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Il Punto Massimo Maculan Benvenuti al Sud Giacinto Iannone Jungo Endo il 16 gennaio a Roma Intervista a Paolo Miceli e Enrico Ferrarelli Dateci una mano per darvi una mano ed essere “insieme, protagonisti�

Intervista a Gabriele Barbarossa Il ricordo del Maestro nell’intervista al Prof. Roberto Gatto Maurizio Troiani

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Massimo Maculan

Si chiude un 2015 di un impegno senza precedenti ma caratterizzato anche da molte soddisfazioni per ANTLO sui tre versanti della propria attività: sindacale, culturale e associativo.

Si apre un 2016 in cui siamo chiamati a consolidare i risultati raggiunti, ma anche a “riscuotere” - soprattutto dal punto visto sindacale e associativo - i risultati dell’impegno profuso e delle iniziative realizzate, ben sapendo che non tutto dipende esclusivamente da noi.

Nel Congresso Politico di fine ottobre 2014 fissammo gli obiettivi che in sintesi riguardavano: • nel sindacale, la difesa dello spazio sindacale, un nuovo modello di odontoiatria per sviluppare politiche di incentivazione degli accessi alle cure, il profilo, la lotta all’illegalità in odontoiatria, rilanciare il processo unitario fra le aaoo, sviluppare le sinergie con Casartigiani soprattutto sul piano dei servizi; • nel culturale, innalzare il livello di offerta formativa, razionalizzare il calendario degli eventi aumentando in questi lo spazio dedicato al dibattito/confronto sindacale; • nell’associativo, sviluppare una adeguata politica delle adesioni, sviluppare la competenza politico-sindacale dei gruppi dirigenti; strutturare il Centro Studi; compiere una verifica dello Statuto per adeguarlo alla nuova mission ANTLO. Gli obiettivi approvati all’unanimità al Congresso Politico di Assisi sono da considerarsi come obiettivi da raggiungere nel triennio 2014-2017, ma riteniamo sia doveroso fare un bilancio sia pur provvisorio ad un terzo del mandato, non solo per riflettere su quanto fatto - che spesso sfugge alla memoria ma anche per comprendere quali integrazioni/modifiche sono da apportare affinché gli obiettivi possano essere raggiunti alla fine del triennio.

Sul versante sindacale, non abbiamo tralasciato di perseguire alcun obiettivo, con iniziative adeguate ed opportune e con la

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Il Punto tenacia che il grado di problematicità richiede per ogni singolo argomento. Per alcune iniziative abbiamo dato conto sui media associativi, per altre abbiamo ritenuto opportuno non rendere pubblico quanto abbiamo fatto. Come affermiamo da tempo, non intendiamo emettere certificati di esistenza. Preferiamo infatti pubblicizzare il nostro “abbiamo fatto”, piuttosto che il “faremo” ed in tale ottica rapporti, incontri e confronti nelle sedi istituzionali li rendiamo pubblici solo se hanno conseguito risultati tangibili e non tanto per dimostrare tutto il nostro impegno che comunque è assolutamente notevole Così abbiamo reso pubblici i risultati delle audizioni e degli incontri alla Camera e al Senato sui diversi argomenti oggetto di processi legislativi che riguardano la nostra attività, ma anche i risultati del sit in organizzato davanti al Ministero della salute il 15 maggio scorso, risultati anticipati da una intervista rilasciataci dal Ministro Lorenzin e definiti dal comunicato congiunto con il Ministero diramato a margine dell’incontro fra le due delegazioni.

Lo stesso Consigliere per l’odontoiatria, Gen. Franco Condò, al recente Congresso di Montesilvano pur con la doverosa prudenza che i temi trattati necessitano, ha avuto modo di affermare che la Conferenza Nazionale sull’Odontoiatria si farà, come richiesto da ANTLO, nonostante certe incomprensibili resistenze del mondo odontoiatrico e per quanto ci è dato allo stato sapere la Conferenza sarebbe calendarizzata per la tarda primavera del prossimo anno, preceduta da una nostra iniziativa in fase di definizione.

Proseguono poi le iniziative di info-formazione sulle normative che nell’ultimo periodo dell’anno hanno riscontrato un notevole successo in Puglia ma anche nel Lazio e che ad inizio anno riguarderanno anche l’Emilia Romagna per poi dipanarsi in altre realtà regionali.

Sul versante culturale, abbiamo proceduto ad una forte razionalizzazione del calendario di eventi e congressi, cercando se possibile - di innalzare il livello di offerta formativa già di per sè molto alto. L’anno inizia davvero con il “botto” grazie ad ANTLO Lazio: il 16 gennaio all’Auditorium Antonianum di Roma, il Maestro Jungo Endo e la sua “pink and white aesthetica” fa infatti compiere un deciso salto di qualità all’offerta formativa “made in ANTLO”. Il calendario degli eventi e congressi, vede poi - oltre agli altri eventi e congressi regionali - il debutto ad aprile del Congresso del Sud a Castellamare di Stabia, alla vigilia dell’altro debutto a maggio: EXPOMEETING a Rimini in partnership con UNIDI; a fine settembre nell’ambito di ANTLOmeeting2016 si terrà il 33° Congresso Tecnico Scientifico Nazionale di Odontotecnica, il 4° Congresso Nazionale di Ortodonzia e la 2° edizione del Premio Spatola d’Oro “Francesco Figliola” ed infine a novembre, come da tradizione a Monastier, si terrà il Congresso Nord “Memorial Parise.

Sulla scia del successo 2015, continuerà anche per il 2016, rivolto esclusivamente ai Soci ANTLO, il programma dei Corsi teorico-pratici per consentire l’accesso all’eccellenza odontotecnica a costi sociali.

Il bilancio, comunque, dell’attività culturale 2015 non può che definirsi positivo e non soltanto in termini di partecipazione che comunque non guasta - ma anche in termini di gradimento e fruibilità dell’offerta formativa espressa. In tale ambito, una doverosa sottolineatura per il successo riscontrato dai Corsi teorico-pratici.

Sul piano dei servizi abbiamo allargato il “portafoglio servizi per i Soci” con le Convenzioni per l’assicurazione professionale con i LLOYD’S, per il credito con LUCANIA FIDI, per l’assistenza tecnica dentale con PARDI e con MAVIDA Comunicazione per i siti web e le piattaforme e-commerce, per non parlare degli altri tradizionali servizi esclusivi per i Soci ANTLO, mentre si darà seguito alla formazione quadri dopo l’avvio a Montesilvano nel

corso di ANTLOmeeting.

Tanti e tali sono i capitoli dell’impegno e dell’iniziative ANTLO sui vari versanti che riesce davvero impossibile sintetizzarli se non ricorrendo ad una noiosa elencazione di semplici titoli.

Chiudiamo, in breve, con un bilancio davvero positivo il 2015 ed affrontiamo il 2016 con la ragionevole speranza che quanto da noi seminato con tanto dispendio di energie e di attività inizi a dare i meritati frutti, non solo e non tanto per ANTLO, ma per l’intera categoria degli odontotecnici italiani.

Mi corre l’obbligo di ringraziare tutti i dirigenti, sia a livello nazionale che territoriale, per l’entusiasmo e l’impegno profusi in questo 2015 così ricco di iniziative ed attività.

Agli odontotecnici italiani l’augurio che si riescano finalmente a conseguire a breve quegli obiettivi per i quali ANTLO molto si è spesa ed altrettanto intende spendersi in futuro, sino a quando le meritate aspettative della categoria non saranno completamente soddisfatte.

Massimo Maculan

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Giacinto Iannone

ANTLO: benvenuti al Sud Si dice che spesso le fortune e i successi di una associazione dipendano dal fortunato disposto di positivi elementi casuali quali ad esempio l’incontro di dirigenti mossi tutti dalle stesse volontà, dallo stesso impegno e spirito di abnegazione, dallo stesso senso di appartenenza.

Fattori questi senza dubbio importanti ma non determinanti senza la comune consapevolezza di dare qualcosa alla propria categoria che renda più concorrenziali i laboratori, più alta la capacità professionale e meno arduo competere con le sfide che il mercato e il contesto di riferimento pongono.

Ma possedere tutto quanto sopra illustrato non basta se quanti vengono rappresentati - i propri Soci e più in generale gli odontotecnici delle proprie aree di competenza - non percepissero in pieno gli obiettivi che questi gruppi dirigenti Meriti certamente personali ed individuali di ciascun dirigente, intendono perseguire e non si sentissero partecipi di una ma merito anche del livello di coordinamento pressoché continuo tra tutte le istanze regionali, una pratica - quella del collettività e di un disegno strategico. coinvolgimento, della discussione comune e della condivisione Questi sono i tratti salienti di un ipotetico attuale ritratto di - che ormai è diventata prassi costante, come costante è la ANTLO nel Sud nelle sue varie articolazioni regionali della presenza dei dirigenti di ciascuna Regione alle iniziative ed Campania, della Puglia, della Basilicata, della Calabria, della eventi organizzati dagli altri Regionali.

Sicilia, di un Sud che da qualche tempo guida - e non soltanto in termini di saggi di crescita associativa - la “riscossa ANTLO”. In breve, un elemento in netto contrasto con quell’immaginario collettivo, quasi un immutabile dato culturale più che Così a distanza di un solo anno dalla mia elezione a Vice caratteriale, che vede il Sud come “patria” dell’individualismo Presidente Nazionale, quale espressione del Meridione, non tale da rasentare la “negazione etnica” della condivisione. posso che manifestare grande soddisfazione e grande orgoglio per i risultati raggiunti - non certo per meriti personali - per Ma non è solo questo l’unico elemento che confligge con un le grandi doti politiche, sindacali, culturali e organizzative dei certo immaginario collettivo sul Sud. dirigenti meridionali ANTLO, a cominciare dai Presidenti, senza trascurare i Segretari ed i Segretari Culturali e tutti i componenti Il tanto vituperato “individualismo” dei meridionali - tanto celebrato come concausa determinante in tante analisi più o dei direttivi regionali.

meno autorevoli del ritardo del Meridione rispetto ad altre aree del Paese, per non dire di altre aree del Nord Europa - così alieno quasi per motivi antropologici a cogliere le opportunità della condivisione, ha da sempre condannato il Sud ad essere refrattario alla partecipazione alle varie forme di aggregazione politica, sindacale sinanco civile.

A questo ha contribuito non poco per anni l’immagine ricorrente soprattutto in politica di partecipazione a fini clientelari e/o per esclusivi interessi di parte.

A dimostrazione di ciò i grandi livelli di partecipazione agli eventi organizzati in tutte le Regioni quali Odontotirrenia in Campania, UNIBA e ANTLO Puglia a Bari, ma anche il Congresso Sud Ovest a Lametia Terme in Calabria, come gli eventi organizzati in Sicilia ma anche in Basilicata solo per citarne alcuni.

Livelli alti di partecipazione garantiti dal Sud anche per gli eventi, i congressi e le manifestazioni nazionali come ANTLOmeeting a Montesilvano, il Convegno del Centro Studi alla Camera dei Deputati e la stessa Manifestazione davanti al Ministero della salute con più di un pullman organizzato da più di una Regione del Sud, senza parlare della presenza di delegazioni delle varie Regioni agli eventi delle consorelle Regioni meridionali.

In ANTLO tutto ciò è contraddetto in pieno dalla crescente domanda di partecipazione agli eventi e alle iniziative, non solo da parte dei Soci, ma anche degli odontotecnici in genere, come dai trend di crescita della base sociale non riscontrabile E se il Sud per ANTLO è stato terreno fecondo di creatività in altre aree del Paese, non solo in ANTLO, una partecipazione associativa (basti pensare a quel “GirovagANTLO” dei colleghi certamente non indotta da fini clientelari e/o per interessi di campani oggi ripreso con ugual fortuna, seppur in modalità parte.

diverse anche in altre realtà regionali come il Lazio), ma anche della creazione di ulteriori articolazioni organizzative come in Sicilia Orientale per essere più vicini alla base associata, alle Regioni meridionali va ascritto il merito della più multiforme offerta associativa che dallo storico approccio culturale “made in ANTLO” si sta da qualche tempo caratterizzando sempre più in campo sindacale e in quello dei servizi, coprendo così l’intero spettro della tutela e della rappresentanza, anche in realtà come quella lucana dove non alto è il numero dei laboratori in attività.

Questi sono i principali elementi che hanno determinato l’impetuosa crescita dei regionali ANTLO nel Sud: la grande condivisione di tutti i gruppi dirigenti regionali, la crescente domanda di partecipazione della categoria, la puntuale diversificazione dell’offerta associativa rispetto a tutte le domande e i bisogni della categoria.

Il tutto in un momento di grande sviluppo dell’attività ANTLO sull’intero scacchiere della rappresentanza e quindi se lo scorso anno la Puglia e quest’anno la Campania e la Calabria hanno vinto la targa con il riconoscimento dei Regionali ANTLO con il più alto tasso di crescita e di iniziative, il merito va ascritto senz’altro ai rispettivi gruppi dirigenti ma anche al contributo di questi Regionali allo sviluppo più complessivo dell’Associazione e non solo in termini di tesseramento.

Il Sud per ANTLO si va sempre più configurando come un modello vincente e questo oltre a riempire il cuore di soddisfazione e gonfiare il petto di orgoglio, implica ancor più responsabilità e, se possibile, un maggior impegno per consolidare e sviluppare i risultati sinora raggiunti.

Per il momento, con un sorriso, non possiamo che dire: “ANTLO: benvenuti al Sud” Giacinto Iannone

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Paolo Miceli

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Jungo Endo il 16 gennaio a Roma

Enrico Ferrarelli

Un nome di chiara fama internazionale quello di Jungo Endo, giapponese di nascita ma americano d’adozione, per la precisione californiano; diplomato alla Yamagata Dental Technician School nel 1995 con corso post-graduate alla Osaka Ceramic Training Center, conseguendo nel 1999 il prestigioso premio Shiseo Kataoka Award.

Entrato nella prestigiosa comunità didattica UCLA (University of California Los Angeles) nel 2005 come master ceramista nel Programma di Laboratorio del Corso di Formazione Avanzata in Protesi, fin dal 2006 tiene conferenze e conduce corsi sull’estetica delle riabilitazioni complesse implanto-supportate.

I suoi lavori sono pubblicati su Japanese Quintessence of Dental Technology (QDT). Dall’ottobre del 2012 dirige lo Jungo Endo Dental Studio a Santa Monica, California mentre Willi Geller lo ha scelto come membro del gruppo Oral Design.

Queste, in estrema sintesi, le referenze di un già prestigioso curriculum del giovane Endo, performer dell’evento organizzato sabato 16 gennaio 2016 da ANTLO Lazio presso l’Auditorium Antonianum di viale Manzoni 1 a Roma, un evento che ha per tema “Pink and white aesthetica” e come sottotitolo un’avvertenza: “L’unica occasione in Italia per ammirare dal vivo uno dei maestri dell’odontotecnica internazionale”.

Un appuntamento che apre alla grande la stagione 2016 di ANTLO Lazio e per il quale il Direttivo del Regionale ha puntato molto, rischiando addirittura l’Aula Magna dell’Antonianum che può ospitare quasi 600 partecipanti.

“Non abbiamo la presunzione di raccogliere 600 adesioni, anche se il relatore le meriterebbe tutte - chiarisce Paolo Miceli, Presidente ANTLO Lazio - vogliamo però dare il massimo confort a chi parteciperà, confort che certamente non potevamo garantire in una sala da un centinaio di posti che è andata esaurita in breve tempo. D’altra parte la conformazione dell’Aula Magna non consente “pannellature” nè “frazionamenti” e,

comunque, non pensiamo di replicare il Virgilio dell’Eneide con il “rari nantes in gurgite vasto” (pochi naufraghi nell’immenso mare). Una bella, ambiziosa scommessa per un personaggio e un tema eccezionali”.

“L’estetica bianca e rosa - interviene Enrico Ferrarelli, Segretario Culturale ANTLO Lazio - è ormai diventata un banco di prova per le competenze più disparate in odontotecnica, dove si è chiamati a conoscere la morfologia dentale dei singoli elementi e del rapporto tra loro. E’ inoltre necessario conoscere bene sia l’anatomia che la colorazione stratificata dei tessuti molli per permettere la replica il più possibile fedele al cavo orale sulla protesi. Jungo Endo mostrerà la tecnica di ceramizzazione sia della componente bianca che di quella rosa dei denti e dei tessuti mentre una particolare attenzione verrà data alla morfologia e ai particolari per far si che il successo con il “pink and white” sia basato sulla conoscenza e non sul caso.”

Una locandina dell’evento pone sotto il nome di Jungo Endo l’invito “Stay close to nature” (stai vicino alla natura), invito probabilmente tratto dalla celebre frase di uno dei maestri dell’architettura moderna, Frank Lloyd Wright, che affermava “Study nature, love nature, stay close to nature: it will never fail you” (Studia, ama, stai vicino alla natura: non sbaglierai mai), affermazione quanto mai adeguata anche nella protesica.

Ma come si articolerà la performance di Jungo Endo?

“Partirà con la parte teorica - continua Ferrarelli - trattando tra l’altro di luce, fluorescenza, opalescenza. Inizieranno poi tre step di lavorazione in diretta tv, lavorando un gruppo frontale dall’inizio fino alla ceramizzazione della parte bianca e rosa, su una armatura già preparata, portando avanti contestualmente il bianco e il rosa con una tecnica di pluristratificazione, con rifinitura, tessitura di superficie e lucidatura.”

“Sul palco, oltre all’interprete, - afferma Miceli - con Enrico condurremmo i lavori della giornata, interloquendo con il

relatore ma facilitando anche e soprattutto l’interlocuzione fra questi e la platea. Intendiamo coniugare il massimo livello tecnico-scientifico garantito da Jungo Endo con il massimo livello di apprendimento e partecipazione. Il non plus ultra per un evento culturale e per chi lo organizza. Sarà senz’altro per noi una giornata molto impegnativa ma anche molto esaltante dal punto di vista sia scientifico che formativo”.

Anche un grande impegno organizzativo.

“Stiamo cercando di garantire ogni particolare sia per il relatore che per i partecipanti - continuano all’unisono Miceli e Ferrarelli - con l’apporto determinante di tutti i colleghi del Direttivo che si sono mobilitati per l’occasione. Prevediamo infatti di compiere una giornata di prova venerdì 15 gennaio, documentando le fasi di questo backstage, ma garantendo a Endo anche un piacevole soggiorno organizzando domenica 17 gennaio un tour per fargli conoscere alcune delle mirabilie di Roma, senza contare la cura che avremo per ogni particolare tecnico-organizzativo nell’Aula Magna dell’Antonianum” “Per i partecipanti provenienti da fuori Roma ci siamo convenzionati con alcuni alberghi limitrofi per quanti vorranno arrivare il giorno prima, mentre abbiamo previsto l’inizio di Endo in orario congruo con l’arrivo dei treni e/o di quanti raggiungeranno l’Auditoriun direttamente il 16 gennaio mattina. Ma anche la scelta dell’Antonianum, non distante dalla Stazione Termini e dalla fermata del metrò, situato al centro di importanti punti di interesse storico fra San Giovanni, il Colosseo e Piazza Vittorio Emanuele, ha voluto facilitare la partecipazione. Prima del relatore interverrà il Presidente Nazionale Massimo Maculan che illustrerà l’attività e gli obiettivi ANTLO, cui seguirà una breve relazione tecnica del main sponsor dell’evento, la Nobil Metal. Saranno inoltre sorteggiati 20 odontotecnici presenti che parteciperanno ad un tavolo tecnico sponsorizzato sempre dalla Nobil Metal. Tra la

prima e la seconda parte pratica (ore 13.00 - 14.30), verrà servito un lunch nell’apposito spazio dedicato. Ovviamente il tutto sarà oggetto di una adeguata comunicazione pre e post evento sui vari media associativi e non.”

Con Jungo Endo si registra un bel salto di qualità nell’offerta culturale ANTLO Lazio che già sinora si era distinta per l’alto livello dei suoi eventi, potendo peraltro contare sui massimi esponenti della prestigiosa Scuola Odontotecnica Romana.

“Con Jungo Endo ci cimentiamo con una dimensione internazionale dell’offerta culturale - aggiungono Miceli e Ferrarelli - avendo come prospettiva a medio termine l’organizzazione di un vero e proprio Congresso ANTLO Lazio, fruendo dell’esperienza maturata in questi ultimi due anni di attività su questo versante.”

“Ma ANTLO Lazio - concludono i due dirigenti - non è solo cultura, seppur di livello. ANTLO Lazio è anche sindacato, servizi, associazionismo, aggregazione di base e non solo a Roma.

Abbiamo infatti iniziato a Rieti e Latina una serie di riunioni presso alcuni laboratori coinvolgendo gruppi di colleghi per illustrare l’attività ANTLO e i suoi obiettivi sindacali, ma anche elementi di gestione aziendale. Dopo l’evento di Endo contiamo di continuare nel frusinate e nel viterbese. Abbiamo anche avviato alcuni workshop sulle normative dedicati al gruppo dirigente per poi preparare iniziative di carattere sindacale più vaste. le risposte che abbiamo registrato sono state molto positive e questo ci induce ad articolare su più campi l’iniziativa ANTLO Lazio. Insomma, un grande impegno ma anche grandi soddisfazioni.”

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Gabriele Barbarossa

Dateci una mano per darvi una mano ed essere “insieme, protagonisti” Come sempre a fine anno inizia per ANTLO la “campagna tesseramento” con la quale chiede ai propri Soci di rinnovare l’adesione. Come noto infatti ANTLO non aderisce a nessuna convenzione con Enti previdenziali che garantisce negli anni “il tesseramento” sino a formale disdetta dell’interessato tramite talvolta un complesso e lungo processo di cancellazione della propria adesione alla Confederazione di appartenenza.

Il Socio ANTLO ha quindi la possibilità ogni anno di rinnovare o meno consapevolmente l’adesione all’Associazione, mentre per ANTLO ogni “campagna di tesseramento” implica oltre ad un gravoso impegno organizzativo anche la necessità di sottoporsi ad un esplicito esame sulla validità delle proprie iniziative sui diversi campi di intervento.

La scelta ANTLO si traduce nei fatti nella rinuncia ad avere una più larga base associativa, garantita peraltro negli anni.

Contemporaneamente, però, il rapporto ANTLO/Socio, oltre ad essere fondato nella piena consapevolezza del vincolo sociale, si basa su una condivisione piena degli obiettivi e delle iniziative per raggiungerli, su un rapporto reale e stretto fra Associazione e base sociale.

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In sintesi: meno Soci, ma più consapevoli e più partecipi e declinazioni, ma anche l’acquisizione di determinati privilegi e con l’Associazione a dimostrare ogni anno se merita o meno il servizi. rinnovo dell’adesione.

Il Socio ANTLO - in altri termini - pagando la quota tessera riceve in Da qui nasce il grande senso di appartenenza ANTLO e la grande cambio anche la possibilità di fruire gratuitamente o a costi sociali partecipazione agli eventi ed alle iniziative che l’Associazione di una serie di opportunità e servizi, quali: organizza, senso di appartenenza e partecipazione che • fruire di servizi di consulenza e assistenza tramite il nostro Centro rappresentano i caratteri distintivi e salienti ANTLO. Servizi; • partecipare gratuitamente o a costi sociali ad un fitto calendario di Ne parliamo con il Segretario Gabriele Barbarossa. congressi ed eventi culturali sia a livello nazionale che territoriale “ANTLO come tutte le forme di rappresentanza ha attraversato fruendo della migliore offerta formativa; momenti di grande entusiasmo ma anche momenti di grave crisi. Da qualche anno siamo in presenza di una Associazione • partecipare a corsi teorico-pratici dei migliori relatori di ANTLO Formazione per accedere all’eccellenza odontotecnica a costi che produce un livello di iniziative senza uguali in campo non solo sociali; culturale, ma anche in quello sindacale ed organizzativo. Non lo affermo per pura autoreferenzialità, lo dicono oggettivamente i • ricevere gratuitamente i media associativi che rendono il Socio ANTLO l’odontotecnico più informato e quindi più consapevole e fatti e lo riconoscono chiaramente i nostri interlocutori” partecipe, quali - Il Nuovo Laboratorio Odontotecnico, rivista trimestrale a carattere Da qualche tempo ANTLO dedica anche una maggiore culturale attenzione ai propri Soci.

- ANTLO ON LINE, rivista trimestrale on line a carattere sindacale “Premesso che alle nostre iniziative sono invitati tutti - ANTLOnewsletter, la newsletter settimanale; gli odontotecnici, Soci e non Soci ANTLO, è una precisa - ANTLO.IT, con le news sull’insieme dell’attività quotidiana scelta ANTLO quella di privilegiare il rapporto associativo dell’associazione” come vantaggio competitivo. In altri termini, l’adesione all’Associazione non è solo un adesione alle scelte strategiche di tutela e difesa dell’odontotecnica italiana in tutte le sue

ANTLO anche tramite l’accordo con CASARTIGIANI è in grado di far fruire ai propri Soci una serie di convenzioni “Certamente. Intanto il Socio ANTLO può fruire delle opportunità degli Enti Bilaterali e per sè, per i propri familiari, collaboratori e dipendenti di SANARTI, la mutua sanitaria che a costi assolutamente competitivi eroga una serie di qualificate prestazioni sanitarie. Da quest’anno poi i Soci ANTLO possono accedere alla convenzione con i LLOYD’S per stipulare una polizza professionale a costi davvero contenuti ed accedere, tramite LUCANIAFIDI, a forme di credito a costi certamente inferiori rispetto a quelli praticati sul mercato creditizio, per non parlare dell’Assistenza Tecnica Dentale con una primaria azienda del settore e della Convenzione con MAVIDA Comunicazione per la realizzazione e gestione di siti web anche con piattaforma per e-commerce, oltre alla creazione e gestione di pagine Facebook e Twitter. Tutto ciò senza trascurare le altre tradizionali convenzioni ANTLO come ad esempio quella con il Corriere GLS per le consegne e le spedizioni.”

Se quindi si somma il protagonismo ANTLO in campo sindacale e le opportunità connesse con l’adesione all’Associazione, senza parlare del culturale, se ne deduce che il trend di crescita associativa è positivo.

“Il nostro trend di crescita, dopo anni di crisi e di regresso, da qualche anno ha imboccato valori positivi, tanto più importanti se visti in relazione dei trend di decrescita di analoghe forme associative che pur possono contare dei vantaggi delle convenzioni con gli Enti previdenziali. E’ comunque un trend di crescita che non ci soddisfa e che non ripaga l’impegno che ANTLO sta profondendo sia a livello nazionale che territoriale.

Abbiamo indubbi margini di miglioramento e la politica delle adesioni insieme alla formazione dei dirigenti rappresentano dal punto di vista organizzativo, le due principali priorità per il prossimo 2016.”

Aumentare la base sociale significa essere in grado di fornire maggiori e più qualificati servizi agli stessi Soci.

“Non c’è alcun dubbio. Se potessi tradurre il tutto in uno slogan I servizi sono una decisa scelta strategica ANTLO a favore direi agli odontotecnici non ancora Soci ANTLO: “Dateci una mano per darvi una mano ed essere, insieme, protagonisti” dei propri Soci.

“Assolutamente si. Una scelta destinata ad aumentare a breve le opzioni su altri qualificati campi. Il Socio ANTLO deve essere in grado di valutare bene in cosa si traduce in pratica il vantaggio competitivo e i privilegi connessi con la “tessera ANTLO”, oltre quello di far parte di una “comunità” con un alto senso di appartenenza e livello di partecipazione attiva” O

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ARTESTAMPA srl, Galliate Lombardo (VA)

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Il ricordo del Maestro nell’intervista al Prof. Roberto Gatto

Il Prof. Roberto Gatto è Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso il Dipartimento di Medicina clinica, Sanitá pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Universitá degli Studi de L’Aquila.

Al XVIII Congresso della SIOI (Società Italiana di Odontoiatria Infantile) svoltosi il 3 - 4 dicembre scorsi a Roma, il Prof. Gatto ha ricordato la figura del Prof. Giovanni Dolci, cui era legato da sinceri sentimenti di affetto, stima e riconoscenza manifestati anche e soprattutto negli ultimi anni, quando ritiratosi per limiti d’età, era stato non solo tenuto ai margini dell’attività di quel Collegio dei Docenti di Odontoiatria che aveva fondato nel 1991, ma aveva visto negati titoli e riconoscimenti che gli spettavano di diritto.

Il Prof. Gatto, uno degli organizzatori di un corso di specializzazione per odontotecnici all’Università de L’Aquila per il quale era stato oggetto di incredibili attacchi di stampa e di denunce che si sono ritorti contro chi li aveva promossi, da sempre vicino alle problematiche e alle aspirazioni degli odontotecnici, ha partecipato, unitamente allo stesso Prof.

Dolci, al Convegno ANTLO dello scorso anno alla Camera dei Deputati.

Grazie al Prof. Dolci ho avuto occasione di conoscere il Prof.

Roberto Gatto con il quale abbiamo costituito, insieme a pochi altri, quella cerchia di amici fedeli che hanno continuato a

frequentare con assiduità il Prof. Dolci anche dopo il ritiro dall’attività universitaria, condividendone amarezze ma anche grandi motivi di gioia.

Non potevo non approfittare dell’occasione del suo intervento al Congresso SIOI per porgli alcune domande sul Prof. Dolci.

Un modo per tentare di combattere insieme quelle comuni tristezze e nostalgie canaglie che ci pervadono da quel martedì 27 ottobre, giorno della scomparsa.

Roberto, quando hai conosciuto il Prof. Dolci?

“Ebbi il privilegio di conoscerlo ancora bambino quando accompagnato da mio padre ,giocavo con i figli del Prof ai bordi della piscina di un noto stabilimento di Ostia,osservati da due occhi azzurri che rievocavano la profondità del mare. Quello stesso sguardo così intenso e profondo mi ha accompagnato per tutta la vita dominando la scena odontoiatrica italiana per un lungo periodo di tempo dando dignità alla disciplina , all’Accademia e diventando l’artefice diretto ed indiretto della vita professionale e a volte anche privata di tante persone.

Crescendo e prossimo alla laurea mi chiese se volessi elaborare una tesi in Odontoiatria con lui relatore. Con quel suo fare accattivante e convincente accettai subito e dissi di sì. Una volta laureato, con la mente colma di tante indecisioni, mi disse di provare il concorso di specializzazione: “hai visto

mai il titolo al nome.

Altro insegnamento fu la grande disponibilità nei confronti di tutti, documentata dalle interminabili giornate dense di incontri con chi era ad attenderlo in clinica, con o senza appuntamento.

Era nota l’instancabile capacità di ascoltare, di dialogare, molte volte di mediare, ma sempre con quel suo carattere pragmatico nel trovare una soluzione adeguata al problema. Come per incanto metteva tutti d’accordo e tutti uscivano contenti dalla sua stanza, anche coloro che non avevano risolto il proprio Quali sono stati i principali insegnamenti tratti dalla problema, perché avevano la parola del Prof che da lì a poco sarebbe giunta la soluzione. Tutti si sentivano partecipi di un frequentazione con il Prof. Dolci?

“Il primo che appresi fu il rispetto per il proprio Maestro: era disegno, di un progetto, di un senso di appartenenza non ad una gioia sentirlo raccontare fatti ed aneddoti riguardanti il una idea astratta o virtuale ma ad una collettività” Prof. Benagiano, nei confronti del quale aveva una sincera adorazione. Il rispetto era riservato anche a chi lo aveva solo Un senso di “collettività” che aveva anche dimostrazioni preceduto come il Prof. Capozzi. Tutte le mattine, appena giunto pratiche. in clinica si recava subito nella stanza a salutarlo, ad informarlo, “Questa “collettività” la istituì nel 1991 fondando il Collegio dei a condividere decisioni e scelte ed anche quando il Prof Capozzi Docenti di Odontoiatria, una sua creatura che fece crescere andò in pensione fece in modo che nessuno occupasse quella con sapiente conoscenza della politica universitaria, con un stanza fino alla sua morte. Solo allora il Prof. Dolci ne prese continuo dialogo e rispetto delle sedi, con delle scelte tattiche possesso mantenendo una parte dell’arredamento. e strategiche ingegnose come la gestione del MED 50. Fu così Un altro insegnamento fu l’umiltà: bastava telefonargli per che il numero dei docenti aumentò più che decuplicandosi sentire rispondere dall’altra parte “sono Dolci”, non anteponeva mai che ti piaccia.....”. Dissi di sì. Capii subito quanto fosse importante nella vita avere una possibilità, un opportunità, uno spiraglio per la propria realizzazione e questo atteggiamento del Prof lo rividi in tante altre occasioni non solo per dirimere le incertezze e le insicurezze di un giovane alla vigilia di una scelta importante, ma anche nei confronti di amici, colleghi, conoscenti ai quali quotidianamente dava un occasione, una strada da seguire. Sempre si rivelavano scelte corrette.”

dagli iniziali 50-60 dando ad ogni docente di odontoiatria il giusto decoro per conquistarsi il rispetto e la considerazione dei colleghi di qualsiasi facoltà di appartenenza.

Era anche un grande organizzatore. Ogni primavera c’era una vera festa dell’Odontoiatria italiana alla quale faceva piacere partecipare, con il grande congresso del Collegio dei Docenti all’Eur,con la banda dei carabinieri, l’aula magna strapiena all’inaugurazione, le sale conferenze piene, gli stand delle aziende ed un programma di convivialità senza eguali, che nella sua semplicità era sempre di ottimo livello e molto gradito.

A tale evento partecipavano gli odontotecnici, gli igienisti, le aziende che facevano a gara per avere un loro stand e tutto il comparto del dentale. Per il Prof. Dolci era fondamentale la rappresentatività corale dei singoli settori perché nella sua politica la crescita di uno era trainante sugli altri.

A Dicembre si festeggiava l’OCI (Odontoiatri Cattolici Italiani):anche questa associazione era una sua importante creatura, perché non solo impegnava l’Odontoiatria in eventi concreti di solidarietà, ma le dava quella giusta considerazione al pari dell’associazione medici cattolici all’interno del Vaticano per promuovere progetti finalizzati all’assistenza dei soggetti più fragili e più deboli. Memorabile fu l’udienza da parte di Papa Giovanni Paolo II ora San Giovanni Paolo II durante il Giubileo del 2000.”

Dopo il suo ritiro nel 2007 per raggiunti limiti d’età è però iniziato un periodo di grandi amarezze. “ Nel 2007 il Prof andò in pensione e rimase caratterialmente sempre combattivo, animato da tante iniziative, con tante idee e per chi come me lo ha continuato a frequentare un punto di riferimento costante, una guida sapiente, una fonte da cui attingere continui e preziosi insegnamenti e consigli.

Qualche rammarico era legato alla consapevolezza che ciò che aveva seminato correttamente non tutto aveva dato un buon raccolto: ad esempio l’insegnamento del rispetto per il Maestro non aveva molto attecchito e da lì a poco il Collegio cambiò nome, anche il logo così come lo statuto e si ritrovò a non essere più “past president” della sua creatura che aveva guidato per 14 anni. Non ottenne neanche il titolo di Professore Emerito. Mi domando: chi più del Prof Dolci avrebbe meritato tale titolo? E quindi intorno al Prof. Dolci cadde un silenzio a dir poco imbarazzante .Erano rari gli inviti ad una inaugurazione, ad una tavola rotonda o a presiedere una qualsivoglia iniziativa.

Fu un grave errore porlo ai margini, perché sono sicuro che con la sua esperienza e l’ingegno che lo caratterizzava, anche in un momento di crisi globale , sarebbe stato capace di dare un ulteriore rilevante contributo alla crescita dell’Odontoiatria.”

“Mi piace ricordare alcuni aneddoti di questo periodo. Il 6 aprile del 2009 L’Aquila fu colpita dal terremoto con tutto ciò che ne derivò. Qualche giorno dopo il Prof. Dolci alla testa di alcuni camion di un noto catering di Amatrice che provvedeva al catering dei Congressi del Collegio all’Eur organizzò un grande pranzo, sotto le tende installate dalla protezione civile, per gli studenti, i volontari,i docenti e tutti quelli che vissero con noi quel tragico momento. Era il suo modo di dimostrare la propria vicinanza in un momento particolare.

L’altro aneddoto descrive la sua grande umanità. Ogni settimana prestava servizio come volontario in una comunità di recupero.

Mi piace ricordare che proprio l’altro anno, in questo periodo, organizzò la celebrazione di una Santa Messa officiata da S.E. il Cardinale Giovan Battista Re con Monsignor Leuzzi, alla quale parteciparono gli appartenenti alla comunità e noi amici fedeli.”

Cosa hai provato, Roberto, alla morte del Prof?

“Martedi 27 ottobre 2015 è venuto a mancare il Prof. Dolci e un senso di vuoto e di smarrimento ha pervaso chi, come me, gli ha voluto bene, tutti quegli amici sinceri ed affezionati che lo hanno frequentato e rispettato sempre, stando accanto a lui ed alla sua famiglia fino all’ultimo, dimostrando anche che la riconoscenza e la gratitudine non sono sentimenti del giorno prima e che il rispetto per chi ha dato molto è prioritario è doveroso a fronte dei meschini interessi personali. Con la morte del Prof termina un epoca e scompare un grande Maestro. Termino questo ricordo con un aforisma orientale che dice “Si è Maestri non per quello che si sa ma per quello che si è “ ed il Prof. Dolci è stato un Grande Maestro perché era un Grande Uomo.”

Maurizio Troiani

Un periodo certamente di molte amarezze ma che lo ha visto anche circondato dalla frequentazione e dall’affetto di una cerchia di amici, riconoscenti e fedeli, con i quali ha comunque passato ore liete, non rinunciando al suo impegno sociale.

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