o t o i n ve t r i n a s e l e z i o n a t e d a l l o s t a f f
Luigi Esposito, Red ballet dancer
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Simone Sapienza, The Guardian II
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Donato Bellomo, Un incontro
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Leone Nottoli, FS 740.244
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Catalina Filip, Childhood
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Libero Api, in attesa dello show
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Alessio Bongiorni, ST
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Dino Lupani, Incus
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Angelo Trapani, Soffio di vento
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Daniele Brandolini, Battaglia delle arance
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Alessandro Ferretti, Omaggio a D.Arkenstone
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Massimo Di Cresce, L’avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge
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Furio Nuti, Locomotiva al “Ponte del Diavolo”
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Saro Di Bartolo, Attesa
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Marco Millotti aka Elfosem, Aritanga aromba coyota
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Marco Orecchini aka Orma, ST
18
John Gubertini, Ancora qualche attimo
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Daniele Zordan, 21-12-2012
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Nicola Fanini, 21-12-2012
21
Andrea Manes, Madison square garden
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Marco Pardi, Prossima fermata ...Louvre Rivoli
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Renato Massariol, L’ inverno che vola
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Giovanni Paolini, AUGURI di un Felice Sereno NATALE a Tutti
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Michele Martinelli, Babbo Bastardo augura...
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Stefano Polenta, Sentieri urbani
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Stefano Landi, Tragedia
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Giovanna Moschini, La raccolta delle olive - Reti
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Paola Congia, ST
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Alessio Bongiorni, L’uomo senza volto. Vers.’12
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Simone Raeli, Corrado
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Raffaele Rossiello, Il mio nome è Nessuno
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Annamaria Germani, ...il fumo di una sigaretta
o t o i n ve t r i n a s e l e z i o n a t e d a g l i u t e n t i
Franco Maffei, Tre teppe
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Furio Nuti, ST
36
Marco Millotti aka Elfosem, Some velvet morning
37
Carlo Ferrara, Lumachina
38
Carlo Longarini, Isabella
39
Paolo Maffioletti, Early morning ........... in the forest
40
Fabio Ornago, Per una lira...
41
Catalina Filip, ST
42
Gianluca Trozzi, ST
43
Fiorella Lamnidis, ST
44
Giulia Berardi, ...Dedicata al mio amico G.
45
Carlo Longarini, Sogni #2
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Fabio Ornago, Bye Bye 2012
47
Marco Millotti aka Elfosem, Chiaroscuri
48
Carlo Ferrara, Veloci trasparenze
49
Ugo Padula, Le Train
V
incitore contest 10: “La Pioggia�
Dario Marchetti, Al di a del vetro
S o t t o l a l e n t e d i T I C & TAC a cura di Libero Musetti e Franco Maffei
Marco “Orma” Orecchini : impronte di classe sul terreno Micromosso Colpisce lo scarso interesse che le fotografie di Orma raccolgono sul nostro sito: è vero che lo Staff si accorge, ogni tanto, della notevole qualità del suo lavoro gratificandolo con la Home, ma lo scarso numero di visite e di commenti sotto alle sue immagini è una costante che induce a riflessioni, sicuramente poco originali, certamente poco edificanti. Noi tutti cono sciamo i meccanismi che determinano e regolano il livello di consenso all’interno del sito: l’appartenenza ad una delle famiglie imperanti e la conseguente benedizione dei veicolatori d’opinione in auge al momento costituiscono gli elementi imprescindibili per un alto grado di visibilità per il quale viene preteso, in cambio, una sorta di risarcimento sotto forma di commenti smielati o insignificanti sotto foto, il più delle volte, smielate o insignificanti. Orma posta spesso belle foto, commenta poco e, gravissima colpa , fa pochi o nessuni salamelecchi; questa sua scarsa propensione partecipativa alla sagra del cazzeggio ruffiano, (che ce lo fa apprezzare ancora di più !), la sconta con un tasso di gradimento inferiore, notevolmente inferiore, rispetto a ciò che la qualità complessiva del suo lavoro meriterebbe. Per misurare la qualità della proposta fotografica di Marco invitiamo tutti gli utenti di Micromosso a dare un’occhiata, un po’ meno sbadata del solito, ai ritratti presenti nella sua galleria: vi troveranno creatività progettuale, capacità tecnica e un numero discreto di piccole perle fotografiche capaci di suscitare emozioni; da sottolineare oltre all’accuratezza delle composizioni soprattutto la gestione raffinata delle luci e la perizia con la quale egli utilizza i mezzi della post-produzione; Marco è uno dei pochissimi che qui su MM non “ciabatta” Photoshop, ma al contrario usa con notevole padronanza ed eleganza di risultati ……. nell’era dell’immagine digitale non ci sembra cosa da poco ! Buon Anno a tutti Bacini, bacini, bacini Tic & Tac
P
o r t f o l i o : L i n e a G o t i c a d i F i o re l l a L a m n i d i s a cura di Marco Furio Perini, Lucia Pulvirenti e Vania Paganelli
LINEA GOTICA di Fiorella Lamnidis
Storia, finzione, cinema, fotografia. Sono questi i punti cardine sui quali è costruito questo interessante portfolio/ reportage di Fiorella. La Storia è già stata scritta, e non si può certo modificare. La Linea Gotica: una tra le migliaia di pagine tracciate dai combattenti della Seconda Guera Mondiale. Una di quelle scritte proprio sul nostro territorio, su quella “linea” geografica appunto che attraversa l’Italia dalle alture dell’ Appennino Tosco-Emiliano giù fino a lambire le spiagge adriatiche, approssimativamente da Massa Carrara fino a Pesaro insomma. Una pagina tragica, scritta negli anni 1944-1945 (dunque verso il finire del conflitto), che vide l’esercito tedesco fronteggiare sanguinosamente (con una strategia che si potrebbe definire di “attacco in ritirata”) l’avanzata degli alleati angloamericani e dove persero la vita migliaia di soldati di ogni schieramento, nonchè partigiani e civili inermi. La finzione è la messa in scena, la rappresentazione sul campo, la rievocazione messa in atto da un gruppo-associazione di appassionati (peraltro bravissimi) che vogliono tener viva la memoria di quella pagina - eroica e drammatica insieme - di storia. Una memoria che ci appartiene quasi come parte di una eredità familiare, che sia stata vissuta in prima persona o soltanto tramandata di generazione in generazione. Il cinema non entra “direttamente” nella costruzione del portfolio. Ma vi si affaccia attraverso ricordi, rimandi, quasi citazioni, e sembra persino voler suggerire un certo modo di procedere nel “racconto” che ricorda la tecnica del montaggio cinematografico (che là si palesa nell’accostamento e nel procedere di inquadratura dopo inquadratura, qui di fotografia dopo fotografia). Il genere di guerra, soprattutto a partire dagli anni ‘40, è sicuramente tra i più diffusi e popolari al mondo, non c’è Paese (il cinema americano fa testo ovviamente) che non abbia sentito il bisogno di riversare in immagini filmiche il ricordo - più o meno manipolato ed alterato - della propria ed altrui esperienza bellica. Anche le industrie cinematografiche italiana e tedesca
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non hanno fatto eccezione, producendo molti film di ottimo livello tecnico, spesso attraversati da episodi intensamente e sinceramente introspettivi. Fiorella ci informa che nei giorni di realizzazione del reportage il clima era inclemente, ed i figuranti ai quali si era unita erano quelli vestiti con divise tedesche: due circostanze che, insieme al suo modo di fotografare consolidato nel tempo (mai banale, e sempre interessato a “vedere” le cose nel profondo), hanno contribuito a rafforzare certe affinità stilistiche tra questo suo lavoro ed una cinematografia “minore” (rispetto a quella hollywoodiana, ma solo in termini di bugdet e mezzi impiegati, non certo nel valore espressivo-artistico di quel cinema). In termini di linguaggio specificatamente fotografico, guardando questo lavoro di Fiorella il nostro pensiero non può non andare ai grandi fotografi di guerra che hanno fatto la storia (ed il mito) di questo genere di reportage. L’approccio dell’autrice, a ben guardare, non è poi così diverso dal loro. Immagini in azione si alternano ad altre in pausa, scene di battaglia vera e propria ad altre di ripiego. Certo,
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qui la guerra non è quella vera che mette a rischio la vita stessa dei fotografi inviati sul campo di battaglia. Ma Fiorella ha saputo comunque far emergere una sua netta scelta stilistica-figurativa, cercando soprattutto di cogliere lo stato emotivo della guerra e dei suoi interpreti: attraverso le atmosfere nebbiose e sature di fredda umidità , la luce quasi ovattata, il b/n incisivo ma senza eccessi di toni o contrasti. In conclusione, un portfolio che apprezziamo in modo particolare proprio per questo suo saper spaziare al di fuori dai confini strettamente fotografici, entrando con determinazione e garbo allo stesso tempo in quelli della memoria, della realtà , della fantasia, dei sentimenti, delle emozioni. Complimenti vivissimi Fiorella. Vania Paganelli Lucia Pulvirenti Marco Furio Perini
Hanno contribuito con le proprie foto:
Api Libero 7 Bellomo Donato 4 Berardi Giulia 44 Bongiorni Alessio 8, 30 Brandolini Daniele 11 Congia Paola 29 Di Bartolo Saro 15 Di Cresce Massimo 13 Esposito Luigi 2 Fanini Nicola 20 Ferrara Carlo 37, 48 Ferretti Alessandro 12 Filip Catalina 6, 41 Germani Annamaria 33 Gubertini John 18 Lamnidis Fiorella 43, 52 Landi Stefano 27 Longarini Carlo 38, 45 Lupani Dino 9 Maffei Franco 34
Maffioletti Paolo 39 Manes Andrea 21 Marchetti Dario 50 Martinelli Michele 25 Massariol Renato 23 Millotti Marco 16, 36, 47 Moschini Giovanna 28 Nottoli Leone 5 Nuti Furio 14, 35 Orecchini Marco 17, 51 Ornago Fabio 40, 46 Padula Ugo 49 Paolini Giovanni 24 Pardi Marco 22 Polenta Stefano 26 Raeli Simone 31 Rossiello Raffaele 32 Sapienza Simone 3 Trapani Angelo 10 Trozzi Gianluca 42 Zordan Daniele 19
Grazie anche a Lettura Portfolio Lucia Pulvirenti, Marco Furio Perini, Vania Paganelli Impaginazione Antonio Perrone Supervisione Fiorella Lamnidis La copertina è di Adolfo Aievoli La rubrica TIC&TAC è curata da Franco Maffei e Libero Musetti Tutto il materiale è gentilmente fornito dal portale del
CIRCOLO FOTOGRAFICO MICROMOSSO indirizzo web: www.micromosso.com il quaderno è stampato da
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via Tor Vergata 93/95 - 00133 Roma info@texmat.it sito web: www.texmat.it