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Scopri il territorio della Vallagarina
Ti diamo il benvenuto in Vallagarina Un lungo tratto di fiume, l’Adige, che attraversa tra Verona e Trento il suggestivo paesaggio della Vallagarina, un anfiteatro vitato che offre un susseguirsi di richiami d’arte e cultura, a circondare l’elegante cittadina di Rovereto, nota in passato con l’appellativo di “Atene del Trentino” per le sue marcate connotazioni culturali. Da sempre porta meridionale del Trentino e anello di congiunzione tra territori e civiltà, pianura e montagna, culture italiana e tedesca, la Vallagarina accoglie i viaggiatori con un paesaggio quasi immutato: il fondovalle attorno a Rovereto, dominato dai castelli e punteggiato di paesi e cittadine dalle origini antiche, le colline immerse nel verde e dedite alle coltivazioni, i pascoli prealpini di Brentonico, cuore del Parco del Baldo, i campi terrazzati della Val di Gresta, i verdi pascoli della Lessinia Trentina, le montagne ricoperte di abeti, pini e faggi, le cime rocciose delle Piccole
Dolomiti e la natura incontaminata delle Valli del Leno. Il Lago di Garda, d’estate, ricorda la sua vicinanza con una brezza leggera. Un paesaggio che mantiene tutto il suo fascino anche d’inverno quando le montagne si coprono di neve e si trasformano in piste per gli appassionati di sci. Una lunga tradizione storico-culturale ed un’interessante ricchezza enogastronomica ed agroalimentare sottolineano ancor più l’unicità di questa porzione di Trentino.
Le app per esplorare Rovereto e la Vallagarina: bit.ly/App-Vallagarina 1
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Rovereto e Vallagarina
Taste Vallagarina Paesaggi di rara bellezza, borghi storici, musei e castelli lungo l’Adige. Tutto questo è la Vallagarina. Assieme a vini, formaggi, verdure biologiche, le perle della produzione locale interpretate e valorizzate da ristoratori, produttori e viticoltori della valle. In questo territorio da una stessa tavolozza di colori, profumi e sapori prendono forma piatti unici, espressione di molteplici estri creativi. Visitatori di passaggio che deliziano con un piatto veloce una giornata nei musei, viaggiatori golosi alla scoperta dei tradizionali sapori del Trentino, famiglie che cercano un luogo dove poter soddisfare anche i desideri dei piÚ piccoli. Siediti comodo e assapora al meglio il gusto dell’arte in cucina.
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soste golose 4
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La Vallagarina in cucina
Ristoranti e cucina gourmet
Fanzelto
Un prodotto tradizionale di Terragnolo, che ha ottenuto la Denominazione Comunale (De.Co.) e fa parte dell’“Arca del Gusto” di Slow Food, il fanzelto, o fanzeltem, nato per far fronte alla scarsità di grano e quindi di farina bianca, è un cibo povero e si prepara con il grano saraceno (formentòm).
Ingredienti
350 grammi di grano saraceno (formentòm) 5 dl (5 bicchieri) d’acqua 9 grammi di sale strutto di maiale (in mancanza va bene anche olio di oliva) q.b.
Preparazione
Mescolando delicatamente, incorpora alla farina il sale e l’acqua, un po’ alla volta, fino ad ottenere un impasto morbido e cremoso. Riponi in una padella di ferro o antiaderente un po’ di strutto di maiale o un velo d’olio. Poni sul fuoco. Quando lo strutto o l’olio saranno ben caldi, versa l’impasto con l’aiuto di un mestolino, andando a formare il fanzelto, friggendolo da ambo le parti. Servilo caldo e accompagnalo con formaggio e fette di lucanica (mortadela).
L’eccellente cucina trentina si incontra sia nei grandi ristoranti, sia nelle piccole locande e trattorie della zona. Tanto nelle malghe di montagna, quanto nelle eleganti cantine vitivinicole, la qualità è fondamentale: nella scelta degli ingredienti, nella preparazione delle pietanze, nel servizio, nella selezione dei vini. Una cucina semplice, elegante e rispettosa, che va oltre la tradizione per concentrarsi con sguardo curioso sul nuovo, con piatti rivisitati in chiave contemporanea, combinando i sapori e giocando sui contrasti.
Osterie tipiche, malghe e rifugi di montagna Autentica, tipica e preparata con i prodotti del territorio: questa è l’offerta gastronomica delle trattorie, degli agritur, delle osterie. Dai canederli allo strudel, alla polenta, al fanzelto, alle zuppe, fino alla classica merenda a base di salumi, formaggi e pane artigianale, con un buon calice di vino locale: tutto ha più gusto se assaporato in una calda locanda, in un maso immerso nel verde o in un rifugio in montagna.
Il ristorante giusto per ogni occasione: bit.ly/Ristoranti-Vallagarina
Eventi, shopping e mercati
Lungo la Via del Marzemino Pedalando tra i vigneti dell'“eccellente Marzemino” decantato da Mozart nel suo “Don Giovanni”. Il percorso parte da Borgo Sacco di Rovereto e si snoda poi da Isera attraverso le campagne fino a raggiungere il Santuario di Montalbano, splendido balcone panoramico sopra l'abitato di Mori. Scopri di più: bit.ly/Via-del-Marzemino
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11,5 km 1h 247 m
Cosa c’è di più bello che curiosare tra gli scaffali di negozi specializzati per scoprire le specialità gastronomiche di un luogo? Anche i mercati settimanali e contadini, le fiere tradizionali annuali e i mercatini di Natale ospitati dai borghi lagarini, sono occasioni ideali per conoscere la grande varietà di prodotti locali e le persone che li lavorano. Non c’è festa di piazza dove non sia imbandita una ricca tavola, in cui vino e pietanze la fanno da padroni. Imperdibili gli appuntamenti in cui cantine, birrifici e distillerie aprono le porte al pubblico per degustazioni, visite guidate e vendita al dettaglio. Vivi Rovereto e la Vallagarina: bit.ly/Eventi-Vallagarina
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i vini le grappe e le birre 8
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Sorsi di Vallagarina, dalle bollicine ai vini dolci Il modo migliore per andare alla scoperta di un territorio è servirsi di tutti e cinque i sensi. In Vallagarina c’è un modo semplice e particolarmente piacevole per stimolare e soddisfare il gusto, l’olfatto e la vista, avvicinandosi ai suoi vini e alle esperienze che sono in grado di regalare.
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Questa terra, dove la storia della coltivazione della vite è antica quanto quella delle civiltà e delle culture che vi hanno abitato nei secoli, dà vita alle bollicine Trentodoc, ma è anche zona di uve a bacca rossa, in grado di offrire vini possenti e longevi come i tagli bordolesi e i Merlot, fino ad arrivare al prodotto che meglio rappresenta questa zona, l’“eccellente Marzemino”, citato anche nel “Don Giovanni” di Mozart.
Grazie all’opera di alcuni piccoli produttori, che hanno saputo mantenere viva la tradizione nei secoli, è possibile anche degustare vini ottenuti da varietà rare, quali Casetta ed Enantio, che in tempi lontani erano spesso presenti sulle tavole delle famiglie della zona. Un’altra perla è rappresentata dal Moscato Giallo, vino fruttato ed equilibrato. Dalle abili mani dei vignaioli, che coltivano con passione e competenza la propria terra e seguono tutto il processo di vinificazione, tra pianure, colline, terrazzamenti e i ripidi pendii delle valli laterali, si ottengono grandi etichette, che accompagnano perfettamente i prodotti del territorio e i gustosi piatti della tradizione. Oltre ai vini, anche grappe e birre artigianali, in epoche diverse, hanno trovato in Vallagarina terreno fertile per raggiungere elevati standard di qualità.
Richiedi la mappa dedicata alle cantine di Rovereto e Vallagarina
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Trentodoc
Uve di qualità, esperienza e costanza per un metodo classico d’autore giallo paglierino 6° | 8° aperitivo con salumi e formaggi (consigliato a tutto pasto) pesce
i vini
Nosiola
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Il bianco che profuma di Mediterraneo giallo paglierino 10° | 12° aperitivo con salumi e formaggi pesce
Forti di una tradizione che vanta oltre un secolo di storia, le bollicine di montagna sono da tempo ambasciatrici del nostro territorio. Il metodo classico trentino, nelle varianti brut, riserva e rosé, è sinonimo di qualità e raffinatezza, gradito ospite quando si fa festa o quando, semplicemente, ci si vuole trattare bene. In Vallagarina il Trentodoc ha radici particolarmente solide, dato che già nel 1899 Arminio Valentini, pioniere di Calliano, si dedicò alla produzione dello spumante, stimolando nuovi vignaioli e cantinieri a scommettere sui vini mossi. La strada, sarà definitivamente aperta pochi anni dopo da Giulio Ferrari, che nel 1902 tornerà dalla Francia con l’espe-
rienza e le barbatelle necessarie per creare le prestigiose bollicine trentine, conosciute in tutto il mondo. Oggi alle grandi case spumantistiche si affiancano molte piccole aziende che si dedicano a questo tipo di produzione, valorizzando le caratteristiche di uve coltivate in contesti particolarmente vocati, capaci di raggiungere il giusto equilibrio tra acidità e complessità aromatica.
Degustare questo vino significa diventare parte, almeno per un attimo, del particolare ambiente naturale in cui nasce. Nei suoi profumi delicati con sfumature di fiori bianchi, frutta acerba e nocciole c’è il clima mediterraneo di cui beneficiano il Lago di Garda e alcune zone della Vallagarina e ci sono secoli di lavorazione, che ne hanno fatto uno dei prodotti simbolo del Trentino. Vitigno dalle origini misteriose, è presente nella storia locale fin dai tempi del Concilio di Trento. Il vino ha un colore giallo paglierino, a volte con
riflessi verdognoli ed esprime tenui e fragranti profumi fruttati. È sorretto da una piacevole freschezza e da una buona mineralità, regala un finale caratterizzato da una nota lievemente amarognola.
Ben 13 produttori di Trentodoc, dei 54 presenti nella nostra provincia, operano nel territorio della Vallagarina e si trovano a Nomi, Nogaredo, Isera, Rovereto, Mori, Ala e Avio.
Questo vino è ottimo come abbinamento al pesce di lago o alla trota, che si può pescare nelle fresche e limpide acque di fiumi e torrenti alpini.
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Marzemino
Il rosso citato nel “Don Giovanni” di Mozart rosso rubino 16° | 18° carne formaggio
i vini
Casetta
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Un vino speziato dedicato ai veri intenditori rosso rubino 18° | 20° carne
I profumi e i sapori di questo “vino degli imperatori” o “dei dogi”, come viene chiamato essendo stato sempre presente sulle tavole nobiliari, hanno origini lontane, nel tempo e nello spazio. Il Marzemino è venuto a contatto con popoli, culture e tradizioni diverse, asiatiche ed europee, assumendo di volta in volta persino nomi differenti. Ha impreziosito le tavole del nostro continente, ma è stato in Vallagarina, in particolare nella zona di Isera e dei Ziresi, che alla fine ha trovato il proprio habitat ideale, diventando uno dei vini simbolo del Trentino. Di colore rosso rubino, presenta aromi e fragranze di
frutti di bosco con sfumature floreali e note leggermente speziate, che ne fanno un prodotto originalissimo, versatile negli abbinamenti, dalla cucina tradizionale alle contaminazioni delle nuove tendenze gastronomiche.
Chi ama i nettari di Bacco sa certamente apprezzare nuove esperienze sensoriali, come quelle che regala il Casetta, vino dai profumi speziati con un ricordo di vaniglia, che con l’invecchiamento si evolvono verso il cuoio e il cioccolato. Viene prodotto utilizzando un’uva autoctona, si presenta con un colore rosso rubino intenso e si armonizza con un opportuno invecchiamento, quando le note più verdi e fruttate lasciano il posto ad aromi spe-
ziati e complessi, che lo rendono particolarmente piacevole. Un prodotto di nicchia da non lasciarsi sfuggire quando si visita questo territorio.
Isera, “Città del Vino”, premia ad ottobre “La vigna eccellente”, l’unico concorso in Europa che dal 2001 individua il miglior vigneto di Marzemino e il produttore più attento alla sua cura.
In Vallagarina vi è un unico produttore trentino di Casetta che ne commercializza circa 6.000 bottiglie all’anno.
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@visitrovereto #VallagarinaFoodAndWine 18
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Enantio
Un capitolo importante della nostra storia vitivinicola rosso rubino 18° carne formaggio
i vini
Bordolesi
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Bouquet raffinati dalla tradizione francese rosso rubino 18° | 20° carne
Anche questo vitigno, conosciuto fin dall’antichità e citato da Plinio il vecchio, ha trovato casa in Vallagarina parecchi secoli fa, in particolare nelle zone di Ala e Avio. Il vino si produce utilizzando un’uva selvatica antichissima e viene valorizzato dal lavoro di vignaioli che ne curano la produzione nelle zone vocate. Si tratta di un nettare che ha fatto la storia della viticoltura di questa valle e che si presenta di colore rosso rubino, asciutto, fresco e piuttosto tannico, di buon corpo, con note olfattive leggermente speziate e
vegetali. Al palato si mostra potente con un’incredibile persistenza, i tannini morbidi e la sua gentile e piccante acidità lo rendono unico e balsamico.
La Vallagarina, grazie alle sue terre fertili, è diventata da metà Ottocento il luogo ideale per ospitare alcuni vitigni di origine francese, come Cabernet e Merlot. All’inizio degli anni Sessanta videro la luce anche i primi tagli bordolesi trentini, pionieri di un’avventura che ancora oggi regala soddisfazioni ai produttori ed emozioni a tutti gli appassionati. Si tratta di vini dai colori intensi e dai bouquet raffinati, strutturati ed eleganti, con finali lunghi e suaden-
ti, prodotti che hanno ben presto conquistato i mercati, entrando di diritto nella rosa dei grandi vini rossi italiani.
Questo vino viene utilizzato anche nella produzione del formaggio “Affogato all’Enantio”. Le forme vengono immerse per circa 20 giorni nel nettare rosso e girate quotidianamente per favorirne l’assorbimento in modo uniforme.
La Vallagarina può vantare il primo taglio bordolese prodotto in Italia e, ancora oggi, le più importanti guide e i più influenti sommelier premiamo questi vini come tra i migliori nel panorama internazionale.
formaggio
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Moscato Giallo
Dalle mense dei principi alla tua tavola
giallo carico 10° | 12° dolci (zelten o strudel)
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Chi ama i vini profumati non può farsi mancare un incontro con questo nettare, i cui aromi regalano esperienze uniche da millenni, poiché questo frutto veniva coltivato già dai Greci e dai Romani e nel Medioevo veniva servito nelle mense dei principi. Il Moscato Giallo prodotto in Vallagarina viene lavorato nella versione secca o dolce, è di equilibrata struttura e armonia, con un bouquet aromatico, note di noce moscata, agrumi e albicocca. Il crescente interesse verso questo vitigno emerge anche dal recente riconoscimento, nell’ambito della “D.O.C. Trentino Superiore”, della sottozona Castel Beseno relativa alle uve raccolte nei comuni di Calliano e Besenello, all’ombra dell’omonimo maniero.
pesce
i vini
Il Moscato giallo “Castel Beseno Superiore” viene celebrato dalla manifestazione “Autunno Divino”, durante la quale è possibile degustarne la dolcezza abbinata ai sapori dei prodotti locali.
In Vallagarina, lungo la via dei castelli bit.ly/Vigneti-castelli 22
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la grappa
Eccellenze da una delle terre più vocate del mondo
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Se l’Italia è il paese che ha inventato la grappa, il Trentino è una delle regioni che eccelle per la qualità delle sue produzioni. In Vallagarina esiste una tradizione secolare per quanto concerne quest’arte antica, che si nutre di conoscenze tecniche, storie e aneddoti. La distillazione viene praticata ancora oggi mediante il sistema tradizionale a “bagnomaria” in alambicco discontinuo, per conferire una particolare morbidezza e un’elegante fragranza al prezioso liquido. Nelle aziende specializzate vengono impiegati cento giorni di lavoro ininterrotto, fra settembre e dicembre, per lavorare quintali di vinacce fresche provenienti dai migliori vitigni classici e autoctoni e creare grappe di grande qualità.
Scopri le grappe di monovitigno ottenute con le vinacce delle varietà autoctone della Vallagarina, come quella di Marzemino dalla struttura armonica e fragrante.
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le birre artigianali
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Prodotti di nicchia dalle nuove generazioni
Anche in Trentino negli ultimi anni sono nate tante piccole aziende, create da imprenditori giovani e creativi, dedite alla produzione di birra artigianale, che si distingue da quella industriale in quanto non pastorizzata e, soprattutto, perchÊ ogni etichetta nasce dalla passione dell’artigiano e dalle sue personali scelte in fatto di materie prime. Il risultato: prodotti di nicchia, che ci regalano sensazioni difficili da ritrovare nelle birre industriali.
Non esiste una sola tipologia di birra artigianale, sono oltre centocinquanta le tipologie riconosciute. Ogni etichetta regala quindi emozioni differenti.
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i prodotti del territorio 28
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La Vallagarina si svela attraverso profumi e sapori Oltre che per i vini raffinati la Vallagarina è conosciuta anche per i suoi prodotti di qualità, che donano un tocco originale e gustoso alla tavola. Formaggi, verdure, erbe, carni, salumi, pane e marroni, il cui sapore è frutto di un grande equilibrio, conquistato in secoli di attività da chi coltiva la terra, alleva gli animali e trasforma la materia prima in pregiate produzioni.
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Un ruolo fondamentale lo giocano l’aria, la terra, la temperatura e l’umidità, cioè quel clima particolare di cui gode la valle, ma che conterebbe poco se questi fattori non fossero valorizzati dall’opera paziente e appassionata dell’uomo.
I fiori all’occhiello sono le verdure della Val di Gresta, una comunità da sempre dedita alle coltivazioni, che ha cominciato a seguire i dettami dell’agricoltura biologica in un’epoca pionieristica. Anche i celebri marroni di Castione, lo zafferano, il tartufo, il miele e i fiori del Monte Baldo, i formaggi, il grano saraceno e le erbe delle Valli del Leno sono eccellenze presenti da secoli sulle tavole e nei mercati lagarini. Non ti resta che scegliere. Richiedi la mappa dedicata ai produttori di Rovereto e Vallagarina
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In Vallagarina, lasciati ispirare bit.ly/Lasciatiispirare
Ai piedi del Monte Stivo in Val di Gresta 34
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Le verdure biologiche
Un’intera valle con un’anima verde
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Coltivare ortaggi nel rispetto dell’ambiente e della salute di chi li acquista e li consuma è l’obiettivo dei produttori della Val di Gresta, una comunità di agricoltori che con lungimiranza ha deciso di scommettere sull’agricoltura biologica e su quella integrata già vent’anni fa, dando vita ad un biodistretto considerato un’eccellenza a livello nazionale. Qui l’orticoltura è praticata sin dai tempi degli antichi Romani, su terrazzamenti conservati ancora oggi grazie alla passione dei piccoli agricoltori. Gli ortaggi biologici sono contrassegnati dal simbolo grafico della coccinella e sono frutto di una tradizione agricola abituata a seguire i ritmi lenti della natura, assecondati da avanzate tecniche agronomiche. In purezza o trasformate, utilizzate per preparare prelibate zuppe, cremose passate di pomodoro, soffici torte di carote, queste verdure crescono su verdi terrazzamenti circondati da montagne. Nella cesta della Val di Gresta si possono trovare la carota, la patata, il sedano rapa, il porro, il cavolfiore, il cavolo, il cetriolo, la cipolla, il fagiolino, la lattuga, il pomodoro, il radicchio e la zucchina.
La Val di Gresta è stato il primo territorio a diventare distretto biologico in Trentino, una felice intuizione concretizzatasi nel 2013. Oggi la carota, il cavolo cappuccio e il sedano rapa di queste terre sono riconosciuti dal “Marchio Qualità Trentino”.
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Le erbe aromatiche
Un tocco di classe per i tuoi piatti
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L’ampia varietà di climi e di ambienti naturali che si possono trovare in Vallagarina, spostandosi anche solo di pochi chilometri, ci regala numerose erbe aromatiche e spezie che possono offrire un tocco in più alle nostre pietanze. In Val di Gresta, ma anche nelle Valli del Leno e nel Parco Naturale del Monte Baldo, crescono numerosissime specie di erbe officinali come menta, melissa, calendula, fiordaliso, lavanda e malva, usate sia in campo alimentare sia nella cosmesi. Nei boschi e nei prati si possono invece trovare erba cipollina, acetosella, tarassaco, spinaci di montagna, sambuco rosso, uva spina e asperula. La più pregiata delle specie è sicuramente lo zafferano del Baldo, che si ricava dai fiori del Crocus Sativus, un fiore dalle sfumature lilla e dai pistilli rossicci, caratterizzato da un inconfondibile colore giallo, un aroma intenso e un sapore deciso.
Amari e sciroppi
Bevande naturali per tutti i gusti
Accanto alle grappe, vanno menzionati gli estratti idroalcolici a base di erbe e radici, miscelati sapientemente in un prodotto gradevole ed accattivante. Tra le erbe utilizzate si trovano lemoncina, genziana, bardana, cannella, assenzio e chiodi di garofano. Chi non ama le bevande alcoliche può invece assaggiare i succhi di frutta e gli sciroppi a base di lampone, sambuco, mirtillo e amarene preparati con ingredienti gustosi, genuini e naturali, dai sapori intensi ed autentici.
La vocazione vitivinicola del territorio si esprime anche attraverso la produzione, da parte di alcune piccole realtà, di succhi d’uva monovarietali, freschi e gustosi, adatti a tutte le età.
Molte erbe, come asperula, basilico, camomilla, genziana, ginepro, liquirizia, melissa, ortica, pino mugo, rabarbaro, ruta e salvia vengono utilizzate anche per aromatizzare la grappa.
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I formaggi
Una nobile tradizione per grandi sapori
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In Vallagarina, come in tutto il territorio alpino, l’arte casearia vanta una lunga tradizione. Si tratta di formaggi morbidi o stagionati, dal gusto delicato o deciso, nei quali si fondono le fragranze dei pascoli e la sapiente opera dei casari. Il Monte Baldo, la Lessinia, il Pasubio ospitano delle accoglienti malghe dove, nei mesi estivi, è possibile assistere alla pratica della trasformazione del latte proveniente dagli alpeggi incontaminati. Qui è possibile vivere in prima persona l’emozione della mungitura, degustare i prodotti e godere del panorama attraverso suggestive camminate. La biodiversità dei territori di montagna trasferisce ai formaggi aromi e profumi unici che si ritrovano nel piatto grazie ad una lavorazione sapiente e rispettosa degli ecosistemi. Nelle Valli del Leno persiste anche la tradizione dell’allevamento di capre, dalle quali si ottengono formaggi secondo le diverse lavorazioni, dalla ricotta agli stagionati.
Dall’unione di due tradizioni storiche come quella casearia e quella vitivinicola nasce un formaggio unico nel suo genere: l’“Affogato all’Enantio”. In questa specialità, riconosciuta dal “Marchio Qualità Trentino”, si combinano in maniera originale il latte delle malghe del Baldo e il tipico vino locale. Grazie all’immersione nel vino, il formaggio assume una particolare morbidezza e profumi delicati.
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I marroni di Castione
Un’eccellenza frutto dell’opera di tante generazioni
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La coltivazione dei marroni, oggi molto apprezzata, è una tradizione che nel borgo di Castione, sull’Altopiano di Brentonico alle pendici del Monte Baldo, viene tramandata da secoli. In passato tutte le famiglie della zona ne possedevano e sfruttavano almeno una pianta, la cui produzione veniva venduta anche oltre i confini provinciali e nazionali. Oggi si contano circa 2.500 piante, alcune con oltre trecento anni d’età, che regalano frutti grandi, a forma di cuore, dal sapore dolce e dalla grana fine. La raccolta di questa castagna, coltivata con metodi naturali, avviene direttamente sulle piante, dove esperti “batitori” si arrampicano per percuotere i ricci con delle lunghe pertiche e farli quindi cadere a terra, una pratica che permette di raccogliere tutti i ricci e i marroni in un solo giorno. In seguito vengono radunati in un grande mucchio, all’interno del quale si attiva un processo di fermentazione naturale, che permette ai frutti di conservarsi più a lungo. Dalla lavorazione dei marroni, accostati ai vini del territorio, nascono ricette e prodotti unici, come i tagliolini di castagne, la birra di castagno, e, per chiudere in bellezza, il celebre liquore “Marroncino di Castione”.
Ogni anno, in ottobre, sull’Altopiano di Brentonico viene celebrato un grande evento in onore di questo prezioso frutto: la “Festa del Marrone”, una due giorni nel corso della quale si possono gustare tanti piatti che vedono la castagna assoluta protagonista.
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Il pane e i cereali
La riscoperta dei mulini e del grano saraceno
Non ha dimenticato la propria storia, la Vallagarina, ed i tempi in cui i mulini mossi dalle acque di fiumi e torrenti abbondavano sul territorio. Tuttora si sta riscoprendo infatti l’arte della panificazione, affiancata dal rilancio della coltura di cereali, quali grano, frumento, sorgo, segale, avena ed orzo. In alcune valli, come in quella di Terragnolo, si assiste ad un ritorno alla coltivazione del grano saraceno, un tempo molto diffuso. Tra i mesi primaverili ed estivi si procede con la semina a spaglio, poi, dopo aver lavorato il terreno, i campi germogliano e si tingono di un verde acceso, finché ad ottobre sono pronti per il taglio. Attraverso la battitura con il tradizionale flavel si separano i chicchi dalle parti che li racchiudono e dal resto della massa verde raccogliendo i grani, dai quali si ricava la “Farina negra” con la quale si prepara il fanzelto, un pane sottile che ha rappresentato per secoli uno dei cibi più importanti nel sostentamento della popolazione locale. Dal pane hanno origine anche alcune delle ricette trentine più conosciute, come i canederli e gli strangolapreti, piatti gustosi legati alle tradizioni contadine e popolari della cucina locale.
In Vallarsa e in località Sorne di Brentonico esistono ancora due antichi mulini perfettamente funzionanti e visitabili.
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Castagneti a Castione sull’Altopiano di Brentonico 44
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Il miele
Prezioso nettare di montagna
Un prodotto di duplice natura, animale e vegetale, che costituisce uno dei principali alimenti naturali le cui peculiari caratteristiche sono legate al tipo di flora del territorio di provenienza. Autentico custode dei profumi e dei sapori delle montagne trentine, rappresenta la quintessenza delle piante e dei fiori di prati, pascoli e boschi: millefiori, acacia, castagno, rododendro, tarassaco e melata di abete sono alcune tipologie di miele locale.
Molti agriturismi presenti sul territorio offrono ai propri ospiti la possibilità di degustare il miele proveniente direttamente dagli alveari disposti nei loro campi.
Per approfondire la storia della civiltà contadina lagarina, visita il museo di Vallarsa. Se ami il caffè, la più antica torrefazione d’Italia ti aspetta in centro a Rovereto.
Le carni e i salumi
Quando la stagionatura diventa un’arte
La Vallagarina vanta una tradizione nel campo dell’essiccatura e dell’affumicatura della carne, che sopravvive ancora oggi. Procedimenti diversi, che variavano di paese in paese, conferendo ai prodotti qualità specifiche. Molte macellerie e aziende agricole in città e nei piccoli borghi proseguono nella tradizione di produrre, ognuna con le proprie ricette, speck, luganega (il salame della valli trentine), carne salada e altri salumi tipici.
Nella Bassa Vallagarina è tradizione produrre la carne salada, retaggio di un antico metodo di conservazione della carne, utilizzando carni di suino, anziché di bovino come nel vicino territorio dell’Alto Garda.
Voglia di partire alla scoperta di profumi e sapori di Rovereto e Vallagarina? Prenota la tua esperienza: bit.ly/Prenota-in-Vallagarina
Scopri la nostra proposta culturale: bit.ly/Scopri-la-Vallagarina
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Come arrivare
Trentino Guest Card e Museum Pass La Trentino Guest Card e la Museum pass ti permettono di entrare gratuitamente o con tariffa scontata nei principali musei e castelli e di viaggiare liberamente con i trasporti pubblici in Trentino.
Auto
Scopri di piĂš: bit.ly/Card-Vallagarina
da nord/sud: Autostrada del Brennero A22 uscite Ala/Avio, Rovereto Sud/Lago di Garda Nord e Rovereto Nord
Treno
da sud: Verona > Rovereto da nord: Innsbruck > Bolzano > Rovereto
Bolzano
Un servizio pubblico di autocorriere collega Rovereto con Altopiano di Brentonico, Val di Gresta, Valli del Leno, Comuni della Vallagarina. Disponibile anche servizio taxi.
Trento
Rovereto Milano
Aereo
Trasferimenti in pullman, treni dagli aeroporti di Verona, Venezia, Treviso, Milano, Bergamo.
Verona
Venezia
Torino
Modena
Pullman
Disponibili trasferimenti in pullman dalle maggiori cittĂ del nord-centro Italia. N 48
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Rovereto (TN): +39 0464 430363 | info@visitrovereto.it
In collaborazione con
Con il supporto di
Credits: Fototeca Visitrovereto, foto di Elisa Vettori, Il Companantico, Marco Simonini, Tommaso Prugnola, Michele Purin, Matteo Bruseghini, Chiara Cei, Silvia Passerini, Luca Monelli. Fototeca Trentino Marketing, foto di Alberto Narduzzi.
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