QE-MAGAZINE - PRINCIPAUTE DE MONACO n°14 de AMP MONACO

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Anno I - N° 14 - 21 / 27 aprile 2016

Inserto "settimanale" de LA RIVIERA, a cura di AMP Monaco

Questa settimana a Cette semaine à II

III

IV

'Startup Weekend': 54 ore per realizzare un'idea Promenades insolites à Monaco Nella libreria Scripta Manent tutti invitati alla ricerca del rinoceronte

V

VI

Chiacchierata oltreoceano con Alberto Bisin… Michele Affidato: Fare l'orafo è sempre stato il mio sogno!

VII/ VIII

Monte-Carlo Rolex Masters 2016: ritorna re Nadal NEWS


II

ACTUALITES

'Startup Weekend': 54 ore per realizzare un'idea

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arà un week-end da ricordare per i partecipanti alla terza edizione monegasca dello Startup Weekend, iniziativa nata per permettere a potenziali imprenditori, studenti, creativi ed inventori di dare sostanza ad una idea fino a creare le basi per farla diventare un progetto sostenibile. Promossa dalla JCEM (Jeune Chambre Économique de Monaco), a questo format, creato a Seattle nel 2007 da

Andrew Hyde, lo scorso anno c'erano ben 72 iscritti e di questi 4 hanno creato la loro società. Le sessioni di lavoro, coordinate da esperti, professionisti e coach chiamati ad assistere i partecipanti di questa edizione, sono organizzate per la durata complessiva di 54 ore, presso gli uffici dell' International Business Center (IBC), al 2 di rue du Gabian a partire dalle 17h del 22 fino al 24 aprile 2016 con la proclamazione dei vincitori.

A presiedere lo Startup Weekend 2016 è Marc Falesse, presidente della commissione JCEM, il quale ha voluto sottolineare come questa iniziativa "favorisca la nascita di nuove start-up nel Principato, paese che da sempre investe nell'innovazione, intesa come motore dell'economia del futuro". Per i ritardatari che intendono lanciarsi in questa avventura, sul sito www. StartupWeekendMonaco.com tutti i dettagli.

e Startup Weekend Monaco, c’est 54h pour créer une entreprise à partir d’une idée forte !Ouvert à tous, l’événement regroupe les porteurs d’une idée novatrice ou animés d’un esprit créatif, qui souhaitent participer à une fabuleuse aventure. Il aura lieu du 22 au 24 avril 2016, à l’International Business Center (IBC), 2 rue du Gabian, à Monaco. Pour la troisième édition, le Startup Weekend Monaco réunit un éventail de participants

de tous les horizons professionnels ou étudiants, qui se rassemblent en équipes, pour allier les forces et les compétences complémentaires de chacun. Des coaches les accompagnent, afin d’apporter l’expertise nécessaire pour lancer chaque initiative sur des bases solides. C'est aussi une opportunité unique d’échanger avec des professionnels et business angels monégasques et azuréens. En 2015, le Startup Weekend

Monaco avait reçu 72 participants, 51 visiteurs et donné suite à la création de 4 entreprises. Pour Marc Falesse, directeur cette année de l’événement, cette initiative « favorise l’émergence de startups en Principauté, qui au cœur de l’innovation, sont le moteur de l’économie de demain » Inscription : www. StartupWeekend Monaco.com

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Un assegno dell'AMADE Monaco devoluto alla Monaco Collectif Humanitaire

L'AMADE Monaco remet un chèque au Monaco Collectif Humanitaire

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l’occasion de son 50ème anniversaire, l’AMADE Monaco vient de remettre, ce vendredi 15 avril, un chèque de 150.000 € au Monaco Collectif Humanitaire (MCH). Grâce à ce don, 15 enfants pourront être opérés en Principauté. Pour rendre un hommage particulier à S.A.S. la Princesse Grace, Fondatrice de l’AMADE (Association Mondiale des Amis De l’Enfance), très sensible à la cause des enfants vulnérables, le Conseil d’administration

de l’association a choisi de soutenir le Monaco Collectif Humanitaire, qui a pour objectif d’opérer à Monaco des enfants issus de pays en développement dont les pathologies ne sont pas traitées dans leur pays d’origine. La remise de chèque s’est déroulée au Centre Cardio-Thoracique, en présence des membres du Collectif (Gouvernement Princier, Croix-Rouge monégasque et responsables de l’accueil chirurgical), ainsi que des petits

Moussa, Boubacar et Modibo du Mali et Abdoul du Burkina Faso, tous pris en charge par le MCH. Rappelons que l’AMADE Monaco, dont l’objectif est de soutenir et promouvoir le bien-être physique, moral et spirituel de l'Enfance dans le monde, fait partie du Monaco Collectif Humanitaire depuis sa création en 2008. Pour en savoir plus : www.amade-monaco. com

Maria BOLOGNA

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a settimana appena trascorsa ha celebrato il ritorno in gran forma del campione Rafael Nadal che, con la vittoria della 110ª edizione del Monte-Carlo Rolex Masters, contro il francese Gael Monfils, ha permesso al fuoriclasse maiorchino di archiviare la sua 9ª coppa, il 68° titolo in carriera e il 28°trofeo in un ATP Masters 1000. Non ha ancora 30 anni, Rafa, ma lavora sodo per vivere questo momento con gioia e grande felicità, condivisa con le migliaia di spettatori che lo hanno acclamato e che hanno incoraggiato, durante le precedenti partite, anche molti altri tennisti scesi in campo per questo prestigioso torneo. Così, mentre i luccichii dei bolidi presentati al Top Marques hanno appena smesso di brillare in concomitanza con il termine di questo grande evento sportivo, il Principato di Monaco si appresta a accogliere, il 21 aprile, altri due momenti importanti

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o scorso15 aprile, in occasione del suo 50° anniversario dell'AMADE Monaco, JeanPierre Campana e Brigitte Lusignani, rispettivamente Presidente e Vice-presidente dell'associazione monegasca, hanno consegnato un assegno di €150.000 alla Monaco Collectif Humanitaire (MCH), organismo composto da 21 ONG e 3 partner francesi. Grazie a questa donazione, 15 bambini bisognosi possono essere operati in uno degli ospedali del Principato. Data la particolare ricorrenza, per rendere un omaggio speciale a S.A.S. la Principessa Grace, fondatrice dell' AMADE (Associazione mondiale degli amici dei bambini), e sempre molto sensibile alla causa dei bambini vulnerabili, il Consiglio di amministrazione dell'associazione ha scelto di sostenere le azioni della MCH che ha per obiettivo quello di accogliere a Monaco bambini provenienti da paesi in via di sviluppo che necessitano di essere operati per patologie non trattate nel loro paese d'origine. Alla cerimonia di consegna dell'effetto bancario organizzata presso il Centro Cardio-Toracico, hanno partecipato anche i responsabili dell'accoglienza chirurgica e dei membri del MCH che hanno accolto i piccoli Moussa, Boubacar e Modibo provenienti dal Mali e Abdoul dal Burkina Faso, presenti anche loro per l'occasione. L' AMADE Monaco è un'associazione senza scopo di lucro, il cui obiettivo è quello di sostenere e promuovere il benessere fisico, morale e spirituale dei bambini nel mondo e fa parte della MCH fin dalla sua creazione, nel 2008. Per saperne di più www.amade-monaco.com

dedicati al teatro ed alla filosofia. In occasione della 'Giornata mondiale del Teatro' infatti, sul palco del 'Princesse Grace', sono attesi 7 spettacoli proposti da altrettante compagnie pronte per esibirsi gratuitamente a partire dalle 20h00. Durante la stessa giornata poi, va in scena anche la 'filosofia' del passato e quella di oggi: prima, in italiano, con il collega Andrea Cauti il quale, invitato presso la libreria e spazio culturale Scripta Manent, propone una simpatica riflessione partendo dalla disputa tra Russell e Wittgenstein - avvenuta a Cambridge nel 1911 - ed origine della massima wittgensteiniana: “Di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere”. Poi poco dopo, in francese, al teatro 'Des Variétés', in programma l'ultimo atelier organizzato dall'associazione 'Les Rencontres philosophiques de Monaco' che propone, con il titolo 'Le don d'amour', l'approfondimento del significato del 'dono' e 'darsi' in amore con due filosofi, Anne Dufourmantelle e André Comte-Sponville. Anche questi due ultimi appuntamenti sono aperti al pubblico gratui-

tamente. Sempre che sia ancora necessario ricordarlo ancora una volta, questa è la dimostrazione pratica che a Monaco la cultura è sempre ben accolta ed accessibile a tutti. E non parliamo ancora della prima Notte Bianca monegasca, organizzata il 29 aprile, così come la prima edizione di artmonte-carlo, accolta al Grimaldi Forum: approfondiremo meglio di che cosa si tratti tutto questo nel nostro prossimo QE-MAGAZINE che, con il numero 15 del 28 aprile conclude il percorso con il settimanale La Rivera, per continuare altrove, autonomamente. Ma di questo ne tratteremo a brevissimo. Insomma, ci sono o no tante buone ragioni per passare una bella serata o qualche pomeriggio nel Principato? Beh, noi crediamo proprio di si...


CULTURE & TRADITION

Promenades insolites à Monaco

III

Monaco rime avec luxe, Casino, immobilier et belles voitures ? Oui, mais pas seulement! Les vrais connaisseurs de la Principauté savent qu’il s’y cache d’autres trésors qui ne s’achètent pas…Nous suivons aujourd’hui les pas de Jean-Marc Ferrié, un habitant et amoureux du « Monaco de tous les jours ». Cet enfant du pays accueille tous les curieux pour leur raconter anecdotes et faits historiques. Découvrons autrement cet unique et merveilleux territoire de 2 km2 !

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Elena ROSSONI-NOTTER

riginaire d’Italie, la famille de Jean-Marc vient s’installer dès les années 1920 sur le Rocher ou la Roca comme l’on dit ici, le promontoire calcaire emblématique de Monaco. Plus longue que large, du haut de ses 60 m, cette barrière naturelle qui s’avance sur la mer sépare aujourd’hui les ports d’Hercule

et de Fontvieille. D'Est en Ouest, du Sud au Nord, le panorama y est à couper le souffle. Pour Jean-Marc comme pour les visiteurs et touristes, la Roca a vraiment tout pour plaire. Ce quartier appelé Monaco-ville ou Vieille ville est en effet très charmant et singulier. On peut y admirer le Palais princier, la Cathédrale de l’Immaculée

Monte-Carlo - Avenue de la Gare - cartolina pubblicata sul blog di Jean-Paul Bascoul monaco4ever

Passeggiate insolite a Monaco

Seguite le tracce di un 'enfant des pays': Jean-Marc Ferrié

Esteso in soli 2 chilometri quadrati, il Principato di Monaco è sinonimo di lusso, Casinò, sviluppo immobiliare e belle vetture? Si, ma non solo! Coloro che conoscono davvero il Principato sanno che qui si nascondono ben altri tesori che non si comprano da nessuna parte. Seguiamo i passi di Jean-Marc Ferrié, un appassionato abitante della Vecchia Monaco che, nella sua quotidianità, si propone nelle vesti di 'enfant du pays' anche come guida per dare il benvenuto ai turisti e per svelare a tutti i curiosi non solo aneddoti ma anche verità storiche sconosciute…

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rano i ruggenti anni venti quando la famiglia di JeanMarc, dall'Italia, decise di trasferirsi sulla Rocca di Monaco, tipico promontorio calcareo del Principato che si presenta, con i suoi 60 metri di altezza, come una barriera naturale che separa due porti, quello di Fontvieille e lo storico, il cosiddetto Porto Ercole,

con una vista panoramica da est ad ovest, dal sud a nord, che lascia senza fiato. Per Jean-Marc che accoglie sia i turisti che i visitatori, la 'Rocca' ha davvero tutto per poter piacere. Collocata nel quartiere detto Monaco-ville o 'Vieille ville' in effetti presenta molti tratti affascinanti ed ha scelto originali. Qui si trovano il Palazzo del Principe, la

Conception, le Musée océanographique ou celui du Vieux Monaco. L’on peut aussi errer dans les jardins Saint-Martin dont les grottes ont livré des traces d’occupation très anciennes, qui remontent à l’époque préhistorique. Enfin, les ruelles étroites et sinueuses, arquées de voûtes, esquissent encore l’image du Monaco médiéval et donnent un cachet magique à cette partie de la Principauté. Notre guide connaît ces labyrinthes comme sa poche ; né à Monaco et habitant le Rocher, il les traverse depuis sa plus tendre enfance. Le « petit cailloux » comme il aime à le dire est un bijou sacré. Si l’on est bien attentif, l’on peut par exemple y déceler l’unique vestige du protectorat espagnol (1525 à 1641) niché dans le passage de la miséricorde. Sans doute, chaque recoin a été le témoin d’une Cattedrale dell'Immacolata Concezione, il Museo Oceanografico e quello della Vecchia Monaco. Possiamo passeggiare nei Giardini Saint-Martin le cui grotte hanno svelato tracce di abitanti che risalgono all'epoca preistorica. E, tra le stradine strette e sinuose, con i vari archi a volte, si scorge pure l'immagine di una Monaco medievale che contribuisce a conferirgli un aspetto quasi magico. La nostra guida conosce questi labirinti come le sue tasche: qui ci è nato e questi sono il luoghi dove ha trascorso la sua infanzia. Le "piccole pietre" come ama dire sono un gioiello sacro. Se si è ben attenti, passeggiando è possibile scoprire che esiste una traccia di quando Monaco era sotto il protettorato spagnolo (1525 al 1641), testimonianza questa nascosta nel 'passaggio dalla Misericordia'. Senza dubbio, ogni angolo è stato il testimone di una scena, di un'epoca, di un carattere. E le gesta dei principi Onorato II, Antonio I, Luciano I non sono poi così molto lontani. Questo quartiere monegasco era, è e rimarrà senza dubbio una pietra miliare della storia locale. Jean-Marc sente ancora oggi un profondo bisogno

scène, d’une époque, d’un personnage. Les Princes Honoré II, Antoine 1er, Lucien 1er ne sont ainsi pas très loin…Ce quartier monégasque était, est et restera indéniablement un haut-lieu historique. Jean-Marc ressentait un profond besoin de parler de Monaco, de son histoire et de son évolution. Il aime l’échange, le contact et c’est au travers de son association (www. monaco-rando.com) que cet ancien sapeur-pompier de Monaco accompagne aujourd’hui des groupes pour un tour insolite dans les rues monégasques. Il leur raconte son histoire, celle d'un enfant du pays fier de sa terre natale. Il ne récite rien mais vit et fait vivre les mémoires et les faits de la Principauté car ici l'histoire est partout, si l’on sait écouter et regarder attentivement.

Monaco Ville ©AMP

Le carré d'or conserve l'esprit du Prince Charles III, de François Blanc et de son épouse et de tous les grands architectes et ouvriers qui ont œuvré à l’excellence et au prestige de cette magnifique place connue et reconnue dans le monde entier. Tandis que le cœur du Jardin exotique livre des pierres taillées

par des chasseurs-cueilleurs il y a plus de 300 000 ans ! Livres, spécialistes, guides et passionné(e)s aident à éclairer le chemin de la curiosité. Du Rocher à Saint-Roman, scrutons les indices, restons en éveil et tendons l’oreille. Monaco a encore plein de choses à nous raconter. Remerciement : O. Notter

Monte-Carlo - Avenue de la Gare - cartolina pubblicata sul blog di Jean-Paul Bascoul monaco4ever

di parlare di Monaco, della sua storia e della sua evoluzione. Ama farlo attraverso gli scambi ed i contatti nati attraverso la sua associazione (www.monaco-rando. com) ora che questo ex vigile del fuoco di Monaco ha scelto di dedicare il suo tempo per accompagnare gruppi in tour insoliti per le strade monegasche. Lo fa raccontando la sua storia, quella di un bambino orgoglioso della sua terra natale. Ma non recita nulla: vive e condivide con gli altri ricordi e i fatti del Principato, perché qui la storia è ovunque se si è capaci di ascoltare e guardarsi attorno con attenzione. Il cosiddetto 'Carre d'or' conserva lo spirito del

Principe Charles III, di François Blanc e di sua moglie, così come di tutti i grandi architetti e operai che hanno lavorato per l'eccellenza e il prestigio di questo bellissimo posto conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo. Poco più lontano, invece, nel cuore del Giardino Esotico ci sono le pietre scolpite dai cacciatori-raccoglitori risa-

lenti a più di 300.000 anni fa! Insomma, che siano libri, o esperte ed appassionate guide, tutto contribuisce ad illuminare il cammino di curiosità. Così, dalla Rocca al quartiere di SaintRoman, possiamo ancora oggi scrutare le tracce del passato: ebbene si, Monaco ha ancora un sacco di cose da svelarci. Ringraziamenti: O. Notter

Museo della Vecchia Monaco: riapertura prevista per giugno 2018


IV

PERSONAGGI ED IMPRESE

La filosofia non si genera da nient’altro che dallo stupore” così recita una massima del "Teeteto" di Platone. Oggigiorno parliamo purtroppo sempre meno di filosofia. Ma abbiamo un’occasione unica da non perdere: Andrea Cauti, giornalista e scrittore, presenta giovedì 21 aprile alle ore 18:00, presso lo Spazio Culturale “Scripta Manent”, il suo libro dal titolo "In questa stanza non c'è un rinoceronte - Wittgenstein spiegato a mia figlia". Il suo tentativo esemplare di rendere fruibile a tutti i concetti più complessi e controversi del neo-positivismo austriaco, racchiusi nel Trattato di Wittgenstein, nasce in famiglia e, ne siamo certi, saprà catalizzare il pubblico monegasco. Ma chiediamo direttamente a lui qualche curiosità. Dott. Cauti, una prima domanda sorge spontanea: perché un rinoceronte? È la celeberrima disputa tra Russell e Wittgenstein avvenuta a Cambridge nel 1911. La questione è prettamente filosofica. Anzi, analitica. Si può parlare di qualcosa che non c’è? “Di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere” celebre massima wittgensteiniana. La scelta di questo titolo è una piccola provocazione. Una presa di posizione spiazzante e apparentemente illogica che obbliga il lettore a riflettere. E lo scopo del mio manualetto è proprio questo: vuol essere

motivo di stimolo intellettuale. Da cosa nasce il bisogno di “spiegare Wittgenstein”? Quando scopriamo un posto magnifico ci viene automatico consigliarlo a parenti e amici. Così è accaduto a me con Wittgenstein: ho scoperto un mondo meraviglioso e ho pensato di parlarne a mia figlia. Come avrà capito, non si tratta di un libro normale. Quel viaggio nel “mondo Wittgenstein”, durato oltre un anno, l’ho fatto per conto mio, per passione e senza alcuna idea di raccontarlo. Poi, in cinque-sei mesi, ho raccolto le idee su un quaderno ed ecco il risultato! Il “filosofeggiare” sta assumendo nuove forme di espressione: nell’era di internet e dei social network esiste ancora spazio per la filosofia? Se per “era di internet” s'intende quella realtà per cui l’idea di fermarsi è vista come una bestemmia, allora per la filosofia non c’è posto. In un mondo fatto di messaggi a 140 caratteri, spot e frasi a effetto, esiste solo la “filosofia bonsai”. Nel libro mi sono divertito a immaginare il linguaggio di Wittgenstein applicato al web. Ad internet hanno accesso tutti, qualunque sia la loro cultura o estrazione sociale. In questo “mare social” si perde l’identità e si parla di tutto: questo è il “gioco” a cui ognuno partecipa. Ma, a questo

piccoli sorsi di sapere. È una deformazione intellettuale dominante tra i giovani. Mi parla di “esperti di cliccate”. È un’espressione simpatica che nasconde una realtà drammatica: si pensa che tutto ciò che si trova sul web sia vero e reale. Il postmodernismo parte proprio dall’assunto che non esistono fatti ma solo interpretazioni. Sul web non esistono verità, ma solo interpretazioni. Ma questo non è chiaro a tutti…

Andrea Cauti, giornalista e scrittore, racconta in un manuale il suo personale “viaggio” in compagnia del filosofo Wittgenstein, il padre del neo-positivismo.

Nella libreria Scripta Manent tutti invitati alla ricerca del rinoceronte…

Si può parlare di qualcosa che non c’è? A quanto pare si e l'autore ha scoperto un mondo meraviglioso che ha voluto descrivere con un linguaggio semplice e di facile lettura.

Perché ha scelto lo Spazio Culturale Scripta Manent di Monaco come “palcoscenico ideale” per presentare il suo libro? Liana Marabini - titolare della libreria monegaca - è una donna di cultura, un’editrice e una regista appassionata. Nei suoi film racconta il lato glamour della Chiesa. Lo fa con occhio di credente, ma anche con la convinzione di poter regalare qualcosa agli spettatori. Mi ha sempre affascinato per la sua originalità e onestà. Io sono un giornalista

Maurizio ABBATI punto: qual è l’oggetto di discussione sui social? Ciò che viene condiviso (video, foto, ecc.) o il soggetto rappresentato? Il video di un evento o l’evento stesso? Essere connessi al web è ormai essenziale, trasformandoci tutti in

“esperti di cliccate”: secondo lei serve ancora leggere i libri? Leggere libri è fuori discussione. È fondamentale! Quello che invece manca è la cultura della contemplazione. Si pensa di poter acquisire nozioni e conoscenze in breve tempo, con

e mi occupo di cultura e di cinema per l’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) e da anni seguo il suo lavoro. L’ultimo suo film, “Shades of Truth”, è prezioso: la verità storica sulla figura di Pio XII e la fiction si sposano con grande equilibrio e classe. Nel Principato di Monaco ha poi sede la Liamar Editions, che edita il libro. Inoltre, l’Italia è diventata un po’ provinciale e poco attenta alla filosofia. Diversamente avviene in Francia e nel Principato dove i valori culturali vengono ancora considerati importanti. Chi sono per lei i “nuovi filosofi”? I cantautori di oggi possono essere considerati i “filosofi” delle nuove generazioni? La filosofia è uno stato dell’anima. Non esistono nuovi o vecchi filosofi, casomai nuovi o vecchi maestri di filosofia. E non sempre questi ultimi si possono definire “filosofi”. Il fatto stesso di vivere e di condurre la propria esistenza in un certo modo presuppone che ci sia dietro una “filosofia”. I movimenti esistono e hanno rappresentanti illustri, ma i veri filosofi, a mio giudizio, sono autodidatti e non hanno riferimenti unici. In quanto ai cantautori, non credo possano essere definiti filosofi. Siamo in un altro contesto. Forse si può parlare di poesia, letteratura o satira.

Wittgenstein recherche son rhinocéros à l'Espace Scripta Manent de Monaco Andrea Cauti, journaliste et écrivain italien, nous parle de son “voyage” en compagnie du père du néo-positivisme

La philosophie ne suscite rien de plus que l’étonnement”, disait Platon. De nos jours, il est plus que jamais indispensable de réfléchir à travers la pensée philosophique. L’espace culturel monégasque Scripta Manent nous offre, aujourd’hui, jeudi 21 avril 2016, à 18h00, la possibilité de nous plonger dans la philosophie autrichienne du néo-positivisme de Wittgenstein lors de la présentation du livre de M. Andrea Cauti, journaliste et écrivain italien

de talent. Son œuvre « In questa stanza non c’é un rinoceronte – Wittgenstein spiegato a mia figlia » (Dans cette chambre il n’y a pas un rhinocéros – Wittgenstein expliqué à ma fille), se propose de provoquer les lecteurs sur ce qui semble illogique mais dissimule une vérité. La philosophie de Wittgenstein, approfondie pendant plus d’un an pour la simplifier à sa fille, a transporté le journaliste dans un monde merveilleux basé sur l’idée que

«si on ne sait pas de quoi on parle, il vaut mieux se taire ». Voilà donc l’occa-

sion de rapporter cette affirmation à l’heure actuelle, ancrée au monde « en ligne », virtuel et pressé. Les informations culturelles « à petites gorgées », offertes à tout le monde par internet, sont souvent interprétées comme étant la vérité par la plupart de jeunes. Alors que bien au contraire elles ne sont que des interprétations, les seules à exister selon le

post-modernisme. D’où la nécessité de s’adresser aux lecteurs pour simplifier efficacement des notions complexes tout à fait contemporaines ! Nous explique M. Andrea Cauti. C’est avec grand plaisir, donc, que M. Cauti participe au débat culturel sur invitation de Mme Liana Marabini, présidente de Scripta Manent, qu’il considère une femme de cultu-

re, éditrice et metteur en scène passionnée, originale et honnête. De plus, la Principauté de Monaco représente pour lui l’environnement idéal pour valoriser le contenu de son livre, publié par l’éditeur monégasque Liamar. Quelle heureuse coïncidence !


V

DAL MONDO E DAL WEB

Chiacchierata oltreoceano con Alberto Bisin, professore alla NYU, editorialista di Repubblica, ma soprattutto... acuto osservatore MariaGrazia Cangelli, giornalista pubblicista, esperta di comunicazione fa una chiacchierata con Alberto Bisin, economista italiano, professore alla New York University, editorialista de La Repubblica, membro di vari istituti: NBER di Boston, CESS di NYU, CIREQ dell’Università di Montreal e IZA di Bonn; è Associate Editor presso varie riviste accademiche internazionali, tra cui Journal of Economic Theory e Economic Theory.

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n economista italiano all'estero quali differenze esperisce tra l'università italiana e quella USA? Quando ho lasciato l'Italia, a fine anni '80 inizio '90, le differenze erano enormi. In economia le università americane (non tutte, ovviamente, ma moltissime) erano centri di ricerca, mentre quelle italiane producevano insegnamento di basso livello e ricerca ancora peggiore (non tutte ovviamente ma la stragrande maggioranza, purtroppo). L'Italia, per varie ragioni, era rimasta culturalmente molto arretrata in termini di pensiero economico (non era stato sempre così, anzi, ma questa è un'altra storia). Le università erano centri di potere, anche e soprattutto politico, i concorsi spesso corrotti, insomma, una pervasiva inefficienza le affossava. Oggi le cose sono in parte cambiate. Ci sono sacche di ottima ricerca economica in Italia, dappertutto, non solo nelle università che tutti conoscono come la Bocconi. Restano sacche però. C'è anche moltissimo nulla (o peggio). Ho recentemente partecipato alla valutazione dell'università italiana (per economia) e ho visto cose che voi umani.... L'insegnamento è spesso migliorato,

però. La globalizzazione dell'attività editoriale e la disponibilità di risorse online ha enormemente e rapidamente svecchiato il sistema. Anche la maggiore comprensione dell'inglese (la lingua franca dell'economia) da parte degli studenti ha favorito l'insegnamento (e ha messo fine alla pratica dei testi mal tradotti, quando non in parte copiati, in italiano). Insomma, i germogli ci sono. Ma è anche pieno di gente che cerca di calpestarli invece di annaffiarli. Che cosa mi dici sulla crisi dei paesi emergenti? C'è un ruolo dei fondi sovrani nell'attuale scenario? Che dire delle paure di chi li riteneva players politici oltre che economici? Si sono attenuate o intensificate? Ovviamente la crisi è molto seria. Gli economisti in generale non hanno strumenti per prevedere le crisi, ne' per capire bene come si svolgeranno. Ci sono ragioni solide ed importanti perché sia così. Questo non toglie che molti ci provino comunque, solitamente non i più sofisticati. Gli incentivi a farlo sono molto alti. Eviterò quindi. Mi pare, però, utile notare che con la Cina sta succedendo quello che

Opinioni Personali

qualche decennio fa è successo col Giappone: commentatori che cantano le lodi del "nuovo sistema economico" nella fase di crescita e che poi scompaiono nella difficile ma necessaria fase di stabilizzazione, quando le cose possono andare male. La Cina - e molti altri paesi emergenti - hanno economie dinamiche ma piene di squilibri, specialmente corruzione rampante, mercati finanziari distorti, intervento pubblico inefficiente. Su questi blocchi si fermano e lì restano senza appropriate riforme. Difficile dire se riusciranno a superarli, se il loro sistema politicosociale glielo permetterà. Dove va la ricerca economica riguardo al decision making process del consumatore? Molta della ricerca sulla teoria delle decisioni del consumatore oggi riguarda situazioni in cui il consumatore si comporta in modo men che completamente razionale. Per questo oggi lavoriamo a stretto contatto con psicologi e neuro-scienziati. Il metodo è sempre quello economico, teorie formali (modelli matematici spesso) e test empirici, ma i temi e le questioni sono nuovi e estremamente interessanti. Come spiegare e comprendere

Dal consumo passiamo alla ricchezza, o meglio alle dinamiche che la riguardano. Il lavoro di Piketty sulla distribuzione della ricchezza ha monopolizzato per un bel po' il dibattito sul tema, ma quanto ha influito davvero? Thomas Piketty è un economista sofisticato, un uomo molto intelligente, ma anche un intellettuale motivato in modo determinante da passione ed interessi politici (mi permetto questo giudizio perché lo conosco bene - eravamo assieme a MIT a meta' anni 90 e anche oggi ci si vede a Paris School of Economics, dove sono spesso per lavoro). Il lavoro accademico suo e dei suoi co-autori, ad esempio Emmanuel

Massimo NAVA

Massimo Nava, editorialista de Corriere delle Sera da Parigi, sulla sua pagina Facebook ha scritto un post sulla controversa questione del #Brennero l'ultimo colpo all'Europa, ai nostri tutto gode di una situazione privilegiata (basti valori, all'idea stessa di convivenza e pensare al sistema bancario, alle istituzioni di progresso. Il Muro del Brennero é il internazionali, alla posizione geografica, all'epiú sgradevole e pericoloso per l'idea stessa norme ricaduta dell'economia tedesca etc) é di Europa e per che cosa ci prepara il futuro. l'esaltazione dell'egoismo e della grettezza. I Muri nei Balcani potevano essere almeno Quando arrivavano gli ungheresi dopo la cacompresi, in quanto eretti da Paesi complicati duta del Muro di Berlino, Vienna apriva le sue da gravi problemi sociali e economici. L'acbraccia, forse con la nostalgia dell'impero. La cordo con la Turchia, per quanto eticamente cultura austriaca é impregnata di nostalgia e controverso, era comunque una misura d'erimpianti per un mondo che scompare. Da un mergenza, tenuto conto della grande politica popolo che si é unito al nazismo con l'Andi solidarietá della Germania, che proprio ieri schluss potevamo forse aspettarcelo. Oggi ha riaffermato misure di accoglienza e intedecide lo Schluss, la chiusura. Propongo il grazione. La chiusura dell'Austria, uno dei #boicottaggio turistico. Tanto dall'altra parte Paesi piú ricchi d'Europa, che oltredel Brennero si sta molto meglio.

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"anomalie" di comportamento, in condizioni di incertezza ad esempio, o nelle scelte che richiedono valutazioni in diversi momenti nel tempo, sono i temi di ricerca più "hot" ed interessanti.

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Saez e Gabriel Zucman, è di assoluta qualità, specie nell'aspetto della elaborazione dei dati. Il libro è stata un'operazione politica abilissima: ha dato giustificazione intellettuale a posizioni che la sinistra europea e anche americana aveva preso e voleva prendere. Di qui il grande successo, il supporto quasi-totale (nonostante quel po' naturale di invidia) da parte di personaggi come Paul Krugman e Joe Stiglitz in Usa e di tutta l'intellighenzia in Europa. Intellettuali e giornalisti che non distinguono reddito da ricchezza, stock da flussi, sono saltati sul carro eccitati come ragazzini orfani di Occupy Wall Street. Brutto da vedere dall'esterno: la ricerca accademica piegata agli interessi della politica, il sacco indiscriminato di idee e dati operato da intellettuali e giornalisti. Rimane che l'analisi teorica che spieghi cosa sta succedendo alla distribuzione del reddito e della ricchezza, che

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Alberto Bisin ne comprenda determinanti e dinamica, è ancora abbastanza di la' da venire, nonostante il dibattito sia dominato da posizioni ideologiche di nessun interesse. Ma si procede, la ricerca su questo tema è molto attiva e non è da escludere che il libro di Piketty abbia avuto un effetto positivo almeno in questo senso. (Testo originariamente pubblicato sul blog www. meetthemanager.it )

Alberto Bisin:

"nasco come un teorico, economista matematico. Negli anni però i miei interessi si sono ampliati e oggi mi occupo anche di finanza, di teoria delle decisioni comportamentali (behavioral economics), di distribuzione della ricchezza, e sempre di più di temi al confine tra economia e sociologia (cultura, istituzioni, cose così). Non è buona cosa avere interessi così sparsi, ma ormai mi diverto così e così è". (13a PARTE)

asa Artusi est le premier centre culturel italien dédié à la cuisine domestique qui, inauguré le 23 juin 2007 par volonté de la ville natale, œuvre quotidiennement à promouvoir la culture du patrimoine alimentaire, la mémoire et le patrimoine gastronomique, le goût de la convivialité et de la bonne pratiques domestique. Dans un complexe monumental d’une beauté extraordinaire, le quartier de l’Eglise des Serviteurs, se déroule un parcours culturel et gastronomique dont les centres symboliques sont les deux endroits-clés de l’œuvre et du message d’Artusi: la bibliothèque (avec le legs d’Artusi et les nombreux livres de gastronomie) et la cuisine (de l’école et du restaurant). Nommer Artusi aujourd’hui, dans la Maison qui porte son nom, est à la fois cuisiner et faire de la recherche, pour réapprendre tout en s’amusant.

asa Artusi è il primo centro italiano di cultura dedicato alla cucina domestica, che, inaugurato il 23 giugno 2007 per volontà della città natale, opera quotidianamente per promuovere la cultura del cibo, la memoria e il patrimonio gastronomico, il gusto della convivialità e le buone pratiche domestiche. In un complesso monumentale di straordinaria bellezza, l’isolato della chiesa dei Servi, si snoda un percorso culturale e gastronomico i cui centri simbolici sono i due luoghi-chiave dell’opera e del messaggio artusiano: la biblioteca (con il lascito di Artusi e i tanti libri di gastronomia) (Fonte: Biblioteca comunale Pellegrino Artusi, Forlimpopoli -FC) e la cucina (della scuola e del ristorante). Ricordare Artusi oggi, nella Casa che porta il suo nome, è al tempo stesso cucinare e fare ricerca, per re-imparare divertendosi.


VI

GLAMOUR & STILE

Anche SAS il Principe Alberto II ha ricevuto una sua creazione, al Grimaldi Forum, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia, nel 2011: un paio di gemelli particolari, realizzati a mano in oro con diamanti, sui quali spicca una grande lettera A

riavvicinandoli alla Chiesa. Così il Santo Padre mi ha guardato fisso negli occhi, col volto serio mi ha stretto forte la mano e il braccio e, facendosi più vicino, con voce bassa ma ferma mi ha sussurrato: “Prega per me, figlio, ne ho tanto bisogno”.

Michele Affidato é uno degli orafi più importanti d'Italia non solo perché è un maestro e grande conoscitore dell'arte orafa ma anche perché durante la sua carriera ha avuto modo di incontrare personaggi famosi di caratura internazionale come gli ultimi tre Papa e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo consegnando loro oggetti unici e di grande valore.

Passiamo ora, dal mondo spirituale a quello dello spettacolo, dove lei è molto noto: quali personaggi hanno ricevuto le sue creazioni? Io nasco come orafo e principalmente realizzo gioielli. Sono state tante le richieste che mi hanno permesso di creare premi per importanti manifestazioni. Per esempio sono diversi anni che realizzo i premi speciali agli eventi collaterali per il Festival di Sanremo, che ho consegnato personalmente a personaggio come Pippo Baudo, Al Bano, Tony Renis, Arisa, Marco Mengoni, gli Stadio, i Modà e altri ancora. Ho avuto l’onore anche di poter omaggiare i Premi Nobel Rita Levi Montalcini e Lech Walenza, i Capi di Stato Sergio Mattarella, Carlo Azeglio Ciampi e la moglie, la signora Franca.

Fare l'orafo è sempre stato il mio sogno!

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Grazia PITORRI

ei, grazie al suo lavoro di orafo, ha avuto la fortuna di incontrare e conoscere gli ultimi 3 Papa. In cosa Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco sono diversi e in cosa si assomigliano? Ogni Papa ha un suo carisma, una sua spiritualità, un modo diverso di approcciarsi con il prossimo. Però tutti hanno in comune il fatto di essere succes-

Lei ogni volta che varca le porte di San Pietro ha con sé opere d’arte sacra che il Papa benedice. Che oggetti sono e come li concepisce? Sono tutte creazioni di oreficeria quali corone che ornano statue ed effigi, croci pettorali, pastorali, sculture ed altre ancora. Ogni pezzo viene realizzato interamente a mano su disegno sottoposto da chi li richiede, ma anche su mia proposta grafica.

sori dell'apostolo Pietro. Ognuno ha testimoniato con la propria vita come si vive e si soffre per la Chiesa.

Ci racconta come ha reagito papa Francesco in occasione della benedizione della spada realizzata per una statua di San Michele? Nel mio primo incontro con Papa Francesco sono rimasto colpito dall’approccio profondamente affettuoso e immediato. Appena mi ha visto mi ha abbracciato e baciato. Invece nel secondo appuntamento ho avuto modo di apprezzare lo spirito giocoso che Bergoglio ha manifestato fin dai primi minuti del suo insediamento. Nella mano sinistra tenevo stretta la spada di San Michele che il Pontefice, venendo accanto a me, si era messo a osservare molto divertito e sorridente. E infatti, poco dopo mi ha detto, con fare scherzoso: “Questa spada non serve mica per ammazzare qualcuno?”. E io ho risposto: “Sicuramente no, Santità. È la spada che ho realizzato per San Michele Arcangelo, di cui porto il nome”. E lui ha replicato: “Ah, bene, quindi è la spada che protegge e difende; è giusto consegnarla a San Michele”. Papa Francesco si è poi soffermato a osservarne con attenzione i dettagli, dicendosi colpito dalla luce che emanava e dalle pietre utilizzate. Vista l’interesse che aveva per l'oggetto in questione, gli ho illustrato le caratteristiche dell’opera, realizzata in argento lucido e argento dorato, nella quale ho incastonato ametiste e uno stemma Vescovile. Nel frattempo il parroco che era con me all’incontro sorreggeva il bassorilievo di San Michele e Bergoglio indicando il quadro ha esclamato: “San Michele sarà contento per la spada”. Mi sono molto emozionato infine quando, al termine del colloquio, mi sono avvicinato per ringraziarlo dicendogli come il suo carisma e i suoi messaggi riescano a dare tanta forza e speranza a noi cristiani, specie in un periodo così difficile per tutti. È riuscito a risvegliare in tante persone quella fede e spiritualità che da tempo avevano abbandonato,

Saprebbe darci una definizione dei tre pontefici? Ognuno di loro ha un proprio carisma. Wojtyla, grande pellegrino di pace, era l’espressione della forza nella sofferenza, specialmente negli ultimi tempi; Ratzinger della forza nella timidezza; Bergoglio della potenza nella sua semplicità. Siamo a tre anni dalla proclamazione di Bergoglio a Papa. Lei è stato con lui in udienza più volte, che idea si è fatto sia dell’uomo che del Sommo Pontefice? Io sono l’ultimo nel poter esprimere un giudizio su Papa Francesco. Ogni incontro ho sempre potuto viverlo nella sua grandezza e bontà. È un vero padre, continuamente pronto ad ascoltarti e ad accoglierti. Essere uno dei maestri orafi della Chiesa che cosa vuol dire sia a livello artistico che personale? Quando si realizza un’opera d’arte sacra non è come creare gioielli tradizionali che seguono i tempi e le mode. Ogni oggetto legato alla religione nasce da uno studio approfondito e, attraverso ogni manufatto, siamo chiamati a raccontare la storia di un territorio, di un culto, di una devozione, di un momento storico ben preciso. Questo mi ha permesso non solo di arricchirmi a livello culturale ma anche di fare tante conoscenze legate al mondo cattolico che, apprezzando la mia arte, spesso ricorrono a me per realizzare opere sacre destinate a tante chiese d’Italia e per eminenti personalità ecclesiastiche.

E poi, ancora Philippe Leroy - Yanez di Sandokan, ndr-, Michele Placido, Poul e Mira Sorvino, Ennio Morricone. Tra tutti ne preferisce qualcuno in particolare? Sono tutti grandi, però quella che in particolare mi ha trasmesso forti emozioni e tanta tenerezza è stata Rita Levi Montalcini. Tra di noi si era instaurato un rapporto di amicizia, facevo anche parte della sua fondazione e sono stato uno degli invitati al suo 100° compleanno. Quando ho inaugurato il mio nuovo show-room, pur non potendo presenziare per le sue precarie condizioni di salute, mi ha voluto ugualmente sostenere facendosi rappresentare dalla sua assistente, che nel corso dell’inaugurazione ha letto un messaggio molto toccante di questa donna che resterà un orgoglio per il nostro Paese, al di là del Nobel. Lei com’è diventato orafo, quando ha iniziato a fare questo lavoro? Questo lavoro mi è piaciuto sin da piccolo. All’età di 9 anni con filo di cuoio, filo di ferro, ottone e conchiglie realizzavo gioielli poveri come bracciali e collane, che donavo ai miei famigliari e amici. Un mio parente sacerdote vedendomi molto interessato a questo lavoro, all’età di 13 anni, in concomitanza con la scuola dell’obbligo, mi ha fatto frequentare un laboratorio orafo della mia città. Da qui, mi si è aperto un mondo completamente nuovo. Ero molto interessato a imparare tutti i segreti di un’arte che mi aveva sempre affascinato. Imparati i trucchi del mestiere, nel 1987, ho aperto a Crotone la mia prima bottega, coronando un mio sogno, dando anima e forma ai miei gioielli tra ideazione, studio e sperimentazione. Questo faticoso ma gratificante percorso di vita, mi ha permesso tramite le mie creazioni di raccontare la mia arte.


VII

HOBBY & SPORT

Monte-Carlo Rolex Masters 2016: un torneo indimenticabile

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© AMP Monaco

egli ultimi vent'anni, per trovare un francese contedersi la coppa del campione sulla terra rossa del Country Club per il Monte-Carlo Rolex Masters bisogna risalire al 1998 con la celebre sfida di Cédric Pioline sconfitto proprio in finale dallo spagnolo Carlos Moya. Poi, ancora nel 2000, sempre Pioline, ai tempi forte della sua 5° posizione nella classifica dell'ATP, ha aggredi-

to i campi monegaschi fino a portarsi a casa la vittoria contro lo slovacco Dominik Hrbatý.

Da allora ad oggi, se si guarda la classifica fino ad oggi, è impossibile non notare che esiste un nome ricorrente che è quello di Rafael Nadal: il maiorchino, tra qualche mese trentenne, dal 2005 al 2012 ha regnato incontrastato a Monaco fino alla sconfitta contro Novak

Premiazione del Monte-Carlo Rolex Masters 2016: LL.AA.SS il Principe e la Principessa di Monaco il vincitore, Rafael Nadal, la Baronessa Elisabeth-Anne de Massy e lo sfidante, il finalista parigino Gael Monfils

Nadal: un nome una garanzia! Commenti di Vladimiro Bizzocchi

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l maiorchino è in gran forma e, da fuoriclasse e gladiatore con la racchetta, ha dimostrato che riesce sempre a dare il massimo di sé ad ogni incontro, qualunque sia il risultato finale. Trovarsi ad un passo dal podio con un avversario come il francese Gael Monfils avrebbe potuto essere la sorpresa inaspettata ma visto che siamo parlando del n 16 e del n 5 nella classifica mondiale è stato un fatto più che una ipotesi. A questo livello, stiamo parlando dei primi della classe, ogni set è imprevedibile e, imprevisti a

parte, vedi l’eliminazione di Djokovic, Federer e il ritiro di Ferrer, dobbiamo riconoscere il merito a tutti i giocatori per il loro impegno. Spettacolare e sicuramente dal valore di una finale, l’incontro tra Nadal e lo scozzese Murray: gioco intenso e ricco di colpi di classe che hanno entusiasmato il pubblico, regalando tre set di alto livello. Il pubblico ha sempre sostenuto Nadal anche in questa finale, per la sua capacità di lottare su ogni palla, sempre, senza mai perdere la grinta che lo contraddistingue e che lo rende per questo un personaggio amato da tutti. Monfils, giocatore che

La coppia francese Nicolas Mahut e Pierre-Hugues Herbert vince il doppio del torneo di Monte-Carlo

Roger Federer

sta dimostrando d’aver trovato la giusta strada per esaltare le sue doti, meno fantasioso ma molto più concreto, è attento agli eccessi ma ancora incapace di fronteggiare un ‘Nadal’ ad armi pari. La finale è stata una gara contrassegnata dai molti errori di Monfils che hanno contribuito nell’impresa di Nadal, mai indomito, tanto da aver contenuto il francese fino a portarsi a casa il risultato finale. Il transalpino è riuscito a mantenere bassa l’intensità della gara tranne in poche occasioni, forse, con la speranza di scalfire l’adrenalinica corazza di Nadal per poi arrendersi al terzo set causa un vistoso calo psicofisico. Al contrario Nadal ha sempre mantenuto un buon ritmo dimostrando fino alla fine di essere in condizioni perfette, martellando colpo su colpo quasi fosse il ‘fabbro’ del tennis! Finale non povera di emozioni dunque: primo set a favore di Nadal (75), secondo per Monfils con l’identico risultato

Đoković che lo ha detronizzato nel 2013, tolta la parentesi del derby svizzero del 2014 di Wawrinka che sconfisse Federer con il punteggio di 4-6, 7-65, 6-2, per tenere lo scettro fino allo scorso anno.

Con le poche defezioni di questa edizione, che siano ragionate, casuali o imputabili a motivi di salute, la 110a edizione del Rolex Masters sui terreni monegaschi sarà comunque ricordata per il gran numero di teste di serie che hanno partecipato e per il fatto che, come è accaduto nel 1998, uno spagnolo ed un francese sono giunti in finale per contendersi il titolo di campione di questo torneo, primo sulla terra battuta e parte del circuito ATP 1000. E per il Monte-Carlo Rolex Masters 2016 è ritornato Nadal!

Nadal all'attacco

Nadal addenta la coppa del Monte-Carlo Rolex Masters 2016 ma all'inverso (5-7), e poi sempre in bilico, nello strapparsi il servizio a vicenda per poi cedere al maiorchino nel terzo set con un sonante 6:0 in 2 ore e 46 minuti di gioco.

Gael Monfils durante la finale

Non dimentichiamoci il pubblico che, oltre ad osannare Nadal, ha sostenuto Monfils dimostrandosi sportivo senza colori e bandiere. Pubblico che anche

i due sfidanti hanno ringraziato per il loro calore contraccambiando con la loro prestazione sportiva, sia in campo che fuori.

Andy Murray


VIII

AGENDA & NEWS

Journée Mondiale du Théâtre

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a Commission nationale monégasque pour l’UNESCO et le Théâtre Princesse Grace s’associent à la célébration de la Journée Mondiale du Théâtre. A cette occasion, sept compagnies de théâtre de la Principauté sont réunies le jeudi 21 avril 2016 au Théâtre Princesse Grace pour une soirée placée sous le signe des arts de la scène et de la promotion du dialogue et de la paix entre les peuples. Initiée en 1961 par l’Institut International du Théâtre (I.T.I.), la Journée Mondiale du Théâtre est célébrée tous les ans par la communauté théâtrale au travers de nombreuses manifestations nationales et internationales.

L'arrêt monégasque pour Solibus

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SC Solirace est une association humanitaire de l’Institut Supérieur de Commerce de Paris dont l’objectif est de relancer activement la prévention contre les IST (Infections Sexuellement Transmissibles) dont le SIDA auprès des 15 – 25 ans. Grâce aux formations de chaque membre suivies par le CRIPS (Centre Régional d’Intervention et de Prévention contre le Sida) nous pouvons organiser le Solibus, qui est notre plus gros projet. Ce bus circulera aux couleurs de l'association et des partenaires. Face au succès rencontré l’an dernier, Solibus reconduit

son action dans 10 villes du 17 au 27 avril 2016. Il sera présent à Monaco le vendredi 22 Avril 2016, de 10h à 17h, sur la Promenade Honoré II. Activités des préventions seront organisées ainsi que des animations ludiques. Le but est de sensibiliser et informer, c’est pourquoi il est important de toucher un maximum de personnes lors de cette journée. INFO: http://solirace. iscparis.com SC Solirace è un'associazione dell'Instituto superiore di Commercio di Parigi, non ha scopo di lucro ed ha come obiettivo quello di

ricordare ai giovani tra 15 ed i 25 anni di quanto sia importante la prevenzione contro le malattie sessualmente trasmissibili (infezioni sessualmente trasmessibili) tra cui AIDS. Grazie alla formazione di gruppi di volontari seguiti dal CRIPS (Centro regionale per l'intervento e la prevenzione AIDS) gli studenti hanno ideato il Solibus, che rappresenta il loro più grande progetto. Il mezzo, che porta i colori dell'associazione

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e dei suoi partner, è in viaggio dal 17 al 27 aprile e tocca 10 città francesi. Tra queste c'è anche la tappa monegasca, venerdì 22 aprile, con sosta dalle 10h à 17h sulla Promenade Honoré II: per l'occasione sono previste diverse attività con lo scopo di sensibilizzare il più possibile il pubblico presente.

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a Commissione nazionale monegasca per l'UNESCO ed il Teatro Principessa Grace si associano per celebrare la 'Giornata mondiale del teatro'. Per questa occasione, sette compagnie teatrali di Monaco danno appuntamento giovedì 21 aprile 2016 al Teatro Principessa Grace per una serata all'insegna dell'arte scenica e della promozione del dialogo e della pace tra i popoli. Ideata nel 1961 dall’Institut International du Théâtre (I.T.I) la 'Giornata mondiale del teatro' viene celebra ogni anno dalle comunità teatrali di tutto il mondo attraverso numerosi eventi nazionali ed internazionali.

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V Salon du Livre à Monaco

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es Rencontres Littéraires Fabian Boisson, organisatrices du Salon du Livre, ont été créées après la mort de Fabian Boisson, passionné de littérature et d'écriture. L'initiative en revient à son père Monsieur Jacques Boisson dans le but de perpétuer le souvenir de son fils unique tout en apportant une aide financière aux organisations et établissements divers en charge d'enfants et d'adolescents en difficulté psychique, ainsi que des bourses pour étudiants. La Présidente de l'Association est Madame Yvette Gaza-Cellario. A noter la conférence de l'académicien Jean-Marie Rouart, Président du Salon, qui présentera son dernier ouvrage " Ces amis qui enchantent la vie ", dédié à tous les écrivains de son Panthéon personnel. La conférence sera suivie de la dédicace de l'auteur. Le 24 avril, de 10h30 à 18h30, environ une soixantaine d'auteurs dédicaceront leurs livres. Entrée libre. a quinta edizione del Salone del Libro di Monaco, è accolta al Meridien Beach Plaza. Organizzate con l'Alto Patrocinio di SAS il Principe Alberto II, le due giornate in programma prevedono il 23 aprile l'intervento di Jean-Marie Rouart, dell'Accademia Francese, che presenta il suo libro dal titolo "Ces amis qui enchantent la vie", e poi ancora premiazioni, tavole rotonde e molto altro il giorno successivo, il 24 aprile, con ingresso gratuito, dalle 10h30 alle 18h30.

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re c h e rc h e

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Société d'édition en Principauté de Monaco recherche vendeurs d'espaces Publicitaires H/F (autoentrepreneur ou agent commercial indépendant) pour la prospection d'une stratégie de communication auprès des commerçants, artisans et entreprises dans le département 06 et en Italie. Il/Elle sera chargé(e) de la vente d'encarts publicitaires dans les pages d' un hebdomadaire distribué en kiosque (département 06) et publié également en format numérique. Il est demandé une grande expérience dans le domaine de la téléprospection vers les professionnels, une aisance téléphonique et par email, motivation et organisation. Objectif: construire un partenariat durable avec les clients et le magazine pour construire un réseau solide d'excellence du territoire. Les postulants doivent être rigoureux autonomes, organisés et disposer d'un très bon relationnel. Une bonne maîtrise des langues Italienne et Anglaise serait appréciée. INFO: info@qe-magazine.com

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MCR Auction

XPOSITION des voitures de collection et objets uniques organisé dans le Salon de la Collection de Voitures Anciennes de S.A.S. le Prince (Fontvieille) par la "Scuderia Grifo" : ouverture au public le mercredi 11 mai 2016 de 11h à 18h et jeudi 12 Mai 2016 de 10h à 15h. Vente à l'enchère: le 12 mai à partir de 18h00 (sur invitation). Renseignements: mcrauction@gmail.com

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rganizzata dalla "Scuderia Grifo" presso il Salone della Collezione delle automobili di SAS il Principe di Monaco, a Fontvieille, una esposizione di rare vetture ed oggetti d'epoca, aperta al pubblico mercoledì 11 maggio dalle 11h00 alle 18h00 e giovedì 12 maggio dalle 10h00 alle 15h00. L'asta (su invito), si terrà il 12 maggio a partire dalle 18h00. Per informazioni: mcrauction@gmail.com

Colophone

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Diffusion en kiosques à Monaco et Côte d’Azur : tous les vendredi, SEC Monaco © QE-Magazine: tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo inserto può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali senza espressa autorizzazione di AMP Monaco. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. La testata QE-Magazine è registrata presso il Principato di Monaco secondo quanto previsto dalle leggi vigenti. / © QE-Magazine: La rédaction n’est pas responsable de la perte ou de la détérioration des textes ou photos qui lui sont adressés pour appréciation. La reproduction, même partielle, de tout matériel publié dans le cahier est interdite. AMP Monaco: dépôt légal à chaque parution.


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