QE-MAG@ZINE N° 20 - 2020 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB # 20 Anno 5 - 28 maggio 2020

Credits: Ferrari S.p.A



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QE-MAGAZINE 21 mag io 2020 L' editoriale by Maria BOLOGNA

Ebbene eccoci di nuovo qui a parlare del Gran Premio di Monaco, soprattutto quello di Formula 1 che non c'è stato. Come da tradizione, in questo numero di QE-MAGAZINE avremmo dovuto celebrare i piloti e le squadre vincitrici che, per quattro giorni di spettacoli automobilistici, sarebbero stati all'origine di fatturati milionari, a cui contribuiscono largamente i servizi generati dal settore dell'entertainment. A risollevare il morale dei monegaschi, visto che l'idea di rimandare nel corso dell'anno il Gran Premio annullato era impraticabile per ragioni puramente logistiche, è intervenuta la geniale idea del Principe Alberto II che ha pensato di o frire non solo uno spettacolo live- seppur breve - a coloro che hanno voluto assistere personalmente allo shooting del corto di Lelouch girato la mattina presto sul circuito cittadino domenica 24 maggio; ma anche di regalare al Principato la visibilità mediatica associando la propria immagine a quella della Ferrari. Ma non una qualunque, bensì la versione ibrida che nulla toglie alle classiche super-vetture fabbricate a Maranello. Tra le pagine di QE di questa settimana ne abbiamo parlato ampiamente e a breve, tenetevi forte, abbiamo in serbo per voi anche un video che pubblicheremo sul nostro canale youtube Montecarloblog . Poi, per non farci mancare nulla e celebrare degnamente le vecchie signore che avrebbero dovuto gareggiare nel corso della 12a edizione del Gran Premio Storico di Monaco, eccezionalmente programmato il prossimo anno dal 23 al 25 aprile, ci siamo concessi l'intervista all'ing. Alfredo Zanellato, la nostra ciliegina sulla torta dei souvenir. Da non perdere nemmeno gli altri articoli e la nostra conversazione con il Console Onorario del Principato di Monaco, la Signora Anna Licia Balzan, che da Venezia ci svela come l' impegno sociale sia alla base della sua filosofia di vita, oltre che di imprenditrice. Pensare che la ripresa non sia lontana, ci fa bene. E rivedere programmate iniziative come il Luxe Pack, fiera attesa al Grimaldi Forum a settembre, o il Monaco Yacht Show, lascia ben sperare che i tempi dell'emergenza sanitaria siano stati superati da una nuova consapevolezza in cui la responsabilità ed il rispetto degli altri devono essere al primo posto se vogliamo vivere del nostro lavoro. La 'grandeur' dell'uomo è stata sconfitta da un virus invisibile che mai ci saremmo aspettati. Le economie mondiali hanno fronteggiato una crisi finanziaria senza precedenti mentre il digitale ha svelato quali siano i suoi lati negativi ma soprattutto positivi. Anche Monaco ha dovuto accollarsi uno sforzo economico considerevole. Ma non bisogna chiedersi come riuscirà a recuperare l'investimento che grava sul Fondo di Riserva Costituzionale perché la soluzione, per ora, non esiste.Speriamo bene... Fishow è la prima puntata di una serie di candid-camera realizzate a Monaco con lo scopo di educare, sorridendo, al rispetto dell'ambiente marino e dei suoi abitanti. Per accedere al video cliccare qui.

“Made in Italy” (www.madeinitalyradio.it) non è una stazione radiofonica e nemmeno una web radio: Diciamo che è un programma radiofonico in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Ed è accessibile gratuitamente ma solo via web e sui profili social...

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QE#20 28 mag 28 mag io 2020

Sommario PAG. 4 78° Gran Premio di Monaco: vince la Ferrari e basta!// Rapid test Covid19 a Monaco: dal 2 giugno tocca ai lavoratori frontalieri..

PAG. 8: Le parole che curano: Le definizioni appartengono ai definitori, non ai definiti // Essere Genitori con le pillole di sag ezza

PAG.10 INCONTRI: Alfredo Zanellato // MOiTO - Ingredienti di questa pozione: la Reg ia di Venaria, la sua arte, la sua cultura, il suo fascino.

PAG. 20: Anna Licia Balzan: "Essere coerenti con se stessi è il vero segreto del vivere bene"

PAG.18 24 ore di Le Mans: la Principessa Charlene presenta il suo equipag io

SALUTE & BENESSERE

PAG. 24: PHAM Monaco: pensieri postCovid19 PAG. 26 Lasagne verdi al forno

QUALCHE NOTIZIA SU...QE-MAGAZINE

QE-MAGAZINE, propone anche post giornalieri accessibili cliccando su www.qe-magazine.com, ma nasce come unico e primo settimanale digitale sfogliabile in italiano del Principato di Monaco a cui, solo agli abbonati e gli inserzionisti, è offerta la versione integrale in PDF. Attualmente distribuito presso l'Ambasciata d'Italia a Monaco e al CREM, QE-MAGAZINE si è dotato anche di un canale video - YOUTUBE MonteCarloBlog, mentre i contenuti audio sono diffusi sulla pagina SoundCloud di AMP Monaco. Oltre ai profili aggiornati presenti sui diversi social media (Facebook, Instagram e Twitter) , tutti i numeri di QEMAGAZINE.COM sono sfogliabili sulla piattaforma gratuita issuu.com/ampmonaco. Per maggiori informazioni scrivere a: ampmonaco@ampmonaco.com.

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78° Gran Premio di Monaco: vince la Ferrari e basta!

©Manuel Vitali - Direction de la Communication

In qualche modo, nonostante il circus del Gran Premio di Monaco non abbia caratterizzato questo ultimo week-end di maggio 2020, resterà comunque nella storia l'appena trascorsa domenica 24 maggio. La ragione è semplice giacché sono state girate dall'alba fino alle 9h00 le scene del cortometraggio “Le grand rendez-vous” firmato dal regista francese Claude Lelouch. I protagonisti, anch'essi, decisamente speciali. A cominciare dalla fiammante rossa Ferrari SF90 Stradale, una graffiante vettura che monta un motore V8 ibrido capace di raggiungere i 100 km/h in 2,5 secondi per una potenza complessiva di 1000 CV. Al volante, un pilota professionista che qui nel Principato è di casa: si tratta del monegasco della scuderia del Cavallino Rampante Charles Leclerc, talento emergente tra i giovani campioni di F1. E' su di lui e la sua guida 'spericolata' che si sono soffermati gli

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obbiettivi che hanno catturato anche il cameo del Principe Alberto II di Monaco, colui che ha commissionato il lavoro. Il set è stato l'intero circuito stradale cittadino che, però, ha permesso di mettere in luce della neo Piazza del Casinò liberata dalla sua iconica

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collinetta a cui ci eravamo affezionati. Il corto, della durata di qualche minuto, sarà diffuso il 13 giugno su Canal Plus. La trama, neanche tanto segreta, è un remake di un'altra pellicola diretta dal regista francese nel 1976 (C'etait un rendez vous) in cui un giovane uomo, per arrivare in tempo al suo appuntamento galante, percorreva Parigi a bordo del suo bolide a tutta velocità. La stessa adrenalina che ha regalato quelle scene dovrebbero aver percorso le vene di Leclerc-attore (e la sua controfigura a bordo di un'altra Ferrari ibrida ), potendo eccezionalmente percorrere le strade deserte nella sua città natale a bordo della Ferrari raggiungendo 240 km/h "per non arrivare tardi al suo misterioso grande appuntamento”, con tanto di finale coronato con due mazzi di rose, di cui uno al Sovrano monegasco. Alle riprese erano presenti il Presidente Ferrari John Elkann, Andrea e Pierre Casiraghi con la moglie Beatrice Borromeo, tutti difesi da un cordone di sicurezza assicurata dall’attenta supervisione delle forze dell'ordine che garantivano i movimenti anche alle autorità locali di Monaco. Il rombo del motore delle due Ferrari, decisi, forte e potenti, ha voluto essere in qualche modo 'un messaggio di ottimismo e un primo segnale di ripartenza per il motorsport, il cinema e la vita sociale, nella speranza di superare la pandemia grazie al comportamento responsabile, all’impegno e alla solidarietà di tutti'. (Foto: copyright Ferrari S.p.A)

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Rapid test Covid19 a Monaco: dal 2 giugno tocca ai lavoratori frontalieri...

Prosegue, anche questa settimana, l'iniziativa del Governo di Monaco nata - su invito del Consiglio

Copyright: Gaetan Luci/Palais Princier

Nazionale - sia per offrire gratuitamente alla popolazione che lo desidera il test sierologico

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Covid19 denominato TROD (Diagnostic Orientation Rapid Test), che per creare una banca dati relativa alla propagazione del Coronavirus nel Principato. Tra gli illustri ospiti, martedì 26 maggio ha spiccato SAS il Principe Alberto II che, oltre a visitare i due centri allestiti per l'occasione (Grimaldi Forum e Leo Ferré) si è anche prestato ad effettuare lui stesso il test che ha superato brillantemente essendo completamente guarito. Secondo quanto

comunicato sui social - nessuna nota alla stampa è stata fornita in merito dall'inizio di questa campagna più di 6500 persone hanno approfittato dell'occasione, vale a dire circa la metà degli aventi diritto. Di questi ben 200 sono risultati positivi senza tuttavia sviluppare la malattia. Dare il buon esempio, per il Sovrano, non è stato solo un gesto simbolico, bensì l'invito a prendersi cura di sé: "dovremo tutti indossare le maschere di protezione e rispettare i gesti di barriera per qualche tempo a venire" ha affermato. Terminata questa prima fase, dal 2 giugno, sarà la volta dello screening gratuito e volontario offerto anche dei 52.000 lavoratori pendolari frontalieri, sia francesi che italiani, che giornalmente si recano come dipendenti presso le aziende del Principato di Monaco. ..................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020


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Immagine: copyright Michela Terzi

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Le parole che curano

Le definizioni appartengono ai definitori, non ai definiti

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a cura di Salvatore Dimaggio La frase del titolo è di Toni Morrison (Lorain, Ohio 1931 - New York 2019). Ricorrono i cinquant'anni dalla pubblicazione del suo romanzo di debutto “The Bluest Eye”. Più che l’occasione per celebrarla, è una circostanza per constatare quanto siano aperte, anzi spalancate, le tragedie che denunciava. Durante tutta la sua vita ha descritto il mondo disegnato dall’oppressione della razza e del sesso. Un’oppressione che ha invariabilmente come primissimo strumento il linguaggio. Un’oppressione che permea (anzi, organizza) tutto il nostro mondo. I suoi romanzi le sono valsi il Pulitzer ed il Nobel. La sua prosa scava a fondo nei modi che abbiamo di ingannarci e di fare del male. La sua scrittura inquieta, potente, poetica quanto esatta, la rende implacabile. “Insieme all'idea dell'amore romantico, ne è stata introdotta un'altra: la bellezza fisica. Probabilmente le idee più distruttive nella storia Immagine: copyright Michela Terzi del pensiero umano. Entrambe sono nate nell'invidia, hanno prosperato nell'insicurezza e sono finite nella disillusione". Toni Morrison non aveva timore di attaccare ciò che sentiva essere una gabbia, una macchina costruita a danno di qualcuno. Specie quando questa insidia è ben dissimulata. "Un sogno è solo un incubo col rossetto." Cosa si può fare quando si è stati schiacciati nell’oppressione per il fatto di essere donne o appartenenti alla “razza sbagliata”? "Liberarsi era una cosa, rivendicare la proprietà di quel sé liberato era un'altra". Nell’atroce e profondissimo Beloved scrive questa frase terribile che ci consente di gettare uno sguardo raggelante su quanto sia distante la libertà per chi sia stato schiacciato. Lo esprime grazie ad una maestria nell’uso della lingua che, anche quando esplode liricamente, non ha mai nulla di compiaciuto. "Era un bel grido forte e lungo - ma non aveva fondo e non aveva cima, solo cerchi e cerchi di dolore." D’altra parte utilizzava la lingua creata dagli aguzzini e dunque una caparbia dissimulazione diveniva indispensabile. "Abbiamo scambiato la violenza per passione, l'indolenza per tempo libero e abbiamo pensato che l'incoscienza fosse libertà". Un autentico campo minato che si trova nell’estenuante territorio dell’abitudine. Una segregazione dalla quale è difficilissimo tirarsi fuori. "La letteratura nera viene insegnata come sociologia, come tolleranza, non come una forma d'arte seria e rigorosa.." Nel suo Nobel speech ha detto: “Il linguaggio oppressivo fa molto più che rappresentare la violenza: è violenza; fa più che rappresentare i limiti della conoscenza: limita la conoscenza.” Non a caso questa riflessione di T.M. è utilizzata come argomentazione dalla filosofa Judith Butler. Butler sostiene che il linguaggio è un atto fisico, corporeo dunque potenzialmente violento. “Il corpo è il punto cieco del discorso. [...] Ciò che agisce, viene fuori nell’eccesso di ciò che è detto, ma anche ciò che agisce in ed attraverso ciò che viene detto.” Toni Morrison è molto più vicina temporalmente a noi rispetto a quel grande oratore che è stato Frederick Douglass, indomito e quasi leggendario schiavo e poi attivista dell’ottocento. Con la sua potente voce disse: “Non ho un'idea precisa della mia età. L'enorme maggioranza degli schiavi sanno, della loro età, quanto ne sanno i cavalli.” Eppure T.M. è sempre lì, sulla stessa via che separa in base al sesso ed al colore della pelle. Quella strada sulla quale siamo, ancor oggi, tutti noi. .....................................................................................................................................................................................................

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Essere Genitori con le pillole di sag ezza

a cura di Michela Terzi

"Insegnare ai bambini ad aspettare è importante perché ciò vuol dire renderli capaci di scegliere senza essere ostaggio degli impulsi. Pertanto può essere utile fare attività che comportano brevi tempi di attesa (fare una torta, piantare dei semi). Non "riempire" sempre le attese con qualcosa da fare, meglio ogni tanto allenarsi ad annoiarsi. Non fare per i bimbi tutto e subito ma rimandare un pochino con una spiegazione. Per esempio: "vediamo il cartone dopo pranzo", meglio non dire fra "5 minuti" perché i bambini non hanno ancora acquisito il nostro concetto del tempo.".

Immagine: copyright Michela Terzi

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INCONTRI Alfredo Zanellato

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di Silvia Giordanino

Il Gran Premio di Monte Carlo 2020 ha visto un solo pilota, il monegasco Charles Leclerc a bordo di un bolide, una Ferrari ibrida (SF90 Stradale), che ha percorso il circuito cittadino con un illustre ospite, il Sovrano Principe Alberto II. ..................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020


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Sono stati loro i protagonisti assoluti di un cortometraggio girato per l'occasione da Claude Lelouch lo scorso 24 maggio. Una riflessione a proposito e un sogno nel cassetto narrato ai nostri lettori dal nostro intervistato Alfredo Zanellato, ingegnere, grande creativo ed artista a tutto tondo fin da giovanissimo. Il suo nome è legato alla storica

1968 Gamine a Monte Carlo

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1952 Ferrari 250 Sport 0156 ET (dipinto)

carrozzeria Vignale e, quindi, al cosiddetto " automobilismo d'autore". Alfredo Zanellato la nostra intervista incomincia proprio dalla particolare corsa dell'ultimo Gran Premio. Se potesse girare un film come Lelouch, chi sarebbero i suoi attori? "Occorre premettere che la Formula 1 è un universo a sé, il mondo delle gare su pista e delle ruote scoperte. Noi abbiamo sempre corso con le nostre granturismo solo nelle gare su strada. Non avremmo quindi mai avuto a che fare con il GP di Monaco se non fosse che dal 1951 al 1955 in quel circuito non ci furono gare di Formula 1, e che nel 1952 si disputò un Gran Premio per Gran Turismo...ecco il soggetto storico del mio film! Dei tre favolosi fratelli Marzotto, noti gentlemen-drivers, erano presenti Giannino e Vittorio, il primo su una Ferrari 340 che, purtroppo, ruppe la pompa dell’acqua prima della partenza, e il secondo su Ferrari 225 S spider carrozzata Vignale. Alla fine su tutti s’impose Vittorio Marzotto e fu la prima vittoria della Ferrari a Montecarlo. Al secondo e terzo posto si classificarono Eugenio Castellotti e Clemente Biondetti, anch’essi su Ferrari 225 S. Mentre Marzotto correva per la scuderia di famiglia, questi due correvano per la

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scuderia Guastalla di Milano che, guarda caso, fu la prima che nel 1950 fece carrozzare una Ferrari da Vignale e che di conseguenza diede il via ad una delle collaborazioni più vincenti di quel periodo: motori Ferrari e carrozzerie Vignale". Ha citato la carrozzeria Vignale di Torino: come possiamo descriverla? "E' stata una delle più belle realtà nate da quella fucina di talenti che sono stati gli Stabilimenti Farina. In quella azienda si sono ..................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020


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formati, per intraprendere poi un proprio percorso, Mario Felice Boano, Battista Farina (che sarà poi Pininfarina), Pietro Frua, Franco Martinengo, Giovanni Michelotti e Alfredo Vignale. Alfredo Vignale era ancora il capo dei battilastra di questa azienda quando nel 1946, a 33 anni, realizzò la Cisitalia Aerodinamica per Piero Dusio il quale rimase colpito dalla sua abilità e lo incita a mettersi in proprio. La Carrozzeria Alfredo Vignale, nata il 26 ottobre 1946, si affermò per i primi tempi tra alterne fortune, finché nel 1950 una scuderia di Milano gli affidò il telaio di una Ferrari 166 Inter. Fu un immediato successo che arrivò anche all’orecchio di Enzo Ferrari e da quel contatto ebbero origine quattro anni di collaborazione intensa e vincente. Fu proprio carrozzando le Ferrari che Vignale si costruì una fama internazionale dimostrando la sua abilità di battilastra poiché queste vetture erano tutte realizzate a mano e in esemplare unico. Nella storia della Vignale spiccano anche le collaborazioni con la Lancia e la Maserati. Per la prima, dopo aver realizzato alcuni esemplari unici su Aurelia, dei veri capolavori, produsse in serie due particolari modelli, l’Appia convertibile e la Flavia convertibile tra il 1956 1 il 1967. Per la Maserati realizzò in serie la 3500GT spider, la Sebring coupé, la Mexico e la Indy. Ovviamente si è parlato soltanto delle principali collaborazioni perché Vignale, in soli 23 anni di attività, lavorò per 31 case automobilistiche diverse, anche americane, realizzando più di 350 modelli, quasi 16 prototipi diversi ogni anno. Potete ammirare le auto più importanti nelle foto qui illustrate!"

1955 Aston Martin DB 2-4 (dipinto) .................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020

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1955 Aston Martin DB 2-4 coupé (foto d'epoca)

Ancora una domanda, Ingegnere: la storica carrozzeria viene fondata e fatta crescere dall'importante figura di suo zio Alfredo Vignale. Condivida con noi il suo ricordo. "Ho cercato di illustrare al meglio la figura di mio zio ne “VIGNALE - Ferreri and the others” , un libro da leggere. Un forte carattere che poteva sembrare brutto ma era estremamente sensibile e si commuoveva facilmente. Era comunque un leader, riconosciuto tale da tutti quelli che lo circondavano e spesso lo adulavano. Mandò 'a quel paese' Enzo Ferrari quando tardò troppo a pagargli un lavoro. Non amava perdere, sia nel lavoro che nel gioco. Non aveva istruzione ma aveva intelligenza e intuizione. Gli mancava però la malizia e la furbizia dell’uomo d’affari. Era un artigiano ma non un industriale. Finché per raggiungere il successo sono bastate l’abilità e il lavoro lui è stato un vincente. Ha dovuto arrendersi soltanto quanto questa sue doti non sono più state sufficienti in un mercato repentinamente cambiato e dove sarebbero occorse altre doti come la scaltrezza e la strategia. Per me era più che mio padre, era il mio riferimento e il mio idolo".

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1968 Fiat 500 spider Gamine

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Ingredienti di questa pozione: la Reg ia di Venaria, la sua arte, la sua cultura, il suo fascino. - Reggia, reggia delle nostre brame, sei tu la più bella del reame? - Sì, naturalmente, e mi specchio nei vostri occhi che mi ammirano attraverso gli schermi. Ebbene, è così reciterebbe la fiaba con protagonista la Reggia di Venaria. Continuano infatti le iniziative online dedicate alla cultura e se "la bellezza è negli occhi di chi guarda", comunque la Reggia di Venaria rimane di una inconfutabile bellezza fiabesca, un incanto balsamico per l'anima. Le grandi opere e le della Reggia di Venaria sono, dunque, on-line per la gioia del pubblico da casa, insieme al palinsesto social che continua ad essere arricchito di post di testi, immagini ed interviste dedicati alla Reggia, ai Giardini, al Castello della Mandria con anche racconti, letture e laboratori didattici pensati per un pubblico di famiglie, esperti, appassionati: è quanto programmato dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude per la community (tra le più ampie in Italia per le istituzioni culturali) dei suoi profili social che da anni partecipa

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con oltre 350.000 followers complessivi alle diverse iniziative web del complesso monumentale. Da seguire #ReggiadiVenaria e La Reggia live #FacciamoLuce: la possibilità di ammirare 24 ore su 24 la Galleria Grande via web cam dal sito lavenaria.it: simbolo della Venaria Reale, uno dei luoghi più straordinari ed emozionanti del patrimonio culturale nazionale, il capolavoro indiscusso di Filippo Juvarra, anche se a distanza, può ..................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020


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essere contemplato e vissuto in qualsiasi momento della giornata lasciandosi trasportare dalle sue spettacolari scenografie di luce. Da vedere il video documentario sulla mostra della Venaria Reale Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680 – 1750 grazie a una sorta di originale preview esclusiva per visitare l’imponente mostra ospitata alla Reggia di Venaria. Si tratta di un’occasione unica di visita a porte ancora chiuse nell’allestimento spettacolare dentro la Citroniera juvarriana, accompagnati dalla guida vocale dei curatori scientifici professori Michela di Macco e Giuseppe Dardanello. Il video, visibile sul sito lavenaria.it e il profilo YouTube della Venaria Reale, consente di scoprire curiosità, rimandi e particolari dell’attesa di poter visitare dal vivo l'esposizione grazie alla descrizione dei principali capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni di tutto il mondo: le favole antiche nei teatrali quadri di storia, i racconti sacri nelle pale d’altare, la seduzione e la grazia nelle sculture e nei dipinti, la progettualità degli spettacolari modelli di architettura e la raffinatezza preziosa di arredi e ornamenti che “sfidano il Barocco alla ricerca della modernità”. Una vetrina eccezionale che permette di apprezzare e di ammirare il Bucintoro dei Savoia, pure compreso nella mostra. Il video documentario è prodotto da PuntoRec Studios, realizzato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo. La mostra Sfida al Barocco è curata da Michela di Macco e Giuseppe Dardanello, affiancati da un comitato scientifico internazionale, e rappresenta l’esito di un articolato progetto di ricerca svolto nell’ambito del Programma di ricerche sull’età e la cultura del Barocco della Fondazione 1563 e apre dal vivo il giorno 30 maggio, ovviamente per coloro che possono raggiungere Torino. Progettata dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, è organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude. Partner Intesa Sanpaolo. La mostra conta la partecipazione eccezionale del Museo del Louvre, la collaborazione speciale di grandi musei di Roma, Torino e Parigi e vanta l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. E per i più social eccovi gli hashdag da utilizzare se volete partecipare a questa iniziativa virtuale a cui siete caldamente invitati...#ReggiadiVenaria #LaReggiaViva #FacciamoLuce www.lavenaria.it ..................................................................................................................................................................................................... Credits :Consorzio delle Residenze Reali Sabaude

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24 ore di Le Mans: la Principessa Charlene presenta il suo equipag io Non più tardi del 15 maggio è stato ufficializzato un nuovo Ambasciatore della Fondazione Principessa Charlène di Monaco. Si tratta del ciclista slovacco Peter Sagan, considerato uno degli sportivi più talentuosi della sua disciplina e della sua generazione con 113 vittorie da professionista. Ed ora, nemmeno un mese dopo, il 13 e 14 giugno, la Fondazione si ritroverà di nuovo sotto le luci della ribalta nel corso della prossima 24 Ore di Le Mans che sarà esclusivamente virtuale.

sport (sim racers) di confrontarsi come in una vera competizione -ma senza rischi- conterà, tra le 50 vetture e per la prima volta - la Ferrari #54 Strong Together che porta i colori della Fondazione Principessa Charléne di

Nota gara di resistenza che permette a piloti professionisti e specialisti degli e-

Monaco. La sua squadra, leggiamo nella nota, è composta da Francesco Castellacci, Felipe Massa, Giancarlo Fisichella e Tony Mella. Per chi si chiedesse che relazione ci sia tra Le Mans e la consorte del Principe Alberto II abbiamo una sola risposta: nel giugno 2019, S.A.S. la Principessa Charlene ha dato ufficialmente il via alla partenza dell'87a edizione della gara, sventolando la bandiera a scacchi davanti a più di 250.000 spettatori. Il nome della vettura royal, 'Strong Together' - che in italiano significa Forti Insieme - è anche un messaggio internazionale di unità e solidarietà in questo non facile periodo di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid19. "Nel

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giugno 2019, l'Automobile Club dell'Occidente (Ouest) mi ha dato la possibilità di vivere un'esperienza indimenticabile, affidandomi la funzione di starter ufficiale della 87a edizione della 24 Ore di Le Mans. Oggi, questo legame tra Monaco e Le Mans continua tra di noi, come riferimenti storici dell'automobilismo sportivo. Inoltre, partecipando alla 24 ..................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020


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Ore virtuale, con l'auto #54 Strong Together è possibile portare in alto i colori della Principato di Monaco e quelli della mia fondazione" ha affermato la moglie del Principe Alberto II. Pierre Fillon, Presidente dell'Automobile Club de l'Ouest ha aggiunto: "Sono particolarmente orgoglioso dell'impegno e il sostegno di S.A.S. la Principessa Charlene di Monaco. È un riconoscimento importante per la nostra competizione ma anche per i valori che difendiamo. Inoltre questo legame segna la solidarietà sportiva che esiste tra Le Mans e Monaco. L'equipaggio della #54 Strong Together è una combinazione interessante che coinvolge Francesco Castellacci, Felipe Massa, Giancarlo Fisichella e Tony Mella. Anche la categoria GTE, sempre molto combattuta, lo sarà ugualmente anche se virtualmente". Foto credits: Eric Mathon/Palais Princier. Lanciata nel 2012, la Fondazione Principessa Charlène di Monaco è nata con l'obiettivo prioritario di Monaco è quello di salvare vite umane lottando contro l'annegamento. Le sue missioni hanno lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli dell'acqua, insegnando ai bambini le misure che possono essere adottate per prevenire l'inquinamento dell'acqua, per proteggere l'ambiente ed insegnare loro a nuotare. Le azioni della Fondazione si basano anche sui valori dello sport come la disciplina, il rispetto per se stessi e per gli altri, il gusto per lo sforzo, e spirito di squadra.

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Anna Licia Balzan: "Essere coerenti con se stessi è il vero segreto del vivere bene"

Il Console Onorario del Principato di Monaco Anna Licia Balzan con l’allora SAS il Principe Ereditario Alberto di Monaco e il Dott. Mario Moretti Polegato, Presidente di Geox in occasione dell’Inaugurazione della sede Consolare a Venezia (2001)

Monaco e Venezia hanno molte cosa in comune: entrambe sono mete turistiche d’eccellenza; solo citarle evocano momenti glamour e serate esclusive; hanno un rapporto simbiotico con il mare che lambisce dolcemente le loro coste; e per tradizione e generosità non hanno pari. Tutte caratteristiche, queste, che in qualche modo sono distintive di due località uniche, che vanno ammirate, amate e vissute. Ma che con il lockdown, hanno sofferto più di altre perché senza la gente, turisti e eventi straordinari hanno per un momento perso l’anima distintiva...

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Per comprendere meglio come si sia vissuta questa surreale quotidianità ai tempi del Covid19 abbiamo incontrato per voi l’unica persona che ha diritto di fregiarsi del titolo di Console Onorario di Monaco a Venezia da settembre 2000. Glielo aveva concesso il Principe Ranieri III e di questo è molto orgogliosa. Parliamo, ben inteso, della signora Anna Licia Balzan, Madame Geox per intendersi, visto che il coniuge si chiama Mario Moretti Polegato. Se dovessimo elencare tutti i riconoscimenti e meriti ottenuti, a Monaco o in Italia, oppure accennare alle iniziative benefiche organizzate e quelle che la coinvolgono ..................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020


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direttamente in progetti a scopo umanitari o in ambiziosi piani di sviluppo sostenibile

economiche del mio paese, delle famiglie, delle persone che mi circondavano mi

inerenti alle attività del suo Gruppo, una pagina non sarebbe sufficiente. A noi basta

hanno risvegliata obbligandomi a riappropriarmi delle mie responsabilità per

dire che è una donna speciale, intelligente, con un animo sensibile forgiato dalla vita e

aiutare concretamente chi ne avesse avuto bisogno. Infatti con la mia famiglia abbiamo

dall’esperienza che l’hanno resa donna e madre, forte e fragile allo stesso tempo,

fatto una donazione alla sanità della Regione Veneto, poiché come imprenditori

come è la stessa Monaco che ama tanto quanto la sua città: « Venezia è unica al

abbiamo sentito l’obbligo verso la nostra gente e nei confronti del nostro territorio cui

mondo per la sua capacità di sorprendere sempre. E’ viva, le sue pietre parlano

siamo molto legati.» Ed avete stimolato anche gli altri… « Esattamente. Inoltre in

perché la cultura del passato è riuscita ad intrecciarsi con quella del presente proiettandosi al futuro. Ma con la crisi sanitaria del Covid19 tutto è cambiato e mai avrei potuto immaginare che ritrovare suoni che avevo dimenticato come le atmosfere particolari che si respirano magari passeggiando tra nebbia e luci soffuse, avessero un fascino non meno importante del rumore e del vociare delle persone tra le calli, i turisti, la socialità e la convivialità che si vivevano in tempi normali. Ammetto che mi è mancato il movimento dei veneziani, il canticchiare dei gondolieri e la normalità di tutti i giorni, sebbene devo confessare che nei primi giorni non ho avvertito il peso del confinamento » E poi, cosa le ha fatto cambiare idea ? « Vivendo in una casa circondata dalla vigne e dal verde, inizialmente ho vissuto questo momento quasi come una vacanza, libera cioè da orari e impegni come non avevo mai potuto

azienda, fin da subito, abbiamo adottato tutti i protocolli sanitari necessari per far lavorare i nostri dipendenti in sicurezza abbinando a questo il potenziamento dello smart working.» Ripensando alle tante cose fatte in passato in relazione al Principato di Monaco, in questo periodo di confinamento forzato, ci sono stati degli episodi che le sono venuti in mente, magari alcuni di quelli che per lei hanno avuto un significato speciale? « Devo dire che tutte le iniziative in cui il Principato di Monaco e Venezia si sono fuse ‘idealmente’ per qualche ora, sono scolpite nella mia mente per quanto ogni evento, diverso l'uno dall’altro, riesce sempre a generare intense sensazioni. Diciamo che la vicinanza del Principe Alberto, la Sua espressione felice, la forte empatia dei veneti e l’abbraccio della città di Venezia mi riportano in mente all’emozionante serata di beneficenza in favore della Fondazione Principe Alberto II, organizzata il 24 aprile

fare prima. Dopo 15 giorni però, la 2015 presso il Casinò di Venezia. C’erano consapevolezza della gravità della tutti gli elementi tipici di una iniziativa di situazione, l’ angoscia per le vittime e la successo. A partire dalla partecipazione di forte preoccupazione per le condizioni numerose personalità venete sensibili alle ..................................................................................................................................................................................................... 14 mag io 2020

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problematiche ambientali all’appassionante discorso sulla sostenibilità e l’importanza della ricerca pronunciato dal Principe, nella sede dell’Università degli Studi di Ca’ Foscari affollata da numerosi studenti e professori. Poi, ma qui siamo nel lontano 2001, porto nel cuore il ricordo di quando siamo riusciti a portare a Monaco la Provincia di Treviso con l' allora giovanissimo Presidente Luca Zaia, per una serata dove hanno trovato la loro massima espressione la Carta di Treviso (protocollo in cui sono disciplinati i diritti dell’infanzia a cui fa riferimento anche il mondo del giornalismo, n.d.r) coronata dall'esibizione della più giovane orchestra del mondo ed una cena che ha messo in luce l’eccellenza enogastronomica del nostro territorio. Mi è piaciuto il lavoro di comunicazione e conoscenza reciproca che fu condotto in quell’occasione dove il Principato fu colto nella sua vera essenza. Ma non posso non citare anche quando S.A.R la Principessa di Hannover venne a

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Venezia in occasione della Prima dei Balletti di Monte-Carlo alla Fenice. Non dimenticherò mai quando, chiedendole se fosse stata bene, con un sorriso mi ringraziò sottolineando che il soggiorno era stato troppo breve, come sempre…. » Che cosa rappresenta per lei il successo ? «Ben poco se gli altri intorno a noi stanno male! In realtà non esiste riuscita in nessun campo se non si pensa a come investire parte delle proprie risorse nell’impegno sociale. Dare attenzione agli altri e al mondo in cui viviamo, un mondo popolato di persone, dovrebbe essere qualcosa di naturale. In fondo, quando si raggiunge un obbiettivo, che sia economico o professionale, per me non significa poter approfittare di certi vantaggi. Bisogna, invece, riuscire a tenere un comportamento che sia coerente con degli obiettivi prefissati: per me essere fedele ai propri valori e rispettare gli altri sono il vero segreto del

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vivere bene e della propria riuscita personale! » Come Console onorario di MC a Venezia ha in mente, a breve, delle nuove iniziative? « Non appena ci sarà uno spiraglio per poter ripartire in tutta sicurezza abbiamo già pronti alcuni eventi. Mi riferisco alla presentazione del Principato di Monaco a Trieste in collaborazione con la Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano, un'occasione importante per parlare di Monaco a 360 gradi. Poi, il tradizionale Trofeo Principato di Monaco - Le Vele d’Epoca in Laguna che speriamo poter organizzare in agosto. Ed ancora un incontro a Verona coordinato con il direttore esecutivo del Monaco Economic Board Guillaume Rose, ideato per illustrare le possibilità di investimento nel Principato a un gruppo ristretto di importanti imprenditori della zona. Come vede, durante il lockdown non ci siamo mai fermati, lavorando in costante contatto con il Principato!» Un’ ultima domanda : immaginando il suo futuro nel breve e medio termine, ci sono attività o progetti che hanno acquistato priorità rispetto a qualche mese fa? « Sicuramente sì. Abbiamo visto infatti come quegli obiettivi che ci eravamo prefissati, sia nel campo consolare che aziendale quanto alla sostenibilità, si traducono nel rispetto di natura e persone, ora assolutamente primari e necessari. Il mondo intero ha ripreso a respirare e la natura si è riappropriata, per fortuna, dei propri spazi approfittando dell’ assenza di noi umani durante la pandemia del Covid19. Immagine: copyright Michela Terzi Questo deve necessariamente indurci ad una riflessione sulle nostre azioni future ! » .................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020

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SALUTE & BENESSERE

PHAM Monaco: pensieri post-Covid19

In questa fase "interlocutoria" della vicenda COVID19, desidero riflettere insieme a voi su alcuni punti che mi sembrano cruciali, per il presente ma anche per eventuali future situazioni similari. Lungi da me la presunzione di averne qualsivoglia verità da dimostrare. Al contrario, dichiaro senza imbarazzo di avere al riguardo poche certezze. Mi consola il fatto che in queste settimane, soprattutto alla televisione, abbiamo conosciuto eserciti di

supposti ben informati, esperti e sapienti di ogni ordine e grado, prodighi di postulati e assiomi validi il lunedì ma clamorosamente smentiti qualche giorno più tardi. Più semplicemente condividere con voi ciò che mi ha fatto riflettere di più. Per cominciare, una Società occidentale e ricca ha riscoperto la fragilità e la morte. Abbiamo avuto modo di scoprire o di riscoprire che la variable Tempo, inteso soprattutto come Tempo interiore, viaggia spesso su binari diversi rispetto al tempo scandito dall'orologio. Che anche la variabile Spazio, intesa come spazio del vivere, del viaggiare, etc. poco ha a che fare con lo Spazio dell'esistere, del pensare, del condividere. Abbiamo forse compreso che il ' virtuale" , se usato al nostro servizio,ci aiuta a ma che dopo un po' ci annoia, in quanto per fortuna siamo "reali" e quindi abbiamo bisogno di tutti I nostri sensi attivati per esistere. Ci siamo ricordati che gli "invisibili", ovvero gli anziani soli a casa o nelle Case di Riposo, esistono e che siamo noi che non li vediamo e non loro che si nascondono. Di fronte a morti e sepolture o cremazioni ai limiti dell'anonimato, ci è tornata in mente la foscoliana e 'celeste corrispondenza d'amorosi sensi' che lega misteriosamente l'estinto e I suoi cari, rendendo il 'sonno della morte men duro'. Forse abbiamo capito che globalizzazione non vuol dire abdicare, svendere, subappaltare, bensì cercare di scambiarsi il meglio, restando autonomi e non legati a film doppio alla logica del profitto. Queste settimane ci hanno probabilmente fatto vedere sotto una Luce diversa certi eccessi sperequativi aberranti, in termini di priorità sociali, di rispetto del lavorando, di logica remunerativa. Dire che il Mondo cambierà, che niente sarà più come prima mi sembra, a dire il vero, assai poco interessante. Sarebbe già molto, a mio avviso, se la memoria, personale e collettiva, non facesse cilecca,

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tradendo aspettative e speranze: probabilmente potrebbe essere il miglior modo di proteggere i vivi rispettando I morti. ..................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020


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Lasagne verdi al forno

Per preparare questo primo - o anche unico - piatto al forno bisogna assicurarsi di aver già cucinato un buon ragù di carne e della besciamella (non troppo densa) che, con il parmigiano grattugiato serviranno per la realizzazione della ricetta che vi proponiamo. Ingredienti per 4/6 persone Per la pasta: 400 gr di farina 0 3 uova 100 gr di spinaci lessati e tritati finemente due presine di sale. Sul tagliere impastare la farina, con le uova, il sale e gli spinaci ben strizzati! Ottenuto un impasto omogeneo avvolgetelo e riponetelo in frigorifero per almeno un’oretta. Preparato il ragù e la besciamella che vi serviranno per la preparazione delle lasagne, riprendete la pasta e stendetela sulla spianatoia con il mattarello. Una volta stesa la sfoglia ritagliate dei rettangoli di 15 x 20 cm circa che provvederete a cuocere in acqua bollente, a cui avrete aggiunto un po' di sale per un minuto circa. Una volta che la i ritagli sottili di pasta (lasagne) sono cotti immergeteli in acqua fredda per fermare la cottura e stendeteli sopra un canovaccio tamponandoli per asciugarli. Ora prendete una teglia, sul fondo stendete un paio di cucchiai di sugo, e sopra adagiate un primo strato di lasagne, aggiungete due-tre cucchiai di sugo e altrettanti di besciamella (fate attenzione, vi devono bastare fino alla fine) spolverizzate con del parmigiano e continuate cosi via fino a ricoprire l’ultimo strato. Predisponete il forno statico preriscaldato a 180° C ed inserite la teglia per una trentina di minuti, ossia fino a quando non si formerà una crosticina. Un volta sfornate le lasagne devono essere lasciate riposare per almeno una decina di minuti dopo cui la degustazione può avere inizio

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impiattando con delicatezza ogni porzione. IL SEGRETO DI NONNA PEPPA. Nella ricetta originale della besciamella ci aggiungeva del parmigiano reggiano grattugiato e una grattatina di scorza di limone per rendere il tutto più gustoso e meno pesante…si fa per dire! .................................................................................................................................................................................................... 28 mag io 2020

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