Electra, the typeface

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Electra. The typeface.


La bellezza nell’età della macchina *La storia di Electra

Dwiggins decise di progettare il suo primo carattere tipografico per testi nel 1935. Le pesanti grazie triangolari superiori sono un segno caratteristico di entrambi i suoi maestri Frederick Goudy e Simon-Pierre Fournier il giovane. Dwiggins rispettava profondamente il design di caratteri europeo, la tipografia francese e spagnola e l’ornamento, per questo non si può non considerare quanto queste abbiano influenzato il suo intero lavoro. Il corsivo dell’Electra è più correttamente un romano inclinato che un vero e proprio corsivo. In questo caso Dwiggins si allontana dalla tradizione italiana e dalla sua stessa tradizione calligrafica e dimostra di aver avuto un approccio modernista nel fornire una soluzione razionale ad un problema contemporaneo. Dwiggins decise di inclinare semplicemente il romano ispirandosi a ciò che era scritto nell’articolo di Stanley Morrison “Verso un carattere ideale”. Dwiggins affermò, dopo aver progettato il suo successivo e più noto carattere Caledonia, che quei tratti, creando angoli acuti, aggiungono uno “schiocco” al volto moderno del design. Il profondo contrasto tra le spesse grazie superiori e il sottile stile Didot delle grazie inferiori e la cima molto piatta delle parti curve, soprattutto nella “m” e nella “n” sono caratteristiche inconfondibili del design di Dwiggins e si sono preservate anche nella font digitale. Questo eccentrico squilibrio fra i tratti superiori ed inferiori aggiunge dei piccoli “salti” nel ritmo visivo sia nella versione regular che display della font.


W. A. Dwiggins *Designer e tipografo

Dopo una carriera piena di successi come autore, illustratore e designer di libri William Addison Dwiggins fece il suo ingresso nel design di caratteri tipografici a 49 anni con il lancio della famiglia Metro. Aveva studiato composizione con Goudy alla Frank Holmes School of Illustration a Chicago e usò la sua esperienza come designer di libri come principale meta in tutti i suoi progetti tipografici. Nel suo scritto di maggior successo, Layout in Advertising (1928), Dwiggins criticava la tendenza ad usare caratteri bastoni. Scriveva che le fonderie avrebbero dovuto essere provviste di un carattere “gotico ben progettato”, criticando particolarmente le maiuscole. Per questo fu sfidato da Harry L. Gage della Merganthaler Linotype Company a progettare il suo carattere bastoni ideale. Iniziò così la sua collaborazione con la Merganthaler come type designer. William Addison Dwiggins era un uomo dalla mentalità liberale con basi ben radicate nella tradizione. Il suo lavoro guarda sempre al problema per poi sperimentare liberamente prima di trovare una soluzione. Nei suoi scritti Dwiggins non esprime mai la sua fiducia nel replicare i progetti (come si può intuire da molti dei caratteri progettati da altri durante la sua vita) ma a differenza dei suoi contemporanei lui usava gli altri caratteri come stile base per poi aggiungervi la sua scintilla moderna. Lavorava con la forma e le idee astratte che poi metteva in pratica nei suoi progetti. Non avrebbe mai potuto essere criticato per un eccessivo uso della calligrafia nei suoi caratteri.

*estratto da “The type design of W. A. Dwiggins”, V. Connare, 2000


Electra

A BCD E F G HIJK LM NOP QRSTUV WXY Z abcdefgh ijklmn opqr s tuvwxyz 1234567890

A BC D E F G H IJKLM NOPQRSTUV WXYZ abc de fgh ijklmn op qr s tuvwxyz 1234567890

ABC DEFGHIJK L MNO PQ RSTUVW XYZ abcdef g hi j kl m no pqrst u vwxyz 1234567890

AB CDEF GHIJK L MNO PQRSTUVW XY Z ab cd ef g hi j kl mnopqr st uvwxyz 1234567890


Aa

Electra LT, regular

Aa

Aa Electra LT, bold

Aa

Aa

Aa

Aa

Aa

Electra LT Display, regular

Electra LT Display, bold

Electra LT, italic

Electra LT, bold italic

Electra LT Display, italic

Electra LT Display, bold italic


Punteggiatura e caratteri speciali

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The beauty of th

typo

the power of the

machi


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Dimensioni testo

6 pt, 7,2 pt

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile, mentre l’orologio ticchettava sul lavabo e la luna gli intrideva di luce umida gli abiti sparsi alla rinfusa sul pavimento. Ogni notte alimentava le sue fantasie finché la sonnolenza si abbatteva con un abbraccio dimentico su qualche scena vivace. Per un certo periodo queste fantasticherie gli procurarono uno sfogo all’immaginazione; erano un’intuizione confortante dell’irrealtà della realtà, una promessa che la roccaforte del mondo era saldamente basata sull’ala di una fiaba. E mentre meditavo sull’antico mondo sconosciuto, pensai allo stupore di

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile, mentre l’orologio ticchettava sul lavabo e la luna gli intrideva di luce umida gli abiti sparsi alla rinfusa sul pavimento. Ogni notte alimentava le sue fantasie finché la sonnolenza si abbatteva con un abbraccio dimentico su qualche scena vivace. Per un certo periodo queste fantasticherie gli procurarono uno sfogo all’immaginazione; erano un’intuizione confortante dell’irrealtà della realtà, una promessa che la

8 pt, 9,6 pt

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile, mentre l’orologio ticchettava sul lavabo e la luna gli intrideva di luce umida gli abiti sparsi alla rinfusa sul pavimento. Ogni notte alimentava le sue fantasie finché la sonnolenza si abbatteva con un abbraccio dimentico su

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile, mentre l’orologio ticchettava sul lavabo e la luna gli intrideva di luce umida gli abiti sparsi alla rinfusa sul pavimento. Ogni notte alimentava le sue fantasie finché

9 pt, 10,8 pt

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile, mentre l’orologio ticchettava sul lavabo e la luna gli intrideva di luce umida gli abiti sparsi alla rinfusa sul pavimento. Ogni notte alimentava le sue fantasie finché la

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile, mentre l’orologio ticchettava sul lavabo e la luna gli intrideva di luce umida gli abiti sparsi alla rinfusa sul

10 pt, 10,8 pt

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile, mentre l’orologio ticchettava sul lavabo e la luna gli intrideva di luce umida gli abiti sparsi alla rinfusa sul pavimento. Ogni

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile, mentre l’orologio ticchettava sul lavabo e la luna gli intrideva di luce

11 pt, 13,2 pt

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile, mentre l’orologio ticchettava sul

La notte, nel letto, lo perseguitavano le ambizioni più grottesche e fantastiche, il cervello gli tesseva un universo di sfarzo indicibile,

Electra LT Regular

Electra LT Display Regular


Elegant Elegant Elegant Elegant Elegant Elegant

60 pt

48 pt

36 pt

30 pt

24 pt

18 pt


Allineamento

Goudy fu maestro e punto di riferimento per l’opera tipografica di Dwiggins, e a sua volta influenzò profondamente il lavoro tipografico e la concezione della grafica editoriale negli Stati Uniti durante i primi anni del XX secolo. Con Electra, Dwiggins introduce il tratto delicato di Goudy nel secolo della macchina, rendendo più rigide le linee, utilizzando angoli vivi nelle grazie e prediligendo il pennello piatto a quello a punta fine che tanto ammorbidisce le grazie finali del Goudy.

Raccordo vivo (Electra) vs raccordo smussato (Goudy).

Lo spessore del Goudy è stato tracciato attraverso il piatto del pennello, mentre lo spesspre dell’Electra è sottile.

Le grazie sono state create da due diversi movimenti del pennello.

Lo spessore di Electra è uguale al centro della lettera.


Una font alla quale Dwiggins si è sicuramente ispirato è Didot. Le grazie sottili, l’asse ortogonale dritto e la precisa differenza di spessore fra i tratti verticali, diagonali e orizzontali deriva sicuramente da questo font che, insieme al Bodoni, meglio rappresenta la categoria dei “Romani Moderni”. Electra è quindi una font da testo che combina l’eleganza dei romani moderni con l’elemento umanisti dei romani antichi.

L’Electra ha un contrasto simile a quello del Bodoni, mentre il Goudy non ha eccessive differenze fra spessori diagonali e verticali

L’angolo che chiude il 9 è molto diverso ma la circonferenza è simile.

La pancia della P di Electra è raccordata, nel Goudy è aperta

La parte inferiore del 3 nel Goudy è più arcuata e morbida del 3 in Electra.


Legature

fuso fluido

afflato soffuso


Anatomia

Afgx Orecchio

Ascendente

Corpo del carattere

Altezza della maiuscola

Barra

Altezza della minuscola

Discendente Cappio

Asta verticale

bkQo Gamba

Gamba

Occhiello

Asse ortogonale

Asse inclinato corsivo

Grazia derivata dalla parte piatta del pennino

Eapm Forte contrasto

Raccordo ad angolo vivo, 100°

Grazie sottili, raccordo 90°

Grye Grazia derivata dalla parte piatta del pennino

Raccordo ad angolo vivo

Forte contrasto

Barra orizzontale più alta rispetto all’asse orizzontale


W. A. Dwiggins

William Addison Dwiggins was an American type designer, calligrapher, and book designer. He brought to the designing of type and books some of the boldness that he displayed in his advertising work.


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