Alienazioni da contaminazioni virali Poesia di Federico Parra
Fotografie di Antonio Perrone
CosÏ nell’attesa ho pensato alla terra, al tempo lento e circolare della natura. Ho pensato al nostro pianeta che gira veloce e ci sembra fermo. Adesso qui da noi, In questa parte di mondo è ancora inverno.
CosĂŹ in questa attesa ho pensato al mare, alle onde che arrivano lente e al semplice fatto che nessuno le sente. Adesso riconosco nella superficie del suo brillare, la stessa fluiditĂ della nostra essenza. Quando riesce da sola nel suo volo esistenziale, a sognare.
Amo così forte l’impegno e l’ingegno del genere umano al quale appartengo. Lo guardo, l’ammiro, lo comprendo e in me lo mantengo. Amo così forte la sua arte infinita e la continua lotta per la conoscenza e per la salvaguardia della vita.
Amo la potenza dei popoli migratori, che attraversarono Oceani e Montagne, in cerca di riparo e soprattuto privi di ali che insieme costituirono le razze attuali. Amiamo gli uomini per le idee e la ragione, le loro paure, i sentimenti e la passione. Amiamo cosĂŹ forte anche le piante e
tutti quanti gli animali. Amiamo finalmente ogni essere vivente, proviamo da cosĂŹ lontano a sfiorarci la mano. Amiamo con forza ogni essere che incontriamo sul nostro cammino. CosĂŹ in questa lunga attesa ho pensato al mare! E a tutto il tempo che ci ha dato per capire.
Ora dal legame profondo con la mia anima penso al mare, come elemento presente e cosciente. Ora penso al mare come elemento pensante di pensieri che non riesco a pensare. Penso alle sue sponde e al navigare, a quando invitava onda per onda
gli uomini a scoprire le americhe e a comprendere il mare. CosÏ nell’attesa e non avendo niente da fare, ho pensato tutti i giorni al tempo passato dal mare e a fare la mia ultima spesa. Adesso in questo tempo immobile,
non sembra piÚ cosÏ poco il mio fare, Il dire che per tutti giorni non ho fatto altro che pensare al mare. Pensare a tutte le cose che il mare sapeva, a tutto il tempo che ha il pianeta e l’attesa. A tutto quel che dentro di noi nascosto dai doveri, nessuno piÚ sentiva.
Avevamo corso forte per troppo tempo, coprendo con guerre e rumori lo scorrere dei fiumi e del cielo i colori. Ma ugualmente nessuno era contento! Ormai era troppo tardi per tutti e non saremmo piĂš potuti tornare a cena per tempo!
Qualcuno cercava profumi nel vento, altri compravano azioni di tempo. Lo spazio perfetto dove esistere, non potrà mai esistere. Abbiamo creato chi vende ciò che trova nella terra dove arriva. Chi compra ogni cosa che gli manca
perchĂŠ la sua anima se ne va alla deriva. Noi siamo come i grandi serpenti che nascono dalle piccole uova, E il mare ugualmente ci accoglieva anche se di noi giĂ tutto sapeva. CosĂŹ adesso pensare solo ai colori della tua anima amore mio,
non li riesco neanche a immaginare. Ma da sempre io li avrei dovuti sapere! Posso solo somigliarli alle onde del mare, al loro lento e continuo schiumare. Al mio essere minuscolo che tenta di immaginare il Mare. Allora se è cosÏ,
anche la mia anima profonda sapeva, anche la tua con la mia si nascondeva! Abbiamo taciuto da sempre le nostre piÚ belle parole! Per abbuffarci di cibo e prendere il sole. Adesso questo tempo d’attesa
ci chiederà il suo conto. E noi non sapremo con quale moneta pagare, certo è che non sapremo ai nostri figli cosa dire. Saremo adulti e ridicoli, saremo ricchi e importanti, ma, comunque tutti privi di argomenti. La terra ci rende nudi!
La vita ci chiede rispetto! Un pazzo mi ha detto che gli alberi vedono i colori. Il mare ci chiede attenzione! Per troppi argomenti taciuti o sconosciuti. La voce dei nostri saggi antenati urla forte: State molto attenti!
Adesso basta di giocare col mondo! Come se fosse un pallone da tirare in ogni direzione. Fate tutti molta attenzione! Adesso basta di giocare col mondo! Iniziamo a pensare non al denaro ma all’amore. Abbiate cura di ogni fiore o di una pianta in particolare, State molto attenti nei vostri movimenti! per tornare alla vita.
Ma fate molta attenzione! Non andranno mai dimenticati, come quando nel cielo è già passata una cometa.
Federico Parra Nato a Pisa il 09-Luglio-1970 Viaggiatore e scrittore per passione e curiosità. Poeta, sognatore e fotografo per personale necessità. Ha pubblicato per Montedit editore Mi - Blu diario di un abbandono 1999 - Come foglie nella corrente 2002 - L’esilio di Casanova 2006 Nel 2007 ha pubblicato per felici editore PI The Road ( Fiori,Donne, Gente e bambini) Libro fotografico di viaggi intorno al mondo - La ricerca della Bellezza 2008 edizioni La luna Nel 2012 ha pubblicato per Edizioni ETS - Un pensiero felice perso da una bambina sperduta. Favola di formazione per ragazzi. Nel 2016 ha collaborato con Jimenez Deredia - El Cuadrado Y El Circulo - Libro fotografico.
Antonio Perrone nato a Torchiarolo (BR) anno 1957 salentino di origini attualmente vive a Guidonia Montecelio (RM) e lavora presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Fotografo amatoriale della domenica. Gestisce il portale fotografico online www.micromosso.com attualmente ricopre il ruolo di Presidente del Circolo Fotografico Fuorifuoco di Tivoli.