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AGENDA LAVORI. ISOLE
from Apitalia 4-5/2021
Foto 2 - Nello scorso mese di giugno gli alveari hanno mantenuto la stessa forza produttiva, infatti tutti richiedono il secondo melario.
1) una regina impiega mediamente tre giorni per deporre in tutte le celle di un favo; 2) la covata viene opercolata a partire dal nono giorno dalla deposizione, 3) la covata sfarfalla al ventunesimo giorno dopo la deposizione, 4) le api diventano bottinatrici dopo ventuno giorni dalla nascita. Le api della covata opercolata asportata sarebbero nate in un intervallo di tempo tra i nove e i dodici giorni dalla data della sottrazione e sarebbero diventate bottinatrici dopo altri ventuno giorni cioè tra i 30 e i 33 giorni successivi all’asportazione. Quindi, nell’alveare che ha donato il favo di covata opercolata, si avrà un calo di bottinatrici, pari a circa ottomila api, all’incirca trenta giorni dopo la sottrazione della covata; contemporaneamente, nell’alveare ricevente si avrà un pari incremento di api di casa dopo circa dodici giorni dall’aggiunta del favo opercolato e di api bottinatrici dopo circa 33 giorni. Il risultato è che abbiamo avvicinato la quota di bottinatrici tra gli alveari (Foto 1). Attenzione, però! La superficie di covata opercolata da trasferire deve essere calibrata sulla popolazione dell’alveare che la deve ricevere, anche se questo potrà comportare più di un intervento.
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PERCHÉ È CONVENIENTE IL PAREGGIAMENTO?
Ripeschiamo una vecchia regola che riguarda il comportamento spontaneo degli alveari - se osserviamo un apiario condotto senza interferenze nello sviluppo degli alveari che lo compongono questi, in una classifica di efficienza, si disporranno per un terzo molto efficienti, per un terzo di scarsa efficienza e per il rimanente terzo in un valore medio – e consideriamo che è chiaro, a parità di condizioni esterne e nelle stesse situazioni sanitarie, che l’efficienza è legata all’età della regina. Però, a prescindere dalle cause, resta il fatto che un apiario del genere è molto problematico nella gestione, infatti l’apicoltore durante la stessa visita, per rispondere alle esigenze di ogni singolo alveare, sarebbe costretto a portarsi dietro un assortimento di materiali tale da potere eseguire una molteplicità di interventi diversi. Quando è conveniente fare questo tipo di intervento e per quanto tempo? Anche se teniamo presente che l’obiettivo del pareggiamento è la standardizzazione delle operazioni di campo e che, normalmente, non tutti gli alveari dell’apiario necessitano di un aiuto del genere, è buona regola sospendere le operazioni di pareggiamento da trenta a quaranta giorni prima della data prevista della prima fioritura produttiva, curiosamente questa tempistica coincide con quella della nutrizione per stimolare la deposizione allo scopo di giungere alla fioritura con il maggior numero possibile di bottinatrici. Raggiunto il massimo livello di deposizione e quindi di popolazione infatti, perdurando il raccolto, gli alveari mantengono la loro popolosità (Foto 2) come possiamo vedere nel caso di un apiario transumato a Favignana (TP) nello scorso mese di giugno per il raccolto sul timo.