Insediamenti Umani Informali

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INSEDIAMENTI UMANI INFORMALI Cause Economiche, Storiche e Socio-Spaziale della sua Formazione e Configurazione Spaziale


INSEDIAMENTI UMANI INFORMALI I barrios sono insediamenti residenziali di sviluppo progressivo, costruiti partendo delle invasioni di terreni che non appartengono ai loro residenti e senza un piano regolatore o progetto che copra i requisiti da soddisfare come per tutta l’urbanizzazione prodotta regolarmente nella stessa città ed epoca.

Insediamenti urbani di persone meno abbienti diversi dai barrios

quartieri popolari

“invasione successione”

“inquilini dell‟asfalto”


CARATTERISTICHE È un progetto di città e società La casa ha un alto senso di identità per gli utenti

Percepiscono l’abitare con un senso profondo: è un posto per vivere

Intima relazione tra casa e luogo perchè insieme conformano un sistema

In paragone con la città Formale il camminare è più importate che la macchina



CAUSE ECONOMICHE Aumento tassa LIBOR, detrimento di scambio tra paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo, aumento prezzi petrolio

Crisi degli anni „80

Messico (1982)

Incapacità di pagare i debiti acquisiti

FMI propone politiche economiche per garantire il pagamento totale

Altri paesi passano per la stessa situazione

Politiche economiche del FMI diventano standard

PROGRAMMI DI AGGIUSTAMENTO STRUTTURALE

Svalutazione della moneta

Programmi di Aggiustamento Strutturale

Tagli drastici nelle spese pubbliche Privatizzazione imprese pubbliche Apertura agli investimenti dall‟estero


CAUSE ECONOMICHE No manutenzione No investimento

Conseguenze dei P.A.S.

No sussidi Liberatizzazione dei prezzi

Deterioramento delle risorse umane

Svalutazione della moneta Inflazione

Strategie

SOS

Tempo in trovare migliori prezzi Violenza

Disoccupazione PovertĂ estrema

Lavori

Ore di lavoro Persone lavorando Interazione sociale


CAUSE STORICHE E SOCIO-SPAZIALI Cambiamenti

Caracas

Migrazione Venezuela Europa

Barrios

Massificazione

Soluzioni


SPAZIALITA DEI BARRIOS

CittĂ

50% barrios

Crescita

spontanea senza controllo impredicibile

Tessuto intrecciato Un tutto indivisibile ma dinamico, elastico e adattabile


Caratteristiche Meccanismi di regolazione che orientano, posizionano e formano ogni pezzo del tessuto

Leggi della natura

Topologia di collegamento con la cittĂ formale


CARATTERISTICHE Spazio pubblici e semi pubblici sono residuali

Processo colonizzatore

Invasione della città per i suoi fronti più deboli (dighe, industrie, ponti, parchi, riserve, strada, fiumi, ecc.)

Si trova tra città e verde

Si deve garantire scambio tra barrio e città



Nascita del Barrio

Terreno libero

Famiglie senza casa

Persone che conoscono i meccanismi di appropiazione

OPPORTUNITĂ€ Agenti sociali


Petare


23 de Enero


Catia Oeste


El Valle-Coche


Politecnico di Torino I Facoltรก di Architettura Corso Laurea Specialistica Architettura in Costruzione Professoressa Agata Spaziante

Saggio di Ricerca I INSEDIAMENTI UMANI INFORMALE Cause Economiche, Storiche e Socio-Spaziale della sua Formazione e Cofigurazione Spaziale

Studentessa: Ana Victoria Faria Delfino Matricola: 153637 Torino, Novembre 2010


INTRODUZIONE Gli insediamenti informali sono un tema poco studiato in Italia ma uno dei principali, a livello urbanistico e architettonico, nei paesi in via di sviluppo del sudamerica come il Venezuela. Caracas, capoluogo di questo paese, è una città che si è caratterizzata negli ultimi anni per uno straordinario aumento degli insediamenti informali, conosciuti con il nome di “barrios”. Attualmente più della metà della popolazione della valle di Caracas abita in questi luoghi. Per questo motivo tale tema è stato oggetto di numerosi dibattiti e studi a livello accademico, dove le scuole di architettura tengono laboratori di ricerca e apprendimento sul tema degli insediamenti informali che caratterizzano la cittá latinoamericana di oggi. Una grande promotrice di tali attività è la Facoltà di Architettura Carlos Raul Villanueva della Universidad Central de Venezuela dove gli studenti devono frequentare numerose lezioni che permettono loro di capire da un punto di vista teorico e pratico gli insediamenti informali. È importante sottolineare l‟importanza dei professori che stanno formando, con il passare degli anni, un bagaglio di conoscenze sulla situazione attuale dei “barrios”. Quasi tutte le informazioni di cui si dispone oggi sono frutto delle loro lezioni in facoltà e nelle aree di studio, delle loro pubblicazioni e ricerche, insieme a tutti i progetti e lavori in situ che hanno condotto fino adesso. Oltre a queste attività, l‟ateneo promuove annualmente numerose conferenze e presentazioni di progetti condotti nei barrios da diversi architetti e urbanisti. Lascia perplessi che questo tema non sia affrontato nell‟università italiana con l‟approffondimento che merita. Anche se negli ultimi anni corsi, seminari, conferenze si sono moltiplicati, il mondo accademico continua a considerare argomento esoterico i problemi dei paesi in sviluppo, e a guardare con diffidenza quanti se ne occupano.1 Su gli insediamenti urbani informali si è scritto poco nell‟Italia. Tra le poche cose pubblicate buona parte ha scarsa dignità culturale e scientifica aggiunto al fatto che l‟italiano è una lingua poco diffusa.

1

Balbo, Marcelo. Povera grande città.

A questo punto, sarebbe interessante capire cosa sono gli insediamenti informali e le cause della loro formazione nei paesi latinoamericani e di volta in volta prendendo la città di Caracas, Venezuela come esempio. Si parte capendo cosa sono gli insediamenti urbani informali e quello che rappresentano in America Latina, inserendo una descrizione della città di Caracas a livello urbano come contetualizzazione. Si prosegue con le diverse cause della formazione dei barrios, prima quelle politicoeconomiche che sono strettamente vincolate tra di loro. Per capire ancora meglio si realizza una contestualizazzione attraverso la spiegazione della situazione politicoeconomica degli ultimi 25 anni. Di come lo Stato è passato da un modello protezionista, popolare, statale e che vive della rendita del petrolio, cioè un modello paternalista, a uno di mercato che porta con se un “pacchetto di sanamenti strutturali economici” e la scomparsa delle sovvenzioni, di una moneta stabile e di uno stipendio reale, elementi che colpiscono direttamente la popolazione più povera. Dopo di che si parla delle strategie di sopravvivenza di questo strato sociale, la ristrutturazione della vita quotidiana e il profilo economico e demografico. Si continua con la spiegazione delle cause sociali-spaziali e la influenza della società nella sua distribuzione spaziale. Come la configurazione della città, in questo caso Caracas che si prende come esempio, viene definita dal periodo coloniale attraverso la segregazione delle clasi sociali. Per ultimo si descrive la configurazione spaziale del barrio insieme al processo di formazione che va dall‟ “acquisto” del terreno fino alla costruzione dei “ranchos” o case. Ogni tanto si cerca di far capire che la soluzione a questo problema non è traslocarne gli abitanti bensì migliorare le loro condizioni di vita attraverso diversi piani di riqualificazione che tengano in conto le diversi elementi che li compogono. Sono molte le variabili che determinano questi insediamenti, non solo economiche, politiche e spaziali bensì anche socio-culturali.


INSEDIAMENTI UMANI INFORMALI Favelas in Brasile, bidonvilles nelle antiche colonie francesi, barong-barongs nelle Filippine, katchi abadis in Pakistan, slum nelle ex-colonie britanniche (India, Kenya), township in Sudafrica, barriadas o pueblos jovenes in Peru, barrios de ranchos o barrios in Venezuela, sono qualcuni dei nomi che ricevono in altri paesi questi tipi di insediamienti anche denominati spontanei, non controllati, autoprodotti, marginali, di transizione o subnormali. The United Nations Human Settlements Programme (UN-HABITAT) utilizza la denominazione di “insediamenti di squatters”, termine che si preferisce non tradurrere. I barrios sono insediamenti residenziali di sviluppo progressivo, costruiti partendo delle invszioni di terreni che non appartengono ai loro residenti e senza un piano regolatore o progetto che copra i requisiti da soddisfare come per tutta l’urbanizazione prodotta regolarmente nella stesa città ed epoca. Questa definizione di barrios è risultato più soddisfacente nella pratica, permettendo di differenziare i barrios da altri tipi di insediamenti urbani di persone meno abbienti. Esistono abitanti che possono avere più bisogno di un‟attenzione sociale pari o più alta dei residenti dei barrios i cui insediamenti però richiedono processi di adeguamento dell‟ habitat diversi da quelli di abilitazione urbana di sviluppi costruiti senza un progetto professionale e in terreni invasi. Le forme più importati di insediamenti urbani di persone meno abbienti, diversi dai barrios, sono i quartieri popolari, oggi danneggiati, che sono state promossi e progettati per lo Stato nei suoi diversi livelli. Essi comprendono dai quartieri popolari con un‟alta qualità iniziale di urbanismo ed edilizia, fino alle baracche teoricamente provvisorie, passando per tutti i tipi di sviluppo con diverse qualità iniziali (per la maggior parte si tratta di insediamenti istantanei ma qualcuni sono anche progressivi), insediamenti rurali progettati che sono stati assorbiti da città e quartieri di promozioni privata legale.


Altra forma hanno i quartieri e complessi residenziali originariamente destinati a persone con un reddito medio e alto, in cui si e‟ verificato il processo che i classici dell‟ ecolgia umana chiamano “invasione successione” da parte di persone meno abbienti. 2 Questo processo può portare con se‟ il degrado urbano come ad esempio la suddivisione incontrollata degli edifici, dando luogo a diverse fome di abitazioni collettive, con condizioni fisiche che conseguentemente portano ad una diminuzione della qualità di vita dei suoi residenti. Questa tipologia di processo insediativo è molto diffusa in diverse luoghi, tra cui alcune città dell‟America Latina e in grandi città dei paesi sviluppati. Sono conosciute come “strutture convertite”, come alcuni palazzi dell‟ Asia occidentale, e unità abitative in vicoli, case popolari, quartieri poveri della città latinoamericana, molti dei chawls delle città indiane, le medine nel mondo arabo, case popolari nel sud dell‟ Asia e un gran numero di baraccopoli nella Cina centrale3. Tali insediamienti richiedono programmi speciali di riqualificazione e controllo diversi a quelli dei barrios. La condizione di vita estrema che si può riscontrare nelle città latinoamericane, anche se in misura notevolmente inferiore rispetto alle città dell‟India e di alcuni paesi sviluppati, è quella delle persone indigenti e senza tetto, genericamente chiamati “inquilini dell‟asfalto” 4, che vivono e dormono per le strade, compresi i bambini abbandonati, come i “gamines” o i ragazzi di strada a Bogotà. Dopo questa breve introduzione, e‟ piu‟ facile definire esattamente che cosa si intende quando si parla di barrios. Gli insediamenti umani informali o espontanei, anche conosciuti come non controllati o autoprodotti, costituiscono la più importante e dinamica forma di occupazione dello spazio nel pianeta.5 Partendo da una struttura molto precaria e di carattere provvisorio, gli insediamenti tendono a rimanere e consolidarsi col trascorrere del tempo, mentre le abitazioni si convertono nel principale, forse unico, patrimonio economico ed esistenziale dei loro abitanti. Per i paesi in via di sviluppo, questi barrios rappresentano una porzione significativa 2

Burguess E.W. The Growth of the city UN-HABITAT Reelazione mondiale su gli insediamenti umani. 3 3

5 UN-HABITAT. Relazione mondiale su gli insediamenti umani.


dell‟investimento nazionale acumolato e del prodotto nazionale di ogni anno, cosi come il totale ottenuto dallo Stato nel campo della cultura attraverso il suo sviluppo. Rappresentano, allo stesso modo, una parte fondamentale della città contemporanea, arrivando a riflettere, criticamente, non solo il peculiare processo di crescita e di loro conformazione, ma anche gli stessi avatar che hanno segnato la loro evoluzione storica. I barrios hanno conformato territori spazialmente e socialmente segregati, segnati dalla povertà degli habitatt e dei suoi abitanti. Le carenze, in termini fisici, urbani, legali e sociali, che caratterizzano e convertono i barrios in habitat inferiori non incidono nel suo significato. Il barrio, nonostante le sue carenze, è percepito sotto un concetto integrale. La casa è un sotto luogo che forma parte di un sistema ancora più ampio: il luogo di insediamento, in cui il barrio e la casa contituiscono il sistema di insediamento. Per i suoi residenti, il barrio è pieno di significati. Essi percepiscono l‟abitare con un senso profondo, è un posto per vivere, a differenza del semplice 6 fatto di occupare uno spazio.

6

García de Hernández, Norma. Los Barrios De Ranchos: De Hábitat Disminuido A Lugar De Habitar


CARACAS CULTURA DELLA VELOCITA’ “Santiago de Leon de Caracas, capoluogo di Venezuela, si trova al Nord dell‟America del Sud. Fu fondata dagli spagnoli nell‟anno 1567 nell‟asse principale della valle chiamato San Francisco. Il paesaggio corrisponde a una citta in costante trasformazione e la sua crescita riflette la cronaca storica di uno spazio che si é espanso oltre i suoi limiti naturali. Dalla cittá storica che si dispiegò seguendo le direttrici originali dello schema di “damero” (Scacchiera) spagnolo e la quale si sviluppò lungo i secoli XVI, XVII e XVIII; si comincia un percorso verso la ricerca del progresso nell‟immagine di una cittá europea proposta da Guzman Blanco alla fine del XIX secolo. Però è con l‟arrivo del petrolio a partire degli anni ‟20, e il suo impatto nell‟economia e nella società venezuelana, che Caracas si trasforma violentemente durante il XX secolo e passa a essere una metropoli di un paese petrolifero, riflesso di una modernità contrastante e disfunzionale che si muove tra l‟opulenza e la povertà. Oggi la cittá di Caracas é cresciuta fino ad occupare 5 municipi che formano quella che viene chiamata la Gran Caracas con una popolazione che arriva ai 3 milioni di abitanti ed è l‟epicentro della regione metropolitana, che raccoglie una popolazione di 5 milioni, dei quali un milione di persone si sposta giornalmente per andare a lavorare da un lato l‟altro della regione. Una cittá dove piú del 50% della popolazione abita nella zona di case autoprodotte chiamate i “barrios de rancho”. 7

conseguenze della velocità. Nella seconda metà del XX secolo è, infatti, la fliglia della velocità. Se Città del Messico si caratteriza per la folla o la “troppa gente” che tutto pervade e Saõ Paulo per la monumentalità che tutto travolge, lo specifico di Caracas sarebbe la velocità con cui si producono i cambiamenti di tutto ciò che la costituisce. La velocità di cui si parla va più in la della meccanica della fretta urbana, espressa nell‟immagine di uomini e donne, macchine, ambulanze, polizia che si muovono ansiosi in uno spazio comune: la città. È qualcosa come un tempo interiore, una strategia di agitazione, un‟urgenza di tempo storico con il cui i suoi abitanti e costruttori hanno provato a vincere l‟avversità (natura), ha finire un progetto che ancora rimane come una promessa impossibile di una città sempre incompiuta. Sotto questi cambiamenti del paesaggio e della città costruita, negli anni „50 si e‟ ideato la grandezza e la miseria di Caracas. Sono cominciate le trasformazioni irreversibili. La città è cresciuta e si e‟ moltiplicata fino ad oggi con un velocità superiore a qualsiasi tentativo di pianificazione o senso del futuro. Non esistono le regole o i requisiti. Ognuno ha cercato di risolverla in base alle proprie capacità, necessità, talento, avidità o sensibilità. Gli immigrati poveri hanno costituito una “cintura di povertà” che ha tentato di contenere la dittatura di Perez Jimenez e che la nascente democrazia (1958), nel suo populismo infallibile, ha deciso di incoraggiare e proteggere fino all‟attualità. 8

Caracas è una città dove la personalità dei suoi abitanti e le caratteristiche urbane, sono 7 Amaya, Florinda. Contestualizazione del Workshop Ccs 2009.

8 Hernández, Tulio. desmemorada y sensual.

Caracas

odiada

amada,


CAUSE ECONOMICHE

questo decennio, concretizzarono su: 

AGGIUSTAMENTI STRUTTURALI ECONOMICI Dopo aver acquisito un notevole debito in condizioni estremamente favorevoli durante gli anni „70, i paesi latinoamericani si trovarono in una posizione critica nei primi anni „80. La nuova situazione dei paesi indebitati è dovuta all‟aumento dei prezzi del petrolio, il detrimento in termini di scambio trai i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo (a scapito di questi ultimi) e l‟aumento sproporzionato del tasso interbancario lettera su Londra (LIBOR) 9 sulla base del quale si aveva acquistato il debito esterno nazionale. La coincidenza dei debiti enormi sostenuti fino ad oggi, la diminuzione delle entrante da esportazioni e del costante aumento degli obblighi finanziari associati al debito hanno prodotto la crisi. Nel 1982, il Messico è stato il primo paese a dichiararsi incapace di onorare i propri impegni con i suoi creditori. In quel momento, la sovraesposizione delle banche che avevano prestato soldi ai paesi in via di sviluppo faceva temere una crisi finanziaria internazionale. È in questo contesto, e con la visione di garantire il pagamento totale del debito sotto le nueve condizione finanziarie, che il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha proposto una serie di politiche economiche da apllicare in Messico per una pronta guarigione della bilancia dei pagamenti, politiche accettate e implementate dal paese debitore10. Poichè altri paesi si dichiaravano incapaci di assumere i propri impegni, si finisce consolidando uno standar riconoscibile delle politiche economiche, che finì per essere conosciuto come i Programmi di Aggiustamento Strutturale (Structural Adjustment Programs SAP). Questi aggiustamenti sono destinati a trasformare profondamente e permanentemente le economie dei debitori, rendendole più efficienti e moderne e stabilizzando le bilance di pagamento. Durante 9 LIBOR: London Interbank Offered Rate è un tasso di riferimento per i percati finanziari. È il tasso di riferimento europeo al quale le banche si prestano denaro tra loro. Esso è minore del tasso di sconto che gli istituti di credito pagano per un prestito alla banca centrale. 10 George, Susan. A Fate Worse than Debt.

gli

aggiustamenti

si

Svalutazione per accrescere la competitività delle esportazioni, che come ulteriore effetto tende a produrre un aumento immediato dei prezzi al consumo, facendo calare il potere d‟acquisto, sopratutto di coloro che hanno uno stipendio fisso. Tagli dastici alla spesa pubblica per ridurre il deficit fiscale e dare più risorse al pagamento del debito. Inoltre si mira a trasferire risorse dal settore pubblico al settore privato. Esempio di questo è stata l‟eliminazione dei sussidi e investimenti in beni di consumo colletivo. Privatizzazione di imprese pubbliche come strategia per trasferire risorse al settore privato, in base al presupposto che soltanto l‟azione privata puo‟ garantire un uso efficente delle risorse e il necessario aumento della produzione al fine di affrontare la crisi. Apertura economica alla concorrenza internazionale, che implica l‟apertura agli investimenti dall‟estero nei settori finanziari e produttivi, con il conseguente fallimento delle società precedentemente protette e l‟aumento dei prezzi degli articoli precedentemente sussidiati. Transizione da un‟economia di sustituzione delle importaziona a un‟altra orientata verso l‟esportazione, introducendo la necessità di competere sui mercati internazionali, aumentare l‟efficienza e adottare innovazioni tecnologiche. Nel caso dei paesi in via di sviluppo significa anche una pressione per mantenere bassi gli stipendi in relazione con il contesto internazionale e il collocare risorse e lavoratori in attività economiche produttive, assumendo criteri di flessibilità lavorativa.

Siccome l‟applicazione degli aggiustamenti strutturali economici ha permesso lo stabilimento di un glusso permanente di risorse dei paesi indebitati verso i paesi sviluppati, come pagamento del debito, è anche vero che l‟effetto di queste politiche economiche in altri settori non sono state necessariamente favorevoli. Si è sostenuto che l‟impatto della costante applicazione di queste politiche a livello nazionale può essere devastante, al punto da essere paragonato con gli effetti di una lunga guerra, data l‟obsolescenza delle infrastrutture, a causa della mancanza di


manutenzione e aggiornamento da parte di un governo che deve spendere gran parte delle proprie risorse per pagare il debito; la cessazione degli investimenti in settori di siviluppo e ricerca, a causa della mancaza di risorse e fiducia; e la forte riduzione della domanda intera per l‟abbassamento generale nel potere d‟acquisto. Una delle principali critiche che hanno ricevuto gli aggiustamenti strutturali è stata il loro effetto devastante sui settori più vulnerabili della popolazione. Loro pagano un costo sproporzionato nel contesto degli aggiusti. Eliminazione dei sossidi, liberalizzazione dei prezzi e della svalutazione della moneta con la conseguente diminuzione dei redditi reali hanno avuto un forte impatto negativo sulla vita dei più poveri, specialmente nei paesi in cui misure analoghe sono state prese senza un forte programma sociale parallelo. È stato affermato che i paesi che applicano queste politiche economiche sono a rischio di accumulare costi sociali irreversibili attraverso il deterioramento delle proprie risorse umane.11 In parallelo, l'esigenza di dedicare una grande quantità di risorse nazionali per pagare il debito, limita significativamente le risorse disponibili per investire a livello nazionale, mettendo i governi nel dilemma di investire le risorse in alleviare dei costi sociali o in programmi di sviluppo. In questo contesto generato da un aggiustamento strutturale economico, le opzioni aperte ai settori meno avantaggiati per accedere a condizioni di vita accettabili sono piuttosto limitate. Tradizionalmente, ricorrono a strategie di sopravvivenza per alleviare la situazione, prendono decisioni, creano opportunità e riorganizzano le risorse esistenti, compreso il lavoro, per soddisfare le esigenze di sostentamento della famiglia. Una delle principali soluzioni è quella di aumentare la produzione di reddito in maniera informale. Allo stesso modo, le risposte si sono concentrate in gran parte al livello domestico, come è successo in Messico, Giamaica e Repubblica Dominicana,12 anche se ci sono state risposte importanti a livello collettivo, come quelle verificate in Bolivia e in Perù.13

Le risposte più diffuse a livello domestico si sono concentrate su tre aree principali:  Aggiustamento a livello di mercato di lavoro, cioè l'aggiunta di membri della famiglia alla forza di lavoro. Per compensare i bassi salari, i lavoratori sono stati costretti a lavorare più ore, a trovare altri posti di lavoro e anche un impiego per le loro mogli e figli.  Aggiustamento a livello di budget o ristrutturazione e riduzione del consumo delle famiglie che coinvolge da articoli di lusso a quelli di prima necessità (cibo, medicine ed altri). Ad esempio, nei primi anni '80 in Cile, oltre il 60% delle famiglie ha guadagnato meno soldi del necessario per pagare il fabbisogno alimentare di base. In Costa Rica l'aumento dei tassi di povertà tra il 1979 e il 1982 hanno portato ad un declino documentato nel consumo di latte e carne. Il consumo pro capite di carne in Brasile è sceso da 22 kg / anno nel 1977 a 15 nel 1985 e 13 nel 1987. Infine, anche se non ci sono dati quantitativi disponibili, ci sono relazioni sistematiche sulla stampa brasiliana sulle famiglie che hanno abbandonato le loro case regolari per andare a vivere nelle favelas.14  Ristrutturazione della vita quotidiana, tra cui l'intensificazione del lavoro domestico. Si dedica sempre più tempo e sforzo per trovare opportunità a prezzi accessibili diminuendo le opportunità d‟interazione sociale a causa di mancanza di tempo come di risorse da condividere.  Aumento della violenza sotto forma di violenza politica, l'omicidio o il furto, a causa di un aumento della disoccupazione, la povertà estrema, l'erosione del potere d'acquisto, perdita di legittimità delle istituzioni tradizionali e l‟aumento di repressione per proteggere le persone più colpite.

11

Elson, Diane. The Case of Structural Adjusment. The Development Process. 12 Beneria, Lourdes. Structural Adjusment, the Labor Market and the Household: the case of Mexico 13 Pérez Hernández, Carmen. Pobreza Urbana y Deterioro Económico: La difícil tarea de sobrevivir.

14

Hakkert, R. e Goza, F. The Consequences of Austerity in Latin America.


L'ESPERIENZA VENEZUELANA Nel caso del Venezuela, la recessione economica dei primi anni „80 è stata fortemente associata con il calo dei prezzi internazionali del petrolio e l'aumento degli obblighi generati dal pagamento del debito estero. Questo deterioramento è continuato accumulandosi fino al 1989 quando con l'esaurimento delle riserve internazionali e la necessità di mantenere relazioni armoniose con i suoi creditori ha deciso di andare al FMI e sottoporsi ad un programma di aggiustamento strutturale economico. È importante sottolineare che lo sforzo di aggiustamento strutturale ha avuto profonde implicazioni a livelli non economici del paese. Il modello tradizionale aveva un ruolo centrale per lo Stato come il principale investitore e organo che ridistribuiva i redditi del petrolio. È stato il protagonista di un‟economia controllata e protezionista, impostando delle politiche per il controllo dei prezzi e dei salari, generazione di posti di lavoro e gli investimenti nel capitale umano, in particolare nei settori della sanità e dell‟educazione. Alla fine il suo ruolo centrale è degenerato nel rapporto paternalistico con i lavoratori e le industrie, basato fortemente sul sussidio generallizato e indiretto e negli interessi politici del partito al potere. In contrasto con il nuovo modello, lo Stato avrebbe assunto un ruolo di facilitatore, eliminando i sussidi e il controllo dei prezzi e abbandonando i suo vecchio ruolo di investitore principale, redistribuitore del reddito nazionale e la creatore di posti di lavoro. Questi ruoli sono trasferiti al settore privato rimanendo la distribuzione delle risorse principalmente nelle mani del mercato, quindi l‟1989 è stato un anno di liberalizzazione dei prezzi, eliminazione dei sussidi e forte svalutazione della moneta, che e‟ passata da un cambiamento differenziale ad un unico scambio flottante nei confronti del dollaro. Il risultato di queste politiche è stata l'inflazione elevata il cui effetto è stato ancora più grave a causa del declino parallelo dei salari reali. Si è tentato di ridurre la spesa pubblica per alleviare il deficit fiscale e rispettare gli impegni per quanto riguarda il pagamento del debito. Si disponeva di meno fondi per investire in manutenzione, potenziamento e ristrutturazione dei beni di consumo collettivo. In Venezuela, le misure di aggiustamento strutturale economico hanno avuto luogo in un

Caracas 1870

Caracas 1930

Caracas 1950


contesto in cui gli indicatori di povertà tendevano ad aumentare. Era un contesto particolarmente avverso ai settori meno abbienti, che erano già in fase di ristrutturazione delle loro strategie per la sopravvivenza. L'intensificazione delle strategie come l'aggiunta di nuovi membri della famiglia nel mercato del lavoro, l'intensificazione delle ore di lavoro e riduzione dei consumi delle famiglie erano già state individuate in Venezuela come risposta al deterioramento delle condizioni economiche che si erano verificati durante gli anni '80 .15 In aggiunta a questa situazione, la liberalizzazione dei prezzi, il taglio dei sossidi e l'unificazione del cambiamento differenziale del dollaro all'inizio del 1989, hanno avuto un forte impatto sulle persone economicamente svantaggiate. Durante i primi tre mesi del 1989, c'è stato un aumento ufficiale nel numero di famiglie in estrema povertà. Queste sono aumentate da 493.000 a 1.005.000 famiglie. Si parla di 512.000 famiglie nel periodo di tre mesi che sono stati colpite al punto di perdere la loro capacità di finanziare l‟alimentazione minima per i propri membri.16 Questa situazione ha portato ad una esplosione sociale, il 27 febbraio 1989 considerata una delle più gravi che il paese abbia vissuto durante il periodo democratico.Così il governo venezuelano implementa una serie di politiche sociali con un approccio completamente diverso da quello tradizionale. Si pretende di sostituire il sussidio generalizzato a favore di sussidi e programmi altamente focalizzati. L'area che ha ricevuto maggiore priorità e risorse è stata quella dei sussidi diretti focalizzati nelle famiglie più povere, accentuando così la natura compensativa della politica del momento. È stato affermato che l'accento sulle politiche di compensazione non è efficace all‟arresto della diffusione della povertà. Allo stesso modo, è estremamente difficile mantenere il trasferimento diretto di risorse quando la gente povera supera il 60% del totale.17 Gli interventi statali non sono stati sufficienti a fermare alcune delle tendenze più inquietanti e nocive prodotte dalla situazione dell‟aggiustamento. Piuttosto, mette in evidenza l'urgente necessità di strategie che non solo possano alleviare, ma che anche contrastino la povertà.

15 16

Cariola, C. Sobrevivir en la pobreza: el fin de una illusion. 16 Fierro de Ascanio, J. Venezuela.

Caracas 1967

Caracas 1982

Caracas 1998


CAUSE STORICHE E SOCIO-SPAZIALI La configurazione della città ha un carattere socio-spaziale risultato della interazione di diversi attori che interagiscono nello spazio e tra i quali si distinguono: lo Stato, che agisce attraverso la pianificazione urbana o l‟elaborazione degli strumenti di ordinamento con cui si regolano il processo di occupazione dello spazio; il libero gioco delle forze del mercato, che si esprimono nei processi apparentemente liberali o "spontanei" della posizione ottimale delle attività economiche, d‟infrastrutture e residenziale, la valorizzazione e disponibilità di terreni sviluppabili e la disponibilità e costo degli alloggi; e le classi sociali o frazioni di classi che orientano la logica di localizzazione delle attività entro i limiti delle politiche statali e delle logiche di mercato. In Venezuela, in particolare nella capitale, dal periodo coloniale, che inizia con il consolidamento della conquista da parte degli spagnoli e si conclude con l'indipendenza del Venezuela nel 1819, si manifesta come i vari attori sociali si trovino nello spazio secondo il loro potere differenziale di decidere sia la loro posizione residenziale sia la localizzazione delle attività economiche della città. Così, potere, ideologia, valori ed interessi degli attori (siano essi lo Stato o le classi sociali) producono sia lo spazio pianificato, attraverso zonificazioni e piani regolatori, come il non pianificato, attraverso l'invasione e costruzione delle aree marginali. Anche la visione di dipendenza interpreta lo spazio latinoamericano come il risultato dell‟articolazione delle forme spaziali derivanti da diversi tipi di dominazione che hanno plasmato la storia del continente. Di conseguenza, il sistema urbano è la concretizzazione spaziale di un sistema regionale che è condizionato dalla formazione sociale intesa come la interazione tra strutture economiche, sociali, politiche e culturaliideologiche con una sovradeterminazione dell‟economia. La configurazione spaziale della Caracas coloniale si è sviluppata sotto un sistema reticolare cioè fatto di quadrati che partendo dalla piazza localizzavano gli edifici più importanti dei rappresentanti politici, ecclesiastici ed economici del re di Spagna. Le mappe socio-spaziali mostrano che mano a

mano che la città si estendeva e si allontanava dalla Piazza Maggiore, la posizione dei suoi abitanti all'interno della stratificazione sociale diminuiva. Da questo momento si può interpretare un modello socio-spaziale dove non solo le attività principali sono centrali, ma anche gli attori sociali più potenti si stabilivano nelle zone centrali competendo con le altre attività.

I bianchi peninsolari si localizzavano nella città dove esecitavano il controllo politico, la loro principale occupazione. Anche se il potere economico dei “criollos” era nella campagna questi hanno anche vissuto in città. I “pardos” abitavano nelle città perché il loro lavoro era servire i “blancos criollos” e “peninsulares” e oltre ad esercitare lavori commerciali. Gli indiani e i neri costituivano prevalentemente manodopera agricola, vivevano nelle zone rurali, alcuni abitavano nelle città a lavorare come domestici. Ognuno di questi gruppi avevano una posizione precisa all'interno spazio reticolare di Caracas dove il suo modello pianificato, come quella di altre città dell'America Latina è stato implementato da Spagna: i “blancos peninsulares” e loro discendenti, i “criollos” occupavano le posizioni più centrali e di maggiore status. I “pardos”, in generale, i meticci occupavano la periferia della città dove anche vivevano i bianchi o “blancos de orilla”. Allo stesso modo, la disposizione interna della casa delle famiglie di status più elevato hanno risposto ai ruoli di ciascuno, e gli indiani e gli schiavi vivevano nelle unità di servizio costruite sullo stesso terreno della casa dei padroni. Durante il periodo repubblicano, la impostazione spaziale e sociale della città è rimasta pressoché invariato. I processi di


impoverimento generati dalle guerre federali, la bassa crescita o addirittura il declino della popolazione ridotta dalla fame e malattie, influenzarono indirettamente la perdita di prestigio della città e nel suo conseguente impoverimento e deterioramento. È stato alla fine degli anni 20 ei primi anni 30 che inizia il periodo petroliero caratterizzato da processi di modernizzazione e urbanizzazione i cui sostegno politico, economico, sociale e fisico è stato la città di Caracas. La trasformazione dell'economia agricola a una petroliera, le esigenze di infrastrutture moderne ed efficienti e l'insediamento del potere politico ed economico nella città capitale hanno generato un acuto processo di centralizzazione demografica, politica, economica e sociale che ha influenziato fortemente la configurazione socio-spaziale di Caracas. Esso ha comportato come conseguenza una ristrutturazione della classe sociale alta il cui potere si era basato sulla proprietà di terreni, e l'emergere di una nuova classe alta associata con il petrolio e i processi di modernizzazione dell'economia. Durante questo periodo si accentua la macrocefalia, iper-urbanizzazione e il primato di Caracas su altre città. Si generano forti flussi migratori sono generati dalle campagne verso la città e per un periodo di soli 30 anni, la distribuzione dalla campagna verso la città e in periodo di soltanto trenta anni la distribuzione della popolazione venezuelana passa da un 30% urbano negli anni „30 a un 30% rurale negli anni '60. Questi flussi migratori hanno contribuito alla crescita esplosiva della città. Contemporaneamente agli interventi di pianificazione puntuali dello Stato che hanno contribuito a sottolineare la segregazione intraurbane, coesisteva una quasi totale mancanza di pianificazione urbana che ha facilitato l'emergere di ampie zone marginali. È importante sottolineare che le limitazioni topografiche della valle di Caracas, che impongono severe restrizioni sulle esigenze di spazio per ospitare l‟alta crescita demografica e localizzare le nuove attività economiche, amministrative e politiche, hanno portato a che i terreni edificabili acquisteno un elevato valore di scambio che diventano inaccessibile per i migranti rurali che hanno terminato invadendo le colline adiacenti. Questi fattori, insieme a le scelte di localizzazione residenziale dello strato egemonico, hanno contribuito a che l‟espansione della città sia stata data attraverso un modello lineale allungato e disperso che ha

generato alti costi economici per la fornitura di infrastrutture di servizi basici e sociali. Le limitazioni di spazio sviluppabile hanno anche portato come conseguenza la costruzione di soluzioni abitative per la classe media in un modello di alta densificazione (chiamato proprietà orizzontale). D'altra parte, lo scarso accesso alla terra e la mancanza di politiche statali per risolvere il problema abitativo della popolazione meno abbianti ha portato a che loro si inseriseno in terreni instabile ad alto rischio di crollamento e smottamenti, o nelle rive di torrenti soggetti ad alluvioni, come è il caso di molti dei barrios di Caracas. Lo Stato e le classi sociali hanno influsso in modo sostanziale la conformazione spaziale di Caracas a seconda del loro potere di decisioni sulla struttura spaziale, posizione residenziale e impatto visivo ed ecologico della soluzione abitativa. Un esempio è lo strato egemone o più abbianti, proprietari di terreni urbani costosi, grandi e in posizioni migliori. Ha definito la struttura della città di Caracas o l'uso dello spazio urbano perchè ha influenzato la distribuzione geografica della popolazione attraverso le decisioni di localizzazione delle industrie e delle attività in generale. Ha influenzato anche le dinamiche occupazionali urbane nel determinare il livello tecnologico della occupazione, cioè la sua intensità in termini di manodopera. Addiritura ha definito la morfologia urbana attraverso le sue decisioni sulla localizzazione delle attività economiche all'interno della città. Ha attirato i migliori servizi verso le zone su cui ha interessi commerciale, residenziale o industriale. I fattori più apprezzati da questo gruppo al momento di scegliere la propria residenza sono stati: accessibilità e viabilità efficienti, le infrastrutture di base o un'efficiente fornitura di acqua, fognature e raccolta rifiuti, privacy e l'esclusione d‟attività diverse da quelle residenziali, comprese le infrastrutture sociali, come cliniche e scuole, e le favorevoli condizioni ambientali di clima, vegetazione e paesaggio. Inoltre, lo strato intermedio è formato principalmente con l'economia del petrolio e si trova negli spazi prodotti dallo strato egemonico.18 Il comportamento dei gruppi medi è talmente eterogeneo come la loro 18

García-Guadilla, María Pilar. Configuración espacial y movimientos ciudadanos: Caracas en cuatro tiempos.


composizione socio-economica. La popolazione di più alto reddito all'interno della classe media è vicina alla classe alta per beneficiarsi dello status sociale dato dalla prossimità. Anche si localizzano in nuovi quartieri di bassa densità. Dal altra parte, la popolazione di classe media con un reddito medio si trova in edifici di propietà orizzontale di diverse densità e con relativa accessibilità. Al contrario, la classe bassa o meno abbianti ha scarsa capacità di decidere la loro posizione, anche se si potrebbero farlo avrebbero come priorità le vicinanze ai luoghi di lavoro e la prestazione di servizi basici e sociali. Il suo impatto sulla configurazione spaziale è stato dato attraverso l'appropriazione degli spazi pubblici attraverso l'invasione delle zone non sviluppabili in terreni instabili e terreni al di fuori del mercato e la produzione da parte dello Stato degli spazi che abitano. Lo Stato è stato collaboratore di questa impostazioni socio-spaziale attraverso i programmi di edilizia residenziale pubblica che è iniziato nel fine degli anni „50 con la produzione in massa di superblocchi. Durante gli anni „60 è stata estesa la costruzione di moderni superblocchi e città satelliti di interesse sociale. Infine, con il boom petrolifero degli anni „70 e ben profondita la crisi si è massificata la costruzione di tali edifici in diverse zone della città. Inoltre si hanno avviato ambiziosi progetti di rinnovamento urbano fortemente quiestonato dai vicini che sono stati politicamente ed economicamente infattibile. La crisi ha bloccato la costruzione di superblocchi da parte dello Stato a Caracas, bensi gli spazi sviluppabile all'interno della città si avevano esaurito molto prima, in modo che i progetti precedenti sono stati realizzati nella periferia della città o nelle città satellite. 19 Così, gran parte della popolazione meno abbianti non ha ricevuto risposte da parte dello Stato e quindi un sacco di persone vivono in “ranchos”, che sono altamente visibili data la topografia della città di Caracas. L‟aggiustamento strutturale economico del 1989 ha contribuito ad aumentare le disuguaglianze sociali e la povertà critica che, come si ha sottolineato prima, ha raggiunto livelli superiori al 50% della popolazione totale (dati ufficiali del Ministero della Famiglia).

19

Césaris, María Nuria and col. Políticas del Estado y marginalidad en Venezuela.


Sempre più spesso, lo Stato ha ricorso alla repressione sistematica per garantire la stabilità e mantenere l'armonia tra le classi sociali in una società classista. A livello sociale e spaziale queste misure hanno avuto un impatto che si manifestano fino all‟attualità. Un esempio è l‟aumento dell‟insicurezza sociale che ha portato ai quartieri delle classi medie e alte a privatizzare gli apparati di sicurezza e assumere i loro costi, con la chiusura di strade attraverso di cancelli e guardie di sicurezza private, che a sua volta riduce notevole lo spazio e l'ambiente urbano per i cittadini. Con la diminuzione della infrastruttura locale di percorsi alternativi disponibili, è aumentata la circolazione e il traffico delle strade principali. Inoltre ha ridotto il patrimonio ecologico ed estetico, cioè la qualità della vita dei cittadini perché sono soltanto i quartieri meglio attrezzate ambientalmente quelle che prima si privatizzano. L'insicurezza ha anche aumentato i livelli di sfiducia tra le persone. Essa ha anche ridotto l'uso di spazi pubblici da cui si possono sviluppare rapporti di vicinato (come la parte anteriore del case, il portico, la strada, la piazza), non lasciando alcun supporto fisico per tali rapporti. Un altra conseguenza dell‟aggiustamento strutturale economico è la disoccupazione e l'aumento del costo della vita che hanno stimolato il settore informale dell'economia, caratterizzata da una seudo-terzazione, per esempio, l'alta percentuale di venditori ambulanti. Se alcuni progettisti sottolineano che la popolazione ha recuperato la strada attraverso il commercio informale, e questo fatto lo considerano come un segno della vitalità delle città latinoamericana, un'altra interpretazione sottolinea le difficoltà incontrate dal pedone di muoversi attraverso i luoghi pubblici dove i marciapiedi sono praticamente presi da venditori ambulanti, in più tale situazione tende ad aumentare i livelli di insicurezza. Allo stesso modo si ha commercializzato i parchi pubblici in una città che come Caracas, è fortemente congestionata e ha un rapporto di zona ricreativa / numero di abitanti del meno equilibrato del mondo. L'aumento dei prezzi di accesso a questi spazi ha nuociato soprattutto alla popolazione meno abbianti che abitano nei barrios sovraffollati. Questo commercializzazione a volte implica lo spostamento della popolazione meno abbianti di queste zone per la ricreazione e la riappropriazione da parte della classe media.


I gruppi meno abbianti se hanno anche riappropriato degli spazi aperti di dove la classe media si è spostata per considerarli "non sicuri", come è il caso del boulevard. In questo modo la classe media si sposta ai moderni centri commerciali in cerca di maggiore distanza e segregazione dei gruppi meno abbianti. Tuttavia, non tutti gli spazi urbani sono abbandonati da un gruppo sociale e recuperati da altri. A Caracas, la crescente insicurezza ha portato alle persone a camminare di meno e andare di più nella macchina, nel caso dei gruppi di classe media e alta, o con i mezzi pubblici, in caso di gruppi meno abbianti. Si usa di meno la strada per le attività ricreative all'aperto, nonostante il clima della città lo permete. Gli spazi aperti diventano spazi di nessuno, senza la custodia della polizia, e quindi pericolosi per i cittadini. Nonostante, l‟analisi precedente non deve essere interpretato come che i propri cittadini o residenti dei quartieri di classe media o medioalta sono i colpevoli del aumento della segregazione spaziale e conflitto sociale. Le loro pratiche rappresentano una risposta "adattiva", e forse di sopravvivenza come gruppo sociale conseguenza della mancanza di politiche di governo prima del deterioramento delle condizioni e della qualità della vita derivante dalla crisi. Secondo Jordi Borja,20 sempre nell'ambito delle opzioni possibili che hanno una comunità a risolvere i problemi ci sono alcune opzioni che integrano ed altre che escludono. Il primo significa pensare la città nel suo complesso e conciliare le soluzioni a livello del barrio o dei quartieri con l'intera città. La seconda prevede l'adozione di soluzioni individuali per il barrio e il quartiere comunque queste siano dannose per l'intera città vista come insieme. La crisi e scarsità di risorse di attrezzature e servizi, come l'acqua, tendono ad accentuare la opzione di esclusione oltre quella d‟integrazione e, di conseguenza, aumentare il conflitto sociale. La crescente segregazione urbana osservata a Caracas è l'espressione di un più ampio processo sociale e politico perchè è lo Stato a chi corrisponde quale opzione dovrebbe essere adottata per risolvere i problemi urbani. Il caso di Caracas ha dimostrato che quando lo Stato non rispetta le sue funzioni nella regolazione dei 20

Borja, Jordi. Ciudadanía, poder local y calidad de vida.


processi urbani, i cittadini sono quelli che assumono il ruolo e tendono a privilegiare le soluzioni esclusi. Le conseguenze sono un maggiore corporativismo, paternalismo, clientelismo e, in ultima istanza, la segregazione e conflitività sociale. Poiché la configurazione dello spazio urbano è l'espressione dei differenti attori sociali che in esso interagiscono, è possibile prevedere i cambiamenti in queste impostazioni che riflettetono le tendenze prima sottolineate. Nonostante, esso richiede la adozione di un approccio a livello di città che ha come obiettivo l'integrazione, attraverso la partecipazione di diversi attori sociali, non solo nella produzione di beni e servizi, ma anche nella costruzione di una città con cittadini. La costruzione di soluzioni integrative richiede che i professionali e i movimenti sociali lavoreno insieme in un quadro di negoziazione democratica che coinvolga tutte le parti interessate, coiè Stato, mercato e classi sociali.


CONFIGURAZIONE SPAZIALE I barrios sono caratterizzati per occupare più del 50% delle città latinoamericane e costituiscono il problema urbano più grave di oggi. La sua crescita nella maggior parte dei casi è stata spontanea e senza alcun tipo di controllo. La struttura urbana che forniscono alla città è identificata dalla discontinuità e separazione del tessuto tradizionale o regolare, per l'assenza di spazi pubblici, dalla sua difficile incorporazione alla rete dei servizi e in molti casi è caratterizzata dalla sua accidentata topografia. Contrariamente al modello di occupazione tradizionale della città pianificata, in cui i fattori principali che determinano il modo urbano sono la trama stradale pianificata, la struttura in lotti chiaramente definiti e le forme di occupazione regolamentata di queste ultime, nel barrio la morfologia resultante della sua evoluzione si costruisce su regole un po‟ diverse. Nel barrio il blocco e l‟ingranaggio sembrano essere i meccanismi di coinvolgimento dello spazio costruito e naturale, del pubblico e privato. Ogni forma construita o rimanente dello spazio naturale associato al barrio tende a delimitarsi progressivamente nel tempo secondo la loro relazione con altre strutture nelle immediate vicinanze. La posizione, le forme e le loro relazioni non possiedono, né la stabilità nè la chiarezza che sono la base della comprensione del fatto urbano formale. Queste relazioni sono più evidenti tra le forme costruite, dove ogni limite, apertura, accesso si costruisce e modifica in funzione del suo rapporto con i limiti, accesi e aperture del contesto immediato. Questa natura instabile e mutevole dei loro meccanismi di formazione rende il barrio un modello di insediamento urbano di difficile predizione spaziale. Si puo pensare al barrio come un tipo di tessuto intrecciato, in cui è stabilita la posizione di ciascun settore per la sua relazione con gli altri che la mantengono in posizione, e questi a loro volta si mostrano come un tutto indivisibile, ma dinamico, elastico e adattabile. Così, le case del barrio, attori principali di questo tessuto, si intrecciano nello spazio naturale cercando di dare risposte ai loro bisogni endogeni (accesso, aria, luce), ma inevitabilmente condizionati dalle relazioni che si vanno intrecciando tra di


loro. È da questo processo di emergenza costruttiva che si impostano le reti di spazi pubblici e semi-pubblici del barrio, reti composte di scale, passaggi e strade, apparentemente di carattere residuale, che sono sparsi sulla città pianificata collegando i suoi estremi alla trama circolatoria della città. Questo principio di auto-ordinazioni, a differenza della pianificazione urbanistica formale, non ha come destinazione un‟immagine finale che viene aspirata dal principio, bensi immagini transitorie, prodotti dello stato delle relazioni tra i suoi componenti in determinati momenti. La nascita del barrio è un momento e un processo che si potrebbe qualificate come essenzialmente colonizzatore e non urbanizzazitore. Secondo il dizionario urbanizzare è adattare, attrezzare, pianificare, prevedere. Colonizzare indica formare colonia in un paese o città, l'impostazione della casa sulla terra, occupare. Entrambe le definizioni si riferiscono ad azioni di localizzazione di attività in ambito territoriale, l‟urbanizazzione nasce dal desiderio prospettivo che si sottopone alla rigorosità della proiezione e previsione come assi di azione. La colonizzazione al suo fianco, parte da un desiderio simile, ma sembra libera dai vincoli progettuali al concentrare i loro sforzi collettivi nell‟atto di fondazione, possessione, demarcazione e difesa del dominio. Così il barrio inizia davanti a un riferimento geografico attorno al quale un gruppo di persone, a volte letteralmente colonie di regioni o paesi, proclamano attraverso la sua prima azione costruttiva, la nascita, e la conseguente delimitazione di un barrio. In questo processo di colonizzazione, il barrio tende a generare due lati opposti lungo l'asse di occupazione temporanea. Da un lato c'è il fronte urbano, duro e brusco. L'altro fronte è il suo incontro con lo spazio vergine e naturale, il lato difusso che piano piano si va invadendo. La delimitazione di questo fronte è più difficile, la loro dinamica è più grande e la sua forma è decisamente instabile. Tra questi due fronti che al inizio erano uno, si inizia a creare un gruppo di spazi elastici che vanno modelando la personalità di ogni barrio. Questi tratti particolari di ogni barrio si vanno creando attraverso l'interazione di tre principi fondamentali che danno ogniuno forma e consistenza ai particolari che conformano il tutto: i mecanismi di regolazione, i blocchi e engranaggi, che orientano, posizionano e in forma ogni pezzo del tessuto. I mandati delle leggi della natura


(gravità, meccanica del suolo, dinamica dei fluidi e le proprietà dei materiali da costruzione) che insieme al loro accoppiamento logico delimitano i confini delle azione costruttiva del barrio. Per ultimo c‟è la topologia di collegamento con la città pianificata come risorsa fondamentale per la sopravvivenza del barrio. Questo principio afferma che oltre la semplice risposta alle loro sostentamento fisico e la sua logica di gestione interna, il barrio deve essere in grado di garantire il flusso di scambi tra lui e il resto della città. Per questo, il barrio costruisce reti attraverso cui possono fluire le persone, energia, rifiuti, ingressi, ecc. I flussi vanno dalla semplice scala infinita e di sviluppo impossibile fino alla rete improvisata di distribuzione dell'energia elettrica. Il barrio non è un tessuto di natura stabile, sua dinamica quotidiana lo spinge al di là di risposte precostituite e ad improvvisare e innovare costantemente per affrontare il difficile contesto. Anche con bassi tassi di crescita e grave recessione economica, hanno aumentato le sue dimensioni e densificato la sua area costruita. Questo fenomeno ha delle spiegazioni globali che vanno oltre la città e la loro particolare condizione. Il suo origine è collegato a fenomeni quali la globalizzazione ei suoi effetti sui mercati immobiliari emergenti, l'urbanizzazione della povertà e della emarginazione delle politiche di edilizia residenziale pubblica, ecc. Ma il motore dello sviluppo della sua massa e della sua lenta progressione, è legata soprattutto al modo in cui il barrio è stato fuso alla città pianificata. Il barrio di Caracas, per esempio, ha presso, fin dall'inizio, un modello di estensione che implicava una graduale engollamiento di frammenti territoriali che la città pianificata aveva programmato di lasciare senza occupazione o sviluppo. La massa, sempre più imponente e significativa, invade la città pianificata per i suoi fronti più devoli: dighe, industrie, ponti, parchi, riserve strada, fiumi, ecc. Nel processo di recessione economica e sociale, la città letteralmente ha dato il loro territorio in modo accelerato, smembrando le sue strutture monumentali e dando le sue riserve vergine alla necessità assoluta di tetto e identità, un bisogno che silenziosamente ha perforato il modello moderno che una volta ha cercato di incarnare la città. La figura e lo sfondo cominciano ad essere intercambiabili come quelle immagini astratte dei psicologi.


Non si sa se la città deriva del barrio o il barrio deriva della città. Non importa che fa da sfondo a chi, ciò che conta è dove vanno entrambi, perché a prescindere dai loro domini, sono entrambi parte di un unico e stesso sistema urbano, sono parte di un unico destino. 21 Al maturare il barrio sorgono le domande dei servizi ed attrezzature formali come il campo di palacanestro, la strada asfaltata, scuola, clinica. Questa evoluzione comincia a produrrere cambiamenti quasi omeopatici nella struttura del barrio. Non sono visivamente distinguibili dalla scala della massa, ma la sua struttura comincia a sfondare lo pubblico come veicolo di identità comune e di rivendicazione. Poi vengono le operazioni allopatici sempre necessarie: il sistema di acque bianche, gli effetti causati da terreni instabili, ecc. La città formale comincia a invadere il barrio, in una sorta di vendetta urbana, utilizzando il suo repertorio di componenti tecnici e spaziale, come per dire, si può essere come me. Ma non è così semplice, alcune forze tendono a determinare le forme necessarie, a volte indesiderate. Come il primo passo di questa campagna per salvare le aree dei barrios, sono previste operazioni formali di intervento del governo a gran scala su questo tessuto. Operazioni che si basano sul presupposto elementare e vitale, di riconoscere la sua esistenza e la sua rilevanza per la pianificazione urbana. Si comincia cercando di definire le unità dialogo teorico che delimitano la imponente massa. Si cerca di sviluppare un linguaggio di dialogo spaziale che unisce i fattori di interpretazione tali come la funzionalità interna, l'identità culturale e il profilo dei sui residenti. Inizia così un processo di riconoscimento ad un territorio inesplorato, non per la sua esistenza ma per l‟interesse di progettisti e operatori dello spazio urbano aveva dato al suo riconoscimento. Al evoluzionare il suo comportamento in segmenti principali della città, è di smettere di essere concepiti come quartieri marginali, i barrios hanno datto luogo a quello che alcuni chiamano “barriologia”, un campo di ppianificazione, ricerca e azione, nata dalla necessità, piuttosto che della volontà. Il barrio fa della sua compresione un evento che trascende il dominio o controllo della sua funzionalità, demografia e cultura. Pertanto, 21

Albornett, Igor. Formas y Fuerzas del Barrio.


qualsiasi dialogo che viene preparato di fronte a lui deve essere basata su un riconoscimento specifico, e forse più complesso, che quelli dei tradizionali strumenti di pianificazione formale. Dopo aver cercato di capire e progettare per loro, è diventato chiaro la necessità di formalizzare tali previsioni in termini di lavoro. Nulla di più complesso. Il barrio è stato storicamente un costante fenomeno di privatizzazione dello spazio pubblico per necessità e identità, non per scelta. Il rapporto di dominio tra spazio pubblico e privato nella città pianificata ruota intorno linee di proprietà e affettazione del suolo, cambia raicalmente nel barrio al tendere a delimitare il pubblico come estensione del privato, e il privato, come istanza del pubblico. Il barrio si costruice prima di tutto come un progetto collettivo (pubblico) che trascende la semplice soluzione abitativa (individuale) o funzionale. Costruendo il barrio, i suoi residenti cercando di costruire la propria identità, quindi è un progetto di città, e anche di società. L'essenza di questa costruzione e la sovrapposizione culturale tende a rendere difficile l'inserimento di modelli estranei alla sua natura, sia di forma astratta o costruttiva. Per questo motivo, al momento in cui si produce la necessità di intervenire in modo pianificato nel barrio, e in particolare sopra le carenze croniche di servizi e attrezzature, è da considerarsi una sostanziale trasformazione dello spazio e le loro relazioni chee non riescono a seguire i modelli tradizionali della città pianificata. Di questa condizione nascono le nuove tipologie costrutive ibride che hanno cominciato a inserire nel tessuto del barrio. Risposte come il collettore-piazza, la scalatubo, la casa-campo e il marciapiede-riserva sono il risultato di un tentativo di inserire tra la massa e le sue forze contro la città ei suoi modelli. Di questo incontro sembra essere emerso un flusso di prospettive innovative sul linguaggio architettonico e il repertorio urbano che possono ospitare i barrios. Comunque, è troppo prematuro per dire le conclusioni sulla sua efficacia, pertinenza, accettazione e attuazione a scala di tutta la massa.


PROPIETA’ DEI TERRENI DOVE INSERISCONO I BARRIOS A CARACAS

SI

La situazione di propietà dei terreni sui cui si stabiliscono questi barrios e molto variata. C‟è un gruppo di barrios stabiliti in parte di una grande proprietà costituita da terreni in molta pendenza e altri piatti. Fino alla fine degli anni „60 questi terreni non erano zonificati perche si trovavano fuori di ciò che al tempo era il perimetro urbano di Caracas. Alla fine degli anni '60, i proprietari hanno negoziato la assegnazione dei terreni in pendenza occupati dai barrios, in cambio di una zonificazzione che permetesse a loro di utilizzare al massimo i terreni. Questi terreni sono stati inseriti nello spazio urbano e si ha permesso di costruire edifici multifamiliari, commerciale, industriale, educativo, ecc. Si ha beneficiato anche con il paso di strade fondamentali per il servizio della città. Altri barrios si trovano su terreni attualmente in discussione. Ci sono anche diversi quartieri, i cui abitanti acquistato il terreno, ma poi si rendono conto che era una truffa. L'acquisto dei terreni è stato di circa venti anni fa e non sono stati in grado di chiarire la situazione. Gli abitanti continuano a vivere in questi terreni ma non hanno acquistato i titoli. Altri barrios sono basati su terreni di proprietà privata occupati dopo lunghe lotte. Quando si produce la occupazione di un terreno, il proprietario non percepire un reddito immediato. Esiste un divario tra l'occupazione e la realizzazione di reddito. Il prezzo del terreno aumenta con il lavori fatti dai produttori del barrio (lavoro svolto dagli stessi abitanti, opere costruite con l'intervento dello Stato, ecc.) La rendita fondiaria è ricevuta dal proprietario quando lo Stato, attraverso qualsiasi le sue agenzie dedicate alla soluzione del problema abitativo, compra al proprietario il terreno invaso a prezzi attuali. In altri casi la realizzazione di reddito si comple con la zonizzazione, che si traduce in un aumento delle percentuali di costruzione e quindi un aumento dei prezzi dei terreni. Ci sono anche i proprietari che hanno visto le invasioni dei loro terreni quando erano i peggiori della città e la occupazione stessa ha contribuito a loro valore, cosi quando acquistano più alti prezzi richiedono l'espulsione di famiglie o l'acquisto da parte dello Stato. 22 22

Bolivar, Teolinda. La Produccion de los Barrios de Ranchos y el Papel de los Pobladores y del Estado en la Dinamica de la Estructura Urbana del Area Metropolitana de Caracas.


Dal altra parte, i costruttori di barrios, autocostruttori o coloro che fanno le case o ranchos per affittare o vendere, ricevono un reddito quando vendendo la proprietà, a prescindere dallo status giuridico della base territoriale del rancho.

LA PRODUZIONE ORGANIZZAZIONE INIZIALE

DI Y

UN BARRIO: OCUPAZIONE

Per la nascita di un barrio si richiede certi elementi: un terreno libero, che abbi la possibilità di relazione con il tessuto urbano della città, un gruppo di famiglie che hanno bisogno di una casa, un gruppo di persone che conoscano i meccanismi di appropriazione di terreni (può non coincidere con il gruppo di famiglie interessate), agenti sociali che sostengano l'appropriazione del terreno e un‟opportunità propozia per effeturare l‟invasione con maggiori possibilità. Questo gruppo che è incaricato di eseguire le operazioni per occupare i terreni si devono incaricare della distribuzione dei lotti fra le famiglie che hanno fatto richiesta e che giustificavano il loro bisogno di un luogo su cui costruire una casa. Anche devono solicitare il servizio elettrico che al inizio dell‟invasione la luce è presa dal palo della luce più vicino. Ugualmente realizzano le prime tracce delle strade che sono eseguiti da una macchina ottenuta tramite un ufficio del governo e anche devono garantire il pagamento del gestore da parte degli invasori. Dopo aver superato la paura di essere sfrattati sono messi in contatto con le agenzie governative che potrebbero aiutare a risolvere i problemi relativi alla fornitura di servizi (fognatura, acqua, strade, marciapiedi, scale, scarichi, ecc.) Sempre il servizio dato ad un barrio è di qualità inferiore rispetto ai quartieri costruiti da enti statali, e ancora di più con il servizio che hanno i quartieri privati. D'altra parte, sono dotate di servizi le aree principali del quartiere, che sono sempre le più visibili e in generale dove abitano le persone più importanti. Allo stesso tempo che si costituiscono nuove case e non c‟è possibilità di aumentare il numero di lotti nel barrio, si vanno creando nuovi barrios. Questo fatto sembra assumere una grande importanza nella moltiplicazione dei barrios nella città di Caracas. La migrazione tende a essere identificata con la crescita


vegetativa a causa della creazione di nuovi barrios. Si potrebbe dire che nella produzione di un barrio tutto si realiza progressivamente, ma non corrisponde a un progetto preliminare nel tempo o nello spazio. Un esempio di questo è non tenere in conto il tempo necessario per affrontare le richieste di fornitura di servizi minimi essenziali. Perciò le case si creano sotto un marco dato dalla insicurezza della proprietà della terra, il ritmmo di condizionamento del terreno e le caratteristiche di reditto della popolazione.

LA PRODUZIONE DI CASE DI BARRIOS (RANCHOS) L'aspetto che caratterizza la produzione di una casa in un barrio è diversa dalla produzione di case o edifici che sono rivolte soprattutto per la vendita. Le case prodotte dai residenti dei barrios hanno come finalità inmediata il uso, ma in qualsiasi momento potrebbe anche essere un ogetto di scambio. Non ci sono fasi rigorosamente definite nella produzione, il tempo di esecuzione non è definito e sono caratterizzate da essere migliorate progressivamente. Un abitante dei barrios costruice sotto l'autofinanziamento e il suo interesse primario è quello di avere una casa dove vivere meglio. Possono trascorrere molto tempo vivendo in un rancho costruito con materiale di scarto, che può essere più breve se possono dedicare una maggiore parte dello stipendio per comprare i materiali, sostituendo il rancho per una costruzione più stabile. La costruzione viene eseguita nello stesso spazio occupato dal rancho e nello svolgimento della opera quest'ultima soddisfade il bisogno di alloggio. Il nuovo edificio,che non si sa quando finirà può avere caratteristiche simili al rancho, come l‟area costruita e l'assenza di alcuni elementi essenziali di comfort in una casa considerata adeguata, ma certi materiali di pareti, soffitti e pavimenti saranno migliorati. Il processo di produzione ha come principio un obiettivo ben definito, che è quello di consumare l'appropriazione del terreno nel barrio e possono essere a volte di manera artigianale e dopo semi-manufaturata. Il primo rancho generalmente e costruito dalla stessa famiglia che vivrà dentro, con materiali di scarto e gli strumenti disponibili. Quando la casa entra nella fase in cui i materiali sono


acquistati (non rifiuti ma prodotti industriali), la costruzione è fatta con l'aiuto di assistenti qualificati, operai che possono essere parenti o vicini di casa che sono pagati bene. La casa in un barrio può essere considerata come un beni virtuali, perche anche se è prodotta per l'uso e non per lo scambio, può essere venduta in qualsiasi momento durante il processo, sia come un rancho, nel processo di miglioramento o già migliorata. In ogni caso sempre il rancho passerà attraverso un processo di miglioramento perche raramente i residenti di barrios demoliscono un rancho per costruire un altro migliorato.


CONCLUSIONI

l'incapacità di comprendere, approcciare e trasformare la realtà che viene esibita così apertamente.

Rio di Janeiro, Delhi, Lagos, Caracas sono molto diverse per storia, cultura, ruolo nazionale e collocazione internazionale, ma le condizioni del loro funzionare e del loro quotidiano sopravvivere sono simili. Più si analizza come la città cresce e funziona e più ci si rende conto che i meccanismi sono sostanzialmente gli stessi e i problemi comuni. È una „città illegale‟ dove gran parte della gente lavora, costruisce, vive al di fuori delle regole. Il comune denominatore è propio la distanza che separa la capacità dello Stato di pianificare, costruire e gestire una città di diritto da quella che è la città di fatto. 23

Ad esempio le politiche dello Stato per i barrios con carenze di infrastrutture, strade, servizi, ecc. hanno oscillato fra espulsione ed eliminazione o il loro "congelamento", al negare il loro riconoscimento e ogni tentativo di migliorare, attraversando le operazioni cosmetiche di ristrutturazione, tutte con l'opposizione o l'indifferenza della popolazione residente. Attualmente, però, le grandezze che hanno raggiunto questi insediamenti e le precedenti esperienze negative, rendono completamente inutili quelle politiche e mettono in primo piano l‟alternativa di completare il suo processo di crescita e sviluppare pienamente la fase di urbanizzazione, essenzialmente soddisfare le esigenze del tracciato e delle costruzioni.

In questa città di fatto composta dal barrio, la diversità, il contrasto e contrapposizione di modelli sociali, spaziali e funzionali, possono sembrare una realtà caotica ed alienante. Per i cittadini del barrio l'esistenza simultanea di diverse interpretazioni dello spazio, sociale ed economico, è diventata il modo naturale di generare un proprio ordine che garantisce la proprietà e il controllo del proprio ambiente urbano. La complessità dei sistemi di dialogo, si trasforma in meccanismo di evoluzione e di difesa, che spesso si scontra con quello di progresso e di mobilità sociale che sono promossi dal resto della società a cui appartengono. La porta, la salita, la discesa, il bordo, la strada e la barriera diventeranno elementi formali e strutturali dello spazio e della cultura di questo dominio. La topografia della città non esprime più la topologia del luogo. La città duale non viene come tale definita dalle sue forme, ma dalla loro forzata combinazione. Il caos apparente casuale e l'organizzazione veloce sono solo un prodotto di una lettura parziale della città. Non tutti gli ordini presenti nella città sono formali, e quelli che lo sono, non sono sempre espressi in modo lineare e determinato. La complessità della lettura dei barrios è un passo essenziale da soddisfare per capire dove comincia la diversità dalla città. Senza questa lettura ciò che più probablimente potrebbe accadere è che si continuino ad osservare queste immagini con un occhio spaventato, stordito e impotente, non per la grandezza della manifestazione che gli è rivelata, ma per 23

Balbo, Marcelo. Povera grande città

Questa politica richiede una mobilitazione di tutte le risorse disponibili per ottenere il riconoscimento ufficiale dei barrios e ranchos e la loro piena integrazione nella società urbana contemporanea. Uno dei suoi primi atti è quello di pianificare, programmare, progettare ed realizzare le opere infrastrutturali per permettere la corretta integrazione dei quartieri nell'ambiente costruito, in modo da superare le proprie debolezze interne in termini di livello di urbanizzazione: questo processo viene chiamato riqualificazione fisica dei barrios. Saggi come questo offrono perciò un quadro dei problemi e delineano il dibattito in base a temi molto precisi che si intrecciano tra di loro e danno una percezione complessiva che a sua volta permette di realizzare una riflessione articolata su questi tipi di insediamenti umani. Si ha bisogno di una risposta coerente e diversa a questo problema. Architetti e urbanisti devono svolgere un ruolo speciale e diverso da tutto quello a cui l‟università europea li ha preparati. Nelle città come ad esempio Caracas, non si ha il compito di fornire un prodotto ma di sostene le molte spontaneità attraverso cui la città si forma, introducendo gli aggiustamenti e miglioramenti utili ad ottenere in maniera più efficiente ciò per cui queste spontaneità si sono create. Si tratta di mettere insieme il funzionamento di tutte le questioni a livello politico, economico e sociale (istituzioni, materiali, mercato dei suoli, quanto dispone la gente, come vengono distribuiti i redditi, ecc.) Per questo occorre far dilagare il ruolo dell‟architetto verso altre discipline ed imparare dalle sperienze già riuscite.


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