Bilancio 2011 Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella

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Avviso di convocazione I soci della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella - BCC, Società Cooperativa sono convocati in ASSEMBLEA GENERALE indetta in prima convocazione per il giorno 29 aprile 2012 alle ore 8.30 in seconda convocazione per il giorno VENERDì 18 MAGGIO 2012 alle ore 19.45 presso il Polivalente di Darzo - Via Capitello, 12 e in videoconferenza presso il Palacongressi di Andalo - Via del Parco, 1 (ai sensi dell’art. 25 Statuto Sociale)

ORDINE DEL GIORNO PARTE ORDINARIA 1. Presentazione del bilancio al 31 dicembre 2011 e conseguenti obblighi informativi. Relazione sulla gestione del Consiglio di amministrazione, relazione del Collegio dei sindaci e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Approvazione del bilancio e destinazione degli utili. 2. Determinazione dell’importo che i nuovi soci devono versare ai sensi dell’art. 2528 cod. civ.. PARTE STRAORDINARIA 3. Adeguamento dello Statuto sociale alle disposizioni di Vigilanza in materia di governo e controllo societario, in conformità allo statuto tipo provinciale. 4. Delega al Presidente per apportare allo statuto le eventuali integrazioni e correzioni formali richieste dalle competenti autorità ai fini dell’iscrizione nel registro delle imprese. PARTE ORDINARIA 5. Politiche di remunerazione: informativa all’assemblea. 6. Determinazione dei compensi agli amministratori ed ai sindaci. 7. Adeguamento del Regolamento elettorale, sociale, dei lavori assembleari della Cassa Rurale in conformità al nuovo Statuto Sociale. 8. Elezione delle cariche sociali. Potranno prendere parte all’assemblea tutti i soci che, alla data di svolgimento della stessa, risultino iscritti da almeno novanta giorni nel libro dei soci. La verifica poteri per accedere all’assemblea avrà inizio alle ore 19.15 e terminerà alle ore 20.45 Al termine dei lavori assembleari sarà offerto un rinfresco a tutti i soci presenti. Per il Consiglio di Amministrazione Darzo/Ponte Arche, 12/04/2012 Il Presidente Bruno Martinelli

Il Vicepresidente Giuliano Beltrami


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Indice

UNA FOTOGRAFIA DELLA CASSA

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Cariche Sociali Organigramma Dati finanziari ed economici La zona operativa

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RELAZIONE SOCIALE

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Introduzione dei Presidenti Considerazioni sullo scenario macroeconomico

21 24

Sostegno ai soci Il nostro modo di fare banca Vicini alle comunità I nostri collaboratori Investimenti in formazione e conoscenza Rappresentanza Partecipazione Educazione al risparmio Previdenza e sicurezza Attività aggregative La mutualità innovativa La mutualità tradizionale

31 33 37 41 45 47 49 54 55 57 60 63

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO

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RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

103

Certificazione bilancio

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Cariche sociali

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Martinelli Bruno * Beltrami Giuliano * Armanini Andrea * Bottamedi Pierluigi Fusi Cristian Giordani Donato * Martinelli Luca Paterlini Oscar Rigotti Sandro Rocca Rino * Zambelli Silvia Zanetti Ilario

Presidente Vicepresidente Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore

* membro del comitato esecutivo

Il Consiglio di Amministrazione


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Cariche sociali

COLLEGIO SINDACALE Richiedei Gianlorenzo Leali Francesco Toscana Sergio Avi Mario Valzelli Elisabetta

Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente

PROBIVIRI Parisi Costantino Sottovia Germano Zanetti Marcello

Il Collegio Sindacale


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Organigramma aziendale al 30.03.2012

DIREZIONE GENERALE Donati Davide Margonari Guido Marini Raffaella

Direttore Generale Condirettore Generale Vicedirettore Generale

UFFICI CENTRALI GESTIONE RISORSE ATTIVE Manzoni Francesca Bazzani Daniela Tamburini Elisabetta Gelmini Lara Baldracchi Monica RISK CONTROLLER CREDITI Scandolari Francesca Pialorsi Virgilio CONTROLLO RISCHI OPERATIVI – ANAGRAFE Nicolussi Cristina Morelli Renzo CONSULENZA LEGALE – NORMATIVA COMPLIANCE Zambotti Davis Serafini Nadia SUPPORTI AMMINISTRATIVI Donini Enzo Paoli Gianfranco Tomasini Gloria Gabrielli Lara Comai Elisa Vaia Massimo Valentini Alberto Ghezzi Elvi Zulberti Manuela Appoloni Giorgia SISTEMA ORGANIZZATIVO Poletti Isidoro Beretta Grazia SUPPORTO TECNICO Morelli Elvio

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UFFICIO CREDITI Giacomolli Ilaria Barrel Vittorio Gnosini Katia Candioli Barbara Cozzaglio Cristina Zatureczki Agnes Filippi Silvia Carè Michela Luraghi Stefano Grassi Marialuisa Bettazza Paola CONTROLLO ANDAMENTALE Zontini Manuela Luzzani Gabriele ESTERO PORTAFOGLIO ITALIA Bazzani Mauro Scalvini Cristina Giunni Colombo Eva AREA COMMERCIALE Pernisi Michele Scalmazzi Alberto Taraborelli Sara Sansoni Paolo Balduzzi Claudio Papaleoni Gianluca

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RETE COMMERCIALE GESTIONE GRANDI CLIENTI NORD Franchi Giampaolo GESTIONE GRANDI CLIENTI SUD Zanaglio Giorgio Stagnoli Silvia Scaglia Albina FILIALE TEAM ROTALIANA Franchi Mario Tonidandel Ermionio Appoloni Laura Panaro Francesco Moraschini Francesca Dalmonego Ruffino Salizzoni Fabrizio Bottamedi Simone FILIALE TEAM PAGANELLA Maturi Piero Giordani Nicola Bassetti Matteo Bottamedi Duilio Chinetti Riccarda Bleggi Anna Gosetti Viviana

Ufficio supporti amministrativi - sede di Ponte Arche

FILIALE DI PONTE ARCHE Trentini Raffaella Gadler Marianna Corradi Flora Hechenblaikner Armando Carenessali Filomena Serafini Lino FILIALE DI STENICO Franchi Ruggero Sartori Monica FILIALE DI SAN LORENZO Busatti Alberto Bronzini Andrea Salizzoni Luca SOSTITUTI E SUPPORTI AREA NORD Bosetti Mariagrazia Leoni Valentina FILIALE DI DARZO Schivalocchi Corrado Palazzani Isabella Capelli Emilio Valenti Arianna

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FILIALE TEAM CHIESE Lombardi Gian Luca Malcotti Daniele Tonini Michela Poletti Mariacristina Beltramolli Nicoletta Donadoni Silvia Salvagni Enrica Bettini Paola

FILIALE DI BAGOLINO Silvestri Mara Serioli Giuseppe Graziotti Barbara Prandini Roberto

FILIALE DI PONTE CAFFARO Girelli Sergio Bazzani Luca Danieli Paola Margherita Cirelli Sara

FILIALE DI NOZZA Bacchetti Andrea Laiti Fabio Bettinelli Marco Zulberti Claudia Ferraresi Debora

FILIALE DI LAVENONE Pasinetti Roberto Panelli Monica


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FILIALE DI VOBARNO Pasini Omar Fontana Fabio Bertelli Anna

FILIALE DI VILLANUOVA Salvotti Alberto Cappa Daniela Marchesi Lorella

FILIALE TEAM CONCA D’ORO Buccio Andrea Marchesi Luca Bonusi Stefano Girardini Virgilio Savoldi Alessandra Calfa Debora Pilati Elisa Scalfi Giulio Abatti Laura

SOSTITUTI E SUPPORTI AREA SUD Beltrami Antonio Donati Franco

La nostra squadra - Convention Roma 2011


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Dati finanziari ed economici

Masse Amministrate € 1.600.000,00 € 1.400.000,00 € 1.200.000,00 € 1.000.000,00 € 800.000,00 € 600.000,00 € 400.000,00 € 200.000,00

2009

2010

2011

Raccolta complessiva Impieghi Masse amministrate * dati in migliaia di Euro

Il grafico illustra la dinamica delle masse negli ultmi 3 anni. A fronte della crescita di impieghi (+0,75%) e raccolta complessiva (+0,88%), nell’ultimo anno le masse amministrate hanno fatto registrare un incremento dello 0,80%, passando da 1 miliardo e 460 milioni di Euro a 1 miliardo e 472 milioni di Euro. Utile € 2.822.501

€ 3.000.000,00

€ 2.352.845

€ 2.500.000,00 € 2.000.000,00

€ 1.615.303 € 1.500.000,00 € 1.000.000,00 € 500.000,00 €

2009

2010

2011

L’ultile della Cassa ha subito nel 2011 una leggera contrazione, passando dai 2.822.501 Euro di fine 2010 ai 2.352.845 Euro del 31.12.2011. Come previsto dalla normativa e dallo Statuto Sociale, l’utile generato non può essere diviso tra i soci. Buona parte viene destinato alle riserve indivisibili, viene cioè accantonato, mentre la restante parte si trasforma in mutualità a favore delle comunità in cui opera la Cassa e sostegno allo sviluppo della cooperazione.


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Patrimonio di vigilanza € 72.000.000,00

€ 70.863.996,00

€ 70.000.000,00

€ 69.747.524,00

€ 69.869.855,00

2009

2010

€ 68.000.000,00

€ 66.000.000,00

€ 64.000.000,00

€ 62.000.000,00

€ 60.000.000,00

2011

Nel grafico sopra è riportato l’andamento del patrimonio di Vigilanza de La Cassa Rurale negli ultimi 3 anni. È un parametro introdotto dagli accordi internazionali di Basilea per stabilire il grado di solvibilità di una banca. Rispetto all’anno precedente, nel 2011 il patrimonio di Vigilanza della Cassa è cresciuto dell’1,42%. I Soci 7400

7189

7200

7108

7171

7000

6698

6800 6600 6400 6200

6166

6000 5800 5600

2007

2008

2009

2010

2011

In quattro anni i soci sono cresciuti del 16%, passando da 6166 a 7171. Dopo la leggera flessione del 2010 dovuta all’introduzione dei nuovi Regolamenti e dello Statuto Sociale, nel 2011 la compagine sociale è tornata a crescere. I 63 soci di scarto tra il 2011 ed il 2010 sono il risultato della differenza tra i 262 nuovi soci entrati nel corso dell’anno ed i 199 soci usciti nell’arco dello stesso periodo. Buona parte dei soci usciti erano “soci dormienti”, ovvero soci che non intrattenevano con la nostra Cassa alcun rapporto di tipo bancario.


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Al 31.12.2011 i soci de La Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella erano 7.171, di cui 2.706 donne, 4.303 uomini e 162 persone giuridiche (enti ed aziende).

2% uomini donne persone giuridiche 38%

60%

I clienti

25000

24.058

24000 23000

22.424

22000

20.621

21000 20000

18.806

19000 18000

17.340

17000 16000 15000

2007

2008

2009

2010

2011

In Cassa Rurale a crescere sono soprattutto i clienti che negli ultimi quattro anni hanno fatto registrare un incremento del 39%, arrivando nel 2011 a superare quota 24.000.


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Composizione clientela

10% persone fisiche 3%

enti ed associazioni 87%

aziende

Tra i nostri clienti clienti, oltre ad aziende (10%), enti e associazioni (3%) vi è una netta prevalenza (87%) di privati, a conferma della vocazione della nostra Cassa a voler esser una banca per le comunità. Nell’ultimo anno la clientela è cresciuta di 1.634 unità, a fronte della differenza tra i 2.413 nuovi clienti che hanno scelto La Cassa quale banca di riferimento ed i 779 rapporti cessati. Ci preme evidenziare come più della metà dei clienti acquisiti nel 2011 (53%) abbia meno di 30 anni. Segno questo che le nuove generazioni apprezzano quello che la Cassa sta facendo per loro attraverso le iniziative di mutualità innovativa: Incipit, Interlabor e Yes. La zona operativa La Cassa Rurale è presente con 22 filiali su un territorio “lungo” 130 Km che parte da Mezzolombardo (TN) ed arriva fino a Villanuova sul Clisi (BS). La zona operativa della Cassa comprende quattro diverse aree territoriali che differiscono tra loro per caratteristiche socio-economiche: Giudicarie Esteriori, Val del Chiese e Bagolino, Paganella e Rotaliana, Vallesabbia.

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La zona operativa

MEZZOLOMBARDO p.zza Pio XIII, 5 cavedego via alla Croce, 8 molveno p.zza Scuole, 2/b

Fai della Paganella p.zza Italia Unita, 8/b Andalo p.zza Dolomiti, 4

San lorenzo in banale fraz. Prato, 93 godenzo fraz. Godenzo, 51/c - Comano Terme

Stenico p.zza D.Alighieri, 3

ponte arche via Marconi, 4 - Comano Terme CONDINO via Roma, 47 darzo via Marini, 33

storo via Roma, 29

bagolino p.zza Marconi, 9 ponte caffaro via Caduti, 129 lavenone via Nazionale, 125

preseglie p.zza XX Settembre, 2

nozza di vestone via Matteotti, 33 sabbio chiese via XX Settembre, 59

agnosine via Marconi, 10 odolo via f.lli Scalvini, 3

vobarno via C.Battisti, 29 villanuova sul Clisi viale Brescia, 2


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Introduzione dei Presidenti

Cari soci, come Presidente e Vicepresidente della Cassa presentiamo il bilancio relativo al 2011, che per noi costituisce anche il terzo ed ultimo anno del nostro mandato. Complessivamente ci riteniamo soddisfatti dei risultati raggiunti della nostra Cassa. Sia il 2011 che il triennio trascorso sono stati periodi di grandi cambiamenti: la crisi finanziaria che avevamo avuto nel 2009, seppure con origini diverse, si è ripetuta nell’estate dello scorso anno. Negli ultimi mesi del 2011 abbiamo infatti assistito alla crisi dei debiti pubblici dei paesi indebitati, fra i quali purtroppo troviamo anche l’Italia. Le conseguenze si stanno sentendo nelle tasche delle nostre famiglie e nei conti delle nostre imprese: da una parte diminuiscono i redditi a disposizione e dall’altra calano gli ordini ed i fatturati, con ripercussioni sui posti di lavoro. É difficile fare delle previsioni sul futuro ma la nostra Cassa è determinata ad accompagnare il cambiamento che probabilmente ci porterà lontano da dove siamo partiti. L’impegno che vogliamo portare avanti trova il suo fondamento nell’essere una banca cooperativa che, come recita il suo Statuto, “nell’esercizio della sua attività si ispira a principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata”. Anche quest’anno abbiamo ritenuto utile inviare a tutti i soci il fascicolo di bilancio che è composto da due sezioni. Nella prima parte vi è il bilancio sociale delle diverse attività che la Cassa Rurale ha compiuto lo scorso anno nel proseguimento degli obiettivi di cooperativa di credito. Abbiamo provato a rappresentare le varie attività riguardanti le azioni nei confronti dei soci, verso la nostra comunità, nei confronti dei nostri collaboratori, per il sostegno alla formazione, alla cooperazione, all’educazione al risparmio ed alla previdenza e sicurezza cogliendo proprio le frasi che compongono l’articolo 2 del nostro Statuto che prevede lo scopo sociale della Cassa Rurale. Nella seconda parte del fascicolo abbiamo inserito le relazioni tecniche del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale riguardanti il bilancio e le attività svolte dalla Cassa nella gestione del risparmio e nell’erogazione del credito, attività che abbiamo continuato a fare con convinzione e prudenza a sostegno delle esigenze delle nostre famiglie ed imprese.


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I soddisfacenti risultati raggiunti sono il frutto del lavoro quotidiano di una squadra compatta, forte e motivata. Un ringraziamento va quindi a tutti i nostri collaboratori, dalla Direzione, al comitato di Direzione, ai Middle Manager, ai responsabili di filiale ed a tutti i collaboratori delle filiali e delle 2 sedi. Un ringraziamento sincero ai Consiglieri di amministrazione ed ai Sindaci, ognuno per il suo ruolo svolto con disponibilitĂ ed assiduitĂ . Infine vogliamo esprimere il nostro grazie anche ai GOL (Gruppi operativi Locali) che hanno collaborato con il Consiglio cominciando ad inserirsi nel rapporto con le associazioni operanti nel nostro territorio e si sono resi disponibili con tanto entusiasmo e volontariato per una costante attivitĂ di confronto sulle tematiche riguardanti le attivitĂ nei confronti dei soci e del territorio. Ponte Arche / Darzo aprile 2012

Bruno Martinelli Presidente Giuliano Beltrami Vicepresidente


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Quest’anno abbiamo voluto utilizzare l’articolo 2 del nostro Statuto quale traccia su cui costruire la relazione sociale. Abbiamo voluto infatti “commentare” i valori e le linee guida enunciate nell’articolo illustrando scelte ed attività realizzate nel 2011 che meritavano di essere raccontate, facendo della nostra relazione sociale una sorta di “bilancio di coerenza”.

Art. 2 - Criteri ispiratori dell’attività sociale Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata (pag. 24). Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca (pag. 31), perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi (pag. 45) e promuovendo la cooperazione (pag. 47) e l’educazione al risparmio e la previdenza (pag. 54) nonché la coesione sociale (pag. 57) e lo sviluppo responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera (pag. 60).

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“Nell’esercizio della sua attività la società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata... Considerazioni sullo scenario macroeconomico Nel fascicolo di bilancio dello scorso anno per la prima volta avevamo inserito una intervista al direttore generale Davide Donati ed al condirettore generale Guido Margonari. In quella intervista si era tracciato uno scenario generale del precedente anno (2010) in cui si evidenziavano: - Una ripresa globale dell’attività economica, seppur diversificata fra Paese e Paese (dopo l’anno horribilis del 2009 dove vi era stato un decadimento generale); - Una questione di cambiamento in quanto la congiuntura doveva considerarsi strutturale e non solo congiunturale; - Evidenti segnali di rallentamento dell’attività finanziaria (risparmio e credito) nonostante politiche monetarie non restrittive; - Uno sforzo della nostra Cassa Rurale ad accompagnare il cambiamento, sia interno che esterno alla Cassa. In questi 12 mesi abbiamo assistito ad una ulteriore violenta crisi finanziaria che ha colpito i mercati finanziari con ripercussioni molto significative sugli aspetti quotidiani delle nostre famiglie ed imprese che hanno generato un clima di incertezza. Abbiamo chiesto al Direttore e al Condirettore di tracciare un quadro generale del momento che stiamo attraversando, ripercorrendo i punti salienti che hanno caratterizzato questi ultimi mesi. Estate-Autunno 2011: Esplode la crisi dei debiti sovrani La crisi finanziaria del 2008 era stata originata da un eccesso di indebitamento privato (i cosiddetti mutui subprime): la conseguenza è stata un violenta ripercussione sull’attività economica mondiale. Il sistema finanziario del nostro Paese ne era però rimasto in gran parte immune, grazie al fatto che le famiglie italiane risultavano meno indebitate. Nell’estate del 2011 la crisi della Grecia (probabilmente in prima


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battuta sottovalutata) ha prodotto un effetto contagio su tutti i Paesi europei con un indebitamento elevato rispetto al PIL. I mercati finanziari hanno così “colpito” il nostro Paese: l’enorme debito dello Stato Italiano (che ha raggiunto il 120 per cento del PIL) e la situazione congiunturale da anni stagnante hanno messo in discussione la solvibilità del nostro Paese. I timori dei creditori internazionali si sono tradotti nella vendita dei titoli di Stato Italiani causando un forte deprezzamento degli stessi ed una esplosione dei tassi di interesse richiesti al nostro Paese. Gli ultimi 2 mesi del 2011 hanno rappresentato uno dei momenti di maggiore difficoltà non solo per le finanze pubbliche dell’Italia ma anche per la credibilità e l’immagine del sistema economico, finanziario e produttivo del nostro Paese. Abbiamo cosi imparato che il differenziale fra il tasso richiesto all’Italia ed alla vicina Germania (il cosiddetto Spread) non è solo una questione di tecnica finanziaria, ma rappresenta il termometro della fiducia e della credibilità che ha un Paese. La crisi finanziaria del 2011 ha posto in evidenzia la stretta interconnessione fra le partite finanziarie globali: l’effetto contagio del debito pubblico coinvolge i Paesi interessati (Grecia, Portogallo, Spagna, Italia), le banche di questi Paesi ma anche le Istituzioni finanziarie e le banche di tutto il mondo. Davide Donati - Direttore Generale


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La consapevolezza che la crisi sia stava estendendo a livelli globali, rischiando di provocare un nuovo shock sulle attività economiche mondiali, ha indotto le diverse Autorità Finanziarie Internazionali ad una serie di interventi straordinari, fra i quali: - Sostegno al piano di salvataggio della Grecia; - Acquisto di titoli di Stato dei paesi cosiddetti periferici da parte della BCE; - Finanziamento straordinario alle banche da parte della BCE; - Riduzione dei tassi da parte BCE; - Rafforzamento delle regole di patrimonializzazione delle grandi banche europee; - Introduzione di regole precise sui bilanci degli Stati europei, definendo un obbligo sostanziale del pareggio di bilancio a partire dal 2013. Per quanto riguarda il nostro Paese, l’acuirsi della crisi e l’incapacità delle Autorità politiche di intervenire con azioni in grado di dare segnali di fiducia, hanno indotto le Autorità monetarie a rilasciare lo scorso agosto una lettera con cui si sollecitavano i vertici politici italiani ad assumere scelte fondamentali per evitare il default e per riguadagnarsi nel contempo il sostegno internazionale.

Guido Margonari - Condirettore Generale


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Nella lettera si chiedeva all’Italia di: - Intervenire tempestivamente per stabilire un pareggio del bilancio dello Stato entro il 2013; - Attivare una serie di riforme strutturali per consentire al Paese di recuperare competitività e riprendere un cammino di crescita e recupero rispetto ai principali partners europei (recuperando un gap di crescita ormai costante dall’introduzione dell’Euro). L’azione del governo Monti si è in primo luogo concentrata sulla politica di bilancio mettendo in campo una serie di azioni sul fronte delle entrate che stanno impattando sulle tasche degli italiani. Ulteriori manovre ad effetto riformatore sono tutt’ora in cantiere ed i loro effetti, oggi non ancora valutabili, saranno visibili ragionevolmente su un periodo medio-lungo. Peraltro la situazione venutasi a creare nel nostro Paese, che da un lato non potrà più produrre deficit di bilancio e dall’altra dovrà ridurre di quasi 1.000 miliardi di Euro il proprio debito nei prossimi 20 anni (circa 50 miliardi all’anno), pone l’Italia di fronte ad un bivio netto: o l’economia del nostro Paese ricomincia a crescere (ed in questo caso l’incremento della base imponibile potrà produrre avanzi per ridurre il debito) oppure le politiche fiscali dei prossimi anni aumenteranno le imposte (o ridurre le spese e presumibilmente i servizi), provocando ulteriormente una diminuzione del reddito disponibile, dei consumi e del risparmio. Sono infatti venuti al pettine tanti nodi che riguardano (anche) i nostri risparmiatori e le nostre imprese. Il 2011 visto dalla Cassa Rurale Gli avvenimenti dello scorso anno non sono stati “neutri” rispetto ai comportamenti ed ai fenomeni emersi nel nostro territorio. In particolare evidenziamo: - Una generale riduzione della capacità di risparmiare da parte delle famiglie. Fenomeno registrato dai dati ufficiali, si sta manifestando sempre più anche nel nostro territorio. A fronte di un aumento del 7,28% del numero dei clienti della nostra Cassa (da 22.424 a 24.058 in un anno) la raccolta è aumentata dell’1,38%. Dato che comunque ci conforta se paragonato ai dati delle altre Casse Rurali trentine che per il secondo anno consecutivo presentano un segno negativo. - Una forte volatilità dei risparmi investiti in attività finanziarie più rischiose. Nel 2011 chi ha investito nella borsa italiana (titoli azionari) ha mediamente visto diminuire del 26% il valore del proprio investimento. Chi aveva in portafoglio titoli di stato italiani ha visto diminuire il loro valore del 12% (ipotesi di investimento in BTP decennale). Questo ha rafforzato ancora la politica della nostra Cassa che da sempre incentiva il risparmio dei nostri soci e clienti verso prodotti di raccolta diretta. Nel corso del 2011 la


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riforma dell’imposizione fiscale sulle rendite finanziarie ha portato la nostra Cassa a modificare tempestivamente la propria offerta, introducendo prodotti nuovi quale il conto di deposito (che da solo ad oggi rappresenta il 9,80% della raccolta diretta). - Sul fronte dei prestiti nel 2011 abbiamo registrato una forte restrizione del credito erogato dalle grandi banche. Questo fenomeno si è ripercosso immediatamente nei clienti condivisi dalla nostra Cassa con altre banche. Abbiamo concentrato i nostri sforzi per mantenere il nostro sostegno alle nostre imprese con l’equilibrio degli assetti finanziari della nostra Cassa. A fine 2011 il rapporto tra la raccolta ed i prestiti della nostra Cassa Rurale era pari al 98,5%. Nello stesso anno la raccolta complessiva è aumentata di 6,9 milioni di Euro ed i prestiti di 5,1milioni di Euro. Le pratiche di affidamento approvate sono state 3.933 per un totale di 436 milioni di Euro. 2012: scenari e prospettive generali La situazione di crisi finanziaria non sembra risolta e le tensioni che sembravano rientrate nel primo trimestre sembrano riaprirsi con un aumento della volatilità dei mercati finanziari e dei titoli di Stato. La situazione di incertezza di prospettive pone la necessità di tenere monitorati scenari diversi, ma fra loro strettamente correlati: - l’andamento generale dell’economia mondiale con particolare riferimento agli Stati Uniti ed ai paesi emergenti (un eventuale loro rallentamento sarebbe di impatto inevitabilmente sul sistema europeo); - l’andamento dei prezzi delle materie prime di cui il nostro paese è fortemente importatore; - il recupero di un clima di fiducia nel nostro Paese; - la messa a regime di politiche che sappiano fa ripartire il sistema Italia, consentendo alle nostre imprese di recuperare competitività negli ampi mercati internazionali. L’azione della nostra Cassa Rurale Come già anticipato lo scorso anno, l’azione della nostra Cassa Rurale è concentrata per accompagnare il cambiamento che confermiamo ritenere per molti aspetti strutturale. Il 2012 ci vedrà impegnati a sostenere la domanda di credito delle nostre famiglie ed imprese, assumendoci peraltro la responsabilità di saper dire anche di no quando l’analisi evidenzia livelli di criticità. La ristrutturazione del debito e l’erogazione di nuovo credito possono aiutare l’azienda a superare fasi di crisi solo se accompagnate da scelte di consapevolezza e di ristrutturazione dell’azienda stessa. Quando la richiesta di sostegno finanziario è priva di un’analisi


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realistica della situazione dell’azienda all’interno di una adeguata lettura del contesto economico generale e mancano concreti interventi di riassetto organizzativo e gestionale, siamo in difficoltà ad assecondare sempre quello che ci viene richiesto. Nel contesto generale possiamo affermare che vi sono imprese del nostro territorio, anche di settori diversi, che hanno compiuto importanti sforzi di innovazione e di ricerca di nuovi mercati. Chi ha avuto la possibilità e ha creduto nell’esportazione si trova oggi in condizioni mediamente molto migliori. Ancora una volta ci sembra di veder affrontare con meno criticità la flessione dei fatturati quelle imprese che hanno investito in attività immateriali: formazione, ricerca, marketing, vendite con canali on line. Sul fronte del risparmio abbiamo attivato una serie di azioni per il sostegno alle scelte consapevoli delle nostre famiglie. Restiamo fermamente convinti che la gestione del risparmio debba rispondere a logiche di diversificazione coerenti con il profilo temporale e soggettivo di ogni singolo risparmiatore. Riteniamo che il valore principale che possiamo dare ai nostri clienti sia un supporto consulenziale per accompagnare le scelte più coerenti. Per poter dedicare più spazio a questa attività recentemente abbiamo deciso di modificare gli orari di apertura degli sportelli per consentirci di contattare tutti i pomeriggi (lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 17.30 ed il mercoledì dalle 14.30 alle 17.30) i nostri clienti. Vorremmo dare anche un segnale di fiducia e di impegno: oggi siamo ancora più consapevoli dell’importanza del ruolo della Cassa Rurale e della responsabilità di preoccuparsi del futuro della nostra comunità. Intendiamo garantire il nostro massimo impegno per percorrere i cambiamenti che ci aspettano insieme ai nostri soci e clienti. Ponte Arche / Darzo, 19 aprile 2012

Davide Donati Direttore Generale Guido Margonari Condirettore Generale



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… essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca… Sostegno ai soci Attraverso il risparmio

1,60 1,40 1,20

1,00

0,80 0,60

0,40

0,20

0,00 gen-11

feb-11

mar-11

Pacchetto socio

apr-11

mag-11

giu-11

Pacchetto socio fedele

lug-11

ago-11

set-11

ott-11

nov-11

dic-11

Tasso medio c/c di sistema

Con il “pacchetto socio” ed il “pacchetto socio fedele”, La Cassa Rurale ha voluto garantire ai soci condizioni bancarie favorevoli, distinguendo e premiando l’intensità della relazione bancaria. Anche nel corso del 2011, il Consiglio di Amministrazione ha voluto mantenere competitive rispetto al mercato le condizioni applicate ai conti correnti riservati ai soci. Come si può vedere dal grafico, nell’arco dei 12 mesi dello scorso anno la nostra Cassa Rurale ha voluto sostenere il risparmio dei propri soci, garantendo, attraverso “ pacchetto socio” e “pacchetto socio fedele”, una remunerazione ben al di sopra della media di mercato.Il tasso avere riconosciuto ai soci fedeli è rimasto per tutti e 12 mesi sull’1,50% segnando per i primi 6 mesi un divario di oltre un punto percentuale rispetto al tasso mediamente riconosciuto dal sistema banche.


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Relazione Sociale bilancio sociale 2011

Attraverso il credito Il trattamento bancario di favore nei confronti dei soci riguarda non solo la raccolta, ma anche gli impieghi. A riprova di ciò, pubblichiamo il seguente grafico che mette a confronto il tasso medio applicato dalle banche italiane per finanziamenti finalizzati all’acquisto di un’abitazione con il tasso del nostro “mutuo prima casa soci”, il mutuo riservato ai soci che intendono ristrutturare, costruire o comperare la loro prima casa. Il grafico mette in evidenza come per tutto il 2011 i titolari di mutuo prima casa soci abbiano potuto godere di condizioni assolutamente vantaggiose rispetto al mercato. 4,2 4,0 3,8 3,6 3,4 3,2 3,0 2,8 2,6 2,4 2,2 2,0 gen-11

feb-11

mar-11

apr-11

Mutuo prima casa soci

mag-11

giu-11

lug-11

ago-11

set-11

ott-11

nov-11

dic-11

Media sistema banche

Nel 2011 La Cassa Rurale ha concesso ai propri soci e clienti prestiti per 684.809 mila Euro (+0,75% rispetto all’anno precedente). La normativa impone che almeno il 50% delle attività di rischio complessive (impieghi e investimenti) di una cooperativa di credito come la nostra, siano costituite da credito verso Soci oppure siano a “ponderazione zero” (tipicamente investimenti della Banca in titoli dello Stato italiano). Nel 2011 la percentuale della Cassa è stata superiore al 50% previsto dalla normativa, attestandosi intorno al 62%.


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Attraverso la solidarietà Il “fondo di solidarietà soci” è un fondo istituito per intervenire a sostegno di situazioni di difficoltà che possono colpire i nostri soci: emergenze di carattere eccezionale, conseguenti a calamità naturali o sociali oppure situazioni di straordinario bisogno finanziario, conseguenti ad eventi dannosi come morte o invalidità di un famigliare, malattie ed incidenti gravi, calamità naturali, perdita della capacità lavorativa. Nel 2011 La Cassa Rurale è intervenuta 3 volte per dare un primo sostegno ad altrettante famiglie di soci a seguito di un grave lutto che le ha colpite. Come da regolamento, in uno di questi casi la segnalazione della situazione di difficoltà è pervenuta da un socio della Cassa.

Il nostro modo di fare banca

La filosofia commerciale La Cassa Rurale propone alla propria clientela esclusivamente prodotti di investimento sani, che non espongono il risparmiatore a rischi elevati. La Cassa infatti non detiene e non promuove la vendita di derivati finanziari, titoli con rating inferiore a BBB e polizze finanziarie, scegliendo di interpretare un ruolo differente rispetto ai competitori e di mantenere fede ai valori cooperativi. La torta suddivide la raccolta diretta del 2011 per forme tecniche.

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Raccolta diretta per forme tecniche 0.07% 1,51% C/C

45,3%

DR

41,97%

CD PCT Obbligazioni Altre forme di raccolta Raccolta da cessione di attivitĂ (cartolarizzazione)

1,47%

9,68%

Come si può vedere, oltre la metà (51,65%) dei risparmi dei nostri clienti sono impiegati in conti correnti e depositi a risparmio. Si evidenzia inoltre come una larga fetta della raccolta diretta de La Cassa Rurale (45,30%) sia rappresentata dalle obbligazioni rendicassa. Politica del credito Il rapporto tra raccolta diretta ed impieghi nel 2011 era pari a 98,5%, al di sopra della media delle casse rurali trentine (96%) e di gran lunga superiore alla media delle banche italiane (77%). Siamo sempre stati orgogliosi di questo dato: esso dimostra che la nostra Cassa presta quasi tutto il risparmio nel nostro territorio, a favore di imprese e famiglie locali. Classi di importo

Numero clienti

Importo affidamenti

38,53%

1,84%

da 10.329 a 25.823 Euro

17,69%

4,02%

da 25.823,01a 51.646,00 Euro

13,23%

6,62%

da 51.646,01 a 129,114,00 Euro

16,91%

19,25%

da 129.114,01 a 258.228,00 Euro

8,06%

19,16%

oltre 258.228,01 Euro

5,58%

49,11%

da 0,01 a 10.329 Euro

*dati espressi al netto di rettifiche


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Nella tabella precedente gli impieghi al 31.12.2011 vengono suddivisi per classi di importo. Il primo dato a balzare all’occhio è che il 94,42% dei finanziamenti a fine anno aveva un importo inferiore a 258.228 Euro. Come si può immaginare si tratta soprattutto di prestiti destinati a famiglie, artigiani, attività commerciali e piccole imprese a conduzione famigliare. Nonostante nel 2011 molte banche abbiano chiuso “i rubinetti” del credito, da La Cassa Rurale non è venuto meno il sostegno alle famiglie ed alle piccole e medie imprese. Descrizione

2010

2011

Scostamento % 10-11

Famiglie consumatrici

192.751

201.666

4,63%

Artigiani e altre famiglie produttrici

60.638

65.454

7,94%

Amministrazioni pubbliche, enti ed altri settori Altre imprese produttrici Totale impieghi

8.815

7.160

-18,77%

417.519

410.382

-1,71%

679.723

684.662

0,73%

Importi espressi in migliaia di euro al netto di rettifiche

I nostri Responsabili di Filiale: Andrea Buccio (Team Conca d’Oro), Raffaella Trentini (Ponte Arche), Sergio Girelli (Ponte Caffaro), Roberto Pasinetti (Lavenone), Mara Silvestri (Bagolino), Andrea Bacchetti (Nozza), Piero Maturi (Team Paganella), Alberto Busatti (San Lorenzo), Ruggero Franchi (Stenico), Omar Pasini (Vobarno), Alberto Salvotti (Villanuova), Mario Franchi (Team Paganella), Corrado Schivalocchi (Darzo) *Assente Gianluca Lombardi (Team Chiese)


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La suddivisione degli impieghi per settore di attività economica illustra in maniera chiara come la Cassa abbia sostenuto prioritariamnete le famiglie (+4,63%) e gli artigiani (+7,94%). La tecnologia La tabella fornisce alcuni dati rispetto all’utilizzo di InBank, lo strumento di virtual banking messo a disposizione dei nostri clienti per poter consultare il proprio conto ed effettuare le principali operazioni bancarie da una qualsiasi postazione internet. Come si può vedere, rispetto all’anno precedente nel 2011 vi è stato un incremento delle postazioni InBank (+21%), che ha comportato un aumento delle operazioni tramite strumenti di banca virtuale (+13% in un anno) a fronte di una leggera variazione (+2,4%) di quelle effettuate allo sportello derivante dall’aumento degli sportelli. 2010

2011

4.321

5.225

media operazioni mensili InBank

25.329

28.634

media operazioni mensili sportello

29.678

30.401

Postazioni InBank

La consulenza Ad oggi il 50% delle operazioni bancarie effettuate dai nostri clienti viene fatto tramite internet, mentre le operazioni allo sportello da qualche anni sono ferme su una media di 30 mila operazioni al mese, nonostante in questo arco di tempo siano aumentati sia i clienti sia gli sportelli. Negli ultimi 6 mesi del 2011 quasi un terzo dei clienti non si è presentati allo sportello, gestendo in altro modo la relazione bancaria. Dati questi che ci hanno portato a constatare che non si può più pensare di fare la banca come la si faceva 20 anni fa. La moneta elettronica, l’utilizzo di internet e l’applicazione delle nuove tecnologie permettono oggi al cliente di svolgere autonomamente le principali operazioni bancarie “by-passando” il canale filiale. Il vero valore aggiunto che oggi una banca può dare è un servizio di consulenza basato sull’ascolto delle esigenze del cliente e l’affiancamento nella scelta della soluzione a lui più adatta.È in quest’ottica che nel 2011 si è iniziato a ragionare sulla proposta di un orario unico per tutte le filiali che desse più spazio alla consulenza, comprimendo quello dedicato all’operatività di sportello. Da qui infatti nasce la decisione di partire ad aprile del 2012 con un nuovo orario di apertura alla clientela per cui ogni pomeriggio vengono dedicate 2 ore (il mercoledì 3) alla consulenza.


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Vicini alle comunità

Inserimento CR nel territorio

30,00% 25,00%

19,98%

25,06%

23,53%

21,90%

20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00%

2008

2009

2010

2011

Nel grafico è riportato l’andamento della quota di mercato de La Cassa Rurale negli ultimi 4 anni. Il rapporto tra clienti e residenti nella zona operativa è andato crescendo, testimoniando il buon inserimento della Cassa anche nelle zone di più recente acquisizione. A fine 2011 il rapporto era del 25%, il che significa che un residente su 4 è cliente della nostra Cassa. Se analizziamo il dettaglio dell’inserimento della Cassa Rurale nei quattro territori di riferimento, abbiamo situazioni molto diverse tra loro. 80,00% 70,00%

64,03%

67,28%

60,00% 50,00%

43,09% 44,75%

41,57%

43,88%

40,00% 30,00%

26,36% 27,38%

20,00%

12,47% 13,84%

10,00% 0,00% Paganella Rotaliana

Paganella Rotaliana (senza Mezzolombardo)

Giudicarie Esterirori

Chiese e Bagolino

Vallesabbia

Nelle due zone centrali, Giudicarie Esteriori e Valle del Chiese e Bagolino, a fine 2011 quasi un residente su due era cliente de La Cassa Rurale, mentre nelle zone periferiche la quota di mercato scende a toccare quota 27,38% nel territorio della Paganella Rotaliana e 13,84% in Vallesabbia. Se, proviamo a togliere il comune di Mezzolombardo dal nostro calcolo, abbiamo che nel 2011 l’inserimento de La Cassa Rurale nell’Altopiano della Paganella era adirittura del 67,28%. Da sottolineare come in tutti e quattro i territorio l’inserimento della Cassa sia in crescita rispetto all’anno precedente.


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Impieghi per area

27%

Giudicarie Esteriori

18%

Paganella Rotaliana Chiese e Bagolino Valsabbia

25% 31%

Come si può vedere dal grafico, i prestiti sono suddivisi in maniera abbastanza omogenea in tutte e 4 le aree, con un 30% destinato al territorio del Chiese e Bagolino, un 25% erogato ai clienti della Paganella e Rotaliana e un 27% destinato alla Valsabbia, ed il restante 18% per le Giudicarie Esteriori.

Giudicarie Esteriori

23%

Paganella Rotaliana 24%

Chiese e Bagolino Valsabbia

19% 34%

Oltre un terzo della raccolta complessiva della banca (il 35%) proviene dalla Val del Chiese e dal comune di Bagolino. La seconda zona a portare più raccolta è quella delle Giudicarie Esteriori (24%), seguita dalla Valle Sabbia (24%) e dalla Paganella e Rotaliana (18%). In totale dall’area sud proviene il 58% dei risparmi, mentre in area nord viene raccolto il restante 42%, percentuali che ricalcano esattamente quelle degli impieghi.


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Apertura filiali Conca d’Oro Sabato 3 dicembre 2011 La Cassa Rurale ha inaugurato tre nuove filiali in Conca d’Oro: Odolo, Agnosine e Preseglie. Concluso il processo di espansione a sud con l’apertura di Villanuova sul Clisi, la Cassa aveva infatti bisogno di ristrutturare la presenza in Vallesabbia. Da qui la decisione di aprire le nuove filiali di Odolo ed Agnosine e di spostare nel centro del paese lo sportello di Preseglie, aperto nel 1997 nella frazione di Gazzane. Tre nuove aperture per avvicinare sempre di più la Cassa al territorio, alle comunità ed alle persone. L’obiettivo di queste aperture è quello di diventare sempre di più un riferimento per le comunità della Conca d’Oro. I tre nuovi sportelli sono in realtà “tre sportelli leggeri” che fanno capo alla filiale di Sabbio Chiese e che, insieme a quest’ultima, vanno a costituire la filiale team della Conca d’Oro. A gestire i 3 sportelli e la filiale c’è un team di 9 collaboratori giovani e dinamici che, sotto la guida del responsabile dott. Andrea Buccio, impegnati a garantire un servizio professionale basato su relazioni di vicinanza a soci e clienti.

Sportello di Odolo


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Ristrutturazione filiale di Lavenone Nella primavera del 2011 la filiale di Lavenone è stata sottoposta a lavori di ristrutturazione volti a garantire alla clientela un ambiente più confortevole e migliorare ulteriormente il nostro servizio. Tra i vari interventi di ammodernamento, è stata realizzata un’area di sportello accogliente e funzionale, con la possibilità di creare uno spazio riservato tra cliente ed operatore di sportello. È stato inoltre installato uno sportello ATM per prelievi attraverso carta Bancomat.

Filiale di Lavenone


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I nostri collaboratori

La formazione Anche nel corso del 2011 la Cassa Rurale ha ritenuto strategico lo sviluppo delle proprie risorse attraverso il sostegno consulenziale e formativo, incentrando le varie attività su aspetti quali: - la qualificazione delle competenze professionali e manageriali - la responsabilità diretta e la delega - l’adozione di stili professionali qualificati - lo sviluppo di relazioni lavorative cooperative. Complessivamente le ore di formazione sono state 4.888, corrispondenti a più di una settimana di formazione all’anno per ciascun dipendente che lavora in Cassa Rurale. Le attività formative sviluppate nel corso del 2011 hanno avuto, per oltre la metà delle ore complessivamente erogate, contenuti di tipo tecnico specialistico o normativo; il restante monte ore formativo ha riguardato percorsi di tipo finanziario consulenziale (16%), di sviluppo di competenze manageriali (20%) ed attività di formazione obbligatoria, ad esempio in materia di antiriciclaggio, salute e sicurezza dei lavoratori, intermediazione assicurativa (6%). Alle nuove risorse che sono state assunte in Cassa nel corso del 2011 sono state riservate 165 ore di formazione per attività di prima accoglienza ed inserimento nei vari ruoli professionali. È inoltre proseguita l’attività di formazione per i gruppi del Comitato di Direzione e dei Middle Manager prevista per il presidio e la realizzazione del Piano Strategico 2009-2012. Un progetto innovativo: il “Contratto Psicologico” All’inizio del 2011, nell’ambito dell’Area Persone del vigente Piano Strategico, la Cassa Rurale ha introdotto un progetto innovativo nella gestione dei propri collaboratori. Si tratta di una nuova via per riconoscere i meriti, i valori e le capacità delle persone operanti in azienda, con l’obiettivo specifico di far esprimere il meglio di sé a ciascuno dei collaboratori. Rispetto ai tradizionali sistemi di valutazione delle risorse adottati dalle aziende e basati su schemi rigidi e burocratici, la nostra Cassa ha privilegiato un approccio più flessibile, basato sulle relazioni interne ed in grado di favorire il coinvolgimento e la partecipazione di tutti. Il progetto - denominato “Contratto Psicologico” – è stato sostenuto da un’attività consulenziale e formativa a gruppi di Responsabili e relativi Collaboratori e si è concentrato su tematiche relative a:


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- l’assegnazione di obiettivi di lavoro in relazione ai risultati aziendali; - la divisione del lavoro all’interno di un team (mettere la persona giusta al posto giusto); - la definizione di compiti e delle connesse responsabilità; - il riconoscimento di potenziali per definire concrete opportunità di crescita professionale. L’attività connessa al Contratto Psicologico si è poi concretizzata in un processo di valutazione che ha messo al centro le competenze individuali, ossia le caratteristiche che una persona esprime nello svolgimento di una mansione o in una determinata situazione di lavoro. Per l’applicazione di questo progetto nella nostra Cassa si è scelto un approccio graduale, ossia è stato costituito ad inizio del 2011 un gruppo pilota composto da colleghi di uffici interni e di filiali, parimenti rappresentativi delle varie aree territoriali, per un totale di 36 persone, circa un terzo dei dipendenti della Cassa. Il gruppo pilota ha lavorato assiduamente e con risultati proficui che, a fine anno, sono stati oggetto di analisi da parte della Direzione aziendale e del Consiglio di Amministrazione, i quali hanno validato il progetto e deciso di prevederne l’estensione graduale anche al resto della nostra struttura. Nel 2012 sono infatti già stati attivati altri due gruppi di lavoro composti da Responsabili e relativi Collaboratori che sono oggi impegnati nelle attività di lavoro sopra descritte.


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Convention aziendale Anche lo scorso anno la Cassa Rurale ha organizzato la Convention aziendale, svoltasi a Roma il 16 e 17 aprile 2011. La Convention rappresenta un’occasione importante per la comunicazione interna dove rappresentare i dati di bilancio, i risultati commerciali, le strategie ed i progetti che si intendono perseguire. La Convention aziendale, accanto alle sessioni di lavoro, che nel 2011 hanno sviluppato il tema “La Cassa Rurale nel mercato: le nostre scelte consapevoli”, ha previsto momenti di aggregazione tra i nostri collaboratori che, trovandosi a lavorare in sedi molto distanti, trovano questa un’importante occasione di conoscenza e confronto. Speaker’s Corner Nel 2011 è partito un nuovo progetto di comunicazione interna, volto a favorire la diffusione di informazioni all’interno della struttura aziendale, con l’obiettivo di avvicinare il vertice alla base ed il centro alla periferia. Si è così costituito un Comitato di Redazione della comunicazione interna che, a cadenza trimestrale, redige una newsletter indirizzata a tutti i dipendenti della Cassa. Filiale di Darzo


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Welfare aziendale La tematica della conciliazione di esigenze della vita privata (soprattutto legate alla cura e all’educazione dei figli) con quelle della vita lavorativa è stata affrontata dalla nostra Cassa con l’utilizzo del lavoro part time e del telelavoro: - Nel 2011 i collaboratori con modalità di lavoro part-time erano 8; - Nel 2011 è stata introdotta la seconda esperienza di telelavoro, presente nella nostra realtà dal 2010. Si tratta di una modalità grazie a cui, è possibile permettere al dipendente di prestare il proprio lavoro in un luogo diverso dai locali aziendali (prevalentemente da casa). Nella logica di favorire un processo di vicinanza tra la Cassa ed i propri collaboratori in relazione al loro sentirsi meglio al lavoro, nel corso del 2011 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto denominato “Check-up postura”. Si tratta di un progetto che, partendo da un’analisi di questionari e sopralluoghi nei vari luoghi di lavoro da parte di personale medico professionista, fornisce dei feed back sulla postura dei dipendenti della Cassa Rurale nei propri uffici, mettendo loro a disposizione interventi di formazione teorica ed attività di rieducazione posturale. Il progetto si svilupperà nel corso del 2012.

Ufficio supporti amministrativi - sede di Ponte Arche


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… perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi… Investimenti in formazione e conoscenza Incentivi per lo studio delle lingue straniere Sabato 26 novembre in due cerimonie distinte, una a Ponte Arche e l’altra a Ponte Caffaro, La Cassa Rurale ha consegnato a 284 soci e figli di soci altrettanti incentivi per lo studio delle lingue. Oltre 61.000 Euro di incentivi distribuiti ad alunni di elementari e medie, studenti delle superiori ed universitari che durante il 2011 hanno frequentato un corso di lingua straniera. Sono stati premiati 102 alunni delle elementari che mediamente hanno ricevuto un incentivo di 100 Euro per aver frequentato corsi di tedesco in Austria o di inglese in Italia. Ai ragazzi delle medie sono andati complessivamente 10.330 Euro. A fronte della scelta di mete più lontane (Gran Bretagna, Irlanda e Malta, oltre ad Italia e Austria) l’incentivo medio è stato di 130 Euro. Oltre 28.000 Euro sono andati agli 80 ragazzi delle superiori che hanno frequentato soggiorni di studio in ogni parte del mondo: dagli Stati Uniti all’Australia, dal Sud Africa alla Nuova Zelanda, passando per quasi tutti gli stati europei. Agli universitari ed ai giovani in cerca di prima occupazione è andato un incentivo medio di 570 Euro. Le mete più gettonate sono stati i paesi europei, a seguire il Sud Africa ed il Perù.


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Prestito sull’onore La Cassa Rurale mette a disposizione ogni anno fondi per i soci e per i figli dei soci che intendono iniziare, proseguire e ultimare gli studi universitari. Detti finanziamenti sono concessi senza oneri per la durata degli studi, in modo da agevolare gli studenti meritevoli al raggiungimento della laurea. Non vengono richieste garanzie reali e/o personali se non l’impegno dello studente di restituire al termine degli studi le somme ricevute. Il finanziamento al massimo è di 3.000 Euro annui fino ad un importo totale di 15.000 Euro per l’intero ciclo di studi. Nel solo 2011 abbiamo concesso 20 nuovi prestiti sull’onore, per un ammontare complessivo di 66.000 Euro. Corsi gratuiti di informatica e lingue Nel 2011 La Cassa Rurale ha organizzato per i propri soci corsi per favorire la diffusione della conoscenza dell’informatica e delle lingue straniere, strumenti divenuti fondamentali per lo sviluppo delle comunità periferiche. Per come sono strutturati, tali corsi non si pongono l’obiettivo di dare una preparazione approfondita e strutturata, ma hanno lo scopo di avvicinare i partecipanti all’informatica ed alle lingue straniere e stimolarli ad un successivo approfondimento. Lo scorso anno sono stati così attivati 7 corsi di informatica e 6 corsi di inglese che hanno raccolto complessivamente 161 soci. Negli ultimi anni si è assistito ad un sensibile calo delle iscrizioni per cui il Consiglio di Amministrazione ha deciso di non proporre i corsi per il 2012.


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…e promuovendo la cooperazione…

Rappresentanza Attività del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo Nel Consiglio di Amministrazione siedono i delegati dei soci, che, come previsto dallo Statuto Sociale, rappresentano tutto il territorio in cui opera la Cassa. Il Consiglio di Amministrazione è l’organo deputato ad elaborare le linee strategiche della Cassa e a seguire la loro applicazione. Esso è particolarmente impegnato nell’attività creditizia. Nel solo 2011 i consiglieri si sono riuniti 28 volte per deliberare oltre 1.000 pratiche di fido per un importo totale di 280 milioni di Euro (quasi un terzo degli impieghi). Tra gli organi societari, accanto al Consiglio di Amministrazione, troviamo il Comitato Esecutivo, il quale è composto dal Presidente, dal Vicepresidente e da tre consiglieri. Nel 2011 il Comitato si è riunito 8 volte per deliberare 234 finanziamenti di importo complessivo pari a 38 milioni di Euro. Attività dei Gruppi Operativi Locali I Gruppi Operativi Locali sono un organismo consultivo nato nel 2010 con l’obiettivo di fungere da ponte tra la compagine sociale e La Cassa Rurale. Nel 2011 i gruppi sono stati particolarmente impegnati in un’attività di tutoraggio verso gli enti e le associazioni di volontariato a cui la Cassa nel 2011 ha riconosciuto un contributo di beneficenza superiore a 2.500Euro. Durante l’anno inoltre i gruppi si sono riuniti per esprimere il loro parere in merito all’ammissione di nuovi soci ed all’esclusione di quelli che non presentavano i requisiti per il mantenimento dello status di socio. Prezioso poi è stato il loro contributo in termini di spunti offerti per la programmazione delle


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attività sociali del 2012. Il 2011 ha visto i GOL impegnati in 3 riunioni plenarie e 7 incontri locali (di cui 2 con le associazioni locali per l’attività di tutoraggio). Tutti e quattro i gruppi hanno inoltre avuto modo di partecipare ad un incontro residenziale, in occasione del Festival della Letteratura di Mantova. La partecipazione a questo evento è stato non solo l’occasione di coltivare la coesione e lo spirito di gruppo, ma ha offerto spunti interessanti per il confronto sull’efficacia degli interventi di mutualità tradizionale della Cassa rispetto allo sviluppo delle comunità in cui opera. Come previsto dal Regolamento GOL, nel corso dell’assemblea territoriale di riferimento ogni gruppo presenterà ai soci un resoconto circa l’attività svolta nell’anno precedente.

membro nominato

paese/ambito

PAGANELLA ROTALIANA Ghezzi Celesta Viola Adriano Bonetti Adriano Bottamedi Loris Clementel Stefano Perli Matteo Bonvecchio Norbert Tait Danilo

Andalo Cavedago Molveno Andalo Fai Andalo Molveno Mezzolombardo

GIUDICARIE ESTERIORI Andreolli Elena Martelli Clara Serafini Lisa Appolloni Omar Giongo Sandro Flori Fabrizia Donati Ruben Armanini Luigi Orlandi Giuliano Zanetti Luciano

Ponte Arche Godenzo Ponte Arche San Lorenzo Ponte Arche San Lorenzo San Lorenzo Stenico San Lorenzo Stenico

membro nominato

paese/ambito

VALSABBIA Nocco Sabrina Francinelli Giulia Baldassari Susie Crescini Andrea Facchetti Fausto

Nozza Vobarno Sabbio Chiese Nozza Lavenone

Cassetti Nicola Tononi Andrea Scuri Ivan Bonusi Enrico Niang Osseynou Soardi Giuseppe Pozzi Francesco Benetelli Dario Zampedri Mariangela

Pregastine Pregastine Nozza Villanuova Vobarno Vobarno Pregastine Sabbio Chiese Lavenone

CHIESA BAGOLINO Bazzani Claudio Zaninelli Daniela Armani Emanuele Zanetti Natale Manzoni Bruno Bordiga Massimo Bonomini Patrizia Bonomini Mariella Rosa Loris Zanetti Graziano

Ponte Caffaro Darzo Darzo Lodrone Lodrone Condino Storo Storo Condino Bagolino


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Partecipazione

Assemblee territoriali Lo statuto ed i regolamenti approvati dall’assemblea straordinaria dei soci nel febbraio 2010 hanno accresciuto l’importanza delle quattro assemblee territoriali, riconoscendo loro il compito di indicare i membri GOL ed i candidati al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale. 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0

Paganella Rotaliana

Giudicarie Esteriori

Chiese Bagolino

Vallesabbia

Nel 2011 sono state convocate quattro assemblee territoriali, una per ogni territorio in cui è stata divisa la zona operativa della Cassa. La risposta dei soci alla nuova formula delle assemblee territoriali è stata molto positiva. Si può notare infatti come negli ultimi due anni la presenza sia stata buona in tutti e quattro i territori. Assemblea generale Il 13 maggio 2011 si è tenuta l’assemblea generale dei soci de La Cassa Rurale che ha visto la partecipazione di 1.101 soci (1.061 presenti e 40 deleghe) riuniti presso il Centro Polivalente di Darzo ed il Palacongressi di Andalo. Nonostante la decisione di destinare i soldi che solitamente venivano spesi per l’acquisto dell’omaggio per i soci al sostegno di un progetto di solidarietà internazionale, rispetto all’anno precedente la partecipazione dei soci ha avuto una leggera flessione (-5,6%) passando da 1.163 a 1.101. Si evidenzia come la percentuale dei soci partecipanti rispetto al totale della compagine sociale sia rimasta invariata, rimanendo ferma al 16%. L’Assemblea generale dei Soci è l’appuntamento più importante della vita di una cooperativa, è il momento in cui si sostanziano reciprocità e partecipazione, i pilastri su cui si regge il rapporto sociale. La Cassa riconosce grande importanza alla partecipazione all’assemblea generale ed all’assemblea territoriale, tanto da avervi legato l’acquisizione ed il mantenimento dello status di “socio fedele”. Si definisce socio fedele, il socio che, oltre ad intrattenere con la Cassa una relazione bancaria prevalente, partecipa almeno


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una volta ogni tre anni alle attività istituzionali (assemblea territoriale o assemblea generale). Solidarietà Nel 2011 i soci de La Cassa Rurale hanno segnato una svolta “epocale” nella vita della cooperativa, scegliendo di investire l’importo speso tradizionalmente per l’omaggio ai partecipanti all’assemblea a favore di un progetto di solidarietà. I soci riuniti al Polivalente di Darzo hanno deciso di destinare 15.000 Euro alla costruzione (con annessi impianti idro-elettrici-sanitari) di una scuola materna per 180 bambini nel Benin. Il progetto, condotto dall’associazione Atout African Arch.it di Rovereto, si propone di dare un pasto giornaliero e una maggiore sorveglianza ai bambini in età prescolare. Impiegando manodopera locale, il progetto inoltre


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intende favorire l’occupazione e la formazione di nuove manovalanze a livello locale. Anche i soci riuniti ad Andalo hanno deciso di sostenere un progetto di solidarietà internazionale destinado i 15.000 Euro al finanziamento di un’iniziativa di microcredito cooperativo sviluppata nel nord del Bangladesh. La somma ha permesso non solo di coprire parte dei costi di gestione che le cooperative in quella zona non riescono a sostenere, ma anche a sovvenzionare le attività connesse all’assicurazione sanitaria e al riscatto delle terre. • •

Filiale di Ponte Arche

25.000 Euro è il costo sostenuto nel 2010 dalla Cassa per acquistare gli omaggi 30.000 Euro è la somma messa a disposizione nel 2011 dal Consiglio di Amministrazione per il sostegno dei “progetti speciali”


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PROGETTO “DINAJPUR DIOCESE CREDIT UNION PROGRAM” Si chiama “Dinajpur Diocese Credit Union Program” ed è la Federazione che in Bangladesh si occupa del micro credito, ma anche della formazione dei dipendenti e dei soci, nonché degli aspetti riguardanti la salute in una terra povera, poverissima. Bangladesh, un tempo regione orientale del Pakistan, separata dalla parte occidentale dall’India. All’inizio degli anni Settanta si rese autonomo. La stragrande maggioranza della sua popolazione è di religione musulmana, ma piccole enclaves sono cattoliche. In una di queste il missionario padre Giulio Berutti ha messo in piedi un programma di micro credito, che significa finanziamenti di piccoli e piccolissimi progetti di sviluppo, esattamente come oltre un secolo fa fecero le Casse Rurali nella nostra terra. Si finanziano più volentieri le donne, che sono le vere protagoniste, i motori dello sviluppo. L’intervento della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella è servito proprio per finanziare delle iniziative che a noi possono sembrare minime, ma che in zone di grande povertà assumono un ruolo di grande importanza. Per questo il coordinatore di Credit Union Program esprime tutta la sua riconoscenza ai soci della Cassa Rurale per la sensibilità dimostrata. Permettere ad una donna di acquistare un vitello vuol dire aiutare un’intera famiglia a vivere. Quel vitello crescerà, diventerà produttore di latte e di carne, quindi garantirà un reddito, con il quale la signora restituirà i soldi e manterrà la famiglia.


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PROGETTO DI ATOUT AFRICAN

Dare un luogo sicuro e protetto ai bambini di Gnemasson, villaggio situato nel nord del Benin, area tra le più disagiate di un Paese già disagiato di suo, con mancanza di infrastrutture, acqua, elettricità e cibo. Questo il progetto di Atout African, l’organizzazione non governativa con cui ha collaborato la Cassa per realizzare la scuola materna inaugurata a metà gennaio di quest’anno. La scuola accoglie i bambini dai 3 ai 5 anni, i quali vengono lasciati soli durante il giorno dalle mamme che vanno al lavoro e rimangono al solo riparo della chioma di un gigantesco albero di mango in totale assenza di sorveglianza. In soli 6 mesi di lavoro, con la totale mancanza di strumentazione tecnica, è stata costruita una scuola materna composta di tre aule, servizi igienici, una cisterna di raccolta acque meteoriche, ufficio, magazzino ed un parco giochi, con l’obiettivo di ospitare 180 bambini. Architettonicamente si distingue dalle tradizionali strutture scolastiche di tipo coloniale e riprende invece le caratteristiche delle abitazioni locali “somba” per ricreare un ambiente simile a quello familiare, soprattutto in un percorso formativo delicato come quello dell’infanzia. E’ stato completamente realizzato con materiali locali e naturali (terra, legno, etc.) a sostegno dell’economia interna e della salvaguardia dell’ambiente. Il progetto ha suscitato grande interesse non solo tra la popolazione del villaggio, ma dell’intero Paese. E’ con un vivo spirito di gratitudine che l’Associazione Atout African, partner della Cassa in questo progetto, ringrazia sentitamente gli amministratori e i soci della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella per questo intervento molto importante.


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… e l’educazione al risparmio e la previdenza…

Educazione al risparmio Iniziativa zainetti Ogni anno La Cassa Rurale regala uno zainetto a tutti i bambini residenti nella propria zona operativa che frequentano l’ultimo anno di scuola materna. Insieme allo zainetto ai bambini viene consegnata una filastrocca che li invita a risolvere un indovinello. Presentandosi in filiale con la giusta soluzione all’enigma, ogni bambino riceve dalla Cassa una somma da accreditare sul proprio libretto a risparmio. Seppur in forma giocosa, l’iniziativa è volta a promuovere l’educazione al risparmio. La nostra esperienza ci conferma infatti che una tensione emotiva verso il risparmio che inizia fin da bambini aiuta a sviluppare nei giovani un corretto approccio all’economia ed alla crescita con valori sani ed equilibrati. Nel 2011 l’inziativa ha visto il coinvolgimento di oltre 40 scuole materne per un totale di 740 bambini. AperCassa Per avvicinare i giovani ai temi del risparmio e della previdenza, sabato 22 ottobre la filiale di Ponte Arche de La Cassa Rurale ha organizzato AperCassa, un evento dedicato ai residenti nelle Giudicarie Esteriori di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. All’ultimo piano della sede di via Marconi sono stati infatti allestiti dei punti informativi sui principali prodotti e servizi di risparmio e finanziamento. Ampio spazio è stato dato all’illustrazione di Incipit ed Interlabor, le iniziative di mutualità innovativa volte a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. La giornata si è infine chiusa con un momento conviviale, un happy hour in Cassa Rurale. La risposta è stata sorprendente: durante l’intero pomeriggio


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oltre 120 ragazzi si sono alternati nel chiedere informazioni e dettagli circa i conti correnti dedicati ai giovani, i finanziamenti a tasso zero per gli studenti, i prestiti agevolati per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, le soluzioni per il risparmio e strumenti di previdenza integrativa.

Previdenza e sicurezza Fondo Pensione e coperture assicurative Da qualche anno la nostra Cassa Rurale è impegnata nella sensibilizzazione della clientela sull’importanza della previdenza completare. È un tema piuttosto complesso e delicato, a cui riserviamo un tempo ed uno spazio dedicati. Lo scorso anno 710 clienti hanno aderito al nostro Fondo Pensione, avvalendosi del servizio di consulenza dei nostri collaboratori. Attraverso la collaborazione con una compagnia assicurativa del movimento cooperativo, offriamo inoltre la possibilità di sottoscrivere presso i nostri sportelli delle polizze assicurative in grado di soddisfare il bisogno di protezione e tutela per sé e per la propria famiglia. Di seguito elenchiamo le due polizze più diffuse tra la nostra clientela.Temporanea caso morte è una copertura assicurativa che prevede che, in caso di morte o di grave invalidità a seguito di infortunio o malattia, il capitale assicurato venga erogato a favore dei beneficiari designati in polizza. Al fine anno 2.061 clienti risultavano coperti da questa polizza. Altro domani patrimonio, che a fine anno è stata rinnovata e denominata Assihome, è una polizza multi-garanzie pensata per proteggere in maniera completa il patrimonio familiare da eventi che potrebbero danneggiarlo (incendio e garanzie complementari; furto, rapina e scippo; responsabilità civile; assistenza). A fine 2011 risultavano coperti da questa polizza assicurativa 1.216 clienti. Le condizioni di copertura proposte ed il costo sono stati più volte comparati con quelli della concorrenza: La Cassa Rurale può garantire l’assoluta competitività dei prodotti offerti ed è a disposizione per attività di consulenza per un’adeguata copertura dei rischi.

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Assicurazioni gratuite per i clienti La Cassa Rurale ha provveduto alla sicurezza ed alla tranquillità dei clienti anche con mezzi propri, sostenendo interamente il premio di due polizze assicurative, una a favore dei correntisti affidati e l’altra a favore dei titolari di carta di credito o di carta Bancomat. Annualmente la nostra Cassa sostiene un costo di circa 60.000 Euro cifra che normalmente gli altri istituti di credito recuperano dai clienti. Della polizza “Infortuni correntisti affidati” godono tutti i correntisti intestatari di un mutuo o di un affidamento. In caso di morte o di invalidità superiori al 44% causate da un infortunio, l’intestatario del mutuo o dell’affidamento viene risarcito fino ad un massimo di 75 mila Euro nel caso in cui abbia un solo rapporto o di 150 mila Euro nel caso in cui abbia in essere più affidamenti. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di sgravare le famiglie che vengono a trovarsi in un momento di estrema difficoltà dall’onere del rimborso del prestito. Della polizza “Uso fraudolento carte di credito/ debito” godono invece tutti i correntisti titolari di carta di credito o di carta Bancomat. La polizza copre i prelevamenti effettuati in modo fraudolento da terzi a seguito di furto, smarrimento o clonazione di carte di credito o carte Bancomat. Gli importi massimi risarcibili sono: 5 mila Euro per sinistro e per anno in caso di clonazione e 21 mila Euro per cliente e per anno assicurativo in caso di furto o smarrimento. Raffaella Marini - Vicedirettore Generale


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… nonché la coesione sociale…

Attività aggregative Passaggiando Lanciata per la prima volta nel 2010, Passaggiando è l’iniziativa riservata ai soci partecipanti alle assemblee territoriali ed all’assemblea generale ed i relativi accompagnatori. Attraverso Passaggiando La Cassa Rurale intende promuovere i luoghi, le tradizioni, la storia ed i sapori del territorio. Nel 2011, infatti, sono state organizzate 6 gite della durata di una giornata lungo tutta la zona operativa della Cassa. La prima parte della gita nelle Giudicarie Esteriori è stata scandita dalle visite al Castello medievale di Stenico ed alla cooperativa agricola COPAG, mentre nel pomeriggio i partecipanti sono stati accompagnati nell’Area Natura Rio Bianco del Parco Naturale Adamello Brenta ed infine allo stabilimento termale di Comano. Un’intera giornata è stata dedicata alla scoperta del centro storico del borgo di Bagolino e alla visita dello stabilimento dell’acqua Maniva e, prima della cena a base di pesce di lago, i soci hanno effettuato una gita in battello sul lago d’Idro. A fronte delle numerose iscrizioni, alla visita dell’Altopiano della Paganella sono state dedicate due giornate. Dopo il pranzo in quota sulla cima della Paganella, i partecipanti si sono recati a visitare una distilleria ed una cantina vinicola. Più vario il programma del Passaggiando in Valsabbia: visita al museo del Lavoro di Vestone, allo stabilimento della Ferriera Valsabbia di Odolo, alla Pieve di Bione e, per finire, cena a base di spiedo. Nel complesso l’edizione 2011 ha visto la partecipazione di 670 persone, di cui ben 528 soci.


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Socio coi fiocchi Nel 2011 La Cassa Rurale ha organizzato la quarta edizione di Socio coi fiocchi, la festa sulla neve organizzata per i soci e le loro famiglie. Oltre la metĂ dei 1.100 presenti ha utilizzato lo skipass giornaliero per sciare sulle pendici innevate della Paganella, mentre i restanti si sono dedicati al pattinaggio, al nuoto in piscina o a fare una passeggiata con le ciaspole nei boschi. Soci e famiglie si sono poi ritrovati presso il Palacongressi di Andalo per il pranzo a base di polenta carbonera.

Socio coi Fiocchi 2011


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La Cassa dei Bambini Domenica 4 settembre lungo il sentiero etnografico del Rio Caino si è tenuta la sesta edizione de La Cassa dei Bambini, la manifestazione organizzata dalla Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella. Nata nel 2006 con il duplice obiettivo di promuovere l’educazione al risparmio e di offrire a soci una giornata di divertimento con i propri figli scoprendo le bellezze del territorio, La Cassa dei Bambini ha riscosso negli anni un’adesione crescente. Oltre alla “location” (negli ultimi 3 anni la manifestazione si è tenuta presso la struttura Idroland, sulle rive trentine del Lago d’Idro), la grande novità 2011 è stata la presenza dei personaggi della trasmissione La Melevisione. Milo Cotogno, la strega Varana ed altri personaggi del Fantabosco hanno accompagnato i piccoli partecipanti lungo il sentiero. Nel pomeriggio sono stati attivati un laboratorio per la creazione di animaletti di carta, un laboratorio per confezionare cappelli da folletto e un laboratorio per la lavorazione del legno. Unica nota stonata le condizioni atmosferiche. Il cielo coperto fin dal mattino e le previsioni di pioggia nel pomeriggio hanno fatto desistere buona parte degli iscritti a partecipare: a fine giornata i presenti erano circa 700. La Cassa dei Bambini 2011


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… e lo sviluppo responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera”

La mutualità innovativa Incipit Nella primavera del 2011 si è conclusa la terza edizione di Incipit, il progetto di mutualità innovativa volto a favorire l’inserimento lavorativo nel nostro territorio di giovani laureandi e neolaureati. È un progetto ambizioso e lungimirante, che si propone di favorire in maniera concreta lo sviluppo del territorio attraverso il sostegno finanziario di progetti innovativi proposti dai nostri partner territoriali (enti ed aziende della nostra zona operativa) e condotti da giovani laureandi o neolaureati. La formula è semplice: da una parte ci sono gli enti e le aziende del territorio che propongono un progetto di sviluppo e innovazione per il loro ambito; dall’altra parte ci sono i giovani che intendono investire nel territorio le conoscenze acquisite nel proprio percorso di studi. In mezzo ci sta La Cassa Rurale che, promuovendo il bando e finanziando i singoli progetti (fino ad un massimo di 5.000 Euro l’uno), dà la possibilità alle aziende di attingere a risorse preparate e agli studenti dà modo di entrare in contatto con il mondo del lavoro. La terza edizione ha visto la realizzazione di 30 progetti di ricerca e sviluppo, condotti da 34 giovani laureandi e neolaureati in partnership con 27 enti ed aziende locali. Nel 2011 con Incipit la Cassa ha investito per lo sviluppo del territorio 69.000 Euro. Tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 La Cassa ha lavorato alla quarta edizione di Incipit, raccogliendo l’adesione di enti ed aziende per aprire poi il bando agli studenti verso la fine di aprile. Numerose sono state le adesioni di imprese ed enti, tanto che il bando 2012 può vantare ben 51 partner territoriali e 57 progetti.


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Interlabor Grazie alla collaborazione tra La Cassa Rurale e le proprie aziende clienti con filiali o importanti rapporti commerciali all’estero, nel 2010 è nato il progetto Interlabor. Interlabor è un progetto di mutualità innovativa promosso da La Cassa Rurale e come tale esso si propone di favorire l’inserimento lavorativo dei giovani, di creare singergie importanti sul territorio tra brillanti neolaureati ed aziende locali. La prima edizione, conclusasi nel 2011, ha visto l’attivazione di 7 stages (3 in Inghilterra, 2 a Cuba, 1 in Germania, 1 in Slovacchia). In ben 4 casi la collaborazione tra azienda e stagista è continuata anche al di fuori del progetto Interlabor, segnando un importante risultato ed incoraggiando la nostra Cassa a riproporre l’iniziativa anche per il 2012. 15.000 Euro è la somma investita da La Cassa per Interlabor, sottoforma di erogazione di borse di studio per i partecipanti.

Filiale di San Lorenzo

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Percorso formativo per gli albergatori Nel 2010, La Cassa Rurale per le proprie aziende clienti ha organizzato degli incontri seminariali dedicati all’approfondimento di alcuni aspetti relativi al marketing ed al controllo di gestione. Lo svolgimento del corso in due sedi diverse (una per le aziende turistiche dell’area nord ed una per le realtà industriali dell’area sud). Questo ha favorito la creazione di un gruppo di albergatori che hanno chiesto di approfondire ulteriormente degli aspetti di marketing turistico. Nel 2011 La Cassa ha organizzato per loro uno specifico percorso formativo incentrato sul tema della destagionalizzazione dell’offerta turistica. Agli incontri hanno partecipato una quindicina di operatori nel settore turistico. Aperitivo con l’innovazione Il 25 maggio dello scorso presso la biblioteca di Vobarno La Cassa Rurale, in partenership con Giornale di Brescia ed Università di Brescia, ha organizzato un “aperitivo con l’innovazione”. I dottorandi della facoltà di ingegneria di Brescia hanno avuto così modo di illustrare alle aziende presenti le ricerche che conducono in università. Lavori, in qualche caso già ultimati, che attendevano un’azienda per essere utilizzati, applicati. Lo spirito dell’evento era quello di favorire il contatto tra la ricerca universitaria e le imprese, tra chi studia e ricerca e chi può fare dell’innovazione il valore aggiunto per rilanciare l’economia locale.


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La mutualità tradizionale

Il sostegno allo sviluppo del territorio passa principalmente attraverso due strade: le inziative di mutualità innvoativa, dove la Cassa assume un ruolo attivo di stimolo all’innovazione, e gli interventi di mutualità tradizionale, attraverso cui la Cassa sostiene l’associazionismo locale ed i progetti formativi e culturali che contribuiscono alla crescita personale dei singoli individui e dell’intera comunità. A partire dal 2006 La Cassa Rurale ha infatti adottato un regolamento per l’assegnazione dei contributi di beneficenza e sponsorizzazione che privilegi i settori dell’istruzione e della cultura. Nel 2011 sono stati erogati contributi per circa 300.000 Euro così suddivisi per settore d’intervento: 12% Istruzione

23%

Cultura Sport dilettantistico 9%

Promozione turistico-economica Assistenza socio-sanitaria Edifici di culto Associazioni ricreative iniziative di aggregazione

2%

10%

16%

28%

Tra contributi di beneficenza e sponsorizzazione, interventi di pubblicità, acquisto libri ed interventi di beneficenza straordinaria, nel 2011 La Cassa Rurale ha investito 361.373,16 Euro in attività di mutualità tradizionale.



Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione Bilancio 2011



Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Introduzione

Signori Soci, la presente relazione è redatta, ai sensi delle vigenti disposizioni, al fine di illustrare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa e di descrivere l’andamento della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui la stessa opera. Anche per il 2011 possiamo rinnovare riflessioni e considerazioni già espresse nell’assemblea dello scorso anno circa le difficoltà del momento. La crisi, iniziata nel 2008 negli Stati Uniti come crisi finanziaria, poi mutata in crisi dell’economia reale, è divenuta, nel corso del 2010 e soprattutto del 2011, crisi del debito pubblico, con impatti pesanti anche per il nostro Paese. L’economia continua a soffrire. La ripartenza non sembra imminente. Per molto tempo il mondo occidentale ha adottato un modello di sviluppo basato soprattutto sulla crescita del consumo, e spesso su un eccesso di debito privato e pubblico, all’interno di un processo di forte finanziarizzazione dell’economia. La necessità di correzioni profonde nelle scelte dell’Italia era nota da anni. Il sistematico rinvio dei problemi, che consente di non affrontare i nodi nell’immediato, offre un vantaggio di corto respiro che, guardando oltre il breve termine, si trasforma in danno. Per non pagare un conto maggiorato, é necessario scegliere. Non c’è una salvezza che magicamente si produce senza un nostro intervento, non ci sono salvatori da attendere. Ci sono piuttosto soluzioni, da individuare e mettere rapidamente in pista. Questo vale per l’Italia, per le imprese, ma anche per la nostra banca. Nel 2011 la nostra Cassa Rurale ha raggiunto risultati in linea con le stime espresse nella scorsa relazione, che riteniamo soddisfacenti, tenuto conto del generale andamento registrato dalle Casse Rurali Trentine ed ancor più dalle BCC nel paese. La crisi economica finanziaria ha mantenuto elevato il cumulo delle rettifiche di valore sui crediti, peraltro pienamente assorbite dal margine finanziario prodotto. Grande impegno è stato volto a mantenere lo stock di finanziamenti in atto, rispetto alla pressione sulla raccolta ed agli impegni disposti dagli obiettivi di liquidità sanciti dalla normativa. Inalterato, anche se non scontato in questo contesto, l’impegno e le risorse finanziarie messe in campo dalla Cassa nella mutualità tradizionale ed innovativa, nelle attività sociali e formative a favore di soci, imprese e clienti. Il Consiglio di Amministrazione ritiene le scelte adottate coerenti con gli indirizzi strategici societari, volti a sostenere in tutte le proprie attività lo sviluppo sociale, culturale ed economico delle comunità e del territorio servito.


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Relazione del Consiglio di Amministrazione

bilancio sociale 2011

Conformità ai principi Ias/Ifrs.

Il bilancio al 31 dicembre 2011 è redatto in conformità ai criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standard (IFRS) e dagli International Accounting Standard (IAS) – emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed adottati dalla Comunità Europea secondo la procedura di cui all’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 – e secondo le disposizioni della Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti “Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”. Il Regolamento comunitario ha trovato applicazione in Italia per mezzo del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, entrato in vigore il 22 marzo 2005, il quale ha – tra l’altro – previsto l’applicazione obbligatoria dei suddetti principi internazionali ai bilanci individuali delle banche a partire dal 2006. Nell’ambito di tale contesto normativo, la Cassa Rurale ha redatto il bilancio al 31 dicembre 2011 in ossequio ai nominati standard internazionali IAS/IFRS e nel rispetto delle citate disposizioni della Banca d’Italia.

Gli aggregati finanziari

La raccolta La raccolta complessiva netta da clienti a fine 2011 ammontava a 787 milioni di Euro, con un incremento di circa 7 milioni di Euro (+0,88%).


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Tabella Sviluppo raccolta

Tabella sviluppo raccolta C/C

2010

2011

Scostamento % 10-11

262.629

298.308

13,59%

DR

57.229

68.804

20,23%

CD

6.753

10.441

54,61%

PCT

12.884

0

-100,00%

350.355

321.999

-8,09%

638

479

-24,92%

690.488

700.031

1,38%

12.560

10.713

-14,71%

Totale raccolta diretta lorda

703.048

710.744

1,09%

Risparmio amministrato (*)

51.097

56.497

10,57%

Obbligazioni Altre forme di raccolta Totale raccolta diretta netta Raccolta da cessione di attività (cartolarizzazione)

Risparmio gestito

38.963

30.924

-20,63%

90.060

87.421

-2,93%

Totale raccolta complessiva (al netto cartolarizzazioni)

780.548

787.452

0,88%

Totale raccolta complessiva (al lordo cartolarizzazioni)

793.108

798.165

0,64%

Totale raccolta indiretta

* al valore di mercato. Dati espressi in migliaia di Euro

Tabella sviluppo raccolta

2010

2011

Scostamento % 10-11

C/C

37,36

41,97

12,36%

DR

8,14

9,68

18,92%

CD

0,96

1,47

52,94%

PCT

1,83

0,00

-100,00%

49,83

45,30

-9,09%

0,09

0,07

-25,73%

1,79

1,51

-15,63%

100,00

100,00

Obbligazioni Altre forme di raccolta Raccolta da cessione di attività (cartolarizzazione) Totale raccolta diretta Importi espressi in % sul totale raccolta diretta

Complessivamente la crescita nel 2011 è proseguita a ritmo rallentato nella componente della raccolta diretta (circa + 10 milioni), mentre la quella indiretta si è contratta, anche per la contrazione dei valori a mercato degli strumenti finanziari. E’ proseguita la ricomposizione delIe diverse parti, anche a seguito delle nuova tassazione delle


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bilancio sociale 2011

rendite finanziarie e degli interventi del governo Monti. Rimane comunque confermata la preferenza verso i prestiti obbligazionari emessi dalla Cassa, in parziale flessione di circa 28 mln (-9,09%), che però rappresentano il 45,30% della raccolta diretta della Cassa. I pronti contro termine, per le ragioni anzidette, si azzerano a fine anno, mentre si inverte l’andamento dei certificati di deposito (+52.94%) . La raccolta a vista ha confermato l’espansione già espressa nel precedente esercizio sia nella componente c/c (+12,36%) che nei depositi a risparmio (+18,92%, +11 mln): in termini assoluti, peraltro, il contributo del tutto maggioritario è rappresentato dai conti correnti che crescono di oltre 35 mln di Euro. Le motivazioni di tale crescita sono in buona parte da addurre contemporaneamente al contesto di mercato ed alla nuova tassazione delle rendite finanziarie che ha indotto la clientela a privilegiare queste forme di raccolta. Nel corso del 2011sono stati collocati n. 24 prestiti obbligazionari per complessivi 106.379.000 Euro collocati: sono 7 i prestiti obbligazionari per i quali si è ampliato l’ammontare di emissione per far fronte alle richieste della nostra clientela. Si precisa che l’aggregato indicato in bilancio sotto la voce raccolta diretta (costituita dalla somma fra le voci 20+30+50 del passivo dello stato patrimoniale) risulta pari ad Euro 710.744.408 comprendendo anche la raccolta ricevuta a seguito dell’operazione di cartolarizzazione dei crediti effettuata nel 2006 per un importo residuo al 31.12.2011 pari a 10,71 milioni di Euro. Come illustrato nella sezione dedicata agli impieghi questa operazione è stata oggetto di “ripresa” nel passivo in base all’applicazione dei criteri IAS. La raccolta indiretta complessivamente amministrata dalla Cassa a fine 2011 ammonta a 87,42 milioni di Euro (-2,93%) determinata dalla decisa contrazione del risparmio gestito (-8mln, -20,63%), a fronte di una espansione del risparmio amministrato (+ 5mln, +10,57%). La componente del risparmio gestito nella raccolta indiretta è quindi scesa dal 43,26% al 35,37%. Gli affidamenti Nel corso nel 2011 la Cassa Rurale ha erogato maggiori impieghi a clienti imprese e famiglie per 5 milioni di Euro, con una crescita pari allo 0,75%. Il rapporto impieghi/depositi netti si è attestato al 97,83%. A fine anno il totale degli impieghi netti con la clientela ammontava a 684,8 milioni di Euro. L’operazione di cartolarizzazione di impieghi in bonis realizzata nel 2006 su 172 mutui ipotecari per complessivi 23,8 milioni di Euro, presentava a fine 2011 un saldo residuo di 11,18 milioni di Euro. Ai fini della rappresentazione in bilancio secondo i nuovi principi IAS detti mutui sono stati “ripresi” e quindi riesposti in bilancio in quanto non rispondenti ai requisiti dello IAS 39 per procedere alla cosiddetta


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“derecognition”. Conseguentemente si è proceduto all’iscrizione delle attività cartolarizzate ed allo storno della tranche dei titoli Junior sottoscritta per la parte relativa alle attività cedute. Nel corso del 2011 la nostra Cassa ha compiuto una serie di interventi a favore delle famiglie ed imprese in difficoltà con la rinegoziazione di 103 posizioni di mutuo per un totale di 32,6 milioni di Euro (52 alle imprese per 25,9 milioni e 51 a privati per 6,7 milioni di Euro), concedendo moratorie, rinegoziazioni dei piani di ammortamento, sospensioni. Negli ultimi 3 anni sono state rinegoziate 336 posizioni per complessivi 82,8 milioni di Euro. Analizzando l’evoluzione delle varie forme tecniche, illustrate nella seguente tabella, si riproduce il trend rilevato nel precedente esercizio che evidenzia una contenuta contrazione degli utilizzi nelle forme tecniche a breve termine, contrapposto dall’ampliamento dei finanziamenti a medio lungo termine. In tale scenario i fidi in conto corrente confermano un moderato riassetto (- 6 mln; -4,19%), stabili i finanziamenti per smobilizzo crediti (portafoglio salvo buon fine ed anticipi fatture: -0,88%) in correlazione alla persistente stagnazione dei fatturati delle aziende di produzione assistite. La quota dei finanziamenti in valuta risulta ormai del tutto residuale tanto che il decremento marginale va letto in termini assoluti (-0,5 mln ; - 8%). Per contro i finanziamenti a medio lungo termine ancora una volta segnano un aumento in termini percentuali (+2,59%) che, tenuto conto della rilevanza dello stock iniziale, rafforzano la prevalenza di tale forma tecnica nel comparto impieghi (dal 68,01% al 69,26%). Descrizione categoria Finanziamenti per anticipi s.b.f. e portafoglio

2010

2011

Scostamento % 10-11

44.703

44.311

-0,88%

Conti correnti

148.463

142.244

-4,19%

Mutui e altre sovvenzioni

462.305

474.274

2,59%

19.369

19.494

0,65%

4.883

4.486

-8,13%

679.723

684.809

0,75%

Sofferenze Finanziamenti in valuta e altri Totale Importi espressi in migliaia di Euro al netto di rettifiche

L’attività creditizia nei confronti della clientela si è estesa anche al comparto dei crediti di firma, costituiti dalle garanzie rilasciate dalla Cassa nell’interesse dei propri clienti, che a fine anno ammontavano a 36,8 milioni di Euro, contro i 37,9 milioni di Euro del 31.12.2010. Tra le garanzia rilasciate è ricompresa la garanzia implicita rilasciata a favore del Fondo di Garanzia Depositanti del Credito Cooperativo per 2.531.878 Euro. Passando all’esame della composizione dei crediti per cassa, si rappresenta di seguito la ripartizione per settore di attività economica ed il successivo confronto con i corrispondenti dati dell’esercizio precedente.


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Relazione del Consiglio di Amministrazione

Descrizione Famiglie consumatrici

2010

2011

Scostamento % 10-11

192.751

201.666

4,63%

8.815

7.160

-18,77%

60.638

65.454

7,94%

Amministrazioni pubbliche, enti ed altri settori Artigiani e altre famiglie produttrici Altre imprese produttrici Totale impieghi

bilancio sociale 2011

417.519

410.382

-1,71%

679.723

684.662

0,73%

Importi espressi in migliaia di Euro al netto di rettifiche

La ripartizione degli affidamenti per scaglioni di affidamento è rappresentata nella seguente tabella: Composizione affidamenti Classi importo Da 0,01 a 10.329,00 Euro

2010 Numero clienti

2011 Importo fidi

Numero clienti

Importo fidi

37,42%

1,72%

38,53%

1,84%

Da 10.329,01 a 25.823,00 Euro

19,11%

4,24%

17,69%

4,02%

Da 25.823,01 a 51.646,00 Euro

13,06%

6,38%

13,23%

6,62%

Da 51.646,01 a 129.114,00 Euro

16,57%

18,53%

16,91%

19,25%

Da 129.114,01 a 258.228,00 Euro

8,23%

19,17%

8,06%

19,16%

Oltre 258.228,01 Euro

5,60%

49,97%

5,58%

49,11%

100,00%

100,00%

100,00%

100,00%

Totale Dati espressi al netto di rettifiche

La lettura complementare dei dati esposti sostiene la coerenza delle azioni concrete della cassa con le politiche strategiche e del credito dichiarate. Il credito concesso è concentrato su famiglie consumatrici ed imprese, perseguendo l’obiettivo di puntare allo sviluppo delle iniziative imprenditoriali che caratterizzano il territorio servito. Resta residuale l’assistenza concessa alle amministrazioni ed enti pubblici. La distribuzione nelle classi d’importo, poi, testimonia lo sforzo in atto da tempo di privilegiare la distribuzione granulare dell’assistenza creditizia in tutti i segmenti, con un concentrazione rafforzata per numero ed importo cumulato nelle classi fino a 258.000 Euro. Nel 2011 le disposizioni normative hanno imposto una riclassificazione dei finanziamenti concessi ai settori produttivi secondo categorie del tutto nuove (codici ATECO). La complessità di attribuzione non ha consentito la riconfigurazione dei set degli anni precedenti. Si espone


Relazione del Consiglio di Amministrazione

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73

quindi di seguito la ripartizione delle attività di finanziamento ai settori produttivi secondo la nuova codifica ATECO. Composizione crediti ai principali settori produttivi:

CODICE ATECO (in ordine di incidenza)

IMPORTO NETTO

Inc. %

0 Totale

SENZA CODICE (in particolare famiglie consumatrici)

212.086.923,14

30,98%

55 Totale

Alloggio

87.694.400,69

12,81%

41 Totale

Costruzione di edifici

56.966.072,53

8,32%

25 Totale

Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)

38.850.692,47

5,67%

68 Totale

Attività immobiliari

32.013.823,31

4,68%

1 Totale

Coltivaz. Agricole e produz. Di prod. Animali, caccia e servizi connessi

29.238.611,26

4,27%

46 Totale

Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

28.180.374,40

4,12%

56 Totale

Attività dei servizi di ristorazione

25.112.299,30

3,67%

43 Totale

Lavori di costruzione specializzati

24.572.553,53

3,59%

47 Totale

Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

19.487.930,67

2,85%

16 Totale

Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi mobili)

15.552.306,29

2,27%

49 Totale

Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte

12.596.936,45

1,84%

45 Totale

Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli

11.692.033,54

1,71%

24 Totale

Metallurgia

8.731.858,49

1,28%

93 Totale

Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento

6.154.060,89

0,90%

38 Totale

Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali

5.988.394,48

0,87%

11 Totale

Industria delle bevande

5.290.105,30

0,77%

70 Totale

Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale

5.151.367,59

0,75%

82 Totale

Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese

5.100.219,33

0,74%

22 Totale

Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche

4.653.372,07

0,68%

28 Totale

Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca

4.589.797,03

0,67%

10 Totale

Industrie alimentari

4.384.569,56

0,64%

35 Totale

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

3.924.131,24

0,57%

42 Totale

Ingegneria civile Altri 39 settori con % singolarmente inferiori allo 0,50% Totale complessivo

3.774.498,06

0,55%

32.874.236,88

5%

684.661.568,50

100%


74

Relazione del Consiglio di Amministrazione

bilancio sociale 2011

Le sofferenze lorde si attestano a 29.659.835 Euro contro i 26.678.914 Euro dello scorso esercizio con un aumento del 11,17% (valori al netto delle rettifiche: 19.494.029 contro 19.369.271); gli incagli crescono del 15,52% a 52.988.321 Euro. L’incremento deriva sia dal normale decadimento di posizioni affidate che dalle crisi aziendali innescate dallo sfavorevole ciclo economico e finanziario. Tutte le posizioni iscritte a sofferenza ed incaglio sono state oggetto di valutazione analitica ed il relativo valore netto corrisponde prudenzialmente al valore di recupero del credito anche tenuto conto delle garanzie che assistono le diverse posizioni. La valutazione della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate sono stati oggetto di verifiche da parte della società certificatrice del bilancio. Andamento crediti anomali

2010 lordo

2011 lordo

Var. 10 - 11

Sofferenze

26.678.914

29.659.835

2.980.921

11,17%

Incagli

45.869.571

52.988.321

7.118.750

15,52%

9.408.186

8.907.336

- 500.850

-5,32%

81.956.671

91.555.492

9.598.821

11,71%

Crediti andamento anomalo Totale crediti anomali per cassa

Var. % 10 - 11

L’andamento degli indicatori sui crediti anomali della nostra Cassa è rappresentato nelle seguenti tabelle: Crediti anomali lordi

2010

2011

Crediti andamento anomalo/Crediti per cassa

11,89%

13,13%

Partite incagliate/Crediti per cassa

6,65%

7,60%

Sofferenze/Crediti per cassa

3,87%

4,25%

38,18%

41,85%

Sofferenze/Patrimonio di Vigilanza

Crediti anomali al netto rettifiche

2010

2011

Crediti andamento anomalo/Crediti per cassa

10,87%

11,80%

Partite incagliate/Crediti per cassa

6,64%

7,66%

Sofferenze/Crediti per cassa Sofferenze/Patrimonio di Vigilanza

2,85%

2,85%

27,72%

27,51%

L’andamento dei crediti ad andamento anomalo della Cassa, seppure significativo, va opportunamente confrontato con un sistema di riferimento ampio. Riportiamo quindi un estratto delle analisi condotte da Federcasse sull’insieme delle BCC/CR a fine 2011 in comparazione con il sistema bancario complessivo (circ. FDC –OUT -246 – 12 14/03/2012)


Relazione del Consiglio di Amministrazione

cassa rurale giudicarie valsabbia paganella

75

“I crediti in sofferenza delle BCC sono cresciuti a ritmi elevati, superiori a quelli degli impieghi (+24,5 per cento). Il rapporto sofferenze/impieghi è conseguentemente cresciuto e ha raggiunto il 5,2 per cento a dicembre 2011 dal 4,2 per cento dell’anno precedente. Ciononostante, il tasso di incremento dei crediti in sofferenza delle banche della categoria si è mantenuto nel corso dell’anno costantemente inferiore a quello registrato nella media dell’industria bancaria.” Andamento sofferenze BCC vs.SISTEMA (var.% annua)

47,5% 43,0%

33,1%

42,1%

42,4%

40,3% 33,7% 32,6%

36,4%

39,9%

29,7%

29,5%

28,1% 24,5%

dic-09

mar-10

SISTEMA

giu-10

set-10

37,6%

32,2% 31,6%

dic-10

mar-11

giu-11

set-11

24,5%

dic-11

BCC

L’incremento generalizzato delle partite anomale nel sistema bancario denuncia lo stato di diffusa difficoltà finanziaria ed economica di imprese e privati, causata dalla recente crisi. Lo sviluppo degli indici documenta, a prescindere dallo stock in atto, un andamento nella nostra Cassa più rallentato rispetto alla media del sistema bancario. Le nuove politiche del credito, introdotte nel 2008 e messe a regime nel 2009 con implementazioni costanti nel 2010 e 2011, hanno contenuto la concentrazione dei rischi per controparte, assicurando nel contempo l’acquisizione, anche sulle posizioni già in essere di maggiori garanzie. Nel contempo la combinata crescita della dotazione patrimoniale della Cassa e la diminuzione pilotata dell’ esposizione complessiva dei grandi clienti affidati ha ridotto al 31.12.2011 ad una sola unità i cosiddetti “grandi rischio a valore ponderato” verso clientela. Le politiche di gestione del rischio di credito sono dettagliate nella parte E della Nota Integrativa. Nel corso del 2011 sono state esaminate n. 4.933 richieste di affidamento per un totale di 436,7 milioni di Euro, in riduzione rispetto agli esercizi precedenti. La ripartizione delle delibere di concessione fido fra i vari Organi deliberanti, illustrata nella tabella seguente, documenta la concentrazione operativa, rappresentata


76

Relazione del Consiglio di Amministrazione

bilancio sociale 2011

dal numero di pratiche valutate, direttamente sostenuta dalla struttura esecutiva. In essa si ricomprendono sia le decisioni assunte dalla Direzione Generale che quelle formulate dall’Istruttore Senior, sulla base delle deleghe conferite dal Consiglio per dare maggiore correttezza al processo operativo e decisionale e risposta tempestiva alle richieste della clientela. Tuttavia, l’effetto congiunto della rimodulazione delle deleghe alla struttura esecutiva e l’aumento dei fidi per singola controparte hanno indotto una maggiore concentrazione delle delibere in capo agli Organi deliberanti apicali. In particolare il Consiglio di Amministrazione ha svolto il ruolo deliberativo determinante (nel 2011 il 63,98% dell’importo cumulato di fidi deliberati contro il 61,82% del 2010). 2010 Organo deliberante

2011

Numero pratiche

Importi

Numero pratiche

Importi

Istruttore Senior

1.168

25.202

946

22.286

Direzione Generale

2.714

101.848

2.676

96.412

Consiglio di Amministrazione

1.235

303.030

1.058

279.410

15

1.870

19

774

323

58.217

234

37.841

5.455

490.167

4.933

436.723

Presidente Comitato Esecutivo Totali Importi espressi in migliaia di Euro

Attività finanziarie e posizione interbancaria

Le disponibilità liquide per cassa ed il portafoglio titoli nel 2011 sono cresciuti di 20,9 milioni di Euro (+31,46%), principalmente per l’ espansione delle attività finanziarie disponibili alla vendita, come documentato nella tabella riepilogativa seguente:


Relazione del Consiglio di Amministrazione

77

cassa rurale giudicarie valsabbia paganella

ATTIVITà FINANZIARIE

2010

2011

Var % 10-11

Cassa e disponibilità liquide

6.176

6.649

7,66%

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

1.033

350

-66,12%

Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totali

-

-

-

59.489

80.685

35,63%

-

-

-

66.698

87.684

31,46%

Rinviando alla Nota Integrativa il dettaglio delle altre partite, precisiamo che la composizione dell’aggregato “attività finanziarie disponibili per la vendita” è il seguente: 2010

2011

Var % 10-11

Titoli di debito

54.198

75.423

39,16%

Titoli di capitale

4.589

4.696

2,33%

Quote di O.I.C.R.

702

566

-19,37%

59.489

80.685

35,63%

Totali

Tra i titoli di capitale sono comprese le partecipazioni detenute nel capitale di società promosse dal movimento del Credito Cooperativo e di società o enti comunque strumentali allo sviluppo dell’attività della banca. I titoli di debito sono principalmente costituiti da titoli emessi dallo Stato Italiano; l’incremento è stato sostenuto da parte della liquidità generata dall’operazione Long Term Refinancing Operation (finanziamenti con garanzia BCE), che ha portato liquidità per 36 mln a fronte di titoli depositati come collaterale per 44,2 mln. Un terzo della liquidità della stessa operazione è invece confluita nel deposito vincolato presso Cassa centrale Banca spa, generando l’incremento rilevabile dalla tabella descrittiva seguente. CREDITI VERSO BANCHE Depositi liberi e C/C corrispondenza Depositi vincolati Depositi vincolati ROB Totali

2010

2011

Var % 10-11

18.373

5.452

-70,33%

2.120

12.132

472,26%

6.093

6.862

12,62%

26.586

24.446

-8,05%


78

Relazione del Consiglio di Amministrazione

bilancio sociale 2011

Il patrimonio netto Al 31.12.2011 il patrimonio netto, tenuto conto della quota di utile che si propone di devolvere a riserva, ammonta a Euro 57.292.017 e confrontato col dato del 31.12.2010, risulta diminuito del 2,34%. La sua composizione è dettagliata nella seguente tabella, dalla quale si evince che la diminuzione deriva interamente dallo scarto delle “Riserve da valutazione” (-3.448.643 Euro). Tale decremento deriva sostanzialmente dalle variazioni di fair value degli strumenti finanziari classificati tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” rilevate nell’esercizio e principalmente ascrivibili a titoli di Stato italiani, le cui quotazioni hanno risentito delle incertezze sul debito sovrano che hanno negativamente caratterizzato l’andamento dei mercati finanziari condizionando pesantemente i relativi corsi. Patrimonio netto

2010

2011

Var % 10-11

Capitale sociale

18.341

18.504

0,89%

Sovrapprezzi di emissione Riserve da valutazione Riserve Patrimonio netto Quota utile annuale devoluto a riserva Patrimonio netto finale

441.547

461.893

4,61%

2.763.277

-685.366

-124,80%

52.926.901

55.439.726

4,75%

56.150.066

55.234.757

-1,63%

2.512.826

2.057.260

-18,13%

58.662.892

57.292.017

-2,34%

Importi in Euro

Per quanto concerne la composizione e l’entità del Patrimonio di Vigilanza, si fa rinvio a quanto illustrato nell’apposita sezione della Nota Integrativa (cfr. “Parte F – Informazioni sul patrimonio”). La Banca, comunicando la propria scelta alla Vigilanza, si è avvalsa dal 2010 della facoltà di adottare il cosiddetto approccio “simmetrico” nel trattamento delle riserve da rivalutazione relative ai titoli di debito detenuti nel portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available For Sale – AFS)” ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali). In tal modo si neutralizzano completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009 limitatamente ai soli titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’UE. Con riguardo all’applicazione della metodologia standardizzata per la determinazione del requisito patrimoniale minimo per il rischio di credito, ai fini della determinazione dei fattori di ponderazione delle esposizioni comprese nel portafoglio “Amministrazioni centrali e banche centrali”, nonché – indirettamente - di quelle rientranti nei portafogli “Intermediari vigilati”, “Enti del settore pubblico” ed “Enti


Relazione del Consiglio di Amministrazione

cassa rurale giudicarie valsabbia paganella

79

territoriali, la Banca in sede di adeguamento a Basilea 2 ha deliberato di utilizzare le valutazioni del merito creditizio rilasciate dalla ECAI Moody’s, agenzia autorizzata dalla Banca d’Italia. Il downgrading applicato a ottobre 2011 dall’Agenzia Moody’s ha portato il giudizio dell’Italia da Aa2 ad A2 e, sulla base del mapping della Banca d’Italia, determinato per i rating a lungo termine il passaggio alla classe di merito di credito 2. Ciò ha comportato un aggravio della ponderazione delle esposizioni verso intermediari vigilati italiani con durata originaria superiore ai 3 mesi e degli enti del settore pubblico (dal 20 al 50%). Tale aggravio ha trovato riflesso anche nelle ponderazioni delle garanzie rilasciate da tale tipologia di controparti e, quindi, anche dai consorzi fidi iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 Tub. Il successivo ulteriore declassamento, applicato a febbraio 2012, non ha determinato il passaggio alla classe di merito di credito successiva, non incide, quindi, al momento sugli assorbimenti patrimoniali a fronte dei rischi assunti. Sulla base della normativa prudenziale vigente, al 31.12.2011 rientrano nella definizione di esposizioni scadute (past due) le sofferenze, le partite incagliate, le esposizioni ristrutturate, scadute o sconfinanti da oltre 90 giorni Con riguardo a tali ultime, il 1° gennaio 2012 si è concluso il periodo di deroga concesso alle banche italiane per la segnalazione come past due degli scoperti e degli sconfinamenti continuativi dopo 180 giorni anziché 90 limitatamente alle esposizioni rientranti nei seguenti portafogli regolamentari: - esposizioni verso enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico - esposizioni verso imprese e altri soggetti - esposizioni al dettaglio Nel corso degli ultimi mesi dell’anno la banca ha attentamente valutato le implicazioni sulla determinazione dei requisiti patrimoniali e sulla relazione con la clientela di tale ricorrenza. Le dinamiche di patrimonio di vigilanza, attività di rischio ponderate e requisiti prudenziali della Cassa Rurale sono così descritte:

A) Patrimonio di Base

2010

2011

Var % 10-11

55.873.506

57.875.725

3,58%

B) Patrimonio di Vigilanza

69.869.855

70.863.996

1,42%

C) Attività di rischio ponderate (*)

672.198.350

672.891.547

0,10%

Tier 1 capital ratio (rapporto A/C)

8,31

8,60

3,48%

Total capital ratio (rapporto B/C)

10,39

10,53

1,32%

La diversa dinamica del patrimonio di base e del patrimonio di Vigilanza è da ricondurre al fatto che il primo viene interamente alimentato dall’utile netto annuale destinato a riserve, mentre il secondo, comprendente anche le passività subordinate computabili, sconta la quota annuale di ammortamento delle medesime.


80

Relazione del Consiglio di Amministrazione

bilancio sociale 2011

Quanto ai requisiti prudenziali di vigilanza il coefficiente di capitale complessivo (total capital ratio) si attesta al 10,53% (rispetto al 10,39% del 31/12/2010), mentre il tier 1 ratio risulta pari al 8,60% (rispetto al 8,31% del 31/12/2010). Raffrontando tali dati con le risultanze nazionali (circ. Federcasse FDC –OUT -246 – 12 14/03/2012) si rileva che a settembre 2011 (ultima data disponibile) il tier 1 ratio ed il total capital ratio delle BCC erano pari rispettivamente al 14,2 % ed al 15,2 % , stazionari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; quelli dei primi cinque gruppi bancari nazionali si collocavano rispettivamente al 10,2 % e al 13,6 %.


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81

I risultati gestionali

Il conto economico 2011 è sinteticamente raffrontato nella seguente tabella con i dati dei due esercizi precedenti. Conto Economico Riclassificato

2010

2011

Var % 10-11

Margine di interesse

16.018.107

15.410.889

-3,79%

Commissioni nette

5.060.593

5.415.559

7,01%

Altre componenti finanziarie

- 243.486

75.457

130,99%

Margine di intermediazione

20.835.214

20.901.905

0,32%

Rettifiche/ riprese di valore nette

- 2.868.725

- 3.476.500

21,19%

Risultato netto della gestione finanziaria

17.966.489

17.425.405

-3,01%

Costi operativi

- 14.286.651

- 13.816.327

-3,29%

(928)

(1.593)

71,66%

Utili/ Perdite da cessione di investimenti Utile al lordo delle imposte

3.678.910

3.607.485

-1,94%

Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente

- 856.409

- 1.254.640

46,50%

Utile d'esercizio

2.822.501

2.352.845

-16,64%

Importi in Euro

Il margine d’interesse La Gestione denaro rappresenta, al pari degli esercizi precedenti, la quota prevalente nella determinazione del risultato economico. Il bilancio sintetizza gli interessi da clientela, quelli originati dalla gestione liquidità presso banche, gli interessi maturati sul portafoglio titoli, gli interessi sui crediti d’imposta e gli interessi sui derivati. La differenza fra flusso di interessi attivi percepiti, pari a 29,5 milioni di Euro, e quello di interessi passivi riconosciuti, pari a 14,1 milioni di Euro, produce un margine di 15,4 milioni di Euro con una diminuzione di circa 600.000 Euro (-3,79%). 2010

2011

Var % 10-11

Interessi attivi e proventi assimilati

28.009.363

29.474.310

5,23%

Interessi passivi e oneri assimilati

- 11.991.256

- 14.063.421

17,28%

16.018.107

15.410.889

-3,79%

Margine di interesse Importi in Euro

La contrazione del margine interesse è da attribuire alle diverse dinamiche del costo di raccolta ed impieghi ed al minor contributo delle operazioni di copertura. In particolare la generale crisi di liquidità e la conseguente tensione concorrenziale degli operatori sul mercato hanno spinto il costo della raccolta, mentre le manovre sugli impieghi non hanno conseguito un correlato adeguamento dei tassi praticati ; lo spread su clientela è oscillato attorno al livello


82

Relazione del Consiglio di Amministrazione

bilancio sociale 2011

del 2%. Le operazioni di copertura hanno registrato una minor contribuzione di Euro 1,20 mln rispetto al 2010, non pienamente bilanciate dall’aumento degli interessi da titoli di proprietà (+ 0,9 mln Euro rispetto al 2010). Gli interessi attivi percepiti sui finanziamenti a clientela aumentano del 5,23%, mentre gli interessi passivi pagati sui depositi sono cresciuti in misura maggiore, pari al 17,28%. Va precisato che questi ultimi sono stati abbattuti dell’excess spread (94.000 Euro) da interessi titoli junior relativi all’operazione di cartolarizzazione. Il margine di intermediazione Aggiungendo al margine di interesse le commissioni nette e le altre componenti finanziarie si ottiene il Margine di Intermediazione, che rimane sostanzialmente stabile (+0,32%) e raggiunge 20,9 milioni di Euro (20,8 milioni nel 2010). 2010

2011

Var % 10- 11

Margine di interesse

16.018.107

15.410.889

-3,79%

Commissioni nette

5.060.593

5.415.559

7,01%

Dividendi

118.835

114.655

-3,52%

Risultato dell'attività di negoziazione

20.597

10.176

-50,59%

Risultato dell'attività di copertura

288.647

127.870

-55,70%

Utili da cessione/riacquisto attività e passività finanziarie

- 577.618

- 137.531

-76,19%

Risultato delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

- 93.947

- 39.713

-57,73%

20.835.214

20.901.905

0,32%

Margine di intermediazione Importi in Euro

L’aggregato “Commissioni nette” sintetizza il risultato delle commissioni attive e passive da servizi; segna un rialzo del 7,01% e rappresenta da sempre con 5,4 milioni di Euro il contributo aggiuntivo di maggior rilievo al margine di intermediazione. Alla variazione in aumento contribuiscono la messa a regime della commissione di messa a disposizione fondi (circa + 200.000 Euro) e l’aumento dei rapporti e dei volumi transati. In leggera contrazione è il contributo dei dividendi da partecipazione (-3,52%; -4.180 Euro) , generati in parte quasi esclusiva dai flussi della holding La centrale Finanziaria spa. La composizione della voce “Risultato dell’attività di negoziazione” ha subito, nel 2011, una sostanziale modifica degli elementi che lo compongono. In particolare: - la chiusura delle gestioni patrimoniali, azionaria e obbligazionaria, presso CCB ha generato perdite per 47 mila Euro. - la valutazione dei derivati impliciti scorporati nell’anno 2011


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(opzioni cap/floor), secondo quanto previsto dallo IAS 39 § 11, ha prodotto proventi positivi per 26 mila Euro. - la negoziazione in cambi ha prodotto proventi per 28 mila Euro. Complessivamente i profitti da negoziazione si comprimono ulteriormente (-50,59%; -10.421 Euro). Il risultato dell’attività di copertura esprime il differenziale della valutazione delle passività (obbligazioni emesse) e, marginalmente, delle attività coperte (mutui a tasso fisso) e dei relativi derivati posti in essere dalla Cassa a copertura secondo la modalità hedge accounting. Il risultato positivo è correlato principalmente al parziale recupero dello scarto di valutazione derivante esclusivamente da fluttuazioni di mercato. Tutti i derivati detenuti dalla Cassa Rurale hanno esclusivo carattere di copertura, come sancito dalle disposizioni statutarie, assicurando il contenimento dei rischi derivanti da variazioni dei tassi. La cessione di attività finanziarie ha prodotto una perdita di -137.531 Euro, in recupero rispetto all’uguale fenomeno registrato nel 2010 (-577.618 Euro). Tale esito è generato da flussi finanziari contrapposti: la componente principale è rappresentata dalle perdite registrate nella cessione di crediti deteriorati (Euro -267.345; nel 2010 Euro -650.826), bilanciata parzialmente dall’utile generato dalla vendita di titoli di stato detenuti nel portafoglio AFS (Euro 88.466; nel 2010 Euro 12.409) e dalla negoziazione di passività finanziarie (Euro 41.378; nel 2010 Euro 60.799). Il risultato delle attività/passività finanziarie valutate al fair value, riduce anch’esso il margine di intermediazione, ma con un importo ancora più contenuto rispetto al 2010 ( -39.713 Euro rispetto a -93.947 Euro). Questa voce, i cui componenti sono dettagliatamente rappresentati in Nota integrativa, accoglie le plusvalenze e le minusvalenze originate dalla valutazione al fair value delle passività finanziarie classificate nel portafoglio fair value option e dei relativi contratti derivati di copertura (obbligazioni a tasso fisso oggetto di copertura da avverse variazioni di tasso di interesse per mezzo di contratti derivati, emesse dalla Cassa fino al 31.12.2006). Le oscillazioni di tale voce, correlate alla durata residua degli strumenti finanziari oggetto di valutazione ed alle variazioni delle curve tassi, si manifesteranno per l’ultima volta nel 2012 per l’estinzione delle passività finanziarie in corso: la voce 50 del passivo documenta la loro riduzione da 7.654.964 Euro del 2010 a 5.210.540 Euro nel 2011.


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bilancio sociale 2011

Il risultato netto della gestione finanziaria Apportando al Margine di intermediazione la correzione generata dalle rettifiche/riprese di valore nette si giunge al risultato netto della gestione finanziaria. Le correzioni citate esprimono la variazione netta di valore dei crediti e delle attività finanziarie possedute dalla banca. 2010

2011

Var % 10-11

Margine di intermediazione

20.835.214

20.901.905

0,32%

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti ed attività finanziarie

- 2.868.725

- 3.476.500

21,19%

Risultato netto della gestione finanziaria

17.966.489

17.425.405

-3,01%

Importi in Euro

In particolare gli importi sopra riportati (-3.476.500 Euro) sono interamente riconducibili al comparto crediti e rappresentano la somma algebrica delle rettifiche di valore (per perdite, variazioni per attualizzazione su crediti non performing, svalutazioni forfetarie su crediti performing) e delle riprese di valore (recuperi in conto capitale, interessi di attualizzazione su crediti non performing, recuperi di svalutazione forfetarie su crediti performing). Numerosità ed importo complessivo delle posizioni non performing sono aumentati anche per le ricadute della crisi finanziaria ed economica, che manifestatasi nel 2009 si è aggravata nel 2011. La valorizzazione analitica di queste partite è stata effettuata, rettificando in modo quasi totale le posizioni meno assistite da garanzie, con successiva verifica in dettaglio dei certificatori del bilancio. Dettaglio composizione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento 2011

Rettifiche valore nette su crediti deteriorati Riprese valore nette su crediti deteriorati Rettifiche/ Riprese nette su crediti Rettifiche valore nette su attività finanziarie disponibili per la vendita

Analitiche

Collettive

Totale

-4.783.520

-697.795

-5.481.315

1.244.867

759.948

2.004.815

-3.538.653

62.153

-3.476.500

-

-

Rettifiche valore nette su altre operazioni finanziarie (garanzie rilasciate e titoli fuori mercato)

0

0

Riprese valore nette su altre operazioni finanziarie (garanzie rilasciate e titoli fuori mercato)

0

0

Rettifiche/ Riprese nette su altre operazioni finanziarie (garanzie rilasciate e titoli fuori mercato)

0

0

Totale rettifiche/ riprese nette

- 3.538.653

62.153

- 3.476.500


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Nell’esercizio sono state operate rettifiche di valore su 54 posizioni e riprese di valore su 8 posizioni. Le posizioni a sofferenza che al 31.12.2011, dopo le rettifiche, presentano ancora saldo positivo sono complessivamente 117. Alla stessa data le posizioni ad incaglio sono 193. Complessivamente le posizioni anomale attive, come appena definite, ammontano a 484 su un totale di 6.202 clienti affidati.

2010

2011

Rettifiche di valore operate nell'esercizio

35

54

Riprese di valore operate nell'esercizio

27

8

Sofferenze con saldo attivo post rettifica/ripresa

113

117

Posizioni ad incaglio Posizioni anomale attive

152

193

497

484

I costi operativi L’aumento del numero di sportelli con l’apertura degli sportelli di Odolo ed Agnosine, la crescita dei volumi intermediati, la connessa assistenza diretta a soci e clienti, oltre al correlato presidio delle funzioni di supporto centrale e presidio dei rischi, nonché il carico degli aumentati adempimenti normativi, non ha impattato sul costo complessivo del personale dipendente, aumentato nel 2011 di 4 unità. Il costo complessivo si è ridotto di 90.655 Euro (-1,06%). Sul Fondo TFR dei dipendenti il ricalcolo del debito a scadenza con le nuove curve tasso, effettuato alla data di bilancio, ha determinato un accantonamento ai fini dello IAS 39 di 28.000 Euro, generando una ripresa di valore di 16.476 Euro rispetto all’importo computato contabilmente nel corso dell’anno ex art.2120 cod. civ.. Complessivamente ora il fondo TFR computato secondo le metodologie previste dallo IAS 19 differisce dal fondo inteso quale debito verso i dipendenti ai sensi dell’art. 2120 cod. civ. per circa 193 mila euro. Nelle spese per il personale (voce 150a) sono stati computati, secondo quanto disposto dall’Organo di Vigilanza, “Oneri funzionalmente connessi con il Personale” (quali ad es. costi assicurativi, buoni pasto, costi di formazione) applicando il principio IAS 19 “Employee Benefits”. Le altre spese amministrative, connesse al numero degli sportelli e delle persone occupate, ai volumi intermediati ed alle esigenze tecniche della struttura operativa, sono dettagliate nella nota Integrativa - parte C.; complessivamente crescono di Euro 179.304 (+ 3,27%)


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Spese per il personale

bilancio sociale 2011

2010

2011

Var %10-11

-8.525.179

- 8.434.524

-1,06%

Altre spese amministrative

- 5.484.095

- 5.663.399

3,27%

Spese amministrative

-14.009.274

- 14.097.923

0,63%

Importi in Euro

Il rapporto tra le spese amministrative (voce 150 CE) e il margine di intermediazione (voce 120 CE) si attesta al 67,45%, in lieve peggioramento di 21 punti base rispetto al 2010 (67,24%). L’esito riviene dall’ordinario aumento dei costi gestionali, seppur marginale, e dalla mancata espansione dei ricavi lordi. Il valore percentuale sintetizzato da questo indicatore, che rappresenta un significativo elemento di valutazione dell’efficienza delle banche, esprime il posizionamento realizzato. Il risultato, pur migliore di quanto realizzato nel 2011 dalla media delle BCC-CR italiane (71,60%), grazie all’aumento del margine di intermediazione, va misurato con l’obiettivo di perseguire il target di riferimento europeo (ratio inferiore al 60%)

Cost income

2010

2011

Var % 10-11

Totale BCC*

67,24%

67,45%

0,31%

71,60%

(Fonte: circolare statistica Federcasse 217-12 del 7.3..2012)

La corrente impostazione contabile ha previsto il raggruppamento nei costi operativi di poste di rettifica, in passato correttive del Risultato lordo di gestione. Gli accantonamenti per rischi ed oneri presentano un saldo di Euro 11.947. Alla sua composizione concorrono algebricamente riprese sul Fondo per controversie legali (+133.000 Euro) e oneri di attualizzazione sul medesimo (-13.000 Euro), oltre ad un accantonamento disposto per il preannunciato intervento (-104.000 Euro) deliberato dal Fondo di garanzia dei Depositanti a favore di 14 BCC. Le Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali ammontano complessivamente ad Euro 798.239 e rappresentano gli ammortamenti dei cespiti. L’importo evidenziato appare marginalmente diminuito rispetto all’esercizio precedente. Gli Altri oneri/proventi di gestione esprimono un valore positivo di Euro 1.069.640 che rappresenta lo sbilancio tra oneri (circa Euro 179.000) e proventi (circa Euro 1.249.000). Dal dettaglio, analiticamente precisato in Nota integrativa, si evince che tra gli oneri di gestione assumono rilevanza principale gli interventi definiti e contabilizzati disposti dal Fondo Garanzia dei Depositanti a favore di altre BCC (complessivamente Euro 66.000 circa) oltre


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agli ammortamenti delle spese per migliorie di beni di terzi (Euro 105.000 circa); tra i proventi predomina il recupero di imposte e tasse indirette (Euro 1.071.000 circa). Complessivamente i costi operativi si attestano ad Euro 13.816.327 con una diminuzione di 470.324 Euro (-3,29%) rispetto al 2010. 2010

2011

Var % 10-11

- 14.009.274

- 14.097.923

0,63%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

- 466.597

11.947

-102,56%

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali

- 809.391

- 798.239

-1,38%

Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali

- 2.983

- 1.752

-41,27%

1.001.594

1.069.640

6,79%

- 14.286.651

- 13.816.327

-3,29%

Spese amministrative

Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Importi in Euro

L’utile del periodo Il Risultato netto della gestione finanziaria, decurtato dei costi operativi ed adeguato dagli utili da cessioni di investimenti (determinati dalla cessione di cespiti obsoleti), produce un utile ante imposte pari a Euro 3.607.485 contro i 3.678.910 Euro del 2010. Il prelievo fiscale aumenta fortemente da -856.409 Euro del 2010 a -1.254.640 Euro del 2011. Gli effetti osservabili di tale variazione derivano principalmente: - ai fini IRAP dal venire meno dei benefici del 2010 per circa 163 mila Euro connessi alla cessione di crediti e dall’aggravio nel 2011 delle aliquote IRAP del 1,33%, pari a 190 mila Euro. - ai fini IRES da minori benefici fiscali per 46 mila Euro da minori detrazioni del 55% su ristrutturazioni e da maggior onere per 20 mila Euro da indeducibilità del 4% degli interessi passivi. L’utile netto risulta quindi pari a 2.352.845 Euro con una variazione del -16,64%. 2010 Risultato netto della gestione finanziaria Costi operativi Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile al lordo delle imposte

2011

Var % 10-11

17.966.489

17.425.405

-3,01%

- 14.286.651

- 13.816.327

-3,29%

- 928

- 1.593

71,66%

3.678.910

3.607.485

-1,94%

Imposte sul reddito dell'esercizio

- 856.409

- 1.254.640

46,50%

Utile netto

2.822.501

2.352.845

-16,64%

Importi in Euro


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Gli indicatori di efficienza della Cassa negli ultimi due anni evidenziano uno sviluppo delle masse e del margine di intermediazione per ciascun dipendente, nonché delle masse gestite per ogni sportello. Indici di efficienza Masse intermediate NETTE / sportello Masse intermediate NETTE / dipendenti effettivi Margine intermediazione NETTO / dipendenti effettivi

2010

2011

73.014

66.921

12.271

11.970

175.086

169.934

Il sistema dei controlli interni

La normativa di vigilanza impone alle banche di dotarsi di adeguati sistemi di rilevazione, misurazione e controllo dei rischi, ovvero di un adeguato sistema dei controlli interni. Tale sistema è costituito dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali, l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali, la salvaguardia del valore delle attività e la protezione dalle perdite, l’affidabilità e l’integrità delle informazioni contabili e gestionali, nonché la conformità delle operazioni con la legge, la normativa di vigilanza, le politiche, i piani, i regolamenti e le procedure interne. I controlli coinvolgono tutta la struttura a partire dagli organi sociali e dalla direzione per poi articolarsi in: - controlli di linea, il cui obiettivo principale è la verifica della correttezza dell’operatività rispetto a norme di regolamentazione eteronome o autonome; - verifiche di secondo livello, volte ad attuare controlli sulla gestione dei rischi (in capo al risk controller) e sulla corretta applicazione della normativa (in capo al responsabile della compliance); le funzioni che presidiano i controlli di secondo livello sono interne alla struttura aziendale e separate dalle funzioni operative.


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- controlli di terzo livello (attribuiti alla funzione di Internal Auditing), volti a individuare andamenti anomali delle procedure e della regolamentazione nonché a valutare la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni. La funzione di Internal Audit, che presidia il terzo livello di controllo, svolge la “verifica degli altri sistemi di controllo”, attivando periodiche sessioni finalizzate al monitoraggio delle variabili di rischio. Per quanto concerne quest’ultimo livello di controlli, la normativa secondaria prevede che tale attività debba essere svolta da una struttura indipendente da quelle produttive con caratteristiche qualitative e quantitative adeguate alla complessità aziendale e che tale funzione, nelle banche di ridotte dimensioni, possa essere affidata a soggetti terzi. Il Consiglio di Amministrazione con delibera del 26 maggio 2003 ha assegnato tale funzione in outsourcing al servizio di Internal Audit prestato dalla Federazione Trentina della Cooperazione, il quale – anche sulla base di un più generale progetto nazionale di categoria – periodicamente esamina la funzionalità del sistema dei controlli nell’ambito dei vari processi aziendali: - governo - credito - finanza e risparmio - incassi/pagamenti e normative - information technology (IT) Nell’esercizio in esame il Servizio Internal Audit ha sviluppato il piano dei controlli tenendo conto delle risultanze dei precedenti interventi e delle indicazioni fornite dalla direzione generale in fase di avvio di intervento. Gli interventi di audit, nel corso del 2011, hanno riguardato i seguenti processi aziendali: - Credito - Governo.


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bilancio sociale 2011

L’organizzazione

Gli assetti organizzativi Con riferimento alla struttura organizzativa, la Cassa Rurale, in applicazione del proprio Piano strategico 2009-2012, ha ampliato la propria rete distributiva con l’apertura nel quarto trimestre degli sportelli di Agnosine e Odolo mentre lo sportello di Pregastine (frazione di Preseglie) è stato spostato nel capoluogo di Preseglie. Le nuove filiali non modificano la competenza territoriale della Cassa Rurale, ma si inseriscono nel percorso di completamento dei punti operativi a servizio delle comunità nelle aree già presidiate. Nel corso dell’anno è continuata l’attività di messa a regime delle filiali “team”. Queste rappresentano una recente innovazione della banca che prevede il coordinamento di più agenzie (ex filiali) da parte di un unico preposto per superare la frammentazione territoriale e una possibile difformità di gestione delle risorse e di azioni sul piano operativo, favorendo invece: - una miglior conoscenza del contesto di riferimento; - la pianificazione e la programmazione delle attività; - la relazione consulenziale con la clientela di maggior rilevanza e potenziale; - lo sviluppo professionale dei collaboratori, attraverso specifici percorsi di valorizzazione delle competenze. E’ patrimonio consolidato della nostra Cassa Rurale il convincimento che lo sviluppo nei collaboratori di competenze specialistiche e consulenziali rappresenti un elemento necessario e decisivo per fornire servizi qualificati alle istanze complessive di soci e clienti. Il processo di valorizzazione delle risorse, esplicitato nella strategia della Cassa, ha trovato espressione, nel corso del 2011, in un’attività formativa sistematica e continua che ha visto i collaboratori della Cassa coinvolti in corsi individuali o a progetto, interni od esterni alla Cassa, per un totale complessivo di 4.888 ore (media per dipendente pari a oltre 39 ore). Per quanto riguarda il dimensionamento della nostra struttura organizzativa al 31.12.2011 i collaboratori della Cassa Rurale erano 123: in corso d’anno vi sono state 6 assunzioni per personale di sportello ed 1 assunzione per uffici interni, 2 cessazioni per dimissioni e 1 pensionamento. I 123 dipendenti al 31.12.2011 avevano le seguenti qualifiche: 93 impiegati, 27 quadri direttivi, 3 dirigenti. Nel corso dell’anno sono stati ridefiniti ed implementati alcuni documenti di indirizzo ed operativi quali il Regolamento del processo del credito, le Deleghe di credito, il Regolamento mutui prima casa soci, la Policy di gestione della liquidità e Contingency Funding Plan, il Piano di continuità operativa e le Procedure interne per la progettazione, commercializzazione e gestione successiva del prodotto/servizio ivi compresa la gestione dei reclami. Come previsto dalla normativa Mifid è stata aggiornata la Policy aziendale inerente la strategia di rilevazione e gestione degli incentivi.


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In attuazione delle disposizioni emanate da Consob con comunicazione n. 9019104 del 2 marzo 2009 (Regole di livello 3 in materia di prodotti finanziari illiquidi) la Cassa ha definito, all’intero di una polizza di pricing, le regole, le procedure ed i parametri di valutazione e di pricing da adottare in sede di emissione e di negoziazione in conto proprio di obbligazioni dalla stessa emesse, anche allo scopo di assicurare la condizione di liquidità di fatto delle medesime. E’ proseguita nel corso dell’anno l’attività di aggiornamento e di manutenzione della contrattualistica in uso per recepire le novità introdotte dalla normativa in materia di modifica unilaterale delle condizioni (art. 118 TUB) sia per i rapporti a tempo determinato che per quelli a tempo indeterminato. L’entrata in vigore del D.Lgs. 13 agosto 2010 n. 141 ha dato attuazione anche alla direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori (CCD) introducendo ulteriori significative modifiche al Titolo VI del Testo unico bancario (TUB). Il recepimento nell’ordinamento italiano della direttiva sul credito ai consumatori ha imposto importanti adeguamenti sul piano contrattuale, informatico, organizzativo e di relazione commerciale con la clientela. Come prescritto dalle disposizioni di vigilanza emanate dalla Banca d’Italia il 30 marzo 2011 a seguito della direttiva europea 2010/76/CE del 24/11/2010 – denominata CRD 3, sono state riviste e sottoposte all’approvazione dell’assemblea generale dei soci le nuove politiche e prassi di remunerazione e incentivazione a favore degli esponenti, dei dipendenti e dei collaboratori esterni. In attuazione delle disposizioni contenute nel provvedimento della Banca d’Italia del 10 marzo 2011 (entrato in vigore il 1 settembre 2011) recante disposizioni attuative in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l’utilizzo degli intermediari e degli altri soggetti che svolgono attività finanziaria a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo ai sensi dell’art. 7 comma 2 del decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231, la Cassa ha adottato il nuovo Regolamento Antiriciclaggio, ha costituito al proprio interno la Funzione antiriciclaggio e ha nominato il Responsabile della segnalazione di operazioni sospette (SOS). Sempre in materia di normativa antiriciclaggio sono stati recepiti i provvedimenti normativi che nel corso dell’anno hanno ridotto per ben due volte il limite d’importo all’uso del contante portandolo a da 5.000 Euro 2.500 Euro con decorrenza 13 agosto 2011 e da 2.500 Euro a 1.000 Euro con decorrenza 6 dicembre 2011. In ambito fiscale è stata recepita la normativa che a più riprese ha modificato l’imposta di bollo dovuta sugli estratti dei conti correnti, sui rendiconti dei libretti di risparmio, sui certificati di deposito e sulle comunicazioni alla clientela relative ai prodotti ed agli strumenti finanziari. Ai sensi delle disposizioni contenute nella Circolare 263 del 27 dicembre 2006 della Banca d’Italia (“Nuove disposizioni di vigilanza


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bilancio sociale 2011

prudenziale per le banche”) è stato predisposto il resoconto ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) e l’Informativa al pubblico che riporta tutte le informazioni riguardanti l’adeguatezza patrimoniale della banca, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione, alla misurazione e alla gestione degli stessi. L’informativa è pubblicata sul sito internet della Cassa e costituisce il principale strumento di trasparenza prudenziale previsto dalla vigilanza nei confronti della clientela. Tenuto conto del delicato momento congiunturale, la Cassa ha aderito nel corso dell’anno alle azioni di sostegno promosse a livello locale e nazionale a favore di famiglie e imprese colpite dalla crisi economica sottoscrivendo in tal senso accordi regionali e nazionali. è proseguita l’attività di adeguamento ed inserimento sulla piattaforma informatica Grace dei regolamenti e processi operativi, in correlazione ai mutamenti richiesti dalle modifiche operative, normative, commerciali e distributive. Nel medesimo contesto è stata rivisitata la matrice dei controlli di linea, ormai estesi a tutti i processi di rischio, accogliendo le implementazioni richieste dalle funzioni di controllo (Risk controller, Compliance officer e Internal audit). Dal lato tecnologico, in considerazione delle crescenti richieste di banda per l’operatività usuale e dei requisiti di attivazione di soluzioni di business continuity, abbiamo potenziato la rete di comunicazione dati interna migrando ove possibile su soluzioni xDSL, wireless (ponti radio) o fibra ottica. Nella filiale team “ Conca d’oro” è stata adottata una soluzione sperimentale di video conferenza che consente alla clientela settorizzata ed ai collaboratori di comunicare ed interagire con tutti gli operatori delle filiali che compongono il team. INFORMAZIONI SUL DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA AI SENSI DEL D.LGS N. 196 DEL 30/6/2003, ALL. B, PUNTO 26 Il Consiglio di amministrazione, comunica che in data 15 marzo 2012 il Documento programmatico sulla sicurezza in materia di trattamento dei dati personali è stato esaminato dal Consiglio stesso, deliberandone l’adozione in conformità alle previsioni del Codice della Privacy.


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I soci e la mutualità

Criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico della società cooperativa ai sensi art. 2 L. 59/92 E art. 2545 Cod. Civ. I soci esclusi dalla compagine sociale nel 2011 sono stati 199, i nuovi entrati 262, per un totale a fine anno di 7171 soci. Al fine di sostenere attivamente il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei soci e delle comunità, e di rafforzare la coesione sociale e lo sviluppo appropriato del territorio, la gestione del 2011 ha confermato sia le azioni di carattere bancario e socio-aggregativo rivolte specificatamente ai soci, sia gli interventi di mutualità tradizionale (sostegno alle associazioni e agli Enti di volontariato) e mutualità innovativa (promozione di progetti innovativi a favore del nostro territorio). Nell’ambito della mutualità tradizionale la nostra Cassa ha introdotto da tempo criteri di priorità e richieste di progettazione finalizzata; nell’ambito della mutualità innovativa ha assunto un ruolo attivo nella creazione di una rete con imprese ed altre istituzioni per lo sviluppo sul territorio attivando specifiche iniziative volte a ridurre i gap cognitivi esistenti e sostenendo il perseguimento di nuove competenze, valorizzando ed attraendo i giovani talenti. Fra le iniziative per i soci promosse nel 2011 ricordiamo: - Iniziative di carattere bancario destinate ai soci (Pacchetto Socio, Pacchetto Socio Fedele, Mutuo Socio) - Iniziative di tipo istituzionale (4 assemblee territoriali, 1 assemblea ordinaria, 2 serate di presentazione della Cassa ai nuovi soci) - Iniziative socio – aggregative (Passaggiando: 6 giornate alla scoperta del territorio in cui opera la Cassa Rurale alla quale hanno partecipato 670 soci; quarta edizione di “Socio coi Fiocchi” con oltre 1100 partecipanti; quinta edizione de La Cassa dei Bambini con oltre 700 partecipanti); - Iniziative di tipo culturale (284 incentivi per la frequenza di corsi per l’apprendimento delle lingue straniere per un totale di 61.831 Euro; 1 corso di formazione rivolto agli operatori turistici della zona delle Giudicarie Esteriori; 7 corsi di informatica e 6 corsi di lingua inglese con la partecipazione di 161 soci); - Mutualità tradizionale (contributi di beneficenza e sponsorizzazione a sostegno di 449 associazioni locali per totali Euro 361.373,00); - Mutualità innovativa (Conclusasi la terza edizione del progetto INCIPIT, che ha visto la realizzazione di 30 progetti con la collaborazione di 27 partner territoriale e l’assegnazione di borse di studio ai giovani del territorio per un importo pari ad Euro 69.000; chiusa la prima edizione di INTERLABOR, grazie alla quale 7 ragazzi hanno avuto la possibilità di svolgere uno stage all’estero, ovvero 1 ragazzo in Slovacchia, 2 a Londra, 1 in Cina, 2 a Cuba, 1 in Germania; prima edizione del Progetto Yes, un campus formativo di orientamento che ha visto la partecipazione di 23


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bilancio sociale 2011

giovani e l’intervento della Cassa Rurale per un importo di 14.800 Euro). - Comunicazione (attribuzione di centralità alla comunicazione tra la Cassa e le Comunità, consci che la valorizzazione delle iniziative attivate è subordinata al loro riconoscimento, attraverso il proprio sito www.lacassarurale.it ed il periodico di informazione ai soci La Cassa Informa). Tutte le azioni che sono state illustrate in questo capitolo sono attuate anche con rispetto agli scopi statutari che contraddistinguono la nostra cooperativa di credito, così come previsto dalla normativa della legge 31 gennaio 1992 n. 59 art. 2. INFORMAZIONI SULLE RAGIONI DELLE DETERMINAZIONI ASSUNTE CON RIGUARDO ALL’AMMISSIONE DEI NUOVI SOCI AI SENSI DELL’ART. 2528 DEL CODICE CIVILE L’assunzione della qualità di Socio esprime un bisogno di appartenenza mediante il quale ogni singolo Socio si identifica nell’azienda cui partecipa, sviluppando in tal modo un rapporto di partecipazione, fedeltà e reciprocità. Questo fa sì che la partecipazione del Socio sia utile al successo della Cassa Rurale che, a sua volta, diventa capace di comprendere e soddisfare le esigenze di credito ed i bisogni finanziari in genere dello stesso. Le richieste di ammissione a nuovi soci, disponibili presso tutte le nostre filiali, sono state valutate dai GOL (Gruppi Operativi Locali) e successivamente esaminate e deliberate dal Consiglio di Amministrazione con una verifica non solo dei requisiti sostanziali stabiliti dallo Statuto Sociale e dal Regolamento Sociale, ma anche all’adesione da parte del richiedente ai principi cooperativi e mutualistici che sono il fondamento della forma cooperativa e alla sussistenza di una relazione di operatività bancaria sostanziale. Complessivamente nel 2011 il Consiglio di Amministrazione ha ammesso 262 nuovi soci, ne sono usciti 199 per varie motivazioni: la compagine sociale è passata da 7108 a 7.171 soci al 31.12.2011. Il Consiglio, nell’esame delle richieste di ammissione, si pone l’obiettivo di perseguire una politica di apertura, che impegna la Cassa Rurale con azioni mirate a farsi conoscere, a promuovere l’operatività e far crescere il legame di fedeltà con i Soci, a porre in essere azioni mirate a mantenere e rafforzare questo legame nel tempo, a favorire canali di comunicazione privilegiati per i Soci. L’ammissione formale del Consiglio di Amministrazione è seguita da incontri specifici, che rappresentano un importante momento di reciproca conoscenza tra i nuovi soci e la Presidenza e la Direzione della Cassa, di illustrazione delle azioni strategiche e relativi programmi sociali, di presentazione dell’offerta di servizi e prodotti. In quelle occasioni, realizzate nel 2011 in due serate svoltesi in contemporanea per area nord ed area sud il 17 novembre, sono stati anche assolti gli adempimenti formali per il completamento della procedura di ingresso nella compagine sociale.


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95

Evoluzione prevedibile della gestione

Nel mese di dicembre 2011 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un primo budget per il 2012. Lo scenario macroeconomico di fine anno, caratterizzato dalla crisi dei debiti sovrani, ha determinato modifiche importanti nell’impianto di ipotesi assunte, sia in termini di masse che di tassi. Lo sviluppo degli aggregati finanziari tiene conto delle difficoltà attuali, con impatti significativi sull’economia reale. Considerando in particolare la contrazione del risparmio privato, si prevede una crescita della raccolta diretta del 2%, livello che è ritenuto coerente con le risorse reperibili e sufficiente per mantenere un livello di impieghi-depositi considerato sostenibile. Tali premesse determinano l’andamento degli impieghi, per i quali le ipotesi adottate prevedono il mantenimento dello stock di crediti registrato a fine anno, con il rinnovo delle posizioni in scadenza per un importo pari a oltre 50 milioni di Euro, che rappresentano di fatto nuovo credito. Alla luce della difficile congiuntura, la Cassa ha scelto di dare comunque sostegno al proprio territorio, ponendo però attenzione alla qualità dei nuovi finanziamenti. Le ipotesi assunte prevedono inoltre importanti modifiche sulla struttura Alm del passivo, con l’adeguamento della politica commerciale della Cassa in risposta alle mutate esigenze di tutela del risparmio della propria clientela, considerando il mercato e le recenti normative fiscali adottate dal governo. Sotto il profilo strettamente finanziario l’avvenuta adesione alle aste attivate dalla Banca Centrale Europea per contenere gli effetti della crisi, ha consentito alla Cassa di reperire risorse funzionali generare flussi di liquidità nel triennio, prima della loro integrale restituzione, evitando rischi di credit crunch. Oltre a partecipare allo sforzo del sistema nella riduzione dello spread sui titoli di stato italiano, la redditività marginale generata dall’investimento consentirà di remunerare adeguatamente la raccolta ai propri clienti. Un’incognita importante sarà determinata dalle previsioni sui tassi; rispetto ai modelli prospettici adottati e basati sulle curve tasso legate all’euribor, che conferma livelli sotto l’1%; lo scenario tassi è strettamente connesso con l’andamento del differenziale tra il rendimento dei titoli italiani e tedeschi. Considerando le proiezioni di masse e tassi lo scenario assunto dovrebbe comportare un margine di interesse simile al 2011, stabile il margine da commissioni. Sono state poi rideterminate, ove possibile, le altre voci di ricavo finanziario, i costi gestionali previsti, gli accantonamenti e rettifiche di valore su attività materiali e immateriali, le potenziali rettifiche di valore sul credito in un contesto economico che permane difficile; si è ipotizzato quindi che la Cassa Rurale potesse conseguire per il 2012 un risultato lordo ante imposte superiore a quello registrato nel 2011 e adeguato al sostegno degli impegni patrimoniali in essere. Le difficoltà di previsione legate all’evolversi della crisi del debito sovrano e alle decisioni in termini di politica monetaria e fiscale da parte dei regulators, potranno comportare la revisione dell’impianto di ipotesi assunto, che sarà adeguato al nuovo scenario.


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Relazione del Consiglio di Amministrazione

bilancio sociale 2011

Eventi di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio Il Consiglio di Amministrazione ha definito la versione aggiornata dello statuto sociale, da sottoporre all’Assemblea Generale, adeguando la versione approvata nel febbraio 2010 con le nuove formulazioni dello Statuto-tipo della Federazione Trentina della Cooperazione, autorizzato da Banca d’Italia. L’intervento sullo statuto-tipo, da riportare obbligatoriamente su quello sociale, è stato oggetto di un intenso confronto convergente tra le tematiche proposte dall’Organismo di categoria nazionale e provinciale ed i recenti orientamenti della Vigilanza sugli assetti organizzativi delle BCC/ casse rurali. Esso si inquadra nell’ambito del più ampio progetto di revisione degli standards di governance da applicare alle banche e quindi anche alle BCC/CR e l’adeguamento dello statuto è così finalizzato a recepire le innovazioni normative ed introdurre regole idonee a favorire un rafforzamento dei sistemi di governo e controllo. Nello stesso contesto si pone anche l’intervento del 11 gennaio 2012 del Governatore della Banca d’Italia su “Applicazione delle disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche”, contenente, fra l’altro, anche l’invito alle banche a predisporre un’apposita autovalutazione in tema da inviare alla stessa Banca d’Italia entro il 31 marzo 2012. Disposizioni statutarie e regolamentari introducono la necessità di adeguare anche il regolamento assembleare per disciplinare le modalità di presentazione delle candidature e stabilire criteri per le medesime, volti a favorire una composizione del consiglio di amministrazione rispondente alle esigenze di esperienza, competenza e ricambio del governo della Società. Nel 2011, acquisita l’autorizzazione alla ristrutturazione di un immobile in Bagolino di proprietà della Cassa da destinare a nuova filiale, sono stati avviati i lavori sul finire dell’esercizio. Dopo la sospensione invernale i lavori sono stati riavviati a fine febbraio con oper di demolizione del fabbricato e proseguiranno con le ulteriori attività di ricostruzione per l’intero semestre. La consegna è prevista nel corso del secondo semestre dell’anno.


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Il progetto di destinazione degli utili

L’utile di esercizio ammonta a Euro 2.352.845. Si propone all’assemblea di procedere alla relativa destinazione nel seguente modo: Alle riserve indivisibili di cui all’art. 12 della L. 16.12.1977 n° 904, per le quali si conferma l’esclusione della possibilità di distribuzione tra i soci sotto qualsiasi forma, sia durante la vita della società che all’atto del suo scioglimento, e specificamente: alla riserva legale di cui al comma 1 art. 37 D. Lgs. 1.9.1993 n° 385: (pari al 87,44 % degli utili netti annuali): Ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione come disciplinato dall’art. 11 della L. n. 59 del 31.01.1992 (pari al 3,00% degli utili annuali) Ai fini di beneficenza o mutualità: (pari al 9.56% degli utili netti annuali)

Euro 2.057.260

Euro 70.585

Euro 225.000

Ciò premesso proponiamo al Vostro esame ed alla Vostra approvazione il bilancio dell’esercizio 2011, come esposto nella documentazione di “stato patrimoniale” e di “conto economico”, nonché nella “nota integrativa”. Darzo / Ponte Arche, 29 marzo 2012

Per il Consiglio di Amministrazione Bruno Martinelli Presidente



Stato Partimoniale e Conto Economico Bilancio 2011


100

Stato Partimoniale e Conto Economico

bilancio sociale 2011

Stato patrimoniale

Voci dell'attivo

31.12.2011

31.12.2010

10.

6.648.771

6.176.035

349.589

1.032.827

Cassa e disponibilità liquide

20.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

30.

Attività finanziarie valutate al fair value

40.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

50.

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

60.

Crediti verso banche

-

-

80.684.631

59.488.681

-

-

24.445.657

26.586.479

684.809.360

679.722.894

3.207.911

2.914.292 -

70.

Crediti verso clientela

80.

Derivati di copertura

90.

Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)

-

100.

Partecipazioni

-

-

110.

Attività materiali

9.517.449

9.302.407

120.

Attività immateriali

3.098

3.706

di cui: avviamento 130.

Attività fiscali a) correnti b) anticipate

140.

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

150.

Altre attività

Totale dell'attivo

-

-

4.431.302

2.511.282

227.746

296.484

4.203.556

2.214.798

-

-

4.349.370

4.202.647

818.447.138

791.941.250

Stato patrimoniale

Voci del passivo e del patrimonio netto

31.12.2011

31.12.2010

10.

Debiti verso banche

40.072.098

14.495.296

20.

Debiti verso clientela

378.304.754

345.940.628

30.

Titoli in circolazione

327.229.114

349.452.873

40.

Passività finanziarie di negoziazione

50.

Passività finanziarie valutate al fair value

60.

Derivati di copertura

70.

Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)

80.

Passività fiscali

605

4.579

5.210.540

7.654.964

129.958

151.128

-

-

1.387.343

985.054

a) correnti

487.174

68.715

b) differite

900.169

916.339

90.

Passività associate ad attività in via di dismissione

-

100.

Altre passività

-

6.566.839

12.157.265

110. 120.

Trattamento di fine rapporto del personale

1.132.659

1.166.941

Fondi per rischi e oneri

825.626

959.955

a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi

-

-

825.626

959.955

130.

Riserve da valutazione

-685.366

2.763.277

140.

Azioni rimborsabili

-

-

150.

Strumenti di capitale

-

-

160.

Riserve

55.439.726

52.926.901

170.

Sovrapprezzi di emissione

461.893

441.547

180.

Capitale

18.504

18.341

190.

Azioni proprie (-)

200.

Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)

Totale del passivo e del patrimonio netto

-

-

2.352.845

2.822.501

818.447.138

791.941.250


Stato Partimoniale e Conto Economico

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Conto economico

10.

Interessi attivi e proventi assimilati

20.

Interessi passivi e oneri assimilati

31.12.2011

31.12.2010

29.474.310

28.009.363

(14.063.421)

(11.991.256) 16.018.107

30.

Margine di interesse

15.410.889

40.

Commissioni attive

5.795.192

5.439.415

50.

Commissioni passive

(379.633)

(378.822)

5.415.559

5.060.593

114.655

118.835

60.

Commissioni nette

70.

Dividendi e proventi simili

80.

Risultato netto dell'attività di negoziazione

90.

Risultato netto dell'attività di copertura

100.

Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie

110.

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

120.

Margine di intermediazione

130.

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:

10.176

20.597

127.870

288.647

(137.531)

(577.618)

(267.345)

(650.826)

88.436

12.409

-

-

41.378

60.799

(39.713)

(93.947)

20.901.905

20.835.214

(3.476.500)

(2.868.725)

(3.476.500)

(2.752.731)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita

-

-

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza

-

-

d) altre operazioni finanziarie

-

(115.994)

17.425.405

17.966.489

(14.097.923)

(14.009.274)

a) crediti

140.

Risultato netto della gestione finanziaria

150.

Spese amministrative: a) spese per il personale

(8.434.524)

(8.525.179)

b) altre spese amministrative

(5.663.399)

(5.484.095)

160.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

170.

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali

180.

Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali

190.

Altri oneri/proventi di gestione

200.

Costi operativi

11.947

(466.597)

(798.239)

(809.391)

(1.752)

(2.983)

1.069.640

1.001.594

(13.816.327)

(14.286.651)

210.

Utili (Perdite) delle partecipazioni

-

-

220.

Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali

-

-

230.

Rettifiche di valore dell'avviamento

240.

Utili (Perdite) da cessione di investimenti

-

-

(1.593)

(928)

250. 260.

Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte

3.607.485

3.678.910

Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente

(1.254.640)

270.

Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte

(856.409)

2.352.845

280.

Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte

2.822.501

-

-

290.

Utile (Perdita) d'esercizio

2.352.845

2.822.501

101



Relazione del Collegio Sindacale Bilancio 2011

ai sensi dell’art. 2429, 2° comma del Codice civile


104

Relazione del Collegio Sindacale

bilancio sociale 2011

Signori soci, ai sensi dell’art. 2429, 2° comma, del Codice Civile Vi relazioniamo sull’attività da noi svolta durante l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011. L’attività di revisione legale dei conti è demandata alla Federazione Trentina della Cooperazione per quanto disposto dalla L.R. 9 luglio 2008 n. 5 e dal D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39. Il Collegio sindacale ha quindi organizzato la propria attività per vigilare sull’osservanza della legge, dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza e funzionamento dell’assetto organizzativo, del sistema di controllo interno ed del sistema amministrativo-contabile adottati dalla Cassa Rurale, tenendo conto delle vigenti Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia. L’attività del Collegio sindacale si è svolta attraverso: - la partecipazione a n. 28 riunioni del Consiglio di amministrazione e a 8 riunioni del Comitato esecutivo, nel corso delle quali sono state acquisite informazioni sull’attività svolta dalla Cassa Rurale e sulle operazioni di maggiore rilevanza patrimoniale, finanziaria, economica e organizzativa; - riunioni periodiche, nel corso delle quali hanno avuto luogo anche incontri e scambi di informazioni con i revisori della Federazione Trentina della Cooperazione, incaricata della revisione legale dei conti, verbalizzando sul proprio libro n. 10 interventi; - l’acquisizione e visione delle relazioni dei responsabili delle funzioni di controllo quali internal audit, compliance e controllo dei rischi, rilevando la sostanziale adeguatezza ed efficienza del sistema dei controlli interni della Cassa Rurale, la puntualità dell’attività ispettiva, e la ragionevolezza e pertinenza degli interventi proposti. Tutta l’attività di cui sopra è documentata analiticamente nei verbali delle riunioni del Collegio sindacale, conservati agli atti della società. Particolare attenzione è stata riservata alla verifica del rispetto della legge e dello statuto sociale. Al riguardo, si comunica che, nel corso dell’esercizio non sono pervenute al Collegio denunce di fatti censurabili ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile, né sono emerse irregolarità nella gestione o violazioni delle norme disciplinanti l’attività bancaria tali da richiedere la segnalazione alla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385. Sotto il profilo della gestione dei rapporti con la clientela, il Collegio ha verificato che i reclami pervenuti all’apposito ufficio interno della Cassa Rurale abbiano ricevuto regolare riscontro nei termini previsti. Per quanto concerne i reclami della clientela attinenti alla prestazione dei servizi di investimento, il Collegio sindacale, ha preso atto dalla relazione della funzione di Compliance, presentata agli Organi aziendali ai sensi dell’art. 16 del Regolamento congiunto Banca d’Italia Consob, della situazione complessiva dei reclami


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ricevuti, ed attesta che la Cassa Rurale ha composto l’unico reclamo presentato. In relazione a detti servizi di investimento non risultano pendenti denunce o esposti innanzi alle competenti autorità di vigilanza. Il Collegio, inoltre: - ha vigilato sull’osservanza delle norme in materia di antiriciclaggio, non rilevando violazioni da segnalare ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs. 231/2007; - ha verificato che la Cassa si sia dotata di regolamenti, processi e strutture atte al monitoraggio ed al presidio dei rischi connessi con l’attività bancaria di mercato, di credito, di liquidità, operativi e di compliance; - ha analizzato il processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP), dando atto che la Cassa ha adempiuto ai relativi obblighi in materia; - ha controllato che le operazioni compiute con i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo siano state deliberate nel rispetto dell’art. 136 del Testo Unico in materia bancaria e finanziaria e delle Istruzioni di vigilanza della Banca d’Italia, fermi gli obblighi previsti dall’art. 2391 del Codice Civile in materia di interessi degli amministratori. Nulla di significativo è stato riscontrato in contrasto con norme di legge o di statuto e le osservazioni del Collegio, ai responsabili delle funzioni interessate, hanno trovato pronto accoglimento. Per quanto riguarda il rispetto dei principi di corretta amministrazione, la partecipazione alle riunioni degli organi amministrativi ha permesso di accertare che gli atti deliberativi e programmatici possono ragionevolmente essere ritenuti conformi alla legge e allo statuto, in sintonia con i principi di sana e prudente gestione e di tutela dell’integrità del patrimonio della Cassa, e con le scelte strategiche adottate. Atti e provvedimenti sono stati diretti al potenziamento della struttura aziendale, al miglioramento dell’attività nei vari settori operativi e al conseguimento degli obiettivi da tempo perseguiti. Non sono emerse anomalie sintomatiche di disfunzioni nell’amministrazione o nella direzione della società. In tema di controllo sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società, sono stati oggetto di verifica, anche con la costante collaborazione con le altre funzioni di controllo, il regolare funzionamento delle principali aree organizzative, e l’efficienza dei vari processi, constatando l’impegno della Cassa nel perseguire la razionale gestione delle risorse umane e il costante affinamento delle procedure. Si è potuto constatare, in particolare, che il sistema dei controlli interni risulta efficiente e adeguato, e che lo stesso si avvale anche di idonee procedure informatiche. Il sistema informativo, inoltre, garantisce un elevato standard di sicurezza, anche sotto il profilo della protezione dei dati personali trattati, come risulta dall’esame del Documento Programmatico


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Relazione del Collegio Sindacale

bilancio sociale 2011

sulla Sicurezza, redatto e aggiornato nel 2011 ai sensi del Disciplinare Tecnico – Allegato “B” al codice della privacy (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196). In conclusione, non è emersa l’esigenza di apportare modifiche sostanziali all’assetto dei sistemi e dei processi sottoposti a verifica. Il Collegio sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 2 della Legge 59/92 e art. 2545 del Codice Civile, condivide i criteri seguiti dal Consiglio di amministrazione nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi mutualistici in conformità col carattere cooperativo della società, criteri illustrati in dettaglio nella relazione sulla gestione presentata dagli stessi amministratori. Per quanto riguarda il bilancio di esercizio, copia dei documenti contabili e della relazione sulla gestione è stata messa a disposizione del Collegio sindacale dagli amministratori nei termini di legge. Non essendo a noi demandato il controllo contabile di merito sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato sull’impostazione generale data allo stesso e sulla sua conformità alla legge per quanto riguarda la sua formazione e struttura. Il bilancio di esercizio è stato redatto in applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo IASB, omologati dalla Commissione Europea ai sensi del regolamento comunitario n. 1606/2002, e recepiti nell’ordinamento italiano con il D.Lgs. 28.2. 2005, n. 38, nonché in conformità alle istruzioni per la redazione del bilancio delle banche di cui al provvedimento del Direttore Generale della Banca d’Italia del 22.12.2005 – 1° aggiornamento 18 novembre 2009. Per quanto a nostra conoscenza, riteniamo che gli Amministratori, nella redazione del bilancio, abbiano operato nel pieno rispetto delle norme di riferimento. Abbiamo inoltre verificato la rispondenza del bilancio ai fatti e alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’espletamento dei nostri doveri, e non abbiamo osservazioni al riguardo. La nota integrativa e la relazione sulla gestione contengono tutte le informazioni richieste dalle disposizioni in materia, con particolare riguardo ad una dettagliata informativa circa l’andamento del conto economico, e all’illustrazione delle singole voci dello stato patrimoniale e dei relativi criteri di valutazione. Ne risulta un’esposizione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Cassa Rurale, e del risultato economico dell’esercizio. Unitamente al bilancio 2011 sono riportati i dati patrimoniali e di conto economico al 31.12.2010 determinati applicando i medesimi principi contabili internazionali IAS/IFRS. La contabilità sociale è stata sottoposta alle verifiche e ai controlli previsti dalla legge, demandati alla Federazione Trentina della Cooperazione; prendiamo atto dell’attività da questa svolta e delle conclusioni raggiunte, rilevando che all’esito dei controlli effettuati è stato espresso con apposita relazione un giudizio positivo sul


Relazione del Collegio Sindacale

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bilancio nel suo complesso. Precisiamo inoltre che nel corso dell’esercizio il Collegio sindacale ha incontrato i responsabili della funzione di controllo contabile, con i quali sono state scambiate le informazioni rilevanti per l’espletamento dei rispettivi compiti. Le risultanze del bilancio si possono sintetizzare nei seguenti termini: Stato patrimoniale

31.12.2010

31.12.2011

Attivo

791.941.250

818.447.138

Passivo e Patrimonio netto

789.118.749

816.094.293

2.822.501

2.352.845

Utile d’esercizio Conto economico

31.12.2010

31.12.2011

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte

3.678.910

3.607.485

Imposte sul reddito dell’esercizio operatività corrente

856.409

1.254.640

Utile della operatività corrente al netto delle imposte

2.822.501

2.352.845

Dopo aver esaminato i documenti contabili messi a nostra disposizione, riteniamo che i risultati economici conseguiti nel corso dell’esercizio confermino l’ordinato e regolare svolgimento della gestione aziendale. In considerazione di quanto sopra, tenute presenti, anche, le risultanze dell’attività svolta dalla Federazione Trentina, incaricata della revisione legale dei conti, il Collegio sindacale esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2011, come redatto dal Consiglio di amministrazione, e ritiene condivisibile la proposta di destinazione dell’utile. Vi ricordiamo che con l’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2011 scade il mandato conferito a questo Collegio. Ringraziando per la fiducia che ci avete concesso Vi invitiamo a deliberare ai sensi di legge. arzo / 12 aprile 2012 D

Dott. Gianlorenzo Richiedei Presidente Dott. Sergio Toscana Sindaco effettivo Dott. Francesco Leali Sindaco effettivo



Certificazione Bilancio Bilancio 2011




BILANCIO 2011 Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella sede legale: via Marini, 33 - 38089 Storo (TN) sede amministrativa: via Marconi, 4 - 38077 Comano Terme (TN) P.IVA 00158520221 Tel. 0465 709211 - info@lacassarurale.it www.lacassarurale.it Progetto grafico: ARCHIMEDE - www.archimede.nu Fotografie: Costantino Briani - www.brianimage.it Stampato nel mese di aprile 2012 da Itasystem


NUOVO ORARIO dal 2 aprile 2012

NUOVO ORARIO operazioni di sportello

VECCHIO ORARIO in vigore fino al 30.03.2012

CONSULENZA PER I CLIENTI dalle 15.30 alle 17.30

ORARIO OPERAZIONI ALLO SPORTELLO lunedì

8.45-13.15

14.30-15.30

martedì

8.45-13.15

14.30-15.30

mercoledì

8.45-13.00

consulenza su appuntamento

giovedì

8.45-13.15

14.30-15.30

venerdì

8.45-13.15

14.30-15.30



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