ANDREA CESTER PORTFOLIO
BIO
Andrea Cester 08/04/1985 Pordenone
tel.: +39 347 759 1824 e-mail: cester.andrea@gmail.com skype: aerdna85 linkedin: it.linkedin.com/in/andreacester85 Per uno sguardo pi첫 completo sui miei lavori: behance: be.net/andreacester
EDUCAZIONE lug 2013 Esame di Stato Superamento dell'esame di abilitazione professionale mar 2013 Laurea Specialistica in Architettura Tesi dal titolo: "Downshifting Aquileia. Progetto per una comunità agricola sostenibile lungo il canale Anfora" Relatore Prof.: Ramon Pascolat | voto: 110/110lode 2009-2013 Facoltà di Architettura Università degli Studi di Trieste ott 2008 Laurea Triennale in Scienze dell'Architettura Tesi dal titolo: "Un albergo in montagna: Hotel Strie a Treppo Carnico" Relatore Prof.: Giovanni Corbellini | voto: 110/110lode 2004-2008 Facoltà di Architettura Università degli Studi di Trieste 2004 Maturità scientifica Liceo M. Grigoletti, Pordenone | voto: 95/100 ESPERIENZE PROFESSIONALI dic 2013 Collaboratore esterno Progetto di edificio direzionale a Tobruq, Libia | Studio Mod.Land, Gorizia ott 2012 Cofondatore dic 2013 Studio Zero40lab, Trieste mag 2012 Tirocinante ago 2012 Studio Mod.Land, Gorizia mag 2011 Collaboratore esterno giu 2011 Graphic designer | Aqvedotto Caffè Galleria, Trieste ALTRE ATTIVITÀ dal 2013 Fondatore e consigliere associazione culturale Zero40 dal 2012 Consigliere associazione culturale Arte&Architettura
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CV
CONCORSI giu 2013 Europan 12 Con CFC studio | partecipazione mar 2012 NUKII - Nuova biblioteca di Lubiana Con studio Mod.Land | partecipazione ago 2011 Infopoint lungo i fiumi Piave e Drava Secondo posto gen 2011 Nuovo logotipo per Expo 2015 a Milano Partecipazione gen 2011 Trimo Urban Crash 2011 Partecipazione mar 2008 Chair design contest Dynamicamente 2008 Secondo posto categoria “happy hour”
WORKSHOP mar 2012 ReHub. Progettazione di uno spazio di co-working | Trieste gen 2006 Student Workshop “Edificio Pericolante in Riijeka” Tutor: Hrvoje Njiric | Trieste
MOSTRE nov 2010 Muggia_Costalonga Muggia, TS ott 2008 Ospitalitât. un albergo a Treppo Carnico Treppo Carnico, UD PUBBLICAZIONI 2013 La Spiaggia Restituita A cura di M. Zanetti | Ed. EUT, Trieste
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SOFTWARE
AUTOCAD
3DS MAX
PHOTOSHOP
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RHINOCEROS
SKETCHUP
VRAY
ARTLANTIS
ILLUSTRATOR
INDESIGN
(rhino & sketchup)
COMPETENZE
SISTEMI OPERATIVI
ATTITUDINI LAVORATIVE Lavoro di gruppo
Rappresentazione
Brainstorming
Flessibilità
LINGUE Italiano
madrelingua
Inglese
FIRST certificate B2
Tedesco
3 anni di studio
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SCALA URBANA
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ARCHITETTURA
ALLESTIMENTO
DESIGN
GRAFICA
INDICE
pag. 10
pag. 22
pag. 30
pag. 38
pag. 48
pag. 56
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[Progetto per una comunitĂ agricola sostenibile lungo il canale Anfora] Tesi di Laurea Magistrale Prof: R. Pascolat, G. Vragnaz Data: marzo 2013 Sito: Aquileia, UD Dimensione intervento: 1400 Ha Tipologia: residenziale | agricolo | turistico
DOWNSHIFTING AQUILEIA
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SCALA URBANA
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1. Soylent Green, R. Fleischer, 1973 2. Mosaico Il gallo e la tartaruga, Aquileia 3. Palafitte sul Mekong, Laos 4. Diagrammi narrativi in Tristram Shandy, L. Sterne, 1759
DOWNSHIFTING AQUILEIA
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segni del territorio
+
coltivazioni
+
fasce strutturate
+ BOSCO DI RINATURALIZZAZIONE
TECA MUSEALE + TORRE PANORAMICA
ZOOTECNIA
masse alberate
I
BELVEDERE
l progetto di tesi prende le mosse dalla riapertura del canale Anfora: un'antica via fluviale costruita dai romani principalmente per finalità di bonifica e ora parzialmente interrata. Dal decumano dell'Anfora si dipana una fitta rete di canali e argini che da secoli strutturano l'intera area ad ovest della città di Aquileia; la riapertura del canale fornisce l'opportunità per ripensare radicalmente il modo in cui essa viene attualmente abitata, fruita e percepita. Il tentativo è quello di progettare un modello insediativo, ma ancor prima sociale, che sappia rispondere in modo flessibile alle criticità messe in luce dalle attuali condizioni di crisi. Esso si realizza nelle
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VITICOLTURA
forme di una comunità agricola permanente che si relaziona in maniera sostenibile con il territorio e ne sfrutta le enormi potenzialità produttive, paesaggistiche e turistiche. All'interno di un grande disegno a mosaico, masse alberate delimitano ampie stanze vegetali destinate ad un’agricoltura di rotazione e scarsamente meccanizzata; in testata al sistema è situato il mercato locale, vero punto di contatto con la città. Da qui, si sviluppa un percorso fluviale e ciclabile dotato di piccole fermate lungo l'asse del canale, che permettono al turista che parte dal parco archeologico di Aquileia di andare alla (ri) scoperta del suo territorio.
SCALA URBANA
T + TORRE
AQUILEIA
STOCCAGGIO E PRODUZIONE
TECA MUSEALE E PANORAMICA
MUSEO + RICETTIVO
INSEDIAMENTI RESIDENZIALI
BOSCO DA BIOMASSA
SERRE FOTOVOLTAICHE TECA MUSEALE + TORRE PANORAMICA
MERCATO + BACINO
sistema turistico
TRASFORMAZIONE
RACCOLTA
RACCOLTA
VENDITA
sistema produttivo
DOWNSHIFTING AQUILEIA
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Planimetria generale Un’unica parete attrezzata definisce e articola gli spazi: 1. museo archeologico e ristorazione 2. alloggi turistici temporanei 3. centro di accoglienza 4. sale polifunzionali 5. corte residenziale tipo 6. futura espansione
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Il disegno della fascia residenziale è organizzato secondo grandi corti che si sviluppano a partire dall’argine e possono espandersi verso sud contestualmente all’aumento della popolazione residente. I criteri che ispirano l'intero progetto sono quelli di flessibilità e condivisione degli spazi: la vita lavorativa nei campi è concepita per essere marginale nella totalità della giornata; il resto del tempo può essere dedicato alla cura delle attività sociali, del gioco e delle relazioni interpersonali. Le cellule abitative prefabbricate si articolano perciò secondo 4 tipologie che prevedono la possibilità di successivi ampliamenti e/o riconfigurazioni; esse sono in-
castrate a sbalzo all’interno di grandi blocchi a “c” sollevati da terra. Gli spazi comuni sono invece strutturati secondo una scala di gerarchie ordinata in base al crescente livello di collettività: dagli interstizi fra le cellule, pensati per funzionare come "soggiorni allargati" semi-collettivi, a quelli che ospitano le rampe di ingresso ai fabbricati. Questi ultimi fungono da catalizzatori sociali: qui le persone si ritrovano durante il giorno, qui i bambini sono accuditi e sorvegliati, qui si svolgono le attività di svago e laboratorio. Gli spazi più pubblici, votati al contatto tra la comunità e l’esterno, sono infine posizionati in prossimità della strada di accesso.
DOWNSHIFTING AQUILEIA
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Sezione longitudinale
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Planimetria di dettaglio 1. cellula abitativa 2. soggiorno allargato 3. cellula aggiuntiva 4. area comune 5. lavanderia 6. sala comunitaria polifunzionale 7. orti
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Vista di una corte tipo Ipotesi di utilizzo degli spazi comuni
SCALA URBANA
collettivo
privato
DOWNSHIFTING AQUILEIA
Esploso assonometrico Le cellule sono formate da elementi prefabbricati in legno lamellare e xlam che possono essere facilmente assemblati in situ.
9,5 m2 17 m2
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14,2 m2
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+
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Dettaglio della struttura lignea Tipolgia residenziale, taglio medio In caso di allargamento del nucleo familiare, una cellula aggiuntiva può essere affiancata alla prima: la rinuncia a una minima parte dello spazio collettivo corrisponde alla garanzia di maggiore stabilità .
DOWNSHIFTING AQUILEIA
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Europan 12 Data: giugno 2013 Sito: Kaufbeuren, D Dimensione intervento: 300 Ha Tipologia: masterplan agricolo residenziale con: M. Ragonese, E. Cristofari, M. De Stefani, M. Forlese, L. Pentassuglia, F. Raffin
IT'S NOT EASY BEING GREEN
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SCALA URBANA
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1. Kermit the frog 2. Siedlung di Heuberg, A. Loos, 1921 3. Cratere di Xico, CittĂ del Messico 4. Flora sulla Sabbia, P. Klee, 1927
IT'S NOT EASY BEING GREEN
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L
'oggetto del concorso è il ripensamento del grande vuoto urbano lasciato dalla dismissione dell'aeroporto di Kaufbeuren. L'idea è di costruire un sistema capace di assorbire la necessità di sviluppo della città, garantendo contemporaneamente il riutilizzo e la salvaguardia di un grande spazio aperto attraverso la sua conversione in territorio produttivo. Ciò si traduce nella definizione di un cuore verde produttivo che va ad occupare l'area aeroportuale: all'interno di lotti agricoli di modulo 60x35 metri, trovano luogo circa 1000 persone organizzate in nuclei differenziati secondo 4 tipologie di alloggio; esse possono così garantirsi l'autosufficenza alimentare preservando il sistema ecologico dell'area. La pista di decollo viene trasformata in un segno complesso, un parco lineare che ospita diverse attività di servizio alla città e struttura l'intero nuovo sistema.
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Un anello “duro” il cui spessore è definito mediante l'offset esterno del perimetro assegnato dal concorso, circonda agrocity. Esso ospita dei nuovi cluster redisenziali che completano i brandelli esistenti di città; ad essi si aggiungono un nuovo campus universitario per la ricerca sulle innovazioni colturali a sud, e un distretto produttivo-fieristico per la bigiotteria a nord. Tale configurazione è progettata per tenere conto anche degli eventuali “fallimenti” che potrebbero verificarsi nel tempo, a causa di fattori esterni non facilmente prevedibili: il mancato completamento dell'anello e la sua fusione col tessuto agricolo, la scarsa appetibilità di agrocity o il fagocitamento di quest'ultima da parte dello sviluppo edilizio. Crescita urbana e decrescita felice definiscono un sistema aperto capace di assorbire nel tempo anche possibili inattese variabili.
SCALA URBANA
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Vista aerea dell'intervento
Strategia 1. area di progetto 2. offset 3. perequazione aree fuori perimetro
Ecoritmi Fase 1: demolizioni, definizione nuovi tracciati, fitorimedio Fase 2: definizione anello urbano, definizione parco lineare, inizio colonizzazione agrocity Fase 3: completamento anello, completamento agrocity
IT'S NOT EASY BEING GREEN
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Agrocity
attrezzature per lo sport e il tempo libero (p. lineare)
bacini irrigui
pannelli solari
biotipi
frutteti
bosco
lotti agricoli
residenze
fieristico-produttivo
residenza e commerciale
bosco
Anello urbano
campus di ricerca
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SCALA URBANA
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1. PossibilitĂ evolutive del progetto 2. Zoom dell'area di progetto 3. Vista del parco lineare
IT'S NOT EASY BEING GREEN
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Laboratorio di Progettazione Integrata Prof: G. Marras Data: luglio 2010 Sito: Muggia, TS Dimensione intervento: 38000 m² Tipologia: ricettivo | waterfront con: G. Pascutti, S. Pinato
MEMBRANA
TRIESTE
GOLFO DI TRIESTE
MUGGIA
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1. Stargate, R. Emmerich, 1994 2. Confine tra USA e Messico 3. Fence, M. Gausa de Mas, 1960 4. Membrana cellulare
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A
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’opportunità di restituire un ampio tratto inquinato di costa alla comunità muggesana rappresenta una grande possibilità di rilancio e di sviluppo economico per il territorio. La storica presenza di grandi impianti industriali nel golfo di Muggia ha infatti negato nel tempo la possibilità ai cittadini di poter sfruttare il mare come condizione di benessere e di relax. L’idea di partenza è quella di enfatizzare il forte limite oggi esistente tra la costa e l’entroterra; il limite, attraverso un’operazione
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paradossale, diventa membrana: un elemento che, dotandosi di diverse funzioni e configurazioni, si relaziona in maniera ibrida e molteplice agli spazi che dovrebbe invece dividere. Essa si articola come una lunga e continua staccionata dalla permeabilità variabile, accoppiata ad una passeggiata ciclo-pedonale che attraversa quattro diverse macroaree: tre di carattere prevalentemente pubblico e dedicate ai servizi della balneazione e una di natura più urbana, trattata a parco.
SCALA URBANA
Veduta dell'intervento dal mare Planimetria generale
MEMBRANA
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Diagrammi di fruizione degli spazi Attacco a terra, pianta e sezione:
B
B
Il percorso ciclabile, elevandosi in alcuni punti, permette di alloggiare sotto di sè tutti gli edifici di accesso e servizio alla balneazione (ristorazione, depositi, docce, spogliatoi, attività commerciali).
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SCALA URBANA
1. Vista del lungomare 2. Vista del percorso ciclabile
MEMBRANA
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Concorso di idee | secondo premio Data: agosto 2011 Sito: S. Pietro di Cadore, BL Dimensione intervento: 50 m² Tipologia: ricettivo | infopoint con: G. Pascutti
LA LEÑÈRA
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ARCHITETTURA
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1. 2001 Odissea nello Spazio, S. Kubrick, 1968 2. Esempio di segheria tradizionale 3. Fienili presso le sorgenti del Piave 4. Presso al focolare, C. Filippelli, 1953
LA LEĂ‘ĂˆRA
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Vista della leñèra da sud
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ARCHITETTURA
L
a Leñèra è una struttura turistica presidiabile e itinerante, da posizionare lungo i corsi dei fiumi Piave e Drava. La Leñèra è un generatore di consapevolezza: sia il contenitore (forma, materiali) che il contenuto (programma funzionale) vogliono riprodurre un’esperienza di apprendimento che contribuisca a diffondere la conoscenza del territorio fluviale, nell’ottica della sostenibilità. La tipologia che meglio incarna questo spirito è quella delle antiche segherie: tradizionalmente posizionate lungo il corso dei fiumi, sostenevano un sistema basato sullo sfruttamento consapevole delle risorse locali, a tal punto da essere esse stesse costituite del legno che lavoravano. La Leñèra vuole esserne la riproposizione: un involucro ligneo ad impianto longitudinale e aperto completamente sui lati corti; lo spazio aperto-coperto che esso racchiude è concepito come un moderno focolare: uno spazio flessibile in cui, grazie anche alla presenza di una stufa, le esigenze informative e le funzioni della socialità si sovrappongono e si completano.
A impianto longitudinale
B funzionalizzazione e articolazione dei flussi
LA LEÑÈRA
C apertura coni visivi
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Pianta della leñèra Un’unica parete attrezzata definisce e articola gli spazi: 1. corridoio: isola dalla strada e funge da area espositiva. 2. focolare: lo spazio della socialità. 3. box presidiabile: postazione per un addetto, completamente indipendente a livello energetico e climatico.
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ARCHITETTURA
1. Vista dell'ingresso 2. Vista dell'interno 3. Diagrammi funzionali
utilizzo standard
lezioni/conferenze
esposizioni
proiezioni LA LEĂ‘ĂˆRA
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Sezione trasversale Prospetti principali
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ARCHITETTURA
Processo di assemblaggio La Leñèra combina gli echi della tradizione costruttiva con un alto livello di modularità e prefabbricazione: sia l'involucro esterno che la spina dorsale interna sono costituiti da pannelli preassemblati in lamellare e OSB.
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LA LEÑÈRA
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Progetto preliminare Data: settembre 2013 Sito: Pordenone, PN Dimensione intervento: 300 m² Tipologia: residenziale | ristrutturazione
CASA AT
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ARCHITETTURA
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1. Pane, Amore e Gelosia, L. Comencini, 1954 2. Foratura a gelosia in laterizio 3. Superficie bianca, E. Castellani, 1962 4. Dispensario antitubercolare di Alessandria, I. Gardella, 1934
CASA AT
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A sottrazione del volume superfluo
B fasciatura con rivestimento in laterizio
sud
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enis e Francesca vogliono costruire la loro prima casa, sfruttando l'abitazione lasciata in eredità dai genitori di lui nei pressi del limite sud della città. Rifiutata, per motivi affettivi, l'ipotesi di una demolizione totale, si è optato per una riorganizzazione dell'impianto complessivo dell'edificio: un manufatto dei primi anni '70 composto di due appartamenti indipendenti caratterizzati da spazi abbondanti e poco adatti alle esigenze della coppia. La strategia è stata quella di riportare l'edificio alle sue forme essenziali, cercando contemporaneamente di svuotarlo, così da sottrarre volumetria interna senza intervenire sulla struttura. Il volume così ottenuto viene avvolto in un nastro in mattoni facciavista che definisce gli spazi esterni più intimi, come i patii sui quali si affacciano le camere da letto. All'interno, le due unità immobiliari vengono trattate come ununicum: un volume ligneo a tutta altezza, in cui sono inseriti i blocchi umidi, funge da perno attorno al quale si organizzano tutti gli spazi della casa. L'utilizzo di tre tessiture diverse nella posa del mattone permette infine di caratterizzare differentemente i prospetti e di controllare il passaggio della luce all'interno dei patii: gelosie contemporanee verso la campagna pordenonese.
nord
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ARCHITETTURA
ovest
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ARCHITETTURA
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Sezione AA Viste lato nord e interni
Pianta piano primo Pianta piano terra 1. living 2. cucina 3. bagno 4. camera 5. veranda 6. ripostiglio 7. patio 8. lavanderia 9. studio
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Data: giugno 2011 Sito: Aqvedotto Caffè Galleria, Trieste Tipologia: immagine coordinata | logotipo con: G. Pascutti, S. Pinato foto: S. Moratto
AQVEDOTTO
Il nuovo logotipo
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GRAFICA
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qvedotto Caffè Galleria può essere definito un "Cavallo di Troia": un luogo dinamico che usa la socialità tipica di un bar come grimaldello per diffondere l'arte. La progettazione del materiale espositivo segue la stessa filosofia. Un barattolo di vernice da posizionare su ogni tavolo come piccolo ready-made, nasconde al suo interno sorprese sempre diverse: il listino vero e proprio (trattato come una mazzetta colore), gadget, flyer o piccoli origami per poter ricreare, giocando, il nuovo logo del locale. AQVEDOTTO
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CONTACT ME! tel.: +39 347 759 1824 e-mail: cester.andrea@gmail.com skype: aerdna85
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Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs. 196/2003. Grazie per l'attenzione.
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