Portfolio angelica moioli

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PORTFOLIO Angelica Moioli


nome indirizzo tel

e-mail

nazionalitĂ data di nascita

Angelica Moioli

via Brede 1A, Cividate al Piano, 24050, Bergamo, Italia (0039) 3318639013

moioliangelica@gmail.com Italiana 19.11.1991


CV

agosto 2016 :

Corso Abilitante Tecnico Competente in Acustica (TCAA) - in corso

luglio 2016 : MASTER IN ARCHITETTURA - AAM luglio 2014 : BACHELOR IN ARCHITETTURA - AAM Accademia di Architettura di Mendrisio UniversitĂ della Svizzera Italiano Mendrisio CH www.arc.usi.ch luglio 2010 :

DIPLOMA Liceo Scientifico San Bernardino Chiari IT

Esperienze lavorative luglio 2015 - agosto 2016 : LAVORO Archivio del Moderno www.arc.usi.ch/archivio

Mansioni archivistiche sui fondi degli architetti ticinese Cino Chiesa e milanese Marco Zanuso. Collaborazione per la pubblicazione del libro dedicato al premio BSI Swiss Architectural Award 2016.

settembre 2012 - luglio 2013 : STAGE Hiroshi Nakamura & NAP Tokyo JP www.nakam.info

Collaborazione per progetti di abitazioni, edifici pubblici e interni di boutique. Principali mansioni: realizzazione di modelli in tutte le scale, visita del sito e del cantiere in corso d’opera e riunioni con i clienti, ingegneri e rappresentanti per la scelta dei materiali.

Conoscenze

lingua madre altre

Italiano Inglese (buona padronanza nel parlato e nello scritto) Spagnolo (padonanza nel parlato) Tedesco (conoscenza base)

conoscenza sistemi operativi

Windows e Macintosh Archicad, Autocad Adobe Pack Microsoft Office Pack ECDL Qualification



La Via dell’Acqua

Cimitero sulla Via Appia

Un interno sull’acqua

Row Houses a Procida

Housing a Milano

Kindergaden a Cordoba

Warehouse a Marghera

Stage

Prof. Joao Nunes - Joao Gomes Prof. Eric Lapierre

Prof. Valentin Bearth Prof. Go Hasegawa

Prof. Jonathan Sergison

Prof. Sanchez Garcia

Prof. Marianne Burkhalter


Master Degree Project

L A V I A D E L L’ A C Q U A Prof. Joao Nunes - Joao Gomes da Silva

L’obiettivo del Diploma di quest’anno è stato quello di realizzare un’indagine urbanistica sulla città di St. Moritz, studiando il potenziale di riqualificazione paesaggistica di alcune aree d’importanza strategica. Nato come luogo esclusivo di cura termale e villeggiatura estiva, famoso per il ruolo da protagonista nella nascita dello sport invernale, St. Moritz è senza dubbio una delle meta turistiche più conosciute al mondo. La messa in scena con grande lusso del lato mondano del ritiro vacanziero, sostenuta da una rete infrastrutturale all’avanguardia e dall’architettura storica dei sontuosi Grand Hotel, ha trasformato il vecchio villaggio engadinese in un centro urbano cosmopolita, prediletto dai turisti delle grandi città di tutto il mondo.



L’acqua è un elemento fondamentale per lo sviluppo storico e paesaggistico di Saint Moritz. Il lago e la fonte termale sono i protagonisti dello scenario e della storia della città. Di rilevanza non meno importante, ma troppo spesso non correttamente valorizzati, sono il lago balneabile di Staz e le torbiere. Un’altra forma d’acqua che spesso viene “dimenticata” è la neve, che ricopre completamente il paesaggio di St. Moritz per quasi metà dell’anno. I dati indicano che il 40 % dell’acqua che scorre nei fiumi svizzeri proviene dallo scioglimento della neve e la portata del fiume Inn è fortemente influenzata da questo fenomeno. Oltre allo scioglimento della neve, è da considerare che St. Moritz, e l’Engadina più in generale, sono caratterizzati da una piovosità annua molto elevata. Come fanno la neve sciolta e la pioggia a raggiungere il fiume e poi il lago? La risposta a questo quesito risiede in un fenomeno che è uno dei più trascurati nell’ambito della gestione delle acque di St Moritz. Troviamo da un lato le torbiere che, trascurate nel corso del 900, funzionano come punto di raccolta e ridistribuzione dell’acqua; grazie a idonee procedure di conservazione e rigenerazione le torbiere possono essere riportate al loro stato originario. D’altro canto nella zona più recentemente urbanizzata di St Moritz Bad, le acque derivate dalle precipitazioni sono raccolte in ruscelli artificiali spesso incanalati e sotterrati nella città, che celano l’importanza di questa forma d’acqua per la città stessa. La volontà è quindi quella di realizzare una nuova linea di drenaggio che intercetti l’acqua proveniente dai pendii al di sopra di St. Moritz Bad prima che entri nella città, così da limitare il pericolo di caduta massi e allo stesso tempo continuare la funzione di raccolta esercitata dalle torbiere nel contesto antropizzato della città. Nel dettaglio questa linea, trasversale rispetto al corso dei ruscelli, collega l’acqua antropizzata delle terme con quella naturale delle torbiere; si presenta come un muro nel quale è incisa una gronda per lo scorrimento dell’acqua; in base alla stagione e della piovosità cambia la sua portata. All’altezza di 25 metri rispetto al livello del lago il muro è una promenade in quota, dalla quale si può godere di una vista completa del Dorf tra gli edifici del Bad.







U n cimitero sulla V I A A P P I A Prof. Eric Lapierre Mas 1

Durante l’antico impero romano la Via Appia, collegamento con le colonie del Sud Italia, aveva la funzione di cimitero per le famiglie romane e sono presenti ancora oggi resti di necropoli. Il sito nello specifico è il Parco della Caffarella e il progetto consiste in una “promenade” che si sviluppa all’interno del parco. Tutto il percorso segue un’unica curva di livello e si trova perciò alla stessa altezza. Il muro, che diventa cimitero, definisce il percorso e presenta delle aperture che permettono l’ingresso a cappelle private.







U N I N T E R N O S U L L’ A C Q U A Prof. Valentin Bearth Bac 2

Il sito di progetto è una palude in Olanda caratterizzata dalla presenza di moltissime isole artificiali lunghe, sottili e parallele tra di loro. Lo scopo del semestre è quello di progettare una casa vacanza fortemente relazionata alla natura circostante. Questo è il motivo per il quale la casa è aperta su ogni lato, sia verso l’acqua che verso gli alberi. Il piano terra è occupato da quattro nicchie con diverse funzioni: una cucina, un bagno, un ripostiglio e la scala per accedere al primo piano dove si trova la camera da letto. Le quattro nicchie generano uno spazio libero aperto verso l’esterno adibito a soggiorno.







ROW H O U S ES A P RO C I DA Prof. Go Hasegawa Bac 3

Lo scopo del progetto è quello di ricucire le due strade, che presentano un’architettura diversa nell’angolo di congiunzione: da un lato la parte residenziale che si affaccia al mare e dall’altro lato quella commerciale che collega il porto alla città. La loggia, elemento architettonico tipico dell’isola, permette di scandire questo passaggio. Con il cambiamento della grandezza e della profondità di questo elemento si passa dall’abitazione privata, che continua l’assetto originale, fino allo spazio più pubblico con attività commerciali nell’angolo, ricreando una piazza.







housing A milano Prof. Jonathan Sergison Mas 1

Il sito di progetto presenta due caratteristiche principali; ha un lato su una strada trafficata e l’altro su un giardino con una cappella abbandonata e fin dall’inizio lo scopo è stato quello di ridare a questo spazio un’importanza a livello di spazio pubblico. L’edificio riprende l’assetto originale del quartiere e in questo modo diventa una sorta di muro abitato tra la strada ed il giardino lasciando però al piano terra un collegamento pubblico tra la strada ed il giardino. Anche negli appartamenti si vede questa connessione nella zona giorno dove sono presenti due logge con diverse funzioni: quella che si affaccia sulla strada è usata come filtro tra la strada e l’appartamento mentre quella che si affaccia sul giardino è un’estensione del soggiorno.









KI N D ERG A RD EN A CO RD O BA Prof. Sanchez Garcia Mas 2

L’analisi delle tracce urbane, con il quartiere ebraico, e architettoniche con la Mesqita di Cordoba mostra l’importanza del vuoto da un lato pubblico e dall’altro sacro. Il sito che è stato assegnato è al momento un vuoto urbano con un perimetro irregolare e la strategia è quella di riempire quest’area ricreando ciò che è tipico della città: altissima densità con dei vuoti che sono le corti. Il piano terra è completamente pubblico e libero eccezion fatte per i tre collegamenti che permettono di raggiungere il primo piano, rialzato di 6 metri, dove si sviluppano le aree per le attività dei bambini.







A WA R E H O U S E F o R A R T i N M a R G H E R A Marianne Bulkhalter Bac 3

Il tema del semestre è ECCENTRIC STRUCTURE e per questo motivo sono stati analizzati i più importanti edifici in calcestruzzo della scuola brasiliana includendo l’edificio di Rino Levi a Sao Paolo. Partendo da questo, la richiesta è quella di progettare uno “schaulager” per l’arte contemporanea a Marghera. Il progetto consiste in una torre composta di due blocchi: il primo è quello dei servizi e il secondo ospita gli spazi espositivi. Nello spazio di collegamento tra i due blocchi si sviluppano ponti dove si trovano le funzioni pubbliche del museo.



SCHAULAGHER E DEPOSITO

ESPOSIZIONE PERMANENTE


ESPOSIZIONE TEMPORANEA




Stage

HIROSHI NAKAMURA & NAP Tokyo



Nasu Tepee

Sayama Forest Chapel

Glass Jewelry Box

GRAZ


Ribbon Chapel


Grazie Angelica Moioli moioliangelica@gmail.com +39 331 8639013


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