le evocazion magica

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FRi~N'\=(O JISDE SAif\TT =FERRÉ (~L

La MAGIA EVOCATOAfA e la capacita de! Vero II/htq'l di enlamare al suoi ordini e a suoptacímento gil .,pl! 111 che popolano í Planl superion, E una rnlrlade di esseri dalla potenza variabllc IJ (11~1l1 peculiaritá

dlstlnte, oqnuno portatore di un

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preciso, in grado di intervenire nella riostra I'QuuH t predlsponendo l'accadere deqll eventl secando ji volere di chi ll evoca. Par ogni lecita azione, per ogni lecito desiderlo e h~l1\/1 111"1 nelle Sfere celestl esiste una corrtspondenza, l.:IIi rllllllll capo una o plú di queste lntetllqenze. Le loro forme seno le piú svaríate e vanno - stam jo ,1111 tradizione - dall'immagine di splendide, eter o 1'1 "lw dell'aria a quelte di orriptlantl mostri, dalle fOUll,~. volqari e oscene. Tutte. pero, sono costrette a soqqiacere alla poi! 11., ¡ del Vero l\Ilaao. E sutñciente possedere la prepara.zíone, ¡¡ Urodnlo, gii strumenti, le conoscenze e le lntenzlorn necu l' .H h - e qul descritte - per riusclre nell'tmpresu, Un libro dat fascino incredlbüe in cui troverotn. le tecniche per dlventare Mago; gii strurnentt dolln Alta Magia Operativa; la técnica delle evocazlout, ¡nomi, gii aspetti e le carattertstlche degii Splrlll ti • evocare; la rtvelazíone detl'altebeto celesto: le preqniere e 91i esorcismi necessarl allu buona riusclta dei rltuall.

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s1'RuiViENTI~ T1ECNIrCHE~RITUALI. EPREGHiERE

DEL VERO M.A.GO


LE EVOCAZIONI MAGICHE


FRAN~OIS

DE

SAINT-FERRÉOL

LE EVOCAZIONI ..

MAGICHE . stítUMENTI,

TEL1~!~HE, RITUALI E P;REGIltERE DEL VERO MAGO

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INDICE

Presentazione Introduzione Novernbre 1984

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Parte prima Ilmago Descrizione della Le qualitá del vero Chi e ilvero Mago . o

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Magia

Mago

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Gli esercizi preparatori formazione magica La visualizzazione La respirazione . L'autosuggestione La concentrazione magica o

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indispensabili o

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L'occultum Parte seconda strumenti Gli strumenti magici

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La bacchetta ................................. L'incensiere ... : GliJ incensi . L a ampada , , La fascia magica . Ilves tito magico ,., ,.::: La cintura magica ." .. , L'altare e la pietra d'altare

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JI cerchio rnagico Il triangolo mágico Altri accessori magici Parte terza Le evocazioni Lesfere

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Le XXVIII dimore lunari

Gli spiriti della sfera della

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GH spiriti della sfera della Terra

L' arte dell' evocazione magica .. : : : : : : : : : : Iesempio

IIesempio

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Appendici Salmo 2 di David .... Formula di esorcismo ~ ~~~~;c~'~~i'o'~e' oggetti o elementi .... .................

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Spiriri del f¡~~c'o'

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.PRESENTAZIONE

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e) e da rtmanere

a bocea aperta dinanzi a questo libro)

cbe reputo) da ogni punto di vista, assolutamente unico. In pocbissime pagine si aprono ai nostri occhi interi uniuersi occultt, incredibtli riuelazioni sulla potenza del ricbiamo magico, innumeri popolazioni di Enfila oolitiue dai poten' straordinart, che non possono non strabiliare. Venire poi a sapere che il tutto - finalizzato nei versi douuti della correttezza etica che sempre, per l'interuento di una sorta di legge cosmica, sooraintende aqueste operazioni - e alla nostra portata, non puó che aggiungere merauiglia allo stupore. Il Vera Mago, infatt», possiede la chiave per aprire ogni porta, per accedere - sicuro e protetto dalla preparazione, dal rituale e dai suoi propri potenti strumentt - aquesta réalta superiore, che nelle pagine del testo ci appare e si configura cosi immanente e cosi concreta da [ara quasi dubitare dell' analoga compattezza di quella in CUl~ quotidianamente, ci muouiamo. Quale affascinante nzistero, qua le [remito sentirsi circondati, auuiluppati, circonfusi, auoolti, compenetran da questi uniuersi eterici ed astrali dall'ineffabile forza.' E il briuido cosmico che á assale, la sensazione di 7


partecipare - seppure a livello minimo

e insignificante

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ad una rappresentazione immensa e sublime, dai risoolti e dalle sfaccettature che neppure la piú sfrenata delle [antasie oniriche sarebbe in grado di concepire o immaginare. Ma giungere, approdare alla qualitá - o, meglio, alla condizione, alto stato d' essere - dí Vero Mago, sebbene possibile, non e facile. Occorrono studi, concentrazione, costanza ed impegno, ma, soprattutto, amore. Per le cose, i! mondo, il Regno della Natura, gli uomini, il Creato tutto, nel suo vorticare infinito, su piani infiniti, di galassie e uniuersi. Solo cosi, rispettando tradizioni e rituali, si arriua, ci si consacra da se stessi, ci si innalza in quei Piani . o Sfere Superiori in cui ci si sente per davvero attadini del Cosmo. Ma e ora di dar luogo all'Autore e non anticipare oltre quella che sará per tutti indistintamente un'auuentura bellissima, a prescindere dall'applicazione pratica o meno di tutto ció che, con una cbiarexza ed un miare espositiuo di rara efficacia, viene dettato e proposto. Ancora una nota in cbiusura: un elogio al disegnatore, Pippo Ciarlo, capace di trasfondere nelle me tavole, con una immediatezza ed una sensibilita non comuni, un senso di mistero efficace, diprofondita occulta, cosa che ci induce a pensarlo - unitamente, chia ro, all'Autore assaifamiliare e uicino al mondo che ha si ualentemente tratteggiato. Franco Gssola é

Autunno,

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1984

INTRODUZIONE

La magia, che per molti e sinonimo di potenz,a, ha affascinato l'Uomo fin dalla sua comparsa sulla 1erra~ come sta affascinando illettore, che ora e in possesso di uno dei pochi libri magici verame.nte pratici. Molto e stato scritto su questa Scienza e Arte 111aben poco delle istruzioni che ~on:paí~no nei piú ? men,o antichi grimoires, nei te~t1 di van~ stregoneria e ,vla enumerando, si,puó impiegare p,ra.tlca,~ente ed .eff~c~cemente. Infatti, nella gran congerie di manuali p~at~ci" se ne trovano molti che richiedono, per esempio, l~ midollo della zampa posteriore sínis~ra dí unlup?, o dI un leone ... (s,imbolismo a parte); altri chepr~c~:>l1IZ~anO delle insolite fumigazioni di, poniamo, 1aserp~zlO,planta medicinale - dunque mágica - della quale ~l sono pur~ troppo perse le tracce, comunque ce1eber~lma press~ 1 Romani e i Greci, i quali prowedevano a Importarla 111 grandi quantitá daremote regioni dell.'Africa: . Dunque il lettore non dovrá l~ettersl alla. I~l~erca di pelle, denti o artigli di drago o di altre ~l?~l11ta1l1trova~ bili; e neppure dovrá ricorrere al sacrifl.clo cruento di qualche innocente cre~,tura .del, buon Di? . Certamente, se tanto d insólito e stato scritto per divul9


gafe delle pratiche spesso grossolane e rídicole che non hanno mínimamente contribuito alla vera Conoscenza, ció e avvenuto anche e soprattutto per colpa dell'ingenuitá di un gran numero di persone curiose, di aspiranti "apprendisti stregoni", di ansiosi del "come diventare maghi in quindici giorni", insomma di lettori piuttosto maniaci ai quali era ed e ancora inevitabile destinare certi pseudo- testi "sacri". Altri fattori, talora lontani dagli interessi commerciali, hanno contribuito nei secoli a falsare e a corrompere i libri di vera magia: gli amanuensi, icopisti, itraduttori e gli stampatori spesso improvvisati hanno sicuramente commesso degli errori, sovente vistosi e qualche volta deliberati, che hanno ancora piú .. _ occultato l'occulto. Né dobbiarno dirnenticare che la Chiesa, in particolare nello splendido Medio Evo, ostacoló con ogni mezzo a disposizione (l'Inquisizione con i suoi roghi, tutti gli Ordini religiosi) l'insegnamento e la diffusione delle dottrine magiche, colpendo insieme i ciarlatani e i veri sapienti. Queste brevi e semplici premesse spiegano perché, oggi come un tempo, lo studio e la pratica del yero errnetismo sono i1 patrimonio, velatissimo, di pochi eletti, degli adepti in grado di "leggere tra le righe", cioe di intendere veramente l'uno e l'altra. 1 veri libri magici sono rarissimi e introvabili, poiché insegnano una Scienza appunto segreta, la Magia, alle persone intellettualmente espiritualmente evolute, in grado di capire e applicare le leggi metafisiche e metapsichiche che esistono sulla Terra e nei vari "piani" dell'Universo, e che li governano.

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Coloro che affermano, piu o meno in buona fede, di "occuparsi" di magia, non CO~OsCO?o.altro che i .rozzi fenomeni esteriori del mondo In CUlvivono, con 1 loro effetti e risultati, ignorando volontariamente tutto delle cause fondamentali dei fenomeni stessi e del modo COfretto di intervenire e agire su esse al fine di ottenere degli utili cambiamenti nell' esistenza. n.vero Mago sa che la causa di tutto ció che esiste non SI trova nel suo mondo físico ma in altri "piani" vibratori di ció che e manifestó, cioe di quello che e in alu-e "dimensioni". Egli, imparando ad agire coscientemente s~lle c~u~e, grazie all'esatta scienza della m~~ia evocatorta, p~o influenzare il suo microcosmo Iisico, o quello di alu-e persone, per superare gli .ostacoli de.lla vita quot~diana, per risolverne i problerni, per guante le ~alattIe, pe1: intraprendere l'azione giusta al momento g1_usto.Inf~ttl e certo, e provato, che ogni corretta operazione magrea eseguita in modo cosaente, in relazione d~re~ta con le gerarchie delle dirnensioni, o "piani." sUpen?~l, ~ccor~a la luce della Conoscenza, l' arrnorua, 1equilibrio e, m modo piú semplice e pratico, la gioia di un perfetto benessere genera1e. . . . Prima di procedere nello studio della magra evocat~na, e necessaria qualche avvertenza di importanza capitale per il1ettore, specie se neofita. ~gli e stato spinto a11'a~quisto di questo libro, p~o dar~I, do~o averlo no tato .1l1 mezzo ad altri e, chissa, 111 seguito a circostanze fOHUlte o" strane", da esse guidato. La materia contenut.a non e il solito "fumo": ogni persona, uomo o ~(_mna,dl_buona volontá e pura di spirito puó trarre ?egl~ Im;mensl b~nefici o comunque delle buone soddistazioni - su1 plano . materiale e spirituale, e sempre nellecito, naturalmente _ dalla pratica della magia evocatoria. Ma a una condi11


zione: che segua questa iniziazione con la dovuta serietá e pazienza. Pazienza, in particolare, nel preparare minuziosamente, accuratamente e con amore tutti gli strumenti indispensabili; pazienza nel seguire dei precisi rituali, il piú delle volte inediti ma tutt'altro che complicad. Occorrera, pertanto, un periodo di tempo piu o meno breve prima di poter agü-e con la certezza del successo nell'operazione intrapresa, 11 Íettore non deve credere di trovarsi di frente a un' opera che richiede, per esempio, due o tre semplici schioccate di dita in un momento qualsiasi e ... coila, la magia e compiuta! In questo caso e meglío affidare subito, senza indugio, il presente trattato a un commerciante di libri usati, in attesa che venga riacquistato da qualche personaggio piú meritevole, che senta in sé il vero "fuoco sacro" dell'occulto.

qualche mese, potra provvedere c?n calma .a11aricerc~ dei materiali adatti alla preparazione degli strumenti magici e deglí accessori, alla perfetta .con?scenza del loro simbolismo e impiego. Occorrono, ripetiarnolo, tempo, pazienza, studio e buona volonta: E u~ certo allena!nento, proprio come fa un atleta: infatti sarebbe SClOCCO pensare di Ieggere un libro e diventare sul momento un vero Mago! Se il lettore non ha intenzione di seguire coscienziosamente queste norrne, in fondo accessibilissime, allora ha speso dei quattrini inutilmente e perde il suo ternpo. E e' e sempre la bancarella che aspetta... Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti. F. de S.F. Manoir de Saint-Ferréol,

30 novembre 1982

Abbiamo accennato alla purezza di spirito. Ne parlo, a suo tempo, un grande Maestro. Se illettore non solo leggerá ma capirá queste pagine con lo spirito puro, proprio come quello dei bambini, cioe senza alcun inutile e nocivo scetticismo o una piú o meno velata diffidenza, ben poche cose gli saranno precluse. Ovviamente, come sempre, dovrá meritarsele. E dovrá procedere per gradi, allo stesso modo della Natura che non va avanti a balzi. Dovrá curare gli esercizi di respirazione, concentrazione, visualízzazione e suggestione che sono indispensabili anche se possono sembrare noiosi, ma non lo sono. Nulla si ottiene senza sforzo ... Questi esercizi sono posti nella prima parte del libro, perché il neofita, mentre ne acquistera buona pratica nel corso di 12

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Parte prima

IL MAGO

...


DESCRIZIONE DELLA MAGIA

Ricordiarno brevemente che cos'e la Magia, secondo una delle migliori definizioni. La Magia la scienza che insegna l'applicazione pratica delle leggi della Natura, da quelle pu; semplicifino a quelle piú elevate. E indispensabile capire come funzionano le prime (microcosmo) per arrivare a irnmaginare come agiscono quelle del macrocosmo, cioe dell'intero Universo. Conosciamo queste leggi universali grazie alla "Tavola di smeraldo" di Ermes, che illettore dovra meditare a lungo.

e

TAVOLA DISMERALDO 1. TUTTO E SPIRITO, LO SPIRITO E TUTTO. La prima legge di Ennes non e altro che una netta affermazione dello Spirito, che e a sua volta l'opposto della relativita sempre mutevole della Materia. Il Mago non puó che studiare e insegnare la veritá dello Spirito che ha in sé, come 17


ogni essere umano (e come ogni cosa creata: un albero, un fiore, una pietra, un animale). 2. CIO CHE E IN ALTO E COME CIO CHE E IN

Questa legge di analogia permette di dedurre ció che avviene nell'invisibile grazie a11'attenta osservazione del visibile. Per fare un esempio, si puó osservare un' applicazione di questa legge nelle configurazioni dei pianeti che l'Astrología studia, considerate c~me uno schema della vita terrestre. Il giorno e la notte, la luce e le tenebre, la veglia e il sonno danno un'ídea pratica dell' analogía con la vita e la morte. BASSO.

3. TUTTO VIBRA, NIENTE E INERTE. E nota la conoscenza dei "campi di forma", e della radiestesia, da parte dei sacerdoti di Atlantide e dell'Antíco Egitto. Oggi, la scienza "moderna" non puó fare a meno di avvalorare questa legge. Infatti, i fisici ammettono che l'Universo forma . un tutto e che, indipendentemente dalle nozioni di velocita, tempo e spazio, l'insieme e solidale con la piú piccola particella che lo costituisce. Pertanto, la piú piccola azione q trasformazione che ha un rapporto con uno qualsiasi dei suoi punti, puó avere degli effetti su un altro, anche lontano e senza apparenti correlazioni. 18

4.

TUTTO

E

DOPPIO, TUTTO HA DUE POLI, TUT-

La somma dei poli positivi costituisce la vita, quella dei poli negativi e il Nulla. Il doppio: Dio e l'Uomo, lo Spirito e la Materia, l'Anima e il Corpo, l'U niverso e la N atura, non e che un frarnmento transitorio di ció che e Unico. TO HA DUE FACCE.

5.

TUTTO

INSPIRA

ED ESPIRA, TUTTO

SALE E

SCENDE, TUTTO SI EQUILIBRA MEDIANTE OSCIL-

Le maree, la respirazione, gli ahí e i bassi della vita, la "fortuna" e la "sfortuna" illustrano 'pertettamente questa legge. LAZIONI CHE SI COMPENSANO.

6.

OGN! CAUSA HA UN EFFETTO, OGNI EFFETTO

E

la legge delle conseguenze, nota anche alla scienza sperimentale. HA UNA CAUSA.

7. TUTTO HA UN PRINCIPIO

MASCHILE

E UN

Anche questa e una legge che si osserva ovunque nella Natura. PRINCIPIO FEMMINILE.

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LE QUALITA DEL VERO MAGO

Come abbiamo detto, quasi tutte le persone che seguiranno coscienziosamente gli insegnamenti contenuti in questo trattato, saranno in grado di praticare la Magia evocatoria. Anche le donne: gli antichi ci hanno lasciato numerosi scritti che parlano di sacerdotesse. PerciĂł anche un' appartenente al gentil sesso potra operare con profitto, alla sola condizione di non trovarsi nella sua particolare situazione fisiologica mensile nel corso delle cerimonie e, beninteso, al momento delI' acquisto dei materiali necessari alla fabbricazione degli oggetti rnagici, e durante la loro consacrazione. E essenziale attenersi rigorosarnente aIle norme che seguono, poichĂŠ esse costituiscono una parte integrante deIla formazione del Mago. Un'igiene morale e fisica e assolutamente indispensabile Ilfuturo Mago deve dispone di una buona salute e di un normale equilibrio fĂ­sico e nervoso. 1 soggetti che hanno un carattere facile preda della depressione, i ciclotimici devono astenersi dalle pratiche magiche perchĂŠ esse richiedono un notevole dispendio di energie psicofisiche. Il Mago non deve essere obeso, dunque il peso-forma e ,

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deve essere ottimale, cosi come la tensione arteriosa. In breve, deve essere nel pieno possesso di buone funzioni organiche: questo perché le forze inconsce possono essere ridotte, o addirittura annullate, da una qualsiasi malattia, anche da un semplice mal di denti. Continuando con l'igiene física, raccomandiamo un'alimentazione equilibrata, con tre o quattro giorní al mese di dígiuno "canónico". Si devono evitare delle forti dosi di alcolici, in particolare nel corso della preparazione e della consacrazione degli oggetti rituali, e naturalmente prima e dopo le cerimonie evocatorie. Una normale, sana vita sessuale non e affatto sconsigliata, anche se e bene non sacrificare a Venere nei giorni di attivazione degli strumenti magici e, come al solito, in quelli in cui si deve eseguire un rito.

Chi

e il

vera

buona volanta di spiegare i segreti della magia a coloro che sono ~n~ra,do di capirli e di impiegarli nei modi piú opportuni, croe alle persone mature ed evolute nell'intelletto e ?e~o .Spirito. Possiamo dire che iI vero Mago e pressoche simile a una persona comune: egli non esteriorizza mai né la sua Conoscenza, né la sua autoritá magica e spirituale con un comporta mento inopportuno e stravagante.

Mago

Il veto Mago non e uno" stregone" o un gabbamondo che tenta di illudere la povera gente in buona fede. 1falsi maghi sono coloro che amano vantarsi pubblicamente di "alte facoltá magiche" che, per la veritá, non possiedono. Essi cercano di circondarsi di un velo- da operetta - di misteriosa segretezza; vivo no in un modo eccentrico e forzatamente dispendioso al fine di giusrificare la loro" fama" e gli "immensi poteri". Tutto questo, quasi sempre per nascondere la loro ignoranza. E sono prQprio questi personaggi i responsabili della cattiva nemea con la quale si continua a bollare la vera scienza magica. Invece, le caratteristiche del vero Mago non sono né la segretezza, né il fasto, né l' eccentricitá. Esse sono, al contrario, la modestia, la disponibilitá verso gli altri, la 22

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GLI ESERCIZI PREPARATORI tNDISPENSABILI ALLA FORlVlAZIONE MAGIeA

..

La oisualizzarione La visualizzazione, cioe Í'esprimere gualcosa per mezzo di imrnagini visive, consente al Mago, dopo un certo periodo di preparazione, di proiettare un'imrnagine precisa di ció che vuele, di forme o di situazioni che vengono richieste dal rituale evocatorio. L' allenamento a una corretta visualizzazione e molto semplice e richiede, al massimo, una mezz'ora al giorno. Il neofita deve orientarsi correttamente, volgendosi verso l'Oriente (Est). Puó sedersi su una sedia o su una poltrona non troppo mórbida (l'importante e che la spina dorsale sia perfettamente diritta) qualora non eonosca la posizíone ideale per guesta teenica che e quella, yoga, del loto I, posizione che comunque raccomandiamo. La stanza dove procede a11'allenamento di visualizzazione non deve essere troppo illuminata. Il muro che ha

°

I

Cfr. C. KERNEIZ, Hala-Yoga, Ed. Accademia.

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.I davanti a sé deve essere di colore neutro e uniforme, chiaro (quindi niente tappezzeria o mobili o altri oggetti davanti agli occhi). I1 neofita deve cercare di fare in sé il massimo vuoto mentale (l'assoluto non esiste) ed effettuare delle respirazioni calme e profonde: anche in questo caso, l'ideale e la respirazione yoga detta "ventrale". Dopo qualche minuto di respirazione, inizia l' esercizio yero e proprio, incorninciando a visualizzare sul muro delle figure molto sernplici, dei disegni geometrici elementado Puó incominciare a visualizzare, per una settimana, un triangolo, nella settimana successiva un cerchio, nei sette giorni seguenti un quadrato, e cosí vía. Ecco uno schema degli esercizi di visualizzazione: Prima settimana: visualizzazione di un triangolo di colore ro550. Seconda settimana: visualizzazione del triangolo di colore rosso all'inizio, poi evoluzione dello stesso triangolo nei colori preferiti, per esempio, verde, r05SO, nero, arancione, blu. T erza settimana: vísualizzazione dí un cerchio e poi evoluzíone dei colorí del cerchio stesso nella gamma riportata all' esercizio 2. Quarta setttmana: vísualizzazione di un quadrato e nuova evoluzione della gamma dei colori. Quinta settimana: vísualizzazione delle precedenti figure, trasformando il triangolo in una pirámide, il cerchio in una sfera, il quadrato in un cubo, con relativa evolu-· zione dei colori. Sesta settimana: visualizzazione delle figure dell'esercizio 5 ma, questa volta, in movimento rotatorio su se stesse. 26

Ottava settimana: visualizzazione di un paesaggío conosciuto, avito, in linea di massima. Nona settimana: visualizzazione del precedente paesaggio ma con i suoi parricolari (case, alberi, fiori, fiumi e cosi vía) ingranditi. Decima settimana: vísualizzazione del volto dí una persona conoscíuta. Unclicesima settimana: visuaIizzazione della persona dell' esercizio precedente ma nel suo complesso fisico (turra la persona) e in evoluzione (la sua gestualitá, il suo modo di parlare).

... Nel corso di questi esercizi, la visualizzazione deve essere netta, chiara e dovutamente colorata. Le immagini devono essere viste per almeno cinque minuti, senza subire alcuna alterazione (non e difficile, se il neófita procede negli esercizi con la dovuta normale concentrazione). Queste sernplici esercitazioni non sono alero che una forma piú moderna e pratica della visualizzazione dei Manda la, figure geometriche indiane di meditazione. Un poco aUa volta, il neofita incornincia a divertirsi, nel corso delle esperienze di visualizzazione: nel momento in cuí prova tale sensazione in forma precisa, sappia che egli ha felicemente intrapreso cammino del successo nell' occulto. Ripetiarno che gli esercizi di visualizzazione devono proseguire, come iseguenti, con estrema regolarira. Nel corso di ogni sed uta (come detto della durata quotidiana di una mezz'ora circa, al massimo) occorre mantenere un atteggiamento psicologico neutro e non immettere

a

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nell' esercizio aleuna passione o desiderio, al fine di evitare qualsiasi implicazione emotiva. Undici settimane di un esercizio a prima vista noioso, specialmente se prospettate all'inizio di questo trattato, possono sembrare lunghe. Ma non si deve dimenticare che in questi settantasette giorni ci si puó tranquillamente impratichire degli esercizi che esporremo appresso e, nello stesso tempo, preparare con cura tutto quello che e indispensabile per il corretto rituale di Magia evocatoria. E a questo punto non possiamo che consigliare di proseguire nello studio e negli esercizi che porteranno a percorrere la vía della vera Conoscenza magica. \

La respirazione La V Legge della "Tavola di smeraldo" di Ermes (rutto inspira e espira... ) ci pone di fronte alla piu importante delle funzioni corporali: la respirazione. . Perché e possibile vivere piu o meno a lungo senza mangiare, ma e impossibile vivere piú di qualehe minuto senza respirare. Secondo gli antichi insegnamenti esoterici, la respirazione - corretta, beninteso - non ha soltanto la funzione di ossigenare i polmoni ma anche quella, essenziale per il Mago, di far penetrare e di immagazzinare nel suo organismo il fluido vitale, il "Prana" o forza universale. Il valore di una corretta respirazione e quindi capitale e indiscutibile, dato che ogni pensiero (nel nostro caso la visualizzazione e la concentrazione), come ogni sforzo muscolare o della volonta, richiede il dispendio di una certa quantitá di forza o di fluido vitale. La corretta 28

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respirazione e quindi la tonte principale di approvvigionamento di tale fluido; essa si concentra, si accumula nel ples so solare o" cervello addominale", il quale provvede a distribuirla ai centri nervosi. L' atto mirabile che e la respirazione serve a eliminare i residui tossici non completamente assimilati dall'organismo e, nel purificarlo, a elidere la fatica e l'invecchiamento precoce.

Descriviamo ora una tecnica di respirazione magica. La posizione ideale da assumere e quella, giá ricordata, del loto; comunque si puó operare sia in piedi, sia seduti, purché la spina dorsale si trovi ben diritta. Rilassarsi completamente, secondo le tecniche yoga. Prima fase: inspirazione. Aspirare dal naso (le narici devono essere completamente libere), in un modo continuo, né troppo rapido, né troppo lento, dilatando la parte inferiore dei polmoni, abbassando il diaframma e sporgendo un poco all'infuori l'addome. In questa fase, che deve durare sei secondi (contarli mentalmente) occorte concentrare il pensiero sull' atto che si compie, appunto l'inspirazione di ossigeno grazie alla quale si entra in contatto con le forze superiori e si assimila l'energia vitale. E anche bene concentrarsi sull'idea che non sono soltanto i polmoni che inspiran o il fluido. aereo ma tutto il corpo, tutti i pori deIla pelle. Seconda fase: con i polmoni pieni di aria - meglio: di fluido vitale - trattenere il respiro per tre secondi, sernpre contando mentalmente. In questo breve spazio di tempo, occorre essere coscienti dell' energia benejtca che 30

si espande in tutto l'organismo, in tutto il microcosmo dell' essere. Terza fase: espirazione. Espirare, sempre dal naso, lentamente, facendo rientrare un poco l' addome e mantenendo il petto fermo. Durata dell'espirazione: sei secondi. Qu~rta fase: riposo. A polrnoni vuoti, senza inspirare o espirare, contare mentalmente tre secondi. . Ricominciare immediatamente la respirazione, seguendo 10 stesso ritmo, e ripetere l'esercízio da otto a dieci volt~, semp~"e identificando nell' aria che sí inspira e si tra.tttene ner polmoni, l'energia uitale che fa compiere a chi opera un altro passo importante sul cammino dell'iniziazione occulta. Questa técnica di respirazione, che molti Iettori praticanti la disciplina yoga conoscono sicuramente, apporterá, con il tempo, degli indiscutibili e benefici risultati sull'organismo e contribuid a dare maggior vital ita e autocontrollo, tre doti indispensabili al vero Mago. Si puó osservare che non si tratta di un esercízio difficile e che sono sufficíenti, per eseguirlo correttamente, soltanto due doti peculiari: volontá e perseveranza.

L) autosuggestione L' autosuggestione positiva e uno tra gli indispensabili metodi di autoperfezionamento. Il suo ruolo e quello di migliorare colui che la pratica regolarmente, in modo da fargli ottenere il benessere morale e materialeal quale ha diritto, su questo mondo. Essa rappresenta, per il fu~uro Mago, un altro prezioso strumento per ottenere il successo nella magia evocatoria. 31


Se l'ottanta per cento circa degli esseri umani puó trarre giovamento dall'ipnosi, chiunque puó praticare con profitto la tecníca dell' autosuggestione. La chiave d~l suo impiego pratico risiede nell'improvvisa messa 111 moto, diciamo cosi, del subconscio. Sappiamo che il subconscio e una proprietá dell' anima e che la sua sede, secondo la tradizione occulta, si trova nel cervelletto: sottraendo al subconscio iconcetti di spazio e di tempo, la sua parte positiva agisce sempre, e a colpo sicuro, in modo a noi favorevole. Percio il lettore deve sempre ricordare le seguenti regole:· . 1. Il momento in cui il subconscio opera con maggior efficacia e la notte, durante il sonno, nelle ore in cui l'attivitá cosciente e nulla. 2. L'essere umano e particolarrnente ricettivo all'autosuggestione in due momenti: ilprimo, quando e a letto, pochi minuti prima di addormentarsi, allorquando il corpo fisico estanco; il secondo, immediatamente dopo il risveglio, cioe quando e ancora mezzo addormentat~. 3. Ne consegue che, per intraprendere con successo ti cammino occulto, non bisogna mai addormentarsi né svegliarsi con dei pensieri negativí (pensieri concer~en~i varie paure, timori, noie, dispiaceri, spossatezza p.slcoflsica) al fine di non influenza re sfavorevolmente il subconscio Occorre ricordare che un uomo (o una donna) e ce figli~ del suo modo di pensare". E q~indi. e.ss.enzial~ addorrnentarsi con dei pensieri piacevoli, posrnvr, saturi della certezza di progresso e di successo.

Prima di. prccedere 32

al primo esercizio di autosugge-

stione, e necessario confezionarsi una specie di "rosario", che serve unicamente a dispensare dal contare il numero delle formule suggestive, poiché non sí deve distogliere l'attenzione dall'esercizio vero e proprio. 11 "rosario" piú semplice consiste in un pezzo di spago, lungo circa 40/50 centimerri, sul quale si fanno da 30 a 40 nodi, distanziati di circa 2 cm l'uno dall' alu-o (i lettori dotati di buona fantasía possono confezionarselo con piccole conchiglie, perline, noccioli o gusci di frutti~ sassolini pazientemente forati e COS1 vía). Il numero del nodi deve essere, tassativamente, da 30 a 40. Dopo aver pronunciato una prima volta, coscienternente (cioe portando la massima attenzione a quello che si dice) la formula suggestiva prescelta, e dopo un íntervallo di qualche istante, si avanza di un nodo e si ripete la formula, poi si passa al terzo nodo ripetendola nuovamente, e cosí via, fino alla fine. Ricordiamo ancora una volta che l'esercizio di autosuggestione cosciente va praticato a letto, la sera prima di addormentarsí, e al mattino, appena svegli. Si inizia l'esercizio con qualche minuto di rilassamento (la tecnica e quella deIl'Hata- Yoga) poi, a occhi chiusiattenzione a non addorrnentarsi! - (meglio dopo ayer inserito negli orecchi due batuffoli di cotone, per sentiré "rimbombare" la propria voce: l'inconscio recepisce grazie all'uditoi, perfettamente coscienti di ció che si dice, di quanto si afferma, a mezza voce si pronuncia la formula personalmente elaborara in precedenza e scritta su un foglio di carta, o ben memorizzata. Per ottenere dei buoni risultati grazie al subconscio, la formula scelta per l'autosuggestione deve esprimere un'affermazione sintetica, in modo imperativo e al presente. Perció non si devono impiegare delle frasi del tipo "io eliminero un mio vizio", "io evolveró spiritualmen33


te", "io diventeró un vero Mago", bensí "io ELIMINO il (tale) vizio", "io EVOL VO spiritualmente", "io DIVENYO un vera Mago". Elaborata la formula suggestiva (ricordiamolo ancora una volta: in modo sintetico, imperativo e al presente!) si puó incominciare - sera e mattino - a praticare l'autosuggestione. Ad ogni ripetizione della formula si avanza di un nodo sul "rosario", fino al termine. Nel corso dell'esercizio si deve rappresentare, con l'immaginazione' e oisualiaauone, il desiderio connesso alla formula come giá realizzato. E que- , sto anche nel caso che il sonno non sopraggiunga subito dopo aver pronunciato 30,35 040 volte la frase suggestiva. Al limite, si puó procedere a una ripetizione (altre trenta o piú volte, quanti sono i nodi), fino ad addormentarsi: in questo caso, anche se non si perviene alla fine del "rosario", lo scopo e ugualmente raggiunto. Infatti, il successo dell' esercizio consiste nel portare COI1 sé) nel sonno, il desiderio, la frase elaborata. Al mattino, appena svegli e ancora a letto (occorre prendere íl tempo necessario, anticipando il risveglio di circa dieci minuti), si ripete l'identico esercízio della sera.

la

L'influenza dell'immaginazione nel produrre i fenomeni magici, e considerevole. Alfred Maury, in La Magie el I'Astrologie (Denoél, Parigi, 1970) afferma che" L'immaginazione subisce I'influenza dei sensi, e reagisce a sua volta su essi. 1 sensi si presentano a noi come provenienti da oggetti esteriori che ha creato ilnostro spirito. Tale e la natura di quelle che sono definite uisioni, apparizio ni: non sono altro che dei sogni a occbi aperti". Lo spirito del Mago, nel corso di una visione ottenuta con la magia evocatoria, assiste come un testimone silenzioso allo spettacolo che gli presenta l'immaginazione: effetti possenti, strani e meravigliosi, entusiasmi, facolta di scrutare nelle cose segrete e future. 11neofita deve quindi irnparare a immaginare e uisualizzare. 2

* Grazie all' autosuggestione, i desideri concernenti il corpo, e soprattutto lo Spirito e l'A~ima, si rea~izzeranno: si potra cosí migliorare la proprta salute, sviluppare le buone attitudini eliminare i vizi e i difetti, intraprendere un nuovo cammino spirituale, accentuare l'intuizione e la sensitivitá. Ma, attenzione, non sara possibile realizzare i desideri unicamente materiali: perció non sempre si otterrá il successo in amore, né si vincerá al glOco... . . . L' autosuggestione e una forma atnva del pensiero costruttivo che manca a11'uomo moderno e che dunque contribuisce a elevare il neófita su se stesso: rappresenta le direttive precise che vengono impartite allo Spirit~ affinché esso lavori con e per chi la pratica, e procun tutti i mezzi e materiali che occorrono per raggiungere gli scopi. . .' . L' autosuggestione e un metodo di auto-pertezionarnentoo Lo Spirito aiuta, co11abora a co.l~o sicm:o per otten:re il successo. Ma solo a condizione di lavorare U1 simbiosi e nello stesso senso con il suo "Aladino", cioé con chi pratica la disciplina mentale che stiamo descrivendo. Ora rimandiamo il Iettore alle famose novelle arabe "Le mille 1una, norte": in q~~sto a~tico libro egli leggera attentame~te il racconto di Aladl.no e la lampada meravigliosa" . E una splendida allegoria che lo aruterá a capire come anch' egli possieda la sua "l.ampada meravigliosa ", il cui "genio" e pronto a servl.rlo e a~ quale occ~)fre parl~re (cioe p.al~!are.a~!o 5Pl~1:0 O~J~l giorno, chiedendogli qualcosa: 11 genio l~on ritiuterá JI suo aiuto, e in ogni essere umano urucamente pet questo). ~. . . Concludiamo questo paragrafo. Effettuando gli esercizi í

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con metodo e serieta, chiunque puó convincersi, 111 breve tempo, della beneíica influenza della técnica di autosuggestione. Interverranno cosi gli stimoli per praticarla, in modo permanente, tutta la vita. E bene ricordare che non si deve passare a una nuova formula, a un nuovo soggetto fino a quando non si e ottenuto un soddisfacente successo con la formula precedente.

La concentrazione magica Nel corso dei rituali di magia evocatoria, oltre all'immaginazione e alla visualizzazione, un' altra componente indispensabile e l'attenzione cosciente sugli atti che si compiono. Parliamo cioe della concentrazione, che contribuid a creare, a poco a poco, le condizioni dei futuii successi del Mago. Dobbiamo controllare e dirigere ipensieri: perché ogni idea presente nel pensiero (nello Spirito) tende a tradursi in atto, secondo una legge naturale ben nota agli occultisti d'ogni tempo. Ognuno di noi, in pieno possesso delle proprie facoltá intellettuali, e in grado di agire, in qualsiasi momento, al massimo grado di concentrazione semplicemente in virtu dell'attemione che porta a un determinato soggetto, a un'azione, a una cosa. n campo della coscienza, secondo le leggi della psicologia non puó essere occupato che da un solo pensiero alla volta; l'attenzione non puó concentrarsi che su un unico pensiero. Nella vita quotidiana, le persone" comuni" eseguono un gran numero di azioni in modo banale, automatico, guidate dalla forza dell'abitudine e guasi sempre pen36

sando ad altro. Concentrarsi significa, semplicemente, portare tutta la propria attenzione sulle azioni che si compiono e sulle parole che si dicono. Ecco una regola che l' aspirante Mago dovrá sempre tenere presente nel suo Spirito, non solo nel corso delle cerimonie magiche,ma anche durante la preparazione degli strurnenti e nena sua vita d'ogni giorno: occorre pensare a ció che si dice e che sifa, ed essere mentalmente il personaggio che si uuole essere, in gualsiasi situazione. Per esernpio, se si aspira a ottenere dei poteri magici, bisogna comportarsi esattamente in tal modo, "vivere" l'iniziazione in tutti i suoi particolari (che e gia incorninciata con I'acquisto di questo libro), visualizzarIa e concentrarsi sui risultati certi. Nel corso dei primi esercizi di concentrazione, a meno che il lettore non sia gia in possesso di una analoga buona tecnica (acquisita con esercizi di meditazione, . yoga, arti marziali), non e facile mantenere 10 sforzo rnentale di attenzione cosciente se non per qualche istante. Con un po' di esercizio (nessuno ha mai irnparato a scrivere nel primo giorno di scuola), un poco alla volta e possibile pervenire a essere coscienti di guello che si dice e che si fa, per un minuto o due al massimo, Tanto basta: non bisogna anclare oltre, perché un eccessivo sforzo di attenzione cliventa rapidamente gravoso.

Si puó fare un esperimento che solo a prima vista sembra banale: cuocere un uovo alta coque. E un procedimento culinario semplicissimo, quello di pone un uovo cruclo nell' acqua fredda per poi portarlo al giusto punto di cottura. Si accende il fuoco. E poi? Che cosa si fa? A che cosa si pensa? Che cosa puó distrarre? Molte, 37


troppe cose, troppi pensieri, E tutti portano lontano dall'uovo che sta cuocendo e che probabilmente si e giá rappr~so troppo ... Addio, uovo alla coque, per quanto sernplice sia la sua preparazione! Perché tutto questo? Perché e venuta meno I'attcnzione, la concentrazione sull' atto che si stava compiendo ... Trasfere~do qu.esto esempio nel campo della magia evocatona, possiamo osservare che se la concentrazione e poca o nulla, irisultati attesi dal rituale saranno assolutarnente insoddisfacenti o addirittura negativi. Bisogna, dunque, imparare a concentrarsi, esercitandosi - casomai per tutta la vita - a portare Í'attenzione su tutto ció che si di~e e.si ~a~anc~e sulle parole o sugli attí apparent~m~nte insignificanti o banali. Con l' esercizio, un paio di ml11u~l.dlv.era co~~entrazione, ogni giorno, sono piú che sufficienti per dirigere il pensiero, per materializzarlo nei momenti "cruciali" delle operazioni magiche. Con~en~rars.i significa non lasciare divagare il pensiero ma riunirlo 111 un solo punto. Vuol dire fare attenzione ad ~vitare la d~strazione e l'automatismo; compiere i g~s~1e pronunciare le paraje unicamente indispensabili. ~tr1gendo. l' attenzione con grande cura in tutti gli atti irnportann della vita, si educa l'attenzione dello Spirito: e lo Spirito e la forza inestimabile che e in ogni essere umano. L' eser~iz~odi concentrazione che consigliamo di ripetere ogru grorno, da un minimo di dieci a un massimo di venti-venticinque rninuti e molto sernplice. Per eseguirlo correttamente e bene sedersi, sernpre con la schiena eretta e rilassarsi per qualche minuto, seguendo 1~ ~espirazione rítmica giá descritta. Davanti agli OCChl SI pone un oggetto qualsiasi, di forma semplice: una manta, un coltello, una chiave, una moneta, un fiore, un frutto. Si osserva l'oggetto prescelto per qual38

che secando, con attenzíone, rilevandone la forma, í colori, iparticolari. Subito dopo si chiudono gli occhi e si cerca di rappresentare l'oggetto tale e quale appare nella realtá, cioe come lo si vede a occhi aperti. Se esso scornpare dall'immaginazione, bisogna sforzarsi di farlo riapparire, sernpre distintamente. Se questi sforzi si rivelano inutili piú volte, e bene cambiare oggetto. Quando si perviene a rappresentarlo mentalmente e con facilita per almeno due-tre-quattro minuti, con rigorosa continuitá (immagine dell' oggetto sempre presente, senza che scompaia), si puó passare a immaginare vari altri oggetti, uno alla volta, a occhi aperti, fino a percepirne la quasi materializzazione priva di elementi estranei o di contorno. Con questo esercizio termina la prima parte della preparazione aIla formazione magica. Giunto a questo punto, il neofita e senz' altro in grado di irnparare a concentrarsi, visualizzare, autosuggestionarsi in modo eorretto, appunto magico.

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L'OCCULTUM

Il neófita, mentre continua nella buona conoscenza degli esercizi precedentemente descritti, provvede alla preparazione del SUD oratorio, l'occultum dei suoi lavori. L'ideale consisterebbe nel poter disporre dí una camera da adibire esclusivamente agli scopi magici. Qualora ció non fosse possibile, puó ripiegare su una stanza nella guaje non si esercitino delle attivitá troppo materíali: dunque non dovrá scegliere una cucina o una camera da letto, ma uno studio o la propria biblioteca, l'importante e che sia un locale tranquillo in cui non corra il rischio di essere disturbato nel corso della meditazione, dello studio e di ogni operazione (e buona regola chiudersi dentro a chiave). Le dimensioni dell' occultum devono essere dí almeno 6 x 5/6 metri circa, affinché sia possibile tracciare sul pavimento un cerchio del diametro di almeno tre metrí e mezzo. E preferibíle che le pareti dell'oratorio síano tinteggiate con un colore chiaro, escludendo le carte da parati varia mente colorate e con disegní complessí. Un bianco "francescano" e la migliore soluzione. 41


Per riscaldarsi, nel1e stagioni fredde, ci si puó servire del camino, di una stufa a legna oppure, abitando in cittá, del normale radiatore collegato con l'impianto di riscaldamento centrale, rnentre si deve tassativarnente escludere il calore prodotto da stufe elettriche, a gas o a kerosene. Nel1'occultum si deve poter lavorare sia in direzione dell'Oriente (Est), siain direzione dell'Occidente

preparazione, la consacrazione, il simbolismo occulto e l'impiego corretto deg1i oggetti magici necessari alle operazioni evocatorie.

(Ovest).

Deve essere cornodo, perché non si puó operare in condizioni disagiate, e contenere, in particolare: - Un grande tavolo di legno (i puristi potranno sceglierlo, secondo tradízione, in quercia, faggio o frassino), orientato a proprio piacimento. - Un semplice armadio, anch'esso di legno (evitare quelli con dei cassetti e foderati internamente di stoffa sintetica) in cuí riporre tutti gli oggetti magici, gli accessori, i vari Íibri e i rituali, Se nella stanza che si trasforrnerá in occultum esíste l'apparecchio telefoníco, si avra cura di staccarne la presa nel corso di tutte le preparazioni ed evocazioni. Vanno eliminati definitivamente anche i quadri e gli oggetti "profani", cioe non in carattere con l' austeritá che deve regnare nell'ambiente: rnegJio appendere alle pared delle opere, dei simboli in accordo con i propri SCOpl.

Infine, rna solo nel corso delle operazioni accessorie ed evocatorie, occorre togliere ogni simbolo religioso: questo non per anticlericalismo ma perché la magia evocatoria non e esattamente un atto canonico. Al termine di ogni cerimonia, i símboli della propria fede religiosa ritroveranno la loro giusta collocazione. Dopo aver definito le caratteristiche essenziali del1'oratorio, procediamo nelIo studio, descrivendo la scelta, la 42

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Parte seconda

GLI STRUMENTI


GLI STRUMENTI MAGICI

Nell' agü-e, il Mago si serve di un preciso cerirnoniale e di tutti i suoi "ausilii" magici, cioe degli strumenti opportunamente preparati. Con l'uso ripetuto e costante di un gualsiasi strumento magico, si pOSS0110ottenere dei buoni risultati indipendentemente dall'impiego delta forza personale del Mago, per la cui coscienza e memoria detti strumenti agiscono come un prezioso e indispensabile sussidio. Infatti, dirigendo l'atteniione (e qui si riuela l'utilit« degli eserazi descritti nella prima parte del Trattato) verso un certo strumento, lefacolta e leforze che esso stmbolizza uengono condotte al/a cosaenza. Ecco ora una serie di istruzioni che occorre rispettare rigorosamente e che e bene imparare a memoria, dedicando a questo studio tutto il tempo necessario: infatti, gli strumenti magici otterranno irisultati desiderati nelle mani del Mago soltanto a condizione che egli tenga sempre ben presentí gueste norme. Cosí egli riuscirá a ottenere in sé quelle manifestazioni di fede incrollabile, di volonta e di tutte le qualitá delle leggí occulte naturali, che conrribuiranno ad aumentare la sua autoriza mágica e la sua influenza su uno spirito o una forza. 1. Non appena il Mago, nel corso di uu'evocazione 47


magica, prende in mano l'uno o l'altro strumento, egli ottiene il "contatto" che vuole e il risultato a cui tende senza alcun sforzo particolare. Per esernpio, quando prende in mano la bacchetta magica - che rappresenta la sua uolontá assoluta - la relazione diretta, appunto il "contatto" con lo spirito, la forza o l'''energia'' prescelta, viene subito stabilita. Questo grazie al1a bacchetta e per mezzo del1a sua volonta. La stessa cosa si realizzera con tutti gli altri strumenti magici, poiché anch'essi simbolízzano le facolta, le leggi universali e le forze spirituali. 2. E possibile avere del1e preferenze per questo O quel10 strumento: ma tutti, indistintamente, devono essere trattati con un timore quasi sacro, con attenzione, fiducia, rispetto. 3. La forza, e il valore occulto, degli strumenti del Mago si accrescerá grazie a un uso attento, corretto e riguardoso: poiché essi, contribuendo a creare l'indispensabile "atmosfera" magica, sono simili a reliquie insigni. 4. Nel momento della loro utilizzazione, il Mago deve essere quasi in uno stato di estasi, di esaltazione meravigliosa, come se maneggiasse qualche cosa di' sacro, di inestimabile (e infatti e proprio cosi) , per esempio il "leggendario" Santo Graal o la spada di Re artú. 5. Se uno strumento viene impiegato in un modo o per un fine díversi da quelli per cui e stato concepito e realizzato, esso perde i suoi poteri magici e non potra mai piú servire per gli scopi originali. E dunque necessario evitare la loro profanazione, poiché, ripetiamolo, tutti gli strumenti richiedono un sentimento di speciale rispetto e cura gelosissima nella coscienza del Mago: perció essi devono essere tenuti rigorosarnente lontani dallo sguardo e da qualsiasi contatto o curiositá di persone non iniziate. 48

6. Prima di toccarli, dopo l' opportuna consacrazione, il Mago deve compiere, per qualche minuto, un pro cesso . di purificazione mentale, cosa che ottiene con la meditazione o con una preghiera appropriata che egli stesso puó comporre. E deve essere sempre conscio del fatto che essí simbolizzano le leggi divine ineluttabili. 7. Anche se il Mago non adopera i suoi strumenti per un lungo periodo di tempo, essi rimangono sempre in stretto contatto con le facoltá che simboleggiano: poiché ogni strumento e dedicato, per magia, a uno scopo speciale, esso non perderá mai i suoi poteri, neppure se trascorreranno dei secoli dal momento del1a sua ultima utilizzazione. 8. Per vía del1aloro peculiare consacrazione, gli strumen-

ti magici possono essere usati soltanto dal Mago per il quale o dal quale sono statifabbricati, e da neSSUl1 altro: perderanno, in tal caso, il loro effetto, la loro forza (anche nelle mani di un altro Iniziato, a meno che non gli siano stati espressarnente e magicamente affidati). Nelle pagine seguenti descriveremo i piú irnportanti strumenti magici, assieme alle loro funzioni simboliche e al1aloro utilizzazione nel corso delle operazioni evocatorie. E superfluo aggiungere che tutti vanno realizzati con estrema cura e precisione, perché da essi dipende il successo del Mago.

La Spada La tradizione magica ci informa che la spada, come il pugnale, e un ausilio indispensabile. Emblema dei re e dei guerrieri, e simbolicamente lo strumento che serve a separare il Bene dal Male: san Michele, l'uccisore del 49


Drago - il Male - e raffigurato con una spada fiarnmeggiante in pugno; un angelo che brandisce una spada scaccia Adamo ed Eva dal paradiso terrestre; "Non pensate ch'io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada", si legge in Matteo,

X-34. La spada e in analogía alla luce, dunque e un conduttore di "luce magica", un aspetto del "fuoco del mondo". Tra i suoi numerosi significati sirnbolici, il piu chiaro quelIo della superioritá e della vittoria sulle forze invisibili o sugli spiriti malvagi, pericolosi o indocili, ai quali il Mago, con essa, impone l'ubbidienza assoluta. Infatti, esistono delle evocazioni di spiriti negativi e di ce esseri" tali che non accondiscendono di buon grado a comparire nella nostra dimensione terrestre, o che rifiutano dí sottomettersi. Con essi, dato che la bacchetta magica insufficiente, si usa quindi la spada (o il pugnale), cosi come nei casi in cui i desideri del Mago sono superiori alIe sue forze. La punta della spada, o del pugnale, puó anche servire per colpire e distruggere, nell'invisibile, gli ce esseri" indesiderati che possono intervenire per ostacolare le operazioni, cioe i fantasmi, le larve, gli elementi negativi, le forze erranti. Incominciarno con íl ricordare che una comune spada, acquistata in un negozio di articoli sportivi o militari, non serve per le operazioni magiche, come non serve una vecchia o antica spada che a suo tempo puó essere stata usata per scopi profani. Il yero Mago, quando si trova nell'impossibilita di forgiarla da sé, fa costruire appositamente (da un bravo artigiano, lo si puó trovare in ogni cittá, o da un hobbysta) questo importante strumento in acciaio temperato e di una lunghezza variante da 61 a 92 centimetri, propor-

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zionalmente alla sua altezza. La lama deve essere diritta, possibilmente - ma non necessariamente -. a se~ian~ romboidale, con iI taglio a destra o da entrambit latt (mal a sinistra). La punta deve essere bene acuminata. La "guardia" e a croce, sul modello templare. La giusta impugnatura e di rame, di corno, o di legno di tasso o frassino, e termina in un pomello o in un'altra forma di fantasía. Volendo perfezionarla, si puó fare incídere su un lato della lama, quello che resterá visibile al Mago, l'iscrizione "AGLA" in lettere ebraiche (acrostíco cabalístico che significa "Athah, Ghibor, Leolam, Adonay": Il S~'gnore-Re grande nell'Eternitá:N ~ .:\N ) oppure il "Tetragrammaton": nij\"I . Quando la spada e pronta, il Mago procede alla su~ consacrazione. In primo luogo egli deve avere verso 11 suo strumento magico (cioé nel corso della consacrazione e nelle cerimonie magiche vere e proprie) una jede incrollabile, la certezza del successo e dell'assoluta uittoria su tutti gli spiriti e su tutte le "dimensioni occulte" (le "sfere" dell' albero sefirotico).

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Per "caricare" la spada delle qualita magiche indispensabili, procede in un modo assai semplice, A. Luna Nuova (cioe nei sette giorni che seguono il novilunio, non al primo quarto) controllando sulle effemeridi dell'anno in corso che l' astro della notte non si trovi nel segno dello Scorpione o del Capricorno (meglio un suo transito in Toro, Can ero o Pesci) chi opera depone lo strumento sulla pietra dell'altare dell'occultum (orientato verso Est). Ricordiamo ancora una volta che tutta l'operazione va eseguita con concentrazione, attenzione e serietĂĄ estreme. Sull'altare sono giĂĄ stati predisposti due ceri accesi, uno nero a sinistra e uno bianco adestra, L' operatore, a piedi nudi e dopo essersi lavate le mani, accende l'apposito

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carboncino, lo pone nel bruciaprofumi (o in~ensi~re), e lo cosparge di una buona quantita?i in~enso h,turg,lCom polvere. Mentre l'incenso spande 1 SUOl eĂ­Ă­luvi, C~l opera fa un passo indietro, si concentra per gualche istante sull'importanza e sulla sacralira dell:a~t? cl~e s~a per cornpiere, poi avanza verso l'altare e VI SI inchina 111.nanzi profondamente; si inginoccl~ia,. allarga J~ br~cCla~le palme delle mani rivolte ve~so il ~lelO e recita, 1l1.launo. (lingua sacra) il Salmo 2 di David (vedi appendice).

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Al termine del Salmo, sempre in ginocchio davanti all'altare, prende la spada tra le mani tenendola orizzontalmente davanti a sé; la innalza per gualche istante verso il cielo, la abbassa e la fa passare per alcune volte sul fumo dell'incenso; la innalza nuovamente dicendo, con voce forte e ferma:

Exorcizo te, spatha, per demiurgum, per Deum, per ignem, per aquam, per aerem, per terram, ut puritas sit in te. Passa la spada sette uolte sul fumo dell'incenso e ripete tre volte la seguente formula:

Conseero te, spatha, ad demiurgum. Consecro te, [norne e cognome di chi opera}' ad oo.

magiam.

Con seero te ad utilitatem meam solum. Amen. Ora soífia, enérgicamente e per tre uolte, sulla spada. Dopo la consacrazione, e dopo averla riposta sulla pietra dell' altare, chi opera, con la sua immaginazione (ricardare gli esercizi!) trasferisce sulla spada le qualitá di dominio e di forza su tutti gli esseri viventi, insierne alla certezza della sua vittoria assoluta e alrispetto dovutole guale prezioso simbolo di vita (in analogía con l'arcano minore dei Tarocchi Assa di spade'v. Tutte queste qualitá dovranno essere intensificate per mezzo di numerose altre "cariche" (senza la consacrazione), fino ad avere la certezza di avervi accumulato un vero e proprio "fuido solare". l

Alla fine di questa cerimonia, atta a "vivificare" uno strumento la cui forza, con iltempo, diventera inestimabile, e dopo ogni suo impiego cerimoniale, la spada dev~ essere avvolta in una custodia di seta bianca o nera (di misma adeguata, un vero e proprio fodero in grado di contenerla e proteggerla completamente) ed essere successivamente riposta, con cura, nell' arrnadio dell' occultum,

Il Pugnale Questo strumento e quasi intercarnbiabile con la sp~da, anche se quest'ultima ha una maggrore forza; 11 simbolismo e pressoehé identieo. TI pugnale e un e~llblem.a lunare., Princ~pi~ .attivo eh.e modifica la materta passrva, anch esso significa coercizione, in particolare dei dérnoni e d~g~i spirit~ ~nferiori . che hanno influenza sul mondo fIS1CO, spirituale e astrale. Si procede alla sua fabbricazio~e e alla consacrazion.e seguendo le stesse norme descntte per la spada (SOStltuendo "Consecro te spatha" con" Consecro te p ugio").

Si puó anche scegliere un nome "mágico", dell'Arte.

~ CEr. F. Spinardi, Guida ai Taroccbi, Armenia Ed., pago 157. S4

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La Bacchetta L'oggetto magico per eccellenza, l'ausilio piú importante nella magia evocatoria e senza alcun dubbío la bacchetta. La tradízíone e le "leggende" di tutto il mondo narrano dí maghí, stregoni e fate ín possesso di guesto strumento, che troviamo sia nel caduceo di Esculapio, sia, in modo piu pratico, tra le mani dei moderni rabdomanti. Per il Mago, la bacchetta simbolízza, oltre alla chiaroveggenza, la volonta, il pote re e la forza - analogamente alla spada e al pugnale - con le quali egli mantiene la sua influenza e il suo dominio sugli spiriti. Rappresentando il potere assoluto del Mago, il guale la "carichera" numerose volte con la sua volontá e immaginazione, l'insostituibile funzione della bacchetta e quella di proíettare la volontá dell'íniziato in ogni píano dell'invisibile. Dunque occorre capirne perfettamente il mistero e l'uti-

lizzazione. Essendo piu facile, per il neófita, la preparazione della bacchetta di quella della spada, vediamo come egli deve procedere per disporre di guesto vero e proprio "condensatore dí Iorze". La piú tradizionale, tra le bacchette sernplici, e quella fabbricata con il legno di una determinata pianta. Le bacchette di nocciolo, e anche di saltee, si prestano benissimo a110scopo: esse hanno la proprieta di realirzare i desiden di chi le usa. Quelle di sambuca si rivelano particolarmente effícaci nell' evocare e nell' esorcizzare gli spiriti e idernoni delle forze naturali. Le bacchette di legno dífrassino si possono impiegare in tutte le operazíoni magiche e, particolarmente, a scopi di guarigione o terapeutici di ogni esser e vivente. 56

Percio il Mago sí deve dotare di aleune ~ac~~ette fabbrícate con vari tipi di legno, secondo 1 fini che v~ol~ raggiungere (non trascurando neppure la quema, il mandarlo e l'acacia). Le piante sono in analogia con un pianeta ~ co~ u__n segno zodiacale e dungue con le loro relative vtrtu, energie e influenze. . Ecco un elenco di gueste cornspondenze: SOLE LUNA MERCURIO: VENERE MARTE GroVE SATURNO

lauro, palma, quercia, rosmarino, mandorlo . canoa, noce, tasso, tiglio acacia, .ginepro, lauro, melo, olivo, rosa canina, sambuco betulla, bosso, larice, mirto, pero, rosa agrifoglio, cíliegío, ~inestra, ví~e abete, acero, eucaliptus, Irassino, olmo, píoppo, platano, tiglio cipresso, fico nero, pino, pruno, salice, sorbo

Nelle operazioni magiche, l'olivo reca la pace; la palma allontana l'invidia e attira la fortuna; la quercza proteg.ge le case e i campi e da forza fisica e morale; la rosa attrra l'amore; íl salice respinge gli spirití maligni, íl sambuca accorda zelo. Si irnpiega perció una bacchetta di le~no. . solare per ottenere íl successo nella v~ta e gl.~~non;. . lunare per la notorietá e per ottener~ 1 ben~f~cl relat:~l alla famiglia, ai Iigli, alla vita domestica, agli Iml~?blh; mercuriano per gli affari, il commercio, illavoro, ll11telligenza, glí studi e i vi~ggí;.. . uenustano per l'amore, 11 matnmoruo, la procreazronc e le arti; 57


marziano per la vittoria sugli ostacoli e in qualsiasi lotta;

gioviano per la ricchezza e la fama, per il successo nelle iniziative, per la fortuna; saturnirno per la saggezza, la filosofía, la Conoscenza, l'ambizione.

Dopo aver scelto uno o piu tipi di legno, si procede alla realizzazione dello strumento, peraltro sernplicisSIma. Al fine di non complicare le cose, si puó tralasciare la ricerca di particolarissimi periodi astrologici che certe tradizioni e manuali di magia consigliano. Tuttavia e buona norma tagliare un ramo della pianta prescelta in piena primavera (per esempio in rnaggio, con il Sole nel segno zodiacale del Toro) o in autunno (in ottobre, con il Sole in Bilancia), sempre pero a Luna Nuoua (calcolando un paio di giorni dopo il novilunio) ed evitando che l'astro della notte sia in transito in Scorpione o in Capricorno. A chi cerca di raggiungere la perfezione (non dimentichiarno che piú la fabbricazione della bacchetta richiede degli storzi e piú essa e possente) e conosce l'astrologia, consigliamo di compiere questa operazione in un' ora di Mercurio. Spieghiamo come trovada, anche se puó apparire noioso: non sí deve dimenticare che anche le evocazioni e tutte le cerimonie magiche richiedono delle precise ore, diurne e notturne, in cui agire. Supponiamo che si desideri tagliare la bacchetta íl giorno 10 maggio 1984, giovedi. Consultando un almanacco o un lunario, troviamo che il Sole sorge, nel giorno predetto, alle 5" 06' e tramonta alle 19" 45'. Sottraendo 5h 06'da 1911 45' otteniamo 14h 39', cioe la durara del 58

giorno astrologico. La dura~a .del(-Jor~ast_ro~ogícasi ottiene moltiplicando 14h x.60 (1mmut~ p~1ml c~e .form.ano l'ora convenzionale): risultano 840 , al q uah 51 ~gglUl1~ gono i restanti 39', in totale87,9': Si dividono pOI queso minuti per 12h : 879 : 12 = 73 crrca, ovvero la 4urata di ogni ora diurna astrologica del giorno 10 maggto 1984. Sappiamo che il Sole sorge alle~" 06':. aggiungendo 73' otteniamo 611 19', prima ora del giorno 111 esame. S:0nsul~ tando la tabella 1 osserviamo che la prima ora diurna dI h un giovedl e governata da Gioue; la seconda, dalle 6 19' alle 711 32' (6h 19' + 7}' = T: 32') e governata da Marte; la h terza, dalle 711 32' alle 8" 45' (7h 32' + 73' = 8 45') dal Sole, la quarta, dalle 8" 45' alle 9" 58', da Venere; la quinta, dalle 91,58' alle l I'' 11', fi~almente da MercurIO, astro che deve presiedere al taglio della bacchet~a. La prima ora diurna e sempre gove~nata dal pl~net~ "reggente" della gíornata, le successive ore .dagh altn pianeti tradizionali, secondo il seguente ordine

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Per esernpio, la prima ora diurna magica di una domenica (tab. 1) e governata dal Sole, la seconda da Venere, la terza da Mercurio e le successive dalla Luna, Saturno, Giove, Marte, Sole; la prima ora diurna mágica di un Íunedi e governata dalla Luna, la seconda da Saturno, la terza da Giove e cosi via, nell'ordine dei pianeti sopra descritto. Chiudiamo questa parentesi ricordando che una buona pratica delle ore astrologiche magiche e importante: molte volte, leggendo libri o riviste, i non iniziati apprendono certe semplicissime operazioni (che non hanno nulla a che vedere con la vera magia) da eseguire, poniamo, in un'ora di Venere. Nonostante la loro buona volontá, l'esito e sempre un insuccesso totale, seguito da una profonda delusione, da un'avversione verso il testo consultato. Tutto questo avviene perché essi non conoscono il modo esatto per determinare le ore magiche: ecco dungue la ragione per cui ne raccomancliamo lo studio, particolarmente utile anche nelle operazioni di magia lunare. Al mattino presto, meglío nell'ora di Mercurio dell'esempio descritto, il neófita si reca presso la pianta - in pieno vigore - che ha precedentemente scelto e che deve íornire una bacchetta diritta il piú possibile, del diametro di arca 1 centimentro e di una lunghezza C07J2presa tra i 31 e i 50 centimetri. Una delle estrernitá deve avere un diametro leggermente rnaggiore dell' altra. Con la consueta attenzione e con la massima concentrazione (infatti egli sta compiendo un 'azione magtca, atta a creare uno strumento che lo aiuterá e lo accompag 11era per tutta l'esistenzat, procede (rivolto a Oriente) al taglio del o dei rami, in un solo colpo, per mezzo di un normale coltello 11UOVO e bene affilato: il taglio deve essere deciso, netto. 62

Rípulíta la bacchetta dalle fogIie e dai ramoscelli superflui, a casa (rneglio nell' occultumi la priva della corteccia e, sempre con il coltello che e servito a reciderla, rende appuntita l'esrremita che presenta il diametro minore (fig. 6).

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Al termine di questa operazione, due possibilitá si presentano in merito al coltello che e stato utilizzato: se il neofita pensa di servirsene ancora per altri scopi rituali o per fabbricare altre bacchette, puó conservalo, avvolgendolo con cura in un pezzo di stoffa pulita di colore bianco; all'opposto, deve occultarlo, interrandolo, per evitare che possa cadere in mani profane. La bacchetta deve seccare per qualche tempo, all' ombra e debitamente nascosta (rneglio nell'occultum: la fig. 7 la rappresenta appesa con un peso applicato all' estrernitá iníeriore affinché rimanga díritra).

Un altro tipo di bacchetta, ancora piú efficace, si prepara con un ramo di sambuco, del diámetro di 1 centimetro circa e lunga 20 cm., sempre con uri'estremitá leggermente iníeriore all' altra. Per il taglio si seguono le stesse 010dalita precedentemente descritte (bacchetta n. 1). Si toglie la corteccia, n011 lo si appuntisce e, prima di farlo seccare, lo si priva completamente del midollo tseruendosi di un ferro da lana rouentei in modo da ottenere una specie di tubo, evitando di romperlo ofenderlo. All'interno si introduce un lungo ago magnetizzato, poi si provvede all' essiccazione, curando 64

che rimanga il piú possibiIe diritto (legando un peso a un' estrernitá). Si liscia poi con carta vetrata e si sigillano le due estr~mita prima con un pezzetto di sughero, poi con cera fusa. La bacchetta e pronta, non resta che procedere alla sua consacrazione e al1a "carica" che descriveremo nel1e pagine seguenti. Ancora un modello dí bacchetta dí legno che servirá per quasi tutti gIi usi e, in partí colare, per evocare ed esorcizzare le "intelligenze" del pianeti. Dopo ayer tagliato, scortecciato, appuntito ed essiccato correttamente un ramo dellegno prescelto (lungo circa 20 cm, 1 cm di diametro circa; stesse norme che per la bacchetta n. 1) si fissano attorno sette anelli, di misma adeguata, fabbricati con i sette metalli planetari tradizionali. Gli anelli, o cerchietti d' oro e d' argento si acquistano da un orefice e non e necessario che siano vistosi o costosissimi: la loro larghezza non deve superare i 2 mm; gli altri si possono reperire facilmente presso qualche artigiano. Il cerchio, o anello, d'oro, corrisponde al Sale, si pone al centro deIla bacchetta. A1la distanza di circa 1,5-2 cm, l'anello di Venere, costruito in rame; poi, sempre alla stessa distanza, il cerchio di Mercurio, in altane, per finire con quello della Luna, in argento. Dall'altra parte della bacchetta, dopo il cerchio solare il cerchio di ~Marte, in ferro, quello di Giove, in stagno, e guello di Saturno, in piombo. E importante seguire questo ordine nella disposizione del metalli, che e guello degli antichi cabalisti. La fig. 8 rappresenta questa bacchetta.

Abbíamo visto come maggiore e il numero delle bacchette magiche preparate piu numerosi sono í campí 65


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d'azione del Mago. Per questo ne consigliamo un altro tipo, questa volta in un me tallo buon conduttore di elettricitá e di calore. Una bacchetta che diventera un eccellente condensatore di fluido elettrico si costruisce con un tubo di rame lungo da 20 a 30 centimetri e del diametl'o massimo di 1 cm circa, che la tradizione vuole riempito di ambra polverizzata. Soffermiamoci breve66

mente su questa sostanza: reperirne una quantitá sutficiente per riempire la bacchetta non e facile, e il costo diventa molto elevato. Percio la si puó sostituire vantaggiosamente con granuli (che vanno polverizzati prima Ji immetterli nella bacchetta) del preparato omeopatico AMERA GRISEA (7 CH, 09 CH)5. Mentre un tubo in acciaio, delle identiche misure e che agita sul fluido magnetico, si riernpirá con poluere di pietre sernipreziose o dure (per esempio quarzo - jalino o affumicato -, ametista, onice, opale, turchese) . In entrambi i casi si provvede a saldare un' estrernitá del tubo, si riempie con l'arnbra orneopatica o con i cristalli polverizzati delle pietre elencate e, subito dopo, si chiude il foro rimaste, saldandovi un dischetto deIl'idel1tico metallo. E importante provvedere, prima del riernpimento, a1la nichelatura o alIa cromatura della bacchetta (e dei due dischetti) per evitare]' ossidazione. Ora il neófita sa come procedere per disporre di un certo numero di bacchette magiche. Non gli restano da compiere che tre operazioni. La prima el' esorcismo di questi strumenti. Esso avviene sull' altare dell' occultum, preparato come descritto. Il rituale e idéntico fino al termine del Salmo 2: poi, in ginocchio davanti alJ'altare, tenendola tra le maní, si innalza la bacchetta verso il cielo, per qualche istante, la si abbassa e la si passa alcune volte sul fumo dell'incenso; la si innalza nuovamente, dicendo:

Exorcizo te, virga, per demiurgum, per Deum, per ignem, per aquam, per aerem, per terram, ut puritas sit in te. Tre o guattro tubi sono sufficienti. Si acquistano nelle farmacie omeopatiche. 5

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Si abbassa la bacchetta, si passa ancora nel fumo dell'incenso per le sette volte tradizionali, la si innalza e si compie la seconda operazione, con la consacrazione, dicendo:

Consecro te, virga, ad derniurgum, consecro te, virga, ad rnagiarn, consecro te ad utilitatem meam solum. Amen. ~ubi.to dopo questi riti, la bacchetta e pronta per essere cancata", sempre sull' altare dell' occultum, In merito a quest'ultima importantissima operazione, ricordiamo ancora una volta che il neofita deve essere consapeuole che la bacchetta e sará sempre il simbolo della sua volo~zta,del suo potere, della sua forra: egli, quando avrá raggiunto la "rnaturitá" magica, per mezzo dello strumento che ha vivificato sará in grado di trasferire e di con~ervar~ dentro di sé il vero potere magico, secondo i S~Ol vo~en. Nel corso della "carica" non si deve quindi dirnenticare che questo oggetto ,magico incarna la potenza dello spirito di chi opera. E anche indispensabile concentrare nella bacchetta, con la forza di volontá he!ea che fino aguando essa esistera, resterá attiva, efficienre, infallibile in ogni suo potere: tutto questo senza limiti di tempo. Ancora, in essa si deve "caricare" il. desiderio che la sua forza aumenterá giorno dopo giorno. I1 suo effetto si manifesta, inizialmente, sulIa sfera mentale; dopo un certo tempo e ripetute analoghe "cariche", agisce sul mondo o "piano" astrale e infine su guelIo fisieo. E evidente che maggiore sará il'numer~ di q.ue~te op~r~zioni, insieme a un uso frequente, e maggtort e rapidi saranno isuoi vari effetti. Gradualmente, dopo dodici-quindici mesi, la baccbetta diventera per-

e

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fetta: molto dipenderá, in particolare, dall'impegno del mago, dalia sua immaginazíone, dalia concentrazione dalla volonta. ' "Caricata" a regola d'arte, la bacchetta ubbidisce e agisce agli ordini del Mago: egli, nel corso dí una cerimonia, la prende nelia mano destra e, ínnalzandoIa verso il cielo, concentra il suo pensíero su un desiderio che vuole vedere realizzato. Per mezzo dell'oggetto che ha "creato", raggiunge il fine. Si deve tenere sempre presente che una bacchetta agisce soltanto con le intenzioni e per gli scopi per cui e stata fabbricata e "caricata": percio non si usa mai una bacchetta destinara agli esorcismi guando l'operazione verte sulla realizzazione di un qualche cosa di materiale e viceversa. Ogni bacchetta sara dungue impiegata nel modo piu opportuno e sará sempre separata dalle altre.

* Come puó il neofita "caneare" questo strumento? Davanti a11'alía re, prende tra le mani la bacchetta e concentra e immette mpra e dentro essa la sua volanta immaginando di essere la baeehetta stessa in cui si st~ incarnando jorra e potere. Sin dall'inizio dell'operazione eleve pensare che, in qualsiasi momento l'impugnera, si metiera immediatamente in azione la sua forza di volanta, e che accadrá tutto ció che ouole. Questa "carica" deve durare da cinque a sette minuti, senza interruzione. Al termine, avvolge la bacchetta in un pezzo di seta pura e la ripone nell' arrnadio dell' ocea 1tum, c?me del resto fa alla fine di ogni cerimonia di evocazione. Dopo qualche giorno (due, tre) la "caries" di l1UOVO, allo stesso modo, aumentando l'intensita del pensiero. 69


Procederá cosi ogni volta che ripetera l'operazione, per un lungo período di tempo, anche quando avrá gia ottenuto i primi risultati: infatti, piu si "caricherá" e usera, piu la bacchetta magica agirá, dall'iniziale piano mentale aquello fisico.

L'Incensiere In questo oggetto magico troviamo riuniti tre simbolismi: quello delle resine incorruttibili (irnrnagine dí purezza e immortalitá) che compongono l'incenso; del fumo purificatore, che significa il rapporto tra la terra e

il Cielo, tra l'anima e l'aldila; e del profumo, espressione delle virtú e della perfezione spirituale, della percezione della coscienza, della Luce. Nell'incensiere sono dunque rappresentate la condensazione e la materializzazione dello spirito e della potenza; con esso si prepara l' atmosfera adatta a110 spirito da evocare. Per mezzo dell'incenso che brucia, il Mago satura lo spazio magico in cui lo spirito evocato si materializzerá. Assimilato perfettamente ilsimbolismo, il neofita acquista un incensiere o bruciaprofumi (fig. 9) (con gli appositi carboncini) in ottone lucido, e provvede alla sua consacrazione (la formula, che si trova piu avanti, si intitola: "Consacrazione di vari oggetti").

Glt Incensi Ecco un elenco, finalmente attendibile, degli incensi consisten ti in erbe poluerizzate da bruciare nell'incensiere; essi S0l10 in ana logia con le sfere, i pianeti e gli scopi dell'operazione di magia evocatoria. Quando si evocano gli spiriti della sfera della Terra, particolarmente per realizzare un desiderio rnateriale o per tutti gli scopi attinenti l' agricoltura, le piante, ece. si brucia della polvere di SALVIA. . L'evocazione degli spiriti della sfera del1'Acqua richiede polvere di IREOS, cosi come ogni operazione legata alla Luna, alle sue XXVIII dimore e agli spiriti della sfera lunare. Si sceglie questa sfera per agire sulla feconditá (in ogni campo), sulle donne e su tutto ció che e fernrninile, sui figli, sulla casa e sugli immobili, sul pubblico, sulla popolaritá, sui liquidi, ecc. Gli spiriti della sfera di Fuoco, in analogía con il Sole, 70

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richiedono e gradiscono la polvere di LEGNO DI SANDALO, che si impiega ugualmente in tutte le operazioni solari cioe maschili, volte a ottenere iI successo, l'afferrnazione della volontá, la Luce. La polvere di CANNELLA (cinnamomo) e in analogia con la sfera di Venere, quindi e ideale per le operazioni di magia amorosa .(miscelata con polvere di Ireos in parti uguali). La CAMOMILLA setacciata appartiene alla sfera di Mercurio e serve a propiziare il successo nelle operazioni relative agli studi, all'intelligenza, al commercio e ai viaggi.

Gli spiriti della sfera di Marte richiedono la polvere di ORTICA e propiziano le operazioni che comportano lotte e azione. Giove favorisce il successo totale, il benessere fínanziario, la fortuna assoluta in pressoché tutti i campi: gli spiriti della sua sfera gradiscono la polvere dí ZAFFERANO. Per gli spiriti deIle altre sfere planetarie (Saturno, Urano, Nettuno ePlutone) si impiega il "rniscuglio uníversale" ARIEL, composto da polvere di boswellia Carteri, commipbora myrrba, aloe succotrina, styrax benzojn, santalum r. Nel corso dell'operazione magica e sufficiente bruciare sul carboncino acceso nell'incensiere un paio di pizzichi (mezzo cucchiaino) della polvere prescelta. Se il Mago intende anche bruciare l'incenso liturgico tradizionale, o il benzoino o la mirra, puó preparare una tintura di ogni erba (50 cc di aIeool etilico a 90° e un cucchiaio di polvere; lasciare "digeriré" per circa quindici giorni, filtrare con un normale filtro di carta e conservare in un recipiente di vetro a chiusura errnetica) di cui las cía cadere aleune gocce sull'incensiere. 72

Naturalmente non sono né la quantiti: né l'aroma dei v.ari in~ensi che contano, bensi le loro proprieta occulte, ricordiarno questo poiché aleune poIveri possono esaIare uno str~no odor~ non .sempre gradevole, che in ogni caso non SI deve 11131 respirare, per evitare icolpi dí tosse contrari alla buona riuscita della cerimonia.

La Lampada Ecco un altro strumento indispensabíle per il Mago, il quale, accendendola, favorisce le oscíllazioni del mondo ast~-alei~1cui regn,?no gl~spü~iti da evocare ma soprattut to irradia la sua luce mteriore". Spieghiamone in~anzitutto il simbolismo. La lampada e una rappresentazione dell'Uomo: anch'essa ha un carpo (la sua struttura), un'anima o principio di vita (l'olio l'alcol, il petrolio) e uno spirito (la fiamma che si innalza verso il Cielo). Vi troviamo racchiuse le analogie della Luce, appunto l'Illuminazione, l'esperienza, la Conoscenza, l'intuizione, la vira contemplativa. Quando I'accende, il Mago deve concentrarsi profondamente sui significad che essa rappresenta, cioe la luce dell' Anima e dello Spirito. Da una normal e lampada ad alcool", a olio o, in ultimo ordine, ~ pet~o~io ~ preferibilmente nuova - si ottengono degli ottI1111nsultati. E pero necessario adattarvi attorn.o una specie di telaio sul quale si avvoIgono, di volta In volta, nel corso delle evocazioni, dei lagli di

Nei negozi di articoli per campeg,Bio sano in vendita delle comode lanterne pieghevoli che ben si adartano a essere schermate.

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Un foglio di carta dí colore bianco (o un alu-o genere di schermatura dell'identico colore) posto attorno alIa lampada, e richiesto per le evocazioni degli Spiriti Superiori, mentre' per quelle degli Spiriti dell'Uniuerso il colore e il viola. Anche gli Spiriti Planetari si manifestano con una luce di un colore particolare a essi gradito. Gli Spiriti Planetari del Sale hanno bisogno di una luce

cellopbane dei colori che descriveremo; oppure, ma e un procedimento piu complesso e costoso, la si scherma con vetó colorad. lnjatti, ti mistero della potenza della lampada mágica consiste nel creare, nell'occultum generalmente, una luce del colore gradito a un determinato elemento o spirito. 74

Perció il Mago deve sempre operare con l'ausilio di una lampada scbermata con i colori propizi'. Per evocare gli spiriti del Fuoco (le Salamandre, che sí "nutrono" di que sto elemento), la lampada deve essere avvolta da un foglio di cellophane di colore rOHO. E il colore dell'energia potenziale, della manifestazione attiva, del calore, dei sentimenti, della passione, dell'intensita, della Vita. Gli spiriti della T erra (comunemente chiamati gnomi, elfi, folletti) richiedono una luce daIl'intenso colme solare, cioe giallo-oro, che significa I'eternitá - come eterno e inalterabile e il nobile metallo in analogía - e il centro dell'Universo. Per gli spiriti dell'Aria (le" fate") e necessaria una luce blu scuro, il colore lunare del segreto, delle cose immateriali, del pensiero, deIl' Anima, del Cielo. Per evocare gli spiriti dell'Acqua (ninfe, ondine) occorre una luce di colore verde, che nella simbología e guello delle acgue prímordiali, lustrali e risanatrici, della Ra-

) Anche í lettori-artisti, cioe í poeti, í musicisti, glí scultori e i pittori, nel corso deila loro opera possono otrenere delle impensabili e felici ispirazioni grazie a una luce" magíca" particolarmente "sentita". . 75


gialla (foglio di cellophane o altro); gli Spiriti della Luna, di una luce bianca; quelli di Mercurio, di una luce opalescente; quelli di Venere) verde; di Marte, rossa; di Gioue, blu; di Saturno, viola. Nel momento in cui accende la lampada (previamente esorcizzata e consacrata), il Mago si concentra profondamente sui significati simbolici che lo strumento rappresenta. Poi la pone in alto, davanti a sé, affinché essa illimini l' occultum in modo uniforme, oppure nel cerchio magico (quest'ultima disposizione e particolatmente indicata per le operazioni all'aperto). La Fascia magica Questo strumento indispensabile, che il Mago deve sempre tenere nella massima considerazione, sostituisce vantaggiosamente il classico cappello magico o la corona, ed e anche piu faciJe da prepatare. Al fine di irnpiegarlo correttamente, studiarnone il simbolismo. La fascia che avvolge la testa del Mago e, in fondo, un cerchio che esprime la sua attitudine alla meditazione, la concentrazione e la pertezione del suo Spirito, la sua conoscenza iniziatica. Cingendosi, egli deve essere cosciente di questo simbolo di forza, di protezione e di purificazione, del suo rapporto con macrocosmo e microcosmo, dell'espressione di potere e di autoritá magica. Ecco che la fascia, come tutti gli altri strumenti descritti in questo Trattato, contribuisce a creare la vera atrnosfera magrea. Il Mago provvede a realizzarla da sé, con un pezzo di tessuto di seta pura, di colore bianco, nero o viola chiaro (guest'ultimo e piu "universale", e il colore del vestito 76

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La lunghezza e di 50 cm circa, l'altezza di 8 cm circa. La Tradizione vuole che questo oggetto rechi dei simboli magici: percio si puó disegnare, su un pezzo di pergamena, con inchiostro di china e rispettando i colori indicati nel1a fig. 11, il simbolismo del grande e del piccolo mondo. Il disegno si cuce poi, con un filo di seta, sulla parte centrale della fascia. 1 due cerchi raffigurano I'Infinito, l'esagono e l'Universo creato che contiene il pentagono, símbolo dell'uomo: il disegno rappresenta l'unione del Mago con la Divinitá. Appena pronta, la fascia viene esorcizzata e consacrata. Prima pero il Mago la pone sull' altare dell' occultum, vi

mágico che descriveremo).

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impone sopra la mano destra (quella del salve degli alchimisti, mentre la sinistra e quella del coagula) e si concentra con la forza del pensiero che in e da quel momento egli e unito all'Inuisibile. Seguono le consuete formule:

Exorcizo te, Iascia, per demiurgum, per Deum, per ignem, per aquam, per aerem, per terram, ut puritas sit in te. La si fa passare tre volte sul fumo dell'incenso consacra:

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Consecro

te, fascia, ad derniurgum. Consecro te, ... (norne e cognome di chi opera) ad magiam. Consecro te ad utilitatern meam solum. Amen.

JI Vestita magica Tradízionalmente e il símbolo della protezione occulta assoluta, la rappresentazione materiale della purezza delle idee e dell'anima del Mago: indossando il vestito magico, egli isola il suo corpo físico, mentale e astrale. Pertanto non usa, nel corso di una cerimonia di evocazione, i norrnali abití rna si fa contezionare, o confeziona da sé, un' ampia tunica (Hg. 12) lunga fino a sfiorare il suolo, il modo da coprire completamente i piedi. Le cuciture si eseguono con un filo di seta, o cotone o lino puro, dell'identico colore del vestito, che e rnunito di bottoni (di 0550 o di corno) da cima a fondo; il c6110e i polsi devono essere abbottonati. 78

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In queste operazioni e bene servirsi dí un ago nuouo, anche per le cuciture a macchina (ago che si deve quindi fornire all'artigiano che confezionerá, con la mas sima riservatezza, l'abito). Il tessuto migliore e la seta, isolante perfetto: ma se il Mago non puó perrnetterselo per vía del costo elevato, puó ripiegare sullino o cotone pudo colore deve essere viola chiaro, per vía dei suoi impieghí pressoché universali. Con il tempo, e con le prime soddisfazioni, saranno indispensabili altri vestiti dí colore bianco, verde, rosso, giallo o arancione, blu e opalescente (in analogía con le sfere planetarie tradizionali). Volendo, si fa ricamare sul petto, all'altezza del cuore (e sempre con un filo di seta ma dí colore diverso)

Lo si usa únicamente per gli scopi per i quali e stato creato (bandire guindi ogni esibizionismo volto ad appagare la curiositá di persone non iniziate). L'abito del Mago, come ogni altro oggetto magíco, trova la sua giusta coUocazione nell'arrnadio dell'ozcultum.

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La Cintura magica Ha lo stesso simbolismo della fascia, il cerchio di protezione, ed e parte integrante del vestito magico: perció íl mago la confeziona con una striscia di tessuto dello stesso colore, alta circa 10 centimetri e di lunghezza adeguata affinché sia possibile annodarla dietro la schiena, all' altezza delle reni. I1 símbolo da ricamare sulla meta della cintura, che non richiede illavaggio come I'abito, e il seguente:

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il .simbolo o lo stesso simbolo usato per la faseta. Quando la veste e pronta, va lavata con cura in acqua corren te, esclustuamente dal Mago, il quale si concentra sull'operazione che sta eseguendo e che non e altro che una vera e propria purificazione. Appena asciutta, ancora il Mago stesso provvede a stirarla: come si puó notare, una volta confezionata e purificata non deve piú essere toccata da maní estranee e impure. A questo punto, ilvestito" e pronto per essere esorcizzato e consacrato sull' altare, secondo il consueto rituale: subito dopo queste due operazioni, il Mago, con la forza del suo pensíero, vi infonde tutti i poteri magici. E essenziale indossare il vestito magico sul corpo completamente nudo e previamente purificat? (ne ripad~r~mo oltre), spoglio anche di anelli, catenrne e bracciali.

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Vestis, in latino.

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La cintura" non ha soltanto la funzione di tenere il vestito aderente al corpo del Mago: annodata all'altezza 9

Cingulum, in latino. 81


dello stomaco, rappresenta l'unione tra l'alto e H basso, tra il positivo e il negativo. Come di consueto, la si deve esorcizzare e consacrare per gli scopi magici.

IL CERCHIO MAGleO

L'Altare e la pietra d'altare La sua presenza e indispensabile: un baule o una cassapanca, dell' altezza di almeno 70-80 centímetri da tena, o un tavolo di legno a forma rettangolare (130 X 70 cm circa) possono benissimo reggere la pietra dell' altare quando il Mago opera nell'occultum. La ttadizione richiede una lastra dipietra, quadrata, levigara e lucida (o, meglio, di marmo bianco) delle misure rigorose di 63 x 63 cm e dello spessore di circa 6-7 cm. Si devono osservare le stesse misura per una lastra di legno, piú facile da trasportare nel caso si debba operare a11'aperto. . L'altare va posto in direzione dell'Oriente (Est). Su eh esso si dispongono, al momento delle operazioni, la pietra e i vari accessorilsil"?bolo. , . '. Una volta approntata, la pietra" d altare VIene esorcizzata e consacrata come di consueto (una volta sola), con tutti gli oggetti sopra disposti. Si eviti di appoggiarvi sopra, quando non la si adopera, tutto cío che e profano o estraneo alla magia.

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Lapis, in latino.

E la figura fondamentale delle operazioni magiche, di un valore indiscutibile. Innumerevoli sano i suoi simbolismi e le analogie con le leggi universali. In primo luogo, il cerchio rappresenta l'infinito, il "soffio" della Divinita e l'eternitá che non hanno né inizio né fine; e, nello stesso tempo, esprime un limite inualicabile, una protezione, come in passato la cerchia delle mura attorno alle citta. Di forma circolare sono le collane, gli anelli e i bracciali talismanici, la fascia e la cintura magiche che, come il 'cerchio che stiamo studiando, hanno unidentico potere, quello di impedire, di "chiudere" l'accesso del mondo profano verso íl Mago. Occorre finalmente capire che questo simbolico schema di unione del macrocosmo e del microcosmo raffigura l'Alfa e l'Omega, il diagramma divíno in tutta la sua perfezione, l'infinitamente grande che l'Uomo perfetto - il vero Mago - puó facílmente riconoscere e comprendere. Vista l'importanza di questo paragrafo, procediamo al suo studio in modo schernatico. 1. Quando il Mago, dopo averlo dísegnato, si pone in 83


piedi al centro del cerchio mágico, egli entra in/allibilmente in contatto con la piu alta, immensa e unica forza universale, con il macrocosmo nelIa sua piu alta espressione. Ne consegue che un cerchio dell'arte non e solo un semplice disegno atto a proteggere dalle influenze negative indesiderate, ma rappresenta la massima sicurezza e inviolabilita. 2. L' essenza esoterica dello stare in piedi al centro del cerchio magico e, per il Mago, questa: egli simboleggia, in quel momento e in quell'atto, la Diuinitá che gouerna regola, in modo totale, gli esseri e le leggi dell'Uniuerso. 3. Il Mago deve perció essere consapevole di quanto sopra esposto: di conseguenza egli sa che e in grado di influenza re e dominare qualsiasi entitá grazie alIa sua autoritá e alla sua volontá magica, alIe guali tutte le forze, le energie e gli spiriti dell'invisibile debbono assolutamente ubbidire. Infatti, gli ordini che impartisce equivalgono a quelli dell'Entitá Suprema e perció sono rispettati incondizionatamente dalle forze evocate. Il Mago deve avere piena coscienza di tutto questo, al fine di non subire inganni da parte di entita complesse. 4. Il Mago, stando in piedi al centro della figura, deve essere convinto di trovarsi perfettamente al centro dell'Uniuerso e in analogía con esso; deve capire che qualsiasi cerchio, dal piú semplice al piú complesso, gli permette di raggiungere gli scopi. Infatti, il fine pratico della magia evocatoria consiste nellegare il Mago alle Intelligenze che risiedono nei Piani Superiori.

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5. Il Mago, quando traccia un cerchio magico, deve essere sempre pienamente concentrato sull'importanza dell' atto che compie, se non vuole trovarsi di fronte a un semplice e inefficace disegno geometrico. Deve cioe essere cosciente delle facolta, precedentemente descrit84

te, che il cerchio rappresenta nel rituale, e ricordare che non e lui che lo disegna ma l'Entitá Suprema che in quel momento egli rappresenta. Procediarno alla realizzazíone. Operando all'aperto (ovviamente in un luogo solitario) si puó tracciare il cerchio magico sul terreno per mezzo di polvere dí gesso o di carbone di legna (questi elementi vanno sempre esorcizzati) curando dí non sporcarsi le maní e l'abito, o con la spada, il pugnale o la bacchetta. Nell'occultum, invece, si disegna il cerchio sul pavimento con un pezzo di gesso o di carbone di legna, o con Lll~O di questi due elementi fínemente polverizzato. AlcUl~lau~ tori consíglíano di disegnarlo su un grande fogho di carta bianca o, meglio, rica marlo (o farIo ricamare) su un grande pezzo dí tela di colore chiaro: guest'ultím~ soluzione e forse la migliore perché cosí si puó usare 11 cerchio sia nelI' occultum che fuori; inoltre e disponibile in ogni momento, si puó stendere e npiegare con facilita (conservandolo, come sempre, nelI'armadio insieme agli altrí oggettí magici). All' inizio dell' operazione ~i evocazione, basta ripassarne il contorno COI? la spada, 11 pugnale o la bacchetta, con la dovuta attenzione. Sí puó anche usare un pezzo dí co.rda nu~:)Va,nell~ misma sufficiente a tracciare un cerchio del diametro di tre metri e mezzo. Anche in questo caso sí deve rípassare il contorno con la spada, il pugnale o la bacchetta. Il cerchio magico deve avere almeno 3 metri di diametro: all'interno, il Mago deve poter operare senza alcun dísagio; e soprattutto, nel corso della cerimonia, egli non deve usarne per nessun motivo, pena l'interrurione ~el contatto con il macrocosmo) con i conseguentt negattut risultati e altre cose peggiori. Neppure uscira dal cercbio senza prima auer congedato, al termine del rituale, le entita evocate. 85


Il cerchio tracciato con gesso o carbone nell' occultum si cancella con un panno.

IL TRIANGOLO MAGIeO

E la rappresentazione grafica del 3, numero mistico fondamentale. Simboleggia le tre dimensioni in cui il Mago opera, i tre rnondi - mentale, asa-ale e fisico - o "sfere", attraverso í guali ogni forza o entitá evocata deve necessariamente passare per materializzarsi. Il triangolo, generalmente eguilatero, con il vertice in alto non e altro che il ternario cosmico rifles so in tutte le cose, la cuí base - la Durata - riunisce le due forze contrarie, il positivo e il negativo, la Luce e le Tenebre. Se il cerchio e il simbolo dell'Iníinito, il triangolo e guello della Manifestazione e lo segue immediatarnente in ordine di importanza: ecco che la sua presenza diventa indispensabile in ogni operazione magica. Dungue e nel triangoloe nei suoi limiti, che si proietta e sí materializza la Potenza evocata: essa non potra uscirne senza il permesso del Mago. Si disegna il triangolo subito dopo aver tracciato il cerchio e con gli stessi mezzi, a11'aperto o nell' oCCUltU71t . Se il cerchio e disegnato su carta o ricamato su tela, si aggiunge in esso un tríangolo dí circa 30/40 cm con il vértice rivolto verso l' alto, da orientare in direzione 86

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dell'Orie~1t~ (si ripass,~ leggerrnente la figura con gH strumenn di potere alll!1IZIOdi ogru nuova cerimonia). C~me sempre~ la costruzione del triangolo mágico richiede la D?assImaconcent1'azione, la consapevolezza di al?ll'e con il potere mentale e astrale: guesto affinché disponga delIa necessaria forza. Riepilo~hiamo: se i1 cerchio rappresenta una protezio. ne, il triangolo permette al Mago di porsi in contatto ~o~ 10 S~I.rltO evocato, di trasportarlo nel mondo fisico e infine di mfluenzarlo secondo la volonta personale.

ALTRI ACCESSORI MAGICI

Tutti gli accessori che ora descriviamo devono essere nuovi ed essere impiegati unicamente per scopi magici: il Mago li adopera con attenzione, rispetto, abilitá e delicatezza, consapevole che in tal modo essi acquistano sempre piú potere. L'impiego regolare e prolungato, l'evitare cioe di trascurarlo pillo meno a lungo o di dimenticarlo, fa SI che ogni accessorio raggiunga i fini insieme al Mago, sí integri nel mondo che egli ha creato e continuerá a creare. 1.. 1 calzan: l'ideale e un paío di zoccoli o sandali con la suola di legno (non di gomma o cuoío, troppo isolanti) al fine di permettere un buon contatto con il suolo. 2. 1 ceri per l'altare: simbolizzano í due luminari, il Sole (quello di destra) e la Luna (a sinistra). Occorrono due ceri liturgici, del peso di circa 200 gr ciascuno, che si inseriscono in due sernplici candelieri di legno o di ottone. Esorcizzare preventivamente questi quattro accessori. 88

3. Un pezzo di cristallo di rocca (o una sfera di cristallo, 89


piena, del diámetro di almeno 6 cm) le cui funzioni sono q~~lle di "specchio" pe~ la veggenza e, partícolarmente, di conden~~tore di flUIdo". Che il Mago scelga I'uno, eleme~to pru nat~u~ale, ~ l'altra, occorre una piccola base di Íegno v.e~illclata di nero, su cui si pone l' oggetto (vedere la pOSIZlOneesatta sull'altare). L? "spe~ch~o mag~co" non e un accessorio indispensa~¡Je ma e utile.~he il.Ma~o che pratica la magia evocato~lan~ apprezzr il valido aruto, specialmente se opera con intelligenze o sfere "rninori". Per ent~ar~ ~n.c.on~attocon degli "spiriti", per attirarli e r~nderh visibili, SI pone lo "specchio" (e opportuno ricordare: non un normale specchio) al centro del triangolo magico o sul suo vértice superiore. Gia nel cerchio ll:a prima di iniziare l'operazione vera e propria, ilMag~ s~concentra su SIu~sto condensatore e, con l'immaginazione, la volonta e il suo potere da un ordine all'invisibile affínché I'entitá da evocare si rnaterialízzi nell' oggetto stesso al momento opportuno. Non si deve neppure dimenticare che lo "specchio" assolve un'alt.ra ímportantissima funzione, quella di proteggere chi opera magicamente da qualsiasi influenza negativa indesiderata. Il Mago deve quindi, appena posto ~'ogg~~tonel triang.olo, concentrarsi affinché esso impedisca l'intervento di larve e entitá malefiche. 4. U~ piattino contenente del sale marino integrale esorcizzato. Il sale e tradízionalmente il simbolo della saggezza ed e una tra le migliori protezioni contro le f?fZe negative. Il sale va cambiato a ogni nuova operazione, gettando quello usato in un corso d'acqua .

un símbolo di sapienza e di vita, il Santo Graal dal quale egli berrá il vino, nutrimento sacro non a caso presente nell'Eucareseia". Nella coppa si pone una piccola quantita di questa bevanda, genuina, e la si "carica" con attenzione imponendovi sopra le mani (allo stesso modo del sacerdote). Il vino, che con questo procedimento assume un carattere sacro, viene poi benedetto dal Mago (il quale e consapevole, in que! momento, di essere l'Entitá Suprema stessa a operare): avviene cosi la trasformazione, come que1la eucaristica, in "sangue divino" che e saggezza, potere e vita. Si beve subito dopo la benedizione, lentamente e in piena coscienza. Questa seconda operazione va eseguita, quando richiesta dal rituale, dopo quella (la "carica") dello "specchio". 6. L'olio sacro: per ungere la spada, il pugnale e ogni altro oggetto magico di metallo. L'olio serve anche al Mago per ungere se stesso: bagna leggermente il pollice della mano destra e traccía il segno della croce, o il pentagramma, sulla fronte, prima di cingerla con la fascia, e sul cuore, prima di indossare l'abito. La preparazione dell'olio e lunga e complessa, almeno per un neofita: egli puó quindi acquistarne un flaconcino giá pronto, corred ato della descrizione dei prodotti impiegati e preconizzati dalla tradizione occulta. L'uso e universale: esorcismi, consacrazioni, rituali di protezione e cosi via.

7. Una catena, d'oro o d'argento o di un qualsiasi altro metallo cromato, che si puó trovare facilmente in corn-

.5. Una coppa, o calice, di cristallo o di metallo nobile o argentato. Il Mago deve essere cosciente che la coppa 90

e

CEr. in Franco Spinardi, Guida all'esorcismo, (Armenia Ed., 1984) il paragrafo dedicato al vino, pago 93.

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mercio. 11 Mago la pone al co11o (rappresentera un cerchio, guindi logicamente dovrá essere chiusa O annodata) soltanto dopoaver conseguito il pieno successo in aleune operazioni magiche, non prima. Innanzirurto la catena rappresenta ilegami tra il Cielo e la Terra, tra i due estremi in rapporto, iI macrocosmo e il microcosmo, analogamente alla "corda luminosa» che lo yoga vuole unisca l'Uomo all'Universo. E anche il simbolo della fratellanza indissolubile del Mago con le gerarchie degli "spiriti" universali, dell'unione con i loro" eggregori" (entirá occulte che si sono formate, nel corso del millenni grazie a tutte le operazioni magiche compiute dagli iniziati e a11aloro forza-pensiero). La carena non deve mai venire a contatto con le mani o l'epiderrnide di persone non iniziate. 8. JI pentágono: e un simbolo universale di potenza. Il suo scopo e queIlo di indurre uno spirito al timore e all'ubbidienza, affinché esegua i desideri del Mago gra2Ie a tale coercizione e senza opporre alcuna resistenza. Egli lo disegna con inchiostro di china o penna, esorcizzati, su un peZ20 di carta pergamena (10 x 10 cm) anch'essa esorcizzata. Impiega gli stessi simboli e colori della fascia e lo "carica" con l' Ílmuaginazione e con la bacchetta magica tenuta nella mano destra, conscio della sua autorita: passa la bacchetta sul pentagono, concentrandosi sulIe caratteristiche che vuole vivificare nell'oggerro (tirnore, ubbidienza, esecuzione degli ordi111 da partedello spirito evocato), immaginando naturalmente che e l'Entita Suprema stessa a compiere tale atto. Il pentagono si pone nel cerchio magico. 9. Alcuni uasetti di uetro, a chiusura ermetica muniti di etichetta .ben visibile, in cui riporre le varíe' qualitá di Incenso, ¡J sale e il carbone per bruciare gli aromi. 92

10. Un cuccbiaino, generalmente d'argento, con cuí si preleva la giusta quantitá di incenso dai contenitori. 11. Un cofanetto, o scatola o astuccio in cui si conservano i colori (inchiostro di china), la penna e il pennino dell'arte, il compasso, la sguadra, i fogli di carta pergamena (giá tagliati nella misma descritta) i fiammiferi, il flaconcino d'olio, i dischetti di carbone per l'incenso e tutti gli altri accessori rnagici, compreso un pezzo di velluto di colore viola - 20 cm x 20 cm - che assolverá le funzioni di catalizzatore, e un panno bianco su cui si dispongono, prima di iniziare l'operazione vera e propúa, glí strumenti e gli oggetti necessario 12. IlLibro Magico: contiene la procedura completa (il rituale) dell'operazione. Un grande guaderno a righe assolve perfettamente queste hinzioni. IlMago scrive in gran di lettere maiuscole, in modo chiaro e ben visibile (non deve dimenticare che nel corso dell'operazione la luce sará assai scarsa) tutta la procedura dell'evocaztone: (a) l'abluzione rituale (b) la preparazione dell'occultu117. o delluogo dell'evocazione (e) lo scopo dell'operazione (d) lo spirito, forza, entitá, elemento o sfera che deve essere evocata, in coníorrnitá al punto e) (e) la preparazione degli oggetti magici (f) la concentrazione sull'operazione di magia evocatoria (g) la vestizione, con i vari accessori (h) la concentrazione nello spazio magico (i) l'accensione della lampada (j) l'accensione dell' incensiere 93


(k)

la carica dello "specchio

magico" (e del sigillo, se

richiesto) (l) íl disegno del cerchio magico. (m) il dísegno del tríangolo mágico (n) il ripasso del cerchio e del triangolo con la spada (o) la fumigazione dell'íncenso in analogía all'evocazione (p) l'impugnatura della bacchetta magica (q) la concentrazione sull'ubbidienza dello spirito (r) l'ingresso nel cerchío (s] la concentrazione sul dominio delle sfere (t) il contatto con lo spírito evocato e la sua identificaztone (u) gli ordiní dati allo spirito (la richiesta del Mago) (v) il ringraziamento e l'allontanamento (congedo) dello spirito (x) il rítorno alla coscÍenza (y) la fine dell'operazione di. magia evocatoria (z) l'uscita dal cerchio e il riordino di tutti gli accesson. Al termine dell' operazione, si possono riportare sul Libro Magico le considerazioni sull'esperienza, nonché i relativi risultati, qualora non espressamente proibito dallo spirito.

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Parte terza

LE EVOCAZIONI

• i I


LE SFERE

Sappiamo che sulla T erra esistono glí stati gassosi, fluidi e solidi: cosi, per analogía (II legge della Tavola di Smeraldo) anche nell'invisibile esistono determina ti stati piu "sottili", impercettibili ai sensi, dove accadono le stesse cose delnostro mondo, in cui valgono le stesse leggi occulte e agiscono le stesse influenze. Questi "stati" sono, nella disciplina ermetica, i "piani" e le "sfere" con le quali il Mago, conoscendo la forza degli "spiriti" a essi subordinan, e grazie alla magia evocatoria, puó entrare in contatto. Un Iniziato deve quindi sapere quali sono queste energia, ma prima ancora deve sapere quello che da esse vuole, secondo il noto assioma "Sapere, Volere, Osare, Tacere". Le sfere sulle quali agisce non sono soggette all'idea che l'Uomo ha dello Spazio e del Tempo; esse sono raggruppate in "gerarchie" che e necessario conoscere in ogni grado, dalle piu basse alle piu elevate; ogni "sfera" ha una particolare influenza su un preciso settore del mondo físico, sempre secondo le leggi dell' analogía. Il Mago deve percio iniziare le evocazioni incominciando dalle" entitá" o "spiriti" inferiori, cioé piu facíli 99


da raggiungere con operazioní magiche abbastanza semplici. Illettor~ che conosce i fondamenti delI' Astrologia e 'in grado di comprendere le leggi planetarie di causa ed effetto. Le en tita piú o meno evolute che vivono nel mondo físico che circonda la Terra, e oltre, non son o altro che degli esseri ~~ani defunti, che hanno percio perso la loro forma fisica ma che si sano incarnati nelI'astrale: ecco il fine deil' evocazione, guello cioé di mettersi in ~ontat,~o~on ~aljess~ri appa~tenenti orrnai a una precisa sfera .Íiber] dopo 11decadunento del carpo. Per manifestarsi, gli "spiriti" devono passare obbligatoriamenre a~t,ra~e:sola sfera ast~a~e,essendo questa, come detto, la piu VIClll~ al mond? fISICO; sfera o "piano" che possiede, oltre agli el.ementl del Fuoco, dell'Aria e delI'Acqua, anche quelli della Terra (gli gnomi, le fate, le ondine). Gli "spiriti", i quali vivono completamente a loro agio nella "sfera" di appartenenza, possiedono delle influenze, positive o negative, dalle quali dipendono le cose buone o meno buone che accadono nel mondo dell'Uomo; essi possono altresi diventare, in bene o in male, delle vere e proprie guide di gruppi o di individui che sono ~nWado di aiutare o danneggiare (specialmente, in q~est u!t1mo caso, quando un Mago compie qualche azrone 111 contrasto con le leggi universali). . Gli "spiriti-guida" posítivi -lo si noterá con i1 temposano e saranno sempre vicini a coloro che ne richiedono la tutela; li consigliano nei momenti difficili della vita ~e c~ntrollano lo sviluppo spirituale e spesso físico e lst~~ls~ono sulle leggi dell'Universo - occulte, per i non Il11Z1atl-secando l'ascesa spirituale giá prestabilitá dalla Divinitá al momento deIla nascita e che gli uomini possono conoscere tramite lo studio sia delle precedenti

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incarnazioni, sia delle future reincarnazioni". Percio consigliamo di cercare, neIle operazioni magíche, di entrare al piú presto in "contatto" con questí spiriti-guida: essi esistono in numero pressoché incalcolabile e, grazie alla loro totale realizzazione o maturitá spirituale, hanno un compito e delle influenze ben definite, sempre sul piano físico, astrale o spirituale e sempre in analogia con le leggi della Tavola di smeraldo. ;'r:

La "sfera" piú importante, per colui che intraprende la via della magia evocatoria, e quella che circonda la Tena, la piú ricca di principio divino, di luce astrale e di analoghe creature, dal grado piu basso al piu elevato. Una volta conosciuta la sfera terrestre, occorre conoscere quella della Luna, poi quella di Mercurio, di Venere, del Sole e, sempre secondo l'ordine ermetico e la corrispondenza planetaria, dí Marte, Giove e Saturno; l'interposizione dei relativi "spiriti" sará sernpre necessaria fino a quando il Mago non avrá raggiunto un alto grado di sviluppo spirituale: egli le fara agire secondo i suoi desideri e la sua volontá. Nelle "sfere" esiste il bene e il male poiché esiste ilpiú e il meno, cioé il positivo e iI negativo, come sulla Terra: gli spiriti evocad possono apparire con sembianze "angeliche" o « demoniache", secondo il volere di chi opetao Queste "entitá" non possono trarre in inganno, perció si riconoscono facilmente dall'aspetto. Esse sono

Cfr. D. Koechlin de Bizemont, L'Astrologie karmique, Laffont, 1983.

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s?ggette ,apreci.s,: Íirnitazioni per vía degli specifici pote-

n~t~colt.a,qu~l1ta e mfluenze (che descriveremo), quindi e mutile chiedere loro quello che non sono in grado di fare. Un? "spir~to" non puó influenzare o agire sul mondo flS1CO,ne creare le cause di certi effetti di sua s~mplic~ iniziativa: egli e come il "genio della l~mpada di Aladmo", dunque e al servizio del Mago, come un servo ch~ ubbidisce. agli o~'dini del padrone, il quale deve pero aver raggtunto il vero equilibrio magico e operare s.oltanto per fini benefici a se stesso e agli altri. Agendo 111 questo modo, le soddisfazioni e un certo successo non mancheranno perché le forze invisibili ubbidiranno volentien a un Iniziato dalle intenzioni supenon, Infa~ti, ~ra. la vera Magia e la stregoneria, esiste un ~reclso [imite, tanto invalicabile quanto sottile e fragilissuno: l'evocare spiriri negativi porta con sé, ineluttabilmente, la fine psichica e spesso anche física dell'impru~ente operatore, come accadde a Faust. Poiché guesto libro non tratta né di stregoneria né di necromanzia vera e propria, illettore serio, preparato e attento alla voce della sua buona coscienza, si tena lontano da cose del genere e, di conseguenza, non correrá alcun pericolo.

Gli spiriti superiori non chiedono rnai nulla in cambio della loro opera: ma soprattutto i1 neófita, dopo aver ottenuto la realizzazione di un SUD lecho desiderio deve sdebitarsi verso di essi, o verso la "sfera" dalla quale dipendono. Cosí, ottenuta una soddisfazione, per esempro nel settore del denaro, e bene fare al piú presto ~n'?i:ferta, secondo le proprie possibilitá, a persone indigenti; appagata un' aspirazione sentimentale occorre poi ricambiare la persona amara con la massirna fedeltá; ottenuta la Jiberazione da una qualsiasi soffe102

renza, si deve cercare di aiutare, con discrezione, gli infelici. Il Mago non deve dimenticare che egli e responsabile del suo destino, del suo learma; e che, pur potendosi mettere in contatto con guasi tutti gli "spiriti", non deve assolutamente legarsi a essi, al fine di non diventarne schiavo (stregoneria o necromanzia), qualunque sia il suo desiderio. Perché, guando si contrae un "patto diabolico" (cioe con en tita negative), e poi impossibile tornare indietro.

La preparazione degli oggettí e deglí accessori magici ha certarnente richiesto del tempo e dei sacrificio Ma e stato un "ternpo di preparazione" in cui l'invisibile ha, diciamo, verificato la forza di volontá e le intenzioní del neófita. Egli ora sa che per una corretta operazione di magia evocatoria occorrono certi strumenti, una luce magica in accordo con i pianeti dai quali gli spiriti provengono, un cerchio, un triangolo ... Deve essere in grado dí porre se stesso nella "sfera" dello spirito, per farlo apparire e indurlo, subito dopo, all'ubbídienza. Prima di iniziare un'operazione, deve conoscere a fondo il suo "Libro delle parole", nel quale ha riportato il rituale in tutti i particolari. Un'operazione magica completa, coerente e co~Tetta -: che non deve essere interrotta per nessun motivo - SI chiarna "cerchio completo". Lo "spirito " appare con le sernbianze proprie alla "sfera" in cuí vive. Il Mago gli parla con il suo linguaggio normale e ha la sensazione di udire la voce dello spirito come proveniente da dentro di sé. AIl'inizío, nel corso delle prime evocazioni, il Mago gli rivolge poche e concrete domande e, nel chie103

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dergli di aiutarlo in qualche modo fartivo (e non per pura curiositá o soddisfazione personale}, non deve offenderne la dignitá, tenendo presente che lo spirito 10 esaudirá seguendo una precisa progressione, cioé agendo prima sul piano mentale, poi su quello astrale e in fine sul piano físico. In particolare, il Mago non deve dimenticare che durante tutta l'operazione egli e in contatto con la Divinitá; lo spirito evocato lo ascolta e gli risponde, presentandosi al suo appello, in attesa di essere allontanato (" congedo") al termine del rituale.

si pone al centro del triangolo, nel cerchio magico (e che si conserva con cura, poiché con l'uso accrescerá la sua forza) . 1 nomi degli aspetti degli elementi e delle intelligenze della sfera della Tena si scrivono sulla pergamena in due modi: in italiano e, successivamente, con le lettere del cosiddetto "alfabeto celeste". Eccone le corrispondenze:

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In questo trattato insegnamo al neofita a mettersi in contatto soltanto con gli spiriti di tre elementi e con aleune intelligenze che circondano la "sfera" della Terra: questo nel suo interesse, perché e opportuno procedere per gradi e lentamente; non bisogna strafare, soprattutto per non correre gli inutili rischi portati da una comprensibile immaruritá mágica. In un secondo libro, complemento del presente, descriveremo le altre "sfere" planetarie. Incominciamo quindi a costruire l'edificio magico non dal tetto ma dalle fondamenta e parliamo degli spiriti che regnano negli elementi Fuoco, Tena e Acqua, tralasciando per ora quelli indocili appartenenti all' Aria, visto che non amano troppo il mondo deglí uomini. Affinché un' operazione ríesca perfettamente, ovvero per "chiudere il cerchio" con successo, la tradizione magica consiglia ancora di scrivere su un pezzo di pergamena (10 x 10 cm), mediante un inchiostro di colore appropriato e con uno speciale alfabeto, il nome dello spirito da evocare di volta in volta. Questo e il sigillo che

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Se, per esempio, si vuole evocare il re degli spiriti del Fuoco, PYRHUM, si scrive sul sigillo (con l'inchiostro rosso):

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Chiarito il procedimento, e1enchiamo gli spiriti appartenenti ai tre elernenti, le loro virtu e Ă­nfluenze, insieme al colore (inchiostro di china) con cuĂ­ si disegna il sigillo, secondo la piu antica tradizione occulta. . L'asterisco ,',che segue alcuni nomi degli spiriti elencati indica che, nell'evocarli, e necessario impugnare, nelIa mano destra, la spada o il pugnale e non la bacchetta, che sĂ­ tiene nella sinistra. 106

Spiriti del fuoco 1 principali sono otto: 1. PYRHUM - E l'indaffarato sovrano di guesto elemento, ha grandi poteri: da Pyrhum dipendono numerosi altri spiriti, spesso appartenenti anche al1'acgua e alla Terra iguali possono, tramite guesto loro re, aiutare il Mago. Il colore del suo sigillo e il nero. 107


2. APHTIPH - E un altro re del Fuoco me meno pressato da "irnpegni", cioe meno attivo e percio piu facilmente controllabile nell'evocarlo. Poiché ama gli uomini, aiuta volentieri il Mago, iniziandolo ai segreti della magia del Fuoco, offrendogli anche l'aiuto di altri spiriti a lui subordinati. Il colore da impiegare per il sigíllo e il r0550. 3. HORUDU'" - Spirito un po' pericoloso perché regna sugli incendi e sulle eruzioni vulcaniche. E consigliabile non evocarlo, tuttavia puó diventare amico ed essere utile molte volteo Colore: giallo. 4. ITHUMO'" - E un altro spirito assai temibile, che suscita le tempesteo Meglio quindi non evocarlo e rivolgersi a spiriti piú docili. 5. COROMAN - Il suo controllo si estende sul regno del Fuoco degli uomini, degli animali e delle piante. Insegna al Mago come curare le persone malate per mezzo del suo elemento. Colore: rosso. 6. TAPHETH - E amico degli uomini e dunque puó proteggere il Mago dal Fuoco, anche con l'aiuto dei suoi subordinati. Colore: r05JO. 7. OHRIMAN - E l'ultirno del tango superiore di questi spiriti ignei. Traseorre volentieri malta del suo ternpo nei luoghi dove sí lavara con il suo elemento (fonderie, forni, ece.). Colore: blu. 8. AMTHOPHUU' - E il primo spirito del rango inferiore; puó istruire il Mago su come dominare l'elemento Fuoeo e gli altri spiriti piú servizievoli, dato che il suo "earattere" non e propriamente benéfico. Colore: blu.

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Spiriti dell'acqua 1 principali sono otto. Si possono evocare: - Con l'aiuto dei suoi sudditi, il re di questo elemento suscita o calma le tempeste ma soprattutto puó insegnare a controllare il potere magico delI'Acqua. Il colore da impiegare per il suo sigillo e ilr055o. 2. ARDHIPHNE - Spirito benéfico, favorisce la realizzazione dei desideri di chi lo evoca, specialmente con' l' aiuto della pioggia. Colore: r0550. 3. HISAPHIL - E una regina dell' Acqua, molto bella, al cui servizio sono preposte numerosissime fate e ninfe. Aiuta volentieri colui che richiedere íl suo aiuto, che tuttavia non dovra farsi incantare pericolosamente dalla sua bellezza. Colore:' bianco-argento. 4. AMUEI-P - Permette al Mago di ottenere il comando sui pesci e su tutti glí animali acguaticí, con l' aiuto degli spiriti suoi subordinati. E un'altra regina del1'Acgua, altrettanto bella come Hisaphil, percio si corro no gli stessi rischi di farsi incautare: prudenza! Colore: 1. HAMASOL

8. HISTIPUU' - Un'altra bellissima regina: resistendo al suo amore erotico, il Mago impara a suscitare l' amore o l' odio tra le persone. Colore: blu.

bianco-argento. 5. HAPOSTO - Questo spírito maschíle regna sui fíumi e sui torrenti. E benefico, spesso salva - personalmente o tramite i suoisudditi - la vita alle persone in procinto di annegare. Al Mago insegna come e dove trovare gioielli nelle acque. Colore: rosso. 6. ERMOTH - E simile, nelle sue qualitá, ad Haposto, ma in piú induce gliuomini ad amarsi con l' aiuto dell' elemento Acqua. Colore: 1'0550. 7. HOSIPEH'" - Spirito femminile, e molto brava nel canto e nella danza e puó iniziare alla magia dell' Acqua con l'aiuto della musica. Il Mago che sa resistere al suo fascino puó contare sulla collaborazione dí questa regina e dei suoi servi. Colore: blu. 110

Spiriti delta Terra 1. MENTHIPHIL - E il potente signore del mondo sotterraneo. Regna su un esercito di gnomi che puó mettere al servizio di chi lo evoca; in particolare, insegna come usare le erbe medicinali (magiche) per curare le malattie. Conosce i segreti dell'alchimia e quelli che permettono di fabbricare la pietra filosofale. Il colore del suo sigillo e ilrtero. 111


2. HORDHAPHE - E il potente secondo re degli gnomi, la sua influenza si estende su tutti i metalli del sottosuolo: perció puó mostrare al Mago tutti i tesori racchiusi nella Tena. Al servizio di guesto spirito vi sono numerosi gnomi che egli mette volentieri a disposizione di colui che lo evoca, purché non si dimostri - una volta ottenuta la realizzazione dei suoi desideri - materialmente egoísta. Colore: nero. 3. HOROVAH"· - E un altro signore degli gnomí al guaje e affidata la cura delle pietre preziose presenti sotto tena e tra le rocce. Per non cad ere sotto il dominio di guesto spirito, iI Mago non deve mai chiedere nulla dí materiale per sé. Colore: nero. 4. HIDURAH - Si occupa della crístailizzazione, perció istruisce íl Mago sul sale e dove trovarlo sottoterra. Colore: nero.

5. MUSHAR - Insegna la magia della Natura. Signare degli gnomi. Colore: marrone. 6. NEKAS - Insegna come si alimentano le piante per mezzo del sottosuolo; puó far conoscere i segreti della vegetazione. Colore: marrone. 7. EHRAMHI - E il mago di guesti spiriti, ha simpatía per gli uomini e dunque 1i istruisce volentieri sulle operazioni magiche. Colore: nero. 8. ANDHIMO - E amico degli uomini e protegge coloro che lavorano sotto terra; sa tutto ció che avviene nei luoghi sotterranei, nelle caverne e nelle grotte: puó guindi informarne colui che chiede ii suo aiuto. Colore: neto.

Questi spinn S1 possono evocare in ogni momento, tuttavia i migliori risultati si ottengono scegliendo le stagioni o i segni zodiacali in analogia con illoro elemento: perció il Mago si rivolge al spiriti del Fuoco preva112

lentemente nell' estate e/o nei mesi in cuí íl Sole e nel segno dell'Ariete, del Leone o del Sagittario; agisce su guelli che regnano sull' elemento T erra in autunno o gu~ndo il Sole e in Toro, Vergine o Capricorno;' in prtmauera, o con il Sole in Cancro Scorpione o Pesci evoca gli spiriti dell'Acgua. '. ,

La scelta de!!' ora Centinaia di autori, spesso in contrasto tra loro, indicano altrettanti "momenti" o periodi utili per determinare operazioni magiche. A nostro parere, il tradizionale e antichissimo calendario lunare permette di stabilire il periodo ideale per evocare gli spiriti degli elernenti precedentemente elencati. Il ciclo lunare ha una durata media di 28 giorni (la rivoluzione siderale della Luna, in rapporto a110zodiaco, e esattamente di 27 giorni, 7 ore e 43'). L'astrologia lunare divide la cintura zodiacale in ventotto partí, dette tradízionalmente appunto "case" o "dimore lunari" (da non confondere con le "case" di un tema astrologico). Ognuna delle ventotto dirnore ha una o piu proprierá specifiche. Per esempio, operando con la luna nelIa III dimora (settare compreso tra i25° 42' 53" dell'Ariete e gli 8° 34' 18/1 del Toro) si ottiene la massima efficacia nelle evocazioni connesse a una magia d'amore, alla f~bbr~cazÍl?ne .di certí pentacoli (sulla guale il Mago VIene rstruito, 111 modo sorprendente, dagli spiriti). Pertanto e naturale che esista, in colui che opera magicamente, una buona conoscenza dell'astrologia: sulle effemeridi egli rileva con facilita la posizione giornaliera della Luna ed e cosí in grado di scegliere íl « momento magico" propizio. 113


Aggiungiamo che molti neofiti, particolarmente e naturalmente dotati, ottengono spesso degli incredibili successi attenendosi semplicemente al calendario lunare e soltanto con l'impiego dell'abito, del cerchio e della bacchetta magica.

LE XXVIII DIMORE LUNARl

Ecco un elenco delle 28 dimore e delle rispettive proprietá (abbiamo evitato intenzionalmente di descrivere quelle "pericolose", cioé quelle non consone con le intenzioni spirituali superiori di un vero Mago). 1 DIMORA:

e compresa tra 0°0' e 12° 51' 26" delsegno dell'Ariete. Il transito della Luna in questi primi dodici gradi e favorevole per le evocazioni amorose, per facilitare la COITIprensione tra le persone, per fabbricare i pentacoli per j viaggi, per influenzare positivamente un cornmercio. JI DIMORA:

da 12° 51' 27" a 25° 42' 52" dell' Ariete. Influenza favorevolmente la ricerca delle sorgenti (per mezzo della radiestesia) e dei tesori, Si sceglie questo settore per agire sul commercio o sulla professione e pet ottenere una rnaggiore determinazione in qualsiasi attivitá. III DIMORA:

da 25° 42' 53" dell'Ariete a 8° 34' 18" del Toro. Propizia per le evocazioni che hanno un qualsiasi rapporto con l'acqua, specialmente i viaggí vía mare; per lo studio dei 1.14

115


segreti della scienza alchemica e per suscitare I'affetto tra un uomo e una donna. IV DIMORA:

da 8° 34' 19" a 21° 25' 44" del Toro. Si impiega guesto passaggio lunare per separare, anche in modo un po' violento, una persona da un'altra che l'ha irretita amorosamente, per distruggere le passioni insane. E pero anche utile per favorire le piccole attivitá artigianali.

X DIMORA:

da 25° 42' 53" del Cancro a 8° 34' 18" del Leone. Periodo propizio per allontanare le persone gelose, per eliminare ogni influenza o inimicizia nascosta; per ottenere benevolenza e aiuti di ogní genere e per fare regnare la gioia in una casa, per i guadagni e il successo professionale, per meritare l'amore di una persona. XI DIMORA: 0

da 21 25' 45" del Toro a 4° 17' lO" dei Gemelli. Propizia per ottenere la benevolenza e i favori del prossimo, per rafforzare le arnicizie e gli affetti; per gli studi e per aeerescere le risorse materiali.

da 8° 34' 19" a 21 25' 44" del Leone. Eccellente periodo per aiutare una persona a Íiberarsi da un maleficio d'amore o da una passione che rischia di degenerare. Per la realizzazione degli ideali, per ottenere il coraggio necessario in un'impresa difficile, per l'eloquenza.

VI DIMORA:

XII DIMORA:

V DIMORA: 0

da 4° 17' 11" a Ir 8' 36" dei Gemelli. Per ottenere la vittoria nelle lotte e per superare le difficolta della vita. Per provocare un incontro amoroso. VII DlMORA:

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da 1 8' 37" dei Gemelli a 0° del Cancro. un matrimonio, per rafforzare l' affetto in specialmente giovane. Per ottenere favori dalle autoritá, per i guadagni la fortuna

e

Per favorire una coppia, e protezioni in generale.

VIII DIMORA:

da 0° a 12° 51' 26" del Canero. Influenza positiva sui problemi reIativi alla famiglia e ai figli. In guesta di mora si preparano i pentacoli per l'amate e per consolidare gli afferti, per iviaggi terrestri, per liberarsi (o liberare gli altri) dall'invidia o dall' odio.

da 210 25' 45" del Leone a 4° l7' lO" della Vergine. Una delle rnigliori dimore per cercare e ottenere i contatti con l'invisibile; poi per rafforzare l'affetto esistente in una coppia, per acquisire dei benefici nel settore dell'agricoltura, per essere felici, per l'attermazione soeiale, per il successo di una lettera o di una qualsiasi richiesta scritta. XIII

DIMORA:

da 40 17' 11" a 1T" 8' 36" della Vergine. Per conciliarsi il favore dei potenti, per i viaggi, pcr acquisire l' abilitá finanziaria, per riconciliare o legare amorosamente una persona di situazione sociale superiore o piu anziana, per ottenere la liberazione di un prigioniero. XIV DIMORA:

IX DIMORA:

da 12° 51' 27" a25° 42' 52" del Cancro. Per seminare la discordia tra i nemici. 116

da 17° 8' 37" della Vergine a 00 della Bilancía. Per iniziare un'operazione di magia d'amore e per fabbrieare i relativi pentacoli; per la guarigione dalle malattie, 117


per favorire re o capi (o superiori), per distruggere le erbe e le piante nocive all' agricoltura. xv DIMORA:

da 0° a Ir 51' 26" della Bilancia. Per nuocere ai nemici e favorire gli arnici, per la ricerca di sorgenti e tesori, per fronteggiare e superare le situazioni difficili della vita, per separare giustamente una coppia infelice. XVI DIMORA:

da Ir 51' 27" a 2Y 42' 52" della Bilancia. Per fare ingelosire una persona, per proteggersi grazie al proprio senso d'osservazione e al ragionamento, per l'acquisto o la vendita del bestiame, per le speculazioni e per utilizzare il denaro in modo proficuo. XVII DIMORA:

da 25° 42' 53" della Bilancia a 8° 34' 18" dello Scorpioneo Per difendersi dagli effetti negativi di una magia d'amore o d'altro genere, e per consolidare un affetto o un'arnicizia. Per avere buona fortuna, per ottenere un incarico di responsabilitá o di prestigio, per la protezione degli edifici e di ogni proprietá, per il successo nelle cose intraprese. XVIII DIMORA:

da 8° 34' 19" a 21 ° 25' 44" dello Scorpione. A parte certe operazioni che non riportiamo, si irnpiega il transito lunare in questa dimora per proteggersi dai nemici o per scoprirli. Non si deve intraprendere nulla in questo periodo, d' altra parte l' astrologia informa che la Luna, in questo ottavo segno zodiacale, e in una posizione negativa che provoca gelosie e sospetti. XIX DIMORA:

da 21 ° 25' 45" dello Scorpione a 4° 17' lO"del Sagittario. 118

E

un altro "ciclo passivo" della Luna, nel corso del quale non si deve agire magicamente, né per sé, né per gli altri.

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DIMORA:

da 4° 17' 11" a 17° 8' 36" del Sagittario. Per bloccare un amore nascente ma pericoloso, per aIlontanare definitivamente colui o colei che puó rovinare una persona. Per costruire i pentacoli per la salute e per altre azioni magiche in rapporto alle malattie; per l'affermazione nell'esistenza, per porre la prima pietra di un edificio, per il successo nel commercio. XXI DIMORA:

da 17° 8' 37" del Sagittario a 0° del Capricorno. Per porre fine a insane passioni, specialmente amorose, che rischiano di rovinare l'armonia di una coppia. Per i pentacoli e le azioni magiche destinate a favorire e proteggere le ricchezze, il lavoro e tutti gli edifici. La Luna in esilio all'inizio del segno del Capricorno ha pero delle influenze assai variabili, spesso contrastanti, XXII DIMORA:

da 0° a 12° 51' 26" del Capricorno. Per facilitare la nascíta di un amore o di un' amicizia, o per far ritardare un fidanzamento o un matrimonio. Negativa per tutto ció che ha rapporto con le speculazioni e il commercio. XXIII DIMORA:

da 12° 51' 27" a 25° 42' 52" del Capricorno. Questa dimora e sfavorevole per l'amore, al1'opposto e propizia per le operazioni magiche connesse con la medicina (salute), con le lotte che sí vogliono vittoríose, con la política. La tradizione sconsiglía pero di firmare un qualsiasi contratto o di assumere impegni in questo ciclo lunare. 119


XXIV DIMORA:

da2Y 42' 53" del Capricorno a 8° 34' 18'" dell'Acquario. Per ogni iniziativa volta a triontare sui nemici, per Í'amore e illavoro e per i relativi talísmani o pentacoli. Per distruggere qualsiasi azione nociva, anche occulta, posta in atto da persone malvagie. Per i riti di magia sessuale. xxv

DlMORA:

da 8° 34' 19" a 21 ° 25' 44" dell' Acquario. Assai propizia sia per iniziare un incantesimo d' amore, sia per distruggere i rnalefici contro la sessualita. Per favarire le ereditá, per scoprire gli autori di un crimine, per lo studio delle scienze occulte. XXVI DIMORA:

da 21° 25' 45" dell'Acquario a 4° 17' lO" dei Pesci. Per attrarre l'amere e per consentírne la durara; per fare nascere il desiderio di unione o matrimonio. Per proteggersi contro i pericoli d'ogni genere, per favorire l'agricoltura, per il successo di un'intermediazione, per gli affari e per i benefici che si vogliono ottenere da essi. XXVII DlMORA:

da 4° 17' 11" a 17° 8' 36" dei Pesci. Per causare iritardi nella realizzazione dei progetti di una persona. Favorevale per i raccolti e per tutte le operazioni agricole. Dimora che si utilizza tradizionalmente per la veggenza, per le esperienze spiritiche e per numerose pratiche occulte. XXVIII

DIMORA:

da 1T" 8' 37" dei Pesci a 0° dell'Ariete. Per proteggere o consolidare l'amore tra due persone, o per farlo nascere. Per iniziare un'azione legale, per ottenere il successo negli studi, esami e concorsi. Per ottenere aiuto dall'invisibile nei momenti difficili dell'esisrenza. 120

GLI SPllUTI DELLA SFERA DELLA LUNA

La sfera della Luna e abitata da molti spiriti ed entitá che hanno dei precisi cornpiti da svolgere, secondo i disegni universalí. Ecco, in ordine di importanza decrescente, un elenco degli spiriti che regnano nelle ventotto dimore lunari, con i rispettivi poteri. E chiaro che il precedente elenco delle dimore serve al neofita per l'impostazione di ogni sua operazione magica, mentre spiriti qui di seguito riportati dispongono di una forza ben precisa. Consigliamo di cercare la giusta aífinitá tra dimora espirito. 1. EBV AP - Protegge contro le influenze negative di ogni genere, causate cioé da maghi "neri", da stregoni, da persone, animali, luoghi, oggetti, ecc. Questo primo Capo della Luna dispone anche del controllo delle maree. 2. EMTIRCHEYDH - Il suo compito consiste nel controlla re i ritmi su11aTena, percio insegna i segreti dell'influenza lunare sul ciclo mestruale e suUa gravidanza. 3. HEZESEKIS - Evocandolo, aiuta il Mago a ottenere una giusta e lecita felicita, ma solo per sé. 4. EMV ATHIBE - Protegge il Mago dai nernici, inse121


gnandogli come difendersi da essi e come sconfiggedi. 5. AMZERHE - Procura a colui che lo evoca le protezioni e i favori da parte di persone importanti, le quali accordano tutta la loro amicizia. . 6. ENSCHEDE - Da il potere di attrarre gli altri, grazie alla sua azione sulla polaritá, sull'analogia dei contrari: percio e in grado di far nascere l'arnore tra un uomo e una donna e di insegnare, oltre alla magia sessuale lunare, la fabbricazione dei talismani che servono per ottenere l'amore, la simpatía e la popolarita. "7. HEMRUDUE - Porta fortuna al Mago, insegna come e quando preparare un talismano per realizzare un desiderio materiale (dunque iI talisrnano agirá una sola volta) .. 8. ENEYE - Protegge dai pericoli causati dalle guerre e da tutti gli episodi segnati dalla violenza. Fa conoscere con largo anticipo gli eventi politici e diplomatici. 9. HEMZEBYO - Accorda la guarigione o comunque protegge le persone che s1 ammalano a causa delle influenze negatíve della Luna (disturbi mestruali, epilettici e isterici, ossessioni, pazzia). . 10. EMNYMAR - Presiede alle gravidanze e alle nascite, che avvengono cosi senza problemi. Protegge i ginecologi e le ostetriche; evocandolo, il Mago e anche in grado di predire se il nascituro sara di sesso maschile o femminile. 11. EBVEPH - E uno spirito difficile da evocare ma, una volta ottenutane l' amicizia o perlomeno la collaborazione, accorda il rispetto e la stima della gente. 12. EMKEBPE - E uno dei tanti spiriti che insegnano la fabbricazione dei talismani, degli amuleti e dei pentacoli d'amore. Accorda felicita aglí sposi e ai fidanzati. 13. EMCHEBAH - Insegna i segreti della mummifica122

zione di ogni essere umano, animale e vegetale in rapporto alle influenze lunario 14. EZHOBAR - Domina sulla polarizzazione delle forze e sulle leggi di gravita, perció insegna i segreti della levitazione. 15. EMNEPE - Fa conoscere le influenze specifiche dei maggiori spiriti lunari: consiglia, a chi lo evoca, l'entitá piú in accordo con gli scopi magici da raggiungere. 16. ECHOTHASA - Insegna come controUare gli spiriti negativi della Luna e come proteggersi e rendersi invulnerabili alle loro influenze. 17. EMZOM - Lo si evoca contro qualsiasi influenza negativa, anche causata da spiriti perversi o varíe emita malefiche. Consente di annientare i nemici e di fare arrestare i ladrí. 18. HEMZHIT - Insegna al Mago i segreti della materializzazione e dematerializzazione, quindi gli e indispensabile nelle esperienza di invisibilitá. 19. EZEME - Fa conoscere tutti i rapporti occulti che esistono tra la Luna e la Tena. 20. ETSACHEYE - Insegna i principi dell'iniziazione magica e i relativi rituali, insieme alla magia lunare vera e propria. 21. HETAMREZH - Evocando questo spirito, il Mago apprende come difendersi e proteggersi da ogni nemico visibile e invisibile. 22. RlV ATHIM - Informa sui segreti spazio-ternporali che esistono nella sfera della Luna. Insegna altresi a camminare sull' acqua e a librarsi nell' aria (levitazione). 23. LITEVICHE - Insegna come calmare le tempeste e le bufere, come placare le eruzioni dei vulcani e come vincere le guerreo 24. ZEVEKYEV - E uno spirito che insegna l'alchirnia e la magia del ringiovanimento físico. 123


25. LAVEMHEZHU - Poiché dispone del potere di controllo sul regno vegetale, insegna ad accelerare o decelerare la crescita delle piante, a rendere Iertile un terreno sterile o viceversa. 26. HEMPEBYN - Fa conoscere gli effetti piú segreti dell'influenza del Sole e della sua luce sul piano astrale, mentale e fisico della Terra e della Luna. 27. EMZABE - L'evocazione e l'aiuto di questo spirito fanno conoscere al Mago i segreti concernenti tutti i materiali esistenti sulla Terra. 2.8 .. HE!V1ZHER - Domina su tutto cío che e liquido, sugli animali acquatici e sulla temperatura. L' evocazione degli spiriti delle dimore lunari non richiede la preparazione di un sigillo. Ma la presenza dei vari incensi e indispensabile: nelle operazioni magiche, le fumiga~i~ni degli arorni hanno delle funzioni precise ed essenziali: creare" l'atmosfera" giusta per la manifestazione dello spirito prescelto; innalzare la richiesta (l'ordine) del Mago fino alle sfere superiori e ' infine , f ungere da "medium" ,da tratto d'unione tra il visibile e l'invisibile.

GLI SPIRITI DELLA SFERA DELLA TERRA

Dopo aver acquisito una buona pratica, e dopo i primi interessanti successi, il Mago puó evocare i sottoelencati 72 spiriti o "íntelligenze" della sfera che circonda la Terra, orientandosi sempre verso EST. Dopo il nome cabalistico di ciascuno spirito, sono indicate le virtu e g1i aiuti che esso puó accordare in alcuni campi, nonché il periodo di tempo (in minuti primi) in cui regna (di conseguenza l'evocazione vera e propria inizia e termina tassativamente nelIa ventina di rninuti indicati: il Mago, pertanto, procede all' allestimento dell'occulttmz, aUa vestizione, a tracciare il cerchio e cosí via, qualche tempo prima dell'ora d'inizio della cerimonia. Gii rimangono cosí alcuni rninuti che impiega per concentrarsi maggiormente; poi, al momento giusto (e qui e bene ricordare che un orologio da tavolo o da polso, che si pone in un angolo della stanza, e ovviamente indispensabile) entra nel cerchio e procede".

1) Il neofita non si scoraggerá se, nel corso dei primi tentativi, lo spirito evocato tarda ad apparire. Spesso, le inteUigenze di questa sfera agiscono in modo sottilissimo, imponderabile: esse dan no dei

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1. VEHUIAH - Spirito di Fuoco, il primo sovrano di questa gerarchia accorda al Mago che la richiede Yilluminazione interiore che gli consente di acquisire le facoltá magiche. Lo sí evoca dalle ore O (mezzanotte) alle O" 20'. Sigillo:

2. JELIEL - Presiede alla generazione di tutti gli esseri del mondo animale. Lo si puó anche evocare per ristabilite la pace e la Iedelta tra gli sposi, per ottenere la vittoria su coloro che accusano o attaccano ingiustamente. Propizio per ogni magia d'amore. Evocazione: dalle Oh 21' alle Oh 40'. Sigillo:

3. SITAEL - Protegge dai pericoli portati dalle armi, dalle belve e dagli animali selvatici. Si puó chiedere il suo aiuto nelle avversitá e pet proteggere le cariche e gli impieghi di prestigio, per ottenere ifavori delle persone magnanime e di animo nobile. Favorisce la telepatía. Evocazione: da O"41' a 1" O'. Sigillo:

"segni", quasi sempre difficilmente percettibili all'inizio della pratica magica, nondimeno accolgono sernpre con favore una richiesta, esaudendo personalmente un Iecito desiclerio (o indicando, sempre in modo "sottile", un altro spirito che ha il potere di soddisfare la domanda) ..

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4. ELEMIAH - Protegge i viaggi, specie marittuni; favorisce le ricerche e ogni utile scoperta: per analogia, si puó chiederne l'aiuto al fine di scoprire i tradimenti e per liberarsi da ogni tormento dello spirito. Grazie ai suoi consigli, si puó entrare in contatto con il mondo delle Fate (spiriti dell'Aria). Evocazione: da 1" 01' a Ih 20'. Sigillo:

5. MAHASIAH - Accorda la protezione sugli studi superiori, sulle scienze, la filosofía occulta e su tutte le arti liberali. Aiuta a vivere in pace con tutti; puó insegnare la conoscenza delle leggi dell'Universo e delle analogie. Evocazíone: da 1" 21' a 1" 40'. Sigillo:

6. LELAHEL - Spirito che presiede alla buona fortuna, accorda rinomanza e ispirazione nelle arti e neIle scienze. Gli si puó chiedere felicita in amore, la guarigione nelle malattie. Insegna i procedimenti per fabbricare molti talismani e amuleti atti a favorire e a proteggere la vita sentimentale. Evocazione: da 1" 41' a 2h O'. Sigillo:

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7. ACHAIAH - Accorda facilmente la sua meravigliosa virtú, la pazienza. Il suo aiuto consente di conoscere numerosi segreti della N atura e di trarre profitto da ogni attivitá ingegnosa. Evocazione: 2h al' a 2h 20'. Sigillo:

10. ALADIAH - Istruisce sull'anatomia occulta dell'Uomo. Influisce sulla guarigione di molte malattie, in particolare la rabbia e la peste. Al Mago fa conoscere anche i poteri delle piante, i cui segreti si possono impiegare in numerose pratiche magiche. Evocazione: da 3" Ol' a 31.20'. Sigillo:

YX¿I~/<n 8. CAHETHEL - 1 cabalisti insegnano che si deve chiedere I'aiuto di questo spirito al fine di allontanare da una persona le entitá malefiche (quindi il Mago si servírá di Cahethel negli esorcismi), e per ottenere la protezione della Divinita, per innalzarsi verso di Essa. Favorisce inoltré tutto ció che e legato ai terreni, alle attivitá agricole dalle quali gli uomini e tutti gli altri esseri viventi traggono il loro sostentamento. Evocazione: da 2h 21' a 2h 40'.

11. LAUVIAH - Estende i suoi poteri sulle persone sapienti e celebri per illoro talento. Puó fare acquisire la notorietá e ottenere la vittoria su ogni ostacolo. Protegge dalla folgore, accorda successo ai militari, ai guerrieri e agli strateghi. Evocazione: da JI' 21' a JI' 40'. Sigillo:

Sigillo:

9. AZIEL - Spirito favorevole alla riconciliazione, da atto della buena fede di una persona e la fa riconoscere dagli altri. E utile per ottenere l'amicizia e i favori dai personaggi importanti: fa si che essi mantengano le promesse. Evocazione: da 2h 41' a )h O'. Sigillo:

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12. HAHAIAH - Protegge le persone discrete, sagge e di elevata spiritualita: lo si evoca, in particolare, per superare le avversitá quotidiane. Nel corso di sogni, puó rivelare molti dei misteri che generalmente sono preclusi ai comuni mortali. Spiega il vero senso del simbolismo occulto. Evocazione: da 3" 41' a 41.O'. Sigillo:

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13. ]EZALEL - Accorda il suo aiuto agli artisti e agli oratori, da buona memoria. Propizia la fedeIta coniugale, l'amicizia e la riconciliazione. Evocazione: da 4h 01' a 4h 20'. Sigillo:

14. MEBAHEL - E uno spirito che favorisce la liberta, la veritá, la giustizia e gli affari legali, al quale si puó chiedere protezione da qualsiasi forma di usurpazione, dalle ingiuste condanne, dalle prevaricazioni e dalle persecuzioni. Aiuta a fare liberare chi e ingiustarnente imprigionato. Evocazione: da 4h 21' a 4h 40'. Sigillo:

15. HARlEL - Regna sulle scienze e sulle arti, dove consente di seguire nuovi metodi. Tradizionalmente accorda l'iniziazione nella filosofía occulta, oltre a favorire le nuove evocazioni e a proteggere ilMago dall'irruzione di spíriti negativi appartenenti ad 'altre sfere. Lo si evoca anche per porte fine alle empieta perpetrate COI1tro la religione. Evocazione: da 4" 41' a 5h O'. Sigillo:

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16. HAKAMIAH - Uno degli spiriti piú amici del vero Mago, al quale puó accordare fama, onori e ricchezza. Molti occultisti lo evocanoper ottenere la feconditá di una don na e pet conoscere i segreti della fabbricazíone dei relativi amuleti. Grazie all'aiuto dí Hakarniah, si puó ottenere il trionfo sui traditori e sui nemici, l'afftancamento dagli oppressori. Influisce su tutto ció che ha un rapporto con la guerra, le armi, il ferro, gli arsenali. Evocazione: da 5h 01' a 5h 20'. Sigillo:

17. LANOIAH - L'evocazione di questo spirito serve per dormite bene la notte, per scacciare la tristezza piu o meno giustificata, per i tormenti spirituali. Essendo in rapporto con l'attivitá inconscia, da nel corso del sonno delle straordinarie rivelazioni concernenti passato presente e futuro, nonché dei sogni premonitorio Nel periodo coscientedella giornata, invece, favorÍsce le scoperte scientifiche e accorda un meraviglioso talento musicale. Evocazione: da 5h 21' a 5h 40' . Sigillo:

18. KALIEL - Si evoca per ottenere un rapido aiuto nelle quotidiane avversitá (un po' come la richiesta di grazia a s. Espedito che, nel martirologio della Chiesa cristiana cattolíca, e il santo della grazia del giorno). Questo spirito Eaconoscere la veritá in tutte le procedure, confonde i colpevoli e i testimoni falsi, fa trionfare 131


Da ispirazione

l'innocenza. E uno spirito utilissimo in tutte le situazioni di emergenza. Evocazione: da 5h 41' a 6h O'. Sigillo:

azione di magia nera, e dai calunniatori. immaginazione. Evocazione: da 61,41' a 7h O'. Sigillo:

19. LEUVIAH - Regna sull'intelligenza e sulla memoria umana; accorda un eccellente giudizio, insieme alla pazienza necessaria per sopportare le avversitá. E uno spirito che contribuisce a fare ottenere una grazia dalla Divinita. Evocazione: dalle 6h 01' alle 6h 20'. Sigillo:

22. JEIAIEL - Protegge dagli accidentí (soprattutto i bambini), dai pericoli nelle tempeste e nei naufragi: infatti presiede alla buona riuscita dei viaggi marittimi. Esercita i suoi poteri benefici su] commercio, la diplomazia e la fortuna in generale. Evocazione: da 7h 01' a 7h 20'. Sigillo:

20. PAHALIAH - Spirito della teología e della morale, che puó accordare la vocazione religiosa. Evocazione: dalle 6" 21' alle 6h 40'. Sigillo:

23. MELAHEL - Pur appartenendo a11'elemento Acqua, e uno spirito che regna su tutti i prodotti della terra, in particolare sulle piante medicinali e sull~ l?ro preparazioni a scopo terapeutico. Da sicu~ezza nei vlag~ gi e protegge centro i pericoli delle arrru. Come 9uasl tutti gli altri spiriti, insegna al Mago come fabbricare amuleti e talismani appropriati. ,Evocazione: da 7" 21' a 7h 40'. Sigillo:

21. NELEKAEL - Sotto il suo dominio sono poste le scienze astratte, l'astronomia, la matematica, la geografía e, in particolare, astrología: sí puó chiedere il suo aiuto per ottenere l'iniziazione nelle scienze ermetiche. Favorevole ai filosofi, ai sapíentí, agli occultisti; difende dagli spiriti malvagi, da ogni sorta di "fascino", malla o

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24. ~A.HUlj~H - ?pirito .della veritá, protegge dagli aSSa~Slnle dai Iadn, tavorisce la ricerca di prigionieri evasi ~ le cond~nn~ in contumacia. Allontana i pericoli portan da ogrn animale selvatico e insegna numerose arti magiche. Evocazione: da 7h 41/ a 8h O/. Sigillo:

27. IERATHEL - Protegge dalle provocazioni di calunniatori e dagli attacchi dei nemici. E uno spirito di liberta e di civilta. Evocazione: da 8" 41' a 9h O'. Sigillo:

28. JEHEIAH

- E tradizionalmente l'''angelo custode" del vero Mago, nel corso della sua vita terrena. ~ojché domina tutte le scienze occulte, questo spirito nv~Ia la verita dei "rnisteri". Da anche sogni premoniton. Evocazione: da 8h 01/ a 8" 20/. 25. NITH-HAIAH

- Presiede aUa salute e alla Íongevitá. Lo si evoca per proteggersi dalle inlermitá e dalle malattie, dai perícoli causad daglí incendi e dalla folgore, dai naufragi, daUe cadute, dai croIli di vecchi edificio Evocazione: da 9h Ol' a 9" 20/. SigilIo:

Sigillo: - Favorisce la meditazíone e il risveglio delle virtú magiche ancestrali esistenti nell'essere urnano. Aiuta a liberarsi dai nernici visibili e invisibili, protegge dagli empi. Evocazione: da 9" 21/ a 9" 40/. Sigillo: 29. REIIEL

?6.

~AAIAH - Favorisce il buon esito di un processo e lnfl~l~SCesulle sagge decisioni dei giudici. Regna sulla política, sulla diplomazia, sugli accordi e su tutte le convenzioni. Propizio per ogni missione o impresa segreta. Evocazione: da 8" 21/ a 8" 40/. Sigillo:

.30. OMAEL - Domina sul regno animale: lo si puó evocare dunque con successo per pl~oteggere la generazione e il perpetuarsi di ogni specie. E amico dei medici, dei chirurghi e dei chirnici. Accorda la pazienza che serve a superare le situazioni difficili della vita. 134

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Evocazione: da 9h 41' a lOh O'. Sigillo:

Evocazione: da lOh 41' a 1P O'. Sigillo:

31. LEKABEL - E uno spirito di poliedriche virru. Regna sull'agricoltura e sulla vegetazione. Lo si evoca per ~onos~er~ 9uali iniziative prendere nella professione, 1 passr utilí da compiere. Puó insegnare la magia sessuale e accordare la chiaroveggenza in amare. Evocazione: da lOh 01' a lOh20'. Sigillo:

34. LEHAHIAH - Propizio per le persone di sangue nobile, per re e principi, che mantiene in buona armonía con i loro pari grado: da essi, evocando Lehahiah, il Mago puó ottenere udíenze, favori e specíalí protezioní. Evocazione: da 11 h Ol' a 111,20'. Sigillo:

32. VASARlAH - Accorda la c1emenza da parte dei personaggi importanti, favorisce la composizione amichevole dei problemi legali. Chi lo evoca puó diventare momentaneamente invisibile agli occhi di aggressori rapinatori

e ladri. Evocazione: da lOh 21' a 10h 40'.

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Sigillo:

35. KAVAKIAH - Insegna come difendersi dalle influenze negative di persone, luoghi, case e spiriti. Ripetute evocazioni lo faranno diventare un buon amico del Mago, che potra beneficiare di consigli utili a ottenere una giusta, equilibrara ricchezza. Influisce anche sui testamenti, sui legati, sulle successioni e sui relativi amichevoli accordi, nei casi di controversie. Protegge la pace familiare. Evocazione: da 1111 21' a 11h 40'.

Sigillo: 33. ]EHUVIAH - Protegge gli artisti e gli scienziati; il Mago lo evoca per ottenere l'ispirazione atta a risolvere i problemi legati alla sua esÍstenza quotidiana. Accorda il dono della levitazione; permette di scoprire i traditori e di stroncare le loro intenzioni malvagie. 136

36. MENADEL - Si evoca per Iarsi aiutare a trovare ció che si e smarrito o e stato rubato o nascosto; per ottenere e mantenere i mezzi per vivere, perché un lavoro o impiego sia stabile e duraturo. Questo spirito insegna di 137


buon grado isegreti dell' astrología, queIli della magia e della medicina spagiriche!'. Da fortuna nei giochi e nelle speculazioní. Evocazione: da l l" 41' a 12h O'. Sigillo:

u Nrrm1N~-t

38. HAAMIAH - E un altro spirito della veritá: consente di scoprirla, in moltí campi, a colui che la c~rc~. Difende dai pericoli delle arrni, della f?~g?~e, dalle. ms~die portate da anirnali feroci e da spmti mf:rnah. ~cambiera, nel tempo, l'amicizia del Mago, CUl cons~ntlrá dí scoprire i tesorí della tena, materiali, e quelli del Cielo, spirituali. Evocazione: da 12h 21' a 12h 40'. Sigillo:

37. ANIEL - Ispira felicemente nel corso della meditazione; puó far conoscere rnolti degli antichissimi segreti della Natura e numerase scienze occulte. Evocazione: da 12h 01' a 12h 20'. Sigillo:

H E il nome dell'anrica chimica, o "arte reale", sorella minore dell'alchimia, riportata alla luce da Paracelso nel XVI secolo. Essa permette, agli iniziati che la utilizzano, di evolvere contemporáneamente all'evoluzione del "Lavoro" magico. E legata ai fenomeni ciclici che si troyano anche nella vira dell'Uomo. E l'utilizzazione pratica della legge di evoluzione di tutti icorpi, che si applica a tutte le cose: evoluzione che e determinata dalla frazione infinitesimale (oggi diciamo: particella atomica) della Divinitá che si trova in ogni corpo (anirnale, vegetale, minerale) che vuole uscire dal suo "stato", appunto evolvere il suo "corpo" fino a110 stadio che gli e proprio. Gli occultisti definiscono "Lavoro" questo procedimento valido nel mondo della materia. In una preparazione spagirica sono evidenti le analogie con colui che prepara e opera una cerirnonia magica. Il ciclo principale comporta: la morte (di un corpo dei tre elementi), la sua fermentazione, la putrefazione, la liquefazione, la calcinazione e il risveglio delJa nuova vira per mezzo della resurrezione ...

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- Lo sí evoca per protegge~e .í fig~i, i fratelli i bambini e tutte le persone giovani; influisce sull' al~ore filiale e sull' arrnonia familiare. Insegna ~ guarire molte malattie, partícolarmente per mezzo di preparati spagirici. Evocazione: da 12" 41' a 13" O'. Sigillo:

39. REHAEL

40. IEIAZEL - Domina sui libri e su tutte le .cos.e a stampa, influenza percio .gli uOl~ini di l~tte~e e g~l~dlto~ ri. La sua evocazione e utile per liberarsi dai n~mlcl e pet far SI che un'antipatia si trasformi in simpatía. Evocazione: da 13" 01' a 1Y' 20'. Sigillo:

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41. HAHAEL - Protegge dagli empi e dai calunniatori; favorisce i missionari, ireligiosi e le persone pie. Accorda il dono della strategia, in tutti i campi. Evocazione: da 13h 21' a 13h 40'. Sigillo:

Evocazione: da 14b 21' a 1411 40'. Sigillo:

45. SEALIAH - Influisce suí principali agenti della Natura, sul clima favorevole e sulla vegetazione, apportando la salute e la vita a tutto quello che respira sulla Terra. Inoltre e in grado di turbare, confondere e mortificare le persone sprezzanti ed eccessivamente orgo-

42. MIKAEL - Favorisce i politici e i diplomatici, ai guali accorda intuizioni e presentimenti esatti. Permette di effettuare viaggi con guaIsiasi mezzo, in assoluta tranquillua. Evocazione: da 131.41' a 141.O'. Sigillo:

Evocazioni: da 14h 41' a 15h• Sigillo:

4.3. VEULIAH - Consente di affrancarsi da una schiae di liberarsi da ogni nemico. Insegna i procedimenti atti a fabbricare talismani di protezione in caso di guerra. . Evocazione: da 1411 01' a 14h 20'. Sigillo:

46. ARIEL - Accorda a chi lo evoca il dono della profezia e sogni premonitori; da delle preziose rivela~ioni, istruisce su molti segreti della Natura e della VIta. 1 talismani e ipentacolí preparati sotto la sua egida, sano particolarrnente efficaci. Evocazione: da 1511 01' a 15" 20'. Sigillo:

vitú morale o materiale,

44. IELAHIAH - Assicura la vittoria nei processi, la protezione da parte dei giudici e di tutti coloro che dispongono di autoritá. Si evoca anche per ottenere il successo di un'impresa. 140

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47. ASALIAH - Domina sulla giustizia degli uominí, fa conoscere la ver ita nelle procedure legali, nei processi. Favorisce la contemplazione e la meditazione; allontana dal pensiero di chi lo evoca tutte le perniciose chimere, 141


sostituendole con un eccellente equilibrio spirituale, con un'esatta visione delle cose. Permette di piacere agli interlocutori, di far nascere molte simpatie. Evocazione: da 15" 21' a 15h 40'. Sigillo:

48. MIHAEL - Sí evoca per ottenere la fedelta e la buona armonía tra gli sposi, tra una coppia, tra arnici, e per allontanare le inquietudini e le gelosie. Da dei presentimenti esatti in merito a11'avvenire immediato e mediato di chi ne chiede l'aiuto. Influisce positivamente sulla generazione, sul concepimento di tutti gli esseri viven ti. Ne1 tempo, insegna agli Iniziati i segreti dell' alchimia, della trasmutazione dei metalli. Evocazione: da 15h 41' a 16h. Sigillo:

50. DANIEL - Domina sulla giustizia, sugli avvoeati, magistrati e legislatori. Da la giusta ispirazione alle persone indecise o esitanti di fronte a un qualsiasi dilemma, problema o scelta. Consola gli afflitti, aceorda l' arnore e la carita verso il prossimo. Evoeazione: da 16h 21' a 16h 40'. Sígillo:

51. HAHASIAH - E particolarmente utile al vera Mago perché, dominando sulla fisica e sulla chimica, rivela i piu grandi segreti naturali, specie quelli relativi alla "medicina universale" e alla pietra filosofale. Influisce sull'iniziazione alle scienze ermetiche e sugli studi connessi con le cure magico-occulte. Evocazione: da 16h 41' a 17h. Sigillo:

nXAt1xX 49. VEUHEL - Accorda il suo aiuto nei dispiaceri e nelJe contrarietá della vita, allontanando l' odio e Í'ipoerisia. Influisce sui personaggi celebri e su tutti coloro che cercano di affermarsi grazie alle loro virtú e al talento. Evocazione: da 16" 01' a 16h 20'. Sigillo:

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52. IMAMIAH - lnfluísce sulle persone in buona Iede, su coloro che cercano ogni veritá o vogliono sinceramente pentirsi di errori cornmessi. Il suo aiuto serve anche per umiliare e annientare i nemici. Protegge sia i viaggi che si compiono con ogni mezzo, sia i prigionieri che patiscono il carcere ingiustamente, ai quali ispira le idee e i mezzi per ottenere la liberta. Evocazione: da 171,01' a Ir 20'. Sigillo:

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53. NANAEL - Fa capire linguaggio di tutti gli animali, consentendo cosi di ottenerne l'amicizia, dí percepire con esattezza i segreti naturali che essi conoscono fin dalla loro comparsa sulla Terra, le indubbie facolta magiche di cui dispongono e che il Mago puó utilizzare con successo. E guindi superfluo ricordare come Nanael sia particolarmente utile a coloro che svolgono un' attivitá in rapporto con queste creature (i cani in particolare). Favorisce anche gli studi superiori, le scienze, gli insegnanti, gli uomíni dí legge e di Chiesa. Evocazione: da 17h 21' a 17h 40'. Sigillo: .

54. NITHAEL - Spirito che si evoca per ottenere la Iongevitá: in merito, i suoi preziosi consigli sono utilissimi. Domina anche sugli imperatori, re e principi, dai quali il Mago puó ottenere gran di favori. Aiuta tutti coloro che hanno bisogno di conservare l'impiego o il lavoro. Evocazione: da 17" 41' a 18h. Sigillo:

55. MEBAIAH - Al Mago che lo evoca e che ne ottiene l'incondizionata amicizia, accorda successo, autoritá, dignita e rispetto. Con il suo aiuto e possibile operare magicamente affinché una donna concepisca un figlio che desidera da tempo. Protegge tutti coloro che credono nellavera religione universale. 144

Evocazione: da 18h 01' a 18h 20'. Sigillo:

56. POJEL - L'aiuto di questo spirito serve peroottene~ re quello che si desidera, in tutti i ca?1pi, .nelle~lto e ner Íimiti delle proprie possibilitá: pres~ede l~fatt1 alla fortuna pura, poi alla rinornanza e alla [ilosofia. Fa ottene~·e la stima degli altri, grazie al buonumore e a11a.saggia moderazione che ispira. E sempre pronto a npagar~ ampiamente glí sforzi del Mago, l'innato talento, le doti e le virtu. Evocazione: da 18h 21' a 18h 40'. Sigillo:

57. NEMAMIAH - Spirito che accorda la prosperitá, le nuove idee e le brillanti soluzioni ai problemi della vita quotidiana. Protegge tutti colo~·o che. ~ott~no per una qualsiasi giusta causa, e le carriere militari, Evocazione: da 18h 41' a 19h• Sigillo:

~ILJ~LJl7 58. IE]ALEL .; Domina sul ferr~ e su t~tti gli .o~getti costituiti da questo metallo [armi, coltelh,. forblcl, se~rature ecc.) e su chi ne fa uso o comrnercio. La Tradizione dice che questo spirito contribuisce a liberare gli 145


esseri umani dalle malattie, specialmente quelle degli occhi. Affranca dai dispiaceri dell'esistenza, confonde i falsi testimoni e i bugiardi. Evocazione: da 19h 01' a 19" 20'. Sigillo:

61. UMABEL - L'aiuto di questo spirito serve pel' ottenere l' amicizia e anche l' amore -lecito - di un uomo o di una donna; permette di liberarsi dalle passioni innaturali. Influisce positivamente sullo studio dell' astronomia e della fisica. Come molti altri spiriti, fa conoscere i segreti alchemici. Evocazione: da 20" 01' a 201.20'.

Sigillo: 59. HARAHEL - Protegge tutte le cose stampate (giornali, libri), le biblioteche, gli archivi e le collezioni di oggetti antichi, rari o preziosi, Ha una grande influenza sui tesori e sui gioielli, sui capitali (intesi come risparrni). Lo si evoca anche per rendere i figli educati e rispettosi verso i genitori, e contro la sterilita delle donne. Evocazione: da 19" 21' a 19h 40'.

Sigillo:

62. JAHEL - E lino spirito poliedrico: la sua evocazione e utile per acquisire la saggezza, per lo studio della filosofía dell'Universo e della Magia pratica, per la meditazione e la concentrazione. Favorisce le persone arnanti della quiete e della solitudine, dunque coloro che si ritirano dal mondo, gli eremiti. Preserva dai veleni e da tutte le forme di intossicazione. Evocazione: 20h 21' a 20h 40'. Sigillo:

60. MITZRAEL - Si evoca per far riconoscere e porre nella giusta luce le buone qualita e le virtu personali. Contribuisce efficacemente alla guarigione delle malarti.espirituali e mentali; libera da ogni forma di persecuzione. Evocazione: dalle 19h 41' alle 20h•

Sigillo:

146

63. ANANUEL - Il suo aiuto serve per guarire le malattie (specialmente con la medicina occulta), per conservare la buona salute e per proteggersi dagli accidentÍ. Favorisce i commercianti e gli uomini d'affari. Seguendo i consigli di Ananuel, il Mago puó realizzare, dedicandoglieli, dei pentacoli, talismani o amuletí efficaci contro le influenze negative e gli spiriti del maleo Evocazione: da 201.41' a 21". Sigillo: 147


64. MEHJEL - Ha il potere di proteggere dalla rabbia (intesa come malattia infettiva che colpisce i cani e che puó essere trasmessa all'uomo mediante la morsicatura) e dai pericoli porta ti dagli animali. L'evocazione di questo spírito serve a preservarsi dalle avversitá e a ottenere il successo nella letteratura, nel giornalismo e nelI'editoria: Mehjel non nega rnai il suo aiuto agli autori, agli oratori e alle persone di intelligenza supeflore. Evocazione: da 21h 01' a 21" 20'. Sigillo:

1 NYNLJ 65. DAMABIAH - Appartiene all'elemento Acqua, pertanto protegge le sorgenti, le fontane, i fiumi, i laghi e i rnari, cosi come iviaggi e le costruzioni marittime, la pesca e i marinai. Accorda la virtu della saggezza, la realizzazione di tutte le imprese utili. Ha la facolta di spezzare gli incantesimi e i sortilegi. Evocazione: da 21h 21' a 2111 40'. Sigillo:

tanti sul sonno e sui sogni. Guarisce l'epilessia e placa le persone colleríche. Evocazione: da 21" 41' a 22". Sigillo:

67. EIAIEL - Spirito che propizia i cambiamenti di ogni genere che si vogliono far intervenire nell'esistenza. Ha degli indiscutibili poteri su tutte le sci~,:ze,?c~ulte· favorisce la longevita, fa conoscere la venta, l'intima essenza di molte cose che, all'uorno, sembrano inspiegabili. Evocazione: da 22h 01' a 22h 20'.

Sigillo:

68. HABUHIAH - Rende fecondi gli esseri e le cose, in particolare l'agricoltura. Si evoca inoltre per conservare la buona salute e per guarire dalle malattie, soprattutto grazie ai rirnedi magico-alchemici (nell' epo~a a.ttuale~ omeopatici). Protegge dalla fame, d.alla ~msena, dai pericoli portati dalla peste e dalle epidernie. Evocazione: da 22" 21' a 22h 40'. Sigillo:

66. MANAKEL - Domina sulle piante d' acgua e sugli animali che vivono nell'elemento liquido: e quindi in analogía con gli influssi della Luna, con effetti impor]48

149


69. ROCHEL - H~ il potere di far trovare ogni oggetto perduro o rubato, m questo secondo caso consente di sco~d~e il colpevole del furto. Protegge la casa e la famlgha, le ereditá, i legati e le successioni; accorda una buona fortuna generale. Evocazione: da 22h 41' a 2Y'. Sigillo:

72. MUMIAH

- Inizia chi lo evoca in numerose arti

magiche, protegge le operazioni occulte e tutte le attivitá che richiedono segretezza e mistero. Consente di

affermarsi in qualsiasi impresa, di portare a termine cío che si intraprende. lnfluisce positivamente sull' arte della chimica, della fisica e della medicina, sulla salute e sulla longevitá della vita. Evocazione: da 23" 41' a 24". Sigillo:

70. IABAMIAH - Domina sui fenomeni della Natura e sulla procreazione degli esseri. Sa placare le critiche e compone le dispute. Favorisce la rigenerazione spirituale. Evocazíone: da 23" 01' a 2311 20'. Sigillo:

71. !1AIEL - Si richiede il SilO aiuto per affrancarsi dagh oppressori; accorda la vittoria, la supremazia assoluta in.ció che si intraprende, la pace morale e spirituale. ~ part1.colar~el~te propizio alle persone energiche e che SI vogliono distinguere per mezzo del proprio talento. Evocazione: da 23" 21' a 23" 40'. Sigillo:

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151


L'ARTE DELL'EVOCAZIONE MAGICA

Diamo oradue gia evocatoria.

esempí di corrette operazioni di ma-

1 esempio 1. Supponíamo che il Mago voglia agire sulla stera dí Venere, per lecítí scopi amorosi. 2. Sceglie il periodo: XXVI dimora lunare, con ]'astro della notte in transito tra 21° 25' 45/1del segno dell' Acquario e 4° 17' 10/1del segno dei Pesci. Consultando le etíemeridi, ad esernpio per il mese di gennaio 1985, trova la Luna a 25° dell'Acquario alle ore 24 del giorno 22: dunque il "momento magico" per l'operazione puó iniziare dalle ore 22 circa del 22 gennaio 1985. 3. Sceglie lo spirito (lunare, in guesto caso) in analogía con l'amore: u VI, ENSCHEDE. 4. Sceglie íl luogo dell' operazione: l'OCCUltU71Z, in cui deve esserci lo spazio necessarío per il cerchio. 5. Prima di iniziare l' operazione, il Mago procede alla purificazione della propria persona mediante un bagno ]53


o una doccia, pensando che con l'acqua dell' abluzione scorrono vía tutte le imouritá non solo materiali ma anche spirituali. Se non puó fare un bagno completo, deve almeno lavarsi accuratarnente le maní, sempre mantenendo nel suo spirito l'idea della purificazione che l'acqua opera. 6. Si chiude nel suo tempio, cioe nell'oeeultum, in modo da non essere assolutamente disturbato. "7. Copre la pietra dell' altare, rivolto a Est, con un panno bianco pulito e vi pone sopra gli oggetti magici necessari al rito. 8. Sul Libro Magico scrive la data (giorno, mese, anno e ora) e lo scopo dell' operazione, insierne al nome dello spirito che vuole evocare. 9. Si concentra sull' operazione che deve compiere secondo la tecnica riportata. . 10. Toglie gli abiti che ha addosso, privandosi anche di orologio e di catenine, anelli o bracciali non magici; infila i calzari e indossa il vestito magico. Nel corso di questa operazione deve pensare intensamente che, vestendosi, si isola da ogni influenza negativa. 11. Sempre con concentrazione, lega la cintura ai fianchi e cínge la fronte con la fascia, annodandola dietro la nuca. 12. Al termine di questi atti, il Mago deve essere cosctente di rappresentare ti Signare di tutti gli elementi e di tulle le forze, deve pensare che la Diuinita stessa che sta operando. 13. Al centro dello spazio in cuí traccerá il cerchio, pone la lampada, accesa e scherrnata con il colore propizio a Venere, planeta che presiede alle operazioni di magia amorosa: pertanto la luce che soffonde deve essere di colore verde e iIluminare bene l'occultum. 14. A fianco della lampada pone l'incensiere, accende

e

154

l'apposito dischetto di carbone e ne cura la perfetta combustione. 15. Carica lo "specchio magico" (il cristallo di roe ca o la sfera) come descritto, per tenere lontane le influenze negative e permettere aIlo spirito dí materializzarsi. "Carteare" lo specchio vuol dire concentrarvi sopra il pensiero, da tre a cinque minutí, decidendo mentalmente che nessuna forza estranea disturberá l'operazione né penetrerá nelluogo dell'evocazione. 16. Traccia il cerchio magico e, dentro esso, iI triangolo con il vértice rivolto verso Oriente (Est). 17. Depone, al centro del triangolo, lo "specchio magico" (serna entrare nel cercbioi. 18. Ora iI Mago e giunto alla parte centrale della cerimonia: la sua attenzione sugli atti che compira non deve venir meno un solo istante. 19. Dall'altare prende la sp,ada e, ímpugnandola con la mano destra, ridisegna simbolicamente i contorni del triangolo prima e poi del cerchio con la punta del suo strumento magico che, terminata l'operazione di" ripasso" dei due simboli, tnfila sotto la cintura, al fianco sinistro (poiché Enschede e un'entitá buona, positiva come la síera di Venere e quin di non ricbiede l'aiuto di guesto strumento di forza). Se dispone anche del pugnale, lo infila ugualmente sotto la cintura 111aal fianco destre". 20. Adesso il Mago pone su] carbone dell'inceusier« 1111 pizzico (una punta dí coltello) dell'incenso in anaiug!d

15 E essenziale ricordare che, nell'evocare uno spirito negativo, pericoloso o cornunque ricalcitrante, il Mago per farsi ubbidire deue impugnare Laspada (e in secando ordine il pugna/e) nella malla destra, mentre nella mano sinistra tiene la baccbetta.

155


alla sfera di Venere: in questo caso si tratta di polvere di cannella.

21. Prende con la mano destra la bacchetta magica: iI braccio deve essere teso verso l'alto, come la punta dello strumento, e questo durante tutta l'operazione. 22. Si concentra per gualche istante sul fatto che Enschede gli ubbidirá, 23. Entra nel cerchio magico e si pone al centro della figura, rivolto verso Est. .: 24. Si concentra con il pensiero che adesso e un dio,un sovrano delle sfere che circondano la Terra; subito dopo, e sempre con il pensiero, stabilisce si trova nella stera di Venere, in un' atmostera di colore verde-smeraldo. 25. Ora chiama COI1 il pensiero lo spirito Enschede, fel:mamente convinto che egli lo senta. Poco dopo, per prIma cosa, ode la voce di Enschede. Adesso il Mago sussurra (con la voce) iJ nome dello spirito una, due o piu volteo E scopre che Enschede e nella sua sfera astrale cioe presente nell'occultum. ' 26. Se tutto e andato bene (cioe se la preparazione degli strumenti e stata eseguita correttamente, cosi come il rituale) adesso Enschede si mostra fisicanzente. 27. IlMago vince l'emozione e lo aiuta intensificando la concenu:azione: lo spirito appare nello specchio magico o nel tnangolo, nella forma a lui propria e che ne esprime le qualitá. Evidentemente, per via deIl' appartenenza a una sfera positiva, Enschede ha un corpo e un volto di rara bellezza, la sua voce e dolcissima e indescrivibile. 28. Per prima cosa, poiché e presumibile che in fututo si metta nuevamente in contatto, il Mago chiede allo spirito che cosa dovrá fare per farlo apparire piu sernplicemente, memorizzando le precise istruzioni.

e

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29. Subito dopo chiede a Enscbede quello che uuole otten ere, lo scopo dell'operazione di magia euocatoria, in modo sintetice, cbiaro. A seconda della richiesta, lo spirito puó anche mettere a disposizione i suoi subordina ti. In ogni caso, se Enschede prornette di esaudire i desideri, lo íara di certo. 30. Ora il Mago deve licenziare lo spirito. Prima lo ringrazia di essersi presentato, di averlo riconosciuto come vero Mago e di avergli promesso ubbidienza; poi lo congeda rimandandolo nella sua sfera, aiutandolo in ció selTlpre con il pensiero (qui occorre ricordare la forza della 1 Legge di Errnes: "Lo spirito e tutto ... ", cioe tutto e possibile con il pensieroi. L' evocazione - in fondo semplicissirna, come si vede - e terminata 16. 11Mago ha "chiuso il cerchio" e si sentid felice per un po, in attesa che il suo ordine venga eseguito in breve tempo dallo spirito, 31. Ritorna alla coscienza. 32. Abbassa la bacchetta ed esce dal cerchio, che cancella insierne al triangolo (se non si e servito di questi simboli disegnati su carta o ricarnati su stoffa). 33. Spegne la lampada, toglie il dischetto di carbone dall'incensiere (lasciando che finisca di bruciare da sé). Ripone con cura lo specchio magico e tutti gIi altri strumenti che sono serviti all' operazione. Toglie iI vestito magico e indossa il norrnale abbigliamento.

E identica alle evocazioni dei celebri Maghi dell'antichitá, ai quali non occorrevano tante cose (i rituali, per esempio) complicare e cararteristiche dell'uorno e della donna moderni, per agire .. 1(,

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II esempio

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23 giugno 1984: il mago uuole vedere realizzato un lecito desiderio concernente, per esempio, la sua notorieta. Pertanto determina di evocare uno spirito dell'Acqua, elemento fecondo per eccellenza. Infatti, egli ha studiato attentamente le leggi dí analogía: ogni goccia di liquido e cornposta da una miria de di altre gocce microscopiche; in un bicchiere pieno d' acqua, in un fiume, nella pioggia esiste quello che si chiama "grande numero", l'incalcolabile, come di grande numero si eleve parlare quando si pensa alla folla, al pubblico che e all' origine della notorietá. Stabilita questa analogía, il Mago procede alla ricerca dello spirito: in questo caso e il benéfico ARDHIPHNE, particolarmente favorevole alla realizzazione dei desideri, specialmente con l'aiuto della pioggia, La stagione e propizia: nel primo mese dell' estate il Sole e nel segno fecondo del Carrero, elemento analogo aIla sfera dí Acqua di Ardhiphne. Un'attenta ricerca sulle effemeridi dell'anno informa sulla felice posizione della Luna, nei giorni 29 e 30 giugno: l'astro della notte e in transito nel segno ideale, il Cancro, anch'esso fecondo e in rapporto con la folla. In particolare, il giorno 30 giugno la Luna si trova nella sua X dirnora (da 25° 45' ."53"del Cancro a 8° 34' 18" del Leone), tra le ore 10 e le ore 19 círca (ítaliane). Ecco stabilito il "momento mágico" per l'evocazione: il 30 giugno 1984, nel porneriggio, per esernpio verso le ore 16 (uri'operazione di magia si esegue sempre qualche ora dopo il pasto). Il Mago prepara, per prima cosa, il sigillo di Ardhíphne, 159


secando le norme, su un pezzo di carta pergamena e impiegando un inchiostro di china di colore rOHO. Sceglie l'incenso richiesto dalla sfera degli spiriti di Acgua: l'IREOS, nonché il colore con cui scherma la lampada, il verde. Si procura una buona quantitá dí polvere di carbone di Iegna: questo perché ha deciso di operare all'aperto (situazione meteorologica permettendo). In merito, qualche giorno prima della cerimonia, ha scelto, in campagna, un luogo che a suo parere - e, maggiormente, d'istinto - presenta delle caratteristiche magiche: un posto isolato, in cima a una collina o in mezzo a un bosco, nei pressi di un fiume e cosí via. L'essenziale e che esista lo spazio utile per tracciare il cerchio e, in particolare, si presentino tutte le garanzie di assoluta tranquillitá. 11giorno dell'evocazione riordina gli strumenti magici e gli accessori, e Ii pone ordinatamente in una valigia, sacca o altro. Non dimentica neppure un contenitore con almeno un paio di litri di acgua, indispensabile per la purificazione che precede il rito (salvo non esista, nei pressi delluogo prescelto, una fontana, una sorgente o un corso d'acqua). Sul Libro Magico ha giá riportato la procedura dell' operazione. Verso le 15h 30', giunto sul luogo prescelto, esegue la purificazione con l'acqua. Copre l'altare, diciamo "portatile" (una tavola di legno previamente consacrata) con il panno e vi dispone sopra gli strumenti magici. Si concentra sull'operazione di magia evocatoria. Si spoglia, infila i calzari e indossa il vestito magico; lega la cintura ai fianchi e cinge la fronte con la fascia. Accende la lampada schermata con il colore appropria160

to e la pone sul suolo, accanto all'incensiere In CUI brucia il dischetto di carbone. "Canea" lo "specchio rnagico", il sigilIo e l'eventuale pentagono. Attorno alla lampada e aU'incensiere traccia, con la polvere di gesso o di carbone, il cerchio (senza entrarvi) 161


e ti triangolo: in quest'ultimo depone lo specchio, il sigillo e il pentagrarnma. Prende il pugnale e lo infila sotto la cintura, adestra; impugna la spada e con la punta di questo strumento magíco ripassa símbolicamente íl tríangolo e íl cerchio. Infíla la spada sotto la cintura a sinistra. Procede alla fumigazione con l'IREOS. Prende la bacchetta nella mano destra e si concentra sul fatto che Ardhiphne gli ubbidira. Entra nel cerchio magico, ponendosi al centro della figura, rivolto verso Est, e procede nella cerimonia evocatoría come descrítto nell' esempio precedente, dal punto 24 al punto }}17. Anche questa volta il Mago ha "chiuso íl cerchio" con successo.

17 Alla fine della cerimonia, prima di uscire dal cerchio, iI Mago puó aggiungere la libagione con il vino sacralizzato: in questo caso ha provveduto a portarne con sé una piccola provvista, insieme alla coppa. La fíg. 18 illustra il modo di imporre le mani sul calice contenente ¡j vino, posizione che va mantenuta nel corso dell'esorcismo e della consacrazione di questa bevanda magica, secondo le formule riportate.

162

APPENDICI


SALI\I10 2

In

11AVID

Quare fremuerunt gentes, et populi meditati sunt inania? Astiterunt reges terrae, et prĂ­ncipes convenerunt in unum adversus Dominum et adversus Christum eius. Dirumpamus vincula eorum et proiciamus a nobis iugum ipsorum. QuĂ­ habitarin caelis irridebit eos, et DomĂ­nus subsannabit eos. Tune loquetur ad eos in ira sua, et in furore suo conturbabit eos. Ego autem constitutus surn rex ab eo super Sion montem sanctum eius, n lettore non deve stupirsi Ji trovare un Salmo di David in un libro di magia: egli deve sapere che i Salmi sono delle pregbiereformule segrete basate su tradizioni e insegnamenti esoterici antichissimi, che gli perrnettono di far vibrare, su un altro "piano", Yarcbeupo al guale esse sono legare, in gualsiasi momento della sua vita e in tutte le circostanze. 165


praedicans praeceptum eius. Dominus dixit ad me: Filius meus es tu: ego hodie genui te. Postula a me, et dabo tibi gentes hereditatem tuam, et possessionem tuam termino s terrae. Reges eos in virga ferrea, et tanquam vas figuli confringes eos. Et nunc, reges, intelligite: erudimini, qui iudicatis terram. Servite Domino in timore , et exsultate ei cum tremore. Apprehendite disciplínam, nequando irascatur Dominus, et pereatis de via justa, cum exarserit in brevi ira eius. Beati omnes qui confidunt in eo!

FORlVIULA DI ESORCISl\l10 E CONSACRAZIONE DI VARI OGGETTI

O ELEl\l1El\JTI

I1 procedimento e pressoché idéntico aquello dell'esoreismo e consacrazione della spada. Dopo íI lavacro rituale (purificazione) delle maní, chi opera accende il dischetto di carbone, lo pone nel bruciaprofumi (o nell'incensiere) posto sull'altare e Jo cosparge di incenso liturgico in polvere. Dispone i due ceri sull'alrare (quello neto a sinistra, quello bianco a destra), li accende e, in mezzo a essi, pone l'oggetto o l'elemento che vuole esorcizzare e consacrare. Vi impone sopra le maní, unite e con ipollici voltí verso il basso dieendo con attenzione:

Exorcizo te, (nome dell'oggetto o dell'elernenro) per derniurgum, per Deum, per ignem, per aquam, per aerem, per terram, ut puritas sit in te. Passa l'oggetto sette volte sul fumo dell'incenso e ripete tre volte la seguente formula:

Consecro te, (norne, ad demiurgum. 166

in latino, dell'oggetto

o elemento)

]67


Consecro te, (norne e cognome di chi opera) ad magiam. Consecro te ad utilitatem meam solum. Amen. Ricordiamo che questa formula di esorcismo e consacrazione si pu贸 applicare a qualsiasi oggetto o elemento anche non in prospettiva di utilizzarlo in un' operazione di magia evocatoria.

168


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