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SAMARITAN direct Editoriale del presidente dell’ANPAS Fausto Casini A partire da quest’anno, l’ANPAS avrà un’altra data importante da ricordare: il 21 agosto. In questo giorno il nostro Movimento è diventato parte di SAMI. È una data che farà parte anche della nostra memoria storica, ma che ci proietta al futuro. Come accade con le più belle relazioni, la data dell’ufficializzazione di un rapporto è l’inizio di una nuova storia, non un punto d’arrivo. Più volte abbiamo definito ANPAS e SAMI come “gemelli separati alla nascita”. Considero questo sodalizio come una splendida opportunità non solo per condividere esperienze comuni, ma soprattutto come un’occasione di confronto e di crescita reciproca. La Risoluzione del Parlamento Europeo del 22 aprile 2008 sottolinea come il Volontariato, attraverso la sua azione, “apporta un contributo
essenziale per la creazione e per l’accrescimento del capitale sociale,
Avviso per i lettori: Il Segretariato generale SAM.I. ha deciso di pubblicare ogni anno uno o due „numeri specifici per Paese", relativi allo stato corrente di un'organizzazione membro e alle relative attività. A iniziare, ANPAS Italia. Data l’autonomia del Sud Tirolo, in Italia è presente un’ulteriore organizzazione SAM.I., la Croce Bianca, peraltro da lungo tempo membro dell’associazione. Saremo lieti, in futuro, di pubblicare alcuni numeri dedicati al Sud Tirolo.
per la valorizzazione delle relazioni interpersonali e per l’affermazione della persona, superando i limiti di una visione economicistica dello sviluppo”. L’adesione di ANPAS a SAMI darà ulteriore forza alla lotta per al riconoscimento del Volontariato in ambito europeo, affinché esso sia riconosciuto non solo per le risposte ai bisogni dei cittadini ma anche e soprattutto come attore di coesione sociale e di promotore dei valori della Comunità Europea. Nel 2011 l’ANPAS sarà impegnata in importanti appuntamenti che la coinvolgeranno sia all’interno che all’esterno. Il prossimo sarà infatti l’anno del 51°Congresso Nazionale (Roma, 2-4 dicembre 2011): un appuntamento triennale che, sulla base dei valori democratici storicamente espressi dal nostro Movimento, rinnoverà gli Organismi nazionale e traccerà le linee politiche di indirizzo per il prossimo triennio. Questo percorso di democrazia, che partirà con la 10° Conferenza di Organizzazione (Firenze, 11-13 marzo 2011) attraverserà il prossimo anno con moltissimi appuntamenti, come le Assemblee dei nostri 16 Comitati Regionali ed i rinnovi dei dirigenti di gran parte delle 863 Associazioni che aderiscono ad ANPAS. Ma il 2011 sarà anche l’Anno Europeo del Volontariato. ANPAS si preparerà a questo appuntamento con una serie di iniziative di formazione per i nostri volontari e dirigenti sulla questione Europea, Euromediterranea e del Vicino Oriente. Il 2011 vedrà anche le
celebrazioni del 150° anniversario dell’Unificazione d’Italia: per il nostro Paese sarà quindi l’occasione per ricordare l’apporto della partecipazione dei cittadini in passaggi cruciali per la nostra storia come la resistenza al nazifascismo e la proclamazione della democrazia. Il Volontariato in Italia ha dato un contributo fondamentale nell’umanizzazione dello stato centrale, svolgendo un ruolo di mediazione tra i singoli cittadini e le Istituzioni (locali e centrali) soprattutto per quanto riguarda i bisogni di assistenza sanitaria e sociale. Nel corso delle moltissime iniziative che ci vedranno protagonisti proporremo un modello di Volontariato che, anche grazie al sodalizio con SAMI, sia un esempio tangibile di come l’Europa possa esistere non solo come spazio economico ma soprattutto come luogo di azioni, relazioni e rapporti reali: un’Europa dei popoli. ■ Fausto Casini ANPAS Italia, presidente@ anpas.org
Per maggiori informazioni sull’ANPAS, consultare l’inserto contenuto in questo numero.
2 Il sistema italiano di Protezione Civile Basi giuridiche e organizzazione L'Italia nel 1992, con una legge nazionale (225/92), ha organizzato la protezione civile come "Servizio nazionale". Al coordinamento del Servizio nazionale e alla promozione delle attività di protezione civile provvede il Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso il Dipartimento della Protezione civile. Il modello organizzativo della nostra protezione civile risulta particolarmente adeguato alle caratteristiche di un contesto territoriale come quello italiano che presenta una gamma di possibili rischi di calamità e catastrofi sconosciuta negli altri Paesi europei. Quasi ogni area del paese risulta interessata dalla probabilità di qualche tipo di rischio, e ciò rende necessario un sistema di protezione civile che assicuri in ogni area la presenza di risorse umane, mezzi, capacità operative e decisionali in grado di intervenire in tempi brevissimi in caso di calamità, ma anche di operare con continuità per prevenire e, per quanto possibile, prevedere i disastri. Gestione dell’emergenza Il primo responsabile della protezione civile in ogni Comune è il Sindaco. In situazioni di emergenza molto gravi si mobilita il livello nazionale, integrando le forze disponibili in loco con gli uomini ed i mezzi necessari. Nei casi di emergenza nazionale il Dipartimento della Protezione Civile assume la responsabilità degli interventi da mettere in atto, mentre la responsabilità politica è assunta direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Volontariato Il Volontariato di Protezione civile ha assunto caratteri di partecipazione e di organizzazione particolarmente significativi. È fenomeno nato sotto la spinta delle grandi emergenze
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verificatesi in Italia a partire dall'alluvione di Firenze del 1966 fino ai terremoti del Friuli e dell'Irpinia. In occasione di questi eventi si verificò, per la prima volta nel dopo guerra, una grande mobilitazione spontanea di cittadini di ogni età e condizione, affluiti a migliaia da ogni parte del Paese nelle zone disastrate per mettersi a disposizione ma mancava un sistema pubblico organizzato che sapesse impiegarla e valorizzarla. Nel 1992 fu istituito il Servizio Nazionale della Protezione civile e alle organizzazioni di volontariato è stato espressamente riconosciuto il ruolo di "struttura operativa nazionale". L'obiettivo condiviso con le Associazioni di volontariato di Protezione civile è di creare in ogni territorio un servizio di pronta risposta alle esigenze della Protezione civile. Al momento, nell'elenco nazionale del Dipartimento della Protezione civile sono iscritte circa 2.500 organizzazioni per un totale di oltre 1.300.000 volontari disponibili. Sebbene l'opera del volontariato sia assolutamente gratuita, il legislatore ha provveduto a tutelare i volontari lavoratori: in caso di impiego nelle attività di Protezione civile essi non perdono la giornata, che viene rimborsata dallo Stato al datore di lavoro, pubblico e privato. Protezione civile in ANPAS Circa il 73% delle Associate ANPAS svolgono attività di protezione civile con 63.500 volontari coinvolti. Le attività maggiormente svolte dalle
associazioni sono di assistenza a manifestazioni (65,1%) e interventi in caso di emergenza e calamità (51,3%). Inoltre alcune Pubbliche Assistenze si sono specializzate in particolari settori come i gruppi cinofili e le strutture protette per l’infanzia. Nel corso dell’emergenza Abruzzo, ANPAS Nazionale è stata coinvolta nel corso dei 250 giorni di servizio e di 3.096 turni, sono stati impegnati 2.385 volontari, 355 Pubbliche Assistenze, e oltre 700 mezzi. Per quanto riguarda i campi, ANPAS Nazionale ha gestito quelli di Acquasanta e Collebrincioni. La Sala Operativa è stata aperta per 209 giorni (dal 6 aprile al 1° novembre), 24 ore su 24, con 92 volontari. Inoltre, in rappresentanza dei comitati regionali e provinciali, i volontari ANPAS sono stati presenti in oltre 20 campi abruzzesi distribuendo oltre 300 mila pasti. ANPAS nazionale ha successivamente raccolto 200.000 euro per la ricostruzione del campo a favore dell’Aquila Rugby. ■
Il Servizio Sanitario in Italia Basi giuridiche e organizzazione In Italia il Servizio Sanitario Nazionale è stato istituito nel 1978 con la Legge 833 e si basa fondamentalmente sul Principio di solidarietà sociale sancito dall’Art. 2 della Costituzione italiana entrata in vigore nel secondo dopoguerra. Non possiede una struttura centralizzata, ma la sua organizzazione viene affidata alle Regioni, che gestiscono in maniera autonoma i servizi, seguendo delle norme di base e dei protocolli stabiliti a livello regionale; questo fa sì che in Italia la tutela della salute (ed i servizi che sono coperti dal SSN) variano in base ai diversi territori. I rapporti tra Istituzioni e Volontariato sono regolati
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dalla legge n.266/1991 (Legge quadro del Volontariato) e dalle leggi regionali Gestione sul territorio dei servizi sanitari ai cittadini I servizi di trasporto e le emergenze vengono gestite dal Servizio 118, che prevede, fin dalla sua nascita, una cogestione tra Istituzioni ed Volontariato. Esso ha il compito di gestire l’intero sistema dall’avvenimento alla sistemazione del paziente attraverso un meccanismo a cascata (Centrale Operativa Regionale – Provinciale – Componenti Emergenza). Le associazioni di volontariato collaborano attivamente al sistema fungendo da Postazioni di soccorso di tipo BLS (Basic Life Support): mettono a disposizione un equipaggio
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di Volontari adeguatamente formati e di mezzi che sono a disposizione della Centrale. E’ grazie al Volontariato che sono state introdotte in Italia alcune sperimentazioni che successivamente sono diventate un patrimonio dell’intero sistema (es. il medico a bordo delle Ambulanze; l’elisoccorso…). Le Pubbliche Assistenze nei servizi di emergenza/urgenza Il valore aggiunto offerto da ANPAS al settore dell’emergenza/urgenza è il suo radicamento territoriale: la presenza di oltre 1000 punti di assistenza sparsi nell’intero territorio nazionale e di Volontari adeguatamente formati, permette infatti di garantire una risposta veloce alle esigenze dei cittadini. Grazie al volontario soccorritore, in Italia, alcune delle “manovre” che prima erano esclusive del personale medico ed infermieristico sono state portate all’interno della società: ad esempio il defibrillatore può essere impiegato anche dalla cassiera di un supermercato o da un bagnino. In questo percorso è fondamentale il ruolo della formazione, l’addestramento e la prevenzione: tre attività nelle quali le Associazioni
ANPAS si impegnano nel coinvolgere i giovani. In 6 Regioni (Liguria, Piemonte, Lombardia, Marche, Toscana e, in fase di attuazione, Emilia-Romagna), riconoscendo il valore della rete delle Pubbliche Assistenze, sono stati sottoscritti degli Accordi Quadro Regionali sul servizio di emergenzaurgenza. In altri casi il servizio di emergenza/urgenza viene affidato alle Associazioni ANPAS attraverso accordi a livello provinciale o di singola Azienda Sanitaria. ■
nella mobilità sul territorio (trasporto disabili, anziani, dializzati) che occupa il 92,2 % delle Associazioni ANPAS. Un altro ambito storico di intervento è quello della Protezione Civile, che impegna oltre il 73,1% delle Pubbliche Assistenze, con interventi in caso di calamità ma anche di sostegno alle manifestazioni e di educazione ambientale. Le Pubbliche Assistenze sono un valido riferimento per le singole comunità territoriali anche per quello che attiene i servizi sociali (39,9% delle Associazioni) attraverso centri di accoglienza ed ascolto che promuovono l’integrazione tra tutti i
cittadini sia rispondendo a bisogni e servizi specifici (case famiglia, centri contro la violenza, attività di riabilitazione) che offrendo occasioni ricreative e di socializzazione. Altri ambiti di impegno delle singole Associazioni sono la formazione (79,9%), la promozione culturale (20,1) e l’attività internazionale (6,3 %). In Italia l’attività del Volontariato è regolamentata da una Legge Quadro nazionale L. 266/91 che riconosce “il valore sociale e la funzione della attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo”. ■
Il Volontariato in ANPAS ANPAS nazionale, grazie alle oltre 860 Pubbliche Assistenze presenti in 19 Regioni, è la più grande Associazione nazionale di Volontariato soprattutto per quanto riguarda l’ambito socio-sanitario. Storicamente i Volontari ANPAS sono impegnati prevalentemente, con il 90,8 % delle Associazioni ANPAS, nel settore sanitario: in Italia infatti oltre il 70% degli interventi in emergenza sono svolti dal Volontariato. Ma accanto a questo tipo di attività le Associazioni ANPAS sono impegnate anche nel trasporto e donazione di sangue e organi, nell’assistenza ospedaliera, nei servizi ambulatoriali e
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I giovani in ANPAS Da sempre nelle Pubbliche Assistenze i giovani sono stati una componente importante e non è possibile ripensare alla storia di ANPAS senza pensare ai tanti giovani che ne hanno fatto parte. Per citare una fra le più significative esperienze di coinvolgimento dei giovani nella vita e nelle azioni compiute dalle Pubbliche Assistenze è necessario ricordare l’esperienza del Servizio Civile iniziata nel 1981 con la stipula della convenzione con il Ministero della Difesa per l’impiego degli Obiettori di Coscienza. Fra il 1981 ed il 2004 (fine delle leva obbligatoria) sono stati 20.000 gli obiettori di coscienza che hanno svolto il servizio in centinaia di Pubbliche Assistenze. L’esperienza è continuata anche dopo il termine della leva obbligatoria nel Servizio Civile Nazionale e si è arricchita grazie al coinvolgimento delle ragazze che per la prima volta hanno avuto la possibilità di fare questa scelta. Solo per avere un’idea, nel periodo 20042010 sono stati oltre 10.000 le ragazze ed i ragazzi impegnati in oltre 600 Pubbliche Assistenze, sedi di attuazione di progetti di Servizio Civile per lo più incentrati sull’assistenza. Per comprendere il Servizio Civile Nazionale in ANPAS è essenziale essere consapevoli dell’importanza del rapporto delle Pubbliche
giovani nelle Pubbliche Assistenze soprattutto dal punto di vista della possibilità di sperimentare con le nuove generazioni forme nuove di democrazia, di partecipazione attiva ad un ruolo decisionale. ■
Assistenza con i territori in cui operano e la loro diffusione capillare. Queste caratteristiche permettono alle Pubbliche Assistenze di offrire l’opportunità di svolgere servizio civile anche a giovani che abitano in piccoli paesi. I giovani che partecipano ai progetti di Servizio Civile Nazionale sono inseriti e coinvolti nelle realtà associative e questa esperienza costituisce una importante esperienza formativa propedeutica al mondo della vita sociale e del lavoro. Attraverso la condivisione dell’attività, i giovani si avvicinano a realtà molto lontane dalla loro esperienza e stringono rapporti con persone di età, estrazione culturale e sociale diverse fra loro. Contemporaneamente, anziani e disabili hanno un’occasione in più di incontro con i giovani, contando allo stesso tempo su servizi migliori. Di recente ANPAS ha avviato un ulteriore percorso di riflessione ed approfondimento sul tema dell’accesso ed accoglienza dei
Dati Estate 2011 Anno europeo del volontariato 2011 Conferenza SAMARITAN Tema principale „Volontariato nelle organizzazioni SAM.I." e, parallelamente alla conferenza, riunione del Consiglio consultivo SAM.I. Ente organizzatore: ASBÖ, Austria Estate 2012 „4° Concorso SAMARITAN" Organizzazioni ospitanti ancora da definire. 2013 7° Forum internazionale SAMARITAN Riunione del Consiglio consultivo SAM.I. parallela al forum Germania Ente organizzatore: ASB Germania ■ ■ ■
SAMARITAN INTERNATIONAL SAMARITAN INTERNATIONAL è un’associazione europea composta da organizzazioni non governative e no profit appartenenti a 13 Paesi. Grazie al supporto fornito dai tantissimi soci e volontari, queste organizzazioni cooperano in ambiti quali servizi sociali, formazione al primo soccorso, aiuti umanitari all’estero, attività di soccorso in casi di emergenza e trasporto dei malati. STAMPA SAMARITAN direct n. 47/2010 Edizione: dicembre 2010, Editore: Segretariato generale di SAMARITAN INTERNATIONAL, Sülzburgstr. 140, D-50937 Köln, Tel: +49 (0) 221/47605-338, Fax: +49 (0) 221/47605-495, E-mail: mail@samaritan.info, Responsabile: Heribert Röhrig, Redazione: Simone Michalowski