Vita Veramente coscienti del tempo limitato non avremmo insicurezze indugi, remore, peccati. Presenti nell’ora l’unica sicurezza è la morte cavatappi della dualità gustiamo meglio il respiro, poiché cosa c’è da temere? Coscienti nell’attimo siamo venuti con niente qualunque cosa accada il bilancio sarebbe comunque positivo. Nella percezione della divinità vivremmo, ameremmo cercheremmo traumi ed errori avventure e voli rischiando una stecca nella pienezza del cosmo. Tutto in tutto si oblìa niente c’è da perdere perché ciascuno viene e va è stato è e sarà sempre solo risplendere conta, visti o no.
Quando sei vivo vivi quando muori muori!
A.F. 2019 25 v.