sommario NOVEMBRE/DICEMBRE 2009
Editoriale
3 Mediterraneo: mare nostrum o nuova frontiera? di Florindo Rubbettino
MONDANANDOCI
POLITICHE PER LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE
28 Capri 30-31 ottobre 2009 - Day
38 Una storia vera di un’Italia moderna
di Filippo Federico
CAPRI 2009
4 Mediterraneo dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti
Le Tesi G.I. di Federica Guidi
15 Società aperta all’integrazione multietnica
di Luca Picasso
18 Mare Nostrum per crescere, unire e conoscere
di Maria Carmela Berterame
20 Mediterraneo tra opportunità e bisogni di Luca Picasso 22 Dialogo e rispetto per costruire sviluppo di Mimmo Lobello 24 Capri: il potere catalizzatore dei luoghi e dei momenti di Paola Barbazza
29 Capri 30-31 ottobre 2009 - Night
INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA
di Filippo Federico
40 La crisi del settore automobilistico intervista ad Andrea Dell’Orto
INTERNAZIONALIZZAZIONE 30 Le opportunità del Mare Nostrum
intervista a Giancarlo Lanna e a Massimo D’Aiuto di Massimiliano Raffa
42 Fondimpresa. Anticipo Contributi Ancora più facile finanziare la formazione continua in azienda
32 Torino celebra i suoi ruggenti 50 anni di Laura Tessera Chiesa
34 Imprenditorialità e Innovazione di Maria Gloria Frattagli
di Laura Tessera Chiesa
di Massimiliano Raffa
STILI & TENDENZE 44 di Enrica Gallo
BOOKS AND WEB
VISTI DALL’ESTERO
di Mimmo Lobello
FONDIMPRESA
DAL TERRITORIO
36 Prospettive di investimento in Grecia nel settore ittico intervista a Michele Torre
di Jacopo Silva
46 di Enrica Gallo
tam tam G.I. 49 di Orietta Sdoja
26 L’Abruzzo che ti sorprende di Fabio Spinosa Pingue Direttore Florindo Rubbettino
FOTOGRAFIE Archivio Qualeimpresa, Filippo Federico, © iStockphoto.com/Eikon Italia srl
COMITATO REDAZIONE Nicola Del Din, Enrica Gallo, Mimmo Lobello, Massimiliano Raffa, Doriana Ruggiero, Fabio Spinosa Pingue, Laura Tessera Chiesa
ILLUSTRAZIONE DI COPERTINA da “Orizzonti”, olio su tela 1986, Opera di Gabriella D’Aiuto
DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Rosa DIRETTORE EDITORIALE Michela Fantini COnsulenza redazionale K4b Srl - Via Podgora, 16 - 20122 Milano Tel. 02 97384119 - Fax 02 97384062 - e-mail: l.picasso@k4b.it - www.k4b.it COORDINATORE REDAZIONALE Orietta Sdoja - Comunicazione2000 Srl Via Flaminia, 399 – 00196 Roma - Tel. 06 32507379 / 3234148 – Fax 06 97656829 e-mail: oriettasdoja@comunicazione2000.com - www.comunicazione2000.com
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PROGETTO GRAFICO Enrica Gallo - Udine
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EDITORIALE “Siamo tutti con i piedi nel Mediterraneo”. Fernand Braudel
Mediterraneo: mare nostrum o nuova frontiera? di Florindo Rubbettino - Direttore Qualeimpresa
“
Sulle sponde mediterranee sono scesi i popoli del continente, da zone dell’interno alle quali il mare era estraneo. Conseguirono un’esperienza marittima, desumendola da quelli in cui si imbatterono, la lasciarono a quelli che ne presero l’eredità. Ciascuno imparò qualcosa da qualcuno o si ritenne, per altro verso, maestro di qualcuno: è un rapporto che si è mantenuto a lungo”. Così scrive Predrag Matvejevic raccontando il ruolo che il Mediterraneo nei secoli ha avuto come luogo di incontro, conoscenza, scambio e arricchimento. Quello che la civiltà mediterranea ha nei secoli saputo costruire è proprio effetto di questi incontri. Lo scambio di merci e non le armi dei guerrieri, la contaminazione e non il respingimento, il dialogo e non la chiusura hanno dato vita a quell’originale civiltà di cui siamo figli. Scrive ancora Matvejevic: “La riva, il porto, il molo e il ponte della nave, la piazza cittadina e il mercato, la pescheria, lo spazio vicino alla fontana o al faro, accanto alla chiesa o al monastero, il cimitero e il mare stesso diventano palcoscenici aperti… Su questi mercati la vendita è qualche volta meno importante del commercio e il commercio, a sua volta, meno della passione del commerciare”. Il Mediterraneo è stato soprattutto questo: luogo dove il commercio e gli scambi hanno generato ricchezza e civiltà. Occorre, però, non dimenticarlo. La recuperata centralità logistica indotta dal tumultuoso affacciarsi di Cina e India come protagonisti dell’economia globale, restituisce al Mediterraneo, dopo secoli, la sua storica posizione di cerniera nei crocevia dell’economia globale. Il richiamo alla costruzione di un’area di benessere condiviso, che sembrava essere la scelta strategica dell’Unione Europea contenuta nella dichiarazione di Barcellona del 1995, si è però nel tempo indebolita e declassata in una politica europea di buon vicinato. Una strategia col fiato corto e rinunciataria sul versante 11-12/2009
mediterraneo tanto più preoccupante se si considera quella ben più dinamica e aggressiva dei Paesi Orientali. “Il nostro sogno – ha detto Federica Guidi nelle tesi del XXIV Convegno di Capri – è che il Mediterraneo fra vent’anni sia un’unica, grande zona franca: senza dazi, senza barriere di natura non tariffaria alla scambio fra imprese di Paesi diversi”. È questa la nuova frontiera. Ma la realtà è che siamo ancora lontani dalla creazione di una zona di libero scambio, anzi la risposta facile a ogni crisi è il ritorno del protezionismo e l’inasprimento dei dazi. Solo politiche di crescente integrazione commerciale ed economica possono, invece, liberare le energie per una nuova grande fase di crescita. Un Mediterraneo nuovo ma antico, meno gravato da dazi e popolato da mercanti, in cui si scambiano merci, competenze, idee e tecnologie è sicuramente ciò di cui hanno bisogno oggi i Paesi e gli abitanti delle due sponde. florindo@rubbettino.it
CAPRI 2009
Mediterraneo
dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti Le Tesi G.I. di Federica Guidi Presidente Nazionale Giovani Imprenditori di Confindustria Capri, 30-31 ottobre 2009
CAPRI 2009
Autorità, Colleghi, Amici, c’è una domanda, che vi leggo negli occhi. Come mai, quest’anno, i Giovani Imprenditori si sono ingegnati a discutere di un tema così vasto, curioso e complesso come il Mediterraneo?
V
orrei chiarire che questo tema è solo apparentemente eccentrico, rispetto ai percorsi che come Giovani Imprenditori abbiamo affrontato nei nostri Convegni. In questi giorni, vogliamo aprire la porta a interventi a trecentosessanta gradi. Il Mediterraneo come luogo di un’esperienza di vita, come storia che ci portiamo appresso, come occasione di scambio, di condivisione e, proprio per questo, come prospettiva di futuro. Perché vogliamo farlo, perché intendiamo metterci su questa pista di discussione, è presto detto. La geografia dell’economia e della politica sta cambiando rapidamente. Il chiodo della crisi si è conficcato in un muro poroso e friabile: i processi accelerano, ma secondo tendenze consolidate. La fine della guerra fredda ha reso più largo l’Atlantico: il legame privilegiato che univa l’Europa e gli Stati Uniti, madre e figli della nostra cultura occidentale, non è più l’unico a condizionare rapporti e relazioni tra Paesi. Non c’è più un “loro” rispetto a cui possiamo dire “noi”: l’appartenenza comune resta un valore culturale, ma l’incontro con l’altro ormai contamina e informa tutta la nostra esperienza. La breve storia degli USA come potenza egemone si va intrecciando sempre più con altri percorsi. Viviamo in un mondo molto più sfaccettato, plurale, complesso di quello che conoscevano i nostri padri. Poco più di vent’anni fa, con quel suo “Mr Gorbaciov, tear down this wall”, il Presidente Reagan innestava un processo che avrebbe portato tutto un mondo, a noi allora pressoché ignoto, ad affacciarsi sui mercati internazionali, a partecipare alla vita economica e 11-12/2009
anche politica dell’Occidente, a farsi via via più vicino. Per la nostra generazione, si tratta probabilmente dell’evento più significativo cui abbiamo assistito “in presa diretta”. La caduta del Muro ha capovolto il modo in cui guardiamo noi stessi e il mondo. Abbiamo respirato, tutti insieme, l’aria di libertà che invadeva i Paesi ex sovietici e, per osmosi, un poco di più anche i nostri. Le conseguenze geopolitiche della caduta del Muro sono il vissuto dei nostri giorni. Inevitabilmente, dopo l’effimera illusione di un mondo unipolare e della fine della storia, essa ricomincia e ci porta dove non ci saremmo aspettati. Emerge un nuovo grande
La caduta del Muro ha capovolto il modo in cui guardiamo noi stessi e il mondo. Abbiamo respirato, tutti insieme, l’aria di libertà che invadeva i Paesi ex sovietici e, per osmosi, un poco di più anche i nostri. Le conseguenze geopolitiche della caduta del Muro sono il vissuto dei nostri giorni. asse, che non è più transatlantico ma transpacifico: che vede gli Stati Uniti dialogare precipuamente con la Cina, tanto che oggi una delle grandi domande è se il G8 debba cedere il passo al G20, oppure al G2. Nuovi attori sono arrivati sul palcoscenico. Il miracolo asiatico, la straordinaria crescita del Far East che è frutto in massima parte dell’adozione di istituzioni buone e amiche dello sviluppo, ci portano a immaginare
CAPRI 2009
Il Mediterraneo, una realtà in buona misura ancora divisa rigidamente fra un Nord e un Sud, è il luogo che noi - la nostra generazione di Giovani Imprenditori - possiamo “cablare”. Questo spicchio di mondo, dove la civiltà occidentale è fiorita proprio grazie allo scambio costante, alle migrazioni, al condividere e al sovrapporsi delle popolazioni che ci vivevano, oggi ha bisogno di una rete neurale nuova. La nostra ambizione, qui a Capri, è quella di cominciare ad allacciarne le sinapsi. un’Europa sempre meno centrale, più marginale rispetto ai grandi giochi della politica e alle grandi rotte degli scambi. E più defilata, lontano dai grandi giorni, si sente la nostra Italia, dopo avere perduto lo status di terra di confine fra Ovest ed Est. Ma non è detto che debba essere così, non è detto che la marginalità sia inevitabile. Con questo Convegno, noi Giovani Imprenditori vogliamo aprire una discussione su una prospettiva diversa, per l’Italia e per l’Europa. Il Mediterraneo non come ripiegamento su noi stessi, non come nostalgia del passato. Non avrebbe senso coltivare il sogno stantio di una “autarchia allargata”, in un mondo sempre più interconnesso. Un mondo interconnesso, però, è un mondo di snodi. Il Mediterraneo, una realtà in buona misura ancora divisa rigidamente fra un Nord e un Sud, è il luogo che noi - la nostra generazione di Giovani Imprenditori - possiamo “cablare”. Questo spicchio di mondo, dove la civiltà occidentale è fiorita proprio grazie allo scambio costante, alle migrazioni, al condividere e al sovrapporsi delle popolazioni che ci vivevano, oggi ha bisogno di una rete neurale nuova. La nostra ambizione, qui a Capri, è quella di cominciare ad allacciarne le sinapsi. È bene chiarire che il nostro punto di vista è duplice. Dobbiamo cercare di avere la vista lunga, di capire quali sono i contorni del mondo che si va delineando. È anzitutto curiosità culturale, la nostra. L’altro punto fermo, e non vogliamo certo affannarci a negarlo, è quello del business. Si dice spesso che bisogna andare “alla conquista di nuovi mercati”. Ebbene, “conquistarsi” o “creare” un mercato non è cosa che possa prescindere da un dato banale: quanta gente è posta in condizione di parteciparvi. L’Europa a ventisette consta di 500 milioni di abitanti, la sua parte mediterranea 177 milioni, i Paesi delle sponde Est e Sud del Mediterraneo sono 237 milioni. Per cogliere l’importanza e il peso del Mediterraneo, basta saper contare.
Mediterraneo: oltre la “storia” La culla della civiltà: il Mediterraneo è soprattutto questo. Ma è bene ricordarsi che questa “civiltà” è andata formandosi essenzialmente col metodo della contaminazione. Questo
sin dai tempi dei Greci, dei Fenici, dei Romani. Nella storia che studiamo a scuola, è l’aspetto della conquista, sono le memorie delle imprese militari, quelle che sfidano il passare del tempo e restano intatte, ai nostri occhi, in tutta la loro rilevanza. Tuttavia, se quella dell’umanità fosse solo la storia dei Cesari, sarebbe ben poca cosa. È vero che i Greci impararono dai popoli che avevano vinto in guerra, e a loro volta i Romani assorbirono la cultura greca. Eppure, è impossibile tacere che ancora più rilevante è quanto sorge, in questo spicchio di mondo, non a opera dei guerrieri, ma a opera di mercanti. Non per dar sfogo al bisogno dell’uomo d’imporsi sull’uomo. Ma per via cooperativa. Non sempre la cooperazione è stata guidata, consapevole, pianificata: spesso è spontanea, quasi casuale, frutto di interazioni particolari e interessate cui sfugge la big picture che si proietterà solo sullo sfondo della storia. Pensiamo all’alfabeto, che abbiamo ereditato dai Fenici. Pensiamo al numero, che ci è stato regalato dagli Arabi.
Federica Guidi e il Comitato GI del Mezzogiorno
Pensiamo alle tante innovazioni nell’agricoltura e nella conservazione, che Greci e Romani hanno copiato gli uni dagli altri, migliorandole via via. Agli influssi che hanno esercitato vicendevolmente sullo stile, sui gusti estetici, sulle forme architettoniche, sul senso del bello, i Greci sui Romani. Alla velocità con cui si propaga miracolosamente, in un mondo senza internet né telefono, la religione cristiana. Roma non è i suoi eserciti: Roma è le sue strade, che hanno unito il mondo. La storia del Mediterraneo, che tutti noi sentiamo sulle spalle come il passato presente della nostra civiltà, è questo. Non è un incrocio di appartenenze rigide, non è l’algido venirsi a formare di realtà ermeticamente separate le une dalle
Come ha notato recentemente Sua Santità Papa Benedetto XVI nell’enciclica “Caritas in Veritate” (par. 22), “gli aiuti internazionali sono stati spesso distolti dalle loro finalità, per irresponsabilità che si annidano sia nella catena dei soggetti donatori sia in quella dei fruitori”. 11-12/2009
CAPRI 2009
altre. Al contrario: è contaminazione, è meticciato, è moltiplicazione di occasioni di incontro, di dialogo, di scambio. Dobbiamo tenerne conto quando passiamo dalla storia alla politica, dal retaggio che abbiamo ricevuto all’eredità che vogliamo lasciare. L’orizzonte in cui dobbiamo inserirci non può prescindere dal valore dello scambio, fra diverse imprese così come fra diversi Paesi e diverse culture. Questo “scambio” presuppone però un rapporto paritario fra Paesi, basato sul rispetto reciproco, senza nostalgie coloniali, o ambizioni di fare di altri l’oggetto di nuove “aree d’influenza”.
Non più (falsi) aiuti È pertanto davvero inutile nascondersi che per “fare rete” efficacemente nel Mediterraneo vanno ribaltate le logiche del passato. Le relazioni dell’Occidente coi Paesi in via di sviluppo sono spesso inevitabilmente viziate dal passato coloniale. Il dibattito è ampio, e la storia è complessa. In alcuni luoghi, l’arbitrio e la conquista hanno almeno lasciato un’eredità di istituzioni. In altri, la spoliazione coloniale è stata sterile e crudele. L’impalcatura culturale che la sorreggeva, l’arroganza del nostro senso di superiorità non ci fanno onore. Ma se pensiamo al presente, neppure ci fa onore che talvolta il senso di colpa, talvolta un cinico senso d’opportunità, consentano che i Paesi europei mantengano vivi canali preferenziali con le ex colonie, rifiutando una logica vera d’integrazione globale. Le relazioni speciali spesso sono
Samia Nkrumah 11-12/2009
Gianfranco Fini
È importante ricordare che s’impara solo nella differenza, e dalle differenze. Proprio quando non ci assomigliamo troppo, possiamo insegnarci l’un l’altro qualcosa. E questo è vero nella discussione scientifica, nel dibattito politico, come nella vita economica. Il veicolo d’apprendimento è lo scambio. E di scambi, siamo qui per parlare. monetizzabili: gli aiuti allo sviluppo sono gli strumenti in cui si innervano, ed essi molte volte continuano ancor oggi a costituire il filo impalpabile che tiene assieme le antiche potenze e le vecchie colonie. Quanto al meccanismo degli aiuti, c’è ormai abbondante evidenza del fallimento storico del foreign aid. Perché il meccanismo degli aiuti in moneta non è quasi mai riuscito ad accendere la crescita, nei Paesi beneficiari? A causa di motivi che somigliano molto alle ragioni dell’insuccesso storico di politiche di sostegno al Mezzogiorno italiano. Le politiche per il Sud hanno mostrato di avere sovente il fiato corto quando si sono risolte in un continuo aumento dell’intermediazione politica, anziché nella creazione di nuove infrastrutture di sistema, come quelle di cui si discute invece fortunatamente in questi giorni. Quando si parla di Africa e non di Meridione, alle buone intenzioni corrisponde una realtà ancora più preoccupante. Come ha notato recentemente Sua Santità Papa Benedetto XVI nell’enciclica “Caritas in Veritate” (par 22), “gli aiuti internazionali sono stati spesso distolti dalle loro finalità, per irresponsabilità che si annidano sia nella catena dei soggetti donatori sia in quella dei fruitori”. La pervasività di questo fenomeno consiglia una seria revisione del sistema degli aiuti, se non subentrassero ulteriori, e gravi, considerazioni in termini di democrazia. L’erogazione di fondi in danaro è sovente arbitraria e discrezionale. Peter Bauer, il primo economista dello sviluppo a riesaminare criticamente le premesse fondamentali di quella che è stata la politica occidentale degli aiuti dalla decolonizzazione a oggi, diceva che si finiva per sottrarre risorse “ai poveri dei Paesi ricchi, per dare ai ricchi dei Paesi poveri”. Intendeva dire che da una parte le risorse venivano prelevate da tutti i contribuenti dei Paesi sviluppati, ma, dall’altra, finivano nelle mani di pochi, “selezionati” beneficiari, nei Paesi in via di sviluppo. Questa “selezione” ha luogo come sempre quando vi sono rapporti impropri fra mondo
CAPRI 2009
Noi siamo un Paese di santi, poeti e navigatori: e non a caso anche di mercanti, costruttori di ponti fatti di merci fra Paesi e realtà diversi. Il nostro cosmopolitismo, quello sguardo a lunga gittata che parte dalla nostra capacità di vedere sempre nell’altro un qualcosa di noi, è il buon cuore del santo, è la fiducia del poeta, è la curiosità del navigatore, è l’istinto del mercante. Noi italiani siamo “noi” solo quando non abbiamo paura dell’altro. degli affari e mondo della politica: attraverso meccanismi di scambio perversi, che non hanno potuto trovare correzione a causa della debolezza della società civile e dell’opinione pubblica, in queste realtà. L’erogazione di aiuti ha frequentemente finito per premiare i gruppi dominanti, consolidandone il potere: ciò avviene perché gli aiuti sono naturalmente “smistati” dalle autorità locali. Il supporto diretto al bilancio dello Stato è un sistema di contribuzione attraverso cui i donatori versano risorse direttamente al governo beneficiario, che le spende usando i propri criteri di allocazione. Sono in pratica trasferimenti “da-Stato-aStato”, pertanto oggetto di una scelta politica sia nello stanziamento da parte del Paese donatore sia nel divenire strumento di intervento da parte del Paese ricevente. In società nelle quali lo Stato di diritto è debole e la democrazia giovane ed acerba, questo
Rachida Dati
rappresenta un problema. È vero che negli ultimi anni sono stati messi in campo meccanismi che li hanno vincolati soprattutto a performance, dotando i Paesi donatori di strumenti di valutazione un po’ più solidi. Ma per ora su tali meccanismi possiamo solo sospendere il giudizio. Vi è un’altra considerazione ineludibile. Come hanno notato importanti studiosi a cominciare da William Easterly, gli aiuti hanno spesso un effetto di crowding-out rispetto agli investimenti privati. L’assunto alla base del sistema degli aiuti - ovvero il fatto che essi avrebbero contribuito a sostenere gli investimenti, e a loro volta gli investimenti avrebbero prodotto crescita - si è rivelato molte volte una illusione. La ricerca di Easterly, fra le altre, ha dimostrato purtroppo come vi sia evidenza di un rapporto virtuoso fra aiuti e investimenti solamente in poche realtà, nelle quali gli aiuti percepiti erano peraltro molto limitati, e la capacità di attrarre investimenti si deve ad altri fattori: in primo luogo, le buone istituzioni. La popolarità del foreign aid è stata solo in parte scalfita dal crescente scetticismo sul sistema degli aiuti. Al contrario, più risorse da parte dei Paesi ricchi è quello che è stato chiesto in occasione di grandi iniziative pubbliche e grandi campagne mediatiche. Nella logica delle buone intenzioni, spezzare il pane con chi è meno fortunato è pratica commendevole. Ma il dibattito sullo sviluppo deve uscire dall’alveo delle sole buone intenzioni, altrimenti la logica che vince è quella dell’elemosina. E l’elemosina è utile per consolare lo spirito di chi la fa, ma non risolve mai, se non per un battito di ciglia, nessuno dei problemi di chi la implora.
Adam Smith l’africano L’alternativa al sistema degli aiuti in moneta non è però la costruzione di presidi all’erogazione di fondi, che li vincolino alle necessità dei Paesi donatori. Il trend emerso negli ultimi anni, che ha riproposto (a cominciare dalle grandi istituzioni internazionali) l’esigenza di valutazioni costi-benefici delle erogazioni, segnala sicuramente una crescente preoccupazione - da parte tanto degli Stati donatori che delle loro opinioni pubbliche - circa l’effettiva efficacia dei fondi stanziati. Tutto questo è auspicabile e giusto. Nondimeno, il meccanismo da far saltare è di carattere quasi più “psicologico” che “economico” in senso stretto. La crescita ha luogo quando le persone si
Per unire il Mediterraneo, bisogna moltiplicare gli interessi condivisi da imprese e Paesi che stanno sulla sponda meridionale e su quella settentrionale. Il modo migliore per farlo è incentivare multilocalizzazioni e apertura di subsidiaries locali in quei Paesi che da tempo abbiamo scelto come partner privilegiati: il Marocco, l’Algeria, la Libia, la Tunisia, l’Egitto, la Giordania, Israele, la Siria e la Turchia.
Cristiana Coppola
Dambisa Moyo 11-12/2009
CAPRI 2009
sentono forti abbastanza per assumersi dei rischi, e libere di poterlo fare. È come per la rondine uscire dal nido. Come si arriva, a compiere quel passo decisivo? Gli aiuti sono, per l’appunto “aiuti”. Si generano fuori da una economia, non al suo interno. C’è molto da dire a favore della cultura del dono, del senso della generosità, che rivelano un tessuto sociale sano e una giusta attenzione per l’altro. Ma è improbabile che una società si sviluppi sulle mere donazioni altrui. Lo sviluppo economico ha luogo in conseguenza di una pluralità di fattori, che lo influenzano in varia misura e fra i quali è difficile cogliere quale sia il più importante. La creazione di ricchezza è prevalentemente in capo all’economia privata: a noi imprenditori. Ma gli imprenditori, come tutti, rispondono a incentivi. Gli incentivi del libero mercato rappresentano un sistema di punizioni e premi, che si incapsula in una infrastruttura giuridica adeguata. In primo luogo, i diritti di proprietà devono essere rigorosamente tutelati: gli investimenti deperiscono, gli investitori si spaventano, in un contesto nel quale nessuno può essere sicuro dei frutti del suo lavoro, vuoi per una “predazione” vera e propria da parte del gruppo politicamente dominante, vuoi per una tassazione arbitraria e oppressiva. L’impianto giuridico di una società deve essere ben funzionante. Una amministrazione della giustizia equa, tribunali effettivamente terzi, descrivono la cornice nella quale l’assunzione di rischio da parte degli imprenditori può avere luogo, senza che questi siano gravati di pesi impropri. L’ha spiegato molto bene Hernando de Soto, in un importante libro di alcuni anni fa, “Il mistero del capitale”. Vi è capitale in molti Paesi in via di sviluppo, solo che resta “capitale morto”, in assenza di un adeguato riconoscimento formale dei titoli di proprietà esso non può mutarsi in investimento, non può diventare 11-12/2009
Roberto Maroni
Il nostro sogno è che il Mediterraneo fra vent’anni sia un’unica, grande zona franca: senza dazi, senza barriere di natura non tariffaria allo scambio fra imprese di Paesi diversi. Un grande suk mediterraneo, al quale tutti possano portare la propria bancarella e la propria merce. Solo così potrebbe partire una stagione nuova anche per l’Africa: che di una porta, aperta sull’Europa, ha bisogno. produttivo. Anche tra i più poveri vi è scambio, vi è attività economica, spesso addirittura una frenetica attività economica. Ma l’assenza di istituzioni adeguate impedisce di crescere, insieme, come società. Non possiamo poi nasconderci l’esigenza di un vero e proprio problema culturale, che da Oriente a Occidente spesso mina la comprensione e quindi l’accettabilità sociale dei meccanismi della libera impresa. La crescita economica ha bisogno di un ordine giuridico fondato sul merito: la gara concorrenziale deve essere accettata dalla società come agone che produce vincitori e vinti. La legittimità della vittoria non può, non deve essere messa in discussione. Il gioco deve essere leale, l’esito deve venire accettato, i punti vanno segnati onestamente. Senza rule of law non è difficile immaginare investimenti diretti esteri. Siamo alle prese, in questo caso, con un deficit culturale che se è ancora vivo in Occidente, è drammatico in taluni dei nostri Paesi partner. Il mercato non vive senza una “cultura di mercato” che lo sostenga e formi la trama della sua accettazione sociale. Non è questione di “esportare” le nostre istituzioni, o quell’intrigo di credenze che potremmo considerare come “la nostra cultura”. Quello della nostra arroganza coloniale è un capitolo chiuso del quale non siamo fieri. Ma la cultura e le istituzioni possono migliorare, possono affinarsi, se il dialogo è forte e se lo scambio è frequente, fitto, positivo. È importante ricordare che s’impara solo nella differenza, e dalle differenze. Proprio quando non ci assomigliamo troppo, possiamo insegnarci l’un l’altro qualcosa. E questo è vero nella discussione scientifica, nel dibattito politico, come nella vita economica. Il veicolo d’apprendimento è lo scambio. E di scambi, siamo qui per parlare. Il “Processo di Barcellona”, che ha preso il via nel 1995, ha cominciato a restituirci un Mediterraneo meno gravato di dazi, di barriere allo scambio fra la sponda meridionale e quella settentrionale. Il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha
CAPRI 2009
Un documento importante del Governo italiano, il “Libro Bianco sul futuro del modello sociale”, sostiene con forza che è necessario adattare le strategie di inclusione alle diverse tipologie di immigrati. È importante che vengano sviluppate non solo buone pratiche per l’accoglienza degli immigrati e la gestione del problema dei clandestini, in collaborazione con la sponda meridionale del Mediterraneo. voluto indicare un obiettivo ancora più ambizioso: una vera e propria “Unione del Mediterraneo” che veda convergere i diversi Paesi che si affacciano su questo mare, in un unica cornice di collaborazione. Come è stato scritto di recente, il partenariato Euro-Mediterraneo è una nuova forza globale che può e deve impostare una sua strategia nei confronti di Cina, Federazione Russa, Stati Uniti e India e l’integrazione euro-mediterranea è uno strumento decisivo per il rilancio dell’Europa nel nuovo sistema futuro
Magdi Cristiano Allam
degli equilibri mondiali. Questa lotta passa per la costruzione di uno spazio di mercato comune: più aperto e più libero di quanto non siano stati i mercati nazionali. Per l’Italia, la Francia e la Spagna, il sogno di un “ancoraggio mediterraneo” dell’Unione Europea è decisivo: non soltanto per riscrivere certi equilibri di potere, ma soprattutto per preservare culture, modi di essere, un modello sociale. Ma la tensione fra Mediterraneo ed Europa è solo 10
Giulio Tremonti
apparente. Per i Paesi centro-settentrionali, è ancora più interessante trovare un canale di sbocco verso realtà geograficamente più lontane. È il caso della Germania, che giustamente (come gli Stati Uniti, come la Cina) guarda con grande attenzione, in questa fase, ai Paesi africani come a formidabili partner commerciali, il cui avvenire è ancora tutto da scrivere. E nemmeno dobbiamo dimenticare che, sia con la Presidenza di Bush che con quella di Obama, l’Africa subsahariana è costantemente al centro dell’attenzione americana: con gli Stati Uniti che, pertanto, cercano “ponti” verso il continente africano. Come Giovani Imprenditori, crediamo che l’Italia, in questo contesto, abbia innanzi a sé la possibilità di svolgere, con maggiore forza di altri, il ruolo della cerniera. Perché l’Italia? Noi siamo un Paese di santi, poeti e navigatori: e non a caso anche di mercanti, costruttori di ponti fatti di merci fra Paesi e realtà diversi. Il nostro cosmopolitismo, quello sguardo a lunga gittata che parte dalla nostra capacità di vedere sempre nell’altro un qualcosa di noi, è il buon cuore del santo, è la fiducia del poeta, è la curiosità del navigatore, è l’istinto del mercante. Noi italiani siamo “noi” solo quando non abbiamo paura dell’altro. La relativa fragilità delle istituzioni pubbliche nel nostro Paese, la sua debolezza storica, il fatto che l’Italia non sia sortita da un’operazione di “conquista” condotta su tutto il territorio nazionale da uno dei suoi Principi, nei secoli in cui altrove in Europa si consolidava l’assolutismo, è stata letta dai più come uno svantaggio. Invece ci ha educato alla tolleranza, al rispetto del diverso, a cogliere l’umano in qualunque individuo. È una ricchezza. Lo è per ciascuno di noi, individualmente. Ma lo è anche per noi tutti, come popolo. Perché ci candida a giocare il ruolo più prezioso e difficile, in questa fase storica. Quello dei mediatori, dei broker di rapporti e di idee. Dei costruttori di reti. Proprio nel solco di questo dialogo, ci sarà possibile lasciare - anche in quei Paesi un’eredità positiva. Perché è proprio nel confronto, nello scambio, nel dibattito, che matura quel rispetto che è il valore fondante di una società democratica e libera.
Il Mediterraneo dopo la crisi In questo contesto, vi sono delle priorità che meritano più spazio nell’agenda politica del nostro Paese, come dell’Europa. È essenziale riprendere il percorso 11-12/2009
CAPRI 2009
Siamo pronti a impegnarci, in prima persona, a sostenere iniziative che vedano protagoniste Università di diversi Paesi, capaci di sviluppare collaborazioni volte a formare competenze spendibili sul mercato del lavoro. È nel nostro interesse.
Adolfo Urso
avviato con il “Processo di Barcellona” e a oggi rimasto incompleto. È improbabile che entro il 2010 si possa effettivamente parlare di un’area di scambio comune, nel Mediterraneo, tanto più che le tendenze protezionistiche stanno aumentando: prendendo in considerazione tutto il pianeta, e non solo l’area euro-mediterranea, nella prima metà del 2009 le misure volte a proteggere i mercati locali e non ad aprirli agli scambi internazionali sono aumentate del 31%. La risposta alla crisi ha visto l’utilizzo di aiuti di Stato selettivi e spesso discriminatori che hanno talvolta alimentato un ritorno di fiamma del protezionismo. È quanto mai opportuno distinguere tra interventi emergenziali, resisi necessari nelle more della crisi, e quella che può diventare l’eredità dell’attivismo dei Governi negli scorsi mesi. Ogni vagito neoprotezionista rientra in quest’ultima categoria. Al contrario, i casi nei quali la crisi ha spinto ad aprire ulteriormente le frontiere, a perseguire un disegno di maggiore integrazione internazionale anziché di chiusura, si contano sulle dita di una mano e nessuno ha avuto luogo nell’area UE: ciò nonostante le ripetute dichiarazioni, in tutti i fora internazionali, a favore del libero scambio, del Doha Round, dell’integrazione economica e commerciale. È opportuno ricordare che la Malesia ha cercato di incentivare fiscalmente gli investimenti diretti esteri, mentre il Messico ha abbassato le tariffe d’importazione. In un mondo in cui tutto è lontano e vicinissimo allo stesso tempo, questi sono esempi a cui pensare. In un’ottica che deve essere duplice: da una parte, la difesa e anzi la ripresa di un percorso di integrazione dei commerci. Dall’altra, un percorso di supporto all’internazionalizzazione delle imprese, attraverso un uso appropriato e consapevole della leva fiscale. La risposta al fallimento degli aiuti “da-Stato-a-Stato” sono gli aiuti “da-società-a-società”: e con questa formula intendo 11-12/2009
riferirmi sia allo scambio di merci sia allo scambio di competenze, di idee, di tecnologie appropriate, di capacità produttiva. Per unire il Mediterraneo, bisogna moltiplicare gli interessi condivisi da imprese e Paesi che stanno sulla sponda meridionale e su quella settentrionale. Il modo migliore per farlo è incentivare multilocalizzazioni e apertura di subsidiaries locali in quei Paesi che da tempo abbiamo scelto come partner privilegiati: il Marocco, l’Algeria, la Libia, la Tunisia, l’Egitto, la Giordania, Israele, la Siria e la Turchia. Incentivare l’internazionalizzazione verso questi Paesi non significa dimenticare il Far East, o il mondo arabo: significa scegliere strategicamente questi Paesi come ponti per raggiungere mercati sempre più vasti. Mercati già ora importanti e significativi: tutto l’Oriente. Mercati che domani saranno sempre più cruciali: l’Africa. Sostenere le nostre relazioni con i Paesi del Mediterraneo vuol dire porre in essere con sempre maggiore determinazione quell’azione sinergica, peraltro già iniziata, che vede protagonisti il Governo, sicuramente, ma soprattutto il sistema delle imprese, le nostre ambasciate e i nostri consolati, gli enti che forniscono assicurazione del credito e quelli che sostengono gli investimenti all’estero. Al Governo, chiediamo l’apertura di un tavolo straordinario, attorno al quale si siedano gli attori che ho poc’anzi nominato. L’obiettivo dovrebbe essere la costruzione di un regime sostenibile di agevolazioni fiscali per chi fa trasferimento tecnologico nei Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo, unita a una forte e concertata azione diplomatica. La prima forma di collaborazione va ricondotta però alla libertà degli scambi. L’Unione Europea ha stabilito accordi importanti con tutti i Paesi mediterranei, ratificati negli ultimi dieci anni in un
Emma Bonino 11
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Marta Dassù
processo di elaborazione che talora è stato complesso e difficoltoso. In questo contesto, è stata giustamente data priorità alla rimozione delle tariffe doganali europee rispetto ai prodotti manifatturieri: ma constatiamo che i passi avanti sul fronte del libero movimento dei prodotti agricoli, dei servizi, dei capitali, non sono stati ancora all’altezza delle aspettative. Dobbiamo inoltre constatare che non c’è stata alcuna reciprocità. Questo ci preoccupa. La tariffa media sui prodotti manifatturieri è del 3,5% per l’Unione Europea contro il 21,1% nei Paesi mediterranei che pure già oggi sono nostri partner. È vero che la riduzione è stata importante: in Marocco, per esempio, siamo scesi da una media del 64% sul prezzo di un bene importato al 27,3%. Lo stesso lo vediamo in Tunisia, in Egitto, in Algeria: tutti Paesi con dazi troppo alti sui prodotti manifatturieri. Chiediamo ai Governi occidentali di impegnarsi per una loro tempestiva riduzione, e chiediamo ai Governi di quei Paesi di riconsiderarli in modo altrettanto tempestivo. Lo chiediamo non solo per l’interesse che abbiamo noi, come titolari di imprese che producono ed esportano, in quei mercati. Lo chiediamo soprattutto perché è nell’interesse dei consumatori che vivono in quei Paesi beneficiare di merci al più basso prezzo possibile. Vale molto di più aumentare il loro potere d’acquisto, la loro libertà di scelta, che raccogliere più risorse per lo Stato. Più potere d’acquisto significa più risorse per la società: una società più ricca è una società potenzialmente più educata, più consapevole, più libera. La strada della crescita passa per gli individui, per le imprese, per la società. Chiediamo ai nostri Paesi partner di abbassare i loro dazi per investire sul loro stesso futuro, e non solo in termini economici. L’anno scorso, qui a Capri, abbiamo sostenuto che gli investimenti diretti esteri sono la chiave per ridurre gli impatti ambientali dello sviluppo economico impetuoso. Ne siamo ancora convinti.
Noi Giovani Imprenditori siamo convinti che la cornice mediterranea sia la più solida e promettente di tutte quelle che abbiamo a disposizione. 12
È prassi comune chiedere a un manager quale è la sua visione dell’impresa per cui lavora, di qui a venti anni. È un esercizio mentale che serve a definire gli obiettivi che poi guideranno l’agire quotidiano, e a pensare gli strumenti per raggiungerli. Il nostro sogno è che il Mediterraneo fra vent’anni sia un’unica, grande zona franca: senza dazi, senza barriere di natura non tariffaria allo scambio fra imprese di Paesi diversi. Un grande suk mediterraneo, al quale tutti possano portare la propria bancarella e la propria merce. Solo così potrebbe partire una stagione nuova anche per l’Africa: che di una porta, aperta sull’Europa, ha bisogno. È un sogno, che può essere costruito. Passando dagli aiuti da Stato a Stato, alla collaborazione fra società e società. Spingendo sull’acceleratore dei commerci. Investendo nella rimozione dei dazi. Aiutando il trasferimento tecnologico. E anche, per quanto possibile, incentivando un altro approccio alla povertà. Un approccio fondato sull’investimento, e non sull’elemosina. Gli ostacoli che il libero movimento di capitali fra Europa e Paesi mediterranei trova è preoccupante, lo abbiamo già detto. Per questo, sarebbe auspicabile un maggiore impegno delle grandi istituzioni finanziarie. La creazione di “banche del Mediterraneo” ad hoc, frutto dell’incrocio fra sole banche pubbliche di diversi Paesi, non darebbe garanzie adeguate per lo sviluppo di nuovi investimenti privati. Occorre anche un forte coinvolgimento di investitori e istituzioni di credito privati, che pensino alla propria esternalizzazione tenendo presente non solo la City, ma anche il suk. Fare banca è un’attività diversa da Paese a Paese. Ma il successo del microcredito è da tanti punti di vista una buona notizia. Significa che è possibile trovare impieghi produttivi per il capitale, anche per piccole somme di capitale, in situazioni anche disagiate, talora estremamente disagiate. Il microcredito non è beneficenza: è legittima ricerca del profitto. La nostra visione per il Mediterraneo verte proprio su questo principio. Chiediamo ai Governi di rendere più facile e lineare la legittima ricerca del profitto. Perché, proprio per fare profitto, le imprese sono costrette
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a sottoporsi continuamente al test del mercato, a fare prodotti che incontrino la domanda dei consumatori alle condizioni più convenienti per questi ultimi. Più sviluppo per tutti significa meno cattedrali nel deserto, e più creazione di ricchezza. Non dobbiamo nasconderci che la politica agricola europea rappresenta uno dei maggiori scogli all’integrazione fra Europa e altri Paesi del Mediterraneo. È vero che le nostre barriere di carattere tariffario sono basse, rispetto alla media dei Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo. Ma l’esistenza di barriere all’ingresso di altro tipo può essere altrettanto insidiosa. In particolare, è evidente che i mercati agricoli vanno spostandosi inesorabilmente “verso Sud”. Le derrate agricole sono uno dei pochi beni rispetto ai quali i Paesi africani possono essere forti esportatori, facendo leva esclusivamente sulle proprie energie. Alle prime stazioni dello sviluppo economico, nulla è cruciale come l’agricoltura. È dunque opportuno ripensare i meccanismi della politica agricola comune, considerando anche i Paesi africani alla stregua di stakeholder i cui interessi vanno adeguatamente considerati. Questo significa accelerare la diminuzione della quota del budget della Commissione europea che viene impiegato dalla PAC. Sappiamo che l’obiettivo è raggiungere il 32% nel 2013, dal 48% del 2008. È importante che i minori fondi provenienti da Bruxelles non siano compensati da stanziamenti elargiti in altra forma, ma che sortiscono il medesimo effetto. Nondimeno, una riforma della PAC è necessaria per ragioni di equità. Oltre tutto, se noi non cominciamo a ridurre i dazi sui prodotti agricoli, non possiamo essere credibili quando chiediamo ai nostri dirimpettai di abbassare le barriere nei mercati non agricoli. Da ultimo, non possiamo nasconderci che non stiamo parlando solo di flussi 11-12/2009
di merci ma inevitabilmente anche di flussi di persone. Per “unire” sempre di più il Mediterraneo, è dunque impossibile prescindere da un serio investimento, di risorse e competenze, nelle politiche dell’immigrazione. Quale sia la situazione dell’Europa è cosa nota, e s’intreccia profondamente con la stessa crisi finanziaria. Il nostro continente ha oggi 500 milioni di abitanti. Secondo le previsioni a medio termine pubblicate da Eurostat, la popolazione totale dell’UE continuerà a crescere, a un ritmo ridotto, raggiungendo i 518 milioni nel 2025. Nel periodo successivo, l’Istituto Statistico Europeo prevede una diminuzione sensibile della popolazione, 515 milioni nel 2050, per via del calo della natalità in molti Paesi di recente ingresso nell’Unione. La proiezione tiene conto, in questi numeri, dell’apporto continuo derivato dai flussi migratori, stimandolo a 50 milioni di persone tra il 2009 e il 2050. In assenza di queste migrazioni di massa, la popolazione europea inizierebbe a diminuire già dal 2010, ammontando nel 2050 a soli 444 milioni di abitanti. Ciò avverrebbe in un contesto nel quale, come è noto, ad assottigliarsi progressivamente sarà la componente più giovane della popolazione attiva, mentre al contrario crescerà il peso degli over 65 sulla popolazione nel suo complesso. Queste previsioni ci condizionano grandemente, nel modo in cui guardiamo all’immigrazione. Essa non può non essere compresa, innanzitutto, come una risorsa. Ma perché sia effettivamente tale, le logiche sulla base delle quali si muovono i Governi debbono essere adattate alle contingenze. Un documento importante del Governo italiano, il “Libro Bianco sul futuro del modello sociale”, sostiene con forza che è necessario adattare le strategie di inclusione alle diverse tipologie di immigrati. È importante che vengano sviluppate non solo buone pratiche per l’accoglienza degli immigrati e la gestione del problema dei clandestini, in collaborazione con la sponda meridionale del Mediterraneo. Soprattutto, è importante che si riescano a sviluppare buone pratiche per avvicinare in modo virtuoso domanda e offerta di lavoro; per consentire una tempestiva e importante crescita di capitale umano, andando a valorizzare le competenze e mettendo in atto vere politiche di empowerment per chi voglia dotarsene. Questo significa attivare politiche e strumenti tanto nei Paesi nei quali l’immigrazione arriva, quanto in quelli da cui l’immigrazione parte. E questo significa incentivare anche la cooperazione internazionale fra Università. Siamo pronti a impegnarci, in prima persona, a sostenere iniziative che vedano protagoniste Università di diversi 13
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Paesi, capaci di sviluppare collaborazioni volte a formare competenze spendibili sul mercato del lavoro. È nel nostro interesse. L’interazione fra Università e impresa è ancora rugginosa: renderla più lineare, più agevole sul piano fiscale, e quindi più fruttifera, deve essere una priorità per il Governo. Una priorità per tutti. L’immigrazione è un tema ricorrente, nei diversi Paesi europei, e non potrà trovare risposte nei convegni. Tuttavia, se la strada della chiusura non ha futuro, è evidente che questo fenomeno va accompagnato, “gestito” politicamente, per evitare costosi e preoccupanti “effetti boomerang”. Il valore sociale dell’accoglienza e la nostra domanda di forza lavoro devono trovare nella politica una guida che riesca a contemperarli, evitando che i flussi migratori contribuiscano a sfaldare il nostro tessuto sociale. Un’Italia, un’Europa, disgregate e ostili sarebbero poco attrattive, poco interessanti, proprio per tutte quelle donne e uomini di buona volontà che speriamo vengano, nei prossimi anni, ad arricchire il nostro capitale umano e a rendere più plurale, più bella e più viva la nostra società. Come Giovani Imprenditori non possiamo suggerire ricette, in questo frangente. Ma possiamo esprimere un auspicio, sicuri che sia quello di tutti coloro che proprio perché amano la società aperta sanno bene quanto è fragile e quanto impegno, quanta passione, quanta chiarezza di pensiero e di parola ci vogliono per mantenerla intatta e viva.
nostra consapevolezza di rischi e problemi. Fra il 1914 e il 1945 il commercio mondiale è crollato. Non solo per le guerre, ma per le risposte protezionistiche alla grande depressione, che hanno scavato il fosso alla ripresa e dilatato i tempi dell’uscita dalla crisi. Oggi, gli Stati paiono avere compreso questa lezione, e i Governi dei maggiori Paesi hanno rassicurato l’opinione pubblica mondiale, rivendicando un impegno forte contro il protezionismo. Le parole servono ma, purtroppo, non bastano. Il dato di fatto è che da gennaio la Commissione Europea ha rilevato un centinaio di misure potenzialmente restrittive per gli scambi internazionali nei principali Paesi partner. Parimenti, i Governi occidentali hanno messo in campo una strategia riassumibile nel motto: “Keynes a casa, Adam Smith all’estero”. Purtroppo, però, la contraddizione fra due approcci in tensione, uno volto al mantenimento della libertà di commerciare e l’altro teso a rispondere con provvedimenti emergenziali alla crisi, è destinata a esplodere. Oggi è protezionismo non solo e non tanto imporre nuovi dazi doganali, quanto costringere alla compliance con codici regolamentari alle soglie dell’incomprensibilità, o allocare discrezionalmente aiuti privilegiando le imprese che investono solamente “localmente”. La nostra speranza è che l’area del Mediterraneo possa essere la prima a sperimentare l’inversione di questo trend. Che i decisori politici possano decidere di battere la via di una crescente integrazione commerciale ed economica fra diversi Paesi. E che, come già avvenuto agli albori del percorso europeo, questa integrazione possa produrre una liberazione delle energie vive del mondo economico, anche sul piano domestico. Per ribellarsi al declino, questo pezzo di mondo di cui noi parliamo non ha bisogno solo di decisioni politiche giuste, di riforme, di svolte vere sul piano dei comportamenti così come delle scelte collettive. Ha bisogno anche di una “cornice” solida in cui queste possano inserirsi, trovando una coerenza e creando così certezza per tutti gli operatori economici. Noi Giovani Imprenditori siamo convinti che la cornice mediterranea sia la più solida e promettente di tutte quelle che abbiamo a disposizione. Grazie.
Conclusioni In conclusione, è opportuno ricordarci che viviamo in tempi straordinari, in un’accezione non felice di questo termine. La crisi ha rimesso in gioco quelle che parevano essere certezze consolidate. La nebbia dell’incertezza si è rialzata ed è più fitta che mai. Per un imprenditore, l’ottimismo non è neanche una scelta: è una predisposizione. Ma questa nostra voglia di guardare avanti non può diminuire la 14
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Società aperta all’integrazione multietnica di Luca Picasso Consigliere Giovani Imprenditori Assolombarda Tra gli interventi più urgenti, le politiche per il Sud. La Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, è tornata a parlare del Fondo Aree Sottosviluppate. “I Fas vanno concentrati in infrastrutture materiali e immateriali, sicurezza, scuola, ricerca e innovazione”, perché “il Sud ha bisogno di una buona politica ordinaria prima ancora che di interventi straordinari”. 11-12/2009
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è
possibile “trovare soldi per fare investimenti e sgravi fiscali e nello stesso tempo non spaccare i conti pubblici”: basta eliminare gli sprechi. Ne è convinta la Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha posto il tema del taglio della spesa pubblica improduttiva al centro del discorso di chiusura del XXIV Convegno di Capri. E da donna pragmatica quale è, la Leader degli industriali ha parlato con i numeri alla mano: “Si possono recuperare almeno 15 miliardi - ha precisato - 11 mettendo a regime gli acquisti della Pubblica Amministrazione, 4 accorpando province e prefetture. Senza contare gli sprechi della sanità”. 15 miliardi che potrebbero essere destinati alla ricerca e all’innovazione, alle infrastrutture e agli sgravi fiscali. La Numero Uno di Viale dell’Astronomia si è detta soddisfatta dell’apertura dimostrata dal Ministro Tremonti - che sul palco di Capri aveva preso parola poco prima - sul taglio degli sprechi, e ha sottolineato che il cammino virtuoso deve coinvolgere tutti i protagonisti: “Bisogna unire le forze e la capacità d’azione per puntare alla crescita e fare riforme”. Esplicito l’appello per “un avviso comune tra imprese e sindacati per varare un grande taglio della spesa pubblica improduttiva”. A nome di tutta Confindustria, la Marcegaglia ha espresso una forte preoccupazione per i dati sulla disoccupazione (tasso stimato al 9,5% per il 2010) ma anche per quelli sul Pil, che fotografano un Paese che si sta impoverendo. E a far la differenza nella ripresa saranno appunto le politiche economiche. Alcuni Paesi si sono già mossi, in primis la Germania che ha unito al rigore il taglio delle spese, e noi italiani non possiamo permetterci di restare inerti. Tra gli interventi più urgenti, le politiche per il Sud. A questo proposito, Emma Marcegaglia è tornata a parlare del Fondo Aree Sottosviluppate. “Se fossi in voi chiederei di utilizzarlo per il credito d’imposta”, aveva suggerito poco prima agli imprenditori il Ministro Tremonti, e la Presidente di Confindustria si è mostrata d’accordo: “I Fas sono stati spesi male, ma adesso vanno concentrati su poche priorità fondamentali e non dispersi in mille rivoli”, ha detto. “Vanno concentrati in infrastrutture materiali e immateriali, sicurezza, scuola, ricerca e innovazione”, perché “il Sud ha bisogno
“Bisogna unire le forze e la capacità d’azione per puntare alla crescita e fare riforme”. Esplicito l’appello per “un avviso comune tra imprese e sindacati per varare un grande taglio della spesa pubblica improduttiva”.
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Gianfranco Fini
Roberto Maroni
Emma Marcegaglia ha inevitabilmente affrontato anche il tema dell’immigrazione, su cui avevano esposto le proprie riflessioni anche la Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori Federica Guidi, il Ministro Roberto Maroni e il Presidente della Camera Gianfranco Fini. di una buona politica ordinaria prima ancora che di interventi straordinari”. Parlando dei rapporti tra i Paesi delle dure rive del Mediterraneo, tema al centro del Convegno, Emma Marcegaglia ha inevitabilmente affrontato anche il tema dell’immigrazione, su cui avevano esposto le proprie riflessioni anche la Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori Federica Guidi, il Ministro Roberto Maroni e il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Per la Leader degli imprenditori, il problema dell’immigrazione “va gestito con serietà e intelligenza. Bisogna lavorare per rendere le vie migratorie sicure, ma anche per avere una migliore integrazione dei flussi migratori, fatta su rispetto delle regole”. “L’Italia è uno dei pochi Paesi nel quale durante la crisi non c’è stata contrapposizione tra lavoratori italiani e lavoratori immigrati”, ha aggiunto la Marcegaglia, sottolineando la necessità di continuare a lavorare con l’obiettivo di “realizzare una società aperta all’integrazione multietnica”. Altro tema caldo quello della lotta alla mafia, indispensabile per il rilancio del Sud Italia. “Bene i numeri forniti dal Ministro Maroni di otto mafiosi 11-12/2009
arrestati ogni giorno - ha affermato Emma Marcegaglia, citando appunto i dati esposti il giorno prima dal Ministro dell’Interno - ma dobbiamo fare molto di più per combattere questa piaga, altrimenti non ci sarà il rilancio del Sud”. Inevitabile un commento sul video, diffuso nei giorni scorsi, di un omicidio di camorra a Napoli, definito dalla Presidente di Confindustria “la prova scandalosa della realtà terribile in cui versano alcune aree del Mezzogiorno”. “Non c’è possibilità di riscatto se non si ripristina legalità e sovranità dello Stato in ampie aree del Paese”, ha aggiunto, sottolineando che “Confindustria su questo tema è in prima linea”. Ha quindi ringraziato i “tanti imprenditori che nella loro vita di ogni giorno hanno deciso di lottare la criminalità organizzata. Per me che vivo e lavoro a Mantova è facile dirlo, non è lo stesso lavorare a Napoli, Palermo, Reggio Calabria”.
“Non c’è possibilità di riscatto se non si ripristina legalità e sovranità dello Stato in ampie aree del Paese”, ha affermato la Leader degli imprenditori, sottolineando che “Confindustria su questo tema è in prima linea”.
Giulio Tremonti
E ai Presidenti delle organizzazioni degli industriali delle Regioni del Sud, impegnati anche nel vigilare all’interno della categoria, la Marcegaglia si è rivolta con un “andiamo avanti, io vi sosterrò”. Insomma, per voltare pagina e riprendere la via dello sviluppo “serve un impegno della società civile”, ha sottolineato la leader degli industriali, che ha scelto di chiudere il suo discorso con una citazione di Don Luigi Sturzo. Queste le sue parole conclusive. “Diceva un grande italiano, cattolico liberale e liberista: «Non si corregge l’immoralità pubblica solo con le prediche e gli articoli di
Per voltare pagina e riprendere la via dello sviluppo “serve un impegno della società civile”. giornale. Non si raddrizza il costume di un Paese dividendo la politica tra perfetti e imperfetti, virtuosi e viziosi. Quel che serve è un’amministrazione rigida, cioè capace di premiare i migliori. Gli uomini e le donne che nella vita di ogni giorno, essi per primi si attengono alla moralità che chiedono alla politica». Sono parole di Don Luigi Sturzo, le ha scritte nel 1958. È il nostro appello oggi, per un’Italia che cammini a testa alta”. l.picasso@k4b.it
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Mare Nostrum per crescere, unire e conoscere di Maria Carmela Berterame Giovane Imprenditore Confindustria Basilicata I tre workshop. Scenari, sfide e opportunità con Massimo D’Aiuto e Giancarlo Lanna, e Antimo Caputo in qualità di Tutur. Dalle vie del mare alle reti dell’innovazione, con Emil Abirascid, Edoardo Imperiale e Giuseppe Zollo, affiancati da Gianluigi Traettino. I fondi sovrani dei Paesi del Golfo, con Alberto Quadrio Curzio e il Tutor Domenico Zonin. 18
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Mediterraneo per Crescere
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er il secondo anno consecutivo, il Convegno di Capri dei Giovani Imprenditori di Confindustria si è arricchito della presenza dei workshop, momenti di incontro e approfondimento delle tematiche oggetto dell’evento, che rappresentano ormai un appuntamento consolidato nel programma della manifestazione annuale. L’ottimo risultato conseguito anche quest’anno è stato determinato, oltre che dallo spessore di temi e interventi, anche dal lavoro e dall’impegno della task-force dei GI che, sotto la supervisione di Ettore La Carrubba, ha seguito nei mesi precedenti tutta l’organizzazione: la scelta dei temi e dei relatori, il coinvolgimento delle Territoriali per la fase di iscrizione, la profilazione degli iscritti per calibrare al meglio gli interventi, il kit dei partecipanti con le nozioni introduttive fino al questionario di soddisfazione finale. Intorno al grande tema “Mediterraneo: dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti”, si sono costruiti i tre workshop dedicati, all’internazionalizzazione, alle reti commerciali e all’utilizzo dei fondi sovrani. Crescere, Unire e Conoscere sono state le tre parole chiave utilizzate per interpretare, rispettivamente, i tre argomenti nei singoli incontri. In Mediterraneo per CRESCERE, orientato all’internazionalizzazione, organizzato e tenuto da Simest si è analizzato in che modo le aree del bacino inferiore del Mediterraneo e del Golfo Persico possono rappresentare un’opportunità concreta di crescita e sviluppo per le imprese italiane. Partendo dall’analisi del quadro economico dei Paesi affacciati sul Mediterraneo, si è cercato di tracciare un possibile modello di sviluppo che possa vedere l’Italia giocare un ruolo da protagonista, mettendo in campo le imprese e lo stesso Simest. Il workshop, attraverso l’illustrazione di case study relativi a progetti realizzati grazie alle competenze e
L’ottimo risultato conseguito dai tre workshop anche quest’anno è stato determinato, oltre che dallo spessore di temi e interventi, anche dal lavoro e dall’impegno della task-force dei GI, sotto la supervisione di Ettore La Carrubba. 11-12/2009
Mediterraneo per Unire
gli strumenti finanziari di Simest, ha presentato modelli di sviluppo e realizzazione di iniziative di investimento nelle aree interessate. Il riferimento a linee di cooperazione e programmi di investimento ha arricchito, infine, il panorama generale sul processo di internazionalizzazione. Mediterraneo per UNIRE ha puntato i riflettori sul possibile sviluppo di reti commerciali integrate partendo dal fattore culturale come elemento propulsivo per la nascita di sinergie economiche. Il workshop ha visto come partner Città della Scienza SpA, struttura di riferimento per la Campania sul tema dell’innovazione, attivamente impegnata nello sviluppo della cooperazione territoriale tra i Paesi del Mediterraneo. Il workshop ha cercato di rispondere alla domanda di come sia possibile trasformare in opportunità le difficoltà derivanti dalle differenze culturali, partendo dai processi di innovazione per la creazione di programmi di sviluppo commerciale. Mediterraneo per CONOSCERE centra l’attenzione sul ruolo dei fondi sovrani nello sviluppo dei Paesi del Golfo. Con l’aiuto del Prof. Alberto Quadrio Curzio, si è indagato sulle sfide e le opportunità di crescita per le aziende italiane in relazione alla crescita e allo sviluppo dei fondi sovrani appartenenti ai Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, protagonisti indiscussi negli ultimi anni di questa forma di investimento. marica@dardox.com
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Mediterraneo tra opportunità e bisogni di Luca Picasso Consigliere Giovani Imprenditori Assolombarda Un mare che divide e unisce. Uno spazio comune di economie, società e culture, che diversificano i Paesi che si affacciano sulle sue sponde. Un progetto strategico di crescita, per la nuova Europa. Dove il nostro Mezzogiorno gioca un ruolo fondamentale.
Il
futuro è nel Mediterraneo. Così la pensano i Giovani Imprenditori di Confindustria, che per il XXIV Convegno di Capri hanno scelto il tema: “Mediterraneo: dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti”. Al centro della 1° giornata di lavori, le Tesi esposte dalla Presidente Guidi, la quale auspica “che il Mediterraneo tra vent’anni sia un’unica grande zona franca: senza dazi e senza barriere, tariffarie e non”. Una strategia per il futuro, ma anche una risposta alla crisi, perché la chiusura dei mercati non è certo la ricetta vincente. 20
Oggi la situazione è ancora critica, come ha ricordato anche il Presidente della Repubblica Napolitano nel messaggio inviato ai Giovani Imprenditori. La strada della ripresa passa per un rilancio dei consumi e un calo della pressione fiscale, ma per le aziende è fondamentale anche l’espansione verso nuovi mercati, e l’area del Mediterraneo è indubbiamente strategica per l’Europa. Nessun atteggiamento neo-colonialista, sia chiaro. È necessario investire, esportare tecnologia e conoscenze per far crescere il tessuto locale, anche perché la politica degli aiuti, come ha ben illustrato nel suo intervento 11-12/2009
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l’economista africana Dambisa Moyo, non ha dato frutti. Perché ciò sia possibile, gli imprenditori non devono essere lasciati soli. La Guidi auspica l’apertura di un tavolo straordinario “con l’obiettivo di costruire un regime sostenibile di agevolazioni fiscali per chi fa trasferimento tecnologico nei Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo, unito a una forte e concentrata azione diplomatica” . In un simile progetto per un Mediterraneo integrato, gioca un ruolo fondamentale il nostro Mezzogiorno. “Già dal 2000 si è aperto il tema del Mezzogiorno come piattaforma logistica del Mediterraneo, ma di fatto l’arretratezza delle infrastrutture finisce per vanificare il vantaggio geografico”, ha affermato la Vicepresidente per il Mezzogiorno di Confindustria Cristiana Coppola, intervenendo nella tavola rotonda “Mediterraneo tra opportunità e bisogni”, a cui ha partecipato insieme all’Europarlamentare Magdi Cristiano Allam, la Vicepresidente del Senato Emma Bonino, il Presidente di Mesogea Alessandro Bianchi, il Presidente del Banco di Napoli Enzo
Sulla necessità di lavorare per lo sviluppo del Sud Italia, quale condizione per cogliere davvero le opportunità offerte dal Mediterraneo, ha insistito la Presidente del Comitato Interregionale GI Mezzogiorno Gabriella Megale.
“l’Africa non è più il Continente della disperazione, ma il Continente delle opportunità”. Adolfo Urso, Viceministro allo Sviluppo Economico. Giustino, la Vicepresidente FIEC Luisa Todini e il Giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Sulla necessità di lavorare per lo sviluppo del Sud Italia, quale condizione per cogliere davvero le opportunità offerte dal Mediterraneo, hanno insistito anche la Presidente del Comitato Interregionale GI Mezzogiorno Gabriella Megale (“il Sud può diventare una piattaforma logistica strategica, a patto che si lavori su quattro fattori: infrastrutture, istruzione, ambiente, energia”), il Governatore della Campania Antonio Bassolino, secondo il quale bisogna realizzare insieme “grandi progetti interregionali di trasporti e ferrovie” e il Presidente di Confindustria Campania Giorgio Fiore, che ha puntato molto sul tema della lotta alle collisioni tra mondo imprenditoriale e criminalità. Anche il Deputato Pd Walter Veltroni ha evidenziato la necessità di un maggiore impegno nella lotta all’illegalità e nell’avvio di una stagione di riforme. Secondo il Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, l’Europa deve diventare il principale interlocutore dell’Africa, anche per evitare che il mondo venga guidato dal G2 Usa/Cina, e quella con l’Africa “è una partita che si gioca in squadra,
Antonio Tajani
si gioca come europei”. D’altra parte, come ha evidenziato il Viceministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso, “l’Africa non è più il Continente della disperazione, ma il Continente delle opportunità” ma è anche necessario, come ha sottolineato il membro del board della Bce Lorenzo Bini Smaghi, che ‘’i Paesi del Mediterraneo mettano mano alle riforme, perché non è possibile sostenere la crescita senza politiche economiche’’. Altro tema caldo della giornata quello dell’immigrazione, toccato dal Vicepresidente Europa di Confindustria Andrea Moltrasio, e al centro del discorso del Ministro dell’Interno Roberto Maroni, che sull’Europa si è mostrato fiducioso (“Pare ci sia una svolta di Bruxelles sulle politiche che riguardano il Mediterraneo”) ma ha espresso dubbi circa “la possibilità che si crei nella nuova Commissione europea un commissario ad hoc per l’immigrazione”. Nel caso, ha aggiunto, “spero non ci sia una delega solo per l’immigrazione clandestina, ma anche per chi viene a lavorare. Quello che serve sono regole precise che vengano fatte rispettare”. l.picasso@k4b.it
Foto in apertura: 1° Tavola Rotonda del 30-10-2009 su “Mediterraneo tra opportunità e bisogni: economie, società e culture in crescita”; 2° Tavola Rotonda del 30-10-2009 su
Antonio Bassolino
Walter Veltroni 11-12/2009
“La nuova Europa e il Mediterraneo”.
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Dialogo e rispetto per costruire sviluppo di Mimmo Lobello Componente Comitato Redazione Qualeimpresa Questione meridionale da affrontare come questione nazionale. “Stabilire che nelle prossime otto-dieci finanziarie - ha sottolineato il Presidente della Camera Gianfranco Fini - vi sia un incremento costante per sostenere le eccellenze tecnico scientifiche allocate al Sud”.
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ella 2° giornata di lavori, a Capri si è tornati a parlare della necessità di rilanciare il processo euro-mediterraneo, avviatosi fin dal 1995 a Barcellona e man mano arenatosi. Un processo che, come ha sottolineato il Presidente della Camera Gianfranco Fini, deve avvenire senza alcuna pretesa di superiorità culturale da parte del Nord verso i Paesi della riva Sud, ma nel nome del dialogo e del rispetto. Ma anche un processo che richiede come condicio sine qua non una situazione di pace e stabilità che in questo momento appare purtroppo più lontana che mai. Per questo, ha dichiarato Fini, “la Ue deve impegnarsi a giocare un ruolo più decisivo nel processo di pace in Medio-Oriente, un ruolo che non può essere giocato 22
solo da Washington”. Certo è che, se il processo euro-mediterraneo dovesse decollare, il Sud italiano non può permettersi di farsi trovare impreparato. Come ha sottolineato il Presidente dei G.I. Campania Mauro Maccauro, fino a oggi “nonostante le numerose parole profferte sul tema, di risultati concreti se ne sono visti pochini”. È giunto il momento di passare all’azione. “Il ruolo del Mezzogiorno sarà ineludibile, perché sarà di fatto l’avamposto dell’intera Europa nei confronti di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”, ha dichiarato il Presidente della Camera. Ecco perché “continuare a dire che il problema del Sud è un affare regionale, ovvero del Sud, è non solo stupido ma 11-12/2009
CAPRI 2009
“Il ruolo del Mezzogiorno sarà ineludibile, perché sarà di fatto l’avamposto dell’intera Europa nei confronti di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”, ha dichiarato il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Ecco perché “continuare a dire che il problema del Sud è un affare regionale, ovvero del Sud, è non solo stupido ma anche anacronistico”. anche anacronistico”. Questione meridionale da affrontare come questione nazionale, dunque. E al Ministro Tremonti, Fini propone “di stabilire che nelle prossime ottodieci finanziarie vi sia un incremento costante per sostenere le eccellenze tecnico scientifiche allocate al Sud”. Un’idea che il Ministro dell’Economia ha accolto definendola “straordinaria” e individuando nel Cnr lo strumento per “aumentare gli investimenti strategici e la ricerca nel Sud”. Tremonti ha inoltre accolto la richiesta dei crediti d’imposta, suggerendo di richiedere tali crediti nel veicolo di un Fas per il Mezzogiorno. Sempre dal palco di Capri, Tremonti ha poi proposto un’accelerazione sul disegno di legge che contiene la Banca del Mezzogiorno - “per dotare il Sud di una propria banca autoctona” - e le obbligazioni fiscalmente agevolate per convogliare il risparmio al Sud: “Se l’intervento di riduzione dall’attuale 12,5% al 5% dell’aliquota sui capitali depositati in banca che vengono investiti
Alessandro Profumo 11-12/2009
Federica Guidi, Gianfranco Fini, Emma Marcegaglia
al Sud diventasse un emendamento alla Finanziaria a favore del Sud - ha dichiarato - credo che sarebbe nell’interesse di tutto il Paese”. Altro tema cruciale della giornata, la necessità di ridurre “la quota enorme delle spese improduttive”, snodo importante per avviare la riduzione delle imposte. I tagli alla spesa sono stati chiesti a gran voce già dai relatori del venerdì, Federica Guidi e Lorenzo Bini Smaghi in primis, e poi rilanciati dal Ministro Tremonti, che ha denunciato, per esempio, l’assurdità della spesa
“Se l’intervento di riduzione dall’attuale 12,5% al 5% dell’aliquota sui capitali depositati in banca che vengono investiti al Sud diventasse un emendamento alla Finanziaria a favore del Sud - ha dichiarato, il Ministro Giulio Tremonti - credo che sarebbe nell’interesse di tutto il Paese”. sanitaria. La Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, di cui il pragmatismo è dote distintiva e molto apprezzata, ha poi tentato di passare alla fase operativa, proponendo sul tema “un avviso comune con i sindacati”. Molte le autorità di spicco cha hanno preso parte alle tavole rotonde nella giornata di sabato, da Joaquin NavarroValls al Professor Alberto Quadrio Curzio e al Direttore di Limes Lucio Caracciolo, dal già Ministro della Giustizia francese Rachida Dati al Sottosegretario Affari Esteri Stefania Craxi e al Segretario Generale Ministero Affari Esteri Giampiero Massolo, dall’A.D. di UniCredit
Alessandro Profumo all’A.D. dell’Enel Fulvio Conti e al Vicepresidente BEI Dario Scannapieco. Nel corso del suo intervento, il Ministro all’Industria, Commercio e Nuove Tecnologie del Marocco Ahmed Reda Chami ha evidenziato le enormi potenzialità del suo Paese, il quale “should be seen as a market, but also as a production platform”, mentre la Deputata del Parlamento del Ghana Samia Nikrumah ha denunciato l’inadeguatezza della politica degli aiuti verso i Paesi africani, evidenziando la necessità di investimenti in strade e infrastrutture (“abbiamo bisogno di tanti Enrico Mattei”, ha detto, ricordando il ruolo fondamentale del fondatore dell’Eni nella costruzione di quella che è ancora oggi una delle più importanti dighe africane). E un annuncio importante è arrivato dal Presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini: partirà a gennaio il fondo previsto nell’Unione del Mediterraneo per finanziare lo sviluppo delle infrastrutture della parte Sud del Mediterraneo. “Si tratta - ha dichiarato Bassanini - del primo e unico strumento concreto dell’Unione del Mediterraneo”. m.lobello@k4b.it
Foto in apertura: 1° Tavola Rotonda del 31-102009 su “Il ruolo dell’Italia nella costruzione di un modello di sviluppo”; 2° Tavola Rotonda del 31-10-2009 su “Il Mediterraneo di domani: tra integrazione e crescita”.
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Capri: il potere catalizzatore dei luoghi e dei momenti di Paola Barbazza Giovane Imprenditore Confindustria Monza e Brianza Tre gli eventi, che hanno legato ancora di più il tradizionale convegno dei GI. Giovedì, serata all’elegante Hotel La Palma con l’intervento di Rami Makhzoumi e del padre Fouad. Cena di Gala del Venerdì allo storico Grand Hotel Quisisana, dove anche il menu ha parlato di Mediterraneo. E Domenica, il XIII Trofeo Velico vinto, davanti all’equipaggio della Territoriale di Roma, dalla squadra della Sardegna.
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apri, la “regina di rocce” di Neruda, è stata la rappresentazione perfetta e osservatorio ideale per trattare il tema del XXIV Convegno svoltosi il 30-31 ottobre: “Mediterraneo. Dall’Europa al Golfo, la rotta verso nuovi orizzonti”. Ci sono momenti, all’interno di ogni Convegno, che rappresentano il lato più leggero e informale dell’evento, nonché l’occasione per un confronto aperto e fluido tra i convenuti. Questo l’obiettivo declinato quest’anno a Capri in tre importanti momenti: la serata di Giovedì all’Hotel La Palma, la Cena di Gala del Venerdì al Grand Hotel Quisisana e il Trofeo Velico organizzato Domenica nelle acque antistanti il porto di Capri. Giovedì sera, dopo l’ultimo scambio d’idee durante il Consiglio Centrale tenutosi al Quisisana, si è svolta presso il candido ed elegante Hotel La Palma una cena in piedi. Il buffet è stato preceduto dal prezioso intervento di Rami Makhzoumi (Amministratore Delegato della Future Pipe Industries) e del suo orgoglioso padre Fouad. La Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Federica Guidi, che ha introdotto gli ospiti, ha sottolineato l’importanza dei momenti di confronto con le altre realtà presenti nel Mediterraneo. L’intervento di Makhzoumi ha dato un’anticipazione delle tematiche del Convegno facendo emergere sia le opportunità che le criticità dell’integrazione del Mediterraneo. Molti sono stati i passaggi in cui è emerso un ottimismo fondato sulla consapevolezza che le nuove generazioni sanno e 24
sapranno superare le distanze con maggiore facilità grazie anche alle nuove tecnologie. Tali differenze, secondo Makhzoumi appaiono marginali rispetto all’obiettivo comune del perseguire la propria felicità. Il resto della serata è trascorso piacevolmente approfondendo le stimolanti parole degli ospiti e degustando gli ottimi prodotti locali. Al termine della prima giornata del convegno, si è invece svolta nella splendida cornice del Gran Hotel Quisisana la cena di gala. I quattrocento invitati sono stati accolti da Federica Guidi, Mauro Maccauro (Presidente GGI Campania) e Cristiana Coppola (Vicepresidente Mezzogiorno Confindustria). Di Mediterraneo ha parlato anche il menu, che a partire dai sapori della tradizione campana, è stato sapientemente armonizzato dallo chef con altri elementi del mare nostrum. Il fine settimana caprese si è concluso con il tradizionale Trofeo Velico, presentato Sabato sera con un aperitivo al Pantarei. Giunto alla XIII Edizione, ha visto un numero limitato di equipaggi rispetto alle edizioni passate, forse per il timore di un freddo autunno avanzato. Domenica mattina, però, i regatanti hanno potuto
apprezzare il sole caldo, una brezza leggera e una vista privilegiata su Capri e sul Golfo di Napoli. Il Trofeo è stato assegnato al termine di una sola regata, in quanto i continui salti di vento hanno costretto il Comitato di regata ad annullare due prove. Ad avere la meglio, davanti all’equipaggio della Territoriale di Roma, è stata la barca “Sardegna” del Presidente GGI Sardegna Cristiano Todde. “Per me è una cosa splendida che la squadra della Sardegna – ha dichiarato Cristiano Todde - abbia vinto, per la prima volta nella sua storia, la Regata di Capri. Ringrazio
questa squadra eccezionale, in particolare Michela Fantini e Luca Paolazzi per l’onore che ci hanno dato a regatare per la Sardegna, il mitico timoniere Luca Donelli che non ha sbagliato una virata e in special modo l’ideatore e massimo artefice della vittoria il nostro skipper Giovanni Soffietti”. Questi momenti hanno sempre un potere catalizzatore e sinergico rispetto ai lavori del Convegno e in quest’occasione sono stati oltremodo simbolici e facilitati dagli scenografici contesti e dalla rinomata accoglienza caprese. paola.barbazza@magazzinibrianza.it 11-12/2009
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L’Abruzzo che ti sorprende di Fabio Spinosa Pingue Presidente Regionale Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo Dagli Abruzzi delle tribù italiche (Marsi, Peligni, Vestini, Sanniti, Frentani, Marrucini,… ) all’Unicum Abruzzo competitivo e solidale. Responsabilità, etica, qualità, coraggio, legalità e meritocrazia. La ricostruzione dell’Aquila deve essere vissuta come una grandissima opportunità per la crescita della Regione. L’impegno dei Giovani di Confindustria.
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terremoto del 6 aprile scorso, che ha stravolto la nostra Regione, ci impone oggi di vedere la ricostruzione dell’Aquila come un’occasione straordinaria per ripensare un innovativo e moderno modello di sviluppo regionale. Non c’è, infatti, solo da ricostruire questa città, ma da ripensare un ruolo forte e autorevole per L’Aquila capoluogo di una Regione non più a due velocità. I Giovani Imprenditori chiedono uno sforzo culturale ed esempi virtuosi alle forze produttive, sociali 26
e politiche abruzzesi per dare maggiori opportunità e risorse ai numerosi talenti e alle tante eccellenze di cui è gravida la nostra Terra. Gli ingredienti indispensabili sono il senso di responsabilità e l’etica da parte di tutti gli stakeholder, il coraggio e la qualità nelle riforme; il tutto condito con una buona dose di legalità e meritocrazia che deve contaminare tutti i settori della nostra comunità. È necessario, però, superare le divisioni e le rivendicazioni territoriali tipiche degli Abruzzi 11-12/2009
CAPRI 2009
I Giovani Imprenditori chiedono uno sforzo culturale ed esempi virtuosi alle forze produttive, sociali e politiche abruzzesi per dare maggiori opportunità e risorse ai numerosi talenti e alle tante eccellenze di cui è gravida la nostra Terra. delle tribù italiche (Marsi, Peligni, Vestini, Sanniti, Frentani, Marrucini, …) e costruire finalmente l’Abruzzo come un unicum, competitivo e solidale, per cogliere le straordinarie opportunità del mondo globalizzato. Ma ora, il terremoto deve essere visto con occhi diversi; abbiamo bisogno di occhiali nuovi, che ci aiutino a vederlo come un’occasione per costruire un Abruzzo come un unicum, competitivo e solidale. Abbiamo l’obbligo di essere lungimiranti. Di osare. Di sognare. Non certamente di accontentarci del quotidiano. Perché le importanti risorse
apripista, che sta contaminando la nostra Regione. Con questa Presidenza, abbiamo di fatto realizzato sostanzialmente il Gruppo Unico Regionale dei Giovani Imprenditori. Ormai, tutte le iniziative hanno una dimensione regionale. Ma poiché tante volte la forma è sostanza, adesso dobbiamo formalizzare la sua costituzione. Il compito di completare l’opera spetta agli organi direttivi del prossimo triennio. Non si costruisce con gli egoismi. “Per crescere bisogna essere disposti a perdere qualcosa” come un bambino che, pur di diventare adulto e raccogliere le sfide
Abbiamo l’obbligo di essere lungimiranti. Di osare. Di sognare. Non certamente di accontentarci del quotidiano.
Fabio Spinosa Pingue
finanziarie che arriveranno sul nostro Territorio, se non opportunamente valorizzate, avranno l’effetto di drogare un’economia per un decennio con tutti i rischi che ne conseguono. Dalle nostre tribù italiche dobbiamo prendere il coraggio, la forza e non certamente le loro divisioni, rivendicazioni. Non si costruisce con gli egoismi. Servono esempi virtuosi da parte dei tanti attori illuminati della comunità. E i Giovani Imprenditori stanno svolgendo, da tempo, un importante ruolo di 11-12/2009
straordinarie che gli riserva la vita, è disposto a “perdere” il tempo con i propri giocattoli. E noi cosa siamo disposti a perdere, pur di realizzare l’Abruzzo come un unicum? Una Regione a due velocità non può andare troppo lontano. Il problema delle zone interne è questione regionale. Non è solo un problema delle zone interne. Ci sono grossi rischi di coesione sociale. Oltre che di freno allo sviluppo e alla crescita di tutta la Regione. L’Abruzzo ha una straordinaria posizione geografica ad appena un’ora dalla Capitale d’Italia, dalla Capitale della spiritualità cristiana, con pochi minuti per raggiungere dal mare le montagne. Ma poi per spostarsi al proprio interno siamo fermi all’epoca delle tribù italiche: viviamo il paradosso che il Territorio di Castel di Sangro, tra appena un anno, raggiunga Isernia in soli 15 minuti e per arrivare al proprio capoluogo di provincia L’Aquila impiega circa 2 ore. Con questo convegno, tenutosi a Capri il 29 Ottobre scorso, si conclude il mio percorso all’interno del Movimento. Quindici anni straordinari che hanno condizionato la mia vita. Mi sento un uomo fortunato. Ho ricevuto molto, molto di più di quello che ho dato. Grazie a tutti, per avermi permesso di essere, durante il mio mandato, sempre me stesso. Si concludono due anni intensi a capo dei Giovani della mia Regione, dove non ho mai dimenticato di essere un Imprenditore. E poi mi sono anche divertito un mondo… pingue@pingue.it In apertura, foto realizzata per i Giovani Imprenditori di Confindustria Abruzzo dall’Artista Giovanni Cocco.
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MONDANANDOCI CAPRI 30-31 OTTOBRE 2009 - day
MONDANANDOCI CAPRI 30-31 OTTOBRE 2009 - NIGHT
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Le opportunità del Mare Nostrum di Massimiliano Raffa Componente Comitato Redazione Qualeimpresa Per far rispettare le regole che sono alla base del commercio internazionale, l’arbitrato internazionale è uno strumento alternativo alla giustizia ordinaria e le imprese possono essere facilitate negli scambi commerciali. Le attività di SIMEST, che hanno raggiunto a oggi un livello già consistente, si svolgono in sinergia con Confindustria, ABI, ICE, SACE e le principali banche italiane.
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stituita nel 1990, come Società per Azioni, la SIMEST è la finanziaria di sviluppo delle imprese italiane all’estero, creata per promuovere il processo di internazionalizzazione delle aziende del nostro Paese e assistere gli imprenditori nelle loro attività all’estero. Le autorevoli testimonianze del Presidente, Giancarlo Lanna, e dell’Amministratore Delegato, Massimo D’Aiuto, ci aiutano a saperne di più.
infrastrutturali avviati dai Governi locali. Il Mare Nostrum, infatti, ha sempre rappresentato un collegamento tra i Paesi dell’area, favorendone gli scambi commerciali. Oggi, inoltre, i comuni interessi economici possono svilupparsi attraverso partnership in settori strategici per il Made in Italy.
Avvocato Lanna, cosa pensa dell’Unione per il Mediterraneo promossa dal Presidente francese Sarkozy nel 2008?
Indubbiamente il gap economico tra i Paesi sulle due sponde del Mediterraneo permane. Ed è proprio per questa ragione che i principi ispiratori e gli obiettivi perseguiti attraverso l’Unione per il Mediterraneo - che vuole essere uno strumento volto a sostenere lo sviluppo dei Paesi partner e a colmare, quindi, il divario economico tra le due aree - sono molto importanti. Nel contempo, è fondamentale che i Governi nordafricani perseguano, dalla loro parte, politiche di riforme strutturali che stimolino lo sviluppo del settore privato e
La creazione nel 2008 dell’Unione per il Mediterraneo, che ha rilanciato il Processo di Barcellona, ha riportato alla ribalta l’area del Mediterraneo che torna al centro del grande commercio internazionale. Il bacino del Mediterraneo è diventato il fulcro della direttrice di scambi Nord-Sud e con grandi potenzialità economiche soprattutto alla luce dei nuovi programmi 30
Cosa pensa del gap economico tra le due sponde del Mediterraneo?
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INTERNAZIONALIZZAZIONE
Giancarlo Lanna
Massimo D’Aiuto
rendano alle economie locali una maggiore attrattività per gli investitori stranieri.
Lei Presidente, con la sua esperienza in campo forense, cosa pensa dell’istituto dell’arbitrato internazionale e potrebbe essere eventualmente utilizzato nei Paesi dell’area? Certamente l’arbitrato internazionale è la soluzione migliore, come strumento alternativo alla giustizia ordinaria, per far rispettare le regole che sono alla base del commercio internazionale. Attraverso questo strumento, infatti, che ritengo particolarmente interessante per questi Paesi, le imprese possono arrivare con una maggiore rapidità alla risoluzione delle controversie e quindi a una facilitazione degli scambi commerciali.
SIMEST ha deliberato 122 progetti di partecipazione con imprese italiane per investimenti complessivi nei diversi Paesi per oltre 3 miliardi e 700 milioni di euro e finanziamenti a oltre 570 imprese per circa 4 miliardi e 700 milioni di euro, relative a esportazione di macchinari e impianti, sviluppo commerciale, studi di fattibilità e gare internazionali. Ingegner D’Aiuto, quali sono, a oggi, le attività svolte da SIMEST nell’area del Mediterraneo e del Golfo? Le nostre imprese guardano con grande interesse all’area, sia per le opportunità che possono aprirsi dal punto di vista commerciale, che produttivo. Le nostre attività sono crescenti e hanno raggiunto a oggi un livello già consistente. SIMEST ha, infatti, deliberato 122 progetti di partecipazione con imprese italiane per investimenti complessivi nei diversi Paesi per oltre 3 miliardi e 700 milioni di euro e finanziamenti a oltre 570 imprese per circa 4 miliardi e 700 milioni di euro, relative a esportazione di macchinari e impianti, sviluppo
commerciale, studi di fattibilità e gare internazionali. Tra i settori emergono macchinari e attrezzature industriali, edilizia-costruzioni, tessile-abbigliamento, meccanicoelettromeccanico, agroalimentare e servizi. In tutta questa area, SIMEST svolge anche una intensa attività di business scouting e cioè di ricerca di opportunità di investimento ma anche di commesse per le imprese italiane.
Il gap economico tra i Paesi sulle due sponde del Mediterraneo permane. Ed è proprio per questa ragione che i principi ispiratori e gli obiettivi perseguiti attraverso l’Unione per il Mediterraneo sono molto importanti. Rientra nella strategia di SIMEST la collaborazione con gli enti e le istituzioni locali? Certamente, queste collaborazioni sono molto importanti e il network di accordi di cooperazione con entità omologhe estere, con istituti di credito e con soggetti istituzionali preposti all’attrazione degli investimenti stranieri, si estende in moltissimi Paesi del mondo. L’obiettivo che vogliamo perseguire è fornire alle imprese italiane ulteriore supporto in termini, per esempio, di identificazione di partner locali o di assistenza in loco. Il notevole interesse per il Mediterraneo e tutta l’area del Golfo ci ha portato a rafforzare la collaborazione con numerosi soggetti economici e istituzionali locali, alcuni dei quali formalizzati in accordi.
In che modo SIMEST collabora con le altri componenti del “Sistema Italia” per supportare le imprese italiane nell’area? Le nostre attività all’estero si svolgono in sinergia con Confindustria, ABI, ICE, SACE e le principali banche italiane. In questa ottica di supporto integrato alle imprese italiane, e in particolare le PMI, che vogliono operare nell’area del Mediterraneo, ma anche del Golfo Persico, abbiamo messo a punto, insieme a BNL – Gruppo BNP Paribas e Assafrica & Mediterraneo, l’iniziativa “30° parallelo” che già in questo primo anno ha portato all’avvio di numerosi progetti. m.raffa@midaconsulting.it
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DAL TERRITORIO
Torino celebra i suoi ruggenti 50 anni di Laura Tessera Chiesa Componente Comitato Redazione Qualeimpresa Con le parole di Andrea Romiti, il 19° Presidente GI Torino, ripercorriamo il Cinquantenario della Fondazione del Gruppo. Una sequenza di eventi, master formativi, incontri istituzionali e conviviali, gare sportive e un grandissimo progetto di solidarietà, che si chiama T.A.N.TO. (Trasporto Avanzato Neonatale Torino). È la donazione di “Ambuleo”, l’ambulanza attrezzata per salvare la vita ai bimbi nati con dei problemi.
Il
Gruppo Giovani dell’Unione Industriale di Torino fu tra i primi in Italia e ha avuto e mantiene un ruolo determinante nel favorire la crescita della nuova imprenditoria a livello nazionale. La sua attività fu avviata il 14 dicembre del 1959 da un “comitato promotore”, che ebbe ampia libertà di iniziativa per alcuni anni e indirizzò i suoi programmi soprattutto verso l’approfondimento delle problematiche aziendali, il collegamento con altre realtà imprenditoriali e il contatto con i centri culturali della città. Da quel giorno a oggi, si sono susseguiti ben 19 Presidenti 32
tra cui l’attuale in carica, l’Ing. Andrea Romiti, 37 anni, imprenditore di prima generazione e fondatore di APR, azienda specializzata nella co-progettazione e produzione di componenti rotanti per il settore aerospaziale ed energetico. Si celebra quest’anno il nostro Cinquantenario, afferma Andrea Romiti, e forti della tradizione che porta il nostro Gruppo, abbiamo voluto lasciare un segno nel corso di questo mandato. In primis con un master formativo durato circa un anno 11-12/2009
Dal territorio
Andrea Romiti. “Abbiamo pensato che solo guardando ai bambini, che sono il nostro futuro, si poteva eternare un gesto di generosità. L’iniziativa si chiama progetto ‘T.A.N.TO.’ e stiamo raccogliendo i fondi per donare il prototipo di ambulanza. L’artista d’eccezione Ugo Nespolo ha creato il bellissimo logo del progetto, una leonessa che trasporta il suo cucciolo, proprio per salvarlo”. e mezzo, sui temi della leadership, del valore del capitale umano aziendale e dell’intangibile, e poi con un bellissimo progetto di solidarietà. In merito a quest’ultimo, abbiamo pensato che solo guardando ai bambini, che sono il nostro futuro, si poteva eternare un gesto di generosità. L’iniziativa si chiama progetto ‘TANTO’ (Trasporto Avanzato Neonatale Torino) e stiamo raccogliendo i fondi per donare il prototipo di ambulanza neonatale all’Azienda Ospedaliera S. Anna - Regina Margherita di Torino. L’ambulanza, battezzata “Ambuleo” proprio dalle figlie di un nostro Consigliere, potrà fare in modo che i piccoli nati con problemi in altri ospedali minori possano avere un mezzo attrezzato specificatamente per le loro esigenze, che ne permetta un trasporto celere per potergli salvare la vita. L’artista d’eccezione Ugo Nespolo ha creato il bellissimo logo del progetto, una leonessa che trasporta il suo cucciolo, proprio per salvarlo. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno già contribuito alla sua realizzazione: numerose aziende associate, diverse istituzioni, e anche amici del Gruppo, a partire da nomi importanti come il nostro socio fondatore Enrico Salza e John e Lavinia Elkann. Nel corso del 2009, abbiamo organizzato eventi che hanno contribuito a raccogliere i fondi: una gara di golf nel nuovo circolo “Vigne del Barolo”, una cena del nostro Consiglio con tutti i 18 Past President, una serata di gala alla Reggia di Venaria e il Concerto di Natale del 15 Dicembre.
Andrea Romiti
La nostra ambizione, continua Andrea Romiti, è di poter realizzare due ambulanze (anziché una) e auspichiamo che la sensibilità delle persone a noi vicine e magari di quelle che potranno leggere questo articolo, possa aiutarci a realizzarle. A metà del 2010, il nostro Consiglio concluderà il mandato, ma pensiamo di essere riusciti a trasmettere ideali importanti a chi ci seguirà come la responsabilità sociale dell’imprenditore e l’etica del profitto. La responsabilità sociale fa parte del nostro ruolo di imprenditori, che investiamo continuamente in innovazioni per creare profitto e garantire il futuro dell’impresa e delle famiglie che vivono intorno a essa. PROGETTO T.A.N.TO. (Trasporto Avanzato Neonatale Torino) Per effettuare la propria donazione: Fondazione La Stampa - Specchio dei Tempi Fondo 500 di Solidarietà IBAN: IT10V0306901000100000120118. Indicare nella causale: Progetto T.A.N.TO Gruppo Giovani Imprenditori. Un grazie di cuore a tutti! ltessera@salesspa.com
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Dal territorio
Imprenditorialità e Innovazione di Maria Gloria Frattagli Collaboratrice Comitato GI Confindustria Marche Il Comitato Giovani Imprenditori Confindustria Marche, presieduto da Simone Mariani, ha organizzato un ciclo di workshop per la formazione manageriale, nelle varie Territoriali della Regione. Il primo si è tenuto ad Ascoli Piceno, lo scorso 5 ottobre. Relatore d’eccezione è stato Kenneth P. Morse, Responsabile del Dipartimento per lo Sviluppo d’Impresa del Mit di Boston.
S
elezionare talenti, dare forza a leadership riconosciute ma pronte a misurarsi con gli insuccessi, rilanciare le proprie aziende sperimentando anche nuovi mercati ma non solo per incrementare i capitali. Sono solo alcuni degli input arrivati dal Professor Kenneth P. Morse, Responsabile del Dipartimento per lo Sviluppo d’Impresa del Mit (Massachussets Institute of Technology) di Boston, ospite d’eccezione del workshop “Imprenditorialità e Innovazione” organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Marche, lunedì 5 ottobre. 34
Nella Sala degli Specchi (sede della Confindustria Ascolana) sono arrivate dal Professor Morse una serie di indicazioni per aggredire il mercato, e per trovare l’affermazione in Paesi diversi dall’Italia, che puntino l’attenzione, soprattutto, nella messa in discussione di un corpo manageriale fino a oggi comunemente caratterizzato dal “dominio” dei personalismi. La capacità quindi di condividere gli insuccessi con il team assieme a una conoscenza capillare, e non settoriale, dell’azienda per cui si lavora, appaiono elementi fondamentali di un 11-12/2009
Dal territorio
Da Kenneth P. Morse sono arrivate indicazioni per aggredire il mercato e per trovare l’affermazione in Paesi diversi dall’Italia, che puntino l’attenzione, soprattutto, nella messa in discussione di un corpo manageriale fino a oggi comunemente caratterizzato dal “dominio” dei personalismi. rinnovamento dovuto e che mai, secondo Morse, come in questo momento può trovare terreno fertile. L’identikit dell’imprenditore di oggi, sia esso pronto ad avviare una nuova impresa o a rilanciarne una esistente, è quello che più si avvicina alla figura di colui che impara a gioire dei successi altrui, che è mosso in primo luogo dalla risoluzione delle problematiche poste dal cliente e non dai ricavi o dalla tecnologia. Un concetto che riporta alla “nostranità” dell’imprenditore, per questo dal punto di vista di Morse, un valido business plan aziendale dovrebbe contenere nell’executive summary il nome dei primi 10 clienti dell’impresa. Perché proprio il “cliente” è il motore finanziario dell’impresa per cui la customer relationship management e
“Le proposte illustrate oggi – ha detto Simone Mariani, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marche e dell’Interregionale G.I. del Centro – devono essere per noi uno stimolo per attuare nuove idee imprenditoriali”. la buona reputazione dell’azienda assumono un ruolo imprescindibile. Su questo concetto ha “battuto” il Professore: le opportunità di lavoro le creano i clienti, una “massima” dell’imprenditoria come di qualunque altro settore che troppo spesso viene dimenticata o messa da parte privilegiando tecniche più moderne di affari. Per il Responsabile del Dipartimento per lo Sviluppo d’Impresa del Mit di Boston, spetta ai Giovani Imprenditori – ha riassunto – analizzare il Territorio, i potenziali mercati, e trovare le strategie oltre che le soluzioni più idonee a rilanciare o creare ex novo un’impresa. “Le proposte illustrate oggi – ha detto Simone Mariani, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marche e dell’Interregionale G.I. del Centro – devono essere per noi uno stimolo per attuare nuove idee imprenditoriali”. In quest’ottica, Mariani ha chiesto al Sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, e al Presidente della Camera di Commercio, Adriano Federici, la disponibilità a sostenere un eventuale ciclo di incontri per la formazione manageriale nel Piceno. Il workshop ha ricevuto l’importante contributo della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, la quale da tempo è vicina al Territorio e al Gruppo di Giovani Imprenditori. Questa iniziativa, promossa dai Giovani di Confindustria Marche e dalla Fondazione Carisap, è stata realizzata con il sostegno finanziario della Camera di Commercio e con il contributo fattivo dei Giovani Imprenditori di Ascoli Piceno, presente Gianluca Tondi (Presidente) e di Macerata, in rappresentanza Lucia Dignani (Presidente).
mariagloriafrattagli@gmail.com
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Visti dall estero
Prospettive di investimento in Grecia nel settore ittico di Laura Tessera Chiesa Componente Comitato Redazione Qualeimpresa
Pesce biologico e policoltura integrata. Dopo olio e tabacco, branzini e orate sono il terzo prodotto di esportazione della Repubblica Ellenica. “La Grecia - sostiene Michele Torre, idrobiologo e ricercatore trasferitosi in questo Paese - ha una posizione strategica perché è il vero cuore del Mediterraneo”. “Sono certo - aggiunge - che la ricerca scientifica, unita alle idee innovative e agli investimenti degli imprenditori più lungimiranti, possa portare alla nascita di nuove aziende e a un nuovo sviluppo del commercio e ricreare il valore aggiunto che gli imprenditori necessitano per investire”.
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ichele Torre, 37 anni, figlio di un illustre professore e medico legale italiano, dopo la laurea in Italia si trasferisce in Grecia per approfondire i suoi studi di ricerca sulla biologia marina e l’acquacoltura, collaborando per anni come ricercatore con il Fishering Research Institute di Kavala. Oggi, vive nella Repubblica Ellenica con la famiglia e opera professionalmente come consulente.
Dottor Torre, perché ha deciso di trasferirsi in Grecia e non in un altro Paese del Mediterraneo? Le ragioni principali che mi hanno portato a trasferirmi in Grecia sono state le opportunità di lavoro, sia in istituti di ricerca sia in impianti privati di acquacoltura. È bene ricordare che, a cavallo fra gli anni ’80 e ’90, in tutti Paesi del Mediterraneo, c’è stato un forte sviluppo del commercio ittico, soprattutto dovuto all’allevamento delle specie branzino e orata. La Grecia è stato il Paese che ha maggiormente giovato degli utili di quest’industria, anche grazie alle sue buone condizioni climatiche e alla geomorfologia della costa, che permisero lo sviluppo di impianti di allevamento su gabbie galleggianti con costi di produzione competitivi se confrontati con quelli degli impianti a terra (utilizzati da Italia, Francia e Spagna). Oggi, la Grecia produce circa 350.000 tonnellate annue di branzini e orate, circa il 60% della produzione europea e il 45% della produzione mondiale di queste specie (dati FAO e dell’Istituto Statistico Nazionale Greco). Branzini e orate sono
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oggi il terzo prodotto di esportazione della Grecia, dopo l’olio e il tabacco. E i principali Paesi acquirenti sono la Spagna e in primis l’Italia.
La crisi mondiale dell’ultimo anno ha colpito il mercato ittico del Mediterraneo? Il processo di crisi è arrivato gradualmente anche in Grecia: durante gli anni ’90, l’esplosione della capacità produttiva ha portato un forte ribasso dei prezzi di vendita, scesi in media dai € 15,57 al kg nel 1989 ai € 4,5 al kg nel 2000. Negli ultimi anni, poi, alcune aziende ittiche locali, per far fronte ai debiti contratti, hanno svenduto addirittura il pesce sotto il costo di produzione (in media € 2,7-2,8 al kg). Si prevede, però, di poter aumentare di nuovo i guadagni con una più rigida politica dei prezzi, con nuove strategie di vendita e migliorando l’immagine del prodotto con le certificazioni di qualità.
Secondo lei, quali tecnologie la Grecia potrebbe sviluppare per rimanere leader nel bacino del Mediterraneo? Fondamentalmente due tecnologie nuove: il pesce biologico e la policoltura integrata. Per ottenere il “pesce biologico”, gli allevatori hanno iniziato a seguire dei disciplinari di produzione rigidissimi come quello stilato dall’azienda di certificazione tedesca Naturland. I costi di produzione sono maggiori ma il prezzo alla vendita (in media € 8 al kg) è ottimo in confronto ai prezzi del pesce allevato con metodi convenzionali. La Kefalonia Fisheries per esempio, è
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Visti dall’estero
Michele Torre
un’azienda che due anni fa converte buona parte della produzione da intensiva classica a intensiva biologica. “Il segreto dell’acquacoltura biologica - afferma Atanassios Frenzos, titolare dell’azienda - è quello di veicolare il consumatore all’acquisto, perché la filiera di produzione è rigidamente controllata e il pesce è migliore”. Policoltura integrata significa, invece, allevare insieme specie diverse che possano trarre vantaggio reciproco l’una dall’altra. Di recente, sono stato a capo di un progetto pilota di policoltura integrata e i risultati sono stati veramente molto promettenti: i costi fissi di allevamento sono relativamente bassi e l’ammortamento dell’investimento rapido. Infine, associando al branzino e all’orata anche altre specie, si diversifica la produzione e questo permette all’imprenditore di non dipendere dal mercato di un solo prodotto.
Cosa consiglierebbe, Dottor Torre, agli imprenditori italiani che operano nel settore ittico, che volessero investire in Grecia o aumentare la reciproca collaborazione commerciale tra le loro aziende e quelle greche? Penso che questo sia un momento da cogliere
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perché siamo all’inizio dello sviluppo di quelle nuove tecnologie che saranno il futuro del mercato. Poi, la Grecia ha una posizione strategica perché è il vero cuore del Mediterraneo e l’Italia è per l’80% toccata dal mare per cui sono due Paesi commercialmente complementari per natura. Sono certo che la ricerca scientifica, unita alle idee innovative e agli investimenti degli imprenditori più lungimiranti, possa portare alla nascita di nuove imprese e a un nuovo sviluppo del commercio e ricreare il valore aggiunto che gli imprenditori necessitano per investire.
Contatti/Links utili - Michele Torre, PhD: • e-mail: michele_torre@hotmail.com Tel.: 00306936477942 • Istituto Statistico Nazionale Greco: www.statistics.gr • FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations): www.fao.org • Naturland - Association for Organic Agriculture: www.naturland.de • Kefalonia Fisheries: www.kefish.gr ltessera@salesspa.com
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POLITICHE PER LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE
Una storia vera di un’Italia moderna di Jacopo Silva Responsabile Giovani Imprenditori Confindustria Comitato Politiche per la Modernizzazione del Paese Nato per difendere Venezia, dalle maree e dall’innalzamento del livello del mare. Il progetto MO.S.E., il cantiere più grande in Europa, è il risultato dell’eccellenza imprenditoriale del nostro Paese. Il Comitato G.I. Politiche per la Modernizzazione del Paese ha promosso la visita ufficiale ai cantieri, con una numerosa rappresentanza di Giovani di Confindustria.
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bbiamo bisogno di storie vere, di fatti. Perché le proposte per un’Italia più moderna sono tante e troppo spesso rimangono solo teoria. Con il Comitato Politiche per la Modernizzazione del Paese, vogliamo superare la solita teoria e raccontare le migliori storie di successo. Imprenditori che vincono sfide e ottengono un risultato controcorrente, sorprendente, che ci infonde coraggio e modernità. Nel mondo del lavoro ci sono già gli esempi della modernizzazione. Il 16 ottobre, in una bella giornata di sole, con un numeroso gruppo di Giovani Imprenditori arrivato da tutta Italia, siamo stati accolti dal Consorzio Venezia Nuova e dall’Impresa Mantovani, per una visita ufficiale ai cantieri del MO.S.E. (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico). Per difendere Venezia e la sua laguna, sono state realizzate negli ultimi 25 anni opere per quasi 10 mld di euro. Con il più grande impegno finanziario per opere 38
di difesa dell’ambiente nella storia d’Italia, il Paese intero ha voluto proteggere Venezia, patrimonio nazionale e di tutto il mondo. Le immagini della tragica mareggiata del 1966 suscitarono grande emozione: potevamo, davvero, perdere Venezia! Lo Stato varò un piano straordinario e leggi speciali. Il progetto MOSE consiste in una schiera di paratoie mobili in grado di isolare la laguna dal Mare Adriatico, durante gli eventi di alta marea di intensità superiore a 110 cm. La laguna è collegata al mare da tre “bocche”: Lido, Malamocco e Chioggia. In ciascuna di esse, oggi, vi è un grande cantiere per la realizzazione del MOSE. Questa opera, il cui cantiere è il più grande in Europa, insieme ai tanti interventi per la riqualificazione della laguna, consentirà di difendere Venezia dalle maree e dall’innalzamento del livello del mare previsto anche dagli scenari peggiori del riscaldamento globale per i prossimi 100 anni. Le paratoie giacciono sul fondo del mare e 11-12/2009
POLITICHE PER LA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE
Con il più grande impegno finanziario per opere di difesa dell’ambiente nella storia d’Italia, il Paese intero ha voluto proteggere Venezia, patrimonio nazionale e di tutto il mondo. sono piene d’acqua. Per attivarle, viene immessa aria compressa che le svuota. Via via che si riempiono di aria, le paratoie si alzano fino a emergere e a bloccare il flusso della marea. Quando la marea cala, le paratoie vengono di nuovo riempite d’acqua e scompaiono, scendendo sul fondale. Le dimensioni sono impressionanti: 78 paratoie larghe 20 m, alte fino a 30 m e spesse ben 5 m: ciascuna è come un palazzo che ruota e si alza! I lavori per le barriere MOSE sono stati precorsi da opere senza precedenti per la difesa dell’ambiente: ricostruiti 45 km di spiagge, 11 km di moli e 20 km di muraglia in pietra. E, per contrastare l’inquinamento, bonifiche e recuperi nella zona industriale di Porto Marghera. La realizzazione del MOSE occupa 3.000 addetti, i cantieri a mare si sviluppano per oltre 15 km con una flotta di più di 100 imbarcazioni. Trent’anni di dibattiti
Il progetto MO.S.E. consiste in una schiera di paratoie mobili in grado di isolare la laguna dal Mare Adriatico, durante gli eventi di alta marea di intensità superiore a 110 cm.
Jacopo Silva
politici lunghi e complessi sono serviti per prendere alla fine una decisione lungimirante. Il MOSE sarà operativo, nel 2014. Il MOSE è il risultato dell’eccellenza delle imprese italiane, in ogni settore: dalla meccanica alle costruzioni, dall’high-tech agli studi sulla biologia e biodiversità. Venezia eredita un’area immensa: l’Arsenale. Nel 1300, al tempo dei Dogi, nell’Arsenale venivano costruite le navi, con la prima “catena di montaggio” della storia. E oggi l’Arsenale è finalmente restaurato e tornato in vita, recuperando così le sue antiche funzioni. Oggi, presso l’Arsenale di Venezia, ha sede la direzione lavori del MOSE, e presto ci sarà un avanzato centro studi, a servizio dell’Italia e del mondo. Già da tempo arrivano qui studiosi da ogni Paese, per imparare come recuperare e difendere l’ambiente. Siamo sulla via del rientro, in barca, il sole tramonta. Abbiamo visto da vicino un grande esempio dell’Italia moderna. Ma la lezione più importante della giornata arriva osservando il folto gruppo di Giovani Imprenditori di Confindustria: una squadra di imprenditori di settori diversi, che desidera capire e fare propria l’energia positiva di un progetto che dimostra con i fatti che si può modernizzare l’Italia! jsilva@grupposilva.it
Venezia Lido Generale 11-12/2009
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INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA
La crisi del settore automobilistico di Mimmo Lobello Componente Comitato Redazione Qualeimpresa Il fenomeno non è solo europeo, ma internazionale. Anche se l’Italia, rispetto a Spagna e a Regno Unito, è messa discretamente. L’unica via d’uscita è quella di una riduzione del numero di player, attraverso aggregazioni e sviluppo di sinergie. E di fatto, ci si sta già muovendo in questa direzione.
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Quello automobilistico è indubbiamente uno dei settori più colpiti dalla crisi economica, ma anche tra quelli che hanno maggiormente beneficiato di aiuti e incentivi. Tutti speriamo in una sua rapida ripresa, anche perché è indubbiamente un termometro dello stato di salute di tutta l’economia. Ma qual è davvero la situazione del settore automobilistico e, soprattutto, quali sono i possibili scenari futuri? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Dell’Orto, Vicepresidente e Direttore Commerciale della Dell’Orto SpA, azienda leader nella produzione di sistemi di alimentazione, nonché Rappresentante G.I. Giunta Confederale.
improvvisa contrazione nel mercato delle automobili e dei veicoli commerciali, con un calo del 30-60%. Si è trattato di un fenomeno non solo italiano o europeo ma mondiale, la cui origine va ricercata nella sovraccapacità accumulatasi e nella conseguente tendenza a ridurre gli stock. Nel 2009 ancora risentiamo di questa situazione.
E quali sono le aspettative per il futuro prossimo?
Andrea, come possiamo descrivere il quadro attuale del settore automobilistico?
Nel 2010 credo finirà l’effetto di riduzione degli stock, ma resta il fatto che il mercato ha un’evidente sovraccapacità. Inoltre, si risente molto dell’effetto del calo di fiducia dei consumatori, che tendono a non acquistare: chi possiede un’auto difficilmente la sostituisce o ne compra una seconda. Mi sento dunque piuttosto sicuro nel dire che nel 2010 non torneremo ai dati pre 2008.
Come ben sappiamo, nel 2008 si è registrata una forte e
In questo quadro globale poco felice, come si pone
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INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA
La concorrenza da parte del Sud-Est asiatico è già una realtà e credo si farà sempre più forte. Non mi riferisco tanto ai produttori di automobili quanto ai componentisti. Molte case automobilistiche, infatti, preferiscono acquistare i componenti in questi Paesi lowcost, a discapito dei produttori locali. l’Italia rispetto agli altri Paesi? Facendo un’analisi comparativa, possiamo dire che nel settore automobilistico l’Italia è messa mediamente bene: meglio della Spagna e del Regno Unito, ma indubbiamente peggio della Germania che, avendo la forza di un debito pubblico molto basso, è potuta intervenire con incentivi strutturali ed essendo molto internazionalizzata è riuscita in parte a compensare il calo del mercato domestico.
Anche il settore automobilistico è minacciato dalla temutissima concorrenza da parte dei Paesi del Sud-Est asiatico? La concorrenza da parte del SudEst asiatico è già una realtà e credo si farà sempre più forte. Non mi riferisco tanto ai produttori di automobili (credo sia abbastanza improbabile che produttori cinesi di automobili riescano a penetrare con successo il mercato italiano ed europeo), quanto ai componentisti. Molte case automobilistiche, infatti, preferiscono acquistare i componenti in questi Paesi low-cost, a discapito dei produttori locali. È vero, però, che
Andrea Dell’Orto
Il settore automobilistico viene aiutato forse più di altri perché è il secondo settore, dopo la sanità, a incidere sul Pil. Crea un indotto tale da poter far ripartire i consumi. anche tanti componentisti europei hanno trasferito la loro produzione in quei Paesi, proprio per godere dei vantaggi di costo che offrono.
Ritieni valido il sistema di incentivi messo in campo per aiutare il settore a uscire dalla crisi? Il sistema di incentivi è indubbiamente di aiuto, ma va a premiare solo determinate categorie, per esempio le auto ibride o a metano e quelle di piccola cilindrata. Ha dunque, in un certo senso, un effetto distorsivo nel mercato.
Storicamente, in momenti di crisi il settore automobilistico viene aiutato più di altri. Come mai? Il settore automobilistico viene aiutato forse più di altri perché è il secondo settore, dopo la sanità, a incidere sul Pil. Crea un indotto tale da poter far ripartire i consumi. Certo, è un difetto tutto italiano quello di premiare i settori che incidono maggiormente sul Pil anziché concentrarsi su incentivi di sistema, ovvero sulla riduzione delle tasse, ma di fronte a una crisi così profonda come quella attuale le manovre di aiuto al settore automobilistico sono state attuate non solo in Italia ma in quasi tutti i Paesi.
Incentivi a parte, verso quale direzione deve muoversi, a tuo parere, il settore automobilistico per superare la crisi? Proprio perché il mercato è saturo, sarà sempre più difficile avere nel settore automobilistico tanti attori come prima. L’unica strada che vedo possibile è quella di una riduzione del numero di player, attraverso aggregazioni e sviluppo di sinergie. E di fatto, ci si sta già muovendo in questa direzione. m.lobello@k4b.it 11-12/2009
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FONDIMPRESA
Fondimpresa. Anticipo Contributi Ancora più facile finanziare la formazione continua in azienda di Massimiliano Raffa Componente Comitato Redazione Qualeimpresa L’accordo è stato siglato da Corrado Passera, Consigliere Delegato e Ceo del Gruppo Intesa Sanpaolo, e da Giorgio Fossa, Presidente di Fondimpresa. Un ulteriore incentivo per realizzare progetti di formazione continua, in particolare nelle piccole e medie imprese.
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are formazione a misura di impresa, senza costi e senza anticipi. È l’opportunità offerta da Fondimpresa alle aziende aderenti. Il Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil Cisl e Uil ha raggiunto un Accordo con Banca Intesa, riservato alle aziende aderenti. L’accordo, siglato da Corrado Passera, Consigliere Delegato e Ceo del Gruppo Intesa Sanpaolo, e da Giorgio Fossa, Presidente di Fondimpresa, è un ulteriore incentivo per realizzare progetti di formazione continua, in particolare nelle piccole e medie imprese. Le aziende, che presentano un piano di formazione tramite il Conto Formazione di Fondimpresa, non dovranno più anticipare le spese per lo svolgimento delle attività formative. A questo penserà l’Istituto bancario, che anticiperà le spese con una formula di prestito agevolato. È la formula “Anticipo Contributi”, una linea di affidamento della durata massima di 15 mesi, che consentirà di anticipare i contributi accantonati sul Conto Formazione di ogni singola impresa fino all’80% dell’importo preventivato per il piano di formazione. Una seconda opportunità prevista dall’Accordo, sempre riservata alle aziende aderenti a Fondimpresa, è il “Finanziamento gestione business – Fondimpresa”, della durata massima di 18 mesi, destinato alle piccole e medie imprese per importi fino a 100.000 euro per le iniziative di formazione, non finanziabili con il Conto Formazione. Costituito da Confindustria, Cgil Cisl e Uil, Fondimpresa associa oltre 63.000 imprese, che impiegano oltre 3 milioni di lavoratori. Attraverso il “Conto Formazione”, le imprese dispongono direttamente del 70% dei contributi versati per legge all’Inps per la formazione. L’azienda può utilizzarle nei tempi e con le modalità che ritiene più opportuni, sulla base di Piani formativi condivisi con le rappresentanze sindacali. Con questo strumento, dal gennaio 2007 Fondimpresa ha concesso finanziamenti per la formazione per 150 milioni di euro, di cui 85 nel 2009. Le spese sono coperte 42
velocemente ma a rendicontazione, e per la piccola impresa anticiparle può essere un problema, soprattutto in questi tempi difficili. Con l’intervento di Banca Intesa il problema è risolto. “Fondimpresa - osserva Giorgio Fossa - è fortemente impegnata a promuovere l’investimento formativo nelle imprese di minori dimensioni, tessuto vitale ma poco supportato della nostra economia. L’accordo con Intesa San Paolo consente di superare l’ostacolo della diffusa carenza di liquidità delle PMI e ha grande valenza innovativa. Per la prima volta, su scala nazionale, l’accesso al credito viene garantito per rafforzare le risorse umane delle nostre imprese”. Si tratta di un’opportunità di grandissimo rilievo per tutte le piccole e medie imprese, che possono ottenere i finanziamenti con procedure semplici, rivolgendosi alla rete di sportelli bancari dell’Istituto, con il più ampio livello di copertura nazionale. “La priorità, in questo momento per l’Italia, è la crescita - aggiunge Corrado Passera - e la formazione è uno dei principali strumenti per valorizzare il capitale umano, che contribuisce in maniera determinante al successo di un’azienda. Abbiamo scelto di sostenere le aziende anche in questo percorso con strumenti ad hoc perché la crescita del Paese passa anche attraverso la formazione”. m.raffa@midaconsulting.it
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Stili & Tendenze di Enrica Gallo Componente Comitato Redazione Qualeimpresa
Lo swap party: una moda ecologica ed ecosostenibile www.swapclub.it Giunge in Italia una nuova moda ecologica ed eco sostenibile: lo swap party. Nato a Manahattan, nel fulcro di una metropoli alla “moda”, glamour e trendy, lo swap party diventa l’ultima tendenza dedicata a tutte le donne che amano fare shopping in modo consapevole. Alzi la mano chi non ha nell’armadio almeno uno o due vestiti di ottima fattura che ha messo solo un paio di volte magari sbagliando la taglia o il colore. Bene è giunto il momento anche per le fashion victim italiane di vivere questa esperienza con un format studiato ad hoc. Care “eco-fashioniste” lo swap party rappresenta un momento di incontro per scambiarsi (to swap) quei capi di abbigliamento praticamente nuovi, mai indossati, oppure quegli abiti usati che non ci vanno più bene perché finalmente abbiamo perso quei chiletti di troppo. Lo swap-party è l’ultima tendenza in fatto di moda che consente di fare shopping a costo zero! In Italia, la prima a credere in questa direzione è stata Tamara Nocco, trend-setter bolognese che nel 2007 ha offerto alle fashion victim italiane una vetrina on-line dove poter scambiare vestiti e accessori di qualità. Lo Swap Club a oggi riunisce più di 500 accanite swapper da tutta Italia. Lo swap party sostiene una moda ecologica e sostenibile, assolutamente glamour e trendy, un’occasione per incontrarsi, facendo affari nel rispetto dell’ambiente.
Solar Mobility: al lavoro sfruttando l’energia solare www.solon.it Solon, azienda leader in Italia e tra le principali in Europa per la produzione di moduli e sistemi fotovoltaici, ha ideato per i suoi dipendenti un sistema alternativo legato alla mobilità eco-sostenibile. Una nuova sfida che prende il nome di Solar Mobility, un’iniziativa appoggiata e sostenuta grazie alla collaborazione delle maggiori realtà europee. I dipendenti dell’azienda avranno la possibilità di utilizzare scooter e biciclette elettriche ricaricate gratuitamente sul posto di lavoro, sfruttando l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici installati sul tetto del capannone. I mezzi di trasporto utilizzati funzioneranno con un’autonomia di circa 30 km per quanto riguarda la mobilitazione attraverso l’impiego di biciclette mentre gli scooter disporranno di autonomia maggiore ai 60 km. Veicoli elettrici che sfruttano l’energia solare senza emettere nell’ambiente alcuna sostanza inquinante. Un progetto innovativo a cui doversi ispirare per introdurre all’interno delle aziende il concetto di “eco-sostenibilità” aziendale. L’innovazione mobilita l’uomo e lo rende migliore: Solar Mobility apporta valore aggiunto all’azienda ma soprattutto all’ambiente lavorativo, rivolta a tutti i soggetti pubblici e privati che scelgono di stare dalla parte dell’ambiente. Un’idea, una proposta rivolta a tutte le aziende che desiderano fare della “responsabilità ambientale” uno stile di vita condiviso.
Move Your Energy: la sedia a dondolo del futuro www.greenergadgets.com La sedia a dondolo del futuro si chiama “Move Your Energy”: la sedia a dondolo che genera, raccoglie e utilizza energia rinnovabile. In essa è integrato un meccanismo che trasforma ogni movimento in energia. Più o meno lo stesso principio del braccialetto che trasforma i movimenti del corpo in energia pulita, e delle tante idee per raccogliere energia dai passi. Visitando il sito www.greenergadgets.com è possibile notare l’idea con cui partecipa Petr Novak al concorso in cui partecipano studenti, designer esordienti e già affermati. È chiesto loro di trovare proposte innovative e soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale. Devono inoltre cercare di ridurre l’uso di prodotti tossici e l’inquinamento. Un autentico tocco di genio, è l’uso dell’energia previsto in questa sedia a dondolo. L’energia raccolta dal dondolìo della sedia, accumulata in una batteria, serve per accendere una lampada a Led. Un’autentica innovazione, apportatrice di sano relax: leggere la sera in poltrona alla luce di un’energia autoprodotta e che non inquina.
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Stili & Tendenze
Chain: la task lamp tutta al femminile www.architetturadesign.it È stata nominata la “lampada al femminile” dalla progettista Ilaria Marelli che afferma: “Sempre più donne lavorano come professioniste eppure le task lamp riflettono un universo meccanicista, maschile nel senso tradizionale del termine”. La Marelli parte dal rifiuto di questo status quo e progetta, questa bellissima lampada-gioiello tecnologica ed emozionale. Elegante e preziosa come un gioiello, si trasforma nell’edizione limitata “CHAIN-FRAU by Nemo” sfoggiando dettagli elegantemente rivestiti con la pregiata pelle Poltrona Frau. Chain è una lampada da tavolo snodabile, in alluminio e nylon 66, con un innovativo sistema di illuminazione LED. Il principio di funzionamento ricorda molto la celeberrima e tanto discussa PizzaKobra di Ron Arad, ma l’approccio al progetto, il feeling e le tecnologie usate vengono sicuramente esaltate e migliorate in questo progetto rivisto in chiave femminile. Una forma squadrata, morbida che grazie ai quattro elementi in alluminio può assumere forme diverse. Ciò è reso possibile grazie alle particolari cerniere, sviluppate dalla designer che riescono a far ruotare e bloccare gli elementi a nostro piacimento. Per dar vita ai LED della lampada e illuminare le nostre stanze basterà sfiorare la base di Chain. Un’emozione hi-tech realizzata ex-novo dall’azienda con una nuovissima interfaccia touch pronta ad accendere e regolare l’intensità della luce. Un progetto innovativo che ricrea armonie generate semplicemente facendosi guidare dalla vista e dal tatto, due dei cinque sensi con cui percepiamo la realtà circostante.
Flogos: comunicazioni dall’alto www.flogos-italia.com Giunge dagli Usa un modo di comunicare alternativo, straordinario e pieno di effetti speciali. La pubblicità, da sempre ritenuta strumento valido per affermare la propria identità, apportatrice di valori aziendali all’interno di un sistema globale di mercato, diventa “atmosferica”. Questa, l’ultima frontiera semantica della pubblicità ad personam. È il caso di Flogos, l’advertising fatto di nuvole di sapone, progettato da due ex tecnici di effetti speciali hollywoodiani, hanno apportato un nuovo modello di pubblicità. Un’idea semplice quanto innovativa ed efficace per coloro che intendano farne uso. Snowmasters ha realizzato un aggeggio in grado di creare loghi utilizzando schiume a base di tensioattivi (sapone) mescolati a gas più leggeri dell’aria come l’elio. Una particolare combinazione di elementi permette al logo di resistere in cielo per circa un’ora e i flogos sono in grado di viaggiare anche per 50 km, fino a 6.000 metri di altezza. Le dimensioni variano da 60 a 90 cm e sono eco-compatibili al 100%: a garantirlo sono Francisco Guerra e Brian Glover, i due titolari di Snowmaster che hanno costruito un network in franchising che dalla Cina va al Libano e al Canada. Nasce e si sviluppa un nuovo modo di comunicare ed esprimere se stessi guardandosi dall’alto, concependo l’idea di potersi rivolgere indistintamente a un numero indefinito di persone: a tutti coloro cioè che decideranno di alzare lo sguardo al cielo…
EcoATM: la spazzatura elettronica diventa guadagno www.ecoatm.com È stata annunciata ufficialmente la diffusione sul territorio statunitense di un’azienda americana che ha installato a Omaha, Nebraska una macchina automatica chiamata Automated Cycling Stations per il riciclaggio di vecchi dispositivi elettronici portatili. L’obiettivo dell’azienda è quello di gestire il riutilizzo o l’eventuale riciclaggio dei prodotti informatici che tradizionalmente butteremmo. Il riutilizzo va indirizzato verso mercati, per cui l’acquisto di una apparecchiatura elettronica ai prezzi del nuovo è impossibile e quindi sono disposti ad acquistare l’usato da noi invendibile. Il riciclaggio, invece, si riferisce a quegli oggetti talmente obsoleti da non essere rivendibili in nessun mercato. Inizia, quindi, un’operazione di recupero dei materiali preziosi contenuti nelle apparecchiature elettroniche fatto a livello altamente industriale. Esteticamente, l’apparecchiatura sembra simile a un tradizionale bancomat. L’interessato può infilare il vecchio cellulare e liberarsene in maniera pulita e rispettosa dell’ambiente. Inoltre, la macchina dispone di una telecamera che attraverso dei sensori interni, valuta automaticamente l’usato e consegna un buono acquisto. In alternativa, può anche donare l’equivalente per cause ambientali in base alle politiche delle attività commerciali che utilizzeranno la stazione di riciclaggio. L’Automated e Cycling Stations sembra un progetto interessante per conciliare business e problemi di smaltimento e riciclaggio comuni a tutto il mondo. Un suggerimento, un’iniziativa, un’idea anche per l’Italia. Restiamo in attesa per vedere se EcoATM estenderà il suo mercato anche al Vecchio Continente… (Fonte: www.wired.it) enricagallo@friulimmagine.com
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Books and Web di Enrica Gallo Componente Comitato Redazione Qualeimpresa
Vincere, che impresa! Gestire l’azienda con l’arte della guerra di Andrea Dalledonne e Giacomo Grilli Editore Foschi - Pagine 256 - Euro 14,00 Quante affinità ci sono tra un Generale dell’esercito e i manager che dirigono le aziende? Le relazioni sono facilmente individuabili: un abile Generale deve coordinare una squadra, creare una mission, comandare degli uomini, impostare una strategia per vincere e ottenere il successo desiderato. Un manager necessita di uomini abili ed efficienti per combattere il nemico, impiegando tutte le armi a disposizione per raggiungere i propri obiettivi. Quale imprenditore, manager o politico non si è mai sentito accerchiato o sconfitto? O non ha pensato di dover impiegare tutte le proprie armi per combattere un concorrente? Se nel linguaggio la “guerra” è entrata da tempo in azienda, alla gestione d’impresa sono applicabili, opportunamente adattati, anche strategie e modelli mutuati dal pensiero militare. D’altronde, quale miglior scuola di leadership può esistere rispetto all’esempio di uomini che hanno conosciuto le difficoltà del comando come Napoleone, Cesare o Alessandro? Da dove trarre lezioni migliori sull’arte della pianificazione se non dai classici del pensiero strategico come Clausewitz, Vegezio, Sun-Tzu e Montecuccoli? Un libro che colleziona un’ampia e preziosa raccolta di aforismi, motti e riflessioni di generali e condottieri nonché di importanti studiosi di arte militare. Propone, inoltre, numerosi aneddoti relativi alle più famose battaglie e una loro rilettura in chiave imprenditoriale e politica. Il lettore avrà la sensazione di proiettarsi nel passato, facendo uso dei segreti millenari di tradizione militare, sfruttando tecniche, linguaggi, aforismi del tempo adattate al mondo contemporaneo e rivolte a manager, politici, imprenditori.
Il sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno Analisi, scenari, riflessioni di Francesco S. Coppola e Giuseppe Rosa Editore Giannini - Pagine 336 - Euro 34,00 Francesco S. Coppola e Giuseppe Rosa affrontano una tematica di forte interesse comune, resa tale grazie all’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno che ha realizzato, assieme al patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, uno studio sul sostegno pubblico alle imprese del Meridione e in particolare sui principali strumenti di agevolazione degli investimenti. Grazie a una ricognizione storica del sistema di incentivazione negli anni successivi alla fine dell’intervento straordinario, il lavoro ne ricostruisce l’evoluzione e i cambiamenti avvenuti per effetto delle modifiche delle regole comunitarie, delle modifiche nell’assetto dello Stato e per il tentativo di rendere gli incentivi sempre più mirati ed efficaci. Gli strumenti di agevolazione alle imprese operanti al Sud hanno evidenziato i principali risultati, i punti di forza e di debolezza, nonché il ruolo che potranno svolgere in prospettiva, alla luce del dibattito pubblico e del gradimento delle imprese. Da qui ne emerge un sistema complesso, caratterizzato da difficoltà finanziarie e gestionali che hanno contribuito al non-raggiungimento degli obiettivi prefissati. A completare l’opera è stato effettuato uno studio completo, prendendo in analisi un campione di 500 imprese meridionali operanti nei settori manifatturiero e del terziario avanzato. È stato tracciato uno spaccato significativo degli orientamenti, delle esigenze e delle potenzialità del tessuto produttivo. I risultati dell’indagine riportano una realtà economica da non sottovalutare: la bassa propensione agli investimenti. In questo quadro, secondo l’opinione degli intervistati, il sistema degli incentivi, da condizione irrinunciabile per realizzare un programma d’investimento, com’era in passato, viene considerato tutto al più un elemento di supporto allo sforzo imprenditoriale, che può favorire alcuni processi rilevanti, come per esempio l’innovazione, ma a condizione che gli strumenti siano di semplice fruizione e maggiormente finalizzati alle esigenze delle imprese stesse. 46
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Books and Web
www.innovazioneitalia.net Digitando il sito www.innovazioneitalia.net, l’utente esplora uno spazio dedicato alle notizie, commenti riguardanti progetti innovativi proposti dalle aziende italiane. “Non solo un blog” ma una vetrina per condividere idee e servizi nel campo del business e dell’economia italiana. Il Made in Italy della produzione industriale e artigianale risulta essere un sinonimo di affidabilità, garanzia e qualità, rappresentando un vanto per le nostre imprese anche in campo internazionale. Il blog desidera essere uno strumento funzionale alle aziende, offrendo ai progetti Made in Italy, iniziative, proposte innovative una maggiore visibilità. Ciò contribuisce alla creazione innovativa del nostro Bel Paese: idee di business, occasioni di incontro con le banche e mercato dei capitali, bandi di finanziamento pubblico. Il blog, costantemente aggiornato, dispone di alcune sottocategorie nelle quali gli utenti interessati possono condividere proposte e commenti: “Finanziamenti Innovazione”, “Innovazione ambiente”, “Innovazione imprese”, “Innovazione progetti”, “Innovazione tecnologica”. Per quanto riguarda la sezione dedicata ai progetti innovativi legati all’eco sostenibilità, l’utente avrà la possibilità di tenersi aggiornato in relazione a proposte, idee, prodotti Made in Italy di aziende responsabili e potrà lasciare un commento inserendo i propri dati personali. Insomma, non solo un blog ma un contenitore di informazioni, progetti, idee, una vetrina per condividere in ambito finanziario ed economico il Made in Italy della produzione italiana industriale e artigianale.
www.ticonzero.info Ticonzero.info è la rivista on-line di business e management che interpreta fatti e fenomeni contemporanei con metodo scientifico. Uno spazio di incontro e di confronto per coloro che desiderano esporre se stessi e i propri talenti. Negli oltre dieci anni di storia, Ticonzero.info si è approcciato al management in modo multi disciplinare, mescolando teorie accademiche ed esperienze aziendali, diffondendo in Italia una nuova cultura manageriale. Il lettore, infatti, può accedere liberamente ai contenuti, scaricando tutti gli articoli dei 101 numeri d’archivio. Tra le diverse sezioni presenti all’interno del sito, il lettore può inoltrarsi all’interno di uno spazio dedicato alla “creatività”, una sala giochi letteraria in cui sono presenti diversi articoli che offrono consigli, tecniche ed esercizi per sviluppare, secondo le proprie capacità, comportamenti più creativi. Oppure la sezione dedicata al global business, permette al lettore l’osservazione di altri mondi per comprendere il nostro, la possibilità di espandere i propri confini abituali, le storie fatte di diversità, curiosità, successi e fallimenti che si incontrano varcando in qualsiasi direzione i confini che ci sono familiari. Queste e altre sezioni che offrono al lettore una visione nuova e stimolante della realtà d’impresa. La redazione della rivista è guidata dal Direttore Editoriale Fabrizio Montanari, Docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e dal Direttore Responsabile Vincenzo Perrone, Prorettore per la Ricerca Università Bocconi. Un team eterogeneo di accademici e manager d’impresa che si pongono come obiettivo la diffusione in Italia di una cultura manageriale nuova, moderna, internazionale, attenta e responsabile.
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TAM TAM G.I. di Orietta Sdoja oriettasdoja@comunicazione2000.com
Comitato Interregionale del Centro
rinnovo cariche
favorendo lo scambio di conoscenze”. Il lavoro dell’Interregionale sul tema di “Ricerca e Innovazione” ha generato alcune proposte che
Durante i lavori del IV Forum dei GI, tenutosi il
saranno sottoposte all’attenzione del Governo:
25 settembre a Portonovo (AN), alla presenza
modifica delle modalità di somministrazione dei
del Presidente Nazionale Giovani Imprenditori
test di ammissione alle facoltà a numero chiuso,
Confindustria, Federica Guidi, è stato
in favore di una graduatoria nazionale e non più
nominato Presidente dei Giovani Imprenditori
per singola università; istituzione di un efficiente
dell’Interregionale del Centro - che raggruppa
sistema di fund raising attraverso la detraibilità
i Giovani Imprenditori di Confindustria Lazio,
integrale delle donazioni dei privati alle università
la tentazione di difendere l’esistente, avendo il
Marche e Umbria - Simone Mariani, già
e agli enti per la ricerca; attivazione di sistemi
coraggio di partecipare come protagonisti al
Presidente GI Confindustria Marche. “Attraverso
trasparenti, severi e rigorosi per il finanziamento
profondo processo di trasformazione del nostro
l’Interregionale del Centro - ha affermato Mariani
pubblico di università o equipe di ricercatori sulla
tessuto produttivo che, se non anticipato e
- vogliamo perseguire molteplici obiettivi, offrire il
base di oggettivi criteri di merito; detassazione
governato adeguatamente, potrebbe travolgerci,
nostro contributo all’analisi delle problematiche
degli utili delle start up avviate da giovani laureati
e in molti casi ciò sta già avvenendo. Lavorando
contingenti e creare occasioni di confronto da
e ricercatori; impiego di parte delle risorse
insieme per sciogliere i nodi strutturali che
cui far scaturire proposte operative, promuovere
provenienti dallo scudo fiscale per progetti
affliggono l’Italia, potremo guardare avanti, con la
e sostenere una maggiore integrazione dei vari
finalizzati al “rimpatrio” dei ricercatori Italiani
consapevolezza di aver contribuito a costruire un
Territori regionali per permettere di essere più
residenti all’estero. Nel suo intervento, Simone
futuro migliore per il nostro Paese e per le nostre
competitivi e di attivare significative e concrete
Mariani ha ribadito che “l’Italia ha bisogno di
imprese”. Simone Mariani succede a Giovanni
sinergie, infine, realizzare progetti comuni,
politici, di imprenditori, di giovani, che vincano
Santucci.
Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia
La neo eletta Presidente, nel ringraziare i
Simone Mariani
colleghi del Direttivo per la fiducia accordatale, Arianna Bellan è la nuova Presidente del
ha affermato che affronterà il suo nuovo e
Comitato Regionale dei Giovani Imprenditori
importante incarico con grande entusiasmo
della Confindustria Friuli Venezia Giulia. È quanto
assicurando il suo massimo impegno e
è stato deciso, all’unanimità, nella riunione del
concentrando l’attività principalmente sui
Direttivo regionale tenutasi lo scorso martedì
seguenti punti in stretto raccordo con le linee
10 novembre a Pordenone. Arianna Bellan, che
operative e strategiche delle Federazione:
succede nel mandato al Presidente uscente
avviare un più fattivo rapporto di collaborazione
le aziende associate a Confindustria; concentrare
Alessandro Zanetti, è dirigente della Sweet SpA,
con il mondo della scuola a livello regionale;
l’attività del Comitato Regionale Giovani su aspetti
azienda dolciaria goriziana presente a livello
iniziare, definendone metodologia e contenuti
pratici, raccogliendo le esigenze delle Territoriali
mondiale con i suoi ovetti di cioccolata che,
con i colleghi delle associazioni territoriali, un
sia in ambito confindustriale che aziendale e
attualmente, occupa un centinaio di dipendenti.
programma di conoscenza e collaborazione fra
cercando strategie comuni.
Gruppo Asti
37 anni, AD dell’impresa di famiglia ormai alla
Arianna Bellan
quinta generazione, negli anni scorsi è stato Nel corso dell’Assemblea Ordinaria del 20
Consigliere e Vicepresidente della Territoriale
ottobre, si è provveduto al rinnovo delle
di Asti e quest’anno ha deciso di candidarsi
cariche sociali, per il triennio 2009-2011, che
alla Presidenza per concludere la permanenza
risultano essere così attribuite: Massimo
nel GGI, mettendo a frutto le esperienze degli
Toso (Toso Srl - Trasportatori Meccanici),
anni precedenti. L’intento del nuovo Presidente
Presidente; Polina Bosca (Bosca SpA - Azienda
è quello di coinvolgere un sempre maggior
Vinicola), Francesca Fasolis (Fa.Re. Sas
numero di Imprenditori Junior (GI) della
– Impresa di Costruzioni Edili); Alessandro
Territoriale in corsi e seminari per coadiuvarli a
la diffusione della Cultura d’Impresa in Scuole
Scassa (F.lli Scassa Costruzioni Sas - Impresa
diventare la classe dirigente del futuro, favorire
e Università.
di Costruzioni Edili), Fabio Rovasio (Iem Srl
l’associazionismo con contatti e progetti
- Impianti Elettrici), Consiglieri. Massimo Toso,
unitamente ai GI di altre Province e promuovere
11-12/2009
Massimo Toso
49
TAM TAM G.I. rinnovo cariche
Gruppo Catanzaro
gli imprenditori e in particolare i giovani, un’Associazione che porti con sé il valore e
Il 22 ottobre, si è svolta l’Assemblea per il
l’orgoglio dell’essere imprenditori, un Gruppo
rinnovo delle cariche sociali. Andrea Abramo,
d’individui che si associno non certo per
che succede a Daniele Rossi, è stato eletto
appartenere a una casta, ma per operare in
Presidente del GGI Catanzaro, per il triennio
concretezza senza corone e stemmi dorati. Gli
2009-2012. Il nuovo Consiglio Direttivo risulta formato, oltre che da Andrea Abramo, da:
obiettivi da perseguire non saranno semplici
Consiglio Direttivo
Andrea Celia, Camillo Crivaro, Alessandro
e, più opereremo, più il rischio di commettere qualche svista sarà alto ma, essendo un
Genovese, Danila Lento, Andrea Poerio,
“La nostra azione - ha proseguito il neo
Gruppo di Giovani, noi raccoglieremo questa
Marco Rubbettino, Massimiliano Salvatori,
Presidente - si focalizzerà certamente sulla
sfida e di certo non rimarremo inattivi. Il
Domenico Antonio Totino. “Sono decenni
divulgazione ai giovani delle nostre esperienze
nostro programma manterrà le linee guida del
- ha dichiarato Andrea Abramo, in apertura
imprenditoriali; gli stessi giovani che sono
passato, raffinando ove possibile le iniziative,
del suo intervento - che l’annosa ‘questione
e dovranno rappresentare le cellule con cui
ma sarà anche un programma ‘aperto’ alle idee
meridionale’ è riproposta sui tavoli istituzionali
riorganizzare il nostro Territorio, il fulcro su cui
e agli approcci innovativi. Costruiremo il nostro
come monito agli amministratori del passato
reinvestire risorse, capacità e tempo. Sono
triennio con l’attenzione e la responsabilità
e lasciapassare per le costituende dirigenze.
certamente loro che guideranno la Calabria
dovuta, implementeremo concretamente le
Eppure non una soluzione, né rilevabili
di domani ed è su di loro che la nostra linea
iniziative ed eviteremo di fermarci a brillanti
segnali di ripresa si fanno largo tra le mille
programmatica dovrà concentrarsi. Per
progetti completi di testa ma senza alcuna
contraddizioni di una Terra, la Calabria, così
raggiungere tale obiettivo, occorrerà avvicinarsi
coda. La nostra sfida sarà far ‘accadere’ e noi,
ricca di risorse potenzialmente valorizzabili.
al mondo dei giovani curando e approfondendo
insieme, ci riusciremo”.
Basti pensare al capitale umano, all’innegabile
ancor di più i rapporti con i loro abituali
valore dell’operosità calabrese, all’ingegno,
formatori, scuole e università, poiché dobbiamo
alla capacità di sapersi reinventare in un
riconoscere che la cooperazione tra impresa
Territorio così ‘difficile’ e povero di opportunità.
e università è, ancora oggi, molto scarsa;
Non di rado, però, proprio queste risorse e
dunque rafforzeremo questo binomio”. “Le
Lo scorso 23 ottobre, si è svolta l’Assemblea
in particolare i giovani scelgono l’unica via
occasioni per incrementare la voglia di vivere
elettiva del GGI Padova. Per il prossimo biennio
possibile, quella della fuga, per esprimere
l’associazione non mancheranno. Dagli
2009-2011, è stato riconfermato Presidente
capacità e potenziale, scelgono di inventare,
incontri istituzionali e non, alle iniziative di
Jacopo Silva insieme al Vicepresidente Vicario
ideare e costruire il proprio futuro su basi
solidarietà, alla partecipazione a incontri di
Giorgio Stoppato. Il Consiglio Direttivo è,
più solide e ricche d’opportunità. I nostri
confronto formativo finalizzati al supporto degli
dunque, composto: Jacopo Silva (Siauto SpA),
giovani decidono di andarsene. Uno dei nostri
associati o di coloro che vorranno lanciarsi
Presidente; Giorgio Stoppato (Cogeass Broker
obiettivi è quello di salvaguardare questo
nell’intraprendere un’idea. Terremo sempre
di Assicurazioni), Vicepresidente; Enrico Berto
patrimonio che, di anno in anno, esportiamo
vivi i rapporti tra le Territoriali, favorendo
(Berto’s SpA), Davide Bresquar (MB Scambi
e perdiamo con un po’ di complessiva
economie interassociative, scambi culturali e
Culturali Srl), Rodolfo Cetera (Sicea SpA),
complicità. Noi Giovani Imprenditori abbiamo
tavoli operativi sui temi d’interesse comuni.
Giovanni Cilenti (Uniflair SpA), Valeria Lazzaro
l’arduo compito d’essere d’esempio alle nuove
Parteciperemo alle sfide di marketing
(Imballaggi Lazzaro Srl), Niccolò Mion (Mion
generazioni, abbiamo la grande responsabilità
associativo lanciate dagli organi nazionali
SpA), Giovanni Prearo (Prearo Costruzioni
di comunicare a coloro che costituiranno il
e lasceremo un segnale tangibile creando,
Srl), Filippo Sottovia (Trans Cel Autotrasporti
tessuto economico della Calabria di domani,
ideando ‘divertendoci’. Promuoveremo la
Snc), Orazio Stangherlin (Arcadia Consulting
che il futuro è un’opportunità difficile ma
partecipazione alle iniziative istituzionali di
Srl), Debora Zanon (Prefabbricati Zanon
possibile, se creata con lo spirito dell’operosità,
Confindustria Nazionale, ai Consigli Centrali,
Srl), Consiglieri; Giampaolo Chiarotto (Ing. E.
dei valori, della lealtà, dell’etica, del sacrificio”.
validi momenti conoscitivi per calibrare la linea
Mantovani SpA), Past President.
Gruppo Padova
programmatica della nostra Territoriale sullo scheletro dei piani nazionali. La partecipazione a tali attività ci fornirà utili informazioni e argomenti su cui dibattere e non di rado molti spunti utili all’orientamento delle strategie nelle nostre aziende”. “Mi piace pensare Confindustria - ha concluso Andrea Abramo - come un’Associazione proattiva e dinamica,
Andrea Abramo 50
istituzionale e operativa, che sappia supportare
Jacopo Silva 11-12/2009
TAM TAM G.I. rinnovo cariche
Gruppo Pavia
Brambati (Brambati SpA di Codevilla); Riccardo Brocchetta (Riccardo Brocchetta Srl di Pavia);
L’Assemblea del GGI Pavia, tenutasi lo scorso
Davide Dondena (Saspol Technology Srl di
25 settembre, ha provveduto al rinnovo delle
Vigevano); Silvia Gatti (Plasveroi International
cariche sociali per il biennio 2009-2011.
Srl di Vellezzo Bellini); Stefano Maggi (Lab.
Annalisa Tocchio (Tocchio Srl di Vigevano) è il
Analysis Srl di Casanova Lonati), Massimiliano
nuovo Presidente. Mentre il Consiglio Direttivo
Ruggeri (Valvitalia SpA di Rivanazzano); Giulio
risulta composto da: Andrea Griffini (Com.
Teppati (Nannetti A. & C Srl di Casei Gerola).
Tec.’83 SpA di Trivolzio), Past President; Andrea
Gruppo Rovigo
Annalisa Tocchio
di Davide Guariento: 1) Poter contribuire
Giovani delle Territoriali vicine e di altri Gruppi;
in maniera importante al rafforzamento
3) Sviluppare la tematica dell’education, intesa
Nel corso del Consiglio Direttivo, tenutosi
dell’identità del GGI Rovigo e del ruolo di
non solo come progetti per la scuola, per il
il 14 settembre, Marco Saltarelli è stato
rappresentanza che il Gruppo deve avere
suo avvicinamento alle esigenze delle aziende,
nominato Vicepresidente del GGI Rovigo.
a diversi livelli, per essere parte attiva nella
ma anche come realizzazione di momenti
Il Direttivo, per il triennio 2009/2011 quindi,
programmazione dello sviluppo e della
di formazione e crescita professionale e
risulta così composto: Davide Guariento (Main
crescita del tessuto economico del Territorio.
personale per gli imprenditori del Gruppo.
Consulting Srl), Presidente; Marco Saltarelli
Il Gruppo Giovani Imprenditori deve essere un
(S.A.F.A.S Srl), Vicepresidente; Luca De Stefani
punto di riferimento per tutti i GI del Territorio,
(LMF Srl), Valentina Massaro (PRE.FER Srl),
essendo esso la rappresentanza più grande
Roberto Pastorelli (Adriano Pastorelli Srl),
di tutta la Provincia di Rovigo; 2) Portare il
Alex Saggia (Edil Pitture Srl) e Andrea Turri
Gruppo sul Territorio, creando una solida rete
(Turri F.lli Srl), Consiglieri; Antonio Toscano
di rapporti con le diverse istituzioni a livello
(Toscano Costruzioni Srl) e Daniele Sprocatti
locale, provinciale e regionale, favorendo
(Edicom Srl), Past President. Tre gli obiettivi
la creazione di tavoli di lavoro congiunti e
del Programma delle Attività della Presidenza
momenti di incontro e scambio anche con i
Gruppo Savona
la neo Presidente - sarà incentrato soprattutto sulla formazione, infatti, stiamo lavorando
La nuova Presidente del GGI Savona è
proprio in questi giorni per stabilire temi e
Elisabetta Cappelluto, terza donna nominata
contenuti con la struttura dell’Unione. Vogliamo
alla guida del Movimento GI Savona, dopo
proporre ai nostri associati un percorso di alta
Cristina Mallarini e Federica Bagnasco, durante
formazione, che vedrà il punto di arrivo in un
l’Assemblea riunitasi il 16 settembre. 36 anni e
convegno organizzato dal nostro Gruppo nel
mamma di Ludovica di 11, Elisabetta Cappelluto
2011 proprio a Savona, dove speriamo di avere
- rappresentante della terza generazione
ospite il nostro Presidente Nazionale, Federica
imprenditoriale delle aziende di famiglia del
Guidi”.
“Gruppo Cappelluto”, attive nell’edilizia, nella cantieristica e nel turismo, che contano 200 addetti e che operano anche in Lombardia e Piemonte - succede a Cristina Mallarini per scadenza del mandato. Il nuovo Consiglio Direttivo, per il biennio 2009-2011, risulta inoltre composto da: Alba Picasso (Picasso Gomme) e Fabrizio Re (Tortorello e Re), Vicepresidenti; Cristina Bolla (Oroargento Group), Marika Garzoglio (Cement-Bit), Guido Ghiringhelli (Albino Chiesa) e Gabriele Gilardoni (Gilmarmi), Consiglieri. “Il mio programma - ci ha dichiarato
11-12/2009
Davide Guariento
La rubrica “Tam Tam G.I.” è strutturata in due sezioni: “Rinnovo Cariche” ed “Eventi”. Per lo spazio “Rinnovo Cariche”, si chiede alle Segreterie Regionali e Territoriali G.I. di inviare la documentazione con i nomi del nuovo Consiglio Direttivo e la foto (ad alta risoluzione) del nuovo Presidente e/o dei componenti il nuovo Consiglio Direttivo. Per lo spazio “Eventi”, relativo alle iniziative promosse dai Comitati Regionali G.I. e G.G.I., si invitano le Segreterie Regionali e Territoriali G.I. a trasmettere una sintesi della manifestazione (10-15 righe) e/o il depliant con il programma. Foto e documentazione vanno fatte pervenire, cortesemente, a Orietta Sdoja (oriettasdoja@comunicazione2000.com).
Elisabetta Cappelluto 51
TAM TAM G.I. EVENTI
2 15 Giugno
imprese familiari: errori frequenti e soluzioni”.
Bergamo
L’equilibro che deve esistere tra famiglia e
2 11 Settembre Pescara
Il Consiglio Direttivo di giugno, oltre al resoconto
impresa deve essere sempre tenuto in forte
“Competere - Semplificare - Intraprendere” è
e al relativo dibattito sull’evento del Convegno
considerazione per il progresso dell’impresa
stato il titolo dell’Assemblea Annuale e della
GI 2009 a Santa Margherita Ligure, ha visto
stessa. Non è compito facile: per natura stessa,
Tavola Rotonda del GGI Pescara. Nella relazione
l’intervento del Direttore di Confindustria
infatti, famiglia e impresa sono ambiti fondati su
annuale, il Presidente del GGI, Alessandro
Bergamo, Guido Venturini. Particolarmente forte
approcci diversi, protezione e solidarietà nella
Addari, ha delineato lo scenario e le nuove sfide
e deciso il suo discorso rivolto al GGI Bergamo,
prima, rischio e competizione nella seconda.
dell’Economia globale che attendono le imprese
Venturini ha comunicato quanto è necessaria
Come fermare la giusta coesistenza, il giusto
e i Giovani e sottolineato l’importanza di avere
la presenza di tutta la struttura, anche in Giunta,
equilibrio? Luca Petoletti, Responsabile Divisione
sempre più una visione sistemica tra imprese,
insieme all’invito permanente di Gianmarco
Imprese Familiari di Ambrosetti, ha spiegato
associazioni, istituzioni e politica per accelerare
Gabrieli alla Presidenza. Il contributo dei GI
con decisione e chiarezza come affrontare
il cambiamento e per costruire insieme un
deve diventare un concreto e costante aiuto
e risolvere concretamente le problematiche,
sistema sempre più efficiente ed efficace. Il
ai senior, perché i GI sono capaci di gestire
latenti o espresse, che le imprese di famiglia
Presidente ha, poi, illustrato alla platea i progetti
maggiormente la velocità del cambiamento e
devono, prima o poi, affrontare per garantirsi
avviati e quelli in fase di lancio nelle tre aree
sentirsi responsabili.
un’ottimizzazione della propria organizzazione
“Competere - Semplificare - Intraprendere”,
nel tempo. È vero che ogni impresa ha le sue
assi strategici del suo programma, nella cornice
peculiarità, ma vi sono tratti comuni su cui
del programma biennale del Presidente di
molte imprese di famiglia scivolano come il non
Confindustria Pescara, Mauro Angelucci, e
Un emozionante Tour del Mistero ha portato il
rispetto dei ruoli, la carenza di informazioni, poca
lanciato delle proposte concrete di rilancio
GGI Bergamo a conoscere meglio la loro città,
chiarezza su chi deve fare cosa, ecc. “Non voglio
della competitività. Il Vicepresidente Nicola Di
avvolta da misteri e racconti particolarmente
dilungarmi - ha dichiarato Gianmarco Gabrieli,
Marcoberardino si è soffermato sul regolamento
coinvolgenti. Paolo Meschini, la guida membro
Presidente del GGI Bergamo - sull’importanza
del progetto di Confindustria Pescara ideato e
del Gruppo Archeologico Bergamasco, dopo
che rivestono le imprese familiari. Negli
gestito dal GGI StartImpresa, che darà ai Giovani
aver presentato le numerose iniziative del
ultimi mesi, mentre tutto il mondo era avvolto
Aspiranti Imprenditori della Regione, selezionati
Gruppo, ha accompagnato i GI per tutta la serata
dall’incertezza, da questa crisi finanziaria scaturita
da un Comitato Tecnico di Valutazione,
tra vicoli e misteri di Città Alta. La serata si è
dalla mancanza di fiducia tra le banche stesse,
l’opportunità di essere guidati alla trasformazione
conclusa alle tavole del ristorante “Tre Torri” in
le imprese familiari hanno rivestito un ruolo
della loro idea di impresa in un vero e proprio
Piazza Mercato del Fieno.
fondamentale perché all’interno delle stesse
progetto di business, attraverso un Corso di
c’era, e c’è tuttora, un giacimento di fiducia.
Specializzazione gratuito. Collegato al Corso
Fiducia tra i membri della famiglia, fiducia tra i
di Specializzazione sarà il Premio in denaro
collaboratori, fiducia nei confronti del sistema
messo in palio dalla Federazione delle Banche
Lo Yes for Europe ha organizzato “Business
bancario: ritengo che sia altrettanto fondamentale
di Credito Cooperativo dell’Abruzzo e del Molise
Mission to Russia”.
che oggi il sistema bancario ricompensi in termini
e la consulenza gratuita per la fase di start-up,
di fiducia le imprese familiari, che con quella
nel caso di effettivo avvio della nuova impresa,
visione di lungo termine stanno traghettando
da parte dei partners progettuali: Adecco,
l’economica oltre la tempesta”.
Asi Consulting, Badine, Bizbrain Systems,
2 30 Giugno Bergamo
2 2-5 Luglio
Saint Petersburg
2 9 Luglio Bergamo
La Cena Estiva 2009 del GGI Bergamo si è tenuta nella splendida location “Tenuta Colle Piajo” a Nembro. Organizzata e animata dalle ragazze
2 6 Settembre Bergamo
Elaform, Mirus, MP & Partners, Tecnoconsult, TopSolutions. Il modello di domanda e i relativi allegati sono inseriti sul portale di Confindustria
del GGI Bergamo, coordinate da Silvana Pezzoli,
Il Memorial Internazionale Davide Fardelli,
Pescara: www.confindustria.pescara.it. La
la serata è trascorsa tra piacevoli sorprese e
dedicato all’amico e collega del GGI Bergamo
Tavola Rotonda ha raccolto le testimonianze
gadget distribuiti a tutti i presenti e offerte dagli
scomparso tragicamente sei anni fa, è arrivato
di alcuni protagonisti della realtà economica e
sponsor dell’evento. Un evento divertente e molto
alla quinta edizione. L’evento è stato riservato
politica, per un confronto teso al rilancio delle
partecipato anche dal punto di vista culinario,
alle categorie Elite/Under23, Donne/Elite,
imprese e del Territorio. Sono intervenuti oltre
particolarmente raffinato e di gusto.
Juniores, Allievi, Donne Allieve e Hand Bike. I GI di Bergamo hanno apprezzato profondamente
2 14 Luglio
di aver fatto parte del Comitato d’Onore, perché
Bergamo
“la passione, l’entusiasmo e la disponibilità
In collaborazione con The European House
che Davide ha aggiunto all’interno del nostro
Ambrosetti, il GGI Bergamo ha organizzato
Movimento vive ancora in mezzo a noi”.
un incontro dal titolo “L’ottimizzazione delle
11-12/2009
Pescara 53
TAM TAM G.I. EVENTI
al Presidente Addari: Fabio Spinosa Pingue,
multinazionale leader europeo nel settore
Presidente GI Confindustria Abruzzo; Simone
del packaging metallico per alimenti e non,
Mariani, Presidente GI Confindustria Marche;
che utilizza da anni questa metodologia. Il
Mauro Angelucci, Presidente Confindustria
raggiungimento dell’eccellenza nelle prestazioni
Pescara; Daniele Becci, Presidente della Camera
aziendali attraverso il miglioramento continuo:
di Commercio di Pescara; Alfredo Castiglione, Vicepresidente Giunta Regionale d’Abruzzo;
il WCM - World Class Manufacturing o Lean
Pescara
è una metodologia d’organizzazione dei
Guerino Testa, Presidente Provincia di Pescara;
Assoluto Rally. Alfredo, o “superdedo” come
processi aziendali che, attraverso l’obiettivo del
Antonio Martorella, Assessore Provincia di
lo chiamano i suoi supporter, ha tenuto una
miglioramento continuo di tutte le prestazioni e
Pescara; Stefano Cardelli, Assessore Comune di
lezione focalizzandosi sui principali aspetti
il coinvolgimento di tutti i livelli aziendali, porta
Pescara; ha moderato l’incontro Luigi Vicinanza,
della Guida Sicura, dalla posizione di guida
all’eccellenza dell’intero ciclo logistico-produttivo,
Direttore del “Centro”, quotidiano dell’Abruzzo.
alla corretta traiettoria in curva, dal movimento
compreso quello della progettazione. Sono
Il Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo,
delle mani sul volante fino a suggerimenti su
state approfondite le metodologie di lavoro
Nazario Pagano, ha voluto inoltrare un messaggio
dove guardare mentre si guida e la corretta
usate, basate appunto sui concetti della Lean
di saluto al Presidente Addari, rappresentando
scelta e manutenzione dei pneumatici, al fine
Manufacturing, e l’intero processo produttivo di
la vicinanza dell’Istituzione regionale al mondo
di evitare errori comuni che limitano il confort
Crown, analizzando come tale modello consenta
dell’imprenditoria e alle sue problematiche.
di guida e soprattutto, la sicurezza. A seguire,
all’azienda di rispondere alle richieste dei
Riprendendo il titolo dell’Assemblea, il Presidente
è stato utilizzato un evoluto simulatore di
clienti in tempi brevi e con grande flessibilità e
ha sottolineato l’importanza per Amministratori
Guida per poi passare alla prova “al volante”
come a tutti gli effetti esso sia considerato leva
e Imprenditori di alzare il livello dell’impegno,
in cui i Giovani di Pescara hanno guidato le
strategica per competere sul mercato europeo.
per consentire anche a una piccola Regione
autovetture messe a disposizione dallo sponsor
All’incontro, ha fatto seguito una visita guidata
come l’Abruzzo di reggere la competizione
principale AutoAbruzzo, concessionario BMW
dello stabilimento di Crown Aerosols Italia di
negli scenari nazionali così come in quelli
e Mini, mettendo in pratica i preziosi consigli
Spilamberto (Modena). L’aperitivo conclusivo si
internazionali e allo stesso tempo proporsi agli
del pilota istruttore. Per Daniele Pasquali tra
è tenuto presso il Museo dell’Aceto Balsamico di
investitori come luogo appetibile.
gli organizzatori dell’evento “sono momenti
Spilamberto, dove i partecipanti sono stati accolti
importanti che uniscono alla convivialità aspetti
dal Sindaco, Francesco Lamandini.
2 18-20 Settembre Bergamo
formativi utili per la vita di tutti giorni, soprattutto per chi utilizza l’auto per lavoro girando in lungo
2 22 Settembre Verese
Il GGI Bergamo ha organizzato la Quinta
e in largo l’Italia e l’Europa come spesso accade
Edizione del Trofeo Associazioni Giovanili.
a noi imprenditori”. Presente anche il Direttore
“Quale leva per le PMI? Il valore delle risorse
Una regata a vele bianche (senza spinnaker),
di Confindustria Pescara, Luigi Di Giosaffatte,
umane” è stato il titolo dell’appuntamento che
promossa con l’intento aggregativo, rivolto
che ha molto apprezzato l’iniziativa, “una bella
il GGI Varese ha organizzato nella sede di
anche all’Associazione Artigiani Bergamo e
occasione per sentirsi sempre più parte di un
Busto Arsizio dell’Associazione. Un momento
all’Associazione Nazionale Costruttori Edili.
Gruppo coeso che ha il piacere di stare insieme
informale, durante il quale i GI hanno potuto
anche al di fuori del contesto lavorativo”. Al
confrontarsi con Stefano Canali, Direttore
termine dell’evento dopo la consegna degli
Generale della Canali SpA, storica azienda
attestati di partecipazione, il Presidente Addari
che opera nella produzione sartoriale di capi
Week end all’insegna della Sicurezza alla Guida,
ha voluto ringraziare AutoAbruzzo e gli altri
classici, sportswear e accessori moda. Il suo
quello organizzato dal GGI Pescara, capitanati
sponsor che hanno consentito la realizzazione
intervento è stato preceduto da quelli di Alberto
dal Presidente Alessandro Addari, nel circuito Val
dell’iniziativa: Abruzzo Channel, Bizbrain Systems,
Parma, Presidente dei GI di Varese, e di Stefano
Vibrata. Protagonista dell’evento il pilota di rally
Executive Services, Gruppo Ettorre, Park Hotel
Monda, Amministratore Delegato della Impemba
professionista Alfredo De Dominicis, abruzzese,
Alcione. Nella foto, da sinistra Alessandro Addari,
& Associati, società che opera dal 1984, in
già istruttore di pilotaggio presso il Centro
Alfredo De Dominicis e Daniele Pasquali.
Italia e all’estero, nei settori della consulenza
2 19 Settembre Pescara
Internazionale di guida sicura Alfa, Maserati e Ferrari e ora impegnato nel Campionato Italiano
2 21 Settembre Modena
direzionale e della formazione manageriale. “All’interno del Movimento - ha spiegato Alberto
Nell’ambito degli “aperitivi con l’innovazione” - ovvero momenti informali di riflessione su temi nuovi o sempre attuali dell’innovazione tecnologica e di processo - il GGI Modena ha studiato la “World Class Manufacturing o Lean
Pescara 54
Production” applicata a Crown Aerosols Italia,
Verese 11-12/2009
TAM TAM G.I. EVENTI
Parma - è emersa la volontà di dialogare e
Countryman, Console Generale degli Usa; David
confrontarci con autorevoli personalità del
Zolesi, Consigliere d’Amministrazione Kaiser Italia
mondo imprenditoriale ed economico che, con
Srl; Gian Giacomo Gellini, Presidente Arezzo
la propria esperienza umana e professionale,
Bitumi Srl; Massimo Fojanesi, AD Energia Futura;
possano arricchirci e creare occasioni di
Jacopo Morelli, Vicepresidente Nazionale Giovani
approfondimento in merito a tematiche di grande interesse e attualità”. A partire dal tema
Imprenditori Confindustria per l’Economia; Paolo
Onna
Ermini, Direttore “Corriere Fiorentino”.
delle risorse umane. Argomento che è stato già
all’interno di un Consiglio Direttivo, che si è
al centro dell’Assemblea 2009 e che, continua
svolto a Onna (Aq); l’incontro è stato l’occasione
Parma, “intendiamo approfondire ulteriormente
in cui gli imprenditori dei due Gruppi hanno
attraverso un workshop, durante il quale sarà
avuto modo di conoscersi e di confrontarsi sui
È stato presentato alla stampa il libro “Giovani
possibile analizzare nel concreto casi aziendali
relativi programmi ed eventuali attività da seguire
da trent’anni. Storia di un Gruppo, lezioni
specifici, in modo da poter riflettere insieme
congiuntamente. In seguito al Consiglio Direttivo,
d’impresa, percorsi di vita”, voluto dal GGI Trieste
sull’organizzazione e i processi aziendali
i GI di Frosinone, accompagnati dai colleghi
per festeggiare i trent’anni dalla fondazione
all’interno delle nostre imprese”.
abruzzesi, hanno avuto modo di visitare la Scuola
(2 aprile 1979). In un’atmosfera informale, la
della Dottrina Cristiana al centro dell’Aquila e di
Presidente Michela Cattaruzza ha ricordato le
consegnare i fondi raccolti con la Festa d’Estate
iniziative portate avanti dal GGI. Gli ex Presidenti
2009 del GGI Frosinone, intitolata “L’Aquila per
hanno raccontato la loro esperienza e il senso
Vivere il post-sisma in prima linea, trovando
L’Aquila”, destinati alla ricostruzione della Scuola;
di appartenenza al Gruppo. Tante le attività che il
la forza per costruire una storia nuova dalle
a questi fondi, si aggiungerà parte del plafond di
GGI Triestino ha portato avanti dalla fondazione,
macerie del 6 aprile. È lo spirito dei Giovani
Confindustria Abruzzo.
sotto la guida di Giorgio Tomasetti: sviluppo dei
2 23 Settembre Onna (AQ)
Imprenditori, di chi si alza la mattina “e non aspetta che qualcuno gli accenda il computer per iniziare a lavorare”. Quello stesso spirito
2 24 Settembre Prato
2 24 Settembre Trieste
contatti con il mondo della scuola e impegno nella diffusione della cultura d’impresa. Infatti, “Giovani da trent’anni” si inserisce in questo 2°
che ha spinto i Giovani di Confindustria Abruzzo
Al Teatro del Magnolfi Nuovo di Prato, organizzato
filone di attività, raccogliendo le testimonianze
a premiare il giornalista Giustino Parisse,
dal Comitato Economia Giovani Imprenditori
di ragazzi che hanno, da soli o con una solida
Vicecaporedattore del quotidiano d’Abruzzo “Il
Toscani e dal GGI Prato, si è svolto l’incontro per
famiglia di imprenditori alle spalle, intrapreso un
Centro”, nonché responsabile della redazione
un confronto aperto su “Futuro, new technology
mestiere speciale. Il libro, il cui progetto grafico e
aquilana. Una statua, che riproduce il Guerriero
e manifattura. Perché investire in Toscana”,
coordinamento editoriale sono stati gestiti da Aps
di Capestrano, intitolata al “Personaggio
nell’ambito del Forum Economia3. Quest’anno,
Comunicazione, si apre con le introduzioni del
dell’anno 2009”, è stata consegnata dai GI a
il Forum - che ogni anno è organizzato dalla
Presidente dell’Associazione degli Industriali della
Parisse, che gli riconoscono il merito di essersi
Regione Toscana - è stato dedicato al legame
Provincia di Trieste, Corrado Antonini, del Past-
“distinto per l’impegno lavorativo e sociale
tra conoscenza e sviluppo di un’economica
President del GGI Udine, Matteo Tonon, e della
e la straordinaria forza nel reagire nel dopo
più competitiva e ai temi dell’istruzione e
Presidente del GGI triestino Michela Cattaruzza
terremoto, nonostante le tristi vicende personali”:
innovazione; si è parlato anche di imprese
Bellinello. Seguono, le testimonianze raccolte
impossibile per lui non pensare a quello che è
innovative e trasferimento tecnologico, di credito
dei Past-President del GGI triestino, a partire
successo, ai suoi due figli, Domenico e Maria
alle imprese e di un futuro toscano fatto di new
dal fondatore Giorgio Tomasetti, che traccia
Paola, rimasti sepolti dalle macerie, specie se il
technology ma anche di manifattura. Il filo rosso
anche un ricordo del suo successore Alessandro
premio arriva nel giorno del suo 19° anniversario
di tutti gli incontri è stato quello di affrontare
Janousek, prematuramente scomparso.
di matrimonio. Tra i tanti presenti alla cerimonia
la crisi per mitigarne gli effetti, ma gettare lo
Raccontano, poi, la propria esperienza,
di consegna, che si è svolta nella tensostruttura
sguardo anche oltre, da subito! Sono intervenuti
nell’ordine, Patrizio Brusoni, Paolo Sadoch,
che ospita la Chiesa di Onna (Aq): Fabio Spinosa
all’evento, in qualità di relatori: Lorenzo Guazzino,
Giancarlo Laboranti, Donato Riccesi, Davide
Pingue, Presidente GI Confindustria Abruzzo;
Presidente GGI Prato; Alessandro Colombini,
Cattaruzza, Massimiliano Fabian, Alberto Venuti e
Alessandro Addari, Presidente GGI Pescara;
Presidente GI Confindustria Toscana; Claudio
Franco Napp. Il cuore del volume è rappresentato
Mauro Bernabei, Presidente GGI Teramo;
Martini, Presidente Regione Toscana; Mary Ellen
dagli interventi degli attuali membri del GGI,
Alessandra Rossi, Presidente GGI L’Aquila; Giuseppe Ranalli, Presidente GGI Chieti; Luigi Vicinanza e Domenico Galasso, rispettivamente Direttore e Consigliere Delegato del “Centro”; Giovanni Turriziani, Presidente GGI Frosinone, con tanti Giovani Imprenditori del Frusinate. I GI dell’Abruzzo hanno incontrato il GGI Frosinone
11-12/2009
Prato
Trieste 55
TAM TAM G.I. EVENTI
raccolti in ordine alfabetico: a ogni GI è stato assegnato un tema in linea con la propria attività, da trattare sia dal punto di vista generale che in riferimento alla propria esperienza personale. Il risultato è un campionario variegato di testi che raccontano i vari settori dell’industria triestina, dall’ICT all’edilizia, dalla chimica al turismo, dal
Modena
Ascoli Piceno
caffè all’elettronica, ma soprattutto i diversi modi
“Mito”, che rappresenta la linea di montaggio
aziendali che vedono il fattore innovazione come
di approcciare un unico mestiere: l’imprenditore.
di più recente costruzione, progettata per
leva vincente per la competitività dell’impresa
Ogni intervento è corredato da uno scatto
garantire una maggiore ergonomia per l’operaio.
moderna nel mercato globale. Presso la Sala
realizzato ad hoc dal fotografo Fabrizio Giraldi,
Poi, sono stati seguiti tutti i processi dell’Unità
degli Specchi di Confindustria Ascoli Piceno, si
le cui immagini sono pubblicate su “National
di Lastratura, che assembla gli stampati per
è tenuto il 1° Workshop guidato da Kenneth P.
Geographic”, “Panorama”, “D di Repubblica”, “Il
costituire la carrozzeria, e dell’Unità di Montaggio,
Morse (Mit Boston). Morse è uno dei massimi
Sole 24 Ore”, “Corriere” e su numerose riviste
che interviene dopo la verniciatura nel montaggio
esperti mondiali di strategie e opportunità
estere, e che da alcuni anni lavora per l’agenzia
della meccanica fino ad arrivare all’autovettura
di innovazione tecnologica per la crescita
fotogiornalistica di Milano GraziaNeri, come unico
finita e alle procedure di test. Infine, la
competitiva delle imprese; leader riconosciuto
fotografo della Regione Friuli-Venezia-Giulia. La
delegazione ha visitato la nuova sede delle
nello sviluppo delle vendite high-tech a livello
grafica della pubblicazione sottolinea la vivacità
storiche officine Abarth, dove vengono preparate
globale; co-fondatore di 5 celebri High-Tech
del progetto, con colori d’impatto, immagini
le 500 e le Punto Abarth da gara.
Companies e membro del Board of Advisor di 4
a tutta pagina, scelta dei caratteri moderna. I nomi dei protagonisti diventano veri e propri elementi grafici, che arricchiscono la pagina
2 2-3 Ottobre Livorno
grandi imprese di venture capital; consulente di numerosi programmi a sostegno dello sviluppo imprenditoriale e della crescita dimensionale
e la incorniciano. Non un semplice annuario,
“Contabilità e Controllo di Gestione” è il
di imprese in tutto il mondo. Sono intervenuti,
quindi, ma un “trattato” sul fare impresa, anche
titolo del corso organizzato dal GGI Livorno,
in qualità di relatori: Gianluca Tondi, Presidente
se gestito con lo spirito di chi ha l’entusiasmo dei
in collaborazione con Sosvind (Società di
GGI Ascoli Piceno; Lucia Dignani, Presidente
Giovani.
servizi di Confindustria Livorno). Destinato
GGI Macerata; Valeriano Balloni, Vicepresidente
a imprenditori e responsabili della gestione
Operativo Istao; Simone Mariani, Presidente
aziendale, il corso ha avuto l’obiettivo di fornire
Giovani Imprenditori Confindustria Marche;
gli elementi di lettura del bilancio d’esercizio
Giampaolo Fascina, Partner Gea. “Il rinnovamento
Per adeguarsi alle nuove esigenze del Territorio
in un’ottica manageriale, familiarizzando con le
delle imprese - ha spiegato il Presidente Simone
Bergamasco e per garantire l’efficienza delle
metodologie di analisi e interpretazione di dati.
Mariani - passa attraverso il rinnovamento
2 28 Settembre Bergamo
cure e dei servizi erogati, nel quartiere Trucca, è in corso di realizzazione il nuovo Ospedale “Papa Giovanni XXIII”. Il GGI Bergamo, guidato
2 4 Ottobre Bergamo
culturale di chi guida l’azienda. Dobbiamo investire sui cervelli, se vogliamo uscire dalla crisi” e ha aggiunto “vogliamo portare alla pratica
dal Presidente Gianmarco Gabrieli, ha
All’interno di Bergamo Scienza, il GGI Bergamo
contributi operativi e creare i presupposti per la
organizzato una visita ai cantieri per meglio
ha patrocinato la Prima Edizione RoboCup, trofeo
nascita di nuove attività”.
conoscere le complessità costruttive e quelle
internazionale di calcetto per squadre di robot. In
organizzative relative al trasferimento nella nuova
una massiccia cornice di pubblico, nella location
struttura.
Sentierone, i GI Bergamaschi sono stati presenti
2 28 Settembre Modena
Una delegazione di Giovani Imprenditori di Modena ha effettuato una visita allo Stabilimento FIAT Mirafiori a Torino. Dopo un incontro introduttivo sull’organizzazione e la gamma
2 6 Ottobre Varese
per questa futuristica manifestazione, che ha
“Come l’innovazione aiuta a vincere la crisi”,
permesso ai ragazzi di coniugare aspetto ludico
le esperienze messe a confronto dal Gruppo
e studi tecnici nella robotica e meccatronica,
Giovani Imprenditori di Varese. Edoardo Garrone,
asset fondamentali per lo sviluppo del Territorio.
Presidente di Erg SpA, ha posto l’accento
2 5 Ottobre
Ascoli Piceno
sulla politica d’investimenti del suo Gruppo, orientata “alle energie rinnovabili”. Giorgio Squinzi, Amministratore Unico di Mapei SpA, ha
dei prodotti oltre che sul modello World Class
I Giovani Imprenditori di Confindustria Marche e la
sottolineato come la sua azienda dedichi “i due
Manifacturing alla base della produzione, i
Fondazione Carisap, insieme al GGI Ascoli Piceno
terzi della spesa in ricerca, per lo sviluppo di
partecipanti hanno potuto visitare a bordo di una
e al GGI Macerata, hanno promosso un ciclo di
soluzioni di prodotto più compatibili per l’uomo
tradotta elettrica alcune aree dello Stabilimento
incontri per la formazione manageriale sul tema
e l’ambiente”. Walter Albè, Vicepresidente Food
Mirafiori Carrozzeria. In particolare il percorso
“Imprenditorialità e innovazione”, dove in una
Preparation and Dishwashing Wer di Whirlpool
guidato si è concentrato sulla produzione della
serie di workshop si approfondiscono strategie
Europe, ha affermato che, anche per il settore
56
11-12/2009
TAM TAM G.I. EVENTI
Varese
Cuneo
Legnano
degli elettrodomestici, “le tematiche verdi sono
Don Biagio Amato. Questo ha conferito, al
“Cocktail & business”. Si è trattato del primo di
sempre più determinanti per un’innovazione
gesto dei Giovani Imprenditori di Catanzaro,
una serie di appuntamenti che si ripeteranno
competitiva”. Victor Missiah, Consigliere Delegato
un grande valore aggiunto. L’importanza di
durante l’anno, il cui obiettivo è quello di fornire
di Ubi Banca, ha messo in evidenza come, al
un gesto che contribuisce alla crescita del
a tutti i partecipanti occasioni per conoscere
di là della difficile fase congiunturale, “l’Italia
Territorio, come le altre iniziative portate avanti
nuovi colleghi, consolidare amicizie esistenti
sia uno dei pochi Paesi ad aver mantenuto la
in altri settori della società dall’Associazione
e confrontare idee ed esperienze. Il format
propria quota di mercato”. Il tema affrontato
Industriali, è stata sottolineata dal Direttore
è quello dell’aperitivo in ambiente informale,
- nel convegno organizzato dal GGI Varese,
Dario Lamanna, che ha evidenziato la stima
prendendo spunto dal progetto Value Matching
insieme a LIUC Alumni, l’associazione dei laureati
di Confindustria verso Fondazione Betania,
già sperimentato. Con la volontà di creare,
dell’Università LIUC, si è tenuto presso l’Università
“una struttura sanitaria che, con competenza,
intorno a un momento “normale” della giornata,
di Castellanza - ha puntato sul confronto delle
efficacia e uno sguardo verso il futuro,
un ambiente che possa divenire terreno fertile
esperienze maturate sul campo, attraverso
sta portando avanti una politica sanitaria
per favorire lo scambio di idee, la generazione
la testimonianza di esponenti di primo piano
d’eccellenza”.
di opportunità in logica di partnership, la
dell’industria italiana, rappresentanti del mondo energetico, degli elettrodomestici, della chimica e del sistema bancario. “Le istituzioni, il mondo
2 7-8 Ottobre Cuneo
condivisione degli scenari, l’aggregazione fra imprese e fare sistema. La convinzione del Presidente, Mimmo Lobello, è che per affrontare
della ricerca, gli istituti di credito, le nuove leve
Il GGI, guidato dal Presidente Alessandro
momenti di mercato difficili occorra ritornare a
dell’imprenditoria locale - ha sostenuto, nel
Battaglia, ha organizzato per i propri iscritti una
logiche di condivisione delle problematiche al fine
suo intervento introduttivo, il Presidente dei GI
due giorni a Roma, per alcune visite istituzionali
di trovare soluzioni comuni e ritrovare lo spirito
di Varese, Alberto Parma - devono far sì che
con parlamentari della Provincia di Cuneo.
di collaborazione e di partnership che consenta
i singoli casi di successo e l’atteggiamento
Mercoledì 7: udienza generale del Santo Padre
di generare nuovi spunti e nuove opportunità.
vincente di alcune realtà di nicchia, di cui è ricco
in Vaticano; visita alla Camera dei Deputati; cena
Confindustria rappresenta il contenitore naturale
il Territorio Varesino, si trasformino in una logica
con alcuni parlamentari cuneesi. Giovedì 8: visita
di queste iniziative che si affiancano al ruolo
di sistema. In una diffusa politica aziendale votata
al Senato.
istituzionale dell’Associazione in termini di
all’innovazione costante. Anche nei tempi di crisi”.
2 7 Ottobre
2 8 Ottobre Como
Catanzaro
supporto e problem solving. Per dare un’identità maggiormente definita a questi incontri, i GI di Confindustria Altomilanese intendono affiancare ai
Il GGI Como ha organizzato il 1° incontro della
soci e non, dei “facilitatori” che contribuiscano ad
Una delegazione del Consiglio Direttivo dei
Palestra d’eccellenza, una piacevole occasione
abbattere le barriere comunicative e favoriscano
Giovani Imprenditori di Catanzaro, guidata dal
per incontrarsi e scambiarsi opinioni ed
la conoscenza reciproca. “La partecipazione a
suo Presidente Daniele Rossi, e dal Direttore
esperienze su problematiche comuni. È stata
questi momenti - ha ricordato Lobello - è estesa a
di Confindustria Catanzaro Dario Lamanna, nel
individuata un’area sulla quale ci si è confrontati,
tutti gli imprenditori e professionisti del Territorio
quadro delle iniziative di solidarietà promosse
“La gestione del personale: fattore critico di
e ai rappresentanti delle istituzioni per dare valore
sul Territorio provinciale, ha consegnato,
successo o patata bollente?”. Sull’argomento,
al network. Con l’invito di non dimenticare il
presso la struttura di Fondazione Betania
sono stati analizzati insieme i case history dei
biglietto da visita!”.
(che si trova nel quartiere di Santa Maria)
partecipanti, individuando i punti di miglioramento
un kit Ados (Autism diagnostic observation
utilizzando le esperienze di ognuno. Insomma, un
schedule): un assessment semistrutturato
incontro informale di conoscenze ed esperienze
che permette di valutare “nei bambini da 6
dal quale non si è voluta avere la pretesa di aver
Il verde fa bene all’ambiente prima di tutto, ma
a 17 anni, l’insorgenza di diverse patologie,
tirato fuori degli assiomi ma, viceversa, potenziato
anche all’economia, alle imprese che possono
tra cui ritardo nell’apprendimento, disturbi
e valorizzato esperienze.
e devono cercare di produrre nel rispetto
nel comportamento, patologie sensoriali e soprattutto l’autismo”. Grande soddisfazione e gratitudine è stata espressa dall’equipe medica della Fondazione e dal suo Presidente,
11-12/2009
2 8 Ottobre Legnano
Il GGI Legnano ha promosso il ciclo di incontri
2 8 Ottobre Mantova
dell’ambiente, della società, seguendo il principio della sostenibilità. Al riguardo, si è svolta la 49° Assemblea Generale dei GGI di Mantova dal titolo “Green Economy: il verde che fa
57
TAM TAM G.I. EVENTI
2 15 Ottobre
bene”. Hanno partecipato, in qualità di relatori:
affrontato così un viaggio affascinante tra i valori
Stefano Bondioli, Presidente GGI Mantova;
che stanno alla base della cultura d’impresa:
Mario Gibertoni, Presidente Gruppo Studio
il coraggio che conduce l’uomo oltre i propri
Il GGI Bergamo, guidato da Gianmarco Gabrieli,
Base; Alessandro Saviola, Amministratore Unico
limiti e gli permette di superare le sconfitte; la
ha realizzato - in collaborazione con l’Università
Gruppo Mauro Saviola; Josef Deglmann, Chief
forza del capitale che, se recuperato nella sua
di Bergamo e l’EBEN European Business Ethics
Sales Officer Kosme; testimonianza d’impresa
vitalità “pulita”, può generare nuove spinte per
Network - una ricerca sui valori che spingono
del Continente Africano.
il progresso; le risorse che la Terra mette a
l’imprenditoria locale a promuovere azioni di
disposizione alle sue innumerevoli diversità; la
Responsabilità Sociale. I risultati della ricerca
cultura e il recupero delle radici umanistiche
- che a livello Europeo è stata condotta in Grecia,
che donano spessore al lavoro quotidiano.
Belgio, Olanda e in l’Italia - sono stati presentati in
“Come si costruisce una leadership: il caso
Rileggeremo così nei suoi vari aspetti la forza
un convegno.
Obama” è il titolo del seminario promosso
trainante che fa dello sviluppo una grande
dal GGI Modena. Attraverso le analisi del
avventura. Un dialogo aperto che ha tratto vigore
successo del Presidente Usa, sono state
e ispirazione dai costanti riferimenti al Futurismo,
esaminate strategie, scelte e comportamenti
la rivoluzionaria corrente artistica che festeggia
La Eurotech occupava, al momento della sua
per vedere quello che si può imparare dallo
proprio quest’anno il suo secolo di vita e che
fondazione nel 1992, 5 addetti ed era ubicata
stile di leadership del primo Presidente Usa
proprio a Verona ebbe uno dei suoi centri
a Majano. Oggi, è una multinazionale con 560
afro-americano. Uno stile che potrebbe
propulsori, nel segno di Umberto Boccioni. A
dipendenti, un fatturato registrato nel 2008 di
risultare utile anche ai manager di aziende
una società stanca e sfiduciata crediamo sia utile
circa 92milioni di euro, quotata in Borsa, con
private o pubbliche, ai leader che guidano il
riproporre i contenuti “energetici” del Manifesto
filiali sparse in tutto il mondo, dalla Cina al
cambiamento di grandi imprese o in piccoli
del Futurismo, per affidare ai suoi segni un
Giappone, dall’Inghilterra alla Francia passando
uffici. Sono intervenuti all’incontro: Charles
rinnovato progetto di crescita”. “Il Manifesto
per la Finlandia, oltre a 3 stabilimenti negli Usa
Bernardini, Avvocato ed ex Presidente
delle Energie. L’Uomo, il Capitale, il Coraggio, la
e la sede di Amaro. Questa è la realtà che si è
dell’Italia-America Chamber of Commerce of
Terra”, questo il titolo dell’Assemblea, dove sono
presentata al GGI Udine, che si è recato in visita
Midwest (Chicago), già Membro Volontario
intervenuti i relatori: Andrea Bolla, Presidente
allo stabilimento di Amaro, ospite di Roberto
della Commissione dei 300 consulenti del
Confindustria Verona; Carlo Fratta Pasini,
Sigari, Presidente del Gruppo Eurotech. Siagri
programma elettorale di Barack Obama;
Presidente del Consiglio di Sorveglianza del
ha illustrato al Presidente deI GI di Udine, Enrico
Federico Mioni, co-autore del libro “Obama
Banco Popolare; Gianluca Vigne, Presidente
Accettola, e ai componenti del Gruppo il grafico,
Leadership. Cosa possiamo imparare come
del GGI Confindustria Veneto; Giulio Pedrollo,
relativo alla crescita del 46% dei ricavi della sua
manager e persone” (con Marco Rotondi,
Presidente GGI Verona; Brunello Cucinelli,
azienda dal 1992 al 2008 nonostante che nel
Edizioni Franco Angeli/Trend, giugno 2009),
Presidente e AD della Brunello Cucinelli SpA;
settore in cui opera - la produzione di tecnologie
Formatore e Direttore di CIS (la Scuola
Mons Giampietro Fasani, Economo Generale
digitali per i trasporti, la logistica, l’automazione
dell’Associazione Industriali di Reggio Emilia).
della Confederazione Episcopale Italiana;
industriale, il controllo di processo e la difesa
Enrico Falck, Consigliere di Amministrazione di
- ci sia un’agguerrita concorrenza internazionale.
Actelios e del Gruppo Falck; Alex Bellini, Sportivo
Eurotech ha mantenuto dimensioni aziendali
Estremo; Federica Guidi, Presidente Nazionale
contenute fino al 2001 quando una Banca
Giovani Imprenditori Confindustria.
d’affari Svizzera le ha fornito il capitale di rischio
2 8 Ottobre Modena
2 12 Ottobre Verona
La 49° Assemblea del GGI Verona, dedicata al tema delle energie da rimettere in movimento per ripensare allo sviluppo anche in chiave etica, favorendo una crescita non solo delle
2 15 Ottobre Bergamo
Bergamo
2 15 Ottobre Udine
per iniziare una politica di crescita senza sosta basata non solo sull’innovazione di prodotto e di processo ma anche sull’acquisizione di società
aziende e dell’economia, ma di tutta la società.
In collaborazione con Punto Finanziario, i GI
localizzate in vari Paesi. Le imprese sono state
Il tema cardine è stato presentato nelle varie
Bergamaschi hanno realizzato un percorso di
acquisite nel momento in cui producevano
sfaccettature, attraverso un dialogo tra i
cinque appuntamenti - “59 minuti di economia”
utili e inoltre il capitale umano che è entrato
Vicepresidenti del Gruppo e i “testimoni” delle
- per mettere a fuoco: Flussi Economici;
nelle file di Eurotech si è rivelato fondamentale
energie che possono rigenerare il mondo. Si è
Grandezze Patrimoniali; Flussi Finanziari;
per procedere allo sviluppo internazionale del
Indicatori; Cruscotto Aziendale. Gli incontri, di un’ora ciascuno, si sono svolti di mercoledì con cadenza quindicinale tra il 15 ottobre e il 9 dicembre 2009, e sono stati tenuti da Michele Modina.
Verona 58
Udine 11-12/2009
TAM TAM G.I. EVENTI
Gruppo. Il confronto con i sistemi capitalistici del Giappone, degli Usa, della Francia, dell’Inghilterra, ha permesso a Siagri di essere ben consapevole della difficoltà che comporta fare impresa in Italia. Secondo il Presidente di Eurotech “il ciclo dei pagamenti in Italia ha tempi molto dilatati rispetto a quelli degli Stati Uniti. Il denaro viene
Ragusa
Padova
incassato molto tardi. Negli Usa, dopo sessanta
della Pubblica Amministrazione. L’iniziativa, nata
guidata dai figli del fondatore, Battista e Carlo,
giorni, un’azienda che non paga viene spesso
dal Comitato Regionale GI Confindustria Sicilia,
coadiuvati dalle mogli, Adriana e Renata, e negli
considerata definitivamente inadempiente”.
presieduto da Giorgio Cappello, ha già trovato
ultimi anni anche dai figli.
“Inoltre - ha continuato Siagri - il sistema-Paese
adesioni nel Territorio Meridionale, e ha scelto
in Italia è troppo basato sul triangolo grande
Ragusa, realtà fra le più sane del Mezzogiorno,
impresa, grande sindacato e grande Stato;
come sua prima sede territoriale operativa.
mentre negli Stati Uniti c’è un quadrato costituito
“AddioBurocrazia” rappresenta una vera e propria
“Siamo la generazione che crede nel domani
da Pmi, Università, grandi imprese e Stato.
unità di crisi che nasce dalla intolleranza contro
e che investe per un futuro migliore. Abbiamo
Insomma, nella Penisola si parla sempre del
tutto ciò che ostacola lo sviluppo economico e
immaginato una grande Metropoli Veneta e
ruolo centrale delle Pmi ma si fa ben poco per
si pone come iniziativa complementare rispetto
ora il futuro potrebbe essere… presente. Il
sostenere concretamente l’azione fondamentale
a quella a suo tempo lanciata da Confindustria
2020 è il riferimento per i più grandi obiettivi:
che queste organizzazioni svolgono nel
Sicilia contro il racket delle estorsioni. “Con
ambiente, energia, Europa. E il 2020 è anche
produrre ricchezza e occupazione. La stessa
‘AddioBurocrazia’ - ha dichiarato Leonardo
la data di un grande sogno, sogno che
normativa del lavoro in Italia è troppo vincolata
Licitra - vogliamo denunciare e mettere a nudo
unisce tutti gli uomini nell’emozione dello
da lacci e lacciuoli, occorrerebbe una maggiore
una realtà subdola, fatta di tempi indeterminati
Sport Olimpico. Può essere questa la grande
liberalizzazione del mercato del lavoro”. Ma
e mai certi, di ritardi e colpevoli disimpegni, di
occasione per disegnare il Veneto del futuro?
ciò che preme più di tutto al Presidente Siagri
irresponsabili omissioni da parte di burocrati
Quale sarà lo sviluppo dell’Area Metropolitana
riguarda il tema dell’imprenditorialità che, a
superficiali e inefficienti. ‘AddioBurocrazia’ è il
e dei suoi “quartieri” Padova e Treviso?”.
suo avviso, in Italia deve trovare una maggiore
nostro ‘NO’ alla stretta morsa dei tentacoli della
Di tutto questo si è parlato con i principali
connotazione positiva fin dalle scuole d’obbligo.
Mala Burocrazia, da alcuni soprannominata la
protagonisti, per l’Assemblea Annuale del
Al riguardo, Enrico Accettala ha voluto rimarcare il
Mafia Grigia”. Le aziende potranno denunciare
Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria
contributo che Confindustria Udine ha svolto nel
casi di malaburocrazia inviando una e-mail
Padova e del Gruppo Giovani Imprenditori
sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori
ad addioburocrazia@confindustrisicilia.it, che
edili di Ance Padova, dal titolo “Veneto 2020.
friulane affinché si avvicinassero al mondo
verrà poi inoltrata, con assoluta riservatezza,
Un grande progetto per una grande metropoli
dell’impresa manifatturiera e dei servizi grazie al
al responsabile dell’ufficio di competenza
del NordEst”. Sono intervenuti: Jacopo Silva,
progetto Orientagiovani.
territoriale, il quale promuoverà con la sede
Presidente GGI Padova; Nicola Ometto,
regionale eventuali azioni contro amministratori
Presidente GGI Edili di Ance Padova; Federico
e dipendenti pubblici responsabili di abusi
Fantini, Comitato promotore “Venezia 2020”;
e omissioni a danno delle imprese. “Siamo
Barbara Degani, Presidente Provincia di
Il Tour alla scoperta della Bergamo Turistica è
consapevoli - ha detto il Presidente dei GI
Padova; Giancarlo Galan, Presidente Regione
continuato con la visita del Duomo, la cui bellezza
Ragusa - della portata di una idea simile
Veneto; Francesco Peghin, Presidente
è stata recuperata a seguito dei recenti restauri
e abbiamo tutti il sacrosanto dovere di far
Confindustria Padova; Andrea Tomat,
effettuati. Aletti Bank, Gruppo Banco Popolare,
emergere le inefficienze del sistema burocratico,
Presidente Confindustria Veneto; Gianluca
ha accompagnato il GGI Bergamo alla visita e
se vogliamo rivoluzionare l’intera Regione e
Vigne, Presidente Giovani Imprenditori
alla cena.
traghettarla verso una nuova era di prosperità e
Confindustria Veneto; Giuseppe Zaccaria,
sviluppo”.
Magnifico Rettore Università di Padova; Flavio
2 19 Ottobre Bergamo
2 19 Ottobre
2 22 Ottobre
Ragusa
Leonardo Licitra, Presidente del GGI Ragusa,
Cuneo
ha dato il via al primo sportello operativo
Il GGI Cuneo ha partecipato a una visita
provinciale di “AddioBurocrazia”: uno strumento
all’azienda GAI SpA di Ceresole d’Alba (CN),
a sostegno delle imprese che vorranno segnalare
azienda leader per la produzione di macchine
casi di omissioni, ritardi, abusi nel rilascio di
imbottigliatrici. La GAI SpA è un’azienda a
autorizzazioni, certificati, pagamenti, pareri,
conduzione familiare, nata nel 1946 a Pinerolo
concessioni, agevolazioni da parte di uffici ed enti
per opera di Giacomo Gai. Dal 1972, è
11-12/2009
2 23 Ottobre Padova
Zanonato, Sindaco di Padova; Omar Monestier, Direttore de “Il Mattino di Padova”.
Cuneo 59
TAM TAM G.I. EVENTI
2 23-24 Ottobre
2 29 Ottobre
Lo Yes for Europe ha promosso il convegno dal
Presso il CIRA (Centro Italiano Ricerche
ha mostrato come le galassie sono distribuite
titolo “European Society in 2030 – a changing
Aerospaziali) si è svolta la visita promossa dai GI
nell’universo e ha accennato alle diverse teorie
society – challenger for European Industry’s
di Modena. CIRA è una società consortile per
che ne spiegano la loro formazione”.
workforce”. Yes for Europe è la confederazione
azioni a maggioranza pubblica, cui è affidato
nata nel 1988 per iniziativa di 7 Gruppi nazionali
il compito di definire e realizzare il PRORA
di Giovani Imprenditori come risposta ai
(Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziali).
cambiamenti in atto in Europa. Attualmente,
Tra i vari laboratori, sono stati oggetto della
L’Ambasciatrice della Repubblica del Mozambico,
è costituita dalle Associazioni dei Giovani
visita: LISA (Impianto di Crash), IWT (Icing Wind
Carla Elisa Luis Mucavi, è stata ospite del
Imprenditori di dieci Nazioni: Austria, Cipro,
Tunnel), PWT (Plasma Wind Tunnel), Laboratorio
GGI Udine, per conoscere il sistema produttivo
Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo,
Tecnologie e Materiali Avanzati, Laboratorio
friulano nella prospettiva di uno sviluppo degli
Spagna, Svezia, Grecia e Turchia. Il principale
Sistemi di Volo.
ancor timidi interscambi commerciali. Dopo aver
Vienna
obiettivo della Federazione Europea è quello di mantenere un dialogo aperto fra i Giovani Imprenditori d’Europa principalmente per
Modena
2 2 Novembre Genova
Big Bang in stelle, e come le stelle evolvono modificando le proprietà delle galassie. Inoltre,
2 5 Novembre Udine
visitato gli stabilimenti della Linea Fabbrica Srl di Manzano (produzione e commercializzazione di sedie), della Tonutti Macchine Agricole
facilitare il confronto e favorire la cooperazione
Presso il Circolo di Confindustria Genova, si è
SpA di Remanzacco (produzione macchine
tra differenti generazioni di imprenditori.
tenuto “Il Cenacolo”. Il GGI Genova ha organizzato,
agricole) e della Besser Vacuum Srl di
Vicepresidente dello YES for Europe è Annibale
con la consolidata formula dell’aperitivo culturale,
Dignano (produzione e distribuzione
Chiriaco, membro della squadra di Presidenza
un incontro con Umberto La Rocca, neo Direttore
macchine sottovuoto), l’Ambasciatrice è stata
dei Giovani Imprenditori Confindustria con
de “Il Secolo XIX”. L’incontro è stato dedicato
ricevuta a Palazzo Torriani dai Vicepresidenti
delega ai Rapporti Internazionali e Istituzionali.
alla conoscenza del neo Direttore del maggiore
di Confindustria Udine, Enrico Accettola
2 24 Ottobre Varese
quotidiano genovese, che ha raccontato la propria
(Presidente GGI Udine) e Marco Bruseschi
esperienza professionale presso le importanti
(Delegato all’Internazionalizzazione GGI Udine).
testate di cui è stato redattore e gli obiettivi
Bruseschi ha evidenziato come “il rafforzamento
Il GGI Varese ha organizzato una giornata nelle
di rilancio del giornale locale. L’impostazione
dell’internazionalizzazione delle imprese rientri
Langhe e nel Monferrato. Il programma ha
confidenziale della riunione e le informazioni
tra le priorità strategiche di Confindustria.
previsto una visita all’azienda vitivinicola Noceto
ricevute hanno aiutato i partecipanti a meglio
Peraltro, il Mozambico sarà anche una delle
Michelotti, situata a Castel Boglione (AT) e la visita
comprendere i meccanismi di funzionamento e
mete prescelte nel 2010 dal sistema delle
alla Fiera del Tartufo d’Alba.
le logiche del mondo dell’informazione, oltre ad
Camere di Commercio Italiane per intensificare
approfondire l’organizzazione di un importante
l’interscambio economico con l’Africa”. Dal canto
quotidiano. Al termine dell’incontro, si è svolto in
suo, Enrico Accettola si è detto “orgoglioso di
consueto cocktail conviviale.
ospitare, grazie al contributo dell’imprenditrice
2 27 Ottobre
Monza - Brianza
Per il ciclo delle conversazioni che il GGI MonzaBrianza tiene periodicamente - con i protagonisti del mondo imprenditoriale, economico, culturale
2 5 Novembre Como
Flavia Ballico della Pert Srl di Tavagnacco, un’Ambasciatrice di un Paese emergente del terzo mondo. Sono convinto che ci siano tutte le
e sportivo del nostro Paese - è stato organizzato
Il GGI Como, in occasione dell’anno mondiale
condizioni per far decollare i rapporti di import/
“Un aperitivo con… Luca Paolazzi, Direttore del
dell’Astronomia, ha organizzato un incontro con
export”. L’Ambasciatrice Mucavi ha confermato
Centro Studi Confindustria” dal titolo “Scenari
Alessandro Boselli, autore del libro “Alla scoperta
che “il Mozambico è un Paese in forte crescita,
economici. Situazione politica, economica
delle galassie”. Nel corso della serata, l’autore ha
che gode di stabilità politica e che ha una
e finanziaria”. Un’occasione per riflettere e
“condotto” i presenti in un viaggio entusiasmante
collocazione geografica invidiabile nel cono Sud
informarsi in tempo reale sulla situazione
nelle profondità del Cosmo. Ha illustrato, in modo
del Continente Africano. Considero questa visita
attuale del sistema italiano e internazionale e
facile e generale, tutto quello che si conosce
una grande opportunità per noi, anche perchè
su quale possa essere la visione dei prossimi
sulle galassie, spiegando i problemi fisici e a volte
l’Italia è da sempre considerata una Nazione
anni. Un confronto con un autorevole esperto
complessi che le riguardano, con degli esempi
apprezzata e un partner privilegiato. Sono, però,
del settore capace di fornire dati, informazioni e
semplici e utilizzando le favolose immagini
valutazioni in modo chiaro e puntuale con uno
ottenute con strumenti modernissimi. Allo
spiccato senso critico e pratico. Confronto e
stesso tempo, ha mostrato come gli astronomi,
interazione con l’obiettivo di crescita personale e
attraverso l’osservazione, cerchino di rispondere
professionale.
a certe questioni ancora aperte. Ha descritto il processo di formazione stellare che trasforma il gas primordiale prodotto dall’esplosione del
60
Udine 11-12/2009
TAM TAM G.I. EVENTI
dell’avviso che lo sviluppo di un Paese come il
le difficoltà operative sono fisco, costo del
nostro non passi solo attraverso gli aiuti pubblici,
lavoro, inefficienza delle P.A.; banche, Stato e
ma anche dando spinta all’imprenditoria privata”.
associazionismo possono essere di grande aiuto
Nel corso dell’incontro, sono intervenuti anche
anche se ovviamente con filosofie e motivazioni
Fabio Santoni della Proras Srl, che ha fatto
differenti; il contesto oggi è decisamente più
una breve presentazione del Consorzio Africa,
selettivo, difficile, duro e competitivo del passato;
e Luigi D’Agata, Direttore di Assafrica, che ha
l’Italia penalizza i giovani semplicemente
illustrato obiettivi e funzionamento della propria
escludendoli; è importante l’attività di lobby.
Presidente Associazione Bambini Cardiopatici
associazione.
Sono intervenuti al convegno: Renato Toppan,
nel Mondo; Carlo Magnani, Rettore Università
Presidente Super G e Presidente A.I.G.A. Sezione
IUAV di Vicenza; Roberto Zuccato, Presidente
Treviso; Laura Puppato, Sindaco Comune
Confindustria Vicenza; Alessandro Viero,
Montebelluna; Vittorio Filippi, ISRE Venezia;
Giornalista Tg4 R.T.I. Mediaset.
2 6 Novembre Treviso
Vicenza
Si è tenuto il convegno “Tra motivazione
Leonardo Muraro, Presidente Provincia Treviso;
e delusione: essere giovani imprenditori
Maria Luisa Coppola, Assessore alle Politiche
e professionisti nel Veneto che cambia”,
di Bilancio Regione Veneto; Michele Pelloso,
promosso dal Super G (www.supergtreviso.
Dirigente Regionale Direzione Industria Regione
L’evoluzione del mercato e le crescenti difficoltà
it), la Conferenza dei rappresentanti dei
Veneto; Federico Tessari, Presidente Regionale
di accesso al credito per le piccole e medie
gruppi giovani delle Associazioni di Categoria
UnionCamere e Presidente CCIAA Treviso;
imprese hanno accresciuto l’importanza della
imprenditoriali e professionali di Treviso di cui
Luigi Bacialli, Direttore Rete Veneta; Valentina
conoscenza della finanza aziendale, quale
il GGI Treviso è socio fondatore. Temi centrali
Cremona, Vicepresidente Super G e Presidente
strumento indispensabile per un adeguamento
dell’incontro sono stati: la meritocrazia, la
Giovani Imprenditori Confcommercio Imprese
delle competenze professionali dei Giovani
burocrazia, la gerontocrazia e le difficoltà di
per l’Italia. Al termine dell’incontro, vi è stato il
Imprenditori. Diventa, inoltre, fondamentale
accesso al credito. Si è voluto, infatti, indagare
passaggio di testimone alla Presidenza del Super
la conoscenza del proprio interlocutore
sulle maggiori difficoltà che i giovani imprenditori
G da Renato Toppan a Valentina Cremona.
bancario, per comprenderne i metodi e le
e professionisti trevigiani incontrano oggi nell’esercizio della propria professione. Durante l’incontro, sono stati presentati anche i dati
2 6 Novembre Vicenza
2 7 Novembre Firenze
tecniche di valutazione e considerare le proprie strategie di bilancio e i propri piani industriali anche nell’ottica dei sistemi di rating e quindi
raccolti dalla ricerca promossa dal Super G
Presieduto da Paolo Mantovani, il GGI Vicenza ha
dell’accesso al credito. In collaborazione con
su un campione di 221 giovani imprenditori
festeggiato il suo Cinquantesimo Compleanno,
Banca di Credito Cooperativo di Cambiano,
e professionisti della provincia di Treviso. Ne
presso la Sala Palladio della Fiera di Vicenza.
Banca di Credito Cooperativo di Castagneto
è emerso un efficace identikit del lavoratore
Un’occasione di festa e di riflessione dedicata ai
Carducci, Banca di Credito Cooperativo di
autonomo trevigiano, un tipo di lavoratore che
Giovani di tutte le età, che hanno contribuito a
Fornacette, Banca Popolare di Cortona, Banca
- per gli skill che possiede e per le esigenze che
scrivere la sua storia. “Cinquant’anni da Giovani”
Popolare di Lajatico e Invest Banca, il Comitato
esprime - certamente appartiene alla economia
è stato il titolo dell’evento, che si è articolato
Regionale Giovani Imprenditori Confindustria
della conoscenza e alla cultura (anche operativa)
in due parti. Nella prima, è stata presentata
Toscana ha realizzato un progetto formativo
dei cosiddetti lavoratori individuali (Censis). In
la pubblicazione “Nordest 2059. L’evoluzione
d’eccellenza “Progetto Banca & Impresa. Master
sintesi l’identikit sociale evidenzia che il giovane
dell’impresa e lo sviluppo di un sistema-territorio
Breve in Credit Management”. Un Master Breve
trevigiano: ha una scolarità medio-elevata,
eccellente” con gli interventi di: Franco Bernabè,
destinato a imprenditori e manager di imprese
maggiore della media veneta; mostra una robusta
A.D. Telecom Italia; Federica Guidi, Presidente
familiari; i cui relatori sono stati manager bancari,
intensità lavorativa; fa una attività spesso coerente
Nazionale Giovani Imprenditori Confindustria;
gestori corporate, direttore finanziari, docenti
con la propria vocazione; lamenta concreti e
Luca Majocchi, Advisor Federmacchine; Paolo
universitari, liberi professionisti; della durata di 4
diffusi motivi di disillusione e di difficoltà; la
Mantovani, Presidente GGI Vicenza; Matteo
incontri di 4 ore ciascuno. Questo il calendario
società italiana viene giudicata bloccata da un
Marzotto, Presidente Enit; Nelson Mattos,
del corso formativo: 7 novembre, apertura dei
livellamento egualitaristico, deresponsabilizzante
Vicepresidente Google; Eleonora Vallin
lavori con Alessandro Colombini (Presidente
e antimeritocratico;
Vicedirettore Nordesteuropa.it. “La giovane
Giovani Imprenditori Confindustria Toscana) e
impresa. 1959-2009. Cinquant’anni di storia del GGI Confindustria Vicenza” è il titolo del volume, presentato nella seconda parte dell’incontro, dove sono intervenuti: Renato Brunetta, Ministro Pubblica Amministrazione e Innovazione; Giancarlo Ferretto, primo Presidente GGI Confindustria Vicenza; Alessandro Frigiola,
Treviso 11-12/2009
Firenze 61
TAM TAM G.I. EVENTI
Massimiliano Guarducci (Consigliere Delegato
Team Leader, Responsabili area commerciale,
(Educational-Entertainment), che ha sviluppato
Istituto di Studi Bancari), relazione di Stefano
Professori e Docenti; tutti con una conoscenza
esperienza diretta di gestione progetti (come
Sardelli (Direttore Generale Invest Banca) sul
basica della Scienza della Comunicazione.
planner, controller e project manager) in
tema “La gestione del patrimonio aziendale e
Docente è stato Marco Toffanin, Trainer
primarie aziende del panorama nazionale,
di quello personale dell’imprenditore anche alla
specializzato nell’area relazioni interpersonali,
collabora con le più prestigiose business
luca della recente normativa sulla Scudo Fiscale”,
comunicazione e comportamenti organizzativi.
School italiane e si occupa di formazione
infine, “Analisi dello scenario: tra Basilea 2 credit
Le due giornate sono state organizzate in
emozionale. Lo stile limpido e sorridente di
crunch”; 21 novembre, “Il business plan e gli
funzione di due macro “aree di metodo”: Come
Memoli, ricco di riferimenti a progetti vissuti e
altri strumenti di pianificazione”; 28 novembre,
(La conoscenza e gestione del proprio corpo
a best practice, ha chiarito anche i concetti più
“Il rapporto Banca-Impresa”; 12 dicembre,
come principale strumento di comunicazione.
tortuosi e ostici del management, grazie a un
“Ristrutturazione del debito e consolidamento
In questa fase il gruppo affronta il mondo della
approccio didattico innovativo che non si limita
delle passività”.
CNV e della CV, esercitando il proprio corpo a
al passaggio di contenuti in “senso stretto”
essere evidenziatore dei contenuti proposti);
ma va oltre utilizzando l’intelligenza emotiva
Cosa (Il singolo affronta la fase di progettazione
e le tecniche di comunicazione multi-livello.
di un “intervento in pubblico”, analizzando e
Destinato a tutti coloro che gestiscono persone
applicando i diversi strumenti).
e risorse per la realizzazione di un progetto,
2 10 Novembre Modena
“Le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico del Territorio. Analisi e sintomatologia” è il titolo del convegno promosso dal GGI Modena. All’appuntamento, che rientra nel calendario
2 11 Novembre Padova
partecipano a vario titolo a un team di progetto e a coloro che sono chiamati a individuare e scegliere futuri responsabili di progetto e linee
della Settimana della Cultura d’Impresa di
Un’occasione per farsi conoscere, per incontrare i
organizzative per l’implementazione di modelli
Confindustria, VIII edizione “Creatività d’Impresa
Giovani delle aziende associate sul Territorio, per
di project management, l’intervento formativo
e cultura dello sviluppo”, sono intervenuti: Pietro
confrontarsi sulle sfide che attendono il mondo
ha avuto come obiettivi quelli di: sistematizzare
Ferrari, Presidente Confindustria Modena;
imprenditoriale. Per concedersi un momento in cui
e sviluppare conoscenze e competenze
Davide Malagoli, Presidente GGI Modena; Enzo
dialogare, per crescere insieme costruendo nuove
necessarie per comprendere le peculiarità del
Ciconte, Docente di Storia della Criminalità
risposte per l’imprenditoria che verrà. “È ora di
contesto di progetto; acquisire un approccio e
Organizzata Università degli Studi Roma Tre;
fare rete. Roadshow 2.0. Non perdere l’opportunità
una metodologia di pianificazione e controllo
Vito Zincani, Procuratore della Repubblica di
di cambiare la tua vita. Cresciamo insieme” è il
delle iniziative efficace e adattabile ai diversi
Modena; Donato Pivanti, Segretario Generale Cgil
ciclo di sei incontri organizzati dal GGI Padova,
ambiti di progetto; acquisire un quadro completo
Modena; Giuseppe Catanzaro, Vicepresidente
presso le sedi delle delegazioni di Confindustria
delle dinamiche sociali e relazionali che animano
Confindustria Sicilia; Claudio Salvaneschi,
Padova sul Territorio provinciale e presso la sede
il prima, il durante e il dopo progetto.
Direttore “Nuova Gazzetta di Modena”.
centrale, con il seguente calendario: 11 Novembre
2 10-17 Novembre Treviso
- Via Bernardi, 1 - Rubano - Centro Direzionale “La Quercia”; 24 Novembre - Via E.P. Masini, 2
2 12-13-14 Novembre Padova
- Padova; 25 Novembre - Via Cavour, 89/A - Este;
Per far conoscere le iniziative scuola-impresa,
Per soddisfare la richiesta da parte di diversi
26 Novembre - Via Straelle, 12 - Camposampiero;
coordinate dalla sua Commissione, il GGI Padova è
associati in occasione dell’indagine sulle
30 Novembre - Via Borgo Treviso, 18 - Cittadella;
stato presente a ExpoScuola: la manifestazione rivolta
esigenze formative realizzate nel primo
3 Dicembre - Via Carrarese, 66 - Pieve di Sacco
a Docenti, Dirigenti Scolastici, Studenti di scuola
semestre, il GGI Treviso – in collaborazione
- “Centro Olympia”.
secondaria di primo e secondo grado, Genitori.
2 12-13 Novembre
2 13 Novembre
vantaggi principali per i partecipanti sono stati
In collaborazione con Formazione Unindustria
Si è svolta presso l’Auditorium di Confindustria
quelli di acquisire consapevolezza delle proprie
Treviso, il GGI Treviso – dopo il successo di
Genova la seconda edizione del convegno
leve a disposizione e allenarsi al metodo per
pubblico registrato all’incontro di presentazione
“Genova. Internazionale 2009 - sfidare il
incrementare l’efficacia. La consapevolezza a
del Project Management - ha proposto
presente anticipare il futuro”, organizzato dal
l’allenamento favoriscono: la riduzione dei tempi
due giornate formative sul tema “Il Project
di preparazione di un intervento; il controllo
Management ‘fuori dagli schemi’. Organizzare
dello stress prima e durante; il controllo delle
e gestire progetti tra ragione e sentimento”. “Il
diverse variabili di un intervento; l’incremento
sorriso è il migliore strumento di apprendimento,
della chiarezza e della credibilità; lo sviluppo della
chi non sorride, in genere, non ha capito!”, ha
personale sicurezza nella gestione del Cosa e del
detto il Docente Enzo Memoli, Consulente di
Come. Destinatari del corso sono stati: Manager,
Project Management, Esperto di Edutainment
con Formazione Unindustria Treviso - ha programmato un intervento formativo su “Parlare in pubblico in modo convincente”. I
62
Treviso
Genova
Genova 11-12/2009
TAM TAM G.I. EVENTI
GGI Genova. È un progetto nato su impulso
sono stati presentati i Poli formativi, aggregazioni
della Commissione Education dei GI Genovesi,
di Scuole, Agenzie formative, Università, Centri
allo scopo di contribuire in modo innovativo e
di Ricerca e aziende, finalizzati all’erogazione di
originale al dibattito pubblico sulle prospettive di
percorsi formativi di specializzazione post diploma
sviluppo della città di Genova. Il GGI ha proposto
(IFTS) come momenti di forte sviluppo delle
Genova come “città delle opportunità e dei
competenze tecniche per un efficace inserimento
talenti”, coinvolgendo manager e imprenditori
nel mondo del lavoro. In Provincia sono
delle aziende locali, l’Università, oltre al mondo
presenti tre Poli formativi, in ambito meccanico,
Marco Campanari, Presidente Regionale GI
della ricerca. Il convegno, dopo i saluti di
enogastronomico e agroindustriale.
Confindustria Lombardia, che ha presentato le
benvenuto di Giovanni Calvini, Presidente Confindustria Genova, e di Nicoletta Viziano, Presidente GGI Genova, è stato introdotto dalla
2 19-20-21 Novembre Bruxelles
Monza
proposte dei GI Lombardia, relative ai risultati della Commissione Infrastrutture dei GGI di Bergamo, Legnano, Monza, Varese; Milena
presentazione di Enrico Botte, Project Leader
La Confederazione Europea dei Giovani
Bertani, Presidente Parco del Ticino; Bruno
dell’evento e componente della Commissione
Imprenditori - Yes for Europe - organizza ogni
Bottiglieri, A.D. Autostrade Lombarde SpA;
Education GGI Genova. È seguita una relazione
anno un Summit, con l’obiettivo di creare
Raffaele Cattaneo, Assessore alle Infrastrutture
di Irene Tinagli, Docente di Economia delle
un dialogo diretto tra i GI europei e i vertici
Regione Lombardia; Lucio Stanca, A.D. Expo-
Imprese presso l’Università Carlos III di Madrid,
istituzionali dell’Unione Europea sui temi
2015 SpA; Fabio Terragni, Presidente Tangenziali
che ha fornito ottimi spunti per la tavola
strategici per il futuro del Continente. Si tratta
Esterne di Milano SpA; Sebastiano Barisoni,
rotonda a seguire moderata da Ilaria Cavo,
dell’evento più importante dell’anno per la
Caporedattore news di Radio 24; Roberto
giovane giornalista genovese approdata a
rappresentanza europea, nel quale sono coinvolti
Castelli, Viceministro delle Infrastrutture e
Mediaset. Alla tavola rotondo hanno partecipato:
tradizionalmente un grande numero di giovani
Trasporti; Federica Guidi, Presidente Nazionale
Cristina Battaglia, Presidente Sviluppo Italia
imprenditori provenienti da tutta Europa. “Il
Giovani Imprenditori Confindustria.
Liguria; Carlo Castellano, Presidente di
Summit di quest’anno - ci ha raccontato Annibale
Esaote; Giacomo Deferrari, Rettore Università
Chiriaco, Vicepresidente Yes - si è svolto il 20
degli Studi di Genova; Paolo Lombardi,
novembre presso il Parlamento Europeo a
Presidente Fiera di Genova; Giuseppe Zampini,
Bruxelles. Il titolo è stato ‘Innovation and Creative.
Presso Villa Chiossone, si è svolta la cerimonia di
Amministratore Delegato Ansaldo Energia,
A Wau Out to the Current Economic Situation’.
consegna del pulmino attrezzato, acquistato con
nonché Vicepresidente di Confindustria Genova
Tra i relatori, è intervenuto il Vicepresidente
il contributo raccolto durante la Festa Estiva del
con delega alla Formazione e all’Università. In
della Commissione Europea, Antonio Tajani, e
GGI Genova del giugno scorso ed è stato donato
apertura del convegno la Presidente Viziano ha
in una sessione dedicata al Progetto Erasmus
all’Istituto David Chiossone Onlus di Genova.
letto un lungo messaggio inviato dall’Onorevole
anche la collega Katia Marchesin appartenente
L’occasione ha consentito di conoscere da vicino
Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù.
al nostro Comitato Yes, in qualità di Member of
questo Istituto di eccellenza che opera nei servizi
the European Network of Female Entrepreneurs
di assistenza in città. L’Istituto David Chiossone,
Ambassadors. Inoltre, Annibale Chiriaco ci ha
infatti, è impegnato da 140 anni in tutti i campi
ricordato che, con l’occasione, si sono tenuti altri
che riguardano l’handicap visivo: prevenzione,
Il Comitato di Coordinamento del GGI Como
importanti appuntamenti, quali: il 19 novembre,
assistenza e riabilitazione, ricerca su sistemi
ha promosso l’incontro pubblico dal titolo “PMI,
un incontro sulle opportunità di business tra
alternativi alla vista, e oggi sempre più anche nel
professionisti, autonomi. Strategie di uscita dal
Europa e Russia; il pomeriggio del 20 novembre,
campo della pluridisabilità. L’impegno di questa
tunnel. Etica e rappresentatività salveranno gli
l’Assemblea Generale dello Yes; il 21 novembre,
Onlus punta a offrire a bambini, ragazzi, adulti
invisibili?”. I partecipanti ne hanno discusso con
una interessante visita nella città di Bruges.
e anziani non vedenti o ipovedenti il massimo
2 17 Novembre Como
Dario di Vico, Editorialista del “Corriere della Sera”
2 24 Novembre Genova
livello di cure e recupero del residuo visivo,
e attento osservatore delle realtà produttive.
2 23 Novembre
2 18-19 Novembre
Il Comitato Regionale Giovani Imprenditori
hanno partecipato parecchi autorità cittadine, si è
Confindustria Lombardia ha organizzato, presso
svolto un cocktail alla presenza degli ospiti della
Orientagiovani 2009: si sono tenuti, presso il Centro
l’Autodromo di Monza, l’Assemblea sul tema
struttura.
Incontri della Provincia di Cuneo, due appuntamenti
“Infrastrutture lombarde: sogno o realtà?”.
di orientamento dedicati all’offerta universitaria
Sono intervenuti all’evento: Marco Mariani,
e professionale in Provincia di Cuneo, rivolti agli
Sindaco di Monza; Dario Allevi, Presidente della
studenti dell’ultimo anno delle Scuole Superiori.
Provincia Monza e Brianza; Matteo Parravicini,
“Aggregazione di giovani energie” è stato il titolo
Oltre ai referenti universitari delle Facoltà e dei
Presidente del GGI Monza e Brianza; Roberto
dell’ Assemblea Generale del GGI Bologna, dove
Corsi di livello universitario presenti nel cuneese,
Formigoni, Presidente Regione Lombardia;
è stato presentato il testo “Guardare al futuro
Cuneo
11-12/2009
Monza
occasioni di integrazione nella società, sicurezza e autonomia. Al termine della cerimonia, dove
2 27 Novembre Bologna
63
TAM TAM G.I. EVENTI
Save the date 2010 15 Aprile Bologna
ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Nazionale G.I.
Genova
con Energia. Analisi e proposte dei Giovani
Mia”. L’evento ha avuto un grande richiamo
Imprenditori in tema di politica energetica
in città, non solo per il coinvolgimento degli
locale”. Hanno affrontato il tema della riunione
“attori” con il pubblico ma anche per lo scopo
i relatori: Andrea Paladini, Presidente GGI
benefico della serata. Sono stati raccolti fondi per
Bologna; Alberto Stancari, Project Leader Gruppo
sostenere il Micronido Pratorotondo Don Renzo
di Lavoro Energia; Alberto Clò, Professore
Ghiglione Onlus, che aprirà a gennaio 2010
Ordinario Facoltà di Economia Università degli
a Genova Certosa. È un asilo nido che ospita
Studi di Bologna; Luciano Sita, Assessore Attività
bambini provenienti da famiglie in difficoltà della
Produttive del Comune di Bologna; Gabriella
città. Questo è stato l’augurio per far sorridere i
Montera, Assessore Agricoltura e Sviluppo del
bambini, che saranno il futuro della città. L’evento
Territorio rurale – Pari Opportunità Pianificazione
si è svolto presso il Teatro della Gioventù di
Faunistica della Provincia di Bologna; Fabrizio
Genova e, al termine dello spettacolo, il GGI
Binacchi, Direttore Rai Regione Emilia-Romagna;
ha offerto una cena agli spettatori nel foyer del
Maurizio Marchesini, Presidente Unindustria
teatro.
Bologna.
2 1° Dicembre Genova
Si è rinnovato l’appuntamento mensile con gli “aperitivi culturali” del GGI Genova. Ospiti dell’incontro sono stati: Umberto La Rocca, Direttore de “Il Secolo XIX”; Alberto Pastanella, Capo Redattore TG5 Genova; Massimiliano Lussana, Capo Redattore de “Il Giornale Genova”; Paolo Armaroli, Docente di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università degli Studi di Genova e già Consulente Giuridico
Save the date 2009 17 Dicembre ore 21.00 Roma Cena di Natale G.I.
18 Dicembre ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Nazionale G.I.
relatori si sono confrontati su “Stampa e potere Italia?”. Il tema di grande attualità ha richiamato a partecipare non solo gli iscritti al GGI ma anche gli associati di Confindustria Genova e i GGI delle altre categorie merceologiche presenti a Genova. Al termine dell’incontro, i GI di Genova hanno offerto un rinfresco ai partecipanti.
2 16 Dicembre Genova
Il tradizionale incontro per lo scambio degli auguri natalizi del GGI Genova si è rinnovato con una simpatica formula. I GI, infatti, si sono improvvisati attori con l’aiuto di una società di
team building che in un pomeriggio ha insegnato
ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Centrale G.I.
26 Maggio ore 15.00 Roma (Confindustria) Assemblea Privata Confindustria (a seguire Giunta)
27 Maggio ore 10.30 Roma Assemblea Pubblica Confindustria
10 Giugno
della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I - quanto la stampa condiziona la vita politica in
13 Maggio
Save the date 2010 21 Gennaio ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Centrale G.I.
18 Febbraio ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Centrale G.I.
18 Marzo ore 10.00 Roma (Confindustria) Consiglio Centrale G.I.
ore 16.00 Santa Margherita Ligure Consiglio Centrale G.I.
11 Giugno ore 14.00 Santa Margherita Ligure 40° Convegno Annuale G.I. (prima parte)
12 Giugno ore 09.00 Santa Margherita Ligure 40° Convegno Annuale G.I. (seconda parte)
28 Ottobre ore 16.00 Capri Consiglio Centrale G.I.
29 Ottobre ore 14.00 Capri 25° Convegno Annuale G.I. (prima parte)
30 Ottobre ore 09.30 Capri 25° Convegno Annuale G.I. (seconda parte)
loro la messa in scena del Musical “Mamma
64
11-12/2009