INDICE
EDITORIALE Il primo editoriale del nuovo presidente di Liana Baroni ............................................................................ pag. 3
è stata inaugurata la residenza della Fondazione Marino a Melito di Giovanni Marino ........................................................................ » 36
RICERCA BIOMEDICA Sempre in guardia di fronte alle informazioni diffuse sull'autismo ............................................» 6
BUONE PRASSI Centro per i disturbi pervasivi dello sviluppo .............. » 37
Neuroscienze, ricerca UCBM: predisposizione e fattori ormonali alla base delle differenze nell'insorgenza dell'autismo e della schizzofrenia tra maschi e femmine di Stefano Tognoli ..............................................................................» 7
ATTIVITÀ REGIONALI Emilia Romagna Angsa Emilia Romagna ........................................................... » 43
Immunità innata di Daniela Mariani Cerati .................................................................» 7 Tavola rotonda sul tema "Autismo e insonnia" ............» 9 Mancanza di efficacia del Citalopram nei bambini con disturbi dello spettro autistico e alti livelli di comportamento ripetitivo: Citalopram inefficace nei bambini con autismo ................................... » 18 La prevalenza dei disturbi pervasivi dello sviluppo ......... » 19 EDUCAZIONE L'identità personale di Graziella Roda ............................................................................ » 20 Le tecniche di insegnamento in contesto naturale per favorire l'apprendimento in soggetti con autismo: uno sguardo sull'insegnamento generalizzato nel contesto scolastico di Richard Cowan e Keith Allen .................................................... » 22 Ufficio scolastico regionale per l'Emilia Romagna di Graziella Roda ............................................................................ » 25 Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità di Salvatore Nocera ........................................................................ » 26
Liguria Tavolo tecnico regionale per l'autismo (2008) di Riccardo Ferrante ....................................................................... » 44 Il laboratorio di decorazione della ceramica di Angsa Liguria .......................................... » 49 Piemonte Angsa Biella.................................................................................... » 50 Nomina del coordinamento regionale per l'autismo ........................................................... » 50 Friuli Venezia Giulia Angsa Friuli Venezia Giulia ................................................... » 52 Lazio Disturbi evolutivi globali e inclusione lavorativa ....... » 52 Progetto "autismo ed educazione" a Frosinone e Latina (anni 2008-2009) di Donatella Palumbo . ................................................................... » 53 Progetto "disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica di Danilo Pistilucci .......................................................................... » 55 Lombardia La rete che libera dall'isolamento di Anna Curtarelli Bovi ................................................................... » 56
NEWS Alpaca: multimedialità per autistici .................................. » 28
RICORDI Ricordo di Lauretta di Tiziana Melo De Acetis . ............................................................. » 59
Insegnanti di sostegno "in deroga": le norme e le questioni costituzionali di Francesco Marcellino ................................................................. » 28
Ricordo di Salvatore di Liana Baroni ................................................................................ » 59
FACE: il robot per studiare l'autismo ............................... » 32
RESOCONTO CONVEGNI Il cammino dei progetti di legge sulle malattie rare e i farmaci orfani ........................................... » 60
Disturbi dello spettro autistico: un progetto strategico di ricerca finalizzata . .............. » 33 Medicine alternative e autismo di Carlo Hanau ................................................................................ » 34
"Autismo: percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali dall'età evolutiva all'età adulta di Angsa Piemonte ......................................................................... » 62
1° congresso europeo sulla sindrome di Rett .............. » 62 Autismo: disturbi sensoriali, trattamento educativo e farmacologico dei comportamenti problematici ............................................... » 63
ANNUNCIO CONVEGNI Sindrome di Asperger e HFA ................................................ » 70 Un futuro per l'autismo .......................................................... » 71 Autismo ed educazione: il ruolo della scuola .............. » 72
Parliamo di autismo in età adulta ..................................... » 64
La qualità dell'integrazione scolastica 2009 ................. » 73 Terza manifestazione Angsa . ............................................... » 74
STORIE VERE Sono autistico, non stupido di Roberto Rusticali ........................................................................ » 66 RECENSIONI Pulce non c'è l'Orco nemmeno . .......................................... » 68
DIRITTI NEGATI E l'autistico dove lo metto? (dove lo metto non si sa) di Gianni Papa ............................................................................... » 75 L'autistico, una sindrome da malattia organica, e la necessità di esami e controlli medici di Pierluigi Fortini .......................................................................... » 77
Il mondo di Sergio ....................................................................... » 69 Genitori e bambini speciali .......................................................... » 69
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Editoriale
E D I TEDITORIALE ORIALE IL PRIMO EDITORIALE DEL NUOVO PRESIDENTE Liana Baroni, Presidente ANGSA
L’assemblea svoltasi a Milano il 15 marzo 2009 mi
Nel nostro percorso ci siamo appoggiati all’espe-
ha eletto Presidente nazionale dell’ANGSA.
rienza di altre grandi associazioni europee ed
Ringrazio Giovanni Marino, past president, che
americane ed insieme a loro abbiamo condiviso
ha condotto l’ANGSA in questi ultimi nove anni,
molte speranze, alcune delle quali si sono rivela-
ricompattandola su basi solide e democratiche,
te poi soltanto illusioni, ma attraverso convegni
dandole una struttura federale, che era ormai in-
e congressi e il nostro Bollettino dell’ANGSA ab-
dispensabile per una forma associativa moderna.
biamo dato notizia della varie ipotesi che in Italia erano del tutto sconosciute. Non vogliamo at-
La motivazione più forte, che mi ha spinto a in-
tizzare conflitti e non conserviamo animosità nei
traprendere questo compito così importante e
confronti di tanti “esperti” che hanno sbagliato:
gravoso, è la necessità di mantenere l’ANGSA uni-
vogliamo tuttavia che da ora in poi non si dia più
ta, intorno ai valori che l’hanno fondata, quando
spazio a quelle ipotesi errate che hanno provocato
quel gruppetto di genitori, provenienti da regioni
tanti danni ai bambini ed ai loro familiari. Vorrem-
lontane ma uniti dalle stessa angoscia, iniziò que-
mo che gli esperti si attenessero alle linee guida
sta avventura associativa e mio marito fu il primo
validate sulla base dei risultati e non sulla fantasia
Presidente.
individuale. Il Comitato scientifico dell’ANGSA è la
A quei tempi la battaglia era molto dura, poiché
nostra garanzia in quanto ben radicato nell’am-
era diffusa quasi ovunque la concezione della ma-
biente accademico e nel SSN: siamo consapevoli
dre frigorifero e si credeva che i bambini con au-
che non dovrebbe essere compito di un’associazio-
tismo fossero neurologicamente perfetti e che il
ne di genitori quello di validare scientificamente
solo loro problema fosse il “non volersi aprire al
gli interventi terapeutici, mentre è sicuramente
mondo”.
compito delle associazioni quali la nostra quello di
In questo quarto di secolo trascorso dalla nascita
stimolare e vigilare sulla applicazione nelle varie
dell’ANGSA, siamo riusciti a sconvolgere questa
sedi locali, di quanto stabilito.
impostazione falsa quanto tenace, sopra tutto dannosa per la ricerca e la cura delle vere cause
Molto si è fatto, ma molto resta da fare: la ricer-
dell’autismo.
ca scientifica sulle cause dell’autismo oggi ci parla
Il tempo trascorso ha mostrato che la linea politica
con certezza di un’origine organica e quasi sem-
associativa scelta allora dal gruppo dirigente di cui
pre genetica; ma per giungere ad una cura occorre
facevo parte era quella vincente, avendo avuto in
conoscere la causa precisa, salvo improbabili mi-
questi ultimi anni il riconoscimento sia della comu-
racoli, ed elaborare un percorso terapeutico con
nità scientifica italiana che dell’autorità politica,
la relativa sperimentazione e certamente ANGSA,
come da ultimo il Tavolo nazionale sull’autismo
come da sempre, userà ogni mezzo per sollecitare
del ministero della Salute.
la ricerca in questo campo.
3
Editoriale
Pur se le cause biologiche dell’autismo sono tutto-
istituzioni pubbliche intervenissero presto, rispet-
ra sconosciute nella grande maggioranza dei casi,
tando la volontà dei genitori e quella dei figli, e
abbiamo però un asso nella manica: l’ intervento
favorendo la realizzazione della personalità dei
psicopedagogico speciale, precoce ed intensivo
soggetti con autismo anche nel mondo del lavo-
per ri-abilitare il bambino con autismo. E’ questo
ro, ove si producono beni e servizi utili agli altri,
l’intervento che attualmente presenta la maggior
quando cio’ e’ possibile.
efficacia e pertanto chiediamo la collaborazione
ANGSA con forza, da parecchi anni chiede per gli
sinergica dell’istituzione scolastica, che si sta di-
adulti la presa carico per l’intero arco di vita, an-
mostrando molto sensibile, del Servizio Sanitario
cora molto lontana, nonostante le belle parole di
e dei Servizi sociali dei Comuni, offrendo loro la
tante linee guida; gli adulti sono lasciati alle cure
nostra opera di genitori coterapeuti: in varie oc-
di famiglie sempre più stanche e angosciate dalla
casioni i genitori hanno mostrato di saper essere
visione di un futuro per il proprio figlio in un isti-
propositivi, preparati e affidabili. D’altra parte le
tuto in cui si ha soltanto il diritto ad essere sedati.
sindromi autistiche sono talmente gravi che c’è bisogno del massimo di coerenza e impegno di tutti
Per poter cambiare tale stato di cose dobbiamo
coloro che ruotano attorno al bambino autistico,
essere forti, numerosi e uniti; tra i compiti più im-
nessuno escluso!
portanti di ANGSA Nazionale vi è quello di tenere coese le associazioni regionali e provinciali, che
Quando l’ANGSA è nata i nostri figli erano tut-
sono deputate ad agire nel concreto delle sedi lo-
ti bambini, ma ora quei bambini sono diventati
cali, rispettando uno spirito comune a tutte le as-
adulti. Angsa deve occuparsi anche di adulti oltre
sociazioni con la sigla ANGSA. Sarà uno dei nostri
a bambini e adolescenti: per essi le Associazioni
primi impegni l’approvazione di un regolamento
ANGSA locali hanno promosso quando possibile
e le modifiche statutarie necessarie per migliorare
una residenzialità appropriata e specifica per l’au-
le relazioni fra centro e periferia, ma anche quel-
tismo, spesso con la creazione di fondazioni vicine
lo di cercare occasioni e favorire progetti comuni,
all’ANGSA regionale. L’ultimo esempio è fornito
per aiutarci l’una con le altre in modo da dissol-
dalla fondazione Marino creata dal Past President
vere quella indifferenza per cui talvolta ciascuna
Giovanni Marino, alla cui realizzazione è dedicata
associazione se ne va per la sua strada mentre se
la prima foto di questo Bollettino. Chi come me
fossimo uniti come una grande famiglia si potreb-
ha visitato la sua residenza, ha visto in questa la
be ottenere e realizzare tanto di più.
realizzazione di quanto un genitore desidera per il futuro del proprio figlio e dispiace moltissimo
Da un anno abbiamo creato FANTASiA insieme con
che un’iniziativa così valida sia dovuta nascere e
le associazioni nazionali che si basano sui nostri
concretizzarsi non dalla forza congiunta delle isti-
stessi principi e le nostre politiche associative, Au-
tuzioni, ma dallo sforzo immane e disperato di un
tismo Italia e Gruppo Asperger, con cui condivide-
solo genitore. Siamo tutti solidali con Giovanni e
re il mantenimento dei rapporti con le istituzioni
auspichiamo che la ASL e la Regione sostengano
nazionali ed internazionali, favorire l’evoluzione
finalmente e concretamente questa importante
delle conoscenze e la diffusione anche nell’opinio-
iniziativa facendo la loro parte.
ne pubblica delle problematiche associate all’au-
Le istituzioni infatti devono assumere le loro re-
tismo, alla condizione e ai bisogni delle famiglie.
sponsabilità, fin da quando i genitori sono in gra-
E’ un’importante inversione di tendenza rispetto
do di collaborare a costruire un progetto di vita e
al passato, che ha visto invece una frantumazione
a realizzarlo, in particolare per il durante-dopo di
dell’associazionismo dei genitori in tante piccole
noi: si potrebbe arrivare a soluzioni ottimali se le
realtà territoriali scollegate fra loro, che indeboli4
Editoriale
scono la forza dei genitori ai livelli regionali e na-
Il comitato esecutivo costituisce la squadra che mi
zionali, che sono quelli che contano.
aiuterà nella gestione dell’ANGSA nei prossimi 4
Infine, poiché l’occhio vuole la sua parte, l’ANGSA
anni:
dovrà avere un’immagine più fresca ed accatti-
Mario Chimenti (tesoriere) di Angsa Puglia,
vante, sia nei materiali informativi, sia nel nostro
Raffaella Turatto di Angsa Lombardia,
sito, sia ne “Il Bollettino dell’ANGSA”. Per quanto
Sonia Zen di Angsa Veneto
riguarda quest’ultimo, da questo numero assumo
Benedetta Demartis di Angsa Novara.
il ruolo di Direttore editoriale: a Carlo Hanau, che
Sono tutte persone di grande esperienza asso-
lo fondò 21 anni fa e da allora lo ha diretto qua-
ciativa e lunga militanza in ANGSA: spero con il
si ininterrottamente, va il nostro grazie per aver
loro apporto prezioso e con l’aiuto di tutti di po-
dato al Bollettino quella impronta di rigore e di
ter dare ad Angsa una organizzazione efficiente,
completezza che ne ha fatto un punto di riferi-
democratica ed indipendente, in continuità con la
mento prezioso sia per i genitori che per gli ope-
gestione precedente.
ratori sanitari, sociali e scolastici e che cercheremo
Un grazie di cuore e auguri a tutti.
di mantenere nei numeri a venire.
Liana Baroni, Presidente di ANGSA onlus
5
Ricerca biomedica
R I C E R C RICERCA A BBIOMEDICA I O M E D I C A SEMPRE IN GUARDIA DI FRONTE ALLE INFORMAZIONI DIFFUSE SULL’AUTISMO È quanto ritiene necessario ribadire F.A.N.T.A.Si.A.,
mento di Telethon. Come invece si può facilmente
la Federazione che riunisce tutte le associazioni na-
constatare visitando il sito della stessa Fondazione
zionali specificamente dedicate alla tutela dei diritti
Telethon, il progetto in realtà è proposto e diretto
delle persone con Disturbi dello Spettro Autistica, di
dal Dipartimento di Patologia Umana ed Eredita-
fronte all’ennesimo uso «distorto e travisato di no-
ria dell’Università di Pavia (capofila dottor Rober-
tizie che riguardano l’autismo», riguardante questa
to Ciccone) e i partner citati sono l’Unità Operati-
volta l’avvio di un progetto di ricerca genetica.
va di Neurologia per il Ritardo Mentale - Associa-
Ancora una volta F.A.N.T.A.Si.A. - la Federazione
zione Oasi Maria SS IRCCS di Troina (Enna; dottor
delle Associazioni Nazionali a Tutela delle Persone
Marco Fichera) e il Dipartimento Materno Infanti-
con Autismo e Sindrome di Asperger recentemente
le e di Biologia Genetica dell’Università di Verona
costituitasi* - ritiene doveroso invitare «le persone
(dottoressa Paola Prandini). Il Centro diretto dal
con Disturbo dello Spettro Autistico, le famiglie, gli
dottor Brighenti dovrebbe contribuire soltanto a
operatori del settore, i pubblici amministratori e gli
fornire il materiale biologico di pazienti autistici».
organi di informazione ad esercitare la massima
«Le notizie diffuse - conclude il comunicato di
cautela e a verificare le informazioni che vengo-
F.A.N.T.A.Si.A. - e riportate in modo inesatto e di-
no diffuse sull’autismo». In tal senso, deprecando
storto, oltre ad attribuire impropriamente meriti e
«l’ennesimo uso distorto e travisato di notizie che
ruoli, permettono anche di traghettare personali,
riguardano l’autismo», la Federazione invita anche
infondati e ambigui punti di vista sulle cause e le
«a coinvolgere e a consultare le associazioni rap-
“cure” per l’autismo».
presentative delle persone con Disturbi dello spet-
*F.A.N.T.A.Si.A. è la Federazione delle Associazio-
tro Autistico che lavorano da sempre per la loro
ni Nazionali a Tutela delle persone con Autismo
dignità, indipendenza e inclusione».
e Sindrome di Asperger, costituitasi a Roma il 29
La nota ufficiale di F.A.N.T.A.Si.A. - a firma del presi-
novembre 2008, che riunisce tutte le associazioni
dente Giovanni Marino (ex presidente dell’ANGSA
nazionali specificamente dedicate alla tutela dei
- Associazione Genitori Soggetti Artistici e presi-
diritti delle persone con Disturbi dello Spettro Au-
dente d Angsa Calabria) e delle vicepresidenti Do-
tistico e che collabora attivamente con la FISH (Fe-
nata Vivanti (presidente di Autismo Italia) e Laura
derazione Italiana per il Superamento dell’Han-
Imbimbo (presidente di Gruppo Asperger ONLUS)
dicap), oltre che con tutte le associazioni che di
- è stata motivata in questo caso dalla notizia ap-
quest’ultima fanno parte.
parsa in alcuni quotidiani locali veronesi e in molti
F.A.N.T.A.Si.A. si propone di costituire un punto di
siti internet dell’avvio di un progetto di ricerca ge-
riferimento nazionale per le persone con disturbi
netica sull’autismo finanziato da Telethon.
dello spettro autistico, le loro famiglie e le piccole
«Purtroppo - si scrive nel comunicato - è stato fat-
associazioni locali presenti sul territorio naziona-
to intendere con infondata enfasi che lo studio
le, che rischiano di restare escluse dalla conoscen-
fosse stato promosso dal dottor Maurizio Brighen-
za dei progressi e degli avvenimenti nazionali e
ti dell’AUSL 20 di Verona e sostenuto dall’Associa-
internazionali nel campo dei disturbi dello spettro
zione A.G.A.VE. della stessa città, con il finanzia-
autistico e di non poter far sentire la propria voce. 6
Immunità innata
NEUROSCIENZE, RICERCA UCBM: PREDISPOSIZIONE GENETICA E FATTORI ORMONALI ALLA BASE DELLE DIFFERENZE NELL’INSORGENZA DELL’AUTISMO E DELLA SCHIZOFRENIA TRA MASCHI E FEMMINE Per informazioni: Dr. Stefano Tognoli - Ufficio Stampa UCBM - Tel.: (+39) 06.22541.9015 - Cell.: (+39) 334.69.66.433 - E-mail: s.tognoli@unicampus.it • Dr. Francesco Macàro Ufficio Stampa - UCBM - Tel.: (+39) 06.22541.9016 - Cell.: (+39) 334.62.81.451 - E-mail: f.macaro@unicampus.it
È l’interazione tra predisposizione genetica e al-
In particolare, operando in laboratorio su model-
cuni fattori ormonali la risposta al perché l’auti-
lo animale, si è studiata una mutazione genetica
smo si manifesta con frequenza quattro volte
che interferisce con la funzione della relina, una
maggiore nei maschi e all’insorgenza più tardiva
proteina che coordina lo sviluppo e la plasticità
della schizofrenia nelle donne, che a differenza
dei circuiti nervosi e che è implicata sia nella schi-
degli uomini tendono a mostrare un secondo pic-
zofrenia che nell’autismo. I test hanno mostrato
co di incidenza in coincidenza con la menopausa.
che la mutazione del gene della relina produce la
Lo dicono i risultati di una ricerca pubblicata sulle
perdita di cellule nervose del cervelletto solo per
pagine online del periodico scientifico Neurobio-
il genere maschile, che è anche l’unico ad aver evi-
logy of Disease e che verrà inserita nel numero
denziato un alterato profilo di neurosteroidi (or-
cartaceo di ottobre della rivista.
moni estradiolo e testosterone).
Lo studio, realizzato dai ricercatori del Laborato-
Gli scienziati hanno riscontrato che una singola
rio di Neuroscienze dello Sviluppo dell’Università
applicazione di estradiolo, il principale ormone
Campus Bio-Medico di Roma, diretto dal Prof. Fla-
sessuale femminile, facendo aumentare la produ-
vio Keller, in collaborazione con l’EBRI-Fondazione
zione di relina, blocca la perdita di cellule nervose
Santa Lucia di Roma, il Dipartimento di Farmaco-
nel cervelletto nei soggetti maschi portatori della
logia ed Endocrinologia dell’Università di Milano,
mutazione.
il Centro di Neuroscienze dell’Università di Torino
Questi esperimenti, oltre a fornire una potenziale
e l’Istituto Cajal di Madrid, ha dimostrato che oc-
base neurobiologica per le differenze tra uomo e
corre fare attenzione alla differente esposizione
donna nelle manifestazioni cliniche dell’autismo e
del sistema nervoso centrale ad alcuni ormoni
della schizofrenia, suggeriscono anche nuove vie
sessuali nei periodi fetale e perinatale, durante i
per un potenziale trattamento preventivo di tali
quali si sviluppano i circuiti nervosi.
disturbi.
IMMUNITà INNATA Daniela Mariani Cerati
La ricerca biologica sull´autismo è partita molto
raccolta fondi per la ricerca biologica.
tardi, dopo che per decenni si era affrontato il
Dal momento che la ricerca biologica è possibile
problema in modo fantasioso e irrazionale.
solo se ben finanziata, gli sforzi di alcune Fonda-
A cavallo tra l´ultima decade del secolo passato e
zioni private si sono uniti tra loro e si sono associa-
il secolo presente alcune Fondazioni create da ge-
ti con Istituzioni pubbliche, in primis l´NIH.
nitori hanno puntato in modo determinato sulla
Parallelamente alla raccolta fondi si sono formate 7
Ricerca biomedica
alleanze tra Istituti di ricerca a livello internazio-
phage Migration Inhibitory Factor). I dati hanno
nale per potere lavorare su campioni sufficiente-
evidenziato una correlazione significativa tra alcu-
mente numerosi da dare risultati statisticamente
ni polimorfismi del gene che codifica per il MIF e
significativi.
l´autismo, in particolare i comportamenti ripetitivi
La ricerca seria richiede tempo prima di dare dei
e stereotipati. Una delle novità dello studio è sta-
frutti e, quando i risultati sono negativi, resta la
to quello di correlare i polimorfismi del gene non
bocca amara per avere fatto ipotesi che non sono
solo con lo stato di autismo o non autismo, ma an-
state verificate dalla prova dei dati.
che con le singoli componenti sintomatologiche. E
Uno dei primi frutti di questi sforzi congiunti di
questa puo´ essere una strada da percorrere anche
fondazioni pubbliche e private e di istituti di ri-
in altre ricerche.
cerca multi professionali e multinazionali è la
L´interpretazione dei dati è fatta di punti interro-
pubblicazione dell´articolo Macrophage Migra-
gativi. Il legame tra MIF e sintomi dello spettro au-
tion Inhibitory Factor and Autism Spectrum Disor-
tistico potrebbe essere spiegato da un movimento
ders, Elena L. Grigorenko, PhDa,b,c,d, Summer S.
immunologico attivo e questo potrebbe rendere
Han, MPhile, Carolyn M. Yrigollen, BSa, Lin Leng,
razionale la sperimentazione di farmaci che inibi-
PhDc,f, Yuka Mizue, PhDg, George M. Anderson,
scono tale processo. Potrebbe invece essere testi-
PhDa, Erik J. Mulder, MD, PhDh, Annelies de Bildt,
mone di un influsso del MIF in alcune fasi dello svi-
MDh, Ruud B. Minderaa, MD, PhDh, Fred R. Volk-
luppo embrionale del cervello e questa ipotesi non
mar, MDa,b, Joseph T. Chang, PhDe and Richard
darebbe spazio ad ipotesi di trattamento.
Bucala, MD, PhDc,f, http://pediatrics.aappublica-
Come sempre, nelle conclusioni, gli autori auspica-
tions.org/cgi/content/full/122/2/e438 - PEDIATRICS
no che lo studio venga replicato prima di asserire
Vol. 122 No. 2 August 2008, pp. e438-e445
di avere trovato uno dei fattori che contribuiscono, insieme ad altri, alla patogenesi dell´autismo,
Al finanziamento della ricerca di cui l´articolo dà il
Quando la ricerca è seria, raramente si hanno moti-
resoconto hanno contribuito:
vi di trionfalismo, ma i primi risultati positivi, frutto
Cure Autism Now Foundation, National Institutes
di collaborazioni multicentriche, sono un invito a
of Health Korczak Foundation for Autism Research
proseguire nella ricerca, senza fare economia né di
Alla realizzazione della ricerca hanno contribuito
fondi né di lavoro umano rigoroso e qualificato.
Istituti scientifici di quattro nazioni: Yale University, New Haven, Connecticut Depart-
WWW.AUTISMOTV.IT
ment of Psychology, Moscow State University, Moscow, Russia, Sapporo Immuno Diagnostic Laboratory, Sapporo, Japan, Accare/University Medical
è aperto il sito www.autismotv.it vi si trovano tutte le videoregistrazioni che sono sul sito tv.unimore.it oltre che la videoregistrazione del convegno di Cassola di Bassano del novembre 2008 e quella dei seminari condotti dal compianto Pierluigi Morosini a Bologna e a Roma.
Center Groningen, University Center for Child and Adolescent Psychiatry, Groningen, Netherlands. Già questa alleanza multinazionale e multicontinentale è una buona notizia e dà motivate speranze che ai primi timidi risultati ne seguano altri più consistenti. Tra le tante ipotesi patogenetiche dell´autismo il lavoro si propone di testare, utilizzando due gruppi di famiglie, uno americano e uno olandese, l´ipotesi di un ruolo dell´immunità, nella fattispecie di una citochina innata, il MIF (Macro8
Tavola rotonda sul tema "Autismo e insonnia"
TAVOLA ROTONDA SUL TEMA “AUTISMO E INSONNIA”
mia faccio le seguenti considerazioni. L’insonnia è presente in molte persone con autismo ed è devastante per tutta la famiglia.
Il sito www.autismo33.it è nato nel 2006 grazie al
In tutti gli insonni e, a maggior ragione nelle per-
sodalizio tra l’ANGSA Emilia Romagna e la Fonda-
sone con autismo, prima dei farmaci sono consi-
zione Augusta Pini Ospizi Marini onlus.
gliabili le seguenti regole di vita:
Si dedica in gran parte alla scuola. Le informazioni
- andare a letto e alzarsi sempre alla stessa ora,
sull’autismo sono date in modo tale da essere com-
in particolare non lasciare dormire fino a tarda
prensibili e utili agli insegnanti e agli educatori.
mattinata un bambino che si è addormentato
Presenta in anteprima i sussidi didattici che la
nelle prime ore del mattino, per non creare dei
Commissione Scuola di ANGSA ER produce per
circoli viziosi - far fare molta attività fisica durante la giornata,
aiutare gli insegnanti che hanno allievi con auti-
ma non immediatamente prima di coricarsi
smo ad educarli e a socializzarli al massimo livello
- evitare bevande eccitanti, come caffè, tè e
consentito dalle loro potenzialità.
coca cola
Ospita due liste di discussione internet: autismo-scuola, aperta a tutti, e autismo- biologia.
Quando queste regole di vita non sono sufficienti,
Quest’ultima è nata per dare la possibilità ai com-
si ricorre ai farmaci.
ponenti del Comitato scientifico dell’ANGSA di
La melatonina è disponibile da molti anni come
discutere di problemi di medicina e di ricerca in
farmaco da banco. Viene usata senza prescrizione
ambito bio-medico. In seguito è stata allargata ad
medica e per questo ad un suo uso frequente fan-
altri medici, biologi e biochimici su invito. Vengo-
no riscontro poche sperimentazioni controllate.
no accettati anche i non professionisti purchè accettino le premesse della lista, fatta di professioni-
Negli ultimi anni tuttavia la situazione sta cam-
sti e ricercatori che desiderano rispettare i principi
biando tanto che Levy SE e Hyman SL affermano
della medicina basata sull’evidenza delle prove.
quanto segue: “Some CAM practices have evidence
Dalla sua nascita ad oggi sono stati dibattuti nu-
to reject their use, such as secretin, whereas others
merosi temi sia di terapia farmacologica che di ri-
have emerging evidence to support their use, such
cerca biologica.
as melatonin” (Per alcune pratiche di medicina al-
Recentemente vi è stata una vivace e articolata di-
ternativa ci sono prove della loro inefficacia tali da
scussione su insonnia e autismo.
sconsigliarne l’uso, come per la secretina, mentre
In considerazione dell’interesse dell’argomento,
per altre cominciano ad esserci delle evidenze tali
ne riportiamo alcuni messaggi.
da supportare il loro uso terapeutico, come per la melatonina). (Child Adolesc Psychiatr Clin N Am.
7/3/09
2008 Oct;17(4):803-20, Complementary and alter-
Daniela Mariani Cerati
native medicine treatments for children with auti-
Il Presidente di ANGSA Nazionale, Ingegner Gio-
sm spectrum disorders).
vanni Marino, mi ha scritto “Cara Daniela, il medico della nostra residenza si
Tra gli studi controllati che cominciano a compari-
sta interessando all’uso della melatonina per rego-
re in letteratura mi pare degno di nota il seguen-
lamentare il ritmo sonno/ veglia dei nostri ragazzi.
te, di cui riporto l’abstract:
Ha scaricato molti articoli.
J Pineal Res. 2008 Jan;44(1):57-64.
Ci vuoi aiutare per orientarci meglio?”
A randomized, placebo-controlled trial of controlled release melatonin treatment of delayed sleep phase syndrome and impaired sleep maintenance
Io giro la domanda agli iscritti alla lista e per parte 9
Ricerca biomedica
in children with neurodevelopmental disabilities.
i disturbi dello spettro autistico.
Wasdell MB, Jan JE, Bomben MM, Freeman RD, Ri-
È stata condotta una sperimentazione controllata,
etveld WJ, Tai J, Hamilton D, Weiss MD.
randomizzata, in doppio cieco cross over di mela-
Melatonin Research Group, Department of Psy-
tonina CR (5 mg) seguita da un periodo di tre mesi
chiatry, BC Children‘s Hospital, Vancouver, Canada.
di somministrazione in aperto durante la quale il
The purpose of this study was to determine the
dosaggio è stato gradualmente aumentato fino a
efficacy of controlled-release (CR) melatonin in
quando la terapia ha mostrato una efficacia otti-
the treatment of delayed sleep phase syndrome
male.
and impaired sleep maintenance of children with
Le caratteristiche del sonno venivano misurate dai
neurodevelopmental disabilities including autistic
genitori o da chi ne faceva le veci che compilavano
spectrum disorders. A randomized double-blind,
anche dei grafici. Veniva anche messo un actigrafo
placebo-controlled crossover trial of CR melatonin
al polso.
(5 mg) followed by a 3-month open-label study was
Veniva poi praticato un monitoraggio mediante
conducted during which the dose was gradually
un punteggio clinico della severità del disturbo
increased until the therapy showed optimal bene-
del sonno e del miglioramento rispetto alla linea
ficial effects. Sleep characteristics were measured
di base parallelamente al punteggio dato dai ge-
by caregiver who completed somnologs and wrist
nitori ( o chi per loro) del funzionamento globale
actigraphs. Clinician rating of severity of the sleep
del bambino e dello stress famigliare.
disorder and improvement from baseline, along
Cinquantuno ragazzi (intervallo di età 2-18 anni)
with caregiver ratings of global functioning and
che non avevano risposto alle misure igieniche del
family stress were also obtained. Fifty-one chil-
sonno venivano arruolati per l’intervento.
dren (age range 2-18 years) who did not respond
Il monitoraggio del tempo totale di sonno notturno
to sleep hygiene intervention were enrolled. Fif-
e del tempo di addormentamento hanno mostrato
ty patients completed the crossover trial and 47
un miglioramento significativo di circa 30 minuti.
completed the open-label phase. Recordings of
Un miglioramento significativo è stato osservato pa-
total night-time sleep and sleep latency showed
rallelamente nei punteggi dei clinici e dei genitori.
significant improvement of approximately 30 min.
C’è poi stato un addizionale miglioramento nelle
Similarly, significant improvement was observed
misure della qualità e della lunghezza del sonno
in clinician and parent ratings. There was addi-
nella successiva fase in aperto.
tional improvement in the open-label somnolog
Complessivamente, la terapia ha migliorato il son-
measures of sleep efficiency and the longest sleep
no di 47 bambini ed è stata efficace nel ridurre lo
episode in the open-label phase. Overall, the the-
stress famigliare.
rapy improved the sleep of 47 children and was
In conclusione bambini con disabilità del neuro-
effective in reducing family stress. Children with
sviluppo, che presentavano disturbi sia nell’ad-
neurodevelopmental disabilities, who had treat-
dormentamento che nel mantenimento del sonno
ment resistant chronic delayed sleep phase syn-
resistenti ai trattamenti prima praticati, hanno
drome and impaired sleep maintenance, showed
mostrato un miglioramento con la melatonina
improvement in melatonin therapy.
Vi sono altri studi controllati, nei quali però il nu-
Lo studio è stato concepito con la finalità di deter-
mero dei partecipanti è molto basso: Child Care
minare l’efficacia della melatonina a rilascio con-
Health Dev. 2006 Sep;32(5):585-9: Randomized
trollato (CR) nel trattamento della sindrome da ri-
controlled trial of melatonin for children with au-
tardo nell’addormentamento e nella difficoltà nel
tistic spectrum disorders and sleep problems.
mantenimento del sonno, una volta iniziato, nei
Garstang J, Wallis M.
bambini con disturbi del neurosviluppo, compresi
L’NIH, in collaborazione con Baylor College of Me10
Tavola rotonda sul tema "Autismo e insonnia"
dicine, Autism Speaks, Oregon Health and Science
disturbi (l’EEG peraltro è apparso “normalizzato”
University, Columbia University, The EMMES Cor-
solo ad adolescenza avanzata).
poration e Autism Treatment Network, ha iniziato
caso 2) giovane adulto con sintomi “periodici”
una sperimentazione controllata dal titolo “ Tre-
(ogni tre settimane circa) di emicrania seguiti da
atment of Sleep Problems in Children With Autism
una settimana circa di anomalie di comportamen-
Spectrum Disorder With Melatonin (REST)“
to varie, tra cui insonnia; questo caso è in corso di
La sperimentazione è iniziata nel settembre 2007
studio ma per ora non si è trovata una causa; non
e si prevede che termini nell’agosto 2010. La nu-
mi risulta che abbiano provato la somministrazio-
merosità prevista del campione è di 120 bambini
ne di melatonina.
dai 4 ai 9 anni e si sperimenteranno 3 dosaggi di
Caso 3) si è riscontrato empiricamente che alcu-
melatonina: 3, 6 e 9 mg.
ni bambini con diagnosi di autismo presentano in
Naturalmente sapremo i risultati solo quando lo
realtà un quadro evolutivo compatibile con cecità
studio verrà pubblicato: nel 2010 se va bene e, più
cerebrale o sindromi tipo Balint precoci (da notare
probabilmente, nel 2011.
che quest’ultima, nei piccoli, può manifestarsi so-
Già ora tuttavia credo che molti degli iscritti alla li-
prattutto con agitazione psicomotoria), entrambe
sta abbiano esperienze personali o riferite sull’uso
compatibili con buona acuità visiva e molto diffici-
della melatonina in bambini o adulti insonni con
li da diagnosticare in bambini poco verbali/coope-
autismo.
rativi; sarebbe necessario poter accertare l’even-
Io ricordo che una mamma parecchi anni fa mi ha
tualità che la scarsa produzione di melatonina non
riferito quanto segue: “Le prime notti ha funzio-
sia dovuta, in questi casi, a insufficiente stimolo lu-
nato benissimo, ma in breve tempo ha perso di ef-
minoso, come in certe forme di cecità “periferica”.
ficacia e l’insonnia si è ripresentata nonostante la
La mia opinione personale è che, anche per i di-
melatonina”.
sturbi del sonno, bisognerebbe riuscire a costituire
In attesa di avere a disposizione una letteratura
sottogruppi più omogenei, perché lo stesso distur-
valida sull’argomento, avrei piacere di sentire al-
bo potrebbe essere determinato da eziologie mol-
tre esperienze sia sulla melatonina in quanto tale
to diverse nei vari soggetti.
sia sul trattamento dell’insonnia nei bambini e 10/3/09
adulti autistici.
Pierluigi Fortini 10/3/09
Debbo ricordare innanzitutto la preistoria della
Luciana Bressan
melatonina nell’ Angsa.
La mia esperienza con i disturbi del sonno è limita-
Durante la mia presidenza Angsa il numero del
ta, comunque la riporto:
Bolettino dell’ Angsa - Anno VII - n.5-6 - Settem-
caso 1) bambina che a partire dai due anni circa si
bre-Ottobre-novembre-dicembre 1994 riportava,
svegliava ogni notte per due ore circa, per “crolla-
sotto il titolo “Sonno e melatonina” un progetto
re” poi all’alba.
di uno studio pilota negli Stati Uniti da tenere sot-
Un EEG di lunga durata (24 h) eseguito all’età di 4
to la supervisione del Dott. Edward Ritvo e colla-
anni 7 mesi ha rivelato un tracciato di punte-onda
boratori.
e polipunte-onda in certe fasi del sonno, interpre-
Da pagina 33 fino a pagina 44 del Bollettino ripor-
tate peraltro in modo diverso da due neurologi
tavo interventi di Ritvo e del coordinatore Robert
(patologico/non patologico); comunque, dopo
Tesh che si ponevano domande del tipo:
alcuni mesi dall’introduzione di antiepilettici (De-
a) Perchè partecipare? (perchè la stragrande mag-
pakin) la situazione è gradualmente migliorata e
gioranza degli autistici soffriva di problemi di
dopo i sette anni di età non si sono più rilevati tali
sonno); 11
Ricerca biomedica
mente di “impressioni” cliniche, prevalentemente
b) La melatonina può aiutare? (probabilmente sì,
raccolte da Stefania Ucelli, che comunque vi tra-
però bisogna sperimentare); c) Perchè la melatonina?(perchè una delle funzio-
smetto. Peraltro avevamo visto il lavoro citato dal
ni piu’ importanti della melatonina è controlla-
dott. Fortini e stavamo discutendo se lavorarci (vi
re la regolamentazione del ritmo sonno/veglia;
farò sapere se la cosa effettivamente prosegue).
però anche qui dobbiamo sperimentare la sua
Per quel che riguarda le impressioni cliniche, ab-
importanza per gli autistici);
biamo usato la melatonina in una dozzina di casi,
d) La melatonina è sicura?(sembra che sia molto
tutti adulti eccetto un ragazzino di 10 e uno di
sicura; il livello tossico è estremamente alto (ad
12 anni. In tutti i casi si trattava di interrompere
es. una persona di 50 kg dovrebbe prenderne 20
periodi di sregolazione del sonno non riducibili
grammi al giorno per arrivare alla dose tossica)).
attraverso le sagge misure igieniche suggerite da
In conclusione io finivo dicendo: ``La classe medi-
Daniela Mariani Cerati (i nostri ospiti di cascina
ca italiana acquisterebbe lustro se, come Ritvo, si
Rossago, che durante il giorno sono molto occupa-
offrisse ad eseguire un esperimento in doppio cie-
ti, per fortuna hanno forse un pò meno problemi
co. Aspettiamo...chissà! nemmeno Ritvo ha avuto
di questo tipo, che tuttavia ovviamente possono
l’idea originale ma solo un gruppo di genitori”.
comparire e compaiono in alcuni casi lo stesso). In
Tutti sapete che tutti i miei progetti andarono in
2 casi il suggerimento peraltro è arrivato dal con-
fumo a causa di un ictus che mi colpì e mi mise
sulente epilettologo. In buona parte dei casi c’è
fuori combattimento per parecchi anni.
stata una discreta ma evidente efficacia, in gene-
Recentemente (circa due anni fa) ripresi l’ idea
re non immediata, ma dopo qualche giorno, che
di provare la melatonina. In breve: davo 5mg/al
è durata per un pò, diverse settimane, e che poi
dì dopo aver provato prima con 2mg/al dì(senza
tendenzialmente è scemata. La dose media usata
risultato); poi 3mg/dì (scarsi risultati: talvolta la
è stata 3 mg pro die, long acting. Ma si tratta, per
melatonina aveva effetto, mentre altre volte no);
l’appunto, solo di “impressioni”.
infine usai la dose di 5mg/dì. Con questa dose ebbi dei risultati buoni e costan-
13 marzo 09
ti; anzi anche ora diamo, prima di andare a letto,
Paola Facchin
5mg/ogni sera.
Una piccola notazione su quanto riferito riguardo
Parallelamente lessi un lavoro di T.Bourgeron, C.
all’uso della melatonina. Come ben sapete, la me-
Gillberg et al.: Abnormal melatonin synthesis in
latonina ad alte dosi, sia come mono che come po-
autism spectrum disorders - Molecular Psychiatry
literapia, si usa in molte insonnie centrali, ad esem-
(2008) 13,90-98 in cui si diceva che il livello della
pio in quelle tipiche di encefalopatie che si manife-
melatonina è piuttosto basso negli autistici (alme-
stano in alcune malattie da accumulo lisosomiale.
no in quelli esaminati). Quindi direi che la melato-
Sembra cioè che il farmaco sia particolarmente in-
nina per sortire effetti duraturi, secondo me, deve
dicato per trattare il sintomo insonnia quando esso
essere data a dosi piuttosto elevate (uguale o su-
è dipendente da una alterazione strutturale centra-
periore ai 5 mg/dì?).
le, oltre che nei casi di disfunzionamento funziona-
Aspetto critiche, suggerimenti e commenti
le di comune e consolidato impiego.
12 marzo 09
14 marzo
Francesco Barale
Antonio Persico
Cari amici,
Mi permetterei di sottolineare due aspetti della fi-
la nostra esperienza con la melatonina è piuttosto
siologia della melatonina che hanno conseguenze
limitata e asistematica; si tratta dunque semplice-
pratiche importanti, incluso nella mia personale 12
Tavola rotonda sul tema "Autismo e insonnia"
pratica clinica con i bambini autistici: (1) in rela-
inoltro nel nome commerciale per evitare pub-
zione all’andamento fisiologico della secrezione
blicità a case farmaceutiche o simili. - ringrazio per gli articoli segnalati.
di melatonina, la somministrazione farmacologica a scopo ipnotico normalmente funziona se viene assunta approssimativamente alle ore 23 o
22 marzo 09
più tardi. Assunta prima, spesso non ha effetto;
Luciana Bressan
(2) il dosaggio minimo abitualmente utilizzato (3
Mi permetto di intervenire anch’io. Pur non essen-
mg) è già un sovradosaggio, rispetto a quanto sa-
do medico, ho qualche nozione di metodologia
rebbe necessario per avere un effetto ipnotico. La
della ricerca in generale:
perdita di efficacia (che si ha in alcuni, sebbene
non credo si possa parlare di dosaggi “assoluti”
non in tutti i soggetti) probabilmente si configura
da “sperimentare” su tutti i casi, per il semplice
come una down-regulation da sovra stimolazione
motivo che ci troviamo a trattare:
da parte dell’agonista. In questi casi può valere la
- soggetti di età diversa, tra cui per esempio bambi-
pena di sospendere il farmaco per un paio di setti-
ni di 3-5 anni che in genere non pesano cinquanta
mane e di riprenderlo a dose inferiore.
chili e possono presentare un metabolismo molto diverso da quello degli adulti - soggetti con pato-
16 marzo 09
logie associate diverse, che possono interferire in
Paola Visconti
modo diverso sui cicli sonno-veglia - soggetti che
Mi aggiungo ai vari commenti già fatti sull’uso
per vari motivi devono assumere farmaci diversi,
melatonina.
di cui si deve tenere conto per eventuali fenomeni
Da vari anni ho iniziato trattamenti con melatoni-
di “cumulo” o di “interferenza”.
na per agire sul ritmo sonno-veglia ed in particola-
Esprimo tutta la mia gratitudine per i veri medici
re sulle difficoltà di addormentamento o i risvegli
che hanno la pazienza e la competenza di adatta-
notturni.
re gli interventi (e i dosaggi di eventuali principi
- La tipologia dei pz. per i quali ho scelto questo
attivi) ai singoli casi clinici, invece di procedere per
trattamento accomuna Disturbo Pervasivo di Svi-
“generalizzazioni” che rischiano, talvolta, di esse-
luppo con Ritardo di Sviluppo In effetti, e parlo
re abusive.
sulla base della mia personale esperienza clinica, mi sembra di aver avuto risultati migliori nei pz.
23 marzo 09
con maggiore compromissione a livello cogniti-
Paola Visconti
vo, rispetto ad Autismi high-functioning.
Concordo con Luciana Bressan sui dosaggi dif-
- Sempre a livello clinico esperienziale mi sembra
ferenti a seconda del peso e dell’età. In effetti i
che sia più frequente riscontrare una eventua-
dosaggi da me segnalati si riferiscono a bambini
le non efficacia rispetto alla perdita di efficacia,
piccoli, di 3-4 -5 anni e quindi è per lo più con que-
ovvero o si vedono gli effetti nel giro di qualche
sti bambini che mi è apparso più confacente il do-
giorno o è probabile un’assenza di efficacia.
saggio di 1 mg., pena l’insorgere anche di effetti paradossi, quali un “rebound” di agitazione.
- Concordo con dosaggio minimo, ed abitualmente trovo efficace 1 mg. piuttosto che 3 mg poichè quest’ultimo può in alcuni determinare
24 marzo 09
effetto prolungato e quindi sonnolenza, “inton-
Pierluigi Fortini
timento” anche nella mattinata.
Io non potevo avere esperienze di piccoli avendo
- non ultimo, ho riscontrato anche differenze fra
mio figlio di 33 anni! Purtroppo mio figlio non
i vari tipi commerciali di melatonina, ed è prefe-
èseguito da nessun medico specialista in autismo.
ribile melatonina quasi pura al 99, 9% e non mi
Io ho dovuto improvvisarmi medico pur non essen13
Ricerca biomedica
dolo, anche se in realtà per la melatonina non è
G.M. era stato in precedenza trattato con Benzo-
necessario essere medici. Viene venduta a carret-
diazepine - la sera, prima di andare a letto - e Ma-
tate in erboristerie e supermercati. Ho cominciato
gnesio, con risultati quasi non significativi, a parte
da 1 mg (non fece niente), poi via via a dosi piu’
una certa apparente calma la mattina seguente
alte fino ad arrivare a 5 mg dopo di chè ha comin-
dovuta, con molta probabilità, alla “coda” della
ciato a dormire... Tutto qua!
benzodiazepina. L’insonnia continuò comunque ad essere un problema ed a condizionare la re-
- In questo contesto la mail della Visconti dice
sponsività complessiva del ragazzo con puntate di
esattamente quello che io ho fatto: ovviamente
aggressività e di comportamenti-problema. Allor-
non ho mai sperimentato sui bambini piccoli. Io e
ché fu iniziata la somministrazione della MELATO-
la Visconti diciamo la stessa cosa: mio figlio pesa
NINA - 1,5 mg la sera - ci fu un viraggio chiaro ed
80 kg, i medici che hanno in cura bimbi piccoli ov-
obbiettivo della situazione: il ragazzo cominciò a
viamente dovranno regolarsi secondo il loro buon
dormire la notte e la mattina successiva era signi-
senso, visto che qui non ci sono regole fino ad ora.
ficativamente più docile nel corso delle sedute ri-
- Infine non sono un medico, nè vero nè falso: sono
abilitative. Non ho ancora notato il fenomeno che
semplicemente un genitore che era molto stanco di
alcuni hanno osservato e cioè l’apparente resisten-
avere un figlio che non dormiva e, che ha risolto il
za al farmaco. Forse perchè è ancora presto! G.M.
problema del sonno senza ricorso ai neurolettici, nè
continua ad essere trattato con MELATONINA e
ad altri farmaci sedativi, come avrei certamente do-
continua a giovarsi degli effetti benefici di essa.
vuto fare se mi fossi rivolto a un medico psichiatra.
M.D. ha ricevuto la stessa dose iniziale - 1,5 mg - di MELATONINA con risultati poco più che accet-
25 marzo
tabili. Tenendo tuttavia conto del fatto che M.D.
Paola Visconti
ha un pannicolo adiposo ben rappresentato, per
Bravo Pierluigi e lo dico davvero, è molto difficile
cui è possibile che una parte del farmaco, vi venga
orizzontarsi in questi contesti anche perchè non
“sequestrata, ho aumentato di 1,5 mg il dosaggio
vale nessuna regola precisa se non la propria espe-
ed i risultati sono arrivati! Mi auguro soltanto che
rienza. E quindi ben vengano anche le esperienze
non siano temporanei.
sui grandi e ben venga l’uso d melatonina al posto
Ringrazio quanti sollecitamente hanno dato il loro
di neurolettici.
contributo alla mia richiesta. Io mi impegno nel prosieguo di riferire sull’uso della MELATONINA in questa struttura.
28 marzo Natalino Foti Il prof. Salerno, in seguito a una mia richiesta, mi
29 marzo
inviò un articolo in inglese e mi invitò a visitare
Pierluigi Fortini
la vasta letteratura che offre sull’argomento inter-
In un messaggio all’autismo-biologica del 28 Mar-
net. Fatto!
zo il Dott. Natalino Foti della fondazione Marino
E, forte delle conoscenze approfondite su internet
riporta risultati positivi per dosi 1.5 e 3 mg con la
e incoraggiato dai contributi che sono immediata-
clausola che c’è sempre la possibilità di avere un
mente apparsi su questo sito, ho usato il farmaco.
regresso con l’andare del tempo. Io ho provato
L’esperienza è limitata! Tuttavia quella acquisita
questa disillusione dopo qualche settimana, però,
mi consente già di riferire su risultati parziali.
in seguito a ciò, ho aumentato la dose prima a 4
Ho usato la MELATONINA su due soggetti ospiti,
mg e poi 5mg: l’effetto di questa dose è tuttora
notoriamente sofferenti di grave insonnia: G. M.
valida da circa 1 anno e mezzo!.
e M. D..
Una volta che non vi siano controindicazioni (que14
Tavola rotonda sul tema "Autismo e insonnia"
sto lo può dire il suo medico) non bisogna aver
fects. Posological issues and long-term side-effects
paura ad aumentare la dose e non cedere le armi
are yet to be validly determined.
troppo presto.
CLINICAL IMPLICATIONS
Come genitore plaudo al Dott. Foti per l’ attenzio-
Sleep hygiene should be a major component of
ne ai nostri probemi e lo invito a tentare, in caso
the routine intervention programme for insomnia
che la melatonina si riveli, alle dosi da lui tentate,
and melatonin judiciously prescribed until the sa-
inefficace perchè c’è sempre la possibilità di au-
fety of long-term use is known.
mentare la dose in tutta sicurezza fino a circa 10 mg. come piu’ volte ribadito in autismo-biologia.
Traduzione di DMC Riflessioni sulla melatonina: focus sulla salu-
1 aprile
te mentale dell’infanzia
Stefano Palazzi
Riassunto
A conclusione del dibattito sull’uso della melato-
Scopi e metodo
nina nell’insonnia, invio una rassegna sul tema
Lo scopo è quello di esaminare l’appropriatezza
Psychiatric Bulletin (2008)
dell’uso della melatonina nella psichiatria dell’in-
OPINION
fanzia e dell’adolescenza sula base di dati reperiti
Reflections on melatonin: focus on child mental
da molti data base elettronici tra cui la Cochrane
health Oluwole O. Famuyiwa
Library Resource. I dati si riferiscono alla letteratu-
Adult, Child and Adolescent Services, Lagos Uni-
ra comparsa tra il 1950 ne il 2007.
versity Teaching Hospital, Lagos, Nigeria, and pre-
Risultati
sently Consultant Child and Adolescent Psychia-
Vi è evidenza a favore dell’efficacia della mela-
trist, Northumberland Tyne and Wear NHS Trust,
tonina nell’iniziare il sonno in bambini con una
10 Bailffgate, Ainwick, NE66 1LU, UK, email: fam-
grande varietà di disturbi del neurosviluppo ma è
2005lag@yahoo.com
dubbio il suo valore nel migliorare la qualità del
Abiodun O. Adewuya, Psychiatrist
sonno. Come succede per gli ormoni in generale,
Child and Adolescent Psychiatric Research Unit,
la melatonina ha molti siti di azione con funzioni
Faculty of Health Sciences, Obafemi Awolowo
diverse da cui si possono ipotizzare possibili e mul-
University, Osun State, Nigeria
tipli effetti collaterali. Le opzioni posologiche e gli
Declaration of interest
effetti collaterali nel lungo periodo devo ancora
None.
essere validamente determinati
Abstract
Implicazioni cliniche
AIMS AND METHOD
Le misure di igiene del sonno dovrebbero fare par-
To examine the propriety of the use of melatonin
te integrante e routinaria di un programma di in-
in child and adolescent psychiatry based on fin-
tervento in caso di insonnia e la melatonina deve
dings retrieved from multiple electronic databases
essere prescritta con cautela fino a quando non
including the Cochrane Library resource, covering
si avranno maggiori elementi di conoscenza sulla
1950–2007.
sua sicurezza e tollerabilità a lungo termine
RESULTS
21 aprile 09
There is evidence for the effectiveness of melato-
Patrizia Labombarda
nin in the initiation of sleep in children with a variety of neurodevelopmental disorders but its va-
Invio un articolo comparso il 20 aprile 2009 su
lue in improving quality of sleep is doubtful. Like
Reuters con la mia traduzione Melatonin helps
hormones in general, melatonin has multifarious
autistic children get to sleep Mon Apr 20, 2009
action sites and hence potential for many side-ef-
12:23pm EDT NEW YORK (Reuters Health) - Three 15
Ricerca biomedica
milligrams of melatonin at bedtime can effectively
and the sleep-onset time was 42 minutes earlier.
treat sleep problems in children with autistic spec-
“Sleep onset problems at the beginning of the
trum disorder, fragile X syndrome, or both, accor-
night are very troublesome for children and their
ding to a study reported in the current issue of the
families,” Goodlin-Jones noted in a prepared sta-
Journal of Clinical Sleep Medicine.
tement accompanying the study. “Sometimes chil-
“Melatonin can be considered a safe and effective
dren may take one to two hours to fall asleep and
pharmacologic treatment in addition to behavior
often they disrupt the household during this time.”
therapies and sleep hygiene practices for the ma-
“The results of this study,” she and her colleagues
nagement of sleep problems in children with au-
conclude, “suggest that melatonin is an effective
tistic spectrum disorder and fragile X syndrome,”
treatment for sleep problems in children with au-
the study team concludes.
tistic spectrum disorder and fragile X syndrome, a
Melatonin is a naturally occurring hormone, deri-
finding that is consistent with previous studies of
ved from the amino acid tryptophan. The hormo-
children with autistic spectrum disorder and deve-
ne is important in regulating circadian rhythms,
lopmental disabilities.”
or the “sleep wake” cycle, and the reproduction
SOURCE: Journal of Clinical Sleep Medicine, April
cycle in mammals.
15, 2009.
Fragile X syndrome is an inherited form of mental impairment resulting from a “fragile,” or broken
La melatonina aiuta i bambini
site, on the X chromosome. The syndrome affects
autistici a dormire
2 to 5 percent of those with autism spectrum di-
NEW YORK (Reuters Health) - Tre milligrammi di
sorder, and symptoms of autism are common in
melatonina prima di andare a letto possono trat-
children with fragile X.
tare in modo efficace i problemi del sonno nei
Sleep problems are reported in up to 89 percent
bambini con disturbi dello spettro autistico, sin-
of children with autism and 77 percent of chil-
drome del cromosoma X fragile, o entrambi, se-
dren with fragile X syndrome, Dr. Beth L. Goodlin-
condo uno studio riportato in questo numero di
Jones, of the Medical Investigation of Neurode-
Journal of Clinical Sleep Medicine.
velopmental Disorders (M.I.N.D.) Institute at the
“La melatonina può essere considerata un sicuro
University of California Davis Health System in
ed efficace trattamento farmacologico in aggiunta
Sacramento, and colleagues note in their report.
alle terapie comportamentali e di igiene del sonno
In a 4-week study, 18 children, ranging in age from
per la gestione di problemi del sonno in bambi-
2 to 15 years, with autistic spectrum disorder and/
ni con disturbi dello spettro autistico e sindrome
or fragile X syndrome received either melatonin
dell’X fragile, “conclude il gruppo di studio.
(3 milligrams) or placebo each night for 2 weeks.
La melatonina è un ormone naturale, derivato
The children then “crossed over” to the other tre-
dall’aminoacido triptofano. L’ormone è importan-
atment group for 2 weeks.
te nella regolazione dei ritmi circadiani, come il
Data from 12 children who completed the study
ciclo “sonno veglia” e il ciclo di riproduzione nei
showed that treatment with melatonin was as-
mammiferi.
sociated with significant improvements in total
La Sindrome del cromosoma X fragile è una for-
night sleep durations, sleep latency times and sle-
ma ereditaria di ritardo mentale derivante da una
ep-onset times.
“fragile”, o incompleta collocazione, sul cromoso-
Specifically, Goodlin-Jones and colleagues report
ma X. La sindrome colpisce dal 2 al 5 per cento
that the average night sleep duration was 21 mi-
delle persone con disturbi dello spettro autistico,
nutes longer with melatonin than with placebo,
e i sintomi dell’autismo sono comuni nei bambini
the sleep-onset latency was 28 minutes shorter,
con X fragile. 16
Tavola rotonda sul tema "Autismo e insonnia"
Problemi di sonno sono riportati in un massimo dell’
Le regole di vita sopra riportate, in particolare
89 per cento di bambini con autismo e nel 77 per
l’importanza di una regolare e vigorosa attività fi-
cento dei bambini con Sindrome X fragile, secondo
sica, devono essere da tutti conosciute e applicate.
quanto riferiscono il Dott. L. Goodlin Beth-Jones,
Sappiamo però che in molti casi esse non sono suf-
dell’ Istituto Medical Investigation of Neurodevelop-
ficienti. La melatonina è una risorsa già disponi-
mental Disorders (M.I.N.D.) dell’Università della Cali-
bile, ma gli studi controllati sono ancora pochi e
fornia, Davis Health System a Sacramento, e colleghi.
si riferiscono a periodi brevi, mentre nell’autismo
In uno studio di 4 settimane, 18 bambini, di età
l’insonnia è spesso cronica.
compresa da 2 a 15 anni, con disturbi dello spettro
La considerazione che spesso si sente fare che una
autistico e /o X fragile hanno ricevuto melatoni-
sostanza naturale in quanto tale è priva di effetti
na (3 mg) o placebo ogni notte, per 2 settimane.
indesiderati non è per nulla valida.
I bambini poi “sono passati “all’altro gruppo di
Basti pensare al cortisone che è un ormone secreto
trattamento per altre 2 settimane. I dati prove-
naturalmente dalla ghiandola surrenalica. La sua
nienti da 12 bambini che hanno completato lo
efficacia è indiscutibile, ma i molti effetti collate-
studio hanno dimostrato che il trattamento con la
rali, anche gravi, sono a tutti noti.
melatonina è stata associato con un significativo
Traduco dall’articolo sopra riportato (Oluwole O.
miglioramento della durata totale del sonno not-
Famuyiwa, 2008) quanto segue
turno e dei tempi di addormentamento.
“La melatonina agisce su molti sistemi ed appara-
In particolare, Goodlin-Jones e colleghi riferiscono
ti: agisce come modulatore delle funzioni immu-
che la durata media del sonno notturno è stato
nitarie, inibisce l’attività gonadica, è un potente
21 minuti in più con melatonina rispetto al place-
antiossidante, possiede attività oncostatica, e, per
bo, la latenza dell’esordio è stato di 28 minuti più
la sua interferenza coi recettori beta adrenergici,
breve, e il tempo di esordio del sonno è stato 42
può peggiorare la depressione in alcuni individui.
minuti in anticipo.
Sono stati riportati singoli casi di convulsioni epi-
“I problemi di esordio del sonno all’inizio della
lettiformi in bambini con disordini neurologici, at-
notte sono molto fastidiosi per i bambini e le loro
tacchi asmatici ed effetti contraccettivi.
famiglie “, Goodlin-Jones lo ha rilevato in una di-
Un altro elemento degno di nota è il fatto che
chiarazione che accompagna lo studio. “A volte i
l’ampio spettro di azione farmacologica, attribu-
bambini possono impiegare una a due ore prima
ibile alla molteplicità dei siti di azione, così come
di addormentarsi e spesso perturbano la famiglia
avviene per gli ormoni in generale, costituisce una
durante questo tempo. “I risultati di questo stu-
premessa per possibili effetti collaterali”
dio,“ concludono lei e i suoi colleghi, “suggerisco-
Come per tutti i farmaci la vigilanza sugli effetti
no che la melatonina è un trattamento efficace
collaterali non si deve limitare alle sperimentazio-
per i problemi del sonno nei bambini con disturbi
ni controllate, ma deve continuare anche nell’uso
dello spettro autistico e la sindrome del cromoso-
terapeutico routinario.
ma X fragile, una constatazione che è coerente
Di solito questo viene chiamato “post marketing”
con gli studi precedenti su bambini con disturbi
Per la melatonina il termine non è appropriato
dello spettro autistico e di sviluppo“.
perché è in commercio da anni, acquistabile sen-
FONTE: Journal of Clinical Sleep Medicine, 15 apri-
za ricetta come una caramellina di menta. Speria-
le 2009.
mo che essa diventi una nuova arma nelle mani di
Considerazioni conclusive (DMC)
medici attenti ed esperti nella cura delle persone
L’insonnia associata all’autismo è un problema
autistiche, capaci di discernere quando il beneficio
grave, devastante per il bambino e per la famiglia
del farmaco, in sinergia con l’osservanza delle re-
e molto frequente.
gole di vita, è realmente superiore al rischio. 17
Ricerca biomedica
Mancanza di efficacia del citalopram nei bambini con disturbi dello spettro autistico e alti livelli di comportamento ripetitivo: citalopram inefficace nei bambini con autismo
oltre a diarrea e prurito. Il 7 per cento di coloro
E’ stato pubblicato sulla rivista Archives of General Psychiatry, 2009 Jun;66(6):583-90 il seguente articolo Lack of efficacy of citalopram in children with autism spectrum disorders and high levels of repetitive behavior: citalopram ineffective in children with autism. King BH, Hollander E, Sikich L, McCracken JT, Scahill L, Bregman JD, Donnelly CL, Anagnostou E, Dukes K, Sullivan L, Hirtz D, Wagner A, Ritz L; STAART Psychopharmacology Network. Affeldt R, Ambler D, Anderson G, Andresen ML, Baranek G, Bartz J, Bearss K, Bethea TC, Cowen J, Cronin P, DeRamus M, Dimino R, Ellison T, Feirsen N, Fenelon L, Gordon A, Halpern D, Houser MB, Jones C, Kaplan L, Kartheiser P, Keske R, Kim YS, Koenig K, Kustan E, Lapp K, Maerlender A, McDonald B, McQuade D, Nichols S, Nikolov R, Pachler M, Quinn E, Ramirez I, Richards J, Robichaux P, Robinson F, Rusoff J, Shah B, Soorya L, Spritzer L, Swanson E, Tripp T, Vidaver J, Waldoks S, Wang T, Wasserman S, Williams E.
somme di bilioni di dollari. Non so quanto tale uso
che hanno assunto il citalopram ha avuto anche incubi notturni. A quanto riferisce la rivista Bloomberg, in America gli SSRI vengono somministrati per l’autismo per sia frequente in Italia. I risultati di tale sperimentazione erano, secondo la mia esperienza, scontati. Conosco parecchie persone con autismo a cui sono stati prescritti SSRI. Il motivo della prescrizione era prevalentemente il quadro ossessivo compulsivo, ovvero la prevalenza del sintomo “ripetitività e ristrettezza degli interessi” in persone capaci di parlare, che usavano tale capacità per esprimere per ore e ore pensieri ripetitivi e ossessivi. A questo si aggiungevano comportamenti compulsivi. Non mancava nulla al quadro del disturbo ossessivo compulsivo per cui, quando questi bambini e ragazzi venivano portati da uno psichiatra
E’ il resoconto di una sperimentazione controllata
di adulti, invariabilmente veniva prescritto loro un
randomizzata sul citalopram, farmaco in commer-
SSRI. Ciò che però fa la differenza tra questi pa-
cio da molti anni come antidepressivo, apparte-
zienti e i classici ossessivi compulsivi è il fatto che
nente alla classe degli SSRI ( Selective Serotonin
il quadro sopra descritto si presenta nel contesto
Reuptake Inhibitors: Inibitori Selettivi della Ricap-
dell’autismo. Nei casi che ho conosciuto gli effet-
tazione della Serotonina) supportata dall’NIH. La
ti indesiderati, ovvero l’aumento dell’ossessività
sperimentazione soddisfa le condizioni ritenute
stessa, l’agitazione e l’insonnia erano talmente
valide dalla comunità scientifica per la sperimen-
evidenti da subito che il primo giorno era anche
tazione dei farmaci: una discreta numerosità del
l’ultimo. Mi meraviglio che nella sperimentazione
campione (149 pazienti), la somministrazione del
tanti soggetti siano riusciti ad assumere il farmaco
farmaco da sperimentare ad un gruppo e del pla-
per tre mesi.
cebo ad un gruppo di controllo, la valutazione
Non piace a nessuno pubblicare dati negativi, e
dell’efficacia in doppio cieco.
sappiamo che spesso le sperimentazioni i cui dati
Lo studio ha evidenziato la non superiorità del
sono negativi non giungono alla pubblicazione. E‘
farmaco rispetto al placebo per quanto riguarda
invece doveroso rendere noti i risultati delle spe-
il numero di soggetti migliorati (circa un terzo in
rimentazioni sempre e comunque. E sarebbe bene
entrambi i gruppi) e la comparsa di gravi effetti
che la prassi terapeutica seguisse la regola di fare
collaterali nel gruppo dei trattati in percentuale
precedere alla prescrizione la sperimentazione
maggiore rispetto al gruppo placebo. Il 97 per
fatta secondo le regole universalmente accettate
cento di coloro che hanno assunto citalopram e
dalla Comunità scientifica. Come si evince da que-
l’87 per cento di coloro che hanno assunto il pla-
sto studio, chi non segue questa regola rischia non
cebo hanno avuto un peggioramento in almeno
solo di non fare del bene, ma addirittura di fare
uno dei seguenti sintomi: impulsività, iperattività,
del male ai suoi pazienti.
stereotipie, diminuita concentrazione e insonnia, 18
La prevalenza dei disturbi pervasivi dello sviluppo
LA PREVALENZA DEI DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO Da Pediatric Research 2009 Feb 11.
Epidemiology of pervasive developmental
and other pervasive developmental disorders: an
disorders. Fombonne E.
update. [J Autism Dev Disord. 2003]
Department of Psychiatry, Montreal Children’s Ho-
Epidemiology of autistic disorder and other per-
spital of the McGill University Health Centre, Mon-
vasive developmental disorders. [J Clin Psychiatry.
treal, Quebec, H3Z 1P2, Canada.
2005]
This article reviews the results of 43 studies published since 1966 that provided estimates for the
Questo articolo riassume i risultati di 43 studi pub-
prevalence of Pervasive Developmental Disorders,
blicati dal 1966, che danno stime sulla prevalen-
including Autistic Disorder, Asperger Disorder,
za dei disturbi pervasivi dello sviluppo (disturbi
Pervasive Developmental Disorder Not Otherwise
evolutivi globali per l’ICD10) inclusi il disturbo au-
Specified, and Childhood Disintegrative Disorder.
tistico, il disturbo di Asperger, il disturbo perva-
The prevalence of autistic disorder has increased
sivo dello sviluppo non altrimenti specificato e il
in recent surveys and current estimates of preva-
disturbo disintegrativo della fanciullezza. La pre-
lence are around 20/10,000 whereas the preva-
valenza del disturbo autistico è aumentata nelle
lence for Pervasive Developmental Disorder Not
recenti rassegne e le stime correnti di prevalenza
Otherwise Specified is around 30/10,000 in recent
sono intorno ai 20 su diecimila, mentre la preva-
surveys. Prevalence is much lower than that for
lenza del disturbo pervasivo dello sviluppo non
Autistic Disorder and Childhood Disintegrative
altrimenti specificato è intorno a 30 su diecimila
Disorder is a very rare disorder with a prevalence
nelle recenti rassegne.
of about 2/100,000. Combined all together, recent
Il disturbo disintegrativi della fanciullezza è molto
studies that have examined the whole spectrum
raro, con una prevalenza intorno a 2 su centomila.
of pervasive developmental disorders have consi-
Combinati tutti assieme, gli studi recenti che han-
stently provided estimates in the 60-70/10,000 ran-
no esaminato l’intero spettro dei disturbi pervasi-
ge, making PDD one of the most frequent childho-
vi dello sviluppo hanno portato a stime comprese
od neurodevelopmental disorder. The meaning of
nell’intervallo 60-70 su diecimila, facendo dei di-
the increase in prevalence in recent decades is re-
sturbi pervasivi dello sviluppo uno dei disturbi del
viewed. There is evidence that the broadening of
neurosviluppo più frequenti nel bambino.
the concept, the expansion of diagnostic criteria,
Si prende in considerazione il significato dell’au-
the development of services, and improved awa-
mento della prevalenza nelle recenti decadi.
reness of the condition have played a major role
C’è evidenza che l’allargamento del concetto,
in explaining this increase, although it cannot be
l’espansione dei criteri diagnostici, lo sviluppo dei
ruled out that other factors might have also con-
servizi e la migliore consapevolezza della sindro-
tributed to that trend.
me hanno giocato un ruolo maggiore nello spie-
Related Articles
gare questo incremento, benché non si possa scar-
Pervasive developmental disorders in Montreal,
tare l’ipotesi che anche altri fattori possano avere
Quebec, Canada: prevalence and links with immu-
contribuito all’incremento.
nizations. [Pediatrics. 2006] ReviewThe genetics of autism. [Pediatrics. 2004] [Prevalence of pervasive developmental disorders. A review.] [Encephale. 2009] ReviewEpidemiological surveys of autism 19
Educazione
EDUCAZIONE EDUC AZIONE L’IDENTITà PERSONALE (Dalla lista di discussione autismo e scuola del sito: www.autismo33.it) Graziella Roda
La costruzione dell’identità personale è fatta di
sone autistiche, che hanno problemi a riconoscere
molti aspetti e non va confusa con l’uso corretto
le persone dall’aspetto fisico in quanto fanno caso
dei pronomi, che è problema linguistico legato al
ad elementi che non sono quelli cui ci riferiamo noi.
fatto che quando gli altri mi dicono “tu” guardan-
Un ragazzo diciottenne ha un problema in più: è
do me, io devo intendere “io”. L’identità persona-
nella fase culminante dell’adolescenza: è cambia-
le è ben altro dell’uso di un pronome.
to fisicamente, è cambiata la sua voce, gli impulsi
Per dare un’idea di che cosa intendo quando
sessuali si son fatti presenti (e credo forti come in
parlo di complessità del processo di costruzione
tutti gli adolescenti) .... questo causa problemi a
dell’identità personale, posso in questa sede sot-
tutti i ragazzi, figuriamoci a quelli che già prima
tolinearne soltanto due componenti:
avevano identità vacillanti.
- il sé corporeo
Riconoscersi allo specchio dicendo IO, riconoscersi
- la memoria di sé, quindi la continuità del sé nel
nelle foto, ecc. è un passaggio importante da ef-
tempo e nel variare degli accadimenti e dell’aspet-
fettuare non meccanicamente ma guidando il ra-
to fisico (durante la crescita, nell’adolescenza e
gazzo a imparare cosa deve guardare, quali sono
nell’invecchiamento).
i lineamenti di un viso. Quei giochi tipo “identi-
Il sé corporeo è innanzi tutto la percezione che il
kit” in cui si ricostruiscono al computer dei volti
cervello ha del corpo cui appartiene, sia come “in-
partendo dai singoli elementi (occhi, naso, bocca,
terezza” sia come singole parti correlate tra loro
orecchi, etc.) possono essere un modo divertente
e con il tutto.
per imparare a riconoscere e a riconoscersi.
Questo aspetto è molto compromesso in molte
La memoria di sé è legata alla memoria degli even-
persone autistiche: ci sono testimonianze di autisti-
ti e di come la persona li ha vissuti. Per questo, ad
ci adulti ad alto funzionamento, che sono in grado
esempio, è fondamentale avere documentazioni
di dare descrizioni accurate di come si percepisco-
filmate o foto anche di eventi apparentemente
no e che ci mostrano come la loro percezione di sé
secondari della vita della persona autistica, con
(pur variando ovviamente da persona a persona)
cui si possa ricostruire l’esperienza del ragazzo in
sia sostanzialmente diversa rispetto a quella delle
modo da aiutarlo a tessere quella fitta trama di
persone comuni. Per favorire quanto più possibile
“memoria” che è la base del nostro essere noi stes-
un avvicinamento dei bambini autistici agli “stan-
si: perdere la memoria e perdere l’identità sono in
dard” comuni, vanno effettuati fin dalla più tene-
effetti la stessa cosa.
ra età percorsi di consapevolezza corporea, della
Ricordiamoci inoltre che l’identità è un fatto socia-
propriocezione, dell’equilibrio, della posizione del
le per tutti gli esseri umani e che gli autistici non
corpo nello spazio, e della percezione tattile, non-
fanno eccezione. Una ragazza Asperger in un blog
ché delle capacità grossomotorie.
ha scritto “Ciò che ho imparato a scuola è stato il
Altro aspetto del sé corporeo è legato al ricono-
bullismo di cui ero la vittima predestinata: sola e
scere il proprio aspetto esterno, date determinate
incapace di difendermi”. Per chi si occupa di edu-
caratteristiche, che però possono cambiare nel tem-
cazione queste parole suonano come la peggiore
po. Questa pure è una grande difficoltà per le per-
delle condanne. 20
L'identità personale
INGRESSO A SCUOLA DI UN ALUNNO CON
Quindi dopo essersi procurato il testo dell’accordo
CERTIFICAZIONE DI HANDICAP
di programma, il genitore deve certificare che la
(AVVERTENZA: Si tratta di una risposta fornita ad
ASL avvii tempestivamente questa fase di lavoro.
alcuni genitori all’interno della lista di discussione
2) quindi chi ha già in carico il ragazzo (servizi e
Autismo-Scuola; la stesura rispetta quindi il tono
scolarità precedente) deve prendere contatto con
colloquiale e informale usato nella lista)
la scuola o con le scuole del territorio ed indivi-
Ripartiamo un attimo dai punti di dovere fissati dal-
duare, insieme al dirigente scolastico (o ai Dirigen-
la Legge 104/92, che sono definiti e scanditi dagli
ti Scolastici) e all’Ente Locale (ovviamente in accor-
Accordi di Programma che ogni Provincia DEVE aver
do con la famiglia) quale può essere l’inserimen-
attivato con la Sanità, gli Enti Locali e la Scuola.
to più favorevole. Ad esempio se in una scuola si
Il primo passo per ogni genitore è quindi quello di
prevede l’ingresso di altri ragazzi con handicap e
trovare l’Accordo di Programma della propria Pro-
nella scuola vicina non se ne prevede nessuno, un
vincia. In genere sono pubblicati sui siti Internet
ragazzo grave potrebbe in teoria trovare qui una
sia delle Amministrazioni Provinciali sia degli Uffi-
collocazione migliore. Ma se una scuola ha delle
ci Scolastici Provinciali e anche le ASL li conoscono
strutture già attivate, dei progetti e delle espe-
e li applicano.
rienze avviate, della competenza acquisita ,po-
Accedendo all’Ufficio Relazioni con il Pubblico
trebbe allora essere meglio iscriverlo lì.
della Provincia di residenza si deve essere informa-
3) quindi fatta salva la libertà del genitore di de-
ti su dove trovare il testo integrale dell’Accordo
cidere dove vuole iscrivere suo figlio, non esiste
di Programma. Molte Province e molti Uffici Sco-
in termini di legge che debba impazzire da solo a
lastici preparano anche dei piccoli “vademecum”
cercare di qua e di là a trovare una scuola “adat-
riassuntivi che vengono distribuiti gratuitamente.
ta” ai bisogni di suo figlio.
In molti casi gli Accordi sono anche pubblicati sui
Individuata la scuola in cui iscrivere il ragazzo, cosa
siti Internet delle Province e degli USP.
che va fatta entro il termine fissato per le iscrizio-
Comunque riassumendo nelle linee generali:
ni, in genere il mese di gennaio, entro il successivo
1) l’ingresso a scuola di un ragazzo con handicap
mese di marzo/aprile ci deve essere un incontro tra
certificato deve essere preparato con largo an-
famiglia, scuola, sanità ed Ente Locale per defini-
ticipo, tramite un intervento mirato del Servizio
re il quadro dei bisogni e delle risorse. E’ a questo
che ha in carico il ragazzo stesso e, se c’è già stata
tavolo (che si deve istituzionalmente attivare per
una precedente scolarità (ad esempio se si tratta
tutti i ragazzi con handicap) che vanno precisati gli
dell’iscrizione alla scuola primaria di un bambino
specifici bisogni di quell’allievo e si devono “con-
che ha frequentato la scuola dell’infanzia) anche
teggiare” le risorse disponibili a farvi fronte (in re-
della scuola che già lo ha avuto in carico. Anche il
lazione a tutte le altre situazioni) stabilendo anche
Comune (o comunque l’Ente Locale in relazione ai
delle priorità. Ed è qui che si inseriscono i Piani di
diversi gradi di scolarità e delle diverse organizza-
Zona (dove ci sono e dove funzionano ma che ci
zioni territoriali) deve essere contattato (tramite
dovrebbero essere e dovrebbero funzionare).
appositi tavoli che sono legati ai Piani di Zona) per
Ad esempio, se il bambino autistico ha bisogno di
assicurare quanto di competenza (che non è poco
una saletta riservata in cui collocarsi nei momenti
soprattutto in termini economici, in quanto non
difficili, è in questa sede che va definito il modo
soltanto deve essere assicurato il servizio educati-
per far fronte a questa necessità. Il Dirigente Sco-
vo/assistenziale ma anche gli eventuali interventi
lastico dovrà individuare lo spazio, con il Comune
sulla struttura scolastica: per un autistico non è
dovrà trovare il modo di arredare questo spazio
detto che servano ma per esempio per un bambi-
(anche spostando arredi inutilizzati da una scuola
no paralizzato servono).
dell’infanzia, ad esempio), e con la collaborazio21
Educazione
ne della sanità dovrà decidersi cosa serve metterci
dano direttamente la certificazione e la Diagnosi
dentro, ecc.
Funzionale alle scuole invece di consegnare i do-
Il genitore ha diritto a un contatto con le/gli inse-
cumenti alla famiglia; va ricordato che in base alla
gnanti appena questi vengono nominati. Con la
legge 104/92 i destinatari della certificazione sono
grande mobilità che c’è nella scuola non è detto che
i genitori e loro soltanto.
a maggio/giugno sia già possibile sapere con cer-
Faccio ancora una precisazione: gli Accordi di Pro-
tezza chi avrà in carico quel ragazzo nel settembre
gramma devono prevedere anche l’attivazione
successivo. Se gli insegnanti sono già sicuri il primo
di uno strumento che si chiama “Collegio di Vigi-
incontro avviene in primavera. Altrimenti avverrà
lanza” e che è un organo di garanzia per le fami-
ad inizio dell’anno scolastico, appena nominati gli
glie. Le famiglie che si trovano in una situazione
insegnanti e gli educatori, si deve attivare il primo
in cui la ASL, l’Ente Locale o la scuola (o tutti e
degli incontri annuali previsti (sempre dalla Legge
tre) non rispettano ciò che è scritto nell’Accordo
e dagli Accordi di Programma) tra famiglia, scuola e
di Programma, possono segnalare la cosa in forma
sanità (cui devono presenziare anche gli educatori
scritta e il Collegio di Vigilanza si deve riunire e
forniti dall’Ente Locale). Questo incontro serve per
richiamare le istituzioni non adempienti al rispet-
definire le linee generali del PEI cioè del piano edu-
to dei propri obblighi (gli Accordi di Programma
cativo individualizzato di quello specifico ragazzo.
sono vincolanti per chi li sottoscrive).
Il PEI deve basarsi sulla Diagnosi Funzionale che la
Per la stesura del PEI posso soltanto rimandare alla
scuola deve avere ricevuto dalla Sanità. La famiglia
nostra circolare, che chiaramente non è né esausti-
deve assicurarsi che ciò sia stato fatto e deve pre-
va né definitiva ma costituisce un umile strumento
tendere il numero di incontri previsti annualmente
che molti stanno trovando utile.
(che in genere sono 3); il numero degli incontri è
Come riferimento si possono utilizzare i materiali
indicato nell’Accordo di Programma.
pubblicati nel link che segue; si tratta di documenti
A questo proposito voglio fare una precisazione:
di orientamento per l’integrazione scolastica ela-
giungono segnalazioni che ci sono ASL che man-
borati all’interno del progetto nazionale “I CARE”.
LE TECNICHE DI INSEGNAMENTO IN CONTESTO NATURALE PER FAVORIRE L’APPRENDIMENTO IN SOGGETTI CON AUTISMO: UNO SGUARDO SULL’INSEGNAMENTO GENERALIZZATO NEL CONTESTO SCOLASTICO Richard Cowan e Keith Allen Psychology in the School vol.44, 7, 2007
Volentieri adatto sintetizzandolo questo articolo su
definenti dell’autismo sono deficit qualitativi nel-
richiesta dell’Associazione Angsa, ancora più volen-
le interazioni sociali, nella comunicazione e nel re-
tieri dal momento che costituisce una valida sinte-
pertorio di interessi, ed è a causa della pervasività
si di alcuni dei capisaldi che guidano il mio lavoro
di questi sintomi che i bambini con autismo spesso
quotidiano come consulente per alcune delle scuo-
sperimentano gravi insuccessi nella scuola e in mol-
le dell’infanzia del Comune di Bologna.
ti contesti sociali.
Elena Clò Le prime ricerche comportamentali che miravano a Secondo il DSM IV TR del 2000 le caratteristiche
valutare l’efficacia dell’intervento con bambini con 22
Le tecniche di insegnamento in contesto naturale per favorire l'apprendimento in soggetti con autismo
autismo usavano i principi di rinforzo e punizione
naturali di vita del soggetto e che possono essere
per dare luogo a un insegnamento altamente ef-
raggruppate in tre aree principali:
ficace, derivando tecniche e strategie dalla ricerca comportamentale di base che già aveva dimostrato
· utilizzo di conseguenze naturali
la possibilità di modificare il ritmo di apprendimen-
· insegnamento con modalità e materiali diversi
to attraverso la consegna frequente e immediata di
· utilizzo di mediatori per l’apprendimento
importanti conseguenze. Questo stile di insegnamento mirava a estrapolare il
Tabella 1: Una sintesi delle differenze principali tra
bambino dal suo ambiente naturale per condurre ses-
l’insegnamento analogo e le procedure naturalistiche
sioni di insegnamento in “prove separate” (Discrete Trial Training DTT) in ambienti poco distraenti e alta-
PROCEDURE ANALOGHE
mente controllati, nei quali le conseguenze potessero
Sessioni altamente strutturate
essere somministrate dall’insegnante in modo affida-
Singole prove iniziate dall’insegnante Ritmo di insegnamento stabilito dall’insegnante Contesto stabile di insegnamento 1:1
bile e coerente con le prestazioni del bambino. L’insegnamento in trial discreti è stato definito quindi “artificiale” o “analogo” proprio in virtù della sua differente struttura rispetto alle condi-
PROCEDURE NATURALISTICHE Sessioni strutturate in modo piuttosto elastico Singole prove iniziate dal bambino Ritmo di insegnamento stabilito dal bambino Diversi contesti d insegnamento
Stimoli diversi tra le prove e possibilità di scelta da parte del bambino La risposta corretta è una sola su L’ordine delle risposte non è più trials ripetuti predeterminato Gli stessi suggerimenti sono L’insegnante usa una varietà di utilizzati ripetutamente suggerimenti Il tipo di rinforzamento è Sono incorporati rinforzi naturali artificiale Stimoli decisi dall’insegnante e utilizzati ripetutamente
zioni naturali della quotidianità, ed ha dimostrato di poter dare ottimi risultati sia nell’acquisizione di competenze sociali e linguistiche sia nella riduzione di comportamenti distruttivi. Sfortunatamente però l’insegnamento analogo non è esente da mancanze: gli apprendimenti avvenuti in contesti altamente strutturati si sono
Nonostante una chiara distinzione degli approc-
spesso dimostrati essere sotto il controllo di pochi
ci basati sull’insegnamento analogo e in ambien-
stimoli altamente specifici.
te naturale sia utile alla comprensione delle loro
Per questo è stato detto che le prime tecniche di
caratteristiche, è ancora più efficace avere chiaro
insegnamento di stampo comportamentale si sono
come questi possano essere considerati i due estre-
appoggiate su un approccio di fondo del genere
mi di un continuum di approcci.
“insegna e spera” secondo cui l’insegnamento do-
All’interno di questo continuum dovranno essere
veva avvenire in ambienti altamente strutturati per
scelte tecniche specifiche in relazione agli obiettivi
poi sperare che il bambino riuscisse a trasferire i suoi
in modo da selezionare consapevolmente ed appli-
apprendimenti in altri contesti, e con altre persone.
care l’approccio di insegnamento che più si adatta
Una alternativa a questo iniziale approccio “inse-
all’obiettivo individuato.
gna e spera” è stato indirizzare alla generalizzazione degli apprendimenti una serie di accorgimenti e
Vengono poi analizzati tre approcci naturalistici al
strategie specifiche che promuovessero il trasferi-
cui efficacia è documentata in letteratura nell’am-
mento degli apprendimenti in nuovi contesti e con
bito dell’insegnamento di competenze comunicati-
diversi compiti e interlocutori.
ve, di gioco immaginativo e simbolico e delle com-
Ci si è dunque rivolti con un attenzione crescente
petenze sociali:
alla promozione della generalizzazione attraver-
· Insegnamento incidentale
so diverse strategie, strategie che mirano tutte a
· Pivotal response training
avvicinare le condizioni di insegnamento a quelle
· Script fading 23
Educazione
L’insegnamento incidentale (IT) è una strategia di
Alcuni dei comportamenti pivotal a cui di indirizza
insegnamento nata alla fine degli anni Sessanta ad
il PRT sono: la capacità di rispondere a stimoli com-
opera di Hart e Rinsley allo scopo di incrementare
posti da molte parti, la motivazione, e l’automoni-
la frequenza e la generalizzazione degli scambi lin-
toraggio del comportamento.
guistici in bambini provenienti da contesti svantag-
La motivazione del bambino è incorporata nell’in-
giati. Nonostante l’insegnamento incidentale non
segnamento grazie al fatto che è il bambino a sce-
sia nato specificatamente per la popolazione dei
gliere i materiali di gioco e questi divengono così
soggetti con autismo, è stato adattato alle loro ne-
il rinforzatore naturale degli scambi, le prove di
cessità educative nella convinzione che possa essere
insegnamento di obiettivi in acquisizione vengono
uno strumento per favorire generalizzazione e uti-
alternate a prove di obiettivi già appresi e vengono
lizzo spontaneo delle competenze comunicative.
rinforzate le approssimazioni successivi degli obiet-
Il primo passo per l’insegnamento incidentale è la
tivi di insegnamento.
preparazione di un ambiente che sia ricco di ma-
E’ da notare che PRT e IT hanno diverse caratteri-
teriali e stimoli potenzialmente interessanti per il
stiche in comune: la motivazione e l’interesse del
bambino, ed è l’interesse del bambino a segnare
bambino guidano l’interazione educativa, i rin-
l’inizio di una sessione di insegnamento, che tipica-
forzatori scelti sono direttamente collegati al tipo
mente inizia solo a seguito del fatto che il bambino
di risposta che viene insegnato, l’insegnamento
cerca di raggiungere o chiede l’oggetto preferito.
avviene nel contesto naturale del bambino, ma ci
Dal momento che gli interessi del bambino possono
sono anche elementi specifici del Pivotal Response
variare e che i contesti potenzialmente motivanti
Training, in particolare la strutturazione più rigida
possono essere anche molto diversi l’insegnamen-
dell’insegnamento che avviene alternando prove
to incidentale implica necessariamente l’utilizzo
acquisite e prove in acquisizione e attraverso l’uti-
di modalità e materiali diversi. Un altro elemento
lizzo di mediatori nell’apprendimento.
che fa di questa una procedura naturalistica è che
I mediatori dell’apprendimento nel PRT sono tut-
l’insegnamento è guidato dall’interesse del bambi-
te quelle strategie che mirano ad insegnare al
no ed avviane nel suo contesto naturale, così come
soggetto con autismo a riconoscere e registrare le
il fatto che il rinforzo sia costituito dall’accesso al
occorrenze del comportamento obiettivo in modo
gioco preferito implica che in questo approccio il
da poter poi accedere autonomamente alla conse-
rinforzatore sia naturale ed intrinseco, altra carat-
guenza relativa.
teristica definente delle procedure naturalistiche.
In ultimo il PRT ha anche alcuni elementi in comune con l’insegnamento analogo: l’utilizzo di sugge-
Il Pivotal Response Training (PRT) introdotto dai
rimenti all’interno dello stimolo (l’esagerazione di
coniugi Koegel alla fine degli anni Novanta è una
alcune caratteristiche salienti dello stimolo) e l’in-
procedura naturalistica che mira a
segnamento alla discriminazione condizionale che
1. insegnare al bambino a rispondere alle molteplici
rende possibile al bambino imparare a regolare le
occasioni di apprendimento nel contesto naturale
sue risposte sulla base delle informazioni disponibili.
2. ridurre la necessita di giuda costante da parte
La terza procedura di insegnamento naturalistica esaminata nell’articolo è lo Script Fading, una stra-
dell’adulto
tegie utilizzata allo scopo di aumentare quantità e
3. ridurre il tempo che il bambino trascorre al di
qualità delle interazioni sociali tra il bambino con
fuori del suo ambiente naturale per arrivare a questi obiettivi il lavoro si concentra
autismo e i suoi coetanei in particolare.
su alcuni comportamenti cruciali (pivotal) che, una
Attraverso questo approccio vengono utilizzati de-
volta appresi, portano indirettamente migliora-
gli schemi specifici per le situazioni sociali nei quali
menti anche in aree non trattate.
sono riportati suggerimenti utili al bambino con 24
Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia Romagna
autismo per iniziare e mantenere scambi sociali nei
mediatori nell’apprendimento (gli script appunto).
diversi contesti applicativi. Questo ad esempio può
L’utilizzo di queste procedure naturalistiche di inse-
significare avere un promemoria visivo di argomen-
gnamento e delle loro numerose variazioni è stato
ti appropriati da trattare con i compagni nella pau-
validato nella sua efficacia in termini di acquisizio-
sa pranzo, o un stimolo uditivo che sollecita le ver-
ne e generalizzazione di abilità cruciali nel tratta-
balizzazioni da parte dello studente con autismo.
mento di bambini disturbi dello spettro autistico: il
Tutti questi supporti vengono poi attentamente sfu-
gioco e la comunicazione in particolare.
mati (fading) fino ad essere completamente eliminati. L’iniziativa negli scambi sociali è uno dei compor-
Aggiungo qualche riferimento in italiano su inter-
tamenti pivotal a cui si indirizza l’insegnamento
net sullo stesso argomento:
attraverso lo script fading, mentre il fatto che l’in-
http://www.iocresco.it/applied-behaviour-analysis/
segnamento avvenga direttamente nei contesti ap-
christina-burk/la-storia-dellaba
plicativi è una caratteristica tipica dell’insegnamen-
http://www.analisicomportamentale.com/
to in ambiente naturale, come del resto l’uso di
http://www.angsalombardia.it/parola_esperti.htm
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L’EMILIA ROMAGNA Via Castagnoli, 1 - Bologna Uff. I - Dirigente Stefano Versari Tel. 051-3785263 Graziella Roda Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna
Finalmente la scuola dal di dentro riscopre l’edu-
i gruppi di formazione sull’autismo del prossimo
cazione speciale come disciplina sua, non come
anno scolastico per i corsi finanziati dal nostro Uffi-
ancella della medicina e senza soggezione nei con-
cio (USR Emilia-Romagna).
fronti delle professioni sanitarie, che devono avere
Ai gruppi saranno ammessi (se lo vorranno) anche
il loro ruolo, che però è distinto da quello degli in-
i genitori dei bambini autistici i cui insegnanti par-
segnanti ed educatori. E’ doloroso constatare che
tecipano alla formazione.
con le scuole speciali si è buttato alle ortiche anche
I materiali sono scaricabili da tutti, con l’avverten-
un sapere e un saper fare prezioso con l’utopia che
za che trattasi di ipotesi di lavoro e di ricerca e non
bastasse mettere tutti insieme perché succedesse il
di proposte didattiche già formalizzate (anche se
miracolo. La vicinanza dei compagni normodotati è
hanno alle spalle la lunga tradizione didattica delle
una risorsa se viene sfruttata da insegnanti compe-
scuole - non soltanto del nostro Paese).
tenti che sanno dosare, per ogni allievo, la quantità
In ogni caso, se li vorrete guardare e se vi troverete
di insegnamento personalizzato e quella in gruppi
qualcosa di utile o se vorrete arricchirli con la vostra
piccoli o grandi a seconda delle esigenze educative.
esperienza, sapete dove trovarci.
E questa tensione alla socializzazione guidata da insegnanti consapevoli è sempre presente, in ogni
http://www.istruzioneer.it/page.asp?IDCategoria=
riga del prezioso lavoro di Graziella Roda
430&IDSezione=1773&ID=337695
Abbiamo pubblicato nel nostro sito (al link che trovate qui sotto) le dispense sulle quali lavoreranno 25
Educazione
LINEE GUIDA PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITà Diritto allo studio - Qualità dell'integrazione - Insegnanti di sostegno - Insegnanti curricolari - Formazione e Aggiornamento - Consigli ai genitori - Collaboratori Scolastici (ex Bidelli) Salvatore Nocera, Responsabile dell’Area NormativoGiuridica dell’Osservatorio Scolastico sull’Integrazione dell’AIPD Nazionale
A seguito di insistenti richieste delle Associazioni,
Terza parte: “Ruolo inclusivo della scuola” È ancor
il Ministero dell’Istruzione ha emanato con la Nota
più interessante, perché scende più in dettaglio sui
del 4 agosto 2009, le Linee-guida sull’integrazione
compiti organizzativi prevalenti del Dirigente sco-
scolastica degli alunni con disabilità.
lastico, su quelli didattici di tutti i docenti del con-
Il corposo documento, di quasi 20 pagine, si compo-
siglio di classe, su quelli operativi dei collaboratori
ne di una premessa e tre parti.
e delle collaboratrici scolastiche e su quello partecipativo della famiglia.
Prima parte: “Il nuovo scenario: il contesto come
Il documento si dilunga opportunamente sul ruolo
risorsa” Racconta sinteticamente lo sviluppo della
strategico del Dirigente scolastico del quale si riba-
normativa italiana in materia di inclusione scolasti-
discono i compiti fondamentali, e cioè: della for-
ca, evidenziando l’importanza della L. n° 517/77 e
mazione delle classi, della costituzione del Gruppo
della Sentenza della Corte costituzionale n. 215/87,
di lavoro di Istituto (GLHI), di cui all’art. 15, comma
nonché della Legge-quadro n. 104/92 sino alla L. n°
2 della L. n° 104/92, dei Gruppi di lavoro sui singo-
296/06 che esplicita il diritto al rispetto delle “effet-
li casi (GLHO), di cui all’art. 12, comma 5, della L.
tive esigenze” dei singoli alunni con disabilità.
n° 104/92, dell’organizzazione dell’aggiornamento
È interessante notare come questa normativa ven-
di tutto il personale operante nella scuola per l’in-
ga riletta alla luce sia del nuovo principio costitu-
tegrazione, anche alla luce della Nota Ministeria-
zionale dell’autonomia scolastica, sia della Conven-
le prot. n° 4798/05, della stipula di accordi di pro-
zione mondiale sui diritti delle persone con disabi-
gramma a livello di piani di zona.
lità, ratificata dall’Italia con la L. n° 18/09, sia degli
Il testo scende in maggiori approfondimenti per
ICF, i nuovi criteri di valutazione del funzionamento
ambiti fondamentali, partendo dalla programma-
del corpo umano nel contesto socioambientale, che
zione, che impone la previsione nel POF (Piano
hanno superato la unilaterale visione sanitaria della
dell’Offerta Formativa) delle singole scuole, dei
disabilità a seguito di un approccio biopsicosociale,
criteri organizzativi di accoglienza degli alunni con
che viene proposto a tutti gli operatori della scuola
disabilità. Tale accoglienza deve essere orientata al
(vedi scheda n° 255. L’Intesa Stato-Regioni del 2008
lavoro didattico, per quanto possibile, degli alunni
per l’accoglienza scolastica e la presa in carico degli
con disabilità nella propria classe e nel contesto del
alunni con disabilità).
programma svolto dai compagni. Solo eccezionalmente può impostarsi collegialmente un PEI che,
Seconda parte: “L’organizzazione” Ricolloca l’inte-
nell’interesse dell’alunno, preveda l’uscita dalla
grazione nel nuovo quadro del decentramento del
classe. Ma a tal proposito il documento stigmatizza
Ministero agli Uffici Scolastici Regionali, proponen-
le prassi negative della costituzione stabile di grup-
do la costituzione di Gruppi di lavoro interistituzio-
pi laboratoriali di soli alunni con disabilità. Altra
nali regionali per coordinare i Gruppi provinciali e
prassi condannata è la delega dell’integrazione dei
possibili nuovi gruppi a livello di piani di zona.
docenti curricolari ai soli docenti per il sostegno. Il Dirigente deve stimolare fin dall’iscrizione la for26
Linee Guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità
mulazione di PEI orientati al progetto di vita che
mento delle famiglie nel processo di integrazione,
preveda i possibili sbocchi lavorativi.
ribadendo la norma dell’art. 12, comma 5 della L.
È importante infine che i Dirigenti scolastici pro-
n° 104/92 secondo cui le famiglie hanno diritto a
muovano reti di scuole come punto di riferimento
partecipare alla formulazione e verifica del Profi-
e coordinamento per centri di documentazione,
lo Dinamico Funzionale (PDF) e del PEI. Esse hanno
formazione e consulenze.
inoltre diritto a consultare la documentazione rela-
Il testo passa poi a “direttive” relative alla corre-
tiva al processo di integrazione.
sponsabilità di tutti i docenti che hanno in classe un
Le riunioni dei gruppi di lavoro (GLHO) debbono
alunno con disabilità.
essere convocate in orari compatibili con la neces-
Si insiste sul coinvolgimento di tutti i docenti nella
saria presenza delle famiglie.
presa in carico del processo di insegnamento-apprendimento e sulla valutazione degli alunni con
OSSERVAZIONI
disabilità loro affidati. A tal proposito si sottolinea
Il documento non apporta alcuna novità normativa
che “la valutazione in decimi va rapportata al P.E.I.,
e non fornisce risposte a molte richieste formulate
che costituisce il punto di riferimento per le attivi-
dalle associazioni.
tà educative a favore dell’alunno con disabilità. Si
Malgrado queste lacune, si tratta pur sempre di un
rammenta inoltre che la valutazione in questione
documento che, in quasi 20 pagine, rilancia l’impe-
dovrà essere sempre considerata come valutazione
gno dell’Amministrazione scolastica sull’integra-
dei processi e non solo come valutazione della per-
zione, in un momento in cui sembrava scemare di
formance.”
attenzione nell’agenda politica.
Segue quindi un apposito paragrafo concernente
Data la sua stessa natura, il documento può essere
i compiti di assistenza per l’igiene personale degli
considerato non già un punto di arrivo delle politi-
alunni con disabilità. Si ribadisce che tale compito
che scolastiche, quanto un punto di partenza per un
è di competenza dei collaboratori e delle collabora-
rilancio di una maggiore qualità dell’integrazione
trici scolastiche e che i Dirigenti scolastici debbono
scolastica. Ciò sarà facilitato dal monitoraggio che,
predisporre per tempo le procedure per garantire la
anche sull’inclusione scolastica italiana, bisognerà
qualità di tale servizio sulla base della Nota Ministe-
svolgere in attuazione della Convenzione universa-
riale prot. n° 3390/01 e del Contratto Collettivo Na-
le dei diritti delle persone con disabilità. Per questo
zionale di Lavoro e della contrattazione decentrata.
il documento dovrà essere attentamente letto ed
La terza parte ed il documento si concludono con
applicato non solo dagli operatori della scuola, ma
un paragrafetto concernente i diritti di coinvolgi-
anche e soprattutto dalle famiglie.
MASTER IN AUTISMO La Facolta’di Medicina e Chirurgia della Universita’ di Firenze indice il Master di I livello: VALUTAZIONE E TRATTAMENTO DELL’AUTISMO E DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO Bando pubblicato sul sito http://ammissioni.polobiotec.unifi.it/turul/#Concorsi Per informazioni: didattica.master@polobiotec.unifi.it
27
News
N ENEWS WS ALPACA: MULTIMEDIALITà PER AUTISTICI Tratto da “lastampa.it”
Alpaca, acronimo di “Alternative Li-
In genere, la comunicazione vi-
teracy with Pda and Augmentative
siva avviene avvalendosi di sup-
Communication for Autism”, è uno
porti cartacei, non sempre pratici
strumento diretto ai bambini con di-
in tutti i contesti di vita quotidia-
sturbi pervasivi dello sviluppo, come
na. Per ovviare si è pensato ai co-
l’autismo, che sfutta la multimediali-
municatori multimediali palmari
tà per implementare i vantaggi della
che attivano un menù dal quale
comunicazione visiva adottata nel
può essere scelto un gran numero
trattamento dei piccoli.
di supporti visivi (foto, parole, sim-
Il sistema impiega una soluzione
boli, frasi) associati a espressioni
che coinvolge tatto, vista e udito
vocali che consentono l’uso di un
in un apposito software su palmare che, tramite il
sistema lessicale e grammaticale adeguato al livello
touch screen, gestisce una serie di immagini e tracce
di sviluppo di ciascun bambino. I software e le im-
audio ritagliate sulle esigenze del singolo bambino.
magini del progetto sono stati sperimentati per sei
I supporti visivi favoriscono la comparsa delle abi-
mesi al Centro per i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo,
lità di linguaggio e comunicazione nei bambini
dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari.
molto piccoli con disturbi pervasivi dello sviluppo
Il sistema è adottato come ausilio tecnologico an-
e consentono ai bambini che non sviluppano il lin-
che da alcune Asl della Sardegna e in sette mesi
guaggio verbale di poter disporre di un sistema di
sono stati personalizzati e distribuiti 12 apparec-
comunicazione alternativo.
chi completi.
Insegnanti di sostegno «in deroga»: le norme e le questioni costituzionali Superando.it (di Francesco Marcellino, Avvocato)
Come stabiliscono alcune leggi recenti, risulta
assegnazioni di insegnanti di sostegno “in deroga”.
quanto mai importante - per l’imminente anno
Non è un argomento facile, quello che intendia-
scolastico 2009-2010 - che i documenti scolastici
mo qui trattare, ma è fervida la volontà di rendere
certifichino correttamente le «effettive esigenze
scorrevole una questione tanto complessa quanto
rilevate» dell’alunno con disabilità e che le scuo-
di interesse dei familiari delle persone con disa-
le si comportino poi di conseguenza. Il tutto con
bilità - e, forse, anche dei dirigenti scolastici - a
l’auspicio che i pronunciamenti dei vari giudici sia-
garanzia del diritto allo studio.
no sempre meno numerosi e che quelle effettive
È ormai noto che le Leggi Finanziarie del 2007 e del
esigenze trovino concreta applicazione. Un’ampia
2008 (Legge 296/06, articolo 1, comma 605, lettera
e approfondita analisi che prende le mosse dalle
B e Legge 244/07, articolo 2, commi 413-414) han28
Insegnanti di sostegno "in deroga": le norme e le questioni costituzionali
no abrogato la previgente modalità di assegnazio-
mative appena menzionate solo mediante calcoli
ne degli insegnanti di sostegno per gli alunni con
matematici (rapporto 1 insegnante di sostegno
disabilità (sostanzialmente fondata sul criterio del
ogni 2 alunni con disabilità), anziché tramite la
rapporto 1 insegnante di sostegno : 138 alunni).
lettura normativa complessiva che richiedeva l’as-
Afferma infatti la Legge Finanziaria del 2007 che
segnazione in base alle «effettive esigenze rileva-
con uno o più decreti del Ministro della Pubblica
te» del singolo alunno.
istruzione sono adottati interventi concernenti «il
E a conferma di ciò - durante lo scorso anno sco-
perseguimento della sostituzione del criterio pre-
lastico 2008-2009 - non pochi Tribunali Ammini-
visto dall’art. 40 comma 3, della legge 27 dicembre
strativi Regionali (si richiama per tutti TAR Puglia,
1997 n. 449, con l’individuazione di organici corri-
Ordinanza n. 100/92, per un approfondimento
spondenti alle effettive esigenze rilevate, tramite
della quale si legga in questo stesso sito il testo
una stretta collaborazione tra regioni, uffici scola-
elaborato da chi scrive, intitolato Lesione del di-
stici regionali, aziende sanitarie locali e istituzioni
ritto all’insegnante di sostegno e stato dell’arte
scolastiche, attraverso certificazioni idonee a de-
giudiziaria), hanno chiaramente affermato che «il
finire appropriati interventi formativi». Le parole
raggiungimento del tendenziale rapporto di 1:2»
magiche del presente testo legislativo sono «effet-
è da seguire «solo come media nazionale e non
tive esigenze rilevate». E queste ultime sono rica-
come limite normativo».
vate dalla stretta collaborazione tra Enti - ovvero
L’unico limite normativo, quindi (rectius: diritto
dalle certificazioni - quindi dalle Diagnosi Funzio-
dello studente con disabilità quale diritto fonda-
nali, dai Profili Dinamici Funzionali (PDF), dai Piani
mentale all’istruzione e all’integrazione scolasti-
Educativi Individualizzati (PEI) e dai Piani Educativi
ca), è quello dell’assegnazione dell’insegnante in
Didattici di ogni singolo alunno.
base alle «effettive esigenze rilevate» e non già -
Secondo la Finanziaria del 2007, dunque, l’asse-
come forse amaramente accaduto - la mera sud-
gnazione dell’insegnante di sostegno (e, quindi,
divisione matematica della metà di insegnanti di
anche dell’ammontare delle ore che l’insegnante
sostegno rispetto al numero complessivo di alunni
di sostegno stesso deve seguire in classe lo studen-
disabili e, poi, a seguito di questo, l’assegnazione
te con disabilità) è il frutto delle «effettive esigen-
“possibile” di ore.
ze rilevate e certificate dalle documentazioni sani-
D’altra parte, a conferma di ciò è chiarissimo il
tarie, sociali e scolastiche».
Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione
La Finanziaria del 2008, poi, tenendo espressamen-
emesso il 24 aprile 2008 di concerto con il Ministe-
te fermo il principio sancito da quella dell’anno
ro dell’Economia e delle Finanze, laddove, all’ar-
precedente (si legga l’articolo 2, commi 413-414
ticolo 9, afferma: «per l’anno scolastico 2008/09 il
della citata Legge 244/07) ha tra l’altro aggiunto
numero dei posti di sostegno complessivamente
che «criteri e modalità devono essere definiti con
attivabili in ciascuna regione […] tende a realizza-
riferimento alle effettive esigenze rilevate, assi-
re al livello regionale il graduale raggiungimento
curando lo sviluppo dei processi di integrazione
del rapporto medio nazionale di un insegnante
degli alunni diversamente abili anche attraverso
ogni due alunni diversamente abili».
opportune compensazioni tra province diverse ed
Insomma, risulta evidente e agevole formulare la
in modo da non superare un rapporto medio na-
seguente lettura normativa:
zionale di un insegnante ogni due alunni diversa-
1) il principio normativo è quello delle «effetti-
mente abili».
ve esigenze rilevate» dell’alunno con disabilità, il
I familiari delle persone con disabilità, invece,
quale, di per sé, garantisce il diritto fondamentale
affermano che gli Uffici Scolastici Regionali e gli
dell’alunno all’istruzione e all’integrazione;
Uffici Scolastici Provinciali hanno applicato le nor-
2) il rapporto 1:2 non è un vincolo normativo, ma 29
News
una tendenza media;
dicato al comma 3, in presenza di handicap parti-
3) il rapporto 1:2 non è immediato, ma dev’essere
colarmente gravi».
gradualmente raggiunto;
Dall’analisi delle norme in atto, quindi, credo ri-
4) il rapporto 1:2 - che non è un vincolo normativo,
sulti chiaro che il sistema delle “deroghe” non è
ma una media matematica - non può ledere il vin-
più presente nel nostro ordinamento giuridico. Al
colo normativo delle «effettive esigenze rilevate»;
momento, perciò - salvo in alcuni sporadici casi -
5) La disciplina normativa, nel suo complesso, deve
credo che si parli di deroghe in modo non consono
migliorare (o, quantomeno, garantire) la qualità
con il dettato legislativo vigente.
dell’integrazione scolastica degli alunni con disa-
Compiuta questa premessa, si può adesso appro-
bilità e non già, invece, peggiorarla.
fondire quanto ha già divulgato l’avvocato Sal-
Per chi si occupa di questo ramo del diritto, al mo-
vatore Nocera riguardo la sollevata questione di
mento della promulgazione degli atti normativi
legittimità costituzionale (si veda ad esempio,
in commento, non è stato difficile rendersi im-
nel sito dell’AIPD - Associazione Italiana Persone
mediatamente conto di una “novità” rispetto al
Down, la scheda intitolata Il Consiglio di Giustizia
panorama complessivo delle norme a tutela del-
Amministrativa siciliana solleva questione di co-
le persone con disabilità. Sia la Legge Finanziaria
stituzionalità sull’abolizione delle deroghe per il
del 2008, sia (ovviamente) il Decreto del Ministero
sostegno (Sentenza CGA Sicilia 12/03/09).
della Pubblica Istruzione affermano: «un rapporto
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regio-
medio nazionale di un insegnante ogni due alunni
ne Sicilia è stato da ultimo chiamato a pronunciar-
diversamente abili».
si con riferimento all’assegnazione di insegnanti
Due alunni diversamente abili: a differenza di
di sostegno per alunni con disabilità. Il suddetto
quasi tutta la legislazione in tema di tutela del-
CGA - con diverse argomentazioni - ha ritenuto
le persone con disabilità, nessuna distinzione ha
«rilevante e non manifestamente infondata» la
previsto il Legislatore tra tipologie di disabilità,
questione di legittimità costituzionale dell’artico-
tra connotazioni di gravità (o meno). Insomma,
lo 2, commi 413 e 414 della Legge 244/07, ritenen-
la legge non fa distinzione se l’alunno con disa-
do sostanzialmente che la mancanza di distinzione
bilità è (o non è) connotato da gravità. Anche il
tra connotazione di gravità vanifichi per i disabili
previgente sistema di assegnazione dei docenti di
gravi la possibilità di accedere all’istruzione.
sostegno determinava distinzioni di trattamento
Si ritiene prematuro e inopportuno immaginare
fondate sulla connotazione di gravità. Ciò non ri-
come potrebbe pronunciarsi la Corte Costituzio-
sulta invece più previsto dalle Leggi Finanziarie e
nale, anche se la tempestività del pronunciamento
dal Decreto in commento.
potrebbe aiutare familiari e operatori nel definire
Ovviamente questo determinò perplessità tra gli
l’assetto complessivo della materia. Alcune osser-
operatori del diritto. Anche se occorre riferire che
vazioni di ampio respiro possono tuttavia com-
qualora funzionasse realmente il sistema vigente
piersi.
dell’assegnazione in base alle effettive esigenze
Innanzitutto risulta chiaro che il diritto della per-
rilevate, probabilmente non si sentirebbe la man-
sona con disabilità ad ottenere un insegnamento
canza del “regime speciale” della deroga giusti-
di sostegno non può essere condizionato, nella
ficata dalla connotazione di gravità dell’alunno.
sua concreta attuazione, dalle disponibilità finan-
Anzi. Proprio la Finanziaria del 2008 espressamen-
ziarie dello Stato. Anche se l’equilibrio di finanza
te abroga l’articolo 40 della Legge 449/97 nella
pubblica, infatti, è un interesse di rango costituzio-
parte in cui consentiva «la possibilità di assumere
nale - che si “dubita” possa considerarsi superiore
con contratto a tempo determinato insegnanti di
agli interessi giuridici di tutela dell’integrazione
sostegno in deroga al rapporto docenti alunni in-
scolastica degli alunni con disabilità - occorre ri30
Insegnanti di sostegno "in deroga": le norme e le questioni costituzionali
cordare che la modifica del sistema previgente è
mi, interventi e servizi che renda esigibile il diritto
stata voluta dalle due ultime Finanziarie «per me-
soggettivo della persona con disabilità (evitando-
glio qualificare il ruolo e l’attività dell’amministra-
ne, così, un possibile affievolimento o vanificazio-
zione scolastica attraverso misure e investimenti,
ne già solo per il doverlo “condividere” con altri).
anche di carattere strutturale, che consentano il
Insomma, come spesso affermano i familiari di
razionale utilizzo della spesa e diano maggiore ef-
persone con disabilità, sarebbe auspicabile evitare
ficacia ed efficienza al sistema istruzione» (si veda
una “lotta tra poveri” e forse una sentenza di tipo
l’articolo 1, comma 605 della Legge 296/06).
“interpretativo” potrebbe aiutare gli operatori
Di certo il sistema dell’effettiva esigenza rilevata
del settore. D’altra parte - come riferito da alcuni
rende “personalizzata” alle obiettive necessità
familiari - «la scuola non è un ospedale che cura i
l’integrazione scolastica e quindi (dovrebbe au-
sani e respinge gli ammalati» e al di là del diritto,
tomaticamente essere) efficace ed efficiente. Non
cosa si può dire al genitore che ritiene che «econo-
si comprende, pertanto, come questa - senza tra
mizzare le risorse istituzionali a scapito dei bam-
l’altro ledere altri fondamentali princìpi - possa in-
bini meno fortunati ha il sapore dell’immoralità e
ficiare l’equilibrio della finanza pubblica (se non
che da genitori si ha il dovere, prima ancora che il
ammettendo, automaticamente, che si è promul-
diritto, di salvaguardare la crescita del figlio»?
gato un sistema normativo inadatto o che risulta
Ad avviso di chi scrive, una lettura normativa fon-
essere adatto solo con il rispetto normativo - e,
data e ragionevole conduce ad affermare che è la
quindi, non più statistico - del rapporto 1:2!).
tendenza matematica nazionale di 1:2 derogabile;
D’altra parte è nota - e deve esserlo sempre più -
e derogabile proprio in base alle effettive esigen-
l’eterogeneità del mondo della disabilità che per
ze rilevate e se queste (e quando queste) riguar-
sua intrinseca natura presenta aspetti soggettivi e
dano alunni con disabilità grave. Non già, quindi,
variabili da caso a caso (per tipologia, connotazio-
una deroga normativa o una deroga che conduca
ne, gravità e condizione anche dell’intero nucleo
alla possibilità di assumere personale (così da evi-
familiare oltre che dell’intero sistema di risorse -
tare la formazione di ulteriore precariato), ma la
anche diverse dalla scuola - presenti sul territorio).
vera e profonda applicazione di una norma che
Il sistema dell’effettiva esigenza rilevata, quindi,
finalmente vuol vedere alunni e persone con disa-
è certamente commisurato alla personalizzazione
bilità e non già numeri!
delle esigenze, non essendo personalizzata, inve-
Per l’imminente prossimo anno scolastico, dunque
ce, la mera divisione/distribuzione di 1 insegnante
- come già confermato dallo scorso anno e dai pro-
ogni due alunni disabili. Mentre infatti l’effettiva
nunciamenti giurisprudenziali - risulta importante
esigenza rilevata determina - inequivocabilmente
che i documenti scolastici abbiano correttamente
e inconfutabilmente - la rilevazione di esigenze di-
certificato le «effettive esigenze rilevate». Se tra
verse tra alunno con disabilità lieve e alunno con
queste ultime e i servizi di integrazione scolastica
disabilità grave, ciò, invece, non accade più se ma-
effettivamente assegnati/forniti all’alunno (assi-
tematicamente si devono dividere le risorse asse-
stenza igienico-personale; insegnante di sostegno
gnate indistintamente tra gli alunni disabili.
e numero di ore; assistente per l’autonomia e la
Forse, allora, il diritto alla «priorità nei programmi
comunicazione) dovesse esserci discrepanza, si ha
e negli interventi dei servizi pubblici» scaturente
ragionevole motivo per fondare una domanda di
dal riconoscimento della gravità di cui all’articolo
giustizia innanzi all’autorità giudiziaria.
3, comma 3 della Legge 104/92, dovrebbe condur-
Con l’auspicio che i pronunciamenti siano sempre
re non già ad una norma di riferimento diversa
meno numerosi e le effettive esigenze rilevate tro-
in tema di attribuzione di insegnante di sostegno,
vino concreta applicazione.
ma all’effettiva fornitura di risorse per program31
News
Face: il robot per studiare l’autismo http://www.corriere.it/salute/08_agosto_20/autismo_robot_face_espressioni_sperimentazione_0db19dce-6eaf11dd-bf8a-00144f02aabc.shtml
PISA - Si chiama «Face», come volto in inglese,
NON SOLO PER L’AUTISMO - La prima sperimenta-
ma il nome nasconde un acronimo, ovvero una
zione, su una ventina di bambini, è stata positiva.
parola le cui iniziali hanno un altro significato.
«Ma ancora è presto per poter tracciare un bilan-
In questo caso «Facial automaton for conveyng
cio – avverte De Rossi – perché i casi trattati sono
emotions» (automa facciale per trasmettere
ancora minimi». Face non sarà importante solo
emozioni). Face è un androide biomimetico, ov-
per studiare l’autismo, ma potrebbe aiutare medi-
vero un robot dalle sembianze antropomorfe
ci e neuro scienziati a capire altri disturbi della co-
realizzato per interagire con gli umani. E’ stato
municazione. Spiega Giovanni Pioggia, docente di
realizzato dall’Università di Pisa (Centro di ricerca
Modelli di sistemi fisiologici all’Università di Pisa:
Enrico Piaggio) per aiutare i bambini autistici a
«L’autismo sembra esemplificare il fenotipo clini-
migliorare la comunicazione. Il progetto, al quale
co dei disordini dei sistemi cognitivi e neurali del-
collaborano anche l’Istituto per la neuropsichia-
la socializzazione. La ricerca con Face ha dunque
tria Stella Maris di Tirrenia (Pisa) e l’Accademia
un’estrema rilevanza, in quanto fornisce una pro-
delle belle arti di Carrara, avrà due anni di spe-
spettiva complementare della cognizione sociale.
rimentazione e poi continuerà in un laboratorio
Secondo molti studi attraverso l’autismo potremo
allestito nell’Istituto per la neuropsichiatria.
maggiormente indagare lo sviluppo della cogni-
PER ORA E’ SOLO UN VOLTO - Per ora Face è solo
zione sociale e viceversa».
un volto, ma il progetto prevede anche di realiz-
ATTIVITA’ «DIDATTICA» - L’uso dei robot può avere
zare un robot umanoide completo, capace di una
inoltre dei benefici in alcuni soggetti. «Anche se
buona interazione. L’umanoide ha una pelle arti-
l’essere umano è il migliore modello per il com-
ficiale sensorizzata che «capisce» le informazioni
portamento sociale, tuttavia il comportamento
tattili e il movimento ed è attrezzato con un siste-
umano è sottile, elaborato e ampiamente e non
ma visivo artificiale per capire l’espressione faccia-
può essere previsto – continua Pioggia -. I soggetti
le del soggetto e adeguarvisi. In altre parole Face
affetti da autismo focalizzano la loro attenzione
riesce a riprodurre sei espressioni base: dal triste
su singoli dettagli, mentre l’interazione con un
al felice, dall’arrabbiato all’impaurito. Il paziente
robot consente ad un soggetto di concentrarsi
indossa una maglietta con alcuni sensori che regi-
sul limitato, riproducibile e modulabile, numero
strano in tempo reale i segnali comportamentali
di modalità di comunicazione del robot. Inoltre,
e fisiologici: la frequenza cardiaca, quella respira-
mentre lo stress dell’imparare da un insegnante
toria e la risposta elettrodermica. Linguaggio, se
può risultare eccessivo, l’interazione con un robot
pur non verbale, che il robot interpreta. «I bam-
riduce la pressione permettendo al paziente di im-
bini autistici – spiega Danilo De Rossi, professore
parare meglio dall’ambiente».
ordinario al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione all’università di Pisa – riescono a interagire meglio con le macchine che con gli uomini. L’introduzione di un androide crea dunque una situazione ambigua capace di stimolare la curiosità del bimbo che, se da un lato percepisce di trovarsi di fronte ad una macchina, dall’altro ne individua la forma umana». 32
Disturbi dello spettro autistico: un progetto strategico di ricerca finalizzata
Disturbi dello spettro autistico: un progetto strategico di ricerca finalizzata 21 maggio 2009 - Per rispondere all’esigenza dif-
· sintomi depressivi e ansiosi
fusa di promuovere strategie per il controllo e la
· strategie di gestione dei problemi
prevenzione dei disturbi dello spettro autistico,
· stress
anche come base su cui innestare interventi per il
· sostegno sociale
miglioramento dell’organizzazione dei servizi sa-
· funzionamento familiare
nitari, il reparto Salute mentale del Centro nazio-
· benessere spirituale.
nale di epidemiologia, sorveglianza e promozione
L’analisi dei dati riguarderà il confronto tra Dsa e altre
della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sani-
patologie, e lo studio dei fattori associati al carico.
tà (Iss) ha ottenuto un finanziamento nell’ambito
La linea guida sul trattamento dei Dsa sarà pro-
dei programmi strategici per la ricerca sanitaria
dotta secondo la metodologia del Sistema nazio-
2007 per il progetto “Un approccio epidemiologi-
nale linee guida (Snlg), che prevede:
co ai disturbi dello spettro autistico”.
· un gruppo multidisciplinare di esperti
Gli obiettivi del progetto sono:
· identificazione dei quesiti
· quantificare e caratterizzare il carico di soffe-
· formulazione ed esecuzione delle strategie di ri-
renza (burden) e i bisogni delle famiglie con un
cerca
figlio affetto da un disturbo dello spettro auti-
· selezione e valutazione degli articoli
stico (Dsa) e identificare i fattori demografici, so-
· estrazione e sintesi dei dati
cioeconomici e assistenziali associati al burden;
· formulazione di raccomandazioni graduate
· stimare la componente genetica e ambientale di
· revisione da parte di esperti esterni
endofenotipi dell’autismo nella popolazione e
· diffusione della linea guida (inclusa versione per
identificare possibili fattori ambientali in grado di
i cittadini sul sito Snlg) e sua implementazione
modificare la suscettibilità genetica individuale;
attiva.
· produrre un’autorevole revisione sistematica
Per studiare l’ereditarietà dei tratti autistici e i mo-
delle evidenze scientifiche di efficacia dei trat-
dificatori ambientali della suscettibilità genetica
tamenti, che possa contribuire al miglioramento
individuale, si userà il metodo dei gemelli, basato
della qualità dell’assistenza.
sul confronto tra il livello di somiglianza fenotipi-
Lo studio del carico familiare si svolgerà in varie
ca in gemelli monozigoti e dizigoti. Lo studio sarà
Asl di diverse Regioni italiane distribuite sul ter-
condotto su un campione casuale di coppie di ge-
ritorio nazionale. In ogni Asl, si recluterà un cam-
melli estratte dal Registro nazionale gemelli. Gli
pione di famiglie con un figlio di 5-17 anni con Dsa
endofenotipi dell’autismo saranno misurati me-
o altre patologie croniche, una mentale (sindrome
diante uno strumento validato (Autism Spectrum
di Down) e una internistica (diabete) iniziate pri-
Questionnaire), somministrato anche ai genitori e
ma dei 5 anni.
altri eventuali fratelli.
Di ogni paziente, si raccoglieranno:
Per l’analisi dei dati si utilizzeranno appositi mo-
· dati clinici, sociodemografici e anamnestici
delli di equazioni strutturali: l’ereditabilità di un
· indici di gravità della patologia e funzionamen-
endofenotipo viene stimata esaminando la sua
to sociale
correlazione nelle coppie monozigoti e dizigoti,
· informazioni sull’assistenza ricevuta.
mentre eventuali interazioni gene-ambiente ven-
Ai genitori verranno somministrati strumenti per
gono saggiate stimando l’ereditabilità in sotto-
la valutazione di:
gruppi con diversa esposizione a specifici fattori
· carico
ambientali. 33
News
Le unità operative esterne
· reparto Epidemiologia genetica, Centro nazio-
· Centro per le psicosi infantili - Asl L’Aquila
nale di epidemiologia, sorveglianza e promozio-
· Centro per l’autismo - Ausl Rimini
ne della salute, Istituto superiore di sanità
· Unità di neuropsichiatria infantile - Ospedale
· reparto Epidemiologia clinica, Centro naziona-
nazionale di Alessandria.
le di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Istituto superiore di sanità.
Le unità operative interne · reparto Salute mentale, Centro nazionale di epi-
Il responsabile scientifico del progetto è Angelo
demiologia, sorveglianza e promozione della sa-
Picardi (angelo.picardi@iss.it).
lute, Istituto superiore di sanità
MEDICINE ALTERNATIVE E AUTISMO Carlo Hanau, Docente di programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari, Università di Modena e Reggio Emilia
Il 2 di ottobre si svolgerà a Bologna alla clinica neu-
boratorio eseguiti negli USA, in un laboratorio
rologica un convegno indetto dalla Prof.Antonia
“specializzato” per le malattie inguaribili come
Parmeggiani sulle medicine alternative nell’auti-
Alzheimer e SLA, che invariabilmente confermano
smo. Le medicine alternative trovano un ampio
i sospetti diagnostici tipici del DAN!, secondo cui
mercato nelle sindromi autistiche, come per tutte
le cause sarebbero l’inquinamento, le vaccinazio-
le condizioni drammatiche che la medicina non ri-
ni, la candida e l’alimentazione.
esce a guarire. Questo corrisponde al bisogno dei
Su di un depliant del DAN! italiano che è stato
genitori di soddisfare all’imperativo di fare tutto
recentemente distribuito come “educazione sa-
il possibile e l’impossibile per guarire i bambini.
nitaria” nei supermercati, si legge che le cause
Quando un bambino presenta comportamenti
dell’autismo sarebbero: “campagne vaccinali go-
autistici, raramente la medicina ufficiale riesce a
vernative contrarie ad elementari criteri di fisiolo-
scoprirne le cause; inoltre i farmaci offerti sono
gia per la precocità e frequenza dell’intervento,la
soltanto sintomatici, efficaci in una parte ridotta
mancanza di discrimine in relazione all’individua-
dei casi e non privi di effetti collaterali. Perciò i
lità biologica, al suo stato immunitario quando si
genitori si rivolgono alle medicine alternative, che
tratta di praticare i richiami ed infine all’uso di ad-
potrebbero avere una funzione positiva se utiliz-
ditivi tossici quali il mercurio e l’alluminio.”
zate con senso della misura e coscienza dei limiti.
Si ravvede in queste affermazioni un grave ed in-
Al contrario vi sono medici, come quelli aderenti
giustificato allarmismo sanitario, che rischia di ri-
al gruppuscolo col marchio DAN! (sconfiggi l’au-
durre il tasso di vaccinazioni in Italia, provocando
tismo oggi!), nato in USA nel 1995 ed acquisito in
epidemie come quella di morbillo a Napoli, che ha
Italia nel 2004 dal dr.Verzella, un oculista bologne-
provocato morti fra i bambini).
se, che mostrano una sicumera nei confronti della
Nel frattempo si è rivelata falsa l’ipotesi DAN! che
medicina ufficiale, fino a manifestare disprezzo
l’autismo fosse collegato con i sali di mercurio che
verso gli specialisti che onestamente ammettono
erano presenti come conservanti nei vecchi vacci-
di riuscire a fare poco per i disturbi dello spettro
ni, dato che da molti anni questi sali sono stati eli-
autistico. Le sue promesse di “recuperare” il bam-
minati e il numero dei nuovi bambini autistici non
bino dall’autismo funzionano da chimera per atti-
è calato. Anche una recentissima ricerca dell’ISS e
rare i genitori disperati.
dell’Università di Padova non trova legame fra vac-
Si richiede un migliaio di euro per gli esami di la-
cini con Thimerosal di mercurio e disturbi neuro34
Medicine alternative e autismo
logici dei bambini (Tozzi A. E. et al. Neuropsycho-
questi ultimi pretendono che la chelazione sia la
logical Performance 10 Years After Immunization
cura di molte malattie inguaribili. Della chelazio-
in Infancy With Thimerosal-Containing Vaccines.
ne come terapia dell’autismo Benedetto Vitiel-
Pediatrics 2009;123: 475-482).
lo, Responsabile della Neuropsichiatria Infantile
L’attuale strategia del DAN! consiste nell’utilizzo
dell’NIH, National Institute of mental Health ( Il
di genitori, tramite siti da loro gestiti, che svolgo-
Ministero della Salute degli Stati Uniti), dice in un
no la funzione di esche per attrarre altri clienti. Il
messaggio del 26 luglio 2008 “al momento non ci
medico che rappresenta DAN! in Italia e Europa
sono dati in supporto dell’efficacia di questa te-
non si rivolge ai Colleghi e tantomeno agli Spe-
rapia, che però puo’ avere degli effetti tossici e
cialisti, ma al contrario li attacca pesantemente,
rimane speculativa e sperimentale”.
contestando le basi della moderna scienza medica
Iniziata come “cura” dell’arteriosclerosi, la chela-
con i noti argomenti: la medicina non si fa sui libri,
zione si è estesa anche agli autistici, agli Alzheimer,
i pazienti sono uno diverso dall’altro etc. etc. Ven-
alla SLA e ad altre patologie cronico degenerative.
gono snobbate anche le indicazioni che la SINPIA,
Sappiamo che uno dei punti di forza dei moder-
la Società italiana dei neuropsichiatri dell’infanzia
ni venditori di illusioni consiste nell’esporre teorie
e dell’adolescenza, ha emanato 4 anni fa.
e nell’applicarle immediatamente come terapie a
Invece di pubblicazioni scientifiche censite su Pub-
pagamento, lasciando ad altri il compito di speri-
Med e aperte alle critiche della comunità scien-
mentarle e di provarne l’efficacia. Quando, dopo
tifica internazionale, i medici DAN! presentano
anni, ne viene provata l’inefficacia in una patolo-
pubblicazioni autoreferenziali, libri e congressi in
gia, allora si atteggiano a vittime di una persecu-
cui il gruppuscolo si autoesalta davanti ai genitori,
zione delle “lobby della medicina ufficiale” e delle
mostrando nei filmati bambini americani che sa-
case farmaceutiche e, con gli stessi rimedi illusori,
rebbero guariti dall’autismo per loro merito.
passano ad altre patologie inguaribili sfruttando-
Seguendo gli esami praticati, anche le “cure” pre-
ne il mercato.
scritte sono molte e variegate, fra cui la chelazio-
La chelazione, per la pressione di gruppi di geni-
ne dei metalli pesanti, la dieta priva di: glutine,
tori illusi, era stata assunta come ipotesi di ricerca
caseina, soia, glucosio, conservanti e coloranti. La
scientifica in USA, da effettuarsi su bambini au-
dieta esige che si aggiungano integratori alimen-
tistici nei quali la presenza di mercurio, anche se
tari, privilegiando quelli prodotti da un labora-
non raggiungeva i livelli di intossicazione, fosse
torio USA, il cui Amministratore delegato è pure
almeno dosabile, ma nel settembre 2008 è stata
diventato consigliere dell’associazione ASA (asso-
definitivamente abbandonata perché gli animali
ciazione americana dei genitori di autistici) ed è
da laboratorio al di sotto del livello di intossicazio-
venuto in Italia a propagandare i suoi prodotti.
ne hanno mostrato conseguenze della chelazione
La prima delle terapie farmacologiche proposte
negative, simili agli effetti neurologici dell’intossi-
dal medico DAN! e dalla biologa che firma con
cazione stessa. Peggio il taccon del buso, direbbe-
identico cognome insieme a lui un libro totalmen-
ro in Veneto.
te autoreferenziale è la chelazione dei metalli
Oggi si assiste al paradosso per il quale la chela-
pesanti, che viene proposta anche quando il bam-
zione, che è stata abbandonata anche come ricer-
bino non supera i valori-soglia dell’intossicazione
ca dal NIH degli USA, può essere tranquillamente
stabiliti dalla tossicologia.
prescritta in Italia da un oculista, che non ha mai
Fuori delle vere intossicazioni, dove è normalmen-
fatto domanda di sperimentazione a nessun comi-
te applicata dalla medicina ufficiale, la chelazione
tato etico.
è molto praticata in USA, dove da molti anni rap-
La lista potrebbe continuare, ma necessità di con-
presenta un grosso affare per i medici alternativi;
tenere la comunicazione obbligano a terminare. Si 35
News
invitano i genitori a chiedere e a mettere in atto
guida delle Regioni e del Ministero, piuttosto che
gli interventi di psicopedagogia speciale precoci,
nelle illusioni vendute a caro prezzo dalla medici-
strutturati e intensivi che dal 1989 l’Associazione
na alternativa americana o italiana. Il 16 marzo si è
ANGSA onlus ha introdotto in Italia, in primis in
svolto presso l’Istituto Superiore di Sanità in Roma
Abruzzo, che per anni è stata la Regione capofila
un grande convegno sull’autismo, al quale hanno
di una ricerca finalizzata ministeriale sull’autismo
partecipato i maggiori esperti dell’argomento. Nel
che ha coinvolto sei Regioni italiane (Marche, Emi-
2010, a Catania, si svolgerà il convegno internazio-
lia Romagna, Umbria, Veneto, Calabria). Le speran-
nale di Autismo Europa. La medicina ufficiale, per
ze vanno riposte negli interventi che hanno dato
fortuna, ha ripreso a studiare le sindromi autisti-
prova sperimentale scientifica, recepiti dalle linee
che, e la speranza può essere ben riposta.
E’ stata inaugurata la residenza della Fondazione Marino a Melito Giovanni Marino, Presidente ANGSA Calabria. Presidente della Fondazione Marino per l’Autismo ONLUS. Tratto da www.superando.it, martedì 14 agosto 2007
Il bisogno di riconoscere dignità e rispetto della
domanda di assistenza, con il conseguente calo de-
persona impone che i centri che non rispettano
gli stessi costi di gestione.
i diritti delle persone che vi sono ricoverate ven-
Bisogna infine far capire al mondo della politica
gano chiusi subito. È necessario che i disabili non
che è determinante il ruolo delle famiglie oppure
autosufficienti siano deistituzionalizzati e quindi
delle associazioni che rappresentano quella disabi-
accolti presso strutture di piccole dimensioni e in-
lità, quando si tratta di organizzare una politica di
seriti in un contesto sociale. Solo così si potrà rico-
assistenza. Infatti, se si rendono protagoniste le fa-
noscere e garantire la dignità umana.
miglie o le loro associazioni, non ci saranno più casi
Ma la struttura di piccole dimensioni non potrà di-
come quello di Serra d’Aiello. La Fondazione che
ventare automaticamente un “non istituto”, se le
ho creato per ospitare otto persone con autismo
famiglie continueranno a lasciare i loro figli, senza
prevede che le famiglie siano parte del Consiglio di
più occuparsi della loro assistenza e dei loro bisogni.
Amministrazione per il semplice loro diritto/dovere
È necessario perciò incoraggiare una politica di
di essere protagoniste delle scelte assistenziali e di
coinvolgimento della famiglia nel processo di vita
vita dei loro figli.
indipendente della persona disabile.
Non può che essere questo il percorso verso la vera
Ricordo a questo proposito uno slogan caro alle
deistituzionalizzazione.
più grandi associazioni nazionali della disabilità: Nulla su di Noi Senza di Noi. Bisogna spiegare ai politici che in questo cambiamento non si possono confrontare i costi di gestione di un istituto con quelli di una struttura di pochi posti letto. Anche uno sprovveduto potrà capire che i costi saranno maggiori (anche se a Serra d’Aiello la retta pro capite era astronomica!), ma la qualità di vita sarà migliore e con il tempo diventerà minore la 36
Centro per i disturbi pervasivi dello sviluppo
B U O N EBUONE PRASSI P R A S S I CENTRO PER I DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO Azienda Ospedaliera “G. Brotzu” Cagliari
I Disturbi Pervasivi dello Sviluppo costituiscono un
dei cittadini.“ Lavorare in rete significa lavorare in
gruppo di disturbi neuropsichiatrici dell’età evolu-
una logica di sistema, in cui i processi centrati sul-
tiva che alterano in maniera drammatica il normale
la persona garantiscono una reale presa in carico
sviluppo dei bambini, ne compromettono il funzio-
dei bisogni del paziente e assicurano la continuità
namento sociale e le autonomie personali, com-
dell’assistenza (”Piano Sanitario della Sardegna
portando elevatissimi costi affettivi ed economici
2006-2008).Il Centro per i Disturbi Pervasivi dello
per i singoli individui, le loro famiglie, la società in
Sviluppo persegue l’idea centrale del Piano Sani-
generale. Sono frequentemente associati al Ritardo
tario della Sardegna, personalizzazione e umaniz-
Mentale, presente nel 75% dei soggetti e all’epiles-
zazione degli interventi, all’interno di un sistema
sia presente nel 30% dei soggetti.Il 35% dei sog-
che è “al servizio della persona, deve coinvolgere
getti con Disturbi Pervasivi dello Sviluppo presen-
l’utente nei servizi di cura, cercare di rispondere
tano un altro disturbo psichiatrico in comorbidità:
alle sue specifiche necessità ed esigenze […] (nel
– Disturbi dell’Umore
rispetto) dei diritti delle persone che manifestano
– Disturbo Ossessivo-Compulsivo
un bisogno, rimettendo a fuoco i fondamenti etici
– Disturbi d’ansia
del lavoro di cura” (Piano Sanitario della Sardegna
– Disturbi della Condotta (D. Oppositivo-Provoca-
2006-2008). L’attenzione degli interventi è focalizzata sull’efficacia, intesa come la ricerca del modo
torio; ADHD) Il 10% dei soggetti affetti da Sindrome di Down
migliore di operare per il bene della persona con
presentano in associazione un Disturbo Pervasivo
Disturbo Pervasivo dello Sviluppo e della sua fami-
dello Sviluppo.
glia. Infine, il Centro per i Disturbi Pervasivi dello
La finalità perseguita dal Centro è quella di costi-
Sviluppo conduce un’intensa opera di qualificazio-
tuire una struttura di riferimento ad alta qualifica-
ne del personale, promuovendo un’omogeneità
zione professionale, sia nel campo della diagnosi
di aggiornamento e di preparazione tra le figure
e terapia dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo che
professionali coinvolte nell’intervento.La moda-
nell’ambito della ricerca e della formazione.
lità di produzione ed erogazione dell’assistenza
Le attività del Centro sono finalizzate a promuo-
segue il principio delle reti integrate, così come in-
vere una cultura dell’integrazione in tutti i con-
dicato dal Piano Sanitario della Regione Sardegna,
testi di vita delle persone con Disturbo Pervasivo
che prevede “la concentrazione della casistica più
dello Sviluppo.
complessa in un numero limitato di centri (hub),
Il Centro è attivo nella formazione degli operatori
che trattano volumi di attività tali da garantire
della salute mentale in età evolutiva: medici (pe-
la qualità dell’assistenza, ed il trattamento della
diatri, psichiatri, neuropsichiatri infantili), psicolo-
restante casistica in centri periferici (spoke) la cui
gi, educatori, terapisti, personale infermieristico e
attività è fortemente integrata con quella dei cen-
assistenti sociali. E’ una struttura sanitaria inseri-
tri. Il sistema […] è in grado di garantire a tutta
ta in un lavoro di rete, come previsto dal Piano
la popolazione equità di accesso a prestazioni di
Sanitario della Sardegna 2006-2008, al fine di ri-
qualità uniforme su tutto il territorio regionale”.
spondere in modo adeguato ai bisogni di salute
(Piano Sanitario della Sardegna 2006-2008) 37
Buone prassi
La incidenza di questo gruppo di disturbi nella re-
Le modalità di produzione ed erogazione dell’as-
gione Sardegna è riassunto nella tabella seguente.
sistenza avvengono secondo il principio delle reti integrate che prevedono “ la concentrazione del-
Anno
N° di nati*
1997
24
1998
38
1999
39
mento della restante casistica in centri periferici
2000
46
(spoke) la cui attività è fortemente integrata con
2001
43
2002
59
la popolazione equità di accesso a prestazioni di
2003
51
qualità uniforme su tutto il territorio regionale. La
2004
45
2005
56
2006
18
cienza tecnica attraverso la concentrazione della
2007
4
casistica e la tempestività di invio dalla periferia”.
Totale
423
la casistica più complessa in un numero limitato di centri (hub), che trattano volumi di attività tali da garantire la qualità dell’assistenza ed il tratta-
quella dei centri (hub). Il sistema, ove adeguatamente sviluppato, è in grado di garantire a tutta
rete ospedaliera organizzata e sviluppata secondo il modello dell’hub and spoke garantisce minima congestione, forte specializzazione, massima effi-
Fino a pochi anni fa, nessun programma specifico era previsto in Sardegna per l’assistenza dei bambini, adolescenti ed adulti con Disturbo Pervasivo
La prevalenza è il numero di pazienti con PDD in
dello Sviluppo. Negli ultimi anni nuovi approc-
un determinato periodo rispetto alla popolazione
ci terapeutici sono stati utilizzati nelle strutture
con sviluppo tipico.
pubbliche e private della nostra Regione. Il Centro
Pazienti con PDD: 1/166
Regionale per i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo,
Pazienti con Diabete: 1/600
nato a Cagliari nel 2003 per iniziativa dell’Azien-
Pazienti con Sindrome di Down: 1/800
da Sanitaria “G.Brotzu” in collaborazione con la
La Deliberazione della Giunta Regionale della Sar-
A.S.L. 8 di Cagliari, fornisce un servizio pubblico di
degna n. 44/10 del 31.10.2007 ha inteso promuo-
diagnosi, cura e riabilitazione per questo gruppo
vere “un programma straordinario finalizzato al
di disturbi. Il trattamento di riabilitazione si basa
superamento delle attuali carenze organizzative,
sui principi dell’Applied Behavior Analysis, inte-
logistiche e formative nel campo specifico dell’au-
grata con la terapia del linguaggio e con la terapia
tismo e dei disturbi pervasivi dello sviluppo. Il pro-
occupazionale, servizi di supporto alle famiglie,
gramma riguarda i seguenti ambiti:
alle scuole e ai servizi educativi della comunità. Il
- riorganizzazione dei servizi per l’autismo e gli al-
Centro per i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo pro-
tri disturbi pervasivi dello sviluppo, anche ricom-
muove una filosofia di INTERVENTO INTEGRATO
prendendo ed integrando l’attività del “Centro
che, alla luce degli studi più attuali, si rivela il più
per l’assistenza a bambini e adolescenti con di-
efficace nella promozione dello sviluppo delle abi-
sturbi pervasivi dello sviluppo”, di cui alla DGR
lità residue del soggetto e nella generalizzazione
n. 39/61 del 10.12.2002, all’interno della rete dei
delle abilità apprese in trattamento individuale.
servizi di NPIA;
Per intervento integrato si intende l’azione congiunta su più fronti da parte dei care-takers (ge-
- potenziamento dell’offerta dei servizi territoria-
nitori, insegnanti, terapisti, educatori) finalizzata
li e ospedalieri di NPIA;
a promuovere l’integrazione sociale e lavorativa
- formazione degli operatori coinvolti nella rete
del bambino nei suoi principali ambienti di vita. I
dei servizi” 38
Centro per i disturbi pervasivi dello sviluppo
• 1 ora di intervento con il sistema P.E.C.S. alla set-
servizi offerti sono i seguenti:
timana per i pazienti non verbali.
• Diagnosi • Intervento intensivo precoce
Il trattamento di riabilitazione integrata domicilia-
• Intervento domiciliare
re (terapia cognitivo-comportamentale, linguag-
• Intervento di gruppo
gio) è finalizzato a creare un’integrazione tra la
• Valutazione e Follow-up
fase intensiva della terapia e il mantenimento dei
• Trattamento Farmacologico
progressi nella fase di inserimento sociale e sco-
• Servizi di supporto alle famiglie
lastico del bambino; si svolge a casa del paziente.
• Servizi di supporto alle scuole e ai servizi educa-
L’attività del Centro si articola in 5 fasi: • Fase 1 Anamnesi e valutazione complessive.
tivi della comunità Il percorso diagnostico prevede una valutazione
Questa fase richiede l’impegno di 1 ora/bambi-
clinica e relazionale del bambino ed accertamenti
no per Dirigente Medico • Fase 2 Valutazione diagnostica e controllo. Que-
laboratoristici e strumentali per giungere ad una definizione diagnostica tramite:
sta fase richiede l’impegno di 40 minuti/bambi-
• Protocollo medico - biologico con particolare
no per Dirigente Medico e 3 ore/bambino per
attenzione agli ambiti genetico, neurobiochimi-
Dirigente Psicologo . In questa fase i bambini
co, monitoraggio terapie farmacologiche, EEG,
vengono sottoposti a 21 prove e test di valuta-
diagnostica per immagini, eye-tracking (conside-
zione diagnostica. • Fase 3 Terapia comportamentale e del linguag-
rata l’alta tecnologia delle strutture disponibili
gio. Questa fase rientra nel regime Ambulatoria-
presso l’Azienda Ospedaliera “G.Brotzu”).
le Intensivo e comporta l’impegno di 20 minuti/
• Scale diagnostiche (ADI-R, ADOS-G, ABC, SRS,
bambino per Dirigente Medico, 2 ore/accesso per
C.A.R.S, G.A.R.S.) • Test sul livello di sviluppo (PEP, Bayley III, Leiter-
Dirigente psicologo e 1 ora/accesso per Logope-
R, WPPSI, WISC-III, WAIS, CAS, Mullen Scales, K-
dista. Ogni paziente effettua l’unico trattamento
ABC - II)
tutti i giorni per 5 giorni \settimana per 6/12 mesi. • Fase 4 Follow up . In questa fase i piccoli pazienti
• Test sul gioco simbolico (Symbolic Play Test, So-
sono sottoposti ai test di valutazione del tratta-
cial Appreciation Test)
mento effettuato da ripetersi più volte l’anno.
• Valutazione delle capacità comunicative (Scheda
• Fase 5 Trattamento domiciliare. Questa fase ri-
Watson, MacArthur)
entra nel regime Domiciliare e consiste in 5 ac-
• Valutazione delle funzioni esecutive (NEPSY- II,
cessi settimanali \ 12 mesi con l’intervento del
Torre di Londra, WCST)
Dirigente Psicologo o Pedagogista Clinico
• Valutazione delle abilità precoci di joint atten-
Per promuove lo sviluppo della competenza socia-
tion 15-24 mesi (STAT, ESCS) • Valutazione delle abilità funzionali (AA-PEP, ABLLS)
le, agendo in modo mirato sui suoi pre-requisiti,
• Valutazione adattabilità sociale (Scala Vineland
vengono attivati interventi in piccolo gruppo. Nello specifico, vengono attivate due tipologie di in-
I e II) • Questionario CSHQ per i disturbi del sonno
tervento in piccolo gruppo:
Il trattamento di riabilitazione integrata intensivo
• Gruppo ludico (attività di gruppo per la promo-
e precoce (6-12 mesi) si fonda sull’Applied Beha-
zione delle abilità di gioco tra coetanei e delle
vior Analisys:
abilità sociali); • Role-play (attività di gruppo per la facilitazione
• 2 ore terapia cognitivo comportamentale al
dell’integrazione in contesti specifici di vita quo-
giorno per 5 gg alla settimana;
tidiana quali per esempio la scuola);
• 1 ora di terapia del linguaggio e della comunica-
• Gruppo Scuola (per preparare gli alunni per il
zione basata sull’ABA per 5 gg alla settimana; 39
Buone prassi
spettro autistico è giocato dalla scuola.Nel 75%
passaggio di ciclo); VALUTAZIONI DI FOLLOW-UP :
dei casi il quadro diagnostico delle persone auti-
• ADI e ADOS (una volta all’anno);
stiche è complicato dalla presenza di un ritardo
• Valutazione delle abilità adattive e linguistiche
mentale. In particolare, i bambini autistici mostrano abilità molto scarse nello svolgimento di com-
(ogni 6 mesi) • Test di livello una volta l’anno
piti il cui grado di astrazione è piuttosto elevato.
SERVIZI EDUCATIVI:
Tuttavia non è il ritardo mentale ad essere una
• Visite a scuola (tre volte all’anno, più frequenti
variabile discriminante per il successo scolastico, quanto piuttosto il grave deficit a livello comuni-
se necessario) • Incontro mensile con gli insegnanti, i genitori e
cativo e sociale. In questo senso, l’approccio ABA
i terapisti (o solo con gli insegnanti, se necessa-
rappresenta uno dei migliori esempi di strategie
rio).
educative per questo target di soggetti
SERVIZI DI SUPPORTO PER LE FAMIGLIE:
Gli educatori che supportano le attività delle per-
• Incontri mensili in equipe o soltanto con i geni-
sone con autismo nei loro principali ambienti di vita, hanno la responsabilità di organizzarne e
tori.
strutturarne gli eventi, lo spazio, il tempo e le in-
• Seminari per genitori su aspetti specifici dell’in-
formazioni verbali tramite l’applicazione di pecu-
tervento per i PDD. • Gruppi Hanen
liari strategie educative . Le principali strategie a
I genitori possono seguire le diverse fasi del trat-
disposizione di un educatore sono basate su me-
tamento attraverso l’utilizzo di uno specchio uni-
todiche ad indirizzo cognitivo-comportamentale
direzionale e di monitor, collegati con telecamere
e sui supporti visivi, che compensano la difficoltà
a circuito chiuso alle stanze di terapia. Vengono
delle persone con autismo nella comunicazionee
svolti programmi di parent-training, finalizzati a
nel linguaggio. L’uso sistematico dei supporti visivi
ridurre l’impatto stressogeno del disturbo sulla fa-
permette l’organizzazione e la strutturazione di
miglia, a promuovere l’uso di strategie efficaci di
tempo, spazio e conversazione e consente di ridur-
comunicazione e di comportamento nei contesto
re l’ansia che deriva dal sovraccarico di stimolazio-
della vita quotidiana del bambino.
ni sensoriali aumentando la possibilità di mettere in luce informazioni critiche e importanti. I terapisti registrano i contenuti e le risposte nei singoli trials in specifici format. I contenuti e la registrazione dei trials vengono costantemente comunicati alle altre figure professionali non solo in occasione delle riunioni di equipe ma anche tramite appunti, fogli di notazione e diari che consentono la socializzazione dei punti di forza e di debolezza. Il Centro collabora a numerose attività di promozione dell’integrazione delle persone con PDD: • Tao-chi per persone con Disturbo Pervasivo dello Sviluppo; • Progetto “Vela Solidale” che prevede numerose
Workshop di genitori per genitori • Le agende visive, 2008
iniziative quali corsi di vele a regate per bambini
• Le Storie Sociali, 2008.
con PDD.
Un ruolo fondamentale per la riuscita di un inter-
Gli interventi mirano ad incentivare le potenzia-
vento integrato al trattamento dei disturbi dello
lità delle persone con PDD, la loro autonomia e 40
Centro per i disturbi pervasivi dello sviluppo
l’integrazione sociale, in una prospettiva di mi-
• “Principi e Strategie di Intervento Comporta-
glioramento della qualità della vita e di riduzio-
mentale nella Scuola” Marlene Sotelo, UM-
ne a lungo termine dell’ammontare di assistenza
CARD (Centre for Autism and Related Disabili-
individuale necessaria e dei casi istituzionalizzati
ties – University of Miami) – Luglio 2007; • “Social Skill Groups” – Marlene Sotelo, UM-
ATTIVITA’ DI FORMAZIONE
CARD (Centre for Autism and Related Disabili-
• Il trattamento dei disturbi del linguaggio e della
ties – University of Miami) - Luglio 2007;
comunicazione nell’autismo” – Maggio 2003; • “Metodi e strategie di insegnamento per i bam-
• “More Than Words” - Erin Brooker, UM-CARD
bini con disturbo pervasivo dello sviluppo” -
(Centre for Autism and Related Disabilities –
Marlene Sotelo, UM-CARD - Settembre 2003;
University of Miami) - Ottobre 2007; • “Il Sistema PECS” – Michela Figini – Myers – Pyramid
• “Trattamenti comportamentali nei sviluppi per-
– Novembre 2007; Maggio 2008, Ottobre 2008:
vasivi dello sviluppo” – Brian Roselione e Luis
LE ABILITÀ SOCIALI NEI BAMBINI CON AUTISMO:
Grana - UM-CARD - Novembre 2003; • “Le Funzioni Esecutive nei Disturbi Pervasivi del-
QUALI PRECURSORI PER UN INTERVENTO PRECOCE.
lo Sviluppo” – Jennifer Stella Durocher, Universi-
E’ uno studio internazionale condotto dall’Azien-
ty of Miami - Luglio 2004; Dicembre 2004
da Ospedaliera “G. Brotzu, grazie ad un finan-
• “Metodologia di insegnamento nei disturbi per-
ziamento della Fondazione Banco di Sardegna. Il
vsasivi dello sviluppo” - Marlene Sotelo, UM-
progetto intende indagare longitudinalmente lo
CARD – Dicembre 2004 - Aprile e Maggio 2005;
sviluppo dei precursori della Teoria della Mente in
• “Diagnosi Clinica per i Disturbi Pervasivi dello
bambini con PDD e con sviluppo tipico. Nonostan-
Sviluppo” - Ketty Patino Gonzalez - University of
te la presenza di numerosi contributi derivanti da
Miami - Giugno 2005;
circa trent’anni di ricerca in questo settore, la que-
• “Costruzione delle Abilità di Comunicazione in
stione di quali siano in realtà i processi implicati
Bambini con PDD: Assessment e Intervento” –
nello sviluppo dell’intelligenza sociale (Teoria del-
Erin Brooker - UM-CARD – Novembre 2005;
la Mente) risulta tutt’ora aperta e costituisce l’og-
• “La Valutazione Neuropsicologica nei Disturbi
getto di studio di numerosi gruppi di ricerca, sia in
Pervasivi dello Sviluppo” - Jennifer Stella Duro-
ambito nazionale che internazionale. Lo studio è
cher, University of Miami - Ottobre 2005;
parte di un progetto internazionale svolto in col-
• “Principi e strategie di intervento comporta-
laborazione con l’Università degli Studi di Cagliari
mentale nella scuola”, Marlene Sotelo, UM-
(Dipartimento di Psicologia), l’Università di Miami
CARD (Centre for Autism and Related Disabili-
(Department of Psychology), l’Università di Trom-
ties – University of Miami), Ottobre 2006.
so – North Norway (Faculty of Medicine). ATTIVITA’ DI RICERCA
• “Reti neuronali e autismo”, Lennart Gustafsson,
OMEGA-3 AND MOOD DISORDERS IN PDD
Lulea University, Svezia, 3 Novembre 2006. • “Risultati recenti dagli studi sull’intelligenza so-
S. Banni, P. Scano, G.Doneddu
ciale nello sviluppo tipico e atipico: applicazioni
PARENTAL PERCEPTION OF SLEEP PRO-
per l’intervento nei pdd”, Jennifer Stella Duro-
BLEMS IN CHILDREN OF NORMAL INTELLIGENCE
cher, University of Miami, Novembre 2006.
WITH PERVASIVE DEVELOPMENTAL DISORDERS: PREVALENCE, SEVERITY AND PATTERN
• “Funzioni esecutive e teoria della mente: modelli di intervento per i disturbi pervasivi del
G. Doneddu, M. G. Iacolina, R. Fadda
linguaggio e della comunicazione nei pdd”, Erin
EARLY
Brooker, UM-CARD (Centre for Autism and Rela-
WITH AUTISM: USING PICTURE EXCHANGE COM-
ted Disabilities – University of Miami), Dicembre
MUNICATION SYSTEM COMBINED WITH DISCRETE
2006;
TRIAL TRAINING. 41
INTERVENTION
FOR
CHILDREN
Buone prassi
L’attività clinica svolta nel centro è stata di N.7497
G. Doneddu , R. Fadda
-THE PRECURSORS OF THEORY OF MIND: A LON-
ore di assistenza, a decorrere dal 01.04.2008 al
GITUDINAL STUDY IN ND CHILDREN AND IN CHIL-
30.10.2008. Dal 01.01.2008 al 30.10.2008 sono
DREN WITH AUTISM. M. Parisi**, G. Doneddu*, D.
state effettuate n. 145 prime visite, con un signi-
Rollo**, S. Pirchio**, R. Fadda**
ficativo aumento rispetto all’anno 2007 durante
il quale sono state effettuate n.120 prime visite.
** Center for Pervasive Developmental Di-
sorders, Hospital “G.Brotzu”, Cagliari
Dal 01.01.2008 al 30.10.2008 sono state effettuate
n.1957 giornate di day hospital con un significati-
* Department of Psychology, University of
vo aumento rispetto all’anno precedente durante
Cagliari
il quale sono state effettuate complessivamente -EVALUATING A.B.A. EARLY INTENSIVE INTERVEN-
1006 giornate di day hospital. Per quanto riguarda
TION FOR ASD: THE NEED FOR EVIDENCE BASED
l’assistenza domiciliare dal 01.04.2008 al 30.10.2008
TREATMENT IN ITALY. Dr. G.Doneddu*, Dr.ssa
sono state effettuate n. 4098 prestazioni rispetto a
R.Fadda**, Dr. M.G.Iacolina*, Dr. G.Saba*
n. 4459 prestazioni effettuate nello stesso periodo
dell’anno 2007. Le attività di tipo ambulatoriale nel
** Center for Pervasive Developmental Di-
sorders, Hospital “G.Brotzu”, Cagliari
periodo dal 01.04.2008 al 30.10.2008 sono state n.
1736 rispetto a n.1568 attività di tipo ambulatoria-
* Department of Psychology, University of
Cagliari
le effettuate nello stesso periodo dell’anno 2007.
Sono stati selezionati e assunti, con decorrenza
-DEVELOPING AND EVALUATING BOAT THERAPY
01.04.2008,attraverso specifico bando pubblico,
INTERVENTION PLANS FOR PEOPLE WITH AUTI-
due dirigenti psicologi e nove professionisti psico-
SM SPECTRUM DISORDERS : A PILOT STUDY. Dr.
logi. Grazie all’attivazione di questi interventi è sta-
G.Doneddu*, Dr. G.Masnata*, Dr.ssa R.Fadda**,
to possibile esaurire la lista di attesa dell’anno 2007
Dr. M.G.Iacolina*, Dr. G.Saba*
e avviare il percorso riabilitativo dei pazienti in lista
* Center for Autism and Related Disorders, Hospi-
di attesa nell’anno in corso.
tal “G.Brotzu”, Cagliari ** Department of Psychology, University of Ca-
Nuovi ingressi per anno
gliari
Al 31/12/2008 sono assistiti dal Centro 600 pazienti
-STUDIO CONTROLLATO DI FOLLOW-UP SUGLI EF-
Personale assegnato al Centro
FETTI DI UN INTERVENTO A.B.A. (APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS) IN UN CAMPIONE ITALIANO DI PDD. Dr. G. Doneddu *, Dr.ssa R. Fadda **, Dr.ssa M.G. Iacolina ***, Dr.ssa V. Martini * * Center for Autism and Related Disorders, Hospital “G.Brotzu”, Cagliari ** Department of Psychology, University of Cagliari Collaborazione al progetto BAMBINI E ADOLESCENTI CON DISTURBO PERVASIVO DELLO SVILUPPO IN SARDEGNA: STUDIO SUL COSTO DELLA MALATTIA, organizzato da Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Sassari, Associazione Peter Pan, Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”. 42
Qualifica
Numero
Dirigente Medico Psicologo
2 12
Coordinatore Terapisti della Riabilitazione
1
Terapisti della Riabilitazione
2
Logopedista
2
Emilia Romagna
ATTIVITàREGIONALI REGIONALI ATTIVITà EMILIA ROMAGNA Angsa emilia romagna Questo intervento sulla lista autismo.33 “autismo-scuola” viene presentato dalla Presidente dell’ANGSA Emilia Romagna, Noemi Cornacchia
Come i servizi si organizzino per gli over 18 è una
Personalmente credo che lo Psichiatra potrebbe ,
vera incognita. Ciò riguarda molte patologie in ca-
lavorando in team con i servizi autismo delle NPI
rico alle N.P.I. e le origini del vuoto culturale (che
sin nell’età di passaggio adolescenziale, acquisire
sfocia in vuoto assistenziale) credo siano da ricer-
le competenze necessarie a dare risposte, mentre
carsi nei piani di studio italiani, nei quali non esiste
ragioni culturali ed organizzative sembrano rende-
per l’età adulta un corrispondente della neuropsi-
re poco percorribile la nostra vecchia proposta che
chiatria infantile. E non va dimenticata la vecchia
siano i team di NPI ad occuparsi degli autistici dopo
storia della psicodinamica che ha “sottratto” pa-
la fascia d’età di loro competenza.
zienti in età evolutiva a chi di competenza.
Ritengo, e mi ripeto, che la presenza dello specia-
Leggo quindi con interesse quanto nella sua real-
lista per adulti non dovrebbe essere prevista solo
tà si stra proponendo: trovo che potrebbe essere
in Centri di secondo livello ( Hube secondo la strut-
già una strada percorribile, e sintomatica, da parte
turazione ideata in E-Romagna ed ancora in fase di
dei proponenti, di un atteggiamento quantome-
attuazione ), ma parimenti nei punti Spoke ( stesso
no più etico dell’indifferenza sin qui imperante,e
riferimento alla E.R. ) che , proprio perchè presenti
non solo per l’autismo.
nelle realtà territoriali, sono più legati alla cono-
A noi che parliamo di autismo interessa però un
scenza delle specificità e delle risorse nel territorio
servizio che effettui una reale “presa in carico”, così
in cui risiede la persona aut. e quindi più indicati ad
come recita il gergo professionale, e non quel qual-
applicare il progetto di vita.
cosa di pretestuoso che accade nei rari casi accettati
Oggi un autistico con crisi comportamentale gra-
dalle Psichiatrie adulti, tanto per metterci a tacere .
ve può accedere ad un P.Soccorso ed essere sedato
E nel significato della parola “caricarsi” vorrrem-
da uno Psichiatra bravissimo a trattare uno schizo-
mo fosse ricompreso tutto ciò che Lei elenca, dai
frenico delirante, ma totalmente inesperto della ri-
comportamenti problema, all’affrontare eventi im-
sposta agli psicofarmaci nel caso specifico. Per non
prevedibili, alla pianificazione del progetto di vita,
parlare poi di un’acuzie di pertinenza internistica!
con l’empatia necessaria a valutare l’importanza di
Ciò resta tuttora una vergogna in un paese tanto
tali azioni. Tutto questo, per chi segue una persona
avanzato dal punto di vista medico-scientifico. E
aut. , presuppone una conoscenza della patologia e
continuo a chiedermi perchè si tolleri così a lungo
dell’eterogeneità delle sue manifestazioni, nonchè
un simile vuoto assistenziale.
un interesse scientifico ed umano.
Parallelamente, penso che dobbiamo rifiutare net-
Ciò detto, come ANGSA abbiamo più volte chie-
tamente l’ipotesi che si affaccia da qualche tempo
sto venissero organizzati servizi per l’autismo per
nei servizi , ovvero l’affidamento ad un case ma-
l’intero arco di vita, secondo l’indicazione al tratta-
nager con titolo paramedico o diploma di assisten-
mento dei più autorevoli specialisti ( vedasi anche
te sociale: ciò significherebbe perdere la referenza
documento Tavolo Lavoro Ministeriale ).
specialistica, avvallando una visione distorta di de43
Attività regionali
lega al sociale, frutto di interpretazioni strumen-
ri la legittimità delle nostre richieste e cerchi di dare
tali rispetto alla originaria visione di integrazione
risposte. In questa ottica la inviterei quindi a seguire
socio-sanitaria auspicata.
da vicino quanto accade nella sua realtà cercando di
Questo è quanto penso, ed il consiglio che posso dare
mantenere viva l’attenzione sull’argomento.
è quindi di sollecitare quanto più possibile i servizi a
Solo noi genitori, e solo se uniti finalmente, possia-
trovare soluzioni. Se non saranno subito le ottimali,
mo combattere questa battaglia.
sarà comunque lodevole ogni iniziativa che conside-
LIGURIA TAVOLO TECNICO REGIONALE PER L’AUTISMO (2008) Proposte di ANGSA Liguria ONLUS in dieci punti Genova, 4 settembre 2008 Il Presidente di ANGSA Liguria ONLUS (Prof. Avv. Riccardo Ferrante)
Premessa (verso un Piano di intervento per
in rapida crescita verso la sindrome autistica, anche
l’autismo)
a causa della sua sempre pi significativa prevalenza
ANGSA Liguria ONLUS intende preliminarmente
statistica; il tavolo nazionale sull’autismo stato sen-
esprimere il proprio compiacimento per l’apertura
za dubbio il fatto recente pi emblematico.
del nuovo tavolo per l’autismo avviato su impul-
Molte sono in effetti le iniziative adottate al riguar-
so dell’assessorato regionale alla sanità. In questa
do da altre regioni e, a solo titolo di esempio (e di
nuova sede istituzionale si avrà d’altronde modo
auspicio...), tra le ultimissime possiamo ricordare:
di utilizzare la pluriennale esperienza maturata
-Abruzzo: € 425.000 per continuità assistenziale ai
dal gruppo di lavoro regionale sull’autismo già
soggetti affetti da autismo, in attuazione alle pre-
operante in precedenza.
scrizioni del tavolo nazionale, secondo un modello
ANGSA Liguria ha inoltre accolto con particolare
pubblico-privato per la realizzazione di centri per
piacere l’invito rivoltole a prendere parte a un
l’autismo in collaborazione con le associazioni delle
organismo tecnico; crediamo di interpretare cor-
famiglie (maggio 2008) -Veneto: € 300.000 a favo-
rettamente la volontà dell’assessorato (sollecitato
re delle famiglie di bambini autistici per finanzia-
dalle “raccomandazioni” del Tavolo nazionale di
re trattamento ABA (assestamento bilancio 2008)
lavoro sull’autismo a elaborare un Piano di inter-
-Lombardia: € 700.000, cofinanziamento “bando
vento per l’autismo regionale) quando vediamo
per la promozione di iniziative a favore delle perso-
in ciò la conferma di una ormai diffusa tendenza
ne autistiche e delle loro famiglie” (febbraio 2008)
degli enti pubblici territoriali a collaborare, per
-Sardegna: € 1.150.000, “programma straordinario
l’espletamento delle proprie funzioni, con realtà
di interventi per l’autismo e disturbi pervasivi dello
qualificate del “privato sociale”, e in particolare
sviluppo” (ottobre 2007).
con le associazioni delle famiglie dei disabili. Si
Tutto ciò premesso, ANGSA Liguria ha ritenuto di
tratta cio di dare un’attuazione effettivamente
stilare un primo documento in dieci punti in cui
fruttuosa al principio di sussidiarietà, nel quadro
indicare i temi critici da affrontare con maggio-
normativo specifico della L. 328/2000.
re urgenza, prospettando le vie ritenute utili per
L’attuale iniziativa dell’amministrazione regionale
un loro superamento. Il tutto sulla base di fonti
ligure può anche essere ricondotto a un interesse
normative di diversa origine e forza giuridica, ma 44
Liguria
ugualmente autorevoli.
sul tema e impegnati in via esclusiva a seguire casi
1) Screening
di ASD. Il NPI dovrebbe essere parte di una pi am-
ANGSA Liguria ONLUS rileva una perdurante dif-
pia Équipe multidisciplinare dove siano rappresen-
ficoltà nella realizzazione di programmi volti a un
tate le altre specializzazioni indispensabili: psicolo-
efficace screening di DEG (“disturbi evolutivo glo-
go, logopedista, psicomotricista, ecc.
bali”; indicati anche come DPS “disturbi pervasivi
-SINPIA, Linee guida, raccomandazione 3 (“La pre-
dello sviluppo”, o ASD “autistic spectrum disor-
sa in carico diagnostica deve essere realizzata da
ders”) nella prima età evolutiva.
una Équipe, in cui siano rappresentate, oltre al
A tal fine chiede venga raccomandata ai pediatri
neuropsichiatra infantile, le figure dello psicologo,
la utilizzazione di test orientati a questo obiettivo,
del terapista della neuromotricità dell’età evoluti-
a partire dal questionario, comunemente conside-
va, del logopedista, dell’educatore”); raccomanda-
rato efficace, CHAT (Checklist for Autism in Todd-
zione 4 (”Il neuropsichiatra infantile e tutte le altre
lers; Baron Cohen e altri, 1992) da somministrarsi
figure che completano l’Équipe devono aver matu-
al diciottesimo mese di età.
rato specifiche esperienze nell’ambito dei disturbi
-SINPIA, Linee guida, raccomandazione 11 -DGR
pervasivi dello sviluppo”). -DGR 1555/2004, allega-
1555/2004, allegato A, 1 – diagnosi precoce -Tav.
to A, 3 -presa in carico: “La presa in carico del bam-
naz.le, Relazione finale, temi su cui si manifesta-
bino autistico e della sua famiglia deve essere ef-
ta piena convergenza, “Va perseguita una azione
fettuata attraverso un lavoro di Équipe e pertanto
che permetta la diffusione di processi diagnostici
all’interno di ogni singola AUSL – Dipartimento
precoci...”; alcune indicazioni specifiche, indirizzi
cure primarie o Servizio materno infantile o Servi-
per l’organizzazione dei servizi, “anticipare i tem-
zio disabili con un collegamento anche con il servi-
pi della diagnosi nella fascia d’età infantile”; rac-
zio di salute mentale. Sono da prevedersi, oltre al
comandazioni, “raccordo con pediatria di base e
neuropsichiatra infantile, le figure dello psicologo,
rete pediatrica nel suo complesso per l’attuazione
del logopedista, del terapista della neuropsicomo-
di screening per la diagnosi precoce”
tricità, dei terapisti della riabilitazione. L’Équipe
2) Neuropsichiatra specializzato ed esclusivo,
può essere integrata da figure professionali sociali
Équipe multidisciplinare
ed educative...” -Tav. naz.le, Relazione finale, la
ANGSA rileva ritardi nel passaggio del caso allo spe-
proposta scaturita dai lavori, 2, “attività di suppor-
cialista competente, in particolare al neuropsichia-
to, sia diagnostiche che di trattamento e verifica
tria infantile (NPI). Si rileva poi come può accadere
dei risultati”, “specifiche unità operative”, “neces-
che il neuropsichiatra stesso – se non adeguatamen-
sarie competenze specialistiche”.
te orientato circa le pi recenti e indiscusse opzioni
3) Liste d’attesa
terapeutiche -non riconosca le necessità di tipo ria-
ANGSA rileva la persistente difficoltà da parte
bilitativo (quantomeno “anche”) in una prospettiva
delle famiglie, al cui figlio sono stati diagnosticati
di tipo cognitivo-comportamentale; o non instauri
ASD, a ottenere un celere trattamento terapeuti-
l’indispensabile collegamento con la scuola.
co/riabilitativo. Il problema delle “liste di attesa”
Dunque si ritiene indispensabile che al primo so-
-quantomeno sul territorio della ASL3 - drammati-
spetto di ASD vada contatto il neuropsichiatra in-
co e assolutamente inaccettabile.
fantile competente per zona. Per altro questa solu-
Compiuta l’attività di screening, e raggiunto un af-
zione, al momento necessitata, considerata insuffi-
fidabile esito diagnostico, deve essere garantito -“il
ciente. Si ritiene infatti indispensabile che sul pia-
giorno dopo” -un adeguato intervento a favore del
no regionale si formi un nucleo di NPI specializzati
bambino (SINPIA prescrive interventi precoci, inten-
in autismo, distribuiti sulle varie ASL, formati sulle
sivi, curricolari): ogni giorno perso può essere una
pi aggiornate acquisizioni scientifico-terapeutiche
chance in meno per ridimensionare, anche radical45
Attività regionali
mente, il disturbo autistico, con conseguente gravis-
cessaria assistenza con un rapporto 1 a 1.
sime responsabilità a carico delle istituzioni sanitarie.
Si tratta in prima battuta di materia statuale, ma
-SINPIA, Linee guida, Linee guida per il trattamen-
la stessa regione Liguria, e proprio con riferimento
to, III -Suggerimenti operativi per i servizi di NPI, 1
al sostegno scolastico, intervenuta in via sussidia-
Indicazioni di trattamento per bambini in età pre-
ria (in base al titolo V della Costituzione), e in ge-
scolare, “L’intervento deve essere precoce... inten-
nere le regioni si assumono oneri nel campo
sivo... curriculare”. -Tav. naz.le, Relazione finale,
dell’istruzione. ANGSA chiede dunque che la Re-
temi su cui si manifestata piena convergenza, “I
gione Liguria si attivi fattivamente perchÉ il soste-
trattamenti cognitivo comportamentali e psicoe-
gno scolastico sia adeguato alle esigenze dei sog-
ducativi... vanno attivati precocemente”.
getti autistici, con interventi finanziari aggiuntivi
4) Interventi quantitativamente adeguati
rispetto a quelli dell’amministrazione scolastica e
ANGSA rileva che anche quando la presa in cari-
con l’intento sopratutto di garantire la continuità.
co del soggetto autistico effettuata – talvolta con
é fondamentale che le ore di sostegno siano atten-
grave ritardo – spesso le dimensioni dell’interven-
tamente valutate, in particolare nel passaggio da
to sono inadeguate.
anno scolastico ad anno scolastico, e col manteni-
Si richiede dunque un pieno adeguamento dell’at-
mento del medesimo insegnante durante il ciclo di
tività terapeutico/riabilitativa a quanto prescritto
studi, seguendo con attenzione le indicazioni del
dalle linee guida in tema di autismo di SINPIA e ai
NPI e della scuola. Il venir meno della “continuità”
risultati scaturiti recentemente dal tavolo nazio-
intesa in questo senso (evenienza assai frequente)
nale per l’autismo.
ha effetti particolarmente gravi per gli autistici in
-SINPIA, Linee guida, Linee guida per il trattamen-
età scolare.
to, III -Suggerimenti operativi per i servizi di NPI, 1
6) Convenzioni
Indicazioni di trattamento per bambini in età pre-
Alla luce della difficoltà da parte delle strutture
scolare, “Il servizio di NPI interviene nella realizza-
della sanità pubblica – e da parte di ASL3 in par-
zione del programma “direttamente” sul bambi-
ticolare -di intervenire sui soggetti autistici con
no e “indirettamente”, coordinando le attività di
strutture e personale propri (ad es. logopedisti),
scuola e famiglia. In particolare il servizio intervie-
alla luce dell’emergenza “liste d’attesa” cui si già
ne “direttamente” sul bambino... il lavoro viene
fatto riferimento (vedi punto 3), ANGSA ritiene
svolto con sedute terapeutiche in un rapporto 1:1,
si debba prestare grande attenzione al problema
per un totale di almeno di 10 ore settimanali”
delle convenzioni stipulate con strutture private
5) Scuola e sostegno scolastico
(associazioni di genitori che gestiscono servizi, co-
ANGSA sottolinea la assoluta centralità della
operative che gestiscono servizi, altri enti con con-
scuola, primo luogo in cui il soggetto autistico ha
figurazioni giuridiche diverse).
modo di svolgere attività per lui fondamentali, sia
ANGSA rileva la necessità che la massa complessiva
sul piano cognitivo che su quello relazionale. Si
degli interventi forniti in convenzione con la ASL
registrano frequenti difficoltà ad ottenere ore di
vada assolutamente incrementata con una scelta
sostegno in misura adeguata, nonchÉ ore di sup-
mirata delle strutture cui indirizzarli. Si richiama,
porto socio educativo (succede anche che ai ge-
per altro, a uno stretto controllo sulla formazione
nitori sia chiesta dalle amministrazioni comunali
specifica, e sulle modalità operative del personale
una contribuzione per gli oneri finanziari degli
dei centri convenzionati. ANGSA – i cui soci sono
OSE, operatori socio-educativi che operano a scuo-
utenti di tutte queste diverse realtà, e ne ha dun-
la). Spesso non si ha coscienza che per rendere la
que un quadro abbastanza chiaro – disponibile a
frequenza scolastica fruttuosa (come può effetti-
collaborare a questa attività di monitoraggio, come
vamente essere), in molti casi per gli autistici ne-
ad esempio le stato chiesto di fare in occasione del 46
Liguria
progetto finanziato dalla Regione Liguria presso
piamo dalla cronaca, non di rado un incubo che in-
l’Istituto Chiossone (il cui Comitato di partecipazio-
ghiotte il genitore fino ad esiti tragici.
ne, per altro, stato attivato non senza ritardi).
ANGSA sa bene che la dirigenza delle ASL ha pie-
7) Intervento socio-educativi
na coscienza di tutto ciò e su questo ripone fidu-
ANGSA rileva che medesimi problemi si pongono
cia. La presa in carico e il trattamento del soggetto
anche sul fronte dei servizi socio-educativi.
autistico devono essere intensivi, continuativi, e
Anche qui si richiede un netto incremento, consi-
continuare per tutto l’arco della vita. Questo deve
derando il carico enorme che grava sulla famiglia
avvenire in un contesto articolato costituito dalle
(molto di frequente uno dei coniugi deve abban-
stesse famiglie, da strutture riabilitative, da strut-
donare il lavoro, diminuendo drasticamente la ca-
ture semiresidenziali, residenziali e da i “dopo di
pacità di reddito famigliare; a quel punto pagare
noi”; il tutto in un’ottica di decisa specializzazione.
direttamente assistenti sociali, educatori, centri re-
Da questo punto di vista ANGSA ritiene strategica
sidenziali o semiresidenziali può diventare molto
la “terapia occupazionale”, o meglio ancora la cre-
difficile col risultato che si crea una sperequazione
azioni di vere e proprie opportunità di lavoro che
forte tra soggetti figli di famiglie ad alto reddito,
possono essere in effetti individuate facendo leva
rispetto a quelli le cui famiglie ad alto reddito non
sulle abilità che l’autistico spesso ha a disposizione.
sono). Anche qui si pongono i medesimi problemi
-Tav. naz.le, Relazione finale, la proposta scatu-
di accertamento sulla competenza degli operatori
rita dai lavori del tavolo autismo, 3, “favorire la
e di controllo sull’attività in generale cui si già fat-
crescita di percorsi di continuità, sia diagnostica
to riferimento.
che di presa in carico e trattamento”; 5, “offrire
8) Autistici adulti: smiresidenzialità e resi-
una risposta concreta per l’intero ciclo della vita
denzialità
dei pazienti...” -Tav. naz.le, Relazione finale, pro-
ANGSA rileva da tempo come la situazione di mag-
posta scaturita dai lavori del tavolo autismo, in-
giore emergenza riguardi i giovani adulti e gli adul-
dirizzi per l’organizzazione dei servizi, “garantire
ti autistici. Si tratta di soggetti che hanno avuto in
la continuità della presa in carico al passaggio tra
origine una diagnosi incerta, e dunque sono partiti
età infantile ed età adulta con l’adeguamento alle
già svantaggiati sul piano terapeutico; hanno, per
attuali necessità che richiedono servizi per tutto
lo pi , compiuto un percorso scolastico, e alla fine
l’arco della vita. -DGR 1555/2004, Allegato A -4,
del ciclo di studi per loro possibile si trovano alla
“Servizi residenziali Per offrire una continuità di
fine di fronte al vuoto pneumatico (a casa, maga-
servizi per l’intero ciclo di vita della persona con
ri con genitori anziani, o in istituti assolutamente
autismo la rete dei Servizi Sanitari e Socio-Sanitari,
non specializzati…): l’autistico, magari (ri)abilitato
in coincidenza anche con i servizi necessari ad altri
efficacemente, in una situazione del genere regre-
disabili, dovrà garantire la continuità del progetto
disce fatalmente, e si chiude definitivamente nel
riabilitativo-educativo”. -SINPIA, Linee guida, rac-
suo autismo; gli stessi investimenti, eventualmente
comandazione 13 e ante.
compiuti su di lui dalla sanità pubblica, in questo
9) Formazione
contesto sono destinati a vanificarsi. Deve essere
Sul piano generale ANGSA rileva che ancora oggi
ben chiaro: per i genitori di un autistico la prospet-
le conoscenze e la sensibilità necessaria verso gli
tiva che il proprio figlio, quando magari papà e
autistici e le loro famiglie gravemente insufficien-
mamma non ci saranno pi , vegeti in qualche an-
te. Troppi sono ad esempio gli episodi in cui le
golo di qualche istituto totalmente inadeguato alle
stesse strutture sanitarie si sono dimostrate impre-
sue necessità, definitivamente regredito, in spregio
parate ad accogliere gli autistici, in occasione di
a quelle che comunque erano le sue potenzialità,
evenienze anche banali, creando gravissime diffi-
e un incubo agghiacciante. E come purtroppo sap-
coltà ai nostri ragazzi e alle famiglie. 47
Attività regionali
Acculturamento in generale e formazione in par-
10) Centro mulitidisciplinare per l’autismo
ticolare sono temi fondamentali. La formazione
In conclusione, che sintesi di tutti i vari temi toc-
deve essere fatta ad ampio raggio sulle diverse
cati in precedenza, ANGSA chiede innanzi tutto la
figure professionali coinvolte, precisamente pro-
immediata applicazione di una norma regionale
grammata (non a pioggia e senza una strategia
che giace inattuata dal 2004, cio il DGR 1555 (vedi
complessiva), non deve lasciare dei “buchi” aperti.
punto 2).
Si chiede dunque un preciso impegno organizzati-
Il legislatore regionale aveva in allora opportunamente prescritto la realizzazione di centri multidi-
vo e un adeguato investimento di risorse:
sciplinari specializzati per l’autismo.
- sulla formazione dei genitori, con diffusi interventi “parent training” [Tav. naz.le, Relazione
ANGSA ritiene inutile ribadire le proprie lamente-
finale, la proposta scaturita dai lavori del tavolo
le su quanto non stato fatto nei seguenti quattro
autismo, 2, “...famiglie, alle quali deve
es-
anni, ma rileva come in altre regioni già da tempo
sere fornita adeguata formazione per risponde-
operino efficacemente centri di questo genere (ad
re alle esigenze speciali del loro famigliare con
es. a Rimini quello diretto dal Prof. Nardocci, e in
autismo”; SINPIA, Linee guida, ante e post sug-
Piemonte quello diretto dal Dott. Arduino). Pren-
gerimento 17]
diamo atto che effettivamente in alcune ASL liguri
- sulla formazione degli insegnati (il corso “Nati
si riusciti a fare di pi rispetto ad altre, ma il peso
due volte”, cui ANGSA Liguria ha concretamente
numerico del bacino di utenza della ASL genovese
collaborato e i cui esiti sta valutando in questi
tale, che una cos“ evidente mancanza – ipotizzata
giorni, va registrato in questo senso come una
anche solo in ASL 3 -ha di fatto vanificato la nor-
“buona prassi”),
ma nel suo complesso.
- sulla formazione di educatori, assistenti sociali,
In questi ultimi anni sempre pi sono state le asso-
terapisti della riabilitazione (anche qui al fine di
ciazioni di famigliari (nei campi della disabilità vi
creare uno stabile gruppo di specialisti in auti-
una ricca tradizione di “privato sociale”) a suppli-
smo, strutturati ASL o convenzionati)
re alle impossibilità della struttura pubblica. Non mancano gli esempi – come già indicato in pre-
- sul generico acculturamento e sulla sensibilizza-
messa -anche nel campo dell’autismo: ad esempio
zione di tutto il personale sanitario, - sulla identificazione di una gruppo di medici di
in Abruzzo recentemente la Regione ha stanziato
base, di pediatri e di altri specialisti da formare
una cospicua somma per la realizzazione di centri
in modo specifico sull’autismo, e cui indirizzare i
per l’autismo in collaborazione con le associazioni
soggetti autistici (un esempio valido il servizio di
delle famiglie.
odontoiatria del Gaslini rivolto ai disabili, anche se non pi in etˆ pediatrica) [Tav. naz.le, Relazione
ANGSA, dunque, ritiene che adesso questa sia l’uni-
finale, la proposta scaturita dai lavori del tavolo
ca via percorribile. Come già noto (si veda anche
autismo, 4, “finalizzare i raccordi operativi con
il mio articolo sul Secolo XIX in occasione delle ce-
la rete pediastrica e con la medicina di base a
lebrazioni del 2 giugno, giornata internazionale
rispondere anche ai bisogni di salute dei singoli
dell’autismo), e come in particolare stato illustrato
pazienti”],
al tavolo regionale e a ASL 3, l’associazione delle
- sull’aggiornamento massivo dei NPI sui temi
famiglie ha progettato un centro multidsciplinare
dell’autismo e sulla formazione (anche nei pi
e semiresidenziale per l’autismo che nasca dai con-
accreditati centri specializzzati fuori regione ed
tributi del comune (l’area e l’immobile), privati sov-
esteri) di alcuni NPI specializzati sull’autismo, la
venzionatori (per gli interventi strutturali) e infine
cui attivitˆ si dedicata in via esclusiva al tratta-
la Regione e la ASL, per quanto di loro competenza
mento degli autistici (vedi punto 2).
nel campo della realizzazione di progetti per l’auti48
Liguria
smo. Esso dovrà essere indirizzato in particolare, e
-L. 328/2000, Legge quadro per la realizzazione
inizialmente, agli utenti di ASL3, ma in stretto col-
del sistema integrato di interventi e servizi sociali
legamento con le diverse realtà della Regione Ligu-
-L. Reg. Lig.12/2006, Promozione del sistema inte-
ria già esistenti della Sanità e del Sociale, nonchÉ
grato di servizi sociali e sociosanitari -L. Reg. Lig.
con i centri che già erogano servizi per i soggetti
15/2006, Norme ed interventi in materia di diritto
autistici in ASL3. Esso dovrà dare realizzazione ai
all’istruzione e alla formazione (capo II: interventi
principi di specializzazione degli operatori e conti-
regionali) -Delibera della giunta della Regione Li-
nuità nella presa in carico ripetutamente enunciati
guria 1555/2004 – Indirizzi in materia di autismo
in precedenza, attuando e promuovendo interven-
-MINISTERO DELLA SALUTE – TAVOLO NAZIONALE
ti sociosanitari strettamente integrati.
DI LAVORO SULL’AUTISMO, Relazione finale, 2008
-L. 328/2000. -L. Reg. Lig.12/2006. -DGR 1555/2004.
-FISH, ANFASS, AUTISMO ITALIA, ANGSA, GRUPPO
-Tav. naz.le, Relazione finale, la proposta scatu-
ASPERGER ONLUS, AUTISMO E FUTURO, Tavolo
rita dai lavori del tavolo autismo, 5, “offrire una
nazionale di lavoro sull’autismo, Documento uni-
risposta concreta per l’intero ciclo della vita dei
tario presentato dalle associazioni
pazienti, orientando l’integrazione dei servizi sa-
-SOCIETË
nitari, educativi e sociali nei loro rapporti reciproci
DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA (SINPIA),
e nelle loro connessioni con le iniziative delle As-
Linee guida per l’autismo. Raccomandazioni tec-
sociazioni delle Famiglie, del Privato e del Privato
nico-operative per i servizi di neuropsichiatria
sociale”
dell’età evolutiva. -ASSOCIAZIONE NAZIONALE
Riferimenti normativi
GENITORI SOGGETTI AUTISTICI (ANGSA), L’educa-
Sono in generale rilevanti, e costituiscono base
zione, l’abilitazione e l’integrazione sociale della
normativa delle proposte di ANGSA Liguria ON-
persona con autismo e disturbi generalizzati dello
LUS, almeno le seguenti fonti:
sviluppo, 2007.
ITALIANA
DI
NEUROPSICHIATRIA
Il Laboratorio di Decorazione della Ceramica di Angsa Liguria A settembre 2008 abbiamo avviato in via speri-
si potranno accogliere fino ad una ventina di “la-
mentale, presso i locali della nostra Associazione,
voratori” con opportune turnazioni e frequenze
un laboratorio per la decorazione della ceramica
differenziate a seconda delle disponibilità di tem-
per i nostri ragazzi. L’idea è nata per offrire la pos-
po, delle capacità e dell’attitudine.
sibilità di un lavoro formativo-terapeutico senza
I nostri ragazzi sono in grado di produrre pezzi de-
gli usuali presupposti di guadagno, ma tenendo
corati di grande qualità con semplici tecniche ma-
presente il nuovo concetto di “soddisfazione” che
nuali e possono realizzare sia pezzi standard che
è indice della qualità della vita.
pezzi personalizzati (tazze, boccali, piatti, taglieri,
I ragazzi lavorano in piccolo gruppo con educato-
poggiamestoli, sottopentola, posaceneri, magne-
ri, volontari e una “maestra d’arte” con esperien-
ti, portachiavi…).
za in decorazione della ceramica. Il laboratorio è
Con nostra grande soddisfazione abbiamo potuto
iniziato con poche ore ogni quindici giorni, ma
partecipare al Festival internazionale della Maioli-
dopo i primi mesi, visto che i ragazzi frequenta-
ca, e il 25 e 26 aprile 2009 ci è stato riservato uno
vano volentieri, abbiamo intensificato gli incontri
stand per l’esposizione dei nostri prodotti ad Albi-
ogni settimana. In questo momento frequentano
sola: il ricavato della vendita dei prodotti ci ha per-
il laboratorio 5 ragazzi, ma si ritiene che a regime
messo di avviare un piccolo fondo per l’acquisto di 49
Attività regionali
un forno per la cottura dei prodotti (attività attual-
fissi, ricercando dei locali idonei da dedicare esclu-
mente delegata ad esterni con grande dispendio di
sivamente al laboratorio e avviando partnership
costi e di energie), ma soprattutto i nostri ragazzi
con aziende del territorio sia per la messa a dispo-
sono stati davvero orgogliosi e molto soddisfatti di
sizione di materiali e attrezzature sia per la distri-
vedere l’apprezzamento del pubblico.
buzione dei prodotti con l’obiettivo che il ricavato
In questa fase stiamo cercando di strutturare l’or-
delle vendite, con pochissime sponsorizzazioni, sia
ganizzazione con l’ingresso di uno o due educatori
sufficiente ad una gestione economica autonoma.
PIEMONTE ANGSA BIELLA Si è costituita nel novembre 2007 ed é diventata onlus nel maggio 2008.
lavorato presso il centro dell’autismo del dott theo
Attualmente angsa biella sta sostenendo attiva-
peters di anversa.
mente il progetto gps verso bambini/ragazzi/adulti
Parallelamente angsa biella insieme ad altre asso-
autistici che vede coinvolta in prima persona la coo-
ciazioni e cooperative (asad biella,sportivamente
perativa domus laetitiae erogatrice degli interventi
e domus laetitiae)intende portare avanti un pro-
riabilitativi e la fondazione umana-mente di mila-
getto per la realizzazione di un centro diurno/resi-
no come finanziatrice del progetto.
denziale /sportivo per soggetti autistici che si spera
Negli ultimi due anni il numero di soggetti autistici
possa essere realizzato in un arco temporale di tre/
seguiti dalla cooperativa domus laetitiae e segnala-
quattro anni.
ti dai servizi di npi è passato da 6 a 40 e sitratta per
Sono stati avviati contatti anche con le scuole per
lamaggior parte di bambini e adolescenti autistici.
organizzare corsi per insegnanti di sostegno e
La cooperativa domus laetitiae si avvale della col-
angsa biella sostiene costantemente la formazione
laborazione di bert pichal psicopedagogista che ha
degli operatori che lavorano con soggetti autistici.
NOMINA DEL COORDINAMENTO REGIONALE PER L’AUTISMO REGIONE PIEMONTE, Direzione Sanità Settore Assistenza Specialistica e Ospedaliera DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 205 DEL 4.05.2009
L’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità,
all’evidenza scientifica, promuovendo uno stile di la-
all’interno del programma di governo clinico per i
voro integrato e multidisciplinare, una omogeneità
disturbi neuropsichiatirici in età evolutiva, ha atti-
(in sequenza, modi e tempi) di alcune azioni fonda-
vato un gruppo di lavoro di operatori dei Servizi di
mentali indipendentemente dagli operatori coinvol-
Neuropsichiatria Infantile finalizzato a produrre
ti, una equità di risposte sul territorio regionale e un
un documento di raccomandazione su “Autismo e
utilizzo appropriato delle risorse.
Disturbi Pervasivi dello Sviluppo” .
Nell’ambito dei Servizi neuropsicahitrici per l’età
I programmi di governo clinico della Regione rispon-
evolutiva i programmi di governo clinico pongono
dono all’esigenza di razionalizzare i percorsi in base
le loro basi sull’esistenza di dati regionali conso50
Piemonte
lidati, attendibili, esaustivi, omogenei, che per-
Rappresentanti Associazioni familiari: -Sig.ra Ti-
mettono da anni di leggere la realtà regionale in
ziana Melo De Acetis, Associazione A.N.G.S.A Pie-
termini di domanda e offerta, di qualità delle pre-
monte Onlus -Sig.ra Stefania Goffi, Gruppo Asper-
stazioni, di relazioni tra servizi diversi.
ger, Sezione Piemonte
Al fine di essere portati ad applicazione, i program-
Funzionario Direzione Sanità – Regione Piemonte:
mi di governo clinico devono essere valutati all’in-
Dott.ssa Maria Maspoli
terno dell’effettiva organizzazione aziendale per promuovere i necessari accordi tra servizi diversi
Il coordinamento per l’autismo si incontrerà con
e con ASR diverse, qualora necessario. L’obiettivo
frequenza minima bimestrale e opererà con i se-
l’applicazione della raccomandazione su tutto il
guenti obiettivi:
territorio regionale per garantire l’equità di acces-
Valutare i dati del sistema informativo NPI.NET, at-
so e trattamento alla popolazione interessata.
traverso opportuni indicatori e standard;
Il suddetto programma di governo clinico per i di-
Promuovere da parte delle ASL la definizione dei
sturbi neuropsichiatirici in età evolutiva prevede
percorsi territoriali di valutazione e trattamento,
l’istituzione di un Coordinamento Regionale per
raccoglierli e analizzarli suggerendo possibili azio-
l’Autismo e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
ni correttive;
Tale Coordinamento costituito dalle Aziende che
Promuovere e verificare gli accordi tra aziende sa-
ad oggi si configurano quali riferimenti per altre
nitarie per il riconoscimento e la programmazione
ASR e che sono ASLCN1, AO Regina Margherita di
delle attività svolte dai centri esperti;
Torino, AO di Alessandria e AOU di Novara.
Promuovere e orientare gli interventi formativi
Al Coordinamento Regionale richiesto un ruolo
per gli operatori;
guida nella promozione e nel miglioramento dei
Promuovere e verificare, a livello locale, le moda-
percorsi assistenziali, in attuazione delle indicazio-
lità di lavoro adottate al fine del trasferimento di
ni regionali contenute nel documento. Inoltre, le
competenze agli operatori nelle scuole.
Aziende ASL di Cuneo 1 e le A.O Regina Margherita, di Alessandria e di Novara possono essere in-
Il coordinamento per l’autismo riporterà all’As-
dividuate attraverso gli accordi interaziendali già
sessorato semestralmente i risultati della propria
citati e utili
attività curando l’aggiornamento, all’occorrenza,
Corso Regina Margherita 153 bis 10122 – Torino
delle indicazioni del presente documento.
Tel. 011.432.4161 Fax. 011.432.5200
Tutto ciò premesso,
a favorire le sinergie e sussidiarietà necessarie a
IL DIRETTORE
garantire una presa in carico appropriata, quali ri-
visto il D.Leg.vo 30 marzo 2001 n.165, artt. n. 4 e
ferimento per le altre ASR al fine di garantire su
n. 16; visto l’art. 18 della L.R. n. 23\2008; visto la
tutto il territorio regionale l’applicazione delle in-
alla L.R. n. 18 del 6 agosto 2007; vista la D.G.R. n.
dicazioni contenute nel presente documento.
36-27998 del 2 agosto 1999
E’ necessario pertanto procedere alla nomina dei
DETERMINA
partecipanti del Coordinamento Regionale per
Di istituire, sulla base del programma di governo
l’Autismo e i disturbi pervasivi dello sviluppo, che
clinico per i disturbi neuropsichiatirici in età evo-
sarà cos“ composto:
lutiva, il Coordinamento Regionale per l’Autismo
ASL Cuneo 1: dott. Maurizio Arduino (coordina-
e Disturbi Pervasivi dello
tore);
Sviluppo, costituito dalle Aziende che ad oggi si
AO Regina Margherita: dott.ssa Marina Gandione;
configurano quali riferimenti per altre ASR e che
AO di Alessandria: dott. Dante Besana;
sono ASLCN1, AO Regina Margherita di Torino,
AO di Novara: dott. Paolo Bailo.
AO di Alessandria e AOU di Novara. 51
Attività regionali
Di nominare per le motivazioni esposte in premes-
ziana Melo De Acetis, Associazione A.N.G.S.A Pie-
sa i partecipanti del Coordinamento Regionale per
monte Onlus -Sig.ra Stefania Goffi, Gruppo Asper-
l’Autismo e i disturbi pervasivi dello sviluppo, com-
ger, Sezione Piemonte
posto da:
Funzionario Direzione Sanità – Regione Piemonte:
ASL Cuneo 1: dott. Maurizio Arduino (coordina-
Dott.ssa Maria Maspoli
tore); AO Regina Margherita: dott.ssa Marina Gandione;
Avverso la presente determinazione ammesso ri-
AO di Alessandria: dott. Dante Besana;
corso entro il termine di 60 giorni innanzi al T.A.R.
AO di Novara: dott. Paolo Bailo. Rappresentanti Associazioni familiari: -Sig.ra Ti-
IL DIRETTORE REGIONALE
Vittorio Demicheli
FRIULI VENEZIA GIULIA ANGSA FRIULI VENEZIA GIULIA Medea, posa della prima pietra della nuova ala del Centro Psico-pedagogico Villa S.Maria della Pace, dei Padri Trinitari, destinata al progetto pilota residenziale per adulti con autismo della Regione Friuli Venezia Giulia: l’Assessore Kosic e le altre Autorità Civili e Religiose.
LAZIO Disturbi evolutivi globali e inclusione lavorativa L’Assessore On.Silvia Costa, assessore all’istruzio-
Asse III-Inclusione sociale.
ne, diritto allo studio e formazione della Regione
Plaudiamo all’iniziativa e speriamo che venga
Lazio ha promosso un finanziamento di 1.200.000
presto seguita anche da altre Regioni, al fine di
euro: Realizzazione di percorsi formativi per fi-
provvedere un’inclusione sociale e duratura dei
gure professionali da impegnare nel sostegno e
soggetti con disturbi dello spettro autistico anche
nell’assistenza di soggetti disabili affetti da distur-
dopo la scuola. Si viene a colmare una grande la-
bi dello spettro autistico, ivi compresa la sindro-
cuna che affligge il nostro Paese, che dimentica
me di Asperger, nell’ambito del POR Obiettivo 2,
troppo spesso i problemi di queste persone con
Competitività regionale e occupazione 2007-13,
disabilità subito dopo la scuola. 52
Lazio
Progetto “Autismo ed educazione speciale” a Frosinone e Latina* (anni 2008-2009) Dr. Donatella Palumbo Presidente Anffas Regione Lazio Onlus
l Progetto Anffas Lazio onlus, condotto in colla-
Magri neurospichiatra infantile presso la USL Na-
borazione con angsa Lazio, ha avuto lo scopo di
poli 2, sul tema :” Sindrome dello spettro autistico:
diffondere a Frosinone e Latina, fra le Associazio-
dalla diagnosi al trattamento”.
ni di genitori che usufruiscono degli interventi a
N° 4 incontri di parent-training per genitori di pa-
favore dei bambini con disturbi evolutivi globali
zienti giovani ed adulti nei giorni:
(spettro autistico), metodi semplici di valutazione
21 giugno per autistici adulti, 21 giugno per gio-
degli interventi sanitari ed educativi speciali, pro-
vani, 28 giugno per adulti, 28 giugno per giova-
movendo buone pratiche come quella dell’edu-
ni-adulti ( la media dei partecipanti è stata di 30
cazione speciale precoce, intensiva e strutturata,
genitori) condotti dalla dottoressa Magri sui temi:
basata sull’Analisi del comportamento.
Discussione di casi clinici, individuazione di com-
L’attuazione del progetto si è svolta in quattro fasi:
portamenti problema e relative strategie di inter-
1. informazione sulle buone prassi utilizzate per
vento; Età evolutiva: organizzazione del tempo
l’autismo, necessaria condizione per raccoglie-
libero e del momento di gioco; Discussione di casi
re il consenso informato all’intervento;
clinici, individuazione di comportamenti problema e le relative strategie di intervento – rivolto a
2. formazione di operatori e genitori che hanno
famigliari di giovani-adulti.
aderito al progetto per un gruppo di bambini;
Anche a Formia sono state effettuate conferenze,
3. fase di assessment e predisposizione concertata di un PEI per ognuno dei bambini, con affida-
seminari e parent training.
mento a un case manager individuale, che poi
a Frosinone:
coordina l’intervento di operatori e genitori
N° 4 incontri formativi per operatori con una me-
aderenti al progetto, a domicilio e a scuola, se-
dia di 24 partecipanti , docente Prof. Roberto Tru-
guendo l’esecuzione del PEI;
zoli nei giorni:
4. Verifica dei risultati sia dal punto di vista dei
6 giugno 2008 (tema trattato: Introduzione alla
genitori, che rappresentano il bambino in base
filosofia ABA, Misurazione e parametri di misura,
alla potestà genitoriale, sia dal punto di vista
Analisi funzionale)
degli esperti.
7 giugno 2008 (Presentazione delle principali tec-
niche di modificazione del comportamento; Come
Le prime due fasi sono state realizzate nelle Pro-
impostare un intervento comportamentale; Gene-
vince Laziali di Latina e Frosinone mediante corsi
ralizzazione del comportamento; Come valutare
di formazione per operatori e parent-training con
un intervento comportamentale)
lo scopo di informare e formare insegnanti, ope-
5 settembre – replica dei temi trattati il 6 giugno
ratori scolastici e genitori, sui diritti delle persone
con visione di dimostrazioni pratiche;
con Disturbi evolutivi globali (spettro autistico) e
6 settembre - replica degli argomenti trattati il 7
delle loro famiglie, sulle peculiarità dei soggetti e
giugno con visione di dimostrazioni pratiche.
le strategie di intervento.
N° 8 incontri di parent-training con una media di
a Latina:
23 partecipanti in particolare:
N° 2 seminari di formazione per operatori e geni-
N° 4 incontri condotti dalla Dottoressa Nadia Vol-
tori il 14 ed il 21 giugno 2008-12-21 (con una me-
pe nei giorni:17 maggio 2008, 7 giugno, 19 set-
dia di 15 partecipanti) docente Dottoressa Paola
tembre, 22. Argomenti trattati: Caratteristiche 53
Attività regionali
dell’autismo, Comportamenti problema: valuta-
dalità adottate per il loro conseguimento. Alla
zione,
all’adolescenza:strategie,A
fine del periodo dovranno redigere una relazione
pprofondimento delle tematiche trattate e con-
conclusiva del lavoro svolto e consegnare il foglio
clusioni, N° 4 incontri condotti dalla Dottoressa
presenze firmato dalle famiglie.
Emanuela Ciruzzi nei giorni: 24 e 31 maggio2008,
Sono stati effettuati nei mesi di novembre e di-
14 e 21 giugno: Argomenti trattati: L’intervento
cembre due incontri di parent- training, mentre
educativo: linee giuda, La comunicazione, Com-
altri incontri sono effettuati nei mesi di gennaio
portamenti problema: intervento, Autonomia e
e febbraio 2009, rivolti a famigliari, insegnanti e
comportamento adattivo.
professionisti nel corso dei quali, dopo un’intro-
La terza fase del progetto riguarda un gruppo di
duzione informativa preparata ed esposta dalle
nove bambini residenti nei comuni di: Alatri, Cassi-
case-managers, si è proceduto alla discussione con
no, Ceccano, Valmontone, Guidonia, Fiuggi, Supino
insegnati e genitori su casi specifici.
e Morolo ed ha lo scopo di fornire alle famiglie e
Il Supervisore ha il compito di riunire una volta al
agli operatori scolastici e sociali, che hanno parteci-
mese l’équipe, di discutere il piano operativo con
pato ai corsi di formazione e ai parent training, un
l’équipe, di coordinare e presiedere i tre incontri
supporto concreto ed esperto che segua lo sviluppo
di parent-training, di redigere un resoconto a me-
del PEI e concerti l’azione di tutti coloro che sono
dio termine e finale sulle attività svolte dalle case-
attorno al bambino, sia in classe che a casa.
managers.
I nominativi delle famiglie e degli insegnanti sono
Al termine del progetto è prevista la compilazione
stati selezionati tra coloro che ne hanno fatto ri-
da parte delle famiglie dei questionari di soddi-
chiesta nel corso della fase 1 e 2 del progetto.
sfazione.
In dettaglio:
In molte scuole delle province di Latina e Frosino-
In data 11 settembre si è tenuta una riunione di
ne e nel corso degli incontri e parent-training è
équipe fra le tre case managers designate ( dot-
stato distribuito numeroso materiale didattico, in-
toresse E. Ciruzzi, S. Mercuri e S. Cherubini) ed il
formativo e formativo, come l’Amico Speciale, Ca-
supervisore Dottoressa N. Volpe per organizzare
limero e l’Amico Speciale, Il Bollettino dell’angsa,
gli interventi e il plainig. Nel pomeriggio è stato
Autismo. Sono stati distribuiti inoltre numerosi vo-
presentato il progetto ai genitori, acquisito il con-
lantini informativi nelle scuole e alla cittadinanza.
Dall’infanzia
senso informato, consegnato il programma ecc.
*Il progetto è stato realizzato dall’Associazione ANFFAS Regione Lazio Onlus, cofinanziato da un contributo dell’anno 2007 (L.R. n.22 del 01.09.1999 e D.G.R. n.279/2006) dell’Assessorato Politiche sociali della Regione Lazio, in collaborazione con ANGSA Lazio; cofinanziato da FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) nell’ambito del progetto “Miglioramento e valutazione in campo psichiatrico con la partecipazione attiva del volontariato”, finanziato dal Ministero della Salute nel 2006, al tempo diretto dal Prof.Pierluigi Morosini, dell’Istituto Superiore di Sanità.
Sempre nel mese di settembre sono state effettuate le procedure valutative (assessment) mediante: compilazione di test valutativi (vineland: valutazione adattiva e questionario rivolto a famigliari dell’utente) ed osservazione diretta non strutturata per un minimo di tre ore per utente. Nei mesi da settembre 2008 a febbraio 2009 le case manager sono incaricate a promuovere un lavoro di rete coordinato delle figure di riferimento di ogni singolo bambino (genitori, insegnati, operatori ecc.) recandosi a domicilio e a scuola, per un’intera giornata al mese per ciascuno, e alla compilazione di un piano operativo con le osservazioni, il resoconto periodico delle valutazioni effettuate, la descrizione degli obiettivi e le mo54
Lazio
Progetto “Disturbi generalizzati dello sviluppo e Integrazione scolastica” (anni scolastico 2008-2009) Danilo Pistillucci, Presidente angsa Lazio
Con l’anno scolastico 2008-2009 si e’ concluso (2°
monitorato costantemente tutte le attività.
anno) il progetto svolto nel comune di Tivoli pro-
In questo progetto e’ stato preparato/raccolto una
mosso e coordinato dall’ANGSA LAZIO.
grande quantità di materiale e con relativa stesura
Anche quest’anno sono state svolte attività di sup-
di ampia documentazione (PEI, Profilo Dinamico
porto e formazione nella Scuola Tivoli III, attraver-
Funzionale, Report, ecc). Tutto materiale che e’
so l’intervento specializzato di un operatore che
stato convogliato in un documento completo a
ha lavorato su due casi di bambini autistici a “fian-
cura della Dot.ssa. Caretto e Dott.ssa Ciruzzi.
co” del corpo docente.
I risultati, il documento che probabilmente sarà
Cosa da sottolineare, oltre che gli evidenti risulta-
oggetto di pubblicazione a cura dell’ANGSA La-
ti e la ricaduta diretta su i bambini, e’ la costante
zio, verrà presentato in un prossimo convegno che
collaborazione che c’è stata, anche quest’anno, tra
si terrà nell’arco del mese di ottobre o novembre
tutti i componenti del Tavolo di Lavoro previsto dal
2009 a Tivoli. Eventuali informazioni in merito ver-
progetto stesso, attraverso il quale Scuola, Asl, Fa-
ranno pubblicate sul sito www.angsalazio.org
miglie, Servizi hanno collaborato, portato avanti e
Oscar scruta il vuoto, perplesso, prima di lanciarsi.
bomba e io che lo osservo apprensiva ho un tuffo
Decide comunque di farlo, ci prova. Vuole supera-
al cuore. Poi l’entusiasmo prende il sopravvento.
re i suoi limiti, la paura. Qui è nel 2008, sulle mon-
All’atterraggio chiede di potersi lanciare ancora,
tagne svizzere. Quando salta nel vuoto assieme
non vede l’ora di rifarlo. Mentre Cristophe riav-
all’istruttore, il lunghissimo urlo di spavento rim-
volge il parapendio, lui si lascia andare a qualche “svolazzo” con le braccia, giusto “per sfogarsi” mi dice, ma la paura non c’è più. Oscar ha la sindrome di Asperger, e lo sa. Insieme proveremo a superare altri limiti. Il suo volo in parapendio è un breve racconto o una metafora, se vi va.
55
Attività regionali
LOMBARDIA La rete che libera dall’isolamento Stanziati 600mila euro, per iniziative sperimentali a favore delle persone autistiche. Coinvolte istituzioni, famiglie, enti non profit. Un’esperienza pilota di progettazione partecipata tra enti pubblici e del privato sociale dall’inserto speciale realizzato al settimanale “Vita - non profit magazine” del 31 gennaio /6 febbraio 2009, anno 16, n° 4 in collaborazione con Regione Lombardia - Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Anna Curtarelli Bovi, Angsa Lombardia Onlus
L’autismo, una responsabilità da condividere fra
I punti cardine di valutazione dei singoli progetti
tutti: famiglie, istituzioni, enti non profit. È con
hanno riguardato quattro macro-dimensioni:
questo impegno che la Regione Lombardia, nel
· la qualificazione degli interventi a sostegno dei
febbraio 2008, ha promosso il bando «per la pro-
destinatari finali del programma;
mozione di iniziative sperimentali per sviluppare
· la promozione e qualificazione delle collabora-
una rete di interventi e opportunità a favore delle
zioni fra enti e risorse presenti sul territorio;
persone autistiche e delle loro famiglie».
· la sperimentazione e la modellizzazione delle
Un bando da 600 mila euro, inserito nelle politiche
esperienze di sviluppo di reti locali;
regionali di intervento a sostegno della famiglia
· la sostenibilità nel tempo dei legami e delle ini-
(quindi coordinato dall’assessorato alla Famiglia e
ziative promosse dal progetto.
alla Solidarietà Sociale), che ha avuto come obiet-
Il bando si è rivelato una notevole esperienza di
tivo il finanziamento di progetti presentati da par-
progettazione partecipata tra enti pubblici e del
ternariati locali, ovvero soggetti diversi in rete fra
privato sociale: uffici scolastici provinciali e singole
loro per rafforzare le buone prassi in atto dedicate
scuole, aziende ospedaliere, onlus, associazioni di
alle persone autistiche e avviare nuove strategie
promozione sociale e solidarietà familiare, orga-
d’azione in questo settore.
nizzazioni di volontariato, fondazioni, enti di patronato ed ecclesiastici, cooperative sociali.
Parola d’ordine, parternariato
Il concorso di idee che si è tradotto nei progetti
Ogni parternariato ha dovuto avere come ente ca-
ha portato alla creazione o al rafforzamento di
pofila un’Azienda sanitaria locale, garante dell’at-
legami duraturi i vari interlocutori, capaci di rap-
tuazione del progetto, la cui durata richiesta era
presentare un importante punto d’appoggio per
di due anni. Alla fine, i progetti presentati e messi
le persone autistiche e le proprie famiglie, contri-
a bando sono stati 14.
buendo così al miglioramento della qualità della
I beneficiari del finanziamento, inizialmente pre-
loro quotidianità lungo tutto l’arco della vita.
visto non inferiore a 150mila euro e non superiore a 300mila o all’80% del suo costo complessivo, così
La valutazione in corso d’opera
come stabilito nel bando, sono stati i primi quattro
A questo proposito, il bando stesso non è nato da
in graduatoria (uscita lo scorso novembre): nell’or-
un giorno all’altro: piuttosto, è stato il risultato
dine, le Asl della Provincia di Milano 3, di Cremo-
di una profonda ricerca sul campo (vedi articolo
na, della Provincia di Milano 1 e di Lodi. [ndr: vedi
nel box sottostante), implementata dalla Regione
mappa in fondo all’articolo]
Lombardia per capire il fenomeno dell’autismo 56
Lombardia
Conoscere per cambiare Prima la ricerca, poi il bando Coordinata dalla Fondazione Cometa e dall’Irer, ha coinvolto le associazioni La famiglia davanti all’autismo, questo il titolo della ricerca che la Regione Lombardia, con un progetto ministerpale, ha voluto realizzare sul proprio territorio prima di arrivare alla formulazione del bando regionale dedicato alle necessità delle persone autistiche. Una ricerca che ha avuto fin dall’inizio un obiettivo ben preciso: conoscere per cambiare. Ovvero, in primo luogo migliorare il più possibile la conoscenza dei bisogni delle famiglie con al proprio interno un individuo affetto da autismo, per poi essere in grado di riformulare le politiche regionali di intervento sul tema e sviluppare proposte concrete di sostegno. Durata tre anni (dal gennaio 2005 al gennaio 2008), la ricerca ha rappresentato un’opportunità unica di incontro tra l’istituzione e le famiglie, e si è concretizzata in due campi d’azione: l’intervista tramite questionario, che ha coinvolto quasi 300 famiglie con figli da 3 a 19 anni (il 21% della popolazione autistica in tale fascia d’età sul territorio nazionale), e un focus group con 40 persone con figli fra i 3 e 25 anni, suddivise in cinque gruppi in base all’età degli stessi figli. I risultati sono stati immediati e hanno generato almeno tre spunti di riflessione su cui operare: la solitudine delle famiglie, la frammentazione dei servizi, la difficile redditività degli interventi. In primo luogo, la maggior parte delle famiglie contattate dalla ricerca, pur esprimendo nel complesso un buon grado di soddisfazione sui servizi, si sente sola, addebitando questa solitudine non all’assenza degli stessi servizi ma al bisogno inappagato di comunicazione (intesa soprattutto come orientamento e accompagnamento). A questo disagio si aggiunge, sempre secondo i risultati della ricerca, un’ulteriore mancanza di comunicazione: quella tra gli ambiti della quotidianità della persona affetta da autismo, ovvero tra la scuola, gli altri servizi e la famiglia stessa. I servizi, pur essendo presenti in buon numero, faticano a lavorare in rete, con una conseguente frammentazione degli interventi. Infine, il terzo spunto riguarda il fatto che, sebbene il 95% delle famiglie coinvolte utilizzi una o più tecniche riabilitatile, il grado di incisività di questi interventi rimane un punto di domanda. La ricerca, coordinata dalla Direzione generale dell’assessorato regionale Famiglia e solidarietà sociale, dalla Fondazione Cometa di Como e dall’Istituto regionale di ricerca della Lombardia, con la collaborazione delle associazioni dei familiari di persone autistiche e dell’Istituto di studi sulla pubblica opinione, ha quindi fatto emergere un bisogno concreto delle famiglie di presa in carico della persona affetta da autismo. Bisogno a cui il bando regionale ha voluto effettivamente andare incontro.
57
Attività regionali
sotto ogni aspetto e punto di vista, a cominciare
ratori si sono via via sempre più qualificati attra-
da quello delle famiglie (le loro esigenze, i dubbi,
verso una formazione permanente “in-service”.
i desideri) per arrivare allo sguardo degli operatori
Tale formazione permanente, finanziata dalla
sociali che hanno a che fare con le persone affette
Provincia di Milano, ha coinvolto numerosi ope-
dalla malattia.
ratori di altri Centri (Cooperative, Fondazioni
Un’ulteriore particolarità dell’iniziativa dell’ente
ed Enti vari) ed insegnanti. Nel mese di aprile la
regionale è quella di essere un”bando vivo”, ov-
formazione è stata rivolta anche ai genitori; nel
vero aperto a cambiamenti in corso d’opera per
prossimo giugno si concluderanno gli ultimi due
quanto riguarda la fase post valutazione, iniziata
moduli formativi.
verso la fine del 2008: in particolare, sono previsti
Si sono sempre più diffusi servizi per diagnosi e va-
alcuni momenti di negoziazione, dove Regione ed
lutazione funzionale, per interventi educativi indi-
enti capofila assegnatari dei finanziamenti si tro-
vidualizzati, centri diurni, servizi per il tempo libe-
vano per concordare in modo dettagliato i conte-
ro, sollievo, sperimentazioni lavorative e residenze;
nuti della collaborazione, dal punto di vista delle
· del progetto "Rete di scuole per l’autismo”
attività, della distribuzione dei fondi e d elle fasi
(2002-2004), finanziato dalla Fondazione Cariplo
di monitoraggio.
e Regione Lombardia, che ha coinvolto numero-
Alla fine del primo anno, quindi a metà del pro-
sissime scuole con corsi di formazione teorici e
getto, è prevista una valutazione del lavoro svol-
pratici. E’ stato recentemente riavviato anche at-
to utile a stabilire il piano di attività per l’anno
traverso convegni di cui uno, molto importante,
successivo. Una flessibilità, quella su cui si basa il
si svolgerà il 10 ottobre 2009 e coinvolgerà tutte
bando, che rappresenta una modalità innovati-
le direzioni didattiche del territorio.
va, il cui primo e più considerevole beneficio sarà
Dall’intensa attività con la Regione Lombardia, di
l’efficacia dei progetti e: la loro ricaduta sia sugli
fondamentale importanza è stata la partecipazio-
utenti diretti che su tutta la comunità.
ne ai vari tavoli tematici: · Comitato consultivo per la corretta informazio-
In sintesi, frutto di questo impegno da parte della
ne sui problemi dell’autismo (1996) da cui è nato
Regione Lombardia è l’intensa attività di ANGSA
l’Osservatorio regionale sull’autismo (terminato
Lombardia onlus iniziata sin dagli anni ‘90, per
nel 1999);
la creazione di una rete integrata di servizi sa-
· Tavolo per la stesura delle linee guida per l’auti-
nitari, educativi, sociali, con il coinvolgimento di
smo, approvate con decreto regionale del 2004
ASL, Aziende Ospedaliere, IRCSS, Scuola, Servizi
ed inserite nel documento programmatico della
Sociali, famiglie, Enti locali, Enti pubblici e privati
neuropsichiatria infantile nel paragrafo “pato-
e Università.
logie ad alto impatto sociale” (2005); · Tavolo per l’avviamento della ricerca regionale
La collaborazione continua con i vari assessorati ha promosso l’avviamento:
“La famiglia davanti all’autismo” (terminato nel
· del progetto “Sindrome autistica” approvato
2007). Il Tavolo si è formato in seguito alla richie-
dalla Regione Lombardia nel 1995, che contiene
sta da parte di ANGSA Lombardia dei bisogni
le prime linee guida per l’autismo;
prioritari delle famiglie rappresentati nel “docu-
· del progetto di formazione “New Focus on Au-
mento sulle criticità”. Ne è conseguito il Bando
tismo Horizon” finanziato dalla CEE, che ha for-
regionale “per la promozione di iniziative spe-
mato tutte le figure dell’equipe multidisciplina-
rimentali per sviluppare una rete di interventi e
re;
opportunità a favore delle persone autistiche e
· degli 8 poli per l’autismo, nel 1997, con a capo il
delle loro famiglie” (2008), vinto da: ASL Monza
Centro dell’A.O. San Paolo di Milano, i cui ope-
Brianza ex Milano 3 [*], seguita da ASL Cremona 58
Ricordi
e ASL Milano 1 (Comuni ambito ovest) [*]
lato l’inadeguatezza della risposta in seguito alle pressanti richieste delle famiglie.
[*] ASL di cui ANGSA Lombardia è partner.
Per le altre iniziative dell’associazione si rimanda ANGSA Lombardia ritiene molto importante la di-
al sito www.angsalombardia.it.
sponibilità della Regione anche se ha già segna-
R I CRICORDI ORDI Ricordo DI LAURETTA Per ANGSA Piemonte Tiziana Melo De Acetis
Il 20 dicembre 2008, a soli 16 anni, è volata in cielo
A Lei, che in questi anni si è sempre donata per le
Lauretta, dopo aver combattuto lungamente con-
attività dei piccoli e per il sostegno ai loro genito-
tro la leucemia.
ri, il nostro particolare abbraccio.
Lo annuncia con grande dolore il Direttivo e i genitori tutti di ANGSA Piemonte, che si stringono
Al cordoglio si associa ANGSA nazionale
alla famiglia Cirillo ed in particolare alla mamma
Liana Baroni
di Lauretta, Tiziana Volpi, segretaria della Sezione.
RICORDO DI SALVATORE Liana Baroni
L’Angsa è particolarmente vicina ai coniugi Rap-
A Salvatore
poccio nel dolore per la improvvisa scomparsa del
Sei nato come un fiore a primavera
loro figlio.
hai portato l’amore:
Unisco le mie condoglianze personali ai coniugi
ogni tuo progresso era il nostro
Rappoccio, tra i primi soci Angsa, a cui mi accomu-
ci hai dato forza e gioia
na un percorso insieme, fatto di incontri, lunghe
ci hai fatto conoscere un mondo sconosciuto
telefonate, esperienze in comune e consigli reci-
la tua vita era la nostra vita
proci. Così la mamma ricorda il suo figliolo:
eri il fiore più bello in mezzo agli altri. E come un fiore, te ne sei andato a primavera. 59
Resoconto convegni
R E S O C ORESOCONTO N T O CONVEGNI CONVEGNI Il cammino dei progetti di legge sulle Malattie Rare e i Farmaci Orfani Si chiama così l’incontro promosso per il 21 luglio
Oggi non si può più rimandare e occorre prendere
a Roma dalla Consulta Nazionale delle Malattie
decisioni concrete a tutela dei malati. L’estensio-
Rare, per dare maggior forza a una serie di istanze
ne dell’obbligatorietà dello screening neonatale
ritenute ormai ineludibili e far sì che in tempi bre-
a tutte quelle malattie che hanno o avranno una
vi esse possano diventare legge: dallo screening
terapia farmacologica e/o dietetica efficace, un
neonatale metabolico allargato a un più facile ed
migliore accesso al farmaco e il finanziamento alla
economico accesso ai farmaci, fino ai vari prov-
ricerca sono tre istanze fondamentali sulle quali
vedimenti da adottare per incentivare la ricerca
la Consulta Nazionale delle Malattie Rare (orga-
scientifica, sia pubblica che privata
nismo rappresentativo di 264 associazioni di pa-
Sono molte le misure e i progetti di legge riguar-
zienti) chiede una presa di posizione definitiva per
danti le Malattie Rare promossi da entrambi i prin-
arrivare finalmente a una normativa che tuteli i
cipali schieramenti politici nel corso delle ultime
circa 2 milioni di malati rari in Italia.
Legislature. Attualmente, infatti, sono ben dieci
Al fine dunque di sensibilizzare i decisori politici su
i progetti di legge per regolamentare la materia
tale urgenza, la Consulta stessa ha organizzato per
presentati in Parlamento, il cui percorso d’esame
martedì 21 luglio a Roma (Palazzo Madama, Sala
è iniziato da tempo in Senato. Altre misure sono
Nassiriya, ore 11) un incontro dal titolo Il cammino
già state autorizzate, ma la loro applicazione ri-
dei progetti di legge sulle Malattie Rare e i Far-
sulta spesso difficile o è rimasta disattesa, come
maci Orfani, che ha preso le mosse dal Disegno di
nel caso dello stanziamento di 3 milioni di euro
Legge n. 52, presentato dal senatore Antonio To-
nella Finanziaria per il 2008, destinato all’acquisto
massini [Incentivi alla ricerca e accesso alle tera-
di apparecchiature per effettuare screening neo-
pie nel settore delle malattie rare. Applicazione
natali allargati.
dell’articolo 9 del regolamento (CE) n. 141/2000, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1999, N.d.R.], per sviluppare un confronto positivo sul testo e sui suoi emendamenti. «Dal 5 giugno 2007 - spiega Flavio Bertoglio, segretario generale della Consulta Nazionale delle Malattie Rare - la Consulta collabora con il Centro Nazionale Malattie Rare presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), grazie a una convenzione tra lo stesso Istituto e il Ministero della Salute che concede alla Consulta di poter usufruire di un supporto logistico e scientifico da parte del Centro Nazionale Malattie Rare. In questi anni abbiamo ottenuto alcuni importanti risultati a favore dei malati rari, tra i quali un numero verde Malattie Rare (800 896949, gestito dalla Consulta), per ascoltare, sostenere e indirizzare i pazienti e i loro familiari e l’abolizione 60
Il cammino dei progetti di legge sulle malattie rare e i farmaci orfani
dell’obbligatorietà per i malati rari di sottoporsi a
ne dei medici di medicina generale e dei pediatri
inutili visite periodiche di accertamento di invalidi-
di libera scelta; ricerca scientifica; comunicazione. Il
tà. Ma il reale miglioramento si otterrà solo gra-
tutto come base di partenza per una proposta uni-
zie all’impegno condiviso con le forze politiche che
laterale di un Piano Nazionale per le Malattie Rare.
- ciascuna per gli ambiti di propria competenza -
Le istanze del Disegno di Legge 52 (Antonio To-
sono chiamate a garantire il diritto alle cure e a una
massini: Incentivi alla ricerca e accesso alle tera-
qualità della vita più dignitosa. La stessa istituzio-
pie nel settore delle malattie rare. Applicazione
nalizzazione della Consulta rappresenta quindi un
dell’articolo 9 del regolamento (CE) n. 141/2000,
primo ineludibile passo in questa direzione».
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1999).
Le Malattie Rare
1. Prevenzione: estensione dell’obbligatorietà del-
Le Malattie Rare sono un gruppo di 7-8.000 pa-
lo screening neonatale almeno a quelle Malattie
tologie - molte delle quali croniche, invalidanti o
Genetiche Rare per le quali oggi è - e in futuro
fatali - che rappresentano nel loro complesso circa
sarà - disponibile una terapia farmacologica e/o
il 10% delle malattie che colpiscono l’umanità. La
dietetica di comprovata efficacia.
Commissione Europea ha definito come Rare quel-
2. Accesso al farmaco:
le patologie «la cui incidenza non è superiore a 5
a. creazione di un Fondo Nazionale Integrativo
su 10.000 abitanti».
per la copertura delle spese non pianificabili da
In Europa si stima che le persone affette da Malat-
parte delle Regioni e specificamente destinato
tie Rare siano circa 20-30 milioni. In Italia ci sareb-
ai nuovi trattamenti, ovvero alla gestione delle
bero circa 2 milioni di malati, moltissimi dei quali
situazioni non previste (ad esempio aumento di
in età pediatrica. L’80% di queste malattie è di ori-
dosaggio nei pazienti già trattati) e finanziato
gine genetica. Per il restante 20% dei casi si tratta
attraverso una percentuale dell’ammontare to-
di malattie acquisite.
tale delle somme versate dalle aziende farmaceutiche per le pratiche registrative;
La Consulta Nazionale delle Malattie Rare
b. inserimento automatico dei Farmaci Orfani per
La Consulta Nazionale delle Malattie Rare è stata
il trattamento delle Malattie Rare nei PTO (Pron-
creata il 5 giugno 2007 dall’allora Ministro della Sa-
tuari Terapeutici Ospedalieri) e PTOR (Prontuari
lute, alla presenza dei rappresentanti dalle associa-
Terapeutici Ospedalieri Regionali).
zioni dei pazienti. Il 14 febbraio 2008 vi è stata poi la
3. Finanziamento alla ricerca: la maggior parte del-
presa d’atto da parte del Ministero della Salute, con
le Malattie Rare non ha ancora una terapia speci-
il conseguente inserimento della Consulta nella con-
fica. Occorre quindi incentivare la ricerca pubblica
venzione in atto tra Istituto Superiore di Sanità e il
e privata, affinché indirizzi gli investimenti spe-
Ministero stesso. Il 7 gennaio 2009, infine, quest’ul-
cificamente verso i Farmaci Orfani, attraverso: lo
timo ha legittimato l’operato della Consulta sino a
stanziamento di fondi destinati alla specifica area
tutto il 2010. Oggi si chiede il superamento di que-
di ricerca; la defiscalizzazione delle spese sostenu-
sto limite temporale, attraverso un riconoscimento
te dalle imprese per la ricerca di base; l’esclusione
istituzionale definitivo che consenta un’operatività
dei Farmaci Orfani dal taglio dei prezzi applicato
concreta anche su progetti a lungo termine.
dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco); il sup-
In questi anni la Consulta ha lavorato sui seguenti
porto alla ricerca profit e non profit.
temi: accertamento dell’invalidità; certificazioneesenzione; presa in carico e continuità assistenziale;
Lo screening neonatale metabolico allargato
integrazione socio-sanitaria; uniformità dell’assi-
Si tratta di un particolare test - non invasivo né
stenza sanitaria sul territorio nazionale; formazio-
doloroso (si preleva una goccia di sangue dal tal61
Resoconto convegni
lone del neonato) - che permette di identificare
sona malata con il “congelamento” della malattia.
precocemente numerose malattie genetiche me-
Attualmente soltanto per tre Malattie Rare (ipoti-
taboliche. Se identificate fin dalle prime ore di vita
roidismo congenito, fibrosi cistica e fenilchetonu-
del bambino - prima cioè dell’instaurarsi di danni
ria) è previsto lo screening neonatale obbligatorio
irreversibili - queste patologie possono essere trat-
a livello nazionale. Solo la Regione Toscana prati-
tate in modo da assicurare se non la guarigione,
ca oggi uno “screening allargato”.
almeno una sufficiente qualità della vita della per-
Per ulteriori informazioni: info@cndmr.it.
Il 7 maggio 2009 si è svolto a Torino il Convegno
“AUTISMO- Percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali dall’età evolutiva all’età adulta”. Angsa Piemonte
Giornata densa di contributi, tra i quali partico-
ziative e criticità e, attraverso la creazione (sicura-
larmente apprezzati quelli del Professor Francesco
mente innovativa) di una Commissione di indirizzo
Barale e della Dottoressa Donata Vivanti, che an-
e di controllo, porre i presupposti di concretezza
che in questa circostanza hanno saputo coniugare
per proseguire un lavoro di rete che porta i suoi
professionalità e competenza alla capacità di sot-
frutti dopo dieci anni.
tolineare alcuni aspetti critici rispetto alle buone
L’attuale Commissione vede nominati, all’interno
prassi di terapia farmacologica e alla tutela dei
delle ASL Regionali, chi in questi anni ha profuso
diritti delle persone con autismo.
impegno e passione per l’Autismo: ringraziamo il
Gli altri numerosi interventi della giornata, da
dottor Arduino, il dottor Bailo, il dottor Besana e
quelli politico- istituzionali a quelli del privato
la professoressa Gandione i quali, insieme a noi
sociale, sono stati di supporto alla presentazione
rappresentanti dei genitori ( che designati ad af-
delle Linee Guida dell’Assessorato Regionale alla
fiancarli in questo compito vediamo riconosciuto
Sanità in materia di Autismo e DPS .
un ruolo che dà la misura della strada percorsa in
Immaginabile la soddisfazione di tutti per l’ema-
due lustri) si apprestano ad operare per affronta-
nazione di un documento che ha atteso, in con-
re le tante altre sfide che ci attendono per dare
fronto ad altre regioni italiane, alcuni anni per
uniformità di prestazioni, sia rispetto alle aree ge-
essere completato.
ografiche della nostra regione che alla coerente
In compenso è stato possibile considerare e con-
presa in carico in tutte le età della vita.
frontare documenti legislativi apprezzandone ini-
1o CONGRESSO EUROPEO SULLA SINDROME DI RETT
di anni fa, si è creato il topo col difetto genetico, si
Milano, 5-7 giugno 2009
è impostata una cura ed infine si sta passando alla terapia sull´uomo. Ci si può augurare che tante
Si è svolto a Milano dal 5 al 7 giugno 2009 il primo
altre cause del comportamento autistico vengano
congresso europeo sulla Sindrome di Rett.
scoperte, per avviare anche per tanti altri casi lo
E´ un esempio incoraggiante di come, dopo che
stesso cammino. La fortuna non basta: occorre fa-
la ricerca ha scoperto questa causa genetica del
vorire la ricerca scientifica genetica, farmacologica
comportamento autistico (MECP2) una quindicina
e biochimica, per arrivare infine alla clinica. 62
Autismo: disturbi sensoriali, trattamento educativo e farmacologico dei comportamenti problematici
AUTISMO: DISTURBI SENSORIALI, TRATTAMENTO EDUCATIVO E FARMACOLOGICO DEI COMPORTAMENTI PROBLEMATICI. Angsa Novara
Nei giorni 8 e 9 Maggio 2009 si è svolto a Novara
ed insegnante, ha illustrato con estrema chiarezza
un convegno su Autismo: Disturbi sensoriali trat-
alcune modalità percettive e di elaborazione sen-
tamento educativo e farmacologico dei comporta-
soriale frequenti nei soggetti con disturbi dello
menti problematici.
spettro, arricchendo il suo intervento con moltis-
Grazie alla straordinaria collaborazione del Cen-
simi esempi tratti dalla sua esperienza personale
tro Servizi Volontariato di Novara, che ha orga-
e professionale. Tra la sorpresa, lo stupore, il fasci-
nizzato, finanziato parzialmente e coordinato i
no, l’angoscia, e la curiosità degli uditori, la dott.
lavori, e di ANGSA Piemonte che ha contribuito
sa ha offerto moltissimi spunti per l’osservazione
a finanziare l’evento, ANGSA Novara ha potuto
e fornito alcuni strumenti per decodificare certi
finalmente realizzare il suo ambizioso progetto
atteggiamenti e comportamenti dei ragazzi, ap-
di incontrare alcuni autorevoli esperti di Autismo
parentemente incomprensibili e, invece, talvolta
di fama internazionale. La dott.ssa Bogdashina, il
così legittimi…
prof. Powers, il dott.Masi, il dott. Arduino sono al-
Nella stessa giornata Enrico Valtellina, collabora-
cuni dei relatori, accanto ai quali hanno esposto
tore del gruppo Asperger Onlus, della coopera-
esperienze personali e professionali anche Enrico
tiva LEM e dello spazio aspie Nautilus di Milano,
Valtellina, l’equipe dell’Ospedale Maggiore di No-
ha esposto alcune considerazioni sulla Sindrome
vara e l’equipe di ANGSA Novara.
di Asperger e sulla neurodiversità, offrendo allo
Questo convegno si è proposto di offrire a genito-
stesso tempo una affascinante testimonianza di
ri e professionisti uno spazio per la formazione e
vita vissuta.
per l’approfondimento su temi di grande interesse
Il dott. Masi, noto farmacologo dell’ IRCCS Stella
clinico nell’ambito dei disturbi pervasivi dello svi-
Maris di Pisa impegnato da anni nella ricerca sul-
luppo, in particolare rispetto al trattamento edu-
la Psicopatologia e sulla Psicofarmacologia dello
cativo e farmacologico dei disturbi sensoriali e dei
Sviluppo, ha illustrato invece, l’attuale realtà della
problemi di comportamento.
farmacopea per i disturbi pervasivi dello svilup-
Le esperienze sensoriali che caratterizzano la per-
po, riuscendo con magistrale abilità, a rendere
cezione delle persone autistiche sono state ne-
comprensibile a tutti e persino affascinante, un
gli ultimi anni al centro della ricerca e sono uno
aspetto del trattamento così tecnico come la clas-
dei temi più interessanti per poter comprendere
sificazione, le indicazioni, l’efficacia e gli eventuali
dall’interno il comportamento e la visione del
effetti collaterali dei farmaci oggi disponibili.
mondo dei soggetti affetti da autismo. A tal pro-
La seconda giornata si è aperta, invece, con la
posito, è stata invitata a presentare una lezione
lezione magistrale del professor Powers dell’Uni-
magistrale la dott.ssa Olga Bogdashina, diretto-
versità di Yale nel Connecticut, famosissimo per
re del primo centro diurno per bambini autisti-
la sua attività di ricercatore, formatore e autore
ci in Ucraina e Presidente della Società Autismo
di molti saggi sulla valutazione e il trattamento
Ucraina. Attualmente è Visiting Lecturer presso
dell’autismo. Con l’aneddoto del “The Rosen-
l’Università di Birmingham e Consulente psico-
berg Findout”, il professore ha introdotto il tema
logo per i servizi per adulti affetti da autismo in
dell’intervento, centrato sui problemi di compor-
numerose strutture del Regno Unito. In veste di
tamento. Tutti gli attori, a diverso titolo impe-
genitrice di un adolescente autistico, ricercatrice
gnati con soggetti autistici, sono stati invitati dal 63
Resoconto convegni
prof. Powers a riconoscere come indispensabile e
scolastica di soggetti con Autismo, mentre la dott.
prioritaria una accurata osservazione e valutazio-
ssa Fontana, Pedagogista Clinico, ha presentato il
ne del comportamento. Un buon assessment del
progetto che l’equipe di ANGSA Novara propone
contesto, delle motivazioni, dei rinforzi e una det-
da alcuni anni per favorire una vera integrazione
tagliata analisi funzionale risultano, infatti, deter-
dei suoi utenti nel contesto scolastico, attraverso
minanti per impostare un trattamento efficace e
un attivo coinvolgimento degli insegnanti e dei
conseguire con successo i risultati attesi in termini
compagni di scuola, che vengono invitati a mettersi
di riduzione delle condotte problematiche e di ac-
“nei panni”di un ragazzo con autismo.
quisizione di abilità comunicative e sociali.
L’altissimo livello professionale dei docenti, al-
Nel pomeriggio il dott. Bailo, primario dell’UON-
cuni dei quali sono dei veri e propri riferimenti
PIA dell’Ospedale Maggiore della Carità di Nova-
mondiali nell’ambito dei disturbi pervasivi dello
ra, ha chiarito la relazione tra deficit sensoriali e
sviluppo, è stato occasione di crescita e ulteriore
neuroni a specchio, mentre la dott.ssa Caucino, di-
sensibilizzazione per un territorio che da tempo
rigente psicologa dello stesso servizio, ha esposto
cerca di sviluppare spazi e strutture adeguate per
alcune considerazioni sui risultati di una ricerca sui
rispondere alle esigenze tanto complicate di sog-
segni precoci dell’Autismo, arricchendo l’interven-
getti fragili e unici come sono le persone affette
to con la proiezione di alcuni video sull’efficacia
da autismo.
del trattamento a domicilio.
L’alto numero dei partecipanti a entrambe le gior-
È spettato all’equipe di ANGSA Novara concludere
nate, fa sperare che questo obiettivo sia stato rag-
i lavori del convegno con un intervento sui disturbi
giunto.
sensoriali come chiave di lettura dei comportamen-
Tutto l’evento è stato registrato e raccolto in un CD.
ti problematici nelle esperienze scolastiche. La dott.
Chi fosse interessato a richiederne copia, può con-
ssa Pezzana, Neuripsichiatra Infantile, ha illustrato
tattare angsanovara@alice.it, oppure telefonare
alcune linee guida per promuovere l’integrazione
al numero 0321 472266.
Parliamo di autismo in età adulta da www.superando.it
Un settore, questo, nel quale la sfida da vincere è
un trattamento precoce e intensivo dei bambini
quella che dovrà portare a interventi efficaci per
piccoli appena diagnosticati o individuati a rischio;
una vita di qualità, dall’educazione al lavoro, dal
l’altra, quella di predisporre interventi efficaci per
tempo libero a luoghi di vita diversi dalla famiglia.
una vita di qualità per le persone adulte: educa-
E il crescente interesse per tali questioni è confer-
zione, lavoro, tempo libero, luoghi di vita diversi
mato anche dall’importante convegno che si è te-
dalla famiglia».
nuto il 12 giugno a Reggio Calabria, a cura della
Infatti, sottovalutato per anni come sindrome,
Fondazione Marino per l’Autismo di Melito Porto
l’autismo colpisce sì molti bambini (è uno ogni 170
Salvo. Giovanni Marino, presidente della Fonda-
nati a ricadere nella casistica), durando però per
zione Marino per l’Autismo di Melito Porto Salvo
tutta la vita, con gradi di severità molto diversi e
(Reggio Calabria) «Ho più volte sostenuto - scrive-
sin troppo spesso il ritardo con cui nel nostro Pa-
va l’indimenticato psicologo e psicoterapeuta En-
ese ci si occupa degli adulti che ne sono affetti fa
rico Micheli - che oggi l’autismo, e gli altri disturbi
sì che la condizione di questi ultimi sia particolar-
dello spettro autistico, ci pone davanti a due sfide.
mente difficile. In parte, però, va certamente re-
Una, quella di predisporre interventi efficaci per
gistrato un miglioramento della situazione, negli 64
Parliamo di autismo in età adulta
anni più recenti, come dimostra anche la crescita
scientifica: dove siamo, dove andremo), Lucio Mo-
di studi, iniziative e incontri riguardanti proprio
derato, direttore dei Servizi Diurni e Territoriali del-
l’autismo in età adulta.
la Fondazione Istituto Sacra Famiglia e Irene Fusaro
L’importante convegno specificamente dedicato
di tale stessa Fondazione (“Superability”: un mo-
agli Adulti con autismo si è tenuto venerdì 12 giu-
dello di presa in carico globale, multifatoriale, mul-
gno a Reggio Calabria (Sala Convegni del Palazzo
tidimensionale delle persone affette da Sindrome
della Provincia, Piazza Italia), a cura della Fonda-
Autistica), Alessia Logorelli (Applicazione pratica di
zione Marino per l’Autismo ONLUS di Melito Porto
un modello educativo) e P. Pace (Un caso clinico),
Salvo (RC), con il patrocinio della Provincia e del
rispettivamente psicologa ed educatrice della Fon-
Comune di Reggio Calabria, del Comune di Melito
dazione Marino per l’Autismo.
Porto Salvo e dell’ANGSA (Associazione Nazionale
La seconda sessione è stata moderata da Salvatore
Genitori Soggetti Autistici).
Bagalà, responsabile del Dipartimento di Neurop-
Dopo i saluti delle autorità, la giornata è stata
sichiatria Infantile dell’Azienda Sanitaria Provin-
aperta da Donata Vivanti, presidente di Autismo
ciale di Crotone e si è articolata sugli interventi di
Italia e vicepresidente dell’EDF - Forum Europeo
Francesca Faggi, direttrice della Comunità Allog-
sulla Disabilità (Diritti e necessità delle persone con
gio Villa Nesti di Prato (Esperienza di Villa Nesti in
autismo). Alla prima sessione - moderata da Adele
Toscana) e Antonella Valenti, docente di Didattica
Nicolò, responsabile del Dipartimento di Neuropsi-
e Pedagogia Speciale dell’Università della Calabria
chiatria Infantile dell’Azienda Sanitaria Provinciale
(Stato della ricerca e modelli educativi).
5 - ha partecipato poi N. Foti, direttore sanitario
Dopo la discussione finale, le conclusioni del Conve-
della Fondazione Marino per l’Autismo (Manage-
gno sono state tratte da Giovanni Marino, presiden-
ment medico del paziente autistico), Maurizio Elia
te di F.A.N.T.A.Si.A. (Federazione delle Associazioni
dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia e
Nazionali a Tutela delle Persone con Autismo e Sin-
Neurofisiopatologia Clinica e Strumentale dell’IRCC
drome di Asperger), oltreché presidente dell’ANGSA
“Associazione Oasi Maria SS” di Troina, in provincia
Calabria e della stessa Fondazione Marino per l’Au-
di Enna (I disturbi dello spettro autistico e la ricerca
tismo che ha organizzato l’evento. (S.B.)
RECENSIONE
Destinatari Psicologi, educatori, insegnanti, genitori di bambini con disturbi dello spettro autistico o deficit di comunicazione.
Comunicazione aumentativa e alternativa Strumenti e strategie per l’autismo e i deficit di comunicazione
Contenuti L’importanza della comunicazione interattiva per persone con disturbo dello spettro autistico • Disturbo dello spettro autistico e Comunicazione aumentativa e alternativa • Strumenti e strategie per la comunicazione aumentativa e alternativa • Valutazione della comunicazione aumentativa e alternativa: identificare i bisogni comunicativi e gli strumenti per soddisfarli • La comunicazione aumentativa e alternativa e la legge.
Joanne M. Cafiero cm. 17x24, pp. 150, € 17,50 - ISBN 978-88-6137-437-9 La comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) rappresenta una risposta concreta ai bisogni di partecipazione sociale dei soggetti con autismo e altri disturbi simili, sia di quelli che non parlano che di quelli con un linguaggio in fase di sviluppo. Il libro propone un’introduzione chiara e operativa all’uso degli strumenti e delle strategie di CAA nel caso dei disturbi dello spettro autistico. Vengono descritti i principali strumenti di CAA, da quelli “a bassa tecnologia” (che prevedono l’utilizzo di immagini, disegni, pittogrammi, scritte) a quelli ad “alta tecnologia” (che si avvalgono di apparecchi elettronici con sintesi di voce). Le strategie proposte puntano sempre a costruire relazioni nei contesti naturali di vita quotidiana e prevedono che anche il partner di comunicazione (genitore, insegnante o operatore) affianchi al linguaggio i codici visivi di comunicazione che si vogliono condividere con la persona con autismo.
L’autrice Joanne M. Cafiero è una pedagogista americana, esperta di CAA e di autismo, membro del Committee on Educational Intervention for Children with Autism della National Academy of Sciences. L’edizione italiana è curata e adattata da Giuseppe Maurizio Arduino, psicologo e psicoterapeuta Dirigente Coordinatore delle attività sull’autismo della ASL CN1 (Mondocì-Ceva), è membro dei comitati scientifici delle Associazioni ANGSA e Autismo Italia e del Progetto Regionale sull’autismo della Regione Emilia Romagna.
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Storie vere
S T O RSTORIE I EVEREV E R E SONO AUTISTICO, NON STUPIDO Roberto Rusticali
A casa nostra, come penso in tante altre case di chi
to a letto e si è pure riaddormentato.
ha un bambino autistico in casa, la dispensa e il
Mi sono detto “Roby sei un genio” e ho ripetuto la
frigorifero sono chiusi a chiave, altrimenti Andy va
stessa cosa anche domenica scorsa, Andy si è alza-
all’assalto del cibo, naturalmente dato che siamo
to, ha riprovato a scendere, ma stavolta invece di
in 5 in famiglia, ci sono più chiavi a disposizione
tornarsene a letto, è venuto in camera nostra, ha
e Andy dedica molto tempo alla ricerca dei loro
fatto il solito urletto di buongiorno, poi ha portato
nascondigli, una caccia al tesoro infinita.
il solito dito alla bocca con il segno “devo far silen-
La domenica mattina Andy si alza da solo allo
zio!”, poi come al solito si è steso di fianco a Sonia
stesso orario di quando va a Scuola, ma “evviva”,
e si è messo a baciarla, poi però “non ha più fatto
quando scende di sotto, non trova la Mamma e
come al solito”, perché invece di scavalcare Sonia e
quindi si scatena indisturbato alla ricerca delle
venire da me a prendersi un bacio e poi farsi spazio
chiavi fischiettando come un Merlotto, (credete-
nel letto in mezzo a noi due, Andy inspiegabilmen-
mi, cercare i nascondigli più impensati è una gara
te si è alzato ed è sceso dal letto e, senza tirar su le
continua tra Sonia e Andy), per poi passare al si-
persiane della finestra per fare entrare luce, è usci-
lenzio più totale quando riesce a trovarle, in modo
to dalla camera ed ha pure chiuso la nostra porta.
di poter addentare il Formaggio Grana, mangiarsi
Abbiamo trovato bizzarra questa sua improvvisa
i Limoni (che cocktail devastante!) e bucare con un
uscita dalla Routine, ma stavamo troppo bene sot-
dito un Pomodoro in santa pace, è già qui, col suo
to le lenzuola nel rassicurante silenzio della casa,
silenzio dimostra che proprio fesso non è!
quando.... la Magia è stata rotta all’improvviso da
Poi, ben sapendo che è domenica, posiziona il ta-
un sinistro rumore proveniente dal piano di sot-
gliere sopra al tavolo della cucina e tira fuori il ri-
to.... un piatto che si rompeva.
cettario delle Torte con annessi e connessi, uvetta,
Saltare giù dal letto è stato un attimo, il cancelletto
bilancia, zucchero..inviando un messaggio inequi-
era chiuso, ma Andy non era in camera sua!... Quel
vocabile... stamattina facciamo una torta!
furbetto, senza che ce ne accorgessimo aveva fruga-
Sonia ovviamente sente che Andrea scende le
to quatto quatto nella vestaglia della Mamma che
scale e non riuscendo a rilassarsi ancora sotto le
era posata ai piedi del letto e si era impossessato di
coperte, per forza di cose deve alzarsi e andare a
una chiave, poi ci aveva chiusi in camera, aveva sca-
controllare e questa abitudine di farsi fregare così
valcato il cancelletto ed era sceso, silenzioso e trion-
la Domenica mattina, francamente alla lunga mi
fante in cucina per fare man bassa nel frigorifero.
ha proprio rotto le palle e 15 giorni fa ho deciso di
Così in cucina abbiamo trovato un piatto rotto per
porvi rimedio!
terra, il frigo spalancato con il formaggio grana
Abbiamo un Cancelletto sulle scale, inutilizzato
miseramente mordicchiato e il pomodoro sforac-
perché Andy sa come aprirlo e allora l’ho chiuso
chiato e Andy, niente affatto pentito, con un limo-
con una “Catena per Moto”, ebbene il rimedio...
ne sbocconcellato in mano e una mela nell’altra. e
ha funzionato alla grande!!!!!!!! Andy si è alzato
poi ovviamente sopra al tavolo della cucina c’era
presto, ha provato ad aprire il cancello, ha provato
già tutto il necessario per preparare la Torta, se
a mettere le mani sulla catena, non c’è ovviamen-
Andy non avesse avuto la sfortuna di imbattersi
te riuscito e con mia grande soddisfazione è torna-
in un piatto in equilibrio precario dentro al frigo, 66
Sono autistico, non stupido
chissà quante altre ne avrebbe combinate.
dulati di avvertimento, nuovo tentativo, questa vol-
Però stavolta non siamo nemmeno riusciti ad ar-
ta con doppia diversione, prima il lancio del Pigiama
rabbiarci perché eravamo ancora allibiti dalla sua
oltre l’ostacolo (vedi sempre la Foto) (ipotizziamo si
furberia che ci aveva messo davvero nel sacco e
sia trattato di un tentativo di alleggerirsi per tentare
così ci siamo messi a ridere di cuore (ma sto già
uno scavalcamento in stile Salto Ventrale del cancel-
meditando contromisure per Domenica prossima,
letto), poi evidentemente essendo abortito il tenta-
secondo voi basteranno dei “Cavalli di Frisia” o
tivo, ecco il Colpo di Genio della seconda diversione:
dovrò procurarmi delle Mine Antiuomo?).
Andy è andato nel bagno delle camere, ha raccolto una spugna e si è presentato Nudo in camera nostra,
La Rivincita
con in mano la spugna (messaggio inequivocabile:
Dopo la cocente sconfitta di domenica scorsa (vedi
tutte le mattine mi fate fare la Doccia, come faccio a
racconto precedente) e le 2 sconfitte rimediate Sa-
lavarmi se la strada è bloccata?).
bato : Andy batte Sonia 1-0 (trovato il nascondiglio
Sonia “Cuore di Pietra” lo ha rimandato in camera
della farina e bucato il Contenitore, con annesso
sua, ma ecco avvenire il Miracolo, Andy si è abbioc-
sparpagliamento di farina per tutta la lavanderia).
cato e in casa abbiamo avuto un silenzio totale fino
Andy batte Roby 1-0 (Blitz improvviso a Frigo aperto
alle 8,45 (che meravigliosa sensazione di benessere).
mentre stavo prendendo le Mozzarelle per la Pizza,
Ore 8,45 il “Merlotto” ha ricominciato a fischiet-
con obiettivo pomodori centrato perfettamente),
tare, Sonia l’ha chiamato in camera e siamo final-
stamattina mi sono rifatto su Andy, malgrado le sue
mente tornati alla solita Routine (Urletto di Gioia
brillanti diversioni ed un suo Colpo di Genio.
con successivo dito sulla Bocca), Andy che si stende di fianco a Sonia (anche se chissà perché ha infilato
Segue Bollettino delle Operazioni:
subito le mani sotto al cuscino), poi c’è stato il solito
Non sapendo a che ora sarebbe rientrata quella
scavalcamento della mamma, il bacio al papà e poi
“sbrindola“ di mia figlia, le operazioni difensive pre-
l’ incuneamento tra noi due, con l’appropriazione
viste per ieri sera non sono state messe in atto, ma
del suo solito posto in mezzo a Mamy e Papy e per
alle 4,00 di stamattina un tentativo di incursione di
finire, giustamente essendo mattino, ha aperto
Andy è stato intercettato dai Radar della Difesa Ter-
una persiana per fare entrare la luce del sole e la
restre, così il Reparto Pronto Intervento è stato rapi-
sapete cosa aveva tra le mani? La chiave del frigo
do nel ricacciare il Nemico nelle sue posizioni, dopo
che Sonia aveva nascosto sotto al cuscino…
di che il Reparto Genio Pionieri ha posizionato il Filo
Ci siamo quindi alzati con la soddisfazione di es-
Spinato nel cancelletto (vedi foto), l’opzione delle
serci presi una piccola rivincita e soprattutto molto
Mine Antiuomo mi è stata bocciata da Sonia.
ma molto più rilassati del solito con la consape-
Alle 5,00 un altro tentativo di aggressione è stato
volezza che Andy ormai sta diventando grande e
posto in atto da Andy (stò desgrasià l’è andà in
sempre più furbo.
letto massa presto ieri sera), dopo aver tentato di forzare il cancelletto con qualche Huy Huy dovuto alle protezioni pungenti appena installate, Andy ha fatto irruzione in camera nostra, ha tentato di ripetere il trafugamento delle chiavi dalla vestaglia della mamma, ma stavolta Sonia ha reagito con prontezza sottraendogliele e nascondendole sotto al cuscino, così Andy capita la mala parata si è ritirato nuovamente nelle postazioni iniziali. Intorno alle 6,00 preceduto da una serie di fischi mo67
Pagina Fisica: LASTAMPA - NAZIONALE - 39 - 24/09/09 - Pag. Logica: LASTAMPA/CULTURA/01 - Autor e: MASMAN - Or a di stampa: 23/09/09
LASTAMPA
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
21.50
Recensioni Potiomkin Già smentito da tutti gli storici più autorevoli, Marcello Dell’Utri non si dà per vinto e va a leggere i suoi presunti diari del Duce a Casa Pound, il centro sociale dei giovani della destra romana, nostalgici del Ventennio e della Rsi. Se non riesce a convincere nemmeno loro... LASTAMPA
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2009
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R E C RECENSIONI E NCULTURA SIONI
SPETTACOLI
39
&
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RA Q LI
è
21.50
.
La storia
RAFFAELLA SILIPO TORINO
Libro autobiografico di Gaia Rayneri scrittrice esordiente
ualcuno doveva raccontarla, questa storia: non era nemmeno importante che lo facessi io, ma mi premeva troppo che gli altri la conoscessero». Gaia Rayneri ha 23 anni, corti capelli castani, occhi grandi e irrequieti. La «storia» è vera, purtroppo: quella di Pulce, sua sorella autistica, allontanata dalla famiglia quando aveva 9 anni per presunte molestie sessuali subìte dal padre, riportata a casa mesi dopo perché non era vero nulla. «Ma i miei genitori non si sono ripresi ancora adesso. Sono stati colpiti a tradimento: quando soffri per un figlio handicappato pensi di aver già dato, quanto a dose di sfortuna nella vita - aggiunge sarcastica -, non ti aspetti proprio di essere anche incriminato per pedofilia». Niente retorica né lacrima facile in Pulce non c’è, appena uscito da Einaudi Stile Libero (pp. 228, €17), scritto da Gaia con il nome di Giovanna e gli occhi dell’epoca, ragazzina tredicenne che oscilla tra rabbia e allegria, tra l’angoscia per la sorella, la preoccupazione per i compiti di epica, i dubbi su come vestirsi. Con il rifiuto dello stile «da telenovela» e una capacità d'entrare nei fatti sorprendente: un ingresso a pieno titolo nella «scuola torinese» dei giovani autori che intercettano il malessere dei coetanei, capostipite il Paolo Giordano della Solitudine dei numeri primi, I MIEI GENITORI
«Colpiti a tradimento: soffrendo per una figlia handicappata pensavano di aver già dato»
senza dimenticare il Christian Frascella di Mia sorella è una foca monaca. Perché leggendo ci si commuove ma si ride, molto anche. «Mi interessava raccontare i fatti in modo oggettivo - dice lei -. Non mi va di incanalare il dolore nelle solite categorie: rivendico il mio diritto ad avere uno sguardo distorto, un’emozione distante. Ho cercato di non dipingerci come eroi, ma come una normale famiglia, in bilico tra affetto e nevrosi. Il dolore che abbiamo attraversato credo che il lettore lo immagini». Così insieme al linguaggio burocratico degli assistenti sociali e dei pubblici ministeri, alla retorica della professoressa di lettere, c’è il lessico familiare con tutte le sue stranezze, la madre saltuariamente a dieta e la figlia maggiore che non resiste al fascino delle merendine, il momento della preparazione delle valigie per le vacanze, i piccoli riti che aiutano Pulce a vivere le sue giornate di bambina «diversa» eppure perfettamente integrata. «Accettare mia sorella è stato più facile per me che per i miei genitori - spiega lei -. È spesso così. I genitori sono più apprensivi e angosciati nei confronti del figlio debole, e hanno un’inevitabile sensazione di fallimento, per i fratelli invece l’handicap è un dato di fatto. I miei comunque si sono sempre dati da fare, forse anche perché sono entrambi medici, hanno investito tante energie in mia sorella, non si sono mai arresi». Incredibile che proprio una famiglia così, unita e preparata anche nella sofferenza, sia stata attaccata dal sospetto. «Ancora più incredibile - dice la Rayneri - perché le accuse sono venute da colleghi, psichiatri e assistenti sociali della stessa Asl dei miei. Una sorta di perdita di lucidità collettiva, dovuta al-
Pulce non c’è l’Orco nemmeno
dell’ordine collettivo. Non a caso tra gli amici immaginari di Gaia spunta addirittura un certo signor Kafka «lungo, magro, inglese, i nomi difficili, dice la nonna, sono tutti inglesi». Per ribellarsi Giovanna-Gaia scrive: «È sempre stato un mio modo di esprimermi, tenevo diari anche se non li chiamavo così, scrivevo racconti, ma ero molto severa con me stessa. Scrivere è auto-terapeutico, serve a metabolizzare il dolore, ma anche a vedere in modo più chiaro cosa è successo. E poi il libro è anche un tentativo di risarcire i miei genitori per tutto quello che hanno passato. Lo stile? Sono stata profondamente influenzata da capolavori letti e riletti mille volte, come Il tamburo di latta di Grass o La vita e il tempo di Michael K di Coetzee: volevo restituire un po’ di quello che mi hanno dato». La pubblicazione è arrivata quasi per caso: «ScriveTorinese l’interpretazione sbagliata delle frasi di vo per me, poi sono venuta all’Einaudi codette attraverso la me lettrice e l’ho fatto leggere per avere Gaia Rayneri Pulce consigli, mi hanno detto di finirlo». ha 23 anni “comunicazione assistita”, un sistema Adesso Gaia ha un nuovo progetto, e vive tra Torino, per parlare con gli autistici affascinante che riprende un tema appena accennato la sua città, ma poco attendibile». Dovuta anche, sugin Pulce non c’è, quello delle sofferenze di e Londra, dove gerisce lei, al sottile piacere di trovare il Giovanna con i coetastudia Storia mostro sotto casa, del genere tra persone rispetta- UNA GAFFE DEGLI PSICHIATRI nei, che non la accettano perché è sovrappefemminile. bili. «Una sorta di ef«Ma l’idea che sia accaduto so e vestita non alla Pulce non c’è fetto paparazzi: che in una famiglia normale moda. «Alla fine io ho (Einaudi; in alto certe cose accadano l’immagine nelle famiglie degra- scatena un interesse morboso» abbandonato i miei amici immaginari e di copertina) date uno se lo aspetmi sono fatta risucchiare nel mondo dei è il titolo ta, quando succede in quelle “normali” “pantaloni attillati”, invece ogni adoledel romanzo l’interesse diventa morboso». Non ne esce bene, il sistema giuridico scente dovrebbe essere aiutato a manted’esordio in cui nere la propria diversità. Non solo gli racconta la sua e assistenziale italiano, soprattutto per handicappati, ma chiunque abbia una drammatica la noncuranza con cui tratta l’individuo, forma di diversità nella nostra società vicenda familiare sacrificato alle esigenze (e agli interessi) viene seriamente emarginato, è una forma di violenza terribile, soprattutto sulle donne, a cui si chiede di essere magre e eleganti sempre e comunque. Non a caso ora vivo a Londra per studiare Storia del genere femminile. In realtà non è tanto tante storie di affetti distrutti, di violenza psicologica l’argomento che mi affascina, quando il (genitori divisi, bambini affidati, interrogatori infiniti). punto di vista, il modo con cui è trattato. «La macchina della giustizia è sfuggita di mano a tutti Un po’ da controcultura, forse, anche se dice Steffenone -. I magistrati che si occupano di minori la parola è di una banalità terribile, ma quello che detesto dell’università italiasono pochi, un mondo chiuso sorretto da un na è che sia cos^i accademica. Sono semassociazionismo a cui deve un riscontro. Dall’altra parte pre alla ricerca della voce spostata, in c’è un clima emotivo e fanatico contro i pedofili. Ma il fondo, e quella della donna è la voce spoparadosso è che il vero pedofilo spesso sfugge alla stata per eccellenza». Da grande Gaia-Giovanna non sa giustizia o patteggia pene irrisorie». Se davvero ancora se farà la scrittrice: «Ho soltanl’interesse ultimo di tutti gli attori in causa è difendere i to deciso che voglio essere felice. Mio bambini, i fatti raccontati da Steffenone documentano il padre mi voleva laureata in Legge, forcontrario. «Bisogna bloccare la macchina. Basta errori, se ha bisogno di credere ancora nella questo problema ci riguarda tutti». [R. SIL.] giustizia. Ma io non risponderò alle aspettative di nessuno, solo alle mie».
La vicenda vera della sorellina autistica e del padre coinvolto nella falsa accusa di molestie sessuali
Presunti colpevoli, il business degli affetti distrutti «Questo libro nasce da un’esigenza morale» dice il criminologo Luca Steffenoni, autore di Presunto colpevole. La fobia del sesso e i troppi casi di malagiustizia (appena uscito da Chiarelettere, pp. 272, €14). «In tanti anni di lavoro per i tribunali ho visto troppe accuse ingiuste di pedofilia, con soluzioni tardive e danni psicologici ed economici enormi: un abisso di errori e orrori giudiziari che mi hanno obbligato a far sentire la mia voce». Il libro prova a raccontare ciò che non vediamo. Una macchina burocratica che vale milioni di euro ( «Ogni bambino sottratto alla famiglia paga lo stipendio a dieci tra psicologi e tecnici» dice Steffenone). Un affare per associazioni, centri d’assistenza, consulenti, psicologi. E
dell’ordine collettivo. Non a caso tra gli amici immaginari di Gaia spunta addirittura un certo signor Kafka «lungo, magro, inglese, i nomi difficili, dice la nonna, sono tutti inglesi». Per ribellarsi Giovanna-Gaia scrive: «È sempre stato un mio modo di esprimermi, tenevo diari anche se non li chiamavo così, scrivevo racconti, ma ero molto severa con me stessa. Scrivere è auto-terapeutico, serve a me-
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Genitori e bambini speciali
IL MONDO DI SERGIO L’edizione tascabile del tragico e toccante libro “Il Mondo Di Sergio” di Mauro Paissan è in libreria per Fazi Editore al prezzo di euro 9,90. Anche i proventi di questa nuova edizione andranno alla Fondazione Handicap-Dopo di Noi per finanziare il progetto per l’autismo. Ringraziamo l’Autore, Mauro Paissan, per l’attenzione dedicata al problema dell’autismo.
GENITORI E BAMBINI SPECIALI Come educare un bambino a sviluppo atipico. Manuale per genitori. Carlo Pascoletti, con il contributo di Lucio Cottini. SelfHelp Franco Angeli Editore.
La necessità di assicurare una
cazioni, al momento della scola-
relazione educativa di qualità è
rizzazione primaria del bambino,
una delle preoccupazioni princi-
possono anche trovare una loro
pali della coppia genitoriale che
condivisa applicazione (famiglia-
ha un figlio “speciale”: Si tratta
scuola) nelle attività didattiche
di coniugare “amore e stile edu-
che vengono programmate nel
cativo” per permettere al pro-
PEI. Le condotte educative sug-
prio figlio disabile di crescere ed
gerite sono connotate da una
evolversi all’interno di un clima
precisa valenza formativa che
familiare in cui, oltre alle sicurez-
interessa la prima e la seconda
ze affettive, trovino un posto pri-
infanzia. Questa limitazione è
vilegiato anche interventi edu-
frutto di una scelta precisa poi-
cativi volti a sviluppare compe-
ché, come evidenziano le ricer-
tenze cognitive e di autonomia
che delle neuroscienze, questa è
personale. In questo manuale,
la fase che coincide con una stra-
oltre ad una disamina delle ac-
ordinaria serie di modificazioni
quisizioni più aggiornate sui temi che interessano
delle strutture neurali, direttamente correlate allo
lo sviluppo cognitivo, vengono fornite indicazioni
sviluppo della “mente”. Si potrebbe affermare,
pratiche per attivare interventi educativi che ab-
con una certa prudenza, che questo è il periodo in
biano un significato funzionale per il “progetto
cui maggiori sono le possibilità di incidere positi-
di vita” della persona. A tale scopo, la seconda
vamente sullo sviluppo del bambino, e in partico-
parte del manuale è costituita da Unità Formative
lare sulla ”abilitazione cognitiva” stessa, ponendo
per le diverse aree di intervento (linguistica, psico-
argine agli effetti negativi e talora devastanti del
motoria, relazionale, sociale, dell’autonomia per-
quadro sindromico, qualunque esso sia.
sonale, ecc.) con la descrizione degli itinerari, dei materiali, delle modalità applicative e di verifica dei percorsi di apprendimento. Alcune delle indi69
Annuncio convegni
ANNUNCIO ANNUNC I O CONVEGNI CONVEGNI Attenzione e conoscenze relative a
SINDROME DI ASPERGER E HFA Attenzione e conoscenze relative alla Sindrome di
ze dirette di persone con SA e HFA, si cercherà di
Asperger e all’HFA sono aumentate sensibilmente
individuare i percorsi educativi e terapeutici che
in questi ultimi anni, ma limitatamente alla fascia
- partendo da una diagnosi corretta e da una co-
di età infantile. La diagnosi per gli adulti, l’indivi-
noscenza approfondita delle peculiarità della Sin-
duazione di trattamenti educativi mirati a partire
drome - possano sviluppare potenzialità, abilità e
dall’adolescenza, la progettazione di interventi
speranze di tanti giovani e adulti.
di inserimento sociale e lavorativo specifici, sono
Il Congresso è rivolto agli operatori sanitari e socio
problemi a tutt’oggi largamente irrisolti. Il rischio
sanitari, agli insegnanti, alle famiglie e alle perso-
concreto è quello di trattamenti psichiatrici e far-
ne con SA e HFA.
macologici errati e dell’ emarginazione di una larga fascia di popolazione. La formazione degli ope-
* Nome: * Cognome: * Data e luogo di nascita: * Indirizzo: * Cap: * Città * Tel: * Codice fiscale: E-mail: Partita Iva: *Diploma universitario e/o laurea Dati per la fatturazione (SOLO se diversi) Ragione Sociale: Indirizzo: Cap: Città Tel: Codice fiscale: Partita Iva: Chiede di poter essere iscritto al corso: SINDROME DI ASPERGER ED HFA NEGLI ADULTI: RICONOSCERE LA SINDROME E ORGANIZZARE LA PRESA IN CARICO che si terrà nei giorni: 20/21 Novembre 2009 In Qualità di: • Psichiatra • Neuropsichiatria • Psicologo • Infermiere • Altro senza crediti ECM • Socio Gruppo Asperger ONLUS Allega copia del relativo pagamento della quota prevista (100 Euro quota ECM, 70 Euro iscrizione senza crediti ECM, 40 Euro Socio Gruppo Asperger ONLUS) ed autorizza l’Unisan al trattamento dei dati personali in conformità alla legge 196 del 30.06.03 ed ulteriori modificazioni e per i corsi ECM, alla trasmissione dei dati alla Commissione Nazionale.
ratori ed una organizzazione dei servizi efficace può ridurre questo rischio. Questo seminario si propone la condivisione delle conoscenze scientifiche e delle prime esperienze concrete di intervento. Anche attraverso il contributo dell’associazionismo e delle testimonian-
Studi e Ricerche in Sanità Cattedra di Psichiatria
Giornate di incontro su: SINDROME DI ASPERGER ED HFA NEGLI ADULTI: RICONOSCERE LA SINDROME E ORGANIZZARE LA PRESA IN CARICO Roma, Auditorium - ENEL, Viale Regina Margherita 125 20/21 novembre 2009 L’evento, accreditato nel programma di Educazione continua in Medicina (ECM) presso il Ministero della Salute è rivolto a:
Psichiatri ( 7 CREDITI ECM) Neuropsichiatri ( 7 CREDITI ECM) Infermieri (in attesa di attribuzione dei CREDITI ECM) Psicologi (in attesa di attribuzione dei CREDITI ECM)
con la partecipazione di famiglie e persone con Sindrome di Asperger e HFA. Al termine del corso verrà rilasciato regolare attestato di partecipazione ovvero diploma ECM per gli aventi diritto. La quota di partecipazione è stabilita in:
• • •
100 Euro per Psichiatri, Neuropsichiatri, Psicologi e Infermieri che richiedono crediti ECM 70 Euro per partecipanti senza crediti ECM 40 Euro per Soci del Gruppo Asperger ONLUS
La tariffa comprende welcome coffee e lunch
Data: ………………………………… Firma ……………………………………………………….. CANDIDATO AMMESSO SI o NO o
Il pagamento dell’iscrizione potrà avvenire tramite: Conto corrente postale intestato al Consorzio Unisan: IBAN IT18V0760103200000057835712 specificando nella causale il nome del corso L’attestazione di pagamento andrà consegnata in sede di partecipazione
DATA E FIRMA
PER LE ISCRIZIONI CONTATTARE : UFFICIO FORMAZIONE CONSORZIO UNISAN DOTT.SSA SILVIA DE LUCA TELEFONO 06.54.11.100 - FAX 06 .54. 60. 21. 28 E-MAIL: FORMAZIONE@UNISAN.IT
PRO………………………………………………
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Autismo ed educazione: il ruolo della scuola
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Annuncio convegni
Autismo ed educazione: il ruolo della scuola 31 ottobre 2009
La Fondazione Augusta Pini e Ospizi Marini ONLUS e
sono riappropriati di ciò che la Scuola non deve
l’ANGSA Emilia Romagna sono lieti di annunciare che
delegare, ovvero il patrimonio di scienza ed espe-
il 31 ottobre prossimo si terrà il terzo convegno sul
rienza dell’educazione speciale, e di relatori pro-
tema: Autismo ed Educazione: il ruolo della Scuola.
venienti dalla mondo della Ricerca.
In tale occasione verrà presentato e distribuito il
Questa collaborazione realizza la Scuola che vor-
secondo sussidio didattico specificamente dedica-
remmo: capace, esperta, ma in costante dialogo
to alla scuola: “TIsCA: Test di Ingresso alla Scuola
coi Centri dove si fa diagnosi, ricerca e formazio-
per Allievi con Autismo”. Uno strumento prezioso
ne, in un delicato equilibrio tra autonomia e siner-
per gli operatori che si dovranno confrontare con
gia con le altre discipline.
un allievo affetto da disturbi dello spettro autistico,
L’impulso dato da ANGSA e Fondazione Pini sta
un ausilio che permetterà loro di leggere in manie-
dando risultati confortanti: nelle sedi istituziona-
ra oggettiva, cioè di misurare, i risultati del progre-
li della Scuola si stanno sviluppando iniziative di
dire del percorso educativo nell’anno scolastico.
formazione di qualità, che siamo certi produrran-
Verrà inoltre distribuito importante materiale do-
no nel tempo un maggior benessere degli allievi e
cumentale prodotto dall’Ufficio Scolastico Regio-
delle loro famiglie.
nale dell’Emilia-Romagna, impegnato in prima linea nel fornire strumenti al corpo docente per affrontare al meglio il percorso educativo degli allievi autistici o con DPS in generale. Il convegno si inserisce in un lungo percorso nel quale ANGSA e Fondazione Pini hanno operato, in stretto contatto con le Istituzioni Scuola e Università, per migliorare l’educazione che nella scuola può essere impartita agli allievi affetti da disturbi pervasivi dello sviluppo. L’ANGSA fin dalla sua nascita ha creduto che l’autismo sia una patologia interamente organica e che la ricerca biologica possa portare alla conoscenza delle cause e a terapie mirate, ma al momento attuale le cause non sono ancora note e un approccio biologico non è pertanto possibile. L’unica forma di compensazione del deficit è per ora l’educazione speciale. Per questo la Scuola assume un’importanza unica e insostituibile. Le tante ore che in essa i bambini passano devono essere riempite di qualità in funzione di un miglioramento della loro vita personale e di relazione nel breve e nel lungo periodo. Caratteristica di questo terzo Convegno è la presenza di relatori del mondo della Scuola, che si 72
La qualità dell'integrazione scolastica 2009
La Qualità dell’integrazione Scolastica 2009 A Rimini in novembre. Maggiori informazioni su: http://www.erickson.it/qualitaintegrazionescolastica/ Segreteria organizzativa: Michela Mosca Tel. 0461 950747 - formazione@erickson.it
Al Palacongressi di Rimini, dal 13 al 15 novembre, si terrà la settima
edizione
del
conve-
gno internazionale “La Qualità dell’Integrazione
Scolastica”,
appuntamento biennale degli operatori del mondo della scuola che ritengono l’integrazione e l’inclusione non solo un diritto di tutti, ma anche uno stimolo alla crescita personale e del gruppo classe. Un evento sempre più significativo, tanto che alla scorsa edizione avevano partecipato quasi quattromila operatori del settore: insegnanti, dirigenti scolastici, educatori, ma anche logopedisti, psicologi e terapisti. Il Convegno è organizzato da un gruppo di Istituzioni, coordinate dal Centro Stu-
Metodologie Didattiche, Nuove Tecnologie per la
di Erickson, con la direzione scientifica di Andrea
Didattica, Narrativa Psicologicamente Orientata.
Canevaro e Dario Ianes, dell’Università di Bologna
Un’intera area tematica sarà riservata alle nuove
e dell’Università di Bolzano con la collaborazione di
tecnologie: workshop specifici, buone prassi e un
circa 40 Associazioni riconosciute a livello naziona-
software corner dedicato a chi vorrà avvicinarsi
le e impegnate nel campo dell’integrazione sociale
alle Lavagne Interattive Multimediali. Verrà inoltre
e scolastica, della disabilità e delle difficoltà di ap-
presentato un innovativo Lettore Vocale, software
prendimento.
esclusivo Erickson in collaborazione con Byteway.
Accreditato dal Ministero della Sanità, per la For-
Tra i nomi di maggior rilievo segnaliamo la pre-
mazione Continua in Medicina, e dal Ministero
senza di: Edgar Morin, uno dei maggiori pensatori
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per
viventi, di cui uscirà in novembre per la Erickson il
la Formazione del personale scolastico, dà diritto
libro Il gioco della verità e dell’errore, Anna Sfard,
all’esonero dal servizio del personale della scuola.
figlia dell’eminente sociologo Zygmunt Bauman,
Il Convegno vedrà la presenza di 200 relatori di
la più importante studiosa di “mathematics edu-
calibro internazionale che si alterneranno fra le 3
cation”, che presenterà il suo ultimo libro in uscita
sessioni plenarie e gli 80 workshop dedicati.
Psicologia del pensiero matematico, e Jenny Gage,
I principali temi sono: Autismo, Disturbi Specifici
esponente di rilievo per quanto riguarda le appli-
dell’Apprendimento,
cazioni didattiche delle nuove tecnologie.
Disabilità,
Psicomotricità, 73
Annuncio convegni
74
E l'autistico dove lo metto? (dove lo metto non si sa)
D I R I T TDIRITTI I NEGATI N E G A T I E L’AUTISTICO DOVE LO METTO? (DOVE LO METTO NON SI SA) Gianni Papa
Dopo una brutta storia di disintegrazione sco-
«Conosco il problema: una delle figlie di una mia
lastica, in lotta per tutto il primo anno di scuola
cara amica è autistica»
dell’infanzia con l’ottusa dirigente della scuola di
Come avrete capito, fu un buco nell’acqua.
mio figlio, non avevamo altra scelta che quella di
Ci disse: «Non posso assolutamente prenderlo. Ho
cambiare.
già le classi pienissime e mi hanno già rimprovera-
Per questo motivo, dallo scorso giugno, siamo
to perché ho premuto perché fosse inserito il figlio
andati in processione per varie scuole della bassa
di una professoressa»
provincia di Varese (zona Busto Arsizio - Gallarate,
Controbattei: «Non possiamo iscriverlo lo stesso e
per intenderci), cercandone una che lo accogliesse
- appena si libera un posto - ci chiamate?»
a braccia aperte.
Lei sostenne che - comunque - sarebbe andato in
Già ci aspettavamo che sarebbe stato difficile. A
coda a tutti quelli già presenti nella “lista d’attesa”,
gennaio-febbraio, quando c’erano state le iscrizio-
dal momento che non era residente nel comune.
ni, avevamo deciso di non cambiargli più scuola,
Allibii. «Ma nostro figlio è autistico»
perché la terapista dell’ANGSA Novara era final-
Lei insistette: «Il comune ci tiene molto perché noi
mente entrata nell’Istituto (a nostre spese, nono-
privilegiamo chi abita qui»
stante una cifra “fuori dal comune” - oltre 360.000
TRA PARENTESI, PER LEGGE, I DISABILI NON DE-
euro - elargita dal Comune per il diritto allo Stu-
VONO RIENTRARE NELLE LISTE D’ATTESA: HANNO
dio) e le maestre di sezione sembravano essersi
UNA CORSIA PREFERENZIALE E DEVONO ESSERE
finalmente interessate all’argomento ed essere
AUTOMATICAMENTE ISCRITTI ALLA SCUOLA.
entrate nell’ottica giusta.
Esterrefatto da quelle risposte, volli vedere i “cri-
Nonostante la decisione di cambiare scuola fosse
teri per la costituzione delle liste d’attesa”. Era-
arrivata solo a giugno, pensavamo che - comun-
no, più o meno, questi: Abitare nelle strade vicine.
que - avevamo un figlio disabile e che la scuola
Abitare nel quartiere. Abitare nel comune.
pubblica italiana doveva farsene carico. Non per
Le dissi che quei criteri erano irregolari. Lei rispo-
nulla l’Italia è il paese dove legislatori illuminati
se: “I criteri li stabilisce il collegio dei docenti. Il
diedero alla luce, nel lontano 1992, la legge 104.
collegio dei docenti è sovrano. E poi perché inseri-
Ci sbagliavamo. Era un’altra epoca, quella, e quei
re il criterio della disabilità come criterio di prefe-
legislatori si sono estinti.
renza? Per avere un carico di lavoro in più?”.
Mentre giravamo le varie scuole dell’Infanzia, an-
Andammo in un’altra scuola. Era una scuola este-
che al solo vederle dall’esterno ci piangeva - quasi
ticamente accettabile, con un grande parco giochi
sempre - il cuore. Una delle scuole, in particolare,
e una bella organizzazione.
sarebbe stata bene in mezzo alle Vele di Scampia.
Ad ogni modo, ci piacque perché le maestre con
Un obbrobbio architettonico senza pari.
cui parlammo (una maestra curricolare e una ma-
Quella - però - fu una delle scuole delle quali in-
estra di sostegno) presero subito a cuore il proble-
terpellammo la dirigente. La conoscevamo, ci era
ma e promisero di parlarne con la dirigente. Erano
sembrata una persona sensibile e preparata e - so-
piene di buona volontà ed erano quasi convinte di
prattutto - ci aveva detto:
poter accogliere nostro figlio. 75
Diritti negati
Sappiamo che ebbe luogo una “riunione” con le
ma. La dirigente ribadì che non poteva essere ga-
due maestre in questione, la dirigente e la funzio-
rantito il progetto sul Denver Model, che era tardi,
ne strumentale per la disabilità. Dopo quella riu-
che non c’erano più gli insegnanti.
nione (lo avrete capito), fu stabilito che la scuola
Allora ci fu chiesto: “Ma perché voi ci tenete tanto
non poteva garantire la partecipazione al proget-
a questo progetto?”
to (basato sul Denver Model) nel quale il bambino
Spiegammo che per un bambino autistico è molto
è inserito, perché i tempi erano brevi e perché la
importante il trattamento intensivo e che il Den-
scuola era finita, non potevano essere interpellati
ver Model (se funziona bene) crea una rete tale,
gli insegnanti eccetera eccetera.
tra tutte le figure che si occupano del bambino,
Andammo ancora in un’altra scuola.
che si riesce ad ottenere il trattamento intensivo
Parlammo con la funzione strumentale (che ci
di cui ha bisogno, sommando gli interventi. E che
disse la solita frase: “Abbiamo già le sezioni di 26
la scuola deve fare la sua parte.
alunni e - in più - c’è la lista d’attesa”).
Ricordammo che le famiglie spendono migliaia di
Parlammo con la dirigente (che ci disse: “Bene, ca-
euro al mese per fare l’ABA, proprio perché la Sa-
pisco, molto bene, le faremo sapere” e poi non ci
nità, la Scuola, gli Enti Locali non fanno fino in
richiamò).
fondo il loro dovere.
Insomma: un altro buco nell’acqua.
La nostra interlocutrice non sapeva cosa fosse
Importanti sono due cose:
l’ABA e la confuse con la lega di Basket Professio-
Avremmo potuto iscrivere il bambino in quelle
nistico Statunitense: l’NBA.
scuole, nonostante le loro “parole”, e le scuo-
A quel punto ci disse: “C’è una scuola nella provin-
le in seguito avrebbero dovuto spiegarci perché
cia dove l’Integrazione scolastica è il fiore all’oc-
era stato messo in una lista d’attesa invece che
chiello: è la scuola diretta dalla nostra referente
ammesso immediatamente. Questo, però, nono-
provinciale”.
stante la legge lo garantisse, ci sembrava impro-
Le rispondemmo che quella scuola era ad almeno
ponibile, dal momento che - se una scuola ci dice
25 chilometri da casa nostra e che già ne faceva-
chiaramente che non può prenderlo - (perché fa
mo 35 - in direzione opposta - per raggiungere
“giochetti” o perché non si sente in grado) co-
il Centro di Novara (l’unico Centro dove si tratti
stringere la scuola stessa ad ammetterlo, significa
l’autismo secondo le linee guida, nell’arco di molti
mettere nostro figlio in una situazione spiacevole
chilometri).
e incontrollabile.
Ci rendemmo conto, a quel punto, che le avevamo
Era possibile (anche se assolutamente irregolare)
provate davvero tutte e che dovevamo - per forza
che - cambiando scuola - le ore dell’insegnante di
- rivolgerci alle scuole private.
sostegno rimanessero alla scuola dov’era iscritto
Trovammo una piccola paritaria in una frazione di
prima. Ma non ci perdemmo d’animo: contattam-
un comune vicino. La visitammo ed avemmo una
mo la segreteria del GLIP dell’Ufficio Scolastico
folgorazione: sembrava tirata a lucido, i giochi
Provinciale e comunicammo che nostro figlio non
erano pulitissimi e coloratissimi, ogni cosa sembra-
era più iscritto lì. Loro - naturalmente - si dimo-
va come essere stata portata lì in quel momento
strarono disponibili a “spostare” le ore dove c’era
dal negozio.
la presenza effettiva del bambino.
Inoltre - cosa ancora più importante - trovammo
In realtà, all’Ufficio Scolastico Provinciale cerca-
tutti davvero disponibili e interessati ad accogliere
rono anche una soluzione “diplomatica”, senza
il bambino.
riuscirci. Prima di tutto richiamarono la dirigente
Ci siamo presentati lì senza appuntamento e non
della scuola dove eravamo già stati e dove c’erano
ci hanno detto di tornare un’altra volta. Ci hanno
le due maestre che si erano prese a cuore il proble-
subito accolti, ci hanno ascoltato, ci hanno mostra76
L'autismo, una sindrome da malattia organica, e la necessità di esami e controlli medici
to gli spazi e i bagni, i bagni!!!!
“Non l’ho scritto io” ho risposto “L’ha scritto mia
La porcellana era talmente lucida che ci si poteva
moglie: dovrebbe quantomeno chiederlo a lei. E
specchiare dentro.
comunque, se lei è un funzionario pubblico, se lei
Facemmo subito il paragone con le scuole statali
è una persona che deve badare alle carte, e l’unica
che avevamo visitato e tale paragone fu impieto-
cosa che le interessa è che le carte siano a posto,
so. Pensammo: “Come si è ridotta la scuola statale
io - come genitore di un bambino con enormi pro-
e la sua bellissima vocazione all’integrazione?”
blemi - devo badare alla realtà dei fatti.
Nostro figlio adesso è iscritto in quella scuola. Il
Devo ricordare sempre, in ogni istante, che mio fi-
Comune si è fatto carico di ore aggiuntive, per co-
glio non riesce a comunicare, che non ci racconta
prire l’orario di Mattia, e l’educatrice che lo segue
quello che ha fatto e quello che è successo.
si formerà con noi genitori sul Denver Model.
Devo ricordarmi che - quando non si rispettano le
Concludo ricordando il colloquio che ho avuto ieri
leggi - non ci sono scartoffie che tengano e non
con un pezzo grosso della Scuola (non il Ministro,
c’è diplomazia che tenga. Se per legge devo avere
ma comunque qualcuno di una certa importanza)
un gatto nero, non esiste una ragione a questo
il quale - a un certo punto - mi ha detto pater-
mondo per la quale dovrei accontentarmi di un
namente: “Togli quell’articolo da internet. Se non
gatto bianco.
lo togli, sei attaccabile. Oltretutto, sei anche un
Devo ricordarmi che mio figlio non sa difendersi e
insegnante”.
che difenderlo tocca a me”.
L’autismo, una sindrome da malattia organica, e la necessità di esami e controlli medici Pierluigi Fortini
Che l’autismo fosse una malattia organica è emer-
all’influsso della psicodinamica, costoro ritengono
so fin dalle prime descrizioni e riflessioni di L.
che nell’ autismo non vi siano deficit organici.
Kanner (1943). Tale ipotesi tuttavia fu messa in se-
Troppi medici, quindi, ritengono inutile fare accer-
condo piano per il clima culturale dell’epoca che
tamenti di tipo organico cosi come indagare even-
risentiva in maniera importante della visione della
tuali patologie di altri organi (cuore, polmoni, in-
scuola psicodinamica della Tavistock Clinic e per-
testino etc.) dal momento che sono convinti che il
tanto venne focalizzata l’origine su cause psicolo-
disturbo autistico riguardi la sfera “psichica”.
giche che con Bettelheim divennero “cattive cure
Se così non fosse non si spiegherebbe il florilegio
parentali”, in particolare della mamma.
di cure che vantano una prevalenza di casi “guari-
Questa posizione purtroppo tende a persistere an-
ti” che vengono sbandierati a riprova della validi-
che adesso, anche se a volte mascherata, in parte
tà della cura impiegata, casi aneddotici di cui non
per “mancate conoscenze” (ignoranza), in parte
è chiara la diagnosi iniziale né l’esatto percorso
per ambigui tentativi di negare l’inutilità degli in-
terapeutico né l’ipotesi eziopatogenetica su cui si
terventi psicanalitici.
fonda la cura.
Purtroppo ancora una certa parte del mondo me-
L’autismo in realtà è una sindrome provocata da
dico, sia fra chi si occupa di autismo che fra chi
malattia organica a origine genetica nella mag-
esercita altre specialità, è ancora convinto che
gior parte dei casi, come ha dimostrato Rutter con
l’autismo sia dovuto a cause psicologiche e che
osservazioni sui gemelli monovulari pubblicata nel
questi bambini/ragazzi rifiutino di parlare; grazie
1995 insieme a Bailey. 77
Diritti negati
Pertanto essendo la causa una malattia organica,
inoltre il maggiore grande centro nazionale per la
che in moltissimi casi si associa a patologie neuro-
ricerca medica e la formazione dei medici.
logiche, è possibile che vi sia una percentuale di
Si possono prendere a riferimento due lavori
decessi o di morti improvvise superiore alla media
pubblicati dall’ Istituto Karolinska e dall’équipe
della popolazione.
della prof. Lena Nilsson. Il primo lavoro5 è il più
Il presente articolo apporterà informazioni in que-
importante perchè indaga nel passato dei soffe-
sto ambito avvalendosi di diversi studi della lette-
renti di epilessia alla ricerca delle cause della mor-
ratura che riportano analisi statistiche dettagliate,
te improvvisa o a cui si possa attribuire la causa
anche per cercare di contrastare questa tendenza
immediata della morte stessa. Questo lavoro rap-
di una parte del mondo medico a non visitare i
presenta una pietra miliare per il grande numero
ragazzi autistici.
di persone coinvolte su cui fu possibile applicare in
Allo stato attuale possiamo riportare alcuni esem-
tutta sicurezza i metodi statistici classici.
pi di associazione con malattie neurologiche o,
Il confronto viene effettuato per mezzo di tabelle
come si dice oggi nel gergo degli addetti ai lavori,
statistiche che riportano i casi di morte per una
che si presentano in comorbidità.
popolazione “normale”. Tali tabelle vengono uti-
Per esempio molti ricercatori hanno da tempo no-
lizzate non solo in medicina, ma anche nella va-
tato delle analogie con l’effetto della talidomide1
lutazione della speranza di vita nei calcoli delle
(Gillberg, Svezia), con la sindrome di Smith-Lemli-
formule assicurative, etc.
Opitz (Sikora e altri, USA) etc.
Il lavoro considerato prende in esame una popo-
In questo articolo l’attenzione è rivolta in partico-
lazione (affetta da epilessia) costituita da 9.061
lare alla relazione tra autismo ed epilessia: è di-
pazienti delle quali 4.001 deceduti per cause va-
mostrabile in questo caso che morti improvvise (in
rie, ma tutte in qualche modo legate alla epiles-
numero superiore alla media della popolazione)
sia. Nelle tabelle della popolazione generale, le
colpiscono sia gli individui con epilessia che quelli
morti non avrebbero dovuto essere 4.001, ma solo
con autismo e sappiamo che l’associazione fra le
1.109. Questo significa che nella popolazione af-
due patologie è più frequente rispetto alla media
fetta da epilessia si sono verificati quasi tre volte
della popolazione.
di più (4.001/1.109) casi di morte. Procedendo in
In Italia molti studiosi si sono interessati alle relazio-
tal modo gli autori hanno analizzato quali fosse-
ni tra autismo ed epilessia. Tra questi, il prof. Paolo
ro le cause di mortalità per gli individui affetti da
Curatolo (Università Tor Vergata di Roma) e la prof.
epilessia: 2.153 casi (il 53% delle morti) sono risul-
Antonia Parmeggiani (Università di Bologna) .
tati imputabili a malattie del sistema circolatorio
Quanto segue fa riferimento a studi sull’epilessia
e del sistema respiratorio. Altre cause sono state
che abbiamo preso in considerazione in funzione
legate a neoplasmi maligni, malattie del sistema
dell’associazione relativamente frequente (circa
digestivo, etc.6.
15 %) fra le due patologie, in particolare nel caso
Molti lavori svolti da altri autori hanno portato
di autismi a basso funzionamento; tuttavia va sot-
a conclusioni analoghe. Questo depone a favore
tolineato che non è assolutamente detto che le
della scuola svedese che, insieme alla scuola ame-
due patologie abbiano cause di morti sovrapponi-
ricana, è una delle punte di eccellenza nella ricer-
bili, ma solo nel caso di autismi con forte incidenza
ca nel campo dell’epilessia.
di crisi epilettiche.
Un altro lavoro della scuola svedese7 prende in
2
3
considerazione un gruppo di 57 individui con epiEpilessia e mortalità
lessia deceduti improvvisamente, per il 91% dei
L’Istituto Karolinska di Svezia è una delle più
quali sono state effettuate indagini necroscopi-
grandi università europee a indirizzo medico; è
che. Le indagini hanno stabilito che l’evento morte
4
78
L'autismo, una sindrome da malattia organica, e la necessità di esami e controlli medici
improvvisa era immediatamente legato all’attacco
Mortalità nell’autismo
epilettico ma, secondo gli autori, il substrato pa-
Passiamo ora a un recentissimo lavoro di S. E.
to-genetico andava ricercato in un periodo molto
Mouridsen e di altri studiosi9 che analizza le morti
precedente. Questo lavoro, pubblicato dalla pre-
dovute a cause naturali (per esempio: broncopol-
stigiosa rivista Lancet, sottolinea l’ipotesi di ricerca
moniti, stati epilettici etc.) o a cause non naturali
perseguita dalla scuola svedese che porta anche in
(per esempio: incidente stradale, annegamento,
questo caso al venir meno del corretto funziona-
soffocamento).
mento dei sistemi circolatorio e respiratorio.
La classe degli individui con autismo ed epilessia
La scuola americana è molto più esplicita nell’ipo-
è stata presa in maggiore considerazione negli
tizzare le cause della “improvvisa morte inaspetta-
ultimi decenni come individui a maggiore rischio
ta in epilessia”, denominata sudden unexplained
di morte10. Il lungo periodo di osservazione (1960-
death in epilepsy (SUDEP). Un lavoro rappresen-
2007) ha permesso di seguire le persone con auti-
tativo in questo ambito è quello di un gruppo di
smo fino all’età di circa 50 anni dopo la diagnosi.
ricercatori della Università Thomas Jefferson di
Si tratta di una coorte di 341 individui così suddivi-
Philadelphia, che afferma: “Il meccanismo della
si: 118 affetti da autismo dalla nascita, 89 con au-
morte per SUDEP rimane oscuro: si è ipotizzato, in
tismo atipico, 13 con disturbi disintegrativi dall’in-
buona sostanza, un improvviso scompenso sia del
fanzia e 121 affetti dalla sindrome di Asperger.
cuore che dei polmoni”.
La causa di morte è stata stabilita in base allo
In sintesi i decessi in soggetti epilettici con gravi
specifico Registro Danese risalente fino al 1943.
stati di male non controllati dalla terapia appaio-
Si sono registrati 26 casi di morte tra gli individui
no ragionevolmente dovuti a scompensi dei siste-
con autismo durante il periodo 1960-2006, contro
mi cardio-circolatorio e respiratorio. Ed è ugual-
un numero atteso (per una popolazione norma-
mente ragionevole ipotizzare che i decessi di
le) per questo periodo pari a 13. Di conseguenza
persone affette da Autismo ed Epilessia con crisi
la frequenza di questo evento per le persone con
frequenti o non controllate possano essere dovute
autismo è pari al doppio di quella relativa alla po-
agli stessi sistemi.
polazione generica.
Ciò induce a riflettere sulla necessità di effettuare
La divisione in classi di ritardo mentale medio e
in ogni soggetto affetto da autismo una attenta
severo (IQ < 70) e > 70) non ha rivelato nessuna
valutazione neurologica con almeno un elettroen-
differenza tra le due categorie rispetto al pericolo
cefalogramma e nel caso ci siano alterazioni fare
di morte.
controlli periodici, osservando bene il ragazzo o
Le morti per cause “naturali” sono riportate in
la ragazza per non misconoscere eventuali crisi
Tab. 4 e ammontano a 20 essendo 6 dovute a
epilettiche (anche perché ne esistono di vari tipi)
cause non naturali (Vedi Tab. 4 casi n. 1, 2, 13, 14,
che comunque possono essere ben trattate da
19 e 20). Pur nell’ incertezza della causa di mol-
una adeguata terapia. Piuttosto è opportuno fare
te morti tuttavia ritroviamo le cause di morte già
molta attenzione a illusori e superficiali metodi di
incontrate nel caso dello stato di male epilettico
cura che pretendono di eliminare i farmaci dalla
non controllato dalla terapia ovvero 6 morti per
vita del bambino perché nocivi. I farmaci per de-
scompenso cardio-circolatorio (Vedi Tab. 4 Casi n.
finizione hanno sia effetti positivi che purtroppo
5, 15,16,21,24,25) e 4 per cause legate ai polmoni
collaterali ma va posta attenzione quando sono
(nello specifico sotto forma di broncopolmonite;
necessari (come nel caso degli antiepilettici) a fini
vedi Tab. 4 casi n. 6,7,9,18). Poi vi sono 4 morti
terapeutici e la loro sospensione può indurre a
per attacco epilettico e quindi altre 6 per cause
bruschi scompensi dell’organismo.
non ben definite che sono comunque attribuibili a
8
scompenso cardiopolmonare. 79
Diritti negati
Conclusione
ricoverato presso gli ospedali della zona fino alla
Questi dati non devono allarmare: tutte le conside-
sua morte: anche in questo caso, essendo autisti-
razioni di stampo statistico possono essere affette
co, non si diede peso ai sintomi gravissimi (cuore
da errori di valutazione che consigliano di proce-
e polmoni) fino a che non si ebbe il decesso e la
dere con somma cautela. Tuttavia l’autismo si può
conseguente necroscopia che sentenziò:``edema
spesso associare a patologie neurologiche ed in
acuto polmonare".
particolare ad epilessia e quindi se abbiamo comor-
Altro caso, che però non coinvolge l'autismo, com-
bidità fra le due dobbiamo porre ancora più atten-
parso sulla Repubblica del 2/9 , quello di una bim-
zione ai rischi di esiti fatali, soprattutto nei soggetti
ba cui invece della tac, erano stati prescritti test
più grandi e spesso debilitati. Pertanto considerare
psicologici. Si e' scoperto poi che la bimba soffriva
l’ autismo come una malattia di origine psicologica
di un tumore al cervello.
alla luce di questi dati, può essere rischioso.
Questi avvenimenti riportano all'attenzione dell'
In altre parole è consigliabile procedere periodi-
opinione pubblica la situazione di disabili, che non
camente ad esami di controllo di pressione, cuore,
sono in grado di spiegare i sintomi di cui soffrono.
polmoni, forse anche in misura superiore alla po-
Ancora una volta raccomandiamo ai medici di es-
polazione generale, poiché spesso questi ragazzi
sere particolarmente attenti: e' meglio fare analisi
non si lamentano e non danno segni chiari di esse-
che poi si potrebbero rivelare inutili piuttosto che
re sofferenti; inoltre spesso esiste una grande di-
ricorrere alla psichiatria scambiando gravi sintomi
sinformazione su come approcciare questi sogget-
di disturbi organici per manifestazioni della loro
ti, anche in termini di rapporto medico-paziente;
patologia.
forse fanno paura, forse evocano lo spettro della malattia psichica, il più delle volte non arrivano
Note 1 La talidomide è un farmaco che fu venduto negli anni ‘50 e ‘60 come sedativo, anti-nausea e ipnotico, rivolto in particolar modo alle donne in gravidanza. Il prodotto fu ritirato dal commercio in seguito alla scoperta della teratogenicità dovuta ad uno dei suoi enantiomeri: le donne trattate con talidomide davano alla luce neonati con gravi alterazioni congenite dello sviluppo degli arti, amelia (assenza degli arti), o vari gradi di focomelia (riduzione delle ossa lunghe degli arti). 2 Vedasi il seminario formativo tenuto a Roma il 23 Febbraio 1999 3 Vedasi il convegno su “Epilessia e disturbi dell’apprendimento in età evolutiva” tenuto a Bologna il 23 Aprile 2005. 4 Il Karolinska Institutet è una università medica svedese nella città di Solna, a pochi chilometri da Stoccolma, fondata nel 1810. Si tratta di una delle più importanti istituzioni di educazione universitaria in medicina al mondo. Un comitato dell’istituto seleziona ogni anno i vincitori del Premio Nobel per la medicina. Il Karolinska University Hospital è associato all’università ed è uno dei più importanti centri di ricerca e di apprendimento per le discipline biomediche in Svezia. 5 Lena Nilsson, T. Tomson, B. Y. Farahmand, V. Diwan and TP. G. Persson: Cause-Specific Mortality in Epilepsy: A Cohort Study of More Than 9,000 Patients Once Hospitalized for Epilepsy – Epilepsia- 38, (10): 1062-1068, 1997 6 Chi fosse interessato a ricevere la pubblicazione può farne richiesta all’autore dell’articolo. 7 Lena Nilsson, T. Tomson, B. Y. Farahmand, V. Diwan and TP. G. Persson: Risk factors for sudden unexpected death in epilepsy: a case-control study - Lancet 1999, vol. 353, n.9156, pagg.888-893 8 M.R.Sperling: Sudden unexplained death in Epilepsy - Epilepsy Currents Vol. N. 1-September 2001 pp.21-23: 9 S.E.Mouridsen, H.Bronnum-Hansen, B. Rich and T. Isager: Mortality and causes of death in autism spectrum disorders - Autism 12; 403 (2008) 10 R.M. Shavelle, Strauss D.J. and Pickett J.: Causes of Death in Autism - Journ.of Autism and developmental disorders 31; 569-576 (2001).
neppure ad una vera e propria visita. Come associazione di genitori ANGSA abbiamo quindi il dovere di richiedere una formazione sull’autismo sia ai medici di base che specialistici, facendo inserire esami di controllo periodici per chi presenta disturbi dello spettro autistico. E' di questi giorni la notizia riportata su i giornali italiani che una signora di 54 anni si è presentata al pronto soccorso di un ospedale bolognese accompagnata da un educatore della cooperativa che gestiva il Servizio diurno presso cui la signora, con disabilità mentale, era ricoverata. La diagnosi fu ``una crisi di panico" e dirottata presso una divisione psichiatrica dove è morta. Dalla necroscopia è risultato invece che la paziente soffriva di edema acuto polmonare; pertanto è stato aperto un procedimento a carico del medico al quale è stato fatto risalire la diagnosi di crisi di panico. Una situazione simile si è presentata quando circa due anni fa un giovane autistico dell' Angsa (di cui non faccio il nome per riservatezza) di 20 anni fu 80