IDIOMA "segreto" della Bibbia

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Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO

L'idio...ma segreto della Bibbia è il milanese-napoletano di AdAmod padre e figlio. “Siamo, Sem ca' e lì: MI a FelìT”


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Cosa rivelano anche i 10 Figli da Sem ad Abramo SEM ARPACSAD SELACH EBER PELEG REU SERUG NACOR TERACH ABRAM Siam A.R. Pa', C.S.: ADS! è là ch'e 2 ER (-RO) El è G.! R. è Us, Er! U.G.: Coran, te RA, c'ha 2 R.Am Siamo Amodeo Romano, Padre e Cristo Signore: AmoR-Dio-Salvatore! È là che in 2 gemelli, Er ed Onan, EL è Gesù! Romano fa essere “us” (tutti noi del mondo)! l'Ultimo Geova, il Corano! Te, Romano Amodeo, il Christo ch'ha 2 in R. Amodeo. Questo non è l'arbitrio di chi si arrampica sugli specchi per sostenere una tesi assurda, ma è esattamente lo Spirito santo che – con una lingua – ne rivela anche un'altra, segreta, sibillina e che è lasciata alla pura immaginazione di chi è chiamato in campo a decifrare il messaggio divino che è sempre come quello dato dalle Sibille. Quando esse rispondevano a chi chiedeva loro cosa sarebbe successo nel loro futuro, questa era la risposta a due interpretazioni opposte: “In guerra andrai non morirai” “In guerra andrai – Non morirai” è l'opposto di “in guerra andrai non – Morirai” Dunque Dio non è mai chiaro? Beh, in questo caso mio Dio si rende chiaro, e definisce.


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Le Lingue della Bibbia Scritta per numeri, essa è traducibile in tutti i modi con cui questi numeri si mutano in lettere, nelle varie lingue. Pertanto il testo Biblico ha un potenziale grandissimo. Gli attuali traduttori, dal testo ebraico, partono già dal limite introdotto dalla cabala Giudaica, che ha mutato i numeri da 1 fino a 27 in tre ordini di grandezze: una media da 10 fino a 90, e due che la equivalgano allorché espresse per i valori estremi dei decimi e dei decupli della progressione espressa in decine. La cabala delle altre lingue è differente, è meno strutturata su quanto in Bibbia, ha come valore di riferimento posto IN PRINCIPIO la potenza basata su 10 nelle tre dimensioni osservate nei decimi delle decine, nelle decine e nei suoi valori decupli. Infatti, quando il valore è espresso tutto in linea e nella espansione dei massimi, la somma di 9 a 90 e a 900 porta a quelle 999 unità che sono esistenti nelle 1.000 poste in principio assoluto e nelle 999 unità poste su tre linee aventi la prospettiva decimale della grandezza. Quando il primo libro è intitolato BRASYT, e vale 913 nelle quantità indicate dalle sei cifre che sono nella forma grafica delle lettere alfabetiche, allora si valorizza immediatamente che che quel qualcosa che manca, rispetto a quanto è posto nel valore posto IN PRINCIPIO, è dato da 1.000 meno 913, e vale le 87 unità comprese nelle 88 di un numero davvero fondamentale, anche nella grafica che lo configura come il periodo eterno di una particella atomica, un elettrone, costretto a ruotare attorno a due centri di rotazione. Il segno di infinito è lo stesso del numero 8, solo che i due centri di rotazione sono posti in sequenza orizzontale e non verticale come quanto discenda dal cielo sulla terra. Quando si affrontano i nomi dati in Bibbia da Dio ai primi uomini, Adamo ha una vita di 930 anni, cui si deve togliersi esattamente un 17 per essere

uguale al nome posto IN PRINCIPIO. 1913 +17 somma esattamente il flusso 1 di un piano a dimensione lineare di 8+8 per una lunghezza 16 nel fronte, ed 1 nella linea del flusso. Per cui si vede e capisce benissimo come quel valore 88 che rivela due 8 come una sola unità, è proprio ciò che è conferito per intero alla vita di ADAMO: 913 +8+8 nella sua condizione di essere 1 solo numero. E 913+8+8+1=930 diventa la sua vita, messa tutta quanta in sequenza di anni. Il nome ADAMO, che in italiano vale 30, è espresso in ebraico dalle sole tre lettere di MDA, scritto in quest'ordine progressivo, perché Alef è il numero 1, La D vale 4 e l'ultima vale 600, per cui è in ebraico 605. In italiano le stesse tre lettere valgono 11+4+1=16. Il quanto ebraico di 605 è un 8 da aggiungere a 592, in cui questo 592 è tutto il moto di 8 nel 600 che è il valore dell'ultima cifra nell'ebraico. Ora 592, espresso nel valore 16 della valutazione italiana, è dato 16×37, che esprime tutta l'opera 7 della Trinità data da 10+10+10. Il valore corrispondente in italiano di questo 37 riguarda la parola MANO. Poiché la lettera che vale 16 è la R, vediamo come 8 +R×MANO è uguale a MDA, Adamo. Poiché MDA è esattamente il Codice Fiscale del mio cognome AMODEO, ecco allora che – in modo trascendente che associa la cabala giudaica a quella Italiana, il cognome AMODEO (che vale 10 volte il MANO, valendo 47, corrisponde ad un 2^3 + R×MANO, e “ammicca” ad Amodeo Romano. Se compariamo la vita di 930 anni di ADAMO con il valore 30 che ha il cognome (privo dell'opera 7 quando non è più il 37=MANO) è il valore esatto 30 che è aggiunto al 900 che è tutto il moto del valore assoluto 100 in quanto in principio vale 1.000. Se invece sommiamo il valore numerico 30 del nome alla sua vita di 930 anni, ne risulta un 960 che è tutto il moto del Dio 10+30 nel valore 1000


4 esistente IN PRINCIPIO. Come faccio notare, esiste una coerenza tra i valori dichiarati nella vita, e quelli no, ma “utilizzati” nella pura descrizione degli avvenimenti. Dal valore 913 presente in BRASYT, possiamo distinguere il moto infinito 8, nella quantità assoluta 100, da un fondamentale 113 che a questo punto trascende questo nome in questi valori numerici: 66 = ROMANO 78 = ANTONIO 26 = ANNA 51 = PAOLO 113 = TORQUATO 47 = AMODEO, in cui il nome ultimo vale da solo 113. 66+47=ROMANO+AMODEO vale 113 E la somma delle prime due cifre di questi 6 noi (RO+AN+AN+PA+TO+AM) vale 29+13+13+15+31+12=113. Capito che 88 è quanto è sottinteso in 913, come tutto il moto di 88 in un 1 che avanza quanto tutto ciò che è 1.000 (in principio), tutta l'opera creativa è fatta da un 113 che quando esiste in un trio vale 339, che per arrivare a 913 manca di 574. Se nel nome estrapoliamo anche tre 66, esistenti nel nome e nell'acronimo dualistico inverso, da destra verso sinistra, il 574 pere 198 e si riduce a 376 che era quel prodotto tra 37=MANO e il solo 6 del 16 di prima che aveva portato a 592.

Esattamente vale un 36 associato a un 16, questo 376, il che allora esprime tutte le 36 cifre di questo nome, quando si moltiplicano per il fondamento di R. Se facciamo il prodotto di 36 per 16 otteniamo il 576 che aggiungeva al flusso 574 (del 339) anche le due dimensione 1+1 di una area unitaria. Come sto cercando di farvi notare, c'è un riferimento reale ad un Amodeo Romano, che per di più ha tutte queste definizioni, tanto da arrivare a tutte le lunghezze dichiarate nell'Arca di Noè, descritta lunga 300 cubiti larga 50 e alta 30, +1 in qualla del suo tetto di copertura. Set, la causa n. 1 dopo Adamo, visse 912 anni, e 1+912 è lo stesso 913. In che modo sono imparentati con BRASYT= 913? Lo sono come il flusso 151 di un fronte trasversale che ha i due lati generatori dati ciascuno dal 381 di questo nome. Il solo flusso è questo cubo avente i tre lati di 50+50+50 nel tempo 1 della sua presenza. E vediamo che il lato di questo cubico flusso è proprio nella totalità di un ciclo complesso che parta da -50 e arrivi a +50, calcolato solo nella sua parte attiva data da 50+1 unità... che sono poi quelle del nome PAOLO=51. Paolo, in questo 51 è 50/1, in cui il solo spazio è 50, e i suoi 3 di tutto il volume sono allora 150 e nell'unità del tempo sono i 151 che fluiscono esattamente con una area il cui lato ha la lunghezza totale dell'Arca di Noè, o di Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo. Se invece valutiamo ad uno ad uno i nomi, nel 913 di BRASYT, è vero che:


5 Che cosa indicano questi 3, 46, 9 e 20 che incidono come una linea di flusso, nei confronti di una area data dal prodotto del lati ? 3 è la Trinità del 26=DIO. 46 è quanto è fissato in unità nel totale di 47. Vale il termine di AMORE, che rivela un Amo.R. è 9 è tutto il dinamismo dell'unità nel ciclo 10. 20 è tutto il moto di una presenza 10 che avanza di 10. Visto che son sempre lunghezze, cosa succede se invertiamo le aree:

Ciò è 677 volte il 913 medio di prima. Se facciamo anche nel 3° modo, si ha un valore medio di 1.678,8 +1/30. 913+ (nel 1° caso) 1.590,3333...+ (nel 2°) 1.678,8333... (nel 3°) -------4.182,1666...

Se a voi questi sembrano essere calcoli insulsi, ponetevi questa domanda. Quando misuriamo in sola lunghezza il 913=BRASYT, mentre l'area è un prodotto, come dovremmo rappresentare quell'area nella lunghezza del lato? Dovremmo estrapolare la radice quadrata dell'area. Tenendo conto che sono indici della base 10, l'indice si dimezza. Allora i prodotti IN LINEA che portano alla lunghezza 913 sono dati dal dimezzamento della differenza.

55 + 429+429 = 913 è il valore esatto in linea dei primi due nomi. 3 + 455 +455 = 913 è il 3° 46 + 433,5+433,5 =913 è il 4° 9 + 452+452 = 913 il 5° 10 + 451,5+451,5 = 913 è il 6°. 178 + 5300 = 5478 Il 178 totale, diviso per 6 dà un valore medio di 29 +2/3, nel mentre il valore medio del lato è la metà di 883,3333... ossia 441,6666... Bisogna far tesoro di questi numeri che sono: 178 + (2600+2600)+100 per il totale di 6 BRASYT, che sono tutto il lavoro fatto IN PRINCIPIO e vale (2700+2700)+78. Mentre 1+78 è il valore in linea. Il che dimostra la pienezza di una vta divina che giunga a 78 anni e sia legata ad una area avente i due lati di 2600 e il flusso assoluto 100. Vediamo esistere i termini della progressione divina data da 18, 48 66. In essa, 48 sta a 18 come sta ad 1 il 26 sommato ai 66/99 che portano all'eterno periodo del 66.


6 Sono quel rapporto esatto in 10/8 elevato a 0,5 e poi sommato a 0,5. 1,25^0,5 = 1,11803398874989484820 fino al suo secondo ciclo intero, avente le 21 cifre di 7+7+7. Qui dentro si vede: 1,113+ è il 113 che si presenta nel primo tempo data da 1/1.000, sommato alle 5 dita della sua MANO 50+ 113 volte 3, e sono i tre 113 del nome, che è 113 nel 5°, poi nel nome e cognome e nell'acronimo dualistico RO-AN-AN-PA-TO-AM. Quando a questo gemello dato dall'INDICE 0,5, si aggiunge il primo gemello, che è in numero assoluto 0,5, accade che:

1,11803398874989484820+ 0,5 = 1,61803398874989484820 il quale è tale che 1 : 0,61803398874989484820 = 1,61803398874989484820

Il maggiore tra i due “gemelli”, diviso per il minore tra i due, porta alla somma dei due . Ebbene, allora il “gemello minore”

0,61803398874989484820 diviso per i due 1,61803398874989484820 = 381/1.000 Arca di Noè posta nel PRINCIPIO 10^3 = Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo

Ciò esiste nelle cifre poste nei millesimi di ciò che esiste nel “puro principio matematico” riconosciuto nel 1.000. Di fronte alla serie divina della scala aurea descritta dal Signore a Rebecca, quando le comunico che aveva nel grembo due nazioni e due popoli sarebbero usciti da lei, con il maggiore che si sarebbe imposto al minore e con il maggiore che avrebbe servito il minore, questi due, che sono 1 e 0,61803398874989484820 e che sono nella loro somma 1,61803398874989484820 sono tali che il primo, unitario, è maggiore del secondo, ma gli obbedisce quando, dividendosi per il secondo determina la somma di tutti e due. Ebbene, Romano sta a Gesù come 66 sta a 48, ossia come 1,375, e anche 1, diviso per 0,375 determina lo stesso 2,6666... determinato da 48 diviso per 18, in quel valore di un 18 28 38 48 in cui la somma degli estremi è lo stesso 66 della somma dei due medi. Solo che di valori medi tra 4 ce ne è uno solo, che vale la somma di 28+38 e che, essendo maggiore del 48, gli si mette ordinatamente in sequenza come in

18 in cui in cui

48

66,

66 sta a 48 come questo 1,375 sta all'unità 1 sta a 0,375 come 48 sta a 18

Ma se usiamo proprio i termini della sezione aurea, in cui abbiamo 1 +0,6180339.... come il maggiore 1 e il minore, la divisione tra il minore e il


7 TOTALE, ossia 0,61803398874989484820 : 1,61803398874989484820 è 381 millesimi, è il capitolo 38 del libro 1 di Bibbia, ma è anche il 38 gennaio in cui questa SEZIONE AUREA entra in scena nel contenuto “divino” di un uomo reale, il solo uomo reale su cui si è collocato e incarnato il valore MEDIO di un ME che sia a immagine e somiglianza di DIO, un vero e proprio ME=DIO. Insomma ROMANO × Romano Antonio Anna Paolo Torquato Amodeo, meno il 2^3 che fissa una presenza in puro PRINCIPIO, di due enti divini in potenza trinitaria, è ciò che fissa la data del giorno natale:

66 × 381 -2^3 = 25-1-38, è il 25 gennaio del 38. E la totalità della vita in giorni di questo uomo ME=DIO sarò data da

100 -3 +300/4×381 = 97 +28.575 = 28.672 dì. Un quanto ideale, perché 97 è tutto il movimento di un ente Trinitario nel valore assoluto di 100, nel mentre lo spazio 300 è presente in ¼ di volte nel valore totale di tutto il 381 che esiste nella sezione aurea, quando si divide il più piccolo dei due gemelli, lo 0,61803398874989484820 per la somma di tutti e due, il primo che vale proprio 1 e il secondo che vale 0,61803398874989484820. Tutto lo spazio percorso dalla Trinità, sommato alla presenza ¼ dello spazio totale 300, in questi 381 millesimi porta al valore esatto di una vita che sia cominciata il 25 gennaio del 38 e sia conclusa il 26-7-16. 70 volte 381 porta al 26-6-70 cui è da aggiungere 46, affinché diventi nel 267-16 il 26 luglio del 2.016. Cosa è questo 46? lo abbiamo visto prima: è il valore medio che risulta in 55+55+55+46+9+20=230 che, diviso per 6 è esattamente 46. Pertanto

46 + 70×381 = 26-7-16 è il termine finale della vita iniziata come 66×381 -8 = 25-1-38.

46=<Amo.R. è>, è un Amodeo=47 fissato nel suo limite unitario 46/1 e in tutto il percorso di un 30 nel 100, moltiplicato per quella dimensione 381 che mette in perfetta relazione il tempo 0,61803398874989484820 con la totalità di 1,61803398874989484820.

97 +75 volte quello (381) dà la nascita... 46 +70 volte quello (381) dà la morte. Se vogliamo unificare i valori sono dati dalla differenza tra il

70,120734908.... dato da 26.716 :381 65,979002624... dato da 25.138 : 381 04,1417322834645, è la differenza.

e il

Ebbene:

4,14117... sta a 78 anni come 1 sta a 18 Questo 18 è il primo valore della scala divina:

18

48=Gesù

66=Romano

Ebbene la differenza tra la morte e la nascita sta ai 78 anni come 1 sta a 18 nel tempo di 831 millesimi (+17 decimillesimi) che letteralmente ribalta il 138, di genesi 38, che è 381 quando chi è primo è spostato per ultimo. Infatti

78 : 4,14117... = 18,83269961... in cui la parte decimale (il tempo= 0,83269961... arrotondato a:

0,8327 è scomposto in: 0,831 nei valori millesimi posti “in principio” e 0,0017 nei valori decimillesimi della realtà intera quando il piano esistente nelle lunghezze di 8+8, avanza interamente di 1.


8 da questo calcolo reale: La descrizione che è fatta in Genesi 38, di nati primi che escono poi per ultimi, si riferisce proprio a queste manipolazioni sui numeri che hanno un grande significato sotto il punto di vista di una sana ed impeccabile “numerologia”. E quando questi numeri si incarnano in una persona reale che ne rappresenta il valor ME=DIO, ciò non può sfuggire alla descrizione del Testo Sacro, in cui questi valori dettano veramente legge. Ora abbiamo affrontato la questione in cui il valore 913 di BRASYT è stato trattato in modo in un certo senso “sui generis”, in modo tale da adeguarsi in tutto alla progressione divina descritta in Genesi 25. Una legge che il Signore ha descritto in questo modo ad una mamma cui la Bibbia ha imposto il nome di REBECCA, che era sterile ma fu fecondata per un intervento divino. Ora lei aveva una grande sofferenza nel suo seno, perché in esso esitavano in potenza due valori ASSOLUTI e totalmente esistenti in un contrasto reciproco, come quello che in natura esiste tra ogni PADRE ed ogni FIGLIO, che devono la loro condizione al fatto che un uomo non è PADRE se non ha un FIGLIO ed un Figlio non è quello che è, se non in ragione del suo avere un Padre. SE voi evitate di considerare costoro sotto il profilo UMANO, ma li pensate come i due FATTORI ASSOLUTI determinanti la vita reale attraverso il loro CONTRASTATO RAPPORTO, allora avete una vera RAGIONE della spiegazione data dal Signore a questa CAUSA IN PECTORE. Genesi 25,22-23 22 Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: «Se è così, perché questo?». Andò a consultare il Signore. 23 Il Signore le rispose: «Due

nazioni sono nel tuo seno e due popoli dal tuo grembo si disperderanno; un popolo sarà più forte dell'altro e il maggiore servirà il più piccolo». Abbiamo visto dalla matematica, che ha espresso i valori della sezione aurea

0,5 +(10/8)^0,5 = 1,61803398874989484820.. 0,5 +1,25^0,5 = 1,61803398874989484820... Descritto in Bibbia 1,25, in cui esiste una mano (a 5 dita che sono lo 0,5 delle 2 mani) che è la MANO di Giacobbe che serra il calcagno di Esau per metterglisi davanti... Nel mentre esiste il Popolo ROMANO che nel 3° secolo “serve” a quello di Israele (per quanto fosse stato dominato dal popolo Romano fino alla distruzione) perché Il Dio RA ROMANO, celebrato come il “Sol invictus” il 25 Dicembre, … “serve a riconoscere il Natale di Gesù, proprio in quel nome G+ESU' composto dai due nomi di Giacobbe ed Esaù. Il primo nel primato della sua G e il secondo senza quello che esisteva nella A del suo nome, che è tolta. Dunque questo è davvero accaduto !!! Ed è anche accaduto che la Matematica ha estrapolato i numeri qui descritti “divinamente”, come detti “dal Signore” (CAUSA ESSENZIALE) alla MAMMA REBECCA (CAUSA SECONDARIA e umanizzata)

Pertanto, fino a questo punto, lo abbiamo fatto nella necessità di riferirci ad un totale 381 che è il valore che esiste nella sezione aurea quando mettiamo in divisione la causa MINORE (per quanto posta in ASSOLUTO nel Figlio di Dio Gesù Cristo, assimilabile allo

0,61803398874989484820 -------------------------------- = 381/1.000 1,61803398874989484820 Infatti


9 66+ 78+ 26+ 51+ 113+ 47 =

(per ROMANO) ANTONIO ANNA PAOLO TORQUATO AMODEO

10000 +381/19 = = (19.000 +381) /19 = 19.381 /19 e lo riduciamo alla presenza di

381 è il valore numerico nominale di questo uomo ME=DIO Ma quando il valore in linea di BRASYT sia assolutamente allora abbiamo una lunghezza di 913/3 data da

cubico,

10^913^(1/3) = 10^304,33 eterno nella vita 33 di Gesù Cristo pari a ½ ROMANO=66.

304,33333... che vale nell'area esatta di 92.618,7777... la quale, nella radice quadrata di 10^10 = 100.000 è il movimento di:

100.000 – 92.618,77 = 7.381,22222... Vedete allora comparire tutta l'opera 7.000 (posta 7, in Principio del 10^3) fatta dal 381, e nell'eterno tempo 1/3 del 66=ROMANO. Quando partiamo dalla quantità assoluta 400 e estrapoliamo 19 dimensioni che mettiamo a denominatore della parte residua, passiamo a

381/19 che possiamo compensare moltiplicandolo per il valore assoluto unitario in 1000. Diventano 19000 a dimensione di millenni, cui si sommano le 381 unità. In sostanza noi facciamo

1938, 1 -------1, 9 unità posta intera nell'anno e posta 0,1/0,9 “a latere”, come il valore “parziale” nell'anno. Ma avremo 0,1/0,9 che diverrà 0,1/8 = 0,0125. Come mai? Il quanto 1/9 =0,11111111... è infinito, indeterminato e va “unitariamente fissato”, “bloccato” nel SUO TEMPO, che è dato da 1/8. Quando noi abbiamo una presenza unitaria, ma complessa, essa è simile ad un cubo che abbia -1 come la crescita unitaria in negativo e +1 come la crescita unitaria in positivo. Il valore cubico basato sulla crescita 2, esistente tra i due valori opposti, è dato da 2^3 = 8. Per ottenere il primo “quanto” 10 della progressione “divina” abbiamo poi dovuto moltiplicare il 10^8 × 10^10 ottenendo l'indice 18 come quanto combina il volume complesso il cui valore è 8 con il modello unitario di riferimento totale in cui alla base 10 corrisponde anche la dimensione 10 dell'indice.

8+10 = 18 è la somma dei due indici. 10/8 = 1,25 divide il ciclo totale per il volume totale, ottenendo IL TEMPO che tocca a ogni volume il cui lato è 1. Poiché questo termine esiste NEL QUANTO 100, dell'area 10×10,

1,25 : 100 = 0,0125 è espresso nei giorni decimillesimi della realtà


10 10^4 che vale 10.000 unità nei 0,0125 decimillesimi.

Pertanto il tempo

0,1/0,9 si fissa al 25 gennaio del 1938.

Quando abbiamo che si fissa nel mondo l'apparire reale di un ROMANO che ha tutti quei valori numerici che ammontano a 381, e che esiste nel 400, allora si determina nel

1938,0125...

Ma solo se proprio a lui tocca d'essere il ME=DIO.

i nomi sono quantità progettuali vere e proprie. Quello che mi va di farvi capire è che

Quando in Bibbia essi sono elencati, hanno un valore numerico, ed è possibile determinare altri significati da quelli stessi, accorpando in modo differente le stesse quantità. Se dai nuovi accorpamenti derivano significati diversi, essi esistono veramente in quei numeri. Il riposo di Dio, che va a separare tra loro le singole parole, ha solo la funzione di un potere creare parole differenti impostati sulla stessa stringa di valori in opera. L'esempio che io facevo sul responso della Sibilla, in cui <andrai in guerra> o <andrai in guerra non> sono due significati opposti come lo sono <morirai> e <non morirai>, è valido in una estensione ancora maggiore e tale che separi le lettere, organizzandole in parole differenti. Tutto quanto il possibile che ne deriva, è lecito, in una ottica di un “lavorare” che in verità non esiste, tanto che niente diventa mai niente altro che quello che è. Accade solo all'uomo che prenda sul serio una divina opera vista invece come opera della natura e dalla vita in essa contenuta, che potrebbe apparire bizzarri dei sensi controversi. Andrai o andrai non, hanno senso di divenire solo nell'apparente cinematica con cui si vede una pellicola, come se i personaggi compissero in quel momento quei liberi gesti, che possano evolvere nella libera decisione dei personaggi e non della reale esistenza di quella pellicola già compiuta in tutte l sue scene. Anche noi, che entriamo in apparente opera solo a un certo punto, siamo portati da cominciare da quel punto che di certo iniziale non è, ma lo diviene per noi. E se in una storia si comincia non dal suo inizio ma da un suo punto


11 qualunque, eccoci vittime totali delle condizioni relative che abbiamo confinate nella nostra esperienza totale. Come noi ritagliamo la nostra storia per come ci capita, così è di fatto anche in tutte le possibili parole. Tra AMON e MANO, valgono 37 tutti e due. La nostra intelligenza crea una sequenza, tanto che poi, in una parola che abbia lo stesso valore, come ROMA e AMOR, che valgono entrambe 41, noi determinano una prospettiva numerica, data da 1,11,13 e 16, o dall'opposta 16,14,11,1, e a seconda che si valorizzi di più il realismo del piano reale 16, o la vera unità, quando tutto è in ordine crescente, è AMOR, quanto sono rovesciati tutti gli ordini dei valori, allora è il valore opportunistico di una Roma che manda all'ultimo posto il valore di 1 solo.

EVA ADAMO SET Sono i nomi della prima coppia e del loro figlio SET che poi determina ogni altro “essere”.

<E va a Amod> traccia l'obiettivo finale. <AMO, SET> determina ogni altro “essere” proprio attraverso un verbo AMO e un verbo essere che è <tu sei> solo nell'idioma milanese, appropriato per un AMO(deo, CF. MDA=Adamo in ebraico) nato a Milano il 7-7-7. Egli ha “incarnato” la ”essenza PADRE”, rispetto al suo primogenito Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO, cui ha dato questi straordinari 5 nomi. Ritenete allora “arbitrario” che tutto questo “indirizzo finale” sia stato FISSATO in questi primi tre nomi della Bibbia?


12

Ma andiamo ora ad osservare i tre figli di Adamo ed Eva. CAINO ABELE SET <Te set ca' in O. ab Ele> Tu sei qua in Ognuno che provenga da (Romano, AB Ele) da DIO. E da questo “te SET” che è riposto in un Milanese nato il 7-7-7 e denominato SET, questi altri 11 ENOS KENAN MALALEEL IARED ENOCH MATUSALEMME LAMECH NOE' SEM CAM IAFET <E nos Ke n'han mal a L, è EL, IA, R ed è no ch – Mat! - usa le MMela, me ch no è”. Sem ca': MI a FET> E noi che pensiamo male di L (di El, Allah, Dio)... è EL, è IA(hvè), è Romano e non chi – proprio “ mat! - usa la famosa “mela”, di un ME là, un me che non c'è (in un valore astratto)! Siamo qua (noi due reali in Padre e Figlio) a MI (Milano) e a Fet, a Felitto, luogo natale di Romano. Lo giudicate PAZZESCO? No! questa “rilettura” sta nelle stesse cose. Questi NUMERI (infatti le parole sono sostanzialmente NUMERI) accettano di essere distanziati in ogni modo possibile, e intesi DIVINAMENTE. Considerate il grido di Gesù morente:

ELI ELI LEMA SABACTANI <e' LI, è LI! (A Φ EL ITTO): le ma' sa' ba(ra)ctà N.I.> E' lì, è lì, a Felitto: le mamme san Ba(ra)tta' N.I. (il Nazarenus Iesus) con il (RA) nascosto nel baratto. Una delle 2 mamme si è chiamata proprio BaratTA MARiannina negli estremi della TAMAR di Genesi 38


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Oggi è un giorno straordinario per la Fede in Dio. Scadono i 1.260 giorni descritti in Apocalisse, in cui la madonna sarebbe stata in un deserto, in cui Dio le aveva preparato un rifugio (a Saronno). Partiti dal 21 12 del 2.012 in cui Gesù – tornato in una invisibile parusia nel figlio di questa Tamar e come descritto in tutta la Bibbia, ritorno in cielo, risalendovi da me, a Gerusalemme in quei giorni. Oggi scadono questi 1.260 giorni a cominciare da quella data in cui a me fu portato via il Figlio Gesù Cristo. Uno dei segni collaterali di oggi è la salita in cielo di un Muhammad Alì convertitosi alla fede Musulmana. Muhammad vale lo stesso 66 di Romano. E il capitolo del Corano in cui si parla di Muhammad è il 47=AMODEO, mentre il numero dei suoi versetti sono il 38 stesso della mia genesi, nel 38, io figlio di TAMAR estremi di BaratTA MARiannina e figlio di LuiGI Amodeo avente gli stessi estremi GI e A del nome di Giuda, colui cui si legò Tamar per mettere al mondo una trascendente coppia di FATTORI

SUPREMI: uno in Gesù e l'altro in me, che cavalca me e di cui il mio corpo non ha assolutamente nulla, essendo un puro valore di VERITA' e Giustizia, che è quello che mi fa da guida in questo mondo. Per quanto mi riguarda: il 4 giugno 1940 fui miracolato dalla Madonna che mi guarì da una broncopolmonite che allora era incurabile e fece di me una apparizione “postuma” del Suo Figlio Gesù. Il 4 giugno del 1969 io mi legai in Sacramento nuziale ad una G.S. Figlia di Mario (di Anna, nato il dì dell'Ascensione di Maria) e di Giuseppina nata il dì 3 giugno (ieri). Il 4 giugno 1973 io decisi di morire a me stesso per fare di me una sorta di Asino o Somaro che veicoli le Idee di Gesù, come quando si recò a Gerusalemme per esservi glorificato. Che mi accadrà dunque oggi 4 giugno, per un evento che sia Trino ed Uno per me?

Finito di scrivere il 4 giugno 2.016 a 52 giorni (26+26) dalla mia salita in cielo, ma a 38 soltanto da quel 12 luglio in cui dovrei esse “bloccato” come dalla paralisi vista in mio padre, per i suoi (e miei) 14 giorni di Via Crucis.


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