“Per me l’India da bambino era quella raffigurata sulle bustine delle spezie per fare l’arrosto, e mia madre pensavo venisse da li. Poi c’erano i documentari alla televisione, e i cartoni animati sull’estremo Oriente, e mia madre, nei miei sogni, c’era stata. Era un mondo magico dove gli animali diventavano persone e le persone diventavano divinità, dove l’acqua parlava e la terra spiegava i suoi segreti. Era un mondo bambino, dove le fiabe erano vere e prepotenti, e il tempo si arrestava di fronte alla magia, non c’erano banche e non c’era neppure la tlevisione. In India, la realtà era più bella della televisione.”
Aldo Nove, La vita oscena