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LUNEDÌ 16. LUGLIO 2012
ARTE E STORIA ROMAGNA 19
Romagna Liberty Oggi scopriamo i
tesori di Sulmona ma non dimentichiamo il patrimonio liberty emiliano colpito dal sisma
La torretta di villa Duò l terremoto, come quello che ancora scuote l’Emilia, ha fatto diventare pagine di storia antica le immagini più caratteristiche di alcune città; ha infatti demolito tanti edifici storici in alcune località, e tra essi si segnalano anche architetture Liberty di cui mi sono occupato nelle mie ricerche. Il mio progetto “Romagna Liberty” (Ass. ABCO) è infatti moralmente vicino alla conservazione di beni architettonici di questo stile. Nel volume “Romagna Liberty” da me curato, edito a giugno da Maggioli, sono riportate notizie e immagini di edifici Liberty che in parte, oggi, nell’Emilia non sono più come apparivano in quei recenti scatti fotografici, ma mostrano crepe e rotture significative. Tra questi ricordiamo il villino Duò del 1905, progettato da Arturo Prati, che si trova in viale Campi 4, a San Felice Sul Panaro (MO). Del villino è in gravi condizioni la torretta. Fortunatamente per altre ville Liberty della zona i danni non sono così preoccupanti, vorrei perciò allontanarmi dalla zona e raccontarvi il Liberty di alcuni villini a Sulmona. Consideriamo il Palazzo in via Manlio D’Eramo, edificio che si affaccia su via Manlio D’Eramo in prossimità della
Nell’immagine grande e qui sotto la villa di San Felice sul Panaro danneggiata dal terremoto
Una cartolina liberty emiliana con tanto di firme. “Romagna liberty” Andrea Speziali. (Maggioli, 2012) www.romagnaliberty.it
IN EMILIA
Alcune ville non sono più come pochi mesi fa ma mostrano crepe e rotture romagnaliberty.it
adiacente piazza Brigata Maiella, si sviluppa in altezza su tre livelli e in lunghezza per cinque campate. Rispetto alla regolare distribuzione delle aperture in facciata, si rileva che la campata d’ingresso è disposta in posizione asimmetrica, delimitata da un ampio portone e da lesene poste ai livelli superiori. La campata risalta anche per la terminazione a cuspide sul coronamento dell’edificio, per il profilo ad arco a pieno centro delle finestre e per il balconcino a balaustri posto al primo livello. Il palazzo si distingue inoltre per il raffinato apparato decorativo in stucco di ispirazione floreale, a fogliami e fiori, che si espandono in sommità delle finestre, sulle cornici marcapiano e sulla fascia di coronamento al di sotto del cornicione. Anche i parapetti dei balconi, realizzati in ferro battuto, sono degni di nota per il disegno che richiama motivi geometrici del repertorio liberty. Se ci spostiamo in viale Roosevelt, vi è un villino a nord del centro storico della città di Sulmona in adiacenza alla Villa Comunale, si sviluppa lungo tre campate, inquadrate da cantonali bugnati, e disposte su due livelli. Al livello inferiore, rialzato rispetto alla quota del terreno, si aprono finestre architravate, mentre al livello superiore le aperture sono ad arco a pieno centro, in cui risalta il concio di chiave.
Ogni finestra è inquadrata da un ordine architettonico e decorata da festoni in stucco composti da frutti. La campata centrale del fronte e del retro è lievemente aggettante e presenta nella facciata principale aperture tripartite. I parapetti delle finestre del piano rialzato sono pieni e decorati da festoni, mentre al primo piano sono protetti da davanzali composti da balaustri; stessi balaustri delimitano sia i parapetti delle rampe di scale che conducono agli ingressi del piano rialzato, sia la sommità del muro di recinzione. La bicromia della coloritura è messa in risalto da tutte queste le membrature architettoniche che sono trattate con colore chiaro. Altro edificio in via Teofilo Patini, di cui la costruzione, inserita lungo la cortina di fabbricati attestanti su via Teofilo Patini, presenta una composizione di facciata simile a quella dell’edificio decorato da un’alta fascia di maioliche posto a poca distanza. Tre aperture ad arco ribassato per piano sono disposte su due livelli, in cui risaltano i decori a temi floreali delle mostre delle finestre laterali e della singolare trifora centrale. Altri ornamenti sono presenti sulla fascia di coronamento che è sormontata da un cornicione e da un parapetto in cui la zona centrale è composta da balaustri. L’edificio in Piazza Vittorio Veneto, adiacente a Porta Napoli, si espande su
un lotto delimitato da piazzale Vittorio Veneto, via Trieste e dalla Circonvallazione Occidentale. L’edificio si distingue per la singolare e raffinata decorazione ispirata a repertori liberty. La bicromia dei ricorrenti disegni floreali viene interrotta dalle mensole binate della copertura, realizzate in cemento decorato a finto legno, e dalle mostre delle finestre ad arco ribassato in cui risaltano in chiave tre conci apparecchiati a raggiera. Stesse mostre di aperture, che delimitano la fascia del basamento trattato a ricorsi orizzontali, si ripetono al piano inferiore, piano in cui la disposizione delle finestre si alterna agli accessi di negozi e abitazioni. Al primo piano la disposizione delle aperture è regolare, alternando semplici finestre a balconcini con apertura binata aventi parapetto in ferro battuto a disegni liberty. Stesso stile si ripete nelle inferriate delle aperture del piano terreno. In ultimo in via Teofilo Patini, una costruzione disposta su due piani e inserita lungo la cortina di edifici attestanti su via Teofilo Patini, si distingue per la presenza, sotto la cornice di coronamento, di un’alta fascia di maioliche decorate con fogliami e frutti; in dimensioni ridotte l’ornamento viene riproposto anche nella fascia marcapiano. Il colore verde, dominante sul fondo delle maioliche, contrasta con il rosa della facciata e il grigio delle partiture architettoniche. Decori a temi floreali spiccano anche sulle mostre delle aperture ad arco ribassato e nella trifora centrale in cui risaltano la finestra di mezzo, più grande delle laterali, e il parapetto di ferro battuto a chiare linee liberty. Andrea Speziali www.romagnaliberty.it (Rete della cultura abruzzese)