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1945-1995

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TIVE

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Quello dal 1965 al 1975 è stato un periodo sostanzialmente stabile per quello che riguarda la produzione edile bresciana, con fasi congiunturali cicliche, positive e negative, ma con un numero di addetti e con un fatturato complessivo che in termini reali si sono mantenuti quasi stabili. Numerosi fattori hanno spinto le aziende verso una diversa organizzazione del lavoro edile, più consona allo scenario legislativo, politico, economico, sindacale e tecnologico nel quale operavano. Il Collegio ha tenuto il passo e nel 1969 la sede è stata trasferita in via Ugo Foscolo, dove permane tuttora. Nel novembre 1975 si sono svolte le celebrazioni del trentennale. Si festeggiarono la solida situazione patrimoniale del Collegio, che aveva una sede adeguata, prestigiosa e rappresentativa, l’articolata offerta di servizi e una struttura operativa composta da 14 dipendenti, a fronte dei 3 del 1965. L’immagine esterna era garantita dal Notiziario, primario veicolo di idee e istanze della categoria. Nel 1975 si gettarono anche le basi per l’organizzazione del Comitato paritetico territoriale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro. Un organismo nuovo che diventa il terzo ente paritetico gestito dal Collegio e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Sempre nel 1975 il Collegio dà vita al Prezziario trimestrale delle opere edili, ancora oggi strumento di lavoro indispensabile per le imprese del comparto.

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* * * Dal 1981 la più grave e diffusa crisi del dopoguerra colpisce le aziende edili con conseguenze visibili e traumatiche. La produzione crolla di oltre il 30% e l’occupazione viene drasticamente ridimensionata. Parecchie imprese chiudono i battenti, spariscono alcuni tra i nomi più rappresentativi di aziende edili bresciane. Tutti i costruttori sono di fronte a una fase di recessione che non pare essere transitoria e si stringono nel Collegio, partecipano in numerosi alle sue manifestazioni e offrono continui stimoli nonostante gli enormi ostacoli da superare.

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