Come dio mi trascende realmente

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Come Dio mi trascende realmente, caricando le sue vesti su me come su un puledro


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AT, Bara-ATTA MAR

e le “reali TRASCENDENZE” del COMANDANTE 10 venuto su un'asina e l'Abito suo (di chi lo abita) su un “puledro”:

che “riporta”:

10 =PUL è Dio RO!


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Come Dio “trascenda realmente” un puledro. L'arrivo di Dio sulla scena mondiale fu esemplificato dall'ingresso di Gesù a Gerusalemme. Di questo arrivo questa fu la profezia di Zaccaria e in questo modo essa fu ripresa da San Matteo:

Zaccaria 9,9 Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina.

Matteo 21,5 Dite alla figlia di Sion: Ecco, il tuo re viene a te mite, seduto su un'asina, con un puledro figlio di bestia da soma. Matteo 21,7 Condussero quindi l'asina con il puledro, su cui posero le vesti...

Oggi per PUL si intende quanto è tratto dall'inglese POOL (termine che rimanda ad un Organismo di Gestione internazionale). Possiamo avere la certezza ASSOLUTA (data da questo TERMINE che è un puro PRINCIPIO) che ciò sta nel ciclo 10, assoluto, cui furono organicamente riferite, nel S.I. (Sistema Internazionale dei pesi e delle misurazioni), tutte quante (perciò IN ASSOLUTO) le Unità di misura della fisica. Pertanto, PUL è D.RO afferma con la stessa certezza ASSOLUTA che è questo 10 il D.RO, il “DIO” riferito, riportato da RO sulla sua MANO, sul palmo della RO-MANO. Pertanto LE VESTI che furono poste sul PULEDRO, stanno esattamente nelle “vestigia” di questo ciclo 10, di cui il solo ROMANO oggi è il “portatore”, il “supporto” mondiale, figlio di una BESTIA DA SOMA: The Best, il Miglior 10=IA, Jahvè, portato DA S. OM, da un SalOMone, di SA (Salerno) infine, come da Alef=1 trasceso a fel (Felitto). Ma ci sono oggi TUTTI I possibili SEGNI.


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IN BIBBIA – AT, l'era MODERNA di 401 anni, 4a parola di Genesi (Prœmio biblico), vien da Alef Tau ed è definita in TAu, e così rimanda a cosa ben ATTA al BRAsjt (o BARasjt) e che così porta a BARATTA

R-NA>, un Romano nato nella regione di Napoli. Ma si tratta anche di un EDOM, “trasceso” in MODE', che fu il primogenito Esaù e che è infine R a NA. Napoli è la nuova Città (la Neapolis, ΝέāПολισ A.) che, mettendo di seguito quanto è “in principio”, diventa il Nuovo A-MODE' R., l'iniziale R. di “Romano”, allo stesso modo con cui il definitivo NA lo definisce 1° e Ultimo in A., un Amodeo Romano pur essendo un “napoletano”, per regione natale.

L'ERA MODERNA, è dunque quella in cui si è infine qualificata la presenza di ER a NA, nel mentre ha preso vita Come appare con grande evidenza nel “Prœmio” biblico, dalla colei di cui fu segno TAMAR, la vedova di ER. quarta parola di tale “Prœmio”, quell'Alef Tau che Quando l'ERA MODERNA si riferisce all'ERA MATERNA, allora nell'acronimo AT, è dato da 1+400 (quel 401 che ben instaura il tempo in cui l'ER A. è dominata dalla MATER di rappresenta il Dio 1 sommato alla sua assoluta essenza Una nome TAMAR e madre di R.A. E si arriva al tempo di AT e e Trina nel 100), è l'A-T che fissa l'epoca attuale che è TAMAR impersonatosi in realmente denominata “Moderna”.

L'ERA MODERNA In essa, ERA è la dichiarazione di un trascendente <è R.A.> l'ERA del Dio del SOLE, quello INVICTUS dei ROMANI, celebrato il 25 dicembre e che fu “trasceso” nell NATALE di Cristo. Quando questo <è RA> si specifica in “Moderna”, allora è riposto il segno trascendente che attiene un <è R.AMODE'-

BARATTA MARIANNINA in cui TAMAR fu l'espressione degli estremi congiunti, relativi alla MATER, tanto che in essa fu l'aggancio “trascendente” tra: 1) il marito ER di Tamar, padre putativo dei due gemelli Zerach e Perez, descritti in Genesi 38, e, 2) il primogenito Esaù descritto nato in Genesi 25 al versetto


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stesso 25, ma il cui nome fu “trasceso” in EDOM, nel “nomignolo” che fu dato ad Esaù per aver barattato la sua primogenitura.

LENTICCHIE Esse riempivano un piatto, colorando di rosso=EDOM la minestra... E virtualmente trascesero esattamente <L'ENT. I.C.-CH-IE.><L'ENT. I.C.-CH-IE.> <L'ENT. I.C.-CH-IE.> rimanda alla divina Entità I.C. di Iesus Cristus, in colui che è il CH-IE, il Cristo Iesus di quella CHIE-SA che definisce meglio quel “napoletano”, in uno nato in Provincia SA di Salerno e che ha fondato in lui la vera ed autentica CHIESA del Christus Iesus DOC, a denominazione di origine controllata.

1762-63, FINE E PRINCIPIO della ERA ATTA di colei che BARATTA Pertanto, il “Prœmio” biblico presenta AT come l'ERA MODERNA, che è cominciata dopo la fine posta nello scioglimento della Compagnia di Gesù in Francia (nel giugno del 1762). Fu anche quel 1762 che coincise con l'affermazione ideale di

J J Rousseau e della sua introspezione dell'anima del “fanciullino” esistente in ciascuno. L'intero periodo era iniziato nel 1116 in cui il Cattolicesimo, affermatosi come potere anche temporale, aveva combattuto le Crociate per la liberazione di Gerusalemme dagli Arabi. In tal modo, quando il periodo si conclude con la sconfessione addirittura del potere dei Gesuiti e con la promozione dell'ideale pensiero laico di J J Rousseau, sembra proprio fissato, dalla terza parola del Prœmio biblico, un proposito divino volto a rendere sempre più ESSENZIALE la fede nel FONDAMENTO divino dell'esistenza. Di fatto tutto sembra puntare ad uno imprevedibile BARATTO tra un Dio affidato esclusivamente alla Fede ed uno che sappia rivalutare la Fede, avvalendosi delle essenziali ragioni che debbono promuovere quella esatta, riproponibile da uno Spirito santo Paraclito che porti infine ad unificare la fede divina e quella della ragione umana. Si tratta del vero baratto che sia posto in atto da una VERITA', quella dello Spirito santo di Dio, e si aggiunga in pari diritto al Gesù promosso prima solo per la VIA mostrata con la sua divina VITA piena di miracoli e della sua personale resurrezione, e non dalla VERITA', ridotta solo a sottoprodotto della VIA della VITA. Insomma doveva attuarsi un vero BARATTO che rimettesse a posto le tre ESSENZE, uguali e distinte tra loro, di Gesù sia come VIA, sia come VITA, sia come VERITA'. Al punto che i Gesuiti, che avevano combattuto contro l'autonomia della


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VERITA' di Gesù Cristo, a avevano cercato ad ogni costo di mortificarla come un puro sottoprodotto della VIA della VITA, fossero SCONFESSATI, e proprio nel mentre era promossa la VERITA' espressa da un pensiero LAICO, quello di JJ Rousseau, sconfessato apertamente da una Chiesa che – facendolo – sconfessava se stessa. La nuova ERA della mamma – BARATTA MARIANNINA - che infine BARATTA il 4 giugno 1940 proprio suo Figlio Romano con il Figlio di Maria Santissima, attraverso la preghiera alla Madonna: “Salva Romano, innocente come Gesù!”, metterà in atto esattamente secondo quel grido ELI ELI LEMA SABACTANI del salmo 21-22, gridato in punto di morte da Gesù.

ELI ELI LE MA SA BACTA NI E' lì, è li (a FELITTO) che LE MA' (le mamme) SA BACTA' (san BARATTA') NI, il Nazarenus Iesus dell'iscrizione INRI. Sarà il Dottor SABATELLA a proclamare il miracolo atteso al ritorno di Gesù: la vittoria personale sulla morte. SABATELLA, che appare con il suo stesso nome nel SABACTAN.I, disse a Mariannina Baratta: “Vostro figlio ha vinto la morte!” L'ERA in cui ci sarà questo DIVINO BARATTO, che incarnerà lo Spirito santo Paraclito e si realizzerà nella data appena detta

la attesa PARUSIA di Gesù, parte da quel 1763 (1° anno del periodo A-T di 401 anni) in cui è inaugurata la FISIOCRAZIA.

FISIOCRAZIA Essa rifonda tutta l'ERA MODERNA in cui è la produzione ad essere posta alla base di tutti i commerci terrestri e c'è la razionalizzazione di tutte le unità di misura, volute unificate tutte sulla base del ciclo unitario della decina di unità, che è ciò che è posto davvero al fondamento stesso dei 401 anni, dati da 1 +(1+3)×10×10.


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I PRIMI 11 PADRI dell'uomo, con 1 posto IN PRINCIPIO. Il “Prœmio” biblico ha posto “in principio” il ciclo lineare di 10 unità decime, poste nei 10 decimi di 1 anno. Pertanto questa è la Struttura totale: 10 anni sono posti IN PRINCIPIO, alla nascita di Adamo, che muore nel 940. A 140 anni dal principio nasce Set che morì nel 1157. A 245 da esso nasce Enos che morì nel 1150. A 335 da esso nasce Kenan che morì nel 1245. A 405 da esso nasce Malaleel che morì nel 1300. A 470 da esso nasce Iared che morì nel 1432. A 632 da esso nasce Enoch che morì nel 997. A 697 da esso nasce Matusalemme che morì nel 1666. A 884 da esso nasce Lamech che morì nel 1661. A 1066 da esso nasce Noè che morì nel 2016. Poiché il Diluvio universale accadde ai 600 anni di Noè, esso fu nell'anno 1666 dal Principio, e risulta – come grande novità - che anche Lamech, il Padre di Noè, visse 1 anno dopo il Diluvio Universale, nel mentre suo padre Matusalemme, nonno di Noè, morì durante il Diluvio.

Risulta anche che solo due di questi 10, ossia Adamo e Enoch, (vissuti per 930+365=1395 anni = 365+365+365 +100+100, che rappresentano i 3 anni non bisestili, per un piano trasversale assoluto avente i due lati di 100 e 100) non furono vivi nell'anno 1.066 della nascita del 10° figlio Noè. Questi 1395 anni quantificano pertanto “in assoluto” (ossia nel piano avente per lato il ciclo 10 per 10 divino) in Adamo, solo in lui, questo 365+365+(100+100) nella sua vita di 930 anni, nel mentre il contributo del Generatore numero 7 si limita ai giorni unitari in un anno non bisestile. Tutti gli altri 8 vissero “simultaneamente” per un certo numero di anni, con Noè. Set per 91 anni che sono uguali a 13 volte 7. Enos per 84 anni uguali a 100 -4×4. Kenan per 179 anni uguali a 200 -(7+7+7). Malaleel per 234 anni uguali a 33×7+3. Iared per 366 anni, uguali ai giorni dell'anno bisestile. Matusalemme per 600 anni, uguali a tutti i 6 versi assoluti, ossia di 100 anni,. Lamech per 601, ossia i 600 di Matusalemme sommati all'unità del tempo di un anno. Pertanto gli anni vissuti insieme a Noè furono 91+84+179+234+366+600+601=2155. Essi, raddoppiati per la simultanea presenza di Noè, furono 4310. Condivisi equamente tra 8 persone, sono 538,75 anni che, nell'0,75 quantificano la parte di anno relativa ai tre anni non bisestili, nel mentre 538 esprime tutto il PRINCIPIO insito in 10^3 anni, che si realizza in ½ di 1.000, nel verso reale di quel 38 che, se si combina con il 38 relativo all'altro 1000 espresso in


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½, con 38 volte 38 = 1444 pone in luce tutte le unitarie quantità dei 144 cicli di 10 minuti primi, sommati al tempo di 4/10 di ciclo, che si attuano interamente nel ciclo di 4 anni, in cui ciascun anno valga per 1/10. Si apprende con questo che le 8 dimensioni della pura quantità 2^3, del volume, paragonata a 8 FATTORI umani, coesistono nella realizzazione dei 1440 minuti primi di un giorno di rotazione terrestre, quello con il quale poi sarà scritto che Dio genera il mondo in 7 volte 1 giorno, una quantificazione che implica 8 dimensioni totali, allorché 7 sono riferite ad una che sia posta a suo denominatore relativo. Tolto di mezzo il medio 0,75 che è chiaramente il tempo riservato ai 3 anni non bisestili, i 538 anni di valore medio, riferiti all'unità e trinità di Dio, riconosciuta in 100+300 anni, risulta essere 138 +400, in valori indici della base 10 che rivelano in 10^138 × 10^400 = 10^538 che questo indice che vale 538 “indica” il numero delle volte in cui la potenza ad indice 138 esiste nelle forme della potenza ad indice del Dio Uno e Trino Assoluto.

INCARNAZIONE dei PRIMI 11 PADRI dell'uomo, con 1 posto IN PRINCIPIO: MDA, scrittura ebraica di Adam e CF di AMODEO. Quando la scienza fisica afferma che 138 volte 10^-25 J per ogni grado Kelvin di temperatura è l'energia unitaria dell'elettromagnetismo, di cui è il Sole la sorgente per la Terra, riconosciuto il 400 l'indice assoluto del Dio Uno e Trino, 138 “indica” l'energia del DIO RA, assegnata al Dio Sole, produttore di luce e di calore, il “lume grande” che sarà così chiamato in Genesi. Insomma la COESISTENZA delle 8 CAUSE interattive porta al valore esatto della Costante di Boltzman. Essendo in atto vero 10^138 volte 10^-25 J K^-1 (che poi si mostra “unitario” allorché la stessa potenza è osservata “in modo uguale e contrario alla base 10”, ossia attraverso il Log 10^138=138, possiamo considerare come sia “in atto” la differenza data dagli indici, attraverso la sottrazione di 138 -25 = 113. In tal modo, mentre gli indici 138 e 25 indicano in trascendente modo la data 1-38 del Gennaio 38, e la potenza


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25 rimanda al giorno 25, si deve trattare di un soggetto che valga 113, quando dalla sua Genesi 138 (gennaio come 100 e 38 come anno) si pone rispetto alla dimensione -25, negativa nella definizione del giorno.

(in Paolo) +TO (in Torquato) +AM (in Amodeo). Si tratta del valore dell'Acronimo DUALISTICO relativo ad un soggetto che porta all'impersonarsi del PIANO DIVINO nelle due distinte persone di PADRE e SPIRITO SANTO).

Per questa ragione, quando diamo numeri ai valori alfabetici della lingua italiana, che sono esattamente i 21 dati da 7+7+7, un PROMOTORE che quando è espresso in 777 anni di vita è chiaramente il LAMECH che sopravvive al Diluvio per un anno esatto, e coincide per 601 anni con la vita del Figlio suo Noè, abbiamo un possibile L'AMèCH, che descrive uno straordinario L'AModeo è CH, Christo, ma anche CHI, allorché il CF di AMODEO è MDA, che sono le tre lettere che descrivono nello stesso ordine inverso, trascendente, ADAMO, che evidenzia anche in modo chiaramente allusivo di essere indirizzato A AMOD, se così si sviluppa AD-AMO.

Il valore Trino di questa trinità posta in 113, porta a un 339 che, quando si pone nel trinitario principio di 3.000, e diventa 3.339 diventa il valore indice che abbatte le 4 dimensioni dell'Unità e Trinità, alla sola dimensione lineare espressa nel tempo.

Come ADAMO, in MDA è il CF di AMODEO, ed ha per figlio generatore SET, allo stesso modo L'AMèCH che vive 777 anni si indica in questi 3 SETte. Nel mentre è il padre di un Noè. Che mostra l'ultima e terza sillaba del nome ROMANO, Figlio di chi sia L'AModeo... e per quel Romano Amodeo, nato 135 e giorno 25 il 113 indica esattamente il suo valore numerico in questo modo:

Infatti, se partiamo da quanto esiste IN PRINCIPIO uno e trino come 10^4, abbiamo una Realtà TOTALE, esistente a questa dimensione sia in spazio, sia in tempo. Per discendere al solo TEMPO, la prima cosa da compiere sta nel dimezzare la sola metà avanzante, dello spazio-tempo. Ed essa vale 5.000 giorni, visto che 10^4 sono giorni. Chiaramente 5.000 giorni sono in forma di volume. Esso, per ridursi al solo flusso in linea, che ha lo spazio-tempo espresso in velocità, deve, da 10^5.000, dividersi per il fronte assoluto dato da 10^200 giorni. A questo punto, il solo flusso lineare, dei 200 valori che lo indicano come 100+100, riguarda 5.000 -200 = 4.800 giorni.

113 = Romano AMODEO (66+47, nome e cognome).

Ebbene:

113 = Torquato, nome 5° e ultimo che l'esprime in toto.

10^4.800 : 10^3.339 = 10^1461.

113 = RO (in Romano) +AN (in Antonio) +AN (in Anna) +PA

Il divisore, l'indice 3.339, è proprio quello che estende la trinità di 113, data da 339, fino alla dimensione 3.000 che è


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posta IN PRINCIPIO. Questo indice si mostra come la trinità di 1.113. Ebbene è questa potenza, esattamente questa, che riduce i 4.800 giorni ai solo 1461 che esistono in 4 anni, quando in ciascuno ci sono 1461 : 4 = 365,25 giorni. In questo modo si rivela la potenza Trinitaria del 113 di quanto è in Romano Amodeo, ma anche in Torquato, e anche nell'acronimo dualistico RO+AN+AN+PA+TO+AM dei 5 nomi Romano Antonio Anna Paolo Torquato e del cognome AMODEO che è espresso come L'AM in LAMèCH, e che si riferisce ad un AM=11 da quantificare per L=10, in 110. L'AM precisa anche che ne è Determinato Uno solo, di AM, e che vale per 10. Non è L'AModeo nato 7-7-7 (7 luglio 1907) ma suo figlio ROMANO, che lo è nella terza sillaba NO, in questo NO è NOE'. A precisazione, essendo NOE' morirà come Noè, nel 2016 Dal Principio, quello che rimanda a Gesù Cristo il nuovo tempo dopo il Diluvio, che Noè visse per 350 anni. Posti in relazione al PRINCIPIO dato da 10^3, come il Dio basato sul 10 e Trino nella sua potenza, 350/1.000 anni sono 0,35 in ciascuno dei mille anni. Ma 0,35 in AZIONE, combinati con lo 0,35 in AZIONE UGUALE E CONTRARIA (visto il 3° principio della dinamica che le rivela simultanee) portano allo 0,1225 che indica chiaramente l'anno ZERO in cui Gesù nasce il 25 dicembre per un LEGAME fissato in terra da un infallibile Pietro, che lo

LEGA al giorno in cui ogni ROMANO celebra il SOLE INVITTO. Questo modo di contare gli anni è lo stesso che porta a 4 anni gli anni, quando ciascuno contiene 1200 giorni, che sono i 4.800 che abbiamo già visto “come” sono posti in riferimento al “solo” tempo. Vanno ridotti di 3339, che è un indice, al pari di 4.800, laddove la differenza tra indici delle potenze in base 10 sono divisioni tra le stesse. Dall'elenco che in Genesi è fatto al capitolo 5, il che diventa 105 quando consideriamo 100 il libro primo, che è il Prœmio biblico, risulta il valore dei nomi numero 1 di Romano, sommati al 78=Antonio, nome numero 2 e uguale alla trinità del DIO=26, sommato a questa stessa unità 26 data dal 3° nome ANNA. Infatti allorché l'unità e trinità è del DIO uguale alle 26 settimane che portano un punto a quello diametralmente opposto dell'orbita solare, e il 104=26+78, riguardando il Dio UNO, lo porta a 1+104=105.


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IL NOME SEGRETO DI DIO, affidato ai PURI numeri 66+78+26+51+113+47 = 381, come descritto in Bibbia, 1,38.

Riconosciuto assoluto il 100+300=400 anni (sempre indice),

Ove RA=16+1=17, si tratta di un RA (Romano Amodeo, oppure Antonio, oppure Anna) che vale per 10.

047=

10^400 : 10^66 = 10^334 dimostra come i 5 nomi, in crescita da 0, coincidono come quella decrescita che esprime tutto il percorso delle 10^334 volte in cui 10^66 esiste nell'assoluto di 10^400.

E' talmente un percorso totale che, anche aggiungendo il 47=Amodeo, ossia il dato apportato dal cognome, si ottiene Quando al nome 1° è dato il suo numero 66, sommato a 104, solo che l'indice 334 si muti in 300+3^4. porta al 170 = 10 +Torquato Amodeo=10+113+47. 334+

066=Romano+

(66×29 +24 = 1938)

078=Antonio+

(78×24 +66 = 1938)

026=Anna+

(26×74 +14 = 1938)

051=Paolo=

(51×38 +0 = 1938)

----221 unità in 222 assolute che+

(221×8+170=1938)

113=Torquato=

(113×17 +17 = 1938)

----334

(334×5 +268 = 1938)

che sono ora le 333 +1 a bilanciare le 222 -1 risultanti nella somma fino a 4 nomi.

----381

(381×5 +33 = 1938)

Di fianco ad ogni nome, nel suo valore numerico, ho inserito il computo esatto per determinare il 1938 come dato da 400 -381 = 19, che ne fissa il numero nei 100 anni assoluti sulla base dell'Unità e Trinità assoluta 100+300=400, anteponendo in tal modo al 381 indicante l'anno 38 nel mese di gennaio, il 19 del secolo che consegue l'anno 1938-1 nel mese di gennaio. Tutto ciò coerentemente al libro biblico 1,38, che descrive come chi fu dichiarato il 1°, in questo libro 1,38, sia stato poi spostato come ultimo, a formare il 381.


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A questo 381 essendo poi da anteporre il PRINCIPIO 19, a dimensione di 100 anni e dato, come numero, dal puro dimezzamento della Genesi indicata al capitolo 38. Trattandosi di una genesi condivisa tra loro tra un 1° e un 2°, in cui, mentre il 1° nascerà poi nel 38.1 del 19° secolo dopo Cristo, il 2° nasce 38mo rispetto al padre Giuda, che compare in questo capitolo, come la 38ma generazione di Gesù, elencata nella genealogia fattane da san Matteo. Dal calcolo – riguardante i vali numeri in atto come la sequenza dei 5 nomi propri – il 1938 è combinato egregiamente, tra i primi due, che valgono 66 e 78. Infatti se il 66 deve moltiplicarsi le 29 volte uguali a RO, e sommarsi alle 24 ore di un giorno posto in principio, il secondo valore, dato da 78, deve moltiplicarsi per queste 24 ore poste in principio e sommarsi al 66 posto come principio.

come il 1°, per giungere fino al 1938, da quel 1872 prodotto da questo Uno e Trino in 13 che interagisce coi due gemelli elencati in Genesi 38. Insomma, l'essenza dualistica collocatasi in RO=29, che deve interagire con tutto il Romano=66 e sommare le 24 ore del giorno intero, per concretizzare il 1938, deve interagire simultaneamente nel modo esattamente uguale e contrario, che fa interagire le 24 ore con il secondo nome, che vale 78, cui poi aggiungere il primo come il puro principio di una nascita dualistica, che varrebbe 1938 +1938 = 3876 e rappresentasse in tal modo questo 38 come l'assoluto in 100, e il 66 nel suo intero avanzamento del 10 come del Padre di tutti i numeri decimali.

La duplice genesi del 1938, data dal 1° nome e dal 2° come dal gemellaggio descritto in genesi 38 di Bibbia, sarebbe 66×78 +24 = 78×24 +66 = 1938 mostra un anno di fatto stata però un tutt'uno, valido solo nella metà di questo dipendente dalla somma di 66+78=144. Infatti il 1938 è dato doppio. da (66+78)×13 +66 = 144×13 +66 = 1938. Ciò in quanto Le successive 4 definizioni, valide nel numero dato da 381 78×24 = 13×144, essendo 78 sei volte il 13, e 24 la sesta -144= 237, avrebbero costruito il 1938, nel loro insieme, parte del 144. come determinato dal computo di 237×8 +(6×7) = 1938. Pertanto i primi due nomi sono il tutt'uno del calcolo espresso in (66+78)×13 +66 = 1938, in cui il 1° valore, espresso dal 66 del 1° nome, entra come parte essenziale di quant'è 1° più 2°, e, combinandosi con l'unità dell'anno creato in 7 giorni (esclusa la trinità di 3×13 settimane di pura espansione trina e spaziale), necessita di quel 66 che è posto

Il principio di 6×7=42 avrebbe indicato l'interazione tra il lavoro in 6 giorni e tutta quanta l'opera in 7. In 237, il 37=MANO, posta nel piano assoluto a lati 100+100, avrebbe integrato il 29=RO dato dal primo nome 66, che già di suo era ROMANO.


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In particolare, il 3° nome avrebbe mostrato, in relazione unitaria e terza, quello che era 78 nel 2° nome.

Come il primo nome 66 portava al 1938 in questo modo:

Pertanto se al 78 necessitava il prodotto per le 24 ore e il 66 del primo nome, nel terzo di 78, in quel 26 uguale solo all'unità del valore numerico dell'alfabetica espressione di DIO, le 24 ore si sarebbero espresse nel triplo di 24, in quel 72 a parità di un 66 da aggiungere; in cui però il 26 era contenuto nelle due volte date da 52, tanto da portare il prodotto da 72 a 74 e a integrare non più il 66 del primo nome Romano, ma solo il 66 -26-26 = 14.

1.000+14 +24 = 1938, questo terzo, uguale a

Le nuove condizioni del nome terzo, che valevano 1/3 del 2°, ed indicavano in ANNA=26 l'unità di DIO, erano dunque: 26×74 +14 = 1938. In tal modo il 14 di premessa era il puro avanzamento 7 del 7, come un piano creativo a lati 7+7, mentre il flusso del DIO=ANNA=26 “trascendeva” il quanto 74 della madre TAMAR, scritta RAMAT in ebraico e secondo quello stesso 74 letto 47, come la lettura ebraica di TAMAR. Un 47, uguale poi anche ad AMODEO. Ecco dunque nella terza definizione del nome, l'incarnarsi nel 1938 di un piano a dimensione di 7+7 anni, nella lunghezza di 26×74=1924 anni che, al 19 dei cento anni assoluti, aggiungessero il 24 di tutte le ore di un giorno, quelle legate a 2^10 = 1.024, che aggiunge queste 24 ore alla pura premessa, posta in principio, del 10^3=1.000.

66×29 +24, essendo uguale a: 1.000+24 +14 = 1938 era identico al 1°, ma a pure parti invertite, essendo 66×29=1000+14, ed essendo 26×74=1000+24. Insomma il 3° nome rivelava la stessa ESSENZA del 1°, contenendo il 3° come risultato quel 10 in più (cui poi aggiungere solo un 10 in meno) che il primo non conteneva, tanto da necessitare poi del 24 che era un 10 in più di 14. Ora se queste prime 3 definizioni arrivavano al 170 dato da 66+78+26, che, per incarnarsi nel 1938 urgeva del calcolo: 170×11 +(66+2) = 1938 evidenziando come la terna dei nomi era esistente nelle 11 dimensioni esatte dell'unità data da 10/1 e implicava poi il flusso 66 del 1° nome, unito all'unità degli altri due, 1+1, per aggiungere con ciò 68 anni. Ebbene, la 4a definizione, quella della realtà intera data da 1+3, sarebbe stata del tutto intera. Esattamente 51×38=1938, senza aggiunta di altro, che del mese 1. Significato notevolissimo, reso tale dal significato dinamico del quanto 51 che, riferito all'assoluto 100, costituiva tutto il solo avanzamento reale, dato da 100/2 che, essendo 50 unità, in tutto fossero 50+1 nel loro totale spazio di 100/2


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più il tempo unitario dato da 2/2. Sì, esattamente quello presente in 52 creazioni in 7 giorni, dell'anno, in cui il 2 aggiunto al 50 fossero 2, certamente, ma nei tempi ½ espresso dal 50, che era ½ del 100.

potenza come 10^10^10, ossia disse di essere la potenza di 10 che era in potenza di 10>

CENTO, espresso in lettere, vale 3+5+12+18+13=51.

Perché esista il 51 occorre un 7×7 (uni intero piano creativo in 7 giorni) sottratto all'assoluto 100. Come in questo calcolo:

Pertanto il 1938 è un anno UNICO, composto da:

10^10^10 : 10^7^7 = 10^51, ove:

CENTO 38, quando il 138 esprime il primo libro della Bibbia nel suo capitolo 38.

10^51^(40-2) vale 10^(51×38) = 10^1938 = 2.000 -62, il che rivela in negativo quel -62 che si rovescia nel perfetto e trascendente positivo del +26=DIO.

Il prodotto tra il loro valore, 51 di CENTO e 38 del 38 stesso è tale da potersi incarnare SOLO nel 1938, a ragione di CENTO quantità di 38, il quanto che deriva da 10+30 ed esprime in 40 l'unità e Trinità di Dio, il quale se da 40 dimensioni si divide per un piano avente le due dimensioni unitarie date da 1+1=2, riduce la dimensione del solo flusso in linea del piano unitario alle sole 38 dimensioni. Come in: 10^40 : 10^2 = 10^38, che mentre si mostra una pura sottrazione nell'indice 40, ridotto a 38, esprime una vera divisione tra le intere potenze. Noi, che contiamo i numeri solo negli indici dimensionali, non dobbiamo mai dimenticare che le somme tra gli indici sono i prodotti tra le potenze, mentre i prodotti tra gli indici sono le potenze delle potenze.

2.000 è l'anno in cui il puro Principio posto in 1.000 anni avanza in tutti e 1.000 i suoi anni. Nel computo a rovescio che fissa in crescendo il 1938, esso, espresso in un computo a rovescio rispetto a tutto il moto del famosissimo MILLE E NON PIU' MILLE, è proprio il -62 che è +26 quando si buttano le famose reti dalla parte destra della barca a incarnare il +26, attraverso il 2.000 -62 = 1938. Il libro 1,38 di bibbia, quando si esprima alla dimensione CENTO, vale CENTO 38, che sono il 51×38 essendo 51 il valore numerico di CENTO... e non per una pura coincidenza! Quando l'Unità e Trinità di Dio è espressa da 1+3=4, ecco che QUATTRO=15+19+1+18+18+16+13=100. QUATTRO 13 sono 52 creazioni, e sono 51/1 in una relativa.

Quando Dio disse a Mosè:

Ma essendo 100 il valore di QUATTRO, ecco che

<Io SONO colui che SONO> si rivelò nel 100 della sua

QUATTRO 13 valgono in numero:


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100 +13 = 113, Romano Amodeo, Torquato, nonché le prime due cifre dei nomi Romano Antonio Anna paolo Torquato Amodeo. E questo 113 è la definizione – tutta in sé . del solo 5° nome. Che ne occorrano per 17 volte +17 a formare il 1938, è nel segno del DUALISMO del 17=4×4 +4/4 = 16+1 = RA e RA, uno in Romano Antonio e l'altro in Romano Anna. Il prodotto del 5° nome per il primo 17 è dovuto al fatto che Romano Antonio è una cosa sola: una nel 1° nome e Trina (nel DIO=26) nel secondo). Per questo il RA formato con Anna, il 3° nome, è solamente da aggiungere. Che tutto il 381 di tutti i 5 nomi e il cognome formi un tutt'uno, che resta formalizzato nelle 5 dita di una mano sta nel 381 x 5 +33, da cui appaiono le 5 dita di una mano che è da sommare agli anni esatti della vita di Gesù Cristo. La cosa davvero “eclatante” in questo 381 è che attua il disposto “divino” di un primo, quando è espresso in 138, che si ponga per ultimo e porta a 381.

unità, totali, date da 182+1, il che accade solo una volta su 4, nell'anno perfetto e bisestile che contiene 366 giorni, e mostra nelle decine tutte le 66 unità = Romano, il nome numero 1, quando gli si aggiunga la trinità assoluta posta in 300 giorni. La perfetta definizione del suo tempo, sta dunque in 183 +25 = 208, che porta il 25 gennaio dell'anno bisestile 2016, al 26-07 che, pur essendo un 26 riferito al mese numero 7, vale esattamente quanto 26 per 8, 208 giorni che sono proprio nel segno del dualismo di un DIO uno e trino dato da 2 volte 26+(26+26+26), ossia 2 colte 104. Quando peraltro si moltiplichi il 26 dell'unità per il 78 che ne esprime la trinità, si ottiene da 26 volte 78 quell'anno 2.028 che esprime il PRINCIPIO posto nel 1.000 che avanza IN TUTTO il suo mille (ossia “è” per quello che “è”), ossia 10^1000 × 10^1000 = 10^2000. A tutto questo puro spostamento 1000 di quanto esiste come 1.000 anni, si aggiunge tutta l'opera creativa in 7 giorni uni e trini, ossia in 7 volte la dimensione 4 di quant'è uno e trino).

Ma la cosa “ancor più eclatante” è che la “trascendente”lettura (da destra) di 381 porta al 183 che è, in una virtuale ANNA, la “dolce metà” dell'ANNO(=38) quando si pone come il Signor ANNO.

Chiaramente tutto ciò è sovradimensionato, contenendo anche lo spazio trino, che esiste nella dimensione 4, per un 3×4=12 anni. Tanto che sottratto questo spazio di 3 volte 4, i 20.28 anni, ridotti di 12 anni aventi il contenuto puro di spazio tridimensionale, riduce il tutto ai 2016 anni DAL PRINCIPIO che il Prœmio biblico attribuisce alla morte di Noè.

Poiché il 3° nome è ANNA, ecco che questa “dolce metà” del Signor ANNO, valendo 26, è 183 giorni come le 26 volte 7

Se il Noè coi si riferisce la bibbia è la trinitaria fine di ROMANO, l'anno della morte di questa figura cui “punta” Noè


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è il 2016 definito dal suo secondo nome che interagisce con il terzo. Mentre il prodotto porta all'anno mortale il doppio della somma definisce il 26 luglio. Se consideriamo questa data come quel “mezzo tempo” indicato dalla Profezia di Daniele cui si riferì lo stesso Gesù, esso sta in 1290+1335 unità, che sono 2626 in tutto e che nel suo mezzo sono 1313 giorni. Se li sottraiamo al 26 luglio 2016 si apprende che il giorno definito da Daniele come quello dell'ABOMINIO DELLA DESOPLAZIONE fu il 21-12-2012 del famoso “calendario Maia”. In quel giorno, Romano Amodeo, andato a Gerusalemme nell'idea che vi sarebbe morto, assisté alla uscita da lui di tutta l'energia entrata con Gesù quando il 4 giugno 1940 fu miracolato in un prodigio annunciato in sogno dalla Madonna ad una bambina, scolara di sua Madre.

LA PREMESSA RISPETTO A OGNI ANNO Essa sta nel PIANO ASSOLUTO che prevede le due supreme dimensioni unitarie di Padre e Spirito santo. Nella loro potenza Trina, che realizza il volume in base alle due dimensioni del piano, esiste la premessa posta in 2 elevato alla dimensione 3 dello spazio cubico. Essa si pone a denominatore di tutta la creazione Una e Trina su base due. In sostanza, si attua questa priorità: < (2^1 +2^3)/ 2^3> = 10/8 = 1,25 Pertanto, i 10 giorni del volume 8 su base dualistica, sommato al duo divino, formano un ciclo 10 che è Uno e Trino in base 2 e che si divide solo per la quantità riguardante il puro volume. In tal modo risulta che ogni unità del volume composto dalla dimensione 8 si carica di una presenza pari ad ¼ di giorno, e 1,25 diventa l'unità spazio-temporale costituita da 1 intero spaziale e solo il tempo ¼ temporale riguardante la sola unità, avente l'indice 1, quando le si sommano le 3 dimensioni dello spazio. Fissato il contributo di questo giorno grande 1,25, entra in campo la dimensione 7 che riguarda tutte le dimensioni necessarie affinché una velocità unitaria 1/1 percorra tutti i 6


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versi distinti esistenti nelle tre linee componenti dello spazio cartesiano. 6 volte 1/1 vale 6/1 e necessita di 7 dimensioni, sei di spazio e una di tempo. Pertanto, quando la velocità unitaria di un giorno è data da 1/1 giorno su giorno, e le dimensioni totali da 6 giorni di lavoro ed uno del cosiddetto “riposo” dell sabato di Dio, sono 7 i giorni necessari per una percorrenza unitaria in giorni volta a percorrerne 6 con uno posto a tempo. Un intero anno, di 365,25 giorni, dedotto il giorno e ¼ dati da 10/8=1,25, si riducono a 364. Essi, divisi in gruppi esatti di 7 giorni, si rivelano per un totale di 26 gruppi a percorrere ½ anno, e altrettanti a riportare il ciclo annuale al suo esatto principio. In tal modo il Dio Creatore in 7 giorni rivela una ripetizione di 52 cicli di settimane in ogni anno. Pertanto è il 26 a esprimere le “volte” necessarie a che i 7 giorni completino tutta la traslazione che, partita dall'origine, porti al punto diametralmente opposto che esiste nell'orbita attorno al Sole. In tal modo abbiamo l'esistenza di Dio come del Supremo fattore, che agisce nella premessa di 10 ottavi cui sommare una coppia di 26 espressa in sette quantità di 7 giorni settimi. Dal computo, risulta: 10/8 + 7×7×52/7 = 10/8 +2548/7 = (70 +20384) / 56 = 20454 / 56 = 5113,5 / 14 = 1461 / 4 = 365,25 / 1. Ora accadono queste relazioni.

66 = 56 +10 = 14×4 +10, in cui -66 = 3(56 -30) -144 = 78

-144, in cui

+66 = 144 -78 = 14×4 +10. Da ciò si capisce come 14×4, per mutarsi in 144, si muta in sostanza in 144 -78, essendo entrambi 66. Infatti 14×4 +10 = 66. 144

-78 = 66.

Quando si computa 1 giorno in 144 cicli di 10 minuti primi, 1 giorno è 144 volte 10 il ciclo di 10×144. Ed esiste una corrispondenza tra il 10 e quel 78 che è tre cicli di 26 settimane, in cui queste 26 volte 7 sono poste a Dio Creatore, tanto che poi le sue 3 volte corrispondono alla sua Trinità. Pertanto è proprio il numero 66 a far collimare il ciclo 10 assunto a DIO, con la trinità del creatore 26 riferito al 7 come al complemento del 3 nel ciclo 10. Togliere un 10 al 66 significa ottenere un 14×4. Togliere allo stesso 66 non il 10 intero, ma solo la Trinità 3 del DIO=D.10, residua un 7 pari a 7 giorni, in cui un anno debba essere contato in 10 -7=3 quantità di mezzi anni dati da 26 volte 7 giorni. In modo molto semplificato, possiamo riconoscere che il ciclo


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10 posto a Dio dei numeri Decimali corrisponde alla trinità 3 delle 26 volte i 7 giorni dati da 10 giorni -3. In sostanza il ciclo di 10 giorni si scinde in 3 giorni +7 giorni. E dovrà corrispondere a 3 volte il DIO che crea un anno in 7 giorni interi. La differenza data dagli indici 66 e 10 corrisponde alla divisione tra le potenze 10^66, divisa per 10^10 che è il modello campione dell'unità. La somma data da 66 +78, e che porta a 144 (e non più a 14×4) vale il prodotto 10^66 × 10^26^3, che mostra l'esistenza della potenza Trina del DIO=26 espresso in forma alfabetica, in cui 10^26^3 è uguale a 10 elevato a 26×3.

settimane intere. 364 giorni interi di 52 settimane intere, divise in 66 giorni, sono 5 in valore intero e 0,51 in un periodo eterno. Pertanto, se fissiamo questo valore 66 come quanto siano le 11 dimensioni della velocità 10/1 della pura presenza, che mette in relazione il ciclo 10 alla sua unità decima, espresse in tutte e 6 i versi esistenti nelle 3 linee componenti lo spazio cartesiano, allora siamo tenuti a portare a 144 giorni questo contenuto, attraverso la Trinità del DIO=26, prima espressa con il 78. Avremo dunque: 66 giorni+

Da tutto ciò si apprende che per mutare 10^14^4 in 10^144 78 giorni = 144 giorni dati da 144×10 minuti primi che sono occorra passare dalla potenza di potenza data da 10^14^4 al 1/1440 del giorno. puro prodotto tra le potenze 10^14^10 e 10^4. Infatti: Quando Dio dice: “Io SONO colui che SONO ( e creo sulla 10^14^10 × 10^4 = 10^140 × 10^4 = 10^144. base unitaria di 1 giorno)” allora ecco che io SONO 1 giorno è Quando l'indice 14 non si eleva a 4 ma a 10, passa dal 56 dato dall'ESSERE le 144 decine di un minuto primo, e allora dato da 14×4 al 140 dato da 14×10. Ma allora è necessario IO lo SONO per 144 volte. moltiplicare 10^140 per la dimensione 4 in base 10. SONO 66 e SONO TRINO nel 26, essendo +78. E' in questo modo che 14×4 si trasmuta in 144 e allora questo indice è tenuto a diminuirsi del valore Trino del 26 legato al termine alfabetico di DIO=26, che è anche quello che corrispondeva in ebraico al tetragramma YHWH di Jahvè, uguale a 10+5+6+5=26, mentre il termine DIO vale 4+9+13=26 e sono le 26 creazioni esatta di ½ anno in

Poi però SONO anche un 26 come UNO che sia i DUE SEI (=26) presenti in 66 che è fatto di DUE SEI, tanto che, quando io SONO 26=DIO, l'ESSERE COLUI CHE SONO mi porta ad essere i DUE SEI di 66. Ma poi, poiché le 52 settimane di un anno sono in numero


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intero per 364 giorni, e poiché essi, divisi per 66, rendono MEDIATORE DEL CICLO 10, il primo 66, ma nell'eterno ciclo del 51, ecco la necessità della 4a definizione data dal 51 che scompone il 66 nella coppia di valori uguali e opposti dati da 15+51. Poiché 15 è la terna di 5 che è la mediazione data da 364/66=5,51515151... togliere il lato 10/2 di questo cubo, nella somma uguale a 5+5+5 dei suoi tre lati, porta all'eterno ciclo del 51. Infatti, quando 66 è tutta l'energia data da 11 volte i 6 versi, si vede tolto questo 15, ciò è il calcolo espresso in potenza da 10^66 : 10^5^3 = 10^51, e si rivela come l'indice 51 esprima il ciclo eterno dell'indice 5×3 indicante un cubo il cui lato è il ciclo 10 dimezzato “in realtà”.

che stanno, come unità relativa, proprio nel 66+78=144 dei primi due valori. Ci rendiamo conto come l'anno bisestile esatto di 366 giorni, sminuito del 222 esatto, e non delle sue 221 unità relative, risulta esattamente in 144 giorni esatti residui e non più nei soli 143 unitari relativi. Ciò attesta che la definizione ottenuta dalla somma di questi importi si consolida in un valore medio dato da 222, che, sommato al valore dei primi due, porta esattamente alla durata dell'anno bisestile, quello che si fa carico dei quattro quarti di giorno corrispondenti al 1,25 che esprime 10/8.

066+

Ma allora è anche evidente che la definizione del quinto valore debba portare non più a 222 -1 ma al 333 +1 che compensi unitariamente quanto è sottratto nel totale della realtà giunta alla sua 4a definizione.

078+

In tal modo:

026+

221+

051=

334=

-----

-----

221 è la “realtà unitaria” del 222 indicante tutto lo spostamento del 111 che indica le unità dei cicli 100, 10 ed 1.

555, e abbiamo il mediatore esatto di 111 decine.

Se noi dividiamo le 364 giornate di 52 settimane intere per 221 unità abbiamo 1 con resto esatto di 143 unità indivise

Lo avevamo incontrato questo 113 nel 5113,5 ottenuto dai 365,25 giorni di un anno posti alla dimensione 14 di due settimane. Se consideriamo unitaria la quantità espressa dai

Accade allora che:

Però, per portare a 334 il 221, occorre un 113.


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decimi, e dunque 51135 decimi, per capire il “significato dinamico” dell'essenza di questo 113, va considerato un indice dato dalla somma di 50005 e 113 cicli 10 (di decimi, infatti tutti questi 51135 sono decimi). 10^50005 × 10^113^10 = 10^51135 Pertanto questo indice di 51135 decimi indica le 10^1130 “volte” in cui esiste la somma tra 50.000 è 000.05 che combina 10^50.000 al suo “inverso” (indicante l'azione uguale e contraria).

al parziale relativo al 5° momento. Quando dunque il totale risulta giunto alle 334 unità, che sono la somma di 066+ 078+ 026+ 051+ 113= -----

Questo 10^50.000 è 10^5^10.000, in cui 10^5 è tutto il tratto “elettrico” o “magnetico” nel 10^10 dato dal piano unitario elettromagnetico.

334 abbiamo descritto la trinità 111+111+111 sommata all'unità.

Ebbene, tutto il tratto ELETTRICO (o MAGNETICO) è da considerarsi nella dimensione unitaria espressa dal 10.000 uguale a 10^4.

400 -

(che è 100+300, unità e trinità assoluta)

066 =

(che è la presenza del primo valore)

Insomma abbiamo un 10^5 elevato a 10^4 e rappresenta in questo indice di 50.000 unità tutte quelle di una realtà 10^4 che sia TUTTA la distanza ELETTRICA o MAGNETICA. Pertanto l'indice di 1130 decimi, ossia di 113 unità è proprio quello GIUSTO a base della realtà elettromagnetica.

Ma questo è anche:

---334 indica tutto il moto del 66 in 5 dati che esattamente lo esprimono.

Riferiti ad un anno dato dalle esatte 52 settimane, ossia dato da 364 giorni, la divisione di queste 52 settimane esatte per Infatti sarebbe in 55555 se il 113 si sommasse a 442, ossia a 334 giorni da per risultato 1 e resto indiviso 30, la trinità dei lati di un cubo il cui lato sia il 10. tutto il flusso in linea dato dal totale 444 meno le 2 dimensioni unitarie del piano trasversale. Questo dice che Queste sono le 5 dita della mano di Dio raccontate in Bibbia, 113 è tutto il flusso reale che esiste in 555 e che era proprio in genesi 38, libro che, quando si assegni il valore 100, la quantità della somma del parziale al 4° momento sommato


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assoluto, al primo libro posto IN PRINCIPIO, poiché questo 100 lo è il principio, quando è posto nel piano avente il lato 10, e 38 è il numero del capitolo, allora questo 138 è l'energia termica di un grado Kelvin per ogni unità dell'energia chiamata Joule. Ne debbono esistere allora per 10^25, dei quanti che esistono in 10^-25 J K^-1, per unificare gli indici nei 25/25. E allora, il libro 138 definisce il capitolo la cui dimensione sia data dal 5×5 delle dita di quella mano.

per prima, era stata resa riconoscibile attraverso un filo scarlatto che era stato legato attorno ad essa. Ma per arrivare a compiere interamente quanto descritto in genesi 38, ossia nel libro 138, occorre materialmente fare in modo che il numero 1, del numero 138, da primo che è sia posto per ultimo, e diventi 381. Accade sempre dal 334, il dato espresso dalle 5 dita, quando si aggiunga la potenza una e trina di Dio, e si muti il numero 334 nella somma data da 300 +3 elevato a 4, anziché 34.

Infatti sia in 125 (genesi 1-25) sia in 138 (genesi 1-38) il testo racconta di una mano che, in genesi 25 fa da tramite tra la mano di Giacobbe che serra il calcagno di Esaù nella gara per assumere il primato. Il successo di tutto questo starà nel nome G+ESU' in cui Giacobbe antepone la sua iniziale al nome ESAU' privato della A iniziale dell'alfabeto.

300 +3^4 = 381, descrive il numero 1 finito in fondo.

Nel libro 138 la mano nasce prima e sola, ad affermare il suo assoluto primato. Poi rientra nel grembo della mamma Tamar e concede una nascita reale, per primo, al suo fratello Gemello, che sarà detto l'antenato di Gesù, da San Matteo, che poi pone Gesù nato 38mo, in generazione, dopo quella cominciata con Giuda: il padre vero e reale dei due gemelli avuti con la nuora, vedova dei suoi due figli Er ed Onan.

047=

Quindi anche Gesù è in genesi 38ma, nella descrizione data con genesi 38, e rappresenta la genesi di chi è poi realmente venuto dopo, in 38ma generazione. Invece il padre nasce realmente, ma per secondo, nel gemello la cui mano, uscita

Allora occorre un dato simile ad un nome di appartenenza, come un cognome, che, sommato ai 5 dati come a 5 nomi, porti il totale da 334 a 381. 334+ ---381. Deve essere aggiunto il 47=TAMAR, la madre descritta in Genesi 38. Infatti 18+1+11+1+16=47 è la somma dei valori di posizione delle lettere di TAMAR. Ma ecco allora che, se ci riferiamo al ROMANO, al “popolo” descritto contenuto nel grembo di Rebecca, in Genesi 25,


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abbiamo che:

051=Paolo+

madre di Gesù Cristo, e che riguarda questo nome numero 3, la madre della madre del cristo, mentre nel 5° nome c'è il nome del Padre del padre di Romano, nato esattamente il 25 gennaio del 1938, e avente nel suo stesso primo nome quello di quella MANO che comincia con il RO che in CHI-RO fu denominato il Cristo XP.

113=Torquato+

Ma questo RO-MANO è un vero e proprio ZERO.

047=AMODEO=

Sia da destra, sia da sinistra, il due nati in Genesi 38 si chiamarono:

066=Romano+ 078=Antonio+ 026=Anna+

------381. Cominciando dal quanto assoluto, Uno e Trino, dato da 400, abbiamo che: 400 381 = ----019, il che, anteposto al 381 di cui è il dettaglio, definisce il 19381, l'anno 38 del secolo numero 19 e nel mense di gennaio. 125, dato di genesi 25, precisa il giorno 25 posto in comune con il giorno stesso, ma 25 nell'ultimo mese, in Gesù che di fatto veniva dopo il padre, ma si è incarnato per primo. Insomma, quando Dio crea un ANNO in Giorni, la sua “dolce metà” si chiama ANNA, ed è il nome che ebbe la madre della

ZERaCH-PeREZ. Sono un “I-sacco” contenitore da togliere di mezzo, come quanto è da eliminare perché vale ZER, sia letto da sinistra, sia da destra. Ma il contenuto congiunto è: CH-P, è XP, è Cristo.


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LA PREMESSA di 2 costanti FISICHE: di permeabilità e dei gas Vi sono due costanti fisiche poste alla base del nostro sistema binario.

1/8, che la fisica quantifica in 4 П che esuberano il numero 125 per la quantità di 66370 e rotti che coinvolge nel 66 (a dimensione 10^-5) il valore unitario dell'energia elettromagnetica e nel 370 (a dimensione 10^-8) il ciclo spaziale espresso nei 6 versi (attraverso 6/6 +6×6 = 1+36 = 37 in cicli interi nelle decine). Pertanto, la dimensione alla dimensione del volume, che è quella espressa nei millesimi, riguarda il solo 0,125 che sono espressi nei millesimi esattamente da 1/8 = 0,125.

La prima riguarda la relazione tra il volume di un cubo il cui lato è 1 poiché è solo quello relativo alla crescita unitaria reale, e il volume di un cubo a lato 2, poiché ha per lato tutto Quando valutiamo ciò nei decimi, che sono 1,25, abbiamo lo spazio complesso, lungo 1+1, perché considera le due proprio quello stesso “fondamento decimale” che abbiamo nel crescite lineari, sia in positivo, sia in negativo. testo Biblico 1,25, riguardante il libro 1, nel suo capitolo 1^3 1 numero 25. ------- = ----- = 0,125 E quando abbiamo un avvento nel mese 1 e nel suo giorno 25, che corrisponde ad ¼ dell'assoluto 100, la sua definizione 2^3 8 esatta è data dallo 0,0125, in cui questo rapporto 1/8 si La costante fisica che quantifica questa relazione è quella presenza alla dimensione reale del tempo decimillesimo riguardante la permeabilità magnetica nel vuoto, che dell'unità data da 1 anno. Infatti 0,0125 esprime proprio la oggi è stimata: data relativa ad un anno zero, nel mese 01 e nel suo giorno (4 П) 10^-7 Henry m^-1 25. Con questo prodotto: (125,66370...) 10^-8 H m^-1 10^0,0125 × 10^0,3339 = 10^0,3464 Essa rivela, per ogni metro di lunghezza, 125 (10^-8) Henry, uguale a 1 Newton per ogni Ampere al quadrato. (H = N/A^2). Pertanto 0,125 (10^-5) E/m rivela alla dimensione 10^5 elettrica (o magnetica) il quantitativo di E/m pari ad

noi abbiamo il valore assoluto nelle 4 dimensioni dello spaziotempo riferito all'indice 1/10.000, uguale a 10^-4, e che lo esprime se 10^0,3464 si moltiplica per 10^0,6536. Questo indice è uguale a 0,6600 -0,0064, un 64 che è 2^6 e in


24

questo modo mostra il suo legame col valore assoluto 66 del primo valore fissato come il nome ROMANO, in cui esiste un DIO=26 espresso in potenza 6 su base 2, tanto da muoversi per lo 0,6536 delle volte dello spazio in linea residuo. Poiché il prodotto della data del 25 gennaio, deve moltiplicarsi per la potenza che indichi tutto il suo flusso, trino, rispetto a 1113, ecco in che modo agisce la trinitaria denominazione di: 113=Romano Amodeo. 113=Torquato. 113=Ro+An+An+Pa+To+Am, acronimo dualistico dei 5 nomi e del cognome Amodeo. Questo a partire dal Principio 1.000, di cui 113 è la definizione intima di quanto esiste in 2.000 e si muove per 1987 unità. Esse sono quelle riferite ad un assoluto anno 1988 in cui Romano Amodeo ha subito il suo reale calvario, nella sua reale attività produttiva, coincidente con il fallimento di lui come persona e della sua ditta individuale Romano Amodeo nel 1988. Subito dopo, nell'anno 1989, si aggiungerà anche quello della Romano Amodeo Srl. Pertanto il 1987 definisce l'inizio di un triennio fallimentare, dei quali il valore medio sta nel 1988, considerato prima nel suo -1 e poi nel suo +1. L'indice 3464 che ha la realtà unitaria data da 10^4 volte

questa dimensione 10^-4 espressa come 0,3464, si presenta numericamente nelle 33 unità 100, e nel 2^6 per come questa potenza esprime la dimensione 26, del termine alfabetico DIO, laddove invece le 33 unità stanno alla 100 come la presenza in linea di 1/3 delle 99 unità esistenti nelle 100 totali del piano a lato intero 10. La seconda costante fisica che si mette in evidenza assoluta lo fa mediante la costante dei gas chiamata costante di Boltzman. Essa si mette in evidenza allorché la costante espressa da 1/80 entra in relazione con il valore Uno, in settimane, di un anno che sia uno e trino in 13 +39 = 52 creazioni in 7 giorni. Allora si attua questa relazione totale: 10^0,0125 × 10^0,0013 = 10^0,0138, relazione che – quando è riferita al 113 del nome Romano Amodeo, o Torquato, o Ro+An+An+Pa+To+Am – si esprime come: 10^0,0125 × 10^0,0113 = 10^0,0238 ed è dunque la relazione che lega la data di nascita in mese e giorno – come detto – al potenziale dei 113 reali decimillesimi che è il valore trino nel nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO. Essa realizza il gemellaggio dei 2 gemelli descritti in 138, in genesi 38 e gennaio 38.


25

Affinché 0,0238 si muti in 0,1938, occorre il calcolo: 10^0,0238 × 10^0,17 = 10^0,1938 Ciò rivela che il piano a dimensione 0,02, di quanto abbia per lato 1/100, si muova per l'intero ciclo unitario della realtà, a dimensione lineare 4. Ciclo dato da 4/4 +4×4 = 1+16 = AR oppure RA, nella valenza del Dio del Sole. Quando dunque il DUO divino descritto in forma gemellare in Genesi 38, si attiva nel flusso di 17 centesimi, allora il 2 come 100 anni (dato che sono 2 centesimi), si muta in 19 centinaia di anni, unitariamente espressi in 19/100 = 0,19, nel mentre gli anni 38 definiscono la realtà 10^4 nei valori 10^-4 che li unificano, unificando 0,1938 decimillesimi di anno nei 10.000 che li portano a 1938. Le relazioni che ho presentato finora, dunque, sono dovute proprio alla dimensione assunta da 1 al cubo, quando si divide per le 8 corrispondenti a 2 al cubo. Pertanto si impone Genesi 25 quando non ha genesi un solo figlio, ma un Duo gemellare, avente la stessa sostanza, lo stesso progettato DNA. Questo DNA uguale a 4+12+1=17, riguarda in numero un RA. All'interno di DNA, i N (i Nati) sono 2 e corrispondono, in N, ad 1+M. Pertanto, uno dei due sarà DMA, se 1+MDA=NDA = DNA. Ebbene MDA=AMODEO in CF ed esprime il nome ADAMO, con queste lettere, quando MDA si legge da destra

verso sinistra, in Ebraico. É un AMODEO=47 dato dal 17=DNA sommato a 10+10+10, la Trinità di Dio. Allora 47 è espressamente TAMAR, il nome della madre espresso in genesi 38, ed è la premessa di Maria, madre di Cristo, in chi la precedé e in chi la susseguì in BaratTA MARiannina, madre reale di Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO, nato 1-38 come in genesi 38, mentre Gesù è 38mo del padre GiudA che esisterà per Romano nei suoi estremi di GI (iniziali di Giuda) e A (finale di Giuda) che per il padre di Romano saranno il finale GI di Luigi e l'iniziale A di Amodeo, estremi esattamente invertiti rispetto a Giuda, così come è esattamente invertita TAMAR rispetto a Maria, poiché era una vedova e non una vergine e aveva forzato la mano al padre, invece di averlo puramente servito come la “serva del Signore”. Quando non nasce UN figlio, ma ne nascono DUE, la loro trina presenza in quanto volume non può porsi in altro modo che nel rapporto 1/8 tra 1 al cubo e 2 al cubo! Ne viene il libro 0,125di tutta la Bibbia nella sua Unità. 0,125+ 0,138= -----0,263, in cui abbiamo per somma il Dio di 26/100 che è unitario, in 26 unità, quando ce ne sono 100, di centesimi.


26

Allora sono 2600, quando sono espressi in centesimi. I 3 millesimi in 0,263 devono essere allora 3.000 in millesimi uguali a 30 decimi. 2600+

10^138 × 10^-25 J/K è la relazione in cui sono espressi in potenza di 10 sia il numero, sia le 10^-25 “volte” rispetto alle unità di riferimento.

Abbiamo già visto come 138 -25 porti a 113, il valore trino del Nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO, -----trino nel valore del nome e cognome, nel valore del 5° nome 2630 decimi uguali a 263 unità. Quando esistono in un piano: e in quello dell'intero acronimo dualistico. 0030=

263+ 263=

Leggiamo cosa è descritto in Genesi capitolo 13, ossia in quanto è valutabile quanto il 113.

-----

Genesi 13

526 Tanto che mentre prima il 26 era Trino nel decimo inferiore, ora è riferito a ½ del principio 1.000. La somma, dunque, di genesi 25 a genesi 38 porta sia al DIO=26 che è trino nei suoi decimi, sia al DIO=26 contenuto in tutto il dimezzamento della realtà posta come assoluto principio. Per questo i due dati si mettono in una funzione correlata come: 138 (10^-25) J/K Nella costante fisica dei Gas, espressa nella costante di Boltzman. Di fatto anche 138 è un indice della base 10.

1 Dall'Egitto Abram ritornò nel Negheb con la moglie e tutti i suoi averi; Lot era con lui. 2 Abram era molto ricco in bestiame, argento e oro. 3 Poi di accampamento in accampamento egli dal Negheb si portò fino a Betel, fino al luogo dove era stata già prima la sua tenda, tra Betel e Ai, 4 al luogo dell'altare, che aveva là costruito prima: lì Abram invocò il nome del Signore. 5 Ma anche Lot, che andava con Abram, aveva greggi e armenti e tende. 6 Il territorio non consentiva che abitassero insieme, perché avevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme. 7 Per questo sorse una lite tra i mandriani di Abram e i mandriani di Lot, mentre i Cananei e i Perizziti abitavano allora nel paese. 8 Abram disse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. 9 Non sta forse davanti a te tutto il paese? Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra». 10 Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte - prima che il Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra -; era come il giardino del Signore, come il paese d'Egitto, fino ai pressi di Zoar. 11 Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano e trasportò le tende verso oriente. Così si separarono l'uno dall'altro: 12 Abram si stabilì nel paese di Canaan e Lot si stabilì nelle città della valle e piantò le tende vicino a

Sòdoma. 13 Ora gli uomini di Sòdoma

erano perversi e peccavano molto contro il Signore.


27 14 Allora il Signore disse ad Abram, dopo che Lot si era separato da lui: «Alza gli occhi e dal luogo dove tu stai spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l'oriente e l'occidente. 15 Tutto il paese che tu vedi, io lo darò a te e alla tua discendenza per sempre.16 Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti. 17 Alzati, percorri il paese in lungo e in largo, perché io lo darò a te». 18 Poi Abram si spostò con le sue tende e andò a stabilirsi alle Querce di Mamre, che sono ad Ebron, e vi costruì un altare al Signore.

a leggere verso sinistra. Lot opta per la lettura da sinistra a destra, di SODOMA, tanto che al R.Am che viene <DA ROMANO> resti la lettura di AMOD, Amodeo, oppure S, Signore e Salvatore.

Il momento decisivo sta in Genesi 13-13, in cui il nome SODOMA è posto tra i due fuochi del capitolo 13 e del Il 113, per quanto espresso IN PRINCIPIO, è un capitolo in versetto 13. Il versetto 13-13 comincia con <O R.A.>, perché cui è divisa e distinto il ruolo tra i due – lo zio Abram del nipote suo e del padre, Lot – che erano partiti da Ur, come un è l'ORA di RA. È quel giorno numero 1313 di cui parlerà il profeta Daniele a partire dal giorno definito come l'ABOMINIO quartetto, assieme al Padre Terach e a Sarai, sua figlia della desolazione. nonché sposa del figlio Abram. Sono restati solo in 3, in questo momento del racconto del libro 113: Abram, Sarai e Lot sono fuoriusciti dall'Egitto in cui Abram era arricchito, come conseguenza dell'avvenenza di Sarai. Ma i mandriani del gregge dei due maschi non si sopportavano, tanto che questo 113 è un capitolo che segna la divisione tra chi sceglie la destra e chi sceglie la sinistra. Abram, che simboleggia il finale R.Am che principia da una discendenza dal <DA> Romano, ossia da <AB> e si finalizza al Romano Amodeo del Dio <I Am> pone al centro: SODOMA E dice a LOT: “se tu vai a sinistra io andrò a destra; se tu dai a destra, io andrò a sinistra”. Si tratta di leggere questo contesto locale come SODOMA, andando a leggere verso destra, oppure AMODoS, andandolo

Questo ABOMINIO è il giudizio e il contenuto stesso del versetto 13-13: <Ora gli uomini di Sòdoma erano perversi e peccavano molto contro il Signore.> Quando erano perversi? 13-Sodoma-13: <Ora> ossia: <è questo il giorno dell'abominio della PERVERSIONE e del PECCATO contro il Signore. Quale Signore? Il Signore è Chi è in mezzo, al confine tra in versetto 13 e il capitolo 13. E' la duplice possibile lettura da sinistra o da destra del nome SODOMA.

E AMOD, uno e trino come 1+(11+13+4) = 1+28, alias 1 +7 giorni di creazione, una e trina quanto 7 più il suo triplo 21Sono esattamente gli “estremi” A e D di quanto parte da


28

ADAMO ed è diretto AD AMO o che anche A AMODè diretto, tramite èDOM, il “titolo” che fu conferito ad ESAU' in genesi 25 (Bibbia 0,125) per aver ceduto la primogenitura in cambio di un piatto rosso, di L'ENT-I.CH.IE(sus), ossia dell'entità divina di un I.CH., un IESUS CHRISTUS chiamato IE, Iesus, “detto” in Romano. Si tratta del Romano AMODè, oppure del Signore e Salvatore. Insomma si tratta di AMOD o S. Ma chi è perverso e molto pecca contro il Signore (o S.) e perverte la destra con la sinistra, vedrà come SODOMA la Salvezza portata da AMOD o S. L'ABOMINIO di questa perversione è proprio ORA, essendo esattamente ciò che sta in mezzo, ma è alla fine, del 1-13 e del 13. Si tratta di un Signore e Salvatore venuto in un AMOD, che se è letto in modo giusto DOMA, domina su ogni cosa fino a DOMARLA interamente. Si tratta di cosa anche che è ben A MOD, ma che nessuno sa valutare che A MOD è! E' la salvezza, promossa in uno spirito PARACLITO, che è un PA', un Padre Nostro di nome RA e – come è in ogni romano – è ITO, è ANDATO attraverso CL, Comunione e Liberazione.

Il fondatore stesso di CL, rispose a me R.A. ITO fino a lui: “Non so che cosa dirti, se hai diritto o no di deludere chi pretende di essere amato di più di quanto ci ordina Cristo: e fino al limite estremo di odiare tutti gli altri...” Se nemmeno colui cui Dio ha messo in bocca che è la COMUNIONE con Dio la LIBERAZIONE vera... se nemmeno lui si accorge di quanto sia CORRETTA la scelta di chi al limite emula Pietro. Anche Simone era sposato e antepose la sequela di Gesù a quella della sua sposa... Solo quanto vien DA ROMANO, R.AM,, da AB-R.AM e poi si preciserà proprio in Ab-R.AMO quando venne il figlio divino da una Sara sterile che poteva ricevere un figlio solo da Dio e non da Abramo... solo questo porta a leggere correttamente da DESTRA, il nome di SODOMA, e allora è letto e capito che si tratta di AMOD, oppure del Signore Salvatore. Questo è il Signore che ripeté a Pietro: “Butta le reti dalla parte destra della BARCA e li pescherai! BARCA? No! Converti e leggi: AC-RAB

Ma nemmeno Don Giussani se ne è accorto, il giorno in cui il PA' R.A. Gli chiese:

e non leggere neppure:

“Mia moglie e i suoi pretendono che io li AMI più del Signore, che chiese a me: abbandona ogni altro amore, e segui me! Chi debbo seguire, don Giussani?”

non leggere quanto è giudicato in Allah...

AK-BAR ma nel Duo, nella B premessa ad A.R., nel principio AC di quanto è ancor PRIMA DI CRISTO e non CONTRO di Lui.


29

Se si buttano le RETI dalla parte destra: non son RETI ma è un IT. è R ITALIANO è ER, lo sposo di Tamar. Lei R AMAT Perché anche i 3 veri segreti di FATIMA sono AM, ITA, F E anche l'altra città distrutta, GOMORRA è A.R. ROM. o G Amodeo Romano – ROM (senza patria, spaesato) – o Gesù

meno 25, ecco che la sottrazione del giorno 25 all'indice 138 porta all'indice 113, proprio di quanto abbiamo letto in Bibbia, 0,113.... per aver posto troppo grandi il Joule e il Kelvin. Se consideriamo la potenza +25 che è quella che unifica Joule e Kelvin, allora 138+25 = 163 porta al piano assoluto avente come lato le 4 dimensioni dell'Unità e Trinità. È un 16 espresso nelle 10 decine dell'unità decima decimi del flusso unitario del volume. 160 è 10×R, alias XP quando il 10 è R, Romano, e in lui vale il RO, il 29=30 -1, dunque tutto il moto di 1 che esiste nel 30, della sua MANO=37, che vale il ciclo assoluto del 6 dato da 6/6 +6×6.

Quando a un ROM, che trascende la Trinitaria presenza in ROMANO, tocca l'abominio, esso sta nella sua lettura inversa, ed ecco che MOR “comprende” MORTE.

Questo 163 “trascende” 36, uno, (letto da destra), uguale a 36+1=37=MANO.

Muore, la A, MORte per l'AMOR, per il principio stesso, trino, di un AMO quando esso muore in se stesso per il bene sommo degli altri.

6 cifre ROMANO,.

Iddio si disse: <Io sono colui che sono>: pertanto, visto che io sono AMOR, sono colui che sono quando sono A MORte! Per amor di TE!

E queste 36 cifre, del piano 6×6, son tutte quelle al lavoro in 7 cifre ANTONIO,. 4 cifre ANNA,. 5 cifre PAOLO,. 8 cifre TORQUATO, media 6 sulle 5 di un nome che ne ha 30

Togliere la vita significa togliere il GIORNO NATALE.

6 cifre AMODEO,

Nato Romano per come indicato nel 138 di Genesi 38, che pone la costante di Boltzman alla dimensione di 10 elevato a

-------36 cifre, media 6 sulle 6 d'un nome e cognome che ne ha 36.


30

Come ho fatto capire, alla Permeabilità nel vuoto si è aggiunta come fondamentale la costante di Boltzman che quantifica l'energia unitaria di un grado unitario nei Kelvin. Queste due fondamentali costanti si traducono Biblicamente in Genesi 25 e in Genesi 38.

IL PRINCIPIO DELLA CREAZIONE in questa dotazione: AAAAAAA D E I L MM NNNNN OOOOOOOOOO P Q RR TTT U nei numeri che corrispondono a tutte le lettere di ROMANO ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO raggruppate in ordine alfabetico, questa dotazione presiede alla CREAZIONE divina e reale del mondo. 1111111 4 5 9 10

11.11

13.13.13.13.13.13.13.13.13.13

12.12.12.12.12 14

15

16.16

18.18.18

19

Sono i numeri corrispondenti alle 36 lettere. Si raggruppano in: 7

4

5

9

10

22

60

130

14

15

32

54

19.

Questi sono i numeri e i totali parziali. 7

7

i giorni iniziali della creazione.

4

11

il ciclo assoluto di 10 unità nell'uno e trino.

5

16

il piano dell'uno e trino nel ciclo reale di 10/2.

9

25

presenza invariante 9, assoluta nei 100/4.

10

35

moto assoluto 7 × 5 (l'universo), nel ciclo 10

22

57

l'IO della creazione reale 7 nel piano di 100/2.


31

60

117

Romano 66 +Paolo 51, nomi 1 e 4, nel 1° in s.

130

247

10^3 A Ch +247 = 753 A CH, natale di Roma.

14

261

DIO=26 per DIO=D.10 +1, la P di Populus

15

276

3^3×10=DIO, la Q di PopulusQue

32

308

Trino assoluto di 2^3, in RR. Romanus che è R.

piano espresso dalla lettera P, che è la numero 29=P=RO=16+13=29. 15=Q è la lettera 30, nel suo spazio reale, dimezzato. E' la dimensione unitaria dello spazio 10 sommato al suo tempo ½.

In PopulusQue c'è il responso del Signore a Rebecca, in Non Se natus. ma Romanus PopulusQue Romanus. Genesi 25: “In te ci sono due popoli. C'è un Gesù=Romano che è PopulusQue Romanus... ma non c'è invece il Senatus, 54 362 Presenza di un Natus nel 38 nel suo moto nel perché Iesus PopulusQue Romanus (IPQR e non SPQR) sono 400, in TTT=54 il calvario del Figlio=54 nel grembo di Rebecca e il duo divino <Natus est> in R. 19 381 In cui 400 -19(=U) che è il secolo 19 in 1938. “Io sono colui che sono” (YHWH) si muta in “Io Romano sono colui che sono Romano”. Queste due R sono il 16+16 uguale Insomma questo dispositivo, bel ordinato, antepone i 7 giorni a 2 elevato a 5 (la MANO di RO); sono le 32 unità di quanto iniziali DEI creatori che sono coloro che sono: DEI, mentre in 33 è vita di Cristo. uno solo è AL che è HIM, è LUI ed è L. Quando con le 10 vocali O si raggiunge il 247, partendo dal Dopo 11 lettere in sequenza, ecco che appare 11.11, a dare un ideale 33, nel mentre i due 11 sono il 22 che è il valore esatto di quella che è in Fisica la cosiddetta H TAGLIATA, nella costante di Max Planck (=66=Romano) divisa per una velocità della luce “c” uguale esattamente a 3.

Come 22 è la H TAGLIATA, così 60 è il ciclo totale dei secondi che costituiscono l'unità del tempo. Nel mentre il 130, dato da 10 vocali O è il flusso 10 del piano i cui due lati sono 60 e 60. Con queste 10 vocali O giungiamo a tutta la creazione in linea: 7 +3 volte 7, con 28 lettere, e iniziano il 7+7=14 del

principio del -1000 avanti Cristo, il valore porta al Natale di Roma prima di addentrarsi in tutto quanto poi è nato quanto è il Romanus PopulusQue Romanus, delle definizione PQRR che vale 61, e sono un primo e un secondo misurati nei secondi, come in Bibbia 0,125 e 0,138, in cui nascono sempre un primo e un secondo e sempre il primo manda avanti il secondo in sua rappresentanza reale. Se nella storia sacra, SPQR fu alla base del TTT, del calvario delle 3 croci, ove il SE NATO ha avuto risposta: è nato! Il PopulusQue Romanus è Romano, nell'identico calvario finale


32

(la vocale U della inversione ad U per la fine di tutto un percorso). Con PQR, ecco RTT, TU. Sono TU, TU e TU di coloro venuti infine ad U e che erano partiti da UR, in Caldea. TTT=18+18+18=54 è la massa del tempo, in cui 44, dato da 4 undici, si muovono per 10/1. Pertanto questo dispositivo dispone non solo quanto serve alla creazione reale dell'universo, ma anche degli dei delle varie storie sacre. E il Natale di Roma e tutto ciò che attiene al popolo Romano ha la stessa importanza detta in Bibbia, 0,125 e 0,138. Anche in questo ultimo capitolo la mamma TAMAR, se letta nel verso giusto di chi getta le reti da destra, R AMAT. É senza ombra di dubbi scritto nella lingua di un Romano e lei AMAT, ama la croce data ad R, tolto di mezzo da Dio affinché il Padre duo reale prendesse il posto suo, di ER e poi del Fratello ONAN. ER+ONAN trascendono un NANO RE che <è 1 ROMAN> dato che 1+M=N. E se acconciamo questo mutamento, ecco che: NANO RE diventa 1N AMORE ,

DIO DIEDE IL SUO NOME ALLA TERRA La croce biblica toccata ad ER: RA. T-ER-R.A. 3 ROMANO = TER RA = Romano Amodeo. TERRA letta “a modo”, da destra: ARRET AR RE T = re della Terra 17+21+18 =

56

L' AR RE T = 10 +56

= 66 = ROMANO

DIO DIEDE IL SUO NOME ALLA SUA TERRA, l'ITALIA Hai là la croce di Iesus

AI LA' T I Ai lati... 2 ladroni


33

DIO DIEDE IL SUO NOME ALLA SUA TERRA, l'EUROPA Eu RO Pa' a por UE Patria del Buon CH-P

DIO DIEDE IL SUO NOME ALLA SUA TERRA: il MONDO Mondo è, pulito, essendo inverso all'apparenza. MONDO

O D. NOM,

o Divin Nome

IL GUADAGNO PER TUTTI Pertanto un CUBO il cui lato stia in tutta la crescita +2 di quanto cominci da -1 (dal prestito unitario dell'esistenza) e si concluda in +1, pone in 8 il “guadagno” ottenuto in quel modo che esattamente corrisponda al prestito ricevuto, della vita intera (da +1 fino a -1) una volta che sia stato restituito il prestito. Infatti, secondo Gesù, ogni onesto amministratore, ricevuto un 10 da amministrare, lo avrebbe restituito con il frutto di un altro 10 guadagnato. E questo 10 di guadagno, essendo 8 il guadagno quando il prestito è stato solo di 8, avrebbe contenuto anche il 2 di prestito dato a chi non l'avesse esteso a dimensione di volume, nel timore per un Dio che ingiustamente sia stato creduto “chi sfrutta il lavoro solo degli altri ed è terribile nell'ira quando non gli è reso quanto è suo... tanto che l'ha sepolto, nella tema dei ladri”.

A questo comportamento così “ostile” verso la sua generosità, il Padrone avrebbe ordinato di togliere quel 2 a lui e di darlo a chi l'avesse fatto pienamente fruttare, come Se metti in <N Om> in CORANO è COn RomANO e 2^3=8, tanto che costui ne avrebbe ricevuto in misura pari al suo guadagno, di 8, sommato al 2 di chi non l'ha sfruttato.

<RomANO> nom è di Allah, di Dio <o D. Nom>, lettura di MONDO dalla destra della barca o AKBAR

Abbiamo già avuto modo di osservare come tra i 10


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progenitori dell'uomo, il primo e il quarto, Adamo e Enoch, non siano giunti a vivere fino alla nascita del 10° padre, Noè, nato nel 1.066 mentre Adamo morì nel 940 ed Enoch nel 997. Ebbero 126 anni in meno in Adamo e 69 in meno in Enoch, per 195 anni in meno complessivi. Per computi fatti in precedenza e relativi agli altri 8, ci furono complessivi 2155 anni condivisi assieme al 10° Patriarca, che fu Noè. Laddove tutto il dono della vita data ad Adamo e a Enoch, che fu di 930+365 anni, per un totale di 1295 anni è aggiunto ai 2155 condivisi e diventa di 3450 anni ed è diviso equamente tra gli 8, ecco che ne spettano per 431,25 anni dati a ciascuno. Essi, ricondotti a 1/7 in quanto sette è l'intera creazione in 7 settimi, diventano 61,60 + 5/100 di resto indiviso per 7. Infatti 61,60 ×7 = 431,2, con 0,05 di resto rispetto a 3450 : (8×7) = 3450 : 56.

Definitiva Causa, rende l'intera vita che non ha avuto il suo “guadagno”, rispetto all'unitario 1.066 di ogni uomo comune, che vive 66 anni, ma che fruisce di un 1.000 in sovrappiù solo considerando il PRINCIPIO del 1.000 anni posti IN PRINCIPIO, per tutti gli uomini. Ed ogni UOMO, ogni UMANO abitante della TERRA, riceverà pertanto i 61,60 anni risultanti da [(930+365)+2155] : 56, divisi per ogni 56 che esprime l'UOMO, nonché l'UMANO abitante della TERRA, poiché UOMO=UMANO=TERRA=56. Quando uno solo di essi rimanda a L'UOMO, a L'UMANO, e a un TER+RA+10, che è 10 e 3 ROMANO in R.A. (Romano Amodeo) ecco che allora il 56 vale 66. Allora [(930+365)+2155] : (56+10) = 3450 : 66 = 26+26. Cosa è questo 26+26? E' il valore medio di 26(=DIO) +3×26(=la Trinità di Dio).

26+78=104 e il suo valore medio tra due che sono Uni e Trini in DIO, è dato da 26+26, il piano avente per lato un DIO e il Ecco in che modo “sublime” il Creatore, aggiungendo a quanto fu condiviso tra gli 8, il dono della vita data ad Adamo suo RIPRESENTARSI in un valore esattamente contrapposto. e ad Enoch, che non restituirono la vita del 10°, non essendo Se la contrapposizione è nel piano, sono nella lunghezza 52 arrivati a quel 1.066 che indica la pienezza di 10/1, che tutte le settimane contenute intere in 1 anno. implica 11 dimensioni in tutti i 6 versi dell'esistenza, aggiunti Se la contrapposizione tra inversi è in una stessa linea, il 52 a quanto fu posto IN PRINCIPIO come 10^3, non avendo è una intera unitaria accelerazione del 26. restituito questo TUTTO, fissato al 1.066 natale della 10ma 8×7 = 56 = UOMO = UMANO = TERRA.


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Non dovete pensare che queste relazioni riguardanti ogni UOMO=56=UMANO abitante della stessa 56=TERRA portino per caso 3450 anni a 61,60 quando è diviso per 56 e a 26+26=52 quando è diviso per 66. Infatti tutta l'unità espressa nei minuti secondi, e tale che 61,60 siano un primo e un secondo della TERRA, calcolati nel tempo 0,60 del secondo, deriva da questa unità a 6 dimensioni: 111.111.

Ora accade che la dimensione decimillesima, che è 6, indica che è 0,3450 lo spazio unitario DI TEMPO. In sostanza: 10^0,3450 × 10^0,0006 = 10^0,3456. In sostanza è l'indice 0,3450 che avanza per 6 decimillesimi e con il 6 ne enumera solo il numero delle 6 volte. Difatti, nel numero palindromo: 12345654321

Essa si accelera, ossia si presenta nel suo valore al quadrato, che è 12345654321.

diviso nelle due apparenti inverse crescite:

E un risultato rivelante un numero palindromo, leggibile in modo uguale sia da destra, sia da sinistra, nella crescita 123456 che può crescere solo grazie all'opposta decrescita 654321.

il gradino visto più in alto una volta è espresso in salita e l'altro (che è la vista opposta) è espresso in discesa, tanto che salita e discesa si ammassano e annullano.

Se consideriamo un numero decimale il 123456 crescente, per come è visto sia da destra, sia da sinistra, e lo puntiamo nelle centinaia, esso diventa letto in queste centinaia:

0,3450 decimillesimi che sono nella dimensione 4. Pertanto:

12,3456

6543,21

Pertanto, in decimillesimi di “tempo” dell'unità, abbiamo solo 0,3450 : 4 = avanza in niente.

12.34.56

0,3456 : 4 = avanza in tutti i 6 versi dello spazio = 0,0864.

Pertanto, quando poniamo PER PRINCIPIO che 10^4 è la vera unità di ogni crescita ordinata,

Ebbene, se questa è la dimensione DECIMILLESIMA del tempo, per avere quella unitaria in 10^3 × 10^3 = 10^6, che è quella di tutto il volume nel suo complesso, dobbiamo moltiplicare:

12,3456 la esprime. 12 è l'unità a dimensione 10.000. 0,3456 è il tempo in decimillesimi.

0,0864 × 10^6 e il risultato di 0,0864 × 1.000.000 è 86.400


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che sono esattamente tutti gli 86.400 dei minuti secondi di un giorno.

Dio è il SIGNOR HANNO:

Riepilogo, per chiarezza.

(<Io SONO colui che SONO>, e se SONO 365 giorni, allora in 365 volte 1 ANNO io sono colui che lo è anche nell'AVERE, e non solo nell'ESSERE, quello che si HA nel suo essere).

In 111.111 che si accelera di 111.111, 12,3456 sono le unità in 0,3456 unità poste in 12 unitarie di 10^4 sommate a TEMPO DECIMILLESIMO 0,3456 della realtà unitaria nel decimillesimo. 0,3456 : 4 = 864 decimillesimi sono alla dimensione ¼ di 10^4, laddove 10^4^1/4 = 10^4/4 = 10^1. 864, alla dimensione 10^6, hanno due cifre in più e diventano 86.400 come l'unità espressa da tutti i minuti secondi di un giorno. In tal modo, quando la Bibbia afferma che Dio ha creato IN GIORNI, e a partire dal fatto che solo quanto ha avuto il 10° uomo creato (come in Padre a sua immagine e somiglianza) nel 66 aggiunto a 1.000, solo in Lui, in Noè ha posto il totale prestito della vita...

365 giorni HANNO 1 anno e HANNO 365 volte 1 ANNO

Insomma, se non riesco a farmi capire, il SIGNORE è lui in Signoria quando ha IN ANNI relativi esattamente quanto ogni anno relativo ha IN GIORNI relativi... Giorni che sono relativi a un anno bisestile di 366 giorni che è IL SIGNORE. Lo è, essendo 66 nella sua trinità di 22+22+22 ed essendolo anche in quella assoluta di 100+100+100. Pertanto Enoch cammina con il Signore di 366 ANNI come i suoi giorni, essendone i 365 unitari relativi, di anni relativi ai giorni relativi.

Ciò posto ADAMO camminò con Dio fino al famoso atto di disobbedienza. 930 anni sono stati 365+365=730, da sommare a 100+100 come assoluta area del flusso 730 anni di “altri” 365 anni relativi. Sulla base dei 2 gruppi di anni e giorni relativi, concessi ad Adamo, per aver camminato con Ecco che Adamo non restituisce il -930 insito nella sua vita, Dio assieme ad Eva, per raggiungere i 3 anni simili ai giorni assieme ad Enoch, che ne ha avuta per 365 unità di anni pari in cui manca 1 giorno, occorreranno anche gli anni concessi ai suoi giorni. ad Enoch, che cammina egli pure con Dio, come scritto al Il Dio IO SONO COLUI CHE SONO, cammina con Enoch, che è versetto 22 che è la terza parte del 66 uguale al Dio posto in anni quelli che sono i suoi giorni. In Bibbia è scritto nel popolo Romano (per come detto dal Signore a Rebecca, chiaramente nel suo libro 1,05.22: Enoch camminò con Dio. in Bibbia, 0,125 versetto 22+1).


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Pertanto i tre Adamo, Eva ed Enoch ricevono 365 anni ciascuno, a formare i 1095 giorni dei tre anni non bisestili, cui manca solo IL SIGNORE, nei 366 giorni del suo anno pieno, a costruire i 1461 giorni di un perfetto quadriennio.

Pertanto il racconto biblico presenta nei 10 progenitori creati a immagine e somiglianza di Dio, non degli uomini che siano vissuti tutti quegli anni!

Il valore medio, relativo ai 3 anni potenziati di 200 raggiunge il 431,66.66, in cui il Signore, che vale il 66 di 22+22+22, che sono le 6 volte 11 percorse dalle dimensioni di quanto è 10/1, si pone come il tempo eterno dell'unità.

non esiste ancora, essendo quel finale 0 in 3450, per un 66 cui abbiamo analogamente tolto tutta la distanza 10 dell'intero moto di ogni presenza, allora

E 431, diviso per 7, dà il 61 con resto quanto esiste nel puro principio indivisibile di quanto è 1 e trino, 1+3=4, nella dimensione di 10^4. E questo 61 sono un minuto primo e un minuto secondo tutti nei tempi unitari di 1 secondo.

3456 : 66 = 52 di intero nel periodo eterno del 6×6=36.

Sono 66 anni il riferimento generale per tutti, in quanto vale Ma questo quarto anno perfetto, a rappresentare il Signore, è L'UOMO, in quanto vale L'UMANO sulla terra. sostituito dal puro 100+100 di un perfetto piano divino che Quando, per avere OGNI UOMO, gli si toglie il 10 della lettera avanzi poi solo nel 1.095 anni, per un complessivo di 1295 L che è la sola realmente in ALLAH che ne ha due... anni in lunghezza. dividiamo il 3450 (che è la sola ENERGIA del movimento che

Quando, per l'aggiunta di 1295 (la vita concessa ai tre, Adamo, Eva ed Enoch) ai 2155 anni di “interesse” (oltre il prestito di 1.066 anni di vita dati a tutti) si arriva a 3450 anni, si arriva a quanto difetta solo di percorrere 6 versi unitari, affinché 10^3450 × 10^6 = 10^3456 sia quanto “vada dovunque”, per divenire poi, elevato a 100/4, quell'indice 345600/4 = 86.400 volte 1/86.400 di un giorno, ossia i suoi minuti secondi.

3450 : 56 = 61,60, mentre 3456 : 66 = 52,36.36.36.36... Il che mostra come 4 giorni (in 4×864 unità assolute di 100 trasversali minuti secondi), divisi per il solo 66 dell'anno che ha 300 come puro e assoluto principio esclusivamente SPAZIALE, rivela l'esistenza del PIANO 26+26, di DIO=26, che presente un solo verso nell'accelerazione totale di uno solo che si sdoppiano in un duo, uno in apertura e l'altro in chiusura. La Bibbia cessa di essere la “puerile narrazione degli eventi” e si dimostra in tutta la SAPIENZA INFINITA di CHI l'ha scritta, su dettatura divina.


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La cosa eloquente, se la si estrapola, riguarda solo i 126 anni che sono mancati ad Adamo, rispetto ai 66, sommati al PURO PRINCIPIO di 10^3, che “gonfia” interamente la dimensione dello spazio, il cui indice è 3, essendo su base intera 10. Se estrapoliamo 1/3, da questi 126 anni, abbiamo i 42 che sono esattamente il valore 7×6, che combina tutti i giorni della creazione per il pieno lavoro di 6.

signora” è chiamata anche come la sua “dolce metà”, e mentre 366/2 sono 183 giorni, questo è un valore “trascendente” il 381, perché butta le reti dalla parte destra della barca, e legge divinamente 381 ciò che è solo ANNA, la dolce signora dell'ANNO di 366 giorni. Abbiamo già visto come: 3456 : 66 = 26+26.

Quando la Cabala giudaica afferma in 42 cifre il Nome 4 anni in centinaia di secondi sono 3456 centinaia. segreto di Dio, questa è la ragione MOLTO SERIA. Ogni creazione deve rispettare questo 7×6=42, anche la creazione E se poniamo come primo il 66, del nome di Dio che non si conosce! Ma 42 volte 1 “cifra” implicano una trinità di 126 volte 1 “cifra”, laddove il 126/1 implica 127 dimensioni assolute a titolo unitario e 3×127=381 a titolo Trinitario.

Ove è 10^3 = 1.000 l'ingrandimento SPAZIALE posto in PURO PRINCIPIO di quanto sia LO SPAZIO, Bibbia 0,138 l'elimina, presentando il 138 nei suoi millesimi.

26+26 lo “asseconda” degnamente, perché il loro prodotto porta a 4 anni misurati in centinaia di minuti secondi. Queste 52 settimane sono il valore accelerato una volta, rispetto al DIO=26 che crea in 7 giorni, ossia nella metà che occorrono, laddove è 26×(7+7)=364, quelli cui aggiungere solo i 10/8 posti IN PRINCIPIO (della costante μ posta 1,25). Pertanto queste 52 settimane sono solo il valore medio di quanto è unitario in 10^4 e che si esprime semplicemente 104 quando è l'Unità e Trinità del DIO=26. Pertanto questo 52, che è il valore medio di 104 (tutta la realtà Una e Trina a dimensione assoluta 100) finisce per estrapolare il tempo ¼, di 104, da mandare a terza definizione. Pertanto la seconda definizione risulta esistere nella trinità del 26, nel 78.

Ora, laddove 381 è il valore numerico del Nome segreto di Dio, che è Signore in un ANNO di 366 giorni, la sua “dolce

26=DIO=ANNA è il valore 3°, che è quello dell'Unità 26 di DIO.

Pertanto il nome Segreto di Dio, se ha 42 “cifre” espressa da lettere, il valore assoluto dato da esse deve essere uguale alle 381 unità dell'assoluta trinità del 127, valore assoluto delle 126/1 volte 1 “cifra” relativa. 381 ha il 1° numero per ultimo, posto esattamente come è descritto in Bibbia pari ai 138 millesimi, di 0,138.


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Insomma – gira e rigira – abbiamo: 066+

parziale 66

078+

144

026+

170

051+

222 -1

113=

333 +1

----334 dato da 100+300 -66 (il 1°) come tutto il moto del 1° nel 400 che indica il 100 assoluto “gonfiato” dal 300 assoluto del suo SPAZIO. Questi 5 numeri sono le 5 dita della mano di Dio che esce per prima in Bibbia 0,138, e che vale quell'esatto che è descritto in narrativa, quando l'1 che è il primo numero si pone per ultimo numero, e diventa il valore 381 che assume il 334, quando il finale 4 si pone in potenza del 3, e 300+3^4=381. 334+ 047=Amodeo ----381.

POSSIBILE CHE BIBBIA, nel libro 138 in millesimi, ANNUNCI COME NOME SEGRETO DI DIO, questo: Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO? Il controllo implica che nel capitolo 38 del libro numero 1 di Bibbia ci siano tutti GLI ESTREMI di: Giorno, mese, anno. Ebbene: 400 -381 = 19, numero del secolo in cui 1938-1 è il gennaio del 1938. Poiché è assoluto il 400, laddove in anni è assoluto 1 secolo di 100 anni, ecco che è giusto che il 19 dato da 400 -381 siano i 19 secoli dell'anno 1938, che esprime secolo ed anno, nonché il mese 1 di Gennaio. 138 volte 10^-25 J/K (nella costante unitaria dei Gas, chiamata costante di Boltzman), il dettaglio dimensionale del mese 1 relativo all'anno 38, è dato dalla dimensione 25 posta sulla base 10. Questo 25 “trascende” le 52 creazioni in 7 giorni, relative ad ogni anno.


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Estremi del Padre

Estremi del Codice Fiscale MDA RNN 38A25 D527I

LuiGI Amodeo ha gli estremi di GIudA, il padre in Genesi 38. Estremi della Madre La Madre in Genesi 38 si chiama TAMAR e sono gli estremi congiunti di BaratTA MARiannina. Solo per pura “curiosità” sono anche gli estremi di GauTAMA SiddaRTA, il Buddha.

AMODEO determina MDA. E' esattamente la scrittura ebraica del nome ADAMO, che noi leggiamo MDA ma letta da destra è ADM (Adam). MDA allude a Madonna, MADre che nel latino di un Romano è MATer, che, scritto in senso inverso in lingua ebraica, è il TAM iniziale di TAMAR indicante la trascendente MATER di Amodeo Romano. TAMAR=47=AMODEO, pertanto estremizzando il valore di TAMAR nello stesso di AMODEO è perfetto in MDA.

Essendo donna colei che perde il Cognome sposandosi, in lei il Cognome precede il nome, in BaratTA MARiannina, mentre il padre, che non perde il cognome è espresso prima nel nome e poi nel Cognome in LuiGI Amodeo, che corrisponde a RNN per Romano Antonio Anna esprime le prime tre GiudA nel suo stesso ordine di nome maschile. consonanti, ma sono TUTTE quelle dei due nomi ER e ONAN di cui TAMAR è stata sposa e poi vedova. Estremi della sposa congiunta Romano Amodeo ha spostato SCAglioni GIANCARLA, donna e dunque prima il cognome e poi il nome, Attorno alla mano, come scritto al versetto 28: e la levatrice prese un filo SCARLATTO e lo pose attorno alla MANO.

38A25 sono il 38-1-25 che ha riguardato 38 genesi come 38 gennaio e genesi 25 come gennaio 25.

D527I indica la Dimensione divina 26+26 della divina creazione in 7 unità di giorni. Ma indica anche Dita 5, con il In questo libro 0,138, la definizione perfeziona quella fatta in residuo 27-I che indica il 27=3×3×3 +I=9, come 0,125 in cui GIAcobbe che lega con una mano il calcagno (gli rappresentati nelle 333+1 unità delle 5 dita di quella mano. estremi) di ESAU' la presenta nel GIA che è il primo nome dei due GIA (in gen. 25) e CARLA SCA(glioni) in gen. 38. SCAglioni CARLA ne L'ATTO nuziale.


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Ci sono estremi che non corrispondono? Assolutamente no! Genesi 38 come 138 è un numero che deriva esattamente dagli estremi dei soli nomi di padre e madre: 054=LUIGI+

barca, ecco che MANO si inverte in ONAM E se io ROMANO, trascendente nella mia MANO LUX SUM, luce sono.. ONAM LUX-SUM

084=MARIANNINA

ONAMLUSUM

-----

MUSULMANO

138.

Perfino MUSUL in MUSSOLINI ebbe un figlio di nome ROMANO! Il Romano MUSSOLINI trascendeva un MUSicisata SO LI' trascendere N.I. il Nazarenus Iesus.

E gli estremi totali della madre sono gli stessi totali della sposa. MARIANNINA BARATTA = 84+57=141 GIANCARLA SCAGLIONI= 60+81=141 Tutti i due valori rivelano un piano creativo divino a lati 70+70 nel flusso unitario di 1. Perché mai la sposa collima con la madre? TAMAR non è forse la sposa di chi <è 1 ROMAN>, alias di chi <è RONAN>?

A riprova perfetta, MUSULMANO = 113, il trinitario numero descritto nel nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. USLM trascende Gerusalem. In MUSULMANO, la MANO vale 37 unità, ma MSL è 38 e UU sono 38, tanto che l'assoluto è 38+38+38.

Pertanto la Divina Trinità in Genesi 38 è il 114 che sono tutte le sure (i capitoli) del sacro CORANO, in cui il primo versetto, Forse che TAMAR, la vedova di ER, divenendo sposa di Giuda, del primo capitolo, va ripetuto per le 113 volte proprie a un padre di ER, non diviene virtualmente anche sua madre? MUSULMANO e a un Romano Amodeo =66+47=113 che è 113 in Torquato, 5° nome come le 5 lettere del nome di Ebbene perfino questo risulta confermato! ALLAH. Inoltre l'acronimo dualistico di tutti i 6 nomi sono il Ma in genesi 38 risulta compreso ancora molto di più. terzo 113. Quando la mano è vista dalla parte destra della famosa


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E CO RANO, se non OMETTO più OM grazie a un MA... OMETTO (OM) diventa CO' RomANO, e il versetto da ripetere 113 volte precisa che se è introdotto OM abbiamo un RANO che in ROMANO è nome di Allah. Il quale nome, in Verità è: HAL+LAH 8+1+10+10+1+8 19 + 19 =38

IL DIO SOLE La massa del sole, il suo diametro e la sua luce sono tutti riferimenti alla Costante di Boltzman dei gas: 138 × 10^-25 J/K (Joule ogni grado Kelvin). Infatti questi sono i dati del sole. MASSA: 2 volte 10^30 kg. Ossia il moto 1 di 10^30 kg

Sono le due letture, da sinistra e da destra, opposte tra loro, anche se uguali.

DIAMETRO: 139. Ossia 138/1 unità relative di spazio.

La H iniziale e finale è sempre uguale essendo MUTA, ma è differente essendo INVISIBILE la prima e visibile l'ultima.

Questa luminosità 38 sta alla massa 138 in questa relazione assoluta:

Quando lei capitoli del Corano il profeta Muhammad=66 descrive di se stesso, i versetti in tutto sono esattamente 38. La 3 parola nel libro 1 della Bibbia è ALHIM. ALHIM trascende HAL-LAH-HIM=LUI

LUCE: 38 ×10^25 W. Ossia flusso 38 di 100 in 10^-2 W.

10^138 : 10^100 = 10^38. Da essa risulta che la sola luminosità a dimensione di 38 × 10^25 W quantifica il flusso reale del piano espresso da 10 elevato al piano 10×10, che, in pura potenza, vale quanto 10^10^10. Pertanto, laddove 10^10^10 sia la potenza Trina basata sul DIO a D.10, quando essa entra in generale relazione con una luminosità 38 a dimensione 25, riferibile ad un anno 38 nel giorno 25 dell'unità del ciclo 10 su cui il 25 si basa, allora come pura conseguenza ne deriva un totale 138 come il mese 1 dell'anno 38 cui il giorno 25 si riferisce. In tal modo, quando il 38A25 è la parte del Codice Fiscale di


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Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, perché è netto nell'anno 38, nel mese 1 e nel giorno 25, tutto ciò si riferisce a chi è “simboleggiato”, nell'universo, nel Dio del Sole denominato RA in Egitto, e che lo è nella forma Trina di: Romano Antonio, acronimo RA Romano Anna, acronimo RA Romano Amodeo, acronimo RA. Contro ciò che in fisica contiene tutto, in forma di massa, abbiamo nel sole proprio la massa giusta in forma del Duo di Padre e Spirito santo, la cui dimensione di 10^30 attiene esattamente alla Potenza Trina della base Una in 10 volte un ChilogR.AM in quanto è unitario in 10^3 suoi 10^-3 unità chiamate g, ossia GRAMMO, che dettaglia la G di un fondamento al pari di un Gesù, precisanola nel MO finale (il Momento finale) di R.AM. Romano Amodeo alias ER io SONO, lo sposo R di TAMAR in Bibbia, a dimensione di 138 millesimi, quelli esatti riferibili alla massa del Sole, risultano, espressi nel loro millesimi: 138 × 10^-28 J/K Il che rimanda alla dimensione 28 del numero DUE=4+19+5=28, data da 30 -2 che riduce la dimensione della massa solare data da 2 a dimensione 10^30 a quella del moto di tutto il piano 10^2, che è data da 10^28 e a questa dimensione risulta apparire la sola dimensione

luminosa del Sole, quando avanza interamente, ossia per 10^10 e si presenta a dimensione 10^38. Per conferire Spazio diametrale a tale dimensione 10^38 occorre porre in puro PRINCIPIO il modello uno e trino espresso in 10^10^10 dimensioni. In tal modo il Sole acquista anche un Corpo nella sua dimensione trasversale del suo diametro. I fisici obietteranno che 38 volte 10^25 sono Watt, e non altro! Ma i fisici hanno la vista “assai corta”. Infatti se OGNI UNITA' della fisica è stata assunta attraverso gli stessi decimi di un ciclo di presenza lineare che è 10 per OGNI UNITA', ecco che essi stessi, mentre ebbero ASSUNTO con 10 sia kg, sia s, sia m, sia A, sia K, sia mol, sia candele, assunsero con i decimi di questo comune 10 delle unità che se sono, per esempio, 1 W (in cui il Watt rispetta le 7 dimensioni fondamentali assunte tutte nei decimi), sono simultaneamente anche: sia 1 kg, sia 1 s, sia 1 m, sia 1 A, sia 1 K, sia 1 mol, sia 1 candela. Pertanto, mentre abbiamo 38×10^25 W, abbiamo anche: 38×10^25 chili 38×10^25 secondi


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38×10^25 metri 38×10^25 Ampere 38×10^25 Kelvin 38×10^25 mol 38×10^25 candele nelle 7 unità fondamentali e anche in tutte le unità da esse derivate che fanno parte delle unità del Sistema Metrico Decimale che regola il Sistema Internazionale dei pesi e delle misurazioni. Lo abbiamo – ed è totalmente attendibile come VERO – in quanto noi lo abbiamo posto VERO per un valore che abbiamo COSI' ASSUNTO, proprio noi, quando abbiamo determinato unità che fossero calcolate sulla base del loro ciclo dinamico di presenza posto uguale a 10 per tutte. Allora risulta una CONSEGUENZA che, misurato con queste unità che rispettano il ciclo 10 come fosse un loro DIO, il Sole, che fu venerato come UN DIO in tutte le parti del mondo, e chiamato RA AMON e poi ATON in Egitto, mentre era la dea AMATERASU in Giappone, acquisisce, nella sua QUANTITA' i valori assumibili a DIO, in una pura numerologia. Infatti 40, che esprime 10+30, l'unità nella trinitaria forma spaziale di questo DIO a D.10=DIO, nella sua quasi identica

espressione alfabetica, contiene il 40 come il suo intero TUTTO, che sia Uno nel tempo e Trino nello spazio. La realtà TRINA nella dimensione 40 del volume, può presentarsi anche in una area che sia unitaria nella presenza decima delle stesse unità. Allora accade che: 10^40 : 10^2 = 10^38 e la dimensione 38 “idealizza” tutto e solo il flusso del piano il cui lato è nel numero 1 che è 1/10 dell'unità ciclica posta a 10. A questo punto su quale CORPO del sistema planetario avente al centro il sole è misurato esattamente quanto esiste nel ciclo spaziale 3, se non nel 3° pianeta verso l'esterno, che è la Terra?

IL PIANETA PERFETTO: LA TERRA E infatti la Terra è il solo pianeta il cui giorno risulti esattamente generato dalla dimensione 38 IN ATTO e 38 IN ATTO UGUALE E CONTRARIO (rispettando il 3° principio della legge dinamica chiamato di coesistente AZIONE e REAZIONE) per cui 38×38=1444 unità decime all'interno del ciclo 10 delle stesse, che è unitario in 144 decine di minuti primi, che sono, in ogni minuto primo, la presenza decima del ciclo 10 dei secondi, attivo in tutti i 6 versi della realtà trina basata su tre linee, tanto che 10×6 secondi portino alla presenza di 1


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primo di 60 secondi e il suo intero ciclo 10, di 10 primi, equivalga ai 600 minuti secondi in cui il piano assoluto dei secondi, dato da 10×10 = 100 secondi, esiste nei 6 versi totali come 600 minuti secondi. Allora si ha che 1 giorno terrestre è di: 144 cicli del minuto primo che sono: 144 cicli assoluti di 100 secondi espressi in tutti i 6 versi.

corrispondente al DIO=D.10 che noi stessi abbiamo ASSUNTO A DIO, a fondamento di tutti i nostri dati conoscitivi sotto il profilo quantitativo di una MASSA numerica che non dipende dalla sua esistente espansione, oppure no. Ecco perché, quando espandiamo 10 a 40, espandendo l'indice 10 della base 10 per l'indice 30 della base 10, poi dobbiamo eliminare lo spazio, tanto da riportare il 40 a 10, attraverso il suo valore ¼.

Solo dal 3° pianeta a partire dal centro occupato dal Sole si ha l'ideale giustezza misurata nel DIO SOLE, la cui genesi stia nel 38 che esiste alla dimensione di 10^25 di ogni unità (dato che è accertato in 1 watt), e anche nei valori IDEALI, tanto che un 38 del ciclo 1 (posto nel 10/10) e nella sua dimensione 25 si “realizzi realmente” anche in una reale NASCITA (=Genesi) nell'anno 38, nel mese 1 e nel suo giorno 25.

Per questo – poi – l'unità è data da 40/40 e il suo ciclo 10 è dato da 40/4.

Quando esprimiamo nella gerarchia digradante da anni a mesi e a giorni questo tempo, noi lo presenteremmo come 38,0125, ed è proprio nella forma espressa dalla luminosità del sole, che mostra di essere di:

Infatti quando, attuando il principio terzo della legge dinamica noi FISSIAMO il valore 1 sul suo ciclo 10, è il calcolo di Log 10 =1 che abbatte lo Spazio dato all'espansione di 1 in 10. Noi siamo costretti a porre unitario ciò che è 10/10, perché solo 10/10 è uguale ad 1.

38 × 10^25 W che, riconosciuto come il ciclo 10 sia 1 unità, è: 38 × 1^25 di ogni cosa, anche 1 ANNO. E allora diventa l'anno in cui si incarna quel valore ideale

In ragione dell'espansione apparente in forma tridimensionale, siamo poi costretti ad eliminarla, per non patire le conseguenza reali dovute a questa espansione. Il calcolo logaritmico decimale toglie di mezzo l'espansione apparente di 1/10 fino alla sua unirà data da 10/10.

Pertanto, quando abbiamo ottenuto 1 metro attraverso il ciclo di 10 metri posti a base di quanto poi è unitario in un decimo di 10 m, quindi di 1/10 di 10 che vale 1/10 ×10 = 10/10, ecco che abbiamo creato la coesistenza di 2 opposti tra loro,


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come quelli riconosciuti unitari dal 3° principio della legge dinamica. Esistono simultaneamente sia 1/10, sia 10/1, tanto da valere 10/10 in tutte e due i loro riferimenti. Infatti vale 10/10 sia il ciclo 10 (che lo vale nei suoi decimi), sia il suo valore 1/10 (che lo vale nelle sue decine). Pertanto quando noi poniamo 10 l'unità del ciclo dei suoi decimi, ingrandiamo l'unità solo in modo assolutamente “virtuale”, poiché abbiamo declassato a valore decimo il suo riferimento TEMPORALE. Infatti 10 DECIMI esprime lo SPAZIO 10 solo sulla base TEMPORALE di un tempo dell'unità posto nel valore di 1/10. Quando dunque avremo un volume su base 10, esso è: 10×10×10 = 10^3 E sembra essere GRANDE mille volte 1.

Porre in atto lo SPAZIO-TEMPO intero significa porre un 1 che sia espresso nel modo COMPLESSO di 10 DECIMI. 10 in forma di SPAZIO dell'unità (DECIMA) e 1/10 come tEMPO UNITARIO. Quando in precedenza, io ho osservato la data di nascita del decimo figlio Noè, e l'ho posta come il comune TEMPO dei 10 totali figli, ed essa è chiaramente il 1.066 che SPAZIA a 10^3 il 66... e ho tolto di mezzo il 1,000, ho semplicemente tolto di mezzo lo SPAZIO TRINO da quanto è UNO solo nel 66. Difatti, UNO=19+12+13=44 diventa 66 quando si moltiplica per 1,5 e calcola il coesistere dello spazio 1 nel suo tempo ½ con cui si combina, mentre i due indici si sommano. 10^1 × 10^0,5 = 10^(1+0,5) = 10^1,5 che tolta di mezzo l'espansione a 10 dei DECIMALI, diventa: Log 10^1,5 = 1,5.

La visione UGUALE E CONTRARIA data da: Log 1.000 = Log 10^3 = 3 “toglie di mezzo” l'ingrandimento 1000 posto IN PURO PRINCIPIO (quello biblicamente riconoscibile), e lo riduce alle 3 “volte” in cui il 10, Padre di tutti i numeri DECIMALI, esiste, in una successione che sia posta in essere come simultanea, nel simultaneo esistere di tutto il volume 1000 che possiamo calcolare quando poniamo esistente un cubo avente il lato di 10 (che siano DECIMI posti unitari, ossia COME SE fossero 1, che è 1 solo nel suo TEMPO DECIMO).

UNO vale forse 44? Ragionate. Quale forma è pianificata a 100 CENTESIMI? Quella dello spazio 100 assunto dai TEMPI CENTESIMI. Vi chiedo: UN GIORNO, è UNO? Lo è quando è 100+44 = 144 volte 600 secondi, che sono 10 minuti primi. In 144 è descritto il 100 come lo spazio unitario nell'esistente


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tempo dei CENTESIMI, combinato con quel 11×4 che considera i 4 tempi del tempo posto unitario in ¼, messo in riferimento alle 11 dimensioni del rapporto 10/1 posto in essere tra uno SPAZIO posto uguale a 10 e un TEMPO SUO posto in quel numero 1 che è il DECIMO di 10.

risultante 270 è espresso in 2,7 CENTINAIA (ma di CENTESIMI).

Per porre in atto 10/1 unità, dobbiamo necessariamente avere 11 dimensioni, inverse tra loro come lo sono 10/1 e 1/10, rispettivamente riferite al loro ESSERE UGUALE E CONTRARIO.

(1+1/N)^N = 2,7 1828 1828 4590450 sono le prime 17 cifre del ciclo 17 della realtà esistente nelle 4 dimensioni e nella relazione uguale e distinta di 4/4 +4×4 = 17 = AR oppure RA, il Dio del sole.

Questo 44=1 è il fattore di AMMASSAMENTO, che diventa 144 quando si combina con la dimensione 100 dei CENTESIMI.

Quando si CAPISCE che cosa rivela questa base “e” dei logaritmi naturali in cui è 2,7 il tempo ¼ della presenza, si capisce come la sua forma unitaria la si ha quando moltiplichiamo per 4 questi quarti.

Quanti sono i secondi, in un giorno? 144 gruppi di 600 (che esistono in questi 100 solo in ragione dei loro tempi CENTESIMI). Per questo abbiamo 100 (in CENTESIMI di tempo posto come 1) sommato a 44, in 600 (negli stessi CENTESIMI posti unitari).

Sono i Logaritmi Naturali, di Nepero, a smascherare questo 2,7 come le prime due grandezze della base “e” dei logaritmi naturali.

2,7, nelle 4 dimensioni unitarie del tempo ¼, diventa 108 e rivela in contesto binario 2^3 nella dimensione assoluta 100 assunta dai tempi CENTESIMI che li unificano.

Quando 10^10 × 10^10 m^3 sono il piano assoluto di presenza per i metri cubi unitari, ecco che tutto il volume Un giorno vale appunto 864 in 100 secondi (che sono 100 ma terrestre è esattamente: solo in CENTESIMI posti come unitari). 108 × 10^20 m^3 Se togliamo di mezzo gli apparenti ingrandimenti, il 100/100 sommati a 44 sono 1+44=45

Vi stupite?

E no! Non dovreste! Noi INGRANDIAMO il nostro mondo 45 volte 600/100 sono 45 ×6 = 270. usando la funzione inversa ai Log decimali e poi a quella dei Questo è l'ingrandimento 100 assunto da 2,7, perché anche il logaritmi naturali.


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Ce lo provano 1828+1828=3656 unità che se poste come le unitarie 365,6 decine sono esattamente 365 giorni e 6 ore VENTIQUATTRESIME. Come mai? Accade perché quando assumiamo la dimensione totale 10 alla base 2 del sistema binario che domina la natura nelle due contrapposizioni esistenti tra AZIONE e SUO INVERSO, il 2^10=1024 aggiunge automaticamente 24 ore al 1000 che idealizza l'unità in 1.000 MILLESIMI di tempo unitario.

365,25 giorni il valore in giorni di questi 549,54 secondi + 0,006360416666666 365,2563604166.... è il valore di 1 anno in soli giorni. Cosa si aggiunge, dunque, a 365 giorni interi? 256 millesimi, 360 milionesimi,

Pertanto, quando consideriamo la dimensione 10 di 3656, la posizione della virgola assunta in 365,6 cicli, li pone esistenti nei tempi 24ESIMI di 24 ore ogni giorno.

41 cento milionesimi

E le 4590450 quantità che seguono le prime 10 cifre della base “e” sono i 180° di un piano segnato da 45°+90°+45°, nel mentre la lettura dalla famosa “parte destra della barca” presenta l'inverso di 459045 sui due soli tempi di 540 minuti secondi sommati a 9,54 minuti secondi, e sono tutti i tempi minuti in un anno siderale (rispetto alle stelle fisse) che aggiungono a 365 giorni e 6 ore:

In un contesto che appare a valori INVERSI, perché le nostre apparenti grandezze derivano da una CAUSA CHE APPARE PICCOLA, il valore PRIMO è:

540 s+

256 è il 16×16, in cui 16 <è il PIANO 16 di 4×4).

9,54 s =

66 dieci miliardesimi in eterno ossia 66 da 10^-10 in giù.

66(=ROMANO), da 10^10 in su, fino al limite infinito. 41(=AMO.R= 10+30+1) a D. 10^8 (del complesso 2^3). 360 è il ciclo dato da 6×6×10 alla D. del PRINCIPIO 10^3 Laddove Dio disse di se stesso:

-----------

<IO SONO COLUI CHE SONO> egli è il PIANO 16 che è,

549,54 s.

<IO sono IL PIANO 16 nel mio essere il PIANO 16>

poiché essi, divisi per i 86.400 di un giorno, valgono esattamente 0,006360416666666...., sommati a:

<Io SONO 16 nel mio esser 16, sono 16×16=256>. Laddove:


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40 è il sono PADRE=14+1+4+16+5=40=Uno e Trino nel 10. Questo che dunque abbiamo aggiunto, con estrema precisione, come il valore decimale 0,2563604166 periodico 54 è il sono FIGLIO=6+9+7+10+9+13=54=60 s -6 s =6 che contraddistingue ogni giorno, è il TEMPO dell'ESISTENZA primi senza 6 secondi, laddove 66 sono 6 in tutti e due di un Dio PADRE, FIGLIO E SPIRITO SANTO che – come presenti. spazio intero – si è dato esattamente 365 come valore intero. 96 è il sono SPIRITO=17+14+9+16+9+18+13=96=100 (1+3) che si dimostra il 100 assoluto che contiene il Dio 1+3 Tolta l'espansione contenuta in 365, 3+6+5=14, ed esprime il puro spostamento 7 della creazione in 7 giorni. che si muove in tutto il 100 -4 = 96. Nella sua forma estesa in decine, 365 è un indice che 61 è il sono SANTO=17+1+12+18+13=61 dato dai due esprime questa combinazione: gemelli di 1 primo e 1 secondo, misurato nel secondo. Pertanto <io Sono (in numero) colui che Sono (in lettere)>: In 40 sono PADRE+ In 54 sono FIGLIO+ In 96 sono SPIRITO+ In 61 sono SANTO= -------------In 251 sono PADRE, FIGLIO, SPIRITO SANTO, In 256 sono PADRE, FIGLIO E(=5) SPIRITO SANTO. 251+5=256 è il 4×4 ch'è 16, se è 16×16, o R in R. Ossia R che è × R, un PIANO 16 del Dio Uno e Trino (a D.4) che deve esistere nel suo stesso essere 26 “come” 2^6, quel 64 che, in 4 volte, vale 256, che è la presenza 1/14 di 10^3, data da 250, che va in tutti i 6 versi uguali e distinti che esistono, e sono PADRE, FIGLIO E SPIRITO SANTO.

10^6^60 × 10^5. E' la potenza 6 in potenza 60 della base 10, essendo in questo modo <quello che è 6 in quello che è 60>. L'angolo giro di 360° “idealizza” geometricamente il ciclo intero dell'esistenza divina. Quando questo “essere ciclico” 10^360 è quello che in potenza 10^5 è l'unità del lato elettrico (o magnetico, in 10^10, piano elettromagnetico), allora l'essenza ciclica è attribuita all'unità elettrica, uguale a quella magnetica. L'indice che somma 360° all'indice 5 (della cosiddetta “mano” elettrica o magnetica, sinistra o destra, di Dio) fissa in 365 l'unità dei giorni dell'anno. Nel libro sacro di Bibbia, 1,05, versetto 23, questo intero periodo dei <365 giorni, che sono giorni precisi, in coloro che sono 365 anni precisi> è attribuito al 7° stadio delle generazione. Il 1° stadio, in Adamo, vale 365+365, oltre a 100+100, piano


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assoluto. E con questo sono sommati tutti i tre anni che non sono bisestili, occupano 3×365=1095 anni in linea sommati non al quarto perfetto anno di 366 giorni, ma al perfetto piano assoluto trasversale al flusso nel tempo, avente 200 anni come somma dei suoi due lati. Sono stati praticamente tolti di mezzo 166 giorni a quelli reali, dati dai 365+1 dell'anno bisestile. 1461 +166 = 1.095.

anni, sono questo 0,0254416666... Ma questo tempo minuto, di questi 0,0254416666... esistenti in ogni anno, sono sempre un tempo 1/4=0,25 ora espresso da 1/40 che è il tempo riferito al ciclo del sistema solare, all'interno della sua galassia.

44/10^5 è la massa ideale di una realtà a dimensioni 4 che esistono nelle 11 del ciclo 10/1. Queste 4 volte 11 dimensioni Eliminare dal computo questi 166 anni, da un computo tutto sono riferite a tutta la lunghezza elettrica (o magnetica, nel riferito a 1.066 anni (la data di nascita del 10° patriarca piano elettromagnetico 10^10), tanto da esprimerle nel Noè), praticamente azzera tutto il riferimento “reale”, relativo contenuto spettante a ciascuna delle 100.000 unità. al 66 -66. E, tolto al 1.000 la sua decima parte 100, tutto è 166/10^8 rivela proprio quel 166 sottratto ai 1461 giorni di 4 espresso ora in pura “chiave” di movimento reale, del 100, anni, nei 2 fattori (chiamati Adamo ed Enoch) che non nelle 9 quantità riferibili ai 900 anni residui. arrivarono a vedere il nascere del 10° fattore (chiamato Bibbia è un libro scritto secondo una perfetta sapienza. Noè). E questo ammanco è riferito alla dimensione unitaria Secondo essa, estrapolare 166 giorni (come anni) dai 1461 della luce, che è quel 10^8 che, quando si moltiplica per il giorni (come 4 anni) significa essenzialmente ricondurli alla piano assoluto a dimensione 10^2, lo porta al totale di pura essenza del puro ed assoluto movimento. Al posto 10^10. dell'anno numero 4, che si faccia carico dell'unità di 4 volte il 66, infine, periodico nelle infinite dimensioni più piccole tempo di 1 giorno, che abbiamo visto essere esattamente lo 0,2563604166 in ciascuno, dobbiamo porre in essere questo attengono invece alle dimensioni più grandi, quelle del vero primato di un 1° che sia apprezzato valere questo 66 quadruplo. periodico ed infinito. 4 volte 0,2563604166 è 1,02544166. Esso, sommato a 365, Quando è la dimensione della luce a dimostrarsi il lo porta a valere 366 con l'eccedenza di 25 millesimi, 44 fondamento, ecco affermarsi questo 166, 666... dato da centomillesimi, 166 cento-milionesimi, e il periodo eterno di 66. La “ragione” di questo supero sta nei 549,54 secondi che 1.000/6, ossia dal Puro Principio 1.000, quando esso è esistono in ogni anno per giorni 0,006360416666... che, in 4 scomposto nei 6 versi che esistono in tutta la complessità da


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-3 a +3. Segue il 44 che fa parte del 144 riferito a 600 minuti secondi che sono il ciclo 10 dei minuti primi. Questa unità, data dal 100 sommato al 44, si presenta nel suo tempo ¼ uguale a 25. Tutto questo dimostra come in 4 anni, il tempo dello 0,0254416666 infinito dipende tutto dal modello dimensionale dato dal 144 che somma ai 2/3 reali di 66 il piano assoluto 100 che è relativo a 4 anni, e va computato unitariamente nel suo valore quarto, in 25. Mentre la dimensione 10^8 della luce è quantificata quanto IL PRINCIPIO di 10^3, scomposto nei 6 versi del suo insieme che ne ha 6. Quando la velocità reale della luce sarà commisurata dalla velocità “c” uguale a 299.792.458 m/s, che in questo numero computa l'indice di 10^299.792.458, esso, per raggiungere esattamente la dimensione cubica dello spazio, deve moltiplicarsi per 10^(300.000.000 -299.792.458), ossia per 10^207.542. Il prodotto tra le due potenze porterebbe a 10^3^100.000.000, la giusta forma cubica quando la lunghezza di 1 metro è 1/100.000.000 di quell'indice posto sul 3. Invece la differenza tra gli indici, vale: 10^300.000.000 : 10^207.542 = 10^299.792.458, tanto da

dimostrare che la potenza 10^299.792.458 dell'indice in metri al secondo della velocità della luce indica il numero della volte che l'unità elettromagnetica, la cui dimensione è 10^207.542, esiste nella forma esattamente cubica dello spazio, il cui indice sia un puro 3, indicante le sue dimensioni attraverso 3 volte 100.000.000 di 100milionesimi. Imporre la potenza di potenza: 10^299.792,458^(1/207.542) significa imporre la divisione data da 299.792,458 -------------- tra i due indici, della luce e dell'unità E.M. 207.542 il risultato porta al fatto che ciascuno dei 207.542 metri in cui è lungo il <treno elettromagnetico> si carica solo di: 1444,4905513100 metri ogni secondo. Ebbene, mentre abbiamo visto presente in 1 giorno: 144 decine di primi, dati da 44×10, subito dopo (ma in 4 anni) si aggiunge il secondo 144, espresso il 100 nella solita dimensione quarta di 4 anni, e nel 44 aggiuntivo, stavolta nell'unità del tempo dato da 1/10. Insomma 100+ 44×10+ 44×1/10 e questo porta fino al 1444,44 in 4 anni.


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Ma per quello che viene dopo, ossia per i 1.000/6 = 166,6666 eterno, occorreranno i tempi dati dai minuti secondi 549,54 che ci sono in ogni anno siderale (rispetto alle stelle fisse). Dato che in un giorno ci sono 86.400 secondi, per determinare un giorno con questa presenza in ogni anno, occorrono questi anni dati da:

Quando insomma il libro sacro della Bibbia afferma che Dio ha costruito “in giorni” espressi in anni, afferma il vero.

86.400 : 549,54 = 157,2224041.

0,222 =54=FIGLIO nell'inverso dell'nverso.

Ebbene, stupite! Sono i valori dell'unità della SPIRITO SANTO, che valendo i visti 96 +61 = 157, formano il numero intero 157.

40 = PADRE

40/10^5 valgono il PADRE. 41/10^7 vale AMO.R. 66 a dimensione infinita, addirittura manca: è “divino”. 0,222 corrisponde al FIGLIO=54.

Infatti il giorno che richiede più anni ne richiede i 157,2224041 riferibili a 157= SPIRITO SANTO.

41 = AMOR 66 eterno in un primo divino e invisibile. Poiché il minimo è il massimo: 66 è il 1° assoluto e invisibile in ROMANO. (e chi è in grado di vederlo? NESSUNO).

E' uguale a 054 come ne “l'inverso del suo inverso”.

41 è AMOR dato dall'ente trino in AMO ed uno in R in Amodeo Romano.

0,222 è un risultato di un computo il cui PADRE è dato da

40=PADRE, sommato a

100/450,450.450.450 eterno nel 450.

26=DIO, è

Questo PADRE, dato dal calcolo di 100 diviso per un eterno 540, ha in questo eterno 450 il divisore assoluto rispetto al 100 assoluto. Pertanto l'eterno 450 vale lo 0,222 se è elevato ad un valore assoluto unitario (in 100) e negativo. Quando il 450 è letto “dalla solita parte destra della famosa barca”, è letto 054 e allora, nell'inverso dell'inverso, vale il 54=FIGLIO.

-----66, il DIO PADRE invisibile in ROMANO. Ma appare in RA AMON ATON, come ROMANO ANTO', contratto in NIO che è DIO=26 che, quando è +6 e va in tutti i sei versi, da DIO=26=ANNA (3° nome) diventa NIO=32, ossia non più 4 sommato al 22=IO, ma 3×4=12=N, in tutta


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la trinità del suo essere D come 1+3. Il DIO che è quello che è (ossia Uno e Trino, dunque 4) se è uno in 4 ed è quello che è (ossia anche trino) lo è essendo trino nel 4, ossia alla dimensione 12=N.

(il pool, l'associazione internazionale a dimensione massima), il PUL <è D.-RO>, è il Divino 10 della D.10, portato da Romano Amodeo sul palmo della sua mano.

Per questo: RA AMON ATON DIO da una precisa ROMANA ANTO'-DIO, incrementa di 12 anche la A di ROMANA e la muta in ROMANO, nel mentre muta ANTO'-DIO in ANTONIO. Il valore è quello esatto: 144 quando riferito a un 1° che valga le D.10=DIO in numero di dimensioni. Il valore 66 del nome 1° praticamente si muta nel piano del 12, che vale appunto 144. Se non partiamo da quell'Egitto da chi Dio ha CHIAMATO suo figlio, ma dal Cristo, chiamato XP e letto CHI-RO, ecco il DIO=XRO nel numero 10 RO-MANO, che trascende il Dio AMON, ma anche GIOVE AMMONE, JUPPITER AMON. In YOU-P-TER è presente il Padre in YOU, come il 3 ROMANO e l'X, il 10 RO, il Cristo, in suo Padre che è padre di ciascuno di voi.

In questo GIORNO che – commisurato ad un 1° nel suo esser 10 – è 144, e è in numero chi in lettere abbiam visto essere AMON RA e ATON DIO unico, abbiamo come spazio: 365 e come tempo 0,256360416666 infinito nel 66=ROMANO.

144 indica il GIORNO e questo nome stesso va al GIO (Giove, Gioshua) esistente in R.NO, un R(oma)NO senza “o” Poiché la parte decimale rappresenta in modo uguale e (alternative) e senza “ma” (incertezze, obiezioni). distinto il TEMPO DECIMALE corrispondente allo spazio INTERO, vediamo se è vero che 1/365 sia 0,2563604166. Questo GIORNO, letto dalla parte destra della barca, si mostra essere ON-RO-I.G, <su RO cavalca Iesus (Romano) e Gesù (italiano)>, su RO come su un PULEDRO, poiché il PUL

Se attiviamo il puro calcolo, di 1/365, vediamo che 1/365 = 0,0027397260 periodico in tutti questi numeri


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sottolineati. 27397260 è un ciclo a 8 cifre che, considerati nelle assolute quantità 100, sono: 273972 +60/100 che sono il ciclo unitario di 1 primo. 270072 evidenzia un 270, espresso nei due versi, visti dalla destra e dalla sinistra. Sono quel numero 270 cui avevamo ridotto un giorno dato da 144 quantità di 600 s, quando aggiungemmo a 44 i 100/100 (che veramente sono) e lo moltiplicammo per le 6 unità data dai 100 CENTESIMI che veramente sono. 45 volte 6 dà questo 270.

A voi parrà una cosa “insensata” ma se attuate una visione “oculata” mentre evidentemente vedete combinati i due valori per dimensioni opposte, data da 100/1 e 1/100, il valori numerici 09 e 60 sono “pazzescamente contrapposti” nel senso non solo della destra e della sinistra, ma anche dell'alto e del basso. Se infatti rovesciate 09 nella simmetria speculare orizzontale, lo 09 si ribalta in 90. Ma se ora attuate un ribaltamento del 90 nel senso dell'alto e del basso: 90 si gira in

Ciò che è al centro di questo 270 e 072 è il 39 che computa tutte le dimensioni di 138 (la costante di Boltzman) quando consideriamo che anche il 100 aggiunto a 38 è vero nella dimensione dei 100 CENTESIMI unitari che portano all'unità del 38, e la quantificano totalmente nelle 39 che sono uguali al numero TRE=18+16+5=39=13+13+13, tanto che 39 è:

60.

<Io SONO TRE nel mio essere TRE 13, ciascuno dei quali è uno nel 10 e trino nel 3>.

Pertanto il 9 che è “girato” nel 6 indica il piano avente la dimensione 3 del lato che si fa considerare solo attraverso la lunghezza 3 e 3 dei due lati.

Nella necessità di una simmetria, in questo 39 collocato in mezzo, noi possiamo averlo solo con 33. 273 e 372, con un 900 che vada ad aggiungersi al tempo di 60 centesimi. Insomma: 273372 +900,60 che sono 09 (100/1) +60 (1/100).

Per dimostrare che significato esista in questa apparente “follia” noi abbiamo che un volume unitario è dato dal prodotto tra due inversioni: un PIANO, del tipo di 3×3=9 e una lunghezza corrispondente alla descrizione di quel piano, che lo valuti solo nella somma data da 3+3=6.

Quando avevamo 900, il numero indicava la percezione a dimensione di area. Quando il suo inverso in linea è nella dimensione lineare che ha il tempo, ecco che 60 lo valuta nella lunghezza esatta corrispondente al suo essere inverso, dato dai centesimi, rispetto al cento che ne commisurava il piano dato da 10 volte 10.


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Ecco in che modo assolutamente sorprendente: 273.372 che sono valori inversi IN TUTTO, perché 372 sono millesimi dei MILLE 273 e viceversa, sommandosi a 9CENTO+60CENTESIMI mette come somma, rispetto all'indice precedente, ciò che in verità combina:

Il 730,50 se sommiamo anche i giorni 0,25 che esistono in ogni anno, portano al complesso 3+3=6. Il 1461 esistente in 4 anni porta a 1+4+6+1 a 12 e poi 12 a 1+2=3.

10^273.372 × (10^9CENTO × 10^60CENTESIMI).

Ebbene, ci eravamo posti la domanda:

Il risultato di questa TOTALE COMBINAZIONE tra questi opposti che sono tutti TOTALI, porta al periodo eterno di:

Che relazione esiste tra il tempo decimale presente in ogni anno, che dipende dalle altre rotazioni, della terra attorno al sole e del sole attorno alla sua galassia, e il puro rapporto di 1/365, che è l'eterno periodo di 27397260?

27397260 il valore di 100/365 = 0,27397260 di periodo eterno a 8 cifre in cui le ultime due sono date da 1 minuto primo calcolato nei secondi ma senza nessun secondo. Questo eterno periodo riguarda solo la presenza del PADRE, biblicamente visto nel 1° nato di un gemellaggio tra un 1° e un 2°, laddove il 1° si lascia misurare dal 2°.

Sottraiamoli: 0,27397260 meno 0,2563604166666666= --------------------------

Effettuata la BIBLICA MISURAZIONE espressa in 1/365 in cui questi anni come giorni sono quelli della vita di Enoch, il figlio numero 7, abbiamo QUEL 7° a camminare CON DIO, avendo solo i 365 giorni come anni, senza IL TEMPO ¼ che esiste solo quando è indotta una ESPANSIONE reale di 1/1 a 4/4. Infatti è solo il 365 che, nel suo dualistico piano, porta all'unità di 73 decine di giorni, che sono 10 allorché sommiamo i numeri 7+3+0=10, e poi 1, togliendo di mezzo ogni espansione decimale data ai numeri.

0,01761219 che diviso per 2 è 0,008806095, tanto da rivelare come il tempo espresso da 0,2563604166, rispetto al valore inverso dei 365 giorni, estrapola il modello complesso in 880 centomillesimi che dipende dalle 3 dimensioni della realtà a 4. Queste 12 esistono come i 12 lati che includono un cubo e che misura 120 quando sono 10 ciascuno. L'esistenza in quella che è la realtà cubica da 10^3, pone 1.000 -120 in tutta la pura dinamica data da 1.000 -120 = 880, ponendola alla dimensione 10^-4 che implica il moto nel suo tempo decimo.


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Il valore successivo, di 60 indica il tempo di un primo calcolato nei secondi alla dimensione 10^-7 Infine 95 alla dimensione 10^-9 mostra il moto in linea della realtà 100/2 alla dimensione dell'unità atomica 10^-10 m.

208 giorni sono davvero l'unità del tempo data da 8 quantità 26, laddove 26=DIO e 8 è la forma trina del dualismo paterno di Dio, 4+4.

Infatti quando consideriamo il ciclo intero dato da 2.000 anni, Questo modello si raddoppia in quando le potenze su base 10 più i 16 del piano divino 4×4, che carica in due quantità di che hanno questi indici si moltiplicano tra loro, combinando la 8+8. dividere 2.016 anni per 208 porta a 9,692307, periodico in queste 6 cifre decimali, periodo dato da coesistenza tra AZIONE e AZIONE INVERSA. 10/14,4444444... = 0,692307.692307.692307.... Laddove comincia l'esistenza del ciclo infinito 66, là questo 9+10/14,4444 = (9×14,44444... +10) / 14,44444... = ciclo a 8 dimensioni, si replica all'infinito. (130 +10) / 14,44444 = 140/14,444444... ) = 9,692307 Pertanto quando noi misuriamo un giorno in: 365,256360416666666.... estrapoliamo dal valore inverso, dato da 1/365, il modello evolutivo, ossia quella dimensione data da 0,008806095, nel suo raddoppio, che combina AZIONE con REAZIONE. 0,01761219 di fatto è: 0,0166+

(proprio il valore estrapolato in Bibbia)

0,00101010+

(tre cicli 10 a dimensioni successive)

0,00000208+

(la base del tempo, da 360° -152°)

0,00000001

(l'unità di questa base di 208 giorni)

In puri numeri, 17 è la realtà 4/4 +4×4. 61 è il ciclo di 1 primo e 1 secondo. 21 è la creazione 7+7+7. 19 è il dimezzamento reale del 38 il cui quadrato è i 1444, di un intero in 144 decine, +4/10 della decina.

2.016

208

------ : ----- = 16

126 : 13 = 9,692307 periodico.

16

Quando la carica della realtà è data dal 16 = 10^4 / 5^4, ossia più semplicemente per il 4×4=16, , allora vediamo che il ciclo 13, dell'unità e Trinità data da 10+3, quando si moltiplica per il 16 che è il piano di Dio, si esprime in 208 giorni. Nello stesso tempo, anche il 26 a dimensione assoluta 100, posto 126, moltiplicato per il piano divino 16, porta a 2.016 anni. L'ho espresso prima quando ho estrapolato il piano tolto a 1/365 di un anno, pari ad un giorno per quanta parte dell'unità dell'anno esso si fa carico. Abbiam costatato però la differenza di


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0,01761219 che di fatto è composto da 0,0166+

(proprio il valore estrapolato in Bibbia)

0,00101010+

(tre cicli 10 a dimensioni successive)

0,00000208+

(la base del tempo, da 360° -152°)

0,00000001

(l'unità di questa base di 208 giorni).

Per farci una ragione di questi 208° a partire dall'angolo giro di 360°, va tolto proprio quel 152 che eleva a dimensione assoluta 100 le 52 settimane create in un anno di creazione divina unitaria in 7 giorni. Togliere questi gradi significa poi realizzare un cono con i 208° che sono stati ottenuti dalla sottrazione, portati a divenire un cerchio che sia lungo 208 anziché 360 nella sua circonferenza. Allora e solo allora accade che due enti opposti, come il seno e il coseno di 26° diventano assolutamente uguali. In sostanza, questi 26 gradi devono corrispondere ad 1/8 dell'angolo giro di 208 gradi. Sinh 26° = 97864804714,41938213488 Cosh 26° = 97864804714,41938213488

al 26-07-2016 della Profezia del profeta Daniele, quando si riferisce a 1290 giorni, più 1335 unità data da 1336, che assommano al 2626 il cui tempo mezzo è dato da 1313 dopo l'abominio della desolazione di una MARIA restata senza R, restata MAIA, e il termine del calendario MAIA è quello esatto a partire dal 26-07-2016 quando gli si tolgono 1313 giorni! Per questo limite bastano i valori del DIO=26, quando è Uno in ANNA ed è Trino in ANTONIO=78. Allora è possibile eseguire il prodotto e la somma tra i due valori. 26 volte 78 porta al 2.028, cui va tolta l'espansione Trina data al Dio Uno e Trino. E 2.028 -12 = 2.016. 26 più 78 fa 104 in un sono Dio Uno e Trino. Ma in Romano esiste un dualismo, e 104+104= 208 porta al giorno 208 del 2.016, che è il giorno 1313 dopo l'abominio della desolazione di una MARIA restata senza R, come alla TAMAR quando fu resa vedova di ER in Genesi 38. Sembra paradossale, ma i residuo valori che non entrano in questo computo, e che sono il

e il bello è che i numeri evidenziati in giallo indicano proprio il 066, nome primogenito 1938 dopo Cristo natale di Romano Antonio Amodeo, mentre 051 nome quarto il 47=AMODEO e il 144 indica ROMANO ANTONIO. 113 nome quinto Straordinario è poi che, essendo 208 il ciclo di 2.016 anni, -------quando ad essi si aggiungono i 208 giorni del 2.016, si arriva 230 portano al 17 agosto 2016 che è il tempo di 1335 detto


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dalla profezia di Daniele come il secondo limite, quello dei TEMPI 1335. Aggiunti alla MARIA restata senza R, nel limite espresso dal calendario MAIA, portano al giorno 230° del 2016, che è il 17 agosto, collocato 2 giorni dopo l'Ascensione di MARIA il 15 e 22 giorni dopo l'ascensione del PADRE, il 26 luglio 2.016, quando avrà esattamente i 78 anni del suo nome ANTONIO, sommato esattamente a mezzo anno di 183 giorni (per lui che è un 381 raccontato da Bibbia 1,38, e che è nato il 25 gennaio). Infatti 208 -25 = 183, la dolce metà di un ANNO (veramente) poiché si chiama ANNA nel suo terzo nome. Il 26 luglio celebra esattamente Sant'Anna, la madre della Madonna. In conclusione, il terzo pianeta, per distanza dal Sole, rappresenta questo suo centro fornendo tutti i dati unitari nell'ideale quantificazione di tutto l'insieme, e a tal punto che il nono pianeta, Plutone, avrà come circonferenza della sua orbita espressa alla dimensione assoluta 11 delle 10/1, ossia a quella di 10^11 m, 565,3 unità, con un quantitativo intero, a questa dimensione di 10^11, esattamente uguale al numero dei giorni interi dell'anno. Lo 0,3, che è 3 a quella 10^10, rappresenta idealmente le 3 dimensioni dello spazio. Lo 0,3 alla dimensione 10^11 corrisponde a quella che, nel giorno terrestre, è lo 0,2563604166, con una differenza che consiste probabilmente solo nell'arrotondamento unitario che esiste alla dimensione unitaria di 10^10 m.

IL SISTEMA SOLARE, NEI SUOI 9 PIANETI

Gli altri pianeti del sistema solare hanno masse e periodi che sono messi in relazione a valori interi. MERCURIO ha una massa pari a poco meno di 1/18 di quella della terra, laddove 18 è la Croce dell'81= potenza 4 della trinità. L'inverso di questa potenza 81, il 18, è realmente la sua croce. Il suo intero periodo annuale è dato da circa 88


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giorni, pari a un anno diviso 4,147727272727. Laddove è 11 il numero di dimensioni della presenza in 10/1, Mercurio equivale al suo valore complesso, dato da 2^3 volte 11. Volume 0,056 di quello della Terra.

84 anni terrestri in cui dura il suo anno, ove è 21 tutto lo spostamento 7+7+7, vede questo 84 come la sua esatta dimensione 4. Volume 52 volte il terrestre.

SATURNO, la cui massa è 95 volte la terrestre si mostra molto comandato dal ciclo 10, avendo 10765 giorni nel suo anno, che dura quasi i 30 anni terrestri, i 29,448 di un RO=29. Volume 755 volte il terrestre.

In tutto questo studio, i Pianeti, per quel che valgono in rappresentanza della Terra e dei terrestri, rappresentano davvero delle VALENZE, chiare e riconoscibili.

NETTUNO ha la dimensione 17 del Dio RA, come le volte 17 della massa terrestre. I suoi 164,88 anni siderali terrestri per VENERE vale quanto 1/1,227 volte la massa terrestre. I 224 un suo intero anno lo rivelano 100 +2^6, nel tempo 88 giorni terrestri in cui percorre un suo anno presentano questo dell'essere di un intero complesso 4+4. Volume 44 volte il tempo nel segno dell'unità data dal flusso 220 per un piano a terrestre. lati 2 e 2. Volume 0,857 della Terra. Sto cercando di far capire che esistono dei NODI PRECISI, MARTE ha una massa di 1/9,345 volte la terrestre, e compie nei cicli delle espansioni delle masse millesime, in cui esse si ammassano in modo tale che le loro rotazioni, che seguono un suo anno nei 687 giorni circa pari a 1,8808 anni. Volume la legge di percorrere sempre aree uguali in tempi uguali, le 0,149 volte quello della Terra. portano poi ad agire ad apparente distanza dal sole, in modo GIOVE (il re degli dei) ha un altro numero significativo nella che il tutto sia sempre proporzionale alla citata legge di aree massa, che è 318 volte la terrestre. Tutti i numeri composti di orbite uguali, percorse in tempi uguali. dalle cifre 1, 3 ed 8 sono particolarmente significativi E questo accade esattamente perché le aree si presentano a dell'Unità e Trinità e del dualistico volume di 2^3=8. A due dimensioni, mentre i tempi ad una sola, ma vi è assoluta riprova che siamo vicini a tempi ideali sono gli 11,86 anni terrestri in cui il pianeta compie un intero suo anno. Volume \ corrispondenza tra quelle e questi. 1316 volte il terrestre.

URANO il re degli dei che viene da UR come Abramo, ha 14 volte la massa terrestre, nel segno di un perfetto 7+7. E gli

Tutti coloro che studiano lo spazio celeste e considerano quali di questi pianeti interessino i segni dello zodiaco, influenzandoli in vario modo non stanno “farneticando”, ma


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solo stanno conferendo ai pianeti delle “virtù” che non sono il frutto di un vero studio “dinamico” come questo di cui io vi ho qui prospettato la “vera” valenza. Essa è stata “pilotata da Dio” fin da quanto, nel paganesimo e a Roma, si “immaginò” un DIO URANO come il primo re degli Dei.

ATON per quell'ANTO nel secondo nome ANTONIO, “un IO sulla Croce” nell'inglese, lingua del mondo di oggi, che lo precisa CHIAMATO, NOMINATO proprio da <An “T on” IO>, che vale 78 come quella trinità di Dio ottenuta moltiplicando il raggio 3 di Giove con il raggio 26 di URANO, Padre della Trinità Divina.

Vale lo stesso senso di U-RANO conferibile al CO-RANO, e al quartetto di Terach, Abram, Sarai e Lot che si mossero da UR... lo stesso inizio di URANO, nella stessa fine confluita nel CORANO, in cui il finale RANO di Urano e Corano nasconde OM... per il “bizzarro” apporto “letterario” nella traduzione italiana del nome Muhammad=66 in un MA...OMETTO, che allude ad un Però io OMETTO... METTO OM, nel mentre sembra che io lo OMETTA. MA io OM-METTO, in RANO, e lo muto in R-OM-ANO... che è Nome di Allah!

SATURNO identifica R.NO (Romano) in un TU nato a SA, provincia di SALERNO.

Obbligando a ripetere sempre IN NOME DI ALLAH, io – MA...OM, metto in RANO. Se inserisci e metti IN N,OM, il CORANO si muta in un COn RomANO, perché ROMANO nome è di Allah.

Nel mentre il comune SALE=33 sta nella VIA della VITA di 33 anni di Gesù Cristo. Lo disse: “questo è il mio SALE”.

Per quale ragione i 4 venuti da UR furono costretti in soli 2 (Abram e Sarai) ad entrare in Egitto? La dirò Osea questa ragione: “Dall'Egitto CHIAMAI mio Figlio” RA, per Romano Amodeo, Romano Anna e Romano Antonio. AMON per quel MANO in RoMANO e quell'AMO in AMODEO.

SALE-R.NO e SAL-M primo nome di Gerusalemme, uguagliano R.NO con M, 16+12+13=41=AMO.R con la M=11 che vale 0+1+2+3+4+5+6+7+8+9+10+11=66 in tutti i suoi numeri interi contenuti ad uno ad uno. Laddove 66 è questo 11=M quando va in tutti i 6 versi dell'esistenza nel suo complesso positivo e negativo. R.NO=41 è M+10+10+10, la Trinità del DIO=D.10.

Ma il 66 che indica la sommatoria dei numeri interi nell'11=M non vale se non si riferisce alla Trinità di Dio, posta in uno CHIAMATO “un IO in croce”, ossia, lo ripeto <An ”T on” IO>. Infatti alla sommatoria dell'11 va aggiunta quella del 12. La quale, aggiungendo il 12 a quella dell'11, definisce il 78=ANOTONIO. Tanto che 66+78=144 finalmente definisce un 100, che sia UNO=44. 100+44 è 1 assoluto +UNO alfabeticamente espresso, ossia CHIAMATO, proprio nel


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segno detto da Osea: “Dall'Egitto CHIAMAI mio Figlio”. Chi è stato Gesù Cristo? Il Figlio CHIAMATO numero UNO=44 nel suo valore numerico aggiunto all'unità assoluta data da 100 CENTESIMI.

Il nome stesso di NETT-UNO vi presenta questo UNO=. 44 che ha completato tutto il tempo 0,44+0,44

144, il valore di quanto CHIAMATO:

Esso è un PIANETA che rivela l'ETA' dal suo PIANO, e che, in NETTUNO si definisce infine in UNO finale, NETTO! Preciso, Definito interamente.

066=ROMANO

NETTO vale 12+5+18+18+13=66

078=ANTONIO

NETTUNO associa 66 a 44, nel 110 che è il ciclo 10 delle 11 dimensioni di 10/1.

--------144 è il NOME DUPLICE dato al ciclo 10 di un minuto PRIMO. Pur essendo “minuto”, piccolo, esso è il PRIMO.

Ma in NETTUNO è invisibile la lettera O di NETTO-UNO, e il 110, senza il 13, appare in 97, che è tutto il moto spaziale impiegato da un ente Trino in quanto è Uno come 100.

RO+AN=29+13=42 sono le cifre del nome segreto di Dio secondo la cabala giudaica, e vale l'acronimo binario di questi Il 97 disaggrega il 9+7=16=R, evidente in quel 6/1 in cui 1 sabato di riposo tocca al Dio che lavora per 6 giorni. 13 volte due nomi che sono una sola cosa, che vale il 144 7 vale 91. In cui un 6/91, totale in 97, presenta l'essenza 13 appartenente a 100 UNO. in un denominatore che lo rende attivo per le giuste 7 volte. Questo 144 appare negli anni 1,88 del Piano orbitale del pianeta MARTE. Ridotto a centesimo, 1,44 esprime nel tempo, che procede in linea, solo la fase reale di quello che in Pongo per ultimo il caso del nono corpo e del decimo scoperti 1,88 si presenta in tutto il complesso, per come appare nel nel 1930 e denominati PLUTONE come il dio romano 164,88 del piano riguardante Nettuno. dell'oltretomba e CARONTE, il traghettatore. Formano insieme un complesso simile al sistema planetario Terra E con il MARTE-dì del 26-07-2016, si compirà tutto il piano Luna, con la differenza che mentre quello terrestre presenta riguardante ROMANO ANTONIO 144. I 164,88 anni, il centro della rotazione attorno al sole all'interno del corpo disaggregati in 163 +1,88, compiranno tutto il complesso terrestre, il complesso di Plutone, il cui diametro è circa il giro di un NETTUNO, il cui 163 è la pura espansione di doppio di quello di Caronte e della sua luna, ruotano attorno 1+6+3=10 che espande 1.


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ad un punto esterno al corpo di Plutone. La dimensione di Plutone è inferiore a quella della luna terrestre, ma quello che è straordinario in questo duo di pianeti chiamati nani e quindi non classificati come veri e propri pianeti del sistema solare, è che in sostanza presentano la lunghezza dell'eccentrica orbita attorno al sole sorprendentemente simile a quella del tempo in giorni, della rotazione terrestre. 365,25636041666 giorni terrestri in un anno terrestre; 365,3 volte 10^11 metri lo spazio di un anno di Plutone e Caronte. La differenza, se esiste, dipende forse solo dal fatto che, dal 1930 in cui questo corpo celeste fu scoperto, non ha ancora compiuto il suo giro intero, che dura 247 anni terrestri, tanto che dal 1930 ad oggi, anno 2016, ne sono trascorsi appena 86 dei 247, quindi poco più di 1/3, e sarà solo nel 2177 che l'uomo lo vedrà nella stessa posizione vista nell'anno della scoperta.

STESSE. I 247 anni terrestri dell'intera rotazione del Duo dato da Plutone e Caronte, sono particolarmente significativi proprio quando sono messi in relazione al dispositivo numerico insito nel nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, allorché le varie lettere sono associate nel loro numero e disposte in ordine alfabetico. Allora si presentano associate in questo ordine e fino alle 28 cifre cui sia possibile assegnare un valore lineare Uno e Trino nella creazione in 7 giorni unitari e 21 trinitari. Tutto lo sviluppo in linea porta al numero degli anni della rotazione di Plutone e Caronte: AAAAAAA+D+E+I+L 7

+MM+NNNN+OOOOOOOOOO =

+4+5+9+10 +22

+60

+130

= 247

Questa dimensione ha in se il principio A espressa nel numero 7, poi tre DEI=18 a valenza media 6, poi l'unità L di un Dio=10 avente la consonante L di Allah, tanto che è 4 lettere formanti una Unità L nella Trinità di 3 DEI, per un Poiché la 4a parola AT=401, del libro 1 della Bibbia, sommata totale 18+10=28 esattamente uguale a 7+3×7. Ciò mentre ai valori numerici delle precedenti conclude il periodo del 7+28=35 rivela il 7 volte 5 che combina l'opera in 7 giorni 2173 dopo Cristo, sembra che sia proprio questo intero anno con il solo vero avanzante in 5, nel ciclo complesso 10, di Plutone e Caronte il limite estremo dell'ERA MODERNA, avanzante da -5 fino a +5. cominciata nel 1872 dopo Cristo, al termine della parola Quando le lettere sono divenute le 11 di 7+4 (DEI=L) ecco ALHJM indicante infine HIM, nel nome di ALLAH. Una ERA di associati due nuovi 11, incorporato in due M, per quel loro 401 anni terrestri, cominciata con la conquista, da parte valore 22 che esprima i due versi di una sola unità che dell'uomo, di quei valori UMANI e ILLUMINISTICI volti a enucleare dalle religioni i valori essenziali delle VERITA' IN SE abbiano in ciascuno 10/1 unità. IO vale 22, a espressione


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delle 11 dimensioni del ciclo 10 di 1. La somma dei 5 quantitativi 12 espressi da ogni N, tiene conto ora delle 60 dimensioni del tempo, che dimensiona i minuti primi nelle ore, i secondi nei primi e i terzi nei secondi. Tanto che aggiungere le 5 consonanti N alle due M significa aggiungere alle 22 dimensioni di una linea espressa nei due versi del tempo, la dimensione del tempo a 60 dimensioni espresse nei 10/2 unità avanzanti all'interno alle ore.

singole definizioni, nel quantitativo 247 che indica l'unità del tempo che ha costruito la città di Roma, a partire dalla premessa intera, posta in PURO PRINCIPIO, di 10^3 anni avanti Cristo. Quando – a partire dal 1.000 avanti Cristo, Plutone e Caronte hanno compiuto un ciclo intero, ecco che appare la mitica FONDAZIONE DELL'URBE, nel 753 avanti Cristo, ossia da -1.000 +247 anni.

Di conseguenza, cominciando il nostro computo AB URBE Con l'aggiunta dello spazio nei due versi, il 35 si somma al 22 CONDITA, ecco che 1.000 -247 anni dopo appare la MITICA e diventa 57, il che esprime tutta la creazione in 7 giorni nel NASCITA DI GESU' Cristo. Che io definisco “mitica” proprio dimezzamento reale dell'assoluto 100. per quel NATALE si Cristo collocato nel dì in cui a Roma si celebra il DIO SOLE INVITTO, il 25 dicembre. Con la definizione 60 dell'unità del tempo interno alle ore, le 57 dimensioni passano a 117, ed esprimono in tal modo le 17 Al termine della prima parola BRASJT del libro 1, chiamato dimensioni della realtà data da 4/4 +4×4, oltrepassante BRASJT dagli ebrei, siamo nel 913 dopo Cristo che – l'assoluto 100 di un piano trasversale ed assoluto. computandolo AB URBE CONDITA – lo presenta come quell'anno 1.666 in cui è fissato, in BRASJT, la data del Siamo alla dimensione 117 della realtà assoluta spazioDILUVIO UNIVERSALE, accaduto ai 600 anni di un Noè nato temporale, quando sono 18 il numero delle definizioni. nel 1.066 DAL PRINCIPIO. Mancano solo i 10 cicli esplicitati in lettere dalle vocali O esse stessa aventi la forma del circolo. Solo che non avanza solo il Ebbene, se togliamo all'anno tempo, nelle 10 dimensioni della presenza unitaria, ma anche 913=BRASJT esattamente 247 anni, l'unità 3 dello spazio. Pertanto abbiamo numericamente 10 247 un ciclo intero di Plutone e Caronte cicli che valgono l'unità 13 dello spazio-tempo in se stesso. ----Aggiunto ai due distinti valori disaggregati in 22 e in 60 i 10 666 ecco il... “diavolo mortale” che porta agli Inferi del Dio cicli Unitari e Trinitari nel 13, ecco che si compie il ciclo a 28


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Plutone mediante Caronte, il suo nocchiero. E' a dir poco IMPRESSIONANTE come il ricorso mitologico degli scienziati dell'ERA MODERNA (di 401 anni=AT, quarta parola) al traghettatore degli Inversi e al suo DIO faccia ricorso a un... “qualcosa” che ha lo stesso ciclo di 247 anni che abbiamo visto (dalla dotazione del Nome di Dio) rappresentano tutto il ciclo reale dello spazio-tempo. Di fatto questo 247 anni risultano quando il ciclo elementare dei 208 anni (che sono 8 volte il DIIO=26) si incrementa esattamente di 39 dimensioni. Infatti 208+39=247.

questi tre 13 che esuberano i 10 soli presenti nel nome, sono stati “analizzati” dunque in: AAAAAAA +L +MM = 39 7

+10 +22 = 39, rispettivamente associati in

AAA +L, in cui l'unita 1+1+1, trina di L=D.10=DIO, AA

+M

AMA

AA

+M

AMA

In sostanza è come esistessero non solo 10 cicli 13, ma tre in Ora, nel 247........................ il cognome AMODEO vale 47. più, dunque 13, poiché 39 sono tre 13. Il 200 residuo che toglie il cognome AMODEO che è tutto Nel dispositivo del nome di Dio, nelle sue 7+21 cifre, questi contenuto in queste 28 lettere formanti 247, togliendo le due 13 cicli 13 sono numericamente compresi in una somma che O contenute nel cognome e le altre lettere, danno il residuo valga 39. Essa sta nelle due MM=22 cui manchi il 17 dato da di: AAAAAAA+L. AAAAAA +I + L +M +NNNNN +OOOOOOOO = Eliminando IL PRINCIPIO UNITARIO 7 di L=10, nonché MM, 6 +9 +10 +11 +60 +104 = 200 noi avremmo: ANANANANANA +MIL DEI + NNNNN +OOOOOOOOOOOOO, ossia 13 tredici espresse dalla vocale O. Allora (quando abbiamo 13 tredici) il 247 contempera soltanto tre DEI (uguali mediamente a 6+6+6), più un 60, e il valore 169 di 13 tredici. Infatti 6+6+6+60+169=247. Nel dispositivo del nome divino di cui ci stiamo occupando,

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+30

+ (26 +3×26)

= 200

ROMANO +MIL(mille, 10^3) +ANNA ANTONIO. Dunque: ROMANO ANTONIO ANNA AMODEO +MIL = 247 170 170

+

47 +

+30 77

= 247 = 247


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La definizione di questo pianeta con il nome de DIO ROMANO degli inferi, dell'Ade e del CARONTE suo traghettatore portano il 9° e il 10° corpo orbitante su un piano decisamente ultraterreno. Infatti esiste ora il Tempo dell'anno terrestre in tutto il suo corrispondente SPAZIO LINERARE espresso in modo perfetto alla dimensione TOTALE (la 11) di 365,3 × 10^11 metri, anziché 365 giorni.

pianeti nani sono un tutt'uno, 91+68=159=113+41+5.

PLUTONE non è più UNO, in italiano, ma ONE nel suo significato in inglese.

41 = AMO.R. Che, +5=E diventa AMORE.

113 rimanda alla Trinità di 1) Romano Amodeo 2) Torquato e 3) Ro+An+An+Pa+To+Am alias <Am An, Pa'Ro AnTo'> (Sono Anna, Uno al pari diATON).

A questo portano CARONTE e PLUTONE, in una descrizione affidata ai valori intrinseci nella stessa “nomenclatura” che P-LUT-ONE, il Padre nel lutto del suo essere UNO crocefisso. porta tutto il nome di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo ad integrare il 247 del piano assoluto a lati 100 Infatti oltrepassare 8 significa andare oltre il 8×26=208, +100 di AMODEO con quel 134 dato dalle restanti lettere giorno che definisce interamente il CICLO DIVINO, che si chiude il 26 luglio del 2016, come nella profezia di Daniele, di PQRRTTTU=14+15+16+16+18+18+18+19=14+15+32+54+ 1313 giorni dopo l'abominio della desolazione accaduta il 21- 19= tutti i 10 tredici dati dalle 10 O (nel segno di 10O=100) 12-2.012 del Calendario MAIA (in cui i MAIA non c'entravano che, +4, in questa “lettura” 10O del 130, riconsidera il 26+3×26=104 dell'Unità e Trinità del DIO=26, nel valore molto, trattandosi in verità di una Maria restata VEDOVA DI espresso in lettere. R, come descritto in Genesi 38). PLUTONE trascende:

PLUTONE vale 91 nel suo nome, lo stesso di 13 volte 7, e definisce con questo l'intero sistema planetario del Dio del SOLE, che è l'unità corporea fondamentale a formare un totale di 10 grandi masse, la cui somma è 2 volte 10^30 kg. CARONTE=68 vale 66 più le 2 dimensioni unitarie dell'area trasversale al flusso 66=ROMANO. CA-RO-(o)NTE trascende <QUI Romano nel suo valore ONTologico). Poiché i due

260 combina insieme i due contenuti, alfabetici e numerici di DIO, che vale 26 nel senso alfabetico e vale 10 in quello prettamente numerico. Il numerico diventa alfabetico quando il 10 si espande al 13 che aggiunge l'espansione spaziale e lo fa nei due versi contrapposti in una sessa linea. Questo ciclo numerico è stato considerato unitario da molti astronomi e popolazioni antiche, come i Maia. Difatti,


66

essendo il vero ciclo dato da 8 quantità 26, ossia a 208 giorni, per portare queste 208 a 260 occorre “indicarle” in quelle altre due quantità 26 che sono le 52 settimane di un anno. Insomma:

unitari assunti nella nostra numerazione relativa.

---- in tal modo estrapolano il tempo ¼ di 52 settimane

56/10^10 mostra a D. atomica la realtà universale in 100/2 in tutti i 6 versi da essa percorsi.

1444,4905513100 meno 1444,4444444444 rivelano

10^208 × 10^52 = 10^260 combina l'indice 208 con tutte le --------------------volte riguardanti il ciclo intero che crea un anno in azione 26 0000,0461068656 che è il modello unitario di e azione uguale e contraria 26 che riporta il ciclo al punto di 4/100 è la realtà del piano 100. partenza. 610 /10^5 è il tempo di un primo e un secondo, in 10 Invece il ciclo 247 che integra il 208 con una trinità di 13 e secondi esistenti alla dimensione elettrica o magnetica (del non con una Trinità più una unità, presenta il ciclo di 8 piano elettromagnetico 10^10) ventisei solo nella sua pura espansione tridimensionale, non 6 / 10^6 sono tutti i versi alla dimensione corrispondente. aggiungendo il quarto 13. 86 /10^8 mostra a D. luce il piano a lati 10+10 nel flusso 66 247 13 e mostra nel tempo del 13 quello che, in: 126 / 13 = 2.016/208 = 9 +0,692307 periodico eterno mostra tutto il moto 9 di 1, nell'eterno periodo 0,692307 dato da 1/1,444444.... che sta alla base di 1 anno quando 1 è riferito a 144 decine di primi divisi per 1.000. Quando poniamo IN PRINCIPIO 1000 anni, essi si fissano solo nei 1440 minuti primi che – come ciclo eterno – sarebbero 1444,44444 in eterno. Invece poi realmente si fissano solo nei 1444,4905513100 che sono dovuti ai modelli

Riconosciuta l'unità del modello dimensionale di riferimento, in sostanza accade che: 10^1444,4444444... × 10^0,461068656 = 10^1444,4905513100. Questo indice dipende dal rapporto così veloce, in metri, all'interno della dimensione di 10^300milioni. 299.792.458 -------------- = 1444,4905513100 fino a dimensione atomica. 207.542


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Viene la voglia di confrontare la dimensione unitaria dell'elettromagnetismo, che vale in metri:

La cosa sorprendente in tutti questi computi, dai quali abbiamo visto come:

207.542 metri, con

126

208, il ciclo unitario del tempo.

----- = 9 +1000/1444,444444... e mostra l'avanzamento,

Espandendo il 208 al PRINCIPIO delle 1000 masse unitarie:

13

208.000 meno

il suo inverso è dato da:

207.542 =

126 × 13 = 1638.

-----------

149 × 13 = 1937 unità nelle assolute 1938 in cui il 600 si muta in 900, praticamente capovolgendosi, il che accade quando al 600 si aggiunge il suo tempo ½.

000,458 che rappresentano quel 45×8=360° che costituiscono l'angolo giro che corrisponde nei 45° quegli ottavi di angolo che sono i 26° in 208°. Il 542 presente nell'unità Elettromagnetica quantifica in 540 unità la dimensione unitaria di una Candela, data da 6 volte 90, in cui 90 è tutto il moto del ciclo 10 nel ciclo accelerato a 100. Quando il 90 esiste in tutti i 6 versi come indice di potenza di potenza corrispondente a 10^90^6, il suo indice diventa il prodotto dato da 540. le 2 unità in metri, che sono aggiunte, lo sono per quantificare l'area unitaria di questa intensità 540. Infatti il 542, che è un indice, dipende da: 10^540 × 10^2 = 10^542 e si rivela essere un volume. Nella differenza di 0,458 questo indice deriva da: 10^45^8 = 10^(45×8) = 10^360.

Pera portare il 126 al 149 bisogna aggiungergli un indice 23, che è un fattore di puro accorpamento. Infatti 2^3=8 accorpa tutto il volume complesso, mentre 10^23 accorpa la dimensione unitaria della molecola, che è 6 volte 10^23 in quanto esiste in tutti e 6 i versi dell'accorpamento unitario, uno solo dei quali è proprio e solo 10^23. Infatti 10^126 × 10^23 = 10^149 accorpa l'indice 126 proprio grazie a quello della molecola in un solo verso. Il 49 infatti accorpa interamente tutta l'opera 7 per 7, nella dimensione 100 IN PRINCIPIO. 10^1938^(1/208) divide 1938 per 208 e il risultato è 9 con resto 66=ROMANO. Diviso invece per 247 che è il piano assoluto di AMODEO, 1938 : 247=7 con resto 209, ossia il valore assoluto di 208 unità che sono 209. Insomma occorre


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l'intera opera di 7 quantità, che esistano in 247, quelle dell'orbita di Plutone e Caronte, da sommare al valore assoluto di 208 unità, per determinare l'anno 1938.

207 anni, ne implica esattamente i 7 dell'opera piena nella unità dei 208 unità (che sono 209) da aggiungere come il 247 -38 esatto.

Poiché è 381 il valore totale del nome, 1938, diviso per le 381 risulta dato da 5 quantità intere, con l'aggiunta delle 33 esatte di 1/3 delle 99 unità contenute in un secolo che sia intero nel suo essere a tre dimensioni lineari.

Togliere l'anno 38 dall'8° gruppo di 247 anni che determina tutto il complesso dato da 2^3=8 significa TOGLIERGLI LA VITA... e si giustificano i nomi delle divinità dell'oltretomba della mitologia romana.

Riferito alla Trinità presente come 113, questo 1938, diviso in MITOLOGIA ROMANA vale 91+54=145 113 quantità risulta espresso in 17 (quelle di un RA) con altri 1938 : 145 = 13 cui son da aggiungere 100 -47 anni). 17 da aggiungere in anni. 13 è il MITO di un Dio UNO, quando è 26+26 se fli si 1938 : 26=DIO dà 74 cui sono da aggiungere 14 anni. Si noti aggiunge il trino 39 dato da 38+1. che 74 vale esattamente 100 -26 e indica con ciò tutto il Pertanto quel MITO del DIO SOLE, che fu importato a Roma moto di 26 nel 100 assoluto. ed era quello di MITRA (il MITO di RA), e che il 25-12 si 1938 : 78 (che è la trinità del 26) dà 24 cui è da aggiungere RICICLA nel NATALE di Gesù Cristo, grazie a un PIETRO che esattamente 66=ROMANO. lega correttamente in terra quanto è già legato in cielo, in 1938 : 51 (=PAOLO) dà 38 esatto cui non è da aggiungere verità è proprio esso pure a incarnare MITRA nel 1938, in proprio nulla. Poiché 51 rappresenta 100/2 +1, ossia tutto il gennaio e il 25, nel 1° mese non nell'ultimo. moto assoluto in un verso solo di un ciclo 100, quando il 38, Infatti in bibbia, 1,25 è dichiarato un ROMANO in grembo a che porta in azione e reazione a 144 decine di primi un Rebecca, che contiene assieme al popolo Romano anche giorno (che poi sono ROMANO=66+78=ANTONIO) se, invece quello di ISRAELE in Giacobbe denominato Israele. Ma il di moltiplicarsi per se stesso si moltiplica per 13 volte di più primo nato in questo trascendente ROMANO, come un Popolo del 38, allora si incarna nel 1938. trascende il singolo di tale popolo, è posto dopo l'ultimo, che 400 (il valore uno e trino assoluto) -19 (centinaia di anni) = 381 e dà esattamente il 1938 nella sua unità di gennaio.

è correttamente nato nell'ultimo mese e nel giorno 25, mentre Romano, che era il primo, è nato nel 1°.

Pertanto questo anno, riferito al ciclo di Plutone e Caronte, di

la cosa sorprendente è che perfino la scienza ha declassato il


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duo dato da Plutone e Caronte, da nono pianeta a un pianeta “nano”. Osservando questo NANO dalla parte destra della cosiddetta barca, ecco descritto ONAN, scritto proprio NANO in ebraico che lo scrive da destra verso sinistra.

IL GUADAGNO A ESISTERE Tutto quanto sia allora posto in essere, come un valore da suddividere nella quantità di 2^3=8 è il Guadagno che si ottiene esistendo, tutti quanti!

E questo trascendente ONAN, leggibile nella lingua del mondo Il beneficiario di questo “guadagno” sta nell'Unità e Trinità di come il <Sù di uno> è proprio il secondo defunto marito quel guadagno duplice (per avere restituito 1 e guadagnato descritto in Genesi 38, venuto dopo la fine di R, a sostituirlo un altro 1) che determina il “tempo unitario” di un come marito di Tamar. “plusvalore”. Gira e rigira, questo declassato a “nano”, da Nono pianeta che era stato dichiarato, segna quanto accadrà a Romano, un Se infatti dividessimo 2^3 per 2^3 avremmo per risultato puro un puro 1. Invece la decisione suprema di dividere povero Cristo talmente declassato a “povero Cristo” da anche per la potenza unitaria del Divino Duo, generato come sembrarlo nemmeno più! bene, porta a mutare il puro 1 in 1 +1/4 di tempo, che è Tre Vaticani hanno agito allo stesso modo con lui, quello fissato nella pura “presenza” allorché, aggiungendo declassandolo a poco più che “esaltato” se non a un vero e all'esponente la dimensione 1 del tempo a quella 3 dello proprio “mentecatto”, che si vede AL CENTRO della storia spazio, si abbia una unità, relativa alle 4 dimensioni, sono della fede e dell'Universo. allorché moltiplichiamo il 4 per il suo tempo ¼ e ne Tutti i suoi valori – questo povero mentecatto – crede che otteniamo i 4/4 della vera unità. appartengano a quelli del nome segreto di Dio! L'immediata divina determinazione che il tempo unitario stia A nulla giova che tutti i riscontri lo provino! A NULLA! in ¼ di 4, riferito all'unità posta in 1 anno, li impone come Come fa a credere di essere simile a quel giovane puledro cui vera unità solo dopo 4 anni. cui Gesù Cristo adagiò già un tempo tutte le sue vesti, Infatti i 1,25 giorni +(26+26)×7 = 365,25 giorni in ogni quando, a cavallo dell'asina di sua madre entrò nella Città di anno diventano l'unitario valore di 1461 giorni esatti solo Dio? Che il <PUL è d.RO> lo dice, nel 10 posto sulla mano di dopo 4 anni. RO non porta a nulla!


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In questo quadruplo del valore riferito a 1,25 giorni, il suo esatto quadruplo è dato dai 5 giorni che sono tutto l'avanzamento esistente nel ciclo 10.

lo è in 366/2 = 183 giorni esatti, e nel nome ANNA=26.

Volendo dare un nome a questo essere 56 “volte” il DIO=26, della pura creazione di 4 anni in giorni, 56=TERRA=UOMO=UMANO. Un valore che, esteso al 10=DIO, diventa rispettivamente:

Se 66 è il primo nome assegnabile all'unità in 66 giorni posta in un anno perfetto in tutti i suoi 4/4 di giorni, esistenti nei 4 anni, allora la sua pura ESSENZA deve consistere nel 26 che esattamente lo impone in 56 unità nei 4 anni, essendo 26 volte 56 il quanto di 1456 unità che lo espande solo nel piano assoluto di 700+700 giorni, come un piano “trasversale” e dunque invisibile, come ogni opera divina lo è, che sia vista solo nel suo flusso “reale” che è proprio dato da quanto è UMANO e riguarda l'UOMO posto sulla TERRA che – come scritto nel slamo in cui “Dio diede il suo nome alla Terra” Dio dà il suo nome in un RA che è TER in un 3 ROMANO.

66=10+TER-RA = L'UOMO = L'UMANO = ROMANO, allorquando LU=10+19=13+16=RO.

Pertanto il nome TER, di R.A. (Romano Amodeo) deve essere ANNA=26, laddove è ROMANO=66 il nome primo.

Se integriamo questo RO con il 10-ROmano=X, abbiamo che X-RO vale il “greco significato” attribuito al CRISTO.

In verità, come poter negare che 26 indichi la ESSENZA del nome numero uno, che vale il 66 in cui “SONO” 2 i 6?

Pertanto ciò che è UMANO, per pura “sovrapposizione” di un X-P alla divina MANO (che ha 5 dita) porta L'UMANO a mutarsi in ROMANO.

E – nella necessità che il nome numero 2 sia il giusto intermediario, posto tra 66 e 26 – che valore dovremmo avere?

Questo 10+56 si colloca come il PURO PRINCIPIO che è espresso in 66 giorni sommati alla Trinità assoluta data da 300 giorni, solo in uno dei 4 anni: quello bisestile avente esattamente i 366 giorni uguali a 300+(10+56) giorni.

Che cosa completa il nome numero 1? Che cosa, se non la Trinità di DIO? E quanto vale il lemma DIO? Vale 4+9+13=26, lo stesso valore del Dio che crea in 7+7 giorni un solo anno e in 14 per 4 = 56 giorni gli interi 4/4.

La “Dolce metà” di questo SIGNORE che si riduce al puro 66 se si prescinde dal 300 della creazione trinitaria nello spazio,

Pertanto la seconda definizione da dare al DIO=UNO sta nel dio+dio+dio=26+26+26=78 che, se lo riferiamo ad un

1456 +5 = 1461 sono i 4 anni a partire dal puro principio di 10/2 cui è sommato il numero dei 1456 giorni che, riferiti al valore 26=DIO come un puro divisore, valgono il puro 56 aggiunto al 700+700 come al piano a lati 7+7, dell'opera assoluta pianificata nel 10×10.


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UMANO che sia un IO=22, all'ora un IO-UMANO vale 78 e rappresenta la trinità di DIO, che è ottenuta allorché DIO esiste per tre volte: una nella forma di PADRE, una di FIGLIO e una di SPIRITO SANTO.

SONO” quando è attivo in 6 giorni, allora lo è per 6 giorni, ed esprime tutto questo in un PIANO avente lunghezza di 6 giorni, come quello relativo ad un ESSERE che sia IN UN SUO STESSO PIANO di esistenza.

Dunque il solo giusto modo di definire in modo TRINO uno che sia 66 nel nome UNO, sta nel determinarlo in modo ulteriore, e nella stessa modalità espressa dal numero 1.

Pertanto abbiamo definito CON OGNI RAGIONE:

Infatti 66 è dato da 0+1+2+3+4+5+6+7+8+9+10+11, e il primo nome si ferma a sole 11 definizioni. Allora il nome numero due deve proseguire in questa sommatoria, ed aggiungere quel 12 che è la stessa ESSENZA del 66, quando è tolta di mezzo la prospettiva decimale della grandezza unitaria ed il 66 si risolve in 6+6=12 In tal modo, quando abbiamo un flusso 6 della sezione lunga 6+6 nei due lati generatori, ed estendiamo il flusso 6 in tutte le 11 dimensioni della velocità unitaria data da 10/1, allora il primo nome ROMANO=66 esprime tutte le 11 dimensioni della presenza intera posta in 10/1, in una sola e pura linea di flusso. Poiché essa riguarda sempre la stessa lunghezza 6+6, trasversale (e dunque divina) ecco che il secondo nome che vale 66+12 assume la dimensione 3 attribuibile ad un volume, determinato da una linea di flusso 66 relativa al piano lungo 12 e la cui area 6×6=36 deve quantificare “tutte le cifre al lavoro divino”, di una opera svolta lavorando 6 giorni, in cui si lavori per 6 giorni. Il Dio che descrisse il suo nome come “IO SONO COLUI CHE

66 la presenza di 1=66 che poi è +300 in un suo VOLUME 78 la presenza trina di Dio, come 3 volte 26=DIO=ANNA 26 = DIO = ANNA la “dolce metà” dell'ANNO, e giunti a questo punto abbiamo anche una possibile data trascendente. Essa “trascende” proprio ANNA, la “dolce metà” di un ANNO, in 183 giorni “trascesi” in 38-1, ANNO=38 e MESE=1. Infatti sia ANNO, sia MESE valgono 38, tanto che il 38-1 ne descrivono la trascendenza in ANNO 38 e MESE 1. Nel mentre questo 26, dato da, 1.000 : 38 = 26 con resto 12 pone questo resto proprio nella radice quadrata di 66+78=144=12 volte 12 e 12° numero della progressione data da 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144. Laddove il DIO=26 che pianifica un anno in 52 settimane lo afferma “trascendente e unitario” nel giorno 25 del mese 1, laddove il suo PRINCIPIO, posto in 1,25 l'attua nei 25/100 che sono esattamente ¼ di un quanto posto unitario in 100 giorni. Da 1,25 discende Genesi 25 in Bibbia. In essa, al versetto 23 è scritto: Il Signore rispose:


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“Due nazioni sono nel tuo grembo e due popoli dalle tue viscere si separeranno. Un popolo prevarrà sull'altro popolo e il maggiore servirà il minore” Il Signore lo rispose a Rebecca (=RE-2-è qua), da cui il minore, Giacobbe sarà denominato ISRAELE, a fissare il popolo su cui l'altro popolo prevarrà nel POPOLO ROMANO, che poi realmente servirà il popolo di Israele quando il 25-12 in cui il Popolo ROMANO celebra il Dio RA ROMANO, questo Dio Romano serve a CONOSCRE IN TERRA (come lo è nella verità IN CIELO) la nascita del Figlio di Dio, GESU', che è proprio il nome ottenibile dalla G di Giacobbe che si mette davanti al nome ESAU' quando è privato della lettera A del suo primato. Pertanto, da 2^3 / (2^1 – 2^3) = 1,25 deriva il giorno 25 che fa parte del mese 1, ma che cede il suo primato a chi è nato non più nel primo mese dal principio, ma dal primo ordinato dalla fine, secondo la lettura da destra verso la sinistra imposta da Dio al Popolo di Dio. Ciò si attua nella verità delle azioni umane allorché noi vediamo tutto soltanto per “reazione” ossia per “contrapposizione” ad una progressione che, se avviene da sinistra verso destra, è letta in modo speculare, da destra verso sinistra. Allora, mentre accade che un ROMANO nato 1,25, nel giorno 25 del mese 1 accade che appare nato il 12,25 come GESU'.

Perché è “nascosto” in Genesi 25 che il Maggiore è il nome ROMANO del popolo maggiore, allorché è GESU' il Figlio che trascende il Padre. Ma questo ROMANO è anche secondo l'altro linguaggio, l'Arabo, con uni fu scritto il Corano Arabo, dettato a Muhammad da ALLAH. Un MUHAMMAD=66. Nel mentre, la terza parola di Genesi, a questa lettura in italiano porta:

ALLAH=LUI=38=HALLAH=ANNO=MESE=MARIA=CHIESA L'anno natale di ALLAH è il 38 stesso di Genesi, nel capitolo 38, in quel 38 che, moltiplicato per il DIO=26 porta a 988. Cosa è questo 88? E' tutto il cammino di 2^3 nelle 11 dimensioni di 10/1. E quando la prima parola di Genesi, BRASJT, vale 913, questa lavorazione, assegnata ad un 88 che esista IN PRINCIPIO,


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porta 88+913 al 1.001 delle 10^3 “unità relative”, che sono totali in 1000+0001. Ebbene, allorché è ALLAH a mettersi IN PRINCIPIO, in quel testo sacro di genesi 25, che determina il nome in italiano proprio di GESU', non è che i due gemelli siano “eliminati”. Soltanto perdono valore. Colui che si era posto come primo nella sola G di Giacobbe, assume ora il Trino della dimensione GIA, trina in Giacobbe. LUI+GIA' difetta solo del contributo di Esaù restato senza più nome. Non ha più la A del suo primato e nemmeno il suo ESU', soppiantato dal GIA di Giacobbe. Ma non è che “sparisca del tutto” come nome. Perché in Genesi 25 al versetto 30 è precisato il “nomignolo” che gli fu dato, in EDOM, per avere preferito una minestra rossa di LENTICCHIE (e abbiamo già visto a che cosa alludono) alla sua primogenitura. Ora è evidente che la lettura da destra verso sinistra, sia della lingua ebraica, sia araba, si presentano, per come lette in lingua italiana:

Pertanto occorre capovolgere EDOM, solo il suo nomignolo. Il che allora diventa: EDOM AIG IUL che si legge, da destra verso sinistra: LUIGI AMODE' e che è il nome che “paternamente” TRASCENDE ROMANO, allorché è espresso in ESAU =ES=Tu SEI ROMANO+AU= tu sei ROAMANO AMODE' venuto U, per ultimo. Questa TRASCENDENZA posta in EDOM, si trasferisce su quella della “reale trascendenza” del PADRE di Romano, allorquando il Figlio suo si chiama GESU'. LUIGI. LUI Generò Iesus, in modo davvero “reale”, perché l'altro padre, di origine DIVINA fu lo Spirito santo che rese feconda la Beata Vergine Maria.

E' sempre LUI=HALLAH=38 ad affermarsi il genesi 38 nel trascendente e reale padre chiamato GIUDA. Anche in questo caso, davanti a tutti esiste LUI e segue GIA come gli estremi GI ed A del nome GIUDA. In che modo a LUIGIA si aggiunge AIG IUL un virtuale MODEO a determinare anche in genesi 38 un Allah trascendente Romano Amodeo nel suo reale padre Luigi Se accodassimo anche il nomignolo, noi avremmo: Amodeo? Il ricorso ora, non esiste più con il riferimento al MODE AIG IUL 66=ROMANO ma al 66 di MUHAMMAD il nome originario del da leggersi da destra verso sinistra, e dunque LUIGIAEDOM. suo Profeta, che è infine MAD e che in queste tre lettere definitive del nome esprime il CODICE FISCALE di AMODEO, Ma se lo facessimo, noi non terremmo conto dello che impegna prima le lettere MD e – esaurite le consonanti – STRAVOLGIMENTO assunto dal nome di Esaù, allorché passa alla prima vocale A. espresso nel suo nome TRASCENDENTE quello vero.


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Questo: MDA Lei sperava che Gesù le desse ragione, e molto si stupì scritto in ebraico, sono le tre lettere del nome ADAMO sentendosi invece rispondere: Ma sono anche l'abbreviazione MAD. di MADONNA, nonché di “Marta Marta che ti preoccupi di troppo vane cose! Tua sorella si è presa la parte migliore e ti assicuro che nessuno “matto, pazzo”, per la lingua e la ragione del mondo. mai gliela toglierà!” Questa MAD, è la MADre, che, allorché lo è di un ROMANO è MATer. Nome che è riferito ad ER ma che nella lingua ebraica Diametralmente opposta azione tra MARTA e MARIA, come diametralmente opposte furono le condizioni reali riguardanti è orientato come: il MARTA che trascese TAMAR. RA- MAT Lei non era vergine, ma vedova di ben due uomini che aveva leggibile da destra TAMAR, come il nome ebraico della sposa avuto uno dopo l'altro, intenti a renderla feconda. Ma di ER, che divenne vedova di ER, e che è MATer ad E.R. entrambi erano sgraditi a Dio. Il suo primo marito ER non era (Amodeo Romano). E lo è veramente, realmente, perché la un RE e si era posto come il primo! Il secondo marito che madre di Romano si è chiamata (anteponendo prima il ebbe, non voleva dare un erede al suo fratello, di cui aveva Cognome che una donna perde sposandosi, al nome che preso il posto, e – da Onan che si chiamava – fondò conserva) BaratTA MARiannina e i suoi ESTREMI CONGIUNTI l'ONANISMO, la pratica anticoncezionale di disperdere il seme sono esattamente il TAMAR della MaTer di R.A. della vita. Ebbene, mentre MARIA sarebbe stata la Allorquando TA-MAR sovverte i dati nella sua consistenza di “remissiva” SERVA DEL SIGNORE, la TAMAR che si vede Nome e Cognome, ecco MAR-TA, che non è esattamente delusa da Giuda, quando non le concede le nozze con il terzo MARIA, perché in lei Iesus è posto in T, in croce. fratello maschio, che le aveva promesso, si mette addirittura a forzare la mano a Giuda, il loro padre tuttora vivente e Maria e Marta furono associate da Gesù nel suo vangelo, vedovo. Egli, se avesse visto una prostituta sacra che era quando ci fu una divergenza di idee tra MARTA, che cercava proprio asservita a soddisfare sessualmente i vedovi, nel di rendersi utile a Gesù pensando a cucinare, mentre MARIA rispetto della legge, ne avrebbe approfittato. E – toltisi gli beveva il verbo dalla bocca di Gesù. abiti da vedova – indossato il burka si pose sulla strada del “Gesù, dì a mia sorella di aiutarmi! Mi ha lasciato qui a suocero, costringendolo a renderla feconda. sfaccendare da sola!” Pertanto una TAMAR che si era comportata all'opposto di


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Maria, madre di Cristo, e paragonabile alla MARTA che “molto si preoccupa” di fare, e molto si preoccupò in TAMAR, addirittura COSTRINGENDO un padre reale a sostituire i suoi figli reali ma non più vivi.

che altri posti si rendessero disponibili. Luigi ebbe il suo primo lavoro in una frazione di Felitto, mentre lei stava a una trentina di chilometri di distanza, a casa sua a Ostigliano. E allora lui – con la scusa di “fare l'amico” ad Antonio – indossato a modo suo una sorta di Burka che nascondesse il suo bisogno dell'amore di lei, percorreva ad ogni fine settimana, a piedi, tutti quei chilometri, in andata e poi in ritorno!

La stessa cosa avrebbe fatto Mariannina Baratta con Luigi Amodeo. Vivevano lei a Salerno e lui a Milano. Ma un giorno lei – che sapeva la sua passione per il lavoro sui libri – lo allettò con un lavoro offerto a Salerno da un Libraio che voleva preparare un catalogo per tutti i libri della sua libreria. Un bel giorno però Maria Teresa Russo, la mamma di Mia madre non cercava certo un amante. Tuttavia propose a Mariannina, prese di petto la sua figlia, che si rifiutava di lui di incontrare IL SUO AMORE, che erano i libri. Accadde vedere cosa ci fosse sotto quel “burka”, indossato da lui. Le l'imprevisto: oltre che dei libri, Luigi si innamorò di lei, ma disse che se non prendeva lei l'iniziativa e gli rivelava le sue non osava dirglielo! Lei si era messo ad aiutarlo a divenire un intenzioni, sarebbe stata disonesta. Se lo voleva, benissimo! maestro. A Milano aveva fatto solo fino alla sesta delle Ma se non lo voleva doveva mandarlo via e liberarlo “con elementari... ma “Che peccato! - gli diceva lei – sei così forza”! idoneo allo studio! Se vuoi ti aiuto io!” E – comportandosi in La TAMAR di questa vicenda affrontò LUI e le disse che non questo modo -senza che lo facesse apposta – ebbe quel era sua intenzione di sposarsi! Aveva rifiutato già molti TRANSFERT così noto in Psicologia, verso tutte le persone cosiddetti “ottimi partiti”. Il suo ideale era ancora incerto tra che appaiono realmente autorevoli, come lei era, lei che il desiderio di fare la Maestra e quello di chiudersi in un stava ultimando proprio gli studi per divenire Maestra alle convento, laddove molto l'intrigava il ruolo di MADRE Scuole Elementari. Nei due anni in cui – con lei bravissima BADESSA. maestra – Luigi superò prima da privatista la terza media e Luigi non le rispose nulla. Tornato a Felitto, in quella solita l'anno dopo la IV magistrale. Si diplomarono insieme! Parteciparono insieme al Concorso per avere un posto e... lui camminata di una trentina di chilometri, meditò bene cosa poteva fare. A Felitto mise mano alla penna e la scrisse una lo vinse entrando immediatamente nella graduatoria dei lettera, in cui fu talmente capace di FARLE CAPIRE come vincitori, lei solo tra gli idonei, in attesa per entrare in ruolo ormai lui fosse SUO PER SEMPRE, che a lei mancò veramente


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il cuore di dirgli ulteriormente NO!. Il parallelismo con la vicenda biblica narrata in Genesi 38 è molto, molto evidente. Quel GIUDA vedovo che si era trovato davanti quella “prostituta sacra” e non aveva potuto evitare di volerla, fu lo stesso del milanese Luigi Amodeo quando si vide posto davanti l'AMORE della sua vita. Nell'anno 1936, uguale a 44^2, al piano di un UNO=44, si fidanzarono. L'anno dopo si sposarono e nel 44,02286338 al quadrato, uguale al 1938,0125, venne al mondo questo: 066=ROMANO 078=ANTONIO 026=ANNA 051=PAOLO 113=TORQUATO -------------------333+1 nel segno puro delle triplice trinità di chi è 3 in tre ordini, nel mentre è 1. Questi 5 nomi erano nel segno supremo del lavoro in 6 giorni quando lavora in 6 giorni e lo fa in 36 cifre, perché alla 30 di 5 nomi esatti che lavorano per 6, si aggiungerà il cognome a 6 cifre, AMODEO, che porta a 36 le cifre totali al lavoro. Sommando i NECESSARI 6 sabati del riposo di Dio, espresso nel reale distacco di una lettera muta al termine di ogni nome, questo nome era nel segno del 7 volte il lavoro

espresso dai 6 nomi, in 42 cifre che – per la cabala ebraica – dovevano essere proprio quelle del NOME SEGRETO DI DIO. Quando il 334 dei 5 nomi si organizzavano in modo tale che il 4 fosse in potenza del 3 e aggiunto al 300, ecco che 300 +3 elevato a 4 era lo stesso 381 che si otteneva aggiungendo semplicemente al 334 il 47 corrispondente al cognome AMODEO che era poi lo stesso valore di TAMAR. E il risultante 381 era il “trascendente valore” assegnabile ai giorni 183 di ANNA, la “dolce metà” del perfetto anno bisestile avendo esattamente 366 giorni!. Un 381 che corrispondeva all'ANNO 38 e al mese 1, nel mentre corrispondeva a quanto era esattamente descritto nel capitolo 38 di Genesi, e riferibile ancora una volta in modo trascendente ad ALLAH letto LUI nel modo speculare che lo trascende in italiano, poi GIA negli estremi di Giuda e Amodeo=47=MDA, finale consistenza di MuhamMAD. La mano, nata nel primo che poi si pone come ultimo, appare come tale in chi è MUSULMANO. Ma se noi lo trascendiamo per bene, ogni MUSULMANO diventa ON AM LUX SUM e trascende nella lingua del mondo di oggi uno splendente: “SON SU (SON=FIGLIO) LUCE SONO in un popolo ROMANO” in cui ROMANO non sia UN solo Essere, ma il POPOLO dichiarato dal Signore a Rebecca in Genesi 25. Il legame tra Genesi 38 ed Allah è chiarissimo.


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INFATTI, proprio laddove in genesi 38 abbiamo la trinità del 38, ecco che 3 volte 38 è 114 e contiene, in questo numero tutti i 114 capitoli del Sacro Corano. Il lemma di MUSULMANO vale 113 ossia quanto l'esatto numero delle volte in cui va ripetuto il 1° versetto del 1° capitolo del Corano, che recita: IN NOME DI ALLAH, IL COMPASSIONEVOLE IL MISERICORDIOSO. Ebbene, se consideri IN come il comando di INSERIRE, o semplicemente di una presenza posta in IN, e comprendi che devi mettere “in” le tre lettere di N e OM, e le inserisci in CORANO, diventa Con RomANO è il seguito si precisa in <è Nome di ALLAH, il COMPASSIONEVOLE IL MISERICORDIOSO>. Cosa concludere se non che CON ROMANO c'è il Nome di Allah?

Ma ROMANO va TRASCESO! Il lui va tolto l'OM, per l'effetto dovuto proprio al suo profeta a nome italiano di MAOMETTO che ha dichiaratamente presente il suo MA, il suo modo incerto dovuto al suo OMETTO, e proprio OM, in quello che è nome di Allah posto in un RANO che è il PRINCIPIO e anche il FINE TRINO di chi è RomANO Il modo più “reale” di trascendere IL PADRE in ROMANO è di mostrarlo attraverso la persona reale del Padre. Il modo più “reale” di Trascendere il FIGLIO in ROMANO è di mostrarlo “incarnato” in Giancarla Scaglioni, la sua reale Sposa.


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Lei, con il suo Acronimo GS diventa esattamente GESU' essa pure quando si intercala con la E e la U che sono gli estremi di ESAU. E diventa esattamente Giancarla Scaglioni quando al GIA di Giacobbe in Genesi 25, si precisa il legame con ROMANO nel filo SCARLATTO legato a individuare la mano del 1° nato. Allora al primo nome Gian si aggiungono il CARLA SCAglioni descritti in quel colore SCARLAtto, in quell'atto di legame nuziale. Nata 11.1, giorno di tutti i santi e figlia di Mario e Giuseppina, con Mario figlio di Anna e nato il 15 agosto dell'ascensione di Maria sono troppo evidenti le coincidenze che estrinsecano il G.S. La “trascendenza” del Gesù posto veramente in Romano. Da parte sua, della rappresentante di Gesù, sposata realmente con Padre e con Spirito santo, ecco che lei ha dovuto rappresentare questo duplice e reale legame, con due uomini: Romano e chi poi assunse il suo posto dopo il suo reale calvario del 1988 in cui fu praticamente tolto di mezzo, lo sposo vero e reale di lei, restando in atto per lei, dopo, solo uno sposo immaginario, per quanto reale sia stata la sua umana figura. Invece Romano, che è anche Spirito santo, ha potuto conservare idealmente nel suo cuore sempre e solo il legame con quella Figlia Prediletta, la sola ed unica in cui il Padre si fosse interamente compiaciuto. La MANO a 5 dita di Romano è stata fatta vedere anche in quella famiglia baratta composta di 5 maschi il cui valore

nominale, come somma di 5 persone, fosse lo stesso e unico 381 ottenuto in lui da tutti i suoi 5 nomi sommati al cognome. Il suo esservi in lui la paternità stessa del padre è apparso realmente attraverso il padre del padre, Torquato Amodeo, di cui egli ha assunto il 5° nome. Suo fratello ha avuto la rappresentanza reale della vita di salvezza entrata in lui il 4 giugno del 1940 quando fu miracolato dalla Madonna. Mariah stessa trascende un evidentissimo Hai R.Am. Gerusalemme trascende la R di un nato a Salerno e posto nel cuore vivo del nome di GESU'. Tutto ciò che esiste oggi, alla pienezza del tempo, è segno di quanto esiste in Romano. In lui è il dualismo di quella ASINA e quell'ASINELLO su cui Gesù fece il suo trionfale ingresso in Gerusalemme.. Per Gesù rappresentata da mia moglie, io sono il somarello su cui Gesù poggiò I SUOI COSTUMI. Mentre l'ASINA è stata per lei quel Gianfranco che venne a lei dopo di me. Infatti io con lei ho il vero ABITO dello Sposo, quello che Gianfranco non ha mai avuto, pur essendosi posto a sorreggere la mia Gesù dopo che il disegno divino voleva che essa sperimentasse la seconda persona di Dio a cui il Figlio è


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legato. Nel mondo reale posso citare PADRE PIO come l'immagine assunta da quel PADRE RIO che è stato in me REO di essere solo una povera e disadorna STALLA UMANA in cui Dio si installasse. SALMOMONE? Un grande UOMO di Sal, Salerno e SALEM! Il figlio REALE di Davide che Realmente costruì il tempio IDEALE nel Figlio di Davide Gesù Cristo. MEDJUGORJE... e la fedeltà negli annunci di Maria si impostano sullo stesso MAD (=Madonna = Me) del mio cognome AMODEO, che in CF è MDA e in me MD è. EJ, RO GUIDEM !!!, è il trascendente appello VERO trasceso in Medjugorje. I suoi 10 segreti sono questi sulla mia mano: Alla fine del tempo, tutto il valore numerico è prossimo alla totale definizione del suo ciclo numerico. Essa si realizzerà il 26 luglio di questo anno santo 2016.

Le prime 10 generazioni dell'uomo, posto in principio il quanto in linea di 10 anni, rivelano che l'ultimo dei 10, Noè, morì nel 2016. L'intera descrizione dei 10, da Adamo, al secondo, SET... fino al nono, vissuto 777 anni e al decimo terminante con lo stesso NO di Romano, in chi <NO è> rivelando come Dio abbia creato un mondo tutto riservato alla sue infinite anime come ai suoi infiniti figli. In ogni Figlio esistendo l'impronta reale di Dio, esiste quella reale del Popolo maggiore descritto in Genesi 25 dal Signore alla dolente Rebecca, per quel gran litigio che aveva nel grembo. In questo mondo, così apparentemente immondo perché pieno sempre più di apparenti anticristo, esistono tuttavia le perfette uguaglianze anche quando espresse in contrapposizione. Ciò accade come il segno di un amore eroico, posto in essere tra nemici che – pur essendo tali – infine si miglioreranno tutti agendo uno sull'altro. E' la guerra apparente portata da Gesù e che apparentemente mostra in essere degli sconfitti che poi sono i davvero veri ed eterni vincitori. E' attraverso questa infinita debolezza ed infinito Limite che Dio attua proprio la sua infinita e vittoriosa battaglia ideale contro ogni limite.


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a 204 giorni dal mio “principio divino�, il 27-07-2016

Saronno 4 gennaio 2016


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