QE-MAGAZINE - PRINCIPAUTE DE MONACO n°12 de AMP MONACO

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Anno I - N° 12 - 7 / 13 aprile 2016

Inserto "settimanale" de LA RIVIERA, a cura di AMP Monaco

Questa settimana a Cette semaine à II

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IV

Il Principato di Monaco firma la Convenzione dell'Aia C'ÉTAIT HIER.... Le Dieu des courts : Bjorn Borg RITRATTI: Clara Pacifico Natoli

V

VI

Alain Berthoz: "La semplessità è la capacità di vedere un sistema complesso in modo semplice" Simone Bolelli: "Con Fabio ci siamo tolti davvero delle grandi soddisfazioni!"

VII/ VIII

News & Agenda


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ACTUALITES

Il Principato di Monaco firma la Convenzione dell'Aia

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a convenzione dell'Aia del 13 gennaio 2000 sulla protezione internazionale degli adulti disciplina molte questioni sulla competenza giurisdizionale, sulla legge applicabile e sul riconoscimento internazionale e l'esecuzione delle misure di protezione applicate alle persone che soffrono di alterazione delle loro facoltà personali . Dai primi giorni di luglio anche il Principato di Monaco, dopo aver depositato lo scorso 4 marzo il proprio strumento di ratifica, ne farà parte divenendo così il nono stato membro della sopracitata convenzione che attualmente già vincola Austria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Regno Unito (limitatamente alla Scozia) e Svizzera. In questo senso, anche a Monaco sarà possibile applicare un’articolata disciplina internazionale privatistica di istituti come la tutela e l’amministrazione di sostegno e a protezione degli incapaci maggiori di età.

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a Principauté de Monaco a récemment déposé son instrument de ratification de la Convention de La Haye du 13 janvier 2000 sur la Protection internationale des Adultes et en devient ainsi le neuvième État partie. Cette Convention entrera en vigueur pour Mo-

naco le premier juillet 2016.Cette Convention répond à bon nombre de questions de droit international privé liées entre autres à la gestion des intérêts et à la protection des personnes souffrant d’altérations de leurs facultés personnelles. Dans ces circonstances, il était

important d’établir des règles claires désignant la loi applicable et les autorités compétentes pour prendre et appliquer toutes les mesures nécessaires à la protection de la personne ou des biens de l’adulte. La cérémonie s'est tenue au Ministère des Affaires étrangères des Pays-

Prima visita ufficiale di SAS il Principe di Monaco nelle Filippine

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.A.S. il Principe Alberto II è in viaggio nella Repubblica delle Filippine, per la prima volta, su invito del suo Presidente. Il 7 aprile, il programma prevede che il Sovrano depositi una corona ai piedi del monumento dedicato a Josè Rizal, eroe della nazione. La giornata prosegue poi al Palazzo presidenziale di Malacañan, per un colloquio privato con il Presidente della Repubblica delle Filippine S.E. Monsieur Benigno S. AQUINO III. Il programma prevede inoltre una riunione di lavoro in presenza delle delegazioni monegasche e filippine, e successivamente un pranzo ufficiale. Il Sovrano, infine, effettuerà durante il suo soggiorno una visita al parco marino di Tubbataha, sito che fa parte del patrimonio mondiale dell' Unesco.

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.A.S. le Prince Albert II effectuera Sa première visite officielle en République des Philippines les 6 et 7 avril 2016, répondant ainsi à l’invitation de S.E. Monsieur Benigno S. AQUINO III, Président de la République des Philippines. Le jeudi 7 avril, le Souverain déposera une gerbe au monument dédié à José RIZAL, héros de la

Maria BOLOGNA

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uno strano modo di vivere quello che ci vede protagonisti in questi ultimi tempi. Dicono sia la fretta e le preoccupazioni quotidiane che ci tengono occupati impedendoci di ricordare anche le più semplici regole dell'educazione. Mi riferisco a tutta quella moltitudine di persone che non sono più capaci di pronunciare una delle parole più belle che esistano: grazie. Ormai sembra che tutto sia scontato: dall'aprire la porta ad una persona anziana, al cedere il passo a chi ha più fretta di noi, quasi un obbligo se non si lasciano precedenze anche se non dovute. Pena, essere apostrofati in malo modo, fino ad arrivare

nation philippine. Cette journée se poursuivra au Palais Présidentiel de Malacañan par un entretien en têteà-tête avec le Président de la République des Philippines, S.E. Benigno S. AQUINO III, suivi d’une réunion de travail en présence des délégations monégasque et philippine.

Cette visite se conclura par un déjeuner officiel au Palais Présidentiel. Le Souverain poursuivra Son séjour en République des Philippines par une visite du parc marin de Tubbataha, inscrit au patrimoine mondial de l’Unesco.

Bas, en présence de S.E. Mme Sophie Thévenoux, Ambassadeur de Monaco aux Pays-Bas, de M. Christophe Crovetto, Conseiller de l'Ambas-

sade de Monaco, de M. Joseph Damoiseaux, Chef de la Division des Traités du Ministère des Affaires étrangères des Pays-Bas, et de M.

Christophe Bernasconi, Secrétaire général du Bureau Permanent de la Conférence de La Haye de Droit international privé.

N

el corso di una presentazione organizzata per la stampa qualche giorno fa, secondo i dati statistici raccolti tra giugno e novembre 2014, il settore del turismo da crociera presenta dati confortanti oltre che indicare una evidenza: la propensione media alla spesa dei passeggeri delle crociere di lusso che trascorrono almeno una notte a Monaco è equivalente a 655.33 euro contro la media di 115 euro di tutti gli altri croceristi solo di passaggio. In sintesi, come ha inoltre sottolineato la signora Lise Gamba Marchi dell'Ufficio del Turismo di Monaco, il Principato ha tutto l'interesse per cercare di sviluppare e promuovere la destinazione monegasca proprio facendo leva su quella fascia di clientela che ricerca un certo tipo di servizio che corrisponde poi, nei fatti, al target di preferenza. Si profila in concreto, forse, una nuova politica di accoglienza che, senza disincentivare l'arrivo delle grandi navi da crociera, con i passeggeri che sbarcano nel Principato per un rapido 'mordi e fuggi', sia in grado di offrire un servizio su misura e più ricercato a questi turisti "a 5 stelle", approfittando del loro soggiorno e pernottamente sul territorio monegasco.

Benvenute le navi da crociera a 5 stelle super-lusso

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n 2014, une vaste enquête « Croisières » a été engagée par la Direction du Tourisme en collaboration avec la Société des Ports de Monaco. Les résultats ont été présentés la semaine dernière à la presse. L’enquête, selon les statistiques, a notamment permis de déterminer une moyenne de dépenses par passager de 115 majoritairement consacrées au Shopping et à la Restauration. En revanche les passagers en tête de ligne Luxe qui passent la nuit en Principauté avant et/ou après leur croisière, 48% de la totalité, ont dépensé en moyenne 655.33. Madame Lise Gamba Marchi, responsable du Cruise bureau de la Direction du Tourisme monégasque, qui dans son rapport, s'appuie sur les données d'un enquête qui a eu lieu entre juin et novembre 2014, a souligné : "il n’est pas indispensable d’accueillir forcément de gros bateaux de croisières mais qu’à Monaco, on s’efforce d’accueillir de plus en plus ces bateaux de croisières très « exclusifs » aux allures de yachts. Nous souhaitons véritablement les privilégier car ce sont eux qui ont la clientèle recherchée pour notre destination".

ad essere ricoperti di altri aggettivi meno eleganti. Peccato però che, molto spesso, coloro che meritano davvero le migliori attenzioni siano i più ignorati, quelli scomodi. E poi aiutare senza far rumore chi ne ha più bisogno non è di moda: del resto senza il solito autoscatto dov'è la gloria? Eppure, non costa nulla dimostrare la nostra riconoscenza: un sorriso ha il potere di sciogliere anche i più avari dei sentimenti. Dico questo perché ho avuto davvero piacere ad intervistare sia Clara Natoli che Simone Bolelli, entrambe persone rispettose ma soprattutto consapevoli del loro ruolo: la prima lavora promuovendo l'arte contemporanea e lo fa ringraziando i talenti che ospita nella sua galleria. L'altro, il 'Bole', è un tennista affermato e ancora oggi non smette di essere grato ai suoi genitori per averlo aiutato a realizzare il suo sogno. Poi pensavo al Consultorio

Gratuito dell’Istituto del Minotauro di Milano che, per merito di Silvia Marzocco, riceverà quest'anno 180.000 euro grazie alle opere offerte da artisti generosi che hanno sostenuto l'iniziativa. Credo proprio che tutte queste persone abbiano ragione di essere felici. E noi lo siamo per loro perché qui, nel Principato di Monaco, ci sono tanti strumenti che permettono alle persone di realizzare le proprie aspettative. Come diceva Cicerone, "La gratitudine è non solo la più grande delle virtù, ma la madre di tutte le altre". Allora, se ancora vero, diamo il benvenuto soprattutto alle virtù, in ogni luogo: ne abbiamo tutti un gran bisogno!


CULTURE & TRADITION

C'ÉTAIT HIER.... Le Dieu des courts : Bjorn Borg...

"Il" était au sommet de son art, adulé de tous, intouchable disait-on... et pourtant c'est en toute simplicité qu'il répondait à une (encore jeune) journaliste toute tremblante, comblée et disons-le pas peu fière d'échanger, à défaut de balles, des mots avec la star des stars du tennis mondial... Pour cet "Open 80" les plus grands joueurs de la planète étaient à Monte-Carlo : Connors, Vilas, Nastase, Higueras... La Victoire le séduisant suédois qui vivait à Monaco, la souhaitait, cela va de soi... d'année en année, je ne "homme" pas une machimerais voyager moins court, je joue calmement, Viviane LE RAY sans faire du grand tennis. ne, aussi : Qui craindriez- me poser quelque part sais pas ce que je ferai

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ais quelle victoire? BjB : Peu importe qui je rencontre, ce que je veux, étant donné que je me trouve "chez moi" c'est jouer bien devant mon public et battre tous les adversaires qui me seront opposés ! Je m'entraîne ici, je vis ici. C'est mon terrain... Je pense à l' équipe de ski qui s'entraînait avec, en complément des méthodes orientales: respiration, relaxation, concentration. Votre entraînement est-il classique? Ce doit être difficile de rattraper vos balles ! BJB : Je m'entraîne en jouant 4 heures par jour et si par hasard je ne me sens pas dans une condition physique au top, je fais du jogging, c'est tout, je n'ai pas d'autre système. Quand je viens m'entraîner sur le

lorsque j'ai besoin de m'entraîner vraiment, je choisis Balleret ou Borfiga suffisamment forts pour me donner la réplique ! Vous êtes "Borg le champion", le tennis se démocratisant vous êtes, rançon de la gloire, une star à la ville... Comment le vivez-vous, de quelle façon y êtes-vous sensible ? BjB : Je suis très fier de cette admiration que le monde a pour moi, mais cela implique à mes yeux des devoirs : avoir un comportement digne sur le court mais aussi à l'extérieur parce que tout le monde me regarde, m'observe , les enfants en particulier veulent m'imiter aussi c'est capital à mon sens d'être à la hauteur. Vous êtes imbattable c'est un fait, mais vous êtes un

vous ? BJB : Personne, mais dans ce cas bien sûr je choisirais quelqu'un avec qui je serais certain de gagner ! En dehors de votre passion qu'aimez-vous dans la vie ? BjB : J'aime rester chez moi ici à Monaco. J'ai-

longtemps, je voyage trop. J'aime la musique, j'aime aller au restaurant, dans les discothèques (si je ne joue pas!) J'aime faire de la pêche sous-marine, prendre un bateau et partir... Des projets à très longs termes... BjB : Pas vraiment, je vis

dans trente ans, j'ai des plans pour encore 5 à 7 ans probablement. Je ne suis pas fatigué de gagner, plus je gagne plus j'ai le désir de gagner, plus j'y prend de plaisir ! Votre physique de jeune premier de vous a-t-il valu des propositions pour le 7è Art ? BjB : Il y a trois ou quatre ans on m'a proposé d'être la vedette d'un film, essa-

III yer pourquoi pas, j'ai même de la curiosité pour cela, mais il vaut mieux que je me consacre entièrement au tennis. je ne veux pas faire autre chose ! Parmi les "on dit"... J'ai souvent lu dans la presse, entendu des commentateurs, parler de votre "froideur", vous seriez "peu sympathique" etc... Je peux à mon tour renvoyer la balle en leur disant que vous êtes charmant, plein d'humour aussi, un peu timide tout simplement... Il sourira à l'énoncé de ces jugements zélés le sympathique Bjorn Borg !

(Document d'archives de Viviane Le Ray)

ERA IERI... Il dio dei campi da tennis: Bjorn Borg

"Era all'apice del successo, adulato da tutti, si diceva intoccabile. Tuttavia con grande semplicità aveva risposto ad una 'ancora' giovane giornalista timida, un po' intimorita e ancora poco fiera di essere lì, pronta per intervistare la superstar del tennis mondiale. Erano gli 'Open' 80' e sul campo del Monte-Carlo Country Club venivano a giocare i più grandi giocatori del mondo: Connors, Vilas, Nastase, Higueras. Vincere su questi campi, ovviamente, seduceva anche il tennista svedese che ai tempi viveva a Monaco…

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he vittoria si aspetta Bjorn Borg? Non importa chi dovrò affrontare. Quello che vorrei, sapendo bene che mi trovo 'a casa mia' è di giocare bene di fronte al mio pubblico e battere tutti gli avversari che si opporranno a me. Qui mi alleno, ci vivo. E' il mio campo questo… Stavo pensando a come l'équipe di sci si alleni, usando anche techiche orientali: respirazione, relax, concentrazione. E lei, come fa? Non deve essere facile dover prendere al volo le palline! Mi alleno giocando 4 ore al giorno e se per caso non mi sento fisicamente al meglio,

faccio jogging, è tutto. Non ho altri sistemi. Quando vengo ad allenarmi in campo, gioco con calma, senza fare grandi cose, perché ho solo bisogno di fare pratica a fondo con Balleret o Borfiga che sono abbastanza forti per contraccambiare i miei colpi! Lei è Borg il campione, il mondo del tennis le riconosce questo momento di gloria, una star in città: come si vive questa situazione, ne è toccato in qualche modo? Sono molto fiero dell'ammirazione che il mondo ha nei miei confronti e questo per me significa avere dei doveri ben precisi. Come assumere un comportamen-

giocare a tennis, per questo non vorrei fare altre cose!

Bjorn Borg - Monte Carlo Country Club 2014

to degno non solo sul campo ma anche all'esterno, perché tutti mi osservano, i giovani in particolare cercano di imitarmi. Questo, per me, significa dover essere all'altezza delle loro aspettative. Lei è imbattibile, questo è un dato di fatto ma è un "uomo" non una macchina: chi dovrebbe avrebbe paura di Lei? Credo nessuno ma nel caso ci fosse una persona la sceglierei per essere certo di sconfiggerla. Al di là della sue passione come ama trascorrere il suo tempo? Mi piace rimanere qui, a Monaco. Vorrei viaggiare meno e fermarmi da qualche parte un po' più a lungo. Viaggio troppo. Amo andare al ristorante,

in discoteca se non gioco, ovviamente, fare pesca subacquea, andare in barca e partire… Progetti a lungo termine? Veramente non ne ho, vivo da un anno all'altro, non ho idea di cosa potrò fare da qui a trent'anni. In programma ho di voler giocare ancora 5-7 anni , all'incirca. Non mi affatica vincere anche perché più colleziono vittorie e più sono motivato e ci prendo gusto a giocare. Il suo aspetto di tutto riguardo non le ha aperto le porte alla 7a arte? Tre o quattro anni fa mi avevano proposto di recitare come protagonista in un film. Non sarebbe una cattiva idea, anzi mi incuriosisce parecchio. Solo che credo sia meglio concentrarmi esclusivamente a

Tra le righe, ho letto nei giornali o sentito dai commentantori che parlano della sua freddezza, nel senso di poco simpatico: potrei invece dire a tutti loro che Lei è molto gentile, ha senso dello humour

e semplicemente un po' timido… E, ascoltando questi giudizi amichevoli e zelanti, sorrise il nostro Bjorn Borg. (Intervista tratta dall'archivio personale di Viviane Le Ray)

Monte-Carlo - Bjon Borg - 1975 Dal blog di J-Paul Bascoul monaco4ever


IV

PERSONAGGI ED IMPRESE

RITRATTI: Clara Pacifico Natoli Clara Pacifico Natoli, vive nel Principato di Monaco da una ventina di anni. Dal 1999 si occupa di arte moderna e contemporanea e lavora con passione come art advisor, tanto da aver deciso, 5 anni fa, di associarsi al collega Stephane Mascarenhas, esperto d'arte sulla Costa Azzurra, con il quale ha aperto uno spazio privato nel centro di Monaco per ospitare opere di artisti che la stessa Natoli definisce come le 'voci' del proprio tempo. ha un' identità e stile proprio ed il pubblico ha modo di interagire ogni volta con una personalità e sensibilità diverse. Investire in una opera oggi è sempre un affare secondo te? Qualche consiglio per orientarsi a non sba-

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ome scegli la programmazione delle tue esposizioni? Nel corso degli anni abbiamo selezionato un gruppo di artisti, prevalentemente italiani, relativamente giovani, che hanno intrapreso una carriera brillante esponendo in importanti istituzioni museali e che sono sostenuti da collezionisti e critici di rilievo. La ricerca è sempre aperta e le occasioni sono tante. Per ora abbiamo una maggioranza maschile ma spero di annettere nuove presenze femminili. Le donne sono una sorpresa emotiva, vanno dritte all'essenza delle cose, taglienti e poetiche allo stesso tempo. Gli scultori ed i pittori in genere, un po' come i filosofi, hanno l'ambizione di voler condividere con una platea la loro visione della vita: esistono, negli artisti da te selezionati, dei temi ricorrenti accolti meglio dal pubblico? Da sempre l'arte tocca temi universali quali l'amore, la paura, la morte, la religione. I mezzi espressivi sono in continua evoluzione. La fotografia, il compu-

ter painting superano in alcuni casi la pittura e quest'ultima a sua volta si affranca dai supporti tradizionali verso sempre nuove sperimentazioni. Vi sono poi le performances, le installazioni sonore e quelle luminose, che sono esperienze sensoriali straordinarie. Come reagisce il pubblico di fronte a queste 'nuove' forme di espressioni artistiche? Il pubblico risponde in maniera sempre diversa e sorprendente alla novità, ciascuno in funzione della propria sensibilità e delle esigenze emotive personali. Anche i temi forti, legati alla diversità ed al sociale, che inizialmente potrebbero allontanare, sono in realtà bene accolti, finché il mezzo espressivo riesce a sorprendere ed instaurare uno scambio con lo spettatore. Durante l'anno quante mostre organizzi e quali sono gli artisti che curi con maggior 'affetto'? Di solito lavoriamo a quattro o cinque progetti l'anno. Seguiamo con lo stesso impegno tutti gli artisti da noi scelti. Ognuno

L'artista Massimo Catalani

L'artista Pietro Ruffo

L'artista Matteo Sanna

gliare acquisto? Non credo esista un acquisto sbagliato, fin quando il possessore di un'opera sia convinto di ciò che essa gli trasmette. Tuttavia l’argomento é delicato perché oggi va molto di moda parlare di mercato dell’arte al pari di quello borsistico e gli artisti delle avanguardie storiche, specialmente italiane, vanno molto bene sulle aste internazionali. Acquistare l'opera giusta ma solo per investimento può essere

sicuramente molto redditizio ma senza una scelta di contenuto si perde di vista il valore stesso dell’arte. Come ci si potrebbe allora avvicinarsi all'arte, in generale? Ad esempio come semplice spettatore, tanto per cominciare. Poi, direi coltivando una collezione in maniera più consistente e ragionata basarsi sulla condivisione profonda del lavoro degli artisti e della loro ricerca. Se si vuole essere sicuri delle proprie scelte, é importante dare fiducia ai galleristi che sostengono e promuovono il loro lavoro e che forniscono preziosi consigli ed informazioni per comprenderne ed apprezzarne le opere. Inoltre, oggi più che mai, ad indicare la strada vi sono sempre più musei e fondazioni che contribuiscono ad un vero e proprio rinascimento delle arti, aiutando i giovani artisti a crescere ed affermarsi. Infine, in anteprima per QE-Magazine, puoi rivelarci quando sarà la tua prossima esposizione e chi ospiterai? Stiamo lavorando alla mostra di Alice Schivardi una giovane artista,

indicata dai critici tra le promesse dell’arte italiana e che siamo molto lieti di esporre per la prima volta presso il nostro spazio a partire dai primi di giugno. Bene, allora potrebbe essere proprio un'opera di Alice Schivardi il nostro puzzle da comporre per i nostri lettori, non credi? Nel 2015 Alice ha presentato al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, una

mostra monografica intitolata “Ero figlia unica” a cura di Ludovico Pratesi in cui erano esposti tre cicli di opere,fondamentali nella sua ricerca. Tra questi, era esposto il progetto performativo e fotografico “Tutti con me e me con voi” realizzato tra il 2011 ed il 2015, periodo durante il quale Alice ha viaggiato per mezzo mondo, abitando con numerose famiglie nei diversi continenti,

dall' Europa alla Cina all'India agli Stati Uniti. Al termine di ciascun soggiorno, l'artista ha scattato una foto di famiglia in cui ha posato con i veri membri della famiglia, risultando perfettamente integrata, a volte persino irriconoscibile, per un totale di 21 ritratti di famiglia. Per il puzzle ci piacerebbe proporre una delle immagini più belle di questo proget-

to: la famiglia Gonzales Arbresh dell’Albania che sarà poi esposta nella mostra che avrà appunto luogo nel mese di giugno, a Monaco. E sia allora il ritratto della famiglia Gonzales Arbresh, scomposto in 8 tesserine, il nostro prossimo puzzle a puntate. Aspettando d'incontrare presto Alice Schivardi, in carne ed ossa, qui nel Principato…

Alice Schivardi


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DAL MONDO E DAL WEB

Gran successo per l'appuntamento organizzato a Torino in collaborazione con l’ambasciata di Francia in Italia in occasione della rassegna torinese, Giovedì della Scienza, giunta ormai alla sua 30° edizione

Alain Berthoz: "La semplessità è la capacità di vedere un sistema complesso in modo semplice" la complessità in cui ci troviamo immersi giornalmente, senza accorgercene, ci “rallenta”. Ecco che arriva in aiuto la semplessità. ” La semplessità è la capacità di vedere un sistema complesso in modo semplice. L'idea della semplessità proviene dallo studio del mondo biologico e si riferisce alle strategie attraverso le quali le specie viventi si adattano alla complessità circostante. La soluzione semplessa consente ad un organismo vivente di agire in modo rapido efficiente ed efficace anche di fronte ad un problema di una realtà complessa.

Ingegnere, psicologo e neurofisiologo, dal 1993 Alain Berthoz è professore di Fisiologia della percezione e dell’azione al Collège de France, e fin dal 1989 dirige il Laboratoire de physiologie de la perception et de l’action (CNRS-Collège de France). È membro dell’Académie des Sciences, dell'Académie des Technologies, consulente del NationalInstituteof Health e della National Science Foundation (USA). Eminente studioso della neurobiologia del movimento, è autore di numerosi articoli su questo tema pubblicati su riviste internazionali e quotidiani. Esercita una intensa attività come conferenziere presso università e centri di ricerca di più di 20 paesi.

Silvia GIORDANINO

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l teatro Colosseo di Torino che ospita l’evento è stracolmo, sottolineando ancora una volta il mutamento di una città che sempre più si sta riqualificando da industriale a culturale e lo scienziato, introdotto e affiancato sul palco dal giornalista e scrittore scientifico Piero Bianucci, viene accolto con un applauso da star per la presentazione del suo ultimo libro dal titolo Come il cervello risolve i problemi – I segreti sono semplessità e vicarianza. Levatevi dalla testa la figura dell’accademico “ingessato” che parla dalla cattedra. Berthoz si muove sul palco in continuazione per dimostrare, per esempio,

come il cervello deve adattarsi per cambiare percorso e ad un certo punto gira persino su se stesso come un sufi…. Così oltre all’interesse dell’argomento il pubblico è catturato dalla sua speciale simpatia e semplicità. E proprio dal concetto di semplicità che si deve partire per capire gli argomenti della sua conferenza. Partendo dal presupposto che invece è la complessità ad investire ogni ambito della nostra esistenza senza eccezioni: dall’economia, alla vita nelle megalopoli, dai meccanismi del morbo di Alzheimer fino ad arrivare alle teorie scientifiche, il nostro spiega come anche una legge molto semplice di organizzazio-

La vita ha trovato una serie di soluzioni per semplificare la complessità, la semplessità è una proprietà della natura.” E cosa ci viene allora in aiuto a noi comuni mortali? La creatività!

ne della materia vivente può generare strutture complesse. Lo stile di vita

attuale ci fa credere che la Modernità semplifichi le cose, ma non è così e

(11a PARTE)

A

rtusi non si limita a raccogliere la tradizione. Spesso la crea, giocando d’anticipo su tendenze che si affermeranno nel corso del Novecento. Fra queste, l’introduzione della pasta (e del condimento al pomodoro) come tipico “primo” del menù italiano. In tal modo egli sostiene l’ascesa di questo piatto dal sud verso il nord, accompa-

gnando la nascita del paradigma gastronomico nazionale. Solo in Italia, infatti, la pasta si emancipa dalla funzione di “contorno” che aveva nel Medioevo e nel Rinascimento, assumendo un ruolo

A

rtusi ne se limite pas pas à rappeler la tradition. Souvent, il la crée, en jouant à l’avance sur les tendances qui s’affirmeront au cours du XXe siècle. Il s’agit notamment de l’introduction des pâtes (et de l’assaisonnement à la sauce tomate) comme un typique “premier plat” du menu italien. Il soutient ainsi la montée de ce plat du sud vers le nord, en accompagnant la naissance du paradigme gastronomique

national. Ce n’est qu’en Italie, en effet, que les pâtes s’émancipent de la fonction “d’accompagnement” qu’elles avaient au Moyen Age et la Renaissance, en acquérant un rôle autonome. Le stéréotype des italiens “mangeurs de macaronis” remonte plus ou moins à l’époque d’Artusi, et lui-même contribuera à sa consolidation. Les pâtes sont

autonomo. Lo stereotipo degli italiani “mangiamaccheroni” data più o meno ai tempi di Artusi, e lui stesso contribuì a consolidarlo. La pasta è al cuore della “dieta mediterranea”, dichiarata dall’UNESCO patrimonio culturale dell’umanità. Preparata da donne rotonde e procaci, essa è anche nell’immaginario di Federico Fellini, che, romagnolo di nascita come Artusi, ci ha lasciato, oltre ai film, disegni memorabili. au cœur de la “diète méditerranéenne”, déclarée par l’UNESCO patrimoine mondial de l’humanité. Préparées par des femmes aux rondeurs provocantes, elles sont aussi dans l’imaginaire de Federico Fellini, qui, romagnol de naissance comme Artusi, nous a laissé, en plus des films, des dessins mémorables. (Fonte: Biblioteca comunale Pellegrino Artusi, Forlimpopoli - FC)

“Anche se non ci facciamo mai caso, il nostro cervello risolve problemi e prende decisioni di continuo. Per farlo, percepisce e agisce in molti modi a seconda del contesto, compensa mancanze, affronta situazioni nuove e cambia

punto di vista. Questa straordinaria capacità creativa è la vicarianza, l’utilizzo cioè di molteplici e inattese strategie per raggiungere un obiettivo, rimpiazzare un senso con un altro (come quando ci si muove nel buio, dopo un incidente) o delegare una funzione a una nostra estensione virtuale (nel mondo di internet e dei videogiochi).”Le teorie di Alain Berthoz dimostrano che lo studio di queste strategie cognitive, oltre a rappresentare un grande progresso scientifico, possono avere importanti ripercussioni in pedagogia, nel problem solving aziendale, in psicologia, nelle scienze sociali e nella riabilitazione dalle malattie del sistema nervoso. Ed infine si arriva alla definizione di “virtuale”:“Sono i mondi che l’uomo inventa nella realtà della vita quotidiana, trasformandola secondo i propri desideri. Sono i mondi che l’immaginazione plasma nei romanzi e nell’invenzione narrativa. Sono anche i mondi cui possiamo accedere con le moderne tecniche di imaging, e sono i mondi immaginari detti virtuali.” Applausi a scena aperta!

Opinioni Personali Massimo NAVA Massimo Nava, editorialista de Corriere delle Sera da Parigi, sulla sua pagina Facebook ha scritto un post sui recenti fatti di attualità # Petrolio, sinonimo di paura e disgrazia. Dalle monarchie del golfo alle soap opera di Dallas, dal caso Mattei alle guerre in Irak, Libia e Siria, dalle trivelle al ministro Guidi, la parola petrolio evoca sempre e comunque disgrazie, terrore, paura, soldi sporchi, arricchimenti osceni, disastri ambientali. Gli schizzi vanno in tutte le direzioni e sporcano chiunque. Peccato che del petrolio continuiamo ad avere bisogno, che lo consumino anche tutti coloro che si ritengono casti e puri, che l'alternativa può essere soltanto il nucleare, non meno gravido di conseguenze, dubbi e paure. A meno che riempire di pale le nostre coste e provare ad andare al lavoro in bicicletta. Questo per dire che gli impianti in Basilicata sono una cosa e la sgradevole disinvoltura del ministro Guidi un'altra.


VI

GLAMOUR & STILE

Aspettando il Monte-Carlo Rolex Masters

Simone Bolelli: "Con Fabio ci siamo tolti davvero delle grandi soddisfazioni!" Sono in corso i preparativi per la 110 edizione del torneo maschile del circuito ATP World Tour Masters 1000, il ben noto Monte-Carlo Rolex Masters, che quest'anno conta nella lista dei primi 45 giocatori l'élite del tennis mondiale e la partecipazione straordinaria di 9 dei 10 campioni in vetta alla classifica ATP con l'unico assente, la testa di serie numero 6, il giapponese Kei Nishikori.

Maria BOLOGNA

I

n attesa dei sorteggi previsti al Museo Oceanografico il 9 aprile alle 12h00, come al solito, per questa come per altre partite di tennis c'è chi spera di vedere in campo sfide emozionanti ed un finale inconsueto. Del resto, immaginare di spodestare dal podio il campione in carica Novak Djokovic, deve essere un obiettivo ambizioso sia per il maiorchino Rafael Nadal che qui ha regnato incontrastato dal 2005 al 2012, che per lo svizzero Roger Federer il quale non ha mai calcato il primo gradino del podio. Nel frattempo, però, ci sono tanti altri giocatori che proprio nel Principato di Monaco sono riusciti in imprese impensabili. A desiderare di acclamare un fuoriclasse è sicuramente anche il numeroso pubblico che quest'anno, come riferito dalla SMETT, società organizzatrice del torneo, per assicurarsi i migliori posti ha fatto le corse per acquistare i

Simone è tennista professionista, ha trentanni ed è felicemente sposato dal 2009 con Ximena Fleitas. Bolognese, alle spalle ha una famiglia solida e rassicurante, di quelle che si vedono sempre più spesso nei film e meno nella realtà. Il papà, dopo essere stato per anni odontotecnico, ora si occupa di pubblicità, la mamma è ragioniera e la sorella più giovane, Simona, lavora come impiegata in banca. Sono loro i suoi primi fans, quelli che lo hanno sostenuto fin dall'inizio, quando da ragazzo sognava di diventare un campione. In una bella intervista di qualche tempo fa al quotidiano 'Il Resto del Carlino', apprendiamo che i genitori di Simone ricordano ancora dei sacrifici fatti per aiutare economicamente il figlio e permettergli una formazione atletica adeguata che spesso lo portava fuori casa, lontano dai luoghi della sua infanzia. Anche ora che Simone vive a Monaco, ritornare a Budrio dove ci

2015: Cerimonia di inaugurazione del campo centrale del Monte-Carlo Country Club battezzato "Court Rainier III" in omaggio alla memoria del Sovrano scomparso 10 anni fa biglietti ed assistere alle partite in programma, registrando il sold-out molte settimane prima del previsto. Guarda caso, tra tutti, gli italiani sono sempre presenti in gran numero per accogliere ed incoraggiare i loro beniamini. Tra questi ne abbiamo incontrato uno, Simone Bolelli, con il quale abbiamo scambiato due chiacchiere, proprio qui, a Monaco, dove risiede da anni. Nel caso servisse ricordarlo,

sono ancora gli amici e la famiglia, non è facile ma i suoi cari sono sempre 'virtualmente' al suo fianco: "Adesso lo vediamo anche meno, una volta ogni due mesi se va bene. Ma lui è contento, e a noi va bene" hanno dichiarato. Simone Bolelli lo sa questo ma è un ragazzo responsabile, maturo, che si ritiene fortunato "perchè faccio quello che mi piace e vi assicuro che la vita del tennista non è cosi facile come

molta gente crede", ci dice. Probabilmente era anche un bambino volitivo e giudizioso se, già all'età di 7 anni, ha cominciato a giocare a tennis immaginando di diventare, un giorno, un vero campione, imitando all'inizio i movimenti in campo di quelli che un tempo erano i suoi idoli con la racchetta: Stefan Edberg e Patrick Rafter. Ad oggi il "Bole", come viene amichevolmente

di Australia del 2015, battendo con un doppio 6-4 la coppia francese Herbert/Mahut. Prima di loro questa impresa è riuscita, nel 1959, alla coppia Nicola Pietrangeli /Orlando Sirola che vinsero lo Slam a Parigi con il podio degli Internazionali di Francia. Chissà che emozioni e che pensieri passano nella testa dei campioni di fronte al raggiungimento di un traguardo così importante. Ma per un professionista, ogni partita è una storia a sé, da vivere intensamente… Ti ricordi ancora cosa hai provato la prima volta che hai disputato la tua prima gara? Cosa cambia con il trascorre del tempo quando si scende in campo? Guarda, anche se giochi

esperienza che acquisisci negli anni. Facciamo un salto indietro nel tempo, neanche troppo remoto: che ne dici, possiamo dire Bolelli - Fognini, attenti a quei due? Beh, lo devo proprio dire: con Fabio ci siamo tolti davvero delle grandi soddisfazioni! L' anno scorso, abbiamo addirittura vinto uno Slam… del resto noi ci troviamo bene non solo in campo ma anche fuori. Credo che questo nostro affiatamento sia molto importante, essenziale se giochi in coppia. Speriamo di fare ancora tante belle cose insieme e mi auguro che Fabio possa rimettersi rapidamente per giocare di nuovo e al meglio le sue e le nostre partite. Tra le altre cose ti stai

sto paese, conosco un sacco di gente, è tutto molto familiare. E poi, che dire di più se non il fatto che il pubblico è quasi tutto italiano e sarà dalla nostra parte quando giochiamo? Spero davvero di far bene e di portare in campo un buon tennis! Ancora una domanda e poi ci congediamo: c'è qualcosa che rimpiangi del tennis di 20 anni fa e che cosa non ti piace di questo sport come è giocato oggi? Guarda, non esiste un tipo di tennis da rimpiangere o condannare. L'unica osservazione che mi sento di fare è che ho notato come una volta il ritmo di gioco fosse molto più lento rispetto a oggi, la tecnica contava tanto così come il modo di giocare a tennis.

La coppia Fognini Bolelli - immagine dalla pagina facebook del tennista bolognese

Bolelli sui campi del Country Club immagine dal suo profilo Instagram

chiamato dai suoi supporters, ha disputato 79 singoli e 22 doppi - dato aggiornato al 27/3/2016, ndr - per essere il numero 83 nella classifica dell'ATP. A portare alti i colori dell'Italia, davanti a lui ci sono Paolo Lorenzi, Andreas Seppi e alla 32a posizione l'amico e compagno di squadra nel doppio Fabio Fognini con il quale è entrato nella leggenda e nella storia del tennis conquistando lo Slam all'Open

molte partite e passano gli anni le sensazioni che hai vissuto prima e dopo non vanno via, ti rimangono dentro. Specialmente la tensione, quella che provi prima di entrare in campo per affrontare il tuo avversario in un incontro importante, quella poi te la ricorderai sempre. Con il tempo, l'unica cosa che puoi fare è cercare di gestire meglio le tue emozioni, controllarle e questo è possibile sono grazie all'

Bolelli a Melbourne

allenando al Country Club in vista della tua prossima partecipazione a questo torneo: come ci si sente a giocare a 'casa' visto che sei residente a Monaco? Il torneo di Monaco mi piace moltissimo! A parte l'atmosfera, il luogo magico e l'insieme che rende unica questa competizione, devo dire che qui mi sento davvero a mio agio. Ormai sono 6 anni che vivo in que-

Bolelli

Ora, invece, è fondamentale soprattutto la preparazione atletica, è diventa una priorità assoluta. Ma siamo uomini e stare bene sempre non è facile soprattutto se calcoliamo che i ritmi sono molto molto alti. E così, se una volta potevi permetterti anche di poter giocare senza essere al meglio della forma, contando sulle tue capacità di gioco, ora tutto ciò non è più possibile. E questa regola vale per tutti…


AGENDA & NEWS

VII

CARTELLINO BIANCO Un concerto a favore con Peace and Sport dell'associazione Monaco Disease Power

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opo la cena organizzata lo scorso 29 marzo allo Yacht Club di Monaco, l'associazione « Monaco Disease Power » prepara un nuovo evento per raccogliere fondi necessari per finanziare attività di sostegno a giovani ed adulti affetti da handicap mentali e da autismo: è il concerto organizzato al theatre 'Des Variétés', giovedì 14 aprile, dal titolo Russie ! Mon Amour ! Per informazioni: www.monacodiseasepower.com

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el Principato di Monaco, con cinque giorni di anticipo, la 3a Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace (IDSDP) si è celebrata il 1° aprile, grazie alla collaborazione della Direzione della Pubblica Istruzione che è riuscita a coinvolgere 436 studenti di ben 3 istituti scolastici. I ragazzi si sono così impegnati a superare le prove del Rallye Princesse Charlène, una competizione in cui le doti sportive, di solidarietà e intellettuali sono state utili per misurare le proprie capacità sotto gli occhi degli insegnanti e

delle LL.AA.SS il Principe e la Principessa di Monaco, presenti alla cerimonia di premiazione dei vincitori delle diverse gare in programma. Al termine, ovviamente, non poteva mancare la foto di rito con lo sbandieramento della « White Card » che simboleggia questa Giornata i cui festeggiamenti, nel resto del mondo, sono attesi per il 6 aprile, con varie iniziative organizzate per promuovere il potere dello sport nello sviluppo di un mondo migliore. Infatti, sempre nel Principato di Monaco e coordinate dall'associazione Peace

and Sport, fondata nel 2007 e presieduta da Joël Bouzou, sono previste diverse attività animate da diversi Campioni per la Pace: «Footing ensemble pour la Paix» con la partecipazione di Marc Raquil; dei corsi all'iniziazione al pugilato al Décathlon di Monaco con Willy Kouyaté operazione #WhiteCard davanti al ristorante Sodexo di Fontvieille; infine dal 9 al 17 avril durante il torneo di tennis Monte-Carlo Rolex Masters, di nuovo tutti a sventolare il Cartellino bianco con #WhiteCard.

Un raro cofanetto in ricordo della Pr incipessa Grace

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prevista per il 14 aprile l'uscita ufficiale dei 60 cofanetti realizzati a mano in legno e tessuto in occasione del sessantesimo anniversario dello storico quanto leggendario matrimonio tra l'iconica Grace Kelly ed il Principe Ranieri III. Ad averli ideati una società di edizione monegasca, diretta artisticamente Frédéric Lecomte-Dieu, che ha ricercato e stampato su carta lussuosa 60 rari cliché che riportano una dettagliata leggenda, scritta da Henry-Jean Servat e disponibile in

quattro lingua. L'iniziativa segue il successo ottenuto da altro due prodotti editoriali simili: uno dedicato alla coppia ' Steve McQueen & James Dean' con la prefazione del Sovrano monegasco e l'altro su Brigitte Bardot scritto in collaborazione con la stessa attrice.

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our célébrer le 60ème anniversaire du mariage de Grace Kelly et du Prince Rainier III, une société d'édition de Monaco, sous la direction artistique de Frédéric Lecomte-Dieu, édite un

nouveau coffret, en bois fait main composé de 60 clichés rares, imprimés sur un papier luxe, 60 cm x 60 cm. Chacune des photographies est légendée par Henry-Jean Servat. Après le coffret « Steve McQueen & James Dean, deux étoiles de l'Indiana », préfacé par SAS le Prince Albert II de Monaco, et « Brigitte Bardot arrête son cinéma ! », en collaboration avec l'actrice, le coffret Grace Kelly sortira le 14 avril 2016 en edition limitée!

Téléthon: Monaco Ville Ambassadrice pour sa 30eme édition?

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u cours de la cérémonie « Telethon Merci », organisée mercredi 30 mars par les membres du Bureau de l’Association de Promotion et d’Organisation du Téléthon Monaco (OTM), le Conseiller de Gouvernement pour les Affaires Sociales et la Santé, Stéphane Valeri, a officiellement annoncé la candidature de Monaco en tant que Ville Ambassadrice pour la 30eme édition du Téléthon parmi le 15 villes candidates . La sélection finale sera dévoilée vers la fin du mois d’avril.

Monaco candidata ad accogliere la 30a edizione di Téléthon?

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o scorso 30 marzo, nel corso della cerimonia « Telethon Merci » organizzata dai membri del Bureau de l’Association de Promotion et d’Organisation du Téléthon Monaco (OTM), il Consigliere del governo per gli Affari Sociali e della Salute, Stéphane Valeri, ha ufficialmente annunciato che Monaco si è candidata come Città Ambasciatrice per la 30a edizione di Téléthon tra le altre 15 località in lizza. La selezione finale sarà resa nota verso la fine del mese di aprile.


VIII

AGENDA & NEWS

L'Orchestra Filarmonica di Monaco compie 160 anni

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ra l'aprile del 2015 quando il maestro Gianluigi Gelmetti, ora naturalizzato monegasco, presentava ufficialmente Kazuki Yamada come suo successore alla guida dell'Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo. Quasi un anno dopo, sul palco dell'Auditorium Rainier III, ecco che il giovane musicista, nato 1979 a Kanagawa, in Giappone, dopo una brillante carriera costellata di successi, ha potuto presentare la stagione 2016/2017 davanti ad

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una sala gremita di melomani, autorità e l'occhio benevolo di SAR la Principessa di Hannover in veste di Presidente dell'Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo. Un momento importante per il maestro Yamada, ora concretamente ed effettivamente Direttore Artistico e musicale della prestigiosa Orchestra che quest'anno compie 160 anni. Per celebrare questa ricorrenza il programma prevede il 23 settembre, in apertura, il concerto 'Née à MonteCarlo', raccolta di opere

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create nel Principato così come una 'pièce' firmata dal compositore monegasco Louis Abbiate. Il programma elaborato dal giovane maestro giapponese

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In UMBRIA, al confine con la Toscana, vendesi antico borgo del XI secolo costituito da l'intero complesso di ex-convento completamente ristrutturato composto da 25 unità abitative con area ristorante, spa, piscina interna ed esterna, circondato da un grande parco verde. Trattativa privata. Per informazioni : info@monacobusiness. net tel: 0033(0) 631071222

intende essere un omaggio tematico frizzante, diverso per ogni appuntamento proposto: tra i titoli, ecco che troviamo, come in un gustoso menù, i 'Profumi d'Italia,

'Alla Francese' oppure suggestioni come 'Seguendo il Danubio', 'Estasi' e tante altre 'finezze' che rivelano la volontà di incantare ed emozionare. Il pubblico è così invitato a seguire nei prossimi mesi le performance musicali dell'Orchestra monegasca che proporrà inoltre, gli Happy Hour, giornate dedicate ai giovani, sempre in omaggio alla 'Grande Musica' dove sarà fondamentale l'intervento di altrettanti direttori invitati a contribuire al successo dei

concerti. Quella attesa per il 2016/2017 sarà dunque una stagione sinfonica interpretata e raccontata con uno spirito nuovo, innovativo e giovane che si protrarrà fin quasi l'inizio dell'estate, al 18 giugno, con il Trio Goldberg atteso nella chiesa di Saint Charles. A partire dal 16 luglio, invece il tabellone prevede i concerti ospitati nella corte d'Onore del Palazzo dei Principi: un altro momento magico per vivere la musica, questa volta però, sotto il cielo stellato.

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