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Comune di Cento Assessorato alla Cultura
“Officina Lamborghini”, mostra fotografica realizzata dagli allievi del laboratorio di fotografia promosso dal Circolo Culturale Amici del Museo, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento a cura di Andrea Samaritani foto di Mirco Balboni, Federica Brunelli, Enrica Gilli, Luca Govoni, Lorenzo Guerzoni, Walter Sau, Andrea Tomba Circolo Culturale Amici del Museo: Presidente: Maurizio Colletti Consiglio direttivo: Rossella Cavalli, Cristina Cristofori, Elisa Fortini e Ornella Tassinari Facebook: Circolo Culturale Amici del Museo La mostra, nell’ambito della 37° edizione della Fiera delle Pere di Renazzo, è frutto del laboratorio di fotografia, inserita nei corsi annuali tenuti dal circolo all’interno delle sale parrocchiali di Renazzo. Ringraziamenti: Giuseppe Sitta per la lectio magistralis su Ferruccio Lamborghini, Luciano Bitelli per la testimonianza fotografica, Valentino Balboni per la testimonianza professionale, Roberto Vicenzi per la consulenza tecnologica, Fausto Gozzi per la consulenza artistica, Elisa Fortini per i consigli, il Comitato Fiera delle Pere di Renazzo per la disponibilità delle sale e Don Ivo Cevenini per l’ospitalità all’interno delle sale parrocchiali. Progetto grafico ed impaginazione: Enrico Balboni (ebalbo) Foto di copertina: fotomontaggio di Enrica Gilli Stampe delle foto in mostra a cura di: Cb di Corrado Borgatti di Renazzo Proiezione delle foto in mostra: monitor Samsung LCD 460MX-2 (46 pollici) e ME65B (65 pollici) gentilmente forniti da Centro Computer spa Stampa: Tipografia Baraldi snc Renazzo (FE) 2013
Personaggi, Storie e Tradizioni 2
Collana promossa in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cento
Mostra fotografica realizzata dagli allievi del laboratorio di fotografia promosso dal Circolo Culturale Amici del Museo a cura di Andrea Samaritani foto di Mirco Balboni, Federica Brunelli, Enrica Gilli, Luca Govoni, Lorenzo Guerzoni, Walter Sau, Andrea Tomba
Circolo Culturale “AMICI del MUSEO” Renazzo 3
Renazzo (Fe) via Vespucci 3 (una volta via Basse), nella casa natale di Ferruccio Lamborghini, dentro la sua prima officina meccanica, l’attuale proprietario Giulio Colletti in sella al suo Trattore Lamborghini Diesel DL 30 Super anno 1958 completamente restaurato e funzionante. Foto di Mirco Balboni 4
La rivoluzione industriale di Renazzo Raccontare un territorio attraverso la fotografia è una delle possibilità comunicative che ci offre la modernità; ci permette di fissare dei momenti, di ricordarceli per sempre. La fotografia diventa anche un fondamentale strumento di indagine quando la si usa come memoria di un incontro, di una situazione, quando diventa il block notes digitale del ricercatore etno-antropologico. Le immagini che vedete in questo catalogo, infatti, sono state realizzate nell’ambito di una ricerca approfondita, legata al tema dei motori Lamborghini. Non tanto per esaltare il marchio o il mito della velocità, quanto invece per raccontare una vicenda storica iniziata nel dopoguerra che ha coinvolto centinaia di operai, meccanici e famiglie, che ha trasformato il lavoro agricolo verso la meccanizzazione che oggi conosciamo. Le terre centesi sono lo sfondo di questa ricerca fotografica dove gli attori sono collezionisti di trattori, ex collaudatori di supercar, anziani agricoltori testimoni di una storia che è diventata famosa in tutto il mondo. La “rivoluzione industriale” che è partita da Renazzo negli anni cinquanta è firmata Ferruccio Lamborghini, simbolo distintivo di una comunità ricca di ingegno e creatività. Il Comune di Cento ha sostenuto fin dall’inizio la proposta del Circolo Culturale Amici del Museo di Renazzo di presentare questo catalogo, con lo scopo di valorizzare gli elementi caratteristici del territorio ed i suoi non pochi personaggi illustri. Dopo la prima felice esperienza dedicata al Corpo Bandistico renazzese dal titolo “La Banda Rosso Mattone”, questo è il secondo volume della collana, realizzata dal Circolo, dal titolo “Personaggi, Storie e Tradizioni”, che fa conoscere tematiche peculiari al territorio di Renazzo ed alle sue aree circostanti. Le frazioni del capoluogo come serbatoi di storia, cultura e creatività.
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Sindaco di Cento Piero Lodi Assessore alla Cultura del Comune di Cento Claudia Tassinari
Da destra verso sinistra: Andrea Samaritani il maestro, Luca Govoni e Enrica Gilli curatori della mostra, Federica Brunelli la trovarobe, Andrea Tomba il curatore del catalogo, Lorenzo Guerzoni supervisore contatti, Walter Sau rappresentante per la stampa, Mirco Balboni il curatore dell’archivio informatico. Foto di Nadia Sacenti
Sei di Renazzo se... Per quelli della mia generazione la frase potrebbe essere conclusa con “...hai comprato un litro di latte dalla Mimma” o “...un gelato da Mintore” oppure “...ti sei fatto aggiustare le scarpe da Cecco” o chissà con quanti altri personaggi che hanno caratterizzato il paese negli anni passati. Sei di Renazzo soprattutto se almeno una volta hai detto: “Renazzo, il paese natale di Ferruccio Lamborghini!” E se si parla di Lamborghini – quel Lamborghini – allora non è più una mera questione campanilistica. “Ma io conosco i suoi nipoti. Allora è esistito realmente!” Sì, perché la figura di Ferruccio Lamborghini ha in sé qualcosa di leggendario. Il nostro Ferruccio è entrato a pieno titolo nell’albo delle leggende italiane, dove il localismo trova poco spazio. Ma è proprio a Renazzo che Ferruccio iniziò a pensare di costruire automobili e ancora una miriade di aneddoti vengono raccontati qui sul suo conto. Credo sia la figura che più di tutte abbia contribuito a radicare quel forte senso di appartenenza tipica del nostro paese. Ma la sua è al tempo stesso una figura di spessore e valenza trans-renazzese che ha reso il suo seguito inossidabile nel tempo: da un lato appassionati e cultori delle sue opere, dall’altro estimatori della sua idea imprenditoriale, conosciuta e riconosciuta all’estero così come nelle sue terre natali. La ricerca svolta in occasione del cinquantenario della costruzione della prima automobile Lamborghini ci ha permesso di scoprire un mondo incredibile. Esistono musei in fase di definizione, come quello non ancora ufficialmente completato sui trattori agricoli di Agostino Merighi; la collezione di trattori di Alfio Alberghini; le splendide vetture personali di Franco Mauri e Mauro Guidetti; la prima officina di Ferruccio, oggi di proprietà di Cesare “Giulio” Colletti; persone fantastiche con storie affascinanti da raccontare, come Valentino Balboni, storico collaudatore dei bolidi Lamborghini. Abbiamo preso contatti con una nutrita schiera di associazioni, club, circoli, officine, meccanici, carrozzerie e privati, che ci hanno contattato richiedendo e fornendo informazioni inerenti a questo angolo di mondo fatto non solo di motori, entusiasmo e splendore ma anche e soprattutto di passione e di consolidati valori che si tramandano nel tempo. Sul tema abbiamo invitato a confrontarsi anche altri enti territoriali attraversati dall’affascinante storia di Lamborghini: il Comune di Sant’Agata Bolognese dove tutt’oggi è operativa la casa madre delle automobili, il Comune di Sant’Agostino dove si trova il museo “Ferruccio Lamborghini”, la Partecipanza Agraria di Cento, le Province di Ferrara e Bologna e soprattutto il marchio Motor Valley, fortemente voluto dalla Regione Emilia-Romagna. Tra le fotografie proposte in questo catalogo spicca la carrozzeria della Miura, la regina delle “supercar made in Renazzo”, ma pure i trattori intramontabili che per decenni hanno accarezzato e trasformato la nostra terra con tenacia e con forza. Qui da noi, grazie a Ferruccio, la motorizzazione del dopoguerra è diventata “d’autore”. E allora mi verrebbe da dire: “sei di Renazzo se, come Ferruccio, ami la nostra terra e fai il possibile per valorizzarla”. Il presidente del Circolo Culturale Amici del Museo Maurizio Colletti 7
Sulle ali della Miura Con la Miura, per i vialoni emiliani non più polverosi, nel silenzio dell’estate si poteva in ogni istante sognare di volare su uno dei cavalli fantastici dell’Ariosto, che non avevano paura né della velocità né dello spazio né del tempo. La Miura non è solo la vittoria di un motore ma di un sogno reale, corrispondente alla intrepida volontà di un uomo che ha saputo unire il furore all’incandescente bellezza della rosa, quando è compatta e prima del gelo. Roberto Roversi Chi l’ha detto che poesia e ingegneria meccanica non possono andare a braccetto? Roberto Roversi, uno dei più grandi poeti del novecento italiano, che ricordiamo anche per “Nuvolari”, la canzone regalata a Lucio Dalla contenuta nel disco “Automobili” del 1976, ci racconta con le parole che ci si può avvicinare agli unti e puzzolenti motori, così “maschi” e freddi, anche con la grazia e con la sapienza femminile della poesia. L’approccio stilistico del laboratorio fotografico “Officina Lamborghini” è stato fortemente condizionato dalla voglia di raccontare in una chiave poetica, narrativa, artistica e quando ci è stato possibile anche inedita e inaspettata, quell’universo di macchine agricole e supercar che partendo da Renazzo sono state lanciate alla conquista del mondo. Abbiamo cercato di superare i cliché, le foto-cartolina che raffiguravano da decenni la Miura, la Countach, l’Urraco fino alla Aventador, passando per le tante versioni dei trattori che hanno pettinato la nostra terra per decenni. Abbiamo cercato di farlo con umiltà, emozione, stupore, meraviglia e curiosità. Se ci siamo riusciti è anche merito delle tante persone splendide che ci hanno aperto i loro scrigni, i loro garage in esclusiva, i loro piccoli ma immensi musei, consegnandoci modelli di motori come fossero i loro figli. Gli occhi della ricerca fotografica, durata un anno, sono stati sette. Giocatori allenati al fotoreportage, abituati a tradurre in fotografia le situazioni di uno shooting, di un set, di un incontro. La macchina fotografica di Mirco Balboni ci ha restituito il fascino del colore, nelle ruvide e antiche mani di due “artisti” della meccanica, nei segni delle gomme che diventano elementi grafici, nelle gocce di pioggia che rendono magica una atmosfera, nel sorriso di una bambina che riesce a trovare uno spazio di gioco tra le supercar più famose. 8
L’attenzione di Federica Brunelli si è fissata sui momenti di pausa, sugli atteggiamenti vanitosi delle forme delle macchine e dei trattori che si pavoneggiano nella neve, nella campagna. La Miura che ci scruta altera dal suo fanale disegnato come una grande ciglia umana, e che ci invita a salire a bordo. L’elicottero che ci spinge a volare, e le marmitte, inquadrate come fiati, a suonare. Nei quadri di Luca Govoni non c’è bisogno del colore. Per stare sul registro di Roversi, per provare a scrivere frasi poetiche con la macchina fotografica Luca rinuncia al colore, che è per lui troppo chiassoso e fuorviante. Cerca l’essenza, cerca la forma che sta sotto la carrozzeria, sotto la superficie. Cerca la verità delle cose. E’ faticosa da trovare, ma Luca non ha fretta e continua da pellegrino dell’anima a fotografare le forme della nostra storia. Enrica Gilli, riesce a giocare. Si prende gioco, scarta, smonta, fotografa e rifotografa. Si muove libera, senza parametri e schemi. Così si compone la sua visione, onirica, simbolica, fatta di immagini sovrapposte o riflesse, sempre e comunque stranianti. Immagini che ti portano via, al di sopra delle cose. Sopra i significati. Dentro un sogno. Anche Lorenzo Guerzoni gioca. Ha giocato con le “macchinine”. Le ha messe in fila, le ha lanciate. Le sue sono immagini dolci, armoniche, piacevoli, quasi musicali. Immagini di automobili che solcano le nostre strade come in un grande plastico. In mezzo alle “macchinine” c’è il giocatore più famoso, quello che le ha guidate tutte, che Lorenzo ha fotografato da solo, nel silenzio di una carrozzeria da dove le Miura escono belle come una volta. E’ il fascino del cinema quello che ci comunica Walter Sau. Le sue inquadrature scorrono sulla linea dell’orizzonte come in uno schermo panoramico. Fissano da lontano situazioni e particolari che da soli racchiudono pagine fitte di racconti e storie. Carrozzerie e uomini, un mix ricorrente che ci aiuta a vedere il suo film, dove attori e macchine diventano un tutt’uno sullo schermo. Andrea Tomba si sofferma sui “vestiti” sgargianti delle supercar, per lui Lamborghini vuol dire classe, anche se è un trattore che sfreccia nel verde, anche se le supercar si specchiano nelle pozzanghere della campagna. La classe del “torero” che sbuca in alto dal cofano alzato della Miura. La classe di una risata piena e accogliente, nella casa natale di Ferruccio Lamborghini. Il Docente del laboratorio di fotografia Andrea Samaritani (Il brano citato, di Roberto Roversi, è contenuto in: Fabio Foresti “La fucina del toro. Lamborghini, uomini macchine saperi”, Bologna, Cappelli, 1993) 9
Cento (Fe), Agostino Merighi svolge manutenzione all’interno della sua collezione di trattori con tuta originale marchiata Lamborghini e latta olio originale Lamborghini. Foto di Mirco Balboni 10
Corporeno (Fe), Alfio Alberghini svolge manutenzione all’interno della sua collezione di trattori con la competenza tecnica che gli appartiene. Foto di Mirco Balboni 11
Dosso (Fe), all’interno del Museo Ferruccio Lamborghini una gioiosa bimba “sfreccia” tra le due supercar di punta dell’epoca Lamborghini Ferruccio: la Miura e la Countach. Foto di Mirco Balboni 12
Dosso (Fe), all’interno del Museo Ferruccio Lamborghini, sulla vettura giocattolo prototipo del 1955, costruita da Ferruccio Lamborghini per il divertimento del figlio Tonino, motorizzata con 50CC DEMM. Foto di Mirco Balboni 13
Renazzo (Fe), all’interno degli stabilimenti Guidetti S.r.l., viene accuratamente custodita la coupè sportiva Urraco verde, costruita negli anni ’70 nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese di proprietà dell’imprenditore Mauro Guidetti. Foto di Mirco Balboni 14
Renazzo (Fe), all’interno degli stabilimenti Guidetti S.r.l., viene accuratamente custodita la coupè sportiva Urraco verde, costruita negli anni ’70 nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese di proprietà dell’imprenditore Mauro Guidetti. Foto di Mirco Balboni 15
Bologna, venerdÏ 10 e sabato 11 maggio hanno sfilato a Bologna piÚ di 300 auto Lamborghini partecipanti al Grande Giro Lamborghini 50° anniversario. Alle spalle la statua del Nettuno. Foto di Mirco Balboni 16
Bologna, venerdÏ 10 e sabato 11 maggio hanno sfilato a Bologna piÚ di 300 auto Lamborghini partecipanti al Grande Giro Lamborghini 50° anniversario. Foto di Mirco Balboni 17
Renazzo (Fe), Giulio Colletti posa in sella al suo Trattore Lamborghini Diesel DL 30 Super anno 1958 completamente restaurato e funzionante, nella casa natale di Ferruccio Lamborghini. Foto di Federica Brunelli 18
Cento (Fe), Agostino Merighi sfida agevolmente il suo campo innevato grazie al funzionante trattore DL 25 con motore MVM del 1954. Foto di Federica Brunelli 19
Corporeno (Fe), in primo piano la rossa Lamborghini Miura di Carlo Mauri, parcheggiata nella campagna centese, e riscaldata dalle prime luci dell’alba. Foto di Federica Brunelli 20
Bologna, venerdì 10 e sabato 11 maggio hanno sfilato a Bologna più di 300 auto Lamborghini partecipanti al Grande Giro Lamborghini 50° anniversario. In questo scatto una moderna Lamborghini Aventador “buca” l’obbiettivo. Foto di Federica Brunelli 21
Corporeno (Fe), in primo piano la rossa Lamborghini Miura di Carlo Mauri, si riflette sulla superficie acquosa di un calmo macero alle prime luci dell’alba. Foto di Federica Brunelli 22
Corporeno (Fe), in primo piano l’apertura della Lamborghini Miura con a bordo il proprietario Carlo Mauri, invita a salire a bordo. Foto di Federica Brunelli 23
Dosso (Fe), all’interno del Museo Ferruccio Lamborghini, l’elicottero prototipo creato da Ferruccio Lamborghini nel 1965 domina la scena. Foto di Federica Brunelli 24
Dosso (Fe), all’interno del Museo Ferruccio Lamborghini si nota in primo piano un motore nautico, prodotto da Ferruccio stesso: nel settore nautico vennero messi in commercio motori che superavano i 900 cavalli, un record di potenza. Foto di Federica Brunelli 25
Renazzo (Fe), nella prima Officina Meccanica di Ferruccio Lamborghini, oggi proprietà di Giulio Colletti, s’intravede riflessa la scritta originale che campeggia all’interno. Foto di Luca Govoni 26
Cento (Fe), in una cornice naturale e poetica, Agostino Merighi, imprenditore centese e collezionista di trattori d’epoca, sfila con il suo Lamborghini DL 25 motore MVM da 25 cavalli. Foto di Luca Govoni 27
Cento (Fe), l’ambientazione onirica lega terra e trattori. Nella proprietà di Agostino Merighi, imprenditore centese e collezionista di trattori d’epoca, si nota il suo Lamborghini DL 25 motore MVM da 25 cavalli. Foto di Luca Govoni 28
Renazzo (Fe), nella casa Natale di Ferruccio Lamborghini, il proprietario Giulio Colletti mette a disposizione vino locale ed il suo trattore Lamborghini Diesel DL 30 Super anno 1958 completamente restaurato e funzionante. Foto di Luca Govoni 29
Galliera (Bo), in una strada poco trafficata si aprono le danze per la Lamborghini Miura guidata dal suo proprietario Carlo Mauri. Foto di Luca Govoni 30
Renazzo (Fe), nelle campagne renazzesi, sovrastata dallo sfondo del campanile della chiesa parrocchiale di San Sebastiano, una Lamborghini d’epoca sfila il 10 maggio 2013 in occasione del raduno. Foto di Luca Govoni 31
Galliera (Bo), in una strada poco trafficata la Lamborghini Miura, di proprietĂ di Carlo Mauri, riflette il contatto con la natura. Foto di Luca Govoni 32
Dosso (Fe), in una cornice alberata si aprono le danze per la Lamborghini Miura guidata dal suo proprietario Carlo Mauri. Foto di Luca Govoni 33
Renazzo (Fe), nel centro di Renazzo, in occasione del raduno del 10 maggio, si specchia sul cofano di una fiammante Lamborghini d’epoca, il campanile della chiesa parrocchiale di San Sebastiano. Foto di Enrica Gilli 34
Cento (Fe), nel deposito dell’azienda Martinelli Rottami S.r.l., sul cofano lustro della rossa Lamborghini Countach, si specchia la Diablo gialla di proprietà di Carlo Mauri. Foto di Enrica Gilli 35
Renazzo (Fe), all’esterno degli stabilimenti Guidetti S.r.l., la coupè sportiva Urraco verde, costruita negli anni ’70 nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese, viene guidata dal suo proprietario, l’imprenditore Mauro Guidetti. Fotomontaggio di Enrica Gilli 36
Galliera (Bo), la silhouette di Carlo Mauri, divide le proprie auto in corsa: una Lamborghini Miura ed una Lamborghini Countach entrambe perfettamente custodite e funzionanti. Fotomontaggio di Enrica Gilli 37
Corporeno (Fe), la silhouette di Luciano Cevolani mentre svolge manutenzione ad uno dei numerosi trattori collezionati da Alfio Alberghini, sovraimpressa alla scritta Lamborghini, arrugginita dal tempo e dalla fatica. Fotomontaggio di Enrica Gilli 38
Corporeno (Fe), nei campi di Alfio Alberghini, sovrasta il volante del trattore Lamborghini Carioca, impugnato dallo stesso proprietario. Fotomontaggio di Enrica Gilli 39
Dosso (Fe), all’interno del Museo Ferruccio Lamborghini, in una serie di cornici fotografiche dell’epoca, si staglia un fiammante trattore Lamborghini giallo perfettamente conservato. Foto di Enrica Gilli 40
Renazzo (Fe), all’interno degli stabilimenti Guidetti s.r.l. si nota la circolarità dei particolari tra il contagiri della sportiva Lamborghini Urraco ed il fanale del trattore Lamborghini entrambi di proprietà di Mauro Guidetti. Fotomontaggio di Enrica Gilli 41
Dosso (Fe), all’interno del Museo Ferruccio Lamborghini, si trova la Fiat Topolino MilleMiglia del 1948, pezzo unico, potenziata da Ferruccio stesso a 650 CC per partecipare alla gara piÚ famosa di quel tempo. Foto di Lorenzo Guerzoni 42
Cento (Fe), nel deposito dell’azienda Martinelli Rottami S.r.l., la rossa Lamborghini Miura di Carlo Mauri posa per noi. Foto di Lorenzo Guerzoni 43
Lesignana (Mo), all’interno della Carrozzeria Cremonini S.r.l., lo storico capo collaudatore Lamborghini ed ex pilota automobilistico Valentino Balboni, dispensa consigli per il restauro delle Lamborghini d’epoca. Foto (in alto e a destra) di Lorenzo Guerzoni 44
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Dosso (Fe), nella tranquillitĂ delle campagne centesi, la Lamborghini Diablo gialla e la Lamborghini Miura rossa di Carlo Mauri, affrontano un duello che riporta a un tuffo nel passato. Foto di Lorenzo Guerzoni 46
Dosso (Fe), nella tranquillitĂ delle campagne centesi, la Lamborghini Diablo gialla e la Lamborghini Miura rossa di Carlo Mauri, affrontano un duello che riporta a un tuffo nel passato. Foto di Lorenzo Guerzoni 47
Corporeno (Fe), la Lamborghini Miura di Carlo Mauri affronta impavida i rettilinei e gli sterrati del nostro territorio. Foto di Lorenzo Guerzoni 48
Corporeno (Fe), la Lamborghini Miura di Carlo Mauri affronta impavida i rettilinei e gli sterrati del nostro territorio. Foto di Lorenzo Guerzoni 49
Cento (Fe), l’imprenditore Agostino Merighi, in sella al suo trattore Lamborghini DL 25, nel terreno di proprietà , si prende una pausa per ammirare il tramonto. Foto di Walter Sau 50
Cento (Fe), la silhouette dell’imprenditore Agostino Merighi, in sella al suo trattore Lamborghini DL 25, nel terreno di proprietà , nella cornice di un tramonto inoltrato. Foto di Walter Sau 51
Renazzo (Fe), nella prima officina meccanica di Ferruccio Lamborghini, oggi di proprietĂ di Giulio Colletti, il marchio Lamborghini evidente in una tuta originale da lavoro. Sullo sfondo il trattore DL 30 Lamborghini. Foto di Walter Sau 52
Renazzo (Fe), all’interno degli stabilimenti Guidetti S.r.l di proprietà dell’imprenditore Mauro Guidetti, viene immortalato un particolare del pedale della frizione di un trattore Lamborghini d’epoca. Foto di Walter Sau 53
Bologna, venerdÏ 10 e sabato 11 maggio hanno sfilato a Bologna piÚ di 300 auto Lamborghini partecipanti al Grande Giro Lamborghini 50° anniversario. Foto di Walter Sau 54
Bologna, venerdÏ 10 e sabato 11 maggio hanno sfilato a Bologna piÚ di 300 auto Lamborghini partecipanti al Grande Giro Lamborghini 50° anniversario. Foto di Walter Sau 55
Renazzo (Fe), nelle campagne renazzesi, in occasione del raduno del 10 maggio 2013, sfilano auto Lamborghini d’epoca passando per la casa natale di Ferruccio Lamborghini. Foto di Walter Sau 56
Renazzo (Fe), all’esterno degli stabilimenti Guidetti S.r.l., la coupè sportiva Urraco verde, costruita negli anni ’70 nello stabilimento di Sant’Agata, guidata dal suo proprietario l’imprenditore Mauro Guidetti, si pone misteriosa nel suo splendore Foto di Walter Sau 57
Bologna, venerdÏ 10 e sabato 11 maggio hanno sfilato a Bologna piÚ di 300 auto Lamborghini partecipanti al Grande Giro Lamborghini 50° anniversario. Ecco i particolari di due imponenti cofani addolciti dalla pioggia. Foto di Andrea Tomba 58
Renazzo (Fe), all’esterno degli stabilimenti Guidetti S.r.l., la coupè sportiva Urraco verde, costruita negli anni ’70 nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese, di proprietà di Mauro Guidetti, apre le portiere ai nostri occhi. Foto di Andrea Tomba 59
Cento (Fe), il collezionista di trattori, Agostino Merighi, sfreccia velocemente con il proprio gioiello, un trattore Lamborghini DL 25 perfettamente restaurato e funzionante. Foto di Andrea Tomba 60
Dosso (Fe), il direttore del museo Ferruccio Lamborghini di Dosso, Fabio Lamborghini, domina la scena sulla Miura modello SV personale di Ferruccio Lamborghini, presentata al salone di Ginevra nel 1966. Foto di Andrea Tomba 61
Renazzo (Fe), nella casa natale di Ferruccio Lamborghini, un simpatico sorriso di Giulio Colletti, in sella al suo Lamborghini DL55, allieta la nostra vista. Alle spalle la prima officina di Ferruccio Lamborghini. Foto (in alto) di Andrea Tomba Bologna, venerdÏ 10 e sabato 11 maggio hanno sfilato a Bologna piÚ di 300 auto Lamborghini partecipanti al Grande Giro Lamborghini 50° anniversario. Ecco il particolare del cofano di una Lamborghini Countach, ammorbidito dalla pioggia. Foto (a destra) di Andrea Tomba 62
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Corporeno (Fe), le luci dell’alba illuminano la rossa Lamborghini Miura ed il suo pilota e proprietario, Carlo Mauri. Foto (in alto) di Andrea Tomba Dosso (Fe), il trittico delle auto di Carlo Mauri, rispettivamente dall’alto la rossa Lamborghini Miura, la Lamborghini Diablo gialla e la rossa Lamborghini Countach, si riflettono sullo specchio d’acqua, frutto di un temporale. Foto (a destra) di Andrea Tomba 64
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Il Circolo Culturale Amici Del Museo è un’associazione indipendente costituitasi a Renazzo nel 1996 per iniziativa di un piccolo gruppo di amici. L’inaugurazione del Museo Parmeggiani nel palazzo comunale del nostro paese suscitò in noi la voglia di attivarci per arricchire con attività culturali la vita della comunità. Il Circolo è aperto a tutti: qualunque persona, adulta, si riconosca nei suoi scopi può farne parte. Il Circolo persegue i seguenti scopi: a) promuovere, diffondere e sostenere, a livello locale, l’interesse per la cultura nelle varie forme in cui si manifesta: dall’arte alla musica, dal teatro alla tradizione popolare, dalla storia alla letteratura, dal costume alla società, dal cinema alla fotografia; b) incentivare la scoperta e la valorizzazione delle radici culturali che caratterizzano il passato e il presente della comunità renazzese e delle comunità limitrofe; c) organizzare manifestazioni : incontri, conferenze, visite, mostre, spettacoli, pubblicazioni ed altro, finalizzate a tali scopi.
Esperienze editoriali ed espositive, promosse e realizzate dal Circolo: “Un campanile d’autore. Angelo Venturoli a Renazzo” di L. Samoggia, 1997 “Foto di gruppo della nostra gente - dagli inizi del ’900 agli anni ’50”, 1997 “Memorie e immagini”. La Renazzo di fine ’800 di Anita Gallerani, 1999 “I bambini da fine ’800 agli anni ’50”, 1999 “Cerco l’uomo. Zirudelle” di Giuseppe Collari, 2001 “Renazzo. Un meteorite racconta la nostra storia” di Giordano Cevolani, 2001 “I Santi nelle nostre case”, 2003 “Nuetar d’Arnaz. Modi di dire, citazioni e proverbi di Renazzo e del Centese” di Brunello Melloni con vignette di Enrico Balboni, 2007 “I Renazzesi e la musica”, 2010 “La Banda Rosso Mattone”, ricerca fotografica sul Corpo Bandistico Renazzese, 2012. “Sanguepolvere”, cd musicale di John Strada dedicato al terremoto, 2013. “Officina Lamborghini”, ricerca fotografica sulle auto e trattori Lamborghini, 2013
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