Annalisa Montanari - Portfolio Architettura

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P o r t f o l i o Annalisa Montanari

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ANNALISA MONTANARI PORTFOLIO

CONTATTI TELEFONO: +39 334 1551286 MAIL: montanariannalisa1@gmail.com LINKEDIN: www.linkedin.com/in/annalisa-montanari-7bb318210

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ANNALISA MONTANARI 27 - 04 - 1994 | Bagnacavallo RA, Italia +39 3341551286 Mail: montanariannalisa1@gmail.com FORMAZIONE Set 2014 - Nov 2020

Laurea magistrale in Architettura Università degli studi di Ferrara - Dipartimento di Architettura Tesi in urbanistica “ Sistemi in evoluzione - una strategia di adattamento resiliente ai cambiamenti della costa nord di Ravenna” Ferrara - Italia

Lug - Ago 2019

Tirocinio curricolare Unione della Romagna Faentina - Settore Territorio Servizio Urbanistica - Ufficio di Piano Faenza, Italia

Lug 2014

Diploma di Scuola Secondaria di Secondo grado Liceo Artistico P.L. Nervi-G. Severini Votazione finale 100/100 Ravenna, Italia

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CORSI FORMATIVI Gen 2020

Corso in materia di salute e sicurezza sul lavoro 12 ore formative ai sensi dell’art. 37 D.Lgs 81/08 Università degli studi di Ferrara Ferrara - Italia

Giu 2019

DISS - Delta International Summer School “ Patrimonio progettato, patrimonio gestito” 6 giorni di formazione sulle tematiche del patrimonio e della sua gestione, elaborando obiettivi strategici e proposte meta-progettuali per il territorio Leader del Delta emiliano-romagnolo. Unife e Regione Emilia-Romagna Palazzo Bellini - Comacchio - Italia

Nov - Dic 2015

Corso di progettazione sostenibile CasaClima 20 ore formative - Modulo Energy Zero Università degli studi di Ferrara e CasaClima/KlimaHaus Ferrara - Italia

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LINGUE Madrelingua

Italiano

Altre lingue

Inglese Tedesco base A1 COMPETENZE INFORMATICHE

Disegno digitale

Autocad

Progettazione BIM

Revit

Rendering

3ds Max, Lumion 3D

Informazione geografica QGIS Adobe Suite

Photoshop, Indesign, Illustrator

Office Suite

Word, Excel, Power Point, One Note

Altri Software

ACI - Anagrafe Comunale Immobili, Cat2com - Catasto per i Comuni

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CAPACITÀ E COMPETENZE PERSONALI Gran parte delle capacità e competenze relazionali, quali lavoro di gruppo, gestione delle problematiche e capacità di progettazione sono state acquisite nel corso degli studi universitari e sono state applicate durante l’attività lavorativa. Propensione all’adozione di un pensiero critico e analitico nella risoluzione dei problemi. Forte predisposizione alla formazione in progress. Ben disposta all’acquisizione di nuove competenze e fortemente motivata al continuo aggiornamento delle abilità già consolidate. Buona capacità di disegno tecnico ed artistico manuale. Passione per grafica tecnica e concettuale mediante strumenti informatici. Buona padronanza pc e applicativi tecnici per la progettazione.

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SISTEMI IN EVOLUZIONE Tesi di laurea magistrale In collaborazione con: Giulia Lazzarini Relatori: Prof. Elena Dorato Correlatori: Prof. Romeo Farinella, Prof. Beatrice Maria Sole Ravenna, 2019/20 La fascia costiera che interessa la provincia di Ravenna è un sistema lineare caratterizzato da scenari diversificati e complessi: coesistenza di aree umide ed edificate, scarsità di zone permeabili, successione continua di paesaggi diversi. Il nostro percorso tratta il tema della riconfigurazione del territorio compreso tra la statale Romea e la costa Nord di Ravenna, soggetto a molteplici problematicità, quali una forte pressione turistica stagionale, una continua erosione costiera, subsidenza dei terreni, alluvioni che minacciano gli insediamenti, una difficile gestione delle acque, salinizzazione di suolo, acque superficiali e sotterranee. La fascia costiera che comprendente i lidi Casalborsetti, Marina Romea e Porto Corsini risulta stretta dalle acque lagunari della Pialassa della Baiona e dal canale Candiano, il quale sfocia nel porto di Ravenna e ospita al suo interno due importanti oasi palustri. Gli studi sugli impatti futuri dell’inondazione costiera per la costa emiliano-romagnola dovuti ai cambiamenti climatici, sviluppati da Perini (2017), prevedono uno scenario di alterazione irreversibile del sistema costiero. A fronte di questi cambiamenti l’obiettivo è quello di accompagnare e guidare le inevitabili trasformazioni del territorio, salvaguardando le aree dei lidi e i suoi ecosistemi naturali ad alta biodiversità, a fronte dell’alto rischio idrogeologico, attraverso l’applicazione di interventi di adattamento e mitigazione in evoluzione nel tempo. 8


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IL RESTAURO DI PALAZZO TASSONI MIROGLI Laboratorio di restauro - 4° anno In collaborazione con: Elisa Corneti, Valentina Mondini Docenti: Serena Ciliani, Andrea Giannantoni, Fabio Bevilacqua Ferrara, 2017/18 Palazzo Tassoni Mirogli è un palazzo storico costruito nel 1454 nella città di Ferrara. Negli anni Sessanta il comune di Ferrara lo acquisì per poi consegnarlo all’università e divenne sede della biblioteca per la facoltà di Lettere e Filosofia, e di aule per i corsi universitari. Il palazzo fu danneggiato durante il terremoto emiliano del 2012 ed è rimasto inagibile. Il progetto di restauro si propone di intervenire per sanare le vulnerabilità e i danni causati dal sisma, ma anche per mettere in atto la rifunzionalizzazione dell’intero complesso e il restauro e pulitura delle superfici architettoniche. La fase progettuale è preceduta da un’analisi storica sull’evoluzione del palazzo dal 1400 ad oggi, che permette di comprendere la sua evoluzione e dunque con quali criteri progettuali intervenire. Il progetto architettonico è stato quindi sviluppato attraverso il restauro delle superfici architettoniche (prospetti e soffitto ligneo decorato), l’organizzazione di una nuova disposizione spaziale, il consolidamento strutturale dell’edificio e la progettazione di un nuovo volume di distribuzione nella corte interna.

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RIQUALIFICAZIONE DEL COMPLESSO OSSERVANZA Laboratorio di progettazione architettonica - 4° anno In collaborazione con: Sare Genc, Beatrice Molari Docenti: Gabriele Lelli, Romeo Farinella, Michele Zini, Ilaria Fabbri, Marco Negri Imola, 2017/18 Il tema di progetto verte sulla rigenerazione di un frammento urbano collocato ai limiti del centro storico della città di Imola, l’ex Ospedale dell’Osservanza. Si tratta di un ambito che, per stratificazione storica, dimensione e posizione, costituisce una risorsa strategica, per il consolidamento della prima cintura periferica e per la riqualificazione dello stesso centro storico, con l’attivazione di nuove funzioni collettive. Gli animali che meglio rappresentano un esempio di colonia sono le madrepore, le quali raggiungono la massima espressione del vivere insieme, attraverso la formazione delle barriere coralline. Questa trama è un esempio di come il progetto cerchi di sfruttare al meglio lo spazio e soprattutto di come favorisca la condivisione e la comunicazione, collegando l’intera area tramite sottili canali che attraversano le strutture. Declinare il passato nel futuro, fare interagire interno ed esterno, proporre nuove prospettive e attività comuni. Così l’area si trasforma da regolare ad irregolare, caratterizzata da un flusso pubblico continuo che passa attraverso le corti aperte degli edifici. Irregolari diventano anche i prospetti, differenti ogni volta che si cambia angolo di visuale o altezza, grazie a una divisione della facciata creata da listelli in legno. Lo scopo del progetto per una città del futuro è quello di rendere quotidiana la condivisione di spazi e risorse, in modo da aumentare il senso di collettività. 20


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PEOPLE MOVER, AEROPORTO G. MARCONI Laboratorio di costruzione dell’architettura - 4° anno In collaborazione con: Daniela De Bettio Docenti: Giovanni Zannoni, Michela Toni, Emanuele Piaia Bologna, 2017/18 Progetto dell’infrastruttura del capolinea per il nuovo sistema di trasporto pubblico che collegherà l’aeroporto di Bologna alla stazione centrale in circa 8 minuti. il terminal di progetto deve essere inserito all’interno del sito aeroportuale come elemento organico, leggero e trasparente, posto in posizione centrale e strategica tra il terminal delle partenze e quello degli arrivi, al fine di facilitare l’interscambio tra i due sistemi di trasporto, grazie ad una passerella che collega la stazione del People Mover al terminal. La monorotaia non si ferma al piano terra, quindi ci saranno due scale per salire alla piattaforma. L’accesso per il passeggero è gestito da una serie di tornelli per la convalida del biglietto. Le funzioni sono tutte ubicate sotto la piattaforma e comprendono servizi pubblici, un punto di ristoro, un’area di attesa e un ufficio informazioni.

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GROWING COMMUNITIES Laboratorio di progettazione urbanistica – 3° anno In collaborazione con: Samuele Meschiari, Valentina Mondini Docenti: Marco Zaoli, Moreno Baccichet, Davide Manfredini, Francesca Fini Rimini, 2016/17 L’area interessata dall’intervento corrisponde approssimativamente al quartiere 2, comprendente le zone Lagomaggio, San Giovanni, Santo Spirito, Colonnella, Mazzini e Marina. L’area di progetto è compresa tra la via storica della Flaminia e i binari ferroviari, si trova appena fuori dal centro storico e relativamente vicino alla marina. Il progetto vuole proporre una nuova polarità all’esterno del centro storico e creare un flusso di popolazione interconnessa con aree ad alto potenziale di sviluppo ad oggi in situazioni di degrado e scarsa frequentazione sia da parte dei residenti che dalla cittadinanza intera. Abbiamo individuato quattro aree che riteniamo possano rafforzare e sviluppare un sistema di funzioni, qualità e spazi a servizio del pubblico. Questo si impone come matrice del progetto seguendo una logica comune tra le aree che possono offrire a varie fasce di età l’occasione di incontrarsi, di riappropriarsi dello spazio pubblico secondo le loro necessità. Siamo partiti dalla riqualificazione e rifunzionalizzazione degli edifici più caratteristici esistenti ed abbiamo sviluppato una tipologia di intervento architettonico che rende l’elemento polivalente e permeabile alla variabile del tempo e non caratterizza il luogo in modo permanente. Quattro funzioni caratterizzano le aree riqualificate di progetto declinando il tema commerciale, il verde tematico, il tema sportivo e quello culturale, contestualizzandoli secondo le specifiche dell’area.

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XXL BUILDING Laboratorio di progettazione architettonica – 3° anno In collaborazione con: Davide Felloni, Lorenzo Lucchiari Docenti: Alessandro Gaiani, Marcello Marchesini Prato, 2016/17 Chinatown è un’estesa area vicino al centro storico di Prato, chiamata “Macrolotto 0”, quartiere che presenta una fortissima concentrazione di industrie tessili e un degrado generalizzato. Quest’area è anche caratterizzata da una forte segregazione tra le comunità italiana e cinese causata dalla mancanza di spazi pubblici. Il progetto di riqualificazione di un lotto della Chinatown di Prato prevede l’inserimento di un nuovo edificio all’interno di un’area degradata ed occupata da capannoni industriali abbandonati. La nuova struttura urbana, realizzata con materiali in evidente contrasto estetico con il costruito esistente, quali vetro e acciaio, si intromettono nell’originale tessuto architettonico per essere un elemento riconoscibile, un punto di riferimento per la collettività. Simile all’innesto di un braccio metallico, la struttura viene cucita al fabbricato preesistente, il quale permette la sopraelevazione e conseguentemente la maggior visibilità. Questa protesi accresce e potenzia l’insieme, trasformando un edificio XL in uno XXL. All’interno sono racchiuse una molteplicità di funzioni che si snodano su più livelli: cinema, parete d’arrampicata, palestra, skatepark, zone ristoro.

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