PietĂ per un fantasma
disegni e sceneggiatura di Anna Marchi
dedicato ad Andrea
Che cosa mi abbia spinto a disegnare una storia tra l’ esoterico e l’”horror” quando avevo vent’anni, non sono state certo le suggestioni di Twilight o di Wampyre…Ricordo, invece, che il vecchio libro” Dracula” di Bram Stoker lo tenevo al capezzale del letto e anche che, per compagnia, avevo i volumi proibiti di “Introduzione alla magia“del Gruppo di Ur. Ho ritrovato la storia “Pietà per un fantasma” tra le mie scartoffie oltre trent’anni dopo averla illustrata, e, d’impulso , ho deciso di correggerne gli errori e le incongruenze con il computer, ma cercando di lasciare molte ingenuità nel disegno , nell’inchiostrazione e, soprattutto nel” lettering”, scritto a mano. Perché? forse per ricordarmi di un tempo in cui, per disegnare fumetti, non esistevano che matite, pennelli e inchiostro di china. Non è stato facile digitalizzare le tavole fuori misura standard,ma, infine,dal groviglio di linee e macchie d’inchiostro ecco apparire la vecchia, antica villa di campagna con la sua misteriosa e diroccata “dependence”. Ed ecco i suoi decrepiti ospiti: la zia Bianca,la burbera serva Rosina, il povero Gianni e il tenebroso Andrea . E ,poi,la malcapitata giovane ,tenera, sprovveduta Layla.Layla..Ma ancora un’altro ospite abita la villa solitaria: l’amico di Andrea ,l’Amico delle tenebre...E ancora , il Tempo, che gioca con tutti gli ospiti un tragico girotondo senza fine .Con tutti ,o meglio, con coloro che non muoiono. Anna Marchi