o t o i n ve t r i n a s e l e z i o n a t e d a g l i u t e n t i
Š Roberto Bon - Amber again
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Š Antonio Perrone - Vieni a morire in Puglia...
4
Š Fabrizia Milia - st
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Š Antonella Catalano - sempre Pittorika
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© Marca Barone - dopo l’inverno
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Š Sergio Fallucca - Il guardiano della Torre...
8
Š Saro Di Bartolo - Onde
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Š Raffaele Rossiello - senza luce
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Š Angelo Trapani - Tra la terra e il mare
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Š Simone Sapienza - st
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© Ivana Triossi - r’io magno
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Š Teresa Loddo - Veritatem
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Š Marco Luraghi - mammina...
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Š Katia Cirrincione - La melanconia di Giuditta
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Š David Bassan aka Franchetti - Cattivi Pensieri
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© Paolo Pasquino - cat
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© Orma - Boxer II
19
Š Diocleziano Galella - Vita di borgata
20
Š Marco De Naro - Pescatori di Sogni
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Š Silvio Ruvolo - ...dentro la notizia!
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Š Luca Ferdinandi - Thank you...
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Š Marco Furio Perini - Il dignitoso disagio della spesa quotidiana
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© Nicola Ronzitti - Il fumo è la ...
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Š Antonio Perrone - Il quotidiano
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Š John Gubertini - Jump
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Š Roberto Bon - Ilaria
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Š Giuseppe Bartuccio - The Sacred River
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Š Emiliano Casalicchio - jump!!!!
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Š Vincenzo SciumÊ - rifornimento in volo
31
Š Ambra Menichini - in the deep
o t o i n ve t r i n a s e l e z i o n a t e d a g l i u t e n t i
Š Annamaria Germani - The model
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Š Raffaele Rossiello - Lipo ... suzione
34
Š Fiorella Lamnidis - Amiche
35
Š Giuseppe Maiorana - the right key to freedom
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Š Rosita Delfino - oggi sono brontolone!
37
Š Catalina Filip - La Desolata
38
Š Giovanni Paolini - Papere a Milano canale Martesana
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Š Fiorella Lamnidis - Alla scuola di Hogwarts
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Š Carlo Longarini - st
41
Š Fabio Itri - w S. Agata | Pescheria di Catania
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Š Daniele Brandolini - una domenica a Cervo
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© Vincenzo Sciumé - gruccione
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Š Carlo Ferrara - Arrivooo
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Š Luca Ferdinandi - V
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© Lorenzo Leto - ò/\ò - camicia
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Š Paola Congia - Shapes and Colors
P
o r t f o l i o : I l s o g n o d i u n c i rc o d i R o b e r t o C i c c h i n é a cura di Marco Furio Perini, Lucia Pulvirenti e Vania Paganelli
Affascinante e coinvolgente fin dal titolo. Perché “sogno” di un circo? Ci piace immaginare che il sogno sia quello del protagonista, ovvero del ragazzino, vero leitmotiv del procedere narrativo del portfolio. Lui che, vestito con la bandiera americana (forse un rimando a realtà circensi di ben altre dimensioni ed importanza?), appartiene a quel piccolo circo senza mai esserne attore attivo (non lo si vede mai in pista), lui che guarda malinconicamente i numeri via via proposti dagli artisti adulti, dall’inizio alla fine dello spettacolo. E’ attraverso la figura del piccolo clown, con quel suo sguardo assente e sognante, che l’autore ci fa entrare e ci conduce nell’atmosfera e nello spirito di questa circoscritta comunità circense, che ce la mostra in una prospettiva differente da quella del circo inteso come “divertimento e stupore dei bambini”. Andando “oltre” lo
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50 spettacolo, ma “dentro” fin dove ci si aspetti che arrivi. Un po’ come quando abbiamo in mente un concetto senza trovare le parole esatte per esprimerlo: poi, improvvisamente, sentiamo qualcuno usare proprio quelle parole, e subito abbiamo la sensazione di aver ritrovato qualcosa di familiare che cercavamo da tempo... Ma questo rappresentato da Roberto Cicchinè non è soltanto un circo sognato, è anche archetipo di un immaginario collettivo. Sono frammenti visivi che sembrano essere stati ripescati da vecchi archivi cinematografici: “un circo che fu”, povero, malinconico, popolare, ben lontano dagli spettacoli ricchi di artisti internazionali e di animali esotici, legato all’arte del teatro popolare prima ancora che a quella circense. E’ il circo dei clown e dei freaks (senza voler richiamare con questo termine il film “maledetto” di Tod Browning) , del lanciatore di coltelli e dei saltimbanco, dei nani e della donna cannone. Che suscita ricordi d’infanzia, quando nei paesi o nelle periferie urbane arrivavano questi due o tre carrozzoni al massimo,
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che spesso non montavano neppure il tendone e la sera intrattenevano il pubblico per pochi spiccioli. Anche se tutto questo il portfolio di Roberto non lo mostra direttamente, ma lo evoca e lo lascia nitidamente immaginare. Pochi personaggi che si ripetono, ritratti in immagini intense, uniche, silenziose ma che gridano al cuore facendolo vibrare. In un procedere narrativo splendidamente lineare, pulito, esaustivo. A partire dalla prima foto, scarna, indicativa del contesto, del “cosa”, per poi introdurci nel cuore del racconto già dalla seconda immagine, che mette in scena il protagonista con i suoi occhi tristi, un po’ impauriti, e con quelle mani impacciate che paiono non saper dove stare. Sempre intervallando il racconto con i gesti ed i numeri degli altri personaggi, senza però mai mettere in secondo piano la presenza del ragazzino, neppure quando non è in campo, perché il suo sguardo lo si sente, lo si percepisce. Lui li segue, li osserva, sempre sognando, e forse già immaginando un suo “futuro” proprio
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attraverso il presente: quel presente che è già il suo passato, che gli è già alle spalle, come sembra voler suggerire l’ultima immagine. La tecnica volutamente sgrammaticata è del tutto funzionale all’espressività del racconto che abbiamo davanti: è semplice e volutamente grezza, il b/n è corposo, deciso, granoso, e della nitidezza a colpi di pixel proprio non se ne sente la mancanza.
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Le fotografie di Roberto hanno sempre qualcosa di prezioso, di nascosto, che si rivela - oltre che attraverso gesti e sguardi - anche tramite questi tagli netti e decisi e questi b/n duri, graffianti, che nulla sembrano voler concedere ai compromessi espressivi. Prima ancora che felliniano, un circo di impronta ed ispirazione chapliniane, che nasce dall’animo di un artista quale Roberto è, e vive attraverso la forza della poesia in immagini. La pubblicazione sul portale del Circolo Fotografico Micromosso di questo lavoro di Roberto Cicchiné è al seguente indirizzo: http://www.micromosso.com/forum/viewtopic.php?t=3180 Marco Furio Perini Vania Paganelli Lucia Pulvirenti.
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incitore contest 5: “FEDE”
© Reno Alfonsi - Guerra e Pace
S o t t o l a l e n t e d i T I C & TAC a cura di Libero Musetti e Franco Maffei
Marco Furio “streeter” Perini : forza e discrezione
Il fotografo che mettiamo questo mese in vetrina non ha certamente bisogno di presentazione (perlomeno per chi frequenta il nostro sito da un po’ di tempo); la scelta di Marco corrisponde al nostro desiderio, crediamo totalmente condiviso, di dare risalto al fotografo e alla persona che hanno conquistato il rispetto e la stima della comunità micromossina in virtù di una partecipazione attiva e costante fatta di buone fotografie e azione critica indistintamente contrassegnate da competenza, senso della misura, profondità concettuale e onestà intellettuale.
©Marco Furio Perini
Invitiamo i nuovi amici di Micromosso a dare un’occhiata alla galleria fotografica di Marco e, con la stessa attenzione, di scorrere almeno qualche suo intervento sotto le foto di altri utenti: non troveranno effetti speciali, non resteranno paralizzati da immagini grondanti sangue, non avranno il piacere di apprezzare virtuosismi fotoscioppistici né percepiranno velleità artistiche estemporanee, ma , dateci credito, c’è lo stesso qualcosa di buono da imparare.
Crediamo di non fare torto a nessuno, questa volta ci rivolgiamo a tutti, vecchi e nuovi, se diciamo che consideriamo Marco Furio il più autentico e propositivo streeter di Micromosso: le sue foto ci raccontano di piccoli episodi di vita quotidiana popolati da illustri signor nessuno che però, spesso, hanno la capacita’ di racchiudere e rappresentare problematiche di ben piu’ largo interesse. La strada, per chi ha occhi e cuore per vedere, dà il senso e la misura dell’ evoluzione e delle trasformazioni (in senso sociale, economico, culturale) in atto in una determinata comunità e Marco, di frequente, ci dimostra con le sue immagini di saper ascoltare e vedere quelle dinamiche.
Il linguaggio visuale, di cui la fotografia è elemento nobile al pari di altre forme di espressione artistica, è fondato sul corretto uso di regole sintattiche e grammaticali che, espresse attraverso la conoscenza tecnica dello strumento utilizzato e filtrate dalla sensibilità individuale di ciascuna intelligenza, conducono al massimo risultato possibile per ogni forma di trasmissione del pensiero: efficacia e validità contenutistica del messaggio reso in forma di sintesi ed in assenza di elementi fuorvianti di disturbo. Il nostro streeter conosce la tecnica fotografica che utilizza adeguatamente ai propri fini espressivi (con taglio stilistico personale e riconoscibile), il suo occhio introspettivo non è mai invasivo e devastante ma leggero e discreto, come di soppiatto, eppure efficace e filtrante, acuto e indirizzato, dritto dritto, nella giusta direzione; apprezziamo anche la coerenza stilistica del nostro autore che sia nell’uso del colore che del bianco e nero, in rapporto ai diversi temi affrontati e senza decadimento di efficacia, utilizza gamme cromatiche e toni generali privi di ingiustificati contrasti e forzature all’interno di strutture compositive chiare e depurate di elementi orpellosi e di disturbo. Ora ti aspettiamo a Riomagno dove non potrai non offrirci almeno un piatto di tordelli e un bicchier di vino ! Tic& Tac Libero Musetti & Franco Maffei
Hanno contribuito con le proprie foto: Ambra Menichini, 31 Angelo Trapano, 10 Annamaria Germani, 32 Antonella Catalano, 5 Antonio Perrone, 3, 25 Carlo Ferrara, 44 Carlo Longarini, 40 Catalina Filip, 37 Daniele Brandolini, 42 David Bassan, 16 Diocleziano Galella, 19 Emiliano Casalicchio, 29 Fabio Itri, 41 Fabrizia Milia, 4 Fiorella Lamnidis, 34, 39 Giovanni Paolini, 38 Giuseppe Bartuccio, 28 Giuseppe Maiorana, 35 Ivana Triossi, 12 John Gubertini, 26 Katia Cirrincione, 15
Lorenzo Leto, 46 Luca Ferdinandi, 22, 45 Marca Barone, 6 Marco De Naro, 20 Marco Furio Perini, 23, 56 Marco Luraghi, 14 Nicola Ronzitti, 24 Orma, 18 Paola Congia, 47 Paolo Pasquino, 17 Raffaele Rossiello, 9, 33 Reno Alfonsi, 55 Roberto Bon, 2, 27 Roberto Cicchiné, 48 Rosita Delfino, 36 Saro Di Bartolo, 8 Sergio Fallucca, 7 Silvio Ruvolo, 21 Simone Sapienza, 11 Teresa Loddo, 13 Vincenzo Sciumé, 30, 43
Grazie anche a La rubrica Portfolio è curata da Marco Furio Perini, Lucia Pulvirenti e Vania Paganelli Supervisione Fiorella Lamnidis Impaginazione Antonio Perrone La copertina è di Adolfo Aievoli La rubrica TIC&TAC è curata da Franco Maffei e Libero Musetti Tutto il materiale è gentilmente fornito dal portale del
CIRCOLO FOTOGRAFICO MICROMOSSO indirizzo web: www.micromosso.com il quaderno è stampato da
TEXMAT
via Tor Vergata 93/95 - 00133 Roma info@texmat.it sito web: www.texmat.it