QE-MAGAZINE n°33: les news en Principauté de Monaco by AMP Monaco

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Anno I - N° 33, 18 novembre - 1 dicembre 2016

Periodico in lingua italiana & en langue française, a cura di AMP Monaco o

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LA FAMILLE GRIMALDI, hier, aujourd’hui, demain. (Composition artistique conçu par AMP Monaco)


PERSONAGGI ED IMPRESE Il 12 ottobre scorso, in occasione della consueta serata organizzata annualmente dall'associazione monegasca Futurum in presenza del suo Presidente Onorario, SAS il Principe Alberto II e della sua Presidente, Madame Al Abood, premiata una eccellenza italiana: il museo Maxxi di Roma

Il Museo Maxxi alla cor te dei Grimaldi Erano oltre un centinaio i selezionati invitati che, su iniziativa dell'associazione Futurum, hanno dato il benvenuto a due personalità importanti nel ruolo della conservazione e valorizzazione dell’arte in Italia: il dott. Barrera, Segretario Generale del Museo MAXXI di Roma e la Presidente dell'associazione 'Amici del Museo MAXXI’ la dott.ssa Antinori. Proprio a loro, o meglio, all'ente che rappresentano, è andato l'Award Futurum 2016 che, in passato è stato assegnato ad artisti di fama internazionale. Alla serata era presente anche Cristiano Gallo, Ambasciatore d’Italia presso il Principato, che con entusiasmo ha prospettato una eventuale e strutturata collaborazione con il museo MAXXI e le principali istituzioni culturali di Monaco, nell’obiettivo di realizzare concretamente iniziative di promozione già nel corso del 2017. Per voi di QE-MAGAZINE, abbiamo incontrato (ed intervistato) i due illustri rappresentanti del museo romano

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ottor Barrera, come ha compreso quest'anno per la prima volta Futurum ha assegnato il suo Award ad un'istituzione, appunto il museo MAXXI. Ci racconti come è nato l’avvicinamento tra l’ente e l'associazione monegasca? Per me è stata una sorpresa assolutamente inaspettata comunicatami da un'amica, la Presidente, Madame Al Abood, che certamente conosce la nostra realtà culturale, ma mai ci saremmo immaginati di ricevere un riconoscimento così importante dal Principato di Monaco. Con la Presidente dell'associazione ci siamo incontrati in un albergo romano, abbiamo parlato di questa possibilità e ne sono rimasto veramente entusiasta. Inutile dire quanto siamo colpiti per essere stati scelti a ricevere questo gradito premio. Il Futurum Award si ispira concettualmente a rendere onore alle nuove tecnologie del futuro coniugate con l'arte, e quindi intende rendere onore a persone o istituzioni che abbiano in qualche modo un simile legame. Fino ad ora è accaduto per lo più con artisti e musicisti. Lei ritiene che MAXXI sia coerente con la missione dell'associazione monegasca? Io penso di sì perché il Museo delle Arti del XXI secolo a Roma ha un compito non facilissimo… Se dobbiamo essere onesti la tendenza è di pensare a Roma come la città dei Cesari, dei Papi, della Cappella Sistina e del Colosseo e noi, invece, ci troviamo con il compito di dovere promuovere l'arte del futuro e del contemporaneo in un sito che ha un segno straordinario di antico. Gli amici dell'Associazione Futurum hanno così incoraggiato chi si è proposto di mandare avanti una sfida così difficile. Cosa ha di diverso questo museo rispetto ad altri? Cominciamo dal “contenitore” ossia la sua architettura: io amo dire

che la cosa più bella del MAXXI è il MAXXI! É stato progettato dal Zaha Hadid, un bravissimo architetto e designer di origine irachena ma naturalizzata britannica. Quando l’edificio venne presentato al pubblico non ebbe solo consensi, ma anche critiche perché scomodo, difficile da utilizzare: pareti curve, senza stanze, percorsi in cui la gente si perde. Il MAXXI è una struttura che sfida il visitatore perché non vuole essere solo un museo dove ci sono, comunque, cose bellissime da vedere. Noi vorremmo fosse anche una grande fabbrica dove gli artisti, il pubblico, i giovani trovino in essa una fucina di creatività. Quanti artisti e quante iniziative avete ospitato fino ad ora? Tante, qualcuno dice troppe! E persino “disordinato” per le continue proposte, ma questo è un pregio! Abbiamo una collezione permanente grazie agli “Amici del MAXXI” e a collezionisti e quindi il patrimonio si arricchisce sempre di più. Però un museo “vivo” ha bisogno di proporre un'offerta in continuo cambiamento, quindi per noi la sfida culturale è proprio quella di avere uno sguardo che abbraccia praticamente tutto il mondo. A titolo di esempio basti pensare che il nostro direttore artistico non è italiano, ma viene dalla lontana Cina. Le mostre artistiche più belle che abbiamo realizzato in questi anni parlano delle nuove espressioni artistiche in Iran e in Turchia. Attualmente siamo in attesa di concludere una realizzazione di un progetto che vedrà l'esposizione della collezione di arte contemporanea del museo di Teheran, operazione che non è mai stata fatta prima. Noi, ovviamente, siamo orgogliosi di essere l'espressione dell'arte contemporanea italiana, ma questa è solo una parte che promuoviamo dentro il MAXXI il quale, invece, deve proprio essere una espressione della cultura del mondo. MAXXI non è solo un museo, ma anche Fondazione ed una Associazione… Noi siamo un museo di arte e architettura del XXI secolo. Lo Stato Italiano ha affidato la gestione di questo ente a una Fondazione di diritto privato a cui lo Stato contribuisce in modo robusto: possiamo dire che metà del budget su cui si basa la vita del Museo deriva da fonte statale, l'altra metà è frutto dell'attività della Fondazione. Dal mio punto di vista è un esempio positivo di collaborazione pubblico-privato. Quindi il MAXXI non è una struttura puramente pubblica, ma non è non è nemmeno una impresa finalizzata a realizzare profitto. L'attività che noi poniamo

in essere per ottenere delle risorse è chiaramente finalizzata all'attività del Museo per fornire una maggiore offerta culturale. Per quanto riguarda l'associazione Amici del MAXXI sono i nostri partner più affezionati, non solo aiutano a sostenerci con un reperimento di risorse, ma ci evitano quella tendenza che è rischio di tutte le strutture e cioè quello di diventare autoreferenziali. Possiamo definire la nostra una famiglia allargata che, insieme, cerca di individuare le strade migliori. É la prima volta che venite premiati fuori dai confini? Ci capita spesso di lavorare con l'estero e quindi di avere anche dei riconoscimenti, ma un premio ricevuto da un monarca non c'era mai accaduto e di questo siamo molto orgogliosi. MAXXI e il terremoto in centro Italia Parliamo di quest'estate ad agosto quando è accaduto ciò che tutti sanno. Mi sono trovato con la Presidente ed abbiamo deciso di devolvere l'incasso dell'ultimo weekend per intero in favore delle vittime del terremoto e la cosa significativa è stata che abbiamo avuto un numero enorme di visitatori, maggiore rispetto agli altri weekend: quindi vuol dire che il messaggio di solidarietà era passato. La seconda notizia è che a novembre in genere noi organizziamo l’Acquisition Gala Dinner che è un evento destinato a raccogliere risorse destinate ad arricchire la nostra collezione. Quest'anno però c'è sembrato necessario stabilire che il 10% del ricavato andrà per il restauro di beni culturali danneggiati dal terremoto. Ma la notizia più bella è questa: il ministro dei Beni Culturali Italiano ci ha commissionato la realizzazione al centro dell'Aquila, la città travolta dal terremoto nel 2009, un sito per l'arte contemporanea. Siamo già al lavoro per questo e confido che nel giro di un anno potrà già essere operativo. L'idea è proprio quella di far rinascere intorno a innovazione, creatività e futuro l'attenzione, l’interesse, la vitalità di una città che ha una tradizione culturale straordinaria. Uno slogan per MAXXI? Una piattaforma di futuro.

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e 12 octobre durant la traditionnelle soirée de remise de prix organisée par l'association monégasque Futurum, S.A.S. le ¨Prince Albert II (Président d’Honneur) a remis le Futurum Award pour la première fois de son histoire à une institution et non pas à un artiste. En effet, le musée MAXXI de Rome, entièrement consacré à l'art contemporain, a été choisi pour son concept tourné vers le futur. « A la fois

esthétique et fonctionnel, le projet architectural imaginé par Zaha Hadid permet un mariage parfait entre les collections proposées et l'édifice. L'art et la créativité contemporaine pouvant ainsi se rejoindre et créer un pont virtuel entre le passé et le futur" comme l'a expliqué la présidente

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ottoressa Antinori, tra le sue varie attività, recentemente ricopre anche il ruolo di Presidente dell'associazione degli Amici del museo MAXXI: ce ne vuole parlare? Si tratta di una realtà che è nata diversi anni fa quando è nato il museo, è una risorsa particolarmente importante perché è un fondamentale sostenitore. All’interno ci sono persone che fanno sì che l'ambiente di cui stiamo parlando risulti effettivamente a carattere familiare. Parliamo di una nobile tribù di appassionati, di persone del settore, ma non solo, tutti questi, senza dubbio, sostengono il museo. Il gruppo si è ampliato notevolmente negli anni soprattutto a Roma, ma prevediamo che si estenda in Italia ed anche all'estero perché il MAXXI ha effettivamente un potenziale incredibile.

MAXXI esterno Quanti sono i membri dell'associazione? Siamo una cinquantina appartenenti a diverse categorie, però per noi è molto importante che siano persone veramente appassionate perché sono poi coloro che interagiscono a tutti gli effetti sia a livello economico, ma anche nei giudizi e nelle critiche. Prossime iniziative con il Museo? Sicuramente impegni di carattere artistico. Invece per quanto ci riguarda, cioè come “Amici del MAXXI”, vorremmo focalizzarci su particolari viaggi legati al mondo dell'arte e architettura. Talmente unici che non si possono organizzare senza conoscenze del settore. Ora ne stiamo organizzando uno a Napoli: dalle fermate delle metropolitane al Museo di Capodimonte alle collezioni private. Il contatto con i collezionisti è prezioso per la nostra attività! In primavera, poi, è previsto un tour in Libano a Beirut perché, come già anticipato, avremo una mostra a fine anno sui giovani artisti emergenti. L'anno scorso, invece, eravamo a Bilbao, trasferta che ha riscosso moltissimo successo. Idealmente, come associazione, ci proponiamo di formare un gruppo e quando possibile interagire con gli artisti e collezionisti locali. Le relazioni che si creano con le nostre iniziative sono molto importanti perché in questo modo si crea una rete di possibili sostenitori dall'estero, oltre che a confermare il fatto che il nostro museo ha un grandissimo potenziale. Come si fa a diventare membro dell'Associazione? È molto semplice basta contattarci! Ci sono varie modalità, ma a mio parere la cosa più bella è proprio venirci a trovare, perché appena si arriva al MAXXI e si assapora questa realtà, innamorandosene. Per questo penso che sia poi facile unirsi a noi. Uno slogan per MAXXI? Un involucro di passione e innovazione. Per saperne di più dell’associazione AMICI DEL MAXXI scannerizzare il QE-CODE qui indicato

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de Futurum, Madame Kawther Al Abood. A cette soirée étaient présents les représentants du Musée MAXXI et l’association des amis de MAXXI. S.E.M. Cristiano Gallo, ambassadeur d'Italie en Principauté de Monaco représentant le Ministère des Affaires Etrangères italien, a souhaité un rapprochement des relations entre le musée MAXXI et les institutions monégasques et des échanges culturels pour l'année 2017.

Award Futurum 2016 - foto di gruppo con i Premiati, i membri del CDA dell'associazione, la Presidente Kawther Al Abood ed il Sovrano Fiona Tan ha ricevuto il Premio Futurum nel 2013. Qui ritratta al fianco della mamma, Helga Piaget, presidente dell'associazione Passion Sea


Colophone

"La MAXXI est un défi vers le futur, lancé à Rome, au cœur de la ville éternelle. Le MAXXI est aussi un acte de responsabilité à l'égard des générations futures. Nous avons la chance de jouir de l'héritage laissé par la Rome de César, de Michel-Ange et des grands maitres du baroque, Bernini ou Borromini. Aujourd’hui, nous avons le devoir de nous demander ce que nous serons capable de laisser en héritage à ceux qui viendront après nous. C'est pourquoi nous devons promouvoir l'art contemporain: non pour oublier ou mépriser le passé, mais pour être à la hauteur de son héritage. Le MAXXI a pour vocation d’être une "plateforme du futur". C'est le charme du bâtiment dessiné par Zaha Hadid, l'architecte qui nous a quittés il y a quelque mois. Nous regrettons l'absence de cette femme exceptionnelle, et c’est, tous ensemble, que nous avons décidé de lui dédier une grande exposition personnelle l'année prochaine. Le MAXXI de Zaha Hadid est un espace ouvert au public, clair, conçu pour présenter des chefs-d'oeuvre, mais aussi pour susciter émotion, mouvement, curiosité, pour permettre aux gens de se rencontrer et d’avoir de nouvelles idées. Zaha Hadid a imaginé un bâtiment avec peu de portes et beaucoup de ponts. Pas de petites salles, mais de grands espaces pour tous. Dans les dernières années le MAXXI a cherché à donner la parole aux nouvelles expressions artistiques, en Iran comme aux Etats-Unis, en Turquie comme en Israël. Notre directeur artistique est chinois; nos visiteurs sont italiens pour une moitié et étrangers pour l'autre moitié, jeunes pour la majorité, mais notre offre culturelle ne peut pas et ne veut pas avoir de frontières. Les expositions du MAXXI parlent du futur parce qu'elles ont foi dans l'avenir. Le 21 octobre 2017 nous présenterons à Rome l'exposition de la collection du Musée d‘Art Contemporain de Téhéran. Nous sommes fiers de cette initiative. Il s'agit d'un pari sur le dialogue et la compréhension entre la grande culture iranienne et la culture occidentale, depuis des décennies d’hostilité. Le dialogue sera concrétisé par deux œuvres, une de Mark Rothko, Américain, et l'autre de Vaziri Moghaddam, Iranien. Les deux toiles parleront pour eux, et nous parleront à nous tous. Travailler pour le futur signifie aussi travailler avec ceux qui sont déjà dans le futur. Nous essayons d'apporter l'art contemporain dans les écoles, parmi les enfants. Les élèves d'une école d'une banlieue de Rome ont travaillé une année entiére avec un artiste connu, pour transformer l'expérience du quartier en une oeuvre digne d'être exposée dans un musée. Les gosses ont appris, Ils ont "fait de l’art" ! Pendant ces semaines aura lieu chez nous le "prix MAXXI": un prix pour les jeunes artistes qui auront eu le courage de jouer le jeu avec leur langage pour nous montrer de nouvelles routes. Ils sont un morceau de futur. Notre tâche est de leur offrir une chance. Il est impossible, impensable, d’enfermer l'art contemporain dans un musée, même dans un musée ouvert (au public) et clair comme le MAXXI. Au printemps dernier, le grand artiste sud-africain William Kentridge nous l'a montré d'une façon étonnante: des oeuvres très belles de Kentridge sont d’ailleurs dans la collection du MAXXI, mais il a choisi de représenter les images de l'histoire millénaire de notre ville sur les rives du Tibre. L'art sort du musée pour vivre dans la ville. Les chefs d'oeuvre deviennent un signe qui va disparaître pour rester dans la mémoire (Je ne comprends pas cette phrase !). Désormais, il s'agit de poursuivre sur la voie de l'expérimentation et de la découverte de nouveaux points de vue. Nous espérons le faire le mieux possible avec votre confiance et votre encouragement. Merci, Votre Altesse; merci, madame Al Abood; merci à vous tous, chers amis, mesdames et messieurs". Discours prononcé par Pietro Barrera, Secrétaire General de la Fondation Maxxi de Rome, en occasion de la remise du FUTURUM AWARD 2016, promu par l'association monégasque FUTURUM

QE-MAGAZINE Direttore della pubblicazione/Directeur de la publication et de la rédaction Maria Bologna Hanno collaborato a questo numero: Silvia Giordanino (Redattore Capo per l’Italia) Alberto Toscano Viviane Le Ray Vladimiro Bizzocchi Comitato Nazionale delle Tradizioni Monegasche Partner Madeinitalyradio.it

Fotografia / Photos Direction de la Communication de Monaco Marco Piovanotto Francesca D’Aloisio Pesce Salvatore Rugolo AMP Monaco

Grafica e impaginazione / PAO De Be Communication - Monaco Direttore artistico Lara De Bernardi Contatti / Contacts Redazione / Rédaction: Tél 0033 (0) 75 40 89 245 ampmonaco@qe-magazine.com Marketing & Info: info@qe-magazine.com

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Les signes du zodiaque de l' "Michel de Nostradamus naquit è Saint Rémy le 14 décembre 1503, sous le Ciel du SAGITTAIRE, et c'est justement par ce signe qu'il commence ses Horoscopes Zodiacaux qui, contrairement à ses Prophéties énoncées sous forme énigmatique dans ses quatrains par prudence avisée et soumission à la volonté de Dieu, furent par efficace et toute 'cartésienne' d'une clarté irréprochable. Aujourd'hui encore, le faux devins qui prospèrent

qui dépens des naïfs ne doit pas faire oublier qui c'est une grave erreur que d'ignorer les "contenus structuraux" et l'harmonieuse et intelligente "lecture' des Sphères Célestes, si bien coordonnée. Mes gravures expriment la réalisation pratique de créer des interprétations visuelles et de ces sensations dont a toujours rêvé l'homme Créateur depuis la nuit des temps…"

Marcello Peola

Le signe SAGITTAIRE (22 NOVEMBRE - 20 DECEMBRE) Iuppiter / mutabil Le dominateur de ce signe est Jupiter: pour trouver une solution, avec courage et détermination, à n'importe quelle situation difficile. Pierre porte-bonheur: turquoise et malachite, génératrices de charme et d'audace dans les déplacements ou dans les opérations financières. Couleur favorables: rouge carmin et bleu cobalt, générateurs de magnétisme contre la colère et irritabilité irrépressible. Numéros de la Chance: le 9, 14 et 23

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