QE-MAG@ZINE N° 28 - DICEMBRE 2020 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB # 28 - Anno 5 - DICEMBRE 2020

Crediti foto:Eric Mathon / Palais princier



QE-MAGAZINE, DICEMBRE 2020 #28 2020

L' editoriale by Maria BOLOGNA

Credo di non essere originale scrivendo di essere impaziente di voltare pagina per questo 2020 che sta terminando, senza troppi entusiasmi e molte incertezze, tanto a Monaco quanto altrove. Dicembre sarebbe occasione di bilanci ma, ad esser sincera, è di ficile farli quando si ha la netta sensazione di avere addosso la stanchezza di chi ha speso energie fisiche e mentali per adattarsi ad una battaglia insolita dove, negli ultimi mesi, si vive con la consapevolezza di dover combatte contro un nemico invisibile così' potente da averci cambiato la vita. Ed anche prospettive. A Monaco, tra cantieri e telelavoro, con gli aiuti del Governo elargiti a chi ne ha fatto richiesta, l'atmosfera è meno cupa che altrove ma non si vive senza preoccupazioni. Sportivi che abbandonano l'ambita residenza monegasca lasciando spazio a nuove leve: il caso Djokovic che si trasferisce a Marbella con il giovane Sinner che invece sceglie Monaco per eleggere il suo domicilio è esemplare. La nuova campagna di comunicazione dell'U ficio del Turismo monegasco, inneggia al ritorno dei visitatori, autentica risorsa del luogo, considerato sicuro e confortevole. Del resto in tutto il Principato di Monaco, sembra che ci siamo nati, con queste mascherine che ora nascondono il nostro viso ma almeno ci permettono di proteggere gli altri dai nostri microbi in luenzali o virus mortali che siano. Il grande dibattito sulla vaccinazione contro il Covid-19, comunque, si profila all'orizzonte anche qui: la scelta di approvvigionarsi, su volontà del Sovrano, di due formulazioni (Pfizer e Moderna) lascia intendere che si cerca un modo rapido ed e ficace per ritornare alla normalità ricorrendo alla chimica. Il solo buon senso non basta più, come anche il senso civico, di fronte all'industria farmaceutica. Sappiamo che il Rallye di Monaco subirà delle modifiche nel percorso, e pure che l'ePrix non si svolgerà nemmeno quest'anno, mentre il Rolex Monte Carlo Masters sembra sia confermato nel calendario. Quanto al GP di F1 c'è chi sussurra sia stato programmato a porte chiuse. Sicuramente i mesi a venire ci riservano altre sorprese. Tra queste, con i miei redattori, speriamo che quella che stiamo pensando per il nostro QE, - che oltre ai post giornalieri, nella versione sfogliabile è passata da settimanale a mensile dallo scorso settembre -, sia ben accolta. E dire che il 21 gennaio dovremmo festeggiare i nostri primi 6 anni di attività, con ben 199 numeri realizzati. Il prossimo, il primo di gennaio 2021, sarà speciale in ogni caso. Poi capirete il perché. Intanto approfitto di questo editoriale per augurarvi buona lettura del vostro QE #28, ricco di interviste e approfondimenti che non manchiamo mai di scrivere per coinvolgervi in quella che è la nostra storia, la nostra attualità non solo di Monaco ma anche di Nizza, ed italiana, naturalmente. Speriamo che vi piaccia come è piaciuto a noi. Non mi resta che inviare a tutti voi i nostri auguri di buon fine 2020 e splendido inizio tra le mura domestiche: vedrete, un giorno capiremo che il più bel regalo, oltre alla salute, sarà quello di riappropriarci di noi stessi! Fishow è la prima puntata di una serie di candid-camera realizzate a Monaco con lo scopo di educare, sorridendo, al rispetto dell'ambiente marino e dei suoi abitanti. Per accedere al video cliccare qui.

“Made in Italy” (www.madeinitalyradio.it) non è una stazione radiofonica e nemmeno una web radio: Diciamo che è un programma radiofonico in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Ed è accessibile gratuitamente ma solo via web e sui profili social...

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QE#28 Dicembre 2020

SOMMARIO

PAG. 4 Riflessioni di fine anno: il messag io dell'Ambasciatore Giulio Alaimo // Monaco: invariato il coprifuoco fino al 15 gennaio // Inaugurazione della nuova vede a della polizia mari ima di Monaco // Tempesta Alex: altre generose donazioni dal Comune di Monaco

IN EVIDENZA

PAG. 12: I reportage di AMP Monaco su SANREMO.it // Le parole che curano:

Investimenti a lungo termine

PAG.18 INCONTRI: Roberta Damiata // MOiTO Ingredienti di questa pozione: le

torinesi Luci D'Artista splendono per noi...

Scintille PAG.28: Scrivere storie per superare la no e PAG.32: La più grande degustazione di Marron Glacés, un successo annunciato PAG.36: Nizza: « Positivi » alla musica con ArtCetera // Nizza: « Positivi » alla musica con ArtCetera // Maker Faire Rome – The European Edizione 2020: il bilancio // Le ure consigliate...// Bonus Mobilità in Italia IL PIZZINO Opinioni e pensieri in libertà

PAG.46: Wishing list... Wishing list... PAG.48: MOBEE: guidare green ora è firmato SMEG // Benessere e prevenzione SALUTE

PAG.54: Pham Monaco: parliamo di gambe pesanti... PAG.58: Concorso fotografico RAMOGE 2020: ecco i vincitori PAG.60 : Gli auguri della Marchesa Roberta Gilardi // Il 2021 secondo noi PAG.64 : L'angolo della Fantasia

PAG.66: Una lucina di Natale per Fight AIDS Monaco...// La psicologa che scopre i

Talenti

PAG. 72: GNOCCHI GRATINATI PAG. 74: Revue d’histoire de Monaco: pubblicata la 44a edizione degli Annali Monegaschi

CMB Monaco: la vostra banca on line e sul vostro portatile www.CMB.mc

QE-MAGAZINE, testata indipendente edita nel Principato di Monaco, non è solo un periodico digitale sfogliabile in italiano ma anche un sito d'informazione con post giornalieri pubblicati su ww.qemagazine.com. La versione cartacea in PDF, invece, è distribuita solo agli abbonati e gli inserzionisti che ne facciano richiesta. Attualmente stampato ed offerto presso la sede dell'Ambasciata d'Italia a Monaco e al CREM, QE-MAGAZINE offre anche servizi video - YOUTUBE MonteCarloBlog, podcast ed interviste audio diffusi sulla pagina SoundCloud di AMP Monaco. Seguite QE-MAGAZINE anche sui Facebook, Instagram e Twitter. Tutti i QE-MAGAZINE sono sfogliabili sulla piattaforma dedicata issuu.com/ampmonaco. Per maggiori informazioni scrivere a: ampmonaco@ampmonaco.com.

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Riessioni di ďŹ ne anno: il messag io dell'Ambasciatore Giulio Alaimo

In occasione delle prossime festivitĂ di fine anno, abbiamo incontrato l'Ambasciatore d'Italia a Monaco Giulio Alaimo che, considerate le circostanze di questo insolito 2020, ha accettato di salutare i nostri lettori con una lettera che pubblichiamo qui di fianco. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Monaco: invariato il coprifuoco fino al 15 gennaio

Foto: Palais Princier / Gaetan Luci

Anticipate dal Sovrano il giorno precedente per le consuete vie televisive locali - ne abbiamo parlato su QE-MAGAZINE, nell'articolo accessibile cliccando qui di seguito (https://qe-magazine.com/feste-di-fine-anno-a-monaco-per-i-non-residenti-laccesso-solose-prenotano-in-hotel/), le misure sanitarie prescritte dal Governo di Monaco per contenere la diffusione del coronavirus nel Principato di Monaco sono state comunicate ufficialmente il 18 dicembre, nel corso di una conferenza stampa il cui contenuto è indicato in questo articolo. Ricordiamo che le limitazioni previste sul territorio monegasco, a parte qualche deroga per i giorni di festa indicati, sono valide fino al 15 gennaio, come indicato nel sito sempre aggiornato www.covid19.mc Con l'avvicinarsi dei festeggiamenti di fine anno, il Governo monegasco, attraverso il Ministro di Stato Pierre Dartout, ha voluto specificare che, nonostante la situazione relativa ai contagi ed i ricoveri per Covid19 sembri contenuta, è comunque necessario far appello alla vigilanza da parte di tutti, in particolare nella sfera privata e nella prospettiva dei viaggi per le vacanze di fine anno. Nello specifico, qui di seguito le specifiche per potersi comportare secondo legge, fermo restando che il coprifuoco dalle 20.00 alle 6.00 rimane in vigore fino al 15 gennaio. DEROGHE: il 24 dicembre il coprifuoco non inizierà prima delle 23.30. Si mantiene, invece, il limite alle 20:00 per il 31 dicembre. Restano in

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vigore le esenzioni per i ristoranti e i locali culturali. La sera, i ristoranti rimangono aperti fino alle 21:30 (compreso il 24 dicembre) e eccezionalmente fino alle 22:30 il 31 dicembre. Per i pranzi del 25 dicembre e del 1° gennaio, invece, possono rimanere aperti fino al 16:00 anziché alle 15h00. L'uso della maschera è obbligatoria in tutti gli spazi pubblici, sui mezzi di trasporto comune, nei negozi. Tutti gli assembramenti negli spazi pubblici sono vietati il 24 e il 31 dicembre. Inoltre la sera del 31 dicembre i controlli di accesso saranno effettuati nel Principato al confine a partire dalle 19:00: solo residenti, lavoratori o visitatori con una prenotazione alberghiera in una struttura del Principato potranno accedervi. LE NOVITÀ' I palazzetti dello sport, le palestre e le piscine possono riaprire dal 19 dicembre, nel rispetto delle linee guida sanitarie previste nell'ambito del precedente deconfinamento, con restrizioni per gli sport di combattimento. La limitazione dei gruppi di coaching è fissato a 5 persone, incluso l'allenatore. La ripresa degli sport scolastici è prevista dal 4 gennaio, sempre secondo un rigoroso protocollo sanitario. Campagne di screening. Sono previste tre nuove campagne di screening-test in programma già a partire dal 16 gennaio. Sono indirizzate principalmente a studenti, residenti e dipendenti, ma anche a docenti ed al personale amministrativo (2.000 test a settimana). L'estensione del lavoro a distanza (telelavoro), dato il contesto dell'emergenza sanitaria, rimane d'attualità fino al 31 marzo. Piano di vaccinazione nazionale E' in fase di sviluppo, in attesa di convalida da parte dell'Agenzia europea per i medicinali, il piano di vaccinazione nazionale (Pfizer in primis, Moderna a seguire). Il debutto è previsto già all'inizio dell'anno 2021, con la ripresa dei corsi scolastici. Per questa campagna di vaccinazione non obbligatoria e gratuita sono stati identificati 3 gruppi prioritari: gli over 75, gli over 65 e il personale medico e di assistenza sanitaria. Nei saloni dell' Espace Léo Ferré, dove è stato installato il Centro Screeening, c'è anche quello per ricevere le vaccinazioni: in entrambi i casi si accede solo su appuntamento al Centro Covid 19 di Monaco, telefonando al 92 05 55 00, tutti i giorni dalle 8h00 alle 20h00. Nella foto: il Ministro di Stato Pierre Dartout, affiancato dal Consigliere di Governo - Ministro dell'Interno, Patrice Cellario, e del Consigliere del Governo - Ministro della Copyright immagine Direzione della Comunicazione/Manuel Vitali Salute e affari sociali, Didier Gamerdinger. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Inaugurazione della nuova vede a della polizia mari ima di Monaco

La Principessa Gabriella, da poco compiuti 6 anni, ha avuto l'onore di inaugurare una vedetta della Polizia Marittima di Monaco intitolata a lei. La cerimonia è stata organizzata mercoledì 16 dicembre 2020, in presenza dei suoi genitori LL.AA.SS. il Principe Alberto II e la Principessa Charlène - che qui non mostra il suo recente taglio punk di capelli coperto da un basco nero- e del fratello gemello il Principe Ereditario Jacques. Con loro c'erano le massime autorità del Principato ed un folto numero di ufficiali della Polizia marittima monegasca. Come vuole la tradizione, il protocollo ha previsto prima la benedizione dell'imbarcazione impartita dall' Arcivescovo di Monaco, Monsignor David. Poi, alla madrina, la Principessa Gabriella, ed al fratellino, è toccato liberare il cordone che teneva il nastro a cui era attaccata la bottiglia che si è rotta sullo scafo della nave, come buon auspicio alla navigazione. La motovedetta "Princesse Gabriella" è lunga 24 metri e rafforzerà le missioni del Polizia marittima di Monaco, tra cui il salvataggio e la ricerca in mare; la lotta contro l'inquinamento marino nel Mediterraneo; il controllo transfrontaliero e la sicurezza portuale. Crédit:Eric Mathon / palais princier Manu Vitali e Michael Alesi / Direction de la communication

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Tempesta Alex: altre generose donazioni dal Comune di Monaco

A seguito alla devastazione causata dalla tempesta Alex dello scorso ottobre, il Consiglio comunale di Monaco ha voluto aiutare concretamente i paesi e gli abitanti della Roya Valley fornendo un sostegno sia logistico, con la donazione di veicoli e attrezzature, sia finanziario organizzando più collette nel Principato. Queste iniziative si sono intensificate con l'avvicinarsi delle festività di fine anno. Il Comune di Monaco, in particolare, ha elargito fin da subito due donazioni indirizzate alla ricostruzione delle infrastrutture nelle Valli: una al Dipartimento delle Alpi Marittime (20.000 euro), l'altra al Comune di Limone Piemonte (2.500 euro). Successivamente i consiglieri comunali hanno mobilitato le squadre municipali, l'8 e 9 ottobre, presso l'Espace Léo Ferré, dove è stata allestita una raccolta di prodotti alimentari e igienici: in totale più di 2 tonnellate di merci sono state destinate agli abitanti delle valli sinistrate attraverso l'intervento della Unité Légère d’Intervention de Secours (ULIS). E poi, in programma, un'importante offerta di attrezzature, finora conservate nelle officine dei Servizi Tecnici Comunali, saranno presto assegnate a vari comuni: 300 tavoli, 390 sedie pieghevoli e un leggio andrà al Sindaco di Fontan. Lo scorso 11 dicembre il sindaco Georges Marsan, accompagnato dai suoi deputati Marjorie Crovetto, Karyn Ardisson Salopek e Claude Bollati, si è recato a Breilsur-Roya per incontrare i suoi omologhi in carico di governare i diversi comuni di questa

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valle duramente colpiti dalla tempesta Alex: in questa occasione, sono stati consegnati sei veicoli che, fino a quel momento, appartenevano alla flotta comunale, ossia un camion pianale Mercedes con portellone posteriore, una Toyota Yaris e quattro scooter Kymco 125cc. Infine, il 15 dicembre scorso, Marsan e la vice, Marjorie Crovetto, si sono recati a Mentone per offrire alla delegata comunale Alexandra Valetta-Ardisson ben 1.260 libri per bambini (320 per 0-5 anni, 500 per 6-10 anni e 440 per 11-15 anni) raccolti il 24, 25 e 26 novembre al MarchĂŠ de la Condamine e allo Stars'n'Bars nell'ambito della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (EWWR), organizzata in collaborazione con l'associazione MC2D (Monaco DĂŠveloppement Durable). Questi libri saranno presto distribuiti ai bambini da 0 a 14 anni nei paesi di Tende, La Brigue, Breil-sur-Roya, Fontan e Saorge il 19 e 20 dicembre, nell'ambito dell'operazione 'Natale per i bambini della Roya'. Questa iniziativa ha ricevuto anche il sostegno di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, di S.E. Pierre Dartout, Ministro di Stato, di Jean-Claude Guibal, Sindaco di Mentone e del Presidente della CARF, e di altre associazioni. Per concludere in bellezza, il 17 dicembre, i delegati comunali monegaschi hanno portato un po' di conforto e di calore all'avvicinarsi della fine dell'anno consegnando 400 cestini con prodotti alimentari non solo ai beneficiari del servizio di assistenza domiciliare del Comune di Monaco ma anche ad alcune persone isolate di vari comuni della Valle della Roya.

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I reportage di AMP Monaco su SANREMO.it

Vi ricordate? Questa avrebbe dovuto essere la terza ed ultima parte del reportage che ha debuttato sulle pagine di QE #26 e #27, con le quali abbiamo condiviso con voi le antiche e nuove scoperte effettuate durante i restauri della facciata della Corte d'Onore del Palazzo di Monaco e dei suoi Saloni. Ebbene, per leggere la storia di questa antica fortezza giunta a noi non solo come residenza ufficiale del Sovrano ma anche come dimora ed ora culla di opere del Rinascimento, abbiamo scelto il periodico SANREMO.IT, le cui copie sono in distribuzione in questi giorni da Sanremo, appunto, fino a tutta la Costa Azzurra, Principato di Monaco compreso. Qui abbiamo svelato quello che sappiamo dell'enigma del nuovo affresco che si nasconde nel contro-soffitto dell' alcova del Salone Louis XIII, eseguito in modo magistrale da uno o più artisti risalente alla scuola del Raffaello, probabilmente gli stessi che furono impiegati, all'apice del successo della famiglia Doria, per decorare i loro palazzi genovesi. La questione di come rendere visibile questo capolavoro così ben conservato pur senza distruggere la volta, a sua volta in corso di restauro, è in corso di studio e lo sarà ancora per molti Foto: Copyright Axel Bastello/Palais Princier mesi. Intanto, nelle pagine che seguono, vi regaliamo l'immagine che abbiamo immortalato in esclusiva dell'affresco misterioso, tanto per lasciare una traccia concreta di questa esperienza di autentica emozione. Sempre sulle pagine della rivista o sulla versione digitale, presente a destra sulla homepage di SANREMO.IT, troverete anche un altro nostro reportage: si tratta, questa volta, dell'intervista esclusiva al neo direttore dell'IHO (Organizzazione idrografica Internazionale), l'Amm. Luigi Sinapi. In carico a Monaco dal 1 settembre 2020, l'ammiraglio ci presenta l'attività dell'IHO a margine dell'Assemblea Generale tra le parti, svoltasi lo scorso novembre, ma ha scelto di non svelarci ancora nulla delle prossime celebrazioni che coinvolgeranno le attività di questa istituzione - i cui uffici svettano a Monaco proprio di fronte a LA RASCASSE - e che proprio nel 2021 compie ben 100 anni. Infatti di questo e molto altro ne parleremo su QE prossimamente!

Amm. Luigi Sinapi (copyright AMP Monaco

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Particolare dell'a fresco scoperto nel controso ďŹ tto della sala Luigi XIII, Palazzo Princier. Copyright: AMP Monaco

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Le parole che curano

Investimenti a lungo termine

a cura di Salvatore Dimaggio La recente estrema turbolenza delle borse sta spingendo molti a mettere in dubbio la propria allocazione degli investimenti. Diciamoci la verità, stabilire in

cosa investire non è mai stato semplice. Ma quando il denaro arriva ad essere veramente tanto, oltre a comprare azioni, etf, turbo certificates (attenti alla leva) e quant'altro, nell'uomo sorge un desiderio più egoico e prometeico: quello di comprarsi un posto nella Storia. In un certo senso ciò è anche razionale: accumulare danaro senza fine, ad un certo punto non produce più nessuna utilità e nessuna gioia. Tanto vale convertirlo in qualcosa di diverso e di più profondo. Ma ciò è davvero possibile?

Immagine: copyright Michela Terzi

Praticamente ogni uomo che abbia avuto grandissima disponibilità di denaro e di potere ha cercato di fare questo. Alessandro Magno ha cercato di edificare un monumento nella geografia mediterranea. I faraoni cercarono di edificare un monumento nel deserto e anche nell'aldilà (che poi per loro era un po' la stessa cosa). Bezos cerca di edificare un monumento dello stesso scorrere del tempo: ha fatto costruire, con un investimento di 42 milioni di dollari, un indistruttibile orologio capace di segnare il tempo per 10.000 anni. Bill Gates cerca di tirar su un monumento nella

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demografia, nella filantropia e nella medicina. Napoleone nella geografia europea. Insomma: ai plutocrati gli yacht non bastano. Nel Vangelo, Gesù affronta direttamente la questione ed offre una risposta che ha tutte le caratteristiche della Sua predicazione: vale a dire è incredibilmente frustrante (in una prospettiva mondana). Possiamo ben dire che se devi chiedere consiglio a Gesù, devi sapere che ti accomiaterai da Lui con l’amaro in bocca per il semplice fatto che tu parli di questo mondo mentre Lui di quello prossimo ed in questo scarto prospettico non c’è alcuno spazio, neppure in esergo, che possa ospitare qualche genere di mondana gratificazione. Infatti Lui dice che il modo migliore di impiegare la ricchezza di questo mondo (inevitabilmente sporca) è quello di aiutare (in modo piuttosto segreto) il prossimo, in modo tale da evitare gli applausi mondani e di meritarsi l'approvazione del Signore. Noi non sappiamo quanti battano questa strada perché, appunto, è una strada segreta: ha come connotazione fondamentale la non mondanità: cerca di mimetizzarsi agli occhi della cronaca e della storiografia. Dunque va in senso diametralmente opposto a tutti gli sforzi sin qui citati. Eppure, ammesso che sia possibile classificare queste peculiari strategie d’investimento, la categoria forse più anomala è quella di chi vuole acquistare qualcosa di veramente profondo ed importante, ma cercando di evitare la via evangelica proposta da Gesù. E’ questa una combriccola eterogenea di imbroglioni fantasiosi che fanno tornare alla mente il Naphta di Thomas Mann, gesuita dall’animo violento che teorizza un’esigenza di terrore per giungere all’assoluto, tramite un contorto progetto antiborghese che mischia medioevo e rivoluzione proletaria. In questo gruppo mi sento di metterci Simone il mago e, di nuovo, Alessandro Magno. Simone era un mago che attirava le genti millantando prodigiose facoltà. Conosciuti gli apostoli, propone a Pietro di acquistare il potere di fare miracoli. Ovviamente Pietro lo caccia in malo modo semplicemente perché stava completamente fraintendendo il senso dell'apostolato cristiano. Un qualcosa di non molto diverso capita ad Alessandro Magno che vuole, a suon di soldoni, comprare un posto nella storia della filosofia e per far questo organizza un incontro con un grande filosofo dei suoi tempi, vale a dire Diogene. Purtroppo per Alessandro l’esito della trattativa non è meno tragicomico dell'incontro tra Simone e Pietro. Alessandro vuole offrire a Diogene, che come ricorderete viveva come un derelitto rattrappito dentro una botte, tanto denaro per vivere con grande agio, ma la celebre risposta di Diogene “Stai fuori dal mio sole”, lo lascia andare via a mani maieuticamente vuote. Alessandro, a differenza del mago Simone, non è meschinamente colmo d’odio per il fallimento del business che aveva in mente, anzi andando via dice ai suoi uomini: “Se non fossi Alessandro vorrei essere Diogene”. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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INCONTRI: Roberta Damiata

di Silvia Giordanino

Roberta Damiata è una giornalista di grande caratura: classe 1966, sarà lei stessa a svelare le sue collaborazioni con testate giornalistiche, ma in questo spazio la intervistiamo sul suo libro, 'Coco Chanel. Unica e insostituibile'. Mai titolo più azzeccato per chi è, come quasi tutte noi, dominata dalla passione per Coco.

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E’ uscito il suo nuovo libro su Coco Chanel, tanti sono i libri su questa figura, quale è l’apporto che lei ha voluto dare in particolare con questo libro? "Ho studiato per un anno tutte le biografie assistenti di Coco Chanel, quindi ha perfettamente ragione ce ne sono moltissime. La la cosa che più mi interessava era la Cocò privata, la donna, attraverso appunto ai suoi lavori, a quello che hanno scritto su di lei ed appunto alle sue biografie dei suoi amici come Misia Sert, che è stata amica/nemica perché per tutta la vita loro si sono amate ed odiate, io ho imparato a conoscere e naturalmente dal mio punto di vista, dalla mia sensibilità e dal mio essere donna le due parti di Coco, la parte che lei mostrava al mondo quella forte e caparbia e la sua parte più intima molto fragile, coinvolta emozionalmente dalla grande mancanza della figura paterna e quindi ho raccontato la storia sottolineando soprattutto questa sua parte, i suoi grandi amori che per esempio non sono mai sfociati in un matrimonio, cosa che lei segretamente voleva moltissimo. Lei desiderava sposarsi e quindi ha avuto questa grande delusione dalla vita dove tutti i suoi amori in qualche modo sono finiti. Soprattutto quando parliamo ad esempio di Boy Capel, si raccontava che erano al passo da un matrimonio, poi invece lui ha sposato un’infermiera per avere un titolo nobiliare. Detto questo io ho cercato di indagare in questo suo privato. Dall’altra parte la donna forte e indipendente desiderosa di non dipendere da nessun uomo era una donna che andava contro la società dell’epoca

Foto: copyright Paola Malfatto .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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dove le donne erano proprietà degli uomini. Quasi oggetti da mostrare, da mantenere e quindi lei si ribellava a tutto questo. Lo ha fatto anche nelle sue creazioni di moda, liberando la donna da tanti “orpelli” che esistevano allora nella moda, come ad esempio i corsetti che stringevano in modo non naturale la donna impedendogli quasi di respirare. E così lei ha dato vista a questi abiti comodi funzionali, in modo da far “respirare”. Mi viene anche in mente la creazione dell’iconica borsa, che aveva delle catene e quindi poteva essere portata a spalla era una cosa che permetteva alle donne di avere entrambe le mani libere”. Lei nella copertina anticipa come si presenta Coco non tanto come la stilista, ma come donna, gli amori, le passioni e questo secondo me è particolarmente interessante ed intrigante per i lettori. Come ha fatto ad arrivare al cuore di questo personaggio? "Coco, unica e insostituibile, nessun altro può essere come Coco Chanel. anche Oriana Fallaci dedicò pagine a Coco Chanel. Conquistò tutti, intellettuali e non e ora ha conquistato anche lei". Perchè dedicarle un libro ora e in questo momento? "Io ho 54 anni e ho conosciuto Coco nella mia vita attraverso le sue creazioni che trovavo meravigliose. Mi sono sempre chiesta perché queste sono poi diventate iconiche quindi il mio percorso nella conoscenza di Chanel è stato molto lungo e anche io, come tutti quelli che l’hanno conosciuta sia quando era in vita e anche dopo che l’hanno profondamente amata per quell’eredità che ha lasciato sia umana nel creare dei vestiti delle borse, degli accessori soprattutto diventati poi iconici, perchè lei ha iniziato soprattutto con i cappelli, è dovuto al fatto che questa donna è un connubio di cose contrastanti tra di loro. Mi viene in mente ad esempio che lei era una grande frequentatrice dell’alta società, ma non condivideva le loro idee ed era una ribelle per l’epoca, cosa questa che affascinava moltissimo gli uomini. Una donna che conquistava con la sua intelligenza con il semplice apparire con l’essere fuori dagli schemi e questa è una cosa che mi ha affascinato tanto. Credo che lei sia insostituibile perchè era una visionaria, una di quelle rare donne, parlando dell’epoca che è riuscita ad infrangere molti tabù e soprattutto vedere molto lontano. Lei era decine di anni la sua epoca. Se pensiamo che lei poteva permettersi visto il suo status dei gioielli meravigliosi. Invece lei questi li ha scomposti, quasi smembrati creando e miscelando a questi gioielli cose assolutamente false creando di fatto la bigiotteria che poteva essere indossata anche dalle donne che non potevano permettersi i gioielli. Lei poteva permettersi tutto ma pensava sempre a quando non aveva possibilità di permettersi nulla. Un’altra cosa che ho amato moltissimo è questo suo legarsi molto a determinati oggetti che ha fotografato nella sua mente nel periodo della sua vita quando da bambina e poi da adolescente è stata messa in due collegi. Il primo in un orfanotrofio e il secondo, il monastero di Abazine è stato quello che le ha permesso poi di trovare il primo lavoro come commessa insieme alla cugina Adrienne. Ci sono tanti particolari che lei ha poi riportato poi nelle sue creazioni, ad esempio i colori, il bianco e il nero che lei vedeva negli abiti delle suore e che poi ha Foto: copyright Jarno Iotti

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riportato nei suoi. Le vetrate del monastero che lei osservava durante le interminabili funzioni religiosa che era obbligata ad ascoltare, in cui le sembrava di scorgere le due C diventate poi il suo “marchio” questi sono piccole cose che durante in corso della sua vita ha mentalmente immagazzinato per poi riportarle nelle sue creazioni. Un’altra cosa molto importante era la sua fantasia che all’inizio della sua vita le ha permesso di non sentire i grandi dolori come l’abbandono nel collegio del padre che non è mai andata a trovarla e nella sua testa questo accadeva non perché il padre non volesse, ma semplicemente perché era un uomo d’affari in giro per il mondo cosa assolutamente non vera. Così come le suore che lei detestava perché la consideravano una bambina povera sono state sostituite nella sua mente in delle care zie che la ospitavano quindi lei modificava la realtà e nutriva la sua fantasia creativa che poi l’ha portata ad essere quello che noi tutti conosciamo". Si percisce un personale dolore quando Coco muore..."Vero...Io sono una giornalista che lavora per l’online del quotidiano IlGiornale.it e per il settimanale F facendo le interviste a personaggi del mondo della moda. Adoro fare le interviste soprattutto perchè adoro conoscere le persone dietro il personaggio. E’ un po’ quello che ho cercato di fare con Chanel con la difficoltà che io ho potuto conoscere la persona dietro le parole di personaggi che l’hanno conosciuta. Mi godo in questo momento l’uscita di questo libro che mio ha fatto tanto piangere soprattutto nelle righe finali quando ho dovuto accompagnare Chanel nel suo letto di morte quindi ci ho messo tanto a lasciarla andare e a farla abbracciare sopratutto dai lettori che spero l’ameranno come l’ho amata io. Questo è sempre un grande dolore separarsi da un’amica che tu hai imparato a conoscere già da quando c’erano i suoi nonni a quando è stata concepita da sua madre a quando è stata abbandonata negli orfanotrofi fino a quando rimaneva sveglia a cucire tutta la notte per le .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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sue prime clienti. Ai suoi percorsi mentali, ai suoi successi a tutto il suo sforzo per accrescere la sua conoscenza e quindi voglio godermi lei in questo momento l’abbraccio della gente che leggerà questo libro". Perché ha deciso di scrivere questo libro? "Ho deciso di scrivere questo libro quasi per caso. Mi è stato chiesto di farlo ed è stata quasi una coincidenza catartica visto che io a lei avevo sempre pensato, quando me lo hanno proposto ho accettato subito sull’onda dell’emotività e dell’amore che io da sempre ho provato per questa stilista, per poi averne paura perchè mi sono messa davanti ad una personalità che man mano che andavo avanti con il racconto mi spaventava perché avevo paura di non essere degna di raccontare. Una personalità che viveva in un’epoca di grandi rivoluzioni. Lei è vissuta a cavallo tra due guerre, nella prima ha continuato il suo lavoro perché quello era il suo unico compagno di vita ed era infaticabile. Nel secondo conflitto dopo la morte di Boy lei si è unita ad altri uomini per cui lei non ha mai provato lo stesso amore per Capel, ha poi deciso di chiudere le sue boutique e la sua attività forse stanca di lottare e quindi si è vissuta tutto il dolore per questa enorme perdita che era appunto il suo lavoro accompagnato dal grande desiderio di poterlo iniziare nuovamente e quando lo ha fatto, era già una persona anziana è riuscita laddove nessuno avrebbe potuto, a vincere nuovamente a tornare nuovamente sulla cresta dell’onda, perché era destinata al grande successo. Così come poi però nella vita erra destinata alla grande solitudine. E’ morta sola addirittura negli ultimi periodi della sua vita credendo di essersi innamorata del suo maggiordomo perchè lei aveva bisogno di sentirsi amata, e questo desiderio era come una sete che lei non riusciva a placare e forse non ha mai soddisfatto. Però nella sua vita di stilista di grande artista e conoscitrice dell’arte lei si è evoluta attraverso la conoscenza ed è quindi questo l’esempio di donna da regalare a tutto il mondo". Il consiglio di QE magazine: leggiamo questo libro durante le vacanze di Natale, non potrà che farci bene!".

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Ingredienti di questa pozione: le torinesi Luci D'Artista splendono per noi... Gentili fruitori del nostro / vostro MO i TO ecco a voi, in questo numero vi raccontiamo del ritorno puntuale della manifestazione natalizia piĂš attesa di Torino: riappare precisa come un orologio svizzero per sorprendevi di nuovo...

Superga by Mihai Bursuc .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Per chi ancora non la conoscesse si tratta di una straordinaria luminaria a cielo aperto. Pronti a brindare con calici di stelle da una parte all'altra della città? Ogni anno le Luci sono collocate in luoghi significativi del territorio urbano con l'obiettivo di valorizzarle e creare attesa e curiosità. La loro facile accessibilità e fruizione unita al miglioramento qualitativo che apportano al paesaggio urbano, ha reso la mostra a cielo aperto un evento culturale simbolo della città apprezzato in Italia e all'estero. In questa edizione si potranno ammirare 26 opere (tra allestimenti temporanei e permanenti) di cui 14 nel Centro città e 12 nelle altre Circoscrizioni. L’esposizione, oltre a proporre uno speciale

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percorso che permetterà al pubblico di cogliere le diverse visioni poetiche espresse dalle opere realizzate da artisti accomunati dall’attrazione per la luce, quest'anno si arricchirà di importanti novità. Quello che può sfuggire, per noi non torinesi, è la portata artistica internazionale delle opere in esposizione, da non perdere! A voi!

Dalle Cosmometrie - Mario AIRÒ - piazza Carignano volerete sul Tappeto Volante - Daniel Credits Wikipedia BUREN - piazza Palazzo di Città vi immergerete nel Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime - Nicola DE MARIA – piazza Carlina - Opera permanente in via sperimentale e poi entrerete ne Giardino Barocco Verticale - Richi FERRERO - via Alfieri 6 - Palazzo Valperga Galleani - Opera privata permanente. Perchè farvi mancare il colore della notte con L'energia che unisce si espande nel blu - Marco GASTINI - Galleria Umberto I - Opera

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permanente e per rimanere il tema nelle stelle del Planetario - Carmelo GIAMMELLO - via Roma? E poi ancora Migrazioni (Climate Change) - Piero GILARDI - Galleria San Federico, Cultura=Capitale - Alfredo JAAR - piazza Carlo Alberto - Opera permanente, Doppio passaggio (Torino) - Joseph KOSUTH - ponte Vittorio Emanuele I -Opera permanente, Luì e l'arte di andare nel bosco - Luigi MAINOLFI - via Carlo Alberto, Il volo dei numeri - Mario MERZ - Mole Antonelliana - Opera permanente: visibile da tutta la città. Vento Solare - Luigi NERVO - piazzetta Mollino,Palomar - Giulio PAOLINI - via Po,Noi Luigi STOISA - via Garibaldi. Le altre, ugualmente da non perdere fino al 10 gennaio 2021, sono da non perdere dislocate nelle altre circoscrizioni della città.

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Scintille

a cura di Patrizia Ruscio

La nostra Patrizia Ruscio, per questo numero di fine anno,

incontra Mariolina Venezia che torna con una nuova edizione, 'Da dove viene il vento' , un libro che vive una seconda vita ripercorrendo gli eventi dell'ultimo decennio, dalla guerra in Iraq fino alla crisi economica. Il tema del romanzo è il tempo dell'attesa e il sentimento di fragilità che ne deriva.

Scrivere storie per superare la no e

In una Roma desertificata

dal lockdown, una scrittrice trova la tessera mancante di una storia scritta anni prima. I personaggi sono sempre gli stessi: un astronauta bloccato in una stazione spaziale, due amanti, un clandestino e nientemeno che Cristoforo Colombo. La storia si svolge su piani temporali diversi e abbraccia i sentimenti delle persone coinvolte, identici nonostante le distanze non solo geografiche. Le loro esistenze sospese s'intrecciano alla voce narrante che utilizza il racconto stesso e il tempo a disposizione per riannodare i fili della propria vita. Con “Da dove viene il vento. Il nostro viaggio nel cuore ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 28

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della notte” (La Nave di Teseo) Mariolina Venezia, vincitrice del Premio Campiello 2007 con “Mille anni che sto qui” torna ai temi a lei cari: la percezione e lo scorrere del tempo e i destini degli uomini che si determinano e si modificano su impulso di incontri apparentemente casuali. Tra tanti, come mai hai deciso di riscrivere proprio questo romanzo? “Da dove viene il vento” è un romanzo in cui ho creduto molto ma quando è stato pubblicato per la prima volta, nel 2011, mi sembrava mancasse di qualcosa. E poi? Qual è stata la molla a riprenderne le fila? Quando è scattato il lockdown mi sono accorta che il tassello mancante di questo libro, che parla del tempo, era proprio l'ispirazione dettata da una situazione d'emergenza. Anche nella prima versione del libro c'era una narratrice che si chiudeva in casa ma lo faceva per una sua decisione, quindi tutto, le azioni dei personaggi, i loro pensieri, la loro percezione del tempo, restava un po' più arbitrario. Nella riscrittura alla luce del lockdown, invece, tutti restano bloccati tra cui anche lei, che è una donna con un passato complesso e per salvarsi da questa situazione inaspettata, ricorre a ciò che l'ha sempre salvata: la scrittura. In che modo l'autrice trova che la scrittura sia salvifica? Proiettandosi nelle storie degli altri. Quando l'autrice si connette al senso di umanità che accomuna tutte le persone che hanno abitato il nostro pianeta, da quando gli essere umani sono comparsi sulla terra, scopre che è proprio questo sentimento a non farci sentire soli. Dalle tue parole mi sembra di capire che questo romanzo, con il suo intreccio di destini, intercetta il desiderio ancestrale dell'uomo di ascoltare e raccontare storie intorno a un fuoco. E' esattamente questo il motivo per cui il sottotitolo è “Il nostro viaggio nel cuore della notte”. Un tempo, le nostre storie venivano raccontate intorno a un fuoco, di notte, quando ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... #26 - 2020 #28 - 2020


si aveva ancora paura che il giorno non tornasse. In questa ottica, il libro potrebbe essere visto come un vademecum per sopravvivere in tempi di emergenza. Il tempo è il vero protagonista di questo libro, un tempo sospeso come le vite dei protagonisti. Sono anche vite disperate che si salvano incontrandosi. Non direi che sono vite disperate, sono vite in crisi di diversa natura ma incrociando i loro destini riescono a superare le criticità del momento. CosÏ le vicende dei due amanti Dora e Salvatore ripercorrono gli antefatti della pandemia e si intrecciano con quelle del berbero Idir, clandestino in Italia; i loro pensieri entrano in risonanza con quelli di un astronauta sospeso nello spazio e con quelli di Cristoforo Colombo, che con la sua scommessa ha cambiato il mondo. Negli ultimi mesi abbiamo conosciuto il sostituto procuratore Imma Tataranni, un personaggio nato dalla tua fantasia che è anche protagonista dell'omonima fiction,

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campione di ascolti. In qualche modo ti somiglia? In realtà siamo molto diverse. Io ho viaggiato molto e ho anche vissuto per lunghi periodi all'estero. Lei è una donna profondamente radicata nella sua città lucana, che è Matera. Scrivendo ho immaginato che sia stata un paio di volte a Roma ma, a parte questi brevi spostamenti, si è mossa poco. Imma appare una donna molto sicura di sé, determinata. Che tipa è? E' un'anticonformista, una donna sessuata, forte, che si esprime vestendo in modo originale e indossando il tacco 12. Ha studiato al liceo classico che, nelle città di provincia, è la scuola dove vanno i figli delle famiglie benestanti. Le sue origini sono più semplici, popolari, per questo motivo in passato è stata sottoposta ai giudizi altrui ed ha imparato a non curarsene. A proposito del suo abbigliamento, pare che lo stile di Imma Tataranni faccia tendenza? Infatti, il suo modo di abbinare i colori accesi, i rosa, i fucsia a scarpe argentate col tacco alto, sia diventato un trend della moda.

www.CMB.mc .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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La più grande degustazione di Marron Glacés, un successo annunciato

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E' stato l'UNICO EVENTO organizzato in presenza lo scorso 26 novembre, grazie ad una idea di Agrimontana International (in collaborazione con Cova Monte Carlo). L'evento è stato inserito nell'ambito della 5a Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, sotto l'egida dell'Ambasciata d'Italia nel Principato di Monaco.

La prima edizione della 'Più grande degustazione di Marron Glacés' è stata classificata come la giornata più dolce dell'autunno monegasco. Ed anche l'unico evento 'Made in Italy' riconosciuto dall'Ambasciatore italiano a Monaco, Giulio Alaimo, tanto da essere annoverato come evento titolato per rappresentare nel Principato l'eccellenza del nostro Bel Paese nell'ambito della 5a Settimana della Cucina Italiana nel Monaco. Di questo risultato ne sono stati soddisfatti sia il Presidente di Agrimontana, l'Ing. Enrico Bardini, ma anche lo chef Gianluca Guinzoni (Cova Monte Carlo) che, per l'occasione, ha creato 5 tipi di dessert differenti e talmente apprezzati da aver registrato il tutto esaurito. "È la prima volta che organizziamo questo evento a Monte Carlo e speriamo di ripeterlo in futuro, magari liberi dall'emergenza del coronavirus", ha detto Bardini nel video pubblicato on line. "Abbiamo scelto di celebrare il nostro 30° anniversario, avvalendoci della collaborazione di Cova Monte Carlo, la filiale monegasca della storica pasticceria Cova di Milano, perché è ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 32


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un nostro cliente di lunga data. È infatti grazie al know-how del pasticcere monegasco Gianluca Guinzoni e di Edoardo Gadda, executive pastry chef di Cova Milano, che abbiamo potuto proseguire il percorso iniziato quest'anno in Italia con LA PIÙ GRANDE DEGUSTAZIONE ITALIANA DEI MARRON GLACES, l'originale iniziativa

Per vedere il video cliccare su: https://www.youtube.com/watch?v=6vH8Svre3Rs

che ci ha permesso di entrare a far parte di 80 pasticcerie, e che

ha contato anche della partecipazione dei migliori e rinomati pasticceri italiani. Abbiamo così offerto agli amanti dei marrons glacés e delle castagne candite un'esperienza unica, nata dalle diverse interpretazioni del materiale lavorato secondo la loro creatività ed esperienza", ha aggiunto l'ingegnere. All'appuntamento monegasco ha fatto capolino l'Ambasciatore italiano a Monaco, S.E.M. Giulio Alaimo che ha affermato: "Mi fa piacere poter ufficialmente inserite questa giornata tra le attività di promozione del 'Made in Italy' nel Principato, in quanto si è svolta nell'ambito della 5a edizione della 'Settimana della cucina italiana nel mondo', in corso dal 23 al 29 novembre 2020 con il tema "Saperi e sapori delle terre italiane, a 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi". L'iniziativa LA PIÙ GRANDE D E G U S TA Z I O N E ITALIANA DEI MARRON GLACES è nata quest'anno in Italia grazie ad AGRIMONTANA e portata nel Principato da A G R I M O N T A N A INTERNATIONAL, azienda dolciaria e di prodotti alimentari di lusso con sede a Monaco, fondata nel 1990, che festeggia in dolcezza i suoi 30 anni di attività. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................


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Nizza: ÂŤ Positivi Âť alla musica con ArtCetera Porta la firma di Alba La Calce - la nostra entusiasta corrispondente da Nizza- questo articolo che evidenzia, ancora una volta, quanto lo spirito creativo italiano riesca a trovare il suo giusto spazio anche al di fuori dei confini nazionali. Soprattutto se, ad accogliere l'estro italico, si associano anime altrettanto sensibili che parlano un linguaggio comune: la musica!

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Al numero 1 della Place du Palais de Justice, piccola gemma incastonata nel cuore del Vieux Nice, al primo piano di un grande palazzo antico e a due passi dal mare, si trova una scuola di musica tanto intima e raccolta quanto preziosa. Salendo la monumentale scalinata di marmo e pietra, già fascinosa promessa di scoperte e sorprese, nel puntuale ossequio delle norme sanitarie di prevenzione del covid-19, si aprono le porte di questo piccolo universo di note, spartiti e sorrisi che, specie in questo periodo difficile, riscaldano il cuore e sollevano lo spirito. Uno spazio franco, in cui l’arte e la musica hanno il potere di dissipare le preoccupazioni di questi mesi, di cui sentiamo davvero il bisogno. Ecco perchè mi piace presentarvelo ! Quindici musicisti, tutti giovanissimi, iperqualificati – provenienti da prestigiose scuole europee - formano la smagliante équipe di insegnanti della « Artcetera , Scuola di Musica di Nizza. Fondata nel 2018 da un giovanissimo pianista e compositore, l’allora ventunenne Guillaume Zanier, artista eclettico che coniuga la passione per la musica classica con quella per il teatro, la scuola si rivolge a bambini ed adulti, professionisti o debuttanti di ogni età. Qui, ciò che conta non sono la perfezione, il rigore metrico di un solfeggio imposto dall’alto, l’aura cattedratica di certe scuole vecchio stampo, ma regnano felicemente il verso .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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libero, il gioco e l’ improvvisazione, la libertà della musica pur dentro le linee definite del pentagramma. Malgrado mascherine e distanze di sicurezza, l’atmosfera e’ fresca, vivace e cosy. I bambini in attesa della loro lezione, ingannano il tempo giocando a scacchi con i prof, mentre nelle sale insonorizzate si prova, si studia e si canta senza sosta, in un turn over di corsi che, lungi dallo stancarli, entusiasma e motiva questi talentuosi, giovani professionisti. Siamo in Francia, eppure quando mi apre alla porta Marco Cimino, maestro di piano Jazz, mi saluta in italiano: «Ciao, come stai ? Entra pure, accomodati!», perché a rendere speciale questa scuola non sono soltanto la preparazione, la giovane età dei docenti ed il loro sistema pedagogico « d’éveil-créativité », ma anche la loro provenienza e la loro formazione cosmopolite. Francia, Spagna, Italia, Russia convivono allegramente in un’ orchestra polifonica di strumenti ed idiomi. La potenza taumaturgica della musica, sostenuta con perseveranza e determinazione dall’ osmosi amorevole che qui si instaura tra maestri ed alunni, ha creato un circolo virtuoso che permette alla scuola di rimanere aperta nonostante le rigide imposizioni dell’ultimo lockdown. La musica non la si vuole fermare e non si ferma. Si fa metafora della vita che, malgrado tutto, pulsa forte, energica e determinata, puntando dritto al futuro. Vola sui tasti del pianoforte, sulle dita che accarezzano le corde di un’ arpa, sul fiato e le bocche di chi ha tutto da dire. Tutto ancora da fare. Ci piace lo slancio, al contempo appassionato e lucido, con il quale Mafalda Fissore, la nostra italianissima insegnante di piano, ci racconta tutto questo ed altro ancora. Come la sua coraggiosa storia professionale, in cui la passione per il pianoforte e per l’ insegnamento hanno avuto la meglio sulla sua (conseguita !) laurea in giurisprudenza ed un futuro ingessato già scritto. Mafalda, a dispetto .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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di chi l’aveva presa per matta, lascia un lavoro, gli affetti, la sua città in provincia di Torino e riprende i suoi studi di musicologia interprete, diplomandosi al Conservatorio di Nizza, presso il quale continua a studiare come pianista accompagnatrice, perchè, come sottolinea vivacemente, la musica e’ bella da fare insieme ; e’ scambio, partecipazione, condivisione e crescita. Ed è per questo che si rammarica di dover rinunciare, per quest’anno, ai saggi di Natale e fine anno, simbolica tradizione e fiore all’ occhiello della scuola che inizia musicisti, piccoli e grandi, agli onori del teatro. Tuttavia, un saggio piu’ in sordina, ma non meno raffinato, si svolgerà a porte chiuse e sarà poi video-diffuso per il piacere e la soddisfazione di tutti. La musica è un contagio, più forte di ogni virus. Passa di nota in nota e si espande di voce in voce, raddoppia il tempo e si innalza sul resto per farsi concerto, orchestra, polifonia di ottimismo e gioia, al di là di limitazioni e paure. Grazie Mafalda, per i tuoi occhi luminosi, per la tua caparbietà ed il tuo talento. Ma soprattutto grazie Artcetera, per la musica, per i sogni, per tutte le più ardite speranze.

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Maker Faire Rome – The European Edizione 2020: il bilancio

©Manuel Vitali - Direction de la Communication

Si è chiuso il sipario dell'edizione 2020 del Maker Faire, considerato tra i più importanti eventi in cui ad esibirsi sono le innovazioni e la creatività dei talenti di tutto il mondo. Il concept, nato nel 2006 nella zona di Bay Area di San Francisco, era stato elaborato come progetto della rivista Make, oggi nota come Make community. Da allora, forte dei suoi risultati, Maker Faire è diventato un contenitore di attività che si sono trasformate in vere e proprie piattaforme di innovazione. Maker Faire Rome – The European Edition, è la più grande edizione al di fuori degli Stati Uniti, seconda solo all’edizione di Bay Area, le uniche due Global Maker Faire al mondo, e si è svolta nel capoluogo del Lazio dal 10 al 13 dicembre scorso. A parteciparvi, virtualmente, oltre 100 mila utenti individuali nel solo canale principale, con più di 600 mila pagine viste. Sull'esito di questo evento si è espresso così il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti: "Era importante esserci e c'eravamo, di questo sono davvero orgoglioso. Anche questa edizione (l'ottava, n.d.r.) della Maker Faire Rome, la prima in formato digitale, è stata un successo e questo grazie soprattutto all'impegno e alla passione di tutti". Le quattro giornate, organizzate dalla Camera di Commercio di Roma attraverso la sua sezione Innova Camera, nonostante fosse online, sembra sia particolarmente riuscita in quanto si è creata una sorta di ecosistema virtuoso tra makers, scuole, università, centri di ricerca e migliaia di appassionati dediti all'innovazione alla portata di tutti. Infatti, durante tutta la durata del programma, sul canale principale su cui erano trasmesse le immagini e gli .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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interventi, sono state effettuate 27 ore di diretta televisiva, con un picco di 105 eventi in diretta in contemporanea, per un totale di 2.435 ore di diretta tra stand-up, talk e webinar. Con i suoi 311 stand virtuali pieni di idee, prototipi e progetti innovativi, Maker Faure è stata l'occasione per parlare di agriturismo, foodtech, produzione digitale, robotica, intelligenza artificiale, mobilità, economia circolare, salute, IoT, riciclo, ma anche di scienza dei dati, sportech e moda. Inoltre, molto apprezzate anche le sezioni dedicate alla Maker Art e alla Maker Music che hanno esplorato l'intersezione tra arte, musica, scienza e tecnologia. Insomma, rivolgersi a nuovi sistemi di comunicazione digitali per risolvere i divieti dei live imposti durante questa epidemia di Covid19, ha permesso di scoprire la funzionalità del mondo del futuro, così in linea con lo spirito della Maker Faire, nell'obiettivo di creare un domani migliore, tutto da inventare e creare su basi completamente diverse da quelle già note fino ad ora da tutti noi.

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Le ure consigliate...

E' l'instant book che tutti, ma dico tutti, dovrebbero leggere, perché non è farcito di banalità bensì mette in luce tutta una serie di studi e statistiche che servono a capire cosa sia davvero l'Effetto Quarantena, come recita il suo titolo. Per quanto sia stato stampato a maggio, i concetti espressi sono ancora attuali nonostante l'emergenza Covid stia durando più del previsto. Abbiamo chiesto ad uno dei due autori del libro, la giornalista Maria Elena Capitano, se fosse necessario aggiungere qualcosa, alla luce delle misure sanitarie decretate dal Governo italiano. E lei, ci ha risposto così: "Sicuramente, se dovessi riattualizzare questo libro i cui proventi, lo ricordo, saranno destinati al Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell'Università di Modena e Reggio Emilia - approfondirei un aspetto inquietante, ossia su quanto si sia aggravato il gap di genere tra uomo e donna dopo il primo lockdown. La mancanza o la perdita di lavori precari hanno inciso fortemente sul rapporto di coppia, creando una società più aggressiva a discapito delle donne che hanno perso 20 anni di conquiste. Mi auguro che questa sia una situazione solo temporanea e confido nelle nuove ©Manuel Vitali - Direction de la Communication generazione affinché la parità di genere sia ristabilita o riconquistata al più presto". I due responsabili di questo saggio ci forniscono nuove chiavi di lettura ad ogni capitolo, 7 in tutto, ed ognuno è occasione di riflessione. Alla domande 'chi siamo e cosa saremo nella stagione del Covid-19' ha pure risposto, nella prefazione, Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, sebbene l'atteso approfondimento sia toccato allo psichiatra Luca Pani, che al testo contribuisce con esempi concreti, con ipotesi strutturate e modelli positivi, senza sminuire quello che verrà ricordato come uno dei periodi più bui del nostro secolo. La pandemia, a loro parere, sta scrivendo "una nuova grammatica della salute, della politica, della finanza, e, aspetto da non trascurare, anche dei sentimenti". Nel libro, composto da cento pagine, gli autori ripercorrono tutti i momenti salienti delle prime fasi dell’emergenza: dalle prime avvisaglie fino alla catastrofe globale; dalle comunicazioni frammentate che a inizio 2020 arrivavano dalla Cina fino alle solitarie sepolture di massa sull’isola di Hart Island negli Stati Uniti. Dalla colonna di Bergamo ai balconi. Tra i paragrafi che abbiamo apprezzato c'è anche il 'Piccolo dizionario di resistenza in quarantena e oltre', liberamente tratto dal Dizionario online delle Scienze Psciologiche (www.simone.it). Si parte da concetti come angoscia per terminare al Zal, parola polacca che indica un tipo di malinconia che passa dalla rassegnazione al suo opposto, l'indiavolamento contro tutto e tutti. Sapere che, forse, il compositore Frédéric Chopin ne fosse affetto non rassicura, certo. Ma se questo è un fenomeno legato al lockdown forse, quando finalmente si girerà pagina, magari potremmo sorprenderci delle creazioni di qualche talento nascosto che diversamente non avremmo mai avuto modo di scoprire. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Con l’annullamento delle presentazioni varie e commemorazioni della scrittrice Maria Luisa Valenti Ronco, il figlio, Paolo Alberto ci scrive che sono ancora disponibili, sebbene le scorte siano limitate, alcune opere scritte dalla mamma. Tra queste “La fantascienza, una risposta della fantasia ai misteri dell’universo” ( Ed. Helicon, 2019): il testo è una sintesi esclusiva della storia della fantascienza capace di dare un panorama completo a dimostrazione che la fantascienza inizia con la mitologia greca. Gli altri volumi sono: “Il mistero degli angeli” (Editrice Vaticana,), “Le donne della lampada – viaggio nel femminismo evangelico” (San Paolo) oltre ai libri dedicati ad un pubblico più giovane come la raccolta di racconti “Il vagabondo e la barchetta di carta”, “Il pianeta dei vecchi giocattoli” che sono le ultime ristampe fra un po’ introvabili. A disposizione ancora qualche copia de “Il pianoforte di Mara” (Editrice La Scuola), Primo premio assoluto Bancarella ragazzi (2010); è un romanzo che evoca l’adolescenza di Maria Luisa Valenti Ronco nel 1943 quando, sotto i bombardamenti a Torino, trascorreva il suo tempo con l’amica Mara Ancona, la pianista ebrea morta nel lager di Bergen Belsen insieme ad Anna Frank. Tuttavia, non tutti questi libri si trovano su Amazon. Pertanto, se siete interessati dovete richiederli scrivendo una email direttamente a valentironco@gmail.com. Dice Paolo Valenti: "Ci tengo a precisare che QUESTO NON E’ UN BUSINESS ma un modo per tener vivo il ricordo e il messaggio di una donna straordinaria che nonostante la bravura, l’assoluta onestà e la grande competenza artistica non è mai stata adeguatamente valorizzata dai suoi pur prestigiosi editori italiani". .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Bonus Mobilità in Italia

Il tanto discusso bonus mobilità 2020 ideato per agevolare la circolazione di mezzi elettrici che consentono un grande risparmio dal punto di vista ambientale e di consumi, si è finalmente concretizzato, in Italia. Infatti, dal 3 novembre 2020 è stata attivata una piattaforma online, buonomobilita.it attraverso la quale è stato possibile richiedere tale bonus per acquistare, a prezzo agevolato, monopattini o bici elettriche, sfruttando l’agevolazione del Governo. Il contributo di quest’ultimo alla spesa era pari al 60% dell’ammontare pagato fino ad un massimo di 500€. Ma come si poteva accedere all’aiuto economico? In due modi: bonus digitale da ©Manuel Vitali - Direction de la Communication spendere all’acquisto oppure rimborso di una quota parte degli acquisti già effettuati. Se si è scelto per la prima opzione, il bonus mobilità digitale, da richiedere tramite l’apposita piattaforma ministeriale, occorre tenere presente che questo potrà essere utilizzato esclusivamente entro e non oltre trenta giorni dal momento dell’emissione ed in ogni caso non oltre il 31 dicembre del 2020. Dove lo si può spendere? Ci sono ben ventimila punti vendita convenzionati in tutta Italia che accettano tale buono e si possono facilmente trovare sulla piattaforma digitale che il Ministero ha appositamente creato e messo a disposizione: buonomobilita.it In caso si sia optato per la seconda possibilità, invece, vale a dire il rimborso di una percentuale degli acquisti effettuati, basterà farne richiesta tramite la stessa piattaforma caricando la fattura o lo scontrino come comprovante di acquisto idoneo effettuato nel periodo compreso tra il 04/05 ed il 02/11 del 2020. Tuttavia, dato il grande successo che l’iniziativa ha riscontrato, l’arco temporale per acquistare un veicolo idoneo e poi richiedere il rimborso è stato esteso, ed è stata aperta una nuova finestra temporale che andava dal 09/11 al 09/12 2020.Ma per cosa si poteva richiedere o utilizzare il bonus mobilità? Il bonus mobilità è richiedibile solo una volta e per un solo bene o servizio, vediamo nel dettaglio quali veicoli rientrano tra quelli rimborsabili. Cosa si poteva acquistare: biciclette ed handbike sia nuove che usate, sia elettriche ed a pedalata assistita che tradizionali; oppure altri tipi di veicoli, sia nuovi che usati, per la mobilità personale principalmente elettrici come monopattini, hoverboard, monoruota (come da art. 33- bis DL 162/2019, convertito con modificazioni dalla L. 8/2020). Ma anche veicoli per la mobilità condivisa (sharing) ad utilizzo individuale, escluse le autovetture. Una volta ottenuto il proprio mezzo elettrico grazie all’incentivo offerto dal Governo italiano,

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sorgono però spontanee alcune domande: quanto costa ricaricarlo? Dove lo si può ricaricare? Che tipo di manutenzione è necessaria? Di quanta energia elettrica c’è bisogno per ricaricarlo e quanto questo intaccherà sui consumi e sulle bollette mensili? Andiamo a vedere alcuni suggerimenti utili per la gestione dei nostri nuovi apparecchi elettrici ottenuti con il bonus mobilità. Costo di una ricarica elettrica, i consumi di energia. La paura più comune è quella di trovare un significativo aumento delle utenze e, nello specifico, della nostra bolletta della luce a fine mese. Tuttavia non c’è bisogno di preoccuparsi: il costo di una ricarica completa della batteria di un monopattino elettrico (da 0% a 100%) oscilla tra i 5 ed i 6 centesimi di corrente elettrica, quindi, pur con un consumo intenso per cui si necessita di una ricarica al giorno, parliamo di poco più di 1,50€ al mese sulla bolletta. Il costo è leggermente più alto se ricarichiamo invece una bicicletta elettrica o a pedalata assistita, per cui una ricarica completa costerà intorno ai 5 – 15 centesimi in base alla capacità della batteria. E’ tuttavia giusto sottolineare che la durata media della batteria di una bicicletta è in media molto superiore a quella di un monopattino, quindi difficilmente la dovremo ricaricare ogni giorno! Dove ricaricare la batteria? Per effettuare la ricarica si può utilizzare una normale presa di corrente elettrica, quindi se si ha spazio si può ricaricare comodamente il proprio veicolo in casa o per chi ne ha uno a disposizione, in garage. I tempi di ricarica variano in base alla capacità della batteria, in genere dalle 4 alle 6 ore. Si consiglia, quando possibile, di munirsi di una batteria di ricambio per evitare di rimanere senza carica elettrica e per allungare la vita media della propria batteria di circa il doppio, intercambiando regolarmente le batterie. Manutenzione della batteria. Una batteria può avere una vita molto variabile, a seconda del grado di utilizzo e delle condizioni in cui viene manutenuta. Conservare la batteria in modo corretto è facile, richiede poche accortezze e consente di risparmiare in bolletta discrete somme di denaro ogni mese. Ecco alcuni dei consigli più importanti da seguire per evitare sprechi di energia, proteggere e conservare in buono stato una batteria: dovrebbe essere caricata “a freddo”, vale a dire mai subito dopo averla usata; quando non è usata, deve essere conservata in un luogo fresco e asciutto; idealmente non bisogna lasciarla scaricare fino allo 0% ma andrebbe ricaricata già al 10-20% di carica residua; è buona norma non lasciarla caricare oltre al 90%; non bisogna dimenticarla attaccata al caricatore per un periodo superiore a 12 ore; occorre evitare di lasciare la batteria scarica per lunghi periodi di tempo. Seguendo questi piccoli accorgimenti si riuscirà a garantire alla propria batteria un ciclo di vita ottimale preservandone la durata e garantendo un prolungato utilizzo del nostro nuovo veicolo elettrico! Fonte: https://www.csttaranto.it/bonus-mobilita-2020/ .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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IL PIZZINO Opinioni e pensieri in libertà

Wishing list... a cura di Maurizio Dimaggio

C'è qualcuno che rimpiangerà questo 2020? Un Annus Horribilis, iniziato trascinandoci dietro il cordoglio e la tristezza infinita per la perdita di Riccardo Pizzi, un amico, un pensatore, un musicista, un insostituibile compagno di pazze risate. Era il 15 dicembre...Poi subito siamo precipitati nell'orrore della pandemia, dell'emergenza sanitaria. Stop a tutto quello a cui eravamo abituati, proibizioni a pioggia, limitazioni, restrizioni. Almeno tutto questo a Riccardo è stato risparmiato. Peccato davvero che non sia più tra

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noi perchè lui avrebbe saputo riderne, cogliendone gli aspetti più paradossali. Un anno il 20-20 che per qualcuno è stato fortunato, per esempio Elon Musk, il miliardario sudafricano che grazie alla voglia di auto elettriche ha visto lievitare il suo patrimonio personale. Come CEO ha il 30% della azioni di Tesla, azioni che da 50 dollari l'una sono passate a 590. Ancora più ricco è diventato anche Jeff Bezos, Mr. Amazon. Perchè a negozi chiusi, si compra sul web. E un poi abbiamo preso tutti l'abitudine ad ordinare con un click. Ma credo che dopo qualche fregatura (taglia sbagliata, articolo rotto o non confacente, delusioni di funzionamento) si ritornerà da un negoziante in carne ed ossa. Pena la coda alle Poste per rispedire l';indesiderato articolo. Certo siamo tutti più poveri in questo 2020. Alcuni settori sono stati letteralmente massacrati (spettacolo, intrattenimento, eventi, viaggi, trasporti) altri danneggiati seriamente. Ma certo abbiamo subito tutti un contraccolpo che non è stato solo economico. Infatti non ci sono mai stati così tanti soldi sui conti correnti degli Italiani, leggevo: nella grande incertezza del futuro, si risparmia. Il contraccolpo sarà anche psicologico. Avremo paura del nostro prossimo, o se non paura avvertiremo almeno un sano ribrezzo nell'avvicinare le persone. Ormai troviamo automaticamente le distanze corrette sedendoci in gruppo, con la mascherina ben calzata in viso. Sembriamo fare l'abitudine a tutto ma nel profondo non tutti saremo uguali a quando la pandemia è cominciata un anno fa. Ci vorrà del tempo per uscirne, ancora del tempo, non illudiamoci. E dovremo essere forti, appoggiarci gli uni agli altri perchè è solo tutti insieme che potremo farlo. Nel frattempo bisogna resistere, resistere, resistere cercando di mantenere un certo equilibrio psico-fisico. Pas facile, ma ce la faremo. Conosciuto come una delle voci storiche della radiofonia italiana, Maurizio DiMaggio è specializzato in viaggi. Il suo programma “in viaggio con Dimaggio è un classico di RMC sin dal 1997. Scrive di destinazioni per vari giornali e magazine on line. Nato nel mese di maggio ad Ivrea, Maurizio ha iniziato la sua carriera nelle radio private del Piemonte. Attualmente vive sulla Costa Azzurra, è in onda tutte le sere dalle 20 alle 22 su RMC e sta scrivendo un libro di avventure in giro per il mondo. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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MOBEE: guidare green ora è firmato SMEG

Avete presente quel piccolo mezzo di trasporto elettrico che sembra una moto con 4 ruote e due comodi posti, (guidatore e passeggero) sulla cui portiera svetta il nome MOBEE? Sono delle Twizzy e hanno iniziato ad attraversare il Principato di Monaco in lungo ed in largo dal 2014, a seguito di una iniziativa di car-sharing voluta dal Sovrano di Monaco un po' per ridurre il traffico e poi anche per permettere agli utenti di avere una piccola utilitaria dove serve e parcheggiabile ovunque (gratuitamente). La flotta, composta da 30 miniutilitarie, sono gestite da Governo di Monaco e, da qualche settimana, anche dalla SMEG, perché il servizio di car-sharing di veicoli elettrici Mobee condivide con il gruppo - che eroga l'elettricità nel Principato - la volontà comune di rafforzare i servizi di mobilità pulita a disposizione di tutti quelli che lo richiedono. Inoltre, settore vitale per la vita e per l'economia monegasca, i trasporti restano responsabili di quasi il 30% dei costi di trasporto. Inoltre le emissioni di CO2 nel Principato di Monaco sono fonte di numerosi disturbi (rumore, particelle, polveri sottili, ecc.). Mobee, che è stato progettato fin dall'inizio come un semplice servizio alla mobilità pulita in ambiente urbano, rappresenta l'alternativa alla mobilità completamente elettrica che, con la SMEG, dalla primavera del 2021, riuscirà a fornire una soluzione di mobilità flessibile anche per le aziende di tutte le dimensioni. Per informazioni ed abbonamenti: mobee.mc .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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QUALCHE IDEA PER UN REGALO ? UNA TRUFFLE BOX, PER ESEMPIO...

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SALUTE & BENESSERE

Pham Monaco: parliamo di gambe pesanti...

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In questo numero della nostra e vostra Rubrica dedicata alla Flebologia vi proponiamo con piacere un articolo del Dr. Olivier Rousset, Medico Vascolare nel Principato e Membro della nostra Associazione PHAM Monaco. La gestione dell'Insufficienza Venosa Cronica

degli Arti Inferiori, così come di un'Associazione a scopo non lucrativo, significa anche dare un importante beneficio dalla sinergia e dalla collaborazione fra interlocutori e competenze diverse. Ecco che l'Angiologia e la Chirurgia Vascolare, visto a volte in passato come "rivali', si riscoprono oggi complementari in un " gioco di squadra", utile in primo luogo ai Pazienti. Buona lettura e Buone Feste di Fine Anno a voi tutti!!!

Phlebœdème, lymphœdème et lipœdème ne sont pas les seules causes d’œdèmes des membres inférieurs. Devant un œdème d’une ou des deux jambes une consultation médicale est toujours recommandée afin d’éliminer certaine maladie grave (thrombose, infection, insuffisance cardiaque).

Les demandes de prise charge des lymphœdème, phlebœdème et œdèmes graisseux des membres inférieurs sont fréquentes en médecine vasculaire. Interrogatoire, examen clinique rigoureux et si besoin des examens complémentaires orientés permettront de faire le diagnostic et de proposer des traitements adaptés. 1. Le phlebœdème ou œdème veineux. Il s’agit d’œdèmes en relation avec un mauvais fonctionnement du réseau veineux superficiel ou profond. Quel en est le mécanisme principal ? Une hyperpression dans les capillaires veineux, les liquides vont alors quitter les capillaires et provoquer l’œdème. Quels en sont les causes ? Insuffisance veineuse (varices), malformations veineuses et séquelles de thromboses en sont les principales causes. Comment reconnaitre un phlebœdème ? C’est un œdème qui est généralement absent au réveil et qui va se majorer au fur et à mesure de la journée pour être à son maximum en fin de journée. Il peut être uni ou bilatéral selon sa cause et localisé préférentiellement aux chevilles et pieds et généralement peu douloureux. Il est souvent associé aux autres signes clinique de l’insuffisance veineuse notamment les varicosités. Quel est l’examen de référence ? La réalisation d’un écho Doppler à la recherche d’une insuffisance valvulaire dans la zone concernée par l’œdème va généralement permettre de faire le diagnostic.. Quels traitements ? D’abord un traitement préventif et le rappel des règles hygiène veineuse : notamment éviter la chaleur, bonne hydratation, exercice physique adapté (marche, bicyclette et natation sont conseillés par exemple). Chaussage et posturologie plantaire (pas de chaussures plates ni de talons trop hauts). Ensuite proposer un traitement veinotonique qui pourra améliorer l’œdème et aura un effet

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SALUTE & BENESSERE

préventif ainsi que le port de bas de compression. Ces bas en exerçant une pression disto proximale sont souvent très efficace mais parfois difficile à supporter par les patients. Ils sont particulièrement efficaces contre le phlebœdème. La crénothérapie (cure thermale), la pressothérapie et l’électrostimulation permettent de casser les poussées de phlebœdème récalcitrantes et d’éviter la chronicisation des œdèmes. Le traitement interventionniste d’une insuffisance veineuse superficielle doit être réalisé si nécessaire : chirurgie ou sclérose de varice. 2. Le lymphœdème ou œdème d’origine lymphatique des membres inférieurs. Qu’est-ce que la lymphe ? La lymphe est un liquide qui contient des éléments nutritifs, des globules blancs et des anticorps. Elle circule dans tout le corps par des vaisseaux lymphatiques. Qu’est-ce qu’un lymphœdème ? C’est un gonflement d’une partie du corps lié à une accumulation de liquide lymphatique dans le tissu conjonctif. Quels en sont les causes principales ? Il s’agit soit d’un mauvais fonctionnement primitif du système lymphatique sans origine retrouvée soit d’une cause secondaire (dégénérescence génétique ou curage ganglionnaire ou encore à la suite de certaines infections parasitaires). Comment le reconnait-on ? Le lymphœdème se caractérise par un gonflement anormal et plus ou moins important de tout ou partie de la ou des jambes. Selon son étiologie et sa localisation cet œdème peut être uni ou ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... #28 - 2020


SALUTE & BENESSERE

bilatéral.Le lymphœdème contrairement au phlebœdème régresse peu la nuit, la peau présente également souvent un épaississement fibreux qu’il devient difficile de pincer entre les doigts .Existe-t-il un examen complémentaire pour le rreconnaitre ? Oui il est possible de confirmer le diagnostic en réalisant une lymphoscintigraphie pédieuse. Quels sont les traitements du lymphœdème des membres inférieurs? Il existe des traitements médicamenteux lymphotonique qui ont une efficacité modérée. La clé de voute du traitement repose sur des bandages compressifs et les bas de compressions associés à des drainages lymphatiques manuels. Dans certains cas il est possible de réaliser des greffes ganglionnaires sont effectuées.

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3. Le lipoedème des membres inférieurs. Qu’est-ce qu’un lipoedème ? Il s’agit d’une anomalie du tissu adipeux qui se traduit par des accumulations graisseuses localisées. Quels en sont les causes ? Probablement d’origine génétique le lipoedème serait lié à un déséquilibre hormonal. Le lipoedème est aggravé par les déséquilibres alimentaires (alimentation trop riche), le surpoids et la sédentarité. Comment le reconnaitre ? Initialement les amas de graisse sont localisés au niveau des hanches, des cuisses et des fesses. Puis progressivement les dépôts descendent vers les genoux et les jambes. Le lipoedème touche les deux membres de façon bien symétrique. La peau des cuisses présente un aspect matelassé. Au-delà de la gêne esthétique, le lipoedème est souvent responsables de douleurs et sensibilité de la peau à la palpation. En s’aggravant il va retentir sur le système veineux et lymphatique et ainsi favorisée les signes d’insuffisance veineuse (notamment le phlebœdème, les varicosités et les hématomes spontanés) ainsi que la rétention lymphatique (lymphœdème secondaire). Comment le diagnostiquer ? Le diagnostic du lipoedème est essentiellement clinique (répartition des graisses et aspect matelassé de la peau), il n’y a pas besoin d’examen complémentaire spécifique. Quelle prévention ? La pratique d’une activité sportive régulière et un équilibre alimentaire permettent ralentir et de limiter l’évolution de la maladie. Comment le traiter ? Pour soulager l’œdème différents traitements physiques sont possibles: pressothérapie, drainage lymphatique manuel, bas de compression. De multiples techniques commerciales existent pour améliorer l’aspect esthétique tels que le palper rouler, la cryothérapie, les ondes de choc, la radiofréquence… Dans certains cas une intervention chirurgicale comme une aspiration des graisses (liposuccion) est indiquée.

Dr Olivier ROUSSET, médecin vasculaire

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SALUTE & BENESSERE

PRESTO ANCHE NELLE FARMACIE DEL PRINCIPATO DI MONACO Prenotate ямБn da ora i vostri prodotti ERBAVITA

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Concorso fotografico RAMOGE 2020: ecco i vincitori

Categoria «Tema libero» 1°premio: M. Giuseppe TOMELLERI (questa foto) 2° premio: M. Eduardo PEREA; 3° premio: Marco MERELLO

Organizzato quest'anno sul tema 'L'uomo e il mare' sotto gli Auspici della Federazione Internazionale di Arte Fotografica (FIAP), la giuria dell'accordo RAMOGE, composta da Greg LECOEUR ("Fotografo naturalista dell'anno" - National Geographic, 2016), Sergio PITAMITZ ("Fotogiornalista ambientale dell'anno" - NPPA, 2016) e Pierluigi RIZZATO (12 volte vincitore della FIAP Nature World Cup) ha decretato i vincitori che si sono distinti tra i quasi 200 partecipanti e più di 950 immagini ricevute dai quattro angoli del mondo! Le tre foto di questo articolo riportano il nome dei tre qualificati per ogni categoria. Per l'occasione ricordiamo che l’Accordo RAMOGE rappresenta uno strumento di cooperazione scientifica, tecnica e amministrativa tra i governi francese, monegasco e italiano a favore della tutela e della conservazione dell’ambiente marino nella zona marittima compresa tra Marsiglia (Francia) e La Spezia (Italia). Inoltre, dal 1976, la Segreteria generale promuove eventi per sensibilizzare cittadini e turisti sulle delicate tematiche ambientali che riguardano il Mar Mediterraneo; ed è promotore di questo prestigioso concorso fotografico che coinvolge non solo i partecipanti ma anche l'opinione pubblica circa le attività svolte dall'accordo stesso. Per vedere l'insieme di tutte le foto vincitrici cliccare direttamente su http://www.ramoge.org/fr/Galerie/Concours%20Photo/

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Categoria « L’Homme et la Mer » 1° premio: M. Biagio SALERNO (questa foto) 2° premio: M. Stéphane JAMME; 3° premio : M. M. Giannicola MARELLO

Categoria « Zone RAMOGE », dedicata alle immagini scattate tra Marsiglia e La Spezia 1° premio: M. Marc BIANCHERI (questa foto); 2° premio: Mme Magali BOUSSION ; 3° premio: M. Roberto SERRA

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Gli auguri della Marchesa Roberta Gilardi

ŠManuel Vitali - Direction de la Communication

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Dovremmo eleggerla tra le donne più raffinate ed eleganti delle feste più glamour

progetti in circa 18 Paesi (dati 2020). In questo contesto la nostra Marchesa ha

del Principato di Monaco. Stiamo parlando, neanche a dirlo, della nostra Marchesa

affermato che l'anno che stiamo per lasciare è stato terribile, cosa ormai

Roberta Gilardi che, quando si tratta di unire lo charme alla generosità non la batte

scontata per tutti:" Bisogna, però prendere insegnamento anche dai

nessuno. Ed infatti, a conferma di quanto appena scritto, l'abbiamo ritrovata

momenti bui e difficili in questo 2020: io ho fatto mie alcune lezioni che si

splendente lo scorso sabato 12 dicembre 2020, al tradizionale Ballo di Natale che si è

riassumono in tre massime. La prima è: 'N’ayez pas peur de ceux qui vous

tenuto nella Salle Empire dell'Hôtel de Paris sotto l'alto patronato di S.A.S. la Principessa

détestent mais faites toujours attention à ceux qui font semblant de vous

Charlène di Monaco, assente all'evento ma rappresentata dal fratello Gareth Wittstock, Segretario Generale della stessa Fondazione (qui nella foto con la Marchesa Gilardi ed il marito). Con oltre 200 invitati, la serata si è svolta ispirandosi all'universo delle fiabe ed è stata caratterizzata da un'asta a beneficio della Fondazione Principessa Charlène di Monaco per sostenere i programmi "Impara a nuotare" e "Sicurezza in acqua", nel quadro della

aimer'; la seconda, 'it is time to choose who and what to favour and who and what to cut loose definitely'; e, per terminare, 'This year I lost, won, failed, cried, laughed, loved, but above all I learned' . Accolgo quindi il 2021 che verrà con l’auspicio nel cuore di mantenere la salute mia, dei miei cari e l’amore senza fine di mio marito che mi è sempre accanto con il suo meraviglioso protettivo abbraccio. E questi bei pensieri

prevenzione degli annegamenti sostenuti dalla stessa Fondazione in una trentina di

siano estesi anche a tutti i lettori di QE!". E noi ringraziamo con simpatia!

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Il 2021 secondo noi!

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Che siano foto, frasi, poesie o riflessioni a fior di penna, i redattori che hanno collaborato con QE-MAGAZINE hanno voluto condividere con voi, cari lettori, quello che rappresenta il 2021 per loro. Buona lettura! Maurizio Dimaggio

Qualunque cosa accada, la Natura prosegue il suo corso sconosciuto agli uomini che credono Lerroneamente di dominarla. Ad maiora. a Maria BOLOGNA

Fra i miei desideri per il prossimo anno inserirei il diritto all'oblio. Tema scottante quando si parla di social, il diritto all'oblio prevede la cancellazione di ciò di cui non andiamo fieri da quell'immenso album dei ricordi che sono i social e i motori di ricerca. Le foto di serate ad alto tasso alcoolico, i post scritti con troppa leggerezza oppure inconsapevolmente offensivi per qualcuno, le dichiarazioni fatte senza conoscere veramente l'argomento, le opinioni sparate alla carlona...Tutto ciò di cui ci pentiremo tra qualche anno, vedi anche decine di anni perchè sul net tutto resta. Ma il diritto all'oblio che chiedo con più insistenza è quello sui nomi di viro-epidemia-anestesisti che oggi popolano ogni momento televisivo con la loro vanesia presenza, screditandosi a vicenda con predizioni che si contraddicono. Spero tra 12 mesi di non ricordarmi i loro volti, le loro voci, i loro nomi. Vorrà dire che l'emergenza Covid19 sarà veramente finita.

Natura, Silvia Giordanino Alba La Calce nonostante Durante il 2020 un'imprevedibile e crudele epidemia si è E tu, come stai ? Io? Guardo avantiiii !!! abbattuta sul mondo e, di conseguenza sui nostri cuori e sulle tutto, E’ cosi che Maria mi risponde ad una domanda che in altri nostre anime....per ora il vaccino è in via sperimentale, ma ci segue tempi può apparire routinaria, educata ed automatica. sarà. I bambini continuano a a nascere e crescere e la « Come stai ? », una domanda che, invece, di questi tempi, ha iSPERANZA con loro. E noi con essi. Per voi, una poesia, LA lCONTA DEGLI DEI (Giordanino Mario Fulvio – 18/22 2018) assunto una forza nuova, si pone con tutta la sua originaria Figurati che Roma, per non sbagliarsi, Degli dei tutti il capo, il grande Giove, ed essenziale verità. suo un grande tempio ha perfino dedicato un dì chiamò a sé Mercurio Pie’ Veloce: Non piu’ un semplice interloquire che sottende attenzione, si, al Dio sconosciuto; vuol essere sicura – Forse son vecchio e un poco sordo, corso, di tenersi buoni tutti gli immortali. e magari mi confondo anche molto, ma che prelude rapido ad altri discorsi. No. Non conta se esistiamo, conta la statua, ma quando faccio l’appello generale con Sapere come stai e’ il cuore del discorso, il centro del nostro purché sia firmata e di bella fattura. molti non sento e altri non si fanno vivi. Ci vuole anche un bel tempio per pregare. scambio telefonico, rigorosamente a distanza. oAltri ancora mi danno il presente, Così son contenti sia i sacerdoti, che il popolino. ma si nascondono pavidi tra le nubi In quelle due parole c'è tutto : come stai fisicamente ? Hai la Se poi parliamo di semidei e di eroi possenti, come se temessero il controllo. senz apriti cielo, il conto si perde, ogni casa Fammi un grande piacere, sii gentile, febbre, la tosse? almeno uno ne possiede e lo vanta afai un salto abbasso, tra la gente, Ci sono sollecitudine e preoccupazione : come stai più forte e potente di quello del vicino. dai un’occhiata a volo d’uccello. dControlla anche ciò che Venere Sulla Terra poi tutti son concordi: - di Venere moralmente, come sta il tuo spirito ? Resisti ai tempi, resisti una sola esiste, ma molti sono i suoi templi, forte si lamenta e cioè che i mortali iadorano molte sue gemelle, mentre lei, al colpo ? Resisti a questa limitazione della vita, a questa ognuno con una statua della bella dea. Insomma la gente nella sua ignoranza bella tra le belle, è una sola, invidiata sospensione di proiezioni, alla paura ? noi! prega le copie di marmo e dimentica dalle colleghe perché sempre tardi arriva Come stai, chiedo a Maria, la nostra Editrice. Ed e’ una il nume che queste rappresentano. attorniata da aedi che ne cantano le lodi. Mari Per concludere ti posso dire, Giove Tonante, Passati due minuti, ma per gli uomini domanda che non ha nulla di retorico. che agli uomini ho chiesto di fare loro adue secoli perché lassù, si sa, il tempo Guardo avantiiiiii, con tante i e tanti punti esclamativi. degli dei tutti un grande censimento, conta poco, Mercurio tornò: - Grande Giove senza dimenticarsi quelli venuti da fuori. il lavoro sarà lungo e difficile perché, BOLOGNA E con questa risposta energica, vivace, aperta e diretta, si

Mi hanno detto che le difficoltà son molte, per nostra fortuna, i fedeli son tanti ma ci proveranno e le spese saranno forti. alza un vento insperato di buonumore, una gioia sottotraccia, e i templi sono per tutto il mondo sparsi. Molto hanno discusso, ma senza mai Nei primi tempi noi, numi, non troppi uno slancio, il cuore ad un passo oltre l’ostacolo. concordare. Per il problema superare eravamo e ben noti a tutto il mondo antico. gli umani una grande Commissione Poi i Romani hanno portato scompiglio. Ci sono momenti, come questo, in cui l’occhio deve acuire lo hanno nominato, questa poi, considerata A molti hanno cambiato il nome loro sguardo sulla distanza, sorvolare sul presente e divorare tutta del lavoro la grande mole, molte e altri ne hanno creati, o importati sottocommissioni ha creato. dai paesi da lor legioni conquistati. l’ansia e l’incertezza per proiettarsi AVANTI, in un futuro Queste ultime in comitati si sono divise, A questo punto Giove si rabbuiò, dove tutto e’ ancora possibile. e in sottocomitati, e così avanti. tutto l’Olimpo la sua voce tremenda L’ultimo della fila, quello col cerino in mano, scosse, e violenta per l’aere tuonò. Ci si allena all’immaginazione di domani. E questo esercizio per essere sicuro di essere nel giusto La gola possente s’aprì: - O Romani, contagioso nelle parole di Maria e’ il moi monito di fine anno e non fallare, degli esperti vuol avere il parere, fate attenzione che un fulmine ma chiede un forte acconto sulle spese. non mi scappi, già mi prudono le mani! ed il mio baluardo per l’anno nuovo. Guardo avanti. Con gioia Alla fine il possente Giove sbottò deciso: Pie’ Veloce riprese: - Questo è niente, e belle speranze ! - Ho capito, lasciamo stare le cose con la forza delle loro invitte schiere come stanno, sennò il tesoro del mio i figli d’Enea hanno a lor piacere creato Guardiamo avanti, contagiandoci di desideri e di progetti, di tempio devo donare e la cosa non mi piace. tanti numi da perderne il conto e la memoria. sostegno e nuove vision la gente, il popolino, vuole vedere l’oro Son sparsi dappertutto e così numerosi e un dio non può mai esser povero. che i giorni festivi son più dei lavorativi. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Patrizia Ruscio E' un anno duro quello che ci lasciamo alle spalle. E se qualcuno si azzarda a dirmi che i gatti neri e gli anni bisestili non portano jella, che sono solo stupide superstizioni, bé, mi sentirò autorizzata a dar libero sfogo al vocabolario appreso nei lunghi anni di frequentazione dei sobborghi romani. Il 2020 ha confermato tutti gli stereotipi del suo genere: morti come in una guerra, recessione economica, distanziamento sociale e tanta paura. Questa situazione andrà avanti ancora per un po', poi arriverà il vaccino, anzi, i vaccini, e la popolazione mondiale si dividerà almeno in quattro categorie: quelli a favore e quelli contro, quelli che vorranno vaccinarsi subito, quelli che aspetteranno un anno e quelli che non si vaccineranno proprio. Probabilmente il virus verrà debellato, come è già successo in passato con la peste e il colera ma l'eredità di questi mesi non si estinguerà tanto facilmente. Sta a noi decidere cosa farne, se continuare a vivere nell'isolamento, come se fuori ci fosse un nemico da combattere oppure uscire dalla caverna, aprire le braccia e il cuore e ricominciare a vivere con la fiducia di un neonato. Forse questo momento, il fatto di aver rinunciato a cose importanti come gli abbracci, ha insegnato a qualcuno a non dare nulla per scontato e ad essere felici senza una ragione speciale. Sarà bello allora alzarsi la mattina ed essere felici e sorridere senza una ragione, ebbri del solo fatto di respirare l'aria. Non siamo monadi, la pandemia ce lo ha insegnato, siamo meravigliose solitudini che aspettano di schiudersi al primo sole di primavera. Abbiamo bisogno gli uni degli altri come l'aria per respirare e basta davvero poco per far felice qualcuno: uno sguardo colmo di tenerezza, una parola gentile e quella gioia più contagiosa di qualunque virus. E sarà allora, ne sono certa, che l'anno nuovo ci porterà qualcosa di bello.

Salvatore Dimaggio Pensando al 2021 credo che tutti noi abbiamo nel cuore l'auspicio di un ritorno alla normalità. I vaccini promettono questo, ma ovviamente sappiamo che i percorsi della ricerca non sono privi di ostacoli e che comunque ci vorrà del tempo per vaccinare un intero pianeta. In secondo luogo sarà importante che l’alluvione di liquidità generata dalle banche centrali trovi il modo di riversarsi efficacemente nel tessuto produttivo per rimarginare le profonde ferite che lo hanno lacerato quest’anno. Se è assai probabile che nel prossimo anno le borse battano i record stabiliti quest’anno, la performance dell’economia reale è soggetta a varie incognite. Parallelamente dobbiamo chiederci cosa stiamo facendo per evitare che si producano nuove pandemie. Negli ultimi tre decenni sono aumentati i focolai di malattie zoonotiche: il Covid-19 non è qualcosa di isolato. Creeremo protocolli capaci di isolare sul nascere i contesti critici senza discriminarli? Formeremo insegnanti ed alunni per la didattica a distanza? Faremo qualcosa per limitare e regolamentare il commercio di carne selvatica e gli allevamenti, visto che tanti animali diversi sono indicati come potenziali origini di nuove pandemie? David Quammen nel libro Spillover - L’evoluzione delle pandemie, pubblicato in Italia nel 2014 ha profeticamente previsto con un impressionante grado di precisione la pandemia di Covid-19. Il miglior auspicio che posso formulare è che la prossima volta i più autorevoli segnali d’allarme non vengano ignorati. Accanto alla pandemia ci sono altre questioni scottanti. Una di queste è la crescente intolleranza religiosa in tutto il mondo. Fa orrore pensare che ci siano più martiri cristiani oggi di quanti ce ne fossero ai tempi dell'Impero Romano. Il Pew Research Center di Washington registra condizioni di ostilità nei confronti della libertà religiosa in praticamente tutti i paesi del mondo e con un’intensità sempre crescente. E’ proprio una società che concepisce se stessa unicamente nelle dimensioni della produzione e del divertimento e che si dimostra insensibile (quando non ostile) alle intime dinamiche della spiritualità, che non riuscirà a dimostrare resistenza durante le emergenze. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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Una lucina di Natale per Fight AIDS Monaco... Lo scorso 13 dicembre, S.A.S. la

Principessa Stéphanie, Presidente dell'associazione Fight AIDS Monaco, insieme George Marsan, Sindaco di Monaco, ed a Frederic Plantini, Segretario Generale della Croce Rossa Monegasca, ha inaugurato l'operazione di solidarietà "Una luce per il Natale", iniziativa organizzata per raccogliere fondi a favore delle persone isolate e indigenti assistite in questo periodo di feste di fine anno. Con loro erano presenti, per la Croce Rossa monegasca, Bettina Ragazzoni-Janin Tesoriere, ed una folta delegazione degli attivisti di Fight AIDS Monaco. Questa attività, realizzata anche in collaborazione con la municipalità monegasca, termina il 4 gennaio 2021.

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La psicologa che scopre i Talenti

La sua vita da “studentessa” incompresa, la scalata al successo, le difficoltà ad operare in Italia a cura di Donatella Lauria

(Ufficio stampa Associazione Italiana per lo sviluppo del Talento e Plusdotazione)

©Manuel Vitali - Direction de la Communication

Presentarla è d’obbligo, e prima lo si fa in modo istituzionale. Anna Maria Roncoroni, genovese, psicologia ad indirizzo neuropsicologico, dottore di ricerca in psicologia, presidente dell’Associazione Italiana per lo sviluppo del talento e della plusdotazione (AISTAP) che ha sede a Genova ed è l’unico European Talent Center riconosciuto in Europa, memento dell’Educational Board dell’European Council for High Ability, membro del Committe for Gifted Youth del Mensa International. Da due anni dirige il Centroleta. E questo è solo l’inizio. Passarle la parola è doveroso. E farlo con un’ intervista è il metodo più semplice per conoscerla meglio e farle raccontare di sè. Si è specializzata in un settore molto particolare: la plusdotazione. Perché una simile scelta? "Ho sempre amato molto la psicologia e le neuroscienze ma, per motivi personali, non ho potuto iscrivermi all’Università sino ai 30 anni. In quel momento, quasi per caso, quando la mia traiettoria di vita sembrava orientata verso il mondo delle neuroscienze, ho scoperto l’universo degli studenti di talento e tutto ciò che vi ruotava attorno. Dal secondo anno di Università ho iniziato a frequentare i convegni internazionali ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 68

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e ho così scoperto un mondo che mi ha affascinata moltissimo e che in Italia era per lo più sconosciuto. Non vi erano programmi specifici, progetti dedicati, leggi. Insomma quasi nulla. Solo qualche sporadica iniziativa che non è stato possibile portare avanti. Questi ragazzi e ragazze sono sempre esistiti ma più mi addentravo negli studi frequentando il mondo internazionale, più mi rendevo conto che solo una minima parte di questi studenti venivano riconosciuti. A quel punto ho fatto la mia scelta: dedicare anima e corpo a studiare, frequentare centri di ricerca internazionali, andare ai convegni dove già da studentessa presentai i miei primi lavori. Mi laureai nel 2005 e subito ottieni una borsa di dottorato per occuparmi di plusdotazione: termine che ho coniato in quel periodo perché gli altri secondo me non avevano il giusto appeal. Da lì in poi fu un crescendo di incontri con persone di alto spessore scientifico che mi spalancarono le porte dell’Europa. Nacquero tante idee che portai in Italia, per iniziare a costruire qualcosa di innovativo ma scientificamente rigoroso. La mia spinta ad occuparmi di questi studenti è arrivata nel 1999, quando, per caso, scoprii di essere anche io plusdotata. A quel punto mi si aprì un mondo e vidi tutta la mia vita sotto una nuova luce che mi illuminò tante cose che sino ad allora erano rimaste un mistero. L’amore viscerale per la psicologia è nata tra i vecchi scaffali della biblioteca di Rapallo, cittadina dove sono cresciuta, durante gli anni molto sofferti delle superiori. Non ero una “brava” studentessa ma passavo i pomeriggi a leggere libri di psicologia e di neuroscienze, che all’epoca non aveva ancora tutta la strumentazione di cui oggi disponiamo per indagare con precisione il funzionamento del cervello umano. L’anno prima rimasi vedova con due splendidi bambini che ormai sono uomini e di cui sono orgogliosa. Dovetti fare una scelta. Sposai l’amore della mia vita: la psicologia. E da lì non mi sono mai fermata. L’idea poi di poter aiutare questi ragazzi, anche quelli più svantaggiati, a poter realizzare i loro sogni, a trovare la loro strada ed a scoprire i loro talenti ha avuto un ruolo determinante nel comprendere che era la scelta giusta". Che cosa vuol dire essere plusdotato? "E’ difficile definire cosa significhi essere plusdotato: esistono in letteratura più di 100 definizioni diverse di plusdotazione ma, se posso sintetizzare, vuol dire vedere il mondo con un paio di occhiali diversi. E’ un mondo molto eterogeneo, dove ognuno ha il suo carattere e le sue peculiarità, ma questo aspetto è comune un po' a tutti. Molto spesso sono precoci, ricettivi, veloci ad apprendere soprattutto ciò che a loro interessa di più. Alcuni hanno una determinazione ed una ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... #28 - 2020


passione incrollabile, altri debbono maturare e compiere in autonomia le loro scelte di vita. Spesso hanno bisogno di un supporto per accettare quella parte di loro stessi che li fa sentire un po' diversi dagli altri. Lavoro con bambini, ragazzi ed adulti di ogni età e sesso, cosa questa che ha arricchito la mia visione di plusdotazione". Abbiamo 6 centri in Italia: siamo molto selettivi nella scelta dei collaboratori; lo studio è alla base di questo lavoro, così come la ricerca, che in questi ultimi anni ho dovuto accantonare per mancanza di tempo. "Altri hanno bisogno di aiuti più importanti perché vivono un disagio ma questo è un aspetto che condividono con tanti altri ragazzi della loro età. Vivere un disagio quando si è plusdotato a volte rende le cose più complicate e ci vuole molta esperienza per gestire la situazione. I media veicolano troppo spesso un messaggio negativo, dipingendo la plusdotazione come un problema".

Ha collaborato anche con l'estero. Che differenze sono emerse tra gli altri Paesi e l'Italia in tema di plusdotazione? "Le differenze sono enormi. In moltissimi paesi europei vi è una coesione di intenti, un progetto comune, molti professionisti esperti e progetti finanziati dallo stato o dalle Fondazioni. Vi è inoltre un grosso lavoro di formazione che viene affidato a persone esperte nel settore. La preparazione è solida da parte dei docenti e le famiglie hanno punti di riferimento stabili ed accreditati. In Italia vi è un fiorire continuo di associazioni e di gruppi che dicono tutto ed il contrario di tutto, dove spesso non vi è nulla di scientifico che avvalla ciò che comunicano. Sono bravi a fare 'rumore'. Tutto questo crea confusione tra la gente, che non sa a chi rivolgersi o a chi credere. Al momento non abbiamo una legge ma solo poche righe in una circolare ministeriale. Quello che però fa davvero la differenza è lo spirito collaborativo che ho trovato in Europa e che qui, malgrado i tanti tentativi, è difficile da trovare. Per questo i migliori spesso vanno

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all’estero. Hanno fondi, collaborazione con grandi istituti di ricerca, libertà di pensiero e solo i migliori vanno avanti". Lei è psicologa anche appassionata di talento nello sport e psicologia sportiva. Ha progetti futuri in merito? "Sì. Proprio in questo periodo sto approfondendo i miei studi in tal senso e dopo il Master in neuro e biofeedback, molto utile per gli sportivi, sto proseguendo i miei studi in questa direzione. Spero in un futuro prossimo di potermi di nuovo avvicinare a questo mondo. Ero una calciatrice di medio livello che stava per salire di categoria ma un brutto incidente alla schiena ha rovinato la mia carriera. Insieme ad una collega abbiamo tempo fa scritto un paio di articoli pubblicati su riviste del settore ma poi il lavoro era sempre tanto e la ricerca richiede tempo ed energie mentali. Questo è il mio proposito per l’anno che verrà: occuparmi più di ricerca e continuare a studiare per poter mettere a frutto quanto appreso, grazie anche all’altro master che sto seguendo in questo momento. Ha qualche progetto editoriale in corso? Sto scrivendo il racconto di un uomo di talento che ha vissuto una vita complessa ma che ha una grande dote: la determinazione. La trama è articolata così come il percorso di vita del protagonista e con diversi colpi di scena. La salute in questo periodo non mi ha aiutata e mi sono dovuta fermare, ma conto di terminarlo entro l’anno. Abbiamo poi due lavori di ricerca in partenza ed in cantiere ho anche l’idea di un altro libro. Credo che sia arrivato il momento di divulgare ciò che abbiamo fatto e condividere la nostra esperienza, che altrimenti rimane relegata, pur se utilissima, solo dentro i nostri studi. E poi chissà cosa il futuro mi proporrà. Non tutto è prevedibile, una piccola dose di entropia regna nella nostra vita, per fortuna. .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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GNOCCHI GRATINATI Ingredienti per 4 persone 150 gr pancetta a fumicata a dadini 200 gr di scamorza a fumicata tagliata a dadini 250 gr di funghi di bosco misti (congelati o freschi) 500 ml di besciamella (vedi ricetta) 500 gr di gnocchi di patate Aglio 2 spicchi Prezzemolo Parmigiano Reggiano grattugiato q.b. Pane grattugiato q.b. Olio evo Burro (un paio di noci)

PREPARAZIONE

Fate rosolare la pancetta facendola diventare croccante e scolatela del suo grasso prima di mettetela da parte. Tritate l’aglio e fatelo rosolare a fuoco basso in una padella con due cucchiai di olio evo, aggiungete i funghi, un po' di prezzemolo tritato, un pizzico di sale e fate trifolare il tutto. Finita la cottura poneteli da parte. Nel frattempo spezzettate la scamorza e preparate la besciamella. Ora mettete in una teglia, non troppo grande, la pancetta, i funghi, la scamorza e la besciamella miscelando leggermente il tutto. In acqua bollente e leggermente salata fate cuocere gli gnocchi: appena questi inizieranno a galleggiare, scolateli immediatamente e versateli nella teglia con gli altri ingredienti, mescolando con delicatezza in modo da amalgamare il tutto. A questo punto spargete sulla superďŹ cie del parmigiano reggiano e del pane grattugiato q.b., un paio di noci di burro e infornate la teglia nel forno preriscaldato in ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 72

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modalitĂ grill in modo da rosolare la pasta creando quella buonissima crosticina. Una volta ottenuta la rosolatura togliete dal forno la teglia e fatela riposare qualche minuto prima di servire. Cosa altro aggiungere se non buona degustazione?

Il segreto di nonna Peppa: era aggiungere poche foglie di timo nei funghi e una grattugiata di buccia di limone nella besciamella per renderla piĂš leggera. A dire il vero c'era un'altra malizia che utilizzava come ingrediente dei suoi gnocchi caserecci: erano elaborati utilizzando vecchie patate e farina del mulino dietro casa. Sapori di altri tempi...

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Revue d’histoire de Monaco: pubblicata la 44a edizione degli Annali Monegaschi

Edito dagli Archivi del Palazzo di Monaco, gli Annali monegaschi sono una raccolta di articoli frutto di ricerche storiografiche che dettagliano o rendicontano le vicende del Principato e della dinastia dei Grimaldi. Gli autori di questo 44° numero, al secolo Julie Anne Sadie Goode, Bernt von Hagen, Jacqueline Carpine-Lancre,Alain Quella-Villéger, Thomas Blanchy, Thomas Fouilleron, Claude Passet, César Penzo, Nathalie Ubéda Molines, svelano al lettore curioso alcune delle vicende che hanno caratterizzato la storia di Monaco. In particolare nel volume di quest'anno, nel proseguimento del programma di restauro degli affreschi rinascimentali del palazzo, viene messo in evidenza il dossier iconografico su Ferdinand Wagner, pittore tedesco raccomandato dal conte di Württemberg, cognato del principe Carlo III, che negli anni 1860-1870, insieme ad altri due artisti suoi concittadini, restaurò e realizzò parte delle decorazioni pittoriche della Cour d'Honneur della residenza principesca. Altro capitolo interessante sono le gesta del Principe Alberto I, il cui centenario della morte si celebra nel 2022, ma la cui carriera di navigatore non è mai stata studiata o approfondita fino ad ora. Sul sito www.annalesmonegasques.mc si trovano tutti i numeri pubblicati fino ad ora, oltre alla possibilità di acquistare la versione digitale, che ha comunque il suo fascino...

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