Qualeimpresa Novembre - Dicembre 2009

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sommario NOVEMBRE/DICEMBRE 2009

Editoriale

3 Mediterraneo: mare nostrum o nuova frontiera? di Florindo Rubbettino

MONDANANDOCI

POLITICHE PER LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE

28 Capri 30-31 ottobre 2009 - Day

38 Una storia vera di un’Italia moderna

di Filippo Federico

CAPRI 2009

4 Mediterraneo dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti

Le Tesi G.I. di Federica Guidi

15 Società aperta all’integrazione multietnica

di Luca Picasso

18 Mare Nostrum per crescere, unire e conoscere

di Maria Carmela Berterame

20 Mediterraneo tra opportunità e bisogni di Luca Picasso 22 Dialogo e rispetto per costruire sviluppo di Mimmo Lobello 24 Capri: il potere catalizzatore dei luoghi e dei momenti di Paola Barbazza

29 Capri 30-31 ottobre 2009 - Night

INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA

di Filippo Federico

40 La crisi del settore automobilistico intervista ad Andrea Dell’Orto

INTERNAZIONALIZZAZIONE 30 Le opportunità del Mare Nostrum

intervista a Giancarlo Lanna e a Massimo D’Aiuto di Massimiliano Raffa

42 Fondimpresa. Anticipo Contributi Ancora più facile finanziare la formazione continua in azienda

32 Torino celebra i suoi ruggenti 50 anni di Laura Tessera Chiesa

34 Imprenditorialità e Innovazione di Maria Gloria Frattagli

di Laura Tessera Chiesa

di Massimiliano Raffa

STILI & TENDENZE 44 di Enrica Gallo

BOOKS AND WEB

VISTI DALL’ESTERO

di Mimmo Lobello

FONDIMPRESA

DAL TERRITORIO

36 Prospettive di investimento in Grecia nel settore ittico intervista a Michele Torre

di Jacopo Silva

46 di Enrica Gallo

tam tam G.I. 49 di Orietta Sdoja

26 L’Abruzzo che ti sorprende di Fabio Spinosa Pingue Direttore Florindo Rubbettino

FOTOGRAFIE Archivio Qualeimpresa, Filippo Federico, © iStockphoto.com/Eikon Italia srl

COMITATO REDAZIONE Nicola Del Din, Enrica Gallo, Mimmo Lobello, Massimiliano Raffa, Doriana Ruggiero, Fabio Spinosa Pingue, Laura Tessera Chiesa

ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA da “Orizzonti”, olio su tela 1986, Opera di Gabriella D’Aiuto

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PROGETTO GRAFICO Enrica Gallo - Udine

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EDITORIALE “Siamo tutti con i piedi nel Mediterraneo”. Fernand Braudel

Mediterraneo: mare nostrum o nuova frontiera? di Florindo Rubbettino - Direttore Qualeimpresa

Sulle sponde mediterranee sono scesi i popoli del continente, da zone dell’interno alle quali il mare era estraneo. Conseguirono un’esperienza marittima, desumendola da quelli in cui si imbatterono, la lasciarono a quelli che ne presero l’eredità. Ciascuno imparò qualcosa da qualcuno o si ritenne, per altro verso, maestro di qualcuno: è un rapporto che si è mantenuto a lungo”. Così scrive Predrag Matvejevic raccontando il ruolo che il Mediterraneo nei secoli ha avuto come luogo di incontro, conoscenza, scambio e arricchimento. Quello che la civiltà mediterranea ha nei secoli saputo costruire è proprio effetto di questi incontri. Lo scambio di merci e non le armi dei guerrieri, la contaminazione e non il respingimento, il dialogo e non la chiusura hanno dato vita a quell’originale civiltà di cui siamo figli. Scrive ancora Matvejevic: “La riva, il porto, il molo e il ponte della nave, la piazza cittadina e il mercato, la pescheria, lo spazio vicino alla fontana o al faro, accanto alla chiesa o al monastero, il cimitero e il mare stesso diventano palcoscenici aperti… Su questi mercati la vendita è qualche volta meno importante del commercio e il commercio, a sua volta, meno della passione del commerciare”. Il Mediterraneo è stato soprattutto questo: luogo dove il commercio e gli scambi hanno generato ricchezza e civiltà. Occorre, però, non dimenticarlo. La recuperata centralità logistica indotta dal tumultuoso affacciarsi di Cina e India come protagonisti dell’economia globale, restituisce al Mediterraneo, dopo secoli, la sua storica posizione di cerniera nei crocevia dell’economia globale. Il richiamo alla costruzione di un’area di benessere condiviso, che sembrava essere la scelta strategica dell’Unione Europea contenuta nella dichiarazione di Barcellona del 1995, si è però nel tempo indebolita e declassata in una politica europea di buon vicinato. Una strategia col fiato corto e rinunciataria sul versante 11-12/2009

mediterraneo tanto più preoccupante se si considera quella ben più dinamica e aggressiva dei Paesi Orientali. “Il nostro sogno – ha detto Federica Guidi nelle tesi del XXIV Convegno di Capri – è che il Mediterraneo fra vent’anni sia un’unica, grande zona franca: senza dazi, senza barriere di natura non tariffaria alla scambio fra imprese di Paesi diversi”. È questa la nuova frontiera. Ma la realtà è che siamo ancora lontani dalla creazione di una zona di libero scambio, anzi la risposta facile a ogni crisi è il ritorno del protezionismo e l’inasprimento dei dazi. Solo politiche di crescente integrazione commerciale ed economica possono, invece, liberare le energie per una nuova grande fase di crescita. Un Mediterraneo nuovo ma antico, meno gravato da dazi e popolato da mercanti, in cui si scambiano merci, competenze, idee e tecnologie è sicuramente ciò di cui hanno bisogno oggi i Paesi e gli abitanti delle due sponde. florindo@rubbettino.it


CAPRI 2009

Mediterraneo

dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti Le Tesi G.I. di Federica Guidi Presidente Nazionale Giovani Imprenditori di Confindustria Capri, 30-31 ottobre 2009


CAPRI 2009

Autorità, Colleghi, Amici, c’è una domanda, che vi leggo negli occhi. Come mai, quest’anno, i Giovani Imprenditori si sono ingegnati a discutere di un tema così vasto, curioso e complesso come il Mediterraneo?

V

orrei chiarire che questo tema è solo apparentemente eccentrico, rispetto ai percorsi che come Giovani Imprenditori abbiamo affrontato nei nostri Convegni. In questi giorni, vogliamo aprire la porta a interventi a trecentosessanta gradi. Il Mediterraneo come luogo di un’esperienza di vita, come storia che ci portiamo appresso, come occasione di scambio, di condivisione e, proprio per questo, come prospettiva di futuro. Perché vogliamo farlo, perché intendiamo metterci su questa pista di discussione, è presto detto. La geografia dell’economia e della politica sta cambiando rapidamente. Il chiodo della crisi si è conficcato in un muro poroso e friabile: i processi accelerano, ma secondo tendenze consolidate. La fine della guerra fredda ha reso più largo l’Atlantico: il legame privilegiato che univa l’Europa e gli Stati Uniti, madre e figli della nostra cultura occidentale, non è più l’unico a condizionare rapporti e relazioni tra Paesi. Non c’è più un “loro” rispetto a cui possiamo dire “noi”: l’appartenenza comune resta un valore culturale, ma l’incontro con l’altro ormai contamina e informa tutta la nostra esperienza. La breve storia degli USA come potenza egemone si va intrecciando sempre più con altri percorsi. Viviamo in un mondo molto più sfaccettato, plurale, complesso di quello che conoscevano i nostri padri. Poco più di vent’anni fa, con quel suo “Mr Gorbaciov, tear down this wall”, il Presidente Reagan innestava un processo che avrebbe portato tutto un mondo, a noi allora pressoché ignoto, ad affacciarsi sui mercati internazionali, a partecipare alla vita economica e 11-12/2009

anche politica dell’Occidente, a farsi via via più vicino. Per la nostra generazione, si tratta probabilmente dell’evento più significativo cui abbiamo assistito “in presa diretta”. La caduta del Muro ha capovolto il modo in cui guardiamo noi stessi e il mondo. Abbiamo respirato, tutti insieme, l’aria di libertà che invadeva i Paesi ex sovietici e, per osmosi, un poco di più anche i nostri. Le conseguenze geopolitiche della caduta del Muro sono il vissuto dei nostri giorni. Inevitabilmente, dopo l’effimera illusione di un mondo unipolare e della fine della storia, essa ricomincia e ci porta dove non ci saremmo aspettati. Emerge un nuovo grande

La caduta del Muro ha capovolto il modo in cui guardiamo noi stessi e il mondo. Abbiamo respirato, tutti insieme, l’aria di libertà che invadeva i Paesi ex sovietici e, per osmosi, un poco di più anche i nostri. Le conseguenze geopolitiche della caduta del Muro sono il vissuto dei nostri giorni. asse, che non è più transatlantico ma transpacifico: che vede gli Stati Uniti dialogare precipuamente con la Cina, tanto che oggi una delle grandi domande è se il G8 debba cedere il passo al G20, oppure al G2. Nuovi attori sono arrivati sul palcoscenico. Il miracolo asiatico, la straordinaria crescita del Far East che è frutto in massima parte dell’adozione di istituzioni buone e amiche dello sviluppo, ci portano a immaginare


CAPRI 2009

Il Mediterraneo, una realtà in buona misura ancora divisa rigidamente fra un Nord e un Sud, è il luogo che noi - la nostra generazione di Giovani Imprenditori - possiamo “cablare”. Questo spicchio di mondo, dove la civiltà occidentale è fiorita proprio grazie allo scambio costante, alle migrazioni, al condividere e al sovrapporsi delle popolazioni che ci vivevano, oggi ha bisogno di una rete neurale nuova. La nostra ambizione, qui a Capri, è quella di cominciare ad allacciarne le sinapsi. un’Europa sempre meno centrale, più marginale rispetto ai grandi giochi della politica e alle grandi rotte degli scambi. E più defilata, lontano dai grandi giorni, si sente la nostra Italia, dopo avere perduto lo status di terra di confine fra Ovest ed Est. Ma non è detto che debba essere così, non è detto che la marginalità sia inevitabile. Con questo Convegno, noi Giovani Imprenditori vogliamo aprire una discussione su una prospettiva diversa, per l’Italia e per l’Europa. Il Mediterraneo non come ripiegamento su noi stessi, non come nostalgia del passato. Non avrebbe senso coltivare il sogno stantio di una “autarchia allargata”, in un mondo sempre più interconnesso. Un mondo interconnesso, però, è un mondo di snodi. Il Mediterraneo, una realtà in buona misura ancora divisa rigidamente fra un Nord e un Sud, è il luogo che noi - la nostra generazione di Giovani Imprenditori - possiamo “cablare”. Questo spicchio di mondo, dove la civiltà occidentale è fiorita proprio grazie allo scambio costante, alle migrazioni, al condividere e al sovrapporsi delle popolazioni che ci vivevano, oggi ha bisogno di una rete neurale nuova. La nostra ambizione, qui a Capri, è quella di cominciare ad allacciarne le sinapsi. È bene chiarire che il nostro punto di vista è duplice. Dobbiamo cercare di avere la vista lunga, di capire quali sono i contorni del mondo che si va delineando. È anzitutto curiosità culturale, la nostra. L’altro punto fermo, e non vogliamo certo affannarci a negarlo, è quello del business. Si dice spesso che bisogna andare “alla conquista di nuovi mercati”. Ebbene, “conquistarsi” o “creare” un mercato non è cosa che possa prescindere da un dato banale: quanta gente è posta in condizione di parteciparvi. L’Europa a ventisette consta di 500 milioni di abitanti, la sua parte mediterranea 177 milioni, i Paesi delle sponde Est e Sud del Mediterraneo sono 237 milioni. Per cogliere l’importanza e il peso del Mediterraneo, basta saper contare.

Mediterraneo: oltre la “storia” La culla della civiltà: il Mediterraneo è soprattutto questo. Ma è bene ricordarsi che questa “civiltà” è andata formandosi essenzialmente col metodo della contaminazione. Questo

sin dai tempi dei Greci, dei Fenici, dei Romani. Nella storia che studiamo a scuola, è l’aspetto della conquista, sono le memorie delle imprese militari, quelle che sfidano il passare del tempo e restano intatte, ai nostri occhi, in tutta la loro rilevanza. Tuttavia, se quella dell’umanità fosse solo la storia dei Cesari, sarebbe ben poca cosa. È vero che i Greci impararono dai popoli che avevano vinto in guerra, e a loro volta i Romani assorbirono la cultura greca. Eppure, è impossibile tacere che ancora più rilevante è quanto sorge, in questo spicchio di mondo, non a opera dei guerrieri, ma a opera di mercanti. Non per dar sfogo al bisogno dell’uomo d’imporsi sull’uomo. Ma per via cooperativa. Non sempre la cooperazione è stata guidata, consapevole, pianificata: spesso è spontanea, quasi casuale, frutto di interazioni particolari e interessate cui sfugge la big picture che si proietterà solo sullo sfondo della storia. Pensiamo all’alfabeto, che abbiamo ereditato dai Fenici. Pensiamo al numero, che ci è stato regalato dagli Arabi.

Federica Guidi e il Comitato GI del Mezzogiorno

Pensiamo alle tante innovazioni nell’agricoltura e nella conservazione, che Greci e Romani hanno copiato gli uni dagli altri, migliorandole via via. Agli influssi che hanno esercitato vicendevolmente sullo stile, sui gusti estetici, sulle forme architettoniche, sul senso del bello, i Greci sui Romani. Alla velocità con cui si propaga miracolosamente, in un mondo senza internet né telefono, la religione cristiana. Roma non è i suoi eserciti: Roma è le sue strade, che hanno unito il mondo. La storia del Mediterraneo, che tutti noi sentiamo sulle spalle come il passato presente della nostra civiltà, è questo. Non è un incrocio di appartenenze rigide, non è l’algido venirsi a formare di realtà ermeticamente separate le une dalle

Come ha notato recentemente Sua Santità Papa Benedetto XVI nell’enciclica “Caritas in Veritate” (par. 22), “gli aiuti internazionali sono stati spesso distolti dalle loro finalità, per irresponsabilità che si annidano sia nella catena dei soggetti donatori sia in quella dei fruitori”. 11-12/2009


CAPRI 2009

altre. Al contrario: è contaminazione, è meticciato, è moltiplicazione di occasioni di incontro, di dialogo, di scambio. Dobbiamo tenerne conto quando passiamo dalla storia alla politica, dal retaggio che abbiamo ricevuto all’eredità che vogliamo lasciare. L’orizzonte in cui dobbiamo inserirci non può prescindere dal valore dello scambio, fra diverse imprese così come fra diversi Paesi e diverse culture. Questo “scambio” presuppone però un rapporto paritario fra Paesi, basato sul rispetto reciproco, senza nostalgie coloniali, o ambizioni di fare di altri l’oggetto di nuove “aree d’influenza”.

Non più (falsi) aiuti È pertanto davvero inutile nascondersi che per “fare rete” efficacemente nel Mediterraneo vanno ribaltate le logiche del passato. Le relazioni dell’Occidente coi Paesi in via di sviluppo sono spesso inevitabilmente viziate dal passato coloniale. Il dibattito è ampio, e la storia è complessa. In alcuni luoghi, l’arbitrio e la conquista hanno almeno lasciato un’eredità di istituzioni. In altri, la spoliazione coloniale è stata sterile e crudele. L’impalcatura culturale che la sorreggeva, l’arroganza del nostro senso di superiorità non ci fanno onore. Ma se pensiamo al presente, neppure ci fa onore che talvolta il senso di colpa, talvolta un cinico senso d’opportunità, consentano che i Paesi europei mantengano vivi canali preferenziali con le ex colonie, rifiutando una logica vera d’integrazione globale. Le relazioni speciali spesso sono

Samia Nkrumah 11-12/2009

Gianfranco Fini

È importante ricordare che s’impara solo nella differenza, e dalle differenze. Proprio quando non ci assomigliamo troppo, possiamo insegnarci l’un l’altro qualcosa. E questo è vero nella discussione scientifica, nel dibattito politico, come nella vita economica. Il veicolo d’apprendimento è lo scambio. E di scambi, siamo qui per parlare. monetizzabili: gli aiuti allo sviluppo sono gli strumenti in cui si innervano, ed essi molte volte continuano ancor oggi a costituire il filo impalpabile che tiene assieme le antiche potenze e le vecchie colonie. Quanto al meccanismo degli aiuti, c’è ormai abbondante evidenza del fallimento storico del foreign aid. Perché il meccanismo degli aiuti in moneta non è quasi mai riuscito ad accendere la crescita, nei Paesi beneficiari? A causa di motivi che somigliano molto alle ragioni dell’insuccesso storico di politiche di sostegno al Mezzogiorno italiano. Le politiche per il Sud hanno mostrato di avere sovente il fiato corto quando si sono risolte in un continuo aumento dell’intermediazione politica, anziché nella creazione di nuove infrastrutture di sistema, come quelle di cui si discute invece fortunatamente in questi giorni. Quando si parla di Africa e non di Meridione, alle buone intenzioni corrisponde una realtà ancora più preoccupante. Come ha notato recentemente Sua Santità Papa Benedetto XVI nell’enciclica “Caritas in Veritate” (par 22), “gli aiuti internazionali sono stati spesso distolti dalle loro finalità, per irresponsabilità che si annidano sia nella catena dei soggetti donatori sia in quella dei fruitori”. La pervasività di questo fenomeno consiglia una seria revisione del sistema degli aiuti, se non subentrassero ulteriori, e gravi, considerazioni in termini di democrazia. L’erogazione di fondi in danaro è sovente arbitraria e discrezionale. Peter Bauer, il primo economista dello sviluppo a riesaminare criticamente le premesse fondamentali di quella che è stata la politica occidentale degli aiuti dalla decolonizzazione a oggi, diceva che si finiva per sottrarre risorse “ai poveri dei Paesi ricchi, per dare ai ricchi dei Paesi poveri”. Intendeva dire che da una parte le risorse venivano prelevate da tutti i contribuenti dei Paesi sviluppati, ma, dall’altra, finivano nelle mani di pochi, “selezionati” beneficiari, nei Paesi in via di sviluppo. Questa “selezione” ha luogo come sempre quando vi sono rapporti impropri fra mondo


CAPRI 2009

Noi siamo un Paese di santi, poeti e navigatori: e non a caso anche di mercanti, costruttori di ponti fatti di merci fra Paesi e realtà diversi. Il nostro cosmopolitismo, quello sguardo a lunga gittata che parte dalla nostra capacità di vedere sempre nell’altro un qualcosa di noi, è il buon cuore del santo, è la fiducia del poeta, è la curiosità del navigatore, è l’istinto del mercante. Noi italiani siamo “noi” solo quando non abbiamo paura dell’altro. degli affari e mondo della politica: attraverso meccanismi di scambio perversi, che non hanno potuto trovare correzione a causa della debolezza della società civile e dell’opinione pubblica, in queste realtà. L’erogazione di aiuti ha frequentemente finito per premiare i gruppi dominanti, consolidandone il potere: ciò avviene perché gli aiuti sono naturalmente “smistati” dalle autorità locali. Il supporto diretto al bilancio dello Stato è un sistema di contribuzione attraverso cui i donatori versano risorse direttamente al governo beneficiario, che le spende usando i propri criteri di allocazione. Sono in pratica trasferimenti “da-Stato-aStato”, pertanto oggetto di una scelta politica sia nello stanziamento da parte del Paese donatore sia nel divenire strumento di intervento da parte del Paese ricevente. In società nelle quali lo Stato di diritto è debole e la democrazia giovane ed acerba, questo

Rachida Dati

rappresenta un problema. È vero che negli ultimi anni sono stati messi in campo meccanismi che li hanno vincolati soprattutto a performance, dotando i Paesi donatori di strumenti di valutazione un po’ più solidi. Ma per ora su tali meccanismi possiamo solo sospendere il giudizio. Vi è un’altra considerazione ineludibile. Come hanno notato importanti studiosi a cominciare da William Easterly, gli aiuti hanno spesso un effetto di crowding-out rispetto agli investimenti privati. L’assunto alla base del sistema degli aiuti - ovvero il fatto che essi avrebbero contribuito a sostenere gli investimenti, e a loro volta gli investimenti avrebbero prodotto crescita - si è rivelato molte volte una illusione. La ricerca di Easterly, fra le altre, ha dimostrato purtroppo come vi sia evidenza di un rapporto virtuoso fra aiuti e investimenti solamente in poche realtà, nelle quali gli aiuti percepiti erano peraltro molto limitati, e la capacità di attrarre investimenti si deve ad altri fattori: in primo luogo, le buone istituzioni. La popolarità del foreign aid è stata solo in parte scalfita dal crescente scetticismo sul sistema degli aiuti. Al contrario, più risorse da parte dei Paesi ricchi è quello che è stato chiesto in occasione di grandi iniziative pubbliche e grandi campagne mediatiche. Nella logica delle buone intenzioni, spezzare il pane con chi è meno fortunato è pratica commendevole. Ma il dibattito sullo sviluppo deve uscire dall’alveo delle sole buone intenzioni, altrimenti la logica che vince è quella dell’elemosina. E l’elemosina è utile per consolare lo spirito di chi la fa, ma non risolve mai, se non per un battito di ciglia, nessuno dei problemi di chi la implora.

Adam Smith l’africano L’alternativa al sistema degli aiuti in moneta non è però la costruzione di presidi all’erogazione di fondi, che li vincolino alle necessità dei Paesi donatori. Il trend emerso negli ultimi anni, che ha riproposto (a cominciare dalle grandi istituzioni internazionali) l’esigenza di valutazioni costi-benefici delle erogazioni, segnala sicuramente una crescente preoccupazione - da parte tanto degli Stati donatori che delle loro opinioni pubbliche - circa l’effettiva efficacia dei fondi stanziati. Tutto questo è auspicabile e giusto. Nondimeno, il meccanismo da far saltare è di carattere quasi più “psicologico” che “economico” in senso stretto. La crescita ha luogo quando le persone si

Per unire il Mediterraneo, bisogna moltiplicare gli interessi condivisi da imprese e Paesi che stanno sulla sponda meridionale e su quella settentrionale. Il modo migliore per farlo è incentivare multilocalizzazioni e apertura di subsidiaries locali in quei Paesi che da tempo abbiamo scelto come partner privilegiati: il Marocco, l’Algeria, la Libia, la Tunisia, l’Egitto, la Giordania, Israele, la Siria e la Turchia.

Cristiana Coppola

Dambisa Moyo 11-12/2009


CAPRI 2009

sentono forti abbastanza per assumersi dei rischi, e libere di poterlo fare. È come per la rondine uscire dal nido. Come si arriva, a compiere quel passo decisivo? Gli aiuti sono, per l’appunto “aiuti”. Si generano fuori da una economia, non al suo interno. C’è molto da dire a favore della cultura del dono, del senso della generosità, che rivelano un tessuto sociale sano e una giusta attenzione per l’altro. Ma è improbabile che una società si sviluppi sulle mere donazioni altrui. Lo sviluppo economico ha luogo in conseguenza di una pluralità di fattori, che lo influenzano in varia misura e fra i quali è difficile cogliere quale sia il più importante. La creazione di ricchezza è prevalentemente in capo all’economia privata: a noi imprenditori. Ma gli imprenditori, come tutti, rispondono a incentivi. Gli incentivi del libero mercato rappresentano un sistema di punizioni e premi, che si incapsula in una infrastruttura giuridica adeguata. In primo luogo, i diritti di proprietà devono essere rigorosamente tutelati: gli investimenti deperiscono, gli investitori si spaventano, in un contesto nel quale nessuno può essere sicuro dei frutti del suo lavoro, vuoi per una “predazione” vera e propria da parte del gruppo politicamente dominante, vuoi per una tassazione arbitraria e oppressiva. L’impianto giuridico di una società deve essere ben funzionante. Una amministrazione della giustizia equa, tribunali effettivamente terzi, descrivono la cornice nella quale l’assunzione di rischio da parte degli imprenditori può avere luogo, senza che questi siano gravati di pesi impropri. L’ha spiegato molto bene Hernando de Soto, in un importante libro di alcuni anni fa, “Il mistero del capitale”. Vi è capitale in molti Paesi in via di sviluppo, solo che resta “capitale morto”, in assenza di un adeguato riconoscimento formale dei titoli di proprietà esso non può mutarsi in investimento, non può diventare 11-12/2009

Roberto Maroni

Il nostro sogno è che il Mediterraneo fra vent’anni sia un’unica, grande zona franca: senza dazi, senza barriere di natura non tariffaria allo scambio fra imprese di Paesi diversi. Un grande suk mediterraneo, al quale tutti possano portare la propria bancarella e la propria merce. Solo così potrebbe partire una stagione nuova anche per l’Africa: che di una porta, aperta sull’Europa, ha bisogno. produttivo. Anche tra i più poveri vi è scambio, vi è attività economica, spesso addirittura una frenetica attività economica. Ma l’assenza di istituzioni adeguate impedisce di crescere, insieme, come società. Non possiamo poi nasconderci l’esigenza di un vero e proprio problema culturale, che da Oriente a Occidente spesso mina la comprensione e quindi l’accettabilità sociale dei meccanismi della libera impresa. La crescita economica ha bisogno di un ordine giuridico fondato sul merito: la gara concorrenziale deve essere accettata dalla società come agone che produce vincitori e vinti. La legittimità della vittoria non può, non deve essere messa in discussione. Il gioco deve essere leale, l’esito deve venire accettato, i punti vanno segnati onestamente. Senza rule of law non è difficile immaginare investimenti diretti esteri. Siamo alle prese, in questo caso, con un deficit culturale che se è ancora vivo in Occidente, è drammatico in taluni dei nostri Paesi partner. Il mercato non vive senza una “cultura di mercato” che lo sostenga e formi la trama della sua accettazione sociale. Non è questione di “esportare” le nostre istituzioni, o quell’intrigo di credenze che potremmo considerare come “la nostra cultura”. Quello della nostra arroganza coloniale è un capitolo chiuso del quale non siamo fieri. Ma la cultura e le istituzioni possono migliorare, possono affinarsi, se il dialogo è forte e se lo scambio è frequente, fitto, positivo. È importante ricordare che s’impara solo nella differenza, e dalle differenze. Proprio quando non ci assomigliamo troppo, possiamo insegnarci l’un l’altro qualcosa. E questo è vero nella discussione scientifica, nel dibattito politico, come nella vita economica. Il veicolo d’apprendimento è lo scambio. E di scambi, siamo qui per parlare. Il “Processo di Barcellona”, che ha preso il via nel 1995, ha cominciato a restituirci un Mediterraneo meno gravato di dazi, di barriere allo scambio fra la sponda meridionale e quella settentrionale. Il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha


CAPRI 2009

Un documento importante del Governo italiano, il “Libro Bianco sul futuro del modello sociale”, sostiene con forza che è necessario adattare le strategie di inclusione alle diverse tipologie di immigrati. È importante che vengano sviluppate non solo buone pratiche per l’accoglienza degli immigrati e la gestione del problema dei clandestini, in collaborazione con la sponda meridionale del Mediterraneo. voluto indicare un obiettivo ancora più ambizioso: una vera e propria “Unione del Mediterraneo” che veda convergere i diversi Paesi che si affacciano su questo mare, in un unica cornice di collaborazione. Come è stato scritto di recente, il partenariato Euro-Mediterraneo è una nuova forza globale che può e deve impostare una sua strategia nei confronti di Cina, Federazione Russa, Stati Uniti e India e l’integrazione euro-mediterranea è uno strumento decisivo per il rilancio dell’Europa nel nuovo sistema futuro

Magdi Cristiano Allam

degli equilibri mondiali. Questa lotta passa per la costruzione di uno spazio di mercato comune: più aperto e più libero di quanto non siano stati i mercati nazionali. Per l’Italia, la Francia e la Spagna, il sogno di un “ancoraggio mediterraneo” dell’Unione Europea è decisivo: non soltanto per riscrivere certi equilibri di potere, ma soprattutto per preservare culture, modi di essere, un modello sociale. Ma la tensione fra Mediterraneo ed Europa è solo 10

Giulio Tremonti

apparente. Per i Paesi centro-settentrionali, è ancora più interessante trovare un canale di sbocco verso realtà geograficamente più lontane. È il caso della Germania, che giustamente (come gli Stati Uniti, come la Cina) guarda con grande attenzione, in questa fase, ai Paesi africani come a formidabili partner commerciali, il cui avvenire è ancora tutto da scrivere. E nemmeno dobbiamo dimenticare che, sia con la Presidenza di Bush che con quella di Obama, l’Africa subsahariana è costantemente al centro dell’attenzione americana: con gli Stati Uniti che, pertanto, cercano “ponti” verso il continente africano. Come Giovani Imprenditori, crediamo che l’Italia, in questo contesto, abbia innanzi a sé la possibilità di svolgere, con maggiore forza di altri, il ruolo della cerniera. Perché l’Italia? Noi siamo un Paese di santi, poeti e navigatori: e non a caso anche di mercanti, costruttori di ponti fatti di merci fra Paesi e realtà diversi. Il nostro cosmopolitismo, quello sguardo a lunga gittata che parte dalla nostra capacità di vedere sempre nell’altro un qualcosa di noi, è il buon cuore del santo, è la fiducia del poeta, è la curiosità del navigatore, è l’istinto del mercante. Noi italiani siamo “noi” solo quando non abbiamo paura dell’altro. La relativa fragilità delle istituzioni pubbliche nel nostro Paese, la sua debolezza storica, il fatto che l’Italia non sia sortita da un’operazione di “conquista” condotta su tutto il territorio nazionale da uno dei suoi Principi, nei secoli in cui altrove in Europa si consolidava l’assolutismo, è stata letta dai più come uno svantaggio. Invece ci ha educato alla tolleranza, al rispetto del diverso, a cogliere l’umano in qualunque individuo. È una ricchezza. Lo è per ciascuno di noi, individualmente. Ma lo è anche per noi tutti, come popolo. Perché ci candida a giocare il ruolo più prezioso e difficile, in questa fase storica. Quello dei mediatori, dei broker di rapporti e di idee. Dei costruttori di reti. Proprio nel solco di questo dialogo, ci sarà possibile lasciare - anche in quei Paesi un’eredità positiva. Perché è proprio nel confronto, nello scambio, nel dibattito, che matura quel rispetto che è il valore fondante di una società democratica e libera.

Il Mediterraneo dopo la crisi In questo contesto, vi sono delle priorità che meritano più spazio nell’agenda politica del nostro Paese, come dell’Europa. È essenziale riprendere il percorso 11-12/2009


CAPRI 2009

Siamo pronti a impegnarci, in prima persona, a sostenere iniziative che vedano protagoniste Università di diversi Paesi, capaci di sviluppare collaborazioni volte a formare competenze spendibili sul mercato del lavoro. È nel nostro interesse.

Adolfo Urso

avviato con il “Processo di Barcellona” e a oggi rimasto incompleto. È improbabile che entro il 2010 si possa effettivamente parlare di un’area di scambio comune, nel Mediterraneo, tanto più che le tendenze protezionistiche stanno aumentando: prendendo in considerazione tutto il pianeta, e non solo l’area euro-mediterranea, nella prima metà del 2009 le misure volte a proteggere i mercati locali e non ad aprirli agli scambi internazionali sono aumentate del 31%. La risposta alla crisi ha visto l’utilizzo di aiuti di Stato selettivi e spesso discriminatori che hanno talvolta alimentato un ritorno di fiamma del protezionismo. È quanto mai opportuno distinguere tra interventi emergenziali, resisi necessari nelle more della crisi, e quella che può diventare l’eredità dell’attivismo dei Governi negli scorsi mesi. Ogni vagito neoprotezionista rientra in quest’ultima categoria. Al contrario, i casi nei quali la crisi ha spinto ad aprire ulteriormente le frontiere, a perseguire un disegno di maggiore integrazione internazionale anziché di chiusura, si contano sulle dita di una mano e nessuno ha avuto luogo nell’area UE: ciò nonostante le ripetute dichiarazioni, in tutti i fora internazionali, a favore del libero scambio, del Doha Round, dell’integrazione economica e commerciale. È opportuno ricordare che la Malesia ha cercato di incentivare fiscalmente gli investimenti diretti esteri, mentre il Messico ha abbassato le tariffe d’importazione. In un mondo in cui tutto è lontano e vicinissimo allo stesso tempo, questi sono esempi a cui pensare. In un’ottica che deve essere duplice: da una parte, la difesa e anzi la ripresa di un percorso di integrazione dei commerci. Dall’altra, un percorso di supporto all’internazionalizzazione delle imprese, attraverso un uso appropriato e consapevole della leva fiscale. La risposta al fallimento degli aiuti “da-Stato-a-Stato” sono gli aiuti “da-società-a-società”: e con questa formula intendo 11-12/2009

riferirmi sia allo scambio di merci sia allo scambio di competenze, di idee, di tecnologie appropriate, di capacità produttiva. Per unire il Mediterraneo, bisogna moltiplicare gli interessi condivisi da imprese e Paesi che stanno sulla sponda meridionale e su quella settentrionale. Il modo migliore per farlo è incentivare multilocalizzazioni e apertura di subsidiaries locali in quei Paesi che da tempo abbiamo scelto come partner privilegiati: il Marocco, l’Algeria, la Libia, la Tunisia, l’Egitto, la Giordania, Israele, la Siria e la Turchia. Incentivare l’internazionalizzazione verso questi Paesi non significa dimenticare il Far East, o il mondo arabo: significa scegliere strategicamente questi Paesi come ponti per raggiungere mercati sempre più vasti. Mercati già ora importanti e significativi: tutto l’Oriente. Mercati che domani saranno sempre più cruciali: l’Africa. Sostenere le nostre relazioni con i Paesi del Mediterraneo vuol dire porre in essere con sempre maggiore determinazione quell’azione sinergica, peraltro già iniziata, che vede protagonisti il Governo, sicuramente, ma soprattutto il sistema delle imprese, le nostre ambasciate e i nostri consolati, gli enti che forniscono assicurazione del credito e quelli che sostengono gli investimenti all’estero. Al Governo, chiediamo l’apertura di un tavolo straordinario, attorno al quale si siedano gli attori che ho poc’anzi nominato. L’obiettivo dovrebbe essere la costruzione di un regime sostenibile di agevolazioni fiscali per chi fa trasferimento tecnologico nei Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo, unita a una forte e concertata azione diplomatica. La prima forma di collaborazione va ricondotta però alla libertà degli scambi. L’Unione Europea ha stabilito accordi importanti con tutti i Paesi mediterranei, ratificati negli ultimi dieci anni in un

Emma Bonino 11


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Marta Dassù

processo di elaborazione che talora è stato complesso e difficoltoso. In questo contesto, è stata giustamente data priorità alla rimozione delle tariffe doganali europee rispetto ai prodotti manifatturieri: ma constatiamo che i passi avanti sul fronte del libero movimento dei prodotti agricoli, dei servizi, dei capitali, non sono stati ancora all’altezza delle aspettative. Dobbiamo inoltre constatare che non c’è stata alcuna reciprocità. Questo ci preoccupa. La tariffa media sui prodotti manifatturieri è del 3,5% per l’Unione Europea contro il 21,1% nei Paesi mediterranei che pure già oggi sono nostri partner. È vero che la riduzione è stata importante: in Marocco, per esempio, siamo scesi da una media del 64% sul prezzo di un bene importato al 27,3%. Lo stesso lo vediamo in Tunisia, in Egitto, in Algeria: tutti Paesi con dazi troppo alti sui prodotti manifatturieri. Chiediamo ai Governi occidentali di impegnarsi per una loro tempestiva riduzione, e chiediamo ai Governi di quei Paesi di riconsiderarli in modo altrettanto tempestivo. Lo chiediamo non solo per l’interesse che abbiamo noi, come titolari di imprese che producono ed esportano, in quei mercati. Lo chiediamo soprattutto perché è nell’interesse dei consumatori che vivono in quei Paesi beneficiare di merci al più basso prezzo possibile. Vale molto di più aumentare il loro potere d’acquisto, la loro libertà di scelta, che raccogliere più risorse per lo Stato. Più potere d’acquisto significa più risorse per la società: una società più ricca è una società potenzialmente più educata, più consapevole, più libera. La strada della crescita passa per gli individui, per le imprese, per la società. Chiediamo ai nostri Paesi partner di abbassare i loro dazi per investire sul loro stesso futuro, e non solo in termini economici. L’anno scorso, qui a Capri, abbiamo sostenuto che gli investimenti diretti esteri sono la chiave per ridurre gli impatti ambientali dello sviluppo economico impetuoso. Ne siamo ancora convinti.

Noi Giovani Imprenditori siamo convinti che la cornice mediterranea sia la più solida e promettente di tutte quelle che abbiamo a disposizione. 12

È prassi comune chiedere a un manager quale è la sua visione dell’impresa per cui lavora, di qui a venti anni. È un esercizio mentale che serve a definire gli obiettivi che poi guideranno l’agire quotidiano, e a pensare gli strumenti per raggiungerli. Il nostro sogno è che il Mediterraneo fra vent’anni sia un’unica, grande zona franca: senza dazi, senza barriere di natura non tariffaria allo scambio fra imprese di Paesi diversi. Un grande suk mediterraneo, al quale tutti possano portare la propria bancarella e la propria merce. Solo così potrebbe partire una stagione nuova anche per l’Africa: che di una porta, aperta sull’Europa, ha bisogno. È un sogno, che può essere costruito. Passando dagli aiuti da Stato a Stato, alla collaborazione fra società e società. Spingendo sull’acceleratore dei commerci. Investendo nella rimozione dei dazi. Aiutando il trasferimento tecnologico. E anche, per quanto possibile, incentivando un altro approccio alla povertà. Un approccio fondato sull’investimento, e non sull’elemosina. Gli ostacoli che il libero movimento di capitali fra Europa e Paesi mediterranei trova è preoccupante, lo abbiamo già detto. Per questo, sarebbe auspicabile un maggiore impegno delle grandi istituzioni finanziarie. La creazione di “banche del Mediterraneo” ad hoc, frutto dell’incrocio fra sole banche pubbliche di diversi Paesi, non darebbe garanzie adeguate per lo sviluppo di nuovi investimenti privati. Occorre anche un forte coinvolgimento di investitori e istituzioni di credito privati, che pensino alla propria esternalizzazione tenendo presente non solo la City, ma anche il suk. Fare banca è un’attività diversa da Paese a Paese. Ma il successo del microcredito è da tanti punti di vista una buona notizia. Significa che è possibile trovare impieghi produttivi per il capitale, anche per piccole somme di capitale, in situazioni anche disagiate, talora estremamente disagiate. Il microcredito non è beneficenza: è legittima ricerca del profitto. La nostra visione per il Mediterraneo verte proprio su questo principio. Chiediamo ai Governi di rendere più facile e lineare la legittima ricerca del profitto. Perché, proprio per fare profitto, le imprese sono costrette

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a sottoporsi continuamente al test del mercato, a fare prodotti che incontrino la domanda dei consumatori alle condizioni più convenienti per questi ultimi. Più sviluppo per tutti significa meno cattedrali nel deserto, e più creazione di ricchezza. Non dobbiamo nasconderci che la politica agricola europea rappresenta uno dei maggiori scogli all’integrazione fra Europa e altri Paesi del Mediterraneo. È vero che le nostre barriere di carattere tariffario sono basse, rispetto alla media dei Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo. Ma l’esistenza di barriere all’ingresso di altro tipo può essere altrettanto insidiosa. In particolare, è evidente che i mercati agricoli vanno spostandosi inesorabilmente “verso Sud”. Le derrate agricole sono uno dei pochi beni rispetto ai quali i Paesi africani possono essere forti esportatori, facendo leva esclusivamente sulle proprie energie. Alle prime stazioni dello sviluppo economico, nulla è cruciale come l’agricoltura. È dunque opportuno ripensare i meccanismi della politica agricola comune, considerando anche i Paesi africani alla stregua di stakeholder i cui interessi vanno adeguatamente considerati. Questo significa accelerare la diminuzione della quota del budget della Commissione europea che viene impiegato dalla PAC. Sappiamo che l’obiettivo è raggiungere il 32% nel 2013, dal 48% del 2008. È importante che i minori fondi provenienti da Bruxelles non siano compensati da stanziamenti elargiti in altra forma, ma che sortiscono il medesimo effetto. Nondimeno, una riforma della PAC è necessaria per ragioni di equità. Oltre tutto, se noi non cominciamo a ridurre i dazi sui prodotti agricoli, non possiamo essere credibili quando chiediamo ai nostri dirimpettai di abbassare le barriere nei mercati non agricoli. Da ultimo, non possiamo nasconderci che non stiamo parlando solo di flussi 11-12/2009

di merci ma inevitabilmente anche di flussi di persone. Per “unire” sempre di più il Mediterraneo, è dunque impossibile prescindere da un serio investimento, di risorse e competenze, nelle politiche dell’immigrazione. Quale sia la situazione dell’Europa è cosa nota, e s’intreccia profondamente con la stessa crisi finanziaria. Il nostro continente ha oggi 500 milioni di abitanti. Secondo le previsioni a medio termine pubblicate da Eurostat, la popolazione totale dell’UE continuerà a crescere, a un ritmo ridotto, raggiungendo i 518 milioni nel 2025. Nel periodo successivo, l’Istituto Statistico Europeo prevede una diminuzione sensibile della popolazione, 515 milioni nel 2050, per via del calo della natalità in molti Paesi di recente ingresso nell’Unione. La proiezione tiene conto, in questi numeri, dell’apporto continuo derivato dai flussi migratori, stimandolo a 50 milioni di persone tra il 2009 e il 2050. In assenza di queste migrazioni di massa, la popolazione europea inizierebbe a diminuire già dal 2010, ammontando nel 2050 a soli 444 milioni di abitanti. Ciò avverrebbe in un contesto nel quale, come è noto, ad assottigliarsi progressivamente sarà la componente più giovane della popolazione attiva, mentre al contrario crescerà il peso degli over 65 sulla popolazione nel suo complesso. Queste previsioni ci condizionano grandemente, nel modo in cui guardiamo all’immigrazione. Essa non può non essere compresa, innanzitutto, come una risorsa. Ma perché sia effettivamente tale, le logiche sulla base delle quali si muovono i Governi debbono essere adattate alle contingenze. Un documento importante del Governo italiano, il “Libro Bianco sul futuro del modello sociale”, sostiene con forza che è necessario adattare le strategie di inclusione alle diverse tipologie di immigrati. È importante che vengano sviluppate non solo buone pratiche per l’accoglienza degli immigrati e la gestione del problema dei clandestini, in collaborazione con la sponda meridionale del Mediterraneo. Soprattutto, è importante che si riescano a sviluppare buone pratiche per avvicinare in modo virtuoso domanda e offerta di lavoro; per consentire una tempestiva e importante crescita di capitale umano, andando a valorizzare le competenze e mettendo in atto vere politiche di empowerment per chi voglia dotarsene. Questo significa attivare politiche e strumenti tanto nei Paesi nei quali l’immigrazione arriva, quanto in quelli da cui l’immigrazione parte. E questo significa incentivare anche la cooperazione internazionale fra Università. Siamo pronti a impegnarci, in prima persona, a sostenere iniziative che vedano protagoniste Università di diversi 13


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Paesi, capaci di sviluppare collaborazioni volte a formare competenze spendibili sul mercato del lavoro. È nel nostro interesse. L’interazione fra Università e impresa è ancora rugginosa: renderla più lineare, più agevole sul piano fiscale, e quindi più fruttifera, deve essere una priorità per il Governo. Una priorità per tutti. L’immigrazione è un tema ricorrente, nei diversi Paesi europei, e non potrà trovare risposte nei convegni. Tuttavia, se la strada della chiusura non ha futuro, è evidente che questo fenomeno va accompagnato, “gestito” politicamente, per evitare costosi e preoccupanti “effetti boomerang”. Il valore sociale dell’accoglienza e la nostra domanda di forza lavoro devono trovare nella politica una guida che riesca a contemperarli, evitando che i flussi migratori contribuiscano a sfaldare il nostro tessuto sociale. Un’Italia, un’Europa, disgregate e ostili sarebbero poco attrattive, poco interessanti, proprio per tutte quelle donne e uomini di buona volontà che speriamo vengano, nei prossimi anni, ad arricchire il nostro capitale umano e a rendere più plurale, più bella e più viva la nostra società. Come Giovani Imprenditori non possiamo suggerire ricette, in questo frangente. Ma possiamo esprimere un auspicio, sicuri che sia quello di tutti coloro che proprio perché amano la società aperta sanno bene quanto è fragile e quanto impegno, quanta passione, quanta chiarezza di pensiero e di parola ci vogliono per mantenerla intatta e viva.

nostra consapevolezza di rischi e problemi. Fra il 1914 e il 1945 il commercio mondiale è crollato. Non solo per le guerre, ma per le risposte protezionistiche alla grande depressione, che hanno scavato il fosso alla ripresa e dilatato i tempi dell’uscita dalla crisi. Oggi, gli Stati paiono avere compreso questa lezione, e i Governi dei maggiori Paesi hanno rassicurato l’opinione pubblica mondiale, rivendicando un impegno forte contro il protezionismo. Le parole servono ma, purtroppo, non bastano. Il dato di fatto è che da gennaio la Commissione Europea ha rilevato un centinaio di misure potenzialmente restrittive per gli scambi internazionali nei principali Paesi partner. Parimenti, i Governi occidentali hanno messo in campo una strategia riassumibile nel motto: “Keynes a casa, Adam Smith all’estero”. Purtroppo, però, la contraddizione fra due approcci in tensione, uno volto al mantenimento della libertà di commerciare e l’altro teso a rispondere con provvedimenti emergenziali alla crisi, è destinata a esplodere. Oggi è protezionismo non solo e non tanto imporre nuovi dazi doganali, quanto costringere alla compliance con codici regolamentari alle soglie dell’incomprensibilità, o allocare discrezionalmente aiuti privilegiando le imprese che investono solamente “localmente”. La nostra speranza è che l’area del Mediterraneo possa essere la prima a sperimentare l’inversione di questo trend. Che i decisori politici possano decidere di battere la via di una crescente integrazione commerciale ed economica fra diversi Paesi. E che, come già avvenuto agli albori del percorso europeo, questa integrazione possa produrre una liberazione delle energie vive del mondo economico, anche sul piano domestico. Per ribellarsi al declino, questo pezzo di mondo di cui noi parliamo non ha bisogno solo di decisioni politiche giuste, di riforme, di svolte vere sul piano dei comportamenti così come delle scelte collettive. Ha bisogno anche di una “cornice” solida in cui queste possano inserirsi, trovando una coerenza e creando così certezza per tutti gli operatori economici. Noi Giovani Imprenditori siamo convinti che la cornice mediterranea sia la più solida e promettente di tutte quelle che abbiamo a disposizione. Grazie.

Conclusioni In conclusione, è opportuno ricordarci che viviamo in tempi straordinari, in un’accezione non felice di questo termine. La crisi ha rimesso in gioco quelle che parevano essere certezze consolidate. La nebbia dell’incertezza si è rialzata ed è più fitta che mai. Per un imprenditore, l’ottimismo non è neanche una scelta: è una predisposizione. Ma questa nostra voglia di guardare avanti non può diminuire la 14

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Società aperta all’integrazione multietnica di Luca Picasso Consigliere Giovani Imprenditori Assolombarda Tra gli interventi più urgenti, le politiche per il Sud. La Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, è tornata a parlare del Fondo Aree Sottosviluppate. “I Fas vanno concentrati in infrastrutture materiali e immateriali, sicurezza, scuola, ricerca e innovazione”, perché “il Sud ha bisogno di una buona politica ordinaria prima ancora che di interventi straordinari”. 11-12/2009

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è

possibile “trovare soldi per fare investimenti e sgravi fiscali e nello stesso tempo non spaccare i conti pubblici”: basta eliminare gli sprechi. Ne è convinta la Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha posto il tema del taglio della spesa pubblica improduttiva al centro del discorso di chiusura del XXIV Convegno di Capri. E da donna pragmatica quale è, la Leader degli industriali ha parlato con i numeri alla mano: “Si possono recuperare almeno 15 miliardi - ha precisato - 11 mettendo a regime gli acquisti della Pubblica Amministrazione, 4 accorpando province e prefetture. Senza contare gli sprechi della sanità”. 15 miliardi che potrebbero essere destinati alla ricerca e all’innovazione, alle infrastrutture e agli sgravi fiscali. La Numero Uno di Viale dell’Astronomia si è detta soddisfatta dell’apertura dimostrata dal Ministro Tremonti - che sul palco di Capri aveva preso parola poco prima - sul taglio degli sprechi, e ha sottolineato che il cammino virtuoso deve coinvolgere tutti i protagonisti: “Bisogna unire le forze e la capacità d’azione per puntare alla crescita e fare riforme”. Esplicito l’appello per “un avviso comune tra imprese e sindacati per varare un grande taglio della spesa pubblica improduttiva”. A nome di tutta Confindustria, la Marcegaglia ha espresso una forte preoccupazione per i dati sulla disoccupazione (tasso stimato al 9,5% per il 2010) ma anche per quelli sul Pil, che fotografano un Paese che si sta impoverendo. E a far la differenza nella ripresa saranno appunto le politiche economiche. Alcuni Paesi si sono già mossi, in primis la Germania che ha unito al rigore il taglio delle spese, e noi italiani non possiamo permetterci di restare inerti. Tra gli interventi più urgenti, le politiche per il Sud. A questo proposito, Emma Marcegaglia è tornata a parlare del Fondo Aree Sottosviluppate. “Se fossi in voi chiederei di utilizzarlo per il credito d’imposta”, aveva suggerito poco prima agli imprenditori il Ministro Tremonti, e la Presidente di Confindustria si è mostrata d’accordo: “I Fas sono stati spesi male, ma adesso vanno concentrati su poche priorità fondamentali e non dispersi in mille rivoli”, ha detto. “Vanno concentrati in infrastrutture materiali e immateriali, sicurezza, scuola, ricerca e innovazione”, perché “il Sud ha bisogno

“Bisogna unire le forze e la capacità d’azione per puntare alla crescita e fare riforme”. Esplicito l’appello per “un avviso comune tra imprese e sindacati per varare un grande taglio della spesa pubblica improduttiva”.

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Gianfranco Fini

Roberto Maroni

Emma Marcegaglia ha inevitabilmente affrontato anche il tema dell’immigrazione, su cui avevano esposto le proprie riflessioni anche la Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori Federica Guidi, il Ministro Roberto Maroni e il Presidente della Camera Gianfranco Fini. di una buona politica ordinaria prima ancora che di interventi straordinari”. Parlando dei rapporti tra i Paesi delle dure rive del Mediterraneo, tema al centro del Convegno, Emma Marcegaglia ha inevitabilmente affrontato anche il tema dell’immigrazione, su cui avevano esposto le proprie riflessioni anche la Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori Federica Guidi, il Ministro Roberto Maroni e il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Per la Leader degli imprenditori, il problema dell’immigrazione “va gestito con serietà e intelligenza. Bisogna lavorare per rendere le vie migratorie sicure, ma anche per avere una migliore integrazione dei flussi migratori, fatta su rispetto delle regole”. “L’Italia è uno dei pochi Paesi nel quale durante la crisi non c’è stata contrapposizione tra lavoratori italiani e lavoratori immigrati”, ha aggiunto la Marcegaglia, sottolineando la necessità di continuare a lavorare con l’obiettivo di “realizzare una società aperta all’integrazione multietnica”. Altro tema caldo quello della lotta alla mafia, indispensabile per il rilancio del Sud Italia. “Bene i numeri forniti dal Ministro Maroni di otto mafiosi 11-12/2009

arrestati ogni giorno - ha affermato Emma Marcegaglia, citando appunto i dati esposti il giorno prima dal Ministro dell’Interno - ma dobbiamo fare molto di più per combattere questa piaga, altrimenti non ci sarà il rilancio del Sud”. Inevitabile un commento sul video, diffuso nei giorni scorsi, di un omicidio di camorra a Napoli, definito dalla Presidente di Confindustria “la prova scandalosa della realtà terribile in cui versano alcune aree del Mezzogiorno”. “Non c’è possibilità di riscatto se non si ripristina legalità e sovranità dello Stato in ampie aree del Paese”, ha aggiunto, sottolineando che “Confindustria su questo tema è in prima linea”. Ha quindi ringraziato i “tanti imprenditori che nella loro vita di ogni giorno hanno deciso di lottare la criminalità organizzata. Per me che vivo e lavoro a Mantova è facile dirlo, non è lo stesso lavorare a Napoli, Palermo, Reggio Calabria”.

“Non c’è possibilità di riscatto se non si ripristina legalità e sovranità dello Stato in ampie aree del Paese”, ha affermato la Leader degli imprenditori, sottolineando che “Confindustria su questo tema è in prima linea”.

Giulio Tremonti

E ai Presidenti delle organizzazioni degli industriali delle Regioni del Sud, impegnati anche nel vigilare all’interno della categoria, la Marcegaglia si è rivolta con un “andiamo avanti, io vi sosterrò”. Insomma, per voltare pagina e riprendere la via dello sviluppo “serve un impegno della società civile”, ha sottolineato la leader degli industriali, che ha scelto di chiudere il suo discorso con una citazione di Don Luigi Sturzo. Queste le sue parole conclusive. “Diceva un grande italiano, cattolico liberale e liberista: «Non si corregge l’immoralità pubblica solo con le prediche e gli articoli di

Per voltare pagina e riprendere la via dello sviluppo “serve un impegno della società civile”. giornale. Non si raddrizza il costume di un Paese dividendo la politica tra perfetti e imperfetti, virtuosi e viziosi. Quel che serve è un’amministrazione rigida, cioè capace di premiare i migliori. Gli uomini e le donne che nella vita di ogni giorno, essi per primi si attengono alla moralità che chiedono alla politica». Sono parole di Don Luigi Sturzo, le ha scritte nel 1958. È il nostro appello oggi, per un’Italia che cammini a testa alta”. l.picasso@k4b.it

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Mare Nostrum per crescere, unire e conoscere di Maria Carmela Berterame Giovane Imprenditore Confindustria Basilicata I tre workshop. Scenari, sfide e opportunità con Massimo D’Aiuto e Giancarlo Lanna, e Antimo Caputo in qualità di Tutur. Dalle vie del mare alle reti dell’innovazione, con Emil Abirascid, Edoardo Imperiale e Giuseppe Zollo, affiancati da Gianluigi Traettino. I fondi sovrani dei Paesi del Golfo, con Alberto Quadrio Curzio e il Tutor Domenico Zonin. 18

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Mediterraneo per Crescere

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er il secondo anno consecutivo, il Convegno di Capri dei Giovani Imprenditori di Confindustria si è arricchito della presenza dei workshop, momenti di incontro e approfondimento delle tematiche oggetto dell’evento, che rappresentano ormai un appuntamento consolidato nel programma della manifestazione annuale. L’ottimo risultato conseguito anche quest’anno è stato determinato, oltre che dallo spessore di temi e interventi, anche dal lavoro e dall’impegno della task-force dei GI che, sotto la supervisione di Ettore La Carrubba, ha seguito nei mesi precedenti tutta l’organizzazione: la scelta dei temi e dei relatori, il coinvolgimento delle Territoriali per la fase di iscrizione, la profilazione degli iscritti per calibrare al meglio gli interventi, il kit dei partecipanti con le nozioni introduttive fino al questionario di soddisfazione finale. Intorno al grande tema “Mediterraneo: dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti”, si sono costruiti i tre workshop dedicati, all’internazionalizzazione, alle reti commerciali e all’utilizzo dei fondi sovrani. Crescere, Unire e Conoscere sono state le tre parole chiave utilizzate per interpretare, rispettivamente, i tre argomenti nei singoli incontri. In Mediterraneo per CRESCERE, orientato all’internazionalizzazione, organizzato e tenuto da Simest si è analizzato in che modo le aree del bacino inferiore del Mediterraneo e del Golfo Persico possono rappresentare un’opportunità concreta di crescita e sviluppo per le imprese italiane. Partendo dall’analisi del quadro economico dei Paesi affacciati sul Mediterraneo, si è cercato di tracciare un possibile modello di sviluppo che possa vedere l’Italia giocare un ruolo da protagonista, mettendo in campo le imprese e lo stesso Simest. Il workshop, attraverso l’illustrazione di case study relativi a progetti realizzati grazie alle competenze e

L’ottimo risultato conseguito dai tre workshop anche quest’anno è stato determinato, oltre che dallo spessore di temi e interventi, anche dal lavoro e dall’impegno della task-force dei GI, sotto la supervisione di Ettore La Carrubba. 11-12/2009

Mediterraneo per Unire

gli strumenti finanziari di Simest, ha presentato modelli di sviluppo e realizzazione di iniziative di investimento nelle aree interessate. Il riferimento a linee di cooperazione e programmi di investimento ha arricchito, infine, il panorama generale sul processo di internazionalizzazione. Mediterraneo per UNIRE ha puntato i riflettori sul possibile sviluppo di reti commerciali integrate partendo dal fattore culturale come elemento propulsivo per la nascita di sinergie economiche. Il workshop ha visto come partner Città della Scienza SpA, struttura di riferimento per la Campania sul tema dell’innovazione, attivamente impegnata nello sviluppo della cooperazione territoriale tra i Paesi del Mediterraneo. Il workshop ha cercato di rispondere alla domanda di come sia possibile trasformare in opportunità le difficoltà derivanti dalle differenze culturali, partendo dai processi di innovazione per la creazione di programmi di sviluppo commerciale. Mediterraneo per CONOSCERE centra l’attenzione sul ruolo dei fondi sovrani nello sviluppo dei Paesi del Golfo. Con l’aiuto del Prof. Alberto Quadrio Curzio, si è indagato sulle sfide e le opportunità di crescita per le aziende italiane in relazione alla crescita e allo sviluppo dei fondi sovrani appartenenti ai Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, protagonisti indiscussi negli ultimi anni di questa forma di investimento. marica@dardox.com

Mediterraneo per Conoscere 19


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Mediterraneo tra opportunità e bisogni di Luca Picasso Consigliere Giovani Imprenditori Assolombarda Un mare che divide e unisce. Uno spazio comune di economie, società e culture, che diversificano i Paesi che si affacciano sulle sue sponde. Un progetto strategico di crescita, per la nuova Europa. Dove il nostro Mezzogiorno gioca un ruolo fondamentale.

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futuro è nel Mediterraneo. Così la pensano i Giovani Imprenditori di Confindustria, che per il XXIV Convegno di Capri hanno scelto il tema: “Mediterraneo: dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti”. Al centro della 1° giornata di lavori, le Tesi esposte dalla Presidente Guidi, la quale auspica “che il Mediterraneo tra vent’anni sia un’unica grande zona franca: senza dazi e senza barriere, tariffarie e non”. Una strategia per il futuro, ma anche una risposta alla crisi, perché la chiusura dei mercati non è certo la ricetta vincente. 20

Oggi la situazione è ancora critica, come ha ricordato anche il Presidente della Repubblica Napolitano nel messaggio inviato ai Giovani Imprenditori. La strada della ripresa passa per un rilancio dei consumi e un calo della pressione fiscale, ma per le aziende è fondamentale anche l’espansione verso nuovi mercati, e l’area del Mediterraneo è indubbiamente strategica per l’Europa. Nessun atteggiamento neo-colonialista, sia chiaro. È necessario investire, esportare tecnologia e conoscenze per far crescere il tessuto locale, anche perché la politica degli aiuti, come ha ben illustrato nel suo intervento 11-12/2009


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l’economista africana Dambisa Moyo, non ha dato frutti. Perché ciò sia possibile, gli imprenditori non devono essere lasciati soli. La Guidi auspica l’apertura di un tavolo straordinario “con l’obiettivo di costruire un regime sostenibile di agevolazioni fiscali per chi fa trasferimento tecnologico nei Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo, unito a una forte e concentrata azione diplomatica” . In un simile progetto per un Mediterraneo integrato, gioca un ruolo fondamentale il nostro Mezzogiorno. “Già dal 2000 si è aperto il tema del Mezzogiorno come piattaforma logistica del Mediterraneo, ma di fatto l’arretratezza delle infrastrutture finisce per vanificare il vantaggio geografico”, ha affermato la Vicepresidente per il Mezzogiorno di Confindustria Cristiana Coppola, intervenendo nella tavola rotonda “Mediterraneo tra opportunità e bisogni”, a cui ha partecipato insieme all’Europarlamentare Magdi Cristiano Allam, la Vicepresidente del Senato Emma Bonino, il Presidente di Mesogea Alessandro Bianchi, il Presidente del Banco di Napoli Enzo

Sulla necessità di lavorare per lo sviluppo del Sud Italia, quale condizione per cogliere davvero le opportunità offerte dal Mediterraneo, ha insistito la Presidente del Comitato Interregionale GI Mezzogiorno Gabriella Megale.

“l’Africa non è più il Continente della disperazione, ma il Continente delle opportunità”. Adolfo Urso, Viceministro allo Sviluppo Economico. Giustino, la Vicepresidente FIEC Luisa Todini e il Giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Sulla necessità di lavorare per lo sviluppo del Sud Italia, quale condizione per cogliere davvero le opportunità offerte dal Mediterraneo, hanno insistito anche la Presidente del Comitato Interregionale GI Mezzogiorno Gabriella Megale (“il Sud può diventare una piattaforma logistica strategica, a patto che si lavori su quattro fattori: infrastrutture, istruzione, ambiente, energia”), il Governatore della Campania Antonio Bassolino, secondo il quale bisogna realizzare insieme “grandi progetti interregionali di trasporti e ferrovie” e il Presidente di Confindustria Campania Giorgio Fiore, che ha puntato molto sul tema della lotta alle collisioni tra mondo imprenditoriale e criminalità. Anche il Deputato Pd Walter Veltroni ha evidenziato la necessità di un maggiore impegno nella lotta all’illegalità e nell’avvio di una stagione di riforme. Secondo il Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, l’Europa deve diventare il principale interlocutore dell’Africa, anche per evitare che il mondo venga guidato dal G2 Usa/Cina, e quella con l’Africa “è una partita che si gioca in squadra,

Antonio Tajani

si gioca come europei”. D’altra parte, come ha evidenziato il Viceministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso, “l’Africa non è più il Continente della disperazione, ma il Continente delle opportunità” ma è anche necessario, come ha sottolineato il membro del board della Bce Lorenzo Bini Smaghi, che ‘’i Paesi del Mediterraneo mettano mano alle riforme, perché non è possibile sostenere la crescita senza politiche economiche’’. Altro tema caldo della giornata quello dell’immigrazione, toccato dal Vicepresidente Europa di Confindustria Andrea Moltrasio, e al centro del discorso del Ministro dell’Interno Roberto Maroni, che sull’Europa si è mostrato fiducioso (“Pare ci sia una svolta di Bruxelles sulle politiche che riguardano il Mediterraneo”) ma ha espresso dubbi circa “la possibilità che si crei nella nuova Commissione europea un commissario ad hoc per l’immigrazione”. Nel caso, ha aggiunto, “spero non ci sia una delega solo per l’immigrazione clandestina, ma anche per chi viene a lavorare. Quello che serve sono regole precise che vengano fatte rispettare”. l.picasso@k4b.it

Foto in apertura: 1° Tavola Rotonda del 30-10-2009 su “Mediterraneo tra opportunità e bisogni: economie, società e culture in crescita”; 2° Tavola Rotonda del 30-10-2009 su

Antonio Bassolino

Walter Veltroni 11-12/2009

“La nuova Europa e il Mediterraneo”.

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Dialogo e rispetto per costruire sviluppo di Mimmo Lobello Componente Comitato Redazione Qualeimpresa Questione meridionale da affrontare come questione nazionale. “Stabilire che nelle prossime otto-dieci finanziarie - ha sottolineato il Presidente della Camera Gianfranco Fini - vi sia un incremento costante per sostenere le eccellenze tecnico scientifiche allocate al Sud”.

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ella 2° giornata di lavori, a Capri si è tornati a parlare della necessità di rilanciare il processo euro-mediterraneo, avviatosi fin dal 1995 a Barcellona e man mano arenatosi. Un processo che, come ha sottolineato il Presidente della Camera Gianfranco Fini, deve avvenire senza alcuna pretesa di superiorità culturale da parte del Nord verso i Paesi della riva Sud, ma nel nome del dialogo e del rispetto. Ma anche un processo che richiede come condicio sine qua non una situazione di pace e stabilità che in questo momento appare purtroppo più lontana che mai. Per questo, ha dichiarato Fini, “la Ue deve impegnarsi a giocare un ruolo più decisivo nel processo di pace in Medio-Oriente, un ruolo che non può essere giocato 22

solo da Washington”. Certo è che, se il processo euro-mediterraneo dovesse decollare, il Sud italiano non può permettersi di farsi trovare impreparato. Come ha sottolineato il Presidente dei G.I. Campania Mauro Maccauro, fino a oggi “nonostante le numerose parole profferte sul tema, di risultati concreti se ne sono visti pochini”. È giunto il momento di passare all’azione. “Il ruolo del Mezzogiorno sarà ineludibile, perché sarà di fatto l’avamposto dell’intera Europa nei confronti di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”, ha dichiarato il Presidente della Camera. Ecco perché “continuare a dire che il problema del Sud è un affare regionale, ovvero del Sud, è non solo stupido ma 11-12/2009


CAPRI 2009

“Il ruolo del Mezzogiorno sarà ineludibile, perché sarà di fatto l’avamposto dell’intera Europa nei confronti di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”, ha dichiarato il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Ecco perché “continuare a dire che il problema del Sud è un affare regionale, ovvero del Sud, è non solo stupido ma anche anacronistico”. anche anacronistico”. Questione meridionale da affrontare come questione nazionale, dunque. E al Ministro Tremonti, Fini propone “di stabilire che nelle prossime ottodieci finanziarie vi sia un incremento costante per sostenere le eccellenze tecnico scientifiche allocate al Sud”. Un’idea che il Ministro dell’Economia ha accolto definendola “straordinaria” e individuando nel Cnr lo strumento per “aumentare gli investimenti strategici e la ricerca nel Sud”. Tremonti ha inoltre accolto la richiesta dei crediti d’imposta, suggerendo di richiedere tali crediti nel veicolo di un Fas per il Mezzogiorno. Sempre dal palco di Capri, Tremonti ha poi proposto un’accelerazione sul disegno di legge che contiene la Banca del Mezzogiorno - “per dotare il Sud di una propria banca autoctona” - e le obbligazioni fiscalmente agevolate per convogliare il risparmio al Sud: “Se l’intervento di riduzione dall’attuale 12,5% al 5% dell’aliquota sui capitali depositati in banca che vengono investiti

Alessandro Profumo 11-12/2009

Federica Guidi, Gianfranco Fini, Emma Marcegaglia

al Sud diventasse un emendamento alla Finanziaria a favore del Sud - ha dichiarato - credo che sarebbe nell’interesse di tutto il Paese”. Altro tema cruciale della giornata, la necessità di ridurre “la quota enorme delle spese improduttive”, snodo importante per avviare la riduzione delle imposte. I tagli alla spesa sono stati chiesti a gran voce già dai relatori del venerdì, Federica Guidi e Lorenzo Bini Smaghi in primis, e poi rilanciati dal Ministro Tremonti, che ha denunciato, per esempio, l’assurdità della spesa

“Se l’intervento di riduzione dall’attuale 12,5% al 5% dell’aliquota sui capitali depositati in banca che vengono investiti al Sud diventasse un emendamento alla Finanziaria a favore del Sud - ha dichiarato, il Ministro Giulio Tremonti - credo che sarebbe nell’interesse di tutto il Paese”. sanitaria. La Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, di cui il pragmatismo è dote distintiva e molto apprezzata, ha poi tentato di passare alla fase operativa, proponendo sul tema “un avviso comune con i sindacati”. Molte le autorità di spicco cha hanno preso parte alle tavole rotonde nella giornata di sabato, da Joaquin NavarroValls al Professor Alberto Quadrio Curzio e al Direttore di Limes Lucio Caracciolo, dal già Ministro della Giustizia francese Rachida Dati al Sottosegretario Affari Esteri Stefania Craxi e al Segretario Generale Ministero Affari Esteri Giampiero Massolo, dall’A.D. di UniCredit

Alessandro Profumo all’A.D. dell’Enel Fulvio Conti e al Vicepresidente BEI Dario Scannapieco. Nel corso del suo intervento, il Ministro all’Industria, Commercio e Nuove Tecnologie del Marocco Ahmed Reda Chami ha evidenziato le enormi potenzialità del suo Paese, il quale “should be seen as a market, but also as a production platform”, mentre la Deputata del Parlamento del Ghana Samia Nikrumah ha denunciato l’inadeguatezza della politica degli aiuti verso i Paesi africani, evidenziando la necessità di investimenti in strade e infrastrutture (“abbiamo bisogno di tanti Enrico Mattei”, ha detto, ricordando il ruolo fondamentale del fondatore dell’Eni nella costruzione di quella che è ancora oggi una delle più importanti dighe africane). E un annuncio importante è arrivato dal Presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini: partirà a gennaio il fondo previsto nell’Unione del Mediterraneo per finanziare lo sviluppo delle infrastrutture della parte Sud del Mediterraneo. “Si tratta - ha dichiarato Bassanini - del primo e unico strumento concreto dell’Unione del Mediterraneo”. m.lobello@k4b.it

Foto in apertura: 1° Tavola Rotonda del 31-102009 su “Il ruolo dell’Italia nella costruzione di un modello di sviluppo”; 2° Tavola Rotonda del 31-10-2009 su “Il Mediterraneo di domani: tra integrazione e crescita”.

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CAPRI 2009

Capri: il potere catalizzatore dei luoghi e dei momenti di Paola Barbazza Giovane Imprenditore Confindustria Monza e Brianza Tre gli eventi, che hanno legato ancora di più il tradizionale convegno dei GI. Giovedì, serata all’elegante Hotel La Palma con l’intervento di Rami Makhzoumi e del padre Fouad. Cena di Gala del Venerdì allo storico Grand Hotel Quisisana, dove anche il menu ha parlato di Mediterraneo. E Domenica, il XIII Trofeo Velico vinto, davanti all’equipaggio della Territoriale di Roma, dalla squadra della Sardegna.

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apri, la “regina di rocce” di Neruda, è stata la rappresentazione perfetta e osservatorio ideale per trattare il tema del XXIV Convegno svoltosi il 30-31 ottobre: “Mediterraneo. Dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti”. Ci sono momenti, all’interno di ogni Convegno, che rappresentano il lato più leggero e informale dell’evento, nonché l’occasione per un confronto aperto e fluido tra i convenuti. Questo l’obiettivo declinato quest’anno a Capri in tre importanti momenti: la serata di Giovedì all’Hotel La Palma, la Cena di Gala del Venerdì al Grand Hotel Quisisana e il Trofeo Velico organizzato Domenica nelle acque antistanti il porto di Capri. Giovedì sera, dopo l’ultimo scambio d’idee durante il Consiglio Centrale tenutosi al Quisisana, si è svolta presso il candido ed elegante Hotel La Palma una cena in piedi. Il buffet è stato preceduto dal prezioso intervento di Rami Makhzoumi (Amministratore Delegato della Future Pipe Industries) e del suo orgoglioso padre Fouad. La Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Federica Guidi, che ha introdotto gli ospiti, ha sottolineato l’importanza dei momenti di confronto con le altre realtà presenti nel Mediterraneo. L’intervento di Makhzoumi ha dato un’anticipazione delle tematiche del Convegno facendo emergere sia le opportunità che le criticità dell’integrazione del Mediterraneo. Molti sono stati i passaggi in cui è emerso un ottimismo fondato sulla consapevolezza che le nuove generazioni sanno e 24

sapranno superare le distanze con maggiore facilità grazie anche alle nuove tecnologie. Tali differenze, secondo Makhzoumi appaiono marginali rispetto all’obiettivo comune del perseguire la propria felicità. Il resto della serata è trascorso piacevolmente approfondendo le stimolanti parole degli ospiti e degustando gli ottimi prodotti locali. Al termine della prima giornata del convegno, si è invece svolta nella splendida cornice del Gran Hotel Quisisana la cena di gala. I quattrocento invitati sono stati accolti da Federica Guidi, Mauro Maccauro (Presidente GGI Campania) e Cristiana Coppola (Vicepresidente Mezzogiorno Confindustria). Di Mediterraneo ha parlato anche il menu, che a partire dai sapori della tradizione campana, è stato sapientemente armonizzato dallo chef con altri elementi del mare nostrum. Il fine settimana caprese si è concluso con il tradizionale Trofeo Velico, presentato Sabato sera con un aperitivo al Pantarei. Giunto alla XIII Edizione, ha visto un numero limitato di equipaggi rispetto alle edizioni passate, forse per il timore di un freddo autunno avanzato. Domenica mattina, però, i regatanti hanno potuto

apprezzare il sole caldo, una brezza leggera e una vista privilegiata su Capri e sul Golfo di Napoli. Il Trofeo è stato assegnato al termine di una sola regata, in quanto i continui salti di vento hanno costretto il Comitato di regata ad annullare due prove. Ad avere la meglio, davanti all’equipaggio della Territoriale di Roma, è stata la barca “Sardegna” del Presidente GGI Sardegna Cristiano Todde. “Per me è una cosa splendida che la squadra della Sardegna – ha dichiarato Cristiano Todde - abbia vinto, per la prima volta nella sua storia, la Regata di Capri. Ringrazio

questa squadra eccezionale, in particolare Michela Fantini e Luca Paolazzi per l’onore che ci hanno dato a regatare per la Sardegna, il mitico timoniere Luca Donelli che non ha sbagliato una virata e in special modo l’ideatore e massimo artefice della vittoria il nostro skipper Giovanni Soffietti”. Questi momenti hanno sempre un potere catalizzatore e sinergico rispetto ai lavori del Convegno e in quest’occasione sono stati oltremodo simbolici e facilitati dagli scenografici contesti e dalla rinomata accoglienza caprese. paola.barbazza@magazzinibrianza.it 11-12/2009


CAPRI 2009

L’Abruzzo che ti sorprende di Fabio Spinosa Pingue Presidente Regionale Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo Dagli Abruzzi delle tribù italiche (Marsi, Peligni, Vestini, Sanniti, Frentani, Marrucini,… ) all’Unicum Abruzzo competitivo e solidale. Responsabilità, etica, qualità, coraggio, legalità e meritocrazia. La ricostruzione dell’Aquila deve essere vissuta come una grandissima opportunità per la crescita della Regione. L’impegno dei Giovani di Confindustria.

Il

terremoto del 6 aprile scorso, che ha stravolto la nostra Regione, ci impone oggi di vedere la ricostruzione dell’Aquila come un’occasione straordinaria per ripensare un innovativo e moderno modello di sviluppo regionale. Non c’è, infatti, solo da ricostruire questa città, ma da ripensare un ruolo forte e autorevole per L’Aquila capoluogo di una Regione non più a due velocità. I Giovani Imprenditori chiedono uno sforzo culturale ed esempi virtuosi alle forze produttive, sociali 26

e politiche abruzzesi per dare maggiori opportunità e risorse ai numerosi talenti e alle tante eccellenze di cui è gravida la nostra Terra. Gli ingredienti indispensabili sono il senso di responsabilità e l’etica da parte di tutti gli stakeholder, il coraggio e la qualità nelle riforme; il tutto condito con una buona dose di legalità e meritocrazia che deve contaminare tutti i settori della nostra comunità. È necessario, però, superare le divisioni e le rivendicazioni territoriali tipiche degli Abruzzi 11-12/2009


CAPRI 2009

I Giovani Imprenditori chiedono uno sforzo culturale ed esempi virtuosi alle forze produttive, sociali e politiche abruzzesi per dare maggiori opportunità e risorse ai numerosi talenti e alle tante eccellenze di cui è gravida la nostra Terra. delle tribù italiche (Marsi, Peligni, Vestini, Sanniti, Frentani, Marrucini, …) e costruire finalmente l’Abruzzo come un unicum, competitivo e solidale, per cogliere le straordinarie opportunità del mondo globalizzato. Ma ora, il terremoto deve essere visto con occhi diversi; abbiamo bisogno di occhiali nuovi, che ci aiutino a vederlo come un’occasione per costruire un Abruzzo come un unicum, competitivo e solidale. Abbiamo l’obbligo di essere lungimiranti. Di osare. Di sognare. Non certamente di accontentarci del quotidiano. Perché le importanti risorse

apripista, che sta contaminando la nostra Regione. Con questa Presidenza, abbiamo di fatto realizzato sostanzialmente il Gruppo Unico Regionale dei Giovani Imprenditori. Ormai, tutte le iniziative hanno una dimensione regionale. Ma poiché tante volte la forma è sostanza, adesso dobbiamo formalizzare la sua costituzione. Il compito di completare l’opera spetta agli organi direttivi del prossimo triennio. Non si costruisce con gli egoismi. “Per crescere bisogna essere disposti a perdere qualcosa” come un bambino che, pur di diventare adulto e raccogliere le sfide

Abbiamo l’obbligo di essere lungimiranti. Di osare. Di sognare. Non certamente di accontentarci del quotidiano.

Fabio Spinosa Pingue

finanziarie che arriveranno sul nostro Territorio, se non opportunamente valorizzate, avranno l’effetto di drogare un’economia per un decennio con tutti i rischi che ne conseguono. Dalle nostre tribù italiche dobbiamo prendere il coraggio, la forza e non certamente le loro divisioni, rivendicazioni. Non si costruisce con gli egoismi. Servono esempi virtuosi da parte dei tanti attori illuminati della comunità. E i Giovani Imprenditori stanno svolgendo, da tempo, un importante ruolo di 11-12/2009

straordinarie che gli riserva la vita, è disposto a “perdere” il tempo con i propri giocattoli. E noi cosa siamo disposti a perdere, pur di realizzare l’Abruzzo come un unicum? Una Regione a due velocità non può andare troppo lontano. Il problema delle zone interne è questione regionale. Non è solo un problema delle zone interne. Ci sono grossi rischi di coesione sociale. Oltre che di freno allo sviluppo e alla crescita di tutta la Regione. L’Abruzzo ha una straordinaria posizione geografica ad appena un’ora dalla Capitale d’Italia, dalla Capitale della spiritualità cristiana, con pochi minuti per raggiungere dal mare le montagne. Ma poi per spostarsi al proprio interno siamo fermi all’epoca delle tribù italiche: viviamo il paradosso che il Territorio di Castel di Sangro, tra appena un anno, raggiunga Isernia in soli 15 minuti e per arrivare al proprio capoluogo di provincia L’Aquila impiega circa 2 ore. Con questo convegno, tenutosi a Capri il 29 Ottobre scorso, si conclude il mio percorso all’interno del Movimento. Quindici anni straordinari che hanno condizionato la mia vita. Mi sento un uomo fortunato. Ho ricevuto molto, molto di più di quello che ho dato. Grazie a tutti, per avermi permesso di essere, durante il mio mandato, sempre me stesso. Si concludono due anni intensi a capo dei Giovani della mia Regione, dove non ho mai dimenticato di essere un Imprenditore. E poi mi sono anche divertito un mondo… pingue@pingue.it In apertura, foto realizzata per i Giovani Imprenditori di Confindustria Abruzzo dall’Artista Giovanni Cocco.

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MONDANANDOCI CAPRI 30-31 OTTOBRE 2009 - day


MONDANANDOCI CAPRI 30-31 OTTOBRE 2009 - NIGHT


INTERNAZIONALIZZAZIONE

Le opportunità del Mare Nostrum di Massimiliano Raffa Componente Comitato Redazione Qualeimpresa Per far rispettare le regole che sono alla base del commercio internazionale, l’arbitrato internazionale è uno strumento alternativo alla giustizia ordinaria e le imprese possono essere facilitate negli scambi commerciali. Le attività di SIMEST, che hanno raggiunto a oggi un livello già consistente, si svolgono in sinergia con Confindustria, ABI, ICE, SACE e le principali banche italiane.

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stituita nel 1990, come Società per Azioni, la SIMEST è la finanziaria di sviluppo delle imprese italiane all’estero, creata per promuovere il processo di internazionalizzazione delle aziende del nostro Paese e assistere gli imprenditori nelle loro attività all’estero. Le autorevoli testimonianze del Presidente, Giancarlo Lanna, e dell’Amministratore Delegato, Massimo D’Aiuto, ci aiutano a saperne di più.

infrastrutturali avviati dai Governi locali. Il Mare Nostrum, infatti, ha sempre rappresentato un collegamento tra i Paesi dell’area, favorendone gli scambi commerciali. Oggi, inoltre, i comuni interessi economici possono svilupparsi attraverso partnership in settori strategici per il Made in Italy.

Avvocato Lanna, cosa pensa dell’Unione per il Mediterraneo promossa dal Presidente francese Sarkozy nel 2008?

Indubbiamente il gap economico tra i Paesi sulle due sponde del Mediterraneo permane. Ed è proprio per questa ragione che i principi ispiratori e gli obiettivi perseguiti attraverso l’Unione per il Mediterraneo - che vuole essere uno strumento volto a sostenere lo sviluppo dei Paesi partner e a colmare, quindi, il divario economico tra le due aree - sono molto importanti. Nel contempo, è fondamentale che i Governi nordafricani perseguano, dalla loro parte, politiche di riforme strutturali che stimolino lo sviluppo del settore privato e

La creazione nel 2008 dell’Unione per il Mediterraneo, che ha rilanciato il Processo di Barcellona, ha riportato alla ribalta l’area del Mediterraneo che torna al centro del grande commercio internazionale. Il bacino del Mediterraneo è diventato il fulcro della direttrice di scambi Nord-Sud e con grandi potenzialità economiche soprattutto alla luce dei nuovi programmi 30

Cosa pensa del gap economico tra le due sponde del Mediterraneo?

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Giancarlo Lanna

Massimo D’Aiuto

rendano alle economie locali una maggiore attrattività per gli investitori stranieri.

Lei Presidente, con la sua esperienza in campo forense, cosa pensa dell’istituto dell’arbitrato internazionale e potrebbe essere eventualmente utilizzato nei Paesi dell’area? Certamente l’arbitrato internazionale è la soluzione migliore, come strumento alternativo alla giustizia ordinaria, per far rispettare le regole che sono alla base del commercio internazionale. Attraverso questo strumento, infatti, che ritengo particolarmente interessante per questi Paesi, le imprese possono arrivare con una maggiore rapidità alla risoluzione delle controversie e quindi a una facilitazione degli scambi commerciali.

SIMEST ha deliberato 122 progetti di partecipazione con imprese italiane per investimenti complessivi nei diversi Paesi per oltre 3 miliardi e 700 milioni di euro e finanziamenti a oltre 570 imprese per circa 4 miliardi e 700 milioni di euro, relative a esportazione di macchinari e impianti, sviluppo commerciale, studi di fattibilità e gare internazionali. Ingegner D’Aiuto, quali sono, a oggi, le attività svolte da SIMEST nell’area del Mediterraneo e del Golfo? Le nostre imprese guardano con grande interesse all’area, sia per le opportunità che possono aprirsi dal punto di vista commerciale, che produttivo. Le nostre attività sono crescenti e hanno raggiunto a oggi un livello già consistente. SIMEST ha, infatti, deliberato 122 progetti di partecipazione con imprese italiane per investimenti complessivi nei diversi Paesi per oltre 3 miliardi e 700 milioni di euro e finanziamenti a oltre 570 imprese per circa 4 miliardi e 700 milioni di euro, relative a esportazione di macchinari e impianti, sviluppo

commerciale, studi di fattibilità e gare internazionali. Tra i settori emergono macchinari e attrezzature industriali, edilizia-costruzioni, tessile-abbigliamento, meccanicoelettromeccanico, agroalimentare e servizi. In tutta questa area, SIMEST svolge anche una intensa attività di business scouting e cioè di ricerca di opportunità di investimento ma anche di commesse per le imprese italiane.

Il gap economico tra i Paesi sulle due sponde del Mediterraneo permane. Ed è proprio per questa ragione che i principi ispiratori e gli obiettivi perseguiti attraverso l’Unione per il Mediterraneo sono molto importanti. Rientra nella strategia di SIMEST la collaborazione con gli enti e le istituzioni locali? Certamente, queste collaborazioni sono molto importanti e il network di accordi di cooperazione con entità omologhe estere, con istituti di credito e con soggetti istituzionali preposti all’attrazione degli investimenti stranieri, si estende in moltissimi Paesi del mondo. L’obiettivo che vogliamo perseguire è fornire alle imprese italiane ulteriore supporto in termini, per esempio, di identificazione di partner locali o di assistenza in loco. Il notevole interesse per il Mediterraneo e tutta l’area del Golfo ci ha portato a rafforzare la collaborazione con numerosi soggetti economici e istituzionali locali, alcuni dei quali formalizzati in accordi.

In che modo SIMEST collabora con le altri componenti del “Sistema Italia” per supportare le imprese italiane nell’area? Le nostre attività all’estero si svolgono in sinergia con Confindustria, ABI, ICE, SACE e le principali banche italiane. In questa ottica di supporto integrato alle imprese italiane, e in particolare le PMI, che vogliono operare nell’area del Mediterraneo, ma anche del Golfo Persico, abbiamo messo a punto, insieme a BNL – Gruppo BNP Paribas e Assafrica & Mediterraneo, l’iniziativa “30° parallelo” che già in questo primo anno ha portato all’avvio di numerosi progetti. m.raffa@midaconsulting.it

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DAL TERRITORIO

Torino celebra i suoi ruggenti 50 anni di Laura Tessera Chiesa Componente Comitato Redazione Qualeimpresa Con le parole di Andrea Romiti, il 19° Presidente GI Torino, ripercorriamo il Cinquantenario della Fondazione del Gruppo. Una sequenza di eventi, master formativi, incontri istituzionali e conviviali, gare sportive e un grandissimo progetto di solidarietà, che si chiama T.A.N.TO. (Trasporto Avanzato Neonatale Torino). È la donazione di “Ambuleo”, l’ambulanza attrezzata per salvare la vita ai bimbi nati con dei problemi.

Il

Gruppo Giovani dell’Unione Industriale di Torino fu tra i primi in Italia e ha avuto e mantiene un ruolo determinante nel favorire la crescita della nuova imprenditoria a livello nazionale. La sua attività fu avviata il 14 dicembre del 1959 da un “comitato promotore”, che ebbe ampia libertà di iniziativa per alcuni anni e indirizzò i suoi programmi soprattutto verso l’approfondimento delle problematiche aziendali, il collegamento con altre realtà imprenditoriali e il contatto con i centri culturali della città. Da quel giorno a oggi, si sono susseguiti ben 19 Presidenti 32

tra cui l’attuale in carica, l’Ing. Andrea Romiti, 37 anni, imprenditore di prima generazione e fondatore di APR, azienda specializzata nella co-progettazione e produzione di componenti rotanti per il settore aerospaziale ed energetico. Si celebra quest’anno il nostro Cinquantenario, afferma Andrea Romiti, e forti della tradizione che porta il nostro Gruppo, abbiamo voluto lasciare un segno nel corso di questo mandato. In primis con un master formativo durato circa un anno 11-12/2009


Dal territorio

Andrea Romiti. “Abbiamo pensato che solo guardando ai bambini, che sono il nostro futuro, si poteva eternare un gesto di generosità. L’iniziativa si chiama progetto ‘T.A.N.TO.’ e stiamo raccogliendo i fondi per donare il prototipo di ambulanza. L’artista d’eccezione Ugo Nespolo ha creato il bellissimo logo del progetto, una leonessa che trasporta il suo cucciolo, proprio per salvarlo”. e mezzo, sui temi della leadership, del valore del capitale umano aziendale e dell’intangibile, e poi con un bellissimo progetto di solidarietà. In merito a quest’ultimo, abbiamo pensato che solo guardando ai bambini, che sono il nostro futuro, si poteva eternare un gesto di generosità. L’iniziativa si chiama progetto ‘TANTO’ (Trasporto Avanzato Neonatale Torino) e stiamo raccogliendo i fondi per donare il prototipo di ambulanza neonatale all’Azienda Ospedaliera S. Anna - Regina Margherita di Torino. L’ambulanza, battezzata “Ambuleo” proprio dalle figlie di un nostro Consigliere, potrà fare in modo che i piccoli nati con problemi in altri ospedali minori possano avere un mezzo attrezzato specificatamente per le loro esigenze, che ne permetta un trasporto celere per potergli salvare la vita. L’artista d’eccezione Ugo Nespolo ha creato il bellissimo logo del progetto, una leonessa che trasporta il suo cucciolo, proprio per salvarlo. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno già contribuito alla sua realizzazione: numerose aziende associate, diverse istituzioni, e anche amici del Gruppo, a partire da nomi importanti come il nostro socio fondatore Enrico Salza e John e Lavinia Elkann. Nel corso del 2009, abbiamo organizzato eventi che hanno contribuito a raccogliere i fondi: una gara di golf nel nuovo circolo “Vigne del Barolo”, una cena del nostro Consiglio con tutti i 18 Past President, una serata di gala alla Reggia di Venaria e il Concerto di Natale del 15 Dicembre.

Andrea Romiti

La nostra ambizione, continua Andrea Romiti, è di poter realizzare due ambulanze (anziché una) e auspichiamo che la sensibilità delle persone a noi vicine e magari di quelle che potranno leggere questo articolo, possa aiutarci a realizzarle. A metà del 2010, il nostro Consiglio concluderà il mandato, ma pensiamo di essere riusciti a trasmettere ideali importanti a chi ci seguirà come la responsabilità sociale dell’imprenditore e l’etica del profitto. La responsabilità sociale fa parte del nostro ruolo di imprenditori, che investiamo continuamente in innovazioni per creare profitto e garantire il futuro dell’impresa e delle famiglie che vivono intorno a essa. PROGETTO T.A.N.TO. (Trasporto Avanzato Neonatale Torino) Per effettuare la propria donazione: Fondazione La Stampa - Specchio dei Tempi Fondo 500 di Solidarietà IBAN: IT10V0306901000100000120118. Indicare nella causale: Progetto T.A.N.TO Gruppo Giovani Imprenditori. Un grazie di cuore a tutti! ltessera@salesspa.com

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Dal territorio

Imprenditorialità e Innovazione di Maria Gloria Frattagli Collaboratrice Comitato GI Confindustria Marche Il Comitato Giovani Imprenditori Confindustria Marche, presieduto da Simone Mariani, ha organizzato un ciclo di workshop per la formazione manageriale, nelle varie Territoriali della Regione. Il primo si è tenuto ad Ascoli Piceno, lo scorso 5 ottobre. Relatore d’eccezione è stato Kenneth P. Morse, Responsabile del Dipartimento per lo Sviluppo d’Impresa del Mit di Boston.

S

elezionare talenti, dare forza a leadership riconosciute ma pronte a misurarsi con gli insuccessi, rilanciare le proprie aziende sperimentando anche nuovi mercati ma non solo per incrementare i capitali. Sono solo alcuni degli input arrivati dal Professor Kenneth P. Morse, Responsabile del Dipartimento per lo Sviluppo d’Impresa del Mit (Massachussets Institute of Technology) di Boston, ospite d’eccezione del workshop “Imprenditorialità e Innovazione” organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Marche, lunedì 5 ottobre. 34

Nella Sala degli Specchi (sede della Confindustria Ascolana) sono arrivate dal Professor Morse una serie di indicazioni per aggredire il mercato, e per trovare l’affermazione in Paesi diversi dall’Italia, che puntino l’attenzione, soprattutto, nella messa in discussione di un corpo manageriale fino a oggi comunemente caratterizzato dal “dominio” dei personalismi. La capacità quindi di condividere gli insuccessi con il team assieme a una conoscenza capillare, e non settoriale, dell’azienda per cui si lavora, appaiono elementi fondamentali di un 11-12/2009


Dal territorio

Da Kenneth P. Morse sono arrivate indicazioni per aggredire il mercato e per trovare l’affermazione in Paesi diversi dall’Italia, che puntino l’attenzione, soprattutto, nella messa in discussione di un corpo manageriale fino a oggi comunemente caratterizzato dal “dominio” dei personalismi. rinnovamento dovuto e che mai, secondo Morse, come in questo momento può trovare terreno fertile. L’identikit dell’imprenditore di oggi, sia esso pronto ad avviare una nuova impresa o a rilanciarne una esistente, è quello che più si avvicina alla figura di colui che impara a gioire dei successi altrui, che è mosso in primo luogo dalla risoluzione delle problematiche poste dal cliente e non dai ricavi o dalla tecnologia. Un concetto che riporta alla “nostranità” dell’imprenditore, per questo dal punto di vista di Morse, un valido business plan aziendale dovrebbe contenere nell’executive summary il nome dei primi 10 clienti dell’impresa. Perché proprio il “cliente” è il motore finanziario dell’impresa per cui la customer relationship management e

“Le proposte illustrate oggi – ha detto Simone Mariani, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marche e dell’Interregionale G.I. del Centro – devono essere per noi uno stimolo per attuare nuove idee imprenditoriali”. la buona reputazione dell’azienda assumono un ruolo imprescindibile. Su questo concetto ha “battuto” il Professore: le opportunità di lavoro le creano i clienti, una “massima” dell’imprenditoria come di qualunque altro settore che troppo spesso viene dimenticata o messa da parte privilegiando tecniche più moderne di affari. Per il Responsabile del Dipartimento per lo Sviluppo d’Impresa del Mit di Boston, spetta ai Giovani Imprenditori – ha riassunto – analizzare il Territorio, i potenziali mercati, e trovare le strategie oltre che le soluzioni più idonee a rilanciare o creare ex novo un’impresa. “Le proposte illustrate oggi – ha detto Simone Mariani, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marche e dell’Interregionale G.I. del Centro – devono essere per noi uno stimolo per attuare nuove idee imprenditoriali”. In quest’ottica, Mariani ha chiesto al Sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, e al Presidente della Camera di Commercio, Adriano Federici, la disponibilità a sostenere un eventuale ciclo di incontri per la formazione manageriale nel Piceno. Il workshop ha ricevuto l’importante contributo della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, la quale da tempo è vicina al Territorio e al Gruppo di Giovani Imprenditori. Questa iniziativa, promossa dai Giovani di Confindustria Marche e dalla Fondazione Carisap, è stata realizzata con il sostegno finanziario della Camera di Commercio e con il contributo fattivo dei Giovani Imprenditori di Ascoli Piceno, presente Gianluca Tondi (Presidente) e di Macerata, in rappresentanza Lucia Dignani (Presidente).

mariagloriafrattagli@gmail.com

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Visti dall estero

Prospettive di investimento in Grecia nel settore ittico di Laura Tessera Chiesa Componente Comitato Redazione Qualeimpresa

Pesce biologico e policoltura integrata. Dopo olio e tabacco, branzini e orate sono il terzo prodotto di esportazione della Repubblica Ellenica. “La Grecia - sostiene Michele Torre, idrobiologo e ricercatore trasferitosi in questo Paese - ha una posizione strategica perché è il vero cuore del Mediterraneo”. “Sono certo - aggiunge - che la ricerca scientifica, unita alle idee innovative e agli investimenti degli imprenditori più lungimiranti, possa portare alla nascita di nuove aziende e a un nuovo sviluppo del commercio e ricreare il valore aggiunto che gli imprenditori necessitano per investire”.

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ichele Torre, 37 anni, figlio di un illustre professore e medico legale italiano, dopo la laurea in Italia si trasferisce in Grecia per approfondire i suoi studi di ricerca sulla biologia marina e l’acquacoltura, collaborando per anni come ricercatore con il Fishering Research Institute di Kavala. Oggi, vive nella Repubblica Ellenica con la famiglia e opera professionalmente come consulente.

Dottor Torre, perché ha deciso di trasferirsi in Grecia e non in un altro Paese del Mediterraneo? Le ragioni principali che mi hanno portato a trasferirmi in Grecia sono state le opportunità di lavoro, sia in istituti di ricerca sia in impianti privati di acquacoltura. È bene ricordare che, a cavallo fra gli anni ’80 e ’90, in tutti Paesi del Mediterraneo, c’è stato un forte sviluppo del commercio ittico, soprattutto dovuto all’allevamento delle specie branzino e orata. La Grecia è stato il Paese che ha maggiormente giovato degli utili di quest’industria, anche grazie alle sue buone condizioni climatiche e alla geomorfologia della costa, che permisero lo sviluppo di impianti di allevamento su gabbie galleggianti con costi di produzione competitivi se confrontati con quelli degli impianti a terra (utilizzati da Italia, Francia e Spagna). Oggi, la Grecia produce circa 350.000 tonnellate annue di branzini e orate, circa il 60% della produzione europea e il 45% della produzione mondiale di queste specie (dati FAO e dell’Istituto Statistico Nazionale Greco). Branzini e orate sono

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oggi il terzo prodotto di esportazione della Grecia, dopo l’olio e il tabacco. E i principali Paesi acquirenti sono la Spagna e in primis l’Italia.

La crisi mondiale dell’ultimo anno ha colpito il mercato ittico del Mediterraneo? Il processo di crisi è arrivato gradualmente anche in Grecia: durante gli anni ’90, l’esplosione della capacità produttiva ha portato un forte ribasso dei prezzi di vendita, scesi in media dai € 15,57 al kg nel 1989 ai € 4,5 al kg nel 2000. Negli ultimi anni, poi, alcune aziende ittiche locali, per far fronte ai debiti contratti, hanno svenduto addirittura il pesce sotto il costo di produzione (in media € 2,7-2,8 al kg). Si prevede, però, di poter aumentare di nuovo i guadagni con una più rigida politica dei prezzi, con nuove strategie di vendita e migliorando l’immagine del prodotto con le certificazioni di qualità.

Secondo lei, quali tecnologie la Grecia potrebbe sviluppare per rimanere leader nel bacino del Mediterraneo? Fondamentalmente due tecnologie nuove: il pesce biologico e la policoltura integrata. Per ottenere il “pesce biologico”, gli allevatori hanno iniziato a seguire dei disciplinari di produzione rigidissimi come quello stilato dall’azienda di certificazione tedesca Naturland. I costi di produzione sono maggiori ma il prezzo alla vendita (in media € 8 al kg) è ottimo in confronto ai prezzi del pesce allevato con metodi convenzionali. La Kefalonia Fisheries per esempio, è

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Visti dall’estero

Michele Torre

un’azienda che due anni fa converte buona parte della produzione da intensiva classica a intensiva biologica. “Il segreto dell’acquacoltura biologica - afferma Atanassios Frenzos, titolare dell’azienda - è quello di veicolare il consumatore all’acquisto, perché la filiera di produzione è rigidamente controllata e il pesce è migliore”. Policoltura integrata significa, invece, allevare insieme specie diverse che possano trarre vantaggio reciproco l’una dall’altra. Di recente, sono stato a capo di un progetto pilota di policoltura integrata e i risultati sono stati veramente molto promettenti: i costi fissi di allevamento sono relativamente bassi e l’ammortamento dell’investimento rapido. Infine, associando al branzino e all’orata anche altre specie, si diversifica la produzione e questo permette all’imprenditore di non dipendere dal mercato di un solo prodotto.

Cosa consiglierebbe, Dottor Torre, agli imprenditori italiani che operano nel settore ittico, che volessero investire in Grecia o aumentare la reciproca collaborazione commerciale tra le loro aziende e quelle greche? Penso che questo sia un momento da cogliere

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perché siamo all’inizio dello sviluppo di quelle nuove tecnologie che saranno il futuro del mercato. Poi, la Grecia ha una posizione strategica perché è il vero cuore del Mediterraneo e l’Italia è per l’80% toccata dal mare per cui sono due Paesi commercialmente complementari per natura. Sono certo che la ricerca scientifica, unita alle idee innovative e agli investimenti degli imprenditori più lungimiranti, possa portare alla nascita di nuove imprese e a un nuovo sviluppo del commercio e ricreare il valore aggiunto che gli imprenditori necessitano per investire.

Contatti/Links utili - Michele Torre, PhD: • e-mail: michele_torre@hotmail.com Tel.: 00306936477942 • Istituto Statistico Nazionale Greco: www.statistics.gr • FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations): www.fao.org • Naturland - Association for Organic Agriculture: www.naturland.de • Kefalonia Fisheries: www.kefish.gr ltessera@salesspa.com

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POLITICHE PER LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE

Una storia vera di un’Italia moderna di Jacopo Silva Responsabile Giovani Imprenditori Confindustria Comitato Politiche per la Modernizzazione del Paese Nato per difendere Venezia, dalle maree e dall’innalzamento del livello del mare. Il progetto MO.S.E., il cantiere più grande in Europa, è il risultato dell’eccellenza imprenditoriale del nostro Paese. Il Comitato G.I. Politiche per la Modernizzazione del Paese ha promosso la visita ufficiale ai cantieri, con una numerosa rappresentanza di Giovani di Confindustria.

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bbiamo bisogno di storie vere, di fatti. Perché le proposte per un’Italia più moderna sono tante e troppo spesso rimangono solo teoria. Con il Comitato Politiche per la Modernizzazione del Paese, vogliamo superare la solita teoria e raccontare le migliori storie di successo. Imprenditori che vincono sfide e ottengono un risultato controcorrente, sorprendente, che ci infonde coraggio e modernità. Nel mondo del lavoro ci sono già gli esempi della modernizzazione. Il 16 ottobre, in una bella giornata di sole, con un numeroso gruppo di Giovani Imprenditori arrivato da tutta Italia, siamo stati accolti dal Consorzio Venezia Nuova e dall’Impresa Mantovani, per una visita ufficiale ai cantieri del MO.S.E. (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico). Per difendere Venezia e la sua laguna, sono state realizzate negli ultimi 25 anni opere per quasi 10 mld di euro. Con il più grande impegno finanziario per opere 38

di difesa dell’ambiente nella storia d’Italia, il Paese intero ha voluto proteggere Venezia, patrimonio nazionale e di tutto il mondo. Le immagini della tragica mareggiata del 1966 suscitarono grande emozione: potevamo, davvero, perdere Venezia! Lo Stato varò un piano straordinario e leggi speciali. Il progetto MOSE consiste in una schiera di paratoie mobili in grado di isolare la laguna dal Mare Adriatico, durante gli eventi di alta marea di intensità superiore a 110 cm. La laguna è collegata al mare da tre “bocche”: Lido, Malamocco e Chioggia. In ciascuna di esse, oggi, vi è un grande cantiere per la realizzazione del MOSE. Questa opera, il cui cantiere è il più grande in Europa, insieme ai tanti interventi per la riqualificazione della laguna, consentirà di difendere Venezia dalle maree e dall’innalzamento del livello del mare previsto anche dagli scenari peggiori del riscaldamento globale per i prossimi 100 anni. Le paratoie giacciono sul fondo del mare e 11-12/2009


POLITICHE PER LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE

Con il più grande impegno finanziario per opere di difesa dell’ambiente nella storia d’Italia, il Paese intero ha voluto proteggere Venezia, patrimonio nazionale e di tutto il mondo. sono piene d’acqua. Per attivarle, viene immessa aria compressa che le svuota. Via via che si riempiono di aria, le paratoie si alzano fino a emergere e a bloccare il flusso della marea. Quando la marea cala, le paratoie vengono di nuovo riempite d’acqua e scompaiono, scendendo sul fondale. Le dimensioni sono impressionanti: 78 paratoie larghe 20 m, alte fino a 30 m e spesse ben 5 m: ciascuna è come un palazzo che ruota e si alza! I lavori per le barriere MOSE sono stati precorsi da opere senza precedenti per la difesa dell’ambiente: ricostruiti 45 km di spiagge, 11 km di moli e 20 km di muraglia in pietra. E, per contrastare l’inquinamento, bonifiche e recuperi nella zona industriale di Porto Marghera. La realizzazione del MOSE occupa 3.000 addetti, i cantieri a mare si sviluppano per oltre 15 km con una flotta di più di 100 imbarcazioni. Trent’anni di dibattiti

Il progetto MO.S.E. consiste in una schiera di paratoie mobili in grado di isolare la laguna dal Mare Adriatico, durante gli eventi di alta marea di intensità superiore a 110 cm.

Jacopo Silva

politici lunghi e complessi sono serviti per prendere alla fine una decisione lungimirante. Il MOSE sarà operativo, nel 2014. Il MOSE è il risultato dell’eccellenza delle imprese italiane, in ogni settore: dalla meccanica alle costruzioni, dall’high-tech agli studi sulla biologia e biodiversità. Venezia eredita un’area immensa: l’Arsenale. Nel 1300, al tempo dei Dogi, nell’Arsenale venivano costruite le navi, con la prima “catena di montaggio” della storia. E oggi l’Arsenale è finalmente restaurato e tornato in vita, recuperando così le sue antiche funzioni. Oggi, presso l’Arsenale di Venezia, ha sede la direzione lavori del MOSE, e presto ci sarà un avanzato centro studi, a servizio dell’Italia e del mondo. Già da tempo arrivano qui studiosi da ogni Paese, per imparare come recuperare e difendere l’ambiente. Siamo sulla via del rientro, in barca, il sole tramonta. Abbiamo visto da vicino un grande esempio dell’Italia moderna. Ma la lezione più importante della giornata arriva osservando il folto gruppo di Giovani Imprenditori di Confindustria: una squadra di imprenditori di settori diversi, che desidera capire e fare propria l’energia positiva di un progetto che dimostra con i fatti che si può modernizzare l’Italia! jsilva@grupposilva.it

Venezia Lido Generale 11-12/2009

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INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA

La crisi del settore automobilistico di Mimmo Lobello Componente Comitato Redazione Qualeimpresa Il fenomeno non è solo europeo, ma internazionale. Anche se l’Italia, rispetto a Spagna e a Regno Unito, è messa discretamente. L’unica via d’uscita è quella di una riduzione del numero di player, attraverso aggregazioni e sviluppo di sinergie. E di fatto, ci si sta già muovendo in questa direzione.

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Quello automobilistico è indubbiamente uno dei settori più colpiti dalla crisi economica, ma anche tra quelli che hanno maggiormente beneficiato di aiuti e incentivi. Tutti speriamo in una sua rapida ripresa, anche perché è indubbiamente un termometro dello stato di salute di tutta l’economia. Ma qual è davvero la situazione del settore automobilistico e, soprattutto, quali sono i possibili scenari futuri? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Dell’Orto, Vicepresidente e Direttore Commerciale della Dell’Orto SpA, azienda leader nella produzione di sistemi di alimentazione, nonché Rappresentante G.I. Giunta Confederale.

improvvisa contrazione nel mercato delle automobili e dei veicoli commerciali, con un calo del 30-60%. Si è trattato di un fenomeno non solo italiano o europeo ma mondiale, la cui origine va ricercata nella sovraccapacità accumulatasi e nella conseguente tendenza a ridurre gli stock. Nel 2009 ancora risentiamo di questa situazione.

E quali sono le aspettative per il futuro prossimo?

Andrea, come possiamo descrivere il quadro attuale del settore automobilistico?

Nel 2010 credo finirà l’effetto di riduzione degli stock, ma resta il fatto che il mercato ha un’evidente sovraccapacità. Inoltre, si risente molto dell’effetto del calo di fiducia dei consumatori, che tendono a non acquistare: chi possiede un’auto difficilmente la sostituisce o ne compra una seconda. Mi sento dunque piuttosto sicuro nel dire che nel 2010 non torneremo ai dati pre 2008.

Come ben sappiamo, nel 2008 si è registrata una forte e

In questo quadro globale poco felice, come si pone

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INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA

La concorrenza da parte del Sud-Est asiatico è già una realtà e credo si farà sempre più forte. Non mi riferisco tanto ai produttori di automobili quanto ai componentisti. Molte case automobilistiche, infatti, preferiscono acquistare i componenti in questi Paesi lowcost, a discapito dei produttori locali. l’Italia rispetto agli altri Paesi? Facendo un’analisi comparativa, possiamo dire che nel settore automobilistico l’Italia è messa mediamente bene: meglio della Spagna e del Regno Unito, ma indubbiamente peggio della Germania che, avendo la forza di un debito pubblico molto basso, è potuta intervenire con incentivi strutturali ed essendo molto internazionalizzata è riuscita in parte a compensare il calo del mercato domestico.

Anche il settore automobilistico è minacciato dalla temutissima concorrenza da parte dei Paesi del Sud-Est asiatico? La concorrenza da parte del SudEst asiatico è già una realtà e credo si farà sempre più forte. Non mi riferisco tanto ai produttori di automobili (credo sia abbastanza improbabile che produttori cinesi di automobili riescano a penetrare con successo il mercato italiano ed europeo), quanto ai componentisti. Molte case automobilistiche, infatti, preferiscono acquistare i componenti in questi Paesi low-cost, a discapito dei produttori locali. È vero, però, che

Andrea Dell’Orto

Il settore automobilistico viene aiutato forse più di altri perché è il secondo settore, dopo la sanità, a incidere sul Pil. Crea un indotto tale da poter far ripartire i consumi. anche tanti componentisti europei hanno trasferito la loro produzione in quei Paesi, proprio per godere dei vantaggi di costo che offrono.

Ritieni valido il sistema di incentivi messo in campo per aiutare il settore a uscire dalla crisi? Il sistema di incentivi è indubbiamente di aiuto, ma va a premiare solo determinate categorie, per esempio le auto ibride o a metano e quelle di piccola cilindrata. Ha dunque, in un certo senso, un effetto distorsivo nel mercato.

Storicamente, in momenti di crisi il settore automobilistico viene aiutato più di altri. Come mai? Il settore automobilistico viene aiutato forse più di altri perché è il secondo settore, dopo la sanità, a incidere sul Pil. Crea un indotto tale da poter far ripartire i consumi. Certo, è un difetto tutto italiano quello di premiare i settori che incidono maggiormente sul Pil anziché concentrarsi su incentivi di sistema, ovvero sulla riduzione delle tasse, ma di fronte a una crisi così profonda come quella attuale le manovre di aiuto al settore automobilistico sono state attuate non solo in Italia ma in quasi tutti i Paesi.

Incentivi a parte, verso quale direzione deve muoversi, a tuo parere, il settore automobilistico per superare la crisi? Proprio perché il mercato è saturo, sarà sempre più difficile avere nel settore automobilistico tanti attori come prima. L’unica strada che vedo possibile è quella di una riduzione del numero di player, attraverso aggregazioni e sviluppo di sinergie. E di fatto, ci si sta già muovendo in questa direzione. m.lobello@k4b.it 11-12/2009

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FONDIMPRESA

Fondimpresa. Anticipo Contributi Ancora più facile finanziare la formazione continua in azienda di Massimiliano Raffa Componente Comitato Redazione Qualeimpresa L’accordo è stato siglato da Corrado Passera, Consigliere Delegato e Ceo del Gruppo Intesa Sanpaolo, e da Giorgio Fossa, Presidente di Fondimpresa. Un ulteriore incentivo per realizzare progetti di formazione continua, in particolare nelle piccole e medie imprese.

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are formazione a misura di impresa, senza costi e senza anticipi. È l’opportunità offerta da Fondimpresa alle aziende aderenti. Il Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil Cisl e Uil ha raggiunto un Accordo con Banca Intesa, riservato alle aziende aderenti. L’accordo, siglato da Corrado Passera, Consigliere Delegato e Ceo del Gruppo Intesa Sanpaolo, e da Giorgio Fossa, Presidente di Fondimpresa, è un ulteriore incentivo per realizzare progetti di formazione continua, in particolare nelle piccole e medie imprese. Le aziende, che presentano un piano di formazione tramite il Conto Formazione di Fondimpresa, non dovranno più anticipare le spese per lo svolgimento delle attività formative. A questo penserà l’Istituto bancario, che anticiperà le spese con una formula di prestito agevolato. È la formula “Anticipo Contributi”, una linea di affidamento della durata massima di 15 mesi, che consentirà di anticipare i contributi accantonati sul Conto Formazione di ogni singola impresa fino all’80% dell’importo preventivato per il piano di formazione. Una seconda opportunità prevista dall’Accordo, sempre riservata alle aziende aderenti a Fondimpresa, è il “Finanziamento gestione business – Fondimpresa”, della durata massima di 18 mesi, destinato alle piccole e medie imprese per importi fino a 100.000 euro per le iniziative di formazione, non finanziabili con il Conto Formazione. Costituito da Confindustria, Cgil Cisl e Uil, Fondimpresa associa oltre 63.000 imprese, che impiegano oltre 3 milioni di lavoratori. Attraverso il “Conto Formazione”, le imprese dispongono direttamente del 70% dei contributi versati per legge all’Inps per la formazione. L’azienda può utilizzarle nei tempi e con le modalità che ritiene più opportuni, sulla base di Piani formativi condivisi con le rappresentanze sindacali. Con questo strumento, dal gennaio 2007 Fondimpresa ha concesso finanziamenti per la formazione per 150 milioni di euro, di cui 85 nel 2009. Le spese sono coperte 42

velocemente ma a rendicontazione, e per la piccola impresa anticiparle può essere un problema, soprattutto in questi tempi difficili. Con l’intervento di Banca Intesa il problema è risolto. “Fondimpresa - osserva Giorgio Fossa - è fortemente impegnata a promuovere l’investimento formativo nelle imprese di minori dimensioni, tessuto vitale ma poco supportato della nostra economia. L’accordo con Intesa San Paolo consente di superare l’ostacolo della diffusa carenza di liquidità delle PMI e ha grande valenza innovativa. Per la prima volta, su scala nazionale, l’accesso al credito viene garantito per rafforzare le risorse umane delle nostre imprese”. Si tratta di un’opportunità di grandissimo rilievo per tutte le piccole e medie imprese, che possono ottenere i finanziamenti con procedure semplici, rivolgendosi alla rete di sportelli bancari dell’Istituto, con il più ampio livello di copertura nazionale. “La priorità, in questo momento per l’Italia, è la crescita - aggiunge Corrado Passera - e la formazione è uno dei principali strumenti per valorizzare il capitale umano, che contribuisce in maniera determinante al successo di un’azienda. Abbiamo scelto di sostenere le aziende anche in questo percorso con strumenti ad hoc perché la crescita del Paese passa anche attraverso la formazione”. m.raffa@midaconsulting.it

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Stili & Tendenze di Enrica Gallo Componente Comitato Redazione Qualeimpresa

Lo swap party: una moda ecologica ed ecosostenibile www.swapclub.it Giunge in Italia una nuova moda ecologica ed eco sostenibile: lo swap party. Nato a Manahattan, nel fulcro di una metropoli alla “moda”, glamour e trendy, lo swap party diventa l’ultima tendenza dedicata a tutte le donne che amano fare shopping in modo consapevole. Alzi la mano chi non ha nell’armadio almeno uno o due vestiti di ottima fattura che ha messo solo un paio di volte magari sbagliando la taglia o il colore. Bene è giunto il momento anche per le fashion victim italiane di vivere questa esperienza con un format studiato ad hoc. Care “eco-fashioniste” lo swap party rappresenta un momento di incontro per scambiarsi (to swap) quei capi di abbigliamento praticamente nuovi, mai indossati, oppure quegli abiti usati che non ci vanno più bene perché finalmente abbiamo perso quei chiletti di troppo. Lo swap-party è l’ultima tendenza in fatto di moda che consente di fare shopping a costo zero! In Italia, la prima a credere in questa direzione è stata Tamara Nocco, trend-setter bolognese che nel 2007 ha offerto alle fashion victim italiane una vetrina on-line dove poter scambiare vestiti e accessori di qualità. Lo Swap Club a oggi riunisce più di 500 accanite swapper da tutta Italia. Lo swap party sostiene una moda ecologica e sostenibile, assolutamente glamour e trendy, un’occasione per incontrarsi, facendo affari nel rispetto dell’ambiente.

Solar Mobility: al lavoro sfruttando l’energia solare www.solon.it Solon, azienda leader in Italia e tra le principali in Europa per la produzione di moduli e sistemi fotovoltaici, ha ideato per i suoi dipendenti un sistema alternativo legato alla mobilità eco-sostenibile. Una nuova sfida che prende il nome di Solar Mobility, un’iniziativa appoggiata e sostenuta grazie alla collaborazione delle maggiori realtà europee. I dipendenti dell’azienda avranno la possibilità di utilizzare scooter e biciclette elettriche ricaricate gratuitamente sul posto di lavoro, sfruttando l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici installati sul tetto del capannone. I mezzi di trasporto utilizzati funzioneranno con un’autonomia di circa 30 km per quanto riguarda la mobilitazione attraverso l’impiego di biciclette mentre gli scooter disporranno di autonomia maggiore ai 60 km. Veicoli elettrici che sfruttano l’energia solare senza emettere nell’ambiente alcuna sostanza inquinante. Un progetto innovativo a cui doversi ispirare per introdurre all’interno delle aziende il concetto di “eco-sostenibilità” aziendale. L’innovazione mobilita l’uomo e lo rende migliore: Solar Mobility apporta valore aggiunto all’azienda ma soprattutto all’ambiente lavorativo, rivolta a tutti i soggetti pubblici e privati che scelgono di stare dalla parte dell’ambiente. Un’idea, una proposta rivolta a tutte le aziende che desiderano fare della “responsabilità ambientale” uno stile di vita condiviso.

Move Your Energy: la sedia a dondolo del futuro www.greenergadgets.com La sedia a dondolo del futuro si chiama “Move Your Energy”: la sedia a dondolo che genera, raccoglie e utilizza energia rinnovabile. In essa è integrato un meccanismo che trasforma ogni movimento in energia. Più o meno lo stesso principio del braccialetto che trasforma i movimenti del corpo in energia pulita, e delle tante idee per raccogliere energia dai passi. Visitando il sito www.greenergadgets.com è possibile notare l’idea con cui partecipa Petr Novak al concorso in cui partecipano studenti, designer esordienti e già affermati. È chiesto loro di trovare proposte innovative e soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale. Devono inoltre cercare di ridurre l’uso di prodotti tossici e l’inquinamento. Un autentico tocco di genio, è l’uso dell’energia previsto in questa sedia a dondolo. L’energia raccolta dal dondolìo della sedia, accumulata in una batteria, serve per accendere una lampada a Led. Un’autentica innovazione, apportatrice di sano relax: leggere la sera in poltrona alla luce di un’energia autoprodotta e che non inquina.

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Stili & Tendenze

Chain: la task lamp tutta al femminile www.architetturadesign.it È stata nominata la “lampada al femminile” dalla progettista Ilaria Marelli che afferma: “Sempre più donne lavorano come professioniste eppure le task lamp riflettono un universo meccanicista, maschile nel senso tradizionale del termine”. La Marelli parte dal rifiuto di questo status quo e progetta, questa bellissima lampada-gioiello tecnologica ed emozionale. Elegante e preziosa come un gioiello, si trasforma nell’edizione limitata “CHAIN-FRAU by Nemo” sfoggiando dettagli elegantemente rivestiti con la pregiata pelle Poltrona Frau. Chain è una lampada da tavolo snodabile, in alluminio e nylon 66, con un innovativo sistema di illuminazione LED. Il principio di funzionamento ricorda molto la celeberrima e tanto discussa PizzaKobra di Ron Arad, ma l’approccio al progetto, il feeling e le tecnologie usate vengono sicuramente esaltate e migliorate in questo progetto rivisto in chiave femminile. Una forma squadrata, morbida che grazie ai quattro elementi in alluminio può assumere forme diverse. Ciò è reso possibile grazie alle particolari cerniere, sviluppate dalla designer che riescono a far ruotare e bloccare gli elementi a nostro piacimento. Per dar vita ai LED della lampada e illuminare le nostre stanze basterà sfiorare la base di Chain. Un’emozione hi-tech realizzata ex-novo dall’azienda con una nuovissima interfaccia touch pronta ad accendere e regolare l’intensità della luce. Un progetto innovativo che ricrea armonie generate semplicemente facendosi guidare dalla vista e dal tatto, due dei cinque sensi con cui percepiamo la realtà circostante.

Flogos: comunicazioni dall’alto www.flogos-italia.com Giunge dagli Usa un modo di comunicare alternativo, straordinario e pieno di effetti speciali. La pubblicità, da sempre ritenuta strumento valido per affermare la propria identità, apportatrice di valori aziendali all’interno di un sistema globale di mercato, diventa “atmosferica”. Questa, l’ultima frontiera semantica della pubblicità ad personam. È il caso di Flogos, l’advertising fatto di nuvole di sapone, progettato da due ex tecnici di effetti speciali hollywoodiani, hanno apportato un nuovo modello di pubblicità. Un’idea semplice quanto innovativa ed efficace per coloro che intendano farne uso. Snowmasters ha realizzato un aggeggio in grado di creare loghi utilizzando schiume a base di tensioattivi (sapone) mescolati a gas più leggeri dell’aria come l’elio. Una particolare combinazione di elementi permette al logo di resistere in cielo per circa un’ora e i flogos sono in grado di viaggiare anche per 50 km, fino a 6.000 metri di altezza. Le dimensioni variano da 60 a 90 cm e sono eco-compatibili al 100%: a garantirlo sono Francisco Guerra e Brian Glover, i due titolari di Snowmaster che hanno costruito un network in franchising che dalla Cina va al Libano e al Canada. Nasce e si sviluppa un nuovo modo di comunicare ed esprimere se stessi guardandosi dall’alto, concependo l’idea di potersi rivolgere indistintamente a un numero indefinito di persone: a tutti coloro cioè che decideranno di alzare lo sguardo al cielo…

EcoATM: la spazzatura elettronica diventa guadagno www.ecoatm.com È stata annunciata ufficialmente la diffusione sul territorio statunitense di un’azienda americana che ha installato a Omaha, Nebraska una macchina automatica chiamata Automated Cycling Stations per il riciclaggio di vecchi dispositivi elettronici portatili. L’obiettivo dell’azienda è quello di gestire il riutilizzo o l’eventuale riciclaggio dei prodotti informatici che tradizionalmente butteremmo. Il riutilizzo va indirizzato verso mercati, per cui l’acquisto di una apparecchiatura elettronica ai prezzi del nuovo è impossibile e quindi sono disposti ad acquistare l’usato da noi invendibile. Il riciclaggio, invece, si riferisce a quegli oggetti talmente obsoleti da non essere rivendibili in nessun mercato. Inizia, quindi, un’operazione di recupero dei materiali preziosi contenuti nelle apparecchiature elettroniche fatto a livello altamente industriale. Esteticamente, l’apparecchiatura sembra simile a un tradizionale bancomat. L’interessato può infilare il vecchio cellulare e liberarsene in maniera pulita e rispettosa dell’ambiente. Inoltre, la macchina dispone di una telecamera che attraverso dei sensori interni, valuta automaticamente l’usato e consegna un buono acquisto. In alternativa, può anche donare l’equivalente per cause ambientali in base alle politiche delle attività commerciali che utilizzeranno la stazione di riciclaggio. L’Automated e Cycling Stations sembra un progetto interessante per conciliare business e problemi di smaltimento e riciclaggio comuni a tutto il mondo. Un suggerimento, un’iniziativa, un’idea anche per l’Italia. Restiamo in attesa per vedere se EcoATM estenderà il suo mercato anche al Vecchio Continente… (Fonte: www.wired.it) enricagallo@friulimmagine.com

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Books and Web di Enrica Gallo Componente Comitato Redazione Qualeimpresa

Vincere, che impresa! Gestire l’azienda con l’arte della guerra di Andrea Dalledonne e Giacomo Grilli Editore Foschi - Pagine 256 - Euro 14,00 Quante affinità ci sono tra un Generale dell’esercito e i manager che dirigono le aziende? Le relazioni sono facilmente individuabili: un abile Generale deve coordinare una squadra, creare una mission, comandare degli uomini, impostare una strategia per vincere e ottenere il successo desiderato. Un manager necessita di uomini abili ed efficienti per combattere il nemico, impiegando tutte le armi a disposizione per raggiungere i propri obiettivi. Quale imprenditore, manager o politico non si è mai sentito accerchiato o sconfitto? O non ha pensato di dover impiegare tutte le proprie armi per combattere un concorrente? Se nel linguaggio la “guerra” è entrata da tempo in azienda, alla gestione d’impresa sono applicabili, opportunamente adattati, anche strategie e modelli mutuati dal pensiero militare. D’altronde, quale miglior scuola di leadership può esistere rispetto all’esempio di uomini che hanno conosciuto le difficoltà del comando come Napoleone, Cesare o Alessandro? Da dove trarre lezioni migliori sull’arte della pianificazione se non dai classici del pensiero strategico come Clausewitz, Vegezio, Sun-Tzu e Montecuccoli? Un libro che colleziona un’ampia e preziosa raccolta di aforismi, motti e riflessioni di generali e condottieri nonché di importanti studiosi di arte militare. Propone, inoltre, numerosi aneddoti relativi alle più famose battaglie e una loro rilettura in chiave imprenditoriale e politica. Il lettore avrà la sensazione di proiettarsi nel passato, facendo uso dei segreti millenari di tradizione militare, sfruttando tecniche, linguaggi, aforismi del tempo adattate al mondo contemporaneo e rivolte a manager, politici, imprenditori.

Il sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno Analisi, scenari, riflessioni di Francesco S. Coppola e Giuseppe Rosa Editore Giannini - Pagine 336 - Euro 34,00 Francesco S. Coppola e Giuseppe Rosa affrontano una tematica di forte interesse comune, resa tale grazie all’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno che ha realizzato, assieme al patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, uno studio sul sostegno pubblico alle imprese del Meridione e in particolare sui principali strumenti di agevolazione degli investimenti. Grazie a una ricognizione storica del sistema di incentivazione negli anni successivi alla fine dell’intervento straordinario, il lavoro ne ricostruisce l’evoluzione e i cambiamenti avvenuti per effetto delle modifiche delle regole comunitarie, delle modifiche nell’assetto dello Stato e per il tentativo di rendere gli incentivi sempre più mirati ed efficaci. Gli strumenti di agevolazione alle imprese operanti al Sud hanno evidenziato i principali risultati, i punti di forza e di debolezza, nonché il ruolo che potranno svolgere in prospettiva, alla luce del dibattito pubblico e del gradimento delle imprese. Da qui ne emerge un sistema complesso, caratterizzato da difficoltà finanziarie e gestionali che hanno contribuito al non-raggiungimento degli obiettivi prefissati. A completare l’opera è stato effettuato uno studio completo, prendendo in analisi un campione di 500 imprese meridionali operanti nei settori manifatturiero e del terziario avanzato. È stato tracciato uno spaccato significativo degli orientamenti, delle esigenze e delle potenzialità del tessuto produttivo. I risultati dell’indagine riportano una realtà economica da non sottovalutare: la bassa propensione agli investimenti. In questo quadro, secondo l’opinione degli intervistati, il sistema degli incentivi, da condizione irrinunciabile per realizzare un programma d’investimento, com’era in passato, viene considerato tutto al più un elemento di supporto allo sforzo imprenditoriale, che può favorire alcuni processi rilevanti, come per esempio l’innovazione, ma a condizione che gli strumenti siano di semplice fruizione e maggiormente finalizzati alle esigenze delle imprese stesse. 46

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Books and Web

www.innovazioneitalia.net Digitando il sito www.innovazioneitalia.net, l’utente esplora uno spazio dedicato alle notizie, commenti riguardanti progetti innovativi proposti dalle aziende italiane. “Non solo un blog” ma una vetrina per condividere idee e servizi nel campo del business e dell’economia italiana. Il Made in Italy della produzione industriale e artigianale risulta essere un sinonimo di affidabilità, garanzia e qualità, rappresentando un vanto per le nostre imprese anche in campo internazionale. Il blog desidera essere uno strumento funzionale alle aziende, offrendo ai progetti Made in Italy, iniziative, proposte innovative una maggiore visibilità. Ciò contribuisce alla creazione innovativa del nostro Bel Paese: idee di business, occasioni di incontro con le banche e mercato dei capitali, bandi di finanziamento pubblico. Il blog, costantemente aggiornato, dispone di alcune sottocategorie nelle quali gli utenti interessati possono condividere proposte e commenti: “Finanziamenti Innovazione”, “Innovazione ambiente”, “Innovazione imprese”, “Innovazione progetti”, “Innovazione tecnologica”. Per quanto riguarda la sezione dedicata ai progetti innovativi legati all’eco sostenibilità, l’utente avrà la possibilità di tenersi aggiornato in relazione a proposte, idee, prodotti Made in Italy di aziende responsabili e potrà lasciare un commento inserendo i propri dati personali. Insomma, non solo un blog ma un contenitore di informazioni, progetti, idee, una vetrina per condividere in ambito finanziario ed economico il Made in Italy della produzione italiana industriale e artigianale.

www.ticonzero.info Ticonzero.info è la rivista on-line di business e management che interpreta fatti e fenomeni contemporanei con metodo scientifico. Uno spazio di incontro e di confronto per coloro che desiderano esporre se stessi e i propri talenti. Negli oltre dieci anni di storia, Ticonzero.info si è approcciato al management in modo multi disciplinare, mescolando teorie accademiche ed esperienze aziendali, diffondendo in Italia una nuova cultura manageriale. Il lettore, infatti, può accedere liberamente ai contenuti, scaricando tutti gli articoli dei 101 numeri d’archivio. Tra le diverse sezioni presenti all’interno del sito, il lettore può inoltrarsi all’interno di uno spazio dedicato alla “creatività”, una sala giochi letteraria in cui sono presenti diversi articoli che offrono consigli, tecniche ed esercizi per sviluppare, secondo le proprie capacità, comportamenti più creativi. Oppure la sezione dedicata al global business, permette al lettore l’osservazione di altri mondi per comprendere il nostro, la possibilità di espandere i propri confini abituali, le storie fatte di diversità, curiosità, successi e fallimenti che si incontrano varcando in qualsiasi direzione i confini che ci sono familiari. Queste e altre sezioni che offrono al lettore una visione nuova e stimolante della realtà d’impresa. La redazione della rivista è guidata dal Direttore Editoriale Fabrizio Montanari, Docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e dal Direttore Responsabile Vincenzo Perrone, Prorettore per la Ricerca Università Bocconi. Un team eterogeneo di accademici e manager d’impresa che si pongono come obiettivo la diffusione in Italia di una cultura manageriale nuova, moderna, internazionale, attenta e responsabile.

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TAM TAM G.I. di Orietta Sdoja oriettasdoja@comunicazione2000.com

Comitato Interregionale del Centro

rinnovo cariche

favorendo lo scambio di conoscenze”. Il lavoro dell’Interregionale sul tema di “Ricerca e Innovazione” ha generato alcune proposte che

Durante i lavori del IV Forum dei GI, tenutosi il

saranno sottoposte all’attenzione del Governo:

25 settembre a Portonovo (AN), alla presenza

modifica delle modalità di somministrazione dei

del Presidente Nazionale Giovani Imprenditori

test di ammissione alle facoltà a numero chiuso,

Confindustria, Federica Guidi, è stato

in favore di una graduatoria nazionale e non più

nominato Presidente dei Giovani Imprenditori

per singola università; istituzione di un efficiente

dell’Interregionale del Centro - che raggruppa

sistema di fund raising attraverso la detraibilità

i Giovani Imprenditori di Confindustria Lazio,

integrale delle donazioni dei privati alle università

la tentazione di difendere l’esistente, avendo il

Marche e Umbria - Simone Mariani, già

e agli enti per la ricerca; attivazione di sistemi

coraggio di partecipare come protagonisti al

Presidente GI Confindustria Marche. “Attraverso

trasparenti, severi e rigorosi per il finanziamento

profondo processo di trasformazione del nostro

l’Interregionale del Centro - ha affermato Mariani

pubblico di università o equipe di ricercatori sulla

tessuto produttivo che, se non anticipato e

- vogliamo perseguire molteplici obiettivi, offrire il

base di oggettivi criteri di merito; detassazione

governato adeguatamente, potrebbe travolgerci,

nostro contributo all’analisi delle problematiche

degli utili delle start up avviate da giovani laureati

e in molti casi ciò sta già avvenendo. Lavorando

contingenti e creare occasioni di confronto da

e ricercatori; impiego di parte delle risorse

insieme per sciogliere i nodi strutturali che

cui far scaturire proposte operative, promuovere

provenienti dallo scudo fiscale per progetti

affliggono l’Italia, potremo guardare avanti, con la

e sostenere una maggiore integrazione dei vari

finalizzati al “rimpatrio” dei ricercatori Italiani

consapevolezza di aver contribuito a costruire un

Territori regionali per permettere di essere più

residenti all’estero. Nel suo intervento, Simone

futuro migliore per il nostro Paese e per le nostre

competitivi e di attivare significative e concrete

Mariani ha ribadito che “l’Italia ha bisogno di

imprese”. Simone Mariani succede a Giovanni

sinergie, infine, realizzare progetti comuni,

politici, di imprenditori, di giovani, che vincano

Santucci.

Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia

La neo eletta Presidente, nel ringraziare i

Simone Mariani

colleghi del Direttivo per la fiducia accordatale, Arianna Bellan è la nuova Presidente del

ha affermato che affronterà il suo nuovo e

Comitato Regionale dei Giovani Imprenditori

importante incarico con grande entusiasmo

della Confindustria Friuli Venezia Giulia. È quanto

assicurando il suo massimo impegno e

è stato deciso, all’unanimità, nella riunione del

concentrando l’attività principalmente sui

Direttivo regionale tenutasi lo scorso martedì

seguenti punti in stretto raccordo con le linee

10 novembre a Pordenone. Arianna Bellan, che

operative e strategiche delle Federazione:

succede nel mandato al Presidente uscente

avviare un più fattivo rapporto di collaborazione

le aziende associate a Confindustria; concentrare

Alessandro Zanetti, è dirigente della Sweet SpA,

con il mondo della scuola a livello regionale;

l’attività del Comitato Regionale Giovani su aspetti

azienda dolciaria goriziana presente a livello

iniziare, definendone metodologia e contenuti

pratici, raccogliendo le esigenze delle Territoriali

mondiale con i suoi ovetti di cioccolata che,

con i colleghi delle associazioni territoriali, un

sia in ambito confindustriale che aziendale e

attualmente, occupa un centinaio di dipendenti.

programma di conoscenza e collaborazione fra

cercando strategie comuni.

Gruppo Asti

37 anni, AD dell’impresa di famiglia ormai alla

Arianna Bellan

quinta generazione, negli anni scorsi è stato Nel corso dell’Assemblea Ordinaria del 20

Consigliere e Vicepresidente della Territoriale

ottobre, si è provveduto al rinnovo delle

di Asti e quest’anno ha deciso di candidarsi

cariche sociali, per il triennio 2009-2011, che

alla Presidenza per concludere la permanenza

risultano essere così attribuite: Massimo

nel GGI, mettendo a frutto le esperienze degli

Toso (Toso Srl - Trasportatori Meccanici),

anni precedenti. L’intento del nuovo Presidente

Presidente; Polina Bosca (Bosca SpA - Azienda

è quello di coinvolgere un sempre maggior

Vinicola), Francesca Fasolis (Fa.Re. Sas

numero di Imprenditori Junior (GI) della

– Impresa di Costruzioni Edili); Alessandro

Territoriale in corsi e seminari per coadiuvarli a

la diffusione della Cultura d’Impresa in Scuole

Scassa (F.lli Scassa Costruzioni Sas - Impresa

diventare la classe dirigente del futuro, favorire

e Università.

di Costruzioni Edili), Fabio Rovasio (Iem Srl

l’associazionismo con contatti e progetti

- Impianti Elettrici), Consiglieri. Massimo Toso,

unitamente ai GI di altre Province e promuovere

11-12/2009

Massimo Toso

49


TAM TAM G.I. rinnovo cariche

Gruppo Catanzaro

gli imprenditori e in particolare i giovani, un’Associazione che porti con sé il valore e

Il 22 ottobre, si è svolta l’Assemblea per il

l’orgoglio dell’essere imprenditori, un Gruppo

rinnovo delle cariche sociali. Andrea Abramo,

d’individui che si associno non certo per

che succede a Daniele Rossi, è stato eletto

appartenere a una casta, ma per operare in

Presidente del GGI Catanzaro, per il triennio

concretezza senza corone e stemmi dorati. Gli

2009-2012. Il nuovo Consiglio Direttivo risulta formato, oltre che da Andrea Abramo, da:

obiettivi da perseguire non saranno semplici

Consiglio Direttivo

Andrea Celia, Camillo Crivaro, Alessandro

e, più opereremo, più il rischio di commettere qualche svista sarà alto ma, essendo un

Genovese, Danila Lento, Andrea Poerio,

“La nostra azione - ha proseguito il neo

Gruppo di Giovani, noi raccoglieremo questa

Marco Rubbettino, Massimiliano Salvatori,

Presidente - si focalizzerà certamente sulla

sfida e di certo non rimarremo inattivi. Il

Domenico Antonio Totino. “Sono decenni

divulgazione ai giovani delle nostre esperienze

nostro programma manterrà le linee guida del

- ha dichiarato Andrea Abramo, in apertura

imprenditoriali; gli stessi giovani che sono

passato, raffinando ove possibile le iniziative,

del suo intervento - che l’annosa ‘questione

e dovranno rappresentare le cellule con cui

ma sarà anche un programma ‘aperto’ alle idee

meridionale’ è riproposta sui tavoli istituzionali

riorganizzare il nostro Territorio, il fulcro su cui

e agli approcci innovativi. Costruiremo il nostro

come monito agli amministratori del passato

reinvestire risorse, capacità e tempo. Sono

triennio con l’attenzione e la responsabilità

e lasciapassare per le costituende dirigenze.

certamente loro che guideranno la Calabria

dovuta, implementeremo concretamente le

Eppure non una soluzione, né rilevabili

di domani ed è su di loro che la nostra linea

iniziative ed eviteremo di fermarci a brillanti

segnali di ripresa si fanno largo tra le mille

programmatica dovrà concentrarsi. Per

progetti completi di testa ma senza alcuna

contraddizioni di una Terra, la Calabria, così

raggiungere tale obiettivo, occorrerà avvicinarsi

coda. La nostra sfida sarà far ‘accadere’ e noi,

ricca di risorse potenzialmente valorizzabili.

al mondo dei giovani curando e approfondendo

insieme, ci riusciremo”.

Basti pensare al capitale umano, all’innegabile

ancor di più i rapporti con i loro abituali

valore dell’operosità calabrese, all’ingegno,

formatori, scuole e università, poiché dobbiamo

alla capacità di sapersi reinventare in un

riconoscere che la cooperazione tra impresa

Territorio così ‘difficile’ e povero di opportunità.

e università è, ancora oggi, molto scarsa;

Non di rado, però, proprio queste risorse e

dunque rafforzeremo questo binomio”. “Le

Lo scorso 23 ottobre, si è svolta l’Assemblea

in particolare i giovani scelgono l’unica via

occasioni per incrementare la voglia di vivere

elettiva del GGI Padova. Per il prossimo biennio

possibile, quella della fuga, per esprimere

l’associazione non mancheranno. Dagli

2009-2011, è stato riconfermato Presidente

capacità e potenziale, scelgono di inventare,

incontri istituzionali e non, alle iniziative di

Jacopo Silva insieme al Vicepresidente Vicario

ideare e costruire il proprio futuro su basi

solidarietà, alla partecipazione a incontri di

Giorgio Stoppato. Il Consiglio Direttivo è,

più solide e ricche d’opportunità. I nostri

confronto formativo finalizzati al supporto degli

dunque, composto: Jacopo Silva (Siauto SpA),

giovani decidono di andarsene. Uno dei nostri

associati o di coloro che vorranno lanciarsi

Presidente; Giorgio Stoppato (Cogeass Broker

obiettivi è quello di salvaguardare questo

nell’intraprendere un’idea. Terremo sempre

di Assicurazioni), Vicepresidente; Enrico Berto

patrimonio che, di anno in anno, esportiamo

vivi i rapporti tra le Territoriali, favorendo

(Berto’s SpA), Davide Bresquar (MB Scambi

e perdiamo con un po’ di complessiva

economie interassociative, scambi culturali e

Culturali Srl), Rodolfo Cetera (Sicea SpA),

complicità. Noi Giovani Imprenditori abbiamo

tavoli operativi sui temi d’interesse comuni.

Giovanni Cilenti (Uniflair SpA), Valeria Lazzaro

l’arduo compito d’essere d’esempio alle nuove

Parteciperemo alle sfide di marketing

(Imballaggi Lazzaro Srl), Niccolò Mion (Mion

generazioni, abbiamo la grande responsabilità

associativo lanciate dagli organi nazionali

SpA), Giovanni Prearo (Prearo Costruzioni

di comunicare a coloro che costituiranno il

e lasceremo un segnale tangibile creando,

Srl), Filippo Sottovia (Trans Cel Autotrasporti

tessuto economico della Calabria di domani,

ideando ‘divertendoci’. Promuoveremo la

Snc), Orazio Stangherlin (Arcadia Consulting

che il futuro è un’opportunità difficile ma

partecipazione alle iniziative istituzionali di

Srl), Debora Zanon (Prefabbricati Zanon

possibile, se creata con lo spirito dell’operosità,

Confindustria Nazionale, ai Consigli Centrali,

Srl), Consiglieri; Giampaolo Chiarotto (Ing. E.

dei valori, della lealtà, dell’etica, del sacrificio”.

validi momenti conoscitivi per calibrare la linea

Mantovani SpA), Past President.

Gruppo Padova

programmatica della nostra Territoriale sullo scheletro dei piani nazionali. La partecipazione a tali attività ci fornirà utili informazioni e argomenti su cui dibattere e non di rado molti spunti utili all’orientamento delle strategie nelle nostre aziende”. “Mi piace pensare Confindustria - ha concluso Andrea Abramo - come un’Associazione proattiva e dinamica,

Andrea Abramo 50

istituzionale e operativa, che sappia supportare

Jacopo Silva 11-12/2009


TAM TAM G.I. rinnovo cariche

Gruppo Pavia

Brambati (Brambati SpA di Codevilla); Riccardo Brocchetta (Riccardo Brocchetta Srl di Pavia);

L’Assemblea del GGI Pavia, tenutasi lo scorso

Davide Dondena (Saspol Technology Srl di

25 settembre, ha provveduto al rinnovo delle

Vigevano); Silvia Gatti (Plasveroi International

cariche sociali per il biennio 2009-2011.

Srl di Vellezzo Bellini); Stefano Maggi (Lab.

Annalisa Tocchio (Tocchio Srl di Vigevano) è il

Analysis Srl di Casanova Lonati), Massimiliano

nuovo Presidente. Mentre il Consiglio Direttivo

Ruggeri (Valvitalia SpA di Rivanazzano); Giulio

risulta composto da: Andrea Griffini (Com.

Teppati (Nannetti A. & C Srl di Casei Gerola).

Tec.’83 SpA di Trivolzio), Past President; Andrea

Gruppo Rovigo

Annalisa Tocchio

di Davide Guariento: 1) Poter contribuire

Giovani delle Territoriali vicine e di altri Gruppi;

in maniera importante al rafforzamento

3) Sviluppare la tematica dell’education, intesa

Nel corso del Consiglio Direttivo, tenutosi

dell’identità del GGI Rovigo e del ruolo di

non solo come progetti per la scuola, per il

il 14 settembre, Marco Saltarelli è stato

rappresentanza che il Gruppo deve avere

suo avvicinamento alle esigenze delle aziende,

nominato Vicepresidente del GGI Rovigo.

a diversi livelli, per essere parte attiva nella

ma anche come realizzazione di momenti

Il Direttivo, per il triennio 2009/2011 quindi,

programmazione dello sviluppo e della

di formazione e crescita professionale e

risulta così composto: Davide Guariento (Main

crescita del tessuto economico del Territorio.

personale per gli imprenditori del Gruppo.

Consulting Srl), Presidente; Marco Saltarelli

Il Gruppo Giovani Imprenditori deve essere un

(S.A.F.A.S Srl), Vicepresidente; Luca De Stefani

punto di riferimento per tutti i GI del Territorio,

(LMF Srl), Valentina Massaro (PRE.FER Srl),

essendo esso la rappresentanza più grande

Roberto Pastorelli (Adriano Pastorelli Srl),

di tutta la Provincia di Rovigo; 2) Portare il

Alex Saggia (Edil Pitture Srl) e Andrea Turri

Gruppo sul Territorio, creando una solida rete

(Turri F.lli Srl), Consiglieri; Antonio Toscano

di rapporti con le diverse istituzioni a livello

(Toscano Costruzioni Srl) e Daniele Sprocatti

locale, provinciale e regionale, favorendo

(Edicom Srl), Past President. Tre gli obiettivi

la creazione di tavoli di lavoro congiunti e

del Programma delle Attività della Presidenza

momenti di incontro e scambio anche con i

Gruppo Savona

la neo Presidente - sarà incentrato soprattutto sulla formazione, infatti, stiamo lavorando

La nuova Presidente del GGI Savona è

proprio in questi giorni per stabilire temi e

Elisabetta Cappelluto, terza donna nominata

contenuti con la struttura dell’Unione. Vogliamo

alla guida del Movimento GI Savona, dopo

proporre ai nostri associati un percorso di alta

Cristina Mallarini e Federica Bagnasco, durante

formazione, che vedrà il punto di arrivo in un

l’Assemblea riunitasi il 16 settembre. 36 anni e

convegno organizzato dal nostro Gruppo nel

mamma di Ludovica di 11, Elisabetta Cappelluto

2011 proprio a Savona, dove speriamo di avere

- rappresentante della terza generazione

ospite il nostro Presidente Nazionale, Federica

imprenditoriale delle aziende di famiglia del

Guidi”.

“Gruppo Cappelluto”, attive nell’edilizia, nella cantieristica e nel turismo, che contano 200 addetti e che operano anche in Lombardia e Piemonte - succede a Cristina Mallarini per scadenza del mandato. Il nuovo Consiglio Direttivo, per il biennio 2009-2011, risulta inoltre composto da: Alba Picasso (Picasso Gomme) e Fabrizio Re (Tortorello e Re), Vicepresidenti; Cristina Bolla (Oroargento Group), Marika Garzoglio (Cement-Bit), Guido Ghiringhelli (Albino Chiesa) e Gabriele Gilardoni (Gilmarmi), Consiglieri. “Il mio programma - ci ha dichiarato

11-12/2009

Davide Guariento

La rubrica “Tam Tam G.I.” è strutturata in due sezioni: “Rinnovo Cariche” ed “Eventi”. Per lo spazio “Rinnovo Cariche”, si chiede alle Segreterie Regionali e Territoriali G.I. di inviare la documentazione con i nomi del nuovo Consiglio Direttivo e la foto (ad alta risoluzione) del nuovo Presidente e/o dei componenti il nuovo Consiglio Direttivo. Per lo spazio “Eventi”, relativo alle iniziative promosse dai Comitati Regionali G.I. e G.G.I., si invitano le Segreterie Regionali e Territoriali G.I. a trasmettere una sintesi della manifestazione (10-15 righe) e/o il depliant con il programma. Foto e documentazione vanno fatte pervenire, cortesemente, a Orietta Sdoja (oriettasdoja@comunicazione2000.com).

Elisabetta Cappelluto 51


TAM TAM G.I. EVENTI

2 15 Giugno

imprese familiari: errori frequenti e soluzioni”.

Bergamo

L’equilibro che deve esistere tra famiglia e

2 11 Settembre Pescara

Il Consiglio Direttivo di giugno, oltre al resoconto

impresa deve essere sempre tenuto in forte

“Competere - Semplificare - Intraprendere” è

e al relativo dibattito sull’evento del Convegno

considerazione per il progresso dell’impresa

stato il titolo dell’Assemblea Annuale e della

GI 2009 a Santa Margherita Ligure, ha visto

stessa. Non è compito facile: per natura stessa,

Tavola Rotonda del GGI Pescara. Nella relazione

l’intervento del Direttore di Confindustria

infatti, famiglia e impresa sono ambiti fondati su

annuale, il Presidente del GGI, Alessandro

Bergamo, Guido Venturini. Particolarmente forte

approcci diversi, protezione e solidarietà nella

Addari, ha delineato lo scenario e le nuove sfide

e deciso il suo discorso rivolto al GGI Bergamo,

prima, rischio e competizione nella seconda.

dell’Economia globale che attendono le imprese

Venturini ha comunicato quanto è necessaria

Come fermare la giusta coesistenza, il giusto

e i Giovani e sottolineato l’importanza di avere

la presenza di tutta la struttura, anche in Giunta,

equilibrio? Luca Petoletti, Responsabile Divisione

sempre più una visione sistemica tra imprese,

insieme all’invito permanente di Gianmarco

Imprese Familiari di Ambrosetti, ha spiegato

associazioni, istituzioni e politica per accelerare

Gabrieli alla Presidenza. Il contributo dei GI

con decisione e chiarezza come affrontare

il cambiamento e per costruire insieme un

deve diventare un concreto e costante aiuto

e risolvere concretamente le problematiche,

sistema sempre più efficiente ed efficace. Il

ai senior, perché i GI sono capaci di gestire

latenti o espresse, che le imprese di famiglia

Presidente ha, poi, illustrato alla platea i progetti

maggiormente la velocità del cambiamento e

devono, prima o poi, affrontare per garantirsi

avviati e quelli in fase di lancio nelle tre aree

sentirsi responsabili.

un’ottimizzazione della propria organizzazione

“Competere - Semplificare - Intraprendere”,

nel tempo. È vero che ogni impresa ha le sue

assi strategici del suo programma, nella cornice

peculiarità, ma vi sono tratti comuni su cui

del programma biennale del Presidente di

molte imprese di famiglia scivolano come il non

Confindustria Pescara, Mauro Angelucci, e

Un emozionante Tour del Mistero ha portato il

rispetto dei ruoli, la carenza di informazioni, poca

lanciato delle proposte concrete di rilancio

GGI Bergamo a conoscere meglio la loro città,

chiarezza su chi deve fare cosa, ecc. “Non voglio

della competitività. Il Vicepresidente Nicola Di

avvolta da misteri e racconti particolarmente

dilungarmi - ha dichiarato Gianmarco Gabrieli,

Marcoberardino si è soffermato sul regolamento

coinvolgenti. Paolo Meschini, la guida membro

Presidente del GGI Bergamo - sull’importanza

del progetto di Confindustria Pescara ideato e

del Gruppo Archeologico Bergamasco, dopo

che rivestono le imprese familiari. Negli

gestito dal GGI StartImpresa, che darà ai Giovani

aver presentato le numerose iniziative del

ultimi mesi, mentre tutto il mondo era avvolto

Aspiranti Imprenditori della Regione, selezionati

Gruppo, ha accompagnato i GI per tutta la serata

dall’incertezza, da questa crisi finanziaria scaturita

da un Comitato Tecnico di Valutazione,

tra vicoli e misteri di Città Alta. La serata si è

dalla mancanza di fiducia tra le banche stesse,

l’opportunità di essere guidati alla trasformazione

conclusa alle tavole del ristorante “Tre Torri” in

le imprese familiari hanno rivestito un ruolo

della loro idea di impresa in un vero e proprio

Piazza Mercato del Fieno.

fondamentale perché all’interno delle stesse

progetto di business, attraverso un Corso di

c’era, e c’è tuttora, un giacimento di fiducia.

Specializzazione gratuito. Collegato al Corso

Fiducia tra i membri della famiglia, fiducia tra i

di Specializzazione sarà il Premio in denaro

collaboratori, fiducia nei confronti del sistema

messo in palio dalla Federazione delle Banche

Lo Yes for Europe ha organizzato “Business

bancario: ritengo che sia altrettanto fondamentale

di Credito Cooperativo dell’Abruzzo e del Molise

Mission to Russia”.

che oggi il sistema bancario ricompensi in termini

e la consulenza gratuita per la fase di start-up,

di fiducia le imprese familiari, che con quella

nel caso di effettivo avvio della nuova impresa,

visione di lungo termine stanno traghettando

da parte dei partners progettuali: Adecco,

l’economica oltre la tempesta”.

Asi Consulting, Badine, Bizbrain Systems,

2 30 Giugno Bergamo

2 2-5 Luglio

Saint Petersburg

2 9 Luglio Bergamo

La Cena Estiva 2009 del GGI Bergamo si è tenuta nella splendida location “Tenuta Colle Piajo” a Nembro. Organizzata e animata dalle ragazze

2 6 Settembre Bergamo

Elaform, Mirus, MP & Partners, Tecnoconsult, TopSolutions. Il modello di domanda e i relativi allegati sono inseriti sul portale di Confindustria

del GGI Bergamo, coordinate da Silvana Pezzoli,

Il Memorial Internazionale Davide Fardelli,

Pescara: www.confindustria.pescara.it. La

la serata è trascorsa tra piacevoli sorprese e

dedicato all’amico e collega del GGI Bergamo

Tavola Rotonda ha raccolto le testimonianze

gadget distribuiti a tutti i presenti e offerte dagli

scomparso tragicamente sei anni fa, è arrivato

di alcuni protagonisti della realtà economica e

sponsor dell’evento. Un evento divertente e molto

alla quinta edizione. L’evento è stato riservato

politica, per un confronto teso al rilancio delle

partecipato anche dal punto di vista culinario,

alle categorie Elite/Under23, Donne/Elite,

imprese e del Territorio. Sono intervenuti oltre

particolarmente raffinato e di gusto.

Juniores, Allievi, Donne Allieve e Hand Bike. I GI di Bergamo hanno apprezzato profondamente

2 14 Luglio

di aver fatto parte del Comitato d’Onore, perché

Bergamo

“la passione, l’entusiasmo e la disponibilità

In collaborazione con The European House

che Davide ha aggiunto all’interno del nostro

Ambrosetti, il GGI Bergamo ha organizzato

Movimento vive ancora in mezzo a noi”.

un incontro dal titolo “L’ottimizzazione delle

11-12/2009

Pescara 53


TAM TAM G.I. EVENTI

al Presidente Addari: Fabio Spinosa Pingue,

multinazionale leader europeo nel settore

Presidente GI Confindustria Abruzzo; Simone

del packaging metallico per alimenti e non,

Mariani, Presidente GI Confindustria Marche;

che utilizza da anni questa metodologia. Il

Mauro Angelucci, Presidente Confindustria

raggiungimento dell’eccellenza nelle prestazioni

Pescara; Daniele Becci, Presidente della Camera

aziendali attraverso il miglioramento continuo:

di Commercio di Pescara; Alfredo Castiglione, Vicepresidente Giunta Regionale d’Abruzzo;

il WCM - World Class Manufacturing o Lean

Pescara

è una metodologia d’organizzazione dei

Guerino Testa, Presidente Provincia di Pescara;

Assoluto Rally. Alfredo, o “superdedo” come

processi aziendali che, attraverso l’obiettivo del

Antonio Martorella, Assessore Provincia di

lo chiamano i suoi supporter, ha tenuto una

miglioramento continuo di tutte le prestazioni e

Pescara; Stefano Cardelli, Assessore Comune di

lezione focalizzandosi sui principali aspetti

il coinvolgimento di tutti i livelli aziendali, porta

Pescara; ha moderato l’incontro Luigi Vicinanza,

della Guida Sicura, dalla posizione di guida

all’eccellenza dell’intero ciclo logistico-produttivo,

Direttore del “Centro”, quotidiano dell’Abruzzo.

alla corretta traiettoria in curva, dal movimento

compreso quello della progettazione. Sono

Il Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo,

delle mani sul volante fino a suggerimenti su

state approfondite le metodologie di lavoro

Nazario Pagano, ha voluto inoltrare un messaggio

dove guardare mentre si guida e la corretta

usate, basate appunto sui concetti della Lean

di saluto al Presidente Addari, rappresentando

scelta e manutenzione dei pneumatici, al fine

Manufacturing, e l’intero processo produttivo di

la vicinanza dell’Istituzione regionale al mondo

di evitare errori comuni che limitano il confort

Crown, analizzando come tale modello consenta

dell’imprenditoria e alle sue problematiche.

di guida e soprattutto, la sicurezza. A seguire,

all’azienda di rispondere alle richieste dei

Riprendendo il titolo dell’Assemblea, il Presidente

è stato utilizzato un evoluto simulatore di

clienti in tempi brevi e con grande flessibilità e

ha sottolineato l’importanza per Amministratori

Guida per poi passare alla prova “al volante”

come a tutti gli effetti esso sia considerato leva

e Imprenditori di alzare il livello dell’impegno,

in cui i Giovani di Pescara hanno guidato le

strategica per competere sul mercato europeo.

per consentire anche a una piccola Regione

autovetture messe a disposizione dallo sponsor

All’incontro, ha fatto seguito una visita guidata

come l’Abruzzo di reggere la competizione

principale AutoAbruzzo, concessionario BMW

dello stabilimento di Crown Aerosols Italia di

negli scenari nazionali così come in quelli

e Mini, mettendo in pratica i preziosi consigli

Spilamberto (Modena). L’aperitivo conclusivo si

internazionali e allo stesso tempo proporsi agli

del pilota istruttore. Per Daniele Pasquali tra

è tenuto presso il Museo dell’Aceto Balsamico di

investitori come luogo appetibile.

gli organizzatori dell’evento “sono momenti

Spilamberto, dove i partecipanti sono stati accolti

importanti che uniscono alla convivialità aspetti

dal Sindaco, Francesco Lamandini.

2 18-20 Settembre Bergamo

formativi utili per la vita di tutti giorni, soprattutto per chi utilizza l’auto per lavoro girando in lungo

2 22 Settembre Verese

Il GGI Bergamo ha organizzato la Quinta

e in largo l’Italia e l’Europa come spesso accade

Edizione del Trofeo Associazioni Giovanili.

a noi imprenditori”. Presente anche il Direttore

“Quale leva per le PMI? Il valore delle risorse

Una regata a vele bianche (senza spinnaker),

di Confindustria Pescara, Luigi Di Giosaffatte,

umane” è stato il titolo dell’appuntamento che

promossa con l’intento aggregativo, rivolto

che ha molto apprezzato l’iniziativa, “una bella

il GGI Varese ha organizzato nella sede di

anche all’Associazione Artigiani Bergamo e

occasione per sentirsi sempre più parte di un

Busto Arsizio dell’Associazione. Un momento

all’Associazione Nazionale Costruttori Edili.

Gruppo coeso che ha il piacere di stare insieme

informale, durante il quale i GI hanno potuto

anche al di fuori del contesto lavorativo”. Al

confrontarsi con Stefano Canali, Direttore

termine dell’evento dopo la consegna degli

Generale della Canali SpA, storica azienda

attestati di partecipazione, il Presidente Addari

che opera nella produzione sartoriale di capi

Week end all’insegna della Sicurezza alla Guida,

ha voluto ringraziare AutoAbruzzo e gli altri

classici, sportswear e accessori moda. Il suo

quello organizzato dal GGI Pescara, capitanati

sponsor che hanno consentito la realizzazione

intervento è stato preceduto da quelli di Alberto

dal Presidente Alessandro Addari, nel circuito Val

dell’iniziativa: Abruzzo Channel, Bizbrain Systems,

Parma, Presidente dei GI di Varese, e di Stefano

Vibrata. Protagonista dell’evento il pilota di rally

Executive Services, Gruppo Ettorre, Park Hotel

Monda, Amministratore Delegato della Impemba

professionista Alfredo De Dominicis, abruzzese,

Alcione. Nella foto, da sinistra Alessandro Addari,

& Associati, società che opera dal 1984, in

già istruttore di pilotaggio presso il Centro

Alfredo De Dominicis e Daniele Pasquali.

Italia e all’estero, nei settori della consulenza

2 19 Settembre Pescara

Internazionale di guida sicura Alfa, Maserati e Ferrari e ora impegnato nel Campionato Italiano

2 21 Settembre Modena

direzionale e della formazione manageriale. “All’interno del Movimento - ha spiegato Alberto

Nell’ambito degli “aperitivi con l’innovazione” - ovvero momenti informali di riflessione su temi nuovi o sempre attuali dell’innovazione tecnologica e di processo - il GGI Modena ha studiato la “World Class Manufacturing o Lean

Pescara 54

Production” applicata a Crown Aerosols Italia,

Verese 11-12/2009


TAM TAM G.I. EVENTI

Parma - è emersa la volontà di dialogare e

Countryman, Console Generale degli Usa; David

confrontarci con autorevoli personalità del

Zolesi, Consigliere d’Amministrazione Kaiser Italia

mondo imprenditoriale ed economico che, con

Srl; Gian Giacomo Gellini, Presidente Arezzo

la propria esperienza umana e professionale,

Bitumi Srl; Massimo Fojanesi, AD Energia Futura;

possano arricchirci e creare occasioni di

Jacopo Morelli, Vicepresidente Nazionale Giovani

approfondimento in merito a tematiche di grande interesse e attualità”. A partire dal tema

Imprenditori Confindustria per l’Economia; Paolo

Onna

Ermini, Direttore “Corriere Fiorentino”.

delle risorse umane. Argomento che è stato già

all’interno di un Consiglio Direttivo, che si è

al centro dell’Assemblea 2009 e che, continua

svolto a Onna (Aq); l’incontro è stato l’occasione

Parma, “intendiamo approfondire ulteriormente

in cui gli imprenditori dei due Gruppi hanno

attraverso un workshop, durante il quale sarà

avuto modo di conoscersi e di confrontarsi sui

È stato presentato alla stampa il libro “Giovani

possibile analizzare nel concreto casi aziendali

relativi programmi ed eventuali attività da seguire

da trent’anni. Storia di un Gruppo, lezioni

specifici, in modo da poter riflettere insieme

congiuntamente. In seguito al Consiglio Direttivo,

d’impresa, percorsi di vita”, voluto dal GGI Trieste

sull’organizzazione e i processi aziendali

i GI di Frosinone, accompagnati dai colleghi

per festeggiare i trent’anni dalla fondazione

all’interno delle nostre imprese”.

abruzzesi, hanno avuto modo di visitare la Scuola

(2 aprile 1979). In un’atmosfera informale, la

della Dottrina Cristiana al centro dell’Aquila e di

Presidente Michela Cattaruzza ha ricordato le

consegnare i fondi raccolti con la Festa d’Estate

iniziative portate avanti dal GGI. Gli ex Presidenti

2009 del GGI Frosinone, intitolata “L’Aquila per

hanno raccontato la loro esperienza e il senso

Vivere il post-sisma in prima linea, trovando

L’Aquila”, destinati alla ricostruzione della Scuola;

di appartenenza al Gruppo. Tante le attività che il

la forza per costruire una storia nuova dalle

a questi fondi, si aggiungerà parte del plafond di

GGI Triestino ha portato avanti dalla fondazione,

macerie del 6 aprile. È lo spirito dei Giovani

Confindustria Abruzzo.

sotto la guida di Giorgio Tomasetti: sviluppo dei

2 23 Settembre Onna (AQ)

Imprenditori, di chi si alza la mattina “e non aspetta che qualcuno gli accenda il computer per iniziare a lavorare”. Quello stesso spirito

2 24 Settembre Prato

2 24 Settembre Trieste

contatti con il mondo della scuola e impegno nella diffusione della cultura d’impresa. Infatti, “Giovani da trent’anni” si inserisce in questo 2°

che ha spinto i Giovani di Confindustria Abruzzo

Al Teatro del Magnolfi Nuovo di Prato, organizzato

filone di attività, raccogliendo le testimonianze

a premiare il giornalista Giustino Parisse,

dal Comitato Economia Giovani Imprenditori

di ragazzi che hanno, da soli o con una solida

Vicecaporedattore del quotidiano d’Abruzzo “Il

Toscani e dal GGI Prato, si è svolto l’incontro per

famiglia di imprenditori alle spalle, intrapreso un

Centro”, nonché responsabile della redazione

un confronto aperto su “Futuro, new technology

mestiere speciale. Il libro, il cui progetto grafico e

aquilana. Una statua, che riproduce il Guerriero

e manifattura. Perché investire in Toscana”,

coordinamento editoriale sono stati gestiti da Aps

di Capestrano, intitolata al “Personaggio

nell’ambito del Forum Economia3. Quest’anno,

Comunicazione, si apre con le introduzioni del

dell’anno 2009”, è stata consegnata dai GI a

il Forum - che ogni anno è organizzato dalla

Presidente dell’Associazione degli Industriali della

Parisse, che gli riconoscono il merito di essersi

Regione Toscana - è stato dedicato al legame

Provincia di Trieste, Corrado Antonini, del Past-

“distinto per l’impegno lavorativo e sociale

tra conoscenza e sviluppo di un’economica

President del GGI Udine, Matteo Tonon, e della

e la straordinaria forza nel reagire nel dopo

più competitiva e ai temi dell’istruzione e

Presidente del GGI triestino Michela Cattaruzza

terremoto, nonostante le tristi vicende personali”:

innovazione; si è parlato anche di imprese

Bellinello. Seguono, le testimonianze raccolte

impossibile per lui non pensare a quello che è

innovative e trasferimento tecnologico, di credito

dei Past-President del GGI triestino, a partire

successo, ai suoi due figli, Domenico e Maria

alle imprese e di un futuro toscano fatto di new

dal fondatore Giorgio Tomasetti, che traccia

Paola, rimasti sepolti dalle macerie, specie se il

technology ma anche di manifattura. Il filo rosso

anche un ricordo del suo successore Alessandro

premio arriva nel giorno del suo 19° anniversario

di tutti gli incontri è stato quello di affrontare

Janousek, prematuramente scomparso.

di matrimonio. Tra i tanti presenti alla cerimonia

la crisi per mitigarne gli effetti, ma gettare lo

Raccontano, poi, la propria esperienza,

di consegna, che si è svolta nella tensostruttura

sguardo anche oltre, da subito! Sono intervenuti

nell’ordine, Patrizio Brusoni, Paolo Sadoch,

che ospita la Chiesa di Onna (Aq): Fabio Spinosa

all’evento, in qualità di relatori: Lorenzo Guazzino,

Giancarlo Laboranti, Donato Riccesi, Davide

Pingue, Presidente GI Confindustria Abruzzo;

Presidente GGI Prato; Alessandro Colombini,

Cattaruzza, Massimiliano Fabian, Alberto Venuti e

Alessandro Addari, Presidente GGI Pescara;

Presidente GI Confindustria Toscana; Claudio

Franco Napp. Il cuore del volume è rappresentato

Mauro Bernabei, Presidente GGI Teramo;

Martini, Presidente Regione Toscana; Mary Ellen

dagli interventi degli attuali membri del GGI,

Alessandra Rossi, Presidente GGI L’Aquila; Giuseppe Ranalli, Presidente GGI Chieti; Luigi Vicinanza e Domenico Galasso, rispettivamente Direttore e Consigliere Delegato del “Centro”; Giovanni Turriziani, Presidente GGI Frosinone, con tanti Giovani Imprenditori del Frusinate. I GI dell’Abruzzo hanno incontrato il GGI Frosinone

11-12/2009

Prato

Trieste 55


TAM TAM G.I. EVENTI

raccolti in ordine alfabetico: a ogni GI è stato assegnato un tema in linea con la propria attività, da trattare sia dal punto di vista generale che in riferimento alla propria esperienza personale. Il risultato è un campionario variegato di testi che raccontano i vari settori dell’industria triestina, dall’ICT all’edilizia, dalla chimica al turismo, dal

Modena

Ascoli Piceno

caffè all’elettronica, ma soprattutto i diversi modi

“Mito”, che rappresenta la linea di montaggio

aziendali che vedono il fattore innovazione come

di approcciare un unico mestiere: l’imprenditore.

di più recente costruzione, progettata per

leva vincente per la competitività dell’impresa

Ogni intervento è corredato da uno scatto

garantire una maggiore ergonomia per l’operaio.

moderna nel mercato globale. Presso la Sala

realizzato ad hoc dal fotografo Fabrizio Giraldi,

Poi, sono stati seguiti tutti i processi dell’Unità

degli Specchi di Confindustria Ascoli Piceno, si

le cui immagini sono pubblicate su “National

di Lastratura, che assembla gli stampati per

è tenuto il 1° Workshop guidato da Kenneth P.

Geographic”, “Panorama”, “D di Repubblica”, “Il

costituire la carrozzeria, e dell’Unità di Montaggio,

Morse (Mit Boston). Morse è uno dei massimi

Sole 24 Ore”, “Corriere” e su numerose riviste

che interviene dopo la verniciatura nel montaggio

esperti mondiali di strategie e opportunità

estere, e che da alcuni anni lavora per l’agenzia

della meccanica fino ad arrivare all’autovettura

di innovazione tecnologica per la crescita

fotogiornalistica di Milano GraziaNeri, come unico

finita e alle procedure di test. Infine, la

competitiva delle imprese; leader riconosciuto

fotografo della Regione Friuli-Venezia-Giulia. La

delegazione ha visitato la nuova sede delle

nello sviluppo delle vendite high-tech a livello

grafica della pubblicazione sottolinea la vivacità

storiche officine Abarth, dove vengono preparate

globale; co-fondatore di 5 celebri High-Tech

del progetto, con colori d’impatto, immagini

le 500 e le Punto Abarth da gara.

Companies e membro del Board of Advisor di 4

a tutta pagina, scelta dei caratteri moderna. I nomi dei protagonisti diventano veri e propri elementi grafici, che arricchiscono la pagina

2 2-3 Ottobre Livorno

grandi imprese di venture capital; consulente di numerosi programmi a sostegno dello sviluppo imprenditoriale e della crescita dimensionale

e la incorniciano. Non un semplice annuario,

“Contabilità e Controllo di Gestione” è il

di imprese in tutto il mondo. Sono intervenuti,

quindi, ma un “trattato” sul fare impresa, anche

titolo del corso organizzato dal GGI Livorno,

in qualità di relatori: Gianluca Tondi, Presidente

se gestito con lo spirito di chi ha l’entusiasmo dei

in collaborazione con Sosvind (Società di

GGI Ascoli Piceno; Lucia Dignani, Presidente

Giovani.

servizi di Confindustria Livorno). Destinato

GGI Macerata; Valeriano Balloni, Vicepresidente

a imprenditori e responsabili della gestione

Operativo Istao; Simone Mariani, Presidente

aziendale, il corso ha avuto l’obiettivo di fornire

Giovani Imprenditori Confindustria Marche;

gli elementi di lettura del bilancio d’esercizio

Giampaolo Fascina, Partner Gea. “Il rinnovamento

Per adeguarsi alle nuove esigenze del Territorio

in un’ottica manageriale, familiarizzando con le

delle imprese - ha spiegato il Presidente Simone

Bergamasco e per garantire l’efficienza delle

metodologie di analisi e interpretazione di dati.

Mariani - passa attraverso il rinnovamento

2 28 Settembre Bergamo

cure e dei servizi erogati, nel quartiere Trucca, è in corso di realizzazione il nuovo Ospedale “Papa Giovanni XXIII”. Il GGI Bergamo, guidato

2 4 Ottobre Bergamo

culturale di chi guida l’azienda. Dobbiamo investire sui cervelli, se vogliamo uscire dalla crisi” e ha aggiunto “vogliamo portare alla pratica

dal Presidente Gianmarco Gabrieli, ha

All’interno di Bergamo Scienza, il GGI Bergamo

contributi operativi e creare i presupposti per la

organizzato una visita ai cantieri per meglio

ha patrocinato la Prima Edizione RoboCup, trofeo

nascita di nuove attività”.

conoscere le complessità costruttive e quelle

internazionale di calcetto per squadre di robot. In

organizzative relative al trasferimento nella nuova

una massiccia cornice di pubblico, nella location

struttura.

Sentierone, i GI Bergamaschi sono stati presenti

2 28 Settembre Modena

Una delegazione di Giovani Imprenditori di Modena ha effettuato una visita allo Stabilimento FIAT Mirafiori a Torino. Dopo un incontro introduttivo sull’organizzazione e la gamma

2 6 Ottobre Varese

per questa futuristica manifestazione, che ha

“Come l’innovazione aiuta a vincere la crisi”,

permesso ai ragazzi di coniugare aspetto ludico

le esperienze messe a confronto dal Gruppo

e studi tecnici nella robotica e meccatronica,

Giovani Imprenditori di Varese. Edoardo Garrone,

asset fondamentali per lo sviluppo del Territorio.

Presidente di Erg SpA, ha posto l’accento

2 5 Ottobre

Ascoli Piceno

sulla politica d’investimenti del suo Gruppo, orientata “alle energie rinnovabili”. Giorgio Squinzi, Amministratore Unico di Mapei SpA, ha

dei prodotti oltre che sul modello World Class

I Giovani Imprenditori di Confindustria Marche e la

sottolineato come la sua azienda dedichi “i due

Manifacturing alla base della produzione, i

Fondazione Carisap, insieme al GGI Ascoli Piceno

terzi della spesa in ricerca, per lo sviluppo di

partecipanti hanno potuto visitare a bordo di una

e al GGI Macerata, hanno promosso un ciclo di

soluzioni di prodotto più compatibili per l’uomo

tradotta elettrica alcune aree dello Stabilimento

incontri per la formazione manageriale sul tema

e l’ambiente”. Walter Albè, Vicepresidente Food

Mirafiori Carrozzeria. In particolare il percorso

“Imprenditorialità e innovazione”, dove in una

Preparation and Dishwashing Wer di Whirlpool

guidato si è concentrato sulla produzione della

serie di workshop si approfondiscono strategie

Europe, ha affermato che, anche per il settore

56

11-12/2009


TAM TAM G.I. EVENTI

Varese

Cuneo

Legnano

degli elettrodomestici, “le tematiche verdi sono

Don Biagio Amato. Questo ha conferito, al

“Cocktail & business”. Si è trattato del primo di

sempre più determinanti per un’innovazione

gesto dei Giovani Imprenditori di Catanzaro,

una serie di appuntamenti che si ripeteranno

competitiva”. Victor Missiah, Consigliere Delegato

un grande valore aggiunto. L’importanza di

durante l’anno, il cui obiettivo è quello di fornire

di Ubi Banca, ha messo in evidenza come, al

un gesto che contribuisce alla crescita del

a tutti i partecipanti occasioni per conoscere

di là della difficile fase congiunturale, “l’Italia

Territorio, come le altre iniziative portate avanti

nuovi colleghi, consolidare amicizie esistenti

sia uno dei pochi Paesi ad aver mantenuto la

in altri settori della società dall’Associazione

e confrontare idee ed esperienze. Il format

propria quota di mercato”. Il tema affrontato

Industriali, è stata sottolineata dal Direttore

è quello dell’aperitivo in ambiente informale,

- nel convegno organizzato dal GGI Varese,

Dario Lamanna, che ha evidenziato la stima

prendendo spunto dal progetto Value Matching

insieme a LIUC Alumni, l’associazione dei laureati

di Confindustria verso Fondazione Betania,

già sperimentato. Con la volontà di creare,

dell’Università LIUC, si è tenuto presso l’Università

“una struttura sanitaria che, con competenza,

intorno a un momento “normale” della giornata,

di Castellanza - ha puntato sul confronto delle

efficacia e uno sguardo verso il futuro,

un ambiente che possa divenire terreno fertile

esperienze maturate sul campo, attraverso

sta portando avanti una politica sanitaria

per favorire lo scambio di idee, la generazione

la testimonianza di esponenti di primo piano

d’eccellenza”.

di opportunità in logica di partnership, la

dell’industria italiana, rappresentanti del mondo energetico, degli elettrodomestici, della chimica e del sistema bancario. “Le istituzioni, il mondo

2 7-8 Ottobre Cuneo

condivisione degli scenari, l’aggregazione fra imprese e fare sistema. La convinzione del Presidente, Mimmo Lobello, è che per affrontare

della ricerca, gli istituti di credito, le nuove leve

Il GGI, guidato dal Presidente Alessandro

momenti di mercato difficili occorra ritornare a

dell’imprenditoria locale - ha sostenuto, nel

Battaglia, ha organizzato per i propri iscritti una

logiche di condivisione delle problematiche al fine

suo intervento introduttivo, il Presidente dei GI

due giorni a Roma, per alcune visite istituzionali

di trovare soluzioni comuni e ritrovare lo spirito

di Varese, Alberto Parma - devono far sì che

con parlamentari della Provincia di Cuneo.

di collaborazione e di partnership che consenta

i singoli casi di successo e l’atteggiamento

Mercoledì 7: udienza generale del Santo Padre

di generare nuovi spunti e nuove opportunità.

vincente di alcune realtà di nicchia, di cui è ricco

in Vaticano; visita alla Camera dei Deputati; cena

Confindustria rappresenta il contenitore naturale

il Territorio Varesino, si trasformino in una logica

con alcuni parlamentari cuneesi. Giovedì 8: visita

di queste iniziative che si affiancano al ruolo

di sistema. In una diffusa politica aziendale votata

al Senato.

istituzionale dell’Associazione in termini di

all’innovazione costante. Anche nei tempi di crisi”.

2 7 Ottobre

2 8 Ottobre Como

Catanzaro

supporto e problem solving. Per dare un’identità maggiormente definita a questi incontri, i GI di Confindustria Altomilanese intendono affiancare ai

Il GGI Como ha organizzato il 1° incontro della

soci e non, dei “facilitatori” che contribuiscano ad

Una delegazione del Consiglio Direttivo dei

Palestra d’eccellenza, una piacevole occasione

abbattere le barriere comunicative e favoriscano

Giovani Imprenditori di Catanzaro, guidata dal

per incontrarsi e scambiarsi opinioni ed

la conoscenza reciproca. “La partecipazione a

suo Presidente Daniele Rossi, e dal Direttore

esperienze su problematiche comuni. È stata

questi momenti - ha ricordato Lobello - è estesa a

di Confindustria Catanzaro Dario Lamanna, nel

individuata un’area sulla quale ci si è confrontati,

tutti gli imprenditori e professionisti del Territorio

quadro delle iniziative di solidarietà promosse

“La gestione del personale: fattore critico di

e ai rappresentanti delle istituzioni per dare valore

sul Territorio provinciale, ha consegnato,

successo o patata bollente?”. Sull’argomento,

al network. Con l’invito di non dimenticare il

presso la struttura di Fondazione Betania

sono stati analizzati insieme i case history dei

biglietto da visita!”.

(che si trova nel quartiere di Santa Maria)

partecipanti, individuando i punti di miglioramento

un kit Ados (Autism diagnostic observation

utilizzando le esperienze di ognuno. Insomma, un

schedule): un assessment semistrutturato

incontro informale di conoscenze ed esperienze

che permette di valutare “nei bambini da 6

dal quale non si è voluta avere la pretesa di aver

Il verde fa bene all’ambiente prima di tutto, ma

a 17 anni, l’insorgenza di diverse patologie,

tirato fuori degli assiomi ma, viceversa, potenziato

anche all’economia, alle imprese che possono

tra cui ritardo nell’apprendimento, disturbi

e valorizzato esperienze.

e devono cercare di produrre nel rispetto

nel comportamento, patologie sensoriali e soprattutto l’autismo”. Grande soddisfazione e gratitudine è stata espressa dall’equipe medica della Fondazione e dal suo Presidente,

11-12/2009

2 8 Ottobre Legnano

Il GGI Legnano ha promosso il ciclo di incontri

2 8 Ottobre Mantova

dell’ambiente, della società, seguendo il principio della sostenibilità. Al riguardo, si è svolta la 49° Assemblea Generale dei GGI di Mantova dal titolo “Green Economy: il verde che fa

57


TAM TAM G.I. EVENTI

2 15 Ottobre

bene”. Hanno partecipato, in qualità di relatori:

affrontato così un viaggio affascinante tra i valori

Stefano Bondioli, Presidente GGI Mantova;

che stanno alla base della cultura d’impresa:

Mario Gibertoni, Presidente Gruppo Studio

il coraggio che conduce l’uomo oltre i propri

Il GGI Bergamo, guidato da Gianmarco Gabrieli,

Base; Alessandro Saviola, Amministratore Unico

limiti e gli permette di superare le sconfitte; la

ha realizzato - in collaborazione con l’Università

Gruppo Mauro Saviola; Josef Deglmann, Chief

forza del capitale che, se recuperato nella sua

di Bergamo e l’EBEN European Business Ethics

Sales Officer Kosme; testimonianza d’impresa

vitalità “pulita”, può generare nuove spinte per

Network - una ricerca sui valori che spingono

del Continente Africano.

il progresso; le risorse che la Terra mette a

l’imprenditoria locale a promuovere azioni di

disposizione alle sue innumerevoli diversità; la

Responsabilità Sociale. I risultati della ricerca

cultura e il recupero delle radici umanistiche

- che a livello Europeo è stata condotta in Grecia,

che donano spessore al lavoro quotidiano.

Belgio, Olanda e in l’Italia - sono stati presentati in

“Come si costruisce una leadership: il caso

Rileggeremo così nei suoi vari aspetti la forza

un convegno.

Obama” è il titolo del seminario promosso

trainante che fa dello sviluppo una grande

dal GGI Modena. Attraverso le analisi del

avventura. Un dialogo aperto che ha tratto vigore

successo del Presidente Usa, sono state

e ispirazione dai costanti riferimenti al Futurismo,

esaminate strategie, scelte e comportamenti

la rivoluzionaria corrente artistica che festeggia

La Eurotech occupava, al momento della sua

per vedere quello che si può imparare dallo

proprio quest’anno il suo secolo di vita e che

fondazione nel 1992, 5 addetti ed era ubicata

stile di leadership del primo Presidente Usa

proprio a Verona ebbe uno dei suoi centri

a Majano. Oggi, è una multinazionale con 560

afro-americano. Uno stile che potrebbe

propulsori, nel segno di Umberto Boccioni. A

dipendenti, un fatturato registrato nel 2008 di

risultare utile anche ai manager di aziende

una società stanca e sfiduciata crediamo sia utile

circa 92milioni di euro, quotata in Borsa, con

private o pubbliche, ai leader che guidano il

riproporre i contenuti “energetici” del Manifesto

filiali sparse in tutto il mondo, dalla Cina al

cambiamento di grandi imprese o in piccoli

del Futurismo, per affidare ai suoi segni un

Giappone, dall’Inghilterra alla Francia passando

uffici. Sono intervenuti all’incontro: Charles

rinnovato progetto di crescita”. “Il Manifesto

per la Finlandia, oltre a 3 stabilimenti negli Usa

Bernardini, Avvocato ed ex Presidente

delle Energie. L’Uomo, il Capitale, il Coraggio, la

e la sede di Amaro. Questa è la realtà che si è

dell’Italia-America Chamber of Commerce of

Terra”, questo il titolo dell’Assemblea, dove sono

presentata al GGI Udine, che si è recato in visita

Midwest (Chicago), già Membro Volontario

intervenuti i relatori: Andrea Bolla, Presidente

allo stabilimento di Amaro, ospite di Roberto

della Commissione dei 300 consulenti del

Confindustria Verona; Carlo Fratta Pasini,

Sigari, Presidente del Gruppo Eurotech. Siagri

programma elettorale di Barack Obama;

Presidente del Consiglio di Sorveglianza del

ha illustrato al Presidente deI GI di Udine, Enrico

Federico Mioni, co-autore del libro “Obama

Banco Popolare; Gianluca Vigne, Presidente

Accettola, e ai componenti del Gruppo il grafico,

Leadership. Cosa possiamo imparare come

del GGI Confindustria Veneto; Giulio Pedrollo,

relativo alla crescita del 46% dei ricavi della sua

manager e persone” (con Marco Rotondi,

Presidente GGI Verona; Brunello Cucinelli,

azienda dal 1992 al 2008 nonostante che nel

Edizioni Franco Angeli/Trend, giugno 2009),

Presidente e AD della Brunello Cucinelli SpA;

settore in cui opera - la produzione di tecnologie

Formatore e Direttore di CIS (la Scuola

Mons Giampietro Fasani, Economo Generale

digitali per i trasporti, la logistica, l’automazione

dell’Associazione Industriali di Reggio Emilia).

della Confederazione Episcopale Italiana;

industriale, il controllo di processo e la difesa

Enrico Falck, Consigliere di Amministrazione di

- ci sia un’agguerrita concorrenza internazionale.

Actelios e del Gruppo Falck; Alex Bellini, Sportivo

Eurotech ha mantenuto dimensioni aziendali

Estremo; Federica Guidi, Presidente Nazionale

contenute fino al 2001 quando una Banca

Giovani Imprenditori Confindustria.

d’affari Svizzera le ha fornito il capitale di rischio

2 8 Ottobre Modena

2 12 Ottobre Verona

La 49° Assemblea del GGI Verona, dedicata al tema delle energie da rimettere in movimento per ripensare allo sviluppo anche in chiave etica, favorendo una crescita non solo delle

2 15 Ottobre Bergamo

Bergamo

2 15 Ottobre Udine

per iniziare una politica di crescita senza sosta basata non solo sull’innovazione di prodotto e di processo ma anche sull’acquisizione di società

aziende e dell’economia, ma di tutta la società.

In collaborazione con Punto Finanziario, i GI

localizzate in vari Paesi. Le imprese sono state

Il tema cardine è stato presentato nelle varie

Bergamaschi hanno realizzato un percorso di

acquisite nel momento in cui producevano

sfaccettature, attraverso un dialogo tra i

cinque appuntamenti - “59 minuti di economia”

utili e inoltre il capitale umano che è entrato

Vicepresidenti del Gruppo e i “testimoni” delle

- per mettere a fuoco: Flussi Economici;

nelle file di Eurotech si è rivelato fondamentale

energie che possono rigenerare il mondo. Si è

Grandezze Patrimoniali; Flussi Finanziari;

per procedere allo sviluppo internazionale del

Indicatori; Cruscotto Aziendale. Gli incontri, di un’ora ciascuno, si sono svolti di mercoledì con cadenza quindicinale tra il 15 ottobre e il 9 dicembre 2009, e sono stati tenuti da Michele Modina.

Verona 58

Udine 11-12/2009


TAM TAM G.I. EVENTI

Gruppo. Il confronto con i sistemi capitalistici del Giappone, degli Usa, della Francia, dell’Inghilterra, ha permesso a Siagri di essere ben consapevole della difficoltà che comporta fare impresa in Italia. Secondo il Presidente di Eurotech “il ciclo dei pagamenti in Italia ha tempi molto dilatati rispetto a quelli degli Stati Uniti. Il denaro viene

Ragusa

Padova

incassato molto tardi. Negli Usa, dopo sessanta

della Pubblica Amministrazione. L’iniziativa, nata

guidata dai figli del fondatore, Battista e Carlo,

giorni, un’azienda che non paga viene spesso

dal Comitato Regionale GI Confindustria Sicilia,

coadiuvati dalle mogli, Adriana e Renata, e negli

considerata definitivamente inadempiente”.

presieduto da Giorgio Cappello, ha già trovato

ultimi anni anche dai figli.

“Inoltre - ha continuato Siagri - il sistema-Paese

adesioni nel Territorio Meridionale, e ha scelto

in Italia è troppo basato sul triangolo grande

Ragusa, realtà fra le più sane del Mezzogiorno,

impresa, grande sindacato e grande Stato;

come sua prima sede territoriale operativa.

mentre negli Stati Uniti c’è un quadrato costituito

“AddioBurocrazia” rappresenta una vera e propria

“Siamo la generazione che crede nel domani

da Pmi, Università, grandi imprese e Stato.

unità di crisi che nasce dalla intolleranza contro

e che investe per un futuro migliore. Abbiamo

Insomma, nella Penisola si parla sempre del

tutto ciò che ostacola lo sviluppo economico e

immaginato una grande Metropoli Veneta e

ruolo centrale delle Pmi ma si fa ben poco per

si pone come iniziativa complementare rispetto

ora il futuro potrebbe essere… presente. Il

sostenere concretamente l’azione fondamentale

a quella a suo tempo lanciata da Confindustria

2020 è il riferimento per i più grandi obiettivi:

che queste organizzazioni svolgono nel

Sicilia contro il racket delle estorsioni. “Con

ambiente, energia, Europa. E il 2020 è anche

produrre ricchezza e occupazione. La stessa

‘AddioBurocrazia’ - ha dichiarato Leonardo

la data di un grande sogno, sogno che

normativa del lavoro in Italia è troppo vincolata

Licitra - vogliamo denunciare e mettere a nudo

unisce tutti gli uomini nell’emozione dello

da lacci e lacciuoli, occorrerebbe una maggiore

una realtà subdola, fatta di tempi indeterminati

Sport Olimpico. Può essere questa la grande

liberalizzazione del mercato del lavoro”. Ma

e mai certi, di ritardi e colpevoli disimpegni, di

occasione per disegnare il Veneto del futuro?

ciò che preme più di tutto al Presidente Siagri

irresponsabili omissioni da parte di burocrati

Quale sarà lo sviluppo dell’Area Metropolitana

riguarda il tema dell’imprenditorialità che, a

superficiali e inefficienti. ‘AddioBurocrazia’ è il

e dei suoi “quartieri” Padova e Treviso?”.

suo avviso, in Italia deve trovare una maggiore

nostro ‘NO’ alla stretta morsa dei tentacoli della

Di tutto questo si è parlato con i principali

connotazione positiva fin dalle scuole d’obbligo.

Mala Burocrazia, da alcuni soprannominata la

protagonisti, per l’Assemblea Annuale del

Al riguardo, Enrico Accettala ha voluto rimarcare il

Mafia Grigia”. Le aziende potranno denunciare

Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria

contributo che Confindustria Udine ha svolto nel

casi di malaburocrazia inviando una e-mail

Padova e del Gruppo Giovani Imprenditori

sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori

ad addioburocrazia@confindustrisicilia.it, che

edili di Ance Padova, dal titolo “Veneto 2020.

friulane affinché si avvicinassero al mondo

verrà poi inoltrata, con assoluta riservatezza,

Un grande progetto per una grande metropoli

dell’impresa manifatturiera e dei servizi grazie al

al responsabile dell’ufficio di competenza

del NordEst”. Sono intervenuti: Jacopo Silva,

progetto Orientagiovani.

territoriale, il quale promuoverà con la sede

Presidente GGI Padova; Nicola Ometto,

regionale eventuali azioni contro amministratori

Presidente GGI Edili di Ance Padova; Federico

e dipendenti pubblici responsabili di abusi

Fantini, Comitato promotore “Venezia 2020”;

e omissioni a danno delle imprese. “Siamo

Barbara Degani, Presidente Provincia di

Il Tour alla scoperta della Bergamo Turistica è

consapevoli - ha detto il Presidente dei GI

Padova; Giancarlo Galan, Presidente Regione

continuato con la visita del Duomo, la cui bellezza

Ragusa - della portata di una idea simile

Veneto; Francesco Peghin, Presidente

è stata recuperata a seguito dei recenti restauri

e abbiamo tutti il sacrosanto dovere di far

Confindustria Padova; Andrea Tomat,

effettuati. Aletti Bank, Gruppo Banco Popolare,

emergere le inefficienze del sistema burocratico,

Presidente Confindustria Veneto; Gianluca

ha accompagnato il GGI Bergamo alla visita e

se vogliamo rivoluzionare l’intera Regione e

Vigne, Presidente Giovani Imprenditori

alla cena.

traghettarla verso una nuova era di prosperità e

Confindustria Veneto; Giuseppe Zaccaria,

sviluppo”.

Magnifico Rettore Università di Padova; Flavio

2 19 Ottobre Bergamo

2 19 Ottobre

2 22 Ottobre

Ragusa

Leonardo Licitra, Presidente del GGI Ragusa,

Cuneo

ha dato il via al primo sportello operativo

Il GGI Cuneo ha partecipato a una visita

provinciale di “AddioBurocrazia”: uno strumento

all’azienda GAI SpA di Ceresole d’Alba (CN),

a sostegno delle imprese che vorranno segnalare

azienda leader per la produzione di macchine

casi di omissioni, ritardi, abusi nel rilascio di

imbottigliatrici. La GAI SpA è un’azienda a

autorizzazioni, certificati, pagamenti, pareri,

conduzione familiare, nata nel 1946 a Pinerolo

concessioni, agevolazioni da parte di uffici ed enti

per opera di Giacomo Gai. Dal 1972, è

11-12/2009

2 23 Ottobre Padova

Zanonato, Sindaco di Padova; Omar Monestier, Direttore de “Il Mattino di Padova”.

Cuneo 59


TAM TAM G.I. EVENTI

2 23-24 Ottobre

2 29 Ottobre

Lo Yes for Europe ha promosso il convegno dal

Presso il CIRA (Centro Italiano Ricerche

ha mostrato come le galassie sono distribuite

titolo “European Society in 2030 – a changing

Aerospaziali) si è svolta la visita promossa dai GI

nell’universo e ha accennato alle diverse teorie

society – challenger for European Industry’s

di Modena. CIRA è una società consortile per

che ne spiegano la loro formazione”.

workforce”. Yes for Europe è la confederazione

azioni a maggioranza pubblica, cui è affidato

nata nel 1988 per iniziativa di 7 Gruppi nazionali

il compito di definire e realizzare il PRORA

di Giovani Imprenditori come risposta ai

(Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziali).

cambiamenti in atto in Europa. Attualmente,

Tra i vari laboratori, sono stati oggetto della

L’Ambasciatrice della Repubblica del Mozambico,

è costituita dalle Associazioni dei Giovani

visita: LISA (Impianto di Crash), IWT (Icing Wind

Carla Elisa Luis Mucavi, è stata ospite del

Imprenditori di dieci Nazioni: Austria, Cipro,

Tunnel), PWT (Plasma Wind Tunnel), Laboratorio

GGI Udine, per conoscere il sistema produttivo

Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo,

Tecnologie e Materiali Avanzati, Laboratorio

friulano nella prospettiva di uno sviluppo degli

Spagna, Svezia, Grecia e Turchia. Il principale

Sistemi di Volo.

ancor timidi interscambi commerciali. Dopo aver

Vienna

obiettivo della Federazione Europea è quello di mantenere un dialogo aperto fra i Giovani Imprenditori d’Europa principalmente per

Modena

2 2 Novembre Genova

Big Bang in stelle, e come le stelle evolvono modificando le proprietà delle galassie. Inoltre,

2 5 Novembre Udine

visitato gli stabilimenti della Linea Fabbrica Srl di Manzano (produzione e commercializzazione di sedie), della Tonutti Macchine Agricole

facilitare il confronto e favorire la cooperazione

Presso il Circolo di Confindustria Genova, si è

SpA di Remanzacco (produzione macchine

tra differenti generazioni di imprenditori.

tenuto “Il Cenacolo”. Il GGI Genova ha organizzato,

agricole) e della Besser Vacuum Srl di

Vicepresidente dello YES for Europe è Annibale

con la consolidata formula dell’aperitivo culturale,

Dignano (produzione e distribuzione

Chiriaco, membro della squadra di Presidenza

un incontro con Umberto La Rocca, neo Direttore

macchine sottovuoto), l’Ambasciatrice è stata

dei Giovani Imprenditori Confindustria con

de “Il Secolo XIX”. L’incontro è stato dedicato

ricevuta a Palazzo Torriani dai Vicepresidenti

delega ai Rapporti Internazionali e Istituzionali.

alla conoscenza del neo Direttore del maggiore

di Confindustria Udine, Enrico Accettola

2 24 Ottobre Varese

quotidiano genovese, che ha raccontato la propria

(Presidente GGI Udine) e Marco Bruseschi

esperienza professionale presso le importanti

(Delegato all’Internazionalizzazione GGI Udine).

testate di cui è stato redattore e gli obiettivi

Bruseschi ha evidenziato come “il rafforzamento

Il GGI Varese ha organizzato una giornata nelle

di rilancio del giornale locale. L’impostazione

dell’internazionalizzazione delle imprese rientri

Langhe e nel Monferrato. Il programma ha

confidenziale della riunione e le informazioni

tra le priorità strategiche di Confindustria.

previsto una visita all’azienda vitivinicola Noceto

ricevute hanno aiutato i partecipanti a meglio

Peraltro, il Mozambico sarà anche una delle

Michelotti, situata a Castel Boglione (AT) e la visita

comprendere i meccanismi di funzionamento e

mete prescelte nel 2010 dal sistema delle

alla Fiera del Tartufo d’Alba.

le logiche del mondo dell’informazione, oltre ad

Camere di Commercio Italiane per intensificare

approfondire l’organizzazione di un importante

l’interscambio economico con l’Africa”. Dal canto

quotidiano. Al termine dell’incontro, si è svolto in

suo, Enrico Accettola si è detto “orgoglioso di

consueto cocktail conviviale.

ospitare, grazie al contributo dell’imprenditrice

2 27 Ottobre

Monza - Brianza

Per il ciclo delle conversazioni che il GGI MonzaBrianza tiene periodicamente - con i protagonisti del mondo imprenditoriale, economico, culturale

2 5 Novembre Como

Flavia Ballico della Pert Srl di Tavagnacco, un’Ambasciatrice di un Paese emergente del terzo mondo. Sono convinto che ci siano tutte le

e sportivo del nostro Paese - è stato organizzato

Il GGI Como, in occasione dell’anno mondiale

condizioni per far decollare i rapporti di import/

“Un aperitivo con… Luca Paolazzi, Direttore del

dell’Astronomia, ha organizzato un incontro con

export”. L’Ambasciatrice Mucavi ha confermato

Centro Studi Confindustria” dal titolo “Scenari

Alessandro Boselli, autore del libro “Alla scoperta

che “il Mozambico è un Paese in forte crescita,

economici. Situazione politica, economica

delle galassie”. Nel corso della serata, l’autore ha

che gode di stabilità politica e che ha una

e finanziaria”. Un’occasione per riflettere e

“condotto” i presenti in un viaggio entusiasmante

collocazione geografica invidiabile nel cono Sud

informarsi in tempo reale sulla situazione

nelle profondità del Cosmo. Ha illustrato, in modo

del Continente Africano. Considero questa visita

attuale del sistema italiano e internazionale e

facile e generale, tutto quello che si conosce

una grande opportunità per noi, anche perchè

su quale possa essere la visione dei prossimi

sulle galassie, spiegando i problemi fisici e a volte

l’Italia è da sempre considerata una Nazione

anni. Un confronto con un autorevole esperto

complessi che le riguardano, con degli esempi

apprezzata e un partner privilegiato. Sono, però,

del settore capace di fornire dati, informazioni e

semplici e utilizzando le favolose immagini

valutazioni in modo chiaro e puntuale con uno

ottenute con strumenti modernissimi. Allo

spiccato senso critico e pratico. Confronto e

stesso tempo, ha mostrato come gli astronomi,

interazione con l’obiettivo di crescita personale e

attraverso l’osservazione, cerchino di rispondere

professionale.

a certe questioni ancora aperte. Ha descritto il processo di formazione stellare che trasforma il gas primordiale prodotto dall’esplosione del

60

Udine 11-12/2009


TAM TAM G.I. EVENTI

dell’avviso che lo sviluppo di un Paese come il

le difficoltà operative sono fisco, costo del

nostro non passi solo attraverso gli aiuti pubblici,

lavoro, inefficienza delle P.A.; banche, Stato e

ma anche dando spinta all’imprenditoria privata”.

associazionismo possono essere di grande aiuto

Nel corso dell’incontro, sono intervenuti anche

anche se ovviamente con filosofie e motivazioni

Fabio Santoni della Proras Srl, che ha fatto

differenti; il contesto oggi è decisamente più

una breve presentazione del Consorzio Africa,

selettivo, difficile, duro e competitivo del passato;

e Luigi D’Agata, Direttore di Assafrica, che ha

l’Italia penalizza i giovani semplicemente

illustrato obiettivi e funzionamento della propria

escludendoli; è importante l’attività di lobby.

Presidente Associazione Bambini Cardiopatici

associazione.

Sono intervenuti al convegno: Renato Toppan,

nel Mondo; Carlo Magnani, Rettore Università

Presidente Super G e Presidente A.I.G.A. Sezione

IUAV di Vicenza; Roberto Zuccato, Presidente

Treviso; Laura Puppato, Sindaco Comune

Confindustria Vicenza; Alessandro Viero,

Montebelluna; Vittorio Filippi, ISRE Venezia;

Giornalista Tg4 R.T.I. Mediaset.

2 6 Novembre Treviso

Vicenza

Si è tenuto il convegno “Tra motivazione

Leonardo Muraro, Presidente Provincia Treviso;

e delusione: essere giovani imprenditori

Maria Luisa Coppola, Assessore alle Politiche

e professionisti nel Veneto che cambia”,

di Bilancio Regione Veneto; Michele Pelloso,

promosso dal Super G (www.supergtreviso.

Dirigente Regionale Direzione Industria Regione

L’evoluzione del mercato e le crescenti difficoltà

it), la Conferenza dei rappresentanti dei

Veneto; Federico Tessari, Presidente Regionale

di accesso al credito per le piccole e medie

gruppi giovani delle Associazioni di Categoria

UnionCamere e Presidente CCIAA Treviso;

imprese hanno accresciuto l’importanza della

imprenditoriali e professionali di Treviso di cui

Luigi Bacialli, Direttore Rete Veneta; Valentina

conoscenza della finanza aziendale, quale

il GGI Treviso è socio fondatore. Temi centrali

Cremona, Vicepresidente Super G e Presidente

strumento indispensabile per un adeguamento

dell’incontro sono stati: la meritocrazia, la

Giovani Imprenditori Confcommercio Imprese

delle competenze professionali dei Giovani

burocrazia, la gerontocrazia e le difficoltà di

per l’Italia. Al termine dell’incontro, vi è stato il

Imprenditori. Diventa, inoltre, fondamentale

accesso al credito. Si è voluto, infatti, indagare

passaggio di testimone alla Presidenza del Super

la conoscenza del proprio interlocutore

sulle maggiori difficoltà che i giovani imprenditori

G da Renato Toppan a Valentina Cremona.

bancario, per comprenderne i metodi e le

e professionisti trevigiani incontrano oggi nell’esercizio della propria professione. Durante l’incontro, sono stati presentati anche i dati

2 6 Novembre Vicenza

2 7 Novembre Firenze

tecniche di valutazione e considerare le proprie strategie di bilancio e i propri piani industriali anche nell’ottica dei sistemi di rating e quindi

raccolti dalla ricerca promossa dal Super G

Presieduto da Paolo Mantovani, il GGI Vicenza ha

dell’accesso al credito. In collaborazione con

su un campione di 221 giovani imprenditori

festeggiato il suo Cinquantesimo Compleanno,

Banca di Credito Cooperativo di Cambiano,

e professionisti della provincia di Treviso. Ne

presso la Sala Palladio della Fiera di Vicenza.

Banca di Credito Cooperativo di Castagneto

è emerso un efficace identikit del lavoratore

Un’occasione di festa e di riflessione dedicata ai

Carducci, Banca di Credito Cooperativo di

autonomo trevigiano, un tipo di lavoratore che

Giovani di tutte le età, che hanno contribuito a

Fornacette, Banca Popolare di Cortona, Banca

- per gli skill che possiede e per le esigenze che

scrivere la sua storia. “Cinquant’anni da Giovani”

Popolare di Lajatico e Invest Banca, il Comitato

esprime - certamente appartiene alla economia

è stato il titolo dell’evento, che si è articolato

Regionale Giovani Imprenditori Confindustria

della conoscenza e alla cultura (anche operativa)

in due parti. Nella prima, è stata presentata

Toscana ha realizzato un progetto formativo

dei cosiddetti lavoratori individuali (Censis). In

la pubblicazione “Nordest 2059. L’evoluzione

d’eccellenza “Progetto Banca & Impresa. Master

sintesi l’identikit sociale evidenzia che il giovane

dell’impresa e lo sviluppo di un sistema-territorio

Breve in Credit Management”. Un Master Breve

trevigiano: ha una scolarità medio-elevata,

eccellente” con gli interventi di: Franco Bernabè,

destinato a imprenditori e manager di imprese

maggiore della media veneta; mostra una robusta

A.D. Telecom Italia; Federica Guidi, Presidente

familiari; i cui relatori sono stati manager bancari,

intensità lavorativa; fa una attività spesso coerente

Nazionale Giovani Imprenditori Confindustria;

gestori corporate, direttore finanziari, docenti

con la propria vocazione; lamenta concreti e

Luca Majocchi, Advisor Federmacchine; Paolo

universitari, liberi professionisti; della durata di 4

diffusi motivi di disillusione e di difficoltà; la

Mantovani, Presidente GGI Vicenza; Matteo

incontri di 4 ore ciascuno. Questo il calendario

società italiana viene giudicata bloccata da un

Marzotto, Presidente Enit; Nelson Mattos,

del corso formativo: 7 novembre, apertura dei

livellamento egualitaristico, deresponsabilizzante

Vicepresidente Google; Eleonora Vallin

lavori con Alessandro Colombini (Presidente

e antimeritocratico;

Vicedirettore Nordesteuropa.it. “La giovane

Giovani Imprenditori Confindustria Toscana) e

impresa. 1959-2009. Cinquant’anni di storia del GGI Confindustria Vicenza” è il titolo del volume, presentato nella seconda parte dell’incontro, dove sono intervenuti: Renato Brunetta, Ministro Pubblica Amministrazione e Innovazione; Giancarlo Ferretto, primo Presidente GGI Confindustria Vicenza; Alessandro Frigiola,

Treviso 11-12/2009

Firenze 61


TAM TAM G.I. EVENTI

Massimiliano Guarducci (Consigliere Delegato

Team Leader, Responsabili area commerciale,

(Educational-Entertainment), che ha sviluppato

Istituto di Studi Bancari), relazione di Stefano

Professori e Docenti; tutti con una conoscenza

esperienza diretta di gestione progetti (come

Sardelli (Direttore Generale Invest Banca) sul

basica della Scienza della Comunicazione.

planner, controller e project manager) in

tema “La gestione del patrimonio aziendale e

Docente è stato Marco Toffanin, Trainer

primarie aziende del panorama nazionale,

di quello personale dell’imprenditore anche alla

specializzato nell’area relazioni interpersonali,

collabora con le più prestigiose business

luca della recente normativa sulla Scudo Fiscale”,

comunicazione e comportamenti organizzativi.

School italiane e si occupa di formazione

infine, “Analisi dello scenario: tra Basilea 2 credit

Le due giornate sono state organizzate in

emozionale. Lo stile limpido e sorridente di

crunch”; 21 novembre, “Il business plan e gli

funzione di due macro “aree di metodo”: Come

Memoli, ricco di riferimenti a progetti vissuti e

altri strumenti di pianificazione”; 28 novembre,

(La conoscenza e gestione del proprio corpo

a best practice, ha chiarito anche i concetti più

“Il rapporto Banca-Impresa”; 12 dicembre,

come principale strumento di comunicazione.

tortuosi e ostici del management, grazie a un

“Ristrutturazione del debito e consolidamento

In questa fase il gruppo affronta il mondo della

approccio didattico innovativo che non si limita

delle passività”.

CNV e della CV, esercitando il proprio corpo a

al passaggio di contenuti in “senso stretto”

essere evidenziatore dei contenuti proposti);

ma va oltre utilizzando l’intelligenza emotiva

Cosa (Il singolo affronta la fase di progettazione

e le tecniche di comunicazione multi-livello.

di un “intervento in pubblico”, analizzando e

Destinato a tutti coloro che gestiscono persone

applicando i diversi strumenti).

e risorse per la realizzazione di un progetto,

2 10 Novembre Modena

“Le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico del Territorio. Analisi e sintomatologia” è il titolo del convegno promosso dal GGI Modena. All’appuntamento, che rientra nel calendario

2 11 Novembre Padova

partecipano a vario titolo a un team di progetto e a coloro che sono chiamati a individuare e scegliere futuri responsabili di progetto e linee

della Settimana della Cultura d’Impresa di

Un’occasione per farsi conoscere, per incontrare i

organizzative per l’implementazione di modelli

Confindustria, VIII edizione “Creatività d’Impresa

Giovani delle aziende associate sul Territorio, per

di project management, l’intervento formativo

e cultura dello sviluppo”, sono intervenuti: Pietro

confrontarsi sulle sfide che attendono il mondo

ha avuto come obiettivi quelli di: sistematizzare

Ferrari, Presidente Confindustria Modena;

imprenditoriale. Per concedersi un momento in cui

e sviluppare conoscenze e competenze

Davide Malagoli, Presidente GGI Modena; Enzo

dialogare, per crescere insieme costruendo nuove

necessarie per comprendere le peculiarità del

Ciconte, Docente di Storia della Criminalità

risposte per l’imprenditoria che verrà. “È ora di

contesto di progetto; acquisire un approccio e

Organizzata Università degli Studi Roma Tre;

fare rete. Roadshow 2.0. Non perdere l’opportunità

una metodologia di pianificazione e controllo

Vito Zincani, Procuratore della Repubblica di

di cambiare la tua vita. Cresciamo insieme” è il

delle iniziative efficace e adattabile ai diversi

Modena; Donato Pivanti, Segretario Generale Cgil

ciclo di sei incontri organizzati dal GGI Padova,

ambiti di progetto; acquisire un quadro completo

Modena; Giuseppe Catanzaro, Vicepresidente

presso le sedi delle delegazioni di Confindustria

delle dinamiche sociali e relazionali che animano

Confindustria Sicilia; Claudio Salvaneschi,

Padova sul Territorio provinciale e presso la sede

il prima, il durante e il dopo progetto.

Direttore “Nuova Gazzetta di Modena”.

centrale, con il seguente calendario: 11 Novembre

2 10-17 Novembre Treviso

- Via Bernardi, 1 - Rubano - Centro Direzionale “La Quercia”; 24 Novembre - Via E.P. Masini, 2

2 12-13-14 Novembre Padova

- Padova; 25 Novembre - Via Cavour, 89/A - Este;

Per far conoscere le iniziative scuola-impresa,

Per soddisfare la richiesta da parte di diversi

26 Novembre - Via Straelle, 12 - Camposampiero;

coordinate dalla sua Commissione, il GGI Padova è

associati in occasione dell’indagine sulle

30 Novembre - Via Borgo Treviso, 18 - Cittadella;

stato presente a ExpoScuola: la manifestazione rivolta

esigenze formative realizzate nel primo

3 Dicembre - Via Carrarese, 66 - Pieve di Sacco

a Docenti, Dirigenti Scolastici, Studenti di scuola

semestre, il GGI Treviso – in collaborazione

- “Centro Olympia”.

secondaria di primo e secondo grado, Genitori.

2 12-13 Novembre

2 13 Novembre

vantaggi principali per i partecipanti sono stati

In collaborazione con Formazione Unindustria

Si è svolta presso l’Auditorium di Confindustria

quelli di acquisire consapevolezza delle proprie

Treviso, il GGI Treviso – dopo il successo di

Genova la seconda edizione del convegno

leve a disposizione e allenarsi al metodo per

pubblico registrato all’incontro di presentazione

“Genova. Internazionale 2009 - sfidare il

incrementare l’efficacia. La consapevolezza a

del Project Management - ha proposto

presente anticipare il futuro”, organizzato dal

l’allenamento favoriscono: la riduzione dei tempi

due giornate formative sul tema “Il Project

di preparazione di un intervento; il controllo

Management ‘fuori dagli schemi’. Organizzare

dello stress prima e durante; il controllo delle

e gestire progetti tra ragione e sentimento”. “Il

diverse variabili di un intervento; l’incremento

sorriso è il migliore strumento di apprendimento,

della chiarezza e della credibilità; lo sviluppo della

chi non sorride, in genere, non ha capito!”, ha

personale sicurezza nella gestione del Cosa e del

detto il Docente Enzo Memoli, Consulente di

Come. Destinatari del corso sono stati: Manager,

Project Management, Esperto di Edutainment

con Formazione Unindustria Treviso - ha programmato un intervento formativo su “Parlare in pubblico in modo convincente”. I

62

Treviso

Genova

Genova 11-12/2009


TAM TAM G.I. EVENTI

GGI Genova. È un progetto nato su impulso

sono stati presentati i Poli formativi, aggregazioni

della Commissione Education dei GI Genovesi,

di Scuole, Agenzie formative, Università, Centri

allo scopo di contribuire in modo innovativo e

di Ricerca e aziende, finalizzati all’erogazione di

originale al dibattito pubblico sulle prospettive di

percorsi formativi di specializzazione post diploma

sviluppo della città di Genova. Il GGI ha proposto

(IFTS) come momenti di forte sviluppo delle

Genova come “città delle opportunità e dei

competenze tecniche per un efficace inserimento

talenti”, coinvolgendo manager e imprenditori

nel mondo del lavoro. In Provincia sono

delle aziende locali, l’Università, oltre al mondo

presenti tre Poli formativi, in ambito meccanico,

Marco Campanari, Presidente Regionale GI

della ricerca. Il convegno, dopo i saluti di

enogastronomico e agroindustriale.

Confindustria Lombardia, che ha presentato le

benvenuto di Giovanni Calvini, Presidente Confindustria Genova, e di Nicoletta Viziano, Presidente GGI Genova, è stato introdotto dalla

2 19-20-21 Novembre Bruxelles

Monza

proposte dei GI Lombardia, relative ai risultati della Commissione Infrastrutture dei GGI di Bergamo, Legnano, Monza, Varese; Milena

presentazione di Enrico Botte, Project Leader

La Confederazione Europea dei Giovani

Bertani, Presidente Parco del Ticino; Bruno

dell’evento e componente della Commissione

Imprenditori - Yes for Europe - organizza ogni

Bottiglieri, A.D. Autostrade Lombarde SpA;

Education GGI Genova. È seguita una relazione

anno un Summit, con l’obiettivo di creare

Raffaele Cattaneo, Assessore alle Infrastrutture

di Irene Tinagli, Docente di Economia delle

un dialogo diretto tra i GI europei e i vertici

Regione Lombardia; Lucio Stanca, A.D. Expo-

Imprese presso l’Università Carlos III di Madrid,

istituzionali dell’Unione Europea sui temi

2015 SpA; Fabio Terragni, Presidente Tangenziali

che ha fornito ottimi spunti per la tavola

strategici per il futuro del Continente. Si tratta

Esterne di Milano SpA; Sebastiano Barisoni,

rotonda a seguire moderata da Ilaria Cavo,

dell’evento più importante dell’anno per la

Caporedattore news di Radio 24; Roberto

giovane giornalista genovese approdata a

rappresentanza europea, nel quale sono coinvolti

Castelli, Viceministro delle Infrastrutture e

Mediaset. Alla tavola rotondo hanno partecipato:

tradizionalmente un grande numero di giovani

Trasporti; Federica Guidi, Presidente Nazionale

Cristina Battaglia, Presidente Sviluppo Italia

imprenditori provenienti da tutta Europa. “Il

Giovani Imprenditori Confindustria.

Liguria; Carlo Castellano, Presidente di

Summit di quest’anno - ci ha raccontato Annibale

Esaote; Giacomo Deferrari, Rettore Università

Chiriaco, Vicepresidente Yes - si è svolto il 20

degli Studi di Genova; Paolo Lombardi,

novembre presso il Parlamento Europeo a

Presidente Fiera di Genova; Giuseppe Zampini,

Bruxelles. Il titolo è stato ‘Innovation and Creative.

Presso Villa Chiossone, si è svolta la cerimonia di

Amministratore Delegato Ansaldo Energia,

A Wau Out to the Current Economic Situation’.

consegna del pulmino attrezzato, acquistato con

nonché Vicepresidente di Confindustria Genova

Tra i relatori, è intervenuto il Vicepresidente

il contributo raccolto durante la Festa Estiva del

con delega alla Formazione e all’Università. In

della Commissione Europea, Antonio Tajani, e

GGI Genova del giugno scorso ed è stato donato

apertura del convegno la Presidente Viziano ha

in una sessione dedicata al Progetto Erasmus

all’Istituto David Chiossone Onlus di Genova.

letto un lungo messaggio inviato dall’Onorevole

anche la collega Katia Marchesin appartenente

L’occasione ha consentito di conoscere da vicino

Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù.

al nostro Comitato Yes, in qualità di Member of

questo Istituto di eccellenza che opera nei servizi

the European Network of Female Entrepreneurs

di assistenza in città. L’Istituto David Chiossone,

Ambassadors. Inoltre, Annibale Chiriaco ci ha

infatti, è impegnato da 140 anni in tutti i campi

ricordato che, con l’occasione, si sono tenuti altri

che riguardano l’handicap visivo: prevenzione,

Il Comitato di Coordinamento del GGI Como

importanti appuntamenti, quali: il 19 novembre,

assistenza e riabilitazione, ricerca su sistemi

ha promosso l’incontro pubblico dal titolo “PMI,

un incontro sulle opportunità di business tra

alternativi alla vista, e oggi sempre più anche nel

professionisti, autonomi. Strategie di uscita dal

Europa e Russia; il pomeriggio del 20 novembre,

campo della pluridisabilità. L’impegno di questa

tunnel. Etica e rappresentatività salveranno gli

l’Assemblea Generale dello Yes; il 21 novembre,

Onlus punta a offrire a bambini, ragazzi, adulti

invisibili?”. I partecipanti ne hanno discusso con

una interessante visita nella città di Bruges.

e anziani non vedenti o ipovedenti il massimo

2 17 Novembre Como

Dario di Vico, Editorialista del “Corriere della Sera”

2 24 Novembre Genova

livello di cure e recupero del residuo visivo,

e attento osservatore delle realtà produttive.

2 23 Novembre

2 18-19 Novembre

Il Comitato Regionale Giovani Imprenditori

hanno partecipato parecchi autorità cittadine, si è

Confindustria Lombardia ha organizzato, presso

svolto un cocktail alla presenza degli ospiti della

Orientagiovani 2009: si sono tenuti, presso il Centro

l’Autodromo di Monza, l’Assemblea sul tema

struttura.

Incontri della Provincia di Cuneo, due appuntamenti

“Infrastrutture lombarde: sogno o realtà?”.

di orientamento dedicati all’offerta universitaria

Sono intervenuti all’evento: Marco Mariani,

e professionale in Provincia di Cuneo, rivolti agli

Sindaco di Monza; Dario Allevi, Presidente della

studenti dell’ultimo anno delle Scuole Superiori.

Provincia Monza e Brianza; Matteo Parravicini,

“Aggregazione di giovani energie” è stato il titolo

Oltre ai referenti universitari delle Facoltà e dei

Presidente del GGI Monza e Brianza; Roberto

dell’ Assemblea Generale del GGI Bologna, dove

Corsi di livello universitario presenti nel cuneese,

Formigoni, Presidente Regione Lombardia;

è stato presentato il testo “Guardare al futuro

Cuneo

11-12/2009

Monza

occasioni di integrazione nella società, sicurezza e autonomia. Al termine della cerimonia, dove

2 27 Novembre Bologna

63


TAM TAM G.I. EVENTI

Save the date 2010 15 Aprile Bologna

ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Nazionale G.I.

Genova

con Energia. Analisi e proposte dei Giovani

Mia”. L’evento ha avuto un grande richiamo

Imprenditori in tema di politica energetica

in città, non solo per il coinvolgimento degli

locale”. Hanno affrontato il tema della riunione

“attori” con il pubblico ma anche per lo scopo

i relatori: Andrea Paladini, Presidente GGI

benefico della serata. Sono stati raccolti fondi per

Bologna; Alberto Stancari, Project Leader Gruppo

sostenere il Micronido Pratorotondo Don Renzo

di Lavoro Energia; Alberto Clò, Professore

Ghiglione Onlus, che aprirà a gennaio 2010

Ordinario Facoltà di Economia Università degli

a Genova Certosa. È un asilo nido che ospita

Studi di Bologna; Luciano Sita, Assessore Attività

bambini provenienti da famiglie in difficoltà della

Produttive del Comune di Bologna; Gabriella

città. Questo è stato l’augurio per far sorridere i

Montera, Assessore Agricoltura e Sviluppo del

bambini, che saranno il futuro della città. L’evento

Territorio rurale – Pari Opportunità Pianificazione

si è svolto presso il Teatro della Gioventù di

Faunistica della Provincia di Bologna; Fabrizio

Genova e, al termine dello spettacolo, il GGI

Binacchi, Direttore Rai Regione Emilia-Romagna;

ha offerto una cena agli spettatori nel foyer del

Maurizio Marchesini, Presidente Unindustria

teatro.

Bologna.

2 1° Dicembre Genova

Si è rinnovato l’appuntamento mensile con gli “aperitivi culturali” del GGI Genova. Ospiti dell’incontro sono stati: Umberto La Rocca, Direttore de “Il Secolo XIX”; Alberto Pastanella, Capo Redattore TG5 Genova; Massimiliano Lussana, Capo Redattore de “Il Giornale Genova”; Paolo Armaroli, Docente di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università degli Studi di Genova e già Consulente Giuridico

Save the date 2009 17 Dicembre ore 21.00 Roma Cena di Natale G.I.

18 Dicembre ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Nazionale G.I.

relatori si sono confrontati su “Stampa e potere Italia?”. Il tema di grande attualità ha richiamato a partecipare non solo gli iscritti al GGI ma anche gli associati di Confindustria Genova e i GGI delle altre categorie merceologiche presenti a Genova. Al termine dell’incontro, i GI di Genova hanno offerto un rinfresco ai partecipanti.

2 16 Dicembre Genova

Il tradizionale incontro per lo scambio degli auguri natalizi del GGI Genova si è rinnovato con una simpatica formula. I GI, infatti, si sono improvvisati attori con l’aiuto di una società di

team building che in un pomeriggio ha insegnato

ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Centrale G.I.

26 Maggio ore 15.00 Roma (Confindustria) Assemblea Privata Confindustria (a seguire Giunta)

27 Maggio ore 10.30 Roma Assemblea Pubblica Confindustria

10 Giugno

della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I - quanto la stampa condiziona la vita politica in

13 Maggio

Save the date 2010 21 Gennaio ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Centrale G.I.

18 Febbraio ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Centrale G.I.

18 Marzo ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Centrale G.I.

ore 16.00 Santa Margherita Ligure Consiglio Centrale G.I.

11 Giugno ore 14.00 Santa Margherita Ligure 40° Convegno Annuale G.I. (prima parte)

12 Giugno ore 09.00 Santa Margherita Ligure 40° Convegno Annuale G.I. (seconda parte)

28 Ottobre ore 16.00 Capri Consiglio Centrale G.I.

29 Ottobre ore 14.00 Capri 25° Convegno Annuale G.I. (prima parte)

30 Ottobre ore 09.30 Capri 25° Convegno Annuale G.I. (seconda parte)

loro la messa in scena del Musical “Mamma

64

11-12/2009


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