Mostra collettiva di Arte Contemporanea M.A.D. Gallery, Milano.

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M .A .D . G A L L E RY MODA

ARTE

DESIGN

PRESENT

CONTEMPORARY ART EXHIBITION opening 14th of January h. 17:00

MAD GALLERY MILANO – Corso San Gottardo 18 | Milano Curators Alessandra Magni, Carlo Greco tel: +39 348.28.54.357 |+39 347.36.01.557 info&press office: madgallerymilano@gmail.com web: www.madgallerymilano.com


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14th to 28th January 2016


Selected Artists Alexander Paul Angelo Gaggero Anna Maria Castello Axel Hilger Burim Ajdini Charity Janisse Francesca Salis Gaston Abregu Geertje Eshuis Gihan Fawzy Gottfried Seigner Maria Rodrigues Memo Miftari Michelle Bro-Loungemart Nada Bittar Nicole Weaver Oscar B Pansy Tang Pascale Patissier Rafal Stepniak Regina Thyssen Tony Stuckens



Opere in mostra


Realtà o sogno è il dilemma che pone l’artista. I lavori di Alexander Paul, dai colori morbidi e tipiedi, sono creazioni della mente, astrazioni dell’istinto che nascondono la verità. Troviamo conforto nel riconoscere una forma, una figura che rappresenta una certezza ma é solo un’allucinazione della mente. Nell’opera di Alexander la realtà é effimera e la chimera eterna.


ALEXANDER PAUL ‘ Les plus grand jardin ’ oil on canvas 40 x 50 cm


Nelle sue opere di sale Angelo Gaggero mira ad un minimalismo puro dove la pulizia delle forme trasmette una calma inattesa. Gli eleganti orizzonti sfumano come miraggi in un deserto di sale e ciò che in un primo momento appariva come pace e leggerezza, si rivela a noi nella sua arida realtà. Le Saline sono così opere vive e sincere che esprimono elegantemente le emozioni più intime dell’artista.


ANGELO GAGGERO ‘ Salina 3 ’

sali su legno 53 x 63 cm


Il processo di rielaborazione mentale di immagini reali, che svolge quest’artista, si traduce audacemente e con grande vigore in impressioni che prendono vita sulla tela. Cromie calde e pennellate decise e corpose, fanno si che l’opera sembri animata.


ANNA MARIA CASTELLO ‘ New York C. ’

tecnica mista su legno 118 x 59 cm


Abbiamo bisogno di qualche secondo per capire a cosa si è di fronte guardando le immagini di Axel Hilger. Quelle che in un primo momento sembrano forme di vita aliene sono invece gli stadi iniziali della metamorfosi di insetti terrestri. Il grande dettaglio di queste fotografie immerge lo spettatore in un’avventura verso un microcosmo spaventoso.


AXEL HILGER ‘ Metamorphosis ’ tecnica fotografica 2015


Evanescente ed incorporea. Questa è l'opera di Burim Ajdim, non ci sono contrasti di colore, ma accostamenti morbidi e delicati che infondono leggerezza e creano armonia ed equilibrio.Le figure sullo sfondo che popolano questo paesaggio immaginario, non sono protagonisti consapevoli, ma passeggeri in attesa. In particolare la figura al centro, è ben piantata a terra, solida, ma sofferentemente riflessiva. Richiamo alla precarità della vita dell'essere umano.


BURIM AJDINI ‘ Dawn ’

olio su tela 60 x 80 cm


Charity Janisse ĂŠ un artista che utilizza la poesia, la pittura e la fotografia per esprimere il flusso libero delle sue emozioni. I suoi dipinti sono sensazioni di un momento dove il colore intenso sfocia sulla tela quasi incontrollato e crea forme improvvise e sorprendenti.


CHARITY JANISSE ‘ Indigo Rising ’ acrilico su tela 45 x 60cm


Mistero, profonditĂ e ricerca continua. Sono questi gli elementi che caratterizzano la pittura di Francesca Salis. A tratti violenta, sottolineata dal contrasto nero e rosso, e dalla matericitĂ fortemente enfatizzata. Il tutto volto a scardinare la superficiale percezione, creando squilibro per portare l'osservatore in una dimensione altra.


FRANCESCA SALIS ‘ Inquietudine che non si rassegna’ tecnica mista 80 x 100 cm


L'opera di Gaston Abregu è caratterizzata da una contrapposizione molto netta tra luce e ombra. La base realizzata con toni di colori scuri, viene illuminata da venature di colore bianco che attraversano tutta l'opera. L'effetto finale è di grande impatto, forza ed energia.


GASTON ABREGU ‘ Borgoña ’ acrilico e sabbia su tela 120 X 90 cm


La ricerca artistica di Geertje Eshuis ha il suo approccio in un figurativo che si contraddistingue per l’innovativo e singolare trasporto emotivo, che ci regalano i suoi paesaggi. Attraverso la semplicità offre dipinti in cui l’armonia del segno e del colore rivelano la validità del suo talento.


GEERTJE ESHUIS ‘ Dutch winter ’

acrilico su cotone 50 x 60 cm


Fluidità , è sicuramente la parola che rappresenta l'opera dell'artista Gihan Fawzy. Fluidità di colori, di pennellate, ma soprattutto emotiva. Gihan riesce a creare una sorta di linea immaginaria dove passato e presente prendono posto per rivolgersi al futuro.


GIHAN FAWZY ‘ The black secret’ olio su tela 120 x 100 cm


Gottfried fa del colore la sua forma di espressione pi첫 elevata, muovendo da forme che sembrano nate dal caos interiore. Pennellate decise ma delicate e accostamenti cromatici in totale sintonia tra loro, danno vita a un lavoro dal quale difficilmente si riesce a distogliere lo sguardo.


GOTTFRIED SEIGNER ‘ Untitled ’

acrilico su carta 50 x 70 cm


Il lavoro di Maria Rodrigues svela il suo io, dove la ricerca accurata per il colore, accostata all’elaborazione di volti femminili, genera una forte valenza espressiva. Le pennellate corpose e vivaci, scaturite dall’interazione tra azione e sensibilità, trasmettono una visione d’insieme poetica e pulita.


MARIA RODRIGUES ‘ Punk ’

acrilico su tela 50 x 70cm


La pittura è per Michelle Longuemart il rifugio dalla vita quotidiana. L’opera mira ad esprimere le sue sofferenze, le sue gioie e il suo amore. Sperimenta e ricerca, riprende la sua gestualità sottoponendola alla memoria e all’istinto. La soglia tra realtà e finzione è molto sottile, ciò che appare è il regno interiore dell’artista.


MICHELLE LONGUEMART ‘ La Douce ’

acrilico su tela 60 x 70cm


La sua opera è una fotografia perfetta della realtà. Tutti i dettagli vengono descritti con estrema analiticità. Il protagonista della sua opera è la natura, così perfetta e fragile, che oggi viene costantemente minacciata. Questa opera rappresenta tutta la sua bellezza e perfezione, catturando momenti sfuggenti come un battito d'ali.


MEMO MIFTARI ‘ Prepare for nesting ’ olio su tela 40 x 60 cm


L’utilizzo di cromie accese esprime carica energetica e allo stesso tempo coinvolge l’osservatore, invitandolo ad immergersi nel suo mondo. La dimensione fiabesca e la magia del colore si posano sulla tela facendo rivivere i sogni e gli stati d’animo dell’artista.


NADA BITTAR ‘ Luminous horizon ’ tecnica mista su tela 30 x 40 cm


Nicole Weaver esterna il suo mondo traducendolo in figure femminili emblematiche. La dimensione introspettiva prende forma nelle sue opere, l’anima diventa materia.I volti raffigurati esprimono sensazioni, osservano e scrutano il fruitore creando un coinvolgimento emotivo.


NICOLE WEAVER ‘ Untitled ’

tecnica mista su tela 30 x 38 cm


Le sue creazioni nascono da un processo di smembramento mentale delle immagini, che vengono in seguito fissate sulla tela. Si evincono una ricerca e uno studio che generano storie. Le sue sono opere ci si presentano attraverso forme identificabili che emanano sensazioni conosciute, sia che esse siano piacevoli o meno.


OSCAR B. ‘ Vers le nouveaux matins’ acrilico su tela 65 x 92 cm


L'opera di Tang è difficile da definire entro schemi compositivi precisi. L'unico elemento che può condurre l'osservatore alla comprensione dell'opera è l'istinto. Il soggetto proviene dal mondo dei media e della televione, trasportato sulla tela in maniera ironica e divertente.


PANSY TANG ‘ Sky-Pilot ’

acrilico su tela 30 x 30 cm


Le forti e magnetiche cromie, si rivelano più efficaci delle parole stesse, nell’intenzione di rivelare e mostrare le più intime emozioni e sensazioni che spingono l’artista a mostrarsi attraverso i colori, capaci di trasformarsi in convincenti dialoghi. Forti combinazioni cromatiche creano così effetti precisi immediati.


PASCALE PATISSIER ‘ Elevation ’

tecnica mista su tela 30 x 90 cm


Parte della serie “Impressioni musicali” è l’affascinante opera di Rafal Stepniak. I colori scuri come l’atmosfera di un notturno, le pennellate dolci e decise come le dita su di un pianoforte. Come la musica che non si può spiegare l’arte di Rafal trasporta lo spettatore in un vorticoso saliscendi emozionale.


RAFAL STEPNIAK ‘ Nocturn ’ olio su tela 60 x 70 cm


L’opera di Regina Thyssen si presenta a prima vista come un dipinto astratto che se scrutato piÚ a fondo, si rivela essere uno studio del corpo femminile. Le forme plastiche e voluttuose si fanno spazio tra un’insieme di cromie vivaci e apparentemente casuali. Ci racconta una storia che prende forma mediante la complessità della pittura ad olio.


REGINA THYSSEN ‘ Waiting ’

olio su tela 120 x 80 cm


Nell'opera di Tony Stuckens, le forme non sono taglienti e spigolose ma morbide e avvolgenti. Si aggrovigliano e si intrecciano fra loro, da questa unione si generano altre forme, creando un'onda vibrante di colori.


TONY STUCKENS ‘ Meeting ’

olio su tela 100 x 100 cm



Approfondimento a cura di Elisa Domenichetti



“E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo. Tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita.� Hermann Hesse


Cos’ è in fondo il valore di una mostra d’ arte collettiva se non la condivisione delle proprie emozioni in un grande momento di sinergia? Ognuno di questi nuovi artisti partecipanti alla “Contemporary Art Exhibition” organizzata da M.A.D. Gallery dal 14 al 28 Gennaio 2016 nello spazio espositivo racchiuso fra le vecchie mura di una storica corte affacciata sul Naviglio Pavese racconta per istantanee la propria personalità. Gli artisti offrono una piccola porzione della loro interiorità allo sguardo di curiosi e appassionati d’ arte. Per ogni viaggio che si rispetti occorre una guida, o per essere classici, un filo come quello utilizzato da Teseo nel più celebre dei labirinti. Il nostro primo filo spunta dalle creazioni di Francesca Salis che segnala, nella sua opera sanguigna e scura , come i passaggi nella vita non siano evitabili, ma quanto meno superabili ritrovando forza nei legami forti e identitari del vissuto, riannodando le energie e cucendo nuovi legami come fece magistralmente la sua conterranea e guida Maria Lai. Meditazioni sulle tenebre e sulle angosce del futuro emergono pure nelle opere di Gaston Abregu, mari di melliflua inquietudine, oscuri pur nella brillantezza incontrovertibile delle tinte scelte. Le indecisioni e i timori non mancano nemmeno nelle creazioni di Charity Janisse. Onde e spatolate di colore solcano la tela in un disegno criptico per l’ osservatore, incapace di scorgere i moti magmatici della coscienza artistica di questa creatrice a tutto tondo. Quello stesso astratto vortice catalizzatore delle energia delle Vita, baratro profondo di progettualità vivaci che Gottfied Seigner traccia con vorticosi segni circolari. Mondo vacuo, instabile, senza centro che segnala Burin Ajdini nel suo delicatissimo acquerello azzurro cielo. Ma in un silenzioso, anonimo e insignificante sfondo verdognolo può aprirsi una curiosa figurina arancione e sorridente, dal sapore surrealista. Pansy Tang sorride irriverente alla vita, perché gli ostacoli possono superarsi con una buona dose di irriverenza e di “insostenibile leggerezza”.


In un ludico momento dell’ esistenza sono colti i goffi, curiosi e variopinti personaggi con la consistenza di plastici volumi, scaturiti dai sogni di Tony Stuckens. Forse le tinte accese, o le forme buffe degne di giochi infantili, o ancora l’ atteggiamento poco ortodosso strappano una lieta speranza in un parterre di produzione artistica attualmente, e per alcuni versi a buon diritto, votato esclusivamente a grevi riflessioni . Inquietante dato enigmatico si evince dalle creazioni di Memo Miftari. Animali solitari, realizzati con grande attenzione al vero, si stagliano soli in paesaggi desolati o sostano su insidiosissimi strumenti, come pericoloso può essere un amo per un piccolo uccellino, perché ampio è il timore se un animale indifeso, metafora dell’ “animale sociale” per antonomasia, deve affrontare la radura della Terra. Una luminosissima scheggia gialla squarcia il fondo bruno della tela. Deve credere fortemente in un riscatto sociale, non solo per mano umano ma grazie alla complicità di un’ intercessione divina Pascale Patissier. L’ occhio ben aperto, benevolo e rassicurante di un nume tutelare. Una grande entità che può indicare la rotta, proteggere con lo sguardo, concedere giuste gratificazioni. Questo è forse il senso mistico del grande bulbo oculare che Nada Bittar traccia sul piano. Un’ eco forse di quella fiducia in Qualcuno che dovette avere nel suo iter di migrante. Contribuisce a mettere ordine e punti fissi concentrandosi sulla materialità del presente Anna Maria Castello. Complice la confidenza che l’ artista ha con la materia ceramica i grattacieli di uno skyline urbano si dispongono con concreta tangibilità sul piano di lavoro. Ha ben presente la realtà e le dinamiche di un paesaggio antropizzato, eppure predilige scomporli e ricostruirli con poetica ispirazione. Così si delineano calvinianamente “città invisibili” sotto i colpi pittorici del francese Oscar B. Conduce un lavoro di mediazione fra granitiche insicurezze e pacifiche certezze Gihan Fawzy, dove segni neri, precisi e ben definiti, cercano di delineare delle direttive su un complesso tessuto di luminosi colori.


Ritorno al concreto e agli elementi essenziali della Natura per Angelo Gaggero, che suggestionato dal nitore degli achrome manzoniani, modula tele bicrome con gli attrezzi propri di un artigiano: legno e sale. Terra e acqua. Corpo e anima. Azione tangibile per un’ umanità che riscopra la sua matrice. Natura, vita, donna. Tre concetti indissolubilmente legati per la condizione imprescindibile dell’ uomo sulla Terra. Carnalità femminile stigmatizzata da Michelle Longuemart nelle visione di scorcio di una giovane , compiaciuta del proprio fascino, sicura del suo potere generativo, volta con sicurezza al domani. La stessa trama di donna che si scorge nella movimentata e stimolante opera di Regina Thyssen. Due corpi femminili si volgono alla perniciosa volontà voyeuristica dell’ osservatore, pennellate veloci spazzano la scene e come trasportati da intense folate di vento giocosi rettangoli arancioni si posano sulla visione della pittrice. L’ amore puro, essenziale, virgineo che possono provare due persone in candide vesti. Così fluttuano leggeri in un oceano di candore gli innamorati di Nicole Weaver, memore forse per stile e composizione di alcuni altrettanto leggiadri voli che Marc Chagall faceva compiere ad alcuni suoi soggetti. Un paesaggio paradisiaco, un vero e proprio giardino di delizie tratteggia Alexander Paul nella sua tela. Una sublime proiezione delle origini di questo pianeta, dove purezza, armonia e incontaminazione procedevano all’ unisono. Quella dimensione oggi è persa ma Alexander ce la riconsegna in questa straordinaria visione. La notte musa ispiratrice per gli artisti e complice silenziosa degli incontri degli amanti. Così da un Notturno di Chopin le note potrebbero aver spiccato il volo, soggiornato nelle mente di Rafal Stepniak ed essersi materializzate sulla tela. La musica sicuramente ha risuonato nelle mente dell’ artista per sua stessa ammissione, i blu profondissimi sono scivolati dalla tavolozza alla tela e lo scenario per innamorati dell’ Arte è diventato realtà.


Mutevoli espressioni, vividi testimoni delle sfaccettature delle giornate al femminile di Maria Rodrigues. I suoi volti testimoniano, sulla scia delle creazioni dei Fauves, come infinite possano essere le sensazioni che investono le ore di una vita. Rappresenta un unicum in questa collettiva il filone naif promosso da Geertje Eshuis. Ella riproduce classici paesaggi dell’ Olanda, sua terra natia, con la volontà estemporanea di riportare in auge un filone realistico, arcaico ma connaturato in quella porzione d’ Europa che indagò con esiti eccellenti il genere del paesaggio. Una breve incursione nella fotografia è permessa dallo scatto di Axel Hilger , dedito a scovare una nuova luce al tema della metamorfosi. Su un totalizzante fondo nero emergono in superficie due bozzoli di nuova vita, speculari, simmetrici ma non uguali. Una trasformazione nella trasformazione. Un cambiamento interno, un incontro con l’ altro, un mutamento potenziato. La chiave di lettura di Alex, innamorato della vita, mai sazio di vedere oltre l’ orizzonte.

Elisa Domenichetti



Redazionale a cura di Rebecca Rossetti


Alexander Paul Inglese, giovane e con tanta voglia di fare. È così affascinato dalla forma e della plasticità dei materiali, tanto da creare storie immaginarie ricche di fantasia. Come in Les Plus Grand Jardin, troviamo un paesaggio fiabesco, impalpabile, quasi congelato, dove il tempo si scandisce lentamente e se si osserva con attenzione, in lontananza prendono forma degli edifici, come se da quel complesso iniziasse un qualcosa di magico trasportando con leggerezza l’osservatore. Angelo Gaggero Animo ligure, per oltre quarant’anni di carriera si è dedicato con amore e dedizione alla realizzazione di paesaggi dallo stampo impressionistico; ma qualcosa dentro di lui è mutato, il suo amore per la materia assume una forma diversa, abbandona i colori per concentrarsi sull’uso di differenti quali materiali legno, cemento e detriti tra cui il sale. Il sale, protagonista dell’opera, convive insieme ad altri colori dal bianco al rosa dando vita ad una vera opera vivente, pura, forse come sinonimo della nuova strada artistica intrapresa dall’artista. Anna Maria Castello Fin da bambina è stata a contatto con l’arte, ogni momento libero era una buona occasione per viverla; e quindi perché non farla diventare un vero e proprio stile di vita ? L’opera che partecipa alla collettiva denota la capacità dell’artista di reinterpretare, attraverso una semplice fotografia, in questo caso la città di Manhattan, con colori caldi e tecniche miste che si distendono non sulla tela ma bensì sul legno. Un bel biglietto da visita che sottolinea l’interpretazione impulsiva delle emozioni ed impressioni trasmessi dai colori e luci. Axel Hilger L’artista si descrive dicendo che già dai tempi dell’università, uno spirito artistico cercava di affiorare e prendere forma; ha provato a scrivere novelle, poesie, storie… ma alla fine quello spirito che tanto cercava di emergere era un talento fotografico. La fotografia compagna fedele, sempre presente, un oracolo insomma. La sua visone fotografica si scosta dai soliti paesaggi e ritratti, per lui l’obiettivo fotografico è come la lente di un microscopio, mette a fuoco il dettaglio analizzando ogni suo minimo particolare il quale viene accentuato ancora di più dalla scelta dello sfondo nero dando un maggiore senso di mistero.


Burim Ajdini Professore di storia dell’arte, ha partecipato a tantissimi concorsi, collettive e festival artistici in Macedonia, Kosovo e Albania. “Dawn” dall’atmosfera romantica, viene rappresentata con pennellate delicate, soffici, rarefatte e sottili linee s’innalzano dando vita a profili di case e di persone. Charity Janisse Artista versatile, dalle mille passioni quali il viaggio, l’esplorazione di aspetti urbanistici, stazioni e palazzi abbandonati. Queste passioni la portano a fotografare e carpire in tutte le cose sia la bellezza che la funzionalità. All’ interno delle sue opere presenti alla collettiva sottolinea il suo amore verso i colori, le forme in movimento e le varie sfumature che assumono durante il processo elaborativo. Francesca Salis “Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare”. G. Leopardi Con questa frase Francesca descrive il suo forte legame con la Sardegna, madre terra; ma la sua natura da gitana e il suo affermarsi come Donna la porta verso nuovi incontri, esperienze, emozioni. Così trascrive sulla tela i suoi racconti che si declinano come percorsi di immagini e stati d’animo. La materia e il colore lottano e si amano, investigano sull’indefinito, la follia, la diversità, la bellezza richiamando un qualcosa di intimo dettato da ricordi lontani e ferite profonde. Autenticità, femminilità, contaminazione, emozione, si mescolano dando vita alla sua poetica di un mondo onirico. Gaston Abregu Nel suo sangue scorre la vitalità argentina che vede come suoi sinonimi l’acrilico bianco ed elementi naturali come sabbia e/o legno i quali all’interno della tela generano movimenti fluidi, variabili e densi descrivibili come puro astrattismo. Geertje Eshuis A chi non piace rilassarsi in un luogo di campagna e ascoltare solo il rumore del vento ? Geertje ci regala una visione della silenziosa e composta campagna olandese con mulini a vento; una riflessione personale o anche meditazione sul nostro io. Le piace usare i colori caldi e freddi creando quel giusto mix materico tattile alla visione.


Gihan Fawzy Artista dall’animo sensibile, i quadri sono come autobiografie, considerazioni su i suoi sentimenti felici e malinconici. Il quadro qui proposto è appunto un’autobiografia solo un volto, da un’occhio scende una lacrima l’altro invece sembra focalizzato sul presente e futuro in chiave di lettura rappresenta la lotta tra passato e presente, incarnati dai colori nero e bianco, lotta che ha luogo all’interno di una foresta, allegoria forse, del suo animo. Gottfried Seigner Un austriaco a cui piace indossare cappelli da cowboy travolge lo spettatore con i suoi quadri, dei veri tsunami di colori. I colori vengono lasciati scivolare lungo la tela in modo impreciso e con una direzione del tutto casuale, quando l’artista ritiene il momento perfetto, con un gesto secco e deciso di spatola li mescola per tutta la tela. Maria Rodrigues Colori caldi e freddi, pastosità della materia e asimmetria descrivono a pennello Maria. Emergono dal colore, i volti femminili, caratterizzati da occhi grandi e da folte ciglia che catturano immediatamente l’attenzione dell’osservatore e da labbra carnose, le quali sembrano vogliano dire qualcosa, una sorta di seduzione fatta di sguardi e sospiri. L’artista così trasmette quello che prova con tecniche miste dalle spatole alle dita delle mani. Longuemart Michelle Donna, madre, moglie ad artista (la sua passione). La pittura è il suo estraniarsi dal mondo reale, è la via che le da libertà di esprimersi: lo sottolinea anche all’interno di questo quadro, che vede una figura femminile, immersa nella natura con (molto probabilmente) ali di farfalla, un personaggio o magari un suo alter ego che vive attraverso la sua creatività parallela. Memo Miftari Dopo aver intrapreso svariati viaggi e ricerche riguardante il realismo e tutte le sue sfumature, suddividendole in progetti chiamati “EVOLUZIONE 1,2”…, la poetica di Memo è descrivibile come la nuova freschezza neorealista e fiamminga: neorealista per quanto riguarda la capacità di cogliere (in questo caso) il momento perfetto dei passerotti in volo e di trasmetterne la dolcezza mentre è immerso nella natura; fiamminga, perché (se si osservano bene i suoi elaborati), il piumaggio dei passerotti a lui tanto cari, sembra quasi vero e tattile.


Nada Bittar L’Arte è la sua anima gemella e ciò che ama di più al mondo. Le sue opere sono una vastità di stili e colore, quest’ultimo lo considera fondamentale, tanto da possedere un anima. L’opera che ci ha gentilmente concesso incarna queste caratteristiche, vede un’occhio femminile, personalizzazione dell’artista, al centro e intorno ad esso gradazioni di viola che ancora una volta simbolo della femminilità insieme a linee curve e spezzate nere eco dei diversi stili. Nicole Weaver Sulla tela riporta quello che la sua genialità macchina all’interno della sua mente. Nelle opere che ha messo a disposizione nella prima ha cercato di ricreare un volto metà realistico e metà astratto due personalità che vivono all’interno della stessa persona un eco del primo Picasso, mentre nella seconda due angeli fluttuano in un cielo di un paradiso idealizzato con colori caldi e freddi. Oscar B. L’atmosfera parigina dai toni grigi e arrugginiti, il clima caotico e i riflessi della Senna che giocano con i raggi del sole, sono caratteristiche che prevalgono nei suoi quadri. Quello che ci propone in questo quadro è una ricostruzione poetica di una città dove non ha voluto concentrarsi su paesaggi ma bensì su tanti elementi che possono alludere a case e a persone; tutto ciò raccordate, ovviamente da una visione utopica. Pansy Tang Artista difficile da codificare, osservando attentamente il quadro si possono capire due sfumature sottili: -la prima riguarda la passione verso il cielo con nuvole, che dalla pennellata, si rivelano, ai nostri occhi, compatte e corpose; -la seconda l’amore per il viaggio, il quale ha assunto le vesti di navicella spaziale, che sia un personaggio di un nuovo fumetto manga ? Pascale Patissier “ I sogni son desideri di felicità chiusi in fondo al cuor” diceva così Cenerentola e così anche Pascale, mentre dipinge si lascia guidare dai suoi sogni, dalle emozioni e situazioni che le accadono attorno. Queste sentimenti, sulla tela si trasformano in colori, ombre e forme; all’interno del quadro vede protagonista indiscusso un fascio di luce che si sprigiona per tutta l’opera realizzato con il colore bianco, forse con un allusione all’animo dell’artista e da sfondo un susseguirsi di sfumature del colore viola simbolo dei suoi desideri più nascosti o del suo inconscio che cerca di emergere.


Rafał Stępniak L’artista in quest’opera ci racconta una visione notturna di un paesaggio indefinito. Il colore ad olio sottolinea questa profondità verso l’oscurità dettagliato dai contorni materici, che sembrano quasi fuori uscire dalla tela. Regina Thyssen La sua arte si concentra sulla realizzazione di corpi femminili. I corpi che ci propone, non incarnano gli stereotipi del corpo snello, filiforme e asciutto da modella ma piuttosto quello della femminilità quindi un corpo più carnoso, abbondante, morbido. La realizzazione dei suoi quadri e soprattutto quello che li rende particolari sta nella genialità di accostare tra loro corpi femminili visti frontali o di spalle, creando dei paesaggi composti solo da figure umane. I colori contrastanti tra loro accentuano ancora di più questi paesaggi surreali. Tony Stuckens L’opera dalle forme fluide, avvolgono lo spettatore trasportandolo in un’altra dimensione. Le curve le quali alludono a corpi, si intersecano e dialogano tra loro, dando un aspetto dinamico e vivace, mentre la scelta del colore arancio insieme a tutte le sue sfumature e gradazioni danno un tocco di movimento quasi futuristico.

Rebecca Rossetti




Catalogo collettiva gennaio 2016 - M.A.D. Gallery, Milano

Da un idea di Rebecca Rossetti Realizzazione: Andrea Massucco

Testi a cura di:

Manuela Accinno

(Burim Ajdini, Francesca Salis, Gehan Fawzy, Gaston Abregu, Memo Miftari, Pansy Tang, Tony Stuckens)

Eleonora Valeri

(Anna Maria Castello, Geertje Eshuis, Gottfried Seigner, Maria Rodrigues, Michelle Longuemart, Nada Bittar, Nicole Weaver, Oscar B., Pascale Patissier, Regina Thyssen)

Andrea Massucco

(Alexander Paul, Angelo Gaggero, Axel Hilger, Charity Janisse, Rafal Stepniak)



MAD GALLERY MILANO – Corso San Gottardo 18 | Milano Curators Alessandra Magni, Carlo Greco tel: +39 348.28.54.357 |+39 347.36.01.557 info&press office: madgallerymilano@gmail.com web: www.madgallerymilano.com


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