QE-MAGAZINE - PRINCIPAUTE DE MONACO n°7 de AMP MONACO

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Anno I - N° 7 - 04.03.2016

Inserto "settimanale" de LA RIVIERA, a cura di AMP Monaco

CSM: Al professor Denis Allemand consegnata una onorificenza per il suo lavoro III Gassman "Le Magnifique" IV Paolo Cedolin Petrini: "Je rêve de continuer de faire ce que je fais: le réalisateur!" Gabriele Muccino: "Il cinema è un'alchimia" V VI Interview à Alberto Toscano: "La culture est aujourd’hui la véritable " valeur ajoutée " de Monaco" VII - VIII NEWS & AGENDA II


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a scorsa settimana, nei locali del Centro Scientifico di Monaco (CSM), in presenza del Sovrano, S.A.S. il Principe

insegne di Ufficiale dell'Ordine delle Palme Accademiche al professor Denis Allemand, Direttore Scientifico del CSM, responsabile anche di un

Alberto II di Monaco, di tutto il personale del Centro e di numerose figure istituzionali, l'Ambasciatore di Francia a Monaco, SEM Hadelin de La Tour du Pin, ha consegnato le

laboratorio presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Nizza - Sophia Antipolis e di diverse altre attività nell'ambito delle Scienze Naturali e dell'Archeologia

CSM: Al professor Denis Allemand consegnata una onorificenza per il suo lavoro

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ACTUALITES

a semaine dernière, dans les locaux du Centre Scientifique de Monaco, en présence de S.A.S. le Prince Souverain Albert II, de l’ensemble du personnel du CSM et des membres de la Maison souveraine et du Gouvernement Princier, Son Excellence l’Ambassadeur de France à Monaco, M. Hadelin de La Tour du Pin, a remis les insignes d’Officier de l’Ordre des Palmes Académiques au Pro-

fesseur Denis Allemand, Directeur Scientifique du Centre Scientifique de Monaco. Il a rappelé le rôle du Professeur Allemand dans le développement du CSM, mais aussi dans celui d’un autre laboratoire à la Faculté des Sciences de l’Université de Nice Sophia Antipolis, ainsi que ses diverses activités dans le domaine des Sciences Naturelles ou de l’Archéologie.

Una nuova pista di jogging a Monaco

Opinioni Personali Massimo NAVA Massimo Nava, editorialista de Corriere delle Sera da Parigi, sulla sua pagina Facebook ha scritto un posto in difesa di Renzi e del governo. Eccolo!

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arà conclusa ed operativa, tra qualche settimana ormai, l'ultima parte della nuova pista di tartan che si estende tra l’Avenue des Ligures, la diga del porto di Fontvieille e all'intero perimetro del parco delle rose, detto Roseraie. Il percorso, ideale per chi ama passeggiare sul 'morbido' o correre agevolemente all'aperto, misurerà in tutto 1300 metri e si aggiunge all'altro circuito monegasco, situato dall'altra parte della città, che si estende per 1460 metri, da oltre 15 anni, da boulevard du Larvotto fino ad oltre il ponte e l'immobile Monte Carlo Sun. Così, sommando i due tragitti, si totalizzano ben 2760 metri, l'equivalente a poco più della metà della lunghezza della frontiera terrestre

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che separa il Principato di Monaco dai comuni francesi Cap d'Ail, la Turbie, Beausoleil e Roquebune-Cap Martin, stimato a 5469 metri.

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a Direction de l’Aménagement Urbain procède, par phases, à

Pista Jogging: perimetro del roseto 'Roseraie Princesse Grace'

la réfection de l’ensemble des allées de Fontvieille. Elle réalise dans le même temps une piste en sol souple pour les joggeurs, entre l’avenue des Ligures et la digue du port de Fontvieille. Le revêtement synthétique amortissant utilisé est celui des pistes d’athlétisme et des aires

de jeux d’enfants. Les travaux de réalisation de cette piste se poursuivent aux abords de la Roseraie. A noter : aujourd’hui, plus des trois quarts de cette piste ont été réalisés. Sa longueur totale sera au final de 1 300 mètres. (Source: Centre de Presse)

Premetto che non mi considero renziano e non sono poche le critiche che condivido o che ho scritto. Premetto che non mi piacciono certe disinvolture, certe nomine, l'autoincensamento del grande rinnovatore, salvo poi passare come i predecessori dal salotto di Vespa per narrare il futuro. Premesso questo, mi chiedo come mai nessuno si accorga di quanto sta accadendo dietro le quinte, nelle anticamere del potere, nei salotti buoni della finanza e della grande stampa internazionale. E come mai molti ambienti della sinistra, anche all'interno del PD, magari gli stessi ambienti sempre pronti a denunciare il renzismo, il partito della nazione, l'alleanza con Verdini etc, non vedano il pericolo di una crisi di governo senza alternative. Mentre il governo arranca faticosamente per portare a casa riforme importanti per l'economia, le istituzioni e la societá civile; e mentre tenta di fare valere in Europa le ragioni di un'Italia che ha fatto i compiti, che sopporta il peso enorme dell'immigrazione, che é fra i piú importanti contributors del salvataggio della Grecia, ecco che ritornano le bacchettate in stile montiano, la retorica del debito pubblico troppo grande (come se quello americano o giapponese non lo fossero), dell'inaffidabilità (come se lo fosse la Francia che viola sistematicamente i richiami sul debito), della lezione tedesca(come se la Germania non avesse finanziato con decine di miliardi il salvataggio delle proprie banche). Cui prodest? In un momento in cui la Gran Bretagna minaccia di uscire dall'Unione, la Francia subisce il contagio di Le Pen, la Spagna non riesce a formare un governo, i Paesi dell'Est sembrano presi da sindrome nazionalista, siamo il Paese (assieme alla Germania) con il governo piú stabile e il Paese che con grandi sacrifici ha rispettato le regole. Invece di richiamare sacri e vuoti totem ideologici, sarebbe davvero il momento di alzare la testa, lanciare un grande progetto per l'Europa ed esserne al centro, con le carte in regola. Non sullo strapuntino, fra Francia e Germania, come vorrebbero i tanti saggi in circolazione. Altrimenti l'alternativa é bella e pronta : consegnare il Paese al populismo, alle paure che stanno sconvolgendo l'Europa, all'estremismo xenofobo o all'estremismo post marxista. Cioé l'implosione. C'é poi l'alternativa dell'alternativa, il ritorno al passato, che non vale la pena né di nominare né di ricordare. E' ancora molto presente e ci stiamo leccando ancora le ferite.

Maria BOLOGNA

a alcuni anni ormai, l'attenzione ai problemi 'di salute' del nostro pianeta non è più unicamente una priorità politica dei paesi occidentali, missione di sovrani illuminati come il Principe Alberto II, oggetto di congressi e confronti globali. Grazie ai social ed alla sensibilità di persone di buona volontà, si possono scoprire tutorial, persone e movimenti che invitano a fare attenzione a dove sia meglio buttare i rifiuti se non riciclarli, non specare l'acqua, spegnere le luci quando non necessarie, ed insomma le varie modalità affiché, soprattutto per le giovani generazioni, diventino 'quasi' dei gesti quotidiani. A Monaco, non a caso, esistono un gran numero di iniziative che coinvolgono sia grandi che piccini in tal senso. Per combattere lo spreco alimentare, per esempio, esiste La Petite Boîte promossa dal Comune, a cui hanno aderito una ventina di ri-

storanti: ai clienti viene proposta una elegante 'doggy bag' per portarsi a casa quanto non consumato sul posto. A promuverla ci ha pensato una donna, Marjorie Crovetto-Harroch, consigliere aggiunta al Sindaco Marsan. Nel campo dell'educazione, invece, vi segnaliamo gli atelier creativi promossi in uno spazio chiamato «u mazaghìn» dove sono organizzate diverse sessioni creative dedicate alle buone pratiche per ritrovare l'autentico contatto con la natura. All'origine un'altra donna, Marjorie Gaggino che ha fondato nel 2004 l'associazione monegasca 'Terres méditerranéennes', nata appunto per valorizzare l'artigianato mediterraneo attraverso l'arte, ma non solo. E poi, per concludere questa carrellata, ci sono iniziative indirizzate ai giovanissimi per aiutarli a comprendere l'importanza di difendere la fragilità del mare e gli oceani. Tra queste, Passion Sea, l'associazione diretta da Helga Piaget che, attraverso eventi

glamour, come la competizione al Monte-Carlo Golf Club organizzata il 21 aprile, raccoglie fondi destinati alla Fondazione Principe Alberto II di Monaco. Al suo fianco ci siamo anche noi, con il nostro FISHOW, progetto che vi sveleremo a breve. Tutto questo per dire che, sarà un caso, ma a capo di strutture dedicate a queste missioni, molto spesso, sono di sesso femminile. Quindi a loro, e non solo ma soprattutto, auguriamo una felice Festa della Donna, ricca di fiori, con tanti petali e profumati di mille soddisfazioni.


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Depuis quelque mois, Ettore Scola vient de rejoindre Vittorio Gassman au paradis des "grands". Avec lui il avait tourné une dizaine de films, le premier en 1964 "Parlons femmes", "Nous nous sommes tant aimés", "La famille", "La Terrasse", "Le Bal"... Ettore Scola, scomparso da qualche mese, ha raggiunto Vittorio Gassman nel Para­diso dei 'Grandi'. Con lui, il Mattatore aveva girato una dozzina di film. Il primo nel 1964 'Se permette parliamo di donne' e poi, a seguire 'C'eravamo tanto amati', 'La famiglia', La Terrazza', 'Il Ballo'…

Gassman

"Le Magnifique" Viviane LE RAY C'était hier... Ce n'est pas tous les jours qu'un Vittorio Gassman vous donne rendez-vous à 9h du matin au bar de l'Hôtel de Paris de Monte-Carlo et vous offre (d'office!) un double whisky... Aussi, ça ne se refuse pas ! Cette annéelà.... Vittorio Gassman était pour un soir sur la scène du Théâtre Princesse Grace, l'invité du "Printemps des Arts", ce Printemps-là apportait dans son cortège d'artistes celui pour qui "La vie est un théâtre". Le théâtre, sa première passion, sera nourrie par son Maître Silvio D'Amico "C'était en 1941, à L'Académie Dramatique de Rome, D'Amico m'a insufflé l'enthousiasme, les premières traces de la maladie.." Sembra ieri…Non capita tutti i giorni che Vittorio Gassman dia appuntamento alle 9h00 del mattino al bar del l'Hôtel de Paris di Monte-Carlo e vi offra (d'ufficio) un doppio whisky senza poterlo rifiutare! Quell'anno era a Monaco, invitato come artista per esibirsi sul palco del Princesse Grace nell'ambito dell'iniziativa del "Printemps des Arts" . Il teatro, la sua prima passione, fu assecondata dal maestro Silvio D'Amico: "Era il 1941, all'Accademia Drammatica di Roma, che D'Amico mi ha contagiato con il suo entusiasmo, prime tracce della malattia…" VLR: Recitare sarebbe una malattia allora? VG: Fare l' attore significa essere pazzo…il nostro mestiere esige una certa dose di malattia mentale, è la mia teoria di fondo...pensi, una volta che ero alle prese con una sorta di manifesto da

scrivere per il mio atelier teatrale 'La Bottega' di Firenze e non avevo nulla di particolare da dire. Ad un certo punto mi misi a comporre un poema ironico a proposito della malattia mentale nel mondo teatrale, tipo "questa Bottega è una sorta di ospedale, un luogo non per guarire i pazienti ma per renderli ancora più malati"...Dopo tutto Ippograte era une degli Dei greci che presiedeva l'ambito teatrale: la Catarsi (per dire almeno un termine snob durante la conversazione) era una parola utilizzata in maniera critica dal più grande esperto di teatro: Aristotele. La catarsi è la 'purga'! VLR: Jouer serait une maladie ? V.G. Pour être acteur il faut être fou... notre métier exige une certaine dose de maladie mentale. C'est ma théorie de base...Lorsque j'ai eu à écrire une sorte de pour mon Atelier théâtral de "La Bottega" à Florence, je n'avais rien d'éternel à dire, alors j'ai composé un poème ironique à propos de la maladie mentale dans le théâtre, cette Bottega est une sorte d'hôpital, un lieu non pas pour guérir les patients mais pour les rendre encore plus malades ! VLR: Alcuni film, soprattutto comici, le sono stati contestati: una specie di vezzo d'attore oppure è stata la maniera di concedersi il lusso di fare quel che si vuole? VG: Diciamo quest'ultima cosa. La mia storia con il cinema è più intensa rispetto a quella con il teatro. Ho girato il primo film nel 1946. Una trentina di film, una serie impressionante che ha raggiunto l'apice durante i due anni trascorsi a Hollywood. Ma ho vissuto il periodo peggiore, lo splendore e la forza del cinema romantico con le sue grandi star, purtroppo, non esistono più. Il cinema americano che potrei apprezzare oggi non è ancora

nato. Ero 'un bel ragazzo' come molti dicevano, che assomigliava a quel genere di latin lover all'acqua di rose che ho sempre detestato. Cercavo di dire loro (molto snob): "Sentite, io sono un intellettuale, leggo Proust, recito Amleto, non posso giocare a fare il cretino, non fa per me". Insomma era no!. E come risposta ho girato 4 film terribili, come 'Sombrero' che già il titolo è tutto un programma…ma alla fine si sono sbarazzati di me ed io di loro! VLR: Certains films, comiques, vous ont été reprochés: était-ce un jeu d'acteur ou la manière de vous payer le luxe de faire ce que vous vouliez faire plus tard ? VG: Disons cela... Mon histoire avec le cinéma est plus accidentée que mon histoire avec le théâtre. J'ai tourné mon premier film en 1946. Une trentaine de films, une galerie monstrueuse qui a atteint son sommet pendant deux années passées à Hollywood. J'y ai connu la situation des pires années, la splendeur et l'envergure du cinéma romantique avec ses grandes stars n'existaient plus. Le cinéma américain que j'apprécie aujourd'hui n'était pas né. J'étais "assez beau garçon" comme ils disaient, j'étais pour eux le typique "Latin Lover" à l'eau de rose que j'ai toujours détesté. J'avais beau leur dire (très snob!) : "Ecoutez, je suis un intellectuel, je lis Proust, je prépare Hamlet, jouer "les très cons" ce n'est pas pour moi". La réponse était NON ! Alors j'ai tourné 4 films épouvantables, dont "Sombrero", le titre déjà est tout un programme... Finalement il se sont débarrassés de moi et moi d'eux ! VLR: Il teatro è la sua grande passione, gli italiani lo sanno, e i francesi la conoscono più sul grande schermo. Considera il cinema un'arte minore? V.G. In realtà sono due rami dello stesso albero. Quello che intravedo però è che, all'opposto del teatro,

il cinema è un'arte realista e per me, che recito istintivamente, questa cosa 'psicologica' m'innervosisce. Di fondo questo ha più a che vedere con il realismo riflesso del quotidiano mentre il teatro rappresenta la capacità di potersi trasformare, è metamorfosi, come qualcosa di alchemico. L'attore è il re della scena molto più dell'autore. Detto ciò a me, comunque, piace alternare le due cose. Non credo che esistano altre strade, non lavoro per l'eternità e di conseguenza non mi prendo mai davvero sul serio, atteggiamento che cerco di trasmettere ai giovani… VLR: Le théâtre est au fond votre vraie passion, les italiens le savent, les Français vous connaissent plus au cinéma... Considérez-vous le cinéma comme un Art mineur ? V.G. Ce sont les deux branches d'un même arbre. L'opposition fondamentale que j'entrevois est que le cinéma est un art réaliste. Je joue instinctivement la psychologie m'énerve ! Elle a beaucoup plus à voir avec le cinéma art réaliste qui dépend du quotidien, tandis que le théâtre est un art de métamorphose: c'est de l'alchimie ! L'acteur est roi sur la scène plus que l'auteur. Cela dit j'aime alterner. Ne croyant pas à une autre vie je ne travaille pas pour l'éternité, en conséquence je ne me prends jamais tellement au sérieux, c'est une arme que je tente de léguer aux jeune... VLR: Lei ha girato con registi come Dino Risi, Ettore Scola, persone che in comune hanno un certo sguardo amaro ma lucido, della nostra società. Fellini è assente per qualche ragione? VG. Non ho mai fatto un film con Fellini benché ci sia stato un tentativo con una pellicola intitolata 'Mastorna' che poi annullò misteriosamente 5 giorni prima dell'inizio delle riprese. Fellini credeva a delle forze misteriose, cose a me del tutto estranee. Sono un suo grande ammiratore perché avevamo in comune molti difetti, non tutti certo. Era un bugiardo, per esempio, ma aveva un autentico senso dell'umorismo pur essendo qualcuno che aveva paura di qualun-

que cosa: era adorabile. VLR: Vous avez tourné avec des réalisateurs comme Dino Risi, Ettore Scola, qui ont en commun un regard amer, lucide, sur notre société. Fellini est étrangement absent ? V.G. Je n'ai jamais tourné avec Fellini, il y a bien eu une tentative pour un film qui avait pour titre 'Mastorna" mais il a été annulé 5 jours avant le début du tournage pour des raisons mystérieuses. Fellini croyait aux forces mystérieuses... auxquelles je ne crois pas. Je suis un très grand admirateur de Fellini parce qu'il avait beaucoup de mes défauts, pas tous, il était très menteur par exemple, mais il avait un authentique sens de l'humour et puis il avait peur de tout, c'était un être adorable. VLR: Adesso le elenco una lista di cose dette su di lei: narcisista, arrogante, cattivo, geloso! A aggiungiamo anche presuntuoso, crudele e insopportabile… VG: Tutto questo? E chi ha detto queste cose così gentili? Una donna? VLR: Je vais vous énumérer une liste de "On dit" qui courent sur vous... On dit que vous êtes narcissique, "arrogant",

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"méchant", "jaloux" ! On a ajouté "présomptueux", "cruel, "insupportable" ! V.G. Tout ca ! Qui a dit ces mots doux ? Une femme ? VLR: A proposito dell'Amore, che mi dice? VG: In amore l'elemento fisico è molto importante se a questo aggiungiamo l'elemento grottesco che chiamerei l'Utopia della felicità. La complicità, il gioco, sono essenziali perché l'amore sopravviva. VLR: L'Amour, à propos qu'en dites-vous ? V.G. Dans l' amour l'élément physique est très important, s'y greffe l'élément grotesque que j'appellerai "Utopie du bonheur". La complicité, le jeu sont essentiels pour que l'amour survive. VLR: La felicità allora è una utopia? VG: La felicità è la stupidità più totale! VLR: Le bonheur est donc bien une utopie ? V.G. Le bonheur c'est la totale stupidité ! Dialogo tratto da 'Teneri sguardi' (Ed.Toscana, 1993) "Tendres Regards" (Ed. Toscane, 1993)


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Il vient de terminer le tournage de son second grand projet : le courtmétrage « Are You Happy »

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Paolo Cedolin Petrini: "Je rêve de continuer à être ce que je suis : un réalisateur!"

: Paolo, après ta participation au Festival d'Ezio Greggio, en 2014, comment ta carrière a-t-elle évolué ?? Après ma participation au « MonteCarlo Film Festival de la Comédie » et l’obtention du prix du « Meilleur premier film", nous avons connu plusieurs avant- premières, notamment à Paris (Bastille) où à notre plus grande surprise nous avons rempli la salle avec plus de 400 personnes ! Suite à cette expérience incroyable, je me suis rendu à New York pour perfectionner mon anglais et j’y ai développé mon idée de court-métrage avec mon ami et acteur principal Arnaud Jouan. Q : L'été dernier, vous avez utilisé la plateforme iTunes pour vendre votre film en streaming: avec quels résultats? Satisfait ? Oui ! Effectivement nous avons eu la chance d’être avec « Incompatibles » présent sur la plateforme i-Tunes France depuis l’été 2015. Je suis fier de pouvoir le dire ! Nous sommes rentrés en deuxième position des comédies romantiques et nous sommes toujours dans le haut du classement

dans cette catégorie. Nous avons un rituel avec les membres de l’équipe, avec qui j’ai gardé le contact, celui d’aller au moins une fois par semaine regarder le classement des films. Ainsi nous pouvons voir où nous nous situons par rapport aux autres, ainsi que lire les commentaires qui sont pour la majeure partie positifs ! Paolo Cedolin Petrini est un jeune réalisateur résiun jeune réalisateur rési¬dant à Monaco depuis l' âge de huit ans. Après un Bac littéraire, il part suivre ses études à Paris pour ensuite réaliser le premier longmétrage de sa carrière : « Incompa¬tibles » avec la partici¬pation exceptionnelle de l’acteur britannique Sir Roger Moore. Nous l'avons rencontré juste à la fin de la post - production de son dernier film, un « drame » qui compte dans son casting deux acteurs principaux : la comédienne Gabrielle Lazure et l’acteur Arnaud Jouan avec qui il avait réalisé sa première comédie. Q: Malgré ton jeune âge tu as réalisé deux films et enregistré un record : celui d'avoir eu plus d'1.100 000 internautes qui ont vue la bande annonce

de ton film 'Incompatibles'. Ne penses-tu pas que ce résultat devrait t'inciter à tourner en t'appuyant sur les outils fournis par le web, plutôt que sur ceux classiques du grand écran ? Oui effectivement je pense qu’internet offre une grande liberté. Je suis très surpris du nombre de vues sur notre bande-annonce, nous ne pensions pas faire plus de 2000 vues au total, mais depuis plus d’un an nous en comptons 2000 par jour ! C’est incroyable le pouvoir des réseaux sociaux de nos jours. Plus d’un million de vues pour la bande-annonce d’un long-métrage réalisé avec seulement 25.000 euros c’est complètement inattendu pour moi. Aujourd’hui, il est très difficile pour notre génération d’obtenir des fonds des grands groupes de cinéma. Je ne sais pas si c’est une question d’âge, mais dans tous les cas on ne nous fait pas encore confiance car pour faire un film, il faut beaucoup d’argent. L’alternative diffuser en direct des contenus sur internet. Par cette voie nous n’avons pas besoin d’intermédiaire, nous diffusons directement au public. Je reste tout de même dans une optique de diffusion en salle de cinéma car j’adore la sensation que l’on retrouve dans un cinéma et qui ne peut pas être reproduite "à la mai-

Le réalisateur Paolo Cedolin Petrini qui peaufine les derniers détails avant la prise.

Are you happy, alcune foto dal set ©Jeremy Jakubowicz

Caroline (Gabrielle Lazure) et son fils Daniel (Arnaud Jouan).

son", même si je suis conscient que l’avenir passera surtout par internet. Q:Prochain projet? Je suis déjà passé au format court ! C’était pour moi avant tout un challenge personnel de réussir à raconter une histoire en quinze minutes ! Je voulais le faire et je l’ai fait. Pendant mon séjour à New York j’ai écrit mon premier court-métrage « Are You Happy » et j’ai réussi à le finaliser récemment. Le format court est plus facile à regarder, à diffuser et à produire. Ce projet est totalement différent d' « Incompatibles » d'autant que j’ai pu aussi avoir une équipe de vrais professionnels et un matériel digne de celui d’un long-métrage cinéma. Mon but maintenant est de le promouvoir à travers de nombreux festivals et pourquoi pas faire une projection en Principauté ! Q: Tu es le fondateur de l'Association pour la création cinématographique de Monaco (ACCM): tu peux nous en dire un peu plus? J’ai fondé l’ACCM avec Arnaud Jouan qui en est désormais le président, mon amie Ingrid de Bruyn et d’autres personnes qui ont travaillé avec moi sur le film « Incompatibles ».

Notre association monégasque a pour but de développer le cinéma sous toutes ses formes en Principauté. Nous sommes en train de développer deux grands projets que nous voulons proposer sous peu au Gouvernement Princier. Le premier, développer un festival étudiant. Notre but est de proposer une compétition entre tous les élèves de lycée en Principauté afin qu’ils réalisent des courtmétrages. Dans le cadre de ce festival nous voulons organiser des rencontres avec des professionnels du cinéma. Cela permettra aux élèves désirant s’orienter vers une carrière artistique et cinématographique, de connaître des professions méconnues du cinéma, leur donnant cartes en main pour concrétiser leur projet d'avenir. L’autre projet sur lequel nous travaillons actuellement avec l’association est une série de débats autour de grands réalisateurs ou des grands films une fois par mois. Ces deux projets nous tiennent vraiment à cœur mais nous sommes freinés par le manque de visibilité de notre association et surtout le manque d’aides financières!

Q: Comme tous le jeunes, j'imagine que tu as un rêve dans ton tiroir ? Mon rêve est de continuer de faire ce que je fais. Je voudrais avoir l’opportunité de développer mes scénarios ainsi que mes idées et trouver un producteur qui puisse m’accompagner pour les prochaines années !


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GABRIELE MUCCINO: "Il cinema è un'alchimia" Silvia GIORDANINO

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resentare il regista e sceneggiatore cinematografico Gabriele Muccino è allo stesso tempo semplice e difficile. Semplice perché grazie alla sue molteplici sfaccettature espressive ha intercettato nel tempo una vasta gamma di pubblico ed è quindi facilmente riconoscibile. Difficile per lo stesso motivo: come si fa a presentare un artista che riesce ad essere sempre au-

foto dalla pagina Facebook del regista

tentico e genuino cambiando genere e “pelle”? Così vi proponiamo di conoscere questo artista come osservandolo in un caleidoscopio: vedrete diversi Muccino, ma è sempre lui, il “nostro” Gabriele. Così “nostro” da essere a Monaco come presidente della giuria della Tredicesima edizione del Monte Carlo Film Festival de la Comédie con direzione artistica di Ezio Greggio al quale è legato da una bella

amicizia. E se avessimo mai l’onore di incontrare quegli occhi azzurri e sognanti, liquidi come gli acquarelli di Folon, non illudiamoci: quello sguardo non è per noi….Gabriele Muccino, nella sua mente in continua creatività, è già in qualche altro luogo, in qualche altro mondo, in qualche altro sentimento, ma, bontà sua, ce lo racconterà prima o poi con la magia del Cinema.

Tantissimi i riconoscimenti di Gabriele Muccino. Per il David di Donatello: nel 2001 Migliore regista per L’ultimo Bacio, nel 2008 David Speciale per i suoi successi negli Stati Uniti come autore e come regista e nel 2015 per Padri e figlie. Nastro d’Argento nel 2003 come miglior sceneggiatura per Ricordati di me e nel 2007 Nastro d’Argento speciale ai personaggi dell’anno.

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arlaci della tua formazione personale dagli esordi: come Gabriele Muccino è diventato il regista di successo che conosciamo oggi? Appena finito il Liceo Classico ho capito che avrei voluto diventare regista di cinema. Sono cresciuto con una grande passione per questa arte, ma allora, ovviamente, era distante l’idea di divenire un cineasta. Ero molto giovane, ma avevo una profonda consapevolezza di voler intraprendere questa avventura: da allora non ho mollato un solo giorno! Per anni ho girato tanti cortometraggi, contributi di pochi minuti per vari programmi televisivi.

Ho lavorato in questo campo ogni volta che mi si offriva una possibilità per circa dieci anni prima di esordire col mio primo cortometraggio a 30 anni, nel 1997. C’è stato un momento in cui ho sentito che ero finalmente pronto all’esordio e che avrei saputo tenere cinematograficamente sotto controllo la storia che avrei voluto raccontare. Raccontaci della tua esperienza a Hollywood per dirigere La ricerca della felicità (2006) e Sette anime (2008), entrambi con Will Smith protagonista, che è anche produttore delle due pellicole. Un momento importante della tua carriera.

É una storia unica. Fatta di coincidenze irripetibili e fondata su una illimitata e, ai miei occhi, quasi incomprensibile, fiducia che Will Smith ha riposto in me dopo aver visto i miei film italiani e a seguito del nostro incontro personale. Sono stato letteralmente imposto da lui al ponte di comando del nostro primo film, la Ricerca della Felicità. Poi ho dovuto, naturalmente, cavarmela da solo. Ho fatto tutto quello che potevo per realizzare il miglior film possibile, seguendo però solo il mio istinto e la mia natura senza ascoltare produttori o, peggio, le insicurezze che si sarebbero potute insinuare. A seguire, due anni dopo, nel 2008 Sette anime.

Due film drammatici amati da critica e soprattutto dal pubblico quelli con Will Smith. Poi nel 2010 esce Baciami ancora, sequel de L'ultimo bacio, c on un buon successo al botteghino e vince come miglior film al Shanghai Film Festival e nel 2012 la commedia Quello che so sull'amore (Playing for Keeps). Film altamente drammatici e commedie. Un regista poliedrico. Qual è il segreto del tuo successo? Mi considero eternamente un esordiente, ho fatto dieci film fino ad oggi, ma dentro di me mi sento in eterna fase di riscaldamento come un giocatore prima di entrare in campo per fare la sua prima partita: ogni volta cercando di fare meglio, ogni volta mettendomi in gioco, a volte incontrando una squadra perfetta, a volte meno. Lavorare a Hollywood è complesso, articolato e anche insidioso, ma è un’avventura comunque straordinaria. Quindi è molto diverso lavorare in Italia piuttosto che in America? Profondamente diverso. Specialmente se si lavora all’interno della logica dei grandi Studios. Ti viene messo tra le mani tutto quello che ti occorre per fare il miglior film immaginabile, devi però dimostrare ogni giorno di essere all’altezza delle aspettative di chi mette a disposizione milioni di dollari affinché il film sia commerciale, fruibile, di qualità altissima. Viene controllato il tuo “girato” ogni giorno, da executives e produttori. Se qualcosa non va vieni convocato e ti viene chiesto di modificare qualcosa nel tuo modo di lavorare…. A me per fortuna non è mai successo! Devi difendere la tua visione ed essere diplomatico e affilato nel farlo. Il lavoro dei marketing dietro al lancio di un film è il processo che mi ha più colpito e affascinato tra tutto quello che ho osservato e imparato in questi anni di esperienza a Hollywood. Quando “senti” che devi fare un film? L’ispirazione? Un’idea, una sceneggiatura, un incontro…… E’ l’urgenza di raccontare quella storia piuttosto che un’altra. Ma fin dall’inizio devi fare i conti col gusto di un pubblico in continuo mutamento, sempre più distratto dalle offerte sui cable delle serie tv americane che per contenuti e qualità assomigliano al cinema degli States prestigioso e coraggioso degli anni ‘70. Il pubblico cinematografico è sempre più vicino all’intrattenimento lineare, semplice, se vogliamo anche “superficiale”. Oggi è più complesso rispetto ad alcuni anni fa, seguire solo il proprio cuore e istinto nelle scelte che si andranno a fare come regista. Quindi non riesci ad accorgerti che un tuo lavoro ha l’X factor, ha qualcosa di speciale, perché ogni certezza nei confronti del proprio film, nel bene così come nel male, viene regolarmente messa in dubbio dall’incontro imprevedibile con il pubblico pagante. Nel 2015 esce Padri e figlie, che ha come protagonista l'attore Premio Oscar Russell Crowe, che

si dice non abbia un carattere semplice….con te come è andata? Con Russell abbiamo lavorato in armonia, rispetto, ammirazione reciproca dal primo all’ultimo giorno. E speriamo di lavorare insieme di nuovo. Non ho quasi mai avuto problemi con i miei attori, a dire il vero. Arriviamo proprio a questo: il rapporto con gli attori. Sei molto rigido nel dirigerli o lasci che loro “si muovano” ai confini del copione? Il copione deve essere un trampolino. Il tuffo può essere straordinario oppure scolastico e prevedibile. Sei tu come regista che devi infondere indicazioni, direzione, suggerimenti e pressioni agli attori perché il copione venga superato dal raggiungimento dell’ “inaspettato”, esattamente come un tuffo perfetto. Qual è il tuo collega preferito? Non faccio nomi perché farei Esempio eclatante della ecletticità di Gabriele Muccino? Ha lavorato negli anni con nomi noti a livello internazionale come Will Smith, Gerard Butler, Jessica Biel, Catherine Zeta-Jones,Uma Thurman, Dennis Quaid, Judy Greer, il Premio Oscar Russell Crowe e Amanda Seyfried. Ed ha concluso da poco suo decimo film: L'Estate Addosso (Summertime) con interpreti praticamente sconosciuti, scelta appositamente voluta per la ricerca della leggerezza del film fin dalle facce nuove ( ma non esordienti) che si affacciano sullo schermo. un elenco lunghissimo. Ce ne sarebbero troppi da citare, alcuni davvero eccezionalmente bravi.

V

La tua personale definizione di Cinema. Cito Francis Ford Coppola “L’essenza del cinema è il montaggio. E’ la combinazione dei momenti delle emozioni umane messe in immagine e formanti una sorta di alchimia”. Sono d’accordo con quest’ultima definizione: è un’alchimia. Il cinema è l’incontro sinergico di tantissimi elementi che devono combinarsi per funzionare a perfetto regime. Come regista controlli un settanta percento circa di questi ingredienti. Il resto è affidato alla fortuna, alla sorte, al magnetismo tra le persone che si crea o meno sul set. I tuoi progetti futuri? Tanti, sempre troppi. Poi la casistica della vita seleziona per te quello che realizzerai e gli altri progetti restano da parte. Vengono dimenticati, sostituiti o messi solo in panchina per un po’. Cosa consiglieresti ad un giovane che voglia fare regia? Girare tanti cortometraggi, farli vedere, ascoltare il giudizio delle persone, e poi smontarli, rigirare e sbagliare. Sbagliare è fondamentale, prima di esordire con un lungometraggio. Ogni errore ti insegnerà a non ripeterlo mai più. Bisogna girare, raccontare tante piccole storie fino a quando non si sentirà di essere in sintonia con ciò che si vuole raccontare e ciò che effettivamente si sta raccontando. Poi si potrà esordire realmente. Sei il presidente della giuria della Tredicesima edizione del Monte Carlo Film Festival de la Comedie con direzione artistica di Ezio Greggio, dall’1 al 6 marzo 2016: come prendi questo ruolo e quale rapporto hai con Monaco? Sono felice, onorato, curioso di vedere i film e conoscere i miei compagni di giuria e confrontarmi con loro. Non sono mai stato a Monaco! Questa è la prima volta!


VI

GLAMOUR & STILE

Interview d'Alberto Toscano: la culture est aujourd’hui la véritable " valeur ajoutée " de Monaco Maria BOLOGNA

M

B: Alberto Toscano, nous nous sommes rencontrés à Monaco il y a quelques années, vous étiez alors l'invité du Monaco Press Club, aujourd'hui vous êtes de nouveau invité en Principauté pour un événement très important: Vous pouvez nous en parler? AT: J’ai présenté dans la Principauté de Monaco trois des mes livres : « France-Italie : coups de tête, coups de cœur », « Vive l’Italie; quand les Français se passionnaient pour l’unité italienne » et – sur initiative du Monaco Press club - « Sacrés Italiens ! », publié par Armand Colin. Je suis toujours reparti de Monaco avec l’envie de renouveler l’expérience. Cette fois, je suis en Principauté pour le symposium de l’Union internationa-

le de la presse francophone sur le thème « Médias et environnement en Méditerranée ». Les sujets écologiques sont, parfois, traités par les médias avec légèreté ou avec un esprit détourné (au nom d’autres intérêts, politiques ou économiques). Donc, débattre sur la relation médias-environnement signifie aussi poser le problème de la liberté de la presse et de la capacité des journalistes à relever les défis de notre temps. MB: Journaliste italien, depuis des années maintenant, vous vivez à Paris et vous êtes parfaitement intégré dans le contexte français: comment nos cousins transalpins communiquent et ressentent les questions liées à l'écologie et à l'environnement? Pensez-vous que la presse

française traite ces sujets d'une manière différente que la presse italienne ? AT: La COP-21 a été un tournant pour la presse française, très sollicitée parce que le sommet sur les changements climatiques a eu lieu à Paris. Si on regarde l’ensemble des dernières décennies, on peut constater que – en France comme en Italie - la sensibilité écologique des médias est proportionnelle à la dimension de certaines catastrophes que nos populations subissent avec une fréquence préoccupante. La pollution provoquée par l’Erika, le pétrolier ayant fait naufrage en 1999 au large de la Bretagne, a ouvert les yeux sur des risques qu’on aurait dû déjà dénoncer depuis longtemps. Les inondations en Italie ou en France incitent, pratiquement chaque année, la presse à dénoncer le manque de rigueur dans la gestion du territoire. Ensuite on oublie tout, ou presque, jusqu’à la catastrophe suivante. Je pense qu’en France les médias sont plus respectueux des institutions publiques qu’en Italie, mais le « respect » est parfois synonyme de timidité. Je me suis toujours étonné, du peu d’intérêt des médias français sur certains sujets délicats, comme la présence de plusieurs incinérateurs de déchets sur le boulevard périphérique de la capitale. Ces incinérateurs sont pratiquement au milieu de l’agglomération urbaine parisienne (y compris celui d’Ivry, qui brûle 700 000 tonnes d’ordures par an). En France comme en Italie, les médias pourraient faire bien plus pour encourager l’opinion publique vers une pratique rigoureuse du tri sélectif des ordures ménagères. Les incinérateurs ne peuvent pas être complètement éliminés, mais les comportements responsables de la population peuvent limiter au strict indispensable le recours à ce genre de traitement des déchets, en favorisant au maximum les pratiques de recyclage et de compostage. Les médias peuvent inviter la population à adopter des comportements exemplaires, dans l’intérêt de tous. On n’a pas forcément besoin de polémiques, mais on a toujours besoin de suggestions concrètes pour l’amélioration de notre cadre de vie. MB: AVous avez pour Monaco, une affection plutôt particulière. Vue sa spécificité, vous pensez qu'il est possible de commencer ici les démarches pour un dialogue entre les pays du nord et du sud de la Méditerranée?

Expo Parigi

AT: Sans doute, oui. Sans doute Monaco peut donner une contribution significative au dialogue dans le « Mare nostrum ». J’ai envie de parler de culture parce que celle-ci peut contribuer à réaliser des « ponts » entre les différents pays. La culture est aujourd’hui la véritable « valeur ajoutée » de Monaco. La Principauté est devenue un pôle culturel très important à la fois pour la Méditerranée et pour l’Europe. Grâce à la fréquence et à la variété des initiatives (des arts figuratifs au cinéma, de la musique au cirque), grâce à l’esprit d’ouverture de ce

Gravure du 'Magasin Pittoresque' n° 28 en 1845

Le Maire Anne Hidalgo à l'exposition de l'Hôtel de ville à Parigi « berceau sur la Méditerranée », il existe désormais un savoir-faire monégasque sur le terrain culturel. Un véritable label « Made in Monaco ». La naissance du « Grimaldi forum » a donné une contribution importante dans cette direction. Je me souviens du jour, il y a un quart de siècle, où j’ai visité les méandres de cette imposante œuvre en cours d’édification sous le niveau de la mer. J’ai réalisé un reportage en parlant avec les ouvriers de ce labyrinthe de boue et de béton. Certains étaient italiens. L’un d’eux, venant de la province de Bergame, a décrit le projet avec une compétence qui m’a surpris. Les ouvriers qui ont réalisé le « Grimaldi forum » et la nouvelle gare ferroviaire étaient des personnes bien plus qualifiées que ce qu’on pourrait croire. Certains projets monégasques - nés de la

mer, de la terre et de la montagne – sont en eux-mêmes des œuvres d’art. MB: Encore une toute petite question: comment avez-vous commencé votre collection de vieux journaux et anciens magazines, italiens et français? AT: J’ai commencé à collectionner les journaux anciens français et italiens, il y a trente ans exactement, quand je suis arrivé à Paris comme correspondant. Le hobby est ensuite devenu une passion, reconnue par des quotidiens comme le New York Times et la Sueddeutsche Zeitung, qui ont publié des reportages au sujet de ma collection. J’organise, chaque année, des expositions de journaux anciens en France et en Italie sur des thèmes spécifiques. En 2015, la Mairie de

Paris m’a demandé d’organiser une exposition (qui a eu lieu à l’Hôtel de ville entre juillet et septembre) sur la fin de la IIème Guerre mondiale, vue par la presse française. L’automne prochain, sera présenté à Mulhouse l’exposition sur le regard réciproque franco-italien à l’époque de la Ière Guerre mondiale. Cette exposition a déjà été présentée à l’Institut culturel italien de Paris, à la Biblioteca Sormani de Milan et à l’université de Nantes. En juin 2016, la bibliothèque d’Asti proposera mon exposition sur l’année 1936 vue par la presse française. Etant à Monaco, je profite de cet instant pour évoquer deux siècles d’articles de presse française et italienne au sujet de la Principauté, dont l’image a bien changé (et changé dans le bon sens) au fil de l’histoire.


VII

AGENDA & NEWS

Mo i TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione

CULTURA

Ingredienti: base della pozione di questa edizione:il Museo del Cinema, la più “magica” delle arti, una mostra per far riflettere a Palazzo Barolo e un pizzico di Cuba nel nome della libertà espressiva.

Silvia Giordanino

I

l MOiTO di questa edizione inizia con un approfondimento etico proposto da una mostra che ha richiesto un grande lavoro non solo di allestimento…

Dal 4 al 28 marzo 2016 a Torino, a Palazzo Barolo - Sale del Legnanino (via Corte d’Appello, 20) e InGenio Arte Contemporanea (corso san Maurizio, 14/e) è visitabile l’esposizione “Abusi. Testimonianze da una comunità terapeutica”. Curata da Massimo Greco e Carola Lorio, è organizzata da Fermata d’Autobus Associazione Onlus e fa parte dell’iniziativa Singolare e Plurale, una collaborazione fra la Città di Torino e l’Opera Barolo con al centro le arti intese come motore di cambiamento, crescita personale, salute pubblica e welfare sociale. L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Piemonte e Città Metropolitana. Per l’occasione visibile in anteprima assoluta, il video completo, Fragole Celesti di Guido Chiesa (2015)

LIBRAIRIE SCRIPTA MANENT, 29 di rue du Portier. Il prossimo 10 marzo alle 18h30, su invito della storica e cineasta Liana Marabini, organizzata la presentazione del libro "La France Catholique"(ed. Edition Michel Lafon), scritto da Jean Sévillia, viceredattore capo del periodico 'Figaro Magazine' e membro del comitato scientifico 'Figaro Histoire'. Un occasione unica per ascoltare aneddoti e contenuti di un testo, composto da 240 pagine illustrate da oltre 400 immagini, il cui autore, partendo da una evidenza 'statistica', giunge a rivelare come, con i suoi 47 milioni di persone battezzate, oggi la Francia ha un nuovo viso tutto da svelare: quello di un paese che, nella sua diversità, 'confessa' il suo autentico animo cattolico. Entrata libera fino ad esaurimento dei posti disponibili. Email: liamar@mac.com tel: 00377 (0) 607937163

Qui il QR CODE per vedere il trailer www.fermatadautobus.net. Da visitare per l’occasione il seicentesco Palazzo Barolo. www.palazzobarolo.it Ed ora, signore e signori: il Cinema! Argomento principe di questo numero di QE. Vi portiamo al Museo Nazionale del Cinema all'interno della Mole Antonelliana, simbolo di Torino ( che trovate anche nella grafica del bicchiere del vostro MO i TO). Questo imponente edificio, sito in via Montebello 20, fu iniziato dall’architetto Alessandro Antonelli nel 1863 ( da cui il nome). Godetevi anche la mostra fotografica che troverete all’esterno: con i ritratti di divi formato finestra che si affacciano a guardarvi dal palazzo di fronte e gigantografie sparse negli spazi adiacenti. Pochi anni fa con 532.196 visitatori, si è collocato al tredicesimo posto tra i musei più visitati d'Italia! Se volete, un ascensore vi porta in cima in una cabina di cristallo trasparente, in 59 secondi a 85 metri di altezza per una Torino a 360°.

Ma… soprattutto nei week-end, armatevi di pazienza perché la fila per accedere è sempre piuttosto lunga. Un percorso espositivo permanente di 3200 metri quadrati distribuiti su cinque piani vi propone tutto ciò che potete immaginare dagli albori di questa arte fino ad oggi: 20.000 apparecchi, dipinti e stampe, oltre 80.000 documenti fotografici, oltre 300.000 manifesti, 12.000 film e 26.000 volumi…. Il Museo nazionale del cinema ospita numerosi festival, il più importante e prestigioso dei quali è il Torino Film Festival. Qui in mostra fino al 29 agosto i manifesti dalla collezione Bardellotto HECHO EN CUBA. Il cinema nella grafica cubana

Conférence et signature du livre ' 'La France Catholique (ed. Edition Michel Lafon), écrit par Jean Sévillia, rédacteur en chef adjoint au Figaro Magazine et membre du conseil scientifique du Figaro Histoire. Selon l'auteur, "c'était méconnaître l'intérêt que le pape François allait soulever dans le monde entier, y compris en France et y compris chez les non-croyants. C'était négliger aussi cet autre constat statistique : la France compte environ 47 millions de baptisés catholiques, dont 10 millions de pratiquants occasionnels et 3 millions de pratiquants réguliers. Avec des chiffres pareils, il est impossible de faire croire que les catholiques sont invisibles en France. Tel est donc l'objet de ce livre : donner un visage au catholicisme français du XXIe siècle". A ne pas manquer! 10 mars à 18h30. Entrée libre dans la limite des places disponibles. Email: liamar@mac.com, tél. 0607937163

Barbara Kechler

Matteo Basilé

Giacomo Costa

Mario Schifano

Si tratta del museo con la maggiore estensione in altezza del mondo! Ogni giorno il Museo ospita eventi, retrospettive, conferenze, etc..www.museoci

Darren Almond Maria Rebecca Ballestra

Cocktail vernissage le jeudi 10 Mars à partir de 18h30 10 Mars - 8 Avril 2016

CIBUS C

on il suo metodo, Artusi realizza una cucina nazionale che raccoglie e sintetizza le tante tradizioni locali, ricomposte in un mosaico che non appiattisce, ma esalta le diversità. Questo tipo di approccio ha una lunga tradizione: già Bartolomeo Scappi, il massimo cuoco italiano del Cinquecento, aveva adottato una prospettiva “antologica” per

rappresentare il meglio delle tradizioni locali di tutta l’Italia, lasciando al lettore la scelta sulle ricette da realizzare. La cucina italiana si definisce dunque non come modello omologante e riduttivo, ma come spazio di condivisione di saperi e di pratiche. Il modello è quello della “rete”, che fa circolare gusti, prodotti, ricette, includendo la diversità come dato essenziale dell’identità nazionale. (estratto www.casartusi.it)

P

« Le Stella Mare » - 18, Av. de Grande Bretagne - 98000 Principauté de Monaco - T. +377 97 98 06 42 - +377 97 97 13 88 info@natolimascarenhas.com - www.natolimascarenhas.com

(6a PARTE)

ar sa méthode, Artusi crée une cuisine nationale qui recueille et synthétise les nombreuses traditions locales, unies en une mosaïque qui n’efface pas les différences, mais les souligne.

à réaliser.

Cette approche a une longue tradition: déjà Bartolomeo Scappi, le meilleur cuisinier italien au XVIe siècle, avait adopté une perspective «anthologique» pour représenter le meilleur des traditions locales de toute l’Italie, laissant au lecteur le choix des recettes

Le modèle est le «réseau», qui fait circuler les goûts, les produits, les recettes, y compris la diversité comme un fait essentiel de l’identité nationale.

La cuisine italienne ne se définit donc pas comme modèle réductif et d’homologation, mais comme un espace de partage des connaissances et des pratiques.

(Source: www.casartusi.it)


VIII

AGENDA & NEWS

SPORT S.E. M. Serge Telle, Primo Ministro del Principato di Monaco, ha ricevuto la scorsa settimana i dirigenti e i giocatori della squadra di basket "Roca Team" in occasione della conquista della Leaders Cup 2016, primo titolo conquistato dall'équipe monegasco in Pro A. Alla cerimonia ha assistito anche S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco.

Il Principe Alberto II di Monaco - RocaTeam © Manuel Vitali Centre de Presse

Prossimo appuntamento: Stade Louis II - Salle Omnisports Gaston Médecin: sabato 5 marzo alle 20h00, Campionato PRO A di Basket, Monaco - Strasbourg. INFO: + 377 92 05 40 10

CONCERTO Dimanche 6 mars à 11h, Opéra de Monte-Carlo - Salle Garnier : Concerto sinfonico dell'Orchesta Filarmonica di Monte-Carlo, con la direzione di David Lefèvre, al violino e Sorin Orcinschi al contrabbasso. In programma: Rossini, Bottesini e Tchaikovsky. / Concert symphonique par l'Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo sous la direction de et au violon avec Sorin Orcinschi, contrebasse. Au programme : Rossini, Bottesini et Tchaikovsky. INFO: + 377 98 06

CONFERENZA Théâtre des Variétés: lunedì 7 marzo alle 19h00, il prof. Patrick Fenichel - Capo servizio del reparto di endocrinologia del CHU di Nizza, invitato dall'Associazione Monegasca di Medicina AntiAge, interviene sul tema "Environne-

ment et Polluants Chimiques : Quels risques pour la santé ?" / Lundi 7 mars à 19h, "Environnement et Polluants Chimiques : Quels risques pour la santé ?" conférence par le Professeur Patrick Fenichel

- Chef de service d’endocrinologie ) INSERM U895 CHU de Nice, organisée par l’Association Monégasque de Médecine Antiâge. Entrée libre: INFO: info@antiage-monaco.com

INCONTRI Nouveau Musée National (Villa Sauber); giovedì 10 marzo alle 18h00, nell'ambito dell'esposizione LAB, incontro - conversazione sul tema 'Il museo illustrato' co l'autore e disegnatore Jochen Gerner

TEATRO Théâtre des Muses : dal 10 al 12 marzo, '"Coup de Foudre" di Laureline Collavizza / Jeudi 10, vendredi 11 à 20h30, samedi 12 à 21h et dimanche 13 mars à 16h30, "Coup de Foudre" de Laureline Collavizza. Rens. : + 377 97 98 10 93

/ Jeudi 10 mars à 18h, dans le cadre de l'exposition "Le Lab": rencontre/conversation sur le thème "Le musée illustré" avec Jochen Gerner, auteur et dessinateur. INFO : + 377 98 98 91 26

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Maison de France : venerdì 4 marzo alle 17h00, conferenza di David Chanteranne sul tema: "Monaco sous le Second Empire" / Vendredi 4 mars à 17h, conférence sur le thème "Monaco sous le Second Empire" par David Chanteranne. INFO : +377 93 25 21 64

Voici le pièce n° 6 à découper pour composer le puzzle de Vasily Klyukin Ecco il pezzo da ritagliare e conservare per formare la foto di Vasily Klyukin

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