QE-MAGAZINE WEB #36 Anno 2 - 4 novembre 2017
Copyright © Mairie de Monaco
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Edito <<Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.>> Albert Einstein Lo scorso week-end, complice la temperatura mite e le condizioni climatiche, i cieli della maggior parte delle città italiane del nord-ovest si sono tinti di colori incredibili. Le nuvole rassomigliavano a soffici marshmallows rosa, arancioni e fucsia, che ondeggiavano su un fondo blu celeste., formando un quadro irreale agli occhi di chi ha avuto la fortuna di apprezzare questo raro momento che sarà ricordato come il primo tramonto del ritorno dell'ora solare in Italia. Ora, al di là di qualche velleità fotografica e la voglia d'immortalare l'istante con lo smartphone, chi ha assistito a questo spettacolo, avrà anche notato, soprattutto se in possesso di profili sui social media, dei migliaia di suggestivi panorami apparsi sulla rete e diventati virali in brevissimo tempo. Si è innescata una sorta di gara tra chi fosse riuscito meglio di altri a catturare l'attimo fuggente. Immagino piazze popolate da umani con le braccia tese verso l'alto, concentrati a creare il migliore effetto mentre, al di là dello schermo, lo sguardo non riusciva a cogliere la bellezza dell'insieme, dei riflessi che si spalmavano sulle case, sul mare, sulla pelle e negli occhi di chi osservava il panorama. per interminabili minuti il telefonino è diventato il medium per vivere catturare la bellezza della realtà. Ammetto che, anche se per brevissimo tempo, anche io non riuscivo a smettere di scattare foto al cielo e alle nuvole sospese come palloncini colorati senza fili. Poi però, come si fosse necessario rompere quell'incantesimo, di colpo mi sono chiesta se tutto questo voler immagazzinare foto non fosse fuorviante e non utile per ricordare il magico istante. E la risposta, immediata, è stato il riflesso di riporre il mio telefonino e godermi solo l'attimo, così intimo, semplicemente guardano senza filtri, Poi, oggi, mi ritrovo per caso a scorrere la galleria fotografica del mio smartphone mentre fuori, sul porto monegasco, brillano i colori del luna park, tripudio di giochi e di dolci profumi che mi ricordano l'infanzia e lo stupore delle giostre nuove che avrei voluto provare. Ma poi si è fatto tardi e, rientrando a casa, ripensavo che la bellezza e la creatività è ovunque, ma che il tocco italiano in questo Principato è davvero molto presente. A Fontvieille per esempio, con la penisola artificiale creata nel '68 dall'architetto palermitano Manfredi Nicoletti da poco scomparso, ed ora con la barriera artificiale che contiene la polvere delle Dolomiti, creata con una stampante 3D firmata da un ingegnere toscano e da poco immersa al largo del Larvotto. E poi, dopo avervi svelato i segreti del nuovo Centro Botanico, ci siamo soffermati sulla storia di Antonio Caliendo che si prepara ad accogliere i campioni premiati dal suo Goldenfoot Award le cui impronte arricchiscono la Champions Promenade monegasca. Come al solito, sapete, di cose da scrivere ce ne sono sempre tante e noi di QE-MAG@ZINE, ogni settimana, cerchiamo di raccontarvi la Quinta Essenza sullo sfogliabile digitale. Ma che, volendo, potete stampare se aver sottoscritto il nostro abbonamento. A proposito, se non siete già nostri lettori, perché non farlo ora? Vi aspettiamo...
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QE-MAGAZINE #36 4 novembre 2017
Sommario:
ATTUALITA DAL PRINCIPATO DI MONACO
PAG 6-9 Le Dolomiti e l'ingegno italiano all'origine della nuova barriera corallina artificiale del Larvo o
CULTURA E TRADIZIONI
PAG 10-13 Inaugurate le nuove serre del Giardino Esotico di Monaco
PERSONAGGI ED IMPRESE PAG 14-19 Golden Foot Award, un premio internazionale targato Antonio Caliendo //IL PIZZI(no) Opinioni e pensieri in libertà, di Riccardo P.Virtuale e’ una parola superata DAL MONDO E DAL WEB PAG 20-22 Comiques en scène à Saint-Jean-Cap-Ferrat// NO FINISH LINE: si annuncia un'edizione...stellare
GLAMOUR & STYLE
PAG 24-30 Cecilia Peck a Monaco presenta il suo film documentario sulla violenza contro le donne // QEMAG@ZINE, il vostro se imanale digitale si presenta // Jazzy o rocky, Carla Bruni ritorna a cantare a Monaco!
LE PROGRAMME
PAG 31 HEBDO RENDEZ-VOUS A MONACO HEBDO RENDEZ-VOUS A MONACO
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ATTUALITA DAL PRIN
Le Dolomiti e l'ingegno italiano all'origine della nuova barriera corallina artiďŹ ciale del Larvo o
La barriera corallina artificiale creata dalle stampanti dell'ing. Enrico Dini: copyright AMP Monaco
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NCIPATO DI MONACO Al largo dell'Ansa del Portier, poco distante dai lavori in corso per la preparazione dei fondali sui quali saranno poggiati i 18 cassoni (attualmente in costruzione a Marsiglia con consegna nel 2025, ndr) necessari per creare la base della nuova estensione sul mare, nei pressi dell'area indicata come riserva marina protetta del Larvotto, dal 4 novembre, riposa sul fondale l'essenza delle Dolomiti, incrostata in ben 6 barriere artificiali di 2,5 quintali l'una, di forma rettangolare (1,95 L x 1,25 H) e su qualche altro blocco più piccolo. Le conferme e la novità di questa installazione sperimentale, promossa e sostenuta dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, è data dalla capacità di replicare le specificità degli scogli corallini naturali (già testata con la composizione data da residui vulcanici e manganese nel 2015 nel porto Ercole monegasco e poi trasferito al Larvotto, sotto la direzione dell'ingegner e oceanografo Jamie LESCINSKI, ndr), attraverso il ricorso alla loro nuova amalgama, costituita da una miscela composta da polvere vulcanica a cui è stata aggiunta quella proveniente da rocce dolomitiche che pare riescono a favorire la colonizzazione della flora e fauna marina autoctona. I test effettuati dai laboratori ECOMERS et l’AMPN (Association
Monégasque pour la Protection de la Nature) sulle barriere artificiali depositate appunto due anni fa nei fondali monegaschi hanno permesso il perfezionamento di quelli depositati nei giorni passati, dopo una breve sosta sulla banchina di Fontvieille, prima della loro immersione. A realizzare questo 'miracolo' eco-marino, la società dell'ing. Enrico Dini, il quale ha eseguito il lavoro con le sue stampanti 3 D mettendo in pratica i disegni del biologo marino David Lennon e del geologo australiano James Gardiner. Se la conferma è quella di aver fatto ricorso ai lavori dell'ingegner italiano inventore di questi macchinari in grado di stampare strutture in 3 D, la dimensione e la composizione della complessa struttura immersa ,nella sua globalità, rappresenta invece la première non solo per il Mediterraneo ma per il mondo intero. Infatti prima di Monaco, in dimensioni ridotte, una sorta di scogli in 3 D sono stati posati sui fondali del Bahrein ed al nord in Olanda con lo scopo di evitare l'erosione delle costa litoranea ma anche per contribuire a favorire la ripopolazione della fauna e flora marina. Attualmente il progetto sperimentale, che si trova tra la quinta e sesta fase di realizzazione,
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(dopo aver superato gli studi propedeutici iniziati nel 2015), segue il programma lanciato dal Prof. Patrice FRANCOUR (Laboratoire ECOMERS) il quale, con due ricercatori ( Cédric HUBAS et Dominique LAMY, dell'unità mista BOREA) ed il lavoro della dottoranda Elisabeth RIERA, si concentrano principalmente a verificare se queste barriere artificiali possano assolvere alla loro funzione offrendo rifugio per quelle specie marine che possono ripopolare le coste monegasche in generale. Dal 2018 al 2022 invece, dopo aver impiantato le colture di alcune specie di coralli direttamente sulla amalgama dolomitica costituente le barriere artificiali
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immerse, a cura dell' Instituto Max Planck di microbiologia marina di Brême (Germania), si tireranno le somme. I risultati finora ottenuti sui campioni testati a Monaco sono stati presentati in Cile, a settembre, al quarto congresso internazionale sulle aree marine protette, per opera della direttrice dell'AMPN Jacqueline GAUTIER-DEBERNARDI (Direttrice dell’AMPN). Insomma, anche in questo caso la creatività italiana, oltre ad un pezzettino di Dolomiti sono all'origine di un progetto davvero pioniere accolto per la prima volta, proprio per volontà del Sovrano, nel Principato di Monaco.
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Fiche technique Nombre de récifs : 6 plus des petits récifs expérimentaux (un quart de la taille des 6 récifs) qui pourront être utilisés pour diverses expérimentations en milieu naturel par le laboratoire ECOMERS - Poids unitaire : 2 500 kilos - Taille : 1,95 mètre de diamètre / 1,25 mètre de hauteur - Volume : 1 m3 de matériau
par récif / 4 m3 de volume global du récif (sa forme) - Matériau : Sable de Dolomite + cendre volcanique (Source: DP de la FPA2)
Particolare della barriera corallina depositata al Larvotto: copyright AMP Monaco
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CULTURA E T
Inaugurate le nuove serre del Giardino Esotico di Monaco
Copyright © Mairie de Monaco
Ai 11 500 metri quadrati del Giardino Esotico, aperto al pubblico dal 1933 e che accoglie da allora piante esotiche di oltre 100 anni provenienti dalla Le Prince Albert II et l'actrice en 2009 au Festival Cinéma et Littérature à Monaco collezione del capo giardiniere del Principe Alberto I, Augustin Gastaud, hanno fatto specchio dal 1955, anche se decisamente defilate, le serre sistemate nella parte opposta ai giardini, sul versante roccioso, al di là della strada che conduce ai giardini. Create su iniziativa di Marcel KROENLEIN, direttore del sito dal 1969 al 1993, nelle serre sono state accolte un discreto numero di
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TRADIZIONI colture che venivano sistemate sotto le tettoie in legno alte in certi punti fino a 10 metri ma adattate con i tempi ad esigenze sempre piÚ diverse, come è accaduto per l'acclimatamento di specie vegetali del Madagascar, importate nel 1974. Molti di voi sanno che, proprio all'uscita del boulevard du Jardin Exotique, direzione Nizza, sono in corso dei lavori che interessano l'area: all' imponente immobile quasi concluso ed altre costruzioni in corso d'opera destinate ad alloggiare la teleferica, due anni fa la ristrutturazione delle stesse serre hanno generato il nuovo Centro Botanico, inaugurato ufficialmente lo scorso 31 ottobre alla presenza di S.A.S. il Principe Albert II e il Sindaco Georges Marsan, il Ministro di Stato Serge Telle e a numerose personalità instituzionali che hanno assistito alla posa della placca e alla benedizione impartita da Arcivescovo Monsignor Barsi alla struttura, costruita su tre livelli dagli dagli architetti ./.
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Panoramica dal Giardino Esotico copyright SOLICHON J.M. / HORIZON;
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Fabrice Notari e Rudy Ricciotti. Attualmente non accessibile al pubblico - l'apertura è prevista a settembre del 2018, con ingresso gratuito attraverso un sentiero pedonale in corso di allestimento, ndr) il 'Centre Botanique du Jardin Exotique' si estende per 900 m² di serre, più circa 1 000 m² riservati al ricovero delle specie in studio, a cui si aggiungono 200 m² riservati al personale di servizio a cui fa capo il direttore dei Giardini Esotici JeanMarie Solichon. Attualmente sono presenti 10500 piante: di queste 500 sono contenute in ceste ed altre, 10000 circa, sono state sistemate in appositi vasi, "una vera e propria sfida riuscire a trasferire tutto nella nuova struttura. Ora l'obiettivo è permettere al Centro di mantenere nelle migliori condizioni i vari cactus e le succulenti presenti" ha affermato il Sindaco Marsan, da cui dipende. formalmente la gestione del Giardino Esotico nel suo insieme. Ad oggi il Centro Botanico si prefigge due obiettivi: la conservazione della collezioni di piante esotiche rare e poco presenti in natura; e la crescita di certe specie destinate a rimpiazzare quelle presenti nel giardino esotico, eventualmente utilizzandole anche per esposizioni floreali. Tra le curiosità: la pianta più alta presente nel Centro Botanico misura circa 11 metri e la più vecchia, malgascia, risale al 1954 (Aloe eminens). Infine l'85 % delle specie vegetali presenti sono protette dalla Convenzione di Washington, lista rossa UICN.
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PERSONAGGI Golden Foot Award, un premio internazionale targato Antonio Caliendo
di Silvia Giordanino
Immagine by DEBE COMMUNICATION
Il 6 e 7 novembre 2017, grazie anche ad alcuni momenti condivisi in streaming e trasmessi in diretta attraverso i social media dell'organizzazione, si celebra per tutti i fan del football la 15a edizione del Golden Foot Award, evento che gode dell'Alto Patrocinio di SAS il Principe Alberto ll di Monaco. A crearlo,il procuratore sportivo numero uno del mondo italiano del Calcio, Antonio Caliendo, che ha scelto il Principato di Monaco per realizzare la nota Champions Promenade, percorso pedonale che costeggia il Giardino giapponese e il Grimaldi Forum, e sul quale spiccano le mattonelle in bronzo su cui campeggiano le impronte dei giocatori premiati ad ogni edizione. Qualche tempo fa abbiamo incontrato Caliendo, classe 1944, che piĂš di 140 super campioni seguiti nella sua carriera ha ancora un sogno nel cassetto... 14
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ED IMPRESE
Se pensate di trovare un freddo manager a rispondere alle domande dell’intervista, preparatevi, invece, a stupirvi davanti ad un grande cuore e a conoscere un segreto. Antonio Caliendo, una grande carriera come procuratore sportivo, partendo da un esordio lavorativo al gruppo De Agostini. Ci racconta come è andata? Ho iniziato la mia carriera lavorativa come rappresentante vendendo libri a domicilio. Il passo successivo è stato per me fondare una mia casa editrice pubblicando in proprio manuali sullo Sport di tutte le categorie, iniziando ovviamente dal Calcio. Un giorno andai a trovare un ragazzo che in quel momento era stato trasferito alla Fiorentina per una cifra straordinaria per quegli anni (parliamo degli anni ’70): 700 milioni di lire, un equivalente odierno di 70 milioni di euro. Sto parlando di Giancarlo Antognoni che incontrai per chiedergli se voleva cedermi la sua immagine per il manuale del calcio. Si trattava più che altro di un diario scolastico dove si prevedeva una parte didattica sui regolamenti di questo sport. Antonioni si rese immediatamente disponibile e a questo punto gli feci firmare una liberatoria, cosa che fece senza neanche leggere il testo.
Louis Ducruet e Claudio Ranieri, agli Awards del 2016
Cosa accadde poi? Fu proprio tornando a casa da questo appuntamento che mi fermai a riflettere riguardo a questo ragazzo di appena 17 anni che si muoveva nel mondo completamente inerme, senza difese, cosa chiara da quella disponibilità totale con cui aveva firmato la mia liberatoria. In fondo se io fossi stato un poco di buono avrei potuto approfittare della situazione. Tornai così il giorno successivo a trovarlo e gli dissi che se prima ero andato da lui per farlo lavorare per me, ora il mio pensiero si era ribaltato e volevo io lavorare per lui: mi sarei occupato della sua immagine e dei suoi contratti. Antognoni ne fu entusiasta perché era un ragazzo non solo personalmente molto umile, ma lo era anche la famiglia, esattamente come quella in cui ero cresciuto io. Quanti campioni ha “rappresentato” nella sua vita? Tanti, tantissimi! E sto parlando solo di atleti di livello altissimo. Se devo dire una cifra posso parlare di 140 campioni. Indelebile nella mia memoria i Mondiali del 1990. (n.d.r. Si svolsero in Italia dall'8 giugno all'8 luglio 1990 e si conclusero con la vittoria della Germania che
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SAS il Principe Alberto II e Gigi Buffon alla cerimonia del Golden Foot Awards 2016
batté in finale l’Argentina per 1-0). Avevo ben dodici giocatori in campo per la finale tra Germania e Argentina, mentre per il terzo e quarto posto fra Italia e Inghilterra ne avevo “solo” cinque. Quindi in tutto erano diciassette! Tanto è vero che tutta la stampa per i Mondiali del ‘90 aveva scritto che erano stati “i Mondiali di vinti da Caliendo”! Cosa consiglierebbe ad un giovane che voglia intraprendere la sua carriera? Innanzitutto di porsi da vero professionista e di studiare molto seriamente, perché la materia calcistica è comunque un mondo a parte con regolamenti e codici. Ma per fare questo lavoro ci vuole anche una grande preparazione psicologica perché bisogna agire in momenti particolari nei confronti dei calciatori. Se un professionista vuole lavorare in modo autonomo bisogna che non abbia più di due o tre campioni, altrimenti non può essere attivo al 100% nei confronti dei propri assistiti, che invece hanno bisogno ogni giorno di essere tutelati. C’è poi un altro tipo di carriera volta alle intermediazioni essendo oggi il calcio una materia globalizzata. Quindi sono scelte diverse da farsi. Ma in primo luogo io consiglio la serietà e di non cambiare mai le carte in tavola, perché il calcio 16
è come una palla di vetro che fa da lente di ingrandimento: una volta che uno si comporta male viene poi additato da tutti. Come e quando nasce il Golden Foot Award ? Avevo pensato, ad un certo punto, che doveva rimanere qualche cosa di indelebile in onore dei campioni, qualcosa che potesse essere in qualche modo incancellabile e non aspettare qualche evento per poter parlare del personaggio sui media, ma volevo un segno tangibile e forte in un museo che potesse rimanere ai posteri nel futuro. Io posso dire di aver realizzato così questa Champions Promenade con grande soddisfazione dei campioni che hanno lasciato la propria impronta. E’ comunque in atto uno sviluppo enorme perché il Golden Foot Award non si fermerà a quello che sono le impronte, ma stiamo per annunciare qualcosa di rivoluzionario, ovviamente sempre a favore dei grandi campioni che hanno fatto la storia del calcio. La mia più grande emozione, a proposito, è stato riuscire a far fare le impronte al primo calciatore al mondo che ha firmato un contratto professionale e che è morto adesso a centouno anni. Si chiamava Varallo ed era argentino. Noi siamo andati a
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trovarlo a 300 chilometri da Buenos Aires, sei mesi prima che morisse. Ha un sogno nel cassetto? Il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di avere un club per quei campioni che non sono stati fortunati con le amicizie o con i rapporti umani in generale e che durante la propria vita hanno perso tutto. Ci sono tanti esempi di grandi personaggi del mondo del calcio che hanno davvero dei seri problemi e si trovano senza assistenza e senza soldi. Ecco, a me piacerebbe riuscire a realizzare una struttura che possa essere un punto di riferimento per queste persone del mio ambiente che si trovano ora in stato di bisogno. La cosa, comunque, è già sotto studio. Regala ai lettori di QE “il segreto di Caliendo”? Sì, non uno, ma due segreti! Ogni volta che mi sento pressato dai tantissimi impegni così tanto che può sembrare che non ci sia via d'uscita mi dico: ”meglio perdere un minuto nella vita che non la vita in un minuto”. Bisogna darsi una calmata al momento giusto: questa, per quanto possa apparire semplice, è una cosa essenziale nella vita, quindi ribadisco meglio perdere un minuto
nella vita che la vita in un minuto, basti pensare a coloro che guidano senza prudenza. E, nello stesso tempo, il mio segreto è il coraggio di continuare. Io alla mia età, che definirei ampiamente matura, ho ancora talmente tanti obiettivi davanti che non so se mi basterebbero altri 130 anni di vita. Una frase da prendere in modo quasi religioso come un comandamento per me è quella di Churchill che dice: “Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta.”
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IL PIZZI(no)
Opinioni e pensieri in libertà, di Riccardo P.
Virtuale e’ una parola superata
Da molto tempo sento usare l’aggettivo “virtuale” associato alle realtà della comunicazione moderna. Si iniziò, credo, nel 1982 dopo l’uscita del film Tron. Fu un successo mondiale e fu anche il primo film a introdurre il concetto di realtà virtuale.
Da quel lontano 1982 il termine “virtuale” è stato assorbito dall’immaginario collettivo e successivamente utilizzato applicandolo alla rete internet. Succede continuamente su testate giornalistiche, su servizi tv e documentari. Nel frattempo le tecnologie sono cambiate e l’accelerazione impressa allo sviluppo di software e hardware è in continua crescita, ma l’aggettivo virtuale
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continua imperterrito ad essere utilizzato ogni qualvolta un comunicatore scarsamente informatizzato si avventura nella stesura di un articolo. Se all’inizio forse era trendy e stupiva qualche casalinga, oggi il termine virtuale, soprattutto se associato al mondo dei social network e di Facebook, fa sorridere. “la sua bacheca virtuale”, “..succede nel mondo virtuale di Facebook”, “..la virtualità delle
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chat”, sono alcuni esempi di come in modo becero e falsamente sensazionalista troppo spesso i media parlano delle comunicazioni tra umani attraverso internet. Secondo questa sbagliata logica anche una telefonata col cellulare potrebbe essere definita una conversazione virtuale, visto che le due persone non sono nella medesima stanza e parlano attraverso uno strumento tecnologico. Anche gli avvisi di Equitalia sono creati usando un computer come quello di Tron (ma più malvagio) e persino la televisione potrebbe rientrare nel novero degli strumenti per la realtà virtuale, ma a nessun passerebbe per la testa di affermarlo. Le multe che vengono contestate attraverso il sistema Tutor, che identifica la nostra targa, la confronta con i dati della motorizzazione e fa una valutazione della nostra velocità media da punto A a punto B sono forse virtuali? Eppure in tutto il processo, a parte il conducente ignaro, non c’è nessun umano coinvolto perché fanno tutto i computer. Le comunicazioni digitali tra le persone sono
quanto di meno virtuale esista. Dietro a ogni profilo Facebook, a ogni account Twitter, a ogni messaggio in chat ci sono persone che respirano, si arrabbiano, si appassionano, soffrono e godono. Parlare di virtuale in questi casi significa depotenziare e sottovalutare con leggerezza la comunicazione fatta con la parola e con la volontà molto umana e terrena di socialità che è radicatissima nell’uomo e che iniziò con le scene di caccia disegnate da un nostro avo all’interno di una caverna. Tornando alla definizione di virtuale, ovvero: simulato, non reale. Credo che non si debba mai confondere una certa superficialità alla quale ci hanno abituato i social e la relativa messa in scena legata all’effetto “Big Brother” insita nell’esposizione continua, con il concetto di virtuale. Perché anche nella rappresentazione pubblica del nostro mondo, della nostra proiezione di noi, o di come vorremmo farci percepire, si cela la meno virtuale delle realtà, ovvero: la nostra debolezza e la nostra vanità.
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DAL MONDO
Comiques en scène à Saint-Jean-Cap-Ferrat Pour ouvrir cette 3ème saison de Comiques en scène, la ville de Saint-Jean-Cap-Ferrat a le plaisir d’accueillir Camille Lellouche, artiste multi talents, à la fois chanteuse, humoriste, actrice et musicienne, elle nous présentera son premier one man show au mille visages : « Camille en vrai ! » Sa petite taille et ses grands yeux font tout son charme, mais attention, Camille Lellouche est loin d'être inoffensive. Entre interprétation de personnages et performances musicales, elle vous offre un " one woman show " nouvelle génération. Moderne et complètement habitée par ses personnages, Camille passe du chant à la comédie avec une aisance naturelle qui vous donne envie de rentrer dans son univers ! Quelque uns de ses personnages: #Charlotte-Léonie la comédienne bobo de Saint Germain des Prés #GéraldineMontéquieux la michtonneuse in love des vieux riches #Lilou l'enfant sauvage #ArtisteTropFraiche #PassezUneBonneSoirée Camille Lellouche a grandi à Vitry-sur-Seine en banlieue parisienne. A 6 ans, elle plaque ses premiers accords de piano pour 20 ans de cours et 5 ans d’alto. Pour devenir une artiste complète, elle prend des cours de comédie chez Acting International et s’exprime à travers son autre passion la chanson dans les piano-bars. Elle est alors chef de rang lorsqu’elle est repérée par la réalisatrice Rebecca Zlotowski dans le
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restaurant où elle travaille. Elle va lui proposer un rôle dans son premier long métrage « Grand Central » aux côtés de Léa Seydoux, Tahar Rahim et Olivier Gourmet. Elle est second rôle féminin. Le film est sélectionné au Festival de Cannes, ce qui permet à Camille de monter les célèbres marches du Palais des Festivals et, en parallèle, s’empare des réseaux sociaux à travers des vidéos humoristiques. Au hasard d’un tournage, c’est la rencontre avec Laurent Junca et Dominique Perrin. C’est explosif et évident : « Tu dois monter sur scène, t’es une show girl ». Dans le même temps s’enchaîne directement The Voice (2014-2015) où Camille finit demi-
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O E DAL WEB
finaliste. La tournée des Zenith terminée, elle écrit et met en scène son spectacle avec Laurent Junca à travers des personnages de femmes qu’elle fait plus qu’incarner. C’est le Casino de Paris en première partie de Virginie Hocq qui sera la scène de sa première apparition. En 2016, « Camille en vrai », son premier spectacle est né. Camille toujours téléphone en main, part à la rencontre de son public à Marseille, La Rochelle, Nantes, Lille, Aix en Provence, Hyères… Elle continue sa carrière d’actrice en tournant dans le second long métrage de Rebecca Zlotowski « Planétarium » aux côtés de Natalie Portman et Lily Rose Depp. Camille va vite, mais heureusement toujours avec vous sur les réseaux sociaux. (Source, OFFICE DE TOURISME DE SAINT JEAN CAP FERRAT)
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NO FINISH LINE: si annuncia un'edizione...stellare
NO-FINISH LINE: rédit photo Palomba 2016
L'iniziativa podistica a scopo benefico, la No Finish Line®, ha compiuto quest'anno 18 anni. Edizione dopo edizione, gli obiettivi posti come traguardi dall'organizzazione sono stati sempre più ambiziosi tanto che la simbolica distanza che separa la Terra dalla Luna è stata superata l'anno scorso con i 392 516 chilometri percorsi dai 13297 partecipanti. Grazie all'assistenza fornita dai 50 volontari dell'associazione monegasca Children & future questa volta si punta a raggiungere complessivamente, nel corso delle 8 giornate previste quest'anno, dall' 11 al 19 novembre almeno, a registrare 14000 iscritti in grado di generare 400 mila chilometri, l'equivalente della somma in euro che si vorrebbero destinare a bambini bisognosi. Segue il dettaglio di quanto reso noto dall'ufficio stampa della No Finish Line.
Cap vers les étoiles avec la No Finish Line®! Embarquement : le samedi 11 novembre à partir de 14h jusqu’au dimanche 19 novembre 16h ; Base et centre de contrôle : Chapiteau de Fontvieille, Monaco ; Trajectoire : 1400m dans le quartier de Fontvieille ; Carburant : la seule motivation des participants conjuguant leurs efforts sportifs à leur enthousiasme pour un seul but : aider des enfants malades ou défavorisés ; Assistance technique : les 50 bénévoles de Children & future. Depuis 1999, année de la première No Finish Line®, les objectifs, tant en nombre de participants qu’en nombre de kilomètres à parcourir, n’ont cessé de croître, positionnant cette course du cœur comme l’une des plus importantes manifestations caritatives monégasques. Quelques chiffres : depuis 1999, 96 085 participants ; 2 636 778 kms parcourus ; 2 797 303 euros reversés à des projets en faveur des enfants. Pour info cliquez ici
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GLAMOU Cecilia Peck a Monaco presenta il suo film documentario sulla violenza contro le donne Si preannuncia un evento indimenticabile e, purtroppo, di scottante attualità, quello organizzato al teatro intitolato alla Principessa Grace i prossimi 11 e 12 novembre. Infatti, se la prima giornata del programma prevede il ritorno sul grande schermo del film "La ragazza di campagna" la cui interprete, l'allora semplicemente attrice Grace Kelly, vinse il Premio Oscar come migliore attrice, il secondo giorno si assiste al debutto monegasco della pellicola ispirata alla biografia di Linor Abargil "BRAVE MISS WORLD" diretta dalla 59enne Cecilia Peck, (che del più noto Gregory è la figlia,) presente alla serata con gli attori Reese Witherspoon, Bridget Carpenter (vincitrice del "Princesse Grace Statue Award") e Noelle Wolf. Il film racconta la storia-testimonianza della violenza subita a Milano dall'allora bellissima modella Linor, sequestrata per una intera notte di violenze da un omo ingaggiato per occuparsi dei suoi viaggi, alla fine condannato, grazie ad un giudice capace di fare il proprio lavoro. L'evento TRIBUTE TO PRINCESS GRACE OF MONACO è organizzata con il supporto della Fondazione (francese ed americana) Principessa Grace.
L'artista Ana Tzarev all'opera: copyright Sven Vandenbosch
Monte-Carlo 19 ottobre Serata Futurum Award premiazione: sul palco Mahmoud Al Abood, SAS il Principe Alberto II l'artista Dale Chihuly, Kawther Al Abood, Regis Bergonzi e Lars Ericson. Copyright Pascale Digeaux
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UR & STYLE QE-MAG@ZINE, il vostro se imanale digitale si presenta
Settimanale digitale edito nel Principato di Monaco da AMP Monaco, QE-MAG@ZINE è un concentrato, o meglio la Quinta-Essenza (da qui l'acronimo QE) delle informazioni, notizie ed attualità di fuse n formato digitale attraverso un moderno digitale accessibile dai propri smartphone, oppure editato nella versione PDF riservata esclusivamente agli abbonati. Per chi fosse interessato a riceverne una copia omaggio on line, è pregato di scrivere direttamente alla redazione ampmonaco@qe-magazine.com. Saremo lieti di contarvi tra i nostri 68.000 lettori e gli oltre 15.000 seguaci che ci leggono anche attraverso i nostri profili social (Facebook, Instagram, Twitter, Pintarest, Linkedin e Google+ )
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Jazzy o rocky, Carla Bruni ritorna a cantare a Monaco!
© Mathieu ZAZZO
Arrangiato da David Foster, l’album della ex Premier Dame e modella Carla Bruna, presentato a Monaco il 29 novembre assicura sorprese. Infatti fin dalla canzone d’apertura, « Enjoy the Silence » (1990), che si ricorderà interpretata dai synth dei Depeche Mode, qui assisteremo alla rivisitazione come se fosse una folksong, sulla falsariga della cover del quartetto svedese Abba « The Winner Takes It All » (1980). I brani proposti sono ravvivati dalle brillanti armoniche della sua cantilena estremamente melanconica, rappresentando per ognuna di queste musiche le «madeleine di Proust», cogliendo pienamente l’impronta della musicista. La libertà concessa all'interprete l’ha indotta a rivisitare il classico dei Rolling
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Stones, « Miss you » (1978) con una vena disco latino-italiana ravvivata da una chitarra flamenca e da corde orientalizzanti, o di affrontare il successo « Jimmy Jazz » (1979) dei Clash come se fosse una marcia. ll resto dell’album French Touch, uscito ufficialmente lo scorso 6 ottobre, comprende inoltre classici del rock, (tra cui « Perfect Day » di Lou Reed) così come vecchi standard (« Moon River », « Love Hurts », « Crazy »). Per tutti questi pezzi assicurata la qualità o, come la stessa Carla Bruni descrive con assoluta precisione, una certa intimità. Dopo l'esibizione nel 2013,la Bruni ritorna dunque sul palco dell’Opéra Garnier Monte-Carlo per un concerto destinato ad un pubblico d'élite. (Tratto dal comunicato dell'SBM) Per ulteriori informazioni cliccare qui
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ENRICO LETTA A MONACO Dans le cadre de son cycle de
conférence Monaco Méditerranée Foundation recevra Monsieur Enrico Letta, Ancien Président du Conseil Italien, Doyen de la Paris School of International A fairs à Sciences Po Paris, Membre du Comité Action Publique 2022 sur la Réforme de l’État lancée par le Président Emmanuel Macron . Cette conférence se déroulera (Salle Belle Époque de l'Hôtel Hermitage - Monaco) le 9 Novembre à 18h30. L'intervention de Monsieur Letta portera sur le thème : " L'Europe de demain". A cette occasion Monsieur Letta signera son dernier livre : "Faire l'Europe dans un monde de brutes"; Éditions Fayard (2017). Renseignements et inscriptions sur : mmf@libello.com 30
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HEBDO RENDEZ-VOUS A MONACO
Jusqu'au dimanche 19 novembre, Port de Monaco, Foire Attractions. Renseignements : +377 93 15 06 04 Dimanche 5 novembre à 16h, Eglise Saint-Charles : Concert Spirituel avec Xavier de Maistre, harpiste en résidence et les musiciens de l'Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo. Au programme : Henriette Renié, Claude Debussy, Gabriel Fauré et Maurice Ravel. Renseignements : + 377 98 06 28 28 Lundi 6 novembre à 19h, Médiathèque de Monaco - Sonothèque José Notari: Conférence sur le thème "Ballades photographiques" par Adrien Rebaudo. Renseignements : + 377 93 30 64 48 Lundi 6 novembre à 19h, Théâtre des Variétés: " La Plasticité du cerveau" par le Dr Catherine Vidal – neurobiologiste, organisée par l’Association Monégasque de Médecine Anti-âge. Renseignements : www.anti-age-monaco.com Mardi 7 novembre à 12h15, Médiathèque de Monaco-Sonothèque José Notari: Picnic Music avec Nirvana, sur grand écran. Renseignements : + 377 93 30 64 48 Du mardi 7 au jeudi 9 novembre à 19h, Atelier des Ballets de Monte-Carlo: Les Imprévus (1) par les élèves de l’Académie Princesse Grace. Renseignements : + 377 93 30 70 40 Mardi 7 novembre, de 20h à 22h, Eglise Saint-Charles - Salle Paroissiale: Conférence sur le thème "Après le Brexit, quelle forme pour l'Europe?" par le Père Pierre de Charentenay, Rédacteur en chef de la revue "Etudes". Renseignements : 00 33 (0)6 80 86 21 93 Mardi 7 novembre à 20h30, Théâtre Princesse Grace: "Le Monde d’Hier" de Stefan Zweig avec Jérôme Kircher. Renseignements : + 377 93 25 32 27 Mercredi 8 novembre, de 20h à 22h, Eglise Saint-Charles - Salle Paroissiale: Conférence dans le cadre du cycle d’Art Religieux sur le thème "Sur la symbolique religieuse : "Signes par milliers" par l’Abbé Alain Goinot, délégué épiscopal à l’art sacré. La conférence sera suivie le samedi 11 novembre d’une excursion à la découverte d’œuvres d’art illustrant le thème abordé. Renseignements: 0033 (0)6 80 86 21 93 Mercredi 8 novembre à 20h, Opéra de Monte-Carlo - Salle Garnier: Ciné-concert "Faust" de Friedrich Wilhelm Murnau sur une musique improvisée au piano par Jean-François Zygel, organisé par l'Opéra de Monte-Carlo avec le concours des Archives Audiovisuelles de Monaco. Renseignements : + 377 98 06 28 28 Mercredi 8 novembre à 20h30, Théâtre des Variétés: "Du Gospel à Love Supreme - La Foi dans le Jazz" avec Franck Taschini, saxophonesBenjamin Prischi, piano - Philippe Brassoud, contrebasse - Piergiorgio Marchesini, batterie. Renseignements et réservations : mcjazz@neuf.fr Mercredi 8 et jeudi 9 novembre, Grimaldi Forum Monaco - Espaces Ravel et Indigo: Monaco International Clubbing Show (MICS) : Salon professionnel des exploitants et fournisseurs de l’industrie CHRD (Cafés, Hôtels, Restaurants et Discothèques). Renseignements : + 377 99 99 20 20 Jeudi 9 novembre, de 20h à 22h, Eglise Saint-Charles - Salle Paroissiale: Conférence sur le thème "L’Eglise Une" par le Père Sylvain Brison, Professeur à L’Institut Catholique de Paris. Renseignements: 00 33 (0)6 80 86 21 93 Vendredi 10 novembre à 18h30, Théâtre des Variétés: De la mesure à la démesure - conférence "Regalia. Les collections des Princes de Monaco au XVIIe et XVIIIe siècles" par Thomas Fouilleron, Directeur des Archives et de la Bibliothèque du Palais Princier, organisée par l'Association Monégasque pour la Connaissance des Arts. Renseignements : + 377 97 70 65 27 Vendredi 10 novembre à 19h, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari: Concert par Santa Cruz (Folk Rock). Renseignements : + 377 93 15 29 40 Vendredi 10 novembre à 20h30, Auditorium Rainier III: Série Grande Saison : Récital de piano par Evgeny Kissin. Au programme : Ludwig van Beethoven et Sergeï Rachmaninov. Renseignements : + 377 98 06 28 28 Du vendredi 10 au dimanche 12 novembre, Baie de Monaco : Monaco Sportsboat Winter Series Act II, organisé par le Yacht Club de Monaco. Renseignements : + 377 93 10 63 00 Vendredi 11 novembre, Grimaldi Forum Monaco - Salle Prince Pierre: Journée de conférences TEDxMonteCarlo. Renseignements: + 377 99 99 20 00 Du samedi 11 à 16h, au dimanche 19 novembre à 16h, Espace Fontvieille: 18e No Finish Line, organisée par l'Association Children and Future. Renseignements : 00 33 (0)6 80 86 35 57 Samedi 11 et dimanche 12 novembre à 18h, Théâtre Princesse Grace : Tribute to Princess Grace of Monaco : projections des films "The Country Girl" et "Brave Miss World" organisées par Princess Grace Foundation-USA et La Fondation Princesse Grace en association avec Dani Carew. Renseignements : 00 33 (3)6 40 62 88 67 31
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