Poste Italiane Spa - sped. abb. postale DL.353/ 2003 (conv In. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1,DCB Milano
Anno 3 - n. 7 Maggio 2009
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SOMMARIO Editoriale
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Agevolazioni fiscali, MADE EXPO e comportamenti virtuosi Urbanistica I primi passi di una Milano che cambia. Il quartiere Bicocca Pirelli
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Mostre e Convegni
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Sicurezza - Security
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La parola dell’Avvocato
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La parola ai lettori
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Recensioni
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Software
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Progettazione - Restauro Conservativo
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Risparmio Energetico Campagna “Calorefficienza”
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Risparmio Energetico Mutui a tasso zero per il risparmio energetico
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La Parola al Commercialista Pacchetto anti crisi - Alcune novità
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La Parola all’ Avvocato Installazione di Zanzarierre
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Cultura Artigiani si diventa
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Sicurezza Security Sentinell
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Le Aziende informano
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Truffe e appropriazioni indebite
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Tecnologia Canne fumarie - Breve introduzione
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PROFESSIONEIMMOBILIARE Pubblicazione trimestrale Direttore responsabile: Ing. Stefano Milanesi Editore APAC Associazione Professionale Amministratori di Condominio sito web: www.webcondominio.eu e-mail: professioneimmobiliare@yahoo.it Promozione e Sviluppo Lucia Rizzi: lucia.rizzi@fastwebnet.it - 393 7281395 Antonio Miotto: ottomio@libero.it 338 3452496 Grafica e Stampa presso Tipografia Laser Copy Center s.r.l Via Livraghi 1 – 20126 Milano MI Al numero 7 di Professione Immobiliare Maggio 2009 - hanno collaborato: Stefano Milanesi, Lorenzo Milanesi, Sara Boerci, Antonella Chiametti, Mariangela Padalino, Alessio Pozzoli, Antonio Castaldi, Giovanni Gallace, Silvia Meneghini, Michele Sacchetti, Piergiorgio Galantino, lo Staff del Settore Energia della Provincia di Milano, Giulia Marcato, Nives Castenetto, Roberto Lucarini Manni, Maria Grazia Longhitano.
Registrazione Tribunale di Milano n. 187 del 20 marzo 2007 In copertina: Quartiere residenziale a Berlino, arch. Aldo Rossi foto Silvia Meneghini
Testata iscritta al Registro Operatori di Comunicazione (R.O.C.) n. 15634 Gli articoli di Professione Immobiliare sono pubblicati anche sul sito www.webcondominio.eu
Manoscritti, dati, documenti. Gli articoli e qualsiasi materiale pubblicato in Professione Immobiliare rappresentano le esperienze e le opinioni degli autori ed in nessun caso impegnano Professione Immobiliare nè la Redazione della rivista. Gli articoli e/o i documenti inviati alla rivista Professione Immobiliare (anche a mezzo posta elettronica o consegnati direttamente presso la nostra sede), anche se non pubblicati, non saranno restituiti. La Redazione non è in alcun modo impegnata a pubblicare gli articoli e/o i documenti ricevuti. La collaborazione si intende a titolo gratuito. E’ possibile per le case editrici o singoli autori inviare i testi o le immagini senza copyright di cui si richiede la pubblicizzazione al seguente indirizzo email a:
INFORMATIVA AI SENSI DEL D.LEGS 196/2003 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per potere effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal D.Legs.196/2003. Titolare del trattamento è Professione Immobiliare - APAC (professioneimmobiliare@yahoo.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Professione Immobiliare APAC a cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Legs.196/2003. Per ricevere Professione Immobiliare, richiedere il modulo di autorizzazione all’utilizzo dei dati personali a: professioneimmobiliare@yahoo.it
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EDITORIALE Agevolazioni fiscali, MADE EXPO e comportamenti virtuosi Abbiamo anticipato a Dicembre/ Gennaio uno spunto di discussione che, per fortuna, ci ha dato ragione. Dicevamo allora che avremmo dedicato poco spazio alla discussione sorta a seguito della cancellazione del 55% di agevolazioni fiscali in quanto ritenevamo che questo governo avrebbe agito e risolto la questione in tempi rapidi. E così è stato. In questo periodo siamo stati impegnati su vari ed importanti fronti: la partenza dei nuovi corsi per amministratori di condominio e l’organizzazione della partecipazione alla manifestazione MADE Expo 2009 e di due importanti convegni su temi altamente innovativi: “navigazione immersiva” e “videosorveglianza e privacy nel condominio”. I corsi che sono partiti a Milano e Monza hanno avuto il consueto successo di partecipazione e confermano il momento di particolare interesse per una professione in grande sviluppo. La manifestazione Made Expo nel suo complesso ha conferma-
to sempre più il proprio successo (i dati della manifestazione sono all’ interno della rivista): in un periodo di profonda crisi come questo, pare sia stata la manifestazione con il maggiore incremento di visitatori. Il nostro stand è stato visitato da più di 1.200 persone. I convegni da noi organizzati hanno avuto grande risonanza e portato in aula parecchie decine di interessati professionisti.
Parlavamo di crisi ed è giusto approfittare di questo editoriale per
stimolare i nostri Soci e tutti gli Amministratori che ci leggono a ricordare che, con il proprio comportamento, possono diventare elementi attivi nel ridurre oneri a famiglie spesso in gravi difficoltà. Il ruolo virtuoso dell’ Amministratore si misura proprio oggi attraverso l’applicazione puntuale di tutti quei comportamenti che possono attivamente e rapidamente abbattere le spese condominiali mantenendo la qualità del servizio. E gli ambiti più sensibili sono l’energia, il personale e l’organizzazione del proprio studio. Tutti noi siamo costantemente a disposizione per aiutarVi in questo difficile percorso Professione Immobiliare si avvale, anche in questo numero, di nuove e importanti collaborazioni che si affiancano a quelle già importanti e pregevoli che ci hanno accompagnato sinora. Ancora una volta un numero ricco da conservare. Stefano Milanesi
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URBANISTICA I primi passi di una Milano che cambia: Il quartiere Bicocca Pirelli Diplomata al Liceo Classico, è laureanda in Architettura presso il Politecnico di Milano. Ha collaborato con diversi studi di architettura ed interni, interessandosi parallelamente alla stesura di ricerche ed articoli su temi architettonici ed urbanistici. fuoriasse@gmail.com Silvia Meneghini Foto 1
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Porta la firma di Vittorio Gregotti il nuovo quartiere Bicocca Pirelli, ed è chiara, la si può leggere ogni volta che ci si allontana da Milano su viale Sarca, volgendo lo sguardo alla cinquecentesca villa Arcimboldi, nella vecchia torre di raffreddamento Pirelli e nel suo innovativo guscio contenitore, il quartier generale Pirelli (foto 1). La storia del “nuovo” quartiere Bicocca in realtà, è storia “vecchia” ed inizia nella seconda metà degli anni ottanta, quando la Pirelli, per rilanciare la propria immagine, istituisce un concorso di progettazione che sia in grado di riqualificare quasi 960mila metri quadrati dell’ex area industriale. Per trent’anni, dopo il trasferimento dell’azienda dalla storica sede di via Ponte Seveso sorta nel 1872, la Bicocca è stata la casa della fabbrica e dei suoi lavoratori (foto 2), e per parte di essi la divenne a tutti gli effetti, grazie all’iniziativa Pirelli, la quale commissionò agli architetti Giacomo Loria e Pietro Allodi, la progettazione di un complesso residenziale per accogliere impiegati ed operai della fabbrica stessa. Così flessibile come lo era stata quella zona di Milano negli anni, sorta lungo la via del “ferro”, pronta ad adattarsi al continuo espandersi di alcuni colossi industriali italiani, così avrebbe dovuto essere il nuovo progetto che avrebbe consacrato un nuo-
vo ulteriore cambiamento per questa grande area. A vincere è proprio la flessibilità del progetto elaborato dallo studio Gregotti Associati International, che propone una soluzione in grado di svilupparsi negli anni e così facendo, far fronte ad ulteriori modifiche nel tempo. Consapevole di operare in un luogo che è stato teatro di grande sviluppo, Gregotti, pur disponendo di una delle più grandi aree dismesse su cui architetto abbia mai potuto mettere mano prima di allora, in un centro urbano tanto congestionato come quello milanese, si propone di rimodellarne lo spazio senza stravolgerlo “cambiando il punto di vista”; quello che per anni era stato luogo di celebrazione della fabbrica, sarebbe diventato luogo di celebrazione di chi vi lavora. Per questo motivo la rigida maglia stradale, tipica di un’area prettamente industriale è ancora chiaramente leggibile nel progetto, come pure alcune significative preesistenze: il villaggio operaio e la torre di raffreddamento. Quest’ultima, eletta a simbolo dei fasti dell’azienda, viene scelta proprio per diventare parte integrante del quartier generale della nuova Pirelli (foto 3 ,4 e 5)e. Svuotata della sua funzione di torre di raffreddamento mediante caduta per l’acqua utilizzata nei processi di lavorazione, viene “riempita” a diverse altezze con
un auditorium di 350 posti accessibile dal pian terreno (foto 6), sale per conferenze al quinto e ottavo piano e l’ufficio del Presidente all’ultimo piano, sovrastato dall’eliporto sulla copertura. La torre è racchiusa all’interno di un edificio che ospita 10 piani di uffici aperti sulla corte centrale e che si disloca su tre lati, lasciando libera sul parco di villa Arcimboldi, preesistenza cinquecentesca che da il nome all’omonimo auditorium, la vista della gigantesca torre di 40 m d’altezza, con un diametro che scende dai 32 metri del basamento ai 22 metri della sommità, protetta dall’esterno dalla sola vetrata (foto 7). Negli anni sessanta fu compito di Giò Ponti e dell’Ing. Pier Luigi Nervi consacrare la fabbrica durante il boom economico, con la costruzione del grattacielo Pirelli, il primo grattacielo della città e uno degli edifici con struttura in cemento armato più alti al mondo; tocca invece a Gregotti riconsacrare una nuova fase dell’azienda, che vedrà anche lo sviluppo di un settore immobiliare, proprio con la nascita del progetto Bicocca, e il grande cubo di vetro, acciaio e gres porcellanato ne diventa il nuovo simbolo. Lo stesso architetto chiarisce le scelte architet-
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toniche formali, alla presentazione del progetto dicendo: “...voglio
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URBANISTICA le del Portello, interessata da recenti trasformazioni. L’impegnativo progetto di riqualificazione dell’area Bicocca, di cui la collina ed il grande cubo racchiudono l’essenza storica, ha visto anche una serie di nuove realizzazioni il cui stile è stato più volte dibattuto anche grazie ai recenti sviluppi. Il progetto infatti ad oggi, non è stato ancora portato a compimento, e sol-
solo fare un esempio raccontare un episodio che può essere un po’ il simbolo del modo in cui abbiamo lavorato. Alla Bicocca esiste una bellissima torre di raffreddamento alta quasi 50 metri. Noi abbiamo pensato di costruire la nuova sede degli uffici Pirelli attorno a quella torre, realizzando un grande quadrato che la ingloba e la mantiene in tutta la sua forza simbolica. Nell’interno della torre abbiamo previsto di ricavare delle grandi sale riunione, e all’esterno c’è un vuoto tra torre ed edificio-uffici, che segue l’inclinazione della torre”. I resti della civiltà industriale che già dagli anni Settanta aveva visto la Bicocca impegnata in fenomeni di delocalizzazione e deindustrializzazione, ancora una volta hanno trovato posto in una collina artificiale, raccolti e conservati nella Collina dei Ciliegi, che soltanto dalla scorsa estate ha aperto i cancelli al pubblico (foto 8). Questa iniziativa costituisce parte integrante del progetto del verde (foto 9)elaborato dallo studio Land, e non è certo una novità per la città di Milano, che più volte ha visto risorgere dalle sue ceneri aree collinari destinate a verde pubblico, come il monte Stella o parte del Parco Lambro e come vedrà in futuro nel ex area industria-
tanto da pochi mesi l’area, compresa tra il polo universitario dell’Università Bicocca e il centro commerciale e che doveva essere originariamente destinata all’istituto Neurologico Besta, è stata affidata ai progetti di Sergio Pascolo e Cino Zucchi. La decisione ha riacceso le luci della ribalta sul maestoso progetto, e ha permesso al quartiere Bicocca di far parlare ancora di sé dopo molti anni e lo scetticismo iniziale. Infatti, come osservano gli stessi abitanti, il quartiere, che per quanto riguarda il comparto residenziale ha stentato a decollare, si sta pian piano animando di nuova vita e si vedono i primi fiocchi azzurri e rosa fare capolino dalle finestre. Resta da vedere se le otto torri futuribili alte 50 metri e il parco di 30mila metri quadrati racchiuso all’interno del perimetro disegnato dai nuovi parallelepipedi, saranno in grado di sentirsi a
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casa loro, accanto agli austeri edifici gregottiani, anche se la commissione ha valutato come, il masterplan proposto da Pascolo, sembra inserirsi nel modo migliore all’interno del tessuto urbano preesistente. Tuttavia quello che nessuna polemica potrà mai negare, di questa prima lunga e travagliata vicenda di riconversione urbana per Milano (foto 10), è la volontà che ha animato ogni suo attore, di agire evitando di stravolgere, bensì accompagnando un vecchio luogo a nuova vita, quella vita che ogni città che ha fatto della sua forza lo sviluppo industriale e la costante ricerca del progresso tecnologico, si vedrà cambiare sistematicamente negli anni, alla costante rincorsa o fuga dalle leggi del mercato. Silvia Meneghini
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MOSTRE E Convegni 200.126 PRESENZE (+17,1%) PER LA SECONDA EDIZIONE DI MADE EXPO AUMENTATI DEL 19,8% GLI STRANIERI Con un incremento del 17,1% si archivia la seconda edizione di MADE expo con un successo che va al di là delle più rosee aspettative.
chitettura ed apre ufficialmente la strada al grande appuntamento di Expo 2015.
“Il risultato di questa edizione rafforza la nostra posizione I dati finali alla quarta giornata che serramentisti, imprese e nel calendario internazionale di manifestazione hanno re- operatori del mondo delle co- delle fiere di settore – congistrato 200.126 presenze di struzioni e delle finiture. Sod- tinuano gli organizzatori – e cui 19.202 stranieri, con un au- disfazione anche da parte delle ci stimola a lavorare da subimento di questi ultimi del 19,8% aziende dell’intero comparto to al progetto della prossima rispetto all’edizione 2008, di Europolis, il salone dell’ar- edizione del febbraio 2010, provenienti da 118 paesi. redo urbano, dell’impiantistica per la quale rafforzeremo la sportiva e della piscina, che rap- promozione sui mercati esteri La manifestazione organizzata presenta il miglior auspicio per che individueremo più strateda MADE eventi srl e promossa la prossima edizione del 2010. gici per i diversi comparti rapda Federlegno-Arredo e Uncsapresentati nella nostra fiera”. al segna quindi un incremento Sostenibilità, risparmio enerche, oltre a rappresentare un getico, sicurezza sono alcune Significativo il dato dei giornarisultato positivo per la fiera delle parole chiave che hanno listi aumentati del 14,8% con dell’architettura e dell’edili- caratterizzato l’appuntamen- un totale di 1309 presenze. zia, è anche un significativo se- to fieristico, arricchito da un “E’ un risultato significativo gnale di fiducia per il settore. centinaio di incontri e conve- – sottolineano ancora gli orgagni, tutti molto partecipati e nizzatori – non solo per la pre“La soddisfazione per il risul- apprezzati, come di grande suc- senza numerica dei giornalisti, tato – spiegano gli organizzato- cesso la due giorni Cityfutures ma soprattutto per la qualità ri– è ulteriormente valorizzata organizzata da MADE expo con dei riscontri avuti sui media sia dall’entusiasmo e dal clima SitDa. Importanti e caratteriz- specializzati che generalisti, positivo che si è registrato zanti l’identità di MADE expo comprendendo quotidiani e tv”. in questi quattro giorni negli sono stati i molti momenti di Milano, 9 febbraio 2009 Made eventi srl stand dei 1739 espositori sugli cultura come l’installazione Toy Foro Buonaparte 65 oltre 100.000 mq netti esposi- Building n. 1, dedicata al fu20121 Milano +39 02806514267 tel tivi. A loro va il ringraziamento turismo da Italo Rota, allestita +39 0286996211 fax per aver creduto nel progetto in Piazzetta Reale, e la Mostra press@madeexpo.it www.madeexpo.it fieristico di MADE expo a Milano Instanthouse, in cui sono stae per aver investito nella pro- ti presentati i lavori degli stumozione e nell’allestimento di denti che hanno partecipato al stand, in cui sono state presen- concorso che prevedeva la protate davvero significative novità gettazione di cellule abitative per il futuro della costruzione”. temporanee per l’Expo 2015. Proprio dagli espositori è stata Il successo di MADE expo riafsottolineata la qualità dei vi- ferma, inoltre, la centralità sitatori, con una significativa del capoluogo lombardo quapresenza di progettisti e pro- le punto di riferimento per il fessionisti qualificati, ma an- settore dell’edilizia e dell’arLo Stand APAC a MADE EXPO PROFESSIONE IMMOBILIARE
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SICUREZZA LA VIDEOSORVEGLIANZA NEI CONDOMINI Nata a Milano, laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano. Iscritta all’Ordine degli Avvocati di Milano, attualmente esercita a Milano e Sesto San Giovanni occupandosi insieme ai propri colleghi di diritto civile, diritto del lavoro e diritto penale. e-mail:drsaraboerci@libero.it
Negli ultimi tempi è sempre più diffusa la richiesta da parte dei condomini di adottare sistemi volti a dissuadere potenziali malintenzionati dal commettere furti o atti vandalici all’interno dei condomini. Capita, pertanto, frequentemente di chiedersi se sia possibile avvalersi della videosorveglianza negli spazi comuni condominiali. E’ bene evidenziare che l’utilizzo di telecamere volte alla videosorveglianza richiede alcuni accorgimenti per tutelare la privacy del cittadino. Il sistema di videocamere, infatti, se da un lato risponde all’esigenza di mettere in sicurezza sia le aree condominiali comuni che le proprietà private, dall’altro è anche vero che potrebbe incidere sulla vita privata dei condomini. Si tratta, dunque, di trovare un giusto equilibrio tra due contrapposti interessi entrambi meritevoli di tutela. Il Garante della Privacy si è occupato dell’argomento nel “Provvedimento generale sulla videosorveglianza” del 29.04.2004 in cui sono stati evidenziati i principi essenziali al fine di tutelare il diritto di libertà dei singoli. Il presupposto affinché si possano installare le telecamere è che vi sia una reale necessità di esperire un controllo, tanto che, in alcune situazioni, che comunque esulano dall’ambito del condominio, è necessaria la previa autorizzazione da parte del Garante della Privacy. Proprio tali motivazioni hanno indotto il Garante a stabilire che, nel rispetto del principio della proporzionalità, il titolare del trattamento dei dati (che potrebbe essere una società esterna o l’amministratore di condominio), prima di installare un impianto di videosorveglianza, debba valutare se
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il suo impiego sia realmente proporzionato agli scopi perseguiti; l’utilizzo di tali strumenti può essere, infatti, giustificato solo quando altre misure siano da reputarsi insufficienti. Sempre in applicazione del principio di proporzionalità, anche l’eventuale conservazione temporanea dei dati deve essere commisurata al grado di indispensabilità e per il solo tempo necessario e predeterminato a raggiungere la finalità perseguita. In ogni caso i dati non potranno essere conservati per oltre una settimana. E’ necessario, inoltre, designare per iscritto tutte le persone fisiche incaricate del trattamento e autorizzate, nei casi in cui è indispensabile per gli scopi perseguiti, a visionare le registrazioni. Le aree videosorvegliate devono, inoltre, essere segnalate. I cittadini che si trovano o che transitano in una zona in cui sono presenti delle telecamere devono potere essere edotti della loro presenza anche attraverso un modello semplificato di informativa cosiddetta “minima”, consistente in un cartello con un simbolo che rappresenta una telecamera. In presenza di più telecamere andranno installati più cartelli in misura adeguata all’ampiezza dell’area sorvegliata. Si aggiunge che l’informativa nei luoghi chiusi deve riportare, anche se in modo discorsivo, quanto previsto dall’art. 13 del DLgs 30.06.03 n. 1961 (*). Qualora vengano rispettati i suesposti accorgimenti, la Cassazione Civile ha ritenuto legittime le telecamere che riprendono le parti dello stabile comuni a tutti gli inquilini e facilmente visibili dall’esterno (Cass. civ. 44156 del 26.11.08). Purtroppo, non vi è invece chiarez-
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za sui quorum necessari per deliberare l’apposizione di telecamere nelle parti condominiali comuni. Il Garante, in data 13.05.08, segnalava al Parlamento e al Governo la necessità di un intervento legislativo volto a regolamentare l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza nei condomini, o meglio nelle parti comuni del condominio. In particolare veniva chiesto di chiarire quale fosse il quorum assembleare necessario per le delibere in tale materia e di determinare quali soggetti potessero deliberare (proprietari o anche conduttori), nonché le maggioranze necessarie per approvare la delibera. Ad oggi il Parlamento non ha provveduto. L’orientamento è comunque quello di considerare l’impianto di sorveglianza un’innovazione ex art. 1120 c.c.: pertanto, per l’approvazione da parte dell’assemblea, è richiesto il voto favorevole della maggioranza dei presenti che rappresentino i due terzi dei millesimi complessivi. In merito ai soggetti legittimati ad intervenire alla votazione si tende ad escludere che il conduttore possa deliberare in tale materia. In merito alle iniziative del singolo condomino, volte a tutelare la propria proprietà con telecamere, si evidenzia che, secondo il Garante, per evitare di incorrere nel reato di interferenza nella vita privata altrui (art. 615 bis c.p.), il condomino potrà installare le apparecchiature nell’area antistante al proprio ingresso, purchè l’angolo visuale delle riprese sia limitato ai soli spazi di propria esclusiva pertinenza escludendo ogni forma di ripresa, anche senza registrazione, di immagini relative ad aree comuni o antistanti l’abitazione di altri condomini. Si segnala la recentissima sentenza n.
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SICUREZZA 44156 del 26.11.08 della Cassazione, sez. V penale, la quale ha statuito che non sia sanzionabile penalmente la captazione di notizie e immagini relative a fatti svolgentisi nei luoghi di cui all’art. 614 codice penale (Violazione di domicilio) qualora ciò sia liberamente effettuabile senza l’utilizzo di strumenti particolarmente sofisticati. L’evidente scopo di sicurezza comune persegui-
to mediante l’installazione, pur idonea a interessare le pertinenza di terzi, di videocamere non occultate e anzi utilizzabili dagli altri condomini, esclude il dolo del reato di interferenze illecite nella vita privata. Dalla massima menzionata si evince che la Cassazione ha ritenuto non sussistere il reato di cui all’art. 615 bis c.p. (interferenze illecite nella vita privata) in quanto non ha rav-
Art. 13: 1.L’interessato o la persona presso la quale sono raccolti i dati personali sono previamente informati oralmente o per iscritto circa: a) le finalita’ e le modalita’ del trattamento cui sono destinati i dati; b) la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati; c) le conseguenze di un eventuale rifiuto di rispondere; d) i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualita’ di responsabili o incaricati, e l’ambito di diffusione dei dati medesimi; e) i diritti di cui all’articolo 7; f) gli estremi identificativi del titolare e, se designati, del rappresentante nel territorio dello Stato ai sensi dell’articolo 5 e del responsabile. Quando il titolare ha designato piu’ responsabili e’ indicato almeno uno di essi, indicando il sito della rete di comunicazione o le modalita’ attraverso le quali e’ conoscibile in modo agevole l’elenco aggiornato dei responsabili. Quando e’ stato designato un responsabile per il riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti di cui all’articolo 7, e’ indicato tale responsabile. 2. L’informativa di cui al comma 1 contiene anche gli elementi previsti da specifiche disposizioni del presente codice e puo’ non comprendere gli elementi gia’ noti alla persona che fornisce i dati o la cui conoscenza puo’ ostacolare in concreto l’espleta-
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visato l’elemento soggettivo del dolo in presenza di videocamere non occultate poste in luoghi comuni. E’ stato sostenuto che la indiscriminata esposizione alla vista altrui di un’area che costituisce pertinenza domiciliare e che non è deputata a manifestazioni di vita privata esclusive è incompatibile con una tutela penale della riservatezza.
mento, da parte di un soggetto pubblico, di funzioni ispettive o di controllo svolte per finalita’ di difesa o sicurezza dello Stato oppure di prevenzione, accertamento o repressione di reati. 3. Il Garante puo’ individuare con proprio provvedimento modalita’ semplificate per l’informativa fornita in particolare da servizi telefonici di assistenza e informazione al pubblico. 4. Se i dati personali non sono raccolti presso l’interessato, l’informativa di cui al comma 1, comprensiva delle categorie di dati trattati, e’ data al medesimo interessato all’atto della registrazione dei dati o, quando e’ prevista la loro comunicazione, non oltre la prima comunicazione. 5. La disposizione di cui al comma 4 non si applica quando: a) i dati sono trattati in base ad un obbligo previsto dalla legge, da un regolamento o dalla normativa comunitaria; b) i dati sono trattati ai fini dello svolgimento delle investigazioni difensive di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 397, o, comunque, per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, sempre che i dati siano trattati esclusivamente per tali finalita’ e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento; c) l’informativa all’interessato comporta un impiego di mezzi che il Garante, prescrivendo eventuali misure appropriate. dichiari manifestamente sproporzionati rispetto al diritto tutelato, ovvero si riveli, a giudizio del Garante, impossibile. Avv. Sara Boerci
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LA PAROLA ALL’ AVVOCATO PROFILO PROFESSIONALE Roberto Lucarini Manni Nato a Firenze nel 1959 dove si è laureato in giurisprudenza, esercita da oltre venti anni la professione di avvocato. Ha scritto tre libri (due sul condominio e uno di procedura civile) per la casa Editrice Il Sole 24 Ore Pirola e numerosi articoli con IPSOA, Italia Oggi, Panorama Casa, Italia Casa, ecc. Esperto in materia condominiale tiene apposite rubriche di risposte a quesiti di lettori. Attualmente esercita a Firenze nel campo del diritto civile e spesso viene contattato per problematiche condominiali delle quali ha maturato una notevole conoscenza. Quesito N. 541 - Amministratore Il mio palazzo è composto da venti appartamenti; vorrei sapere se siamo obbligati ad avere un amministratore. Inoltre mi chiedo se è sufficiente un’assicurazione dei singoli proprietari, oppure ne occorre una condominiale. Nel caso de quo è obbligatoria la nomina dell’amministratore dell’intero stabile. Infatti ai sensi dell’articolo 1129 del Codice civile, quando i condomini sono più di quattro, l’assemblea nomina un amministratore. Se l’assemblea non provvede, la nomina è fatta d’autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini. Nessun obbligo sussiste invece per contrarre una polizza assicurativa del fabbricato, anche se l’assicurazione è sempre consigliabile, per non dover poi incorrere in onerosi risarcimenti. In materia è sovrana l’assemblea. Quesito N. 545 - Innovazioni L’assemblea del condominio dove abito ha deliberato a maggioranza l’esecuzione di una fontana in uno spazio del giardino condominiale, con attorno delle aiole. Un condomino si è opposto. L’amministratore afferma che la fontana non è realizzabile poichè altererebbe una parte condominiale; lo sarebbe solamente se tutti i condomini fossero d’accordo. Ha ragione? I condomini con la maggioranza indicata dall’articolo 1136, 5° comma (maggioranza dei partecipanti al condominio e i 2/3 del valore dell’edificio) possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento della cosa comune; la relativa delibera è vincolante per tutti i condomini, salvo che l’innovazione comporti una spesa gravosa o voluttuaria rispetto alle condizioni e all’importanza dell’edificio, nel qual caso i condomini contrari saranno esentati dal partecipare alle spese. Quesito N.557 - Lastrico solare Nel mio condominio ci sono due lastrici solari. Uno è di proprietà esclusiva del proprietario dell’attico e l’altro è condominiale. Come si ripartiscono le spese di rifacimento dell’ impermeabilizzazione? Per il lastrico solare di proprietà esclusiva 1/3 sarà a carico del proprietario dell’attico ed i restanti 2/3 dovranno essere ripartiti in misura proporzionale millesimale tra i condomini proprietari di appartamenti ad esso sottostanti. Per il lastrico utilizzato da tutti i condomini la relativa spesa andrà ripartita nel seguente
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modo: 1/3 a carico di tutto il condominio ed i restanti 2/3 a carico dei condomini sottostanti. Quesito N. 560 - Spese balconi Vorrei sapere a chi spettano le spese per il rifacimento dell’intonaco pericolante del balcone sovrastante l’appartamento in cui abito? L’amministratore del condominio può intervenire e obbligare il soggetto cui spetta la riparazione, all’effettuazione dei lavori necessari, data la pericolosità del materiale cadente? Il richiamo all’articolo 1125 del codice civile fa ritenere che debbano considerarsi a carico del proprietario del piano inferiore la spesa per il rifacimento dell’intonaco, tinta e decorazione del soffitto. Qualora la riparazione sia urgente e tale da arrecare danno alle parti comuni l’amministratore potrà agire in giudizio a tutela delle parti comuni (es. decoro del fabbricato), a norma dell’articolo 1131 del Codice civile. Quesito N.579 - Maggioranze per lavori al tetto Nel mio condominio non si riesce a formare la maggioranza per il rifacimento del tetto, malgrado il progredire delle infiltrazioni di acqua piovana dal tetto. Poichè un condomino che detiene la maggioranza non viene in assemblea, si chiede come fare. Si tratta di una spesa di manutenzione straordinaria di notevole entità. Il rifacimento del tetto deve essere deliberato dall’assemblea con la maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno la metà del valore dell’edificio. In caso di impossibilità a raggiungere questa maggioranza, ciascun condomino - se si tratta di opere urgenti e indilazionabili - può ricorrere all’autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 1105 del Codice civile, applicabile al condominio per il rinvio dell’articolo 1139 del Codice.
Quesito N.594 - Spese colonna fognaria Nel condominio dove abito si è sostituita la colonna fognaria a uso esclusivo dei condomini degli ultimi penultimo piani. L’amministratore ha addebitato la relativa spesa ai condomini che ne usufruiscono in base all’articolo 1123 del Codice civile. Uno dei due condomini ha contestato la suddivisione perchè secondo lui tutta la verticale deve partecipare alla spesa. Qual’è il giusto criterio? La divisione delle spese per la riparazione della colonna fognaria è stata effettuata correttamente. Ai sensi dell’art. 1123, terzo comma, infatti, qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condomini che ne trae utilità. Pertanto le spese per la riparazione della conduttura vanno ripartite in base alle quote millesimali, fra i soli condomini proprietari di appartamenti che ne usufruiscono, posti nella verticale servita dalla conduttura stessa (Corte di Cassazione n.1435 del 30 maggio 1966). Salvo, ovviamente, ogni diversa esplicita previsione del regolamento contrattuale di condominio. Quesito N.599 - Copertura del terrazzo Volendo coprire il mio terrazzo esclusivo con una tettoia in legno e tegole, vorrei sapere se - ai fini del rilascio della concessione edilizia - il Comune può pretendere l’assenso scritto della totalità dei condomini. Il Comune potrà rilasciare la concessione preservando i diritti di terzi, ma non può pretendere l’assenso degli altri condomini, salvo il caso in cui si tratti di proprietà comune. Nel caso de quo si tratta della copertura di un balcone, proprietà singola.
Quesito N.581 - Posti auto In un condominio al momento del rogito per l’attribuzione della proprietà di ciascun appartamento, può essere definita l’assegnazione di un posto auto per ogni condomino?
Quesito N.721 – Il nostro amministratore è molto lento nell’ inviare i verbali di assemblea. Esiste un termine entro il quale tale invio deve essere fatto?
L’assemblea può disporre la destinazione a parcheggio delle aree condominiali inutilizzate, con la maggioranza prevista dal secondo comma dell’articolo 1136 del Codice civile. Per l’assegnazione in proprietà occorre l’unanimità dei condomini.
Non esiste un termine per l’invio del verbale d’assemblea: può essere fatto in ogni tempo, ma essendo connesso con la decorrenza del termine per le impugnazioni (30 giorni dalla data di comunicazione per gli assenti alla delibera, ai sensi dell’articolo 1137 4° comma del Codice civile), è interesse dei condomini che la comunicazione sia tempestiva.
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LA PAROLA ALL’ AVVOCATO Quesito N.734 - In assemblea un solo proprietario Io e mia moglie possediamo un appartamento in un condominio. Vorrei sapere se possiamo partecipare tutti e due all’assemblea condominiale con diritto d’intervento, discussione e di proposte. I comproprietari di una unità immobiliare hanno diritto a un solo rappresentante, de-
signato dagli stessi. Pertanto la presenza dei due coniugi con diritto di voto non è legittima. Ciascun condomino ha diritto a opporsi alla presenza in assemblea di chi non ha diritto a partecipare alla discussione. Nel caso che il presidente, nonostante l’opposizione del condomino, ammetta il coniuge non avente diritto, la rela-
tiva delibera deve ritenersi annullabile. Entrambi i coniugi però hanno diritto a essere convocati all’assemblea. La mancata convocazione di uno dei coniugi costituisce motivo di nullità della delibera assembleare. Roberto Lucarini Manni
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LA PAROLA AI LETTORI In questa rubrica vengono inseriti i vostri interventi. Per trasmetterci i testi da pubblicare potete inviare una e-mail a: professioneimmobiliare@yahoo.it Il testo rappresenta esclusivamente l’opinione dell’autore. Poche righe per rimarcare un contrasto? Che non trova, almeno per quanto io ne sia a conoscenza, riscontri sulle pagine delle riviste e giornali interessati alla storia condominiale; ne, tanto meno, nei ponderosi tomi di studi su tutta la gamma ( articoli della Legge, supporti degli studiosi, convegni e conferenze varie, etc.) indagata quasi quotidianamente della intelligenza nostrana. L’articolo del Codice Civile, attualmente in vigore, 1134 ed il conflitto d’interessi. Letto l’articolo, due righette all’apparenza facili facili, ecco sorgere il dubbio che, come ogni buon erede dell’ultrasecolare bizantinismo, mi permetto di esprimere. Se io come condomino intraprendo lavori per migliorare il funzionamento e l’uso di un bene comune, senza chiedere autorizzazione all’assem-
blea ma, ESSENDO, IO, L’AMMINISTRATORE, vengo autorizzato da ME STESSO, ad eseguire quel o quei lavori, si viene a formare quel conflitto d’interessi che tanto appassiona oggi il Paese? Ripeto, i lavori od il lavoro è eseguito su bene comune non su un bene in cui, pur essendo comune, io solo ne ho il possesso (terrazza a livello che funge da tetto) ovvero lastrico solare che per scrittura pubblica mi fu dato in uso esclusivo ma che ha funzionalità di tetto integrale sul fabbricato. Nel caso proposto, i condomini sono tenuti a versare la quota di spettanza; ovvero dato il sorgere di un conflitto nulla è dovuto, se non per magnanimità o palese amicizia con il soggetto autore dell’intrapresa? A questo quesito s’innesta, vedete quant’è bel-
lo il bizantinismo, un altra formulazione: ammesso che sussista il conflitto e quindi l’amm. re/condomino non abbia diritto al rimborso delle spese sostenute, come si prospetta lo stato dei condomini che non hanno inteso versare la quota di loro appartenenza con: l’actio de in rem verso? Quale visione si può trarre dal fatto che io, come amministratore, mi sia autorizzato ad eseguire lavoro o lavori su beni comuni per aumentarne la godibilità con la possibilità, in contrasto, che possa ripetere il pagamento da tutti i cosiddetti dissenzienti, per l’arricchimento che a loro è derivato? Montesilvano, 15/03/2009 Giuseppe Evangelista
RECENSIONI Tabelle Millesimali - Grafill - Editoria Tecnica
Nella realtà condominiale, le singole unità immobiliari si avvalgono di parti e servizi comuni che devono essere amministrate in modo unitario. A ciascuna unità; immobiliare viene attribuito un valore millesimale, che rappresenta la quota di partecipazione al condominio. Bisogna redigere non una unica tabella millesimale, ma diverse a seconda della conformazione e delle esigenze del complesso condominiale che avremo dinanzi. Tra le tabelle necessarie ad ogni condominio ricordiamo: - Tabella A per i millesimi di proprietà; - Tabella B per le spese di manutenzione e ricostruzione delle scale; - Tabella C per le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’ascensore; - Tabella D per le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di riscaldamento centralizzato; - Tabella E per le spese di portierato; - Tabella F per la pulizia e l’illuminazione dell’androne; - Tabella G per le spese del tetto e dei lastrici solari; - Tabella H per le spese per impianti fognanti. Il volume affronta il tema delle tabelle millesimali ponendo particolare attenzione alle procedure che devono essere effettuate per ripartire correttamente le spese negli edifici. Un esempio pratico, inoltre, affronta il tema della redazione delle tabelle millesimali per un condominio multipiano. Il CD-ROM allegato, che è parte integrante della presente pubblicazione, contiene il file Millesimi.xls per la redazione delle tabelle millesimali. Tale file è stato realizzato con Microsoft Excel e, pertanto, risulta di facile utilizzo nonché di archiviazione.
LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI (di Paolo Giordano)
Questo romanzo è la storia di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e, infine, adulti. Le loro esistenze si incrociano, permettendo loro di scoprirsi uniti ma anche invincibilmente divisi: come quei numeri che i matematici chiamano “primi gemelli”, due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Alice ha sette anni e odia la scuola di sci, ma suo padre la obbliga ad andarci. Una mattina finisce fuori pista e si spezza una gamba: resta zoppa. Mattia è un bambino molto intelligente, con una gemella ritardata, Michela, la cui presenza lo umilia di fronte ai suoi coetanei. Quando, per la prima volta, vengono invitati ad una festa da un compagno, non vuole portarla con sé e la lascia momentaneamente in un parco: non verrà più ritrovata. In questo romanzo si alternano momenti di tensione e scene emozionanti, piene di tenerezza e di speranza. Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. Laureato in fisica, lavora all’Università. “La solitudine dei numeri primi” (2008) è il suo primo romanzo.
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SOFTWARE SOFTWARE e ottimizzazione: binomio vincente contro la crisi Ottimizzare i costi dello studio, le procedure gestionali, diventare auto-sufficienti nella gestione fiscale: sono aspetti essenziali per recuperare – in tempi brevi – concorrenzialità ed efficienza, caratteristiche che in tempi di crisi possono rappresentare la carta vincente contro concorrenti sempre più agguerriti e un mercato spesso inflazionato. Le Software house specializzate nel settore condominiale non sono molte, oggi incontriamo la Softime, di Trieste che ha scelto da più di dieci anni di occuparsi di software e servizi dedicati all’amministrazione di condominio e di patrimoni immobiliari. Scopriamo la linea SoftAmm nelle sue diverse versioni e peculiarità assieme a Giuseppe de Gioia, amministratore della società. Quali strumenti possono rendere più efficiente il lavoro dell’amministratore ? Indubbiamente un software mirato e affidabile, possibilmente supportato da un buon hardware. La figura dell’amministratore di condominio sta diventando sempre più complessa, vi sono amministratori professionisti che chiedono programmi di alta qualità e servizi dedicati, altri – che gestiscono pochi condominii – che chiedono prodotti completi ma semplici nell’utilizzo, a prezzi contenuti. Il nostro compito è sviluppare strumenti completi e flessibili, offrendo ad ogni segmento di mercato il prodotto giusto, sia nel prezzo che nelle prestazioni. Per questo abbiamo creato una linea di prodotti complementari, modulari e personalizzabili che ci permettono di soddisfare le esigenze dell’amministratore, eliminando gli sprechi e offrendo la possibilità di acquistare solo ciò di cui si ha bisogno. Sono soluzioni concrete ed efficaci che aiutano l’azienda a recuperare produttività ed efficienza con risultati immediati e tangibili. Quale il valore aggiunto di un software gestionale? Perché il classico foglio Excel non basta ? I fogli Excel possono bastare all’inizio, ma poi sono gli utenti stessi che comprendono che non vale la pena perdere tempo a compilare formule e gestire dati. Per non parlare poi della parte fiscale che è diventata sempre più impegnativa ma che in realtà, con un buon gestionale, può essere gestita con un minimo sforzo e organizzazione. Un buon software gestionale permette di avere tutto sotto controllo: scadenze, registrazione delle spese, versamenti, ritenute del 4-20%. È possibile inoltre interagire direttamente con i programmi di home-banking, pubblicare dati su siti web dedicati, inviare comunicazioni con immediatezza e ottenere stampe chiare e complete di bilanci di previsione e rendiconti. Quale il prodotto più richiesto ? Condominio e 770. SoftAmm Condominio ha visto un restyling completo nel 2008 e viene costantemente potenziato. Sono state introdotte nuove funzioni come la gestione delle assemblee, i grafici per le analisi del fatturato e delle spese, le pratiche per il 36 e 55%, la gestione tecnica del condominio con schede specifiche per la gestione dei lavori, dei sinistri, delle pratiche di rimborso delle assicurazioni, l’archiviazione digitale di immagini e fatture, la possibilità di pubblicare i dati sul web e parte da un prezzo di soli 149,00 euro. C’ è stata un’ ottima risposta anche per il 770 - prorogato fino
al 31 luglio - che può essere usato in abbinamento a software di case produttrici concorrenti che non forniscono un prodotto adeguato relativamente al 770 del condominio. Il programma permette di gestire autonomamente le dichiarazioni e trasmetterle in via telematica all’Agenzia delle Entrate. Parte da un costo inferiore a 100 euro, che corrisponde al prezzo medio che un amministratore paga per una sola dichiarazione. Il costo del programma viene immediatamente ammortizzato e a conti fatti per ogni dichiarazione si spenderanno pochi euro. I prodotti della linea SoftAmm sono fra i pochi gestionali che possono essere installati su qualsiasi sistema operativo , quale il motivo di questa scelta? La continua ricerca di mezzi tecnologici avanzati e linguaggi di programmazione sempre aggiornati ci ha permesso di essere compatibili con qualsiasi sistema operativo, Linux e Mac inclusi. La risposta da parte degli utenti è stata estremamente positiva in quanto sempre più persone si stanno avvicinando a sistemi operativi alternativi a Windows, anche se questo rimane ancora il sistema operativo più diffuso. Cosa offrite ai neo amministratori? La completezza della gamma di prodotti e servizi offerti, con prezzi particolarmente vantaggiosi. SoftAmm Condominio, ad esempio, viene offerto a partire da soli 149,00 nella versione “Light-5”, 199,00 euro nella versione “Light-10” – assistenza annuale inclusa - e poi offerte personalizzate per i medi e grandi studi. Sono disponibili inoltre numerosi servizi che ottimizzano e semplificano il lavoro di ogni giorno. Quale il valore di questi servizi? Flessibilità, economicità, risparmio di tempo, di macchinari e consumabili. Il servizio di postalizzazione, ad esempio, permette di inviare lettere, raccomandate e qualsiasi altro tipo di documento ai condomini con grande risparmio sul tempo dedicato a stampare, imbustare, affrancare e fare file in posta. Permette di non dover acquistare fotocopiatrici o stampanti e dover stare attenti agli approvvigionamenti di francobolli, carta, buste e inchiostri. Può essere usato anche saltuariamente, senza canone o costi aggiuntivi, magari in particolari periodi dell’anno nei quali c’è una maggior mole di lavoro.
Energia - Il Solare fotovoltaico raddoppia nel 2008
Il solare fotovoltaico ha fatto registrare nel 2008 a livello mondiale una crescita del 110 % rispetto al 2007. La potenza installata ha raggiunto quota 6 GW e l’ industria del settore ha generato introiti per 37 miliardi di dollari PROFESSIONE IMMOBILIARE
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PROGETTAZIONE: Restauro conservativo PROFILO PROFESSIONALE Laureata in architettura presso il Politecnico di Milano opera nel settore del restauro d’arte conservativo dal 1990, prima con esperienze di cantiere e successivamente come tecnico specialista nel recupero e restauro degli immobili. Fornisce consulenza per gli interventi di restauro e conservazione del Patrimonio Architettonico e Monumentale ( Palazzi Storici, Castelli, Ville, Chiese, ecc…). Provvede all’espletamento di pratiche tecnico-burocratiche presso gli Enti preposti per le autorizzazioni e permessi (Comuni, Soprintendenze, …), nonché offre assistenza per la ricerca di sponsor e finanziamenti. Tra le sue specializzazioni, anche il coordinamento e la consulenza artistica in cantiere. GIULIA MARCATO
Restauro Conservativo per la valorizzazione di Beni Culturali UN PALAZZO SIGNORILE D’EPOCA TRATTATO CON RISPETTO Palazzo Coduri, bell’esempio di architettura signorile milanese di metà ottocento, risulta un Monumento da preservare in una chiave di rispetto di quanto di storico-culturale ci è stato tramandato.
facciate, utilizzando le lavorazio- ti alla storia del Manufatto stesso. ni usuali e prodotti neutri nel trattamento tecnico ed estetico che si L’intervento di restauro attualmenusa per i manufatti storici tutelati. te in fase di realizzazione (Lotto II), ha previsto diversi momenti di Pertanto, nel rispetto dei segni del diagnosi scientifica e di studio pretempo, sono state evitate lavora- liminare. Le indagini diagnostiche zioni troppo invasive e pesanti e eseguite sui materiali e le campioconservata la patina del tempo sui nature-prove non invasive in cantiemateriali originali senza arrivare a re ci hanno permesso di stabilire una
La facciata di via Berchet durante lo smontaggio del ponteggio Su indicazione di una committenza attenta, è stato quindi progettato un intervento di restauro di tipo conservativo che ha interessato le PROFESSIONE IMMOBILIARE
falsare la costruzione con un aspetto troppo nuovo, conservandone al contrario quindi, il “fascino”, con l’accettazione dei segni dovu-
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metodologia precisa di intervento, nonché di scegliere i materiali più idonei e le loro composizioni-percentuali specifiche, confermando 2009/ n. 7
PROGETTAZIONE: Restauro conservativo
Particolare: Cariatidi e balconi dopo il restauro
il progetto proposto in fase pre- sicurezza i materiali del paramento, liminare, a ponteggi smontati. tutte le superfici sono state interesAd una prima operazione di pulizia sate da una pulizia graduata a secco
Operatori durante alcune fasi di lavoro
a secco per rimuovere i depositi più coerenti è seguita la tradizionale fase di pre-consolidamento (preceduta dalla demolizione delle parti pericolanti, là dove necessario). Messi in
e a umido a seconda del materiale e del suo stato di conservazione, approfondita, con l’ausilio di impacchi di polpa di carta e prodotti specifici per il restauro. La pulitura, fase cru-
ciale per garantire un risultato ottimale, si è conclusa con risciacqui ad acqua deionizzata, e con la chiusura di tutte le crepe e fessurazioni, nonché con l’iniezione di prodotti consolidanti ove si verificava il distacco del paramento dal supporto murario. Tutti gli elementi plastici che compongono l’apparato decorativo sono stati oggetto di un attento restauro tramite la reintegrazione plastica delle parti mancanti effettuata con impasti idonei. Notevole perizia è stata anche posta nel restauro conservativo degli intonaci con il loro consolidamento e ripristino con malte idonee e simili all’originale per composizione, granulometria e colore, nonché con stuccature e con l’impregnazione con prodotti idonei non pellicolanti. Tutte le superfici di finitura delle Facciate sono state infine protette con prodotti appositi idrorepellenti, ma traspiranti, non pellicolanti e a anti-graffiti. Si può pertanto concludere che, per la presenza di diverse tipologie di finiture, materiali, tecniche pittoriche e problematiche relative al singolo Manufatto, “Tutti” gli edifici di un certo pregio richiedano capacità di valutazione delle scelte da operare, cura e rispetto della storia dell’edificio, individuazione di una metodologia di intervento dedicata, nonchè esperienza nella gestione del personale e nei tempi di realizzazione.
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RISPARMIO ENERGETICO Prestiti a tasso zero per il risparmio energetico proposto questo meccanismo incentivante di credito Nuovo accordo tra la Provincia di Milano e le co-finanziato, sono le BCC di Barlassina, BCC di Banche che hanno aderito al “Mutuo a-profitto©, Binasco, BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, BCC di per erogare prestiti a tasso zero per interventi per la Carate Brianza, BCC di Carugate, BCC di Cernusco riqualificazione energetica e per l’installazione delle sul Naviglio, BCC di Inzago, BCC di Lesmo, BCC fonti rinnovabili su edifici residenziali ubicati in tutti i di Sesto San Giovanni, BCC di Treviglio e infine la Comuni provinciali. Banca Popolare di Milano con tutte le numerose filiali sparsi sul territorio provinciale. La novità di questa rinnovata partnership pubblico/ privata è proprio aver raggiunto la copertura totale L’incentivo è rivolto all’edilizia residenziale esistente dell’intero territorio della provincia, grazie promuovendo la riqualificazione energetica degli edifici all’adesione di nuove Banche di Credito Cooperativo e degli impianti, ottimizzando quindi le prestazioni e della Banca Popolare di Milano. globali degli edifici. Il Mutuo a-profitto© consiste nell’erogare prestiti personali a tasso zero a favore delle famiglie, fino a 50mila Euro per un massimo di 7 anni, per realizzare interventi per ridurre i consumi di energia nelle abitazioni, anche condominiali. Gli interessi sui prestiti sono, infatti, pagati e ripartiti in parti uguali tra la Provincia di Milano e le Banche. Il contributo provinciale, promosso e co-finanziato dall’Assessorato all’Ambiente, permetterà di superare i 15.000.000 di Euro di investimenti in risparmio energetico negli edifici residenziali della Provincia di Milano, rilanciando le attività delle Piccole e Medie Imprese. Sono più di 400 le famiglie che hanno già beneficiato del Mutuo a-profitto© e, complessivamente, sono circa 600 gli interventi finanziati per ridurre i consumi di energia nelle abitazioni residenziali, con l’obiettivo di arrivare a 1000 entro la metà del 2009. Lo sforzo economico di questa stretta collaborazione tra la Provincia e le Banche ha permesso investimenti nell’edilizia residenziale utilizzando differenti tecnologie. Gli interventi al momento realizzati riguardano, in maggioranza, il solare fotovoltaico con 320 installazioni; 110 sostituzioni di serramenti; altre 70 sostituzioni di impianti termici; 50 interventi di isolamento termico e infine 60 famiglie hanno installato collettori solari termici per produrre acqua calda ad uso sanitario. Sono risultati eccezionali. A raccogliere la sfida lanciata dalla Provincia di Milano, che per prima in Italia ha PROFESSIONE IMMOBILIARE
Le tipologie di interventi ammissibili al prestito sono: • l’isolamento delle coperture, dei sottotetti e delle terrazze; • l’isolamento delle pareti d’ambito inclusa la sostituzione dei serramenti e l’installazione di doppi o tripli vetri; • il rifacimento delle reti di distribuzione del calore comprensive dei sistemi di termoregolazione; • la sostituzione dei sistemi di generazione del calore comprensivi della termoregolazione locale dei corpi scaldanti; • la realizzazione di impianti di riscaldamento e/o raffrescamento centralizzati comprensivi di sistemi di regolazione, in sostituzione di impianti autonomi esistenti; • la realizzazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria; • la realizzazione di impianti solari termici per il riscaldamento degli ambienti purché collegati a reti di riscaldamento a bassa temperatura;
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RISPARMIO ENERGETICO • la realizzazione di sistemi di riscaldamento/raffrescamento con pompe di calore geotermiche o con pompe di calore ad assorbimento a gas purché alimentino reti di distribuzione del calore a bassa temperatura; • La realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 20 kW collegati alla rete elettrica, come previsto dalla normativa vigente. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito della Provincia di Milano al seguente link http://www.provincia. milano.it/ambiente/novita/novita_dettaglio.jsp?id=279 oppure presso gli spazi “Infoenergia”, presenti in diversi Comuni del territorio provinciale i cui indirizzi e numeri di telefono sono disponibili sul sito www.infoenergia.eu oppure presso le filiali della BPM www.bpm.it e delle BCC convenzionate: www.bccbarlassina.it, www.crabinasco.it, www. bccbanca1897.it, www.bcccarate.it, www.credicoop.it, www.bccinzago.it, www.bcclesmo.it, www.bccsestosangiovanni.it, www. cassaruraletreviglio.it.
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LA PAROLA AL COMMERCIALISTA PACCHETTO “ANTI-CRISI” -ALCUNE NOVITA’ Dott. Antonella Chiametti, dottore commercialista e revisore contabile Laureata in economia e commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dopo l’Esame di Stato si iscrive all’Ordine professionale di Dottori Commercialisti della provincia di Milano e Lodi, nonché al Registro dei Revisori Contabili. Svolge la propria attività come libero professionista, con studio sito in Milano, occupandosi prevalentemente di problematiche fiscali, contabili e societarie. email: chiametti@interfree.it Il D.L. 29 novembre 2008, nr. 185, più noto come pacchetto “ANTI-CRISI” è stato convertito con modifiche con la L. 28 gennaio 2009, nr. 2. Qui di seguito viene posta l’attenzione su alcune norme che trovano una quasi immediata ripercussione nell’attività amministrativa delle aziende, dei lavoratori autonomi e dei professionisti. Si ritiene, pertanto, di fornire brevi “flash” su quelle che appaiono essere di maggiore applicazione pratica. RAVVEDIMENTO OPEROSO – RIDUZIONE DELLE SANZIONI. Con il pacchetto “anti-crisi” sono state ridotte le sanzioni previste dall’art. 13 del D.Lgs. 18/12/1997, n. 472 per l’effettuazione del ravvedimento operoso. L’effetto delle riduzioni è quello si favorire il contribuente che decide di regolarizzare la sua posizione in caso di insufficiente o omesso versamento, sia con il cd. “ravvedimento breve” sia in caso di perfezionamento entro il termine di presentazione della dichiarazione successiva, cd. “ravvedimento lungo”. La nuova misura ridotta trova applicazione, a prescindere dalla data della violazione, con riferimento ai ravvedimenti operosi perfezionati dal 29 novembre 2008. OBBLIGATORIETA’ DELLA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC) La sigla PEC (acronimo di Posta Elettronica Certificata) individua una tipologia di e-mail certificata che ha valore di legge. Perché il messaggio inviato con la PEC abbia validità agli effetti di legge È NECESSARIO CHE ENTRAMBI i sogtabella chiametti.pdf 22/03/2009 14.17.32 getti coinvolti UTILIZZINO un casella di posta elettronica certificata. In questo modo se un utente invia all’altro una e.mail certificata in luogo di una tradizionale raccomandata, la stessa ha identico valore ai fini di legge. Il funzionamento di una e.mail certificata è identico al funzionamento di una normale e.mail.
Entro il 29 novembre 2011 tutte le imprese, già costituite in forma societaria alla data del 29.11.2008, devono comunicare al Registro delle imprese il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. *L’iscrizione dell’indirizzo di posta elettronica certificata nel Registro delle imprese ed eventuali variazioni sono esenti dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria. PROFESSIONISTI: Entro il 29 novembre 2009 ti in albi ed elenchi istituiti per municano, ai rispettivi ordini o za, il proprio indirizzo di posta
i professionisti iscritlegge dello Stato cocollegi di appartenenelettronica certificata.
*Gli ordini ed i collegi pubblicano in un apposito elenco consultabile in via telematica i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata. ABROGAZIONE DEL LIBRO DEI SOCI PER LE SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA Il pacchetto “anti-crisi” ha introdotto una novità che riguarda tutte le società a responsabilità limitata ovvero ha abrogato uno degli adempimenti in capo agli amministratori: ISTITUZIONE, COMPILAZIONE ED AGGIORNAMENTO DEL LIBRO SOCI. Per l’attuazione delle nuove norme è prevista una vacatio legis di 60 (entro il 30 marzo 2009) al fine di consentire alle s.r.l. di mettersi in regola con i nuovi adempimenti: DEPOSITARE UNA DICHIARAZIONE, IN ESENZIONE DI IMPOSTA E TASSA, DEGLI AMMINISTRATORI PER INTEGRARE IL CONTENUTO DEL REGISTRO IMPRESE ALLE RISULTANZE DEL LIBRO SOCI.
IVA PER CASSA L’introduzione del regime Iva per cassa violazione (tra l’altro non sconosciuto al nostro orOmesso/insufficiente versamento entro 30 1/8 del minimo della 3,75% 1/12 del minimo 2,50% dinamento essendo il regime abituale di giorni dalla data in cui la violazione è stata sanzione + imposta e della sanzione + coloro che operano con l’amministraziocommessa (cd. ravvedimento breve) interessi imposta e interessi ne pubblica), ha uno scopo prettamente Omesso/insufficiente versamento ed altre 1/5 del minimo della 6% 1/10 del minimo 3% finanziario: CONSENTIRE AI CONTRIBUENTI violazioni non sanate entro 30 giorni dalla sanzione + imposta e della sanzione + DI RIDOTTE DIMENSIONE DI NON ANTIdata in cui la violazione è stata commessa interessi imposta e interessi CIPARE IL VERSAMENTO DELL’IMPOSTA (cd. ravvedimento lungo) SENZA AVER INCASSATO IL CORRISPETTIVO DAL COMMITTENTE O CESSIONARIO. La novità introdotta del legislatore è quella di averne reso Questo regime Iva sarà introdotto solo dopo OBBLIGATORIO L’UTILIZZO in capo alle IMPRESE, ai PRO- l’emanazione di un apposito decreto che fisseFESSIONISTI e alle PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI con di- rà le soglie del volume d’affari per individuare i sogverse scadenze per la decorrenza dell’obbligatorietà. getti che potranno utilizzarlo, nonché le modalità attuative e previa (se necessaria) autorizzazione comunitaria. IMPRESE: Dal 29 novembre 2008 le imprese neo costituite in forma socie- Questo regime che è caratterizzato dal differimento dell’esitaria devono indicare il proprio indirizzo di posta elettronica cer- gibilità dell’Iva comporta che il debito d’imposta verso l’Eratificata nella domanda di iscrizione al Registro delle imprese. rio a carico del cedente o prestatore sorge, in ogni caso, al momento del pagamento dei corrispettivi. Tale differimento Ravvedimento ante 29.11.08
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Ravvedimento dal 29.11.08
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LA PAROLA AL COMMERCIALISTA ha però una durata limitata nel tempo, infatti in caso di mancato pagamento del corrispettivo, il beneficio non potrà protrarsi oltre un anno dal momento dell’effettuazione dell’operazione, ALLO SCADERE DEL QUALE L’IMTale differimento ha però una durata limitata nel tempo, infatti in caso di mancato pagamento del corrispettivo, il beneficio non potrà protrarsi oltre un anno dal momento dell’effettuazione dell’operazione, ALLO SCADERE DEL QUALE L’IMPOSTA DEVE COMUNQUE ESSERE VERSATA ALL’ERARIO. Conseguentemente il differimento a favore del cedente / prestatore comporta un differimento in capo al cessionario/ committente del diritto alla detrazione; diritto che maturerà solo al momento del pagamento dei corrispettivi (o comunque allo scadere dell’anno di effettuazione dell’operazione). Le suddette disposizioni non si applicano però a tutte le operazioni, bensì solo alle operazioni effettuate nei confronti di soggetti che agiscono nell’esercizio d’impresa, arte o professione. Sono quindi escluse tutte le operazioni che sono rivolte al consumatore finale. Sono anche escluse tutte le operazioni effettuate da soggetti che applicano l’imposta secondo disposizioni di un regime speciale, nonché quelle assoggettate ad imposta sulla base del meccanisco cd. reverse charge (inversione contabile). C
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Perché una operazione sia da considerarsi soggetta al regime dell’iva per cassa è necessario che in fattura venga annotata la dicitura “Iva ad esigibilità differita” ai sensi dell’ex art. 7, D.L. 29.11.2008, n. 185. Infatti la mancata indicazione in fattura della suddetta dicitura comporta che l’operazione sia considerata ad esigibilità immediata. Dott. Antonella Chiametti
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LA PAROLA ALL’AVVOCATO Avv. Maria Grazia Longhitano Laureata in giurisprudenza presso l’Università Statale di Catania, dopo l’Esame di Stato si iscrive all’Ordine professionale degli Avvocati del Foro prima di Monza e poi di Milano. Svolge la propria attività come libero professionista, con studio sito in Milano, occupandosi prevalentemente di problematiche civile ed in particolare di condomini, famiglia, infortunistica stradale e recupero crediti. email: studiolegale@longhitano.it; web: www.longhitano.it
Installazione di zanzariere Con l’arrivo della stagione estiva molti condomini soprattutto coloro che possiedono dei balconi a logge si pongono il problema di poter o meno installare le zanzariere a filo di facciata e godersi così il proprio balcone o terrazzino in santa pace senza dover ricorrere all’ausilio di palliativi contro le fastidiosissime punture. Nulla questio se l’installazione viene effettuata a filo di porta o finestra, ovvero nell’intelaiatura delle stesse, in questo caso l’installazione è più che legittima. I balconi si dicono logge quando sono costruiti in ritiro rispetto al filo della facciata: in questo caso sono incassati a U quando hanno tre lati chiusi dal muro verticale di facciata e un solo parapetto frontale, oppure sono incassati a L o a L rovesciata quando hanno due lati chiusi dal muro verticale di facciata e due parapetti, uno frontale e l’altro laterale. Salva diversa disposizione del regolamento contrattuale, la collocazione di una zanzariera con telaio in alluminio è consentita sia nelle logge che sui balconi soprattutto nei casi in cui il regolamento contrattuale consente di collocare sui balconi e balconate tendaggi e vasi di fiori. In ogni caso vige la regola generale del divieto di innovazioni pregiudizievoli per il decoro architettonico dell’edificio, ovvero del divieto assoluto di realizzare opere che modifichino l’originario aspetto di singoli elementi o punti dell’edificio dotati di sostanziale autonomia. Per costante giurisprudenza l’installazione delle zanzariere con telaio in alluminio - considerata sia la diffusione di questa specie animale anche al di là dei mesi estivi, sia il propagandarsi del polline con relativo aumento delle con-
seguenti allergie - in virtù dell’esigenza di tutela della salute (diritto costituzionalmente garantito), è da ritenersi consentita, salvo che ne derivi un sensibile deprezzamento dell’intero fabbricato. Occorre, allora, stabilire se l’installazione delle zanzariere possa determinare un pregiudizio estetico del fabbricato condominiale, ai sensi dell’art. 1120 c.c., tale da determinarne un sensibile deprezzamento, in quanto la tutela del decoro architettonico è stata apprestata dal legislatore in considerazione della diminuzione del valore che la sua alterazione arreca all’intero edificio e quindi alle singole unità immobiliari che lo compongono, essendo lecito il mutamento estetico che non cagioni un pregiudizio economicamente valutabile o che pur arrecandolo si accompagni a un’utilità la quale compensi l’alterazione architettonica che non sia di grave e appariscente entità. (Cass. Civ. Sez II 15.5.87 n. 4474). Al fine di dare una risposta al suddetto quesito conviene munirsi di una relazione effettuata da un tecnico (geometra, architetto o ingegnere) che attesti la non invasività dell’opera per l’estetica della facciata. In ogni caso, circa i rapporti tra decoro architettonico dell’edificio e logge, si segnala la consolidata giurisprudenza del Tribunale di Milano, secondo la quale la costruzione di una veranda, realizzata chiudendo con vetro trasparente il volume compreso tra il piano di calpestio del balcone e la cornice sovrastante - la cui struttura è retta da sostegni di materiale opaco che per
così dire la inquadrano - non si configura come fatto lesivo del decoro dello stabile, non rappresentando alcuna rilevante alterazione delle linee e dei volumi della facciata, né comunque delle caratteristiche architettoniche della stessa (Tribunale di Milano, 2 maggio 2002, n. 5203 e 17 maggio 2001, n. 5365). A maggior ragione deve si legittima l’installazione di riere ove non sono previste re in vetro su un balcone a
ritenerzanzachiusuloggia.
Pertanto, nulla osta all’installazione delle zanzariere di esclusiva proprietà, anzi la stessa costituisce in ogni caso l’applicazione pratica di una forma di tutela del diritto alla salute, costituzionalmente garantito ed in quanto tale preponderante rispetto all’estetica di facciata, anche in relazione alla salubrità dell’ambiente in cui un essere umano si trova a vivere, infatti è onere del condominio dimostrare che la suddetta installazione – non esplicitamente vietata dal regolamento contrattuale - arrechi un deprezzamento dello stabile e che l’utilità scaturente dalla maggiore salubrità dell’ambiente sia decisamente e notevolmente inferiore alla paventata alterazione del decoro architettonico . Tenendo presente che non occorre nessuna delibera assembleare né preventiva, né di autorizzazione per l’installazione, ma tutt’al più una semplice comunicazione all’amministratore, trattandosi in ogni caso di opere amovibili. Avv. Maria Grazia Longhitano
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CULTURA
ARTIGIANI SI DIVENTA PROFILO PROFESSIONALE LORENZO MILANESI (1925) Ha pubblicato presso la Casa Editrice Rubbettino i seguenti libri: • CARMELA CUDA - Viaggio d’amore - nel 1997 • TIRAMISU’ - ossia l’incontenibile desiderio, nel 2002 • MONTAIGNE - Della Saggezza - , di cui ha curato la scelta dei testi e la traduzione dal francese, nel 2006. • MONTAIGNE - Socrate a cavallo. Giornale di viaggio in Italia (1580-1581) nel 2008 Chi desiderasse ottenere i tre volumi può farlo tramite Internet sfogliando il catalogo sul sito della Casa Editrice Rubbettino www.rubbettino.it
La storia dell’artigianato si identifica praticamente con la storia dell’uomo. Volendo forzare i concetti e dare spazio alla fantasia potremmo azzardare che l’uomo si trasformò in artigiano primordiale allorché, divenuto bipede da quadrupede qual era, cominciò a usare il dito pollice. Da questo momento in avanti tutto gli divenne più facile e pian piano da erectus si trasformò in abilis e poi in abilis abilis. Da una fase all’altra trascorsero naturalmente secoli e secoli. L’istinto di sopravvivenza lo spinse nel tempo a procacciarsi il cibo con la caccia e, per fare questo, si ingegnò con i bastoni, le pietre e, via via, con le frecce e le trappole. Quando arrivò ai primi rudimenti della pastorizia e quindi dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame, l’evoluzione aveva fatto grossi passi in avanti. Ma fu necessario che da nomade l’uomo diventasse sedentario. Si hanno chiari segni delle primitive attività con la lavorazione e la cucitura delle pelli e l’intreccio delle fibre vegetali per la fabbricazione dei cesti. Gli “attrezzi” per queste attività furono le punte, i raschiatoi e le ‘lame’ di pietra nelle forme più varie. Una svolta importante si ebbe con l’età del bronzo quando comparvero più chiari i segni dell’artigianato di quei tempi e furono costruite le prime palafitte, le capanne, le imbarcazioni, le punte di metallo per le frecce, ecc. Quando l’insediamento divenne definitivamente stabile, l’uomo pensò anche di “abbellire” la propria abitazione. Nacquero così le suppellettili, i giacigli, i tavoli, i focolari e, col progredire delle ere, le armi, i carriaggi, l’abbigliamento e, con essi, le modalità di conservazione dei cibi. Per soddisfare tutte queste necessità vi furono schiere di artigiani ante litteram che si tramandarono i mestieri di padre in figlio, non essendovi ancora alcun altro sistema di comunicazione fra una generazione e l’altra. Bisognerà infatti aspettare fino ai sumeri e agli ittiti, circa quattromila anni prima di Cristo, per registrare i primi vagiti delle forme di scrittura. Siamo dunque nell’area dell’odierno Iraq, fra i fiumi Tigri ed Eufrate. Da quei luoghi si irradiò poi nel Medio oriente e quindi per tutto il mediterraneo quella che comunemente viene definita come Civiltà occidentale, i cui punti di riferimento, in estrema sintesi, possono essere considerati, con l’antichissimo Egitto, la Grecia antica e Roma. Tornando agli artigiani, assistiamo col passare del tempo a un progressivo allargarsi delle attività, fino a coprire l’intera gamma delle necessità della vita quotidiana. Ora, nulla v’è dei manufatti che non sia proveniente dalle botteghe degli artigiani. Le vesti, i calzari, le armi, gli attrezzi da lavoro, le costruzioni, la ceramica, il vetro, il legno, i tessuti, la manutenzione delle strade, le imbarcazioni, la cura dei quadrupedi, ecc. sono opera degli infati-
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cabili artigiani. Col tempo, con la perizia e con l’ausilio di nuovi ritrovati, tutte queste attività assumono importanza sempre più determinante nella vita economica dei popoli e i prodotti acquistano, in non pochi casi, la caratteristica di vere e proprie opere d’arte. Le botteghe, dentro cui si raccoglievano gli artigiani, si suddivisero, fin dai primordi, in base al tipo di attività. Così, v’erano i vasai, gli orefici e gli argentieri, i falegnami, i tintori, i fabbri, i cappellari, i lavandai, i fornai, gli spadai, i marmorari e così via. Taluni di essi conobbero periodi di notevolissima prosperità, ad es. nel settore bellico, con la produzione di armi e armature. Anche l’edilizia sfornò numerose “specializzazioni” dai fabbri, ai lignari, ai muratori, agli scalpellini, ai fornaciari, ecc. Un fatto comunque è da segnalare come significativo, nei secoli, della volontà dell’uomo di farsi largo fra i tanti: l’emergere e l’affermarsi cioè, di tanto in tanto, di qualche personalità particolarmente dotata che passò poi alla storia come grande artista. Si può anzi dire, pensando al nostro Rinascimento, che nessun grande personaggio abbia avuto provenienza diversa da quella di una “bottega”. Come in tutte le forme umane di aggregazione, anche in quelle degli artigiani si devono registrare lotte intestine fra le varie corporazioni. Memorabili quelle nella Toscana del 1300 e 1400. Fino a quando i prodotti furono ottenuti con l’olio di gomito l’attività artigianale progredì esponenzialmente, fino ad assumere un rilievo considerevole nell’economia e creare in tal modo, insieme con la ricchezza, una nuova classe sociale, la borghesia artigianale che tentò di allungare, non di rado riuscendovi, lo zampino nella nobiltà feudale. Ma l’incalzare del progresso e l’affacciarsi delle macchine rappresentarono una minaccia ai lavori manuali degli artigiani. Ora primeggiarono le ebanisterie, tipografie, fonderie, officine per vetrate artistiche, per l’intaglio, laboratori d’ogni tipo, fornaci e stabilimenti per qualsiasi genere di prodotto. Insomma, un declino lento ma – nonostante la tutela dell’art. 45 della nostra Carta costituzionale – irreversibile che si fermò soltanto davanti a pochi caparbi artigiani che, ancora oggi e con attività residue, tengono alto il nome e il prestigio antichi. Ad essi Carlo Porta dedicò queste elevate parole: “Artigiani poi neanche a parlarne; un monte, un vivaio, un mucchio, un broletto, perfetti, arciperfetti, plusquam perfetti; basta dire che un Ronchetti istivala tutto l’anno Re e Imperatori e che a Londra e a Parigi ci fanno l’onore di fissare il saggio dell’oro coi nostri bravi bilancini nostrani fabbricati in quest’aria grossa di Milano”.
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Lorenzo Milanesi
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SICUREZZA - Security Una rivoluzione nel campo della sicurezza abitativa e personale - come l’innovazione può migliorare la nostra vita Dott. Piergiorgio Galantino Si chiama SENTINELL ed è un innovativo sistema antirapina ed antifurto ad innesco automatico per appartamenti, ville, uffici, esercizi pubblici e aziende. Presentato al mercato italiano in occasione di Made Expo 2009, uno dei più importanti eventi fieristici internazionali dedicato al settore dell’edilizia e dell’architettura, ha attirato fin da subito l’attenzione di privati cittadini, professionisti ed esperti di sicurezza abitativa. Il sistema SENTINELL è composto da un’unità centrale di comando e da uno o più segnalatori di allarme. L’unità centrale di comando rappresenta il “cuore” e la “mente” del sistema. Al suo interno si trovano i dispositivi per la ricezione la gestione ed il controllo dei segnali di allarme emessi dal (i) rilevatore (i). Esternamente è progettata in modo tale da non poter essere riconducibile ad un impianto di allarme e può essere posizionata in un qualsiasi punto dell’abitazione, senza che sia necessario effettuare opere murarie, fino ad una distanza massima di 80 metri dai segnalatori ad essa associati. Il segnalatore di allarme, invece, rappresenta la componente “operativa” di SENTINELL. Assumendo le sembianze di un astuccio porta gioielli o di un cofanetto portagioie, il segnalatore di allarme è posizionabile in un qualsiasi punto dell’abitazione (nel cassetto di un comodino, nell’armadio, nella cassaforte, ovunque si desideri…), senza che siano necessari interventi per la posa di cavi elettrici. Al suo interno è installato uno speciale sensore costantemente collegato all’unità centrale di comando, capace di attivare una segnalazione di allarme solo in due circostanze: aprendo o sollevando tale “contenitore”. Strutturalmente il sistema SENTINELL è così composto: Unità Centrale di Comando Segnalatore di Allarme - Sistema elettronico per la ricezione delle segnalazioni di allarme; - Combinatore telefonico GSM integrato; - Circuito per il controllo di funzionamento della batteria; - Scheda elettronica per il rilevamento del segnale di allarme, completo di micro batteria a 20mAh - Alimentatore stabilizzato 220Vca – 12 Vcc; 4A; - Batteria al piombo sigillato 12 Vcc; 2,2 Ah; - Scatola di alloggiamento. Il sistema Sentinell è disponibile in sei versioni: SENTINELL v1: è il modello base, il cui nome per esteso è Sentinell Version One. È composto dall'unità centrale di comando e da un singolo rilevatore di allarme che può assumere la forma di un astuccio portagioie oppure di un cofanetto porta gioielli. SENTINELL Vdf: è il modello base evoluto, il cui nome per esteso è Sentinell Version Double Frequency. Questa seconda configurazione prevede il posizionamento di un singolo rilevatore di allarme collegato all’unità centrale di comando da un sistema di trasmissione a doppia frequenza quarzata. SENTINELL Hs: è un modello intermedio pensato per garantire ai suoi utilizzatori un maggiore livello di sicurezza e protezione. Il nome completo è Sentinell Hight Security ed è composto da due rilevatori di allarme ciascuno dei quali sfrutta, per collegarsi all’unità centrale, una frequenza diversificata. SENTINELL Ts: è un modello intermedio evoluto, pensato per soddisfare complessi bisogni di sicurezza e protezione. Il nome completo è Sentinell Total Security. Questa soluzione contempla il posizionamento di tre diversi rilevatori che inviano un segnale all’unità centrale sfruttando due diverse frequenze quarzate. SENTINELL Ts1: è una variante della precedente ver-
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sione. Il nome completo prescelto per tale modello è Sentinell Total Security One. La differenza sostanziale concerne le frequenze su cui viaggiano le comunicazioni tra le periferiche e l’unità centrale. SENTINELL Ms: tra tutte le versioni è sicuramente il modello più sofisticato destinato a garantire una protezione totale ed il massimo della sicurezza non solo abitativa ma anche personale. Il nome completo è SENTINELL Maximum Protection. In quest’ultima versione, l’unità centrale è collegata a quattro diversi rilevatori d’allarme, sfruttando anche in questo caso sistemi di comunicazione a frequenze diversificate. SENTINELL V.i.P.: con questa versione vi offerta la possibilità di personalizzare, scegliendo liberamente gli “oggetti” da trasformare in un componente del sistema Sentinell. Indipendentemente dalla versione disponibile, Sentinell: è INVISIBILE: L’unità centrale di comando può essere posizionata in un punto qualsiasi dell’abitazione, anche all’esterno dell’edificio, fino ad una distanza massima di 80 metri dai segnalatori di allarme. Assumendo la forma di una comune “scatola di derivazione”, essa si mimetizza perfettamente tra i componenti dell’apparato elettrico dell’appartamento, non destando alcun sospetto circa il suo reale contenuto. Il singolo segnalatore d’allarme è applicato all’interno di un astuccio portagioielli o di un cofanetto porta gioie. Pertanto, non avendo le sembianze di un meccanismo elettronico è impossibile da individuare, riconoscere e quindi evitare. È SICURO: Il combinatore telefonico GSM è integrato all’interno dell’unità centrale di comando e, quindi, è impossibile da identificare. La trasmissione radio tra il rilevatore e l’unità centrale è garantita da un sistema trasmissivo quarzato, e omologato dal Ministero delle PP.TT., in grado di offrire la massima sicurezza
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ed un’elevata immunità da interferenze e falsi allarmi. È possibile scegliere tra segnalatori a mono frequenza oppure a doppia frequenza. È INTELLIGENTE: Ogni componente del sistema SENTINELL è controllato in modo permanente dalla unità centrale di comando che verifica costantemente lo stato di buon funzionamento e l’usura delle pile. In caso di problematiche riconducibili al funzionamento del sistema elettrico/elettronico, il sistema SENTINELL invia un messaggio (pre-registrato) al proprietario, evitando così di inviare false segnalazioni di allarme. NON PRODUCE FALSI ALLARMI: un requisito importante per verificare la credibilità di un sistema di allarme è la sua capacità di non produrre false segnalazioni: nel caso di Sentinell non sono possibili falsi allarmi dovuti a interferenze elettromagnetiche, ad avverse condizioni meteorologiche, ed è anche minimizzato il rischio di errore umano: non ci sono codici da ricordare o pulsanti di attivazione e/o disattivazione…. E’ SEMPLICE DA INSTALLARE E DA GESTIRE: L’installazione di SENTINELL è affidata esclusivamente a personale certificato e altamente specializzato. Non sono richieste opere murarie, stesure di cavi elettrici. È possibile programmare, per l’invio di segnalazioni in fonia e SMS, fino a 9 numeri telefonici ed 1 ingresso di blocco locale. È possibile programmare il combinatore telefonico in locale e a distanza tramite menù vocale interattivo. È possibile controllare la scadenza della SIM ed il credito residuo. Gli interventi di manutenzione sono limitati alla sola sostituzione delle batterie (ogni singola micro-pila ha una vita media di 3/4 anni). È SEMPRE ATTIVO: Una volta programmata l’unità centrale di comando e dopo aver opportunamente posizionato il segnalatore di allarme (o i segnalatori),
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SICUREZZA - Security SENTINELL resta attivo 24 ore su 24. Non è necessario attivarlo quando si esce di casa o disattivarlo al rientro. Non ci sono codici da ricordare (o da dimenticare….) perché silenziosamente e con il minimo dei consumi elettrici vigila sugli inquilini della casa e sui loro beni più preziosi È PERSONALIZZABILE: È possibile scegliere tra un’ampia gamma di astucci portagioielli e di cofanetti porta gioie. Ciascuno, in relazione alle proprie necessità, ha la possibilità di comporre il proprio sistema Sentinell scegliendo di posizionare anche più di un segnalatore d’allarme. È possibile trasformare in rilevatore d’allarme anche uno o più oggetti già presenti nell’abitazione o appositamente acquistati. Per comprendere meglio l’unicità di SENTINELL illustriamo ora un suo possibile utilizzo prendendo come esempio una rapina in casa. È noto che i rapinatori, una volta introdottisi all’interno dell’abitazione, puntino immediatamente ad ottenere la totale
desistenza degli inquilini, ovviamente se presenti. Per raggiungere tale scopo è possibile che utilizzino sostanze narcotizzanti, oppure, nei peggiore dei casi, ricorrano alla forza fisica o alla minaccia delle armi. Da questo momento in poi gli intrusi, nella totale libertà e con la convinzione di non essere scoperti, possono mettere a soqquadro l’intera abitazione con l’obiettivo di appropriarsi di gioielli, argenteria, denaro, quadri e di tutto ciò che, come detto, abbia un consistente valore monetario. In tale scenario, entra in azione SENTINELL che, in questo caso, supponiamo assuma le sembianze di un “astuccio porta gioielli”. Il rapinatore attirato dal significato che attribuisce all’oggetto (essere un contenitore di oggetti preziosi) lo apre per impadronirsi del contenuto o, più semplicemente, lo solleva per portarselo via, attivando così un allarme silenzioso e inarrestabile. All’interno dell’astuccio, in modo invisibile e opportuno, è stato inserito un micro – sensore che si attiva
solo nel momento in cui l’oggetto viene “aperto” o “sollevato” inviando un segnale, per il tramite di una micro- scheda radio trasmittente, ad un combinatore telefonico, anch’esso opportunamente occultato, che a sua volta, grazie alla tecnologia GSM, invia in breve tempo un messaggio ai soccorritori (forze dell’ordine, forze di sicurezza privata, ecc.). SENTINELL, per come è stato progettato, è un sistema sempre attivo e, da quanto spiegato poc’anzi, può generare un allarme solo ed esclusivamente se “l’astuccio portagioielli” viene “aperto” o “prelevato”. Ovviamente, con la stessa “filosofia”, potrebbero essere utilizzate altre “trappole”, sfruttando ciò che può offrire l’arredamento di una qualsiasi abitazione (o ufficio) e che abbia ovviamente attinenza con i furti. Info commerciali: 02-89604085 E-mail: info@sentinell.it Sito web: www.sentinell.it
Le Aziende Informano Schindler: Modernizzazioni ascensori
Con il passare del tempo tutti gli ascensori richiedono interventi di manutenzione, riparazioni e modernizzazioni dell’impianto per adeguarli alle più attuali norme di sicurezza e per compensare il processo naturale dell’usura dei materiali. Schindler, gruppo multinazionale leader nella progettazione, installazione e manutenzione ascensori, scale e tappeti mobili, ha messo a punto un pacchetto ideale per la modernizzazione di stabili abitativi e commerciali fino a 15 piani: lo Schindler 6200, un ascensore su misura.
Schindler propone un intervento di modernizzazione attraverso lo Schindler 6200 evitando costose opere edili di ristrutturazione dello stabile. I componenti di complessa installazione – come le guide, i contrappesi e i telai delle porte – possono essere recuperati in opera e tutti i componenti meccanici possono essere adattati a
quelli preesistenti. I vantaggi dello Schindler 6200 - Una soluzione su misura Il cuore tecnologico di Schindler 6200 è costituito dal gruppo di trazione SGB 142. Grazie alla sua elevata flessibilità, si adatta perfettamente al vano ascensore esistente e può essere installato nella locale macchina o direttamente nella testata del vano. Il nuovo azionamento e quadro di manovra, così come la nuova cabina, possono essere adattate con precisione millimetrica alle guide, ai telai delle porte e ai fori esistenti. - Innovativo sistema di trazione L’innovativo sistema di trazione di Schindler 6200, costituito da sottili cavi metallici immersi in gomma o poliuretano, sostituisce le tradizionali e rigide funi in metallo, e risulta in una riduzione del peso. Inoltre, grazie alle pulegge di diametro ridotto e all’eliminazione del gruppo argano, si riesce a utilizzare un motore estremamente piccolo e flessibile, che occupa minore spazio e lavora in modo silenzioso. - Azionamento Essendo piccolo, leggero e potente, il motore, grazie alla tecnologia gearless, funziona in modo più efficiente rispetto agli azionamenti tradizionali, genera meno rumore ed è più ecologico, perché non usa lubrificante negli ingranaggi. Il suo elevato grado di efficacia e la sua moderna regolazione della frequenza riducono i costi d’esercizio e forniscono un’elevata precisione d’arresto. - Sistema di diagnostica Il sistema di controllo elettronico di Schindler 6200 sostituisce completamente il vecchio quadro di
manovra. Attraverso un sofisticato sistema di diagnostica, la manovra di controllo è in grado di evidenziare potenziali problemi di funzionamento che potrebbero generare il “fuori servizio” dell‘ascensore: tutto questo si traduce in mirati interventi preventivi da parte del personale di manutenzione di Schindler. - Schindler 6200 migliora la sicurezza Installando lo Schindler 6200 si garantisce un impianto modernizzato che soddisfa i più rigorosi requisiti
di legge, assicurando agli utenti la protezione ottimale e il massimo comfort di viaggio. In futuro sono previste norme di sicurezza più rigorose, anche per gli impianti ascensoristici già funzionanti. In base alla direttiva europea EN81-80 (SNEL, Safety Norm for Existing Lifts) diventa quindi indispensabile aggiornare i vecchi impianti, anche se sono stati sempre sottoposti a manutenzione adeguata.
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TRUFFE E APPROPRIAZIONI INDEBITE UNICASA ITALIA SPA RIVOLUZIONA IL RAPPORTO TRA AMMINISTRATORE E CLIENTE CON IL CONTRATTO “GARANTIAMO IL TUO DENARO” IL CLIENTE DELL’AMMINISTRATORE UNICASA ITALIA DIVENTA UN CONDOMINO GARANTITO A febbraio Unicasa Italia Spa presenta il progetto “GARANTIAMO IL TUO DENARO”: per la prima volta in Italia il denaro versato dai Condomini e gestito da un Amministratore Condominiale viene garantito, contrattualmente, da un terzo. La garanzia rilasciata da Unicasa Italia Spa rende indenne il Condominio da qualsiasi appropriazione indebita da parte dell’amministratore del Condominio stesso. Unicasa Italia Spa, adottando la filosofia e le procedure di gestione comuni in Francia – Germania – Spagna, anticipa il Legislatore Italiano, fornendo ai Condomini amministrati, ai Clienti, quelle garanzie che già prevedono i progetti di legge che giacciono, ormai da anni, in Parlamento. Il progetto “GARANTIAMO IL TUO DENARO” è partito a febbraio in via sperimentale per i nuovi Clienti nella Provincia di Milano ed entro il 2009 sarà esteso su tutto il territorio Nazionale. “Se un amministratore affiliato “impazzisce” e scappa con “la cassa”, oppure perde al gioco il denaro del condominio, noi rifondiamo il Condominio truffato”, dichiara il presidente di Unicasa Italia, Michele Sacchetti. Le storie di truffe e di appropriazioni indebite da parte di amministratori di condominio sono ormai centinaia; raramente arrivano sulla stampa e spesso l’informazione arriva al pubblico e agli utenti solo quando la “truffa” si è conclusa coinvolgendo molti condomini e migliaia di utenti condomini. Nel 2008 sono stati resi noti al pubblico diversi casi eclatanti, a partire dall’isospettabile geometra di Milano, nome noto da decenni nel Comune, assunto agli onori della cronaca perché risulta tra i truffati il Sindaco di Milano, Letizia Moratti. (fonte: La Repubblica 16.01.2009) Ma che dire del “fantasioso” amministratore bergamasco che non solo ha sottratto il denaro dei condomini ma, presentando falsi verbali d’assemblea, ha richiesto, ottenuto e utilizzato, a suo esclusivo beneficio, i fidi concessi dalla Banca Antonveneta filiale di Romano di Lombardia? (fonte: L’Eco di Bergamo 17.12.2008)
risarcimento di 4 miliardi di lire”, commenta il presidente di Unicasa Italia. “E’ un caso che vale la pena di ricordare perché il Sig. Dell’Orto era, all’epoca dei fatti, dirigente di una delle principali associazioni di categoria”. (fonte: Corriere della Sera 07.02.2008) “Questo è ancora oggi il problema: il Legislatore in Italia permette che chiunque possa essere amministratore di condominio e gestire il denaro dei Clienti, anche in assenza di qualunque formazione e soprattutto di qualunque controllo, e dobbiamo pensare che i costi di gestione degli immobili in condominio hanno un valore tra 1,5 e il 2% del PIL Nazionale”, continua Michele Sacchetti, “e le associazioni di categoria nulla hanno fatto per limitare il fenomeno delle “cattive gestioni” o peggio delle appropriazioni indebite perché non fanno selezione e non hanno procedure di controllo sull’operato degli associati”In assenza di “regole” stabilite dal Legislatore i controlli e le verifiche sono sempre difficili. “Pensate che poche settimane fa l’amministratore bergamasco di cui avete parlato si è presentato presso i nostri uffici proponendosi quale nostro partner nel Lazio, e forse oggi sta svolgendo l’attività di amministratore di condominio in qualche Provincia del Lazio” prosegue il presidente di Unicasa Italia Spa. Con il contratto “Garantiamo il Tuo Denaro” Unicasa Italia Spa garantisce il rimborso al Condominio di somme di denaro sottratte, quale “appropriazione indebita”, dal conto corrente condominiale da parte dell’amministratore di Condominio. Il contratto proposto fissa alcune semplici e chiare condizioni: la garanzia può essere attivata esclusivamente per i Condomini che hanno scelto e nominato un amministratore affiliato ad Unicasa Italia, l’amministratore deve essere nominato con un’apposita formula che richiama espressamente la garanzia attivata, nomina e formula che deve essere Verbalizzata, il contratto fissa il limite di importo garantito in relazione al budget del condominio e fissa il limite temporale entro il quale il Condominio deve denunciare al garante l’avvenuta presunta appropriazione indebita. “Con questa iniziativa vogliamo trasmettere valore ai Clienti proponendo un contratto “sicuro” per dare “sicurezza””, conclude il presidente di Unicasa Italia, “una risposta oggettiva al Cliente che si chiede “come scegliere un buon amministratore di condominio?””.
“Se poi guardiamo al passato, Milano è stata tristemente testimone, nei primi anni novanta, dell’appropriazione indebita da parte del Sig. Giuseppe Dell’Orto, amministratore della Centrale Termica di Gratosoglio-Missaglia, condannato a 2 anni di reclusione e al
PROFESSIONE IMMOBILIARE
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TECNOLOGIA
Canne Fumarie - Breve introduzione La canna fumaria è la parte più importante in un sistema focolare- camino - stufa - caldaia. Per costruire una canna fumaria occorre tenere presenti alcuni principi importanti che valgono sia nel caso di una canna fumaria nuova, sia nel caso di ristrutturazione di una canna fumaria vecchia. Spazzacamino Marypoppins offre un servizio di installazione di canne fumarie e pulizia di camini a Milano Brescia Bergamo e in tutta Lombardia. I nostri servizi coprono anche la pulizia della canna fumaria per stufe a pellets e condotti di aspirazione dei vapori per tutte le attività di ristorazione in genere come pizzerie hotel residence e cucine industriali. Effettuiamo inoltre interventi di risanamento dei condotti ed effettuiamo a richiesta videoispezione della canna fumaria e videoripresa. Il servizio di installazione di canne fumarie per pizzeria è offerto a Bergamo Milano Como e in tutta la Lombardia. Effettuiamo in particolare i seguenti lavori: Effettuiamo la pulizia dell’intero impianto: cappa, condotte, ripristino del corretto funzionamento della canna fumaria, pulizia del cassone motore, ciclone e chiocciola. L’intervento è effettuato in modo da restituire tutta la forza aspirante al motore. Effettuiamo inoltre interventi di risanamento dei condotti ed effettuiamo a richiesta videoispezione della canna fumaria e videoripresa del condotto di aspirazione. L’intervento è effettuato compatibilmente con l’attività commerciale in modo da non compromettere ed interrompare l’attività, quindi o nei giorni di chiusura o anche prima o dopo l’apertura del ristorante o durante la notte. Il servizio è adatto a tutte quelle attività che offrono servizi di ristorazione e che ospitano cucine normali e cucine industriali. Come ristoranti, alberghi, mense. Il servizio di pulizia cappe e canne fumarie per cucine è offerto a Milano Bergamo Brescia e in tutta la Lombardia.