Il concetto di prossimo sembra essersi evaporato o addirittura scomparso, rileva Luigi Zoja: dialoghiamo coi lontani, ma tendiamo a disinteressarci di chi ci è più vicino. Fabio Dei sostiene invece che la sfera della prossimità è viva e vegeta,e che continuiamo a vivere in universi addomesticati e locali che gli stessi mezzi di comunicazione rafforzano. Lontananza del vicino e vicinanza del lontano: fertilità sorprendente degli ossimori, dello scontro dei codici. Bausinger parla di una vicinanza estranea, e Clemente di lontananze vicine. La tecnica del lontano ha avvicinato cose e persone.Ma la temporalità che nuota nel flusso evenemenziale preclude sguardi lunghi, sia avanti che indietro, rendendo più effimere le nostre contiguità.