La stazione come simbolo del viaggio

Page 1

La stazione come simbolo del viaggio. Progetto per un uso continuativo della pedemontana friulana.



Il presente lavoro, risultato di una ricerca condotta da un gruppo di giorvani architetti, intende contribuire alla valorizzazione del territorio della Pedemontana Friulana attraverso un riutilizzo consapevole delle stazioni della Ferrovia Sacile-Gemona.

marzo 2014


PROGETTO PER UN USO CONTINUATIVO DELLA PEDEMONTANA FRIULANA

Premessa La pedemontana del Friuli Occidentale è inserita in un contesto storico e paesaggistico di notevole fascino e rappresenta la “porta di accesso” alle valli montane. Tale area è attraversata dalla linea ferroviaria che mette in collegamento la città di Sacile con quella di Gemona del Friuli. La linea, realizzata tra il 1910 e il 1930, ha uno sviluppo di 75 km a binario unico non elettrificato ed è stata sospesa dal servizio nel 2012, lasciando inutilizzate le stazioni e le loro aree di pertinenza, nonché la possibilità per i pendolari di spostarsi con un mezzo alternativo. Il tracciato ferroviario è particolarmente suggestivo, in quanto, partendo dall’ampia pianura sacilese, raggiunge le località prealpine attraversando paesaggi diversificati: campagne, fiumi e torrenti, aree boscate e collinari; inoltre risulta essere un’infrastruttura strategica dal punto di vista dei collegamenti, sia per quanto riguarda il collegamento trasversale Sacile – Gemona, sia per quello con luoghi e località montane di interesse turistico. È per questi motivi che nel 2006 la Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ottica di rivitalizzazione dell’infrastruttura, ha realizzato un percorso ciclabile (FVG3 – itinerario pedemontano e del Collio) che trova nelle stazioni il punto di interscambio treno-bici; la mancanza di servizi e di una costante manutenzione, unite ad un percorso frammentato e non ancora concluso non hanno portato all’intento iniziale.

La stazione come simbolo del viaggio La tratta ha assunto un’importante valenza storica, sociale ed economica a partire dalla sua realizzazione, 1910-1930, fino agli anni ’80. Un tempo utilizzata dai migranti per raggiungere Venezia e mete più lontane, più recentemente da studenti e lavoratori, rappresenta una presenza significativa nel paesaggio e nella memoria degli abitanti della zona. Oggi invece, queste aree si sono svuotate sia della loro funzione che del loro significato, trasformandosi in dei veri e propri vuoti urbani; risulta quindi fondamentale riattivare questi spazi con funzioni che permettano di mantenere viva la loro memoria divenendo nuova entità attiva non solo a servizio del viaggiatore, ma anche della comunità locale. La crisi economica non permette l’immediata riattivazione del trasporto ferroviario perciò è necessario partire dal creare i presupposti affinché il treno diventi, nel tempo, un requisito fondamentale all’interno del sistema turistico che si può costruire con le linee guida della presente ricerca. La promozione delle caratteristiche peculiari di quest’area, la riqualificazione della pista ciclabile, assieme ad un’offerta strutturata di servizi collocati nelle stazioni, fa sì che si possa instaurare una rete turistica che porta, da un lato, gli utenti alla scoperta di luoghi inediti presenti nella pedemontana pordenonese, dall’altro la possibilità di creare nuove opportunità professionali legate a questa logica di sviluppo:


l’intervento nei manufatti della linea ferroviaria diventa l’ossatura principale che permette di legare il territorio ai nuovi flussi di utenza. La riattivazione delle stazioni è pensata per step temporali che coincidono con un processo parallelo di promozione del territorio; inoltre gli interventi previsti riguardano il recupero di fabbricati e spazi aperti esistenti escludendo la realizzazione di nuove volumetrie. Per fare questo è necessario individuare la tipologia di servizi da inserire nelle diverse stazioni al fine di rispondere alle reali esigenze delle singole realtà urbane. Le fasi di riattivazione Nella prima fase l’intervento prevede la riorganizzazione degli spazi aperti esistenti con l’intento di rendere più fruibile ed accogliente l’area della stazione come, ad esempio, la riorganizzazione del piazzale e l’utilizzo per manifestazioni, l’inserimento di aree di sosta e di spazi per il campeggio. Le Amministrazioni assumono il ruolo di regista di questo processo e, attraverso le associazioni locali di volontariato, attuano la prima fase utilizzando poche risorse; questa fase assumerà anche un’importante valenza sociale grazie alla partecipazione e al coinvolgimento dei cittadini. Incentivando l’utilizzo di tali spazi si rende necessario procedere con la seconda fase strutturando maggiormente l’offerta dei servizi: completamento

della sistemazione delle aree esterne e riconversione parziale o totale delle stazioni; è anche prevista la conversione della sala d’aspetto in punto di informazione turistica e, attraverso il coinvolgimento di attori privati, l’inserimento di attività di supporto ai viaggiatori, quali: ristoro con vendita dei prodotti locali, officina biciclette, bike sharing, organizzazione di gite verso le mete turistiche, ecc. La fase di completamento prevede la totale riattivazione degli edifici stazione che, oltre a piccole attività commerciali, possono essere sede di associazioni del territorio o trasformati in foresterie. Nel momento in cui la pedemontana friulana, riscattando i propri valori storici, identitari e paesaggistici, diventerà metà di un turismo sostenibile con un adeguato bacino di utenza, si potrà considerare l’ipotesi di introdurre nuovamente il servizio ferroviario quale mezzo necessario per un’offerta turistica completa all’insegna della sostenibilità.



Stazione come nuova entitĂ attiva: come riattivarla con poche risorse?



L’AREA DELLA STAZIONE ASSUME UNA NUOVA IDENTITÀ ATTRAVERSO UN PROCESSO PER FASI Uno spazio a servizio non solo del viaggiatore, ma anche della comunità locale.

Gli interventi previsti riguardano il recupero di fabbricati e spazi aperti esistenti escludendo la realizzazione di nuove volumetrie


FASE 1

L’intervento prevede la riorganizzazione degli spazi esistenti al fine di rendere piÚ fuibile ed accogliente l’area della stazione.

Attori coinvolti: _Amministrazione comunale come regista della trasformazione _Associazioni di volontariato Risorse da impiegare:


FASE 2

L’incremento della fruizione di questi spazi porta a favorire l’inserimento di nuove attività.

Attori coinvolti: _Compartecipazione tra pubblico e privato _Associazioni di volontariato Risorse da impiegare:


FASE 3

L’intervento ha lo scopo di rendere completa la riconversione dell’edificio stazione e delle aree di pertinenza a supporto della città e del turismo.

Attori coinvolti: _Compartecipazione tra pubblico e privato _Associazioni di volontariato Risorse da impiegare:


LA STAZIONE COME PUNTO DI PARTENZA PER LA SCOPERTA DEL TERRITORIO Le aree della stazione, a seguito della loro riattivazione, diventano un “caposaldo territoriale” significativo per la fruizione turistica della Pedemontana.


27

32

Montereale Valcellina

Maniago

16

Aviano

10,5

2

Sacile S. Liberale

Budoia Polcenigo

0

Sacile

NUOVE FUNZIONI PER LE STAZIONI DELLA PEDEMONTANA IN RELAZIONE ALLE SPECIFICHE ESIGENZE DEL TERRITORIO

accessibilità stato di conservazione vicinanza al centro vicinanza ai luoghi d’interesse

Aviano Sacile

Aviano

Sacile

Sacile S. Liberale Sacil

Sacile S. Liberale

Montereale Valcellina

Maniago

Budoja

Budoia - Polcenigo

Maniago


74

63

Cornino

Gemona del Friuli

58

Forgaria Bagni Anduins

56

Pinzano al Tagliamento

46

40,5

Meduno

Travesio

37

Fanna Cavasso

Pinzano

Pinzano al Tagliamento

Fanna

Fanna - Cavasso Flagogna

Forgaria - Bagni Anduins

Meduno

Cornino

Meduno Cornino

Gemona Travesio

Travesio

Gemona del Friuli



Come trasformare il territorio in risorsa?


MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DELLE RISORSE PRESENTI NEL TERRITORIO SCALA REGIONALE Karnische Radweg_R3 (Villach) Slovenian Alps_SLO1 (Kranjska Gora)

Gemona

Slovenian Alps_SLO1 (Tolimin)

Completare e valorizzare le reti infrastrutturali esistenti, nonchè le eccellenze storiche, culturali e paesaggistiche presenti sfruttando la posizione transfrontaliera del FVG per incrementare i flussi di utenza nel territorio regionale.

Rete ciclovie Veneto (Vittorio Veneto) Sacile

Goriza-Ljubljana_SLO4

Rete ciclovie Veneto (Caorle) Rete ciclovie Veneto (Bibione) SLO3 (Kozina)

SCALA LOCALE

Il territorio pedemontano si compone di vari sistemi: montagna, fiumi e campagna. L’intervento è di ricucitura di tali tessuti dotando l’intera area di un progetto unitario che prevede: _Valorizzazione dei siti di interesse _ Individuazione di macropercorsi tematici _ Sponsorizzare ed educare ad un turismo compatibile con il territorio


UN TERRITORIO DI EVENTI, TRA CULTURA, ENOGASTRONOMIA E TRADIZIONE Il piacere del viaggio risiede nello scoprire e vivere uno posto nuovo, la sua gente, le sue peculiarità ambientali, enogastronomiche e tradizionali.

Sacile S. Liberale

presidi “slow food” il fico moro il vino la pitina la cipolla rossa il cavolo broccolo la castagna marrone l’asìno il pan di sorc il radic di mont il formadi frant

artigianato le ceste intrecciate il coltello le scarpes il mosaico


FVG 1 Alpe Adria

MUOVERSI LUNGO LA PEDEMONTANA Il territorio pedemontano si presta ad essere attraversato in modo agevole sia a piedi che in biciletta permettendo ai fruitori di cogliere le suggestioni piĂš significative.

Ge m a on

rg Fo

de

11 km

Ca lio

o

ig en olc

|P

ig

ns

ia

10,5 km

Sa e cil

FVG 7 Livenza

li

i

el

do

10 min

ino

2 km

FVG 3 Pedemontana

ed

o

nd

Bu

36 min

4 min

8 min

4 min

gr

ian

Av

Pia

2h 6min

s

to

17 min

75

km 15h 0min

1h 6min

4h 28min

19 min

1h 11min

6 min

4 min

7 min

19 min

38 min

km

uin

en 2h 0min

6 min

10 min

5,5

nd

sio

m lia ag

e av 19 min

13 min

17 min 24 min

10 km

41 min 1h 0min

km

1h 6min

km

2h 24min

5 km

Ma

o

all 2h 12min

rn Co

iA

T al

Tr

av

nC

4 min

ino rz

a

Pia

17 min

no za

os

1h 0min 1h 0min

Pin

lC Va

no

a

llin

4 min m

5k

n ag

’A

a tin on

du o ss va Ca

go nia Ma

lce

Va

12 min

riu

|B ld Va

ram

Me

a|

a er

olv

le ea

a llin

5,5

42 min m

5k

lF

a ari

lT Va

nn Fa

lC Va

lce Va

er

nt

Mo

3,5

km

12


IL TURISMO: OCCASIONE DI SVILUPPO E DI TUTELA DELLE RISORSE LOCALI

L’importante patrimonio storico culturale della Pedemontana può essere il nuovo volano per lo sviluppo socio-economico del Friuli Occidentale orientandosi verso un turismo: _attento all’ambiente, al rispetto per il territorio e per le diversità culturali _economicamente vantaggioso per le realtà locali _in grado di creare un viaggiatore consapevole e responsabile

OBIETTIVI INTEGRARE STORIA, TRADIZIONI ED EVENTI

PROMUOVERE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

INCREMENTARE L’OCCUPAZIONE DELLE NUOVE GENERAZIONI

ja

zz

&

B&B


PROMUOVERE E VALORIZZARE I CARATTERI STORICO-PAESAGGISTICI DELLA PEDEMONTANA LINEE GUIDA DI INTERVENTO FASE DI PIANIFICAZIONE Ricognizione, mappatura e analisi del territorio al fine di identificare tutti gli elementi caratterizzanti: luoghi di interesse storico-culturale-paesaggistico, attività ricettive e servizi per il turismo, iniziative sostenute da enti e associazioni operanti nel territorio; Definire e rendere riconoscibile la Pedemontana attraverso un’immagine unitaria; Diffondere una “cultura dell’accoglienza”: cura degli spazi e delle strutture ricettive, capacità di fornire informazioni, trasmettere sensazioni, ecc.; Organizzare la fruibilità del territorio diversificandola per le diverse tipologie d’utenza; FASE DI ATTUAZIONE Promozione del territorio attraverso adeguate strategie di marketing; Formazione continua di tutti i soggetti coinvolti nella promozione e gestione turistica del territorio; Coinvolgimento della comunità locale e delle scuole al fine di promuovere una consapevolezza rispetto alle risorse intrinseche della Pedemontana; Distribuire una rete adeguata di servizi in costante evoluzione e in grado di adattarsi con flessibilità alle esigenze dei fruitori; I siti di interesse storico-paesaggistico devono essere facilmente identificabili ed accessibili pianificando nel tempo la loro manutenzione e gestione;

UNA COMUNICAZIONE EFFICACE PER LA PROMOZIONE SEGNALETICA

GUIDE

WEB

Introduzione di un linguaggio unificato per la promozione dell’intero territorio regionale Costruzione di guide mirate alla promozione di macropercorsi tematici

SINERGIA TRA ASSOCIAZIONI, AMMINISTRAZIONE E ENTI TURISTICI

COINVOLGIMENTO ATTIVO DELLA POPOLAZIONE PER INDIVIDUARE DETERMINATI ELEMENTI CHE SI BASANO SULLE ESPERIENZE SOGGETTIVE DELLE COMUNITÀ LOCALI

CORRISPONDENZA TRA INF O RMA ZIO NE E T ER R I T OR I O



MOBILITÀ E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO TRA PRESENTE E FUTURO

il turismo oggi permanenza

1 giorno

permanenza

1 giorno

la mancanza di una offerta di mobilità alternativa e l’inadeguata promozione del territorio porta a un turismo giornaliero che si sposta prevalentemente in automobile

RIPROGRAMMAZIONE

2 giorni

ja zz

il turismo domani la valorizzazione del territorio e della mobilità sostenibile fa sì che il viaggiatore permanga per un tempo maggiore nella Pedemontana


UN TRENO DI EVENTI....

Il treno non è solo un mezzo di trasporto, ma diventa esso stesso promotore di eventi legati alle tradizioni e alla cultura dei luoghi che attraversa, permettendo di riscoprire e vivere il territorio in maniera nuova ed inedita.

binari di_versi

I° festival itinerante di poesia ricordando Federico Tavan PROGRAMMA DELLA GIORNATA Partenza ore 9.00 dalle stazioni di Sacile e Gemona Fermata in tutte le stazioni dove verrà offerta una degustazione di poesia e prodotti tipici Rientro ore 18.00 nelle stazioni di partenza

“Quatre cjase in crous Se no tu fai ad ora a scjampâ uchì tu devente vecje e tu mour Un po’ de prâtz dos tre montz se no tu scjampe no tu scjampe pì tu devente Andrèes”



Come può diventare la stazione luogo di promozione del territorio?


Ge

m

a ari

a on

rg Fo

de

lF

riu

li

s

Pin

uin

no

nd

du

iA

ino

n ag

rn Co

|B

Me

a|

m lia ag

T al

io es

o ss va Ca

av Tr

no za

nn Fa

to

en

le ea

go nia Ma

er nt Mo

a llin lce Va

FVG 3 Pedemontana o ian Av

ia do Bu

o ig en olc |P

3km

2km

1km

Sa

m

ral ibe nL e cil

Sa

0.5k

e cil Sa

e

Montereale Valcellina FVG 7 Livenza

FVG 1 Alpe Adria

ORGANIZZARE IL PROPRIO ITINERARIO A PARTIRE DALLA STAZIONE

Sacile S. Liberale


LA STAZIONE COME PUNTO DI RELAZIONE CON IL TERRITORIO

Montereale, la porta della Val Cellina 7 8

6

Maniago 5km

4

3

3km

Casera Rupeit - 1275

5

Osservatorio astronomico 677

2km

2

1km m

0.5k

1 Riserva naturale del Forra del Cellina Sentieri naturalistici 1 MV06 2 CAI 987 3 MV02 4 CAI 996 Percorso storico-naturalistico MV07

Percorso archeologico MV02 5 Necropoli Dominu 6 Pozzo Cossettini 7 Rovine castello 8 Resti archeologici e chiesa San Rocco Centro storico Palazzi veneti del ‘700 Biblioteca e Museo Archeologico Ponte della ferrovia

Avia n 12km o

Ex centrale idroelettrica e Museo dell’Immaginario Scientifico


Tommaso Iaiza Giorgia Liut Valentina Modonutti Ermes Povoledo Luca Putzolu Elisa Scussolin

info e contatti: informasette@gmail.com

@Tutto il materiale contenuto in questo documento è, in quanto prodotto del nostro lavoro e della nostra ricerca, di proprietà esclusiva dei soggetti indicati a lato, salvo dove specificatamente indicato altrimenti, ed è pertanto soggetto alle leggi sul diritto d’autore secondo la legislazione italiana.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.