Lettera aperta a Serafino Massoni

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1 Romano Antonio Anna Paolo Torquato AMODEO

Lettera aperta a Serafino Massoni


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Cosa significa cercare la Verità ? Cosa significa diffonderla per come la si è capita?


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Che cosa è la VERITA? Lo chiese Ponzio Pilato a Gesù, prima che ancora una religione nuova lo riconoscesse in pieno nel CRISTO, ossia nell'UNTO del SIGNORE? Potrei intavolare questa conversazione, che intendo fare in pubblico, perché sul Sito di Youtube, Egli – più di altri – rappresenta il “razionalista”. Credo che oggi Serafino Massoni mi conosca, e possa essere attento ai contenuti, più che alle forme, come fece all'inizio, quando qualcuno gli chiese di me ed egli mi definì in uno stranissimo modo che ora non ricordo più. Ponzio Pilato, in sostanza, realista come lo erano tutti i Romani, credeva nella Verità di Stato, ossia che essa in assoluto non esistesse, ma fosse solo un MODO DI ESSERE che doveva essere relativo, ed adattarsi perfettamente alle varie situazioni. Dunque IN ASSOLUTO essa non esisteva. Essendo una interpretazione umana, erano i più forti degli uomini e delle nazioni a dovere imporre LA LORO, al punto che essa divenisse quella di tutti, persone e popoli sottomessi. Serafino Massoni è una presenza molto attiva e seguita su Youtube, ed io, avendolo seguito – seppure a sprazzi – per quel poco che mi è stato possibile conoscerlo, è l'interlocutore esatto di questa mia lettera aperta che, pur essendo scritta, io poi leggerò sul mio canale Romano Amodeo, e – simultaneamente – la inserirò sui miei libretti che intendo memorizzare su www.issuu.com, nel mio nick-name AMORAMODE.


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E' la persona esatta per un dialogo tra gli opposti, perché, in primo luogo, lo stimo, per l'opera che fa, che è “sanguigna, rampante” e per i più schifiltosi si presta spesso ad un cattivo ed immeritato giudizio. Dunque, Serafino, che cosa è la VERITA'? Esiste o no una verità ASSOLUTA oppure è come credeva Ponzio Pilato, che essa soggiacesse ai diritti dei forti di imporsi sui deboli? Io ti dico la MIA conclusione, su questo argomento. TUTTI hanno una LORO verità relativa, che è vera interamente, ma solo sulla base dei presupposti razionali o di altro genere che essi considerano. Infatti i presupposti non sono sempre conseguenza di un giusto ragionamento, ma spesso di pregiudizi, di intuizioni anche senza ragion d'essere, e di influssi personali tali che quando entrano in gioco in un giudizio, per quanto faziosi essi possano essere, sono sempre forze ben precise che entrano in gioco, nella definizione della PROPRIA VERITA'. Ma, appena questi presupposti diventano differenti, da quelli, quella verità potrebbe rafforzarsi, in presenza di ulteriori ragioni che suffraghino quella verità, oppure potrebbe naufragare miseramente, dimostrandosi ora una falsa verità, ma solo – ripeto – a condizioni di base che non sono più solo quelle di prima. In tal modo sembra affermarsi anche una sorta di cibernetica, ossia di aggiustamento progressivo, relativo alla verità relativa, che – a mano a mano che si poggi su un maggior numero ed una migliore qualità di presupposti – acquista sempre più l'aspetto di una verità GENERALE. Qual è il limite estremo, di perfezione, che può conseguire questa cibernetica, applicata al perfezionamento della Verità?


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Possiamo dire che – per assurdo – quando fossero considerate TUTTE le ragioni, TUTTE le prevenzioni, TUTTI gli stereotipi e TUTTE le più o meno sacrosante istanze personali – noi avremmo una verità “possibilmente” di TUTTI, e dunque ASSOLUTA, se poi questi TUTTI non sono solo gli uomini di una sola Epoca Storica, ma quelli di ogni possibile tempo e di ogni cultura. Detta in questo modo, sembra impossibile raggiungere questa VERITA' ASSOLUTA, e se io dicessi di POSSEDERLA o di ESSERNE POSSEDUTO, passerei per un sicuro bugiardo agli occhi di tutti. Ebbene, io dimostrerò a te, Serafino, che certamente la pensi in questo modo, come POSSA ESSERCI e veramente CI SIA una VERITA' ASSOLUTA cui tutti siamo compresi, con tutte le nostre verità RELATIVE a noi stessi. Innanzitutto bisogna essere RIGOROSI, nella propria LOGICA, e fissare dei “paletti” per essa. Il primo “vincolo” è che questa verità “non deve avere vincolo alcuno se è ASSOLUTA”. Infatti il termine ASSOLUTO deriva dal latino “absolutus” che significa “sciolto” da tutto quanto vi sia di relativo. Il secondo “vincolo” è che essa deve poter essere CONTROLLABILE nella sua verità, tanto che non possa essere una questione OPINABILE, ossia vincolata alle opinioni. Queste opinioni hanno il difetto della impossibilità di giudicarle se non sulla base di altre opinioni, e nessuna garanzia esiste che il controllore sia migliore del controllato. Il terzo “vincolo” è che sia una verità dimostrabile in modo scientifico, attraverso esperienze che diano sempre lo stesso


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risultato. Il quarto “vincolo” è che la scienza stessa dell'uomo la abbia già osservata sempre vera. Non metterei altri “paletti”, perché mi sembra che questi bastino ed avanzino. In che contesto dunque dobbiamo trovare questa ASSOLUTA VERITA'? Escluse le OPINIONI, non possiamo impostare la ricerca sui IO CREDO, e dunque dobbiamo scartare a pié pari ogni verità che derivi da una Fede religiosa. Non possiamo invece scartare quelle che derivino da una Fede scientifica, perché la vera scienza, fino a prova contraria, è sempre alla scrupolosa ricerca della verità, e cerca di risalire in ogni momento alle VERITA' PIU' AMPIE che si avvicinino da una verità Assoluta. Di primo acchito, dovendo questa VERITA' avere l'aspetto di essere una VERITA' GENERALE, potremmo rivolgerci a quella scoperta da Einstein quando ci parlò di un RELATIVITA' GENERALE. Cui diede il simbolo della famosa E uguale ad m moltiplicata per c^2, il quadrato della velocità della luce. POTREMMO farlo, ma non sarebbe ancora una verità ASSOLUTA, riguardando solo la relazione tra l'Energia da una parte, e la massa, nel suo riferimento allo spazio ed al tempo dall'altra parte. Nel nostro universo abbiamo 7 dimensioni, di massa, tempo e spazio le prime tre, ma anche altre 4, relative tutte ai flussi le prime tre ed alla intensità loro nel quarto flusso, quello dell'intensità unitaria dell'elettromagnetismo, che attiene sia la flusso dello spazio-tempo, sia al flusso termico, sia a quello molecolare. Dunque, anche se la formula di Einstein esprime una


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GENERALITA' di relazioni vere, mancandone 4 sulle 7 unità, non possiamo assumere tout-court la RELATIVITA' GENERALE usando la formula che abbiamo descritto. Infatti per lo stesso Albert questa formula attiene alla RELATIVITA' RISTRETTA. Ebbene, senza troppo tergiversare, io sono giunto a questa VERITA' ASSOLUTA: 10^0 = (10^10) (10^-10). Abbiamo l'equazione tra due stati: - uno che esiste PURAMENTE IN POTENZA, avendo la potenza 0 del NIENTE; – l'altro che esiste PURAMENTO IN ATTO, in cui lo 0 in potenza si è dissociato in due quantità unitarie identiche alla base 10 di 10^0, ma un CICLO in segno positivo indicante una linea di azione in verso positivo e l'altra un contrapposto CICLO in segno negativo indicante una linea di azione Uguale e Contraria. Il 3° principio fondamentale della legge dinamica conferma che riducendo ogni tipo di intervento in una AZIONE, sia impossibile l'esistenza di una AZIONE senza la corrispondente AZIONE uguale e contraria. Insomma, se 10^10 è una AZIONE, e se 10^-10 è una AZIONE UGUALE E CONTRARIA, questa mia VERITA' GENERALE è confermata dalla legge dinamica scoperta e dichiarata vera nella Fisica. Ecco, per SCOPRIRE se 10^10 è una possibile AZIONE, avente la caratteristica di essere OGNI POSSIBILE AZIONE, dobbiamo cercare di capire CHE COSA stiamo conteggiando con questi numeri.


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E' evidente che se cerchiamo di sapere se sia una azione DINAMICA, la potenza 10^10 deve esprimere la TOTALITA' di un dinamismo. Quando ciò è possibile? Lo è quando noi assegniamo il CICLO 10 all'esistenza dinamica DI OGNI POSSIBILE COSA, MATERIALE E SPIRITUALE... e PERFINO A... DIO che sia considerabile la ESSENZA FONAMENTALE e dunque di OGNI ESSENZA! Noi possiamo contare “un” amore, “un” sentimento, “un” dubbio, ossia “un” qualunque moto dello spirito, alla stesso modo con cui consideriamo “un” oggetto reale? Questo “un” che è un articolo INDETERMINATIVO, rivela l'articolo UNO come un qualcosa che in se stesso NON DETERMINA questo da quello, non differenzia in alcun modo “un” sentimento (che è un atto spirituale) da “un” oggetto (che è un corpo materiale). Infatti 1, in matematica, è un ente ASSOLUTO, perché mentre determina la sua unità, essa è “riferibile ad ogni cosa”, sia materiale, sia spirituale. Non solo. 1 = 1/1, 2/2, 3/3... insomma N/N, quella divisione tra numeri uguali che è il prodotto tra numeri opposti tra loro come lo sono N^1 ed N^-1. Pertanto 1 numero, oppure UNO articolo indeterminativo, DETERMINANO senza DETERMINARE un bel niente, tranne che l'uguaglianza tra entità opposte, qualunque esse siano. Ciò appurato, è INDISCUTIBILE che 1 sia anche un numero ben preciso, che DEVE AVERE un ciclo dinamico COMPIUTO. Se vogliamo andare a caccia di questo ciclo, dobbiamo partire proprio da quello che è 1. In matematica è il prodotto tra gli opposti. Se essi sono tutti i possibili ed immaginabile del nostro mondo unitario, capiamo che, moltiplicando qualsiasi QUANTO in


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magnetismo, per lo stesso QUANTO in elettricità, abbiamo 1, essendo magnetismo ed elettricità due componenti dell'elettromagnetismo, una unità Binaria composta dal loro interagire, ossia dalla loro moltiplicazione. Ebbene, cercando l'interazione tra due opposti, che riguardano il numero 1, potremmo considerare opposte tra loro le due relazioni matematiche 1/1 ed 1×1, il cui prodotto è 1. Questa VERITA' riguarda solo il numero 1. Infatti: (2/2) (2×2) = 4 (3/3) (3×3) = 9 (4/4) (4×4) = 16 A mano a mano che i numeri crescono rispetto ad 1, questa verità di relazione tra l'interazione tra opposti assume quantità matematica differente da 1. Cerchiamo di capire che cosa siano i numeri interi, come 1, 2, 3 e 4. Sono 1/1, 2/1, 3/1, e 4/1. Dunque sono solo la parte che, in una frazione, si chiama NUMERATORE, perché dà il NUMERO alle unità che sono poste a denominatore comune. Significa che il rapporto unitario 1/1, quando diventa 2/1, arriva a conteggiare l'unità in 4 QUARTI. Perché mai? Perché se è vero che 2/1 × 2/1 = 4/1, deve essere anche simultaneamente vero che il prodotto tra gli opposti ½ × ½ = ¼. Pertanto entra in atto una VERITA' DISSOCIATA, di tipo spaziotemporale, per cui quando è 4 lo spazio, il suo tempo unitario è certamente ¼. Come mai? Accade perché la TOTALITA' dell'esistenza è quantificabile nel numero 1 che è dato dal calcolo di 10^0, calcolo che sta alla vera ed assoluta base de''unità TOTALE perché 10^0 quantifica


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ESATTAMENTE il TUTTO, quando è in ASSOLUTA POTENZA. Solo lo 0 in matematica ha l'assoluta potenza di conformare a se ogni altro numero. Infatti N, per quanto grande esso sia, moltiplicato o diviso per 0 diventa ZERO se moltiplicato, INDETERMINATO se diviso. Il numero 1 ha altrettanta potenza: moltiplicato o diviso per qualunque numero, lo CONFERMA SEMPRE. Questo diverso INFLUSSO che hanno lo 0 e il numero 1 sembrerebbe STRANO, visto che N^0 = 1. Ma strano non è. N, base di N^0, indica la presenza di ogni possibile numero. E' un quanto DETERMINATO nel numero e nello stesso tempo INDETERMINATO nel suo numero. Infatti N esprime la PURA ESSENZA di UN numero, senza DETERMINARLO nel numero specifico. In N^0 – dunque – la base N esprime una condizione ESSENZIALE, nella ASSENZA della determinazione reale. Dunque esprime un essere IN POTENZA di “assumere” un numero unitario. Allo stesso modo, l'esponente 0 indica la POTENZA di una POTENZA in cui la potenza è ZERO. É di fatto una POTENZA che non è in PURO ATTO ZERO, e dunque esiste solo IN POTENZA. Sostenere che N^0 “non sia” l'espressione giusta, della DETERMINAZIONE di un ASSOLUTO che è INDETERMINATO, sarebbe un grave INSULTO alla verità. QUESTA verità non è in alcun modo opinabile: noi abbiamo IL MODO – e sembrerebbe impossibile – di DETERMINARE ciò che è INDETERMINATO. Questo reciproco modo d'essere, del DETERMINATO e dell'INDETERMINATO sono la tangibile prova che davvero N^0 quantifica una VERITA' ASSOLUTA, primordiale, che precede ogni cosa che possa ENTRARE poi in ATTO reale.


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Il primo passaggio con cui N^0 entra in atto, pur senza entrare in atto (dunque restando sempre un valore ASSOLUTO) è quando la base N si muta nel numero 10. Affinché ciò avvenga, occorre che N^0 si REALIZZI in un calcolo reale, che lo porti a valere 01, il che ASSOCIA allo 0 in potenza il valore 1 del suo calcolo reale. 0 ed 1, ne ho scritto, sono due assoluti tali che lo 0 annulla o rende indeterminato tutto, mentre 1 conferma e rende unitario tutto. Quando sono associati su due dimensioni, a formare il numero 01, lo zero annulla la decina, mentre 1 conferma l'unità, e valgono entrambi, nella generale azione posseduta da ciascuno. Sappiamo però che la CONDIZIONE ASSOLUTA impone sempre una contraddizione in atto, e la lettura da destra, di 01 la contraddice, nel valore esatto di 10. Questo numero conferma la decina ed annulla la sua unità. La matematica ha trovato un modo brillantissimo di creare una quantità che sia NULLA IN SE', e valga 10. Infatti se 10 è dato da 10 “sue” unità, quando la “sua” unità è lo 0 nelle cifre delle unità, è SOSTANZIALMENTE 10 volte la sua unità 0, dunque è zero, pur essendo posto in forma di 10. Perché mai 10 è 0? Lo è perché è un perfetto ciclo numerico, tale che, percorso tutto il ciclo 10, il suo punto di arrivo sia il punto 0 della sua partenza. In un cerchio lo potete facilmente appurare:


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Pertanto, 01 e 10 sono i due versi uguali e distinti che solo se sono sommati l'uno all'altro determinano una QUANTITA' ASSOLUTA che sia un ciclo in decine tale da avere una sua unità. Mentre il prodotto 01 × 10, che in matematica convalida l'unità del 10, convalida di fatto un ciclo che – compiuta tutta quanta la sua dinamica, l'ha riportata al punto 0. Per quanto ciò potrebbe bastarci, appurato che è la somma ad 1 che di fatto conferma unitariamente anche il ciclo 10, perché anche se è 11 si ritrova nello stesso punto 1 del primo ciclo numerico, osserviamo quali siano le conseguenze delle somme tra gli opposti cicli. Quando in un ciclo come quello che vediamo qui sotto:

abbiamo il semicerchio superiore in apertura spaziale verso destra, a partire dal punto zero, abbiamo che il semicerchio inferiore è in chiusura, verso sinistra. E' qui che si chiude ogni ciclo, nel punto 10 che coincide con lo zero. In questa figura il semicerchio inferiore mostra in ATTO la sua chiusura dinamica. Ma accade che noi non possiamo mai vedere l'AZIONE se non nell'azione non solo UGUALE e CONTRARIA, ma anche POSPOSTA. e abbiamo 1 ONDA


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Il nostro modo di vedere IN MODO OPPOSTO ciò che è OPPOSTO ci porta a muoverci in 2/2 di tempo, in ciascuno dei quali noi vediamo SOLO ½, o l'alto, o il basso dell'onda. E' in questo modo VIRTUALE che noi riusciamo a differenziare ciò che è UNO ed UNO SOLO. Gli antichi Romani dicevano “divide et impera” e questo è il nostro reale modo di poter COMANDARE noi (in apparenza) nella nostra realtà che resta sempre RELATIVA all'UNITA' dell'assoluto. Ma noi, dividendolo in OGNI CONTRAPPOSIZIONE POSSIBILE, di fatto rispettiamo l'equazione detta prima: 10^0 = (10^10) (10^-10). Ed essendo 10 un CICLO che torna a 0, al suo termine, la verità assoluta 11, che si presenta unificata a 10/1, si mostra come se il cerchio fosse la SPIRA intera di una vite che fosse passata alla SPIRA successiva, in un CICLO successivo. Vedere dunque gli opposti ottenibili dividendo e moltiplicando tra loro i numeri, ci porta a conoscere il ciclo di ogni numero. Vediamoli uno dopo l'altro e quantifichiamoli. 1/1 + 1×1 = 2 dunque il ciclo di 1 segmento sono 2 2/2 + 2×2 = 5 il ciclo di 2 tempi è il 5 3/3 + 3×3 = 10 è la interazione tra i cicli dell'1 e del 2 4/4 + 4×4 = 17 è la somma 2+5+10 dei primi 3 5/5 + 5×5 = 26 6/6 + 6×6 = 37 7/7 + 7×7 = 50 è il ciclo del 2 per il ciclo del 3 8/8 + 8×8 = 65 9/9 + 9×9 = 82 10/10 + 10×10 = 101 Si vede bene come 10 sia il 1° fondamentale ciclo che presenta il ciclo del 3 come l'interazione tra i primi due cicli.


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Si arriva anche a capire perché il 7 esprima una totalità di azione reale, ossia nel tempo ½ solo di un semi-ciclo, perché è esattamente 50, la metà del 100 dato da 10 cicli 10. E si capisce che, dopo il ciclo per 3 che determina relazioni vere date da prodotti, il 4, che si mostra come la somma dei primi tre cicli evidenzi una realtà di flusso della presenza, e non più solo della presenza tridimensionale. Il numero 10 è dunque il CICLO BASE del ciclo di tutti gli altri numeri, e lo è perché, come visto, riporta a 0 un cerchio, oppure nella stessa fase una onda in cui l'OPPOSTO è visto nel modo opposto, di una nuova apertura, quella che nel ciclo 10 del cerchio è una chiusura. La verità dei cicli dei numeri della matematica ci ha dimostrato vero quello indicatoci dalla geometria: che noi dobbiamo valutare sempre 10 ogni possibile ciclo di COSE o ENTITA' SPIRITUALI, che possano essere considerate nella loro quantità UNO. Chiaramente 10 è un ciclo lineare, come della linea del cerchio. Se noi vogliamo risalire dalla dimensione 1 della linea a quella 3 del volume, dobbiamo moltiplicare la dimensione 2 dell'area, per quella 10 della linea, ed otteniamo 200. Se invece non non facciamo interagire tra loro gli opposti, ma ne sommiamo solo le linee, ecco che con 10+2 = 12 arriviamo alla dimensione del volume espresso per linee. In verità ogni cubo è circoscritto dai 12 segmenti che congiungono i suoi 8 vertici, che sono 4 nel quadrato di sopra e 4 in quello di sotto, ossia 8 come i vertici, ma in più ci sono i 4 segmenti verticali che congiungono tra loro i rispettivi 4 vertici. Il ciclo 10 è veramente SIMILE AD UN DIO, perché è un TUTTO che riconduce ad un NIENTE, o una MORTE che riporta al suo


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PRINCIPIO. In una realtà come la nostra, in cui OGNI AZIONE, è vista sempre e solo in ciò che è uguale e contrario, quando abbiamo la AZIONE potente di una potenza che è basata sul 10, la sua azione uguale e contraria, che ANNULLA quella potenza abbiamo il calcolo del Logaritmo decimale. E' per questo che la base 10 è proprio simile, nella sua Base ad un Creatore che ha la potenza di creare tutti i numeri, quando annulla la sua potenza, attraverso quel Log 10^N che è uguale al solo indice N, della potenza. Significa che OGNI numero, ad esempio il numero 5, è DETERMINATO da: 10 × 10 × 10 × 10 × 10 = 10^5 Occorrono 5 cicli TOTALI DI TUTTO, che interagiscono tra di loro. Questa è la CAUSA ASSOLUTA IN ATTO. Quando noi la vediamo in ATTO UGUALE E CONTRARIO noi abbiamo ottenuto solo il numero 5 di questi ATTI CICLICI UNITARI. Infatti Log 10^5 = 5, ed è CREATO il puro numero 5 che indica l'interazione tra 5 cicli 10, osservata non nella sua AZIONE, ma nella sua REAZIONE, ossia nel solito modo che non ci porta a vedere AZIONE e REAZIONE nello stesso tempo, ma solo una dopo l'altra anche se esse sono SIMULTANEE, ossia accadono nello stesso tempo. In questo modo di POSPORRE VIRTUALMENTE e REALMENTE la percezione di due cose che sono opposte tra loro, noi le mettiamo in sequenza, perché il nostro cervello sta conducendo una analisi per tempi scrupolosamente distinti uno dall'altro. Noi, soggetti RELATIVI, possiamo DAR PESO ad una cosa, di qualunque tipo ria, materiale o spirituale, solo basandoci sulla


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essenza opposta. Se tutti si amassero, noi non sapremmo nemmeno che cosa sia l'amore: è l'opposto dell'odio. Se tutti si volessero bene sarebbe tanto “normale” che non ci accorgeremmo nemmeno più del suo valore, che capiamo solo dopo avere fatto reale esperienza del male. Si fa più fatica a capire la valutazione in positivo sulla base del negativo quando consideriamo l'aspetto materiale. Solo la scienza fisica ci arriva a far capire come la condizione della MATERIA, esista grazie alla sua contrapposizione con l'ANTIMATERIA. In ogni atomo dell'universo esistono dinamicamente contrapposte, proprio nella consistenza di una comune ruota, in cui un punto qualunque non può andare sul punto opposto se quel punto a sua volta non si sia invertito al posto dell'altro. E noi siamo in un contesto talmente sdoppiato che una stessa ruota vista ruotare in senso orario in una sua faccia, se è vista nella faccia opposta ruota in senso antiorario. Se io chiedessi dunque in che senso gira una ruota, voi potreste rispondermi, visto che le risultanze del moto (orario o antiorario) sono dipendenti da dove un osservatore le veda? Questa è la sostanziale RELATIVITA' GENERALE che esiste tra tutti gli opposti, tanto che possiamo affermare con certezza che: 3/3 e 3×3 sono uguali e contrari, anche se uno vale 1 e l'altro vale 9, ma in un puro avanzamento che, riferito alla pienezza del ciclo 10, è -1, così come l'altro era +1. 3/3 e 3×3 sono anche uguali in termini di dinamica cubica, Infatti, partendo dalle 3 dimensioni del volume, 3/3=1 porta al MASSIMO ammassamento possibile, che è quello UNITARIO. L'opposto dell'ammassamento UNITARIO è l'espansione UNITARIA, ed essa è certamente data da 3×3=9.


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E se noi moltiplichiamo l'uno per l'altro, ossia l'unitario AMMASSAMENTO per l'unitaria ESPASIONE, come 3/3 × 3×3 = 9 abbiamo di fatto tutto lo spostamento di 1 nel ciclo 10, che, occupando 1, può spostarsi solo e in tutto di 9 scatti ciascuno uguale al tratto 1. Sono RIPROVE della VERITA' che il ciclo 10 sia anche quello dell'ammassamento unitario e della sua opposta espansione totale. Che cosa ho ottenuto, finora, caro Massoni? Di avere DIMOSTRATO che 10 non è un numero QUALUNQUE, ma è un POTENTISSIMO STRUMENTO che dipende solo dal ciclo dell'uno e del due ed è il ciclo del 3. Ho anche dimostrato che è IL PADRE di ogni numero. Ma ho anche detto che un CICLO TOTALE che riporti a zero è il ciclo di ogni possibile unità, fisica e metafisica non escludendo neppure un possibile DIO che sia la ESSENZA insita in ogni possibile ESSENZA, proprio quell' IO SONO “chi” SONO con cui Jhwh si DENOMINO' a Mosè. Lo dico solo “di passaggio”, ma tanto per far notare come alcune espressioni scritte nella Sacra Bibbia abbiano un loro risvolto di VERITA' ASSOLUTA, messe a confronto con la VERITA' ASSOLUTA che sto configurando io, usando una matematica che, essendo una scienza “cosiddetta” ESATTA, non è certamente OPINABILE, Dunque non è una OPINIONE che mentre N^0 è in modo CHIARO le DEFINIZIONE matematica dell'INDEFINITO (che potenza ha la matematica! DI DEFINIRE L'INDEFINITO!), non è nemmeno una pura opinione che tutti i numero siano costruiti con il 10, e basta il 10 per tutti quanti. Dunque non ha altra CAUSA da


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cui esso dipenda, essendo in se stesso la CAUSA FONDAMENTALE, necessaria e sufficiente a SOSTENERE tutti i QUANTI di un universo come il nostro che è costruito per QUANTI, come è appurato e descritto falla Fisica dei quanti. 1 - 10 è IL FONDAMENTO di OGNI ciclo; 2 - OGNI CICLO è il ciclo di TUTTO; 3 – 10 è il ciclo DI TUTTO (Dio compreso) Un sillogismo che è dello stesso tipo di questo che segue: 1 – 10 è l'essenza DI TUTTO, ossia di DIO 2 – IO è l'essenza 10 di tutto ME 3 – L'essenza 10 di Dio è l'essenza 10 di tutto me. Potrei dirlo meglio, ossia così: 1 – La ESSENZA TOTALE è quella di DIO 2 – Io sono ESSENZA 3 – La mia ESSENZA è in Dio. Ma mi accorgo che sto deviando dal tema. Il fatto è che io mi “diverto” con queste cose, e se mi esprimo è proprio e molto per la gioia che io ho di esistere e di vivere. E' perdonabile. Dunque io ho dimostrato che l'equazione 10^0 = (10^10) (10^-10) descrive il TUTTO nella sua ESSENZA, di esistenza in potenza uguale ad esistenza in atto UGUALE ED OPPOSTO. Essa è indiscutibilmente VERA.


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Ma a questo punto io rendo presente che: 10^0 = (10^10) (10^-10) quantifica, nel modo spirituale l'ESSENZA FONDAMENTALE quando ai numeri noi sostituiamo i VALORI ESSENZIALI DI: SPIRITO SANTO dell'UNITA' = PADRE × FIGLIO. Infatti lo Spirito santo di Dio sta in quella unità realizzata per trascendenza da un reale PADRE e un reale FIGLIO, che si amano di un amore tale da unificarli in un solo Spirito. Questo Spirito Santo, che è questo qualcosa che nemmeno la Religione Cattolica è riuscita a descrivere per bene, opera dunque – nel suo CICLO NUMERICO – così come opera l'ASSOLUTO. E' un Ente assolutamente indeterminato sia nella sua base, sia nel numero della sua potenza 0. Sfido io che la Chiesa NON SAPPIA descriverlo. Sarebbe come voler mettere in ATTO REALE, quello che REALE NON E', ma puramente POTENZIALE, in una INFINITA e totale potenza... proprio perché essa è 0. Sembra paradossale, ma se noi consideriamo il punto 0 in cui non esiste più nessuna delle tre linee degli assi cartesiani, noi, in geometria chiamiamo quel punto 0, l'ORIGINE degli assi cartesiani. Potremmo credere allora che lo Spirito santo NON SIA in atto come uno dei tre assi, essendo invece l'origine 0.... Ma non è così. L'ORIGINE assoluta degli Assi cartesiani è configurabile attraverso la potenza N^0, e non 10^0. 10^0, pur essendo UNITARIO solo in potenza di calcolo, ha già DETERMINATO il ciclo 10 come la sua base. Poiché la verità: 10^0 = (10) (10^-10) è tutta IN ATTO, ma ho detto che noi


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non siamo in grado di osservarla nel suo ATTO, ma solo in quello Contrario dato dal suo Logaritmo decimale, ecco che, osservando quella relazione in base al Logaritmo, diventa Log 10^0 = (Log 10^10) (Log 10^-10) 0 = 10 × 10^-1 0 = 10 × 1/10 che è matematicamente sbagliata. Infatti è: 1 = 10 × 1/10. Non è più sbagliata se immaginiamo che 1 sia il ciclo di 10/10. Infatti, come abbiamo visto (e lo ripropongo),

questi due cicli ½ che vediamo mettere in sequenza le 5 fasi opposte di ogni semi-ciclo, concludono nel punto 0 il complesso di questa unità, che però è tornata a quel livello 0 intermedio tra gli opposti ALTO e BASSO dell'onda. Insomma a dirla in parole povere, 1 ciclo intero 10, percorso porta al punto 0 in cui non esiste nessun percorso. Non è caso il 10 associa la verità della “sua” unità 0 con quella 1 della sua decina. Ma 10 volte l'unità “sua” 0 è uguale a 0.


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L'equazione che dunque noi vediamo IN MODO RELATIVO ad una percezione uguale e contraria al vero, che porta alla verità in se stessa di: 1 = 10 × 10^-1 corrisponde alla CORRETTA VERITA' di una FALSA VERITA'. Infatti, ponendo a base di questa verità il PADRE 10, che genera ogni numero decimale, AVREMMO: 10^1 = 10^10 × 10^-10, laddove 10 non è 10^10 / 10^10 = 1, a meno che non sia un ciclo 10 che è uguale veramente ad 1. Caro amico Serafino, se OGNI COSA REALE è osservata SEMPRE E SOLO sulla base di ciò che è UGUALE E CONTRARIO, 10 vale 10 solo sulla base dell'UGUALE E CONTRARIO 01. E questo 01, ancor prima vale solo sulla base dell'uguale e contrario assoluto ciclo 10^0... che nel suo calcolo reale è 01. Ora ritorno alle prime cose che ho scritto, in relazione alla RELATIVITA' RISTRETTA... Ma ancor prima, 1 secolo e rotti prima, quegli illuministi francesi che agivano nell'Accademia delle Scienze erano stati i PRIMI VERI RELATIVISTI dei tempi moderni. Quasi INTUISSERO l'importanza INTRINSECA del ciclo 10 DI OGNI UNITA', vollero che le varie unità della Fisica fossero determinate nello scrupolo più assoluto in modo che ciascuna fosse 1/10 del suo ciclo, posto 10. Il loro pensiero non fu così profondo come il mio. Pensarono semplicemente che usando noi una matematica decimale per fare i conti, la stessa matematica avrebbe aiutato le unità della fisica


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ad essere più CORRISPONDENTI al loro ciclo di esistenza, nelle quantità usate nel calcolo. E' evidente che se io chiamo 1 un qualcosa, quando io ne abbia 100, quel numero me le conta immediatamente. Insomma se è la DINAMICA il modulo unitario e la natura è costruita nel numero dei moduli, se io chiamo 1 un modulo, cento moduli risulteranno immediatamente 100 unità. Se invece chiamassi 2 quel modulo (che invece è unitario), 100 moduli sarebbero quantificati 200 pur essendo solo 100. Certo, non sbaglierei. Diviso il 200 per il modulo 1, avrei ancora 100 moduli. Ma ci arriverei dopo una sorta di CAMBIO, come tra le monete. Se un vestito costa 100 $ essi non sono 100 euro, perché le nostre monete non sono UNIFICATE, ma solo sempre ben definite nei loro rapporti di CAMBIO. Portate le UNITA' DINAMICHE TOTALI di ogni possibile dinamica (materiale e spirituale) a valere sempre 10 unità decime, consentirebbe a tutte le UNITA' delle monete di non necessitare più del CAMBIO, perché le avremmo UNIFICATE TUTTE tra loro. Metro, Kg, secondo, Ampere, Kelvin Mol e Candela, le 7 unità di misura, una volta che fossero RICAVATE dal ciclo intero DI CIASCUNA POSTO 10, dovevano essere DETERMINATE nel valore decimo. Fu una scelta di una intelligenza FENOMENALE, la cui grandezza non è stata ancora nemmeno SFIORATA, dalla Ricerca Scientifica. Infatti la Fisica IMPOSTO sul 10 il ciclo totale di OGNI DINAMICA UNITARIA, e fu una grandissima UNIFICAZIONE, che attinse tutta al Sistema metrico decimale.


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Ma, per quanto attiene al caso nostro, caro Serafino Massoni, la scelta dell'Accademia Scientifica Francese conferma in pieno quella mia VERITA' che io ho definito ASSOLUTA, a causa dell'ASSOLUTO valore della potenza N^0 e del suo PADRE SPIRITO SANTO che fissa nel 10 la base della potenza. Tre sono gli ENTI BASE, quantificati 10 in 10^0 = (10^10) (10^-1). Vi esistono come la TRINITA' DI DIO. Ed è la LEGGE ASSOLUTA che regola la nostra esistenza, essendo anche un VERITA' ASSOLUTA. Una verità che – se l'osserviamo nella sua AZIONE INVERSA – diventa: 0 = 10/10 e NASCONDE TOTALMENTE il DIO IN POTENZA, mostrandolo solo in quello in atto UGUALE E OPPOSTO. Sempre perché io mi “diverto” a rilevare le Verità della Bibbia, il Dio JHWH ordinò 10 leggi (nel Decalogo) e poi al suo Popolo di dare esattamente le DECIME ai sacerdoti che curavano la parte di Dio. Ebbene, DIECI volte le DECIME è 1. Ecco, affrontiamo ora la VERITA' RISTRETTA di Einstein , nella famosa E = mc^2 che dice che l'Unità della Energia E... UNITA' = AMMASSAMENTO × ESPANSIONE E = m × c×c E' forse diversa da: 10^0 = 1/10 × 10 ? No, è solo una VERITA' RISTRETTA solo ai cicli della massa, del tempo, dello spazio e dell'energia. E' meno GENERALE della mia.


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La mia, caro Serafino, è tanto GENERALE da descrivere non solo i CICLO TOTALI delle quantità materiali, ma anche SPIRITUALI. Unifica la FISICA e la METAFISICA. Riconosce che 10, come è il PADRE di ogni numero, così è IL PADRE CELESTE. Riconosce che 10^-1, come è il FIGLIO, nel decimo di ogni ciclo paterno, forma un vero UNO DIVINO interagendo col PADRE. Il FIGLIO GESU' CRISTO, di fronte a FILIPPO, che “voleva che Gesù gli mostrasse il Padre, e sarebbe stato conteno...”, gli rispose: “FILIPPO ! Da quanto tempo mi consoci? Se conosci me, tu conosci IL PADRE”. Se Gesù fosse stato “corretto” avrebbe dovuto dirgli: ASPETTA e messosi a testa in giù, allora avrebbe mostrato il suo esistere in modo rovesciato, simmetrico al Padre, come 1/10 lo è rispetto a 10/1. Più “corretto” è stato Maometto, quando ha rivelato e lo ha scritto nel suo Credo Musulmano: “Allah a 99 nomi, quanto 100 -1. Chi non lo REALIZZA (e lo deve) NON entra in Paradiso”. Ebbene mettendo a testa in giù il 99, ecco il 66 che, se L'unità assoluta è data da 01 +10, ed è dunque 11, considera l'11 in tutti i numeri che contiene. Infatti 1+2+3+4+5+6+7+8+9+10+11= 66. E la Sacra Bibbia, in Genesi 40, al versetto 26 di JHWH=26 (nella cabala ebraica), scrive: tutti coloro che uscirono dalla cosce di Giacobbe (mogli escluse) e che entrarono in Egitto: sessantasei. Io, caro Serafino, mi sono accorto che anche il ciclo della nostra comprensione ideale si imposta sul 10.


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Ho capito che la Cabala, che sembra una scemenza, scemenza non è. Noi crediamo di esistere e di determinare il mondo, nei limiti del nostro possibile. Ma siamo solo QUEL FANCIULLINO da educare alla vita eterna, in questa scuola reale della vita a termine. Lo sviluppo della nostra persona materiale ci sfugge. Se bastasse la volontà nostra a risanare una piaga, a sanare un infarto e a togliere di mezzo una malattia... Ma è il corpo e la miriade di quella vita distinta dalla nostra (da quella del nostro IO), quella vita fatta di cellule e ciascuna nello stesso progetto evolutivo del DNA, a portare avanti il nostro progetto. Esiste un POTERE ELEMENTARE che porta a spasso il nostro IO presuntuoso, che crede di sapere, che cresce di arroganza... ma infine è costretto a ricredersi, e si spegne spesso nella miseria estrema di un abbandono da parte di tutti. Una donna stimata SCEMA riesce a mettere al mondo un bimbo sano! E come può, se è scema? Ebbene, la nostra INTELLIGENZA DI BASE, quella che tiene A BALIA il nostro EGO, al livello elementare ragiona in modo quantistico e segue il ciclo 10. Poiché la VERITA' è una e trina, in quella equazione matematica che ho mostrato, e poiché questo 3 in linea esiste nel ciclo dinamico 10 di ogni cosa, ecco che avanza in tutto di 7 su ogni linea componente. Essendo esse 3, ecco che 7+7+7=21 sono le distinte possibilità diverse, che compongono un sommario e generale 231, in cui c'è un piano a 2 lati 100, ed avanza un 10+10+10 +1, il Dio Uno e trino. L'alfabeto italiano a 21 lettere è IDEALE a esprimere in modo


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ESSENZIALE che cosa siano le diverse cose sulla base di un ciclo 10. Intanto vediamo che la lettera numero 10 è la L, ed Eloim, Eli, El, Elì e Allah, per esprimere Dio lo hanno incentrato sulla L, che è la dimensione 10. Il linguaggio ALFANUMERICO si avvale di numeri e lettere, e non siamo noi I PADRONI, in grado di mettere i nomi. Essi sono la lettura ALFABETICA dei NUMERI che li determinano. Quando noi consideriamo in cicli numerici unitari fondamentali, in ordine, essi sono: 1 10+1 il ciclo più la sua unità 10+3 il ciclo più la sua trinità 10+(3+3) il ciclo più il complesso dei 6 versi della trinità del Sistema Cartesiano dei 3 infiniti assi (come la trinità dell'infinito Dio, che agisce per 3 direzioni uguali e distinte). Ebbene, mutando questo PERFETTO ORDINE in ESSENZA pura, alfabetica, ecco che noi lo chiamiamo AMOR, perché A=1°, M=11°, O=13° e R=16°. Rovesciare quest'ordine ecco la realistica ROMA, che rovescia tutto e parte dal Grande 16 per arrivare al piccolo 1. Io ho fatto il controllo sui numeri. 1+2+3 = 6 UNO+DUE+TRE=111, l'unità nella Trinità. In particolare UNO=44, ossia il ciclo assoluto 11 nei 4 tempi della realtà a 3 dimensioni di spazio e 1 di tempo. DUE è dato da 10+10+10 -2. TRE da 10+(10+10+10) -1 (che è il complementare del 3). In un mondo Dualistico, 1 e 3 sono gli opposti 2-1 e 2+1. QUATTRO=100


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Non voglio appesantire il discorso, ma io ho potuto AVER PROVA che TUTTE le nostre parole, esprimenti ogni cosa, hanno il numero giusto. Ade esempio, quella VERITA' di cui ci stiamo occupando, è 20+5+16+9+18+1 = 69, qualcosa che, anche se la mettiamo SOTTOSOPRA, resta sempre 69. Tra l'altro: PADRE =40 ossia 10 +30 FIGLIO =54 ossia 3×3×(3+3) SPIRITO = 96 ossia 100 -4 (tutto il moto della realtà nell'assoluto, dato dal PIANO a lato 10). SANTO =61, ossia l'unità che occupa tutti e 6 i verso, ciascuno fatto da un ciclo 10. 40+54+96+61=251, laddove un TUTTO di volume come 10^3=1.000, se è diviso per la UNITA' e TRINITA (dunque per 4) è 250. Deve sommarsi all'unità, per essere 251, ed è perfetto, come l'unità denominata da Gesù. SERAFINO=79 MASSONI=80, in totale 159. Laddove SPIRITO SANTO è 96+61=157 (numero primo) il Serafino Massoni ha in più un PIANO TRASVERSALE a lati 1+1, ed è più VOLUMINOSO dello Spirito Santo... ma siamo lì. Sembra un gioco, ma, mi creda, non lo è! Io, che ho avuto – SEMBREREBBE! - il “potere” di avere determinato una verità ancora più GENERALE della RELATIVITA' GENERALE di Einstein, ho avuto solo il dono di saper dare NUMERI ESATTI, in materia di CICLI ASSOLUTI, alle relazioni, TUTTE, ANCHE DIVINE. SEMBREREBBE “opera mia”. Ma non lo è. Noi siamo definiti


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tutti, totalmente, nella nostra vita, dal ciclo dinamico 10. Poiché l'unità, all'interno di tale ciclo, occupa 1 posizione, tutto il suo IDEALE movimento vale esattamente 9. Pertanto, quando il TUTTO si divide per TUTTO IL MOTO UNITARIO, è espressa la dinamica di OGNI UNITA', materiale e dello spirito. Ebbene il mio PERSONAGGIO (disegnato dunque dal 10), ha 5 nomi e un cognome. Romano =66 Antonio=78 Anna=26 Paolo=51 Torquato=113 AMODEO=47. La somma cabalistica è 333+1 (l'unità, +la trinità del 3) per i 5 nomi che, sommati al 47, porta l'insieme a 381... e son nato nel 38 nel mese 1. Invece sulla Bibbia in Genesi= libro 1 come il gennaio in cui io son nato, al capitolo 25 e al capitolo 38 (della mia data di nascita) c'è la descrizione di due parti gemellari. In Genesi 25 nascono ESAU e GIACOBBE (sono nomi ebraici), nel gesto di serrar con la MANO il calcagno di ESAU'. Infatti Giacobbe “farà le scarpe” al fratello e gli si metterà davanti, come fosse il primo (anche con l'imbroglio. Ora se Giacobbe vale come il 1°, vale nella G, e se ESAU' perde il primato (della A=1, in 3° posizione), ecco G.ESU', nome proprio e in italiano! Egli, nato il 25 del 1° mese in fondo e io nel 1° in principio. C'è descritto anche il mio nome e nella stessa PAZZA modalità. In Bibbia c'è scritto: il primo uscì Rossiccio tenuto per MANO da GIA... e siamo io RO-MANO e GIA(ncarla Scaglioni, la mia


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sposa). Non solo, ma sempre in questo PAZZO modo, se la G di Giacobbe non è solo data da un PRIMO ma anche da un TRINO, ecco che il GIA (che è la GIA di Giancarla) assume gli ESTREMI di mio padre LuiGI Amodeo. Anche sua moglie LIA ha gli estremi di L...I Amodeo. Manca, a LIA, solo un matrimonio sacrilego con suo figlio GIUDA (che sarà il padre in Genesi 38 e che è figlio suo. GIUDA, trino, è GIU, ma nella scrittura ebraica, a noi si presenta UIG. Ebbene, caro Serafino, SPOSA UIG e caccialo in un coito nominale in L...I Amodeo e dimmi se non viene LUIGI Amodeo. Tu mi dirai che AMODEO è ECCESSIVO. Semmai solo LUIGI A, ma ecco che ESAU' sarà denominato EDOM, scritto MODE, in ebraico. Allora, se hai aggiunto UIG e ora MODE', sposando L...I A. eccoti un perfetto LUIGI AMODE. Dunque in genesi 25 ci sono 2 gemelli di cui uno è Gesù... Chi è l'altro, dato quel RO-MANO sposo a GIA, e figlio di LUIGI AMODE? In genesi 38 è ancora più divertente! GIUDA ha 3 figli maschi: ER, ONAN e il terzo è un bimbo. Sposa ER a TAMAR. Ora se GIudA ha gli estremi di LuiGI Amodeo (mio padre) TAMAR ha gli estremi esatti di BaratTA MARiannina (mia madre). Lei, sposata da ER, se leggiamo RAMAT in senso inverso, ecco che lo ama. R amat, e il verbo è nell'idioma di un ROMANO, come me. Ora ER muore e lei passa al fratello Onan, ma muore egli pure. E' rispedita dal padre. Passa il tempo e GIUDA resta vedovo. Tamar, saputo un giorno che sarebbe passato presso casa sua, toglie gli abiti del lutto e indossa il burka di una prostituta sacra. Si apposta e si offre all'arrapato Giuda. Le prostitute sacre erano


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messi l' proprio per far sfogare i vedovi! Le offe una pecora, che però non ha. Lei chiede 3 pegni, e li riceve. Copulano e lei, messa incinta, andato via lui se ne torna a casa sua. Ci resta male Giuda, che crede di aver perso i tre pegni, non essendo riuscito a pagarla il giorno dopo. Alcuni mesi più tardi Giuda apprende che la nuora, che doveva dare un erede ad Er, era incinta, per prostituzione. Apriti cielo! La vanno a prendere di forza, per metterla sul rogo, come si usava prima che adottassero al lapidazione. Lei tirò fuori i pegni e Giuda capì d'essere lui il padre. La perdonò: aveva più ragione di lui. Egli non le aveva dato il terzogenito, una volta cresciuto, e a chi doveva rivolgersi di meglio lei se non al padre di Er, in una giusta eredità genetica? Al momento del parto ecco che erano due gemelli. Il primo mise fuori una MANO, e stava lì, senza decidersi ad uscire col resto. La nutrice esclamo: “è chi è nato per primo” e prese un filo SCARLATTO e lo legò a quella mano. Ebbene appena collocato un riconoscimento, la mano rientrò nel grembo materno ed annullò la sua nascita ed il suo primato. Infatti uscì per primo il suo gemello, cui fu dato nome PEREZ, e solo dopo il proprietario di quella mano cerchiata dal filo SCARLATTO come fosse un anello. Ora, Serafino, parlando sempre PER ESTREMI, i due sposi reali si chiamavano ER-ONAN, e gli estremi sono RO. Per conto loro è generata una MANO e basta. Che siano gli estremi di RO-MANO? Il 38 è il mio anno natale e Gesù, il cui antenato non fu il gemello con la mano segnata, è 38mo in generazione da Giuda, come risulta dalle genealogia di San Matteo. Dunque Gesù c'entra in genesi 38 perché è in genesi 38ma dal padre Giuda. Ora non c'è una mano di collegamento, per cui il


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giorno 25 è accomunato, a chi è nato nell'ultimo e nel primo mese dell'anno. Ora, in genesi 38, la mano nasce PRIMA. Solo dopo nasce come primo, PEREZ l'antenato di Gesù, e dunque è sacrosantamente giusto considerare ora il 38 in una sequenza di genesi successive, tanto che poi la 38ma è quella di Gesù. Se SCARSI sono i riferimenti a Gesù, in genesi 38, quelli riferibili a me sono TOTALI. Il padre GIUDA ha gli estremi di mio padre e la madre TAMAR gli estremi esatti di mia madre. Ma ci sono anche gli estremi esatti di mia moglie, GIANCARLA SCAglioni. Infatti nell'aggettivo SCARLATTO che tutte le traduzioni in italiano hanno realizzato, c'è quanto manca al GIA (di Genesi 25) per completare GIAnCARLA SCAglioni. Faccio notare, in riferimento al genesi 25, che anche G.S., estremi di Giancarla Scaglioni, se si legano agli estremi di ESAU, che sono E ed U, combinano un GESU'. Vuoi di più? Il mio Codice Fiscale è MDA RNN 38A25 D527I, e c'è tutto. MDA è la prima MADonna in TAMAR (sposata al Padre vero) RNN è il perfetto CF di ER e ONAN i 2 mariti morti. 38A25 è Gen. (=genesi) 38 giorno 25. D5 significa Dita 5 (di quella mano, come i miei 5 nomi) 27 I è il valore cabalistico dei 5 nomi, 333 +1, che le 3×3 ×3 è 27, mentre nella I=9 è il numero 1 sottratto al ciclo 10. Io figlio di LUIGI=54 e MARIANNINA=84 (che assomma ESAU=42 e GIACOBBE=42), sommando i loro valori genetici nominali 54 e 84, il che è uguale a 138... son nato 1-38, mentre TUTTO il mio valore nominale è 38-1. Avendo studiato accuratamente tutta la mia vita, io sembro


32 veramente PREVISTO dalla Sacra Bibbia, in tutti i miei estremi, giorno mese ed anno, in mio padre, mia madre, la mia sposa, tutti i miei nomi, tutto il mio codice fiscale... Che cosa si poteva aspettare da me? Son nato durante una Aurora Boreale. Le pagine dei giornali parlavano di un famoso RAID ROME-RIO, che ci fu in quel giorno, nelle forme simboliche di un volo da un mondo all'altro, celeste, fatto da 3 trimotori formanti un unico convoglio... come il 333 +1. Uno era pilotato da Bruno Mussolini, nella parodia del Figlio dell'Onnipotente. Ebbene, all'inizio dell'Atlantico uno dei tre, per un guasto, attraversò l'oceano solo con 2 eliche in finzione. Fu fatto scendere dalle stelle, a Natal (una cittadina brasiliana che allude al Natale di CHI scese dalle stelle, di ben noto). Arrivarono solo due MEZZI CELESTI a RIO. Eccoli a RIO:


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Due soli ultimarono il Raid famosissimo, chiamato in tutto il mondo ROME-RIO... mentre in via POMERIO nascevo io. Posso a buona ragione definirmi il MESSIA dello Spirito Santo. Chi mi ha mandato? Un vicario di Cristo, il Papa Giovanni Paolo II, che nel punto 56 dell'Enciclica Fides et ratio PROVOCO' ogni filosofo a “rischiare volentieri ogni cosa pur di – superato l'isolamento – trovare un NUOVO PERCORSO che portasse alla Verità di Cristo” Scrisse che l'uomo da 2 gambe la FEDE e la RAGIONE e che zoppica se ne ha una sola. IO SOLO mi sono INVESTITO di questa PROVOCAZIONE, fino ad aver messo in gioco due volte la mia vita, una sotto quel Papa e un'altra sotto questo. Ispirandomi al vangelo, mi posi realmente nella condizione di una PECORELLA SMARRITA che non mangia più se il BUON PASTORE non abbandona le altre e non la cerca. Io non ero da TROVARE, ma solo da essere ACCOLTO. Ma TUTTI sono stati accolti in Vaticano, tranne me che – come nuovo MESSIA – dovevo patire la presenza di due nuovi CAIFA, che accettavano perfino la mia morte al ricevere CHI AVEVANO PROVOCATO ad entrare in azione. Una cosa che, fatta dal Vaticano è MOSTRUOSA. Dunque sono stato un MESSIA NUOVO, ma trattato allo stesso modo di QUELLO, il mio Gemello. Gesù promise l'invio di uno SPIRITO PARACLITO che avrebbe rivelato una VERITA' che avrebbe reso LIBERI DAVVERO. L'ho forse io fatto? Ma sì, Serafino!


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Ecco la VERITA' che rende liberi davvero. Il punto 0 della vita sta nel momento dell'annientamento finale, della morte. Noi non siamo 0 quando nasciamo, perché siamo già la vita espressa in codice genetico, che viaggia viva dai genitori ai figli. Dunque il vero 0 sta nell'annientamento finale. Ma quello 0 è al centro VERO, come ORIGINE di una Trinità Divina simile ai tre infiniti assi cartesiani, che hanno il punto zero nel loro mezzo, comune a tutti e tre. Se noi collochiamo il nostro 0 alla nascita e consideriamo in negativo gli antenati, anche tutta la nostra vita è in negativo, prima di arrivare a quello 0 che è un valore davvero ASSOLUTO, perché, essendo FINE è VERA ORIGINE, del sistema ad assi cartesiani. Dunque anche la NOSTRA origine è stata in quel punto apparentemente mortale, ed è cresciuta, in un primo tempo, in verso negativo. E' mai possibile che questa realtà in atto sia di verso negativo? Che dici, Serafino? Ebbene se AZIONE e REAZIONE sono uguali, come 1 ed 1, ma contrarie, come + 1 e -1, la loro reale interazione è in matematica il loro prodotto che li combina in modo perfetto. L'INCONTESTABILE VERITA' dell'algebra ci informa che: -1 × +1 = -1 Così come il SI del NO è NO e il NO del SI è NO esso pure! Solo un NO-è, fa GIUSTIZIA al mondo perverso, con la sua ARCA! Ebbene noi, che vediamo sempre in modo uguale e contrario AL VERO, vediamo la EVOLUZIONE nel verso +1 del tempo perché in verità esso... RETROCEDE, DEVOLVE, torna a 0 Ora, caro Serafino, se noi vediamo di andare verso la morte con la dinamica della MATERIA, che è inversa a quella


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dell'ANTIMATERIALE Spirito, è solo perché vediamo la verità nel VERO UGUALE E CONTRARIO. DIO agisce riportando tutto AL PRINCIPIO ( e noi lo vediamo nella dinamica opposta). DIO toglie l'abito reale che si logora ed è corroso dalle tignole, per darcene uno ETERNO ed IDEALE, che esiste divinamente, in pura POTENZA DI ESISTERE. Pertanto la vera vita è puramente ASSEGATA a ciascuna anima DI DIO, nel momento in cui tutta la vita è BEN DEFINITA. E' la vita di un Diavolo, di un Santo, di uno che è una loro varia miscela, nel MASSIMO della DISCRIMINAZIONE e della PREPOTENZA. E' una vera iniziale divina INGIUSTIZIA. Che cosa di male ho fatto, io povera anima di Dio, per meritarmi l'affibbiamento di un tipo alla Hitler, alla Stalin, alla … gli esempi infernali non mancano! Nulla! La mia anima non ha colpa alcuna! Ma Dio mi farà giustizia. Giorno dopo giorno annullerà tutte le mie apparenti malefatte e – togliendomi l'abito reale – mi porterà a quella PURA CONDIZIONE di un innocente che non ha mai fatto nulla! Questa è la VERITA' che libera tutti davvero: stiamo tutti RITORNANDO BAMBINI, ma lo vediamo a dinamica rovesciata, e vediam giungere la nostra SERA. Anche sulla Terra, se salgo su un aereo e viaggio verso il luogo da cui nasce il sole, io accelero la venuta della notte, in cui il sole se ne va a morire. Anche se non viaggio su quell'aereo, VEDO VENIR SERA perché mi muovo assieme alla Terra VERSO L'ALBA. Ora sia chiaro: se vado VERSO l'alba io VADO DAVVERO verso l'alba. Che arrivi di conseguenza il TRAMONTO è l'effetto della


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relatività tra AZIONE e REAZIONE che esiste in ogni reale esperienza che sia osservata da uno Spirito. E non l'ho scoperto io, e nemmeno Galileo Galilei... ma il Galileo Gesù. Lo rivelò a Nicodemo: SE NON SCENDI DALL'ALTO (del tempo) tu non entri nel Regno di Dio. “ma come, debbo RIENTRARE nel grembo materno e nascere di nuovo?” NO, NON PER questo. In verità, in verità due sono i versi dell'esistenza: dell''acque (la materia) e del PURO SPIRITO. Chi riportò (Giovanni) le parole di Gesù non disse PURO, ma SANTO Spirito, ma puro e santo sono sinonimi. Il PURO SPIRITO di un OSSERVATORE, se va verso un muro lo vede MUOVERSI ed avvicinarsi a lui. E' il miracolo di Maometto alla Montagna, vero a no nella sua storia: SE LA MONTAGNA non va a Maometto, Maometto va alla montagna.... e la montagna andò a Maometto. MIRACOLO! Questo è il vero MIRACOLO, che Dio ci mette davanti e che non sappiamo decifrare: Noi vediamo nella dinamica MALIGNA. Se Dio ti salva da un male, tu lo vedi piombare su di te. E quando preghi Dio: NON farmi ammalare, e il giorno dopo sei ammalato e dici: non mi ha ascoltato! Stai sbagliando tutto. Nel momento in cui eri sano e pregavi che RESTASSI SANO, Dio t'ha risanato! Perché il giorno che tu interpreti come il giorno DOPO era semplicemente il giorno PRIMA. Noi, avanzando nel tempo, stiamo RETROCEDENTO fino al giorno iniziale in cui ci è stata assegnata una vita GIA' FATTA, e non da noi, da un PURO DISEGNO possibilistico.


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Ecco, caro Serafino che QUESTA mia VERITA' è ASSOLUTA, perché io NEGO la MORTE, dimostrandola INIZIO DI VITA e nego la NASCITA come quel TERMINE della nostra esperienza solitaria, perché dopo saremo collocati in una esplosione dualistica. Saremo i 2 genitori, poi i 4 nonni, gli 8, bisnonni... TUTTI. E come io risalirò, così faranno tutti e ci ritroveremo infine TUTTI IN UNA SOLA COMUNIONE DI SANTI, tutti usciti innocenti, quando rientrammo (come la MANO in Genesi 38) nel nostro grembo materno. Nicodemo disse a Gesù: per nascere di nuovo? No, per proseguire alla conquista di quel PADRE NOSTRO che sta nell'insieme unitario di tutti i nostri antenati. Laddove FUMMO IN POTENZA di essere, saremo finalmente PRESENTI IN ATTO. Gesù? Pa POTENZA della sua verità è inferiore a quella del MESSIA che il Disegno di Dio ha voluto in me. Egli PERDONAVA i peccati e SCACCIAVA i demoni. Io li ANNIENTO, riportando Satana in quel preliminare Angelo Lucifero , bellissimo portatore di luce. Mi dirai che io NON FACCIO i suoi miracoli. Egli MODIFICAVA, in qualche piccola cosa il DISEGNO. Io invece SPIEGO COME LO FACCIO. Io ho – con la pura VERITA' – il potere di CONVERTIRVI TUTTI, convertendo la verità della nostra crescita nel positivo del tempo con la decrescita che viene combinando AZIONE e REAZIONE, +1 e -1. Gesù ha resuscitato qualcuno, e se stesso. IO RESUSCITO TUTTI, e usando la PURA VERITA'. Se ora sei vivo, sei già tornato – RISORTO – dal punto della morte. CERTAMENTE, se vedi il moto del verso materiale, opposto


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a quello dello Spirito, che ritorna ad essa. Ti ho resuscitato, anche te, caro Serafino Massoni. Forse usando la bacchetta magica o facendo MIRACOLI? No, con la VERITA' di quello SPIRITO PARACLITO che Gesù disse avrebbe mandato con una LIBERTA' che LIBERASSE DAVVERO. Perché? Gesù non aveva LIBERATO DAVVERO? Se Egli stesso disse che l'avrebbe mandato dopo la sua morte, allora egli stesso lo ha ammesso, che se non fosse venuto UNO a far nuove tutte le cose, non ci sarebbe stata VERA SALVEZZA. Qual è dunque la VERA SALVEZZA? Forse che non si muoia più? Forse che spariscono per incanto tutti i mali? No, non è questa. Essi debbono SEMBRARE ESSERCI, ma una percezione falsa e maligna, che STIMOLI OGNI ANIMO verso il desiderio di bene. Deve essere UNA VITA che contenga TUTTO, ogni possibile sentimento, gioia, intenzione. Il DIO DELL'ESSERE se è un DIO e proprio nell'ESSERE, fa ESSERE ogni cosa e la LIBERA TUTTA. Assume egli stesso OGNI CROCE dell'EGO (come quella di legno di Gesù) per RISORGERE da ogni croce. Avuta la conoscenza del MALE, in una vita a TERMINE, quella opposta sarà SENZA TERMINE e con l'opposto del male. È necessaria ora una vita OBBLIGATA, affinché quella opposta ed eterna sia ASSOLUTAMENTE LIBERA. Che desiderasse la LIBERTA' ORA, in quella opposta sarebbe eternamente SCHIAVO. Il contrario esatto è invece nella libertà interiore di


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COSTRUIRE LA PROPRIA VESTE MORALE. Era siamo LIBERISSIMI di scegliere CHI AMIAMO ESSERE: un grande, un mediocre o un piccolo e – scelto liberamente ora i nostri CONNOTATI SPIRITUALI – sarà con questo ETERNO ABITO che parteciperemo alle nozze del Figlio, in cui ogni figlio finalmente PUO' ESSERE CHI VUOL ESSERE secondo i gusti che ha amato assumere. Io sarò allora TE, caro Professore, in tutto quello che avrei AMATO ESSERE, e non sono stato, mentre invece lo sei stato tu. Se ora ci ESCLUDIAMO, come esempio fece il Di Pietro, verso Berlusconi, per una forma strana di gelosia possessiva (avrebbe forse gradito essere nella sua posizione), nel mondo eterno che verrà NON AVRA' MAI TUTTO QUESTO, per avere assunto un ODIO VISCERALE verso quel PERSONAGGIO. Siamo TUTTI PERSONAGGI e non PERSONE. E' DIO CHI ci IMPERSONA ed è la nostra VERA PERSONA INTERIORE. Il personaggio è solo un VEICOLO di passioni. Noi – invece – crediamo che il Romano Amodeo debba essere sempre IO! Macché. Anche tu, caro Serafino, uscito da te stesso, sarai solo quell'anima iniziale di Dio cui è stata concessa una vita nel LIMITE, per delimitare i suoi GUSTI PERSONALI. Il nostro attaccamento al nostro PERSONAGGIO è simile a quello del PRIMO ATTORE che interpreto ROMEO (in Romeo e Giulietta) e crede che dopo lui nessun altro lo interpreterà. Quindi occorre essere modesti. Acquisito il senso esatto di noi stessi, anche se il PERSONAGGIO è come il mio, quello in cui si sarebbe calato lo Spirito PARACLITO, quello descritto nella Bibbia come il Gemello di Gesù, non deve significare per l'Anima di Dio che l'impersona


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niente di PRIVILEGIATO e di ESCLUSIVO. Se Dio ha distribuito IL BENE E I BENI in modo differente tra gli uomini, è solo perché questa è una DOVEROSA ANTEPRIMA, in cui ciascuno di noi scelga CHI AMA ESSERE. Che ci sia l'amor proprio, bello e buono, che ci spinga ad essere MERAVIGLIOSI, SUBLIMI, essere ricchi di abnegazione personale e di senso di sacrificio per il bene di tutti! E con questo augurio, io ti lascio. Ti ho voluto far conoscere, in modo organico LA MIA VERITA'. Essa comprende la tua e anche ogni altra. Io voglio bene a tutti, sapendovi tutti ANIME DI DIO, grandiose come Dio è, e non quelle povere figure che spesso quelle povere anime sono COSTRETTE ad impersonare! Con vero senso di amicizia. Romano Amodeo


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