13 Professione Immobiliare Lug Ago Set 2012

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Anno 6 n. 13 Luglio Agosto Settembre 2012

Poste Italiane Spa - sped. abb. postale DL.353/ 2003 (conv In. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1,DCB Milano

APAC 2012: le nuove sfide CONFIAC la rivoluzione nel mondo del condominio

MADE EXPO 2012 APAC: il nuovo sito web



SOMMARIO 4 Editoriale: Ing.Stefano Milanesi Ancora crolli, ancora terremoti Fascicolo di Fabbricato Elettronico

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APAC: il nuovo sito web

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Turismo: A pochi kilometri da Milano: una gita in VAL VERZASCA

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Novità: CONFIAC: la rivoluzione nel mondo del condominio

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Le Aziende informano: Convenzioni

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Tecnologia: D.P.R. N. 59/09: RISPARMIARE ENERGIA NEI CONDOMINI PARTENDO DAL TRATTAMENTO DELL’ACQUA CALDA SANITARIA E DALL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO.

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Recensioni

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La parola all’ Avvocato:

Pubblicazione trimestrale Direttore responsabile: Ing. Stefano Milanesi Editore APAC Associazione Professionale Amministratori di Condominio sito web: www.webcondominio.eu e-mail: professioneimmobiliare@yahoo.it

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Sicurezza

PROFESSIONE IMMOBILIARE

REVISIONE PER ERRORE DELLE TABELLE MILLESIMALI CONDOMINIALI

Promozione e Sviluppo Lucia Rizzi: lucia.rizzi@fastwebnet.it 393 7281395 Grafica e Stampa presso Tipografia Laser Copy Center s.r.l Via Livraghi 1 – 20126 Milano MI

Mostre e Convegni: MADE Expo 2012 - 1

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Verde e Giardini: Il Verde come stile di vita

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Al numero 13 di Professione Immobiliare Luglio Agosto Settembre 2012 - hanno collaborato:

Risparmio Energetico Risparmio energetico in condominio: basta la maggioranza ridotta

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Lorenzo Milanesi, Livia Chiara Mazzone, Stefano Milanesi, Carlo Geri, Antonella Chiametti, Federica Mariotti, Aquaverde, Luigi Martone

Cultura: Lorenzo Milanesi Crociati e Infedeli

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La Parola all’Avvocato: Obblighi di sicurezza in condominio: l’amministratore di condominio è tenuto ad ottemperare a quanto previsto dall’art. 26 del D.lgs. 81 del 2008 Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, cioè alla redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi interferenziali(DUVRI)?

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La Parola al Commercialista Dott.ssa Antonella Chiametti E’ ufficiale: con la pubblicazione del decreto sviluppo 2012 la detrazione del 36% passa al 50%

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Servizi al condominio

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Cultura

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Mostre e Convegni: MADE Expo 2012 - 2

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In copertina: foto Milanesi: Locarno (CH) palazzi in riva al Lago Maggiore

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EDITORIALE

Ancora crolli, ancora terremoti in Italia: si chiede ovunque il fascicolo di fabbricato... e noi diciamo: ELETTRONICO alle logiche della natura del territorio. E così sia nel caso del terremoto del Friuli che in quello che ha appena devastato la Romagna, si é parlato di eventi non prevedibili (ma Mirandola non era stata rasa al suolo nel 600?). Da molto tempo APAC sta lavorando insieme a REOS e ad altri professionisti del settore, al Fascicolo di Fabbricato Elettronico strumento indispensabile se si desidera sapere, ad esempio, se i nostri fabbricati hanno o meno determinate caratteristiche e la loro reazione ad eventi quali quelli citati. Ma anche per applicazioni meno impattanti, ma non meno determinanti ai fini di una buona gestione del patrimonio edilizio Italiano, risulta di grande rilievo avere dei database aggiornati degli elementi costituenti i nostri condomini. Tante e troppe volte abbiamo situazioni nelle quali i professionisti si approcciano al fabbricato e non trovano dati corretti, omogenei e disponibili, con il risultato finale

che i lavori non sono di eccellenza e i dati finali non rimangono nemmeno in mano dei giusti proprietari, ma dei fornitori.. MADE Expo ha lanciato proprio di recente un appello a riguardo e abbiamo

Quale sarà il significato delle parole nelle virgolette ?

E visto che in quei mesi stavo sviluppando un tema relativo

Si potrebbero dare varie interpretazioni, fare diverse suppo-

all’ incremento della sicurezza delle persone in condizioni

sizioni, personalmente opterei per il significato che è stata

di fragilità, ecco che nella mia mente si va a formare un

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un cortese contributo sull’editoriale del numero 12 di Professione Immobiliare L’ Oggetto è il TITOLO

così bene espressa da Robert Musil(*): “Se esiste il senso

punto ipotetico che potrebbe costituire una soluzione al bi-

della realtà deve esistere anche il senso della possibilità”.

sogno sottolineato dalle parole del Vigile del Fuoco.

Ci trovo un profondo legame con l’ “unire i punti” di Jobs,

Un punto, o meglio, una soluzione semplice in tutte le sue

con questa particolarità, che il primo punto, quello di par-

implicazioni.

Apro per la prima volta una copia della Rivista “Professione

tenza, è reale, mentre il secondo, quello di arrivo

In pratica si tratta di apporre sulla parte interna della porta

Immobiliare”, precisamente il n.12 del Luglio 2011, e subito-

è decisamente ipotetico: è da inventare, definire e realiz-

di casa, una busta di plastica contenente tutte quelle infor-

vengo attratto dal titolo dell’ editoriale:

zare.

mazioni che fanno sì che un eventuale

Steve Jobs

Come da inventare, definire e realizzare è il percorso tra i

intervento di soccorso risulti, per riprendere le parole del VF,

Unire i punti e i nostri successi

due punti !

efficace ed efficiente.

Steve Jobs è mancato da pochi giorni e vedere che è stato

Mi spiego con un esempio pratico e, spero, pertinente alla

A questo punto, necessitano due cose: in primis ingegne-

preso a tema di un editoriale due mesi prima... non si può

tematica trattada da “Professione Immobiliare”.

rizzare l’ idea e, in seconda battuta, farla diventare una

non leggere !

All’ inzio di questa estate, dialogando sugli interventi di soc-

POS per i vari Enti e Corpi preposti ad effettuare interventi

Si parla della famosa lectio magistralis tenuta all’ Universi-

corso, un Pompiere, senior d’ età e di esperienza e junior

di soccorso !POS è un acronimo che in questo caso sta per:

tà di Stanford, quella ripresa da tutti i servizi TV, lectio nella

di pensione, mi racconta di un episodio avvenuto a casa

Procedura Operativa di Soccorso.

quale Jobs suggerìva a tutti gli studenti :

di un signore anziano e single e conclude con la seguente

Chi scrive si propone per l’ ingegnerizzazione dell’ idea.

“stay hungry, stay foolish”: rimanete affamati; rimanete

considerazione: “ certo che se allorquando si interviene,si

Chi invece si propone per creare quella massa critica per

pazzi !

potessero avere a disposizione delle informazioni specifice

far sì che quest’ idea diventi realtà ?

Nel testo non si riprende questa esortazione, bensì ci si riferi-

del contesto in cui ci si trova, certo che si potrebbe interve-

Ing. Carlo Geri

sce al tema dell’ importanza di sapere “unire i punti”.

nire in maniera più efficace ed efficiente.

Sembra strano, ma gli Italiani riescono a non imparare mai dalle esperienze passate. Da quando (52 anni fa) sono nato, sento parlare sempre di sciagura, devastazioni, alluvioni, frane e crolli che hanno interessato la nostra Nazione da nord a sud senza grosse distinzioni. Ogni volta sembra la prima. Eppure, se ben vogliamo vedere, le motivazioni sono sempre le stesse e non si è fatto che ben poco per limitare i danni imparando dal passato. Le carte sismiche hanno seguito principi legati al numero e forza dei sismi stessi e poco

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subito proposto un convegno sul tema nella speranza di riuscire questa volta a mettere insieme le forze e le volontà necessarie a raggiungere finalmente il risultato sperato. Stefano Milanesi

NUOVO SITO APAC a circa un mese è stato pubblicato il nuovo sito APAC. Una veste rinnovata per lo strumento principe di comunicazione adottato da APAC.

Grafica accattivante, menù contestuali e ampi aree per articoli e immagini si accompagnano ad una grande disponibilità di spazio dedicato alla pubblicità, ai collegamenti alle strutture che collaborano con l’Associazione ed alla rivista Professione Immobiliare. 210.000 visite e un futuro ancora piü roseo. Convenzioni, pagine dedicate ai Soci, e una gestione assolutamente innovativa dei contenuti, consentono al nostro sito una flessibilità non comune e la possibilità di adattarsi a tutte le necessità di ua Associazione che basa sulla comuni-

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cazione il proprio “must”. La dinamicità del sito si associa ai diversi ambiti contenenti questionari e form di richiesta con risposte automatiche e reindirizzamenti ai responsabili delle risposte. Da notare la possibilità per tutti i collaboratori, per tutte le aziende convenzionate e, in primis, per tutti i Soci di gestire in modo diretto i contenuti. Nello stesso tempo i contenuti del sito sono diversificati in funzione dei diritti che posseggono gli utenti che si collegano e si registrano. Insomma, un bel risultato per tutto il gruppo APAC!!! Stefano Milanesi

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Turismo

A pochi kilometri da Milano Una gita in VAL VERZASCA A circa 1 ora e 40’ da Milano, percorrendo l’autostrada Milano Como Chiasso sino a Bellinzona Nord e poi dirigendoci verso Locarno, abbiamo l’occasione di prendere la deviazione per a Valle Verzasca. La Valle Verzasca è una valle svizzera del Canton Ticino. Appartiene al distretto di Locarno e comprende i comuni di Mergoscia, Vogorno, Corippo, Lavertezzo, Brione Verzasca, Gerra Verzasca, Frasco e Sonogno. Tranne Mergoscia, appartenente al circolo di Navegna, tutti questi comuni sono parte del circolo di Verzasca. Situata tra la Valle Leventina e la Val Maggia, include Mergoscia, centro geometrico del cantone; è l'unica valle del cantone che non comprende un confine di Stato. Circondata da alte montagne, è collocata a nord del Lago Maggiore e si estende da sud a nord per circa 25 km. Ospita un bacino artificiale, il lago di Vogorno, formato da una diga alta 220 metri e larga 380. Dal punto di vista orogafico la valle si colloca nelle Alpi Ticinesi e del Verbano (sottosezione delle Alpi Lepontine) (Fonte Wikipedia)

rappresentano un grande motivo di attrazione sia per appassionati dei vari sport della montagna che per i turisti domanicali. Per dare una idea dell’effetto di imponenza basta pensare che il fondovalle si alterna tra i 500 e i 900, mentre le montagne che lo circondano hanno un'altezza media di 2400 m. Nella valle scorre il fiume Verzasca, le cui acque si accumulano nel lago di Vogorno prima di uscire dalla valle nel Piano di Magadino e gettarsi nel Lago Maggiore. Ha la tipica conformazione a “V” delle valli fluviali, pur trovandosi in zona alpina dove sono più frequenti le vallate a “U” di origine glaciale. Tale conformazione ha favorito i costruttori della imponente diga che hanno sfruttato il punto più stretto della valle per edificarla. Nei periodi di glaciazione, infatti, la valle del Ticino (trasversale alla valle Verzasca) era sede di un'imponente ghiacciaio che bloccava le nevi eterne della valle Verzasca. Esse quindi si accumulavano, e il loro scioglimento nei periodi caldi causava un forte deflusso di acqua che donò alla valle l'aspetto attuale. A favorire in modo determinante la conformazione delle rocce molto

levigate e rotondeggianti proprio per l’azione delle acque, è la presenza di minerali della categoria dei graniti “Le valli laterali si raggiungono dai comuni che compongono la valle. Sul lato ovest si raggiungono la Val Resa e la Valle di Mergoscia da Mergoscia; la Val di Corippo da Corippo; la Val d'Orgnana e la Valle del Cansgell da Lavertezzo; la Val d'Osura da Brione; la Val Redòrta e la Val Vegornèss; da Sonogno. Sul lato est, invece, si raggiunge la Val della Porta da Vogorno; la Val Carecchio, la Val Pincascia e la Val d'Agro da Lavertezzo; la Val Mött da Gerra; la Val d'Efra da Frasco.” (Fonte Wikipedia) La firma preponderante è data da alcuni elementi comuni a tutta la valle: l’acqua limpida, le rocce scolpite e levigate, il verde e la tranquillità, la pietra in tutti i propri utilizzi il perfetto equilibrio tra le attività umane e l’intorno.

Rustici a Berzona (Vogorno)

Una delle caratteristiche pregnanti della valle è la presenza dei rustici e dei loro tetti ancora conservati in granito. I pochi edifici recenti sono comunque rispettosi dell’ ambiente e sono stati progettati sapientemente nel pieno rispetto dell’ambiente e in coerenza con l’architettura del luogo.

Vogorno e la Valle Verzasca verso Nord

La Valle Verzasca è una valle molto caratteristica: i monti che la circondano sono imponenti e hanno un aspetto selvaggio e, in alcune situazioni, possono apparire inquietanti. I pendii scoscesi e le innumerevoli cascate (e relativi laghetti)

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A Frasco è presente un Mulino stori-

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Turismo co e funzionante (aperto il Sabato – accesso e visita 1 Franco) e, subito al di sotto, una piccola centrale elettrica ancora funzionante destinata ad alimentare le case del luogo (400 famiglie). Il Mulino funziona con una ruota orizzontale (raro trovarne di simili): il vano d'entrata dotato anche di un forno per il pane, che era utilizzato per la consegna dei cereali e della farina e il locale di macinazione con il macchinario del mulino, costituito da due coppie di palmenti (macine di pietra), scanalate alla francese; quella inferiore era fissa, quella superiore, leggermente sollevata dalla prima, girava trituran-

do i cereali, introdotti attraverso la tramoggia, posta sopra.

La valle che si sviluppa a Ovest rispetto a Brione Verzasca presenta notevoli spunti e sorprese: le acque del fiume che vi scorre, già a poche centinaia di metri dal paese presentano dei giochi, avvallamenti e laghetti da sogno, invitanti per un fresco bagno estivo in un paradiso di prati ben curati e rocce accoglienti.

è Lavertezzo con il suo Ponte dei Salti.

La visione che ci offre la natura in questo sito è sicuramente una delle più belle al mondo. Il ponte che attraversa il fiume su due campate è uno di quelli che ti invogliano al tuffo.

Giochi d’acqua

Se siete particolarmente fortunati avrete la possibilità di incontrare, alzando non di troppo gli occhi al cielo, le aquile che qui dominano incontrastate.

La pala del mulino in funzione

Sotto un’ acqua cristallina e un fondo profondo e sabbioso ti invitano a provare l’ebbrezza di una rapida immersione per sconfiggere la calura estiva. E poi i canali naturali che consentono un percorso fra le rocce a velocità ridotta, portano a delle piccole ed accoglienti spiaggette dove distendersi a prendere il sole.

Il luogo principe della valle e reso famoso dalle immagini che lo ritraggono su tutti i depliant turistici

Stefano Milanesi

La pala del mulino

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NOVITA’

CONFIAC la rivoluzione nel mondo del condominio Il 10/3/2012 nella splendida cornice del Centro Congressi Salesianum in Roma, si è tenuto il 1° Convegno della Confederazione CONFIAC (Confederazione Italiana Associazioni Condominiali) sul tema “L’evoluzione della professione di amministratore alla luce delle ultime normative e della riforma del condominio”

Sono intervenuti, tra gli altri, l’On. Duilio, il Sen. Mugnai, Giovanni De Pasquale della Anaip, Rosario Calabrese della Unai, i quali hanno illustrato la platea circa le proprie idee in ordine alle modifiche al testo originale della riforma ancora in discussione. Infine ha preso la parola l’avvocato Nunzio Costa, responsabile ufficio legale della CONFIAC, il quale ha proposto alcuni emendamenti al testo esitato dal Senato allo scopo di armonizzare la disciplina e renderla più aderente alle mutate esigenze della materia. Infatti è stato proposto di utilizzare il procedimento sommario di cognizione quale modello di ricorso delle impugnative alle delibere delle assemblee condominiali, nonché l’adozione dello strumento offerto dall’art. 614 bis, quale rimedio per velocizzare la fase esecutiva

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tempi rapidi, efficaci ed efficienti.

L’incontro è stata anche l’occasione per presentare la saldatura avvenuta a livello nazionale tra le associazioni di amministratori aderenti alla CONFIAC e che si ricordano essere ACAP, APAC, SESAMO, CESCOND, CONDOMINIO ITALIA, MAPI, ed AMMINISTRATORI PROFESSIONISTI.

I Presidenti delle associazioni coinvolte nella confederazione hanno illustrato il piano operativo delle iniziative in corso.

Il Presidente della CONFIAC ha chiuso i lavori annunciando che verranno stipulate delle ulteriori intese e convenzioni che potranno essere utilizzate dai soci di ciascuna delle singole sigle confederate.

Le associazioni aderenti sono 7 con un totale di circa 7000 associati e 63 sedi periferiche distribuite su tutto lo stivale. BUON LAVORO A TUTTI NOI

Nel dettaglio è emerso che la CONFIAC adotterà lo strumento della conciliazione per la soluzione alternativa al contenzioso ed ha già stipulato una convenzione con l’Organismo “Conciliazione per tutti”; promuoverà corsi di formazione allo scopo di rendere la figura dell’amministratore sempre più preparato ad affrontare le crescenti responsabilità della categoria; offrirà nuovi servizi ad alto valore aggiunto per rendere l’amministratore per rendere l’amministratore un soggetto professionale ed in grado di fornire risposte in

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Le Aziende Informano: CONVENZIONI COMMERCIALISTA

PULIZIE

TECNOLOGIA

Dott.ssa Antonella Chiametti - Dottore Commercialista e Revisore Contabile - (vedi riquadro pubblicità) applica un prezziario particolare per i Soci APAC - Consulenza Fiscale, Societaria, Amministrativa Studio Via Pergolesi 29 - 20124 Milano tel 02 6738 2920 fax 02 6671 5637 email infostudiochiametti.com - www.studiochiametti.com CBS MILANO Servizi di Pulizia a 360 gradi - visitare il sito www.cbs-group.it Sconto riservato solo per i soci APAC dal 3% al 5% Direzione Generale Via Donizetti, 9 - 20020 Solaro (MI) Tel +39 02 96 79 87 83- Fax +39 02 96 79 28 20 Werotec Verifica di tenuta condotte gas su tutto il territorio Andreas-Hofer-Straße, 46 - 39011 LANA (BZ) tel. +39 0473 491999 Fax +39 0473 491998 - Email - info@werotec.it

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TECNOLOGIA D.P.R. N. 59/09: RISPARMIARE ENERGIA NEI CONDOMINI PARTENDO DAL TRATTAMENTO DELL’ACQUA CALDA SANITARIA E DALL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO. Nel Giugno 2009 è stato pubblicato il Decreto del Presidente della Repubblica n. 59/09 che costituisce il Decreto attuativo della Legge 192 sull’efficienza energetica negli edifici e quindi anche nei condomini; in altre parole il D.P.R. contiene tutti i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per contenere i consumi di energia degli edifici e raggiungere gli ambiziosi obiettivi di Kyoto e dell’Unione Europea. Il Decreto disciplina i criteri per la progettazione, l’installazione, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici, sia nuovi che sottoposti ad interventi di ristrutturazione. Il Decreto si applica a tutte le Regioni e Province autonome, anche a quelle realtà locali che avevano già approvato, in precedenza, dei propri provvedimenti per regolamentare l’efficienza energetica negli edifici e anche la certificazione degli stessi.

emissioni di CO2. Uno degli elementi più importanti di questo Decreto è che prende in considerazione anche il validissimo contributo che un corretto trattamento dell’acqua sanitaria e dell’impianto di riscaldamento, consente al fine di migliorare l’efficienza energetica negli edifici. Prima di prendere inconsiderazione che cosa il testo del regolamento prevede in termini di obblighi per quanto riguarda il trattamento dell’acqua, è interessante per il lettore fare un passo indietro e capire quantitativamente quale sia il reale contributo che il trattamento dell’acqua apporta all’efficienza energetica negli edifici. I risultati di recenti studi condotti da organismi scientifici Nazionali ed Europei hanno posto in evidenza come il trattamento dell’acqua calda sanitaria, mediante la semplice aggiunta di polifosfati

consenta il recupero di circa il 18/20% di efficienza per gli impianti di climatizzazione invernale rispetto ai medesimi impianti non soggetti ad alcun tipo di trattamento.

Perché è così importante questo Decreto volto a garantire l’efficienza energetica negli edifici? La risposta è molto semplice: ogni anno gli italiani consumano per la climatizzazione dei propri edifici 15 miliardi di metricubi di metano, 6 miliardi di litri di gasolio e 2 milioni di tonnellate di combustibile solido (carbone e legna). Così facendo si immetto nell’atmosfera di 370milioni di tonnellate di gas serra e altri inquinanti, portando così la spesa media annua per il riscaldamento di una famiglia Italiana a circa € 1.200,00.= all’anno. Applicando i requisiti tecnici previsti dal DPR 59/09 è possibile conseguire un risparmio energetico complessivo del 60%, con una drastica riduzione anche delle

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(CALCARE NELL’ACQUA SANITARIA)

(FIG. 3) che impediscono il formarsi delle incrostazioni calcaree nei corpi scaldanti, oppure la rimozione di calcio e magnesio (gli ioni responsabili, attraverso la durezza dell’acqua, della formazione di incrostazioni calcaree), mediante la tecnica dell’addolcimento con scambio ionico,

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CALDA

Ma i benefici del trattamento dell’acqua non si fermano alla sola acqua calda sanitaria, viene bensì presa in considerazione anche l’acqua nei circuiti di riscaldamento, laddove le semplici aggiunte di prodotti protettivi filmanti (FIG. 5+6), che impediscono il depositarsi delle incrostazioni calcaree, riducendo altresì i fenomeni corrosivi, consentono un recupero di efficienza superiore al 8/10%, rispetto agli stessi impianti che non hanno subito alcun tipo di trattamento.

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TECNOLOGIA e un dosaggio di polifosfati alimentari per l’acqua sanitaria;

(CALCARE E CORROSIONI IMPIANTO RISCALDAMENTO) Quindi gli effetti complessivi di un corretto trattamento dell’acqua calda sanitaria e dei circuiti di riscaldamento sono molto importanti, evidenti e possono fare risparmiare ad ogni famiglia anche € 250/300 all’anno, con un investimento decisamente ridotto ed in grado di garantire una maggior durata e sicurezza negli impianti stessi.

(SCHEMA A) - se la durezza totale dell’acqua è superiore ai 15°fr occorre aggiungere a quanto sopra un trattamento di addolcimento per entrambi i circuiti in modo da ridurre la durezza e riportarla sotto i 15°fr;

Che cosa prevede quindi il DPR 59/09? Prevede che per tutti gli impianti nuovi e per tutte le ristrutturazioni i seguenti requisiti obbligatori: - se la durezza totale dell’acqua è inferiore ai 15°fr occorre prevedere sempre un condizionamento chimico dell’acqua del circuito di riscaldamento a cui occorre aggiungere una filtrazione meccanica di sicurezza

(SCHEMA B)

Questi requisiti valgono per tutte le tipologie di edifici pubblici, privati e a prescindere dalla potenzialità complessiva del generatore di calore. E’ importante rammentare che il progettista, il direttore lavori, il proprietario, il conduttore dell’unità immobiliare, l’amministratore di condominio, il terzo responsabile, il manutentore e il costruttore che non ottemperino a quanto previsto dal DPR n. 59/09 e quindi non prevedono un corretto trattamento dell’acqua nei termini sopra esposti, incorrono nelle sanzioni art. 15 del Dlgs. 192/05 (esempio: sanzioni amministrative e segnalazioni all’ordine per provvedimenti disciplinari). Il trattamento dell’acqua pertanto contribuisce a: 1) migliorare l’efficienza degli impianti termici; 2) garantire durata e sicurezza degli stessi; 3) ridurre le emissioni di anidride carbonica; 4) migliorare la qualità della vita Stefano Bonfanti Cillichemie Italiana S.r.l. - Milano

(FIG.7)

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Sicurezza

SERVIZI SKP PER I CONDOMINI

occuperà del pronto intervento armato, attraverso una pattuglia di zona, su allarme. Quest’ultimo potrà pervenire in centrale o attraverso il collega-

1. Portierato e controllo accessi

mento degli impianti di sicurezza (anti intrusione e TVCC) o attraverso la

SKP investigazioni e servizi di sicurezza s.r.l. è la società del gruppo che si

chiamata su apposita frequenza radio del nostro Istituto da parte dell’ope-

occupa di tutti i servizi di controllo accessi e portierati per aziende, grossi

ratore (comando antirapina in dotazione al personale di servizio).

complessi industriali e condomini.

La centrale, attraverso la visione del segnale remotizzato delle telecame-

A tal proposito, la nostra policy aziendale, sempre gradita alla committen-

re, potrà, oltre che inviare la propria pattuglia, allertare direttamente le

za, presuppone un modello mensile di certificazione del nostro operato,

forze dell’ordine competenti che in caso di flagranza di reato (es: scaval-

consistente in una raccolta dei report giornalieri riportante gli accadimenti

camento del muro di cinta) procederanno direttamente all’identificazione

salienti, con una casistica predefinita e specifica per i condomini al fine

ed in caso di reato all’arresto.

di fare statistica su base semestrale/annua e con delle proposte finali al-

La visione delle telecamere da parte del nostro Istituto di vigilanza (spe-

legate che possono essere di volta in volta discusse in assemblea o più

cifichiamo che la visione avviene solo a seguito di segnale di allarme)

velocemente dai rappresentanti del condominio.

ci permette anche di discriminare nell’immediato eventuali falsi allarmi e

Tale attività, oltre a rendere visibile e definito il lavoro del portiere, lo rende,

di eseguire pertanto solo interventi pertinenti affinché non sia mai creato

cosa non da poco, valutabile oggettivamente.

subbuglio inutile nel condominio.

2. Servizi di vigilanza

3. Impianto di antintrusione e TVCC

Il servizio sarà erogato dalla SKP Vigilanza s.r.l., società che nel gruppo si

La Skp Technology si occupa della progettazione ed installazione di im-

occupa di tutti i servizi propri della vigilanza normati dal Testo Unico di Pub-

pianti antintrusione e videosorveglianza, ormai indispensabili per una mag-

blica Sicurezza. La società opera con licenza prefettizia e nello specifico si

giore protezione discreta ma estremamente efficace del condominio.

RECENSIONI Guida per l’individuazione, il calcolo e l’applicazione al processo di stima di tutti i coefficienti di differenziazione Il testo è il primo manuale sui cosiddetti coefficienti di differenziazione, vale a dire gli elementi che nei processi valutativi correggono la stima di un bene per meglio individuarne le caratteristiche rispetto ai valori “normali”. I lunghissimi anni di esperienza degli autori hanno consentito di riunire, in un’unica opera, tutte le tipologie di coefficienti generalmente incidenti su di una valutazione. Dagli accessori alle alee di inesigibilità alle aree esterne al certificato di agibilità, dal degrado manutentivo alla destinazione d’uso, dalla dilazione del prezzo ai diritti personali di godimento sulle cose e ai diritti reali, dalle finiture interne al livello di piano. E ancora: dalla previsione di realizzazioni infrastrutturali alle previsioni di peggioramenti o miglioramenti ambientali, dalla progettualità dell’intervento alla servitù prediale, dalla sovraordinarietà o sotto ordinarietà del cespite alla vetustà dell’immobile. Nel libro si possono insomma trovare un insieme di coefficienti davvero esaustivo e completo per dare un’indicazione concreta sul valore effettivo di un bene. In conclusione, uno strumento di lavoro indispensabile per chiunque si accinga a sviluppare una stima immobiliare.Alessia Del Mastro Pagine 400 - Prezzo € 25,00 Flavio Paglia Patrizia Carvelli CANALE MUSSOLINI (di Antonio Pennacchi) Per i lavori di bonifica delle Paludi Pontine, progettati dal Duce ed iniziati nel 1926, in questa terrà e nelle città appena fondate si trasferiscono molte famiglie del nord. Tra queste, la famiglia Peruzzi, spinta dal coraggioso zio Pericle, che con le sue vicende e quelle degli altri protagonisti, appartenenti al ceto sociale dei contadini, ci offrono una descrizione minuziosa, a volte ironica, dell’Italia della prima metà del secolo scorso. L’ascesa del giovane Mussolini, la miseria della campagna, le lotte fra socialisti e fascisti, la guerra d’Abissinia sono alcuni dei temi affrontati da questo romanzo, una saga familiare per il quale l’autore ha vinto il premio Strega 2010. Antonio Pennacchi è nato a Latina nel 1950. Ex-operaio, ha pubblicato il suo primo romanzo “Mammut”, nel 1994. Ha definito il romanzo “Canale Mussolini” “l’opera per la quale è venuto al mondo”. (Nives Castenetto) MALANOVA (di Cristina Zagaria) Prendendo spunto da un fatto di cronaca avvenuto in Calabria, l’autrice narra una storia di soprusi e violenza sessuale. La vittima è un’ingenua ragazzina tredicenne, una piccola donna del sud che osa sporgere denuncia e chiedere giustizia: è costretta, però, ad andarsene dal suo paese, perché in questa terra “l’uomo è cacciatore” e la donna deve tenere le ”malenuove”, le brutte notizie, all’interno delle mura domestiche. Un romanzo duro, intenso, che fa riflettere, senza superflui pietismi. Cristina Zagaria è nata a Carpi nel 1975. Vive a Napoli e, oltre a scrivere romanzi, si occupa di giornalismo. (Nives Castenetto)

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LA PAROLA ALL’AVVOCATO Avv. Federica Mariotti

Laureata in giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano, dopo l’esame di Stato si è iscritta all’Ordine degli Avvocati del Foro di Milano. Svolge la propria attività come libero professionista, con studio sito in Milano, occupandosi delle materie civilistiche, con specializzazione in diritto condominiale, diritto di famiglia, procedure di recupero del credito e risarcimento del danno.

REVISIONE PER ERRORE DELLE TABELLE MILLESIMALI CONDOMINIALI E’ possibile ottenere la correzione delle tabelle millesimali inficiate da errore, qualora un condomino si renda conto che tali tabelle sono state calcolate sulla base dell’errata indicazione della superficie del suo appartamento, in realtà meno ampio di quanto indicato nelle tabelle?

Il diritto di ciascun condomino sulle cose comuni è proporzionato al valore del piano o porzione di piano che gli appartiene, se il titolo non dispone altrimenti (art. 1118 comma 1 c.c.). Tale valore si determina attraverso le cd. Tabelle millesimali, che rappresentano una traduzione in frazioni millesimali del rapporto di valori esistente tra ciascuna singola proprietà e l’intero edificio del condominio. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, resa a Sezioni Unite (Cass. n. 18477/2010), ha introdotto un’importante modifica nella disciplina relativa all’approvazione ed alla revisione delle tabelle millesimali. Tale sentenza, infatti, disattendendo l’orientamento fin’ora prevalente in base al quale per l’approvazione o la revisione delle tabelle millesimali era necessario il consenso di tutti i condomini, o, in mancanza, un provvedimento del giudice reso su istanza degli interessati in contraddittorio di tutti i condomini, ha affermato che “l’atto di approvazione delle tabelle millesimali, al pari di quello di revisione delle stesse, non ha natura negoziale; ne consegue che il medesimo non deve essere approvato con il consenso unanime dei condomini, essendo a tal fine

sufficiente la maggioranza qualificata di cui all’art. 1136 comma 2 c.c.”. Se la regola fondamentale del condominio è il principio dell’approvazione a maggioranza, non si vede perchè, precisa la Corte di Cassazione, anche le tabelle millesimali non possono essere approvate secondo tale principio. Da ciò discende, inoltre, che se le tabelle vengono formate o modificate dall’assemblea con criteri errati, il condomino leso nel suo diritto può impugnare la delibera davanti all’autorità giudiziaria convenendo solo l’amministratore del condominio e non più tutti i condomini. Con riferimento alla revisione delle tabelle millesimali, l’art. 69 n. 1 disp. att. c.c. prevede che i valori proporzionali dei vari piani o porzioni di piano possono essere riveduti o modificati, anche nell’interesse di un solo condomino, quando risulta che sono conseguenza di un errore. Sull’ambito di applicazione di tale norma, la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha affermato che l’errore che giustifica la revisione delle tabelle millesimali, deve consistere nell’obiettiva divergenza tra il valore effettivo delle singole unità immobiliari ed il valore proporzionale ad esse attribuito nelle tabelle. Può, tuttavia, accadere che, nell’originaria formazione delle tabelle millesimali, tali tabelle risultino allegate ad un regolamento di condominio avente natura contrattuale. Una recente pronuncia della Corte di Cassazione (n. 7300/2010) ha evidenziato che, qualora i condomini abbiano in modo espresso dichiara-

MOSTRE E Convegni MADE EXPO: RICOSTRUIRE PER RILANCIARE ILSETTORE: TORNA DAL 17 AL 20 OTTOBRE L’APPUNTAMENTO CON LE PRINCIPALI AZIENDE DEL SETTORE E L’OFFERTA PIÙ COMPLETA PER LA FILIERA DELLE COSTRUZIONI

MADE EXPO

ottobre 2012 nei padiglioni di Fiera Milano Rho, una quattro giorni dedicata al business e all’innovazione tecnologica conun’attenzione particolare al costruire sostenibile, in tut-

MADE expo scalda i motori per la quinta edizione: l’appuntamento per le principali aziende rappresentative dei diversi comparti della filiera costruzioni sarà dal 17 al 20

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to di accettare che le loro quote nel condominio vengano determinate in modo difforme da quanto previsto negli artt. 1118 c.c. e 68 disp. att. c.c., dando vita alla diversa convenzione di cui all’art. 1123 comma 1 ultima parte c.c., la dichiarazione di accettazione ha un indubbio valore negoziale, e impedisce di ottenere la revisione ai sensi dell’art. 69 disp. att. c.c.. Qualora, invece, come nel caso esposto nel quesito, l’approvazione delle tabelle millesimali non abbia assunto natura negoziale, il condomino può ottenere la revisione delle tabelle secondo il procedimento previsto dall’art. 69 disp. att. c.c. sulla base della mera ed obiettiva divergenza tra il valore effettivo delle singole unità immobiliari ed il valore proporzionale ad esso attribuito nelle tabelle. A tal fine dovrà chiedere all’assemblea dei condomini che deliberi a maggioranza la revisione delle tabelle stesse o, in mancanza, agire in via giudiziarie nei confronti dell’amministratore per ottenere una sentenza costitutiva che disponga tale revisione. Riferimenti normativi e giurisprudenziali: Sul diritto dei partecipanti sulle cose comuni: • art. 1118 c.c. • art. 68 disp. Att. c.c. Sulla procedura di revisione delle tabelle millesimali • art. 69 disp. Att. c.c. Corte Cassazione – Sezioni Unite – n. 18477/2010 Corte di Cassazione n. 7300/2010

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te le sue declinazioni. MADE expo riparte in uno scenario difficile per la filiera costruzioni, che vede il settore in una situazione di stallo dovuta a diversi fattori, tra cui i ritardi nei pagamenti e la difficoltà di accesso al credito. La manifestazione èun’occasione importante per il mercato interno, che trova a MADE expo risposte e soluzioni concrete e un’occasione di incontro con la business community internazionale.

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VERDE E GIARDINI Per ulteriori informazioni o semplicemente per un consiglio professionale il personale di AquaVerde è disponibile ai seguenti recapiti: AquaVerde – Sede Legale e Operativa: Via Strada Mirabella s/n 46040 Cavriana (MN) Tel.: +39 0376 855076 Fax: +39 0376 805413 – info@aquaverde.it - www.aquaverde.it

IL VERDE COME STILE DI VITA I

mmaginate un parco o un giardino ricco di essenze arboree e di piante meravigliose, il tutto arricchito da bossi e siepi a contornare la zona…chi non desidererebbe uno spazio verde così curato?

La strategia giusta per garantire prodotti e servizi di qualità è stata quella di investire molto sulle metodologie di lavoro, sul personale qualificato e su tutti i processi necessari ad ottenere gli elevati standard tecnici che caratterizzano tutte le realizzazioni La bellezza di un parco o di un giar- di AquaVerde, in particolare le attidino è un elemento che difficilmen- vità che l’azienda ha sempre curato te lascia insensibili, tutti ne siamo af- con estrema attenzione sono: fascinati e ci lasciamo coinvolgere dall’aspetto riposante che la natura, • La prima fase di studio dell’impiancon l’aiuto dell’uomo, è in grado di to, totalmente gratuita, che prevede fornirci. una dettagliata progettazione realizzata con moderni programmi CAD Molti privati, aziende ed anche enti che consentono di avere precise inpubblici non rinunciano al loro spa- dicazioni riguardo ai costi esecutivi zio verde, sicuri che esso possa co- e al materiale da installare. stituire anche un ottimo biglietto da visita per i loro diversi interlocutori. Eppure non basta disporre di tempo e denaro per trasformare in un paradiso naturale il proprio spazio verde, occorre anche saperlo mantenere e, soprattutto, garantirgli lunga vita. Per fare ciò è necessario rivolgersi a veri esperti e professionisti dell’impiantistica idrica e dell’irrigazione che siano in grado di fornire serviEsempio di uno studio per un zi e consulenza ed intervenire per impianto di un centro sportivo tempo in modo adeguato e profes• La realizzazione d’impianti di irrigasionale. zione automatica per parchi e giarAquaVerde è un’azienda fondata dini dotati di irrigatori statici e dinanel 1998 che ha fatto dei servizi pro- mici in grado di adattarsi a qualsiasi fessionali per l’irrigazione e le attrez- esigenza climatica e del terreno: “+ zature per parchi e giardini la sua verde - acqua” è lo slogan che camissione diventando, in poco tem- ratterizza gli impianti realizzati con po, leader nazionale di riferimento la moderna componentistica utilizin questo settore, specializzandosi zata (programmatori, elettrovalvonella progettazione e realizzazio- le, sensori pioggia) che garantisce ne di impianti tecnologicamente un risparmio idrico anche dell’80% all’avanguardia sia per la scelta dei rispetto ad un impianto “tradizionamateriali sia per la corretta gestione le” e una più lunga vita dello spazio verde irrigato. delle risorse idriche disponibili.

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Disegni di specifica messa in opera irrigatori e pompe • La realizzazione impianti di irrigazione ad uso agricolo con ali gocciolanti auto compensanti o normali sistemi di filtrazione manuali o automatici delle acque, impianti per serre e per orticolture e impianti di ferti-irrigazione. • La realizzazione di giochi d’acqua, fontane, laghetti artificiali costruiti in vetroresina o con teli impermeabili e l’illuminazione pedonale e subacquea per parchi e giardini.

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• L’assistenza post-vendita che garantisce l’efficienza e la lunga durata delle opere realizzate: dopo la consegna “chiavi in mano” dell’impianto, oltre alla prima attivazione dello stesso con controllo generale dei livelli e messa in funzione in automatico è previsto il primo “svuo-

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VERDE E GIARDINI tamento” invernale, con controllo e spegnimento stagionale dell’impianto stesso e l’assistenza telefonica con consulenza tecnica sul funzionamento e la regolazione di tutto quanto è stato realizzato. • La vendita di materiale professionale gestita con un magazzino di oltre 1.200 mq; in effetti AquaVerde è certificata come “Installatore autorizzato” dei prodotti a marchio TORO e RAINBIRD (irrigatori, elettrovalvole e programmatori) e su tutto il materiale utilizzato viene data una garanzia di 24 mesi. Anche la componentistica accessoria necessaria per la realizzazione degli impianti è di alta qualità e rispetta tutte le norme internazionali di sicurezza.

• La realizzazione “a regola d’arte” per gli scavi e la posa delle tubazioni principali, delle elettropompe, dei filtri e di tutto il materiale impiantistico in generale, è garantita dall’utilizzo di moderni macchinari e attrezzature e dal personale altamente qualificato impiegato nei cantieri. Dal 2004 AquaVerde ha anche ottenuto la certificazione OPRAH S.O.A. per la realizzazione di grandi opere.

nentistica e con i più importanti vivaisti italiani.

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Per ulteriori informazioni o semplicemente per un consiglio professionale il personale di AquaVerde è disponibile ai seguenti recapiti: AquaVerde – Sede Legale e Operativa: Via Strada MiFacciata con esposizione di alcuni mezzi della nuova sede di Cavriana

Interno magazzino prodotti della nuova sede di Cavriana

Tutte queste attività sono ulteriormente arricchite da un particolare gusto artistico per il verde che AquaVerde ha maturato in 15 anni di esperienza sul campo e grazie anche alle consolidate partnership con i migliori fornitori di compo-

rabella s/n 46040 Cavriana (MN) Tel.: +39 0376 855076 Fax: +39 0376 805413 info@aquaverde.it www.aquaverde.it

APAC nel 2012: Una corsa verso il futuro!!! 8 sessioni di corsi per i soci a Milano, Monza, Busto Arsizio; Impostazione nuovi corsi a Padova, Legnano, Padova e Firenze 4 sessioni di convegni aperti al pubblico Più di 600 Consulenze gratuite ai soci via email; Consulenze gratuite ai soci telefoniche; Consulenze gratuite ai soci scritte; Professione Immobiliare rivista gratuita distribuita a 6.800 indirizzi di Amministratori in tutta Italia; 20.000 pagine di manuali e dispense. Stand presso il MADE Expo (280.000 visitatori); 4 Convegni tematici Contatti con le più importanti realtà del settore immobiliare; Contatti con le più importanti riviste del settore; Convenzioni con grandi strutture di servizio al Condominio. Primo convegno CONFIAC - Consorzio di Associazioni di Amministratori di Condominio PROFESSIONE IMMOBILIARE

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RISPARMIO ENERGETICO RISPARMIO ENERGETICO IN CONDOMINIO, BASTA LA MAGGIORANZA RIDOTTA A oltre 18 anni dal varo della prima legge organica sul risparmio energetico (10/91), oggi finalmente si hanno le idee un po' più chiare a proposito delle maggioranze "speciali" previste per gli interventi di efficienza energetica in condominio (commi 2 e 5 dell'articolo 26 della legge). L'ultima parola in proposito l'ha detta la legge 99 del 23 luglio scorso (al comma 22 dell'articolo 27) integrando il comma 2 (dopo il restyling portato dal Dlgs 311/2006) che ora così recita: «Per gli interventi sugli edifici e sugli impianti volti al contenimento del consumo energetico e all'utilizzazione delle fonti di energia di cui all'articolo 1, individuati attraverso un attestato di certificazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abilitato, le pertinenti decisioni condominiali sono valide se adottate con la maggioranza semplice delle quote millesimali rappresentate dagli intervenuti in assemblea». La decisione L'aggiunta portata dalla legge 99/2009 è quella delle ultime parole («rappresentate dagli intervenuti in assemblea»). La nuova norma ha fatto piazza pulita di tutte le interpretazioni precedenti, di dottrina e giurisprudenza, inventando una nuova maggioranza condominiale, non contenuta nel Codice civile: quella "semplice" dei millesimi degli intervenuti in assemblea. In altre parole non contano i condomini favorevoli all'intervento, bensì solo i loro millesimi: devono essere più di quelli dei condomini che votano contro, sommati con eventuali astenuti (la giurisprudenza ha chiarito che contano come contrari). Naturalmente l'assemblea deve essere di per sé valida. Devono cioè essere presenti di persona o per delega almeno un terzo dei condomini che possiedano un terzo dei millesimi. Queste sono infatti le maggioranze necessarie per la seconda convocazione (le assemblee in pri-

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ma sono casi rarissimi). Fatti alcuni elementari calcoli, si può dire che una decisione di risparmio energetico potrebbe in teoria vedere il voto positivo dei condomini che possiedono appena 167,7 quote su 1.000, se all'assemblea partecipano solo un terzo dei condomini che possiedono solo un terzo dei millesimi. Va aggiunto che, per giurisprudenza di Cassazione, anche una decisione presa senza le necessarie maggioranze è annullabile solo se impugnata in giudizio entro 30 giorni da quando se ne ha avuta conoscenza: trascorso questo periodo, diventa valida.

solo la ristrutturazione di impianti di riscaldamento, ma anche quella di impianti di condizionamento estivo e di produzione di acqua calda sanitaria. Via libera anche alle opere di coibentazione degli edifici (per esempio del tetto o anche dei muri, con "cappotti termici"). Potrebbe forse essere consentita a maggioranze ridotte pure la conversione dal gasolio al metano, se non altro perché si tratta di un combustibile meno inquinante che allunga il ciclo di vita della caldaia e "sporca" meno camini e canne fumarie. Ciò porta, sul lungo periodo, al miglioramento del rendimento.

Gli interventi ammessi

Risparmio energetico

Ci si può chiedere: ma quali interventi sono da considerare «volti al contenimento del consumo energetico»? Prima che intervenisse il Dlgs 311/2006, modificando il comma 2, si disponeva di un elenco abbastanza preciso delle opere ammesse, contenuto sempre nella legge 10/91 (articolo 8) ed espressamente richiamato nel comma 2. Ora non più. Ci si limita ad affermare due cose. La prima è che sono comprese tutte le opere che coinvolgono fonti rinnovabili di energia (sole, vento, idroelettrico, geotermico, biomasse). La seconda è che può andar bene qualsiasi intervento programmabile, se porta a un risparmio attestato da una certificazione energetica o una diagnosi energetica. A patto che, naturalmente, si seguano alla lettera le prescrizioni del Dpr 59/2009, che impone certi parametri di legge per gli interventi sugli impianti di riscaldamento. Per fare qualche esempio, certi rendimenti minimi sia per la caldaia sia per le nuove pompe di calore elettriche o a gas (quando li si sostituisce) nonché sonde di rilevamento della temperatura all'esterno dell'edificio per tarare quella interna.

Per deliberare interventi diretti al risparmio energetico, purché individuati con una certificazione energetica o una diagnosi energetica, basta la maggioranza dei millesimi degli intervenuti in assemblea (articolo 26, comma 2, legge 10/1991). Il Dpr 59/2009 scoraggia la trasformazione dell'impianto negli edifici residenziali con più di quattro appartamenti (e in quelli più piccoli se la potenza nominale è maggiore o uguale di 100 kW) a meno che sia inevitabile per cause tecniche o di forza maggiore.

Alle condizioni previste dalle norme tecniche, sono agevolate non

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PROGETTAZIONE: Restauro conservativo CULTURA Crociati e Infedeli PROFILO PROFESSIONALE LORENZO MILANESI (1925) Ha pubblicato presso la Casa Editrice Rubbettino i seguenti libri: • CARMELA CUDA - Viaggio d’amore - nel 1997 • TIRAMISU’ - ossia l’incontenibile desiderio, nel 2002 • MONTAIGNE - Della Saggezza - , di cui ha curato la scelta dei testi e la traduzione dal francese, nel 2006. • MONTAIGNE - Socrate a cavallo. Giornale di viaggio in Italia (1580-1581) nel 2008

L’invettiva che gli islamici più oltranzisti lanciano sovente contro gli occidentali è proprio questa: “crociati e infedeli”. Ma da dove esattamente questo termine derivi, tanti non sanno. Esso viene dalle ‘crociate’ che furono vere e proprie operazioni militari organizzate in Europa fra la fine del XI sec. e quella del XIII sec., col principale patrocinio della chiesa cattolica, allo scopo – apparente – di “liberare i luoghi santi” del Medio Oriente – con in testa Gerusalemme – che erano in mano agli “infedeli” (così venivano definiti quanti non professavano la fede cattolica). Nella pratica, però, le crociate si possono interpretare – a distanza di tanti secoli – come una sorta di colonizzazione ante litteram messa in atto da varie forze convergenti sospinte, chi più e chi meno, dalla volontà di allargare i propri domini, incrementare i profitti e l’influenza in Europa (da dove si mettevano in movimento). In vista di tanto importanti obiettivi, i protagonisti principali erano dunque le case regnanti, i feudatari, i mercanti – con in testa Venezia, Genova e Pisa – (che tentavano di sottrarre territori e mercati agli arabi e a Bisanzio) e, naturalmente la chiesa cattolica. Ma chi per primo può aver avuto questa idea? Sul finire dell’anno 1000 i turchi cosiddetti Selgiuchidi s’erano impadroniti di quasi tutta l’Asia Minore. Gerusalemme cadde nelle loro mani nel 1070 e nel 1071 a Mazienkert avevano sconfitto un esercito “romano” (cioè bizantino) suscitando non poche preoccupazioni nel mondo europeo. A Roma, Urbano II (Ottone di Lagery, 1040 – 99, papa dal 1088) , volendo perseguire la politica della chiesa cattolica, mirante alla sottomissione degli ortodossi, all’allargamento della propria influenza nell’Europa orientale e alla cacciata degli islamici dai territori sia del Medio Oriente che dell’Africa settentrionale, indisse la prima crociata al Concilio di Clermont Ferrand nel 1095, così rispondendo anche alla richiesta d’aiuto da parte dell’imperatore di Bisanzio. Il papa invitò tutto l’occidente a partecipare all’impresa promettendo facilitazioni di ogni genere e la remissione dei peccati. La prima crociata (1096) guidata da Pietro l’Eremita fu denominata “dei pezzenti” in quanto formata da poveri e da contadini originari d’Italia, Francia e Germania i quali pensavano così di affrancarsi dal tallone dei feudatari e dei signorotti delle rispettive provenienze. Si trattò dunque di un’accozzaglia di raccogliticci sprovveduti che al primo scontro furono sterminati. La vera Prima crociata (1096) ufficialmente bandita dal papa Urbano II – che infiammò gli animi con un discorso a tinte forti – fu composta dall’aristocrazia feudale europea, da cavalieri e truppe bene armati e organizzati, con la guida spirituale di Ademaro di Monteil vescovo di Le Puy. Giunti a Costantinopoli, si diressero poi in Asia Minore, conquistarono varie città e a Edessa fondarono il loro primo Stato. Il 5 luglio 1099 occuparono Gerusalemme dove, come ha poi raccontato Raimondo d’Anguliers, si abbandonarono a massacri spaventosi dai quali si dissociarono i bizantini. In questo periodo, come bracci operosi dell’opera di cristianizzazione dei ‘luoghi santiì, furono istituiti gli Ordini cavallereschi dei “Templari” (francesi), “Teutonico” (germanico) e “Giovannita” (italiano). Il comandante più noto della spedizione fu Goffredo di Buglione (di Boulogne) che si dimostrò più politico che pellegrino: strinse buoni rapporti con l’imperatore bizantino Alessio I Commeno e, dopo la presa della città, fu eletto dai baroni al seguito, re di Gerusalemme (22/7/1099), ma egli preferì il titolo di “difensore del santo sepolcro” La Seconda crociata.prese il pretesto della caduta di Edessa nel 1144. La predicò Bernardo di Chiaravalle a Vèzelay e la bandì il papa Eugenio III (Bernardo Paganelli) nel 1145. Questi convinse a parteciparvi il re di Francia Luigi VII e l’imperatore germanico Corrado III. Ma le

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loro truppe lungo il tragitto si trasformarono in un’armata di facinorosi che si dedicarono ad ogni sorta di violenze e rapine. Osteggiati infine anche dai bizantini, furono prima battuti e poi sterminati nelle vicinanze di Damasco nonostante l’arrivo di rinforzi dei Templari e Giovanniti. (Corrado III aveva al suo seguito il nipote Federico, poi soprannominato Barbarossa). Partecipò a questa crociata anche Cacciaguida, antenato di Dante Alighieri. La Terza crociata fu bandita dal papa Gregorio VIII (Alberto di Morra) al quale succedette, due mesi dopo, il papa Clemente III (Paolo Scolari) ed ebbe come pretesto la caduta di Gerusalemme (1187) per mano del turco Saladino che s’era impadronito dell’Egitto e di buona parte dell’Arabia. Vi parteciparono il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone, quello di Francia Filippo II e quello di Germania Federico Barbarossa. Partirono da Marsiglia il 6 luglio 1189 diretti verso la Sicilia e poi verso Cipro Vi furono però aspre discordie interne specialmente fra francesi e inglesi che sfociarono nell’abbandono del campo da parte dell’uno e dell’altro re (Federico Barbarossa morirà annegato durante un banale bagno a Salef il 10 giugno 1190). Prima però il re inglese firmò un accordo con il sultano Saladino che permetteva la visita di Gerusalemme – in mano musulmana – ai pellegrini

Roma, ...

cristiani disarmati. Questo re rientrò in patria il 9 ottobre 1192 mentre il Saladino, diretto alla Mecca, fu stroncato dalla malaria (1193). La Quarta crociata. Morto il Saladino , il papa Innocenzo III (Lotario dei conti di Segni) non si limitò a bandire questa crociata, ma ne estese gli effetti contro gli albigesi (1208), i mori di Spagna e le popolazioni baltiche che erano pagane. La spedizione verso il Medio Oriente mirava ad occupare prima l’Egitto e poi Gerusalemme. A capo fu posto Bonifacio del Monferrato il quale prese accordi con il doge di Venezia Enrico Dandolo che pretese 85.000 marche imperiali d’argento per far approntare una flotta in grado di trasportare l’intero corpo di spedizione.. Venezia, anziché turbare i buoni rapporti esistenti con l’Egitto, diresse la flotta contro la rivale Bisanzio. Dopo una serie di contrasti con gli abitanti, i crociati si dimenticarono di Gerusalemme e, vinti i bizantini, fondarono l’Impero Latino d’Oriente. Chi trasse i maggiori vantaggi dal lato dei commerci fu Venezia e non la chiesa cattolica o i feudatari. L’Impero Latino, gestito da imbelli governanti e aggredito da bulgari e slavi, crollerà nel 1261. Tuttavia Bisanzio, conquistata dai turchi che la eleggeranno a capitale del loro stato, sopravviverà ancora per altri 200 anni.. La crociata, comunque, si tramutò - alla fine e per le controverse vicende – in una guerra fra Stati

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cristiani, da una parte i cattolici e dall’altra gli ortodossi. Il dissidio durerà fino ai giorni nostri. La Quinta crociata. Il Concilio Lateranense IV decise di indire questa nuova crociata e fu lo stesso papa Innocenzo III che la bandì nel 1217. Vi partecipò Giovanni di Brienne re di Gerusalemme e Andrea II re d’Ungheria. La spedizione, alle prese – in Egitto - con una piena del Nilo, fu completamente decimata. I superstiti cedettero Damietta (cittadina all’estremità est del delta del grande fiume) in cambio della libertà di ritirarsi senza difficoltà. Fra i partecipanti annoverò la presenza di Francesco d’Assisi che si era illuso di convertire il sultano al cattolicesimo. La Sesta crociata fu bandita dal papa Gregorio IX (Ugolino dei conti di Segni – 1170/1241) e condotta, di malavoglia, da Federico II. Questi s’era rifiutato di partecipare alla crociata precedente (e per questo gliene fu addebitato il fallimento) e si impegnò per questa con il trattato di S. Germano (1225). Giunto sul luogo, sottoscrisse a Jaffa un patto con il sultano che garantiva il possesso ai cristiani per 10 anni di Gerusalemme, Betlemme e Nazareth (1229). Qui Federico si fa incoronare re e quindi torna in Europa. I turchi nel 1244 si riprenderanno Gerusalemme e altre città importanti. Questa fu l’unica crociata che, senza spargimento di sangue, fu coronata dal successo. Fu altresì molto proficua dal lato culturale perché Federico portò in Europa non soltanto le invenzioni e le tecnologie ignote in occidente, ma tutte le conoscenze custodite nelle fornitissime biblioteche arabe. La Settima crociata si svolse fra il 1248 e il 1254. Alla testa delle truppe si pose Luigi IX re di Francia. Salpò dal porto francese di Aigues-Mortes verso l’Egitto dove sbarcò nel luglio 1249. Riconquistò la città di Damietta. Ma la sua armata fu dapprima malridotta da una violenta tempesta e poi dalle malattie e, in uno scontro, sconfitta definitivamente. Il re, ammalato, fatto prigioniero, rientrò in Francia nel 1254 dopo essere stato liberato dietro pagamento di un salatissimo riscatto Fu un fallimento. La Ottava crociata può essere considerata l’ultima dal lato ufficiale. Si tradusse in un vero e proprio disastro da ogni punto di vista. La condusse Giacomo I d’Aragona partendo da Aigues-Mortes nel luglio 1270. Già in partenza la spedizione fu decimata da una violenta tempesta e, giunta a Tunisi, sconvolta dalla peste e dalla dissenteria. Il re stesso ne morì e suo fratello, Carlo d’Angiò, al seguito, si affrettò a ritornare in Sicilia con i pochi superstiti dopo aver firmato un trattato col califfo di Tunisi che gli concesse il possesso di Malta e Pantelleria.. La Nona crociata (1270) non fu da meno dell’ottava. Il re di Francia Luigi IX – che aveva guidato la settima rimediando una sonora sconfitta e la prigionia – ne fu a capo. Appena giunto in Tunisia, il corpo di spedizione fu colpito dalla peste e lo stesso re vi morì. I superstiti ritornarono frettolosamente ai lidi di partenza. La Decima crociata ha ripetuto l’insuccesso delle precedenti. Fu guidata dal figlio – Edoardo – di Enrico III re d’Inghilterra il quale pensò bene, dopo le sconfitte subite, di sottoscrivere un trattato di pace con il sultano. Egli testimoniò, in un rapporto, della situazione scandalosa trovata in Palestina a seguito dei contrasti fra i mercanti veneziani, genovesi, i cavalieri crociati e i traffici altrettanto corrotti con i cosiddetti ‘infedeli’. Edoardo era stato accompagnato da Teobaldo Visconti che poi, nel 1271, divenne papa col nome di Gregorio X. Questi, nel Concilio di Lione del 1274, proclamerà – inascoltato – una nuova crociata.. La situazione si trascinò senza altri tentativi fino al 1291 quando, con la caduta di S. Giovanni d’Acri, può considerarsi definitivamente conclusa l’epoca delle crociate in Terra santa.

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La parola all’ Avvocato:

SICUREZZA - SAFETY

PROFILO PROFESSIONALE Avvocato Livia Chiara Mazzone laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano nel 2001, iscritta all’Ordine degli Avvocati di Milano dove esercita la professione di avvocato specializzato nel diritto penale d’impresa con particolare attenzione alle tematiche connesse al diritto penale del lavoro e dell’infortunistica. Collabora alla sezione penale della rivista di diritto del lavoro D&L. Via Quadronno n. 4 – 20122 Milano - Tel. 02.49538200 fax 02.49538201 Email: avv.liviachiaramazzone@gmail.com

Obblighi di sicurezza in condominio: l’amministratore di condominio è tenuto ad ottemperare a quanto previsto dall’art. 26 del D.lgs. 81 del 2008 Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, cioè alla redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi interferenziali(DUVRI)? Tale documento è specificamente richiesto dal comma 3 dell’art. 26 del D.lgs. 81/08 ed è un documento nel quale il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento indicando le misure adottate per eliminare o quanto meno ridurre al minimo i rischi da interferenze. Prima condizione è quella che il datore di lavoro sia committente, cioè affidi lavori o servizi all’interno della propria azienda ad un’impresa appaltatrice esterna. Il documento in questione deve essere allegato al contratto di appalto o d’opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Tali disposizioni non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi e neppure ai servizi di natura intellettuale ed alle mere forniture, nonché ai lavori o servizi di durata non superiore a due giorni. La funzione di questo documento è quella di indicare tutte le misure idonee ad eleminare o quanto meno ridurre al minimo i pericoli, che, per l’effetto o in concomitanza dell’esecuzione delle opere appaltate, vanno ad incidere sui lavoratori presenti in azienda. Le condizioni per cui le indicazioni dell’art. 26 comma III D.lg. 81/08 si applichino sono:

la presenza di un datore di lavoro nella sua qualità di committente e l’altra che i lavori affidati in appalto siano da svolgere all’interno dell’azienda o di una sua singola unità produttiva. E’ chiara, a questo punto, la necessità di verificare se, nel nostro caso, si sia in presenza di queste condizioni. La definizione sia di azienda che di unità produttiva si rinviene all’art. 2 del medesimo D.lg. 81/08: “complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato”. Il datore di lavoro è individuato come il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Il lavoratore è definito tale indipendentemente dalla fattispecie contrattuale che lo lega al datore di lavoro ed anche a prescindere dalla retribuzione: è considerato tale colui che svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro. A fronte di ciò si può affermare che il condominio viene equiparato ad un’azienda nel caso in cui adibisca uno o più lavoratori a

svolgere attività lavorativa nel proprio ambito organizzativo (ad esempio: portiere, giardiniere ecc.). In questo caso, pertanto, l’amministratore di condominio rivestirà la qualifica di datore di lavoro e sarà tenuto a rispettare le disposizioni di cui al D.lgs. 81/08. Nell’elaborazione del documento di valutazione dei rischi si dovranno considerare le possibilità di interferenza tra gli specifici rischi esistenti nel condominio e l’attività oggetto d’appalto che ivi si svolge. In caso contrario, invece, cioè in assenza di lavoratori dipendenti o ad essi equiparati che prestino attività lavorativa per conto del condominio, l’amministratore non sarà tenuto ad ottemperare alle disposizioni dell’art. 26 D.lgs. 81/08 in quanto non ci saranno rischi di interferenza. Si precisa che ove,invece, si sia in presenza di attività indicate dagli articoli 88 e 89 del D.lgs. 81/08 (cantieri mobili o temporanei) si applicheranno le norme indicate al Titolo V del medesimo Decreto indipendentemente dalla circostanza che il condominio sia considerato datore di lavoro. avv. Livia Chiara Mazzone

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LA PAROLA AL COMMERCIALISTA Dott. Antonella Chiametti, dottore commercialista e revisore contabile Laureata in economia e commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dopo l’Esame di Stato si iscrive all’Ordine professionale di Dottori Commercialisti della provincia di Milano e Lodi, nonché al Registro dei Revisori Contabili. Svolge la propria attività come libero professionista, con studio sito in Milano, occupandosi prevalentemente di problematiche fiscali, contabili e societarie. email: chiametti@interfree.it

E’ ufficiale: con la pubblicazione del decreto sviluppo 2012 la detrazione del 36% passa al 50% Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del 26 giugno è entrata ufficialmente in vigore la nuova detrazione al 50% (ex 36%) per le ristrutturazioni edilizie prevista dal decreto sviluppo 2012, ufficialmente decreto legge n. 83/2012 dal titolo “Misure urgenti per la crescita del Paese”.

(Dia/Scia, concessione edilizia ecc.), da esibire in caso di verifica. In caso di vendita di un immobile ristrutturato, la detrazione delle rate residue può restare al venditore o essere trasferita al compratore, su decisione delle parti.

Va sottolineato che tale regime ha natura transitoria e i Sembra proprio essere questa una delle manovre più beneficiari potranno essere tutte le persone fisiche che: significative di tale decreto, dove si sancisce, appunto, • ristrutturano un immobile posseduto a qualsiasi titolo (cioè l’aumento dell’aliquota di detrazione delle spese sostenute i proprietari ma anche chi è in affitto o in usufrutto) entro il 31 per la ristrutturazione edilizia dei propri immobili. dicembre 2012; Oltre ad aver innalzato di quattordici punti percentuali • acquistano un immobile ristrutturato da imprese di l’aliquota, è stato innalzato anche il tetto per le spese costruzione o cooperative entro il 30 giugno 2013 (ma la ammesse alla detrazione d’imposta, si è passati infatti da € ristrutturazione dev’essere conclusa sempre entro il 31 48.000,00 per abitazione; a € 96.000,00 per abitazione. dicembre 2012). Non cambia nulla, invece per quanto riguarda le modalità Alla fine di tale periodo le spese per la ristrutturazione edilizia per il riconoscimento di tale beneficio fiscale, ne per quanto torneranno a godere di una detrazione d’imposta con concerne la suddivisione di tale detrazione in 10/5/3 periodi a aliquota pari al 36%. seconda del caso. Infatti, il termine ordinario per il recupero di tale detrazione è di 10 anni, in ognuno dei quali si avrà quindi Importanti novità sono state anche apportate la detrazione diritto ad una detrazione pari al 5% della spesa sostenuta. per il risparmio energetico la quale doveva decadere a fine Tuttavia per coloro i quali al 31/12/2012 abbiano compiuto 2012. Sarà, infatti, possibile godere della detrazione del 55% 75 anni possono scegliere la ripartizione della detrazione in fino al 31 dicembre 2012. Passerà invece al 50% fino al 30 5 rate annuali di pari importo, mentre per chi dovesse aver giugno 2013, per poi essere allineata ad una semplice spesa compiuto 80 anni sarà possibile ottenere la ripartizione in soli di ristrutturazione, abbassando l’aliquota al 36%. 3 rate annuali di pari importo. Va comunque ricordato che anche in caso di decesso del titolare della detrazione questi In ogni caso va precisato che per poter usufruire della detrazione d’imposta tutti i pagamenti nei confronti dell’impresa ultimi verranno trasferiti agli eredi del de cuius. che svolge i lavori devono essere necessariamente essere È utile ricordare che già a partire dall’anno 2011 l’Agenzia delle eseguiti tramite bonifico bancario speciale tramite apposito Entrate ha eliminato l’obbligo di invio della comunicazione modello predisposto dalla propria banca. al centro operativo di Pescara, tuttavia si è reso necessaria la compilazione di un apposito campo all’interno della PERIODO - ALIQUOTA - LIMITE DI SPESA DETRAIBILE dichiarazione dei redditi dove vengono evidenziati i dati Fino al 25/06/2012 36% 48.000,00 catastali identificativi degli immobili per cui si richiede la detrazione. Occorre però sempre essere in possesso degli Dal 26/06/2012 al 30/06/2013 50% 96.000,00 altri documenti eventualmente necessari per l’attività edilizia

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SERVIZI AL CONDOMINIO

PROGETTAZIONE: Restauro conservativo CULTURA Segue da pag 18 Oltre a quelle sopra descritte, vi furono altre pseudo crociate nel 1096, nel 1100/1101, nel 1212 e nel 1251 che ebbero tutte un esito disastroso.. Ve ne furono altre verso il nord Europa, ma l’esito fu egualmente negativo. Fallito il tentativo di liberare i “Luoghi Santi”, quale altro risultato può essere ascritto alle crociate?. Di certo furono aperte le comunicazioni commerciali di cui fruirono in maggiore misura Genova, Pisa e Venezia. Comparvero in Europa nuove colture agricole, si rafforzò la borghesia a danno della classe dei feudatari. Ma la distruzione di ogni traccia di fratellanza fra cattolici e ortodossi favorì l’invasione dei turchi in terra europea, anche se ne posticipò l’inizio. Ironia della sorte, quella che, agli inizi delle crociate fu la parola “infedele” con la quale venivano bollati gli islamici che occupavano le terre sante, a distanza di quasi un millennio viene usata dagli islamici fondamentalisti per ritorcere la medesima accusa agli occidentali.

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