UniversitĂ degli studi di Genova FacoltĂ di Architettura Corso di Laboratorio di Progettazione V A.A 2012-2013 Prof. Arch. Marco Casamonti Arch. Mattia Cadenazzi_ Arch. Federica Poggio
ANGELO BUCCI
Davide Vitelli Matricola: 3250226
RIFERIMENTO IMMAGINI| AUTORI
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1_Angelo Bucci durante un’intervista
www.spbr.arq.br www.entre.arq.br
“Siamo affascinati dalla sapienza e dalla freschezza del suo lavoro, nel quale oltre alle influenze dei grandi maestri dell’architettura brasiliana spicca una personale interpretazione che sviluppa l’insegnamento brutalista e strutturalista in un’architettura dalle spazialità complesse. Ricordiamo con emozione particolare la visita alla casa di Carapicuiba a San Paolo: tra due alti muri che delimitano la proprietà, volumi sospesi, staccati, incrociati disegnano in un gioco sapiente gli spazi interni ed esterni di un’abitazione che reinterpreta lo spazio domestico con nuove dinamiche e relazioni. La collaborazione e l’amicizia stretta con Angelo ci hanno fatto conoscere un architetto brillante e pragmatico e soprattutto amico cordiale e disponibile.” Baserga Mozzetti
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Angelo Bucci (1963) nato a Orlandia in Brazile, si è laureato alla facoltà di architettura e urbanistica dell’università di São Paulo (FAU USP), dove è professore dal 2001. Durante gli anni Novanta ha tenuto lezioni in diverse facoltà dell’America Latina e in Europa, ed è stato visiting professor in Argentina, Ecuador, Cile, Stati Uniti e Italia, tra cui la GSD Harvard, il MIT e la IUAV Venezia. Tra il 1989 e il 1992 è stato socio fondatore dello studio d’architettura Arquitetura Paulista con Álvaro Puntoni e Alvaro Razuk, e tra il 1996 e il
2000 del MMBB con Milton Braga, Fernando de Mello Franco e Marta Moreira. Dal 2003 dirige lo studio SPBR arquitetos. Tra i molti riconoscimenti professionali si ricordano il primo premio del concorso per il Padiglione braqsiliano per l’Expo ‘92 di Siviglia (1991); la nomina per il Premio Mies van Der Rohe nel 2000 per la clinica psichiatrica a Orlandia; il primo premio per il progetto di concorso per il Memoriale alla Repubblica in Piracicaba (2002); il primo premio per la nuova mediateca della Università Pontificia Cattolica di Rio de Janeiro, PUC-Rio (2003), per la quale ha ricevuto il premio Holcim Awards Silver 2008.
01_Casa em Orlândia
06_Reforma da Casa Olga Baeta
11_Biblioteca em Santana de Parnaíba
16_Casa em Santa Teresa
02_Garagem Trianon
07_Clínica de Odontologia
12_Casa em Carapicuíba
17_Casa em Ubatuba
03_Pousada em Juquehy
08_Reforma da Oca
13_Escola FDE Jardim Ataliba Leonel
18_Edifício de apartamentos
04_Clínica de Psicologia
09_Casa em Ribeirão Preto
14_Mediateca Puc-Rio
19_Edifício de apartamentos
05_Casa em Perdizes
10_Casa em Aldeia da Serra
15_Casa em East Hampton
20_Edifício Sede Treetech Sistemas
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project: Casa em Orlândia typology: housing architect: Alvaro Puntoni realization: 1992-1994
project: Garagem Trianon typology: infrastructure architect: Franco, Moreira, Braga realization: 1996
project: Pousada em Juquehy typology: public architect: Alvaro Puntoni realization: 1993-1998
project: Clínica de Psicologia typology: public architect: no realization: 1995-1998
project: Casa em Perdizes typology: housing architect: Franco, Moreira, Braga realization: 1996-1998
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project: Casa Olga Baeta typology: housing architect: Franco, Moreira, Braga, Puntoni, Morais, Itikama realization: 1997-1998
project: Clínica de Odontologia typology: public architect: Franco, Moreira, Braga realization: 1998-2000
project: Reforma da Oca typology: public architect: Franco, Moreira, Braga realization: 2000
project: Casa em Ribeirão Preto typology: housing architect: Franco, Moreira, Braga realization: 2000-2001
project: Casa em Aldeia da Serra typology: housing architect: Franco, Moreira, Braga realization: 2001-2002
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project: Biblioteca typology: public architect: Puntoni, Razok realization: 1992-2003
project: Casa em Carapicuíba typology: housing architect: Alvaro Puntoni realization: 2003
project: Escola FDE J. A. Leonel typology: public architect: Puntoni, Imbronito realization: 2003-2006
project: Mediateca Puc-Rio typology: public architect: Miguel, de Farla, Braga realization: 2006
project: Casa em East Hampton typology: housing architect: Miguel, de Farla, Braga realization: 2007
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project: Casa em Santa Teresa typology: housing architect: de Farla, Braga, Jeque, Imbronito, Ozetti realization: 2004-2008
project: Casa em Ubatuba typology: housing architect: Miguel, Braga, deFarla, Costa, Ozzetti, Nobre, Suenaga realization: 2007-2009
project: Edifício de apartamentos typology: housing architect: de Farla realization: 2008
project: Edifício de apartamentos typology: housing architect: de Farla realization: 2009-2010
project: Sede Treetech Sistemas typology: administrative architect: Miguel, Braga realization: 2010-2011
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project: Casa em Orlândia typology: housing architect: Alvaro Puntoni realization: 1992-1994
1_Pianta livello terreno 2_Pianta primo livello 3_Sezione longitudinale 4_Modello in scala primo livello 5_Modello in scala copertura 6_Modello in scala vista frontale
BIBLIOGRAFIA| SITOGRAFIA www.spbr.arq.br www.flickr.com/photos/niltonsuenaga/
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Il terreno in cui sorge questa casa si trova ai margini della zona urbanizzata della città, su una collina con un leggero pendio che si estende per circa 3 km attraverso la valle fino a raggiungere la collina di fronte. La topografia del territorio è stata sfruttata disegnando tre livelli: nel livello più basso si trovano garage e servizi, il livello intermedio è il cortile centrale e il livello superiore è occupato dal soggiorno e infine i dormitori posti sopra il garage. Mentre l’organizzazione intorno al giardino centrale mantiene un clima temperato, le aperture offrono una vista del paesaggio che si estende in tutta la valle. Questa residenza si distingue dalle costruzioni locali per il disegno, ma tecnicamente è stata realizzata con gli stessi elementi: struttura in cemento armato, lastre prefabbricate e muratura di mattoni. Recentemente è stata aggiunta un’altra camera da letto. Una struttura in cemento su supporti in acciaio, che ha ridefinito la volumetria originale.
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project: Garagem Trianon typology: infrastructure architect: Franco, Moreira, Braga realization: 1996
1_Planimetria generale 2_Pianta primo livello 3_Sezioni longitudinali 4_Vista generale del Parco Alexandre de Gusmão 5_Vista interna degli uffici 6_Vista interna del garage
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Il design del garage sotterraneo Trianon, in “Praça Alexandre de Gusmão”, si basa sulla conservazione della precedente configurazione della piazza. Come spazio libero disponibile per il nuovo edificio, Bucci disponeva di una piccola altezza che era compresa tra la superficie del terreno e le gallerie della “Avenida Nove de Julho” e come estensione orizzontale l’area del parco priva della densa vegetazione. Così il garage è stato definito da una geometria incorporata entro tali limiti, in grado però di dare la semplicità e la logica desiderata agli spazi, e di conseguenza, al loro funzionamento. 500 posti auto sono stati alloggiati in un unico circuito, orizzontale e verticale, attaccato alla sua estremità superiore ad “Alameda Santos” e alla sua estremità inferiore ad “Alameda Jau”, in cui la continuità spaziale si pone come valore primario, per diminuire il senso di contenimento e di isolamento dell’edificio.
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project: Pousada em Juquehy typology: public architect: Alvaro Puntoni realization: 1993-1998
1_Pianta livello terreno 2_Pianta primo livello 3_Sezione trasversale 4_Vista facciate principali 5_Particolare frangisole
Comune di São Sebastião, spiaggia Juquehy. Il lotto a disposizione per la realizzazione dell’ostello non ha altra attrazione naturale: non ha fronte sul mare, nè vista. Da qui la scelta di un disegno introverso. Il cortile centrale imposta l’area comune per socializzare, dove aprire tutte le unità.
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La sezione chiarisce il vantaggio del progetto: la copertura di ogni padiglione ha un solo piano inclinato per aprire il quartiere e rendere il balcone centrale di livello al suo interno. (Questo profilo è come se fosse estratto dalle due falde tradizionali con un cortile centrale e le verande su nei due lati. I due padiglioni speculari formano il patio. Le verande presenti nei due lati della sezione tradizionale delle due falde, in generale, permettono di godersi il paesaggio lussureggiante e vasto). Qui questa relazione si inverte: le verande si aprono sul patio, un paesaggio costruito dall’architettura, dieci metri di larghezza e una vista ininterrotta dall’asse longitudinale. Quindi non è chiuso come un chiostro, al contrario stabilisce una quota di passaggio al livello medio e fornisce una prospettiva privilegiata, a cavallo, dell’esterno. Il cammino attraverso questo livello, dalla quota intermedia, definisce senza eccezione del livello comune, il piano che diventa un’unità,
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una piscina e un solarium. Il cortile con giardino è stato mantenuto nelle dimensioni originali del terreno per preservare le unità e guidare il movimento.
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project: Clínica de Psicologia typology: public architect: no realization: 1995-1998
1_Pianta livello terreno 2_Pianta primo livello 3_Sezione longitudinale 4_Vista ingresso 5_Vista passerella 6_Giardino con particolare pilastro
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L’edificio si propone di ospitare l’attività e lo studio clinico di due psicologi in Orlândia, città nello stato di São Paulo.
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Al piano superiore sono presenti due uffici, biblioteca e sala studio. Al piano inferiore ci sono gli elementi principali del programma. Gli elementi di supporto sono stati disposti lungo la galleria di circolazione, che è l’elemento architettonico che unisce l’intera struttura. I pannelli di legno della facciata sono cavi, dando l’idea di una terrazza alla galleria. Bucci ha cercato di limitare il lavoro a cinque importanti punti: - cemento armato; - muri in pietra; - rivestimenti in legno; - pavimenti; - vetro temperato. Niente di più.
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project: Casa em Perdizes typology: housing architect: Franco, Moreira, Braga realization: 1996-1998
1_Pianta soggiorno 2_Pianta dormitorio 3_Sezione longitudinale 4_Vista abitazione immersa nel verda 5_Ingresso con le passerelle 6_Garage con scala
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“Rua Monte Alegre”, nell’area in cui si trova la casa, è a limite con il bordo del pendio della valle, nel punto in cui si inserisce “Avenida Sumaré”.
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La tipica occupazione esistente può essere vista proprio dalla stessa “Rua Monte Alegre”, dove le case formano una barriera continua, che impediscono la percezione delle dimensioni e della pendenza della valle, oppure da “Avenida Sumaré” dove esse rifiutano la geografia e si presentano sotto forma di fondi o sobrie costruzioni. Al contrario, il progetto di questa casa cerca di stabilire una relazione tra l’edificio e la geografia, un’occupazione della pendenza che non nasconde e non rifiuta.
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La struttura prefabbricata in calcestruzzo armato ha permesso una libertà di lavoro rispetto le difficoltà imposte da un terreno con pendenza del 50%. I lavori preparatori sono stati limitati a sei cassoni, e da questi, travi e solai sono stati installati in due giorni, così da avviare le opere civili successive.
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project: Reforma da Casa Olga Baeta typology: housing architect: Franco, Moreira, Braga, Puntoni, Morais, Itikama realization: 1997-1998
1_Pianta livello terreno - V. Artigas (1957) / ristrutturazione (1997) 2_Dettaglio ancora presente nel giardino 3_Sezione trasversale 4_Soggiorno con ancora e scale al piano superiore 5_Soggiorno con ancora 6_Facciata principale
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Il residence “Olga Baeta” è stato progettato dall’architetto Vilanova Artigas nel 1956. Il progetto realizzato ha cercato quel valore che noi crediamo essere la qualità principale del lavoro, che per le contingenze, al momento della sua costruzione, è stato completato con poche risorse.
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In questo senso l’ancoraggio metallico, che ha introdotto il rinnovamento del 1998, è un risultato che merita menzione: la struttura della casa fu risolta da Artigas in tre passaggi successivi. Entrambi i portici, fronte e retro, hanno un’altezza strutturale di due pareti in calcestruzzo per mantenere l’equilibrio asimmetrico di 4,5 m. Nel portico centrale questo timpano non esiste, quindi Artigas fa ricorso a un ancoraggio nel calcestruzzo come soluzione strutturale. Nel ‘57, a causa di problemi di esecuzione, l’ancoraggio viene sostituito da un pilastro di cemento al di fuori della casa. Così, durante i lavori di ristrutturazione, Bucci e il suo team si sono proposti di ricomporre l’ancoraggio come era previsto nel progetto originale. L’ancora è stata fissata nel portico centrale, in acciaio, per facilitare la messa in opera. Tutte le modifiche apportate sono tecnicamente e formalmente distinte dalla costruzione originale. Le nuove murature sono state tutte realizzate con la tecnica della malta armata con rifinitura in cemento apparente di spessore 5cm.
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project: Clínica de Odontologia typology: public architect: Franco, Moreira, Braga realization: 1998-2000
1_Pianta livello terreno 2_Pianta primo livello 3_Sezione tarsversale 4_Vista generale 5_Particolare scala d’ingresso 6_Vista zona giorno con ingresso
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Questo edificio è stato costruito in una piccola città all’interno di San Paolo, che ospita due attività professionali: odontopediatria e protesi odontologica, rispettivamente clinica e laboratorio. L’impianto dell’edificio obbedisce ai limiti d’altezza delle case vicine e allinea i fronti terrestri per le strade. Questo dà indipendenza alla costruzione, di essere diversa dal resto degli edifici, e allo stesso tempo, rinforza una configurazione di squadra, unità marcante di “maglia ortogonale” delle vie e viali della città. Il terreno è stato “duplicato” su dislivelli, in relazione alla strada, 1.25 m, che conduce a due livelli che ospitano, distintamente, clinica e laboratorio. Le aree per il pubblico - clinica - sono al “piano superiore”. Le chiusure di vetro offrono - dall’interno - una vista della strada che fa parte della memoria delle persone abituate alle quote alte dei pavimenti sui basamenti delle prime case della città. Dalla strada, la trasparenza del vetro espone i segreti delle attività cliniche e del laboratorio come parte della routine del popolo. Questa è la disposizione spaziale del lavoro svolto sulla semplicità costruttiva dell’edificio, con pochi elementi che definiscono la sua espressione architettonica.
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project: Reforma da Oca typology: public architect: Franco, Moreira, Braga realization: 2000
1_Planimetria generale 2_Piante livello terreno / accesso e caffè 3_Sezioni circolazione verticale
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Questo padiglione espositivo sorprendente è parte della serie di quattro edifici collegati da una terrazza coperta, passeggiata, che costituiscono il “Parque do Ibirapuera”, progettato e realizzato nel 1953 da Oscar Niemeyer per commemorare il quarto centenario della Fondazione della città di San Paolo. Fu chiamato da Niemeyer “Palazzo delle Arti”. Un altro di questi quattro edifici, originariamente il “Palazzo delle Industrie”, durante gli anni ‘60, diventa la “Fundação Bienal de São Paulo”. Questo elegante edificio circolare come un guscio sottile appoggiato al suolo, è uno degli spazi espositivi più belli del mondo, rivelando il suo interno, dove si entra attraverso una piccola apertura, una spaziosità inaspettata, una volumetria sorprendente, tranquilla e piacevole.
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Questo risultato è l’effetto dovuto alla disposizione felice di tre sistemi strutturali taglienti e indipendenti, una disposizione spaziale estremamente inventiva. Vi è una grande guscio sottile, sostenuto attraverso le sue nervature in archi diametrici, direttamente nel terreno. C’è la sorpresa del pavimento che è sospeso in aria, quando si tratta, perché c’è un vuoto prodotto attraverso il ribaltamento totale del pavimento circolare inferiore, creato con un cilindro di sostegno 5 m sotto l’ingresso dei giardini.
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E ci sono ancora altri due piani superiori con la propria struttura di pilastri e solette indipendenti delle altre due strutture. Come una piccola nube, l’ultima lastra galleggia sotto la vetta in fuga in tutte le direzioni. Si tratta di un bel risultato grazie alla tecnica con cui i tre sistemi strutturali sono completamente indipendenti. È una delle opere più chiare e semplicemente monumentali di Niemeyer. Bucci fa il possibile per mantenerlo intatto come nel progetto originale dell’architetto.
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RIFERIMENTO IMMAGINI|
project: Casa em Ribeirão Preto typology: housing architect: Franco, Moreira, Braga realization: 2000-2001
1_Pianta livello terreno 2_Pianta primo livello 3_Sezione longitudinale 4_Soggiorno durante il giorno 5_Soggiorno illuminato di sera 6_Particolare ingresso
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La casa è strutturata su quattro pilastri di fondazione direttamente sopra il letto roccioso ad una profondità di un metro e mezzo.
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Il profilo naturale del terreno era stato male interpretato. Il pretesto reale è che è stato deciso di spostare il volume del terreno esistente sul lotto per permettere di organizzare il giardino su tre quote di livello distinte, come se fossero tre pietre, e realizzare una passeggiata che si inserisca tra di esse, a livello della strada. Il giardino a livello della strada (2.00) estende la sala rialzata incorporando il rifugio di fronte, normalmente perso dietro un muro. Il giardino del quarto (1,80) si affaccia a nord e offre una zona più riparata all’aperto come estensione degli ambienti domestici. Il livello di giardino interno (1.20), il livello medio, rende la transizione tra i due piani e gode delle piccole distanze verticali ottenute dalla soluzione strutturale.
10 project: Casa em Aldeia da Serra typology: housing architect: Franco, Moreira, Braga realization: 2001-2002
RIFERIMENTO IMMAGINI|
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1_Pianta primo livello 2_Pianta livello terreno 3_Sezioni longitudinali 4_Facciata ovest / zona giorno 5_Facciata est di sera / ingresso 6_Facciata sud
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Questa casa occupa un lotto di 20 metri di larghezza per 40 metri di profondità e un’altezza di 8 metri tra primo piano e il terreno. Con una struttura in cemento armato e lastre di plastica ondulata con modulo di 90 x 90 cm, legno e metallo. La pianta della casa ha una forma quadrata di 16,20 x 16,20 m, con un vuoto centrale che contiene scale e ambienti di servizio. L’edificio poggia su quattro pilastri che la tengono sospesa dal terreno, ricavando così a terra una zona parcheggio e allo stesso tempo mantenere la pianta libera da vincoli. Sono presenti due cortili, uno al sole e uno all’ombra. La sua superficie totale è di 256 mq. Tutte le pareti sono in cemento armato, e tutte le finestre sono prive di cornici, in questo modo certi pannelli saranno liberi di aprirsi mentre atri rimarranno fissi. I pavimenti interni sono in granito, mentre quelli esterni sono realizzati in cemento lucidato. Le pareti esterne sono coperte da pannelli industriali in legno pressato e cemento. In copertura è presente una piscina di 15 cm di profondità, desiderata dallo stesso Angelo Bucci, il quale sostiene che l’acqua farà in modo che non ci siano crepe o fessure nel soffitto a causa delle variazioni di temperatura, in quanto l’acqua permette alla lastra di avere contrazioni ed espansioni. Un sistema di pompaggio mantiene il flusso dell’acqua per evitare ristagni.
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project: Biblioteca em Santana de Parnaíba typology: public architect: Puntoni, Razok realization: 1992-2003
1_Planimetria generale 2_Pianta livello inferiore 3_Pianta parco 4_Vista del parco 5_L’area circostante
La nuova biblioteca si trova nel centro del nucleo storico, in una striscia di terra lungo la Chiesa Madre e il Museo Municipale, incassata in fondo alla “Praça Catorze de Novembro”, la piazza principale della città.
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Il nuovo spazio - con una superficie totale di 560 mq - è estremamente semplice con i servizi alle estremità, liberando così lo spazio per l’uso delle librerie. Una grande parete curva, che si presta alle mostre, definisce gli spazi dell’amministrazione. Un muro di pietra di sostegno che segue lo spazio esistente della piazza sarà conservato con alcune aperture per facilitare la circolazione e la visualizzazione del nuovo spazio e del tempo: la storia trasparente. Il progetto prevede anche la correzione della piazza alla sua sommità, che utilizza l’edificio, come l’estensione della copertura e un gazebo per la città.
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la pulizia del fiume con la prospettiva di navigazione interna e la creazione di parchi itinerari lungo le sue sponde. Questo è il futuro in cui la nuova libreria è orientata.
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Riducendo così al minimo gli interventi nel centro storico e sottolineando l’importanza della città stessa, che costituisce il vero centro della cultura e la somma dei suoi edifici. Questo è collegato alla città di São Paulo e il nuovo paesaggio che è stato progettato per 3
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project: Casa em Carapicuíba typology: housing architect: Alvaro Puntoni realization: 2003
1_Pianta livello inferiore / dormitorio 2_Pianta soggiorno / cucina 3_Sezione longitudinale 4_Scala di ingresso allo studio 5_La terrazza dello studio 6_Vista blocco cucina
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La topografia accidentata - la strada si trova 6m sopra il terreno - e l’idea di lavorare da proprietari di casa sono i vincoli di questo progetto. La “casa” è accanto al bosco e a un ruscello. Lo studio si trova nella struttura superiore, composta da due lastre strutturate da una grande trave sulla lastra del tetto, sostenuto su due pilastri. Lo studio è l’unico volumo visibile dalla strada. 1
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project: Escola FDE J. A. Leonel typology: public architect: Puntoni, Imbronito realization: 2003-2006
1_Pianta delle aule scolastiche 2_Sezione longitudinale 3_Sezione trasversale
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La topografia elevata che caratterizza l’area in cui ha attuato la Escola Jardim Ataliba Leonel, Pedro de Moraes Victor offre, come è tipico di questi luoghi, una vista panoramica del quartiere, in particolare sul lato opposto della valle, segnata dalla foresta presente dentro una vasta area di conservazione prevalentemente in alta quota. L’edificio scolastico è stato impiantato longitudinalmente lungo l’asse parallelo alla via Bonaventura Coletti, segnando da un angolo all’altro l’intera lunghezza della parte anteriore di questa corte.
Le aule sono state tutte disposte in un unico livello alto, con gallerie di accesso perimetrali lungo le facciate est e ovest per svelare il paesaggio circostante e rivelare gli spazi interni della scuola. Queste gallerie attraversano l’intera lunghezza delle variazioni di livello del terreno perfettamente orizzontali. Le aule non occupano lo spazio sulla campo sportivo, ma quel vuoto quadrato contiene la scala di accesso alle classi e anche le passerelle metalliche. Le due facciate longitudinali, e le gallerie sono protette da pannelli in modo da mitigare l’impatto del sole e della pioggia.
La riconciliazione necessaria tra i livelli del terreno e le strade hanno suggerito l’adozione di una nuova topografia con tre plateau a livelli diversi:
L’altopiano inferiore è spazio vuoto dove si riconciliano la scuola e la comunità. Sono presenti sedute pubbliche per il fine settimana e dei grandi pannelli utilizzabili dai cosiddetti “writers”.
- Il più alto, vicino all’angolo di Rua Carlos Martel, è il livello di accesso degli studenti al patio coperto. - quello intermedio, presso l’angolo di fronte alla strada Jaime Frazier, è l’accesso agli uffici di gestione. - Tra i due, un piano abbassato artificialmente per farlo coincidere con le case della strada Bonaventura Coletti, fa sì che serva i studenti durante l’orario delle lezioni e apre anche la città durante il fine settimana.
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project: Mediateca Puc-Rio typology: public architect: Miguel, de Farla, Braga realization: 2006
1_Planimetria generale 2_Pianta servizi / amministrativo 3_Sezione longitudinale 4_Render fotorealistico 5_Modello in scala 6_Modello in scala
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La proposta che viene presentata da Bucci e il suo studio per la Nuova Biblioteca di PUC Rio considera i due livelli che caratterizzano l’area. Essi sono definiti dalla strada e dalla sua estensione come zona per i parcheggi - questa quota è stata definita nel progetto come il livello 0.00 - i pilastri dell’edificio Amizade - è rilevato come il livello 4,00 m. 1
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La possibilità che questo doppio terreno offre si adatta molto bene con la natura bi-partita del progetto proposto per la biblioteca, come segue: - Raccolta, o magazzino, e amministrazione; - Aree pubbliche, o edifici.
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project: Casa em East Hampton typology: housing architect: Miguel, de Farla, Braga realization: 2007
1_Pianta livello terreno 2_Pianta primo livello 3_Sezione longitudinale 4_Modello in scala primo livello 5_Modello in scala copertura
[una topografia “naturale” - artificialmente fatto] All’interno del sito 50.000 piedi quadrati si trova una preesistenza: un laghetto artificiale che doveva essere riempito. Questo fatto ha prodotto una nuova area idonea a costruire, aumentando le possibilità di progettare. Bucci parte dal presupposto che quest’area risulti come una nuova topografia “naturale”. 1
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[una pietra artificiale - parzialmente risorto] Gli spazi privati e i servizi sono stati collocati al piano terra, precisamente allo stesso livello che risulta da questa zona bonificata. Questa parte del progetto è stata inserita all’interno di un volume solido, parzialmente interrato, come una pietra massiccia che “sbuca” dalla terra. Questa area privata ha due nuclei indipendenti: il primo ospita la camera padronale, la biblioteca e una sala di lavoro, la seconda è dedicata alle camere da letto e una sala privata condivisa. Entrambi i nuclei sono collegati, ma preservano la loro intimità.
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In questo caso, entrambi gli spazi indipendenti privati raggiungono la stessa area per condividere le attività sociali. Il pavimento di questo spazio è costituito dalla parte superiore della “pietra”. Ogni camera dispone di una propria area esterna ottenendo così una fusione tra “dentro” e “fuori”. In base a tale struttura esistente si combinano le integrazioni per formare un nuovo paesaggio.
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[la costruzione - o la cosa tettonica] Due travi in acciaio paralleli, che coprono 112 piedi, attraversano la “pietra”. Essi sostengono le pareti che proteggono tutti gli spazi sociali , che includono: il portico, il soggiorno, la sala da pranzo e gli spazi viventi esterni. 3
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RIFERIMENTO IMMAGINI|
project: Casa em Santa Teresa typology: housing architect: de Farla, Braga, Jeque, Imbronito, Ozetti realization: 2004-2008
1_Planimetria generale 2_Pianta servizi / studio 3_Sezione longitudinale 4_Zona notte illuminata 5_Zona giorno illuminata 6_Particolare terrazza zona giorno e setto in cemento armato
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Questa casa si trova in uno dei punti più alti della collina di Santa Teresa. Si sviluppa sulla quota a livello 100m, insieme alla strada della fermata del tram, e sale fino alla quota 125m. La progettazione parte dalla pre-esistenza di due livelli, 120m e 125m.
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Due blocchi allineati, disposti al livello della quota 120, la casa e le camere d’ufficio. Aperto a est e ad ovest, in mezzo troviamo i giardini che consentono una ventilazione incrociata. La copertura di questi volumi offre uno spazio aperto per completare il limite superiore. Il soggiorno, disposto sopra l’altopiano, a 125m di altitudine, offre incredibili viste panoramiche: da una parte il centro di Rio de Janeiro e dall’altro, Pão de Açúcar e la Baia da Guanabara. Il livello 125m è completamente aperto. Si definisce lo spazio tra il salotto e le camere da letto. La cucina è l’unico ambiente interno a questo livello, concepito come un luogo di incontro, collegata alla piscina e al giardino.
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RIFERIMENTO IMMAGINI|
project: Casa em Ubatuba typology: housing architect: Miguel, Braga, deFarla, Costa, Ozzetti, Nobre, Suenaga realization: 2007-2009
1_Pianta copertura 2_Pianta soggiorno 3_Sezione longitudinale 4_Particolare costruttivo della zona giorno che affaccia sul mare 5_I pilatri che sostengono il blocco zona notte e studio 6_Particolare trattamento facciata zona notte
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Questo lotto di 55m x 16m, si trova sul bordo della spiaggia Tenorio, Ubatuba, Brasile. Si arrampica sulla collina dalla spiaggia, con una pendenza del 50%, raggiungendo il livello di 28 m al di sopra della strada. La sua collina e la foresta sono entrambi protetti dalla legislazione ambientale. Proprio questa particolarità ha ispirato la progettazione della casa. 1
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Tre pilastri in cemento sostengono la casa. Il calcestruzzo viene realizzato mediante l’uso di forme scorrevoli. Quattro travi di metallo sopra questi pilastri dove si agganciano tutte le pareti della casa e permettono che le sue forme siano appese, di modo che non sia necessario puntellare durante la sua esecuzione. Le pareti senza travi ci permettono di intravedere il mare in tutti gli spazi della casa.
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Il suo accesso principale è da una terrazza sul limite superiore della “ponta-cabeça”, con la strada collegata da un ponte. Oltre a preservare il paesaggio originario del luogo, questa casa galleggia appesa agli alberi, aprendosi al mare.
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RIFERIMENTO IMMAGINI|
project: Edifício de apartamentos typology: housing architect: de Farla realization: 2008
1_Planimetria generale 2_Piante appartamenti tipo A 3_Sezione longitudinale
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L’architetto portoghese Ricardo Camacho, direttore di Casa Granturismo dal 2005, ha invitato un totale di 22 gruppi di architetti provenienti da 11 paesi diversi per la progettazione di 19 case e 4 blocchi di condomini associati al commercio e ai servizi. La proposta è stata predisposta seguendo le linee guida definite dal masterplan Casa Granturismo. L’edificio orizzontale con lunghezza di 80m e circa 12 m di larghezza, ha variato il progetto: appartamenti che occupano i due piani superiori, commercio e servizi al piano terra, garage comuni e depositi sotterranei. Il dispiegamento della costruzione segna il confine occidentale della città di Silves. Così, le sue due facciate longitudinali aperte a realizzare due paesaggi: la città di Silves, con il castello sullo sfondo a est, e il campo a ovest. La struttura in cemento armato, è costituito da una successione da 11 piloni trasversali paralleli distanziati 8m l’uno dall’altro. Si alternano tra facciate piene e vuote per il movimento verticale. Ciascuna di queste pareti tocca terra solo in due punti, ad eccezione dei due estremi che scendono come lame in tutta la sua sezione centrale. In entrambi i casi, hanno oscillazioni che, sebbene modesta all’altezza di questa scala è sorprendente. Un aspetto che merita attenzione nella soluzione architettonica è il sistema di accesso che uni-
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sce topografia, nuovi progetti e programmi diversi. Pertanto, l’accesso agli appartamenti avviene tramite una passerella sopraelevata accessibile dal profilo naturale del terreno, con rampa e scale. Questo passaggio sfrutta la topografia e la soluzione strutturale senza aggiungere ulteriore altezza per rendere i percorsi verticali più brevi possibile. Solo cinque ponti sono necessari tra la passerella e l’edificio per consentire l’accesso ai 20 appartamenti. Ogni ponte, permette l’accesso a due appartamenti allo stesso livello della passerella e attraverso una scala stretta, e ad altri due appartamenti al piano superiore. Il piano terra, dedicato principalmente al commercio e ai servizi, aumenta la condizione urbana per sostenere la vita di tutti i giorni in questa parte della città.
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project: Edifício de apartamentos typology: housing architect: de Farla realization: 2009-2010
1_Planimetria generale 2_Piante uffici 3_Sezioni trasversali
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La presente relazione descrive il progetto per la nuova edificazione di un edificio composto da sei piani di appartamenti e, al di sotto del livello di ingresso, di un piano ad uso ufficio e uno contenente l’autorimessa. La nuova costruzione sarà edificata sulla particella numero 885 di area 990 m2, in via Pico 29 a LuganoCassarate. L’impianto prevede la demolizione completa dell’edificio esistente attualmente sul fondo. Il piano terra é libero. La particolarità della particella nella maglia urbana é quella di affacciarsi direttamente su due strade; via Vicari ad Ovest e via Pico ad Est. Il livello del piano terreno é stato definito ad una quota intermedia fra le due strade in modo da permettere un accesso pedonale adeguato per mezzo di rampe. Il pian terreno é stato progettato come una piazza, con generosa area verde ed aperto a tutti, in modo da permettere il libero passaggio da una strada all’altra come continuità naturale e desiderabile dei percorsi pedonali esistenti. Al di sopra del piano terreno libero, viene inserito un edificio di sei piani all’interno del perimetro definito dalle linee di arretramento e conformemente alle restrizioni dell’indice di occupazione. Il programma prevede per i due primi livelli due appartamenti per piano di area identica di ca. 92 m2.
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Questa condizione ha condotto ad una pianta suddivisa in due nuclei di occupazione che é stata ritenuta opportuna anche per i quattro livelli superiori dove sono previsti appartamenti grandi, uno per piano, di area ca. 190 m2. Tale condizione bi-nucleare é stata messa in risalto anche con la soluzione strutturale scelta: Per ogni nucleo, una parete in calcestruzzo armato con direzione chiaramente definita e un piccolo setto trasversale garantiscono, oltre all’appoggio verticale dei solai, il controventamento orizzontale dell’edificio lungo l’asse della parete stessa. In questo modo la coppia di colonne che completa la soluzione strutturale di ogni nucleo può ricevere un carico unicamente verticale permettendone una grande snellezza che si evidenzia nell’immagine dell’edificio. Il secondo nucleo presenta la stessa soluzione strutturale, ma il suo orientamento é ruotato/ specchiato in modo da offrire la necessaria stabilità complementare. In questo modo, anche dal punto di vista strutturale, i due nuclei lavorano in maniera simmetrica e solidaria. I solai sono realizzati in calcestruzzo armato a sezione massiccia di altezza costante dello spessore di 30 cm e permettono di realizzare senza difficoltà le campate e gli sbalzi progettati. Le facciate sono tutte progettate in modo da fornire la miglior performance energetica all’edificio.
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RIFERIMENTO IMMAGINI|
project: Sede Treetech Sistemas typology: administrative architect: Miguel, Braga realization: 2010-2011
1_Planimetria generale 2_Piante uffici 3_Sezione longitudinale e trasversale
La sede per il Treetech ha una superficie totale costruita di 2293 mq su un terreno di 5592 mq. Vale a dire, che il 56% è garantito come area coperta e tutto il resto adibito per la vegetazione esistente che viene conservata. La proposta considera l’asperità del terreno per distribuire il progetto dell’edificio di forma bipartita: 1
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punti.
Il progetto è stato concepito tenendo conto dei principi di sostenibilità ed efficienza energetica. La sua architettura è caratterizzata dall’uso di pochi materiali ed elementi per evidenziare il design e la soluzione strutturale. Perché si vuole avere un inserimento positivo nel quartiere. Vale a dire, essendo un edificio con cui la comunità può avere un rapporto di identità - Seminterrato arretrato: parcheggio, laboratoe quindi offrire alla città uno spazio di valore rio, accoglienza e tempo libero pubblico. - Costruzione su pilastri: uffici e sale riunioni e formazione. Tutte le facciate sono strategicamente protette contro l’incidenza della luce solare. Così i Il basamento è caratterizzato da un volume che balconi ombreggiati da lamelle di legno con aumenta come uno specchio d’acqua, a 1,20 intensità superiore al nord e inferiore a sud. I m sopra la quota superiore del terreno. Quebalconi offrono spazi ombreggiati e aperti, ed sto in modo che l’area sia sfruttata dalla città è così molto piacevole nei giorni più caldi, l’uso come una piazza. Poiché così abbassato, la di vetro schermato bianco è utile per riflettere fondazione non occupa il terreno visivamente. il calore e anche per garantire la privacy dai Questo premessa del progetto contrasta posivicini mentre la facciata ovest opaca è orientativamente con le mura che circondano il camta al fine di evitare la protezione solare e non po vuoto e anche la maggior parte degli edifici. penetrare nelle case. L’obiettivo della Treetech è di dare alla città un valore suggestivo del paesaggio, perché questa immagine coincida con i valori che guidano la linea della società di azione. L’edificio su palafitte libera anche al piano terreno. Questa intenzione è rafforzata dalla soluzione strutturale che raggiunge il suolo in pochi