Anno 15 n. 34 - Aprile Maggio Giugno 2021 Consulta Nazionale delle Associazioni degli Amministratori di Condominio:
In prima linea
SUPERBONUS E TELEASSEMBLEE: Poste Italiane Spa - sped. abb. postale DL.353/ 2003 (conv In. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1,DCB Milano
I TIMORI DEGLI AMMINISTRATORI
SUPERBONUS 110% E COMPENSO DELL’AMMINISTRATORE Gli eventi 2021 - Convegni - E-Learning - Lavori in quota
APAC:
Milano Lecce Modena Torino Padova Pescara Genova
SOMMARIO Editoriale: Ing.Stefano Milanesi Il CORONAVIRUS: 2021 - Transizione povertà e cambio di rotta Considerazioni: Usciremo dal tunnel (16) - Ma come si riesce ad uscire dal COVID se si escludono dal vaccino le persone nella fascia di età dai 60 ai 79 anni?
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Consulta Nazionale delle Associazioni di Amministratori di Condominio: COVID e RISCHI PROFESSIONALI - Anticipo Vaccino Notizie: Slitta la scadenza della patente Questioni Amministrative Comunicare con la pubblica amministrazione: IL RICORSO IN AUTOTUTELA
La parola all’avvocato: IL CONDOMINIO PARZIALE E LA VOTAZIONE IN ASSEMBLEA - Avv. V.Giola APAC Modena
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APAC Torino
EUREOS - Opportunità: Aste Immobiliari
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Questioni Tecniche e riflessi sulla sicurezza:
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QUANDO L’ASCENSORE HA UNO SBARCO SEGREGATO Rischi, responsabilità e soluzioni per garantire la sicurezza
Tasse immobiliari, rischio aumenti con il nuovo Sit catastale
Brevi storie domestiche. Diario di una pandemia
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Attività Eureos 2020 Corsi in Programma
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Pubblicazione trimestrale Direttore Responsabile: Ing. Stefano Milanesi Editore APAC sito web: www.apacitalia.it Promozione e Sviluppo Eureos srl. segreteria@eureos.it Grafica e Stampa presso Tipografia Il Punto Rosso Services S.r.l. Via Ambrogio Alciati, 5 – 20146 Milano info@ilpuntorossoservices.com Al numero 34 di Professione Immobiliare Aprile Maggio Giugno 2021 hanno collaborato: Stefano Milanesi, Marco Ognibene, Nives Castenetto, Giancarlo Parola, Valentino Giola, Licia Albertazzi, Luca Malfanti Colombo, Marco Panizza. Claudio Coda
Registrazione Tribunale di Milano n. 187 del 20 marzo 2007 Testata iscritta al Registro Operatori di Comunicazione (R.O.C.) n. 15634
Professione Immobiliare è organo ufficiale di: APAC Associazione Professionale Amministratori di Condominio
Confermate le novità per agli amministratori che desiderano entrare in APAC e per i familiari di Soci APAC.
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Recensioni
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Convenzioni
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Corsi in Programma
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In copertina:
www.apacitalia.it
Gli articoli di Professione Immobiliare sono pubblicati anche su issuu/apacmilano ove potrete trovare l’intera rivista in formato pdf. dove la rivista può essere sfogliata online. Il link si trova sempre sulla pagina web del sito. INFORMATIVA AI SENSI DEL Regolamento EU 2016/679GDPR Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per potere effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal Reg.EU2016/679GDPR Titolare del trattamento è EUREOS srl - (professioneimmobiliare@eureos.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile EUREOS srl a cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti. Per ricevere Professione Immobiliare, richiedere il modulo di autorizzazione all’utilizzo dei dati personali a: professioneimmobiliare@eureos.it
foto Milanesi: Milano
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EDITORIALE
Il CORONAVIRUS: 2021 - Transizione povertà e cambio di rotta
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ari Soci,
il 2021 ci ha accolto con motivi di ottimismo e con momenti di scoramento.
anche solo leggendo le mail che ci scambiavamo sino a Gennaio / Febbraio 2020, come abbiamo modificato profondamente l’approccio alle
Il 2021 continua a metterci tutti alla prova.
E questo significa che il 25% dei nostri condòmini avrà difficoltà a pagare le rate e si dovrà dare fondo a tutte le nostre capacità per ridurre l’impatto di tale situazione. In caso contrario dal 2023 a seguire le case all’asta saranno innumerevoli come la povertà sempre più diffusa.
Facendo un rapido excursus di ciò che siamo riusciti a mettere in campo in questo periodo, devo dire che abbiamo dimostrato in tutti i modi che siamo una ottima squadra: nuovi Soci e tantissime attività. In questo anno di chiusure e di forzature, di cambio di metodologia e di nuove regole, tutti, ma proprio tutti i Soci, hanno sviluppato gli anticorpi necessari a reggere alla grande ondata di novità con energia e grande capacità reattive. Se voltiamo le spalle ci accorgiamo,
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Il prossimo passo è comprendere che se è vero che il 75% della popolazione non ha subito grossi contraccolpi dalla pandemia, il restante 25% è IN GRAVE DIFFICOLTA’.
tematiche comuni pur mantenendo vive tutte le nostre attività. Abbbiamo stretto la cinghia e ridotto le pretese (qualcuno peraltro non lo ha fatto).
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Auguriamo a tutti voi di passare delle serene festività Pasquali mantenendo ancora alta la guardia in merito alle misure di prevenzione e utilizzando tutte le dosi di pazienza ancora rimaste. Ing. Stefano Milanesi Presidente APAC
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CONSIDERAZIONI ECOBONUS 2020 2022
USCIREMO DAL TUNNEL? (16) Ma come si riesce ad uscire dal COVID se si escludono dal vaccino le persone nella fascia di età dai 60 ai 79 anni?
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incredibile.
Lo spunto
n questi giorni possiamo verificare su tutti i quotidiani e su numerosi siti quali e quante persone stanno ricevendo la vaccinazione (addirittura divisi per tipo di vaccino (Astrazeneca, Moderna, Pfizer e a breve Johnson & Johnson). Associato alle statistiche numerose e bene articolate, appare un grafico che identifica le fasce di età alle quali appartengono le persone vaccinate e... si scopre una realtà
Il grafico infatti, valido per qualsiasi area territoriale Italiana, evidenzia un grado percentuale di vaccinati crescente dai neonati in su, sino ad approdare al proprio massimo a 59 anni. Dopo il crollo e la ripresa dagli 80 ai 100. La fascia di età dai 60 ai 79 anni naviga ai livelli dei trentenni! Complimenti! Proprio la fascia a
maggiore rischio dopo gli 80enni è stata superata da tutti gli altri! E d’altra parte non ci stupiamo della cosa se andiamo a vedere cosa è successo e chi è rientrato nella categoria dei vaccinati in anticipo. Proprio la scorsa settimana veniamo a sapere di una nostra conoscente che svolge funzioni amministrative nell’ambito di una importante università Italiana (non lavora allo sportello, ma in un ufficio senza accesso al pubblico esterno) che è stata invitata ed ha fatto il vaccino. Nulla contro di Lei (anzi siamo felici per Lei), ma non lamentiamoci se i dati della pandemia e, in particolare dei morti, non migliorano La tragedia della pandemia ci ha offerto l’opportunità di rivedere fenomeni di accaparramento (vaccini agli amici degli amici) e di rivendicazione basati su sistemi economici, sociali, politici ecc. anzichè su semplici regole di buon senso.
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Invece di cogliere l’opportunità di vaccinare chi è maggiormente esposto (persone anziane nelle RSA, medici, infermieri e personale sanitario, lavoratori del supermercato, conducenti e lavoratori del trasporto pubblico e amministratori di condominio sempre esposti al contagio), ci siamo affidati alla vecchia logica. Forse fra due numeri della rivista non ci occuperemo più del COVID e sarà un lontano (brutto) ricordo, ma ora ci siamo ancora dentro.
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18.000 Amministratori di Condominio riceveranno e leggeranno la versione elettronica della rivista. Nessuna rivista del settore in italia raggiunge direttamente un così alto numero di
Amministratori di Condominio Vuoi fare la tua pubblicità su Professione Immobiliare? Contattaci: professioneimmobiliare@eureos.it . 340 8070232
Milano - Modena - Lecce Torino Monza Busto Arsizio 340 8070232 apacitalia@yahoo.it www.apacitalia.it PROFESSIONE IMMOBILIARE
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CONSULTA NAZIONALE Consulta Nazionale delle Associazioni di Amministratori di Condominio: COVID E VACCINI: DALLA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI Le criticità legate alla difficoltà di svolgere il nostro lavoro senza incorrere nei grossi rischi legati alla pandemia, ha convinto la nostra Consulta di porre la questione ai vertici Regionali (Presidenti) e Nazionali (Ministero della Salute e Ministero della Giustizia) chiedendo la somministrazione prioritaria su base volontaria per la nostra categoria. Di seguito il testo della lettera che è stato riportato sui più importanti quotidiani nazionali.
Richiesta di inserire nella campagna di vaccinazione anti Covid in via prioritaria gli Amministratori di Condominio. Milano, 10 marzo 2021 Gentilissimi, Vi scriviamo come Consulta Nazionale delle Associazioni di Amministratori di Condominio in quanto abbiamo avuto notizia del fatto che numerose categorie di professionisti sono state inserite nella somministrazione prioritaria prevista dal Piano Vaccini. L’iniziativa è lodevole e di grande interesse. La nostra categoria di Professionisti assicura un servizio essenziale ed è stata coinvolta in attività in presenza (assemblee e normale gestione degli studi) alimentata ulteriormente con gli stimoli all’economia dati dai recenti provvedimenti (Superbonus 110%, ecc,) che richiedono approvazioni da parte delle assemblee e continui e quotidiani contatti con soggetti di varia natura non a priori controllabili (fornitori, consiglieri ecc), e sopralluoghi non sostituibili da strumenti telematici, aumentando notevolmente l’esposizione al rischio di contrarre la malattia. Nasce l’esigenza prioritaria di voler proteggere i colleghi che ogni giorno si espongono al rischio di contagio per onorare il dovere professionale e assicurare il funzionamento di una delle più importanti catene di generazione del lavoro in Italia: il condominio. PROFESSIONE IMMOBILIARE
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CONSULTA NAZIONALE Il piano di prevenzione potrà essere più utile ed efficace se la somministrazione prioritaria dei vaccini coinvolgerà anche gli Amministratori di Condominio. Vi chiediamo di voler considerare la possibilità di consentire anche ai professionisti indicati di accedere, sempre su base volontaria, alla somministrazione prioritaria includendo gli Amministratori di Condominio nell’elenco dei lavoratori vulnerabili ai quali somministrare, in modo prioritario e volontario, il vaccino anti Covid-19. I più cordiali saluti. ABICONF www.abiconf.it AIAC www.aiacondomini.it ANAMMI www.anammi.it ANAPI www.anapi.net APAC www.apacitalia.it ARAI www.arai.it MAPI www.mapi.it
NOTIZIE Slitta la scadenza della patente A seguito del perdurare dello stato di emergenza dichiarato fino al 30 aprile 2021,viene posticipato il termine per rinnovare il permesso di guida. Il provvedimento è contenuto nel decreto Cura Italia Prevede che la validità dei documenti scadenza fai qualcuno gennaio 2020 il 30 Aprile 2021 venga spostata al 29 luglio 2021. Con il perdurare della situazione pandemica è arrivata l’ufficialità della proroga da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tutti i certificati, attestati, permessi e concessioni, autorizzazioni ed atti abilitativi comunque denominati in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e la data della dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da covid-19, conservano la loro validità per i 90 giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza. Per i Paesi stranieri si consiglia di verificare sui siti del Ministero. La proroga interessa anche il foglio rosa ed i termini per gli esami di abilitazione alla guida che godono di ulteriori 90 giorni dalla scadenza, mentre i sei mesi di tempo per sostenere l’esame di teoria dopo la presentazione della domanda diventano 12. PROFESSIONE IMMOBILIARE
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QUESTIONI AMMINISTRATIVE Dott.ssa Licia Albertazzi – abilitata all’esercizio della professione forense, ex dottoranda di ricerca in diritto pubblico presso l’Università di Pavia, specializzata in diritto delle assicurazioni. Autrice di articoli giuridici per web e non, tra cui www.studiocataldi.it e www.laleggepertutti.it
Comunicare con la pubblica amministrazione: IL RICORSO IN AUTOTUTELA
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e il diritto civile offre gli strumenti ai privati per (tentare di) risolvere controversie, è nel diritto amministrativo che vanno cercate le risposte alle problematiche insorte tra i singoli e la pubblica amministrazione. Per l'ordinamento italiano la pubblica amministrazione è una sorta di Golia; a Davide tuttavia vengono forniti alcuni strumenti utili, se non sempre e proprio per “abbattere” il gigante – se fate caso alla frase presente in ogni aula di giustizia, “nel nome del popolo italiano”, sarà chiaro che “gli altri” siamo sempre noi”; la pubblica amministrazione amministra il popolo italiano – quanto meno per instaurarci un dialogo. Ecco allora uno degli strumenti chiave, gratuito e senza che sia necessario l'intervento di un avvocato, per interloquire direttamente con la pubblica amministrazione in tutti quei casi in cui il cittadino rilevi un errore: il ricorso in autotutela. L'operato dell'amministrazione pubblica, infatti, deve essere improntato al rispetto dei criteri contenuti all'articolo 97 della Costituzione*. Quando ciò
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non avviene, il privato può segnalare tale carenza, non dovendo necessariamente subire passivamente il provvedimento “affetto da vizio”. Se errare è umano e la pubblica amministrazione – ad esempio un ente locale: un comune, una città metropolitana – è composta da persone, questo specifico strumento offre al cittadino, destinatario del provvedimento amministrativo, la possibilità di segnalare all'ente l'errore commesso e consentire allo stesso, senza necessariamente rivolgersi al giudice amministrativo - dunque con forte risparmio di tempo e risorse per tutti - di “correggere il tiro”; semprechè, ovviamente, l'errore venga accertato e vi siano tutte le condizioni oggettive per porvi rimedio. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta. Il ricorso in autotutela
valenza di legge (cioè prova legale dell'avvenuta ricezione; raccomandata a/r o pec) evidenziando l'errore che tale ente avrebbe commesso (eventualmente supportando la segnalazione con documentazione) e chiedendo che lo stesso ente intervenga per annullare o modificare il provvedimento. Non vi è tuttavia garanzia né che la pubblica amministrazione accolga la richiesta, né che dia riscontro al cittadino; la notifica del ricorso non sospende i termini del provvedimento (che continuano, dunque, a decorrere e, se non vengono tenuti monitorati, si potrebbe perdere l'opportunità di impugnare l'atto in tribunale). Nel caso in cui l'amministrazione non dia riscontro al cittadino (il c.d. “silenzio”) la legge attribuisce valenza di rifiuto. Il caso: l'IMU pagata due volte
Nella gestione degli obblighi di A volte vi sono moduli prestampati, legge derivanti dalla proprietà a volte no. L'essenziale è scrivere di immobili è possibile che una direttamente alla pubblica non corretta compilazione della amministrazione interessata, modulistica – modulistica che cioè colei che ha emanato l'atto, visivamente può variare da comune con mezzo tracciabile ed avente a comune – comporti, ad esempio,
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QUESTIONI AMMINISTRATIVE un doppio pagamento, con l'intuibile risultato di generare un indebito arricchimento in capo alla pubblica amministrazione. Se l'errore materiale, in un caso ipotetico, potrebbe essere attribuito al privato, è anche vero che Golia, dotato di personale e apparato specificamente “assemblato” al fine di gestire (al meglio) la cosa pubblica, dovrebbe prontamente individuarlo e correggerlo. Purtroppo sappiamo bene che molto spesso non è così. Questo è uno dei casi in cui, accertato l'errore – che potrebbe consistere nell'imputare il pagamento dell'IMU
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all'anno 2016, periodo d'imposta già liquidato, e non, come sarebbe corretto, al 2017 - è utile avanzare istanza di revisione in autotutela del provvedimento amministrativo che impone al privato il pagamento dell'imposta IMU 2017 (risultando, per l'amministrazione, due pagamenti per il 2016 ma un mancato pagamento per il 2017). Ricordando, comunque, che la pubblica amministrazione non ha alcun obbligo di riscontrare tale richiesta. E' bene quindi tenere monitorati i termini. ------------------------------*L'articolo 97 della Costituzione
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italiana, al comma secondo, letteralmente riporta: “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione”. I concetti di “buon andamento” e di “imparzialità” sono termini mobili, interpretabili e adattabili (non solo dai giudici) alle molteplici situazioni che si presentano nel quotidiano. Tali caratteristiche fanno di loro termini sempre attuali, considerando che la nostra costituzione è entrata in vigore il 1° Gennaio 1948.
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LA PAROLA ALL’ AVVOCATO STUDIO LEGALE GIOLA MILANO (I) - LUGANO (CH)
IL CONDOMINIO PARZIALE E LA VOTAZIONE IN ASSEMBLEA
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l condominio parziale è una figura “creata” nel corso degli anni dalla Giurisprudenza e che oggi ha trovato pieno riconoscimento nell’art. 1117 bis. La norma prevede quanto segue:‘ ‘Le disposizioni del presente capo si applicano, in quanto compatibili, in tutti i casi in cui piu` unita` immobiliari o piu` edifici ovvero piu` condominii di unita` immobiliari o di edifici abbiano parti comuni ai sensi dell’articolo 1117’’. E’ di norma qualificato come ‘un particolare sistema di gestione’ del Condominio. Tale figura può essere intesa quale limite al diritto di proprietà, nel senso che la comproprietà di alcuni beni presuppone che questi siano materialmente, strumentalmente e funzionalmente legati alla totalità delle unità abitative, comprese nell’edificio condominiale. Tale relazione, però, andrà verificata in PROFESSIONE IMMOBILIARE
concreto, posto che, in ragione delle diverse forme architettoniche degli edifici (uno o più portoni; uno o più scale; uno o più tetti o lastrici solari, e così` via), il legame strumentale non intercorre sempre con le stesse modalità tra tutte le parti di uso comune e ogni piano o porzione di piano, ma potrebbe intercorrere solo con alcune unità immobiliari. La Cassazione ammette la configurabilità del c.d. condominio parziale ‘‘ex lege’’, tutte le volte in cui un bene risulti, per obbiettive caratteristiche strutturali e funzionali, destinato al servizio e/o al godimento in modo esclusivo di una parte soltanto dell’edificio in condominio, (parte) oggetto di un autonomo diritto di proprietà, venendo in tal caso meno il presupposto per il riconoscimento di una contitolarità necessaria di tutti i condçmini su quel bene (Cass. 2-2-1995 n. 1255; Cass.28-4-2004 n. 8136; Cass. 24-11-2010
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n. 23851). Si è rilevato, al riguardo, che i presupposti per l’attribuzione della proprietà comune a vantaggio di tutti i partecipanti vengono meno se le cose, i servizi e gli impianti di uso comune, per oggettivi caratteri materiali e funzionali, sono necessari per l’esistenza e per l’uso, ovvero sono destinati all’uso o al servizio, non di tutto l’edificio, ma di una sola parte, o di alcune parti di esso, ricavandosi dall’articolo 1123 terzo comma, che le cose, i servizi, gli impianti, non appartengono necessariamente a tutti i partecipanti. Ne consegue che dalle situazioni di cosiddetto ‘‘condominio parziale’’ derivano implicazioni inerenti la gestione e l’imputazione delle spese, in particolare non sussiste il diritto di partecipare all’assemblea relativamente alle cose, ai servizi, agli impianti, da parte di coloro che non ne hanno la titolarità, ragion per cui la composizione del collegio e delle maggioranze si 2021/ n.34
LA PAROLA ALL’ AVVOCATO modificano in relazione alla titolarità delle parti comuni che della delibera formano oggetto (Cass. 27-9-1994 n. 7885;Cass. 7-6-2000 n. 7730; Cass. 25-9-2006 n. 20783). Questi importanti principi sono stati recentemente confermati e ribaditi sempre dalla Cassazione: “La fattispecie del condominio parziale, che rinviene il fondamento normativo nell’art. 1123, comma 3, c.c., è automaticamente
configurabile “ex lege”… ne consegue che i partecipanti al gruppo non hanno il diritto di partecipare all’assemblea relativamente alle cose di cui non hanno la titolarità e la composizione del collegio e delle maggioranze si modifica in relazione alla titolarità delle specifiche parti oggetto della concreta delibera da adottare”. Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 791 del 16/01/2020.
Pertanto, l’Amministratore di Condominio dovrà riservare particolare attenzione ogni qual volta sia necessario deliberare le spese relative ai “condominii parziali”, convocando (o facendo votare) per adottare queste delibere solo i condòmini che di fatto utilizzano queste parti. Avv. Valentino Giola
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APAC MODENA Rag. OGNIBENE MARCO Presidente della Provincia di Modena APAC Associazione Professionale Amministratori Condominio n° 2230 Via B. Loschi 4 - 41012 Carpi MO - Tel. +39 059/64 51 58 Via Vittorio Veneto 1/B - 41016 Novi MO - Tel. +39 059/580 0 590 Via Giardini 456/C - 41124 Modena - Tel/Fax 059/39 66 55 2 E-mail: amministratoreognibene@gmail.com
MODENA: UN 2021 IN PRIMA LINEA
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ari colleghi, Le difficoltà dettate dalla situazione persistente COVID , non sta rendendo agevole il ns lavoro. APAC Modena , con il sostegno della Sede nazionale, ha il preciso intento di dare in ogni caso il massimo sostegno agli associati. Abbiamo portato avanti il programma di webinar, coinvolgendo aziende partner e professionisti, volto all’aggiornamento professionale oltre che proporre tutte le opportunità che possono
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migliorare la ns attività. L’ap p u ntamento organizzato dalla ns Sede, in data 19 Marzo , ha avuto un ottimo successo. I temi trattati, che ci coinvolgono quotidianamente, stimolano al confronto quotidiano . I feedback da parte degli amministratori che hanno partecipato, ci stimola a migliorare ancora i ns approfondimenti delle normative, ma anche e soprattutto ad agevolare l’organizzazione del lavoro. La ns Sede è a disposizione per ogni consulenza per gli
associati . Invito tutti gli associati di Modena ad aiutarci ad allargare la ns famiglia, cosi’ che la ns attività sia sempre più formativa. Nelle prossime settimane, assieme alla Sede Nazionale programmeremo altri 2 webinar di cui troverete il programma e la possibilità di iscrivervi. Un caro saluto a tutti con i migliori Auguri di Buona Pasqua . Rag. Marco Ognibene APAC Sede Modena Via Pietro Giardini 456/c 41124 Modena Tel. 059/3966552 mail: b u i l d i n g . m a n a g e r. direzione@gmail.com
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APAC MODENA
Sede di MODENA
Sede di CARPI
Slide dall’ultimo webinar
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APAC TORINO
SEDE APAC TORINO
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’attività della Sede di Torino negli ultimi mesi si è sviluppata principalmente su due fronti: il primo attraverso la affiliazione di nuovi Soci attivi, il secondo con l’organizzazione di eventi in presenza e in remoto .
pool dei tecnici sempre pronti a consigliare e risolvere problematiche riguardanti l’amministrazione condominiale. Tale pool è composto da:
- Geom. Alessandro Brandi. Esperto tecnico nel settore edile APAC Torino sita in Torino (TO) in Corso Giovanni Agnelli 20
- Dott.ssa. Estella Responsabili Claudio Coda / Commercialista , Marco Panizza L’affiliazione ha visto Boccardi, Consulente fiscale, Centro CAF incrementare in modo apactorino@gmail.com consistente il gruppo di - Avv. Emanuela amministratori e la relativa Locascio per consigli legali Sede APAC TORINO partecipazione attiva a tutte le inerenti Cell: 335 5472755 all’amministrazione attività della sede di Torino e condominiale; della sede nazionale. L’organizzazione degli eventi ha consentito a tutti i Soci a livello Nazionale di partecipare a webinar e convegni in remoto con partecipazione massiccia di Soci e di Aziende e Relatori di altissimo livello. Il tutto supportati da Eureos srl che coordina e gestisce gli eventi www.eureos.it Va
ancora
ricordato
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PROGETTAZIONE: Restauro conservativo OPPORTUNITA’
Occasioni o no? Aste Immobiliari: perché è necessario camminare insieme nel percorso verso l’asta
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erché è necessario cam- Tenendo presente che, nelle minare insieme nel vendite giudiziarie, non è previpercorso verso l'asta? sta l’attività di intermediazione, (regolamentata dal codice Lo stimolo di acquistare un im- civile: art. 1754: Il mediatore è mobile tramite le aste giudizia- colui che mette in relazione due rie è il vantaggio economico che o più parti per la conclusione, ci si attende rispetto all' acqui- di un affare senza essere legasto dello stesso immobile sul to ad alcuna di esse da rapporti mercato. E' quindi consigliabile, di collaborazione, di dipendenin primo luogo, avere un riferi- za o di rappresentanza.), la mento di un esperto che metta consulenza persegue esclusiin evidenza vantaggi e svantag- vamente gli interessi del cliengi di una eventuale partecipa- te. I nostri consulenti, legati zione con dati certi alla mano. da un codice deontologico, seguono l’operazione di acquisto Peraltro la complessità del- al fine di concludere il miglior le procedure e la possibilità affare possibile per il cliente. di non avere valutato appieno tutti gli aspetti correlati, Siamo sempre aggiornati: determinano anche la necessità di una conoscenza tecni- la preparazione e la profesco-immobiliare non comune. sionalità sono sempre oggetto di miglioramento. Questa conoscenza associata a strumenti software di simula- I nostri clienti troveranno: zione e valutazione, consentono di individuare l’immobile più Moduli contrattuali sempliconveniente ed adeguato alle ci sintetici e comprensibili; proprie necessità, minimizzanchiaro e ledo i rischi ed evitando sorprese Tariffario gato ai servizi erogati; economiche e burocratiche dopo l’eventuale aggiudicazione. Serietà e competenza nell’ dell’imEureos aste immobiliari vi for- individuazione mobile da acquistare; nirà un servizio di consulenza e assistenza finalizzato ad Nessun obbligo di acquiaccompagnare il cliente sino sto e nessuna spesa in caso all'acquisto sul mercato libe- di mancata aggiudicazione. ro o in asta, sino alla consegna dell’immobile "chiavi in mano". Quindi, in base al database naPROFESSIONE IMMOBILIARE
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zionale ed ai sistemi di simulazione e comparazione e benchmark si individua l’immobile: Prima dell’asta: A seguito del conferimento dell’incarico di ricerca consegniamo delle schede specifiche frutto dei dati forniti dal cliente e contenenti i dati fondamentali per potere scegliere l'immobile; Le schede contengono tutte le informazioni riguardanti i costi di ogni asta, sia quelli più evidenti che quelli meno evidenti (es. eventuali abusi edilizi, cancellazioni ipotecarie, pendenze condominiali, ecc.) e le comparazioni col mercato libero; Analizzando tale studio il cliente potrà decidere o meno se partecipare o meno all’asta. Nel caso di una decisione in tal senso, il consulente aiuterà il cliente nel compimento delle attività necessarie alla partecipazione all’asta, preparando la domanda di partecipazione, e fornendo indicazioni sulla metodologia, provvedendo ove necessario al deposito dell’offerta e presenziando insieme al cliente all’asta ove consentito. 2021/ n.34
PROGETTAZIONE: Restauro conservativo OPPORTUNITA’ Dopo l’asta: In caso di aggiudicazione il consulente seguirà il compimento di tutti gli adempimenti successivi relativi alla gestione completa del post-asta, al fine di ottenere l'immobile nel minor tempo possibile; In caso di mancata aggiudicazione il nostro consulente sarà immediatamente disponibile nella ricerca di un nuovo immobile per soddisfare la ricerca.
fine di definire la convenien- Comparazione acquisto in e fuoza a parità di caratteristiche. ri asta, vendite, finanziamenti, valutazione convenienza. Assistenza finalizzata ad arrivare preparati all'asta af- VALUTAZIONI frontando con sicurezza tutti i passaggi e la predisposi- Perizie immobiliari, valutaziozione della documentazione. ni mercato immobiliare, affitti. FINANZIAMENTI
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AGEVOLATA LA LIBERAZIONE. DIRITTO DI ABITAZIONE FINO AL TRASFERIMENTO
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a legge di conversione del decreto milleproroghe introduce alcune rilevanti novità anche in materia di esecuzione forzata, rendendo per I'aggiudicatario più agevole la liberazione degli immobili acquistati all'asta, ma allo stesso tempo estendendo il diritto del debitore di abitare l'immobile fino al trasferimento della proprietà.
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Vediamo come. Uno degli strumenti più utili per ottenere il massimo prezzo dei beni venduti all'asta, attraendo una diffusa platea di interessati, è dato dal garantire la consegna del bene all'atto del trasferimento della proprietà.
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È quanto avviene tramite il custode nominato dal giudice, che provvede prima di tale momento alla liberazione, con un'agile procedura (ma con idonee garanzie per il debitore), imperniata sull'attuazione dell” "ordine di liberazione" emesso dal giudice dell'esecuzione.
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QUESTIONI TECNICHE E DI SICUREZZA
QUANDO L’ASCENSORE HA UNO SBARCO SEGREGATO Rischi, responsabilità e soluzioni per garantire la sicurezza Ing. Luigi Franceschi ICT Genesia srl Responsabile Tecnico Divisione Impianti Elevatori DPR 162/99
C
he cos’è uno sbarco segregato Partiamo innanzitutto spiegando che cosa si intende quando ci si riferisce allo sbarco segregato di un ascensore. Lo sbarco di un ascensore si considera “segregato” quando è impedita l’uscita dalla cabina, oppure quando lo sbarco è diretto in un ambiente privato dal quale non è possibile uscire liberamente o comunque quando l’ascensore sbarca all’interno di un’area chiusa e quindi non è possibile uscirne senza l’utilizzo di chiavi. Va inoltre segnalato che, a seconda della normativa vigente, si può considerare segregato anche lo sbarco di un ascensore al quale non si possa accedere dall’esterno, per effettuare manovre di PROFESSIONE IMMOBILIARE
soccorso, senza attraversare la questione degli sbarchi segregati, ma imponendo proprietà private. vincoli differenti, che a rendere Perché lo sbarco chiuso può concorrono comportare rischi per la articolate le possibili soluzioni e quindi anche estremamente sicurezza? Lo sbarco chiuso di un variabile la modalità di ascensore, in assenza di quelle gestione degli sbarchi chiusi: condizioni che ne garantiscono le opzioni percorribili per la sicurezza, costituisce la gestione di uno sbarco un rischio alla sicurezza in chiuso, infatti, variano a seconda della normativa di riferimento all’atto del collaudo dell’impianto. Ad esempio, limitatamente agli impianti a Direttiva, l’accesso alla cabina caso di intrappolamento deve essere consentito 24 perché impedisce l’uscita ore al giorno al personale all’utenza (o al personale di soccorso per garantire la di manutenzione) oppure sicurezza sia dell’utenza, sia l’accesso ai soccorritori che dei lavoratori che effettuano manutenzione degli intervengono in caso di la emergenza. impianti. Ne consegue che, Naturalmente l’evoluzione se l’ascensore arriva in una della normativa nell’arco proprietà privata e non è stata degli anni ha sì affrontato codificata una procedura
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QUESTIONI TECNICHE E DI SICUREZZA che regolamenti gli accessi, l’ascensore non risulta conforme per il rischio di eventuale mancato soccorso. In qualsiasi caso, lo sbarco segregato è un aspetto da non sottovalutare e gestire con attenzione, perché, nella sfortunata ipotesi di un’emergenza o un incidente, per il legale rappresentante o il proprietario dell’impianto potrebbe configurarsi il rischio di mancato soccorso o di sequestro di persona.
1497/63, il legislatore lascia al gestore di immobile un margine di manovra piuttosto stretto: il proprietario o legale rappresentante dell’impianto deve verificare che sussistano le condizioni di sicurezza richieste dalla legge e che, quindi, sia garantita la libera uscita dalla cabina o verso un eventuale ambiente con le adeguate caratteristiche. Le soluzioni che prevedono
Di chi è la responsabilità della sicurezza di uno sbarco chiuso? È utile ricordare che la responsabilità dell’organizzazione e del rispetto delle procedure necessarie a garantire la sicurezza è esclusivamente del proprietario dell’impianto o del suo legale rappresentante. Le Direttive e le varie norme europee più volte rimandano allo “scambio di informazioni” tra gestore dello stabile e ditta installatrice/manutentrice dell’impianto proprio al fine di gestire situazioni particolari ed intraprendere tutti i necessari accorgimenti.
chiavi dell’appartamento nel quale sbarca l’ascensore a un istituto di vigilanza privata (che garantisca la consegna in tempi brevi all’occorrenza) e di riportare nel locale macchinario le informazioni per l’attivazione di questa procedura. Resta inteso che la disponibilità ad attivare questa soluzione e a mantenerla nel tempo deve essere attestata almeno da una dichiarazione firmata dalle persone direttamente interessate (ad esempio il proprietario dell’appartamento). In caso contrario l’impianto non può essere mantenuto in servizio, in quanto presenta un pericolo immediato non considerato in sede di collaudo o sopraggiunto successivamente al mutare delle condizioni al contorno. Se nel tempo cambiano le condizioni al contorno, infatti, è bene tenere presente che queste variazioni potrebbero altresì modificare i requisiti di sicurezza di uno sbarco, influendo quindi sulla valutazione dei possibili rischi e di conseguenza sulla possibilità di mantenere in funzione l’impianto.
una gestione documentale e procedurale si possono applicare sostanzialmente agli impianti collaudati successivamente al DPR 1497/63. In generale, una valutazione dei rischi sconsiglia gli sbarchi diretti o, se presenti, prevede che tutte le chiavi necessarie ad accedere dall’esterno alla porta di piano dell’ascensore siano sempre disponibili in tempi ragionevoli, in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di bisogno, e che sussista la possibilità di segnalare l’eventuale intrappolamento Quali sono le possibili in luoghi segregati. soluzioni in caso di sbarco Una valida soluzione, ad Riepilogo dei riferimenti chiuso? esempio nei condomini, è legislativi e normativi sugli Per gli impianti a DPR quella di dare copia delle impianti elevatori e gli PROFESSIONE IMMOBILIARE
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QUESTIONI TECNICHE E DI SICUREZZA sbarchi chiusi
chiara: bisogna consentire l’uscita dall’ascensore senza • DL 600 del 31 agosto usare chiavi ed è vietato lo 1945 https://www. sbarco in un locale segregato, g a z z e t t a u f f i c i a l e . i t / e l i / a meno che questo non abbia id/1945/10/06/045U0600/sg determinate caratteristiche. Il decreto non fa alcun accenno al problema degli • DM 587 del 9 sbarchi chiusi, perciò per dicembre 1987 https:// gli impianti collaudati www.gazzettaufficiale.it/eli/ secondo questa normativa o id/1988/03/25/088G0070/sg precedentemente ad essa, Il decreto non contiene alcun non esistono vincoli di sorta, purché la chiusura degli sbarchi fosse già presente al momento del collaudo o comunque antecedente all’entrata in riferimento al tema degli vigore di norme successive. sbarchi segregati, dando così spazio a una duplice • DPR 1497 del 29 interpretazione. Da un lato, maggio 1963 https://www. c’è chi afferma che, in assenza g a z z e t t a u f f i c i a l e . i t / e l i / di indicazioni, si può fare id/1963/11/16/063U1497/sg ciò che si vuole; dall’altro Nel testo del decreto si afferma lato chi considera valide le che “Ogni piano servito deve indicazioni del DPR 1497/63. I avere almeno una porta per sostenitori di questa seconda uscire dalla cabina senza interpretazione si rifanno al impiegare chiavi” (art. 24.11), principio giuridico generale tuttavia alcuni successivi secondo il quale, se una pareri del CNR-UNI hanno norma non tratta uno specifico parzialmente ammorbidito aspetto, occorre risalire questo obbligo. In particolare alle norme precedenti che il parere 660117/40 afferma possano eventualmente farne che l’uscita dalla cabina può cenno. A seguito di diverse avvenire anche verso un richieste a riguardo girate locale interno chiuso, purché agli organi normativi (UNI in questo abbia particolari prima battuta e CEN a livello requisiti riguardanti europeo) sono stati emessi superficie, aerazione, dei chiarimenti che precisano illuminazione e possibilità di che gli sbarchi chiusi non sono suonare l’allarme. In questo vietati esplicitamente, anche caso, quindi, la situazione è perché non costituiscono PROFESSIONE IMMOBILIARE
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parte integrante della macchina “ascensore”. • Direttiva 95/16/CE del 29 giugno 1995 recepita in Italia con il DPR 162 del 30 aprile 1999 (sostituita oggi dalla direttiva 2014/33/UE) https://eur-lex.europa.eu/ LexUriServ/LexUriServ.do?uri =CELEX:32014L0033:IT:HTML Per quanto riguarda, infine, gli impianti installati secondo la Direttiva Ascensori 95/16/CE (ora sostituita dalla 2014/33/ UE), la situazione è analoga alla precedente, ma i nuovi chiarimenti emessi (come il parere UNI/U85/ N° 07) indicano che solo una valutazione dei rischi effettuata caso per caso prima dell’installazione può garantire il necessario livello di sicurezza. A ulteriore conferma della volontà dei normatori di regolamentare la gestione degli sbarchi segregati, il testo dell’ultima norma tecnica armonizzata emessa (EN 8120) chiarisce che “se l’accesso all’ascensore per fini di manutenzione e salvataggio avviene attraverso locali privati si deve prevedere l’accesso permanente di persone autorizzate ai locali e le istruzioni relative”. Ing. Luigi Franceschi 2021/ n.34
PROPRIETA’ IMMOBILIARE
Tasse immobiliari, rischio aumenti con il nuovo Sit catastale
È
di pochi giorni fa il provvedimento del 26 gennaio 2021 n. 20143 con la quale il direttore delle Entrate ha stabilito nuove regole sulla consultazione di atti ed elaborati catastali. Stiamo parlando del Sit, acronimo di Sistema integrato del Territorio; un software di ultima generazione che consente la raccolta (e la visione) di ogni atto ed elaborato registrato nel sistema informativo fiscale del nostro Paese. Si tratta, in sostanza, di un maxi archivio integrato immobiliare la cui entrata in funzione (con esclusione delle sole province autonome di Trento e Bolzano) è stata prevista dal 1° febbraio 2021. Il Sit permette alla Pubblica amministrazione il pieno accesso telematico alla base dati catastale, con il reperimento in tempo reale di una mappatura completa delle unità immobiliari presenti in ambito nazionale; il tutto con la possibilità anche di riclassificarne il valore. Il precedente dei beni condominiali Tale nuova prassi va così ad aggiungersi alle disposizioni già emanate che impongono, tra l’altro, ai condomìni l’esatta individuazione e rappresentazione grafica
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in Catasto dei beni comuni censibili (portineria e abitazione del custode, box e garage comuni eccetera) e delle relative pertinenze condominiali (categorie catastali C/2 e C/6). Si vedano in proposito le note della direzione centrale dei Servizi catastali n. 38500 e n. 223119 del 4 giugno 2020 e la nota Ufficio provinciale di Milano – Territorio n. 30383 del 20 ottobre 2020). Se le disposizioni da ultimo richiamate hanno fin da subito comportato, per privati e condomìni, un incremento dei diritti catastali da versare all’Erario (per ogni nuovo censimento o reiscrizione in Catasto è infatti richiesta la complessiva somma di 50 euro) con il Sit le cose potrebbero andare assai oltre. I rischi del Sit Il rischio è infatti quello che dall’incrocio dei dati del Sit con quelli delle Pa interessate, che hanno anche tutto l’interesse a fornirli a loro volta (quanto meno i Comuni) possa scaturire una super banca dati da cui attingere elementi sufficienti per una revisione catastale massiva ma individualizzata. Se già infatti la tassa sui rifiuti, calcolata con riguardo alla superficie catastale
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delle abitazioni principali e relative pertinenze (anche condominiali), risulta aumentata a causa del censimento di quest’ultime come beni indipendenti, analoga sorte pare spettare anche all’imposta municipale unica (i Comuni, con l’accesso facilitato al Sit, possono subito rideterminare la base imponibile degli immobili riclassificati) e all’imposta di registro. La riforma del catasto del 2015, abortita forse proprio perché prevedeva un aumento generalizzato attraverso un unico algoritmo, potrebbe infatti trovare nel Sit una nuova strada senza vincoli di «parità di gettito». Le norme già permettono la revisione del classamento di un immobile se sussistono nuovi elementi intrinseci ma soprattutto estrinseci, quelli, appunto, rilevabili da nuovi dati. Luca Malfanti Colombo
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CULTURA Brevi storie domestiche. Diario di una pandemia
U
n anno fa nel nostro Paese iniziavano a circolare le prime notizie ufficiali – le ufficiose probabilmente lo facevano già da settimane – circa una misteriosa epidemia scoppiata in una città della Cina orientale, Wuhan, località sino ad allora sconosciuta ai più; e circa un mese dopo, nella prima decade di Marzo 2020, gli italiani si ritrovavano avvolti da quello che sarà poi definito il primo lockdown. La pandemia da Covid-19: un cambiamento epocale, un'emergenza planetaria, un evento che ogni giorno sarebbe comparso in cima alle notizie dei quotidiani e dei telegiornali. E non è ancora finita. Brevi storie domestiche è stato scritto durante il primo lockdown. Quando ancora la non conoscenza generava paura e la paura, a volte, provoca conseguenze peggiori delle malattie. Queste brevi pubblicazioni, estratti di diario, a puntate, sono per non dimenticare. Non dimenticare i sacrifici che abbiamo affrontato e quanti ancora ce ne saranno da affrontare; per non dimenticare che i primi tempi paura e diffidenza sono degenerati in terrore; ma soprattutto per ricordare il coraggio e la speranza che ci hanno accompagnati e ci accompagnano ancora oggi, coraggio accanto a vaccino come antidoto di ogni crisi di portata tale da finire sui libri di storia. INIZIO Febbraio – Marzo 2020 Lombardia zona rossa Ci sono minacce invisibili, subdole perchè esistono, sono palpabili, le avverti nell'aria, ma non si vedono. Si insinuano prima di tutto nella mente delle persone e scavano, scavano in profondità, giorno dopo giorno, mutando e facendo mutare, quasi senza che sia possibile accorgersene. E' la paura. Quante cose si fanno o non si fanno per paura: ci si sposa, si tradisce, si crede di sbagliare. Per paura: di rimanere soli, di fallire, di riuscire. La Cina. Così lontana, geograficamente; così vicina negli spostamenti. E poi accadde l'inevitabile dell'imprevedibile. Lombardia blindata. Carabinieri ed esercito ai confini. Una quarantena forzata; per chi sono mesi, anni che non si muove da casa propria o dal proprio luogo di lavoro questo non fa differenza. Eppure. Se lo straordinario attacca ad essere ordinario, non resta null'altro da fare se non aspettare e stare a guardare. Certo, chi è già passato dall'inferno non avrà problemi. Chissà cosa verrà dopo, mi chiedo. L'isolamento porta con sé un prezzo molto alto, difficile da pagare. Ci vuole tempo, e questo tempo sia solo l'inizio (di cosa, non lo so). Non è tanto questo momento – perchè, in fondo, di un momento si tratta, e passerà, come è passato tutto il resto – ma ciò che verrà dopo che spaventa. Cosa verrà dopo, ingegnere? E la sua risposta giunse tanto rapida quanto chiara, semplice e diretta: dopo riprenderà tutto come prima, ma con una nuova consapevolezza. A volte mi sento come se la “vecchia” me stessa – che poi, pensandoci, era più giovane – fosse rimasta lì, in standby – lì qualcosa si è rotto – in attesa che qualcosa d'altro cambi – e invece, da tempo, sono cambiata io. fine Febbraio 2020
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PROGETTAZIONE: Restauro conservativo NOTIZIE Confermate anche per il 2021 le agevolazioniper agli amministratori che desiderano entrare in APAC e per i familiari di Soci APAC. Nuove categorie di inserimento Soci Con il 2016 è nata la nuova categoria di Socio (Ordinario o Aggregato) Familiare Attivo che ha le stesse caratteristiche del Socio Ordinario e al quale possono appartenere i Soci che hanno in famiglia già due Soci Ordinari o Aggregati paganti (fa fede lo Stato di Famiglia). Tale novità si è dimostrata vincente ed ha consentito ad APAC di fare un ulteriore passo in avanti nel rendere consistente il gruppo dei Soci. Ripetiamo perciò per chi non lo ricordasse, quali sono i nuovi cardini: la quota di ingresso è di 200 euro e la quota annua di 125 euro. Restano fermi gli obblighi associativi derivanti dallo
Statuto, dal Regolamento e dal Codice Deontologico.
Nuovo Socio Ordinario Senior Viene inserita una nuova categoria di Socio Ordinario Senior che ha le stesse caratteristiche del Socio Ordinario ed al quale possono appartenere i Soci che hanno i requisiti per svolgere l’attività di Amministratore di Condominio alla data di iscrizione. La quota di ingresso è di 200 euro e la quota annua di 125 euro per il primo anno, mentre per gli anni successivi rimane di 250 euro. A questa categoria di soci non possono accedere gli ex Soci APAC. Restano fermi gli obblighi associativi derivanti dallo Statuto, dal Regolamento e dal Codice Deontologico. Questa categoria di Socio è destinata in modo particolare agli amministratori
che vogliono accedere ad APAC da altre Associazioni o che non appartenevano a nessuna altra Associazione pur avendo i requisiti per esercitare la Professione in modo continuativo. Tali requisiti andranno preventivamente dimostrati con la idonea documentazione. Resta solo a Suo carico l'esame di ammissione a Socio Ordinario la cui quota è quella deliberata per tutti i Soci esame che può essere affrontato in occasione delle sessioni proposte. Potrà quindi accedere a: - tutti gli interventi di aggiornamento APAC e delle società / Enti che hanno accordi di reciprocità con APAC, - tutti i video degli aggiornamenti sin qui svolti - tutti i corsi di formazione iniziale APAC
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L’Isola delle Rose Strasburgo, 1968. Un ingegnere italiano chiede udienza alla sede del Consiglio d’Europa: è Giorgio Rosa, creatore di una piattaforma d’acciaio che ha costruito con le sue mani a mezzo chilometro di distanza dalla costa riminese, fuori dalle acque territoriali italiane, per vivere secondo le sue regole. A ritroso scopriremo come e perché Rosa ha voluto inventarsi uno Stato indipendente da quello italiano, e quanto il governo se ne senta minacciato. Intorno a lui gravitano un gruppetto di improbabili compagni d’avventura: un disertore tedesco, una 19enne incinta, un naufrago, un amico di sempre. E tutti dovranno scoprire quanto sia rischioso - ma anche divertente - cercare di cambiare il mondo. Un film che affascina chi non conosceva la vicenda e chi, andando indietro con la memoria, ne ha seguito l’evoluzione o, magari, è anche riuscito a fare una gita con relativa visita ai tempi. Data di uscita: 9 dicembre 2020 Regista: Sydney Sibilia Paese di produzione: Italia Anno: 2020 Sceneggiatura: Sydney Sibilia, Francesca Manieri
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I bambini sensibili hanno una marcia in più” - Autore: Rolf Sellin Che cos’è l’ipersensibilità? “L’ipersensibilità non è una malattia, né una carenza, né un difetto. Nessun terapeuta è in grado di ‘eliminare’ l’ipersensibilità di un bambino. L’ipersensibilità è una caratteristica ereditata, un elemento distintivo e, più propriamente, un talento.” Lo studio di Sellin, ricco di esempi concreti, riportato con parole semplici e facilmente comprensibili anche dai non “addetti ai lavori”, costituisce una pietra miliare nel campo dello studio della c.d. “ipersensibilità”. Un po’ come “Intelligenza emotiva” di Goleman, Sellin si fa pioniere in un campo psicologico ancora solo parzialmente esplorato, per i più sconosciuto. Perchè chi è dotato di tale caratteristica – innata, acquisita, poco importa – non si senta “anormale” e subisca tale capacità in maniera negativa ma possa, al contrario, imparare a gestire le emozioni scaturenti da una percezione maggiormente sviluppata in maniera costruttiva e vantaggiosa. Iniziare a riconoscere tali caratteristiche nel bambino è dunque importante. Si tratta tuttavia di un testo utile anche a chi bambino è già stato. Universale economica Feltrinelli - Prezzo di copertina: cartacea 13,00 - ebook 6,99 euro - (Recensione di Licia Albertazzi)
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