QE-MAGAZINE WEB #9 Anno 2 - 10 marzo 2017
1 NELLA FOTO: 'Nice People' scultura collettiva esposta alla galleria KAMIL. Copyright KAMIL
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Edito
« Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze » (cit. Oscar Wilde)
Vi siete mai chiesti se l'iconico scrittore, poeta e drammaturgo irlandese Oscar Wilde fosse stato figlio
di questi tempi? A volte ci penso, e non riesco proprio ad immaginarmi che faccia avrebbe fatto guardando alcuni programmi televisivi, quelli dove si passa dalla lacrima facile al trash in un battito di ciglia. O, ancora meglio, di fronte a certe affermazioni declamate e riportate per vere tanto da attori, imprenditori o politici di paesi considerati occidentali. Vorrei poter leggere quanto avrebbe commentato sulla prolifica produzione dei narcisisti, disadattati o semplici individui, giovani e persone qualunque che, come è moda, sui social si trasformano in eroi, persone meravigliose che s'immortalano continuamente con i loro smartphone, scattando selfie improbabili, a volte anche tragici quando si paga con la vita l'ebrezza della notorietà. E tutto per essere protagonista dell'attimo fuggente, di un flash che non racconta la verità ma solo quello che si vuol far credere.. Anzi, a dirla tutta, sui social media spesso di verità si può anche morire per colpa di regole, come quella della privacy e del rispetto, che non sembrano esistere.. Per molti, sul web ci si crede famosi quando si collezionano tanti like che equivalgono ad essere diventati importanti da chi forse, nemmeno si conosce. Dall'altra parte, e non c'è bisogno di essere filosofi per capire che sono in dubbio i canoni estetici della bellezza, relativi e soggettivi, così come non si riconoscono come virtù la discrezione o l'onestà: la prova è osservare centinaia di individui che ne sono portavoce che tuttavia stentano ad emergere se non usano i codici di comunicazione acclamati dalla massa. Forse, per descrivere questa società dell'apparenza da cui molti dicono di dissociarsi, il nostro Oscar Wilde avrebbe rieditato in tutte le lingue possibili uno dei suoi più noti romanzi, 'Il ritratto di Dorian Gray o oppure la divertente commedia 'L' importanza di chiamarsi Ernesto' (in inglese The Importance of Being Earnest), con la quale riuscì a mettere evidenza la decadenza dell'ipocrisia vittoriana denunciandone le contraddizioni e le peculiarità. Per uno strano destino, ovviamente voluto, il titolo di quest'ultima opera era un gioco di parole (onestà-Ernesto) che, purtroppo, la traduzione italiana non può rendere. Beh, a ben pensarci, se Wilde vivesse oggi, magari, oltre che critico e scrittore raffinato, bucherebbe lo schermo quando, intervistato in prima serata in uno dei tanti talk show che popolano il piccolo schermo, si lancerebbe in disquisizioni colte e raffinate a cui sarebbe difficile ribattere con altrettanta eleganza. Rispetto ai comici ed agli artisti di cabaret che conosciamo tutti, Wilde sarebbe un leader indiscusso perché i testi ed i pensieri espressi sarebbero stati i suoi, non quelli scritti da anonime menti brillanti che vivono vendendo la loro penna. A loro, oggi più che mai, 'chapeau bas', come dicono i francesi... Maria BOLOGNA
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QE-MAGAZINE #9
Sommario:
10 marzo 2017
ATTUALITA DAL PRINCIPATO DI MONACO
PAG 6-9 Arte, collezionisti e tanta fantasia, al Nuovo Museo Nazionale di Monaco - Villa Sauber // Entro Entro il il 2018 2018 il termovalorizzatore termovalorizzatore monegasco monegasco cambierà cambierà 'pelle'// 'pelle'// COMUNE DI MONACO: inaugurata un'altalena speciale nel Parco Princesse Antoinette//4e Monaco Sportsboat Winter Series: une fin de saison hivernale à couper le souffle
CULTURA E TRADIZIONI
PAG 10-11 Un Bicentenario indimenticabile con l'orchestra dei Carabinieri del Principe
PERSONAGGI ED IMPRESE
PAG 12-15 John David Landis, un mito americano che diventa leggenda nel Principato di Monaco
DAL MONDO E DAL WEB
PAG 16-17 ISTANTANEE di Alberto Toscano // Opinioni Personali di Massimo Nava
GLAMOUR & STYLE
PAG 18-19 Eglise du Sacré-Cœur de Monaco: Grand Concert de la Saint-Joseph avec le Duo Canticel « du Stabat Mater à Albeniz »// Conférences...
LE PROGRAMME
PAG 20 HEBDO RENDEZ-VOUS A MONACO HEBDO RENDEZ-VOUS A MONACO
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ATTUALITA DAL PRIN Arte, collezionisti e tanta fantasia, al Nuovo Museo Nazionale di Monaco - Villa Sauber
«Poïpoï », è la nuova esposizione allestita dallo scorso 24 febbraio nella sede del Nouveau Musée National de Monaco, a Villa Sauber. Questa volta il visitatore è invitato, in qualche modo, ad entrare virtualmente all'interno di una abitazione privata, quella di una nota coppia di collezionisti monegaschi che influenzati dagli artisti che hanno fatto parte del periodo Fluxus, rappresentato a Villefranche - sur Mer da personaggi come George Brecht e Robert Filliou ed il loro atelier, "Le Cedille qui sourit", una specie di bazar colmo di oggetti e opere d'arte firmate da Joe Jones, Erik Dietman e molti altri. Il commissario e curatore della mostra, Cristiano Raimondi ci spiega: "Questa coppia ci ha letteralmente consegnato le chiavi per entrare nel loro mondo emozionale, composto da oggetti, foto, sculture e quadri che in qualche modo rispecchiano i loro gusti e lo spirito di questi collezionisti. I coniugi Merino (ed ora solo la vedova J.) sono lo specchio dei loro tesori: straordinari, curiosi, ed appassionati della vita che hanno costruito e vissuto intensamente. Permettere a noi, del Museo, prelevare ed esporre qui alcuni dei loro capolavori, fino ad ora stipati in 200 metri di appartamento e riemersi da cantine di proprietà, significa aver deciso di aver fiducia in noi. Questo significa, inoltre, stabilire con gli appassionati d'arte una relazione d'amore e di fiducia reciproca che ci ripaga
attraverso la soddisfazione dei visitatori del museo che così possono entrare in contatto con opere straordinarie altrimenti inaccessibili". L'universo privato di questi collezionisti monegaschi corrisponde dunque all'universo «Poïpoï », rappresentata, tra le altre cose, dall'immagine raffigurante una scultura, la riproduzione di un elefantino color cioccolato realizzato da Carsten Holler che campeggia su tutti i poster in giro per la città. Ma non è solo questo, certo. Sui due piani di Villa Sauber aperta tutti i giorni dalle 10h00 alle 18h00 (ingresso gratuito le domeniche) troviamo anche una ottantina di cliché di noti fotografi (che portano, alcune di queste, la firma di Helmut Newton e Alice Springs, tanto per citarne qualcuno), e poi ancore documenti, vasi, tele e ritratti acquistati a partire dagli anni '60 negli atelier di artisti, poi diventati amici, come Ben che nel museo ha un angolo tutto suo. E così, mentre ogni mezz'ora si sente un suono inquietante pervadere tutte le stanze (è Dark Wind, estratto sonoro di Trisha Donnelly) ci si ritrova a contemplare un mondo non nostro e, pur non sentendoci estranei, ci appropriamo di emozioni e sensazioni che ricorderemo per sempre…
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NCIPATO DI MONACO Entro Entro il il 2018 2018 il il termovalorizzatore termovalorizzatore monegasco cambierà cambierà 'pelle'
Lo scorso 7 marzo, la stampa monegasca è stata convocata per ascoltare le comunicazioni relative alle
importanti, in quanto le tecnologie in uso sono quasi vetuste, così come i testi ed i regolamenti che sottendono
novità in merito le politiche di gestione dei rifiuti urbani del Principato di Monaco. A condurre l'incontro la Consigliera - Ministro delle infrastrutture, Marie-Pierre Gramaglia che,
al suo funzionamento. Nell'ottica di rivoluzionare le competenze per le modalità di raccolta centralizzata ( con le competenze che passano dal Comune allo Stato), ed in
sostenuta dai direttori dei servizi dell'urbanismo, tecnico e ambientale, ha reso pubblici gli obiettivi che il governo monegasco si è posto per limitare la produzione, ottimizzare la raccolta, il trattamento, l'eliminazione e la
applicazione dei dispositivi di legge previsti dalla Convenzione di Bale dell'89 (resi esecutivi nel 1992) e per rendere operativi gli impegni presi dal Sovrano alla COP 21, è in corso uno studio di fattibilità che deve prevedere
valorizzazione dei rifiuti urbani, attualmente indirizzati al termovalorizzatore in uso a Fontvieille. Lo smaltimento e la gestione 'intra muros' di quanto scartato dalle famiglie,
l'impatto economico ed ambientale di un prossimo nuovo termovalorizzatore di ultima generazione, in sostituzione a quello funzionante sui 7000 m2 di Fontvieille. Così,
uffici ed industrie, nel Principato, è finanziato interamente dal Principato che fin dal 1898 si era dotato di un primo forno 'termico'. Successivamente, nel 1938, fu costruita una seconda unità a cui se ne aggiunse una terza nel 1980, adattando l'intera struttura alle normative europee fino ai vari trattamenti richiesti per ottimizzare la combustione che garantisce l'autonomia energetica, acqua calda e fredda, elettricità e riscaldamento dell'intero quartiere di Fontvieille. Nella pratica, a parte i rifiuti non utilizzati inviati all'estero, in particolare in Italia, Francia e Spagna, tutto il resto viene gestito localmente, anche la differenziata che concorre, annualmente, alla
mentre gli immobili, nel frattempo, si dovranno adattare alle nuove esigenze creando, ove non ci fossero ancora, locali atti a ospitare contenitori per la differenziata -con le eccezioni per le case ante 1950 previste dalla legge l'attenzione si sposta sulla gara d'appalto che secondo quanto indicato dovrebbe essere 'confezionata' entro l'anno per permettere la costruzione del nuovo impianto entro il 2018. Nel frattempo i residenti sono fin da ora invitati ad affettuare meglio e con più costanza la raccolta differenziata pur non essendo, per ora, previste sanzioni per chi non ottempera alle nuove normative.
raccolta di 54 mila tonnellate di cui 16 mila provengono dai paesi limitrofi.Tuttavia, la struttura attuale dell'impianto monegasco comincia ad avere dei costi di manutenzione
Cliccando su questo link https://goo.gl/3QIG39 si accede alla documentazione comunicata nel 2008 a tutti i residenti monegaschi.
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R & STYLE
EXPOSITION LES IMMIGRÉS ITALIENS A LA UNE Collection Alberto Toscano (du 14 mars au 1er avril 2017) La médiathèque Boris Vian de Tremblay-en-France accueillera l’exposition «L’immigration italienne à la une» : deux siècles d’immigration italienne sous le regard de la presse française. Une exposition de « unes » de journaux originaux issus de la collection privée d’Alberto Toscano. Journaliste et écrivain italien, Alberto Toscano collabore à plusieurs médias italiens et français. Installé en France depuis 1986, il est président du Club de la Presse européenne de Paris. Mardi 14 mars à 18h30 : vernissage et visite commentée de l’exposition, suivis par une conférence animée par Alberto Toscano sur le thème: «L’immigration italienne dans la presse française du XIX et XX siècles». Médiathèque Boris Vian 8 rue Pierre Brossolette, Tremblay-en-France INFOS: 0033 01 49 63 69 61
Créations et Retouches Sur-Mesure Buckingham Palace 11, Av.. Saint -Michel MC 98000 Principauté de Monaco Renseignements: www.angy-moda-creation.com
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