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ANNO 3 - N°6 Dicembre 2008 - Gennaio 2009
Inquinamento da posizione e bicicletta
E A NCORA : 쎲
M ADE expo 2009
쎲 C O NV E RS IO N E R ISCALDAMENTO D A A UTONOMO A C E N T R A L I Z Z AT O 쎲 R OC K W OO L B U I LD I NG
Poste Italiane Spa - Sped. abb. postale DL. 353/2003 (conv. In 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Milano
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Servizi Energetici per utenti pubblici e privati
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SOMMARIO Editoriale Energia e Progettazione
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Urbanistica L’ “inquinamento da posizione” e la bicicletta
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Risparmio energetico Investire in energia rinnovabile
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Sicurezza - Security Condominio sicuro
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Mostre MADE EXPO 2009, si preannuncia un successo
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Progettazione Progetto di conversione da termo autonomo a impianto centralizzato sviluppato da Unicasa Italia Spa
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Risparmio energetico Contabilizzazione del calore
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Convegni incontri e attività
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Progettazione “Un progetto prestigioso” Soluzioni “su misura” per il superamento dei piccoli dislivelli
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Sicurezza - Safety Sicurezza nei condomini - Responsabilità degli amministratori
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Giurisprudenza
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Certificazione energetica L’agenzia CasaClima
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Software Crea una grafica accattivante con Autodesk Impression Questo è il momento buono per aggiornare il tuo software: prima aggiorni più risparmi
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Efficienza energetica Energia plus
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La parola ai lettori
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EXPO 2015
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La parola dell’Avvocato Il certificato di abitabilità
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La parola dell’Avvocato Quesiti
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Cultura Il grand tour
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Progettazione Il Restauro Conservativo delle Facciate di Palazzo Coduri
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Formazione Rockwool Building School
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PROFESSIONEIMMOBILIARE Pubblicazione trimestrale Direttore responsabile: Ing. Stefano Milanesi Editore APAC Associazione Professionale Amministratori di Condominio sito web: www.webcondominio.eu e-mail: professioneimmobiliare@yahoo.it Promozione e Sviluppo Micaela Cecchin - Lucia Rizzi e.mail: PRprofessione.immobiliare@fastwebnet.it Grafica e Stampa presso Tipografia Laser Copy Center s.r.l Via Livraghi 1 – 20126 Milano MI Al numero 6 di Professione Immobiliare 15 gennaio 2009 - hanno collaborato: Stefano Milanesi, Lorenzo Milanesi, Antonella Chiametti, Mariangela Padalino, Alessio Pozzoli, Antonio Castaldi, Giovanni Gallace, Giaime Botti, Michele Sacchetti, Nives Castenetto, Adelindo Angelini, Marco Ghilardi, Maria Grazia Longhitano, Patrizia Tamarozzi, Gabriele Buratti. Registrazione Tribunale di Milano n. 187 del 20 marzo 2007
Copertina: Parigi (Foto Milanesi)
Testata iscritta al Registro Operatori di Comunicazione (R.O.C.) n. 15634
Manoscritti, dati, documenti.
Gli articoli di Professione Immobiliare sono pubblicati anche sul sito www.webcondominio.eu
Gli articoli e qualsiasi materiale pubblicato in Professione Immobiliare rappresentano le esperienze e le opinioni degli autori ed in nessun caso impegnano Professione Immobiliare nè la Redazione della rivista. Gli articoli e/o i documenti inviati alla rivista Professione Immobiliare (anche a mezzo posta elettronica o consegnati direttamente presso la nostra sede), anche se non pubblicati, non saranno restituiti. La Redazione non è in alcun modo impegnata a pubblicare gli articoli e/o i documenti ricevuti. La collaborazione si intende a titolo gratuito. E' possibile per le case editrici o singoli autori inviare i testi o le immagini senza copyright di cui si richiede la pubblicizzazione al seguente indirizzo email a: professioneimmobiliare@yahoo.it
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INFORMATIVA AI SENSI DEL D.LEGS 196/2003 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per potere effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal D.Legs.196/2003. Titolare del trattamento è Professione Immobiliare - APAC (professioneimmobiliare@yahoo.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Professione Immobiliare APAC a cui è possibile rivolgersi per l'eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Legs.196/2003. Per ricevere Professione Immobiliare, richiedere il modulo di autorizzazione all’utilizzo dei dati personali a: professioneimmobiliare@yahoo.it
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EDITORIALE Sempre al Vostro servizio La Vostra rivista, Professione Immobiliare, conferma anche in questo caso la propria vocazione: novità, argomenti di interesse per una categoria troppo spesso ingabbiata in argomenti privi di futuro. E’ anche il momento di nuove e importanti collaborazioni che si affiancano a quelle già importanti e pregevoli che ci hanno accompagnato sinora. Nello scorso numero abbiamo vinto la scommessa aprendo due nuovi fronti sia nell’ ambito della sicurezza / safety affrontando il tema del lavoro in quota, sia parlando finalmente dei problemi legati alla videosorveglianza in condominio. Questi temi saranno ancora trattati sia in questo numero che nei successivi. Questa volta concentreremo la nostra attenzione su quanto si è fatto sinora e quanto si può fare in breve tempo per migliorare la vivibilità delle nostre città partendo da azioni concrete volte a incrementare l’uso della bicicletta proprio attraverso una azione di promozione e applicazione di norme esistenti nei condomini. Sarà anche la volta di un nuovo approccio al restauro delle facciate vissuto da protagonisti del settore. Poco spazio abbiamo potuto/ voluto dare al finanziamento / supporto fiscale al fine di agevolare le opere finalizzate al risparmio energetico. Tale scelta è stata dettata da prudenza e ottimismo: prudenza per-
ché mentre va in stampa questo numero di Professione Immobiliare, vengono riaffrontate e riviste le norme oggetto del contendere (55% di recupero dell’ investimento finalizzato al risparmio energetico nei successivi 3 anni); ottimismo perché non vogliamo credere che un governo che ha sempre posto la massima attenzione ai temi della salvaguardia dell’ ambiente non porrà rimedio ad una evidente svista. Per finire questo numero sarà sulle vostre scrivanie prima della manifestazione fieristica MADE Expo a cui APAC e Professione Immobiliare parteciperanno con un proprio stand e per la quale abbiamo organizzato ben due convegni su temi altamente innovativi: “navigazione immersiva” e “videosorveglianza e privacy nel condominio”. Ancora una volta un numero ricco di spunti e argomenti di discussione senza dimenticare le rubriche di consulenza.
sito Professione Immobiliare www.webcondominio.eu
“Bisogna rispettare le idee, da qualsiasi parte provengano. E spesso vengono dai clienti” Ing. Stefano Milanesi Presidente APAC
sito Apac www.apacmilano.it
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URBANISTICA L’ “inquinamento da posizione” e la bicicletta
e in largo la città per 5 ore senza mai avere il problema della convivenza con il traffico automobilistico e con la possibilità di raggiungere in completa sicurezza tutti i luoghi di interesse. Berlino è città COMPLETAMENTE ciclabile. Nell’ ambito delle realizzazioni recenti di strutture per la ciclabilità vanno ricordati gli investimenti che ha fatto la Svizzera per la realizzazione di grandi trasversali ciclabili riutilizzando vecchi percorsi agricoli, collegandoli tra loro e attrezzandoli di tutta la necessaria parte infrastrutturale. In Italia esistono alcuni esempi di eccellenza: basta ricordare Ferrara, il Lago di Garda, piccole e grandi realtà Comunali e Provinciali, ecc. Gli Italiani possiedono 29 milioni di biciclette e nel 2007 sono state vendute quasi 2 milioni di biciclette. Quale spunto migliore per la città di Milano e per tutti i Comuni dell’ area in occasione dell’Expo in arrivo nel 2015? Milano ha tutte le caratteristiche per diventare una città ciclabile. I Comuni dell’ area Milanese ancora di più per caratterizzarsi a impatto zero. La bicicletta diventa una delle poche soluzioni possibili, accessibili e accettabili dal punto di vista ambientale per “cucire” i percorsi e coprire gli spazi che intercorrono tra la propria abitazione e il mezzo di trasporto di massa, o, addirittura, l’intero percorso origine destinazione soprattutto in una nazione così poco incline allo sviluppo del trasporto pubblico.. Anche qui sono necessarie infrastrutture e scelte decise. Gli attori però sono diversi: i condomìni (e gli Amministratori) giocano un ruolo determinante fungendo da stimolo al processo attraverso la realizzazione di parcheggi condominiali per le biciclette sia per i condòmini proprietari, sia per coloro che vogliono raggiungere il condominio con il proprio mezzo riponendolo in modo sicuro durante la visita ai proprietari o l’espletamento delle attività. La Pubblica Amministrazione deve realizzare le piste ciclabili necessarie a circolare in sicurezza e i parcheggi per le bici nelle posizioni strategiche (in particolare nei pressi delle linee di trasporto pubblico), magari evitando di sviluppare grandi progetti mai attuabili, ma agendo a macchia di leopardo e sfruttando tutti gli spazi disponibili anche per brevi tratti di strada e riqualificando percorsi poco utilizzati incrementandone la sicurezza e la visibilità. Le aziende dal canto loro devono fornire gli spazi all’ interno di aree protette ove ricoverare i mezzi. Tutti questi sono interventi sinergici, ma che assumono un significato anche se attuati in modo singolo anche da uno solo degli attori indicati.
Nell’ ultimo anno le riviste, i settimanali e i quotidiani propongono sempre articoli dedicati all’ inquinamento, al risparmio energetico in edilizia ed alla edificazione intelligente a zero (o quasi) impatto ambientale. Pochi peraltro (solo in due casi ho colto un cenno di vita sull’ argomento) hanno compreso l’importanza della posizione sul territorio degli interventi come elemento determinante nel generare spreco di risorse energetiche a causa degli spostamenti che generano a causa della loro localizzazione. Gli immobili infatti sono destinati ad accogliere funzioni residenziali o attività lavorative e, per forza di cose, generano spostamenti da e per il luogo dove sono collocati rispetto all’ ambiente circostante. Nella maggior parte dei paesi civilizzati, le aree urbane vengono progettate in maniera integrata sia per quanto concerne la localizzazione degli insediamenti, sia per la realizzazione della rete di trasporto pubblico e della rete viabilistica. In alcuni casi si costruiscono prima le linee metropolitane o fisse di superficie (tram, ecc) e poi gli insediamenti (con grande risparmio anche di costo delle infrastrutture). Normalmente lo sviluppo avviene in modo contemporaneo. Questo in Italia non accade. Risultato di questa miope politica è la sovrapposizione sul territorio di insediamenti a “macchia di leopardo” senza alcuna relazione reciproca e, soprattutto, senza alcun modo di connettersi alla realtà urbana circostante diverso da quello su gomma (auto, moto, camion, ecc) e, anche qui, con grandi difficoltà. Rispetto a quanto detto non molto meglio stanno le realtà edilizie che nel tempo si sono stratificate. Il boom edilizio degli anni ’60 e ’70 ha prodotto una quantità immensa di “casermoni” privi di qualsiasi logica relativa agli spostamenti delle persone (mancavano anche i box o i parcheggi per le autovetture). In qualche caso, la realizzazione postuma di linee di trasporto pubblico (metropolitane nei casi migliori, tranviarie o semplicemente automobilistiche), ha sopperito e parzialmente ridotto, ma non annullato, i problemi di trasporto. Nella maggior parte dei casi, l’elevato costo delle infrastrutture e la cecità dei decisori, hanno impedito di potere “mettere una pezza” e risolvere il problema.
Un approccio diverso A questo punto proviamo a vedere cosa possiamo fare noi per primi nei nostri condomini per innescare comportamenti virtuosi dando un chiaro segnale di svolta proprio con il comportamento quotidiano. Nell’ ottica di verificare quanto di meglio si è fatto nel settore, abbiamo sfruttato lo spunto fornito dall’ articolo “Berlino, architetture della storia, architetture della memoria” - di Giaime Botti – pubblicato nel numero 4 di Professione Immobiliare, effettuando in due momenti diversi una visita sul posto per testare ciò che è stato fatto nell’ ambito della mobilità, ed in particolare di quella ciclabile. Ebbene entrambi i nostri soci sono riusciti a visitare l’intera area urbana utilizzando piste ciclabili che coprono tutta la città senza soluzione di continuità. In pratica ognuno ha percorso in lungo
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Iniziamo noi!!!! E’ per questo che ci appelliamo ai nostri Amministratori perchè applichino puntualmente ciò che i Regolamenti Edilizi già oggi spesso indicano come obbligatorio (realizzazione di parcheggi per biciclette nei condomìni) o che fungano da stimolo con i propri condòmini perchè si discuta in assemblea e si deliberi la realizzazione di questi spazi attrezzati. Italia: luogo del futuro. Ing. Stefano Milanesi Presidente APAC
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URBANISTICA - POESIA di Patrizia Tamarozzi
PROFILO PROFESSIONALE Patrizia Tamarozzi
Premio Cutuli per il giornalismo femminile nel 2004, è modenese di nascita e Modena ce l’ha nell’anima, affamata di vita, calore e tortellini. Scrivere è stato sempre come respirare, fin da bambina, anche se tutti le dicevano che così non si fan soldi. Ha scritto di tutto: dalle fiabe, alle novelle, alle inchieste “strong” per Panorama e “D” di Repubblica. Ha pubblicato alcuni libri, tra cui “Italia ti ascolto” (Leonardo Mondadori), un bestiario umano sulle conversazioni demenziali degli italiani al cellulare: 20mila copie vendute e una super-querela. In questo momento è sprofondata nel Medioevo, scrivendo un romanzo su Dante e gli alchimisti. LA BICI DELLA STAZIONE Stanotte mi ha sfiorato un ragazzo lungolungo, un maglione dal colore della ruggine. Con bombolette strane ha ballato sui muri della stazione. "Dio c'è" così ha scritto, proprio lì a due metri da me. E mentre Dio c'era è arrivato il solito barbone con l'odoreincollato su tutta la pelle quell'odore che parla più di mille lingue diverse. Aveva in mano una bottiglia di vinaccio rosso. L'ha scolata e me l'ha rotta addosso. "Fa male vecchio il tuo vetro fa male il tuo odoredolore lasciami in pace" Volevo dirglielo ma non ho voce per gli umani. Poi il mio barbone si è addormentato contro alle mie ruote sgangherate come i suoi denti arrugginiti. All'alba lo spazzino mi ha accarezzato con quella sua scopa strana che gratta e fa il solletico. Il vecchio si è alzato e se ne è andato regalandomi quell'onda sua forte di vinosonnofine. Quando mi frantumerò in mille bagliori spero che ci sia un bambino capace di vedere tutto: ragazzobarbonespazzino tutto quello che il mio metallo contiene e vi vuole raccontare. LA BICI E LA ROSA Ti ho accompagnato, uomo, a portare la maledetta rosa… rossa come il cuore dell’usignolo che ha cantato per darle colore. Ti ho portato dalla donna che voleva la rosa e poi non la voleva più. Che prima ti amava e poi non ti amava più. Tu, filosofo pallido, con le vene bene in vista sulle mani, credi di soffrire. Guardi la luna e soffri. Scrivi e soffri. Ma che ne sai del male che m’hanno fatto i tuoi piedi nervosi mentre pedalavi cattivo via da lei? Che ne sai della fitta lan-ci-nan-te
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al manubrio che mi hai provocato quando mi hai abbandonata qui. Qui niente luna niente rosa solo un vecchio murales che graffia.
DUE RUOTE DI FANTASIA Ho visitato paesi in cui la gente nasceva vecchia, con i capelli bianchi e gli occhi cerchiati da rughe, e poi moriva bambina con la pelle rosa e i cuscinetti sulle dita. E i bambini erano i più saggi, guidavano lo Stato e portavano i nonni a dondolare sui cavallini del parco. Ho visitato città in cui c’era sempre il vento e le biciclette come me pedalavano su sentieri di cielo. Ho visitato contrade dove, se un uomo prendeva per mano una donna… e le scendeva fino in fondo negli occhi… non era più lo stesso per tutta la vita. Ho visitato villaggi in cui le persone ridevano per il dolore e piangevano per la gioia e quando qualcuno moriva, lo mettevano su una giostra grande e lo facevano girare senza fine. Ma forse non è vero niente. Forse ho solo sognato: forse ho fantasticato sulle vite degli altri. Perché per tutta la mia carriera da bici sono stata condotta da un postino che consegnava lettere chiuse
e non ha mai aperto la sua.
LA BICI VIVEUR Ho vissuto ho spremuto le mie gomme, il mio sellino il manubrio…
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fimo all’ultimo grammo di plastica e ferro. Non conosco altro modo di vivere. Ho bevuto tutti i cieli di tutti i giorni nuvola-sole-pioggia-neve. Risparmiarsi, non vivere per paura di soffrire, rimanere ben parcheggiata in un brutto portaruote di ferro che ti gela le gomme: tutto questo non è mio. Quelle brave file di bici ben allineate: tutto questo non è mio. Hanno anche la catena e la bottiglia di plastica bianca per chi ha sete: tutto questo non è mio. Mia è questa ruggine che sa di molte piogge mia è quest’aria sgangherata che sa di molta vita.
BICISUTRA Che occhiaie alle gomme che hai! Mi hai guardato ben oltre il grasso-nero della catena fino dentro l’anima fino a non sapere più dove iniziavo io e finivi tu. Che sellino logoro sbrecciato sporco che hai! Mi hai sentito annusato toccato fino a spaccare quella pelle che ti stava stretta per arrivare meglio a me. Gomma contro gomma, il mio manubrio infilzato dentro alle costole del tuo. Nella passione sanguigno-ferrosa abbiamo perso entrambe una ruota. Le 99 posizioni del bici-kamasutra sono tutte nostre. Ora farei volentieri a meno di te. So a memoria ogni tua macchia, ogni cigolio dei freni. Ma ormai: chi ci districa più?
LA BICI DELLA MARTESANA Sarò una bici fortunata visto che sono stata bagnata. No, non dalla pioggia di questa settimana, ma dal naviglio della Martesana. Non conosco la mia vita precedente a chi appartenessi o se fossi lucente. Ricordo solo l’acqua scura del naviglio che sa di spazzatura. però che strani incontri in quel blu-verde: pesci grigi, scarpe nere e tutto ciò che si perde. era bello lasciarsi trascinare e le rive opposte osservare. Una donna che stende i panni un’altra che a tanti cuori fa danni. Un cercatore d’oro due scolari che bigiano
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URBANISTICA - POESIA anche loro… Mentre altre bici faticavan per le strade io visitavo acquose contrade. E quando qualcuno mi ha voluto pescare i miei amici quaggiù non mi lasciavano andare. Le alghe di smeraldo mi si sono abbarbicate hanno parlato d’amore e non ci siamo più lasciate. LA MILANESE Cià guardaqua che manubrietto importante che c'ha! La mia padroncina, la signora Vanna non ha peli sulla canna e sputa fuori in un battibaleno quello che pensa senza freno. Così il manubrietto me lo sono rifatta da un chirurgo biciplastico di Ripafratta. Cià ma cos'hai sul sellino, le croste? Criticava la Vanna, senza soste. Così anche il sellino ho cambiato ne ho messo uno tutto leopardato. Cià, ma sei troppo pallida cià, hai la lamiera candida. E la Vanna pure la lampada m'ha fatto fare tre ore sotto un semaforo U.V.A. m'ha fatto so-
stare. Cià e devi dimagrire cià che lamiera rugosa ti sta per venire. Cià di qua e cià di là per colpa della Vanna son la bici più rifatta di tutta la città. Ho siliconato la canna che è dura e fa un male che mi danna. Ogni mattina mi dò il lucidafanale: insomma sono schiava del look fenomenale. Ma un giorno non ne ho potuto più la canna scoppiava il sellino grattava il manubrio scivolava. Ho strappato via tutta la finzione e son rimasta così, senza padrone. UNA BICI D’AMORE E' come la mia faccia-cartavetrata sul muro questa bicicletta. Te la lascio sotto casa, così. Con la ruota contorta, logora, aggrovigliata e con le mie viscere attaccate ai quei raggi che tu hai distrutto. Con le gomme lacere
come i miei occhi che sanno di piombo. Scuro e livido. Ho sbattuto contro alla tua porta più e più volte. E la lamiera arrotondata, avviluppata, curva, sono io. Che ti amo, contro la tua volontà. E' la mia bici e la lascio qui. E non la lego neanche. Tanto chi la ruba. E' sfasciata come me. Eccola qua: la mia lettera d'amore. Niente parole: raggi metallici lanciati contro il buio della tua notte. Stronzo. La guarderai ogni mattina e mi vedrai. Aggrovigliata nel dolore. Curva nel desiderio. Dai, sali in sella e portami via.
Viaggio tra i rottami urbani
Un fotografo ha attraversato, respirato, annusato Milano. Non però la Milano patinata, illuminata da mille “lune elettriche” e percorsa da divine modelle irraggiungibili. No. L’altra Milano, quella più vera e quotidiana. Quella più usurata e polverosa. E qui, in questa città “oltre”, lui ha incrociato rottami, refusi, rifiuti che “parlavano” molto. Biciclette contorte, spezzate, senza gomme, senza ruote. Bici sdentate, mollate accanto ad un palo o riemerse, incrostate di alghe, dal naviglio della Martesana. Così le ha fotografate. Tutte. E quelle storie di lamiera, sellini e gomme sbrecciate sono entrate nella sua macchina fotografica con la voglia di raccontare la città. Poi è arrivata una giornalista-scrittrice, con la vocazione a perdere l’anima dietro a storie assurde e laterali. Lei ha “ascoltato” quei viaggi a due ruote, ha raccolto quelle immagini di vita metallica e ne ha fatto dei mini-racconti. Lei, Patrizia Tamarozzi, e lui, Gabriele Buratti (Buga), hanno così tirato fuori dalla poesia raccattata agli angoli delle strade una strana mostra-percorso che nasce appunto dalla commistione di parole e immagini. Ed è un percorso che ritrae Milano da un’ angolazione inusuale, quella di ciò che la città si lascia dietro. Le biciclette abbandonate allora diventano anche “altro”. Ciò che non si vuole sentire. Un messaggio d’amore mollato sotto la casa dell’amante come un urlo di metallo. L’occasione perduta, come quella stradina di campagna mai imboccata. Oppure un destino perseguito fino in fondo con l’amaro in bocca. “Camminerai sempre su due ruote. Ti si apriranno strade, ma non sarai mai tu a sceglierle.” E’ il messaggio di una madre-bicicletta alla figlia, una bici ribelle e sognatrice. Storie di bici, insomma, che in realtà sono le storie nostre e della nostra città. Patrizia Tamarozzi Gabriele Buratti
BikeMi
Cos'è BikeMi BikeMi è il nuovo servizio di Bike Sharing della città di Milano, facile, pratico ed ecologico. Nato per favorire la mobilità dei cittadini, BikeMi non è un semplice servizio di noleggio bici, ma un vero e proprio sistema di trasporto pubblico da utilizzare per i brevi spostamenti (al massimo 2 ore) insieme ai tradizionali mezzi di trasporto ATM. Questo è solo l’inizio di un grande pro-
getto, che vedrà il progressivo aumento delle postazioni BikeMi, posizionate in prossimità dei principali punti strategici di Milano: dalle stazioni ferroviarie alle università, dagli ospedali ai luoghi di interesse turistico, dalle fermate della metropolitana ai centri amministrativi, commerciali e ai parcheggi. Chi si abbona deve solo pensare a prendere la bici, arrivare a destinazione e restituirla nella stazione più vicina.
BikeMi è la risposta più adeguata ad una città che chiede meno traffico, meno code, meno inquinamento. Ma non è tutto, con il Bike Sharing puoi unire l’utile al dilettevole: BikeMi ti permette infatti di fare movimento sfruttando i brevi spostamenti e ti aiuta a mantenerti in forma e a combattere lo stress. www.bikemi.it
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RISPARMIO ENERGETICO
INVESTIRE IN ENERGIA RINNOVABILE Promuovere e sostenere il benessere di un territorio è legato alla natura delle Banche di Credito Cooperativo e alla loro funzione. L’articolo del 2 del nostro statuto ha come finalità lo sviluppo del territorio ed il suo miglioramento, promuovendone il benessere anche in termini di qualità ambientale. A tale proposito abbiamo aderito a molte iniziative, siglando una convenzione con Legambiente per progettazione e realizzazione di impianti solari, fotovoltaici,eolici,biomasse, per interventi formativi ed una convenzione con la provincia di Milano per l’erogazione di un Finanziamento a Tasso ZERO per tutti gli interventi edilizi nei
quali vengano utilizzati fonti di energia alternativa naturali. Il cliente potrà a ccedere al servizio informazioni ogni lunedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, prenotandosi entro le ore 12.00 del venerdì precedente al nr. 0224111423-424-425. Inoltre abbiamo predisposto un “PACCHETTO ENERGIA” a sostegno di privati, aziende, condomini, che vogliano usufruire di una serie di finanziamenti dedicati ad investimenti per realizzazione e/o acquisto di abitazioni residenziali con certificazione energetica, per inteventi di riqualificazione energetica di edifici e/o messa a norma di condomini, per produzione e commercializzazione di impianti a basso impatto ambientale e per
acquisto di autoveicoli ecologici e/o trasformazione ed installazione di impianti a gas/gpl.
Andrea Mandelli Ufficio Marketing Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni V.le Gramsci 202 Sesto San Giovanni Tel. 02 24111423 fax 02 24111470
I responsabili delle dipendenze della Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni sono a disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento.
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RISPARMIO ENERGETICO
INVESTIRE IN ENERGIA RINNOVABILE Indirizzi delle filiali della Banca di Credito Cooperativo di SESTO SAN GIOVANNI Sede Viale Gramsci 202 - Sesto San Giovanni
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SICUREZZA - SECURITY
Condominio Sicuro
Sistemi di controllo domestici avanzati
Nessuno di noi può dirsi indifferente rispetto al fenomeno, in certe zone molto diffuso, dei furti nelle abitazioni, nelle aziende e negli esercizi pubblici. Notizie di accadimenti di questo genere che colpiscono beni e persone giungono frequentemente nelle nostre case. Anche se non si vorrebbe essere il protagonista di questi fatti, il rischio c’è ed è reale, ed è da questo rischio che si avverte l’esigenza di tutelarsi. Dai risultati di alcune recentissime indagini emerge in maniera chiara la percezione degli italiani in materia di sicurezza. A tal proposito Demos & PI ha realizzato per la Fondazione Unipolis la prima “Indagine sul sentimento e sul significato di sicurezza in Italia”, dalla quale traspare come negli ultimi 24 mesi sia cresciuto sensibilmente il timore di subire un furto in casa (dal 18% al 23%) o di essere la vittima di una rapina (dal 13% al 19%). Le statistiche della Prefettura di Milano, inoltre, ci dicono che nel 2007 nella sola città, i furti nelle abitazioni sono aumentati del 18,79% (passando da 12.701 nel 2006 a 15.088 nel 2007), mentre le rapine negli appartamenti sono cresciute del 12,75% (passando da 204 nel 2006 a 230 nel 2007) con improbabili inversioni di tendenza per il 2008. Esistono soluzioni moderne, efficaci e tecnologicamente avanzate che possono aiutare a proteggere i propri ambienti (es. abitazioni, uffici o negozi), come il nuovo ed innovativo “system alarm”, il quale nasce dalla precisa volontà di soddisfare questo bisogno. Si tratta di una soluzione moderna ed econo-
mica che si affianca ai sistemi di sicurezza tradizionali, ne supera i limiti prestazionali e, grazie alle sue peculiarità tecnologiche, fornisce maggiore protezione. Utilizza un nuovo modo di concepire la sicurezza, basato su una tecnologia invisibile e impercettibile, costantemente attiva e collegata al comportamento stesso dei criminali. Si potrebbe quasi affermare che a custodire le abitazioni vi sarà, 24 ore su 24, una Sentinella di fiducia, capace altresì di offrire notevoli risparmi economici. Allo scattare dell’allarme, attivato dall’inconsapevole malfattore, una centrale di controllo raccoglie la segnalazione permettendo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine o di sicurezza privata. Sono possibili molteplici configurazioni, tutte diverse tra loro, sfruttando dispositivi elettronici di allarmistica remota, miniaturizzati e avanzatissimi, applicabili in qualunque oggetto di interesse o di uso quotidiano e, caratteristica non trascurabile, senza rischio di false attivazioni. Questo tipo di dispositivi funziona tipicamente con pile da 12 Vcc, un’autonomia di funzionamento di oltre quattro anni e manutenzione ridottissima. Da quanto esposto appare quindi una tecnologia di sicuro interesse e da approfondire anche nell’ottica di un sistema integrato e completo di protezione ambientale, tra cui le già discusse videocamere wireless ed i sistemi di registrazione conformi alla normativa sulla privacy. Alessio Pozzoli Neticom - servizi per comunicare e-mail: info@neticom.it
NETICOM possiede nel suo staff persone con un'esperienza ventennale nella progettazione e realizzazione di sistemi informatici ed infrastrutture di rete, oltre ad un mix di competenze e di capacità trasversali nei settori innovativi delle reti wireless e della videosorveglianza.
Sistemi di marketing visuale – Virtua Estate
Di seguito apriamo una finestra su un mondo interessantissimo e affascinante, che lega il mondo del marketing e promozione immobiliare a quello delle arti visive. Le considerazioni relative possono essere viste anche come collegate all’ambito della progettazione 3D, ma qui ci soffermeremo in particolare sulle possibilità di “renderizzare” via software uno spazio esistente e di renderlo disponibile alla “navigazione” virtuale. Un’ovvia applicazione di un tale strumento è proprio la possibilità di proporre in maniera flessibile la “visita” ad ambienti esistenti o in progettazione sul proprio computer, riproducendo in modo realistico tutte quelle sensazioni visive e sonore che lo contraddistinguono. La ricostruzione dell'ambiente, oltre agli interni, può comprendere anche il "mondo" circostante. Guardando da una finestra, o sporgendosi da un balconcino, si avrà la sensazione di osservare realmente l'esterno che circonda la struttura abitativa. All'interno di una costruzione con più nuclei abitativi, la visita potrà mettere in risalto le differenze tra questi, per posizione, metratura, materiali, e ogni altra condizione che ne caratte-
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rizzi l'unicità (es. appartamenti campione qualora la struttura fosse di dimensioni rilevanti). La luce ambientale è uno dei punti di forza del prodotto “Virtua Estate” che abbiamo avuto modo di testare. L'applicativo infatti è in grado di riprodurre gli stessi giochi di luci e ombre presenti in un contesto reale, dando ad ogni singolo materiale il massimo realismo. Si ha inoltre la possibilità di scegliere tre diverse tipologie di ambienti navigabili arredati. Una sorta di soluzione "chiavi in mano". La peculiarità del prodotto in oggetto è quella di un totale rispetto delle leggi fisiche reali, sia nell'interazione dell'utente con gli oggetti sia nell'interazione del singolo oggetto con il mondo circostante. È possibile accendere o spegnere luci (effetto fading), aprire o chiudere le porte, e a seconda dell'ora in cui si svolgerà la visita, anche l'illuminazione "virtuale" riproduce quelle del mondo reale in quel preciso istante, nel rispetto delle condizioni del tempo, dell'ora del giorno e del periodo dell'anno. Gli esempi in figura danno l’idea delle possibilità e degli effetti di luce che sono sperimentabili con uno strumento visuale così avanzato, applicabile sia al marketing sia alla progettazione e consegna di ambienti ad una clientela sempre più esigente.
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MOSTRE
MADE EXPO 2009, SI PREANNUNCIA UN SUCCESSO MADE expo riapre i battenti dal 4 al 7
ecocompatibilità degli edifici, il rispar-
Gary Lawrence, Zheng Shiling, Lee
Milano-Rho. Con oltre 1.600 aziende
mento
sonalità politiche di stampo interna-
febbraio 2009 presso il polo fieristico per circa 95.000 mq di esposizioni, la manifestazione si conferma quale appuntamento
irrinunciabile
per
il
mondo delle costruzioni. Tema domi-
nante della prossima edizione è la “città del futuro”. MADE expo, infatti, promuove la ricerca di soluzioni tec-
mio energetico e la sicurezza, argoche
coinvolge
il
mondo
dell’edilizia a più livelli, sia per quanto
riguarda le tecnologie applicate alle costruzioni sia per la normativa vigente per il lavoro in cantiere. In pro-
gramma anche numerosi convegni rivolti alle singole aree specialistiche.
nologiche e progetti per anticipare le
Ad aprire l’appuntamento fieristico
come luogo di incontro ideale tra tec-
“CITYFUTURES. Architettura, design e
nuove esigenze abitative e si propone nica e progetto, soprattutto in vista dell’Expo 2015. La manifestazione co-
glie la straordinaria chance del grande appuntamento internazionale per dare nuova vitalità al settore e coinvolgere tutte le realtà merceologiche.
dall’obiettivo
di
dare
fermato
il
ac-
canto al mondo delle finiprogetto e dell’architet-
abitative.
tecnologie per la città del futuro”, or-
andare nel cuore di Milano, accanto a
ganizzato in collaborazione con SITdA, Società Italiana di Tecnologia dell’Ar-
chitettura, che si terrà il 4 e il 5 feb-
braio 2009. Hanno già confermato la loro presenza alcuni fra i più impor-
dai confini del quartiere fieristico per
Palazzo Reale, dove dal 3 febbraio sarà visibile Toy Building, un edificiogiocattolo ideato per celebrare, in-
sieme agli altri eventi previsti a Milano, i cento anni del Manifesto Fu-
turista e per far riscoprire il piacere di
Si segnalano ai condomini i nominativi di Amministratori presenti nelle rispettive aree
Il TUO condominio ha un Amministratore competente?
tura. Innovazione tecnolo-
Lezioni 1 giorno alla settimana dalle 18.30 alle 21.30
e risparmio energetico, si-
MONZA
16 Febbraio
cupero: sono questi i 5
Corsico-Rozzano
17 Febbraio
prossima edizione, guide
MILANO
18 Febbraio
gica, design, sostenibilità curezza e protezione e re-
percorsi trasversali della preziose per orientarsi at-
traverso le aree e i saloni di MADE expo.
Tra i temi sviluppati, l’am-
biente, l'aiuto pubblico
alla sostenibilità e alla
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giocare con l’architettura.
Un grande toy theatre del
Amministratori di Condominio
sente di rappresentare ture e delle superfici, del
aiutino a individuare le future strutture
Corso di Formazione
format
“pesante”
linee di continuità che realisticamente
Organizza:
zione di Saloni, che conl’edilizia
zione verso la città di domani, lungo
Associazione Professionale Amministratori di Condominio
espositivo della Federa-
discutere
territorio metropolitano e la transi-
®
zioni tecnologiche. Con-
a
sull’evoluzione del concetto stesso di
APAC
forma alle migliori solu-
chiamate
Quest’anno inoltre MADE expo esce
expo le diverse realtà pro-
duttive della filiera, unite
zionale
sarà il grande convegno inaugurale
tanti architetti internazionali, quali
Saranno presenti a MADE
Schipper, George Kunihiro, oltre a per-
nuovo millennio, in cui
creatività e fantasia sono il frutto di una combinazione
tra invenzione progettuale e innovazione di materiali e tecniche costruttive, come avviene per le costruzioni reali.
MADE expo è dunque una manifestazione al servizio
del progetto, che offre una visione a 360 gradi del set-
tore e propone agli operatori
le
tematiche
più
attuali. L’evento fieristico
intende consolidarsi come punto di riferimento mon-
diale senza tralasciare però il legame con le aziende ri-
volte al mercato nazionale,
che sarà rafforzato per coinvolgere in maniera più
organica tutto il tessuto italiano.
www.apac.too.it
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-ILANO !RCHITETTURA $ESIGN %DILIZIA &IERA -ILANO 2HO ? &EBBRAIO
, EVENTO INTERNAZIONALE PER IL PROGETTO
L ARCHITETTURA L EDILIZIA VISITATORI DEI QUALI ESTERI ESPOSITORI MQ DI AREA ESPOSITIVA NETTA LA SINTESI DELL EDIZIONE CONFERMA -!$% EXPO L APPUNTAMENTO LEADER PER L INTERA lLIERA DELLE COSTRUZIONI -!$% EXPO OFFRE UNA PANORAMICA COMPLETA SUI PRODOTTI E SULLE SOLUZIONI PIรก AVANZATE PER PROGETTARE COSTRUIRE E RISTRUTTURARE NEI 3ALONI AD ALTA SPECIALIZZAZIONE DEDICATI A MATERIALI DA COSTRUZIONE STRUTTURE E SISTEMI COSTRUTTIVI TECNOLOGIE PER L IMPERMEABILIZZAZIONE L ISOLAMENTO E IL RISANAMENTO MACCHINARI IMPIANTISTICA BUILDING AUTOMATION SOLUZIONI PER LA SOSTENIBILITร ENERGIE RINNOVABILI SISTEMI DI FACCIATA E SERRAMENTI CHIUSURE PROTEZIONI SOLARI AUTOMAZIONI COPERTURE COLORE E DECORAZIONE TECNOLOGIE PER LA PRODUZIONE DI SERRAMENTI PORTE PORTONI SCALE PAVIMENTI E RIVESTIMENTI lNITURE PER L ARCHITETTURA SOFTWARE IMPIANTISTICA SPORTIVA PISCINE FITNESS ARREDO URBANO
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PROGETTAZIONE
PROGETTO DI CONVERSIONE DA TERMO AUTONOMO A IMPIANTO CENTRALIZZATO SVILUPPATO DA UNICASA ITALIA Spa Il progetto è una delle prime esperienze (la prima? chi ne avesse viste già realizzate è pregato di segnalarlo all’indirizzo mail info@unicasaitalia.it) di conversione da impianti termo autonomi in impianto centralizzato. La storia del condominio, i problemi Il progetto è stato sviluppato in un condominio a civile abitazione costruito in edilizia convenzionata alla fine degli anni ottanta nell’hinterland milanese. Negli anni 1995 /96 l’immobile era stato oggetto di un importante intervento di restauro edile (parzialmente in garanzia) con la posa di coibentante esterno (soluzione a “cappotto”). L’immobile è composto da quattro scale per un totale di 87 unità immobiliari /famiglie. Lo stabile era stato realizzato con 87 impianti termo autonomi per la produzione sia dell’acqua calda per il riscaldamento sia dell’acqua calda sanitaria, con caldaie a gas di “tipo aperto”. Negli anni 2006/2007 si evidenziano importanti problemi di “tiraggio” in quasi tutte le unità immobiliari; la canne fumarie ramificate, ciascuna a servizio di 6/7 unità immobiliari, risultano inadeguate rispetto le normative in vigore. Le alternative immediatamente considerate sono state prima l’installazione di canne fumarie esterne poi interventi di adeguamento delle canne esistenti. Entrambe le ipotesi erano molto costose e fortemente “invasive” e non avrebbero prodotto alcun beneficio aggiuntivo.
Il progetto Nel 2007 Luca Bellisomo – Amministratore delegato di Unicasa Italia Spa – nell’ambito dell’attività di società di servizi per gli amministratori di condominio affiliati, promuove, per superare innanzitutto i problemi di insufficiente tiraggio delle canne fumarie, un progetto molto innovativo che prevede l’abbandono degli impianti autonomi, e quindi delle canne fumarie, e la realizzazione di un impianto centralizzato, per ciascuna scala, che produca e distribuisca sia l’acqua calda per il riscaldamento sia l’acqua calda sanitaria. Il nuovo impianto centralizzato sarà dotato di contatore di energia termica per ciascuna unità immobiliare e permetterà quindi ai singoli utenti di mantenere la gestione autonoma dell’impianto. Il progetto viene quindi sviluppato nei dettagli con i tecnici che collaborano direttamente con Unicasa Italia Spa e prevede, per la scala con 27 utenti e quindi quella con più unità immobiliari fornite: - L’installazione in copertura di due moduli di caldaia a condensazione alimentate a gas metano, per il totale di 222 Kw, al servizio sia del sistema di riscaldamento a radiatori sia del sistema di produzione e stoccaggio dell’acqua calda sanitaria. - L’installazione di un impianto solare termico con 4 pannelli a tubi sottovuoto per complessivi 19 mq., che garantisce una maggiore captazione dell’energia solare anche nei mesi invernali. L’impianto viene completato di stazione solare con scambiatore a piastre ed elettropompa per il circuito solare e per il circuito dell’acqua calda sanitaria. - Il circuito di produzione e stoccaggio dell’acqua calda sanitaria è completato da uno scambiatore di calore a piastre in acciaio, da un serbatoio d’accumulo da 750 litri e dalle elettropompe del circuito primario e di carica del serbatoio.
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I vantaggi del sistema proposto e adottato sono così riassumibili: - la centralizzazione permette di adottare tecnologie innovative con l’utilizzo di energie rinnovabili; - la centralizzazione permette di installare sistemi più efficienti in termini di consumi rispetto alle caldaie autonome; - il fabbisogno termico si riduce per quanto riguarda sia i fluidi per il riscaldamento (nel caso ridotto a 230/240 Mwh) sia la produzione di acqua calda sanitaria (nel caso ridotto a 30/40 Mwh - per l’acqua calda sanitaria si stima che il fabbisogno sarà coperto al 50% dal sistema a pannelli solare termico); - la centralizzazione garantisce la corretta manutenzione dei generatori di calore / di energia, nei vari componenti (mentre spesso le caldaie autonome risultano scarsamente manutentate); - la centralizzazione garantisce un livello superiore di sicurezza nelle abitazioni, eliminando la fonte di pericolo costituita dalla pluralità delle caldaie presenti nell’edificio e dalla scarico dei relativi gas da combustione; - il sistema proposto è raccomandato dal legislatore in materia di risparmio/contenimento dei consumi energetici, e nel caso, così come sopra brevemente descritto, beneficia della possibilità per il Condomino/Utente di detrarre dall’imposta personale il 55% del costo di tutte le opere, con possibilità di localizzare il contributo da 3 a 10 anni in funzione del proprio reddito.
Il Cliente condomino investe così un importo, al netto dei benefici fiscali, simile al costo che avrebbe sostenuto per installare canne fumarie esterne e quindi risolvere il problema di sicurezza legato all’insufficiente tiraggio delle canne di esalazione fumi esistenti. Con il progetto proposto risolve senz’altro tutti i problemi di sicurezza e adotta un impianto moderno, efficiente nei consumi, attingendo da fonti energetiche rinnovabili e mantenendo la gestione autonoma del fabbisogno energetico richiesto. Il progetto sopra illustrato è premiato dalla CSDM Srl, società leader in Lombardia nella certificazione elevatori, certificazione impianti elettrici, certificazione energetica degli edifici e controllo delle acque. La CSDM, organismo notificato dalla Comunità Europea (903), ha istituito il premio nell’anno 2006 con l’obiettivo di evidenziare l’intervento tecnico o professionale che nell’anno maggiormente si è distinto per contenuti innovativi e per benefici agli utenti Condomini. Una pregevole iniziativa che vuole sottolineare la presenza anche di qualità del servizio nell’ambito dell’attività di gestione di immobili in condominio, attività spesso percepita dal Cliente Condomino solo con generale diffidenza e prevenzione nei confronti degli operatori.
Unicasa Italia Spa, quale società di servizi per gli amministratori affiliati, vede così pubblicamente riconosciuto il valore aggiunto che il “lavoro di gruppo” può dare. Per conoscere il progetto di franchising per amministratori di condominio di Unicasa Italia www.unicasaitalia.it, per informazioni e contatti diretti info@unicasaitalia.it
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RISPARMIO ENERGETICO
Lettura e contabilizzazione del calore per una gestione energetica del condominio efficiente Se parliamo di gestione energetica efficiente, sono disponibili già sul mercato diverse soluzioni finalizzate alla significativa riduzione dei consumi di calore e acqua e alla ripartizione adeguata dei costi. In tal modo si aumenta il livello di comfort degli utilizzatori nel pieno rispetto dell’ambiente.. Sempre più proprietari di condomini multipiano sono alla ricerca di soluzioni per ridurre il consumo di energia e di acqua. Esistono offerte globali personalizzate: dispositivi di alta qualità muniti di tecnologia radio all’avanguardia, un affidabile servizio di manutenzione, misurazione, elaborazione dei dati, gestione dei consumi e contabilizzazione individuale in grado di trac-
ciare e di controllare precisamente l’energia e l’acqua consumata. I consumi effettivi vengono registrati con precisione e vengono contabilizzate solamente le quantità utilizzate da ciascuna abitazione, in maniera da assicurare che ogni appartamento sostenga solamente i costi da esso stesso generati. Questo processo viene altamente agevolato dalla tecnologia radio grazie alla quale la misurazione e la lettura vengono effettuate a distanza, senza la necessità di una presenza fisica negli appartamenti. La raccolta via radio delle cifre relative ai consumi funziona in maniera molto efficace: tutti i dati di consumo vengono raccolti in un ricevitore mo-
CONVEGNI INCONTRI E ATTIVITA’
APAC, in collaborazione con i Consigli di Zona 2 e 7 a Milano ha realizzato una serie di sei incontri destinati ai condòmini al fine di fornire ai partecipanti un quadro sintetico, ma esaustivo della materia condominiale, di potere affrontare le problematiche quotidiane con la necessaria competenza e potere valutare correttamente l’operato del proprio amministratore. Le persone partecipanti, con il succedersi degli incontri, hanno dato mostra di “mirare” sempre di più le domande, da generiche a formulate in modo corretto, dimostrando di avere appreso progressivamente le basi dell’ argomento in oggetto. Al termine degli incontri i partecipanti hanno ringraziato il Comune e APAC
sia nel CDZ 2 che nel CDZ 7 ed hanno espresso il seguente indicativo commento “…ci avete illuminato su un tema a noi sconosciuto, ma di enorme importanza pratica” e si sono sinceramente rammaricati che fossero finiti gli innterventi. APAC sarà presente a MADE Expo in Fiera Milano a Rho dal 4 al 7 Febbraio 2009 In occasione di tale presenza APAC, in
bile all’esterno dell'abitazione e inviati al centro dati mediante trasmissione remota. Tutte le cifre vengono contabilizzate in modo rapido e preciso. Le cifre parziali, in caso di cambio di inquilini, vengono memorizzate automaticamente e anch’esse vengono direttamente contabilizzate. Ovviamente questa soluzione si può applicare in maniera estremamente affidabile sia negli edifici nuovi che in quelli già esistenti. Per ulteriori informazioni rivolgersi a. I.T.E (vedi box a fondo pagina)
collaborazione con le più importanti realtà del settore, organizza due convegni che si terranno al mattino del giovedì 5 febbraio (Navigazione "immersiva" e contestualizzata per il marketing immobiliare) e il pomeriggio dello stesso giorno (Ore 14,30 Sicurezza e privacy nei condomini Soluzioni e tecnologie a confronto - Sistemi di Videosorveglianza e loro applicazioni Padiglione 10 - II° Piano - Sala Gamma 10)
NUOVO
CORSO
Amministratori di Condominio APAC MONZA 16 FEBBRAIO 2009 CORSICO 17 FEBBRAIO 2009 MILANO 18 FEBBRAIO 2009 Preiscrizioni 340 8070232 www. apacmilano.it apacmilano@yahoo.it
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PROGETTAZIONE “UN PROGETTO PRESTIGIOSO” Abbattimento barriere architettoniche a Venezia esegue trasporti all’interno del Cimitero. Il Comune di Venezia ha commissionato alla società IRE.DA.& C. srl l’installazione delle rampe componibili “excellent-system” per risolvere i vari problemi di accessibilità e abbattimento barriere architettoniche del complesso. Essendo l’Isola di San Michele patrimo-
Sull’ isola di San Michele nella laguna di Venezia, è situato uno dei Cimiteri più belli del mondo, splendido esempio di Architettura antica. Data la conformazione scoscesa dell’isola, tutti i percorsi presentano scale e dislivelli che creano problemi e disagi sia ai visitatori con sedia a rotelle o deambulatori, sia al personale che quotidianamente lavora ed
nio dell’UNESCO, la scelta del prodotto è stata molto oculata e una delle condizioni irrinunciabili era che l’inserimento delle rampe non causasse alcun impatto ambientale o richiedesse modifiche alle strutture architettoniche esistenti. Sulla scia dell’ottimo risultato ottenuto sull’isola di San Michele, il Comune ha commissionato alla ditta IRE.DA.& C. srl anche la posa delle rampe sui gradini del “Ponte Paglia” in Piazza San Marco, opera realizzata durante la scorsa estate.
SOLUZIONI “SU MISURA” PER IL SUPERAMENTO DEI PICCOLI DISLIVELLI L’AZIENDA Nata nel 1994 come ditta individuale e sviluppatasi negli anni, diventando nel 2000 una srl, IREDA ha sempre rivolto la sua attenzione alla risoluzione dei problemi di abbattimento barriere architettoniche presenti nei condomìni, nei locali pubblici e nelle singole abitazioni. La Società offre una gamma di prodotti mirati alla
rampe componibili “excellent-system”, un prodotto di importazione di cui IRE.DA.& C.srl è distributore per l’Italia. E’ un sistema modulare in Polietilene, materiale non tossico, rigenerabile, facilmente lavabile e molto resistente. I singoli moduli, di diversi formati e misure, vengono assemblati fino ad ottenere rampe di qualsiasi forma e dimensione, molto solide, con un gradevole impatto architettonico. Pendenza, larghezza, colore, percorso, inserti antiscivolo, corrimano, vengono studiati e ne scaturisce una proposta “su misura” personalizzata per ogni cliente.
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gli uffici pubblici preposti, delle pratiche per ottenere il contributo eventualmente erogato a norma di legge.
IRE.DA.& C. srl Viale Scarampo, 19 20148 MILANO
specifica esigenza del singolo cliente; dal problema del superamento di uno o pochi gradini, a quello di una o più rampe di scale. SISTEMA DI RAMPE COMPONIBILI “excellent-system” Tra i prodotti proposti per risolvere i singoli casi quali servoscale, piattaforme elevatrici, rampe in cemento o in alluminio, spicca il sistema di
progettuali degli interventi da effettuare; inoltre si accolla, a richiesta, l’onere della presentazione, presso
I NOSTRI SERVIZI A supporto dei prodotti proposti, IREDA offre consulenza sugli aspetti
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“LA SOLUZIONE SU MISURA PER I PICCOLI DISLIVELLI”
IRE.DA. & C. srl Tel 02.30062323- Fax 02.33910275 Cell 393.9334031 E-mail: rampe@ireda.eu - www.ireda.eu Domanda di brevetto depositata - prodotto da Excellent Systems A/S - Design by Ole Frederiksen
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SICUREZZA - SAFETY
SICUREZZA NEI CONDOMINI – RESPONSABILITA’ DEGLI AMMINISTRATORI Con il D.Lgs. 81/2008 “Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro”, le responsabilità dell’amministratore di condominio sono ulteriormente ampliate rispetto alla vecchia normativa (D.Lgs. 626/94), infatti detto decreto è riferito a tutti i lavoratori, a tutti i settori sia privati sia pubblici e a tutte le tipologie di potenziali rischi, sono esclusi solamente gli addetti ai lavori domestici e familiari. Inoltre il D.Lgs. 82/2008 prevede che dal 01 gennaio 2009 tutti i datori di lavoro hanno l’obbligo di predisporre, per tutte le attività da svolgere, il Documento di Valutazione dei Rischi ( DVR ) ed il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali ( DUVRI ) in caso ci fossero interferenze con più di un soggetto. Per la mancata redazione di detti documenti, sono previste pesanti sanzioni per i datori di lavoro, che vanno da 5.000,00 a 15.000,00 euro o l’arresto da 4 a 8 mesi. Relativamente alle attività di pertinenza del condominio, l’amministratore in qualità di datore di lavoro e/o committente, ha l’obbligo di rispettare, far osservare e adeguare tutte le misure di sicurezza per quanto riguarda l’impiego del personale dipendente (portiere, addetto pulizie, giardiniere, ecc.), la messa in sicurezza degli impianti, l’affidamento di mansioni fisse a ditte esterne e i contratti di lavori di manutenzione edili e impiantistici. Pertanto nel caso in cui in un condominio vi siano lavoratori dipendenti assunti, per esempio il portiere che oltre all’attività di custodia assolva anche alle mansioni di pulizia, giardinaggio ecc., il condominio si configurerebbe come luogo di lavoro e pertanto soggetto alla normativa specifica. Pertanto l’amministratore ha l’obbligo di assicurare che i locali siano conformi alle norme di sicurezza, che gli attrezzi di lavoro siano adeguati alle operazioni da svolgere e marcati CE, inoltre deve formare e informare il lavoratore sui rischi per la salute e sulle misure di sicurezza a cui dovrà attenersi durante lo svolgimento delle sue mansioni, così come riportato nel Documento di Valutazione dei Rischi. Per quanto riguarda i lavori di manutenzione ordinaria/straordinaria il D.Lgs 81/2008 prevede precisi obblighi da parte del committente. Nel caso di interventi di ordinaria manutenzione, che prevedono la contemporaneità di più imprese oltre alla presenza di lavoratori dipendenti del condominio,
Studio Tecnico Ing. Adelindo Angelini Geom. Marco Ghilardi
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Progettazione e direzione lavori Coordinamento e sicurezza cantieri in ambito condominiale Consulenze e pratiche amministrative Certificazioni energetiche l’amministratore deve esercitare la funzione di coordinatore ed elaborare il DUVRI dal quale si evinceranno le misure da adottare per eliminare o ridurre al minimo tutti i rischi da interferenze. Ulteriori responsabilità e obblighi dell’amministratore si configurano quando il condominio deve affidare in appalto lavori di manutenzione straordinaria o che comportano rischi specifici elencati dalla normativa vigente. Anche in tale circostanza gli obblighi facenti capo al committente ricadono sull’amministratore che deve attenersi ai principi e alle misure generali di tutela della salute e per la sicurezza. Nella fattispecie nomina sia in fase progettuale, sia in fase di esecuzione, un coordinatore per la sicurezza che deve possedere i requisiti previsti dalla legge. Il professionista in questione redige il piano di sicurezza e coordinamento, verifica che tutte le imprese e i lavoratori autonomi si attengano a quanto indicato in detti piani ed ottemperino i disposti legislativi in termini di sicurezza ed igiene del lavoro. Detto documento sarà parte integrante del contratto di appalto e la sua omissione comporterà la nullità del contratto stesso ai sensi dell’art.1418 del Codice civile. Relativamente agli impianti di pertinenza del condominio, ovvero impianti elettrici,
radiotelevisivi, elettronici, antenne e impianti di protezione dalle scariche atmosferiche, impianti di riscaldamento e di climatizzazione, idrico sanitari, di distribuzione di gas, impianti di sollevamento e protezione incendi, l’amministratore ha l’obbligo di mantenerli in perfetta efficienza e verificare che siano stati eseguiti gli adeguamenti normativi previsti. Inoltre ai fini antincendio, nel caso in cui il condominio rientri nell’ambito di applicazione del D.M.16/02/82 – DPR 37/98 e norme collegate, l’amministratore ha l’obbligo di ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi. Da quanto sopra brevemente indicato, possiamo affermare che l’amministratore è sempre più coinvolto nell’osservanza e rispetto delle norme sulla sicurezza, con l’obbligo di eseguire le manutenzioni necessarie alla conservazione del patrimonio immobiliare e alla sua messa in sicurezza. Solo con il costante aggiornamento e tramite il ricorso a professionisti egli potrà svolgere questo ruolo nel migliore dei modi senza incorrere in negligenze che potrebbero trasformarsi in responsabilità civili e penali. Dott. Ing. Adelindo Angelini Geom. Marco Ghilardi
Lo Studio Angelini Ghilardi è a disposizione dei lettori di Professione Immobiliare per una prima consulenza gratuita su temi di carattere tecnico/impiantistico Tutti gli articoli di questa rivista sono scaricabili gratuitamente dal sito: http://www.webcondominio.eu
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GIURISPRUDENZA
Rubrica dedicata alla giurisprudenza in fatto di condominio. In questo numero ci occuperemo di sentenze legate al riscaldamento.
Collaudo dell'impianto. Fa capo all'amministratore del condominio l'obbligo, sanzionato penalmente, di denunciare al comando provinciale dei vigili del fuoco l'installazione dell'impianto di riscaldamento al fine di consentire il collaudo dell'impianto stesso. Il reato di omessa denuncia al comando provinciale dei vigili del fuoco dell'installazione dell'impianto di riscaldamento è di natura omissiva ed a carattere permanente. * Cass. pen., sez. III, 14 aprile 1976, n. 4676 (ud. 14 marzo 1975). Obblighi dell'amministratore. Soltanto nel caso di installazione di un impianto termico centralizzato posto in edificio amministrato in condominio l'obbligo di presentare idoneo progetto e di adempiere alle prescrizioni della legge incombe sull'amministratore (e sarà necessario predisporre un progetto unitario riguardante l'intero edificio riscaldato); nel caso, invece, di installazione di impianti termici individuali tale obbligo grava sul proprietario dell'alloggio e, quindi, dell'impianto. * Trib. civ. Torino, sez. I, 19 ottobre 1994. n. 7963, Rosso Brignone c. Condominio di Via Assarotti, n. 1, di Torino, in Arch. loc. e cond. 1994, 828.
Orario di funzionamento. Ogni condomino ha il diritto di ottenere che l'impianto di riscaldamento sia strutturato in modo da assicurare, nelle ore di accensione, un uniforme riscaldamento di tutti gli appartamenti e ciò attraverso opportuni accorgimenti tecnici, quali una differenziazione delle superfici radianti, in rapporto alla posizione, struttura, esposizione e volumetria di ogni appartamento. Se peraltro le caratteristiche di posizione, struttura ed esposizione di un appartamento (nella specie, attico) siano tali da determinare nelle ore di interruzione del funzionamento dell'impianto un calo della temperatura più accentuato che negli altri appartamenti, al di fuori di qualsiasi deficienza nell'organizzazione e conduzione del servizio, il condominio interessato ha diritto di ottenere una maggiore fruizione del servizio comune - nei limiti stabiliti dalle norme generali regolanti il funzionamento degli impianti termici purché ciò sia consentito dalle caratteristiche dell'impianto e possa effettuarsi senza pregiudizio o disagio per gli altri condomini, restando a carico del richiedente la maggiore spesa derivante dal protratto o più intenso funzionamento dell'impianto (anche in relazione all'eventuale deterioramento) e quella che possa rendersi necessaria per la messa in opera di strumenti o l'adozione di accorgimenti tecnici atti ad evitare un eccesso di calore negli altri appartamenti. * Cass. civ., sez. II, 10 giugno 1981, n. 3775, Condominio di via XX Settembre 150, Perugia c. Briziarelli, in Arch. loc. e cond. 1981, 397, motiv. e nota. Qualora l'accensione anche di notte dell'impianto di riscaldamento, in esito a controversia fra il condominio ed il singolo condomino, venga prevista quale mera modalità tecnica per assicurare a detto condomino un'erogazione di calore pari a quella goduta dagli altri proprietari, il passaggio in giudicato della relativa sentenza non osta a che l'assemblea successivamente deliberi di spegnere l'impianto stesso nelle ore notturne, ove i nuovi accorgimenti di gestione egualmente consentano il raggiungimento dell'indicato obiettivo. * Cass. civ., sez. II, 17 novembre 1990, n. 11124, Marini c. Samaritan. Determinare l'orario di funzionamento del servizio di riscal-
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damento e stabilire la sua gestione costituiscono modalità d'uso di un servizio condominiale, dal momento che si tratta di stabilire i criteri per l'erogazione ditale servizio e per il suo uso. La competenza relativa alle cause riguardanti tale materia spetta quindi al giudice conciliatore ex art. 1 della L. n.399 /1984. * Pret. civ. Treviso, 20 luglio 1985, n. 288, Prioni c. Pavan e altri e Zanatta n.c., in Arch. loc. e cond. 1986, 155. Atteso che i rumori e le vibrazioni prodotte dalle apparecchiature che alimentano la rete del riscaldamento condominiale impongono l'adozione di particolari accorgimenti idonei a riportare nei limiti della normale tollerabilità tali inconvenienti, l'impianto di riscaldamento deve rimanere fermo dalle ore 22 alle ore 7 ed inoltre, al fine di ridurre la rumorosità per il periodo in cui si faccia uso ditale impianto, devono essere adottati gli accorgimenti suggeriti dal consulente tecnico. * Trib. civ. 5. Maria Capua Vetere, 9 giugno 1986, n. 1142, Zacchia e altro c. Cond. Sol-Air di via Tazzoli, 67, Caserta e altri, in Arch. loc. e cond. 1986, 669. La domanda diretta ad invalidare una delibera assembleare nella parte riguardante l'orario di funzionamento del servizio di riscaldamento e la gestione di esso non introduce una controversia sulle modalità d'uso dei servizi condominiali di cui all'art. 1 della L. n. 399/1984, sibbene sulla misura dei servizi del condominio di case di cui all'art. 2 della citata legge, ed è, pertanto, di competenza del pretore. * Giud. conc. Treviso, ord. 6 giugno 1986, Prioni e altro c. Pavan e altri, in Arch. loc. e cond. 1986, 521.
È annullabile per eccesso di potere, ai sensi dell'art. 1130 n. 2 cod. civ., la delibera assembleare che abbia statuito l'accensione dell'impianto centralizzato di riscaldamento dalle ore 16 alle ore 22, con esclusione delle ore mattutine, in quanto è regola generale (anche alla luce della L. n. 645/1983) che il riscaldamento vada erogato soprattutto nelle ore più fredde della giornata, che sono quelle di prima mattina e di sera, nelle quali v'è maggior pericolo che le condizioni climatiche possano procurare danni alla salute di coloro che vivono nell'edificio e quindi all'interesse della comunione. *Giud. cone. Bari, 10 ottobre 1989, n. 308, Cavone c. Condominio di via Calefati n. 399 di Bari e Loiodice, in Arch. loc. e cond. 1990, 159.
In materia di servizio di riscaldamento organizzato in un edificio in condominio mediante una centrale termica comune, l'efficienza e la funzionalità dell'impianto sono direttamente strumentali alla normale abitabilità delle singole porzioni immobiliari. Ogni condomino, quindi, ha diritto di ottenere che l'impianto di riscaldamento sia strutturato in modo da assicurare nelle ore di accensione un uniforme riscaldamento di tutti gli appartamenti, e ciò mediante opportuni accorgimenti tecnici, e anche per mezzo di una maggiore fruizione del servizio comune, nei limiti stabiliti dalle norme generali che regolano il funzionamento degli impianti termici. * Trib. civ. Milano, 25 maggio 1992, in Arch. loc. e cond. 1992, 812. La rubrica è curata da Giovanni Gallace Cristoforetti Servizi Energia
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CERTIFICAZIONE ENERGETICA
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CERTIFICAZIONE ENERGETICA
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SOFTWARE
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EFFICIENZA ENERGETICA
ENERGIA PLUS Il nuovo contratto servizio energia <<Plus>> Dlgs.30 maggio 2008 n. 115
Non si può parlare di questa metodologia contrattuale senza una breve riflessione di principio: Circa la metà dei consumi di energia del settore è costituita da sprechi che si possono evitare utilizzando tecnologie, tecniche di costruzione e di gestione degli edifici ormai mature. Per fare ciò occorre promuovere e/o formare una cultura indirizzata all’uso razionale dell’energia come fattore strategico per un paese come il nostro privo di fonti energetiche primarie.
Sotto il profilo della gestione tecnologica degli impianti, in questi ultimi venti anni , si è passati da tecniche gestionali approssimative a tecniche supportate da tecnologia di avanguardia, volta a razionalizzare ed a monitorare i processi di trasformazione e di erogazione dell’energia in linea con quanto l’estensore della Legge 10/91 - più conosciuta come la legge sul Risparmio Energetico – ha pensato come lo strumento cardine per centrare gli obiettivi di uso razionale dell’energia e di risparmio energetico. Oggi, il sistema gestionale più frequentemente utilizzato nella conduzione degli impianti termici centralizzati spesso rileva la separazione di fatto tra: l’attività di fornitura del combustibile, la conduzione e manutenzione dell’impianto, e quella di riqualificazione impiantistica; a cui si aggiunge la carenza di risorse economiche limitando gli interventi sugli impianti alla mera necessità di ripristinarne le condizioni di funzionamento e, spesso, ad effettuarle senza una reale programmazione. Tutto questo a scapito del raggiungimento di una concreta ottimizzazione gestionale. Fornitura di combustibile conduzione e manutenzione, non devono essere elementi separati, ma fasi strettamente correlate di un piano gestionale che abbiano come unica finalità quella di fornire un servizio integrato: il comfort ambientale, riducendo gli sprechi ottimizzando le risorse energetiche. Lo strumento più idoneo al raggiungimento di tale obiettivo è il contratto di Servizio Energia che, per caratteristiche intrinseche, deve garantire in ogni condizione operativa l’ottimizzazione delle risorse disponibili o impiegabili
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Il contratto di Servizio Energia definito dall’articolo 1 comma 1 , lettera p) del DPR 412/93: “l’atto contrattuale che disciplina l’erogazione di beni e servizi necessari a mantenere le condizioni di comfort negli edifici nel rispetto delle vigenti leggi in materia di uso razionale dell’energia, di sicurezza e di salvaguardia dell’ambiente, provvedendo nel contempo al miglioramento del processo di trasformazione e di utilizzo dell’energia”. Il Dlgs. 30 maggio 2008 n.115 nell’allegato II detta quali sono le caratteristiche che definiscono un contratto servizio Energia; ne richiamiamo alcune, le più significative. • la determinazione dei fabbisogni di energia primaria espressi in kWh/m2 anno o kWh/m3 anno • la certificazione energetica che deve essere effettuata prima dell'avvio del contratto di servizio energia • l'acquisto, la trasformazione e l'uso dei combustibili o delle forniture di rete. • la determinazione dei gradi giorno effettivi della località • la misurazione e la contabilizzazione nelle centrali termiche con l'indicazione dei seguenti elementi: la quantità complessiva totale di energia termica erogabile nel corso dell'esercizio termico; distinta e suddivisa per ciascuno dei servizi erogati: riscaldamento, acs • l’indicazione che gli impianti interessati al servizio sono in regola con la legislazione vigente • assicurare l'esercizio e la manutenzione degli impianti, nel rispetto delle norme vigenti in materia; • la durata contrattuale e l'indicazione che al termine del contratto tutti i beni ed i materiali eventualmente installati ,saranno riconsegnati al committente in regola ed in stato di efficienza e che gli stessi resteranno di proprietà del committente • l'assunzione di terzo responsabile. D.P.R 26 agosto 1993, n. 412, e successive modifiche. Nel nuovo dlgs. N. 115 viene introdotto il contratto servizio energia <<Plus>>che oltre al rispetto dei requisiti e delle prestazioni dettate dal paragrafo 4 dell’allegato II di cui sopra abbiamo riportato i pi significativi deve prevedere:
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• per la prima stipula contrattuale, la riduzione dell'indice di energia primaria per la climatizzazione invernale di almeno il 10% rispetto al corrispondente indice riportato sull'attestato di certificazione • per rinnovi o stipule successive alla prima la riduzione dell'indice di energia primaria per la climatizzazione invernale di almeno il 5 per cento. • l'installazione, laddove tecnicamente possibile, di dispositivi per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali. • Il contratto servizio energia «Plus» può prevedere, direttamente o tramite eventuali atti aggiuntivi uno «strumento finanziario per i risparmi energetici» finalizzato alla realizzazione di specifici interventi volti al miglioramento del processo di trasformazione e di utilizzo dell'energia.
Un contratto servizio energia «Plus», stipulato in maniera conforme ai dettami del provvedimento, e' ritenuto idoneo a: • comprovare l'esecuzione delle forniture, opere e prestazioni in esso previste costituendone formale testimonianza valida per tutti gli effetti di legge; un contratto servizio energia «Plus» ha validità equivalente a un contratto di locazione finanziaria nel dare accesso ad incentivanti e agevolazioni di qualsiasi natura finalizzati alla gestione ottimale e al miglioramento delle prestazioni energetiche.
Quest’ultimi due punti sono molto importanti sino al 2010 per tutti coloro che vogliono usufruire delle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico (detrazione fiscale IRPEF 55%) previste dalla legge finanziaria 24 dicembre 2007 n. 244 prorogata sino al 31 dicembre 2010 in quanto “il beneficio fiscale è compatibile con altre agevolazioni di natura non fiscale (contributi, finanziamenti, eccetera) previsti in materia di risparmio energetico”. E’ auspicabile un maggiore ricorso al contratto servizio energia con il supporto di strutture aziendali qualificate in materia, che garantiscano l’uso razionale dell’energia, e nel contempo aiutino l’utente finale ad usufruire di tutti i benefici fiscali. Giovanni Gallace Cristoforetti Servizi Energia
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LA PAROLA AI LETTORI In questa rubrica vengono inseriti i vostri interventi. Per trasmetterci i testi da pubblicare potete inviare una e-mail a: professioneimmobiliare@yahoo.it Il testo rappresenta esclusivamente l’opinione dell’autore.
왘 Gli articoli apparsi sulle riviste: "L'amministratore immobiliare" n°124/2008 pagina 4 e su"Universo casa" - n° 45/2008 , pagina 4, a firma ,tutt'e due, di Calabrese Rosario, meritano l'apertura di un dibattito il più ampio possibile. Come partenza sarebbe di necessità avere una esplicitazione da parte del Giudice Corona in merito al Suo pensiero sull'evoluzione del Condominio. Montesilvano, 11/09/2008 Evangelista Giuseppe, amm.re 왘 La Compagnia dei Colori (www.lacompagniadeicolori.it) è andata in scena a Roma dal 4 al 9 No-
vembre 2008 al TEATRO 7, Via Benevento 23, con uno spettacolo di sicuro interesse: ASSEMBLEA CONDOMINIALE. Detto questo, parliamone… Lo spettacolo è una incredibile carrellata di situazioni in cui è facile rispecchiarsi, vedendo da esterni i meccanismi di reciproco "odioamore-cinismo-sopportazionemenefreghismo-basta-chesi fa-come-dico-io…etc", ben noti agli specialisti del settore. Il tutto condito con una sana ed immensa dose di ironia, senza la quale né voi, tutori , vostro malgrado della situazione "Assemblea", né noi , in qualità di partecipanti occasionali,
riusciremmo a venirne fuori pressoché illesi. Lo spettacolo rappresenta un idea utile, diversa, per intrattenere o sperimentare nuove dinamiche comunicative all'interno delle assemblee. Gli organizzatori dello spettacolo si rendono disponibili a indire una "Assemblea Condominiale straordinaria" in un luogo da concordare per passare con loro una indimenticabile serata. Ed ovviamente, per Voi per i prossimi spettacoli, riduzione del costo del biglietto…in base ai millesimi!!! Per La Compagnia dei Colori Riccardo Serventi Longhi
zionale nel 1906 e, quale ricordo, ci resta l’Acquario Civico. Inizialmente le nazioni partecipanti alla candidatura erano quaranta, ora sono centocinquantadue. Qualsiasi paese può diventare membro del “BIE”, a patto che sottoscriva la Convenzione del 1926 ed i successivi protocolli. La campagna per la candidatura di Milano è iniziata nel 2006 a Shanghai, città gemellata con Milano. I nostri incaricati hanno incontrato trenta capi di stato, ventitré capi di governo, centosettantasei ministri, sessantacinque sindaci e dodici commissari europei. Alla fine i candidati erano rimasti due: Smirne (con il tema della salute) e Milano (con il tema dell’alimentazione). E’ stata un’operazione molto difficoltosa in quanto i paesi della NATO hanno supportato Smirne. In Germania ed in Bulgaria vivono comunità turche. Anche i paesi musulmani, poi, volevano sostenere Smirne. A ciò si è aggiunto il fatto che la Dirigenza del “BIE” ha fatto capire che Smirne aveva una maggiore necessità di sviluppo. Presentando un dossier di 1.500 pagine Milano ha vinto grazie al tema dell’alimentazione, ovvero: fame nel mondo ed obesità, cibo etnico, ricerca nel campo dell’alimentazione, turismo alimentare, alimentazione nello sport. Lo slogan è: “NUTRIRE IL PIANETA. ENERGIA PER LA VITA.” In occasione dell’Expo 2015 verranno realizzati i seguenti progetti: - la Borsa Agroalimentare Telematica, - la Città del Gusto, un progetto di “Sogemi”,
- “One Dream, One City”, che attirerà società multinazionali, - l’organizzazione dell’assemblea generale della “JCI/Junior Chamber International”.
EXPO 2015 Conferenza che cos’è l’EXPO Milano 2015 - 19 Dicembre pre 18.00 CDZ2 Viale Zara 100 - MI Expò 2015 genererà un traffico di 29 milioni di persone: non solo la nostra città, ma anche la nostra regione dovranno essere in grado di gestirli. I tempi sono stretti; per ora i soldi non sono ancora arrivati, ma le persone implicate devono assolutamente darsi da fare. “Esposizione mondiale” è il termine che indica diverse varie esposizioni tenutesi fin dalla metà del XIX secolo. La frequenza, la qualità e lo svolgimento delle esposizioni sono gestiti dal “BIE/BUREAU INTERNATIONAL DES EXPOSITIONS”, un’organizzazione non governativa creata nel 1928, che ha identificato due categorie di esposizioni: le ESPOSIZIONI UNIVERSALI e le ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI o SPECIALIZZATE. Le prime hanno una frequenza di cinque anni ed una durata di almeno sei mesi. Le seconde, come quella che si terrà a Milano nel 2015, si tengono durante gli intervalli tra due Esposizioni Internazionali, durano almeno tre mesi e devono far riferimento ad un tema specializzato. La prima Esposizione Universale è generalmente considerata quella tenutasi a Londra nel 1851. Il suo successo ha spinto altre nazioni ad organizzare iniziative simili, come l’EXPOSITION UNIVERSELLE di Parigi del 1889, ricordata per la creazione della Torre Eiffel. Milano venne incaricata di organizzare la prima Esposizione Interna-
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L’Esposizione verrà inaugurata in occasione della Festa dei lavoratori, l’1 maggio e creerà 70.000 posti di lavoro nei settori delle infrastrutture e del turismo, dell’accoglienza. Il suo simbolo sarà il “Centro per lo Sviluppo Sostenibile”. Progetti di ammodernamento e potenziamento verranno implementati per il settore del trasporto urbano e regionale. A questo proposito l’aereoporto di Malpensa diverrà un “hub”, con sei milioni di visitatori in arrivo. Verranno prolungate le tre linee di metropolitana già esistenti e verranno costruite le prime tratte delle linee 4 e 5. In campo ferroviario è già stata inaugurata la tratta ad alta velocità Milano-Bologna e verrà terminata anche la Milano-Torino. I Navigli verranno resi navigabili, anche quale aspetto culturale della città. Milano deve assolutamente cogliere questa occasione per diventare, finalmente, una grande metropoli. L’Expo non deve essere una manifestazione fine a sé stessa, ma deve lasciare un’eredità positiva: rivestirà importanza fondamentale la fruibilità delle strutture anche dopo l’Expo, che verranno, comunque, realizzate tenendo in considerazione il principio della piena sostenibilità ambientale. Nives Castenetto
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LA PAROLA ALL’AVVOCATO
Il CERTIFICATO DI ABITABILITA’ PROFILO PROFESSIONALE
Avv. Maria Grazia Longhitano Laureata in giurisprudenza presso l’Università Statale di Catania, dopo l’Esame di Stato si iscrive all’Ordine professionale degli Avvocati del Foro prima di Monza e poi di Milano. Svolge la propria attività come libero professionista, con studio sito in Milano, occupandosi prevalentemente di problematiche civile ed in particolare di condomini, famiglia, infortunistica stradale e recupero crediti. email: studiolegale@longhitano.it; web: www.longhitano.it In questo numero tratteremo una delle problematiche più spinose che affliggono il povero acquirente di un immobile di civile abitazione, tra i vari documenti da richiedere al venditore sia egli costruttore o persona fisica o giuridica rientra il certificato di abitabilità? E cosa comporta l’omissione di tale richiesta? L’art. 4 del D.P.R. 425/94 stabilisce che, affinché gli edifici o parti di essi possano essere utilizzati è necessario che il proprietario richieda il certificato di abitabilità al sindaco, allegando alla richiesta il certificato di collaudo, la dichiarazione presentata per l’iscrizione al catasto dell’immobile, restituita dagli uffici catastali con l’attestazione dell’avvenuta presentazione e una dichiarazione del direttore dei lavori che deve certificare sotto la propria responsabilità, la conformità del progetto approvato, l’avvenuta prosciugatura dei muri e la salubrità degli ambienti. Si dovrà anche tenere presente che, per conseguire il certificato di abitabilità in caso di edificio ultimato prima del 13.3.1990, occorre anche allegare una certificazione rilasciata da un tecnico abilitato relativa alla sicurezza degli impianti in conformità al disposto della legge 46/90. Infine, è bene ricordare che l’uso o l’abitazione di immobili senza la prescritta autorizzazione integra gli estremi di un reato contravvenzionale punito con l’applicazione di un’ammenda. Da quanto sopra discende che nel caso di vendita immobiliare, tra i documenti che l’alienante ha l’obbligo di mettere a disposizione dell’acquirente è incluso anche il certificato di abitabilità, la cui consegna - per conforme orientamento della giurisprudenza - è da ritenersi indispensabile ai fini della piena realizzazione della funzione socio-economica del contratto. (Cfr. Cass. 20.1.96 n. 442).
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Infatti la Suprema Corte ha statuito che: “Il venditore di un bene immobile destinato ad abitazione ha l’obbligo di dotare tale bene della licenza di abitabilità, senza la quale esso non acquista la normale attitudine a realizzare la sua funzione economico – sociale, e tale requisito giuridico, essenziale ai fini del legittimo godimento non può essere sostituito da nessuno altro neanche dalla definizione della pratica di condono, in quanto chi acquista un immobile ha diritto alla consegna di un immobile in tutto conforme alle leggi, ai regolamenti ed alla concessione edilizia e per il quale sia stata quindi rilasciata la licenza di abitabilità; conseguentemente la mancata consegna della medesima implica un inadempimento che, a parte la risoluzione del contratto di vendita medesimo, può comunque essere fonte di un danno risarcibile configurabile anche nel solo fatto di aver ricevuto un bene che presenta problemi di commerciabilità”. (Cass. Sez. Civ. II 19.7.99 n. 07681) La stessa giurisprudenza di merito ha ritenuto che il certificato di abitabilità deve ricomprendersi tra i documenti occorrenti per l’uso della cosa che, all’atto della vendita, il venditore è tenuto a consegnare al compratore ex art. 1477 c.c. (Trib. Brescia, Sez. Civ. III, 6.11.2003). La cui mancata consegna, compromettendo l’attitudine dell’immobile stesso a realizzare compiutamente la sua funzione economica – sociale, trattandosi di requisito essenziale ai fini del legittimo godimento e della commerciabilità del bene, determina un inadempimento tale da configurare una consegna di “aliud pro alio” (letteralmente “di una cosa per un’altra”) che giustifica la risoluzione contrattuale. (Trib Torino 24.6.2002). Ma vi è di più! Nella vendita di immobile destinato ad abitazione, il certificato di abitabilità costituisce requisito giuridico essenziale del bene compra-
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venduto poiché vale ad incidere sull’attitudine del bene stesso ad assolvere la sua funzione economico – sociale, assicurandone il legittimo godimento e la commerciabilità. Pertanto, il mancato rilascio del certificato di abitabilità integra inadempimento del venditore per consegna di “aliud pro alio”, adducibile da parte del compratore in via di eccezione, ai sensi dell’art. 1460 c.c. o come fonte di pretesa risarcitoria per la ridotta commerciabilità del bene (Cass. Civ. Sez. II 25.2.2002 n. 2729). La consegna di cosa “aliud pro alio” non è soggetta ai più brevi termini di prescrizione previsti per le c.d. azioni redibitorie, ma è soggetto all’ordinario termine di prescrizione decennale tipico delle azioni risolutorie.
Dunque l’acquirente deve pretendere dal venditore del proprio immobile il certificato di abitabilità dello stesso ed in difetto entro l’ordinario termine di prescrizione decennale dalla compravendita immobiliare esperire l’azione o di risoluzione del contratto per inadempimento del venditore o di risarcimento danni per la ridotta commerciabilità del bene immobile stesso.
Non escludo che in futuro ormai prossimo senza il certificato di abitabilità non si potranno più vendere gli immobili ed attenzione che per i complessi immobiliari ovvero per i condomini il certificato di abitabilità deve essere rilasciato anche per le parti comuni o meglio il condominio deve avere anch’esso il certificato di abitabilità che il costruttore e/o il venditore è obbligato ex lege a rilasciare, altrimenti si corre il rischio di non poter accedere alle varie unità immobiliari per mancanza di abitabilità! Avv. Maria Grazia Longhitano
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LA PAROLA ALL’AVVOCATO PROFILO PROFESSIONALE Roberto Lucarini Manni
Nato a Firenze nel 1959 dove si è laureato in giurisprudenza, esercita da oltre venti anni la professione di avvocato. Ha scritto tre libri (due sul condominio e uno di procedura civile) per la casa Editrice Il Sole 24 Ore Pirola e numerosi articoli con IPSOA, Italia Oggi, Panorama Casa, Italia Casa, ecc. Esperto in materia condominiale tiene apposite rubriche di risposte a quesiti di lettori. Attualmente esercita a Firenze nel campo del diritto civile e spesso viene contattato per problematiche condominiali delle quali ha maturato una notevole conoscenza. Quesito N. 1 - Ascensore - Vorrei sapere se la sostituzione delle funi dell’ascensore va ripartita in base alla tabella di proprietà o in base alla tabella di manutenzione dell’ascensore. La sostituzione delle funi dell’ascensore rientra tra gli interventi che attengono alla manutenzione dell’impianto di ascensore da suddividere in base alla relativa tabella.
Quesito N. 2 - Balconi - Alcuni condomini vorrebbero far mettere un rivestimento di marmo sui parapetti dei balconi, per salvaguardia. Agli effetti della partecipazione della spesa è da considerarsi elemento comune o privato?
Per quanto attiene alla ripartizione delle spese relative ai balconi, in generale, occorre operare un distinguo: fanno capo al regime di proprietà esclusiva del balcone tutte le opere che concorrono alla formazione dello sporto. Riteniamo in questo criterio le opere con funzione cosiddetta statica quindi anche i singoli elementi del parapetto. Invece non confluiscono nel regime di proprietà esclusiva gli elementi decorativi esterni (funzione estetica, decorativa), quali per esempio aggiunte sovrapposte con malta cementizia, viti di ottone, piombi ai pilastrini della balaustra. Questi elementi sono destinati ad accrescere il pregio architettonico dell’intera facciata dell’edificio condominiale. In questa ipotesi, i manufatti stessi costituiscono parti comuni (articolo 1117 del Codice civile), con la conseguenza che la relativa spesa di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, ricade sul condominio in base alla quota millesimale. Nel caso de quo le soglie di marmo da collocare sopra i parapetti hanno funzione statica, essendo tesi a preservare la struttura e pertanto si ritiene che le relative spese gravino sui singoli proprietari. Quesito N. 3 – Facciata - Sono proprietario di un appartamento in un condominio. Vorrei sapere come vanno ripartite le spese per rifacimento della facciata e del tetto. Le spese relative alla manutenzione della facciata e del tetto si ripartiscono in base ai millesimi di proprietà, a norma dell’art. 1123 primo comma del Codice Civile.
Quesito N. 4 - Appartamento vuoto - Possiedo un appartamento in un condominio e lo tengo vuoto. Vorrei sapere se pur non abitandoci devo pagare le spese condominiali e se sì in quale misura.
L’obbligo di ciascun condomino di contribuire alle spese necessarie per la conservazione delle parti comuni e per l’esercizio dei servizi condominiali deriva dalla titolarità del diritto
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reale sull’immobile. Pertanto l’abitare o meno un appartamento non influisce sull’obbligo di pagamento degli oneri condominiali, che sono sempre dovuti. Con l’accordo dei condomini si può ottenere una riduzione sulle spese di riscaldamento (se centralizzato), dimostrando l’effettivo risparmio energetico derivante dalla chiusura dei radiatori nell’unità immobiliare non abitata.
Quesito N. 5 - Citofono - Come deve essere ripartita la spesa di riparazione o sostituzione del citofono, in parti uguali tra i condomini oppure in base ai millesimi?
La spesa per la riparazione o sostituzione del citofono va ripartita in parti uguali tra tutti i condomini che ne sono allacciati.
Quesito N. 6 - Cancello automatico - Nel mio condominio ci sono appartamenti e, in cortile, box auto. L’accesso al cortile avviene attraverso un cancello manovrabile a mano e con serrature tradizionali. I proprietari dei box auto, per agevolare l’ingresso, chiedono l’automazione del cancello, con telecomando, sostenendo che la spesa debba essere suddivisa tra tutti i condomini. Poiché alcuni si oppongono alla spesa, vorrei sapere se ciò debba essere considerata un’innovazione che prevede l’approvazione da parte dei due terzi del valore dell’edificio oppure se debba essere considerata una normale operazione di manutenzione ordinaria.
L’applicazione al cancello condominiale di un sistema di apertura automatizzato non costituisce innovazione, ma semplice modificazione della cosa comune, rispondendo meramente allo scopo di un uso del bene comune più intenso e proficuo, di un più comodo godimento di esso e di una maggiore sicurezza del condominio che evita così la mancata chiusura del cancello per dimenticanza o negligenza dei condomini. Pertanto la relativa spesa può essere validamente deliberata dall’assemblea dei condomini con le maggioranze previste dall’articolo 1136 secondo e terzo comma del Codice civile. Nel caso de quo trattandosi di cortile condominiale, l’automatizzazione del cancello di accesso al medesimo potrà arrecare beneficio non solo ai proprietari dei box, ma all’intero condominio, al quale sarà garantita una maggiore sicurezza.
Quesito N. 7 – Posti auto – In un condominio vi è un’area condominiale scoperta. Vorrei sapere come fare per farci posti auto ed assegnarli in proprietà ai condomini. L’assemblea, con la maggioranza prevista dal secondo comma dell’art. 1136 del Codice Ci-
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vile, può disporre la destinazione a parcheggio delle aree condominiali inutilizzate. Per l’assegnazione in proprietà dei singoli posti auto occorre l’unanimità dei condomini.
Quesito N. 8 - Box – Un condomino, non proprietario di box, parcheggia la propria auto sulla rampa di accesso alle autorimesse. Nel regolamento contrattuale di condominio non è consentito l’accesso ad auto non in uso ai proprietari di box, e le chiavi del cancello si possiedono esclusivamente dagli stessi.
Nel caso de quo, in virtù del regolamento contrattuale di condominio, appare illecita la sosta permanente del condomino non proprietario di autorimesse. E’ opportuno installare un cartello con divieto di sosta per i non titolari del parcheggio su parti comuni. La decisione relativa compete all’amministratore, che ha il dovere di contestare al condomino la sosta permanente vietata. In caso di sistematica violazione pur dopo la contestazione, l’amministratore ha il dovere di rivolgersi all’autorità giudiziaria.
Quesito N. 9 – Oneri condominiali - Ho acquistato un appartamento da un costruttore. Nel contratto preliminare, a cui è stato allegato il regolamento contrattuale di condominio, vi è inserita la clausola che la ditta costruttrice non è tenuta a pagare spese condominiali per eventuali appartamenti che sarebbero rimasti invenduti. La clausola non è stata poi riportata nel rogito rettificato dal notaio. Vorrei sapere se siamo tenuti a pagare le quote di condominio per gli appartamenti invenduti, o deve contribuire anche l’impresa? La circostanza che l’acquirente abbia sottoscritto il regolamento contrattuale di condominio è decisiva. In tale situazione, in linea di principio, la clausola di esonero delle spese delle unità immobiliari invendute deve ritenersi valida.
Quesito N. 10 – Recupero crediti condominiali – Nel mio condominio ci sono unità immobiliari di proprietà di condomini che svolgono attività commerciali, con negozi ubicati al piano terreno dello stabile. In caso di loro fallimento come ci si deve comportare e quali sono le garanzie degli altri condomini?
Nel caso di fallimento di una società proprietaria di locali in un condominio, il condominio può insinuarsi nel passivo del fallimento con apposita istanza per il recupero del credito per spese condominiali. Il credito per le spese condominiali è ammesso in via chirografaria.
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CULTURA
IL GRAND TOUR
PROFILO PROFESSIONALE LORENZO MILANESI (1925) Ha pubblicato presso la Casa Editrice Rubbettino i seguenti libri: • CARMELA CUDA - Viaggio d'amore - nel 1997 • TIRAMISU' - ossia l'incontenibile desiderio, nel 2002 • MONTAIGNE - Della Saggezza - , di cui ha curato la scelta dei testi e la traduzione dal francese, nel 2006. • MONTAIGNE - Socrate a cavallo. Giornale di viaggio in Italia (1580-1581) nel 2008 Chi desiderasse ottenere i tre volumi può farlo tramite Internet sfogliando il catalogo sul sito della Casa Editrice Rubbettino www.rubbettino.it
Si sostiene comunemente che le “radici” del Grand Tour – il lungo viaggio dei giovani aristocratici inglesi in Francia, Germania e Italia dal XVII° sec. in avanti, effettuato allo scopo di acculturarsi e raffinare l’educazione – siano britanniche. Non solo, ma se ne dà inizio con l’espressione, appunto, Grand Tour adottata nella traduzione francese del libro dell’inglese Richard Lassels : ‘Voyage or a complet journey through Italy” pubblicato nel 1670. Chi scrive sostiene invece che, prima ancora del Lassels, vi furono due grandissime personalità francesi che intrapresero e completarono un viaggio di arricchimento culturale in Italia lasciandone testimonianza scritta. Uno è Francesco Rabelais (1491- 1553), autore de “Gli orribili e spaventevoli fatti e prodezze del celebre Pantagruel” (1533); l’altro è Michel de Montaigne (1533 – 1592) celeberrimo autore dei “Saggi” e del “Voyage en Italie”. Ad essi va riconosciuto il merito di rappresentare i capostipiti dei ‘grandtourists’. Questo per ……dare a Cesare ciò che gli appartiene. Che poi sia universalmente adottata l’espressione Grand Tour con il preciso significato che gli è stato assegnato di contraddistinguere una consuetudine di stampo culturale e, perché no, turistico, praticata dalle classi colte e abbienti europee, con in testa quella inglese, a cominciare dal XVII° fino al XIX° secolo, si può anche accettare. Va anzi ricordato, a questo proposito, che la Gran Bretagna, proprio per sottolineare la stretta connessione con le finalità istruttive, finanziava i viaggi con 300 sterline su richiesta motivata. Obbiettivo finale condiviso da tutti i viaggiatori era l’Italia ancora palpitante del Rinascimento, le sue opere d’arte sparse in ogni luogo, i suoi siti archeologici, il suo clima, la musica, i monumenti, ma anche le feste. Questa sete di conoscenza si acuì dopo le scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei riportate alla luce nella seconda metà del 1700. I consigli per effettuare un buon viaggio erano già stati scritti da Bacon nel 1625 con il libro “Of travel” che conteneva minuziosi particolari che andavano dalla durata del viaggio (inizialmente fissato in tre anni), dal corredo, dalle località per le soste, dal diario da tenere aggiornato, dal cambio frequente di residenza, dalle lettere di presentazione, ecc. A buon diritto egli può essere considerato il caposcuola della letteratura per viaggi. A questo libro ne fece seguito un altro, quasi un secolo dopo, scritto da Jonathan Richardson padre e figlio nel 1722 dal titolo “An account of some of the statues, bas-reliefs, drawings, ad pictures in Italy”. Insieme con i viaggiatori prendevano posto nelle carrozze – che erano i mezzi di trasporto prevalentemente usati per gli spostamenti, nel corso dei quali si effettuava, nei luoghi di sosta, il cambio dei cavalli - anche gli accompagnatori il cui numero variava in rapporto alle disponibilità in denaro. Così potevano esserci al seguito il medico, il cuoco, il valletto, il pittore, il corriere-musicista, i quali non di
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rado divenivano relatori del viaggio. (Il viaggio solitario non era neppure immaginabile, se non in circostanze rarissime). Le mete più visitate erano, con Roma in testa, Venezia, Bologna, Firenze e Napoli, senza escludere ovviamente altre città più piccole ma non meno interessanti come Siena, Lucca, Padova e altre alle quali si aggiunsero, come detto, Pompei ed Ercolano. Il corredo da portare con sé per il viaggio e la permanenza era costituito da abbondanti capi di vestiario per tutte le stagioni, ma era direttamente proporzionale al rango del viaggiatore, il quale disponeva anche di quantità di denaro che gli consentivano, alla bisogna, di approvvigionarsi in loco. Comunque, oltre ai capi di vestiario, figuravano nei bagagli anche caffettiere, teiere, bicchierini di corno, candele, fornelletti, orologi, bussole, barometri e qualche arma; il tutto per garantirsi le comodità o anche per un bisogno di sicurezza o per fronteggiare l’imprevisto oppure per tutte le cose insieme. Per queste ragioni a bordo dei mezzi dovevano trovare posto valigie capienti, bauli, porta-abiti e porta-letti al cui interno venivano ricoverati gli abiti, i sacchi a pelo di pelle di pecora, cuscini, coperte, biancheria e perfino zanzariera. Ad essi si accompagnavano, d’obbligo, la cassetta di sicurezza portatile (per i documenti del viaggio, passaporti, certificato di sanità, lettere di credito e denaro) e il “necessarie del voyage” (per gli oggetti d’oro, d’argento, per la toletta, per il cibo, i generi di conforto, la scrittura e … il cucito). Come occupavano il tempo durante il viaggio.Soprattutto con le letture, specialmente di libri ricchi di incisioni e, per i viaggiatori con maggiori disponibilità, di libri in 16° che risultavano costosi sia per le legature dei volumetti che per l’ebanisteria miniaturizzata dello scaffale-contenitore. Poi v’erano le pitture, i giochi da tavolo come gli scacchi e altri. Gli alloggi erano costituiti dalle taverne (solo per la mescita) e dalle locande per mangiare e dormire. La figura centrale di questi locali era l’oste. Col passare del tempo le stazioni di posta per il cambio dei cavalli si evolvono fino a trasformarsi in luoghi di ristoro e ricovero del viaggiatore, con porticati, stalle e ripari per le carrozze al piano terra e stanze ai piani superiori. I personaggi. L’elenco dei viaggiatori è lunghissimo e ….’non direbbe alcunchè’. A noi piace invece rammentarne soltanto qualcuno per la posizione che occupa nel panorama culturale mondiale. Fatto salvo quanto detto per Rabelais e Montagne, questo brevissimo elenco comprende: = Jean Baptiste Colbert (1619 – 1683)Ministro ai tempi di Luigi XIV°, modernizzò le finanze pubbliche francesi. Accortosi, anche di persona, dell’enorme interesse suscitato dal Grand Tour, fondò a Roma l’Accademia di Francia nel 1666, con ciò consacrando l’Italia
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come “fonte a cui abbeverarsi”, punto di sosta e aggregazione per le persone di cultura di tutta l’Europa. = Johann Joachim Winckelmann (1717 – 1768) Fu archeologo e storico dell’arte di nazionalità germanica. Profondo studioso e conoscitore dell’arte antica, scrisse il suo capolavoro “Storia dell’arte nell’antichità” (in Italia col nome di “Storia delle arti del disegno presso gli antichi) nel 1764. Adottò per primo nella storia dell’arte il criterio dell’evoluzione degli stili distinguibili cronologicamente l’uno dall’altro. Fu ucciso per rapina a Trieste da un pregiudicato, certo Arcangeli che, un mese dopo, fu giustiziato. = Edward Gibbon detto il Voltaire inglese (1737 – 1794), scrisse la monumentale “History of the decline and fall of the Roman Empire”. = Johann Wolfang Goethe (1749 – 1832). Massima autorità letteraria della Germania, fu scrittore, poeta e drammaturgo. Il suo capolavoro è “Faust”. Un’opera grandiosa alla quale lavorò per circa 60 anni. Taluni la definiscono il simbolo dell’anima moderna. Effettuò un viaggio in Italia nel 1786 quasi di nascosto e vi si soffermò per quasi due anni. Ne scrisse il diario a distanza di quasi trent’anni dall’effettuazione. = Stendhal, pseudonimo di Henri Beyle (1783 – 1842), grande scrittore francese, nel 1799 si arruolò nella Armèe d’Italie al seguito di Napoleone Bonaparte e in Italia rimase per lunghissimo periodo. I suoi capolavori sono “Il rosso e il nero” e “La certosa di Parma”. Scrisse anche, fra l’altro, “Storia della pittura in Italia”, “Cronache italiane” e “Memorie di un turista”. Vale la pena, visto che trattiamo di personaggi che hanno prediletto il nostro Paese, riportare le parole di Stendhal per sottolineare quanto grande sia stato il suo amore per Milano:“Questa città divenne per me il più bel posto della Terra (…) Milano è stato per me (…) il luogo dove ho costantemente bramato abitare. (….) evitavo d’alzar gli occhi verso un’incisione che sullo sfondo raffigurava il Duomo di Milano, il ricordo era troppo tenero e mi faceva male”. La schiera dei viaggiatori, come detto, fu affollatissima e il suo elenco occuperebbe pagine e pagine. Tutti, se si eccettuano i comprensibili disagi legati al contesto di quell’epoca, tornarono ai loro paesi d’origine pienamente soddisfatti, più acculturati e incantati dal nostro Paese. Lorenzo Milanesi
Per ricevere gratuitamente Professione Immobiliare compilare il “form” sul sito www.webcondominio.eu
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PROGETTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE GIULIA MARCATO Laureata in architettura presso il Politecnico di Milano opera nel settore del restauro d’arte conservativo dal 1990, prima con esperienze di cantiere e successivamente come tecnico specialista nel recupero e restauro degli immobili. Fornisce consulenza per gli interventi di restauro e conservazione del Patrimonio Architettonico e Monumentale ( Palazzi Storici, Castelli, Ville, Chiese, ecc…). Provvede all’ espletamento di pratiche tecnico-burocratiche presso gli Enti preposti per le autorizzazioni e permessi (Comuni, Soprintendenze, …), nonché offre assistenza per la ricerca di sponsor e finanziamenti. Tra le sue specializzazioni, anche il coordinamento e la consulenza artistica in cantiere.
Il Restauro Conservativo delle Facciate di Palazzo Coduri
UN PALAZZO SIGNORILE D’EPOCA , UN MONUMENTO
Sito a Milano in pieno centro cittadino appena fuori dal braccio destro della Galleria Vittorio Emanuele, dal punto di vista architettonico e decorativo Palazzo Coduri in Via S. Radegonda presenta un’architettura imponente sviluppata su sette piani alti circa trenta metri di altezza. Il basamento è costituito dai primi due piani rivestiti con paramento in intonaco cementizio tipo bugnato, finitura che caratterizza anche gli altri tre piani sovrastanti; gli ultimi due invece, sono intonacati. Gli elementi decorativi che interessano il basamento e i tre piani sopra sono costituiti da capitelli, teste di leone e cornici modanate. Sono presenti anche diversi elementi aggettanti come i bellissimi balconi, i timpani sovrastanti le finestre e diversi medaglioni. Degni di nota e, anch’essi, oggetto dell’intervento di restauro conservativo, sono i portoni di entrata sul lato Berchet e S. Raffaele, impreziositi da belle cariatidi. Palazzo Coduri, bell’esempio di architettura signorile milanese di metà ottocento, risulta un Monumento da preservare. E’ stato quindi progettato un intervento di restauro di tipo conservativo che ha interessato le facciate, utilizzando le lavorazioni usuali nel trattamento tecnico ed estetico che si usa per i manufatti storici tutelati. Pertanto, nel rispetto dei segni del tempo, sono state evitate lavorazioni troppo invasive e pesanti. Soffermandoci su una descrizione più dettagliata dei lavori, l’intervento di restauro attualmente in fase di realizzazione, ha previsto diversi momenti di diagnosi scientifica e di fasi di studio preliminare. Le indagini diagnostiche eseguite sui materiali e le campionature-prove non invasive in cantiere ci hanno permesso di stabilire una metodologia precisa di intervento, nonché i materiali più idonei e le loro composizioni-percentuali specifiche, confermando il progetto proposto in fase preliminare a ponteggi smontati. Ad una prima operazione di pulizia a secco per rimuovere i depositi più coerenti è seguita la tradizionale fase di preconsolidamento (preceduta dalla demolizione delle parti pericolanti, là dove necessario). Messi in sicurezza i materiali del paramento, tutte le superfici sono state interessate da una pulizia graduata a secco e a umido a seconda del materiale e del suo stato di conservazione, ap-
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profondita, con l’ausilio di impacchi di polpa di carta e prodotti specifici per il restauro. La pulitura, fase cruciale per garantire un risultato ottimale, si è conclusa con risciacqui ad acqua deionizzata, e con la chiusura di tutte le crepe e fessurazioni, nonché con l’iniezione di prodotti consolidanti ove si verificava il distacco del paramento dal supporto murario.
Vista Lotto I durante il montaggio del ponteggio
Vista Balcone al di sopra Portone Ingresso prima dei lavori
Porzione di balcone ammalorato e incompleto prima dei lavori
Tutti gli elementi plastici che compongono l’apparato decorativo sono stati oggetto di attento restauro tramite la reintegrazione plastica delle parti mancanti effettuata con impasti idonei. Notevole perizia è stata anche posta nel restauro conservativo degli intonaci con il loro consolidamento e ripristino con malte idonee e simili all’originale per composizione, granulometria e colore, nonché con stuccature e con impregnazione di prodotti
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idonei non pellicolanti. Tutte le superfici di finitura delle Facciate saranno infine protette con prodotti appositi idrorepellenti, ma traspiranti, non pellicolanti e a anti-graffiti. Apprezzata nei cinquant’ anni di attività per la serietà, l’arte e la tecnica del restauro, la ditta GF Marcato si è consolidata attraverso un’attenta valorizzazione dei Beni storici-artistici e una costante ricerca della migliore conservazione degli apparati pittorico-architettonici per la loro manutenzione e tutela restituendo all’ edificio storico al suo antico splendore. La qualità e il risultato estetico-conservativo degli oltre 150 interventi globali su beni storico-culturali (Chiesa, Palazzi e Dimore Storiche ) eseguiti ci hanno permesso di essere conosciuti e di continuare ad operare nel settore come ditta specializzata e di fiducia che vanta una struttura flessibile e di lunga tradizione riponendo nella perfetta esecuzione a regola d’ arte e nella cura dei lavori le sue più importanti risorse. I nostri settori di intervento sono molteplici: AFFRESCHI E DIPINTI MURARI, APPARATI DECORATIVI, FACCIATE E MATERIALI A VISTA e STUDIO TECNICO. Per la presenza di diverse tipologie di finiture, materiali, tecniche pittoriche e problematiche varie, tali Manufatti storici richiedono capacità di valutazione delle scelte da operare e esperienza nella gestione del personale e dei tempi di realizzazione. Le procedure e i sistemi utilizzati in cantiere sono quelli consolidati e ben documentati in letteratura in materia di puliture, consolidamenti, restauro e protezione di materiali lapidei, intonaci, cotti, stucchi e dorature, dipinti murali a fresco e a secco; tinteggiature e velature con sistemi tradizionali o moderni, base di conoscenza indispensabile per ogni azione di valorizzazione del bene culturale. Per maggiori informazioni o per contattarci vi invitiamo a consultare il nostro sito Internet all’indirizzo: www.gfmarcato.com o a chiamare in Studio al numero 02.98288055 per richiedere la nostra documentazione completa. Saremo lieti di redigere un preventivo, avviare una relazione preliminare di progetto, supportarvi nell’inoltro delle pratiche agli enti preposti o di collaborare alla ricerca di sponsor e finanziamenti. GF Marcato Srl Via Tagliabue 16/18 20098 Fr. Civesio S. Giuliano Mil.se (MI)
2009/n. 6
professione immobiliare n6:CONDOMINIO
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FORMAZIONE
Rockwool Building School Rockwool Building School nasce dall'esperienza Rockwool in ambito di risparmio energetico, soluzioni acustiche e protezione incendio. Il riscontro positivo da parte del mondo professionale ha spinto Rockwool a creare questa società di consulenza che offre un servizio a 360°, analizzando tutti gli aspetti legati alla progettazione a basso impatto energetico e ad elevati standard acustici. L’efficienza energetica è senza dubbio la fonte di energia più pulita e sicuramente la più sostenibile in termini economici: ottimizzare un progetto rendendolo “energeticamente efficiente” significa trovare il giusto equilibrio tra il binomio involucro-impianto, abbassando il più possibile il fabbisogno di energia primaria garantendo elevati livelli di comfort. “Progettare sostenibile” significa progettare partendo dal contesto climatico, sfruttare gli apporti solari gratuiti, ottimizzare le prestazioni dell’involucro opaco e trasparente per contenere i consumi , garantendo elevate prestazioni termiche ed acustiche. Rockwool Building School offre la sua consulenza in fasi diverse del progetto architettonico, dalla stesura di una strategia preliminare fino alla pianificazione degli interventi e alla realizzazione delle opere, e consiste essenzialmente nell’ affiancare e supportare i progettisti delle opere edilizie ed impiantistiche, al fine di individuare le eventuali strategie di miglioramento della prestazione dell'edificio e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La consulenza, è attivabile sulla progettazione di un nuovo edifico, sulla riqualificazione di un esistente o perfino come verifica di prestazioni e diagnosi. Attraverso calcoli preliminari, audit energetici, modellazioni dinamiche, Rockwool Building School seguirà l’evoluzione del progetto sviluppando, in collaborazione con
PROFESSIONEIMMOBILIARE
tutti gli attori del processo, le soluzioni adatte ai risultati prefissati ed ottimizzate in termini di costi. Parallelamente al supporto offerto attraverso la consulenza, Rockwool Building School sta elaborando un Software dedicato alla progettazione di edifici ad alta efficienza energetica che, oltre ad indirizzare il professionista verso scelte più “sostenibili”, organizza un documento di informazione e gestione, una sorta di “Manuale d’uso” della casa, dove il futuro utente troverà dettagli sulle scelte progettuali che hanno portato l’edificio a classi energetiche di eccellenza. Il Manuale potrà essere personalizzato su ciascuna abitazione, e conterrà, per esempio, consigli su come gestire in modo corretto il proprio impianto (in base agli orari e alla presenza degli utenti), quali infissi schermare durante la stagione estiva per limitare gli apporti gratuiti o quali materiali sono stati selezionati per le partizioni opache. Per concludere l’attività di assistenza e supporto, Rockwool Building School ha strutturato un programma di formazione che vuole essere uno strumento utile alla crescita delle competenze tecniche dei progettisti, delle imprese e delle amministrazioni. Il quadro normativo italiano e le nuove tecnologie sono elementi in continua evoluzione: risultava perciò fondamentale la nascita di un partner in grado di supportare i settori coinvolti nel processo edilizio verso una progettazione e gestione consapevole degli immobili. In quest’ottica l’amministratore di condominio diventa un interlocutore privilegiato attraverso il quale veicolare le tematiche di risparmio energetico e di rispetto dei requisiti acustici, il protagonista che diventa, attraverso attività di informazione e proposte di intervento, il tramite tra il complicato panorama legislativo, le necessità pratiche dell’utente e la qualità
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delle unità immobiliari. L’offerta formativa ricomincerà nel Gennaio 2009, con un’incontro dedicato proprio agli Amministratori di Condominio allo scopo di guidare le scelte alla luce della normativa di riferimento, delle tecnologie a disposizione e della procedura di accesso agli sgravi. Da febbraio per tutto il semestre sono stati organizzati una serie di corsi dedicati allo studio, progettazione e risoluzione dei ponti termici, delle patologie delle coperture, della facciata ventilata e del cappotto termico (vedere pagina accanto). Durante il semestre verranno inoltre organizzati incontri tecnici ad hoc, tenuti da docenti universitari e da professionisti del settore, sulle novità normative, allo scopo di aggiornare costantemente gli operatori su obblighi, opportunità ed eventuali sgravi finanziari. Rockwool Building School è il partner per il mondo professionale che crede nella qualità del proprio lavoro, in un'edilizia sostenibile che garantisca un ridotto impatto ambientale con elevati livelli di comfort. Rockwool Building School è una società di consulenza energetica ed acustica in grado di supportare il professionista durante tutte le fasi del progetto.
Consulenza Energetica • Audit Energetici e Bilancio Termico • Simulazioni Dinamiche • Consulenza tecnico/normativa nelle varie fasi del processo realizzativo • Certificazioni energetiche Consulenza Acustica • Analisi e progettazione Acustica • Documenti previsionali dei requisiti acustici passivi degli edifici (DPCM.5/12/97) • Stesura documenti di Clima ed Impatto acustico (legge 447/95) • Realizzazione misure fonometriche
Visita il sito www.rw-buildingschool.it 2009/n. 6
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amministratori di condominio
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