Sfruttamento minorile nell’Italia del dopoguerra IIIA a.s. 2015/2016 IC Anzio II, scuola secondaria di I grado
C’era una volta… … no, non è una fiaba, è una storia vera!
Il termine valano, indica l’addetto al bestiame che veniva venduto il giorno dell’Assunta di ogni anno in tutte le città del Sud dove era solita la compravendita della manodopera pastorale. I bambini, tra i sette e i tredici anni, appartenenti a famiglie numerose di contadini poverissimi, venivano venduti, per il periodo di un anno, in cambio di un tozzo di pane e di un giaciglio, per servire da schiavi nei lavori piÚ umili e duri delle campagne, privi di ogni diritto sancito dalle leggi sul lavoro.
A Benevento, fino alla fine degli anni ’50, questo mercato si teneva in Piazza Duomo, addirittura dinanzi all’Ufficio comunale di collocamento. Il quindici agosto di ogni anno i contadini poveri conducevano i propri figli maschi, già dall'età di sei o sette anni, nella piazza antistante il duomo, qui i proprietari terrieri controllavano la costituzione del minore, ne toccavano il corpo, visionavano la dentatura, osservavano le mani per valutarne le capacità e la forza fisica, proprio come accadeva nelle fiere del bestiame. Una volta scelto il ragazzo, il padrone stabiliva oralmente con i genitori le modalità di impiego e il tipo di remunerazione: due o tre sacchi di grano e poche centinaia di lire per un anno di duro lavoro. Il mercato risultava il metodo più semplice per sistemare una bocca da sfamare; ì minori venivano impiegati come stallieri, bifolchi e pastori. In assenza di fonti storiografiche e di sufficienti documentazioni, le uniche testimonianze di questa grave realtà sono i ricordi di chi l’ha vissuta in prima persona.
Ancora oggi, in alcune parti del mondo, vengono schiavizzati bambini‌ non si tratta di una vera e propria compravendita, bensÏ di un fenomeno molto piÚ simile alla schiavitÚ e allo sfruttamento minorile.
I Valani sono poveri bambini Appartenenti a famiglie di contadini Venduti nel centro di Benevento E per la famiglia è un gran scontento Lavorano in cambio di un pezzo di pane Per sfuggire alla morte per fame Poco gli viene dato Ma per loro un grande aiuto è stato