Quaderni di Fotografia

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o t o i n ve t r i n a s e l e z i o n a t e d a l l o s t a f f

Alina, Roberto Paglianti


3

Mi abbandono con lo sguardo, Rosita Delfino


4

ST, Franco Maffei


5

X-sell, Alberto Castro


6

Uomo, Carlo Longarini


7

To be or not to be, Wanda D’Onofrio


8

Il grano Marano, Renato Massariol


9

ST, Catalina Filip


10

Butterfly in the real world..., Alessandro Casola aka Willard


11

Enrico Rava - I Suoni delle Dolomiti 2012, Paolo Ordigoni


12

Ritratto glam, Max Giorgetta


13

ST, Paola Congia


14

Varanasi - Padre e figlio, David Bassan aka Franchetti


15

o, Enrico Lorenzetti


16

Museo Station 5, Lino Rusciano


17

Verso casa, Saverio Zarrelli


18

Surfisti, Massimo Della Latta


19

Rubando i tuoi pensieri, John Gubertini


20

Uomo 2, Carlo Longarini


21

Behind the line, Graziano Racchelli


22

LibertĂ , Simone Raeli


23

Selciato, Franco Maffei


24

300 - ThiS iS MicRoMosSOOO!!!, Michele Martinelli


25

Tributo a Luigi Ghirri, Simone Cento


26

ST, Catalina Filip


27

ST, Silvio Ruvolo


28

La spirale, Franca Centonze


29

Gesti d’amore, Luigi Bianconi


30

ST, Libero Musetti


31

Blue & Pink World, Sascha Di Bartolo


32

Tris, Franco Maffei


33

Masai Mara sunset, Paolo Maffioletti


o t o i n ve t r i n a s e l e z i o n a t e d a g l i u t e n t i

Kataklò, Stefano Landi


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Illuminate, Stefano Rapino


36

ST, Fabrizia Milia


37

Andrea e Sara, Margherita Vitagliano


38

Ci son luoghi..., Annamaria Germani


39

Salto con l’asta, Raffaella Coreggioli


40

Al mare con la mia mamma.., Enrico Lorenzetti


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Voglia di pioggia..., Roberto Bon


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Attesa,Valentina Perrone


43

ST, Fiorella Lamnidis


44

Rito quotidiano, Antonio Marano


45

Omaggio olimpico, Donato Bellomo


46

ST, Ivana Triossi


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ST, Nicola Lodigiani


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Miss Bianca Nevius, Libero Api


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Bangalore - Mezzo occhio, David Bassan aka Franchetti


Dal Blog... Nicola Lodigiani

Classe 1965, fotografo da sempre, una passione che mi ha trasmesso mio zio, fotoamatore e collezionista di fotocamere, con la Agfa di famiglia prima, nel 1993 mia moglie mi regalò la mia prima reflex, una Yashica FX3. Solo da una 15ina d’anni ho iniziato a prendermi sul serio… E così nel 1997 ho frequentato un corso di fotografia e camera oscura organizzato da persone appassionate con le quali abbiamo poi fondato il circolo fotografico Gruppo ‘98 che ancora oggi frequento con la carica di vicepresidente e responsabile dell’area didattica, organizzando corsi di fotografia, fotoritocco e work shop tematici. Provengo dal mondo delle pellicole, soprattutto dia e b&n, quest’ultimo sempre trattato in proprio nella camera oscura installata in pianta stabile in cantina, passato da qualche anno al digitale, quasi una scelta obbligata. Appassionato di fotonaturalistica e sportiva, ma curioso per natura spazio un po’ in tutti i campi della fotografia, dal paesaggio al reportage di viaggio; ultimamente ho dirottato la mia passione anche alla fotografia in studio tra fondali, lampade e flash.


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Da 6 anni la fotografia è diventata per me anche una professione, soprattutto fotografia di matrimonio, ma anche sport e book per modelle o semplicemente persone che vogliono avere qualche foto


Leggere una Fotografia, commenti in evidenza

Stefano Landi su foto di Gianni Di Gaddo: Permettimi di commentare questa fotografia in due tempi diversi, Gianni. Come fotografia è interessante ed accattivante, come si può leggere dai commenti che mi hanno preceduto : intreccio di corpi, movimento, sguardi interessanti etc. Un pò bruciate alcune parti, almeno al mio monitor, ma fotografia ben composta e piacevolissima. Come fotografia di danza invece , a parer mio, non molto riuscita. Anzi mi permetto di dire che sei le due ballerine sono professioniste potrebbero non gradirla. La danza , qualunque forma di danza, è alla ricerca di un risultato estetico che cerca di non fare apparire lo sforzo muscolare, sempre ben presente, a vantaggio dell’armonia delle forme e dei movimenti. I ballerini devono apparire leggeri, sul loro volto non deve apparire tensione ma anzi, devono sorridere come se nulla fosse. E’ evidente inoltre, che il movimento rappresentato non fosse terminato : lo si evince dalla mano che non ha ancora ben afferrato il polpaccio della ballerina più avanzata, ed il braccio sinistro della stessa che è troppo angolato, con il pugno chiuso, e tenuto quasi fosse una presa di judo. La ballerina dietro poi mostra preoccupazione nello sguardo, come temesse per la riuscita della danza. Questo tipo di fotografia esige dei punti fermi che devono essere rispettati , non per nulla i grandi ballerini e le importanti compagnie di ballo hanno i loro fotografi e vietano rigorosamente le riprese durante gli spettacoli. Ovvio che a seconda del livello dello spettacolo si possano ottenere dei risultati gradevolissimi compatibilmente con la nostra abilità di fotografi e la professionalità dei danzatori. Ciao Stefano


S o t t o l a l e n t e d i T I C & TAC a cura di Libero Musetti e Franco Maffei

Libero “liberin-liberello” Musetti:benemerito giullare alla corte di un re micro mosso Ho pensato un po’ di tempo su quanto potesse essere (o sembrare) opportuno che uno dei recensori del Tic&Tac comparisse nelle vesti di recensito, ma lo spessore del personaggio, la stima e la simpatia di cui gode anche nell’ambito di micro mosso, mi hanno tolto ogni dubbio al riguardo… Mentre scrivo queste righe il mio amico Liberino sta definendo assieme al Maffei la recensione di quello che crede essere l’autore designato per il Tic&Tac del settembre 2012, non sa che questo mese la rubrica sarà dedicata a lui, ma credo che, pernacchie a parte, non se ne avrà a male di questo scherzetto. Parlare del Musetti in poche righe è possibile, se non si fa riferimento alcuno ai suoi difetti: sono così tanti che non c’è spazio né tempo per affrontarli, sia pure superficialmente, in questa rubrica. Accennerò alle sue virtù (perlomeno quelle a me note) che gli hanno consentito di diventare, nonostante il metro e trenta di altezza, un personaggio di una certa statura, nell’ambito della fotografia amatoriale italiana. Non si capisce come, tra moccoli e madonne (che usa non per intercalare, ma come struttura portante del suo risicato lessico), tra un quotidiano via vai casa/lavoro riomagno-forte dei marmi, con birrette intermedie, seravezzine, tra telefonate fiume e incazzature facili e facilmente auto estinguibili, abbia trovato modo e tempo per farsi assegnare dalla FIAF il titolo di “benemerito” per la notevole e positiva azione svolta a favore della diffusione e promozione della fotografia... E dopo aver fatto danni, a se stesso e agli altri, per anni come direttore artistico di Seravezza Fotografia abbia trovato lo spunto e l’energia per concepire, organizzare e realizzare Riomagno Fotofestival (occhio!...è una grande cosa quella festina lì!). Il Musetti fotografo, avendo scelto di parlare solo delle sue virtù, si liquida con poche parole: la cultura fotografica e la conoscenza critica degli artisti che hanno fatto e fanno la storia di questa disciplina costituiscono, allo stesso tempo, patrimonio e limite, del suo attuale fotografare. Alla ricerca, giustamente, di una fotografia personale e di spessore (inevitabilmente segnata da riferimenti ricorrenti, più o meno coscienti, alle ricerche espressive dei maestri), non ordinaria nei contenuti e nelle forme, che spesso realizza, talvolta si perde nelle brume di una, sia pur lodevole, presunzione artistica che lo porta a strafare…… anche grazie a Photoshop, strumento potente e raffinato, che liberin-liberello utilizza con l’accetta e il pennato (ascia e roncola per i non toscani). Infine,come molte persone che da giovanotti non hanno potuto, voluto o saputo studiare e in età matura sentono il bisogno di colmare il gap e riaprono i libri, anche il nostro liberello si è rimesso sotto, e lo ha fatto utilizzando un sussidio didattico a lui assai congeniale e matericamente più simile alla sua scorza cerebrale: il muro! Visto il profitto raggiunto, per ora, è rimandato a settembre con il consiglio di sbatacchiarci la testa nei muri invece di studiarli!!! Tic o Tac ? Franco Maffei PS: …come disse Arrigo Sacchi (che non è un fotografo!): per essere un buon fantino non è necessario essere stato un cavallo!



Hanno contribuito con le proprie foto:

Api Libero, 48 Bassan David, 14 - 49 Bellomo Donato, 45 Bianconi Luigi, 29 Bon Roberto, 41 Casola Alessandro, 10 Castro Alberto, 5 Cento Simone, 25 Centonze Franca, 28 Congia Paola, 13 Coreggioli Raffaella, 39 D’Onofrio Wanda, 7 Delfino Rosita, 3 Della Latta Massimo, 18 Di Bartolo Sascha, 31 Di Gaddo Gianni, 52 Filip Catalina, 9 - 26 Germani Annamaria, 38 Giorgetta Max, 12 Gubertini John, 19 Lamnidis Fiorella, 43

Landi Stefano, 34 Lodigiani Nicola, 47 – 50 -51 Longarini Carlo, 6 - 20 Lorenzetti Enrico, 15 - 40 Maffei Franco, 4 – 23 - 32 Maffioletti Paolo, 33 Marano Antonio, 44 Martinelli Michele, 24 Massariol Renato, 8 Milia Fabrizia, 36 Musetti Libero, 30 - 53 Ordigoni Paolo, 11 Paglianti Roberto, 2 Perrone Valentina, 42 Racchelli Graziano, 21 Raeli Simone, 22 Rapino Stefano, 35 Rusciano Lino, 16 Ruvolo Silvio, 27 Triossi Ivana, 46 Vitagliano Margherita, 37 Zarrelli Saverio, 17 Grazie anche a

Impaginazione Antonio Perrone Supervisione Fiorella Lamnidis La copertina è di Adolfo Aievoli La rubrica TIC&TAC è curata da Franco Maffei e Libero Musetti Tutto il materiale è gentilmente fornito dal portale del

CIRCOLO FOTOGRAFICO MICROMOSSO indirizzo web: www.micromosso.com il quaderno è stampato da

TEXMAT

via Tor Vergata 93/95 - 00133 Roma info@texmat.it sito web: www.texmat.it



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