ore di sonno con l’avanzare dell’età; le persone più anziane dunque sono quelle che hanno bisogno di dormire di meno. Esamina le differenze qui (dati forniti dagli Istituti Nazionali di Sanità americani):

Studenti (dai 6 ai 13 anni)

dalle 8 alle 10 ore Adolescenti (dai 14 ai 17 anni)

dalle 7 alle 9 ore Adulti (dai 18 ai 64 anni)

dalle 7 alle 8 ore Adulti di età superiore ai 64 anni

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[ mente e corpo ]

Esercitarsi con ​​​​​​​​​​

audacia

Andare sempre più in alto potrebbe essere la tua ispirazione

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Altre due mosse di tendenza. Per sentirsi più sexy: pole dance

Magari non ami più fare pilates come una volta, la tua voglia di andare a lezione di zumba è pari a zero e nemmeno la sbarra ti invoglia più. Se hai bisogno di una nuova sfida per rimetterti in gioco fisicamente, sii coraggiosa e prendi in considerazione queste alternative innovative. Questi esercizi sono audaci e stanno riscrivendo coraggiosamente la definizione di “allenamento”. Tu, a nuove altezze: yoga in volo

Lo yoga è diventato più accessibile a molte di noi e lo yoga in volo costituisce un nuovo approccio. Carmen Curtis, proprietaria e fondatrice di www.AIRealyoga.com (l’unico marchio di yoga in volo accreditato dalla Yoga Alliance), spiega in che modo una principiante può ottenere in maniera sicura dei benefici stando sospesa. Carmen sostiene “Sarebbe opportuno fare una ricerca dello stile di yoga in volo nel quale ci si vuole cimentare. Alcuni tipi di yoga in volo si avvicinano più a uno stile circense: capriole e cose simili. Questi generi di lezioni non sono il massimo per le principianti. Lo yoga in volo consiste nell’essere in sintonia con posizioni yoga collaudate. L’amaca contribuisce a semplificare le posizioni yoga e permette di invertire, capovolgersi, senza comprimere la spina dorsale. Grazie all’amaca è possibile trarre ogni beneficio dalle inversioni: decompressione della spina dorsale, aumento della circolazione e diminuzione dell’infiammazione. Le inversioni possono contribuire a scaricare stress, ansia e aiutare chi ha problemi di insonnia”. Hai bisogno di altre testimonianze prima di metterti a testa in giù? Carmen afferma “C’era questa donna che soffriva di una malattia che le provocava dolore alle ossa e si era sottoposta a una terapia farmacologica per 28 anni. Dopo aver iniziato il metodo AIReal Yoga, si è innescato qualcosa nel suo sistema nervoso e nei suoi muscoli stabilizzatori e, dopo qualche settimana, non aveva più alcun dolore e ha detto addio ai farmaci! Aveva stimolato il suo processo di autoguarigione ed era stata l’amaca a consentirlo”.

Muoviti liberamente Guarda il nostro video per vedere come la Collezione Autunno 2016 di lingerie e abbigliamento, provvisti di taschine interne, ti consentono movimenti comodi in un modo completamente nuovo.

amoena.it/amoenalife

La pole dance (ginnastica e danza con il palo) non è solo un’opportunità per lasciar emergere il tuo lato sexy più nascosto, ma offre anche numerosi benefici per la salute. Sebbene possa sembrare alquanto semplice, la pole dance coinvolge la muscolatura di tutto il corpo. È un esercizio isometrico e cardiovascolare avanzato sotto mentite spoglie. La pole dance risveglia inoltre la fiducia in se stesse, riduce lo stress e rende il corpo più agile. In quanto esercizio a carico naturale, fa bene alle ossa e alle articolazioni, al cuore, all’equilibrio e può persino aiutare ad agevolare il sonno.

In continuo aumento: il trapezio Anche se non tutte abbiamo le braccia, le spalle e la muscolatura addominale necessarie per diventare esperte nell’allenamento col trapezio, se ne sei capace, questo è un gran bel modo per stimolare il coraggio. Oltre ai benefici fisici apportati alla muscolatura addominale e alla parte superiore del corpo, per non parlare della spinta aerobica, il trapezio è un allenamento mentale impegnativo. Niente come indossare un’imbracatura di sicurezza e fare un salto da una piattaforma a 6 metri d’altezza può farti pensare: “Posso fare qualunque cosa”.

Nota dell’autore: come per qualsiasi altra attività fisica, è necessario consultare il medico prima di iniziare tali attività; effettuare inoltre delle ricerche sulle credenziali degli istruttori e/o della palestra che si vuole frequentare. Le donne operate al seno devono prestare estrema attenzione al rischio di linfedema al braccio. amoena.it 13


[ nutrizione ]

Avocado Per Splendere Tutto ebbe inizio col tè verde, al quale fecero seguito i mirtilli. Poi fu la volta dello yogurt greco e del cavolo riccio, quindi dei grani antichi e ora i Supercibi sono onnipresenti. Quasi sicuramente ne hai già consumato qualcuno oggi. L’avocado è una new entry abbastanza recente. E a chi non piace? Il “frutto grasso” per eccellenza contiene vitamina K, C, B5, B6, E, potassio, folato, grassi monoinsaturi e proteine. E nel 2015 il sito web Pinterest ha dichiarato che “l’ingrediente più pinnato” in assoluto su oltre 500.000 post relativi al cibo era stato l’avocado.

Il nuovo libro di ricette vegane di Angela Liddon,Oh She Glows Every Day, contiene colazioni, dolci, frullati, primi piatti golosi... con tantissimi avocado. Si tratta di una evangelizzazione fatta di prodotti integrali e vegetali offerti con genuinità e leggerezza per famiglie indaffarate (Avery/Penguin Randomhouse, 2016).

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Una recensione splendente La canadese Angela Liddon, food blogger e autrice di libri di cucina, ha creato nel 2014 quella che secondo noi è la ricetta con l’avocado più compiacente in circolazione: la sua pasta alla crema di avocado pronta in 15 minuti. (niente panna, eh!) Pasta alla crema di avocado pronta in 15 minuti (ricetta per 3 persone) Per gentile concessione di Angela Liddon |OhSheGlows.com (riproduzione autorizzata) Ingredienti: 255 gr. di pasta 1-2 spicchi d’aglio, a piacere 60 gr. circa di foglie di basilico fresco, più qualcuna per la decorazione finale 1-2 cucchiai di succo di limone fresco, a piacere 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva (aumentare la quantità se necessario) 1 avocado medio maturo senza nocciolo 1 cucchiaio d’acqua 1/4 o 1/2 cucchiaino di sale marino fino, a piacere Pepe macinato fresco, a piacere Scorza di limone per la decorazione finale Preparazione: 1. Portare a ebollizione una pentola grande d’acqua già salata. Cuocere la pasta secondo il tempo di cottura riportato sulla confezione. Per un’alternativa più leggera, servire la salsa di avocado con gli spaghetti “noodles” di zucchine. 2. Durante la cottura della pasta, preparare la salsa. In un robot da cucina, tritare insieme aglio e basilico. Aggiungere il succo di limone, l’olio, l’avocado e 1 cucchiaio d’acqua e lavorare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Se la salsa è troppo densa, aggiungere un po’ d’olio. Aggiustare di sale e pepe. 3. Scolare la pasta e rimetterla nella pentola. Aggiungere la salsa di avocado e mescolare bene. È possibile riscaldare la pasta a fiamma bassa nel caso si fosse raffreddata troppo o servire semplicemente a temperatura ambiente. 4. Se si desidera, completare con pepe, scorza di limone e foglie di basilico fresco. Suggerimento: poiché l’avocado si ossida rapidamente, una volta affettato è consigliabile servire la salsa immediatamente.


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Da utilizzare entro e non oltre il 31 dicembre 2016

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MOSSA FINALE A volte cominciare è la parte più difficile. E allora prepara la tua borsa in anticipo con tutto ciò che ti serve per il tuo allenamento (senza dimenticare un reggiseno sportivo con taschine), riempi la bottiglia d’acqua e poi inizia. Il traguardo ti aspetta … come ti senti quando lo raggiungi?

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