QE-MAG@ZINE N° 16 - 2020 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB # 1 Anno 5 - 30 aprile 2020



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QE-MAGAZINE 30 aprile 2020 L' editoriale by Maria BOLOGNA

Il preludio alla fase di mezzo, che a Monaco debutta il 4 maggio dalla fine del coprifuoco, ossia dopo le 5 del mattino (la fase 2 inizierà l'11 maggio, come la Francia, n.d.r.), è un banco di prova importante per questo piccolo Principato. E lo sarà anche per l'Italia che alla stessa data mette la parola fine al lockdown ma non alla prudenza, alla cautela negli spostamenti e al non ritorno a vecchie abitudini. Per capire un po' meglio come funzionerà il nuovo ed ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), firmato il 26 aprile da Premier Giuseppe Conte, sono lieta di condividere con voi le risposte ricevute direttamente all'Ambasciatore italiano a Monaco, S.E. Cristiano Gallo che ha fornito la sua autorevole interpretazione in merito agli spostamenti che saranno possibili per legge. Ebbene, intanto ho scoperto che "i familiari o congiunti possono essere visitati ma solo se residenti nella stessa Regione: dunque non è consentito attraversare più Regioni a tal fine. Ma se i congiunti di cittadini italiani vivono all’estero non è in principio possibile andare a trovarli". Quindi, mi sembra abbastanza evidente che il lockdown è ancora vigente ma a livello regionale e non nazionale. In merito ai frontalieri di ogni nazionalità - questione che interessa particolarmente quei lavoratori non interessati, come prescritto dal decreto ministeriale di Monaco, al regime di disoccupazione tecnica rinforzata - nessun cambiamento: "se devono recarsi a lavorare a Monaco, al di là della nazionalità, possono farlo liberamente mostrando la necessaria autodichiarazione in Italia ed in Francia. Tuttavia, da lunedì prossimo non servirà più quella monegasca". Altro punto chiarito dall'Ambasciatore Gallo interessa gli italiani residenti a Monaco o in Francia, ma anche i monegaschi che vogliono recarsi oltre confine, cioè in Italia, magari per passeggiare o per fare la spesa, come accadeva fino a qualche mese fa, prima del lockdown: "al momento fino al 18 maggio, data in cui cessano gli e fetti del DPCM sopra citato, non è possibile". Infine, per l'annoso problema dell'autoconfinamento che interessa gli italiani residenti nel Principato di Monaco che hanno viaggiato e sostato per qualche giorno in Italia, motivando il loro viaggio come da autodichiarazione, non ci sono dubbi anche se la risposta, sono certa, non piacerà a molti, anzi! A ferma l'Ambasciatore Gallo: "esiste ancora l’obbligo della quarantena fiduciaria per quanti si rechino in Italia per i diversi motivi consentiti ( lavoro, salute ). Le persone fisiche che entrano in Italia, tramite mezzo privato, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare tempestivamente il loro ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’ASL competente. Una deroga consente il transito ed il soggiorno in Italia, esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, per un periodo non superiore a 72 ore". A questo punto una ri lessione ci vuole: la pandemia scatenata da questo misterioso virus ha messo in discussione le nostre certezza e limitato la nostra libertà di circolazione perché dobbiamo impedirne la di fusione ma anche preservare le persone più deboli dal contagio, anche involontario. Questa situazione così drammatica e surreale mi fa venire in mente una frase pronunciata da Bertrand Russell : " La libertà, in generale, può essere definita come l’assenza di ostacoli alla realizzazione dei desideri". Quanta verità in Fishow è la prima puntata di una serie di candid-camera realizzate a Monaco con lo scopo di educare, sorridendo, al rispetto dell'ambiente marino e dei suoi abitanti. Per accedere al video cliccare qui.

“Made in Italy” (www.madeinitalyradio.it) non è una stazione radiofonica e nemmeno una web radio: Diciamo che è un programma radiofonico in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Ed è accessibile gratuitamente ma solo via web e sui profili social...

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Sommario PAG. 4 Monaco : una ci à decisamente

PAG. 8: Comune di Monaco: quando Charles Leclerc si trasforma in postino speciale...per un giorno!// Le parole che curano: IL PARTITO - SPECCHIO// // Essere Genitori

PAG.12 INCONTRI : Fabrizio Salce// MOiTOIngredienti di questa pozione: le ca edrali so erranee di Canelli Canelli

PAG. 18 Testimonianze ai tempi del COVID19: "Ho capito di essere idealista"

verticale // Siti storici dei Grimaldi: adesso diventano anche etiche a di prodo i locali d'eccellenza

SALUTE & BENESSERE

PAG.22 SPAGHETTI CON LE POVERACCE (Vongole o Lupini di mare)

PAG.24 PHAM Monaco: qualche consiglio per voi...

QUALCHE NOTIZIA SU...QE-MAGAZINE

QE-MAGAZINE, propone anche post giornalieri accessibili cliccando su www.qe-magazine.com, ma nasce come unico e primo settimanale digitale sfogliabile in italiano del Principato di Monaco a cui, solo agli abbonati e gli inserzionisti, è offerta la versione integrale in PDF. Attualmente distribuito presso l'Ambasciata d'Italia a Monaco e al CREM, QE-MAGAZINE si è dotato anche di un canale video - YOUTUBE MonteCarloBlog, mentre i contenuti audio sono diffusi sulla pagina SoundCloud di AMP Monaco. Oltre ai profili aggiornati presenti sui diversi social media (Facebook, Instagram e Twitter) , tutti i numeri di QE-MAGAZINE.COM sono sfogliabili sulla piattaforma gratuita issuu.com/ampmonaco. Per maggiori informazioni scrivere a: ampmonaco@ampmonaco.com.

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Monaco : una ci à decisamente verticale

La carrellata d'immagini monegasche che ha debuttato la settimana scorsa sulle pagine di QE-MAGAZINE #14, ha permesso di affinare lo sguardo dell'osservatore fino a comprendere che il Principato di Monaco è fondamentalmente una città-Stato verticale. ©Manuel Vitali - Direction de la Communication Andando a caccia di scorci insoliti, dopo il video pubblicato recentemente anche su questo profilo Twitter, vi proponiamo altre prospettive che ritraggono un centro urbano ancora deserto da cui si erge un immobile intonso, Le Simona, fotografato alle prime ore della giornata. Buona passeggiata virtuale nel quartiere della Condamine (Foto, copyright AMP Monaco)

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IL QUARTIERE DELLA CONDAMINE

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Siti storici dei Grimaldi: adesso diventano anche etiche a di prodo i locali d'eccellenza

Sulla strada verso gli ex "Feudi" dei Grimaldi, si scopre che i sindaci, nonché gli abitanti dei comuni interessati e i produttori e artigiani, testimoniano al Principe Sovrano il loro attaccamento alla Famiglia Grimaldi esibendo delle targhe all'entrata dei loro paesi. Come dire, ehi turista, questo che vedi una volta apparteneva alla famiglia dei Grimaldi. L'associazione creata nel 2015, conta ora più di 150 territori sparsi tra Francia e Italia © Michela Terzi perché le tracce storiche dei Grimaldi sono proprio italo-francesi. Inoltre, S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco ha voluto che, attraverso l'attribuzione di una etichetta "Sites historiques Grimaldi", oltre alla carica simbolica in termini di amicizia tra i territori, si possa da un lato trarre dei vantaggi commerciali per i produttori artigianali collegati tra loro in questo "circolo dell'amicizia" e, d'altra parte, permettere a questi artigiani di trasformarsi in formidabili ambasciatori del Principato di Monaco. "Il nostro desiderio è quello di promuovere i sapori e le tradizioni locali di ogni regione legate alla Famiglia dei Principi, con il desiderio di far scoprire la loro autenticità e per perpetuare i rapporti con le autorità locali e gli artigiani" ha affermato Albert Croesi, Direttore di Monaco Inter Expo (MIE). E continua: "L'idea è quella di proporre il know-how e le tecniche tipiche di ciascuno degli antichi "Feudi" dei Grimaldi per creare una rete che avesse a cuore di far risplendere i colori del Principato attraverso le loro produzioni". In pochi mesi, molti prodotti - elencati .....................................................................................................................................................................................................

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sulla sito www.rencontresgrimaldi.com - sono stati etichettati e gli artigiani/commercianti hanno giĂ ricevuto l'accordo di timbrare la loro fabbricazione e di esporre nel loro negozio il certificato di fabbricazione. Questa etichetta evidenzia, inoltre, una sottile miscela di risorse naturali e identitĂ umane, provenendo da un territorio che ha avuto una storia comune con la dinastia della famiglia Grimaldi di Monaco.

Per ottenere l'etichetta basta seguire le indicazioni fornite dal sito, mentre la lista dei prodotti etichettati è in crescita, tanto che i collaboratori del MIE stanno lavorando allo sviluppo di una nuova linea di prodotti. Nel frattempo si sta lavorando per preparare la prossima edizione degli incontri dei siti storici che è stata rimandata al 19 e 20 giugno 2021, sulla Piazza del Palazzo dei Principi. Ospiti, per l'occasione, saranno il Dipartimento di Manche e i comuni di Cagnes-sur-Mer e Peille per le Alpi Marittime.

Immagine: copyright Michela Terzi

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Comune di Monaco: quando Charles Leclerc si trasforma in postino speciale...per un giorno!

Toc, toc, ci sono dolcetti per voi! A consegnarli, per un giorno, il giovane pilota della monoposto Ferrari, il monegasco Charles Leclerc che si è prestato ad indossare i panni del fattorino per recapitare una ricca fornitura di leccornie caricata dal Municipio per recapitarla alla sede della Croce Rossa di Monaco, lo scorso 27 aprile. All'origine dell'iniziativa il presidente dell'ente Fiera e Attrazioni, Robert Dumont, che con il Comune di Monaco ha un rapporto speciale da anni. E' lui, infatti, ad occuparsi degli allestimenti del luna-park che ogni autunno, si arricchisce di golosi stand sulla spianata del Porto Ercole Immagine: copyright Michela Terzi monegasco. Insieme ai suoi colleghi Germain, Patrick Bonomy e Grégory Chery, ha deciso dunque di dare un proprio contributo lavorando al fianco degli ausiliari che assistono gli anziani, disabili e persone bisognose del Principato di Monaco. Ad accogliere questa equipe straordinaria di volontari c'era il Sindaco Georges Marsan, Camille Svara, Assessore alle Politiche Sociali e Jacques Pastor, Assessore alle Politiche Sociali nonché

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vice-Sindaco. Il Comune di Monaco ha voluto condividere gli omaggi ricevuto elargendo i regali anche al personale di altre due entità monegasche, al lavoro dall'inizio della crisi sanitaria: la Société Monégasque d'Assainissement (SMA) e la Croce Rossa Monegasca (CRM). Ai volontari di quest'ultima associazione sono state offerte 200 mele caramellate ..................................................................................................................................................................................................... 30 aprile 2020


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ed altri dolciumi. Secondo la nota fornita dal Comune, "la distribuzione ai dipendenti SMA è avvenuta davanti alla sede centrale della società alla presenza del suo Amministratore Delegato Edgar Enrici, del Sindaco Georges Marsan e dei suoi consiglieri Jacques Pastor e Jean-Marc Deoriti-Castellini. I volontari della Croce Rossa hanno ricevuto i loro pacchi in un ricevimento organizzato nei loro stessi uffici". (Foto copyright: Mairie de Monaco // Manuel Vitali - Dir. Com.)

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Le parole che curano

IL PARTITO - SPECCHIO

a cura di Salvatore Dimaggio

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Susan Sontag, nel suo libro Illness as Metaphor (La malattia come metafora), esponeva il dolore per la propria malattia. Anzi, ad essere più precisi, esprimeva l'inutile sofferenza causata dalle parole degli altri. Questo perché il linguaggio crea un mondo ed in quel mondo noi viviamo. Il mondo creato dal linguaggio può essere un mare spumeggiante ricco di perle levigate e splendide, quanto un quartiere triste e fatiscente. Qui permettetemi di dire che la metafora è una magia perché evoca un mucchio di cose. Come ogni magia, va usata con cautela perché bisogna sempre aver presente quali creature si stanno evocando, altrimenti si rischia di tirare in mezzo al discorso (mondo) qualcosa di indesiderato. Chiedo scusa per l'inciso. Dicevamo... le metafore sulla malattia a giudizio di Susan Sontag creano un inutile e pericoloso isolamento del malato e sviluppano in lui, quasi una sorta di paradossale senso di colpa per la sua stessa malattia. Susan Sontag tratteggiava un parallelismo tra il cancro che l'aveva colpita, malattia paradigmatica del ventesimo secolo e la tubercolosi che invece era stata la malattia per antonomasia del diciannovesimo secolo. Nella sua analisi, l'uso della metafora per raccontare la malattia, la sua genesi e la condizione del malato, creano più danni che altro. Siamo tutti debitori all’autrice americana per avere spiegato quanto l'uomo desideri interpretare qualsiasi evento o circostanza, di quanto ne abbia assolutamente bisogno, ma anche di quanto questo sia scivoloso, ambiguo e pericoloso e comunque non sempre Immagine: copyright Michela Terzi possibile o utile. E’ per questi motivi che mi causa sempre, oserei dire, un certo stato d'allarme il congiungersi di metafora e malattia. Quando, nella koiné dialektos di internet, si parla della cosiddetta infodemia, io francamente penso questo: “ci serve questa metafora? Quanto ci costa? Quanto ci frutta?” Questo non c’entra con la giusta preoccupazione circa il proliferare di giudizi non autorevoli. Semplicemente mi chiedo: considerare le persone meno istruite o più suggestionabili che assorbono e diffondono teorie, mindset ed informazioni inesatte, come elementi di una malattia è utile? Tra l’altro, non offre ancora maggior foga al loro polarizzante astio? Di fronte a questi rischi, io pongo idealmente Gabriel García Márquez e la bellezza del suo El amor en los tiempos del cólera (L’amore ai tempi del colera). Márquez utilizza con infinita maestria, gli echi vischiosi della parola colera: passione, in lingua spagnola, così come irascibilità in inglese. Incamminandoci su questa via non possiamo neppure dimenticare che la medicina classica considerava il temperamento collerico uno dei quattro fondamentali che conducono l’uomo verso l’una o l’altra patologia. E qui torniamo alla riflessione di Sontag che ritiene queste idee ancora affioranti nella nostra cultura. Che ne siamo consapevoli o no. Viviamo nel linguaggio, non nel mondo materiale e le parole che usiamo hanno una memoria molto più lunga della nostra.

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Essere Genitori

a cura di Michela Terzi

"Le regole e i limiti sono importanti per i bambini perchĂŠ danno loro sicurezza e ripropongono situazioni intuibili. In questo modo il bambino sa come comportarsi in certe occasioni e fa esperienza del mondo. Le regole devono comunque essere poche e chiare per non creare confusione."

Immagine: copyright Michela Terzi

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INCONTRI Fabrizio Salce

di Silvia Giordanino

Dire che Fabrizio Salce è un predestinato è dire poco. Già a quattordici anni lavora

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per un programma radiofonico. Ha collaborato e collabora con numerose strutture televisive italiane e straniere di grande spessore. Dal 2003 al 2016 ha condotto e co-prodotto la trasmissione T.V. Agrisapori. La sua penna firma numerosi articoli su riviste relative ai cibi, al vino e all’agricoltura. Lavora per la trasmissione T.V. Hit Parade ( Raidue) e compare come ospite del programma Mi manda Raitre. Il suo estro non si limita alla televisione, ove tra l’altro ha anche trattato di Calcio per ben tre anni, anche come inviato nei vari ritiri delle squadre più prestigiose (Juve, Inter, Milan, eccetera) ma spazia in numerosi settori. Del programma Agrisapori ha condotto oltre 750 puntate, in gran parte anche andate in onda all’estero (Svizzera, Canada) e tradotte in lingua inglese, mentre per Rai Expo ha curato più di cinquanta servizi sulle eccellenze italiane destinate al pubblico cinese. Nel suo “carniere” compaiono il pellame, l’arte orafa, la pietra vulcanica, i caffè storici e le auto di Pininfarina. Innumerevoli suoi articoli per le riviste di settore, l’imprenditoria agricola, e i suoi servizi T.V. e radio. Inutile ricordare che Fabrizio Salce è una delle firme più conosciute nel comparto del giornalismo alimentare, come attestano i numerosi premi che gli sono stati assegnati. Siamo di fronte ad una vera e propria “eccellenza” italiana.

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A noi di QE magazine piace presentarlo con Stephen King il quale nel " On writing: autobiografia di uno scrittore" : rivela se volete fare gli scrittori dovete leggere molto e scrivere molto. Il personaggio che vi presentiamo scrive molto, sì, e scrive da dio. "Legge" cibi e vini, i quali parlano con lui tramite un codice segreto. Stiamo parlando, dunque, di Fabrizio Salce, noto giornalista italiano. Ha una scrittura fresca, spontanea, come chi, semplicemente, sta comunicando una appassionante e semplice verità. Dialoga con i grandi vini, ma anche con la pasta, basta che sia di qualità. Questa è infatti la conditio sine qua non per la quale la sua penna felice si attiva, altrimenti la sua ispirazione svanisce. Questa caratteristica lo rendono una certezza per chi lo legge e per i suoi committenti sia italiani che stranieri. Fabrizio Salce, non possiamo non considerare il momento attuale e, quindi, la drammatica situazione causata dal Covid-19, sicuramente anche risentita a livello economico dal Made in Italy enogastronomico. "Credo ci siano mondi separati, c’è la grande distribuzione con i prodotti di sempre, i marchi della potente industria alimentare, i prodotti pubblicizzati e conosciuti dal pubblico, poi ci sono gli hard discount con i loro prodotti da prezzo, spesso di importazione e in entrambi i casi non penso che si possa parlare di crisi in quanto, virus o non virus, la gente mangia e acquista, anzi: forse proprio in questo periodo, costretti a casa con molto tempo libero, le dosi sono decisamente aumentate. Poi c’è il pianeta prodotti tipici, peggio ancora se di nicchia, quelle specialità che vengono vendute maggiormente ai ristoranti, ai piccoli negozi di paese, ai mercatini locali: tutte attività chiuse. Qui non è crisi, ma disastro per molti. Qualcuno si è attivato in modo intelligente, .................................................................................................................................................................................................... 30 aprile 2020

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faccio l’esempio della Robiola di Roccaverano DOP, una piccola produzione piemontese di ottimo formaggio di capra. Il Consorzio di tutela ha optato per chiedere aiuto pubblicamente, lo ho ha fatto sapere alla stampa che è intervenuta con decisione. Il pubblico ha recepito e si sono formati gruppo d’acquisto spontanei da moltissime località. In un mese circa, da essere disperati e non sapere dove mettere il formaggio si è passati a non avere prodotto per accontentare tutti. Ma stiamo parlando di un piccola produzione limitata anche come mercato. I prodotti di quel genere sono tutti messi male e alcuni potrebbero rischiare di morire. Per quanto riguarda il vino è chiaro che se non si riesce ad esportare la situazione diventa drammatica. Come consumo interno ne beviamo veramente poco rispetto a quello che produciamo. Fermandosi il sistema HORECA, molte cantine sono ferme totalmente con le vendite e dal punto di vista commerciale l’annata è oramai compromessa e tra non molto si dovrà vendemmiare. Personalmente, in questo periodo, sto scrivendo diversi articoli relativi a svariate realtà produttive al fine di incentivare le vendite direttamente dalle cantine". Se il covid-19 colpisce tutti i lavoratori, occorre fare una riflessione particolare sulle donne, le quali portano il peso anche della famiglia e della casa. "Di recente ho parlato di una Mozzarella di Bufala Campana DOP confezionata in barattoli di vetro per essere più sostenibile per l’ambiente e, guarda caso, chiamata Greta proprio come Greta Thumberg. E, poi, con grande piacere, di un pastificio di Gragnano gestito da donne. Cinque fanciulle le quali producono una pasta buonissima che, come per il vino, la si può acquistare on-line dal sito del pastificio. Occorre, una volta per tutte, riconoscere che le donne hanno tante capacità e,

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spesso, dove c’è un' imprenditrice le cose girano al meglio. Ma sono, ormai, tanti anni che lo sostengo". Possiamo azzardare una previsione per la vendemmia del 2020? "Parlare adesso di vendemmia è, francamente, presto, anche se c’è stata una buona primavera, per ora tutto procede nella norma in tutta Italia. Si svolgono i lavori del periodo in vigna là dove non c’è bisogno di personale delle cooperative: molti lavoratori sono bloccati nei loro paesi e non possono arrivare in Italia. Il problema è che moltissime cantine, avendo il vino non venduto in casa stanno predisponendo di tagliare la produzione. Chi lavora con la ristorazione è disperato ed anche dall’estero gli ordini sono pochi perché è tutto chiuso. Poi ci sono le cantine che in genere hanno i turisti, le ..................................................................................................................................................................................................... 30 aprile 2020


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degustazioni in azienda con relative vendite e, in questi casi, se non riparte qualcosa velocemente, sono in tanti ad essere molto preoccupati". Per i lettori di QE: Fabrizio Salce presenta Fabrizio Salce. "Mi occupo di agricoltura ed enogastronomia ormai da circa 25 anni, il grosso del lavoro l’ho fatto per la televisione, prima regionale e poi nazionale. La possibilità di scrivere articoli è arrivata in un secondo momento. Mi piace molto farlo, amo raccontare, utilizzo termini semplici di facile comprensione per tutti, scendo poco nel tecnico, preferendo trasmettere emozioni e dire ciò che in prima persona ho vissuto e, chiaramente, assaggiato. Mi innamoro della gente che produce più ancora che del prodotto; hanno tutti una storia alle spalle ed è bellissimo quando farsela raccontare in modo da poterla proporre a chi legge. Se chi legge un mio articolo non prova nulla, al di fuori della comunicazione di un alimento, significa che non ho scritto "alla Fabrizio". Qual è il segreto del tuo successo? "Non credo di essere importante, sono, semplicemente, un grande appassionato del mio lavoro che ho sempre cercato di svolgere da persona seria e, soprattutto, onesta. Ricordo un bellissimo complimento che mi fece Jose Rallo delle Cantine Donnafugata durante un Vinitaly: “Fabrizio è un uomo affidabile!”...detto da una donna imprenditrice siciliana ha mille valenze! La cosa che, di recente, mi ha fatto molto piacere è stata quella di essere spesso chiamato a Roma nel programma "Mi Manda Rai Tre" come, diciamo, "conoscitore" (non amo il termine esperto), dei prodotti del nostro paese. Dopo le presenze su "Eat Parade" del TG2, anche un altro programma mi regalato una bella gioia. Inoltre, un buon giornalista, a mio parere, deve sempre essere curioso ed ingenuo, sempre, anche con il passare degli anni. Quando si arriva a un argomento, già affrontato mille altre volte, bisogna guardarlo con occhi stupiti, sempre come fosse la prima, chiedi e richiedi le informazioni ai referenti: c’è sempre qualcosa da imparare!" Cosa consiglieresti ai giovani che vogliono intraprendere la tua carriera giornalistica? Consigliare ai giovani è difficilissimo, non è più come quando avevo vent'anni; è cambiato il mondo e, giustamente, ognuno è figlio del suo tempo. Una cosa mi sento di dire, però, bisogna avere i contenuti per essere un buon professionista. Molti sono diventati famosi tramite il web, ma è successo più che altro per la conoscenza del mezzo e non per la qualità dei contenuti. Nel settore enogastronomico, che piace a tutti, alcuni sono diventati dei nomi perché hanno saputo usare gli strumenti multimediali, ma non per la conoscenza effettiva delle filiere dei prodotti. Fare informazione significa sapere, indagare, chiedere, scoprire, non basta fare le foto colorate metterle in rete e dire: “Quanto è buono questo!”.. l’informazione è un’altra cosa". .................................................................................................................................................................................................... 30 aprile 2020

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Ingredienti di questa pozione: le ca edrali so erranee di Canelli Cari lettori, a questo "giro" un brindisi con l'Asti, nato da casa Gancia nel 1850. Se non sapete dove viene conservato vi riveliamo in queste pagine un segreto: in vere e proprie cattedrali sotterranee! (Foto credits: Alessandro Sgarito - Archivio Ente Turismo LMR)

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Ci troviamo a Canelli, in provincia di Asti e parliamo di cantine dal nome altisonante quali Contratto, Bosca, Coppo...Dichiarate Patrimonio UNESCO nel 2014, questi luoghi custodiscono importanti Made in Italy del nostro paese: vini e spumanti. Ci si può perdere

in centinaia di metratura di cantine e chilometri chilometri di gallerie scavate nel tufo, elemento fondamentale per la conservazione di prodotti. Il tufo è un tipo di roccia sedimentale che da un'iniziale consistenza tenera simile a quella del sapone muta con l'esposizione all'aria diventando sempre più rocciosa. Segnaliamo una curiosità: proprio i contadini del Monferrato erano soliti scavare una sorta di cantina nel tufo ricavando piccoli e bassi cunicoli ove conservare le riserve di loro migliori vini. Li richiudevano poi con mattoni o con argilla ottenendo così un perfetto stato di conservazione. Si raccomanda di prendere una guida per la visita nelle cantine e soprattutto attraverso le gallerie: attraversano le colline! ..................................................................................................................................................................................................... 30 aprile 2020

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Testimonianze ai tempi del COVID19: "Ho capito di essere idealista"

a cura di Gaia Olivieri

Il confinamento e la pandemia #Covid19: come ha vissuto il lockdown una giovane studentessa da poco maggiorenne, trasferita a Parigi dopo aver trascorso tutta la sua vita nel Principato di Monaco, dove

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vivono i suoi genitori ed il fratello minore? Per saperlo lo abbiamo chiesto proprio a lei, Gaia Olivieri, che ci regala questa testimonianza che parte da giovedì 12 Marzo 2020 ai giorni nostri. Era solo questione di tempo. Dopo gli annunci dell'aumento progressivo dei malati di Covid19, arriva anche da noi la notizia bomba: un insegnante della Sorbona ha contratto il virus e la conseguenza ovvia è stata la chiusura immediata del centro d’insegnamento Tolbiac. Tra scandali mediatici, mail della presidenza dell’università poco chiare mandate a noi studenti all'ultimo momento, già sapevo che purtroppo, anche qui, stavamo vivendo gli ultimi momenti di pseudonormalità. L’indomani ho comune frequentato quelle che sarebbero state le mie ultime ..................................................................................................................................................................................................... 30 aprile 2020


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lezioni, un po’ per salutare tutti, un po’ per approfittare di quello scampolo di vita parigina che avevo a disposizione. Poi la notizia arrivata per sempre per email: l’intera università a fine giornata avrebbe chiuso le sue porte. Sono stata brava però a mantenere la calma che mi sono imposta con un'ultima visita al museo, l’ultimo fast food ed infine i saluti ai miei colleghi di corso. Chissà quando ci saremmo rivisti tutti. Mi sono ritrovata sul primo aereo del sabato mattina di quella strana settimana: destinazione di Nizza. E così, il 16 Marzo il lockdown l'ho vissuto da qui, a casa mia, nel Principato di Monaco. Avevo pensato ingenuamente che questo momento non sarebbe mai arrivato ed invece, in camera mia, mi ritrovo a scontare il mio autoconfinamento, 14 lunghi giorni imposti e rispettati dalla mia famiglia. Passata quella, sono sempre a casa con una sola voglia: tornare da dove ero venuta e riprendere possesso della mia vita in mano. Inizialmente ho impiegato il tempo ad inviare la mia candidatura alle università di Parigi, in quanto il mio cursus attuale era abbastanza limitante, avevo voglia di provare altro. Dopo settimane di silenzio sono arrivate delle direttive della Sorbona, tra le quali la non consegna dei voti del primo semestre e qualche compito facoltativo, che per uccidere la noia ho svolto con passione. Purtroppo, o per fortuna dovrei dire, la continuità pedagogica si fermava qui. Ogni tanto qualche insegnante ci inviava qualche riga di appunti, ma niente video-lezioni, niente di concreto, per quanto sapevo benissimo che non sarei stata al gioco se ci fossero state. Le mie giornate, che avevo l'impressione non finissero mai, erano più che monotone: passavo il mio tempo tra il dormire, per recuperare le nottate trascorse a Parigi, nutrirmi e aspettare che fosse l'ora di mangiare di nuovo. Poi messa un po' alle Da sinistra, insieme alla Principessa Carolina: Didier Gamerdinger, Conseiller de Gouvernement – Ministre des Affaires Sociales et de la Santé, Benoîte de Sevelinges, Direttore strette dai miei genitori ho cominciato ad occuparmi come potevo. Ho ricominciato a del CHPG, i medici Rémy Dumas e Antoine Charachon (rispettivamente Capo Servizio ed il suo vice del reparto Endoscopies Digestives, François-Jean Brych, Présidente GEMLUC Monaco e André Garino, Presidente del CDA del CHPG. disegnare, aiutavo qualche volta mio fratello con i compiti, ho riorganizzato la camera, i vestiti ed il desktop del computer. Anche qui, niente di concreto ma sinceramente non me ..................................................................................................................................................................................................... 30 aprile 2020

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la sentivo di fare molto altro. Sono arrivate poi- incredibile no? - le tanto attese vacanze scolastiche e, contemporaneamente, gli esiti positivi per le università per le quali avevo sottoposto la mia candidatura. In quel periodo ho trascorso del tempo, il pomeriggio di solito, in cucina, con mia madre, anche solo a guardare e chiacchierare. Devo ammettere però che la cucina mi ha sempre attirata poco anche per la sola idea di sporcarmi le mani. Il sabato, ho fatto jogging con mio padre, a poca distanza da casa. Devo dire che poco a poco il mio umore è migliorato, anche perché ho finalmente decisione sui miei prossimi impegni universitari. E mi è pure tornata la voglia di fare delle cose convivendo con la situazione attuale. Mi impegno anche di più nel progetto iniziato a gennaio con un gruppo di colleghi di università. Si tratta di una associazione cinematografica, Spectres: malgrado qualche incomprensione siamo comunque riusciti a fare avanzare il programma collegandoci, soprattutto via una miniserie di video.

Tra questi il Projet Apocalypse. Ho girato le sequenze di una Monaco insolita, quando uscivo a fare ginnastica (questo il link per vederlo). Durante tutto questo tempo in confinamento, ho scoperto che non posso fare a meno di essere idealista. Infatti, ad ogni allocuzione del presidente Macron speravo di sentire l'annuncio di come poter ritornare alla normalità. Essa però si concludeva sistematicamente con un misero +15, come se stessimo giocando con le carte di Uno. Mi rendo conto solo ora che molto probabilmente la nostra vita di prima sarà solo un ricordo almeno per i prossimi mesi. Questo tempo sospeso, non ancora giunto al termine, mi ha portata a sviluppare tutta una serie di riflessioni: a volte è essenziale ricentrarsi su sé stessi. Pertanto ho deciso che lo farò più spesso, così come ho capito di non dover più perdere tempo con quelle persone che definendosi “amici” non hanno cercato di mantenere un legame, anche solo di tanto in tanto, per aver notizie durante questi momenti. Dove però c’era ben poco da fare. D’altra parte sono anche stata contenta di aver legato di più con altri coetanei e trascorrere del

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tempo serenamente, a casa, in famiglia, al contrario di quello che è avvenuto durante il liceo. Ma volete sapere la verità? Onestamente non ho idea della prima cosa che farò appena ci sarà il deconfinamento. Credo sia meglio prepararmi per vivere questa nuova, inedita sensazione... ..................................................................................................................................................................................................... 30 aprile 2020


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SPAGHETTI CON LE POVERACCE (Vongole o Lupini di mare)

A cura di Vladimiro Bizzocchi

Ingredienti per 4 persone: 1kg di vongole; gr. 320 di spaghetti o linguine; 2 spicchio d’aglio; 4 pomodorini piccoli (datterino, vesuviano o simili); un ciuffo di prezzemolo; del peperoncino; olio di oliva, e.v.o. Per prima cosa controllate le vongole una ad una, scartando quelle che hanno un suono sordo riponendole in un recipiente immerse in acqua e sale per un’oretta o due, meglio ancora con acqua di mare per spurgarle da eventuali residui di sabbia. A parte, tagliate i pomodori a cubetti scartando i semi e la loro acqua di vegetazione. In una tegame versate due cucchiai di olio e.v.o., due spicchi d’aglio in camicia, un peperoncino (facoltativo) e tre/quattro gambi di prezzemolo il tutto a fuoco lento. Una volta imbiondito l'aglio, togliere gli ingredienti dalla padella lasciando l'olio aromatizzato su cui versate le vongole e, dopo aver alzato la fiamma, chiudete il coperchio. Quando saranno aperte (bastano pochi minuti) spegnete la fiamma e fate riposare per qualche minuto. A questo punto potete iniziare a preparare l’acqua dove cuocerete gli spaghetti. Sgusciate poi tre quarti delle vongole (scartando quelle chiuse) ponendole in una ciotola, filtrate la loro acqua di cottura che verserete nel tegame, con fiamma alta, e qui ci unirete gli spaghetti scolati al dente, i pomodori tagliati a cubetti e le vongole sgusciate e non. Mescolate la pasta delicatamente fino a quando non avrà assorbito tutto il sughetto. Servite con un pizzico di prezzemolo tritato fresco sopra ogni piatto ma non usate il sale: la vongola é saporita di suo.. Buon Appetito!

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IL SEGRETO DI NONNA PEPPA:..alzarsi all'alba, recarsi sulla spiaggia e raccogliere le "poveracce" una ad una a "busetta" e non per caduta. Sicuramente, così facendo, questo piatto avrà un sapore diverso e poi come non apprezzare una passeggiata sulla spiaggia di prima mattina con un bottino del genere! Era usanza, a Rimini, raccogliere le vongole e arrivati a casa, posizionarne qualcuna (le più grandi) sulla stufa accesa (quella economica a legna): con il calore si cuocevano all'interno per poi aprirsi in pochi secondi. Una bontà d'altri tempi... ..................................................................................................................................................................................................... 30 aprile 2020


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SALUTE & BENESSERE

PHAM Monaco: qualche consiglio per voi...

Vi proponiamo oggi alcuni semplici consigli di ordine flebologico in vista dell'auspicato e prossimo deconfinamento da seguire con diligenza! Iniziamo a privilegiare un'attivitĂ fisica regolare, graduale e adatta alla situazione clinica di

ciascuno. Rispettare un corretto ritmo sonno-veglia. Assicurare all'organismo la giusta idratazione. Anche la pelle delle gambe " ha

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diritto" a una buona idratazione. Scegliere scarpe adatte e limitare l'uso di calzature del tutto prive di tacco. In assenza di controindicazioni, privilegiare una dieta ricca in frutta e verdura. Lottare contro l'eccesso di peso. Evitare la constipazione intestinale. Ricordarsi che esiste la possibilitĂ di utilizzare una contenzione elastica, con l'accordo del Medico Curante o dello Specialista. Quando l' indicatore il drenaggio linfatico manuale degli arti inferiori resta una procedura utile e gradevole. Potenziare la pompa muscolare e il ritorno venoso e linfatico. Assumere, se prescritti dal Medico, farmaci flebotonici. Proteggere correttamente la pelle dall'esposizione ai raggi solari. Consultare lo Specialista e sottoporsi a un controllo ecodoppler, quando necessario. Bene. Non ci resta che attendere la giornata del deconfinamento...

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