QE-MAGAZINE n°21 de AMP MONACO - PRINCIPAUTE DE MONACO

In questo numero On vous propose 2

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Chiara Operto vince il pr imo “Prix Lycéen” assegnato nell’ambito della rassegna culturale “Les Rencontres Philosophiq ues” presieduta da Charlotte Casira ghi, conclusasi lo scorso 9 giugno .

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l’intervista

PERSONAGGI ED IMPRESE

Silvia Giordanino

Massimo Nava, presente sulle pagine di QE come opinionista fin dal primo numero, è editorialista del “Corriere della Sera” da Parigi, dopo essere stato inviato speciale e corrispondente di guerra. Ha pubblicato Germania Germania (Mondadori 1990) sulla caduta del Muro di Berlino, Carovane d’Europa (Rizzoli 1992), Kosovo c’ero anch’io (Rizzoli 1999), Milosevic, la tragedia di un popolo (Rizzoli 2000), Imputato Milosevic (Fazi 2002), Vittime, storie di guerra sul fronte della pace, (Fazi 2005), Sarkozy l’uomo di ferro, (Einaudi 2007).Nel 2009 ha pubblicato il romanzo La gloria è il sole dei morti (Ponte alle Grazie). Nel 2010, per Rizzoli, Il garibaldino che fece il “Corriere della Sera”, sulla vita di Eugenio Torelli Viollier, fondatore del “Corriere”.

Nel 2014 è uscito per Mondadori Infinito amore, la passione segreta di Napoleone.

L’INTERVISTA: Q Massimo Nava uesta l’avvincente trama de IL MERCANTE DI QUADRI SCOMPARSI (Mondadori): in libreria da pochissimi giorni, questo è l’ultimo libro del giornalista e scrittore Massimo Nava, che abbiamo intervistato per voi

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A Monte Carlo un omicidio è evento raro. In cerca di tranquillitá e per stare piú vicino alla famiglia, il commissario Bernard Bastiani ha chiesto di essere assegnato qui dopo tanti anni di servizio nelle periferie francesi. Quando – nei giorni del Gran Premio, blindati e mediaticamente esposti – viene ritrovato in un cassonetto un cadavere orrendamente mutilato, Bastiani riprova però il brivido dell’adrenalina. Il magistrato Robert Labrosse riconosce la vittima: é Claude Massena, ricco, mondano e chiacchierato mercante di quadri, indagato per truffa. Il giovane Labrosse, lui stesso collezionista d’arte, si muove con disinvoltura nell’ambiente e dà utili indicazioni al commissario. Nella caccia all’assassino, Bastiani si troverà invischiato nelle complesse dinamiche che regolano il mercato dell’arte e subirá il fascino misterioso delle donne protagoniste della vicenda : dall’ex moglie di Massena, riservata signora in cerca di conferme della propria femminilità, all’amante del mercante, la bellissima ucraina Maryam, che con Massena formava una spregiudicata coppia di affaristi. I sospetti ruotano attorno alla figura di Sergej Suslov, miliardario russo coinvolto in oscuri affari e grande acquirente di opere d’arte. L’inchiesta del commissario Bastiani si concentra sulla ricerca di un preziosissimo Modigliani, Nudo di donna su cuscino blu, pagato, mai consegnato, forse scomparso nelle tenebre del periodo nazista. Un dipinto maledetto come la vita del pittore, in grado di far perdere la ragione a chi lo possiede. Tra aste truccate, paradisi fiscali, oligarchi russi ed escort, esperti di Storia dell’arte e collezionisti, tra Parigi, la Svizzera, la Costa Azzurra, Bastiani va a caccia della verità”.

Massimo Nava, oltre ad essere una delle firme giornalistiche di punta del più importante quotidiano italiano, come scrittore è soprattutto autore di saggi politici e romanzi storici. Ora il giallo IL MERCANTE DI QUADRI SCOMPARSI : un libro molto diverso dai suoi precedenti lavori. Come mai questa scelta?

La motivazione, come spesso accade, non é una sola. Ispirazione, voglia di misurarsi con un altro genere letterario dopo molti saggi e romanzi storici, piacere di inventare. Voglio essere sincero : il romanzo storico comporta ricerche infinite, fatica, verifiche, al punto che quando cominci a scrivere hai la sensazione di essere in un labirinto. Nel genere giallo, l’importante sono la scrittura e lo svolgimento che tenga il lettore sulla corda. Poi ci sono le verifiche, perché la vicenda risulti anche logica e plausibile.

Un lavoro forse piú difficile, ma meno faticoso.

Per la figura del commissario Bernard Bastiani si è ispirato a qualche figura della letteratura?

Mi é sempre piaciuto più Marlowe di Maigret, ma ho seguito un percorso tutto mio, senza modelli. Il mio commissario é soprattutto un uomo sulla cinquantina che si interroga sul senso delle cose, della vita, e ritrova il senso del mestiere che fa. Come ogni serio professionista.

Come si muove il suo commissario tra il mondo dei i mercanti d’arte e quello del collezionismo? È un neofita, un alieno, come lo ero io prima di scrivere il romanzo. Non é sufficiente conoscere l’arte e frequentare musei per scoprire tanti segreti di un mondo che é anche fatto di speculazioni e affari.

Rimaniamo sul tema: a riconoscere la vittima, Claude Massena, è il magistrato Robert Labrosse. I due sono accumunati proprio dalla passione del collezionismo di opere d’arte: un mondo particolare. A suo parere esiste una filosofia del collezionismo?

Freud attribuiva alla figura del don Giovanni la sindrome del collezionista. Di

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donne, in questo caso. Il don Giovanni di Mozart é un collezionista che é pronto a tutto per conquistare e possedere la bellezza femminile, ma anche la libertà. Al tempo stesso, scade nel libertinaggio, arriva persino al delitto e accetta la morte senza pentirsi. Nel mio romanzo, Massena é un po’ tutto questo: speculatore, libertino, affarista, ma anche innamorato del bello e pronto a tutto per conquistare un’opera d’arte. Non credo esista una filosofia del collezionismo, ma, forse, esiste la molla comune della passione e del possesso. A volte a qualsiasi prezzo.

L’Arte rappresenta con uguale forte intensità bene e male. Nel libro Un incontro, Kundera spiega al lettore che ha compreso l’arte di Bacon paragonandola emotivamente ad un moto violento provato una volta nei confronti di una ragazza interrogandosi così sulla distorsione del proprio “Io”.

Se un collezionista si specchia nelle opere in suo possesso, quali sono dunque i limiti del suo “Io”? “Fino a quale grado di distorsione un individuo resta ancora sé stesso?”.

Kundera parla di Bacon. Nel mio romanzo, cito la sindrome di Stendhal.

Tornatore, nel suo film La migliore offerta racconta in modo magistrale la sindrome del collezionista di ritratti di donne. Non esiste un grado di distorsione o un confine. Ci sono un insieme di suggestioni, emozioni, sensazioni che possono confondere l’io, cosi come si confondono il denaro, la bellezza, il potere. Il collezionista, come tutti, non può comprare il tempo, ma compra l’immortalità di un’opera e la memoria dell’autore.

Ne IL MERCANTE DI QUADRI SCOMPARSI ci sono esseri umani, con le loro passioni, i loro intrighi, le loro debolezze; senza differenza tra uomini e donne…

Ad un certo punto del romanzo il commissario si concentra sulla ricerca di un preziosissimo Modigliani, Nudo di donna su cuscino blu. Perché proprio questo quadro?

Perché mi affascinano la figura e la biografia di Modigliani, i suoi amori, le sue passioni, la sua ansia distruttrice, le sue sfortune. Avrei potuto prendere Un Picasso e o un Matisse, ma anche solo a parlarne suona diverso. Non è forse così?

Passiamo a qualche domanda personale. Lei è una nota firma del più prestigioso quotidiano italiano, il Corriere della Sera e uno scrittore di successo: cosa consiglierebbe ad un giovane che volesse intraprendere il suo mestiere?

Di farne un’altro. L’informazione, soprattutto quella scritta, é diventata come l’aria che respiriamo. É gratis o quasi. Sia che sia pulita, sia che sia inquinata. I giornali cercano una via d’uscita nel web, ma il web a pagamento funziona poco e comunque non copre i costi. I canali televisivi sono troppi e non sempre di qualità. I blog sono inflazionati. Quanto all’editoria, che cosa fanno in genere gli editori? Puntano sempre e comunque sui soliti noti, per lo più stranieri, e sugli autori di saggi che fanno anche televisione. Poi ogni tanto il successo arriva e allora ti chiedono subito di fare il bis, il tris, etc... Ma a discapito della qualità. Certo scrivere e informare resta per tanti il mestiere più bello del mondo.

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Francis Bacon, Monaco et la Culture Française

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e Grimaldi Forum Monaco consacrera son exposition estivale 2016 (du 2 juillet au 4 septembre) à Francis Bacon, Monaco et la culture française dont le commissariat a été confié à Martin Harrison, auteur du Catalogue Raisonné de Francis Bacon. Cette exposition est réalisée avec le concours de la succession Francis Bacon à Londres et de la Francis Bacon MB Art Foundation à Monaco. Riche de plus d’une soixantaine d’œuvres, elle est l’un des projets les plus ambitieux consacré à cet artiste depuis longtemps. l Grimaldi Forum ospiterà quest’anno una sessantina tra le maggiori opere pittoriche dell’artista Francis Bacon, con una esposizione curata da Martin Harrison ed organizzata in collaborazione con “Francis Bacon MB Art Foundation” di Monaco. L’esposizione, dal titolo FRANCIS BACON, MONACO ET LA CULTURE FRANÇAISE, apre le sue porte il 2 luglio per richiuderle il 4 settembre. Tra le opere da segnalare l’ultimo quadro realizzato dall’artista prima della sua morte, risalente al 1991 e ritrovato a Londra dallo stesso curatore.

Omaggio a Francis Bacon, la star dell’estate monegasca

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La storia del mondo non è altro che il sodalizio fra Uomo e Natura: è in questo imprescindibile incontro che noi di Gruppo Giardini abbiamo posto la nostra sfida imprenditoriale.

Da oltre trent’anni ci muoviamo nel mondo per materializzare “scenografie verdi”, anche le più ambiziose, accompagnando il Cliente passo dopo passo nel concepimento del proprio progetto.

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J’étais fille unique Alice Schivardi Exposition du 10 juin au 10 juillet 2016

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1 8 , Av e n u e d e G r A n d e B r e t A G n e - P r i n c i P A u t é d e M o n A c o

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N° 21

SOUS LE HAUT PATrONAGE DE S.A.S. LE PrINCE ALBErT II DE MONACO SOUS LA PréSIDENCE D’HONNEUr DE S.A.S. LA PrINCESSE CHArLèNE DE MONACO

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