Chanel

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Ne

l 1909, Gabrielle Chanel aprì un negozio al piano terra degli appartamenti Balsan di Parigi dando il via a quello che in seguito diverrà uno dei più importanti imperi aziendali del mondo.[1] L'edificio Balsan era un luogo in cui si ritrovava l'élite parigina, e per la stilista era una ottima opportunità di vendere i cappelli di sua creazione. In questa occasione Coco Chanel conobbe anche Arthur Capel[1], che

riconobbe in lei un ottimo fiuto per gli affari, e l'aiutò a tra-

Francia, dove lanciò una moda maschile più semplice delle tendenze della Belle Époque, che privilegiava uno stile sfarzoso ed opulento.[1] [2]

Bo

utique Chanel a Parigi.

L'

sferire l'attività al 31 di Rue Cambon di Parigi, nel 1910[1], in cui già c'era un negozio di sartoria.[1] Nel 1913, Chanel aprì due nuove boutique a Deauville e Biarritz in

inizio della prima guerra mondiale influenzò anche il mondo della moda, dato che le donne dovettero sopperire alle mancanze lavorative dei mariti impegnati al fronte. Pensando al modo in cui vestire le donne, affinché potessero avere dei


capi d'abbigliamento comodi e pratici anche sul lavoro, Chanel aprì una nuova boutique a Rue de Cambon davanti all'Hôtel Ritz Paris.[1] Furono prodotti blazer di flanella, gonne di lino, marinarette e maglione in jersey.[1] Lo stile Chanel divenne celebre per la sua semplicità in tutta la Francia nel 1915. Nel 1915 e nel 1917, la rivista Harper's Bazaar disse che un abito Chanel dovrebbe stare "nella lista di ogni compratore".[1]

Co

co Chanel diventò una delle più celebri stiliste al mondo[1],e seguendo le tendenze della moda degli anni venti, produsse nuovi abiti femminili, in due o tre prezzi, ancora oggi considerati di grande eleganza. [1] Nel 1921 venne prodotto il primo

profumo della casa di moda, Chanel No. 5[1], creato da Ernest Beaux, il nome fu scelto da Coco Chanel semplicemente riferendosi al numero prova dell'essenza: quasi inconsciamente stava dando il nome ad un mito secolare. [1] Coco Chanel fu la terza stilista, dopo Paul Poiret e Maurice Babani, a creare una linea di profumi associata a una linea di moda.[3] Il profumo ebbe un notevole successo, al punto che il "5" divenne il suo numero fortunato. [4] Chanel No.5 fu il primo di una serie di profumi che divennero uno dei prodotti di punta della maison e alla cui commercializzazione Pierre Wertheimer affiancò Coco Chanel. Chanel N.22 vide la luce nel 1922,

Gardénia nel 1925, Bois des Îles nel 1926, Cuir de Russie nel 1927, Sycomore, Une idée nel 1930, Jasmin nel 1932.[5] Nel 1923 la stilista rivelò ad Harper's Bazaar che la semplicità è la chiave di volta per la vera eleganza.[1]

Ri

sale al 1926 l'arrivo sul mercato del tubino, la petite robe noire, considerato il capo più importante nella storia dell'abbigliamento[6] Nel 1932 Chanel lanciò sul mercato una linea di gioielleria, basata principalmente sui diamanti, realizzati con la collaborazione del conte Etienne de Beaumont e del duca Fulco da Verdura.[5] Chanel è giunta al culmine della propria notorietà, ed i suoi atelier danno


An

ni cinquanta-settanta[modifica | modifica wikitesto]

Ch

anel ritornò a Parigi nel lavoro a 4000 persone, 1953[1] per scoprimentre le vendite dere che la scena della gli abiti Chanel si agmoda era dominata girano a circa 28 000 dal giovane stilista modelli l'anno.[5] Nel Christian Dior.[1] 1939 però lo scoppio Coco Chanel ritornò della seconda guerra in affari con Pierre[7] mondiale costrinse riprendendo pieno Coco Chanel a chiupossesso del marchio dere il negozio di rue "Chanel".[7] La loro de Cambon, lasciando collaborazione fece in vita soltanto l'attitornare la maison al vità dei profumi.[5] vertice del mondo Dopo la guerra, Coco della moda.[7] La Chanel, accusata di nuova collezione priaver collaborato con i maverile di Chanel otnazisti[1], preferì tratenne un grande sucsferirsi in Svizzera[1] cesso, ed in particolar [7] e vendere tutti i modo fu molto apdiritti del marchio a prezzato il suo tailleur Pierre Wertheimer. di maglia, che diverrà [7] celebre anche grazie a

Jacqueline Kennedy. [5] Chanel ottiene il prestigioso riconoscimento Fashion Oscar di Neiman Marcus, che le fu assegnato nel 1957 a Dallas. Nel 1965 Jacques Wertheimer prese il posto del padre Pierre alla guida dell'azienda.[7]

Il

10 gennaio 1971 Coco Chanel morì all'età di 87 anni.[1] La guida dell'azienda passò a Yvonne Dudel, Jean Cazaubon e Philippe Guibourgé[1], che contribuirono a mantenere alto il nome del marchio, anche se Jacques Wertheimer alla fine rilevò l'intera casa di moda.[1][7] Nel 1974 fu lanciata sul mercato l'eau de toilette Cristalle, nata da un progetto che Coco Chanel aveva iniziato quando era


ancora in vita. Il 1978 vide la nascita della prima linea di prêtà-porter del marchio (disegnata da Philippe Guibourgé[5]) e la distribuzione di essa a livello mondiale. Alain Wertheimer, prese il posto del padre Jacques nel 1974. [1][7] Grazie alle sue strategie di mercato, il profumo Chanel No. 5 ritornò ad essere il più venduto al mondo. Inoltre, Alain Wertheimer riuscì a "strappare" alla casa di moda Chloé il rinomato stilista Karl Lagerfeld.

Ka

rl Lagerfeld si occupò dal 1983 della linea d'alta moda e dal 1984 del prêt-à-porter.[5] Pur mantenendo inalterati

linee, mentre la famiglia Wertheimer si occupò di creare nuove società per differenziare la produzione Chanel, spaziando dalla cosmetica, alla gioielleria, ai costumi da bagno (tramite il marchio Erès), agli orologi ed agli occhiali (licenziati da Luxottica).

Ne

l

lo stile ed i valori del marchio "Chanel", Lagerfeld attualizzò l'azienda introducendo importanti innovazioni e lanciando nuove

febbraio 2002, in collaborazione con il Musée National d'Histoire Naturelle, è stata organizzata a Roma una mostra dedicata al diamante presso le scuderie del Quirina-


le. Insieme ai gioielli Cartier e de De Beers ed ai quadri di Tiziano e Rubens sono stati esposti tre gioielli firmati da Coco Chanel: la spilla del 1932 Étoile, in platino e diamanti, il collier Comète tempestato da 650 diamanti, ed un anello composto da 22 diamanti di 2,15 carati, ed al centro un diamante da un carato.[5]

Lo

testo]

Il

go[modifica | modifica wiki-

simbolo raffigurante la casa, composto da una doppia lettera C incrociata, fu registrato come marchio di fabbrica nel 1924. La sua origine è incerta, e viene fatta risalire a seconda delle fonti a un medaglione rinascimentale presente

nella villa Château Crémat sulle colline di Nizza, allora appartenente all'ereditiera statunitense e amica di Coco Chanel Irene Bretz, o al simbolo risalente al XVI secolo candidior candidis (la più bella delle belle), adottato dalla regina Claudia di Francia e, in seguito, da Caterina de' Medici, che Coco poteva avere visto presso Château Chaumont e nel castello reale di Blois. [8]

Fi

losofia e stile Chanel[modifica | modifica wikitesto]

Co

co Chanel rivoluzionò il mondo dell'alta moda sostituendo i sontuosi abiti femminili con modelli più semplici e lineari, oltre che notevolmente più comodi[2]. Gli anni venti e trenta furono

contraddistinti proprio dalle linee e dalla moda inventata dalla stilista.[2][9]

Ch

anel non diede solo una svolta al mondo della moda, ma per la prima volta valorizzò la donna e ruppe la coltre fitta che impediva di vedere il genere femminile alla pari con quello maschile.

Il

dettaglio per eccellenza nello stile Chanel è il cappello, in cui tutto il suo istinto e la sua passione si liberano, coronando gli abiti di luce, colore, eleganza, classe, leggerezza e personalità. La "petite couturière" Coco è sovrana dello stile e della classe ai quali non rinuncia mai, conferendo unicità e originalità ad ogni sua creazione.


Ch

anel è per tutte le donne. Sempre giovanile ed elegante, diede alla donna un'importanza

Or

igini[modifica | modifica wikitesto]

Ka

rl Otto Lagerfeld nacque come figlio unico di Christian ed Elisabeth Lagerfeld ad Amburgo, in Germania. Suo padre era membro della famiglia proprietaria di una banca d'affari svedese che fece fortuna introducendo il latte condensato in Germania. La madre invece era tedesca.

Pe

r diversi anni è stato fatto mistero della sua data di nascita. La scrittrice Alicia Drake sostiene che sia nato nel 1933, in quanto Lagerfeld sarebbe stato compagno di classe di alcuni suoi parenti e

maggiore nel mondo cosĂŹ a chi la indossava del lavoro unendo di mostrare la propria una semplice giacca di femminilitĂ . taglio maschile ad una gonna, permettendo conoscenti[4]. Un'annotazione sul registro dei battesimi indica come data di nascita il 10 settembre 1933[1] [2] anche se Lagerfeld

sostiene di essere nato nel 1935[5]. I registri di nascita, in Germania, non sono aperti a ispezioni pubbliche, e sono stati interpellati i


suoi vecchi insegnanti e compagni di classe per avere conferma della data di nascita. Altri, invece, indicano come 1938 il suo anno di nascita.[6].

Do

po tre anni si trasferì da Jean Patou.

«

Io mi annoiavo anche qua, perciò mi licenziai e provai a ritornare a scuola, sieme a sua ma- ma qui non studiavo, dre, Karl Lager- quindi ho passato per feld emigrò a Parigi lo più due anni sulle nel 1953. Nel 1955 spiagge - suppongo di vinse un concorso per aver studiato la vita in un cappotto sponsoriz- questo modo » zato dal Segretariato Internazionale della n i soldi della Lana e gli fu assegnasua ricca famito un posto da Pierre glia, fondò un piccolo Balmain. Vinse anche negozio a Parigi. In il concorso per un questo periodo volle premio di vestiti spon- spesso consultarsi con sorizzato da Yves Saint Madame Zereakian, Laurent. Ricordò nel la veggente armena di 1976: Christian Dior. Lagerfeld poi ha rivelato: Yves lavorava per "Lei mi disse che avrei Dior. Altri gioavuto successo nel vani che conoscevo campo della moda e e che lavoravano per dei profumi". Balenciaga pensavano che fosse Dio, invece tività[modifica io non ero così impres| modifica wikisionato » testo]

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Co

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Ne

l 1980 fonda la sua etichetta, chiamata Lagerfeld, che lancia profumi e linee di vestiti. Lagerfeld ha collaborato con la griffe internazionale di moda svedese H&M. Il 12 novembre 2001, H&M offrì un'edizione limitata di diverse creazioni di Lagerfeld in punti di vendita selezionati sia per donne sia per uomini. Solo due giorni dopo aver rifornito questi negozi, H&M annuncia che quasi tutti i prodotti sono stati venduti. Lagerfeld ha espresso una mancanza di paura nel contaminare la sua immagine lavorando con marche a basso profilo, sebbene in passato abbia lavorato fianco a fianco con Wolford, disegnatore esclusivo di calze e maglieria intima.

Pe

r la sua linea di abbigliamento chiamata inizialmente


"Lagerfeld Gallery" e in seguito "Karl Lagerfeld" a Parigi hanno sfilato le più importanti e pagate supermodelle, tra le quali spicca Claudia Schiffer, la sua prediletta[7]. Nel 2004 ha disegnato alcuni completi per artisti musicali di fama internazionale, come nel caso del Re-Invention Tour di Madonna e recentemente dello Showgirl Tour di Kylie Minogue. Lagerfeld è anche un fotografo e tra le tante star immortalate figura anche Marilyn Manson. Produsse Visionaire 23: The Emperor's New Clothes, una serie di foto di

nudi di modelle e cele- con la Maison Chloé. In qualità di fotografo brità. spesso scatta personalmente le campagne gerfeld è atpubblicitarie delle tualmente il case di moda che dicapo esecutivo dei disegnatori della Mai- rige. Lo stilista è stato anche protagonista del reality show francese Signè Chanel nel 2005. Lo show era incentrato sulle sue creazioni autunno/inverno 2004-2005 per la collezione Chanel. Il programma è stato poi trasmesso da Sundance Channel negli Stati Uniti nell'autunno 2006.

La

son Chanel. Inoltre ricopre da diversi anni il ruolo di direttore creativo della Maison Fendi. Collabora per anni anche

Il

18 dicembre 2006 Karl Lagerfeld ha annunciato il lancio di una nuova collezione uomo-donna nominata K Karl La-


libro, intitolato Tadao Ando Vitra house. Dal 2010 firma per quattro stagioni le collezioni di Hogan, per cui ripensa i modelli classici del brand (come sneakers e ballerine).

Ne

gerfeld, che include magliette attillate e una vasta gamma di jeans. Appassionato di architettura, è grande amico di Zaha Hadid, alla quale ha commissionato il Mobile

Art Pavilion per Chanel[8]. A Tadao Ando ha invece affidato la realizzazione della sua casa-studio a Biarritz, in Francia. Sul noto architetto giapponese Lagerfeld ha scritto un

l 2011 il programma "Signè Chanel" viene trasmesso da RAI5. Inizio 2012, Karl Lagerfeld per dare il tono della collezione primavera-estate della Maison Chanel, ha scelto uno gioiello del Suzanne Belperron in calcedonio. [9][10] Ha firmato il numero di maggio 2012 di Architectural Digest, dove svela il suo appartamento di Parigi, i suoi ultimi


progetti e la sua collezione di gioielli del Suzanne Belperron.[11] [12] Nel 2012, dopo un

anno di intenso lavoro, il museo delle cere di Amburgo das Panoptikum ha reso omaggio

allo stilista realizzando una statua perfettamente rassomigliante a Lagerfeld.[13]


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