Tradizione è continuo e vivente fluire di nuove forme in dipendenza del divenire irripetibile di un rapporto tra causa ed effetto, è fiume armonioso e differente in ogni ansa e non acqua stagnante o ritorno. (Carlo Mollino)
In montagna non bisogna solo difendersi dal gelo e dalla neve ma anche dalla luce del sole che penetra da tutte le parti, infilandosi in tutte le stanze. Da troppi raggi luminosi non ci si può difendere. (Edoardo Gellner)
Lo “stile” dell’architettura montana non si può predeterminare attraverso una arbitraria imposizione dettata da un’abitudine mentale letteraria e astratta insieme. A ogni problema costruttivo, in funzione dell’ubicazione e della destinazione, corrisponde una soluzione che si deve risolvere in architettura autentica e che, come tale, automaticamente si inserisce in bellezza nel paesaggio. (Carlo Mollino)
L’architettura moderna non consiste nell’uso dei materiali e di procedimenti costruttivi nuovi, ma che tutti i mezzi costruttivi sono validi in tutti i tempi purchÊ logici e ancora efficienti. (Franco Albini)
Io credo che la montagna fa giustizia di per sé di una eventuale costruzione fragile, effimera, poco corretta, nel senso che in montagna vi è una violenza degli eventi atmosferici con un repentino cambio di clima; la violenza della tempesta è certamente piu forte che non al piano: i venti, gli sbalzi termici. Tutto questo impone una attenzione e una cura al costruito che in una regione più facilmente accessibile non si ha. Inoltre la difficoltà di arrivare a questa montagna lontano dalle vie di comunicazione richiede più fatica, più parsimonia, più autocritica. (Mario Botta)
L’architettura rurale rappresenta la prima e immediata vittoria dell’uomo che trae dalla terra il proprio sostentamento. Vittoria dettata da una necessità, ma satura di evoluzioni artistiche. Se l’ape fa la sua cella sempre uguale, dobbiamo ricordare che l’ape si serve sempre dello stesso materiale e vive soltanto in determinate condizioni di clima. L’uomo no. Esso deve sottoporre il proprio istinto alle possibilità offerte dall’ambiente. (Pagano e Daniel)
In montagna non dovrebbero che approvarsi costruzioni basse, scomparire gli aerei tralicci delle linee ad alta tensione, le teleferiche diventare sotterranee, gli alberghi diventare dei bunker coperti di muschio. La negazione a priori dell’ostensione di tutto quanto è altra pretesa romantica che tristemente denuncia la profonda sfiducia che abbiamo nel nostro mondo interiore, denuncia che consideriamo il nostro quotidiano come condanna e insieme il nostro desiderio permanente di evasione verso tempi e simulacri di forme di vita che consideriamo perdute: in una parola, la negazione di noi stessi. (Carlo Mollino)
Si dice che lo spazio dell’architettura non deve essere lo spazio di una funzione meccanica, ma lo spazio della vita, una vita che non risulta certo da successive sezioni del tempo, che diano sempre l’assoluto presente, ma dal concatenarsi, dal fluire continuo del tempo. (G. C. Argan)